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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 29 Settembre 2010 |
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EFFICIENZA ENERGETICA PER LO SVILUPPO COMPETITIVO DEI SISTEMI DI IMPRESE DEL MEZZOGIORNO PRESENTATE A BARI, IN UN WORKSHOP ORGANIZZATO DALL’ARTI, LE OPPORTUNITÀ DI RISPARMIO ENERGETICO OFFERTE DAL POIN ENERGIA AGLI AGGLOMERATI DI IMPRESE |
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Bari, 29 settembre 2010 - Si è parlato di efficienza energetica e di sviluppo competitivo dei sistemi di imprese regionali, durante il seminario Efficienza energetica per lo sviluppo competitivo dei sistemi di imprese del Mezzogiorno, che si è tenuto stamattina a Bari, presso l’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci. L’iniziativa è stata organizzata dall’Arti, d’intesa con l´Area Politiche per lo Sviluppo Economico, Lavoro e Innovazione della Regione Puglia e in sinergia con Studiare Sviluppo S.r.l., società in-house di Amministrazioni centrali. La giornata di lavori è stata aperta dall’intervento introduttivo di Giuliana Trisorio Liuzzi, presidente dell’Arti, che ha illustrato brevemente le attività e gli studi di fattibilità realizzati sinora dall’Agenzia nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Loredana Capone, vice presidente e assessore regionale allo Sviluppo economico, ha poi descritto le Misure regionali a supporto dell’investimento in rinnovabili e sottolineato la necessità di favorire investimenti in nuove tecnologie che ingenerano nuove prospettive occupazionali e, dunque, nuovi profitti. A seguire, Luca Limongelli, dell’autorità di gestione Poin Energia, ha poi presentato gli obiettivi e le linee di attività del Poin in materia di Energie rinnovabili ed efficienza energetica. Piero Conversano, direttore di Confindustria Puglia, prendendo spunto proprio dalle finalità dall’attività del Poin, ha ribadito la necessità di creare presso i sistemi di imprese la consapevolezza dei vantaggi derivanti dagli investimenti in attività che migliorino la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica delle proprie strutture. Carlo Gadaleta Caldarola, economista dell’Arti ed esperto di tematiche energetiche, ha illustrato la complementarietà degli obiettivi a cui mira il potenziamento dell’utilizzo delle rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica, nonché la collaborazione dell’Agenzia con la Regione Puglia per l’attuazione delle politiche regionali in materia di energia. La mattinata di lavori è proseguita con gli interventi di Antonio Cassina, direttore operativo di Studiare Sviluppo e Fabio Romani, dell’area progetti, energia e ambiente di Studiare Sviluppo, i quali hanno illustrato le modalità di attuazione della Linea 2.5 del Poin Energia e dettagliato le modalità operative della “Chiamata per Idee” attraverso cui, nei prossimi mesi, Studiare Sviluppo intende raccogliere idee progettuali di sistemi di imprese che potranno essere oggetto di studi di fattibilità. La sessione pomeridiana, introdotta e animata da Margherita Russo, docente di Politica Economica all’Università di Modena e Reggio Emilia e componente dello steering committee di Studiare Sviluppo per l’attuazione della Linea 2.5 del Poi, è stata poi arricchita dagli interventi di Giacomo Scarascia Mugnozza, direttore Dpt Progesa – Università degli Studi di Bari, Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia; Enzo Tucci, vicepresidente del Distretto produttivo regionale “Nuova Energia”; Marco Franchini, direttore generale aeroporti di Puglia e Pasquale Capezzuto, Energy manager del Comune di Bari. |
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PUGLIA: INTERVENTI MITIGAZIONE AMBIENTALE PER IMPIANTI ENERGIA RINNOVABILE |
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Bari, 29 settembre 2010 - La Giunta ha approvato – su proposta dell’assessore Barbanente – un protocollo d’intesa tra Regione, Enti Locali e società proponenti impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile. “Le aziende – spiega l’assessore Barbanente - che richiederanno autorizzazioni per nuovi impianti di energia rinnovabile, come gli impianti eolici o fotovoltaici, potranno realizzare opere di mitigazione e compensazione per il riequilibrio ambientale. Ad esempio, potranno rinaturalizzare le aree, demolire manufatti detrattori per il paesaggio, il ripristino e rifunzionalizzazione di ecosistemi o interventi a favore del risparmio energetico”. “Si tratta – continua - di un’innovazione importante perché codifica su base volontaria i risarcimenti ambientali che le società energetiche si impegneranno a fornire ai territori dove saranno installati nuovi impianti”. |
