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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Marzo 2011
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, PRIMA GIORNATA DEL PROGETTO “ROBINWOOD PLUS” A CAMIGLIATELLO  
 
 Si è svolta ieri a Camigliatello Silano, nella struttura alberghiera “Parco Old Calabria”, la prima giornata della conferenza internazionale del Progetto “Robinwood Plus” nell’ambito del programma comunitario “Interreg Iv C”, organizzata dall’Assessorato alla Internazionalizzazione, Cooperazione e Politiche di Sviluppo Euro-mediterranee . Il Progetto si propone di stimolare lo sviluppo socio-economico delle aree rurali attraverso un approccio partecipato alla gestione forestale sostenibile. L’obiettivo è quello di promuovere il ruolo multifunzionale delle foreste quale motore per lo sviluppo economico, la protezione dell’ambiente ed il miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali. Le regioni partner, oltre alla Calabria, sono la Liguria, il Governo congiunto di Kainuu (Finlandia), Limousin (Francia), la Contea di Hargita (Romania). Hanno preso parte ai lavori, introdotti dalla Regione ospitante (Calabria) e dalla Regione capofila del Progetto (Liguria), 120 persone interessate al tema ed operanti nel campo forestale. Dopo il benvenuto dei rappresentanti della Regione Calabria, la Regione Liguria ha illustrato ai candidati, che hanno manifestato la volontà di entrare nei partenariati che presenteranno i progetti, valutati e selezionati successivamente dal Comitato di Pilotaggio, le modalità operative per partecipare alla seconda fase del Progetto e tutti gli step successivi. Per la Regione Calabria, che si è avvalsa per l’organizzazione dell’evento della preziosa collaborazione dell’Arssa, dell’Afor e del Dipartimento Agricoltura, sono stati ammessi alla seconda fase: il Comune di Reggio Calabria, Cra-sam, l’Unical, l’Università Mediterranea, Cm Fossa del Lupo, la Provincia di Crotone, il Parco dell’Aspromonte, Lag Crocchio, il Parco del Pollino, la Provincia di Cosenza, il Parco della Sila, Cms avuto, Cm Alto Tirreno, Cm Destra Crati, Cm Destra Crati. Ha partecipato all’evento anche la Presidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila Sonia Ferrari. Numerose anche le presenze equivalenti dei candidati stranieri accompagnati da diverse autorità istituzionali. Tra queste: il Presidente del Consiglio di Hargita, il Vice Presidente del Consiglio regionale della Regione Limousin, il Presidente dei Parchi di Montemarcello, l’Assessore della Provincia di La Spezia. A latere della conferenza sono state organizzate le presentazioni di alcune eccellenze locali selezionate dalla Regione in collaborazione con Unioncamere Calabria, l’Arssa e il Coser. Per la prima volta la Regione Calabria, in sintonia con quanto previsto dal Programma “Interreg Iv C”, che richiede il coinvolgimento non solo degli enti territoriali, ma anche delle aziende sul territorio, ha esteso la partecipazione all’evento anche alle aziende interessate, realizzando contestualmente un’azione di internazionalizzazione del territorio. L’obiettivo primario è sempre quello della promozione e dell’attrazione e degli investimenti. Le aziende calabresi che hanno esposto i propri prodotti sono: La Mia Arte Artigianato, Azienda Agricola Fangiano, Consorzio Forestale dell’Aspromonte, Fag, Dimensione Turismo Italia, Librandi, Calabria Ittica, Sirianni, Nuova Artigianlegno, Copa. La giornata si è conclusa con le sessioni parallele durante le quali sono state presentate le buone prassi per tema e per beneficiario al fine della costituzione dei partenariati che avverrà nel corso della seconda giornata dei lavori.  
   