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EDILIZIA: 4,3 MILIONI PER CASE ATER ECOCOMPATIBILI A TRIESTE |
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Villa Manin, 29 settembre 2010 - Con l´obiettivo di promuovere l´ecocompatibilità negli interventi di edilizia pubblica sia dal punto di vista energetico che ambientale,la Regione stanzia 4.350.000 di euro a favore dell´Ater di Trieste a supporto degli oneri aggiuntivi per la costruzione di 48 appartamenti in via Cesare dell´Acqua. Lo ha deciso il 24 settembre la Giunta regionale su proposta dell´assessore all´Ambiente e Lavori pubblici Elio De Anna, facendo seguito all´accordo di programma sottoscritto dalla Regione lo scorso luglio con il Consorzio per l´Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica, con l´Università degli Studi di Trieste - Dipartimento di ingegneria civile ed ambientale, con l´Ater e con il Comune di Trieste. Una parte dei fondi (600 mila euro), ricorda l´assessore De Anna, andrà a copertura dei lavori di valorizzazione ambientale finalizzati all´avvio e all´inserimento equilibrato e sostenibile degli interventi di edilizia sovvenzionata ecocompatibile. Il finanziamento si aggiunge ai 7,8 milioni già stanziati dalla Regione per la realizzazione degli appartamenti di via Cesare dell´Acqua con l´accordo di programma sottoscritto con l´Ater della provincia di Trieste e rinegoziato nel novembre del 2009. |
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EDILIZIA IN BASILICATA, SINDACATI: SERVE OSSERVATORIO SU OPERE PUBBLICHE |
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Potenza, 29 settembre 2010 - Nel tavolo di confronto sulla crisi in edilizia convocato dall´assessore regionale alle Infrastrutture, Rosa Gentile, Filca-cisl, Fillea-cgil e Feneal-uil hanno ribadito le richieste già formulate in un documento unitario sottoposto all´attenzione della giunta regionale, in particolare la costituzione di un osservatorio regionale sugli appalti pubblici, “con l´obiettivo di arginare il ricorso al lavoro nero e i fenomeni di distorsione del mercato legati al meccanismo del massimo ribasso”. Lo riferiscono, in un comunicato stampa congiunto, le tre sigle sindacali. Altra richiesta è “il varo di un piano straordinario per la realizzazione di nuove opere pubbliche in grado di sostenere il rilancio del settore alle prese con una grave crisi produttiva e occupazionale”. “Filca, Fillea e Feneal giudicano positivamente – si legge ancora nel comunicato stampa - la disponibilità evidenziata dalla Regione Basilicata di realizzare un osservatorio sulle opere pubbliche con il pieno coinvolgimento delle parti sociali come logica prosecuzione del monitoraggio già in corso delle opere appaltate che per svariati motivi, sia di natura finanziaria che burocratica, stentano ad essere regolarmente cantierizzate. Sotto osservazione finiranno anche l´edilizia scolastica e lo stato delle principali arterie che interessano la regione: dalla Saurina alla Salerno-reggio, dalla Potenza-melfi alla Bradanica. Il tavolo - affermano i sindacalisti - sarà aggiornato a metà ottobre quando saranno pronti i primi risultati del monitoraggio. In una recente indagine condotta da Filca, Fillea e Feneal emerge che nel corso degli ultimi due anni e mezzo i posti di lavoro persi nel settore delle costruzioni sono stati circa 5 mila. La radiografia, basata su dati Edilcassa e Cassa Edile, evidenzia inoltre che nello stesso periodo sono state chiuse oltre 600 aziende”. |
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GIBELLI: OK INTERNAZIONALIZZARE NO DELOCALIZZARE |
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Milano, 29 settembre 2010 "Con l´approvazione di questo emendamento vogliamo rassicurare Confindustria e le altre associazioni di categoria sul fatto che Regione Lombardia garantirà tutte le misure per favorire le aziende che vogliono andare sul mercato internazionale" . E´ questo il commento del vice presidente della Regione Lombardia e assessore all´ Industria e all´Artigianato, Andrea Gibelli, dopo l´approvazione dell´emendamento al Piano Regione di Sviluppo che permette a Regione Lombardia di "procedere ad azione di disincentivazione, compresa la revoca delle misure a sostegno delle imprese , nei casi in cui la delocalizzazione produca un impatto occupazionale negativo sul territorio lombardo" che ha ottenuto il via libera, nel pomeriggio, dal consiglio regionale lombardo. "Sarebbe brutto - ha detto ancora Gibelli - se un´impresa ricevesse finanziamenti regionali per l´innovazione e poi delocalizzasse all´estero senza, invece, sfruttare la stessa innovazione in regione". " Noi con questo emendamento - ha voluto affermare ancora il vice presidente - garantiamo comunque tutti gli strumenti per consentire alle imprese di proiettarsi sui mercati internazionali". |
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ROMA: PIERANTONIO GENESTRONE CONFERMATO ALLA VICE-PRESIDENZA DELL’INDIS-UNIONCAMERE |
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Roma, 29 settembre 2010 - “Si tratta di una decisione che riconosce le capacità di una piccola Camera di commercio come la nostra nel ricoprire un ruolo di prestigio all’interno di un importante organismo tecnico dell’Unioncamere come l’Indis, al quale è demandata l’attività di studio e promozione del settore distributivo-commerciale e dei servizi”. Con queste parole il presidente della Chambre valdôtaine Pierantonio Genestrone ha commentato la sua conferma alla vicepresidenza dell’Istituto Nazionale Distribuzione e Servizi al termine della riunione di rinnovo delle cariche, svoltasi nel pomeriggio di ieri , martedì 28 settembre, a Roma, durante la quale Andrea Zanlari – presidente della Camera di commercio di Parma - è stato rieletto presidente. “Tra i compiti dell’Indis – spiega Genestrone – figurano l’attività di studio e promozione per i settori della distribuzione commerciale, dei servizi e del terziario, oltre che quella di organizzazione di convegni sulla disciplina della distribuzione commerciale. E proprio in tale ambito, è in fase di definizione una collaborazione tra la Chambre e l’Indis per la realizzazione di un seminario sul commercio di montagna, che dovrebbe svolgersi prima della fine dell’anno in Valle d’Aosta”. |
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ETICHETTATURA PER IL TESSILE, LA PROPOSTA TOSCANA PRESENTATA AL VICEPRESIDENTE TAJANI E AI PARLAMENTARI ELETTI NEL CENTRO ITALIA |
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Firenze, 29 settembre 2010 - Un incontro per presentare al vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani il documento della Regione Toscana sulla etichettatura del tessile e il "Made in". Eì stato uesto il momento centrale della missione a Bruxelles del presidente della Regione Enrico Rossi svoltosi martedì 28 settembre. Proprio in questi giorni, infatti, è in approvazione al Parlamento europeo il Regolamento comunitario sull’aggiornamento della denominazione delle fibre tessili, che dopo una lunga gestazione (dal 2005) dovrebbe essere in dirittura d’arrivo. Il regolamento è sostanzialmente condiviso da tutti, anche dalle imprese, ed è un passo in avanti importante: prima, concreta e significativa azione verso un´effettiva tracciabilità della filiera tessile-abbigliamento e punto di partenza per riaprire un a discussione su un´etichettatura di qualità dei prodotti tessili che andrebbe di pari passo con quella del "Made in Eu". La proposta della Toscana va in questa direzione. Parte dall´obiettivo di garantire condizioni di reciprocità negli scambi verso paesi terzi e parallelamente chiede alla Ue di accentuare il proprio impegno sul fronte del contrasto alle importazioni illegali, che rappresenta una minaccia concreta per l´industria europea. I nuovi possibili obblighi di etichettatura, secondo la Toscana, dovrebbero puntare alla qualità e non solo sulla tipologia delle fibre tessili, con informazioni sull´impatto ambientale delle produzioni, il rispetto dei ! diritti dei lavoratori e l´impiego di materiali nocivi per la salute dei consumatori. Visto il tema in discussione il presidente Rossi sarà accompagnato a Bruxelles dal presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri, e dal vicesindaco di Prato, Goffredo Borchi. Durante la giornata sono inoltre previsti incontri con la rappresentanza permanente del Governo italiano presso l’Unione europea, con i parlamentari |
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UNIONCAMERE, ALLEANZA STRATEGICA TRA ITALIA E IRAQ |
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Roma, 29 settembre 2010 - Un’alleanza strategica tra Italia e Iraq per accelerare il processo di modernizzazione del Paese, ricostruendo la rete istituzionale e associativa di supporto alle imprese e avviando un percorso di collaborazione commerciale. Sotto l’egida dell’Onu. E’ quanto si propone il Memorandum of Understanding tra l’Undp for Iraq (United Nation Development Programme), l’organismo che, per conto dell’Onu, coordina l’azione di tutte le agenzie delle Nazioni Unite operanti in Iraq, e Unioncamere. La sigla del Memorandum, uno dei pochi fino ad oggi siglato dall’Undp-iraq, si terrà il 30 settembre prossimo a Roma, nella sede di Unioncamere (Piazza Sallustio, 21) dalle 9.30. Interverranno: Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere, Simona Marinescu, Direttore del Programma di Sviluppo del Settore Privato, Undp-iraq; Thamir Al-ghadbhan, Capo della Commissione Consultiva del Primo Ministro iracheno e della Task Force per le Riforme Economiche; Maurizio Melani, Ambasciatore d’Italia in Iraq; Saywan Barzani, Ambasciatore dell’Iraq in Italia; Stefania Craxi, Sottosegretario di Stato, Ministero degli Affari Esteri; Adolfo Urso, Vice Ministro dello Sviluppo Economico. |
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VERTENZA FERROSUD: CGIL, CISL E UIL SU INCONTRO PREFETTURA |
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Potenza, 29 settembre 2010 - “L’incontro odierno, tenutosi presso la Prefettura di Matera rispetto alla vertenza Ferrosud, non è servito a rassicurare le maestranze né tantomeno le organizzazioni sindacali le cui perplessità e preoccupazioni rimangono in piedi e anzi si accentuano”. Lo dichiarano, in un comunicato emesso ieri, Cgil, Cisl e Uil di Matera. “L’azienda, recitando il solito canovaccio “del prendere tempo e di non dire nulla di concreto”, - proseguono - ha dato solo conferma del modus operandi che l’ha caratterizzata in questi 8 anni: disinteresse per lo stabilimento, disinteresse per i lavoratori, disinteresse ad attuare una strategia ind.Le, disinteresse a rilanciare il sito. Quest’atteggiamento, altamente irresponsabile e sprezzante, preoccupa il sindacato e i lavoratori per i quali resta prioritario che questo stabilimento rimanga in essere, che i 144 posti di lavoro vengano tutti salvaguardati ma soprattutto che ci si predisponga a fare impresa, in maniera seria, in quel sito. Non si possono ricevere “regalie” e fiducia da questo territorio per poi restituire allo stesso declino e crisi. Il sindacato con forza e fermezza pretende che Confindustria svolga con coerenza il suo ruolo avendo a cuore lo sviluppo del nostro territorio: rispetto al sito industriale di Ferrosud, il sindacato rigetta ogni ipotesi di fallimento o chiusura. Il sindacato chiede un investimento reale, concreto che dia occupazione e lavoro duraturo e che metta la parola fine alle gravi inadempienze che il Gruppo Mancini ha realizzato in questi 8 anni. La Confindustria e il Gruppo Mancini – sottolineano Cgil, Cisl e Uil - devono esplicitare le loro reali intenzioni e giocare a carte scoperte: rispetto a Ferrosud, si vuole finalmente realizzare un reale protagonismo industriale o si è deciso, ormai da tempo, di rinunciare? Occorre chiarezza! Alle Istituzioni, oggi presenti al tavolo prefettizio, si chiede di difendere con convinzione quella realtà industriale, l’ultima del materano, pretendendo che l’azienda attuale risponda di tutte le inadempienze finora realizzate e che rispetto a quel sito industriale si possa realizzare un rilancio vero che restituisca dignità ai lavoratori, finora mortificati da un’azienda rivelatasi incapace di gestire quello stabilimento, e che dia al nostro territorio quanto esso meriti di ricevere : lavoro e occupazione. Cgil Cisl Uil, unitamente alle federazioni di categorie, Fiom Fim Uilm, - conlcude la nota - invocano che sulla vertenza Ferrosud ci sia massima attenzione e concreta volontà a risolvere positivamente l’impasse in cui i lavoratori e lo stabilimento sono stati trascinati e non certo per loro responsabilità. Nel frattempo ringrazian il Prefetto di Matera per l’azione di mediazione oggi esercitata”. |
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FVG: ACCORDO SU SETTORE LEGNO IN MONTENEGRO |
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Podgorica, 29 settembre 2010 - Un accordo di cooperazione per valorizzare le risorse forestali e l´economia montana del Montenegro è stato firmato il 24 settembre , nella capitale Podgorica, tra alcuni Enti e Agenzie di sviluppo della Carnia e il Comune di Rozaje. Per il Friuli Venezia Giulia hanno sottoscritto l´intesa, che prevede in particolare la catalogazione del patrimonio forestale, l´Agenzia per lo sviluppo della montagna Agemont, la cooperativa Cramars, le società consortili Euroleader, Carnia Welcome e Legno Servizi. Già da tempo erano in corso contatti e scambi di visite tra le realtà produttive e socio-economiche della Carnia e dell´area della municipalità di Rozaje, in base al progetto "Legno 2" che ha come capofila Informest. Grazie all´accordo raggiunto oggi si punta a consolidare i rapporti e ad avviare uno scambio di esperienze, con l´obiettivo di promuovere uno sviluppo territoriale equilibrato attraverso la gestione eco-sostenibile delle foreste in Montenegro in modo da poter ottenere, fra l´altro, le certificazioni europee. Sono previste attività di formazione, di promozione dell´imprenditorialità locale, di assistenza per permettere ai soggetti montenegrini di concorrere ai programmi e ai fondi dell´Unione europea. Le risorse forestali saranno valorizzate da ogni punto di vista: paesaggio, ambiente, turismo, produzione, zootecnia, industria agroalimentare. |
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FLAI CGIL, SENZA SALARIO LAVORATORI CM MELANDRO |
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Potenza, 29 settembre 2010 - Il segretario generale della Flai Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, in un comunicato stampa denuncia “la preoccupante situazione dei lavoratori della Comunità Montana del Melandro che ormai da due mesi sono in attesa di ricevere le loro spettanze”. “Sono incomprensibili, ad oggi, le motivazioni del ritardato pagamento, anche alla luce del fatto – dichiara Esposito - che i lavoratori delle altre Comunità montane, continuano a ricevere puntualmente il salario. Purtroppo si sta ripetendo una situazione che era già stata vissuta dagli stessi lavoratori lo scorso anno”. La Flai Cgil Potenza chiede al commissario della Comunità montana del Melandro e alla Regione Basilicata “un immediato chiarimento sulle responsabilità del ritardo” ed annuncia l´avvio di una fase di agitazione dei lavoratori “che porterà alla preparazione di una giornata di lotta che si svolgerà con uno sciopero ed un sit-in davanti alla sede dell´ente”. |
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POLO CHIMICO TERNANO: REGIONE UMBRIA, ENTI LOCALI E SINDACATI SOLLECITANO INCONTRO URGENTE A MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO |
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Perugia, 29 settembre 2010 - La Regione Umbria, la Provincia e il Comune di Terni, i sindacati di categoria Filctem-cgil, Femca-cisl, Uilcem-uil, Ugl Chimici e l’Orsa hanno chiesto al Ministero dello Sviluppo economico la convocazione “urgente” di un incontro per un “esame puntuale ed esaustivo della grave situazione che investe il Polo Chimico ternano”. Nella lettera congiunta, inviata al sottosegretario Stefano Saglia, si ricorda quanto emerso dall’assemblea che si è svolta ieri, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni locali e regionali, all’interno del sito produttivo, che “ha una volta di più evidenziato le caratteristiche di integrazione delle produzioni e del complesso delle funzionalità organizzative e di servizio del sito”. “L’improvvisa accelerazione delle vicende legate alla Meraklon Yarn e Meraklon Spa., che ha peraltro determinato la proclamazione da parte delle organizzazioni sindacali di 48 ore di sciopero – scrivono amministratori ed esponenti sindacali - ci impegna a ricercare soluzioni industriali, anche attraverso la sperimentazione di modalità innovative, nella convinzione che sussistano nel Polo Chimico ternano le condizioni dimensionali, organizzative e di servizio adeguate, per il rilancio di uno dei settori di base dell’industria italiana”. La lettera è stata sottoscritta per la Regione Umbria dall’assessore all’Economia Gianluca Rossi, dal presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli, dal sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria. |
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MONTENERGO OPPORTUNITÀ ANCHE PER COOPERAZIONE |
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Podgorica, 29 settembre 2010 - "Il Montenegro rappresenta un´opportunità anche per il sistema della cooperazione, e non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello della solidarietà, per combattere i fenomeni di esclusione sociale e di disoccupazione nelle parti più deboli della comunità internazionale". Lo ha detto il presidente della Regione Renzo Tondo che il 24 settembre , nella capitale del Montenegro Podgorica, ha partecipato alla cerimonia di consegna a una cooperativa locale di un mezzo per la raccolta differenziata dei rifiuti, frutto di un programma di sviluppo avviato dal Friuli Venezia Giulia nel Paese della ex Jugoslavia. La cerimonia si è svolta al termine del convegno "Il sistema cooperativo italiano e la cooperazione con il Montenegro" organizzato nell´ambito del progetto Pro-coop, finanziato con i fondi della legge nazionale 84 del 2001 oltre che con risorse regionali. Il progetto, coordinato da Informest, è sostenuto dall´Istituto per il commercio estero (Ice) e dal ministero per lo Sviluppo economico. I partner di Pro-coop sono Lega delle cooperative e Confcooperative. Alla consegna erano presenti, accanto a Tondo, l´ambasciatore d´Italia in Montenegro Sergio Barbanti e diversi esponenti del mondo italiano e regionale della cooperazione: il vicepresidente della Legacoop nazionale Giorgio Bertinelli, con il vicepresidente regionale Loris Asquini, il presidente del Consorzio Interland aderente alle Confcoop del Friuli Venezia Giulia Dario Parisini e il presidente della Cooperativa "Arcobaleno" di Gorizia Fabrizio Valencic. Il piccolo mezzo per la raccolta dei rifiuti, un furgoncino "Ape", è stato offerto alla cooperativa montenegrina "Plamen", formata da membri di etnia rom, proprio dalla cooperativa goriziana "Arcobaleno", che nel 2010 festeggia i 30 anni di attività, grazie al contributo di alcune imprese dell´Isontino (Iris, Apt). A ricevere il furgoncino è stato il presidente della cooperativa "Plamen" Ivan Toskic. Con lo stesso progetto Pro-coop è stata promossa la costituzione di una cooperative di sarte a Niksic, la seconda città del Montenegro. Ma la Regione Friuli Venezia Giulia è presente in Montenegro con altre iniziative in campo sociale. Sempre a Niksic, su iniziativa della Caritas, è stato ristrutturato un edificio destinato a ospitare un ufficio di collocamento per disabili, a supporto della nuova legge approvata dal Parlamento montenegrino sui portatori di handicap. I lavori sono costati 40 mila euro, e finanziati con fondi delle legge regionale 19 sulla cooperazione allo sviluppo e con risorse della Protezione civile regionale. Questo progetto sarà ora portato a termine dall´Azienda per i servizi sanitari n. 6 Friuli Occidentale e dalla Provincia di Pordenone che, con risorse della direzione regionale Salute, formeranno gli addetti all´ufficio di Niksic trasferendo loro metodi e competenze per gestire l´attività di collocamento dei disabili. |
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LA PERLA RESTA A BOLOGNA. DAL TAVOLO IN REGIONE, LE PARTI HANNO DELINEATO IL QUADRO PER RAGGIUNGERE UN ACCORDO |
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Bologna, 29 settembre 2010 - «La Perla rimarrà a Bologna. Questa è la prima buona notizia per le lavoratrici e i lavoratori ma anche per il territorio. Ed inoltre si è aperto lo spazio per un confronto tra i lavoratori e l’azienda, utilizzando tutti gli strumenti disponibili per trovare un accordo che riduca le ricadute sociali ed al contempo rilanci l’azienda». Lo ha sottolineato l’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli nel corso di un incontro tra la proprietà, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dei lavoratori, e Unindustria per esaminare la situazione aziendale, nel quale si è definito il quadro generale in cui improntare il confronto e raggiungere l’accordo tra le parti. Il tavolo è stato convocato congiuntamente con l’assessore alle Attività produttive della Provincia di Bologna, Graziano Prantoni. Muzzarelli e Prantoni hanno anche incontrato una folta delegazione di lavoratrici de La Perla rassicurandole sui primi traguardi raggiunti: la permanenza dell’azienda a Bologna, e l’avvio del confronto per raggiungere un accordo. «La Perla è un marchio nobile e storico, ed è necessario trovare le condizioni di manovra, anche valutando l’utilizzo dei Consorzi Fidi, per garantire - ha concluso Muzzarelli - respiro all’azienda e futuro a lavoratrici e lavoratori coinvolti. La trattativa avviene tra le parti ma la Regione verificherà giorno per giorno l’andamento, pronta a convocare un nuovo tavolo appena ci saranno le condizioni, anche valutando, oltre alla cassa integrazione, ogni altro ammortizzatore sociale disponibile e utilizzabile». |
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EX MABRO, SI APRE IL CONFRONTO SUL PIANO INDUSTRIALE IERI DUE INCONTRI IN REGIONE TOSCANA CONVOCATI DALL´ASSESSORE SIMONCINI |
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Firenze, 29 settembre 2010 - I rappresentanti sindacali e i vertici aziendali dell´ex Mabro di Grosseto si incontreranno nei prossimi giorni per un confronto puntuale sulle linee guida e sui contenuti operativi del nuovo piano industriale che il consiglio di amministrazione dell´azienda approverà fra breve con l´obiettivo di rilanciare l´attività produttiva oggi in condizioni di grave sofferenza. E´ questa la decisione scaturita da due incontri che l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini ha tenuto ieri , su richiesta delle organizzazioni sindacali. Nel corso del primo incontro, al quale, oltre alla Regione, hanno partecipato il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, il presidente della Provincia Leonardo Marras e i rappresentanti della società Royal Tuscany e la finanziaria regionale Fidi Toscana. L´azienda ha manifestato alle istituzioni la situazione di grave sofferenza, legata principalment e alla mancata crescita del fatturato e a difficoltà di natura finanziaria, che rendono inevitabile, almeno in questa fase, una riduzione del costo del lavoro. L´azienda ha anche annunciato la presentazione di un piano industriale che sarà approvato dal consiglio di amministrazione il prossimo 5 ottobre. E´ poi seguito l´incontro con le organizzazioni sindacali di categoria provinciali e i rappresentanti aziendali nel quale Regione e istituzioni hanno ribadito la necessità di affidare la soluzione della vicenda ad un percorso condiviso. «E´ necessario il confronto fra sindacati e azienda –ha detto l´assessore Simoncini – per trovare un punto di caduta comune che affronti nel merito le questioni poste dal piano e prenda in considerazione gli strumenti che possono aiutare l´azienda ad abbattere i costi senza ricadute negative sul piano sociale e tenendo fermi quelli che restano per noi due obiettivi imprescindibili, ovver o il mantenimento dell´attivitàproduttiva nel territorio grossetano e le garanzie per i livelli occupazionali». «L´imminente presentazione della proposta definitiva di piano industriale da parte di Royal Tuscany Fashion Group –dichiarano il presidente Leonardo Marras ed il sindaco Emilio Bonifazi – rappresenterà un primo passo significativo, se l´azienda rispetterà gli impegni assunti nei confronti dei lavoratori. Apprezziamo la disponibilità e la tempestività dell’intervento della Regione e della sua finanziaria Fidi Toscana, ma ricordiamo che spetta prima di tutto all’azienda creare le condizioni per il rilancio del marchio Mabro e salvaguardare i diritti dei lavoratori. In questo senso ci aspettiamo una gestione attenta e condivisa con il sindacato». |
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