   
PROGRAMMA SVILUPPO RURALE; REGIONE UMBRIA A BRUXELLES PER INCONTRO ANNUALE CON SERVIZI COMMISSIONE EUROPEA  
 
 Perugia - C´è anche l´aggiornamento dei premi agroambientali per l´introduzione o il mantenimento del metodo di produzione biologica in Umbria tra le richieste di modifica al Piano di sviluppo rurale 2007-2013 che l´assessore regionale all´agricoltura, Fernanda Cecchini, ha presentato ieri a Bruxelles all´incontro annuale con i servizi della Commissione europea. "Obiettivo dell´incontro - ha detto Cecchini - è di fare il punto sullo stato di attuazione e sulle prospettive future del Psr in Umbria, proponendo gli adattamenti necessari per rendere le diverse misure sempre più rispondenti alle esigenze di agricoltori e allevatori, così da trasformarle in un efficace volano di sviluppo. In particolare per il biologico abbiamo rilevato una eccessiva sotto compensazione dei premi rispetto all´incremento di alcuni costi legati alla produzione agricola, alla manodopera e alla transazione. Ciò comporta una forte riduzione dei ricavi aziendali e quindi una scarsa attrattività della misura, con la conseguente diminuzione dell´efficacia agro ambientale dell´azione. Da qui la decisione di introdurre due nuovi premi: uno per le piante officinali, in quanto colture diffuse nelle aziende biologiche dell´Umbria, e l´altro per la zootecnia biologica, cioè un premio legato alla presenza di coltivazioni di foraggere che hanno una notevole importanza agro-ambientale con un ruolo di presidio della biodiversità specialmente nelle aree con problemi di sviluppo". Per Cecchini la scelta strategica della Regione Umbria di dotarsi di un gruppo di misure particolarmente vasto, utilizzando il completo ventaglio di opportunità offerte dai Regolamenti comunitari, è stata ben ripagata dagli agricoltori che hanno saputo cogliere le occasioni offerte dal programma regionale. Buono è anche il livello di progettazione, "è infatti alta - ha detto l´assessore - la percentuale tra domande ammesse e presentate e anche da un appunto di vista finanziario il rapporto tra domande finanziate e ammesse arriva ad una soglia del 95 per cento". Per quanto riguarda l´avanzamento finanziario del Programma, al 31 dicembre 2010, si registra una spesa pubblica di oltre 208 milioni di euro, erogati da Agea, con un utilizzo del 26% delle risorse previste per l´intero periodo 2007-2013. Se si considera la spesa sostenuta dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2010 rispetto a quella programmata nello stesso periodo la percentuale sale a circa 2 terzi della spesa programmata (65,17%), con un andamento della spesa sostenuta in crescente aumento, dai 17,9 Meuro di spesa sostenuta nel 2009 si passa ad oltre 35 Meuro nel 2010). "Con una capacità di spesa superiore al 195%, sommando il pagamento in acconto ed i pagamenti intermedi, la buona performance ottenuta - sottolinea Cecchini - pone il Psr dell´Umbria al riparo da qualsiasi rischio di disimpegno automatico. Molto è stato fatto per accelerare i pagamenti, sia in relazione alle procedure istruttorie che all´esecuzione dei controlli, ma ancora il sistema va migliorato. L´impegno - conclude Cecchini - è di arrivare ad avere una procedura che consenta il pagamento dell´anticipo e del saldo al beneficiario nell´annualità di competenza". Tra le proposte di modifica al Psr, che hanno già passato il vaglio del Comitato di Sorveglianza, troviamo l´innalzamento da 1 a 2 Mwe del limite per gli impianti aziendali, così da rendere economicamente sostenibili anche progetti consortili e di filiera per le "agroenergie". Ciò potrebbe rendere più agevole il processo di riconversione delle aziende tabacchicole dalla coltura del tabacco verso colture che garantiscono una adeguata compensazione per manodopera impiegata e reddito per l´agricoltore. Inoltre con l´obiettivo di contribuire alla conservazione della biodiversità vegetale attraverso il sostegno a pratiche di allevamento, agli operatori del settore apistico, è stata inserita una nuova azione per "il miglioramento dell´attività pronuba delle api domestiche". Ulteriori modifiche, sono previste anche per le condizioni di ammissibilità all´aiuto per i giovani che si insediano nell´ambito di società cooperative. Il 2 marzo, l´assessore Cecchini incontra il direttore generale Pacheco sulle questioni legate alle politiche di mercato e Ocm per tabacco e il vino.  
   
   
ORRORE PER LA PRODUZIONE DELLE UOVA ANCHE IN ITALIA?  
 
 È bastato il reportage "Hatchery Horrors" di cui riportiamo il link cui consigliamo la visione solo ad adulti http://laverabestia.Org/play.php?vid=1150  che è stato ripreso con una telecamera nascosta nello stabilimento di incubazione Hy-line nello Stato dell´Iowa per indignarci sui metodi d’allevamento delle galline ovaiole e chiederci se anche in Italia siano consentite tali prassi di una crudeltà inaudita. Il documentario è stato registrato dall´associazione Mercy For Animals che per circa due settimane ha filmato le pratiche assolutamente crudeli a cui sono sottoposti i pulcini in questo tipo di stabilimenti che risulterebbero comuni in tutto il globo. Queste vere e proprie “fabbriche di galline ovaiole” - per rendere l’idea che i pulcini sono considerati al pari di ogni prodotto di consumo non animale - partono la loro produzione dalle incubatrici sino alla selezione finale dei pulcini. Appena usciti dall’uovo, infatti, alcuni operai hanno il compito di selezionare manualmente i maschi dalle femmine. Gran parte delle femmine, in particolare quelle sane e quelle che non muoiono a causa dei nastri trasportatori, verranno utilizzate negli stabilimenti di produzione di uova da vendere ai consumatori; i pulcini maschi che sono considerati sin da subito inutili, perché non produrranno uova e non sono delle razze giuste per diventare dei polli "da carne" convenienti per l´industria, vengono immediatamente uccisi gettandoli vivi in un tritacarne mentre altre industrie li soffocano in sacchi di plastica. Ma non finisce qui la fiera delle crudeltà: ai pulcini femmina viene tagliata la punta del becco con un apposito macchinario che le afferra dalla testa. Questo per evitare che una volta adulte e costrette in piccolissime gabbie, non si feriscano gravemente tra loro causando danni economici per i produttori di uova. È noto, peraltro, che il becco dei pulcini contiene terminazioni nervose, e la procedura di taglio può causare dolore sia acuto al momento, che cronico, per tutta la vita della gallina adulta. Per non parlare poi della vita successiva delle galline in gabbia, sfruttate al massimo per 2 anni per la produzione di uova, e poi macellate. Purtroppo risulterebbe che anche gran parte delle galline allevate a terra provengono da questi stabilimenti e vengono comunque alla fine uccise. Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” si chiede se tali prassi siano consentite in Europa ed in Italia essendo comunque possibile la realizzazione di allevamenti comunque intensivi che limitano le sofferenze di questi animali preziosi per la nostra alimentazione e se quindi non sia ora anche da parte dell’U.e., da sempre sensibile a tali esigenze, d’incentivare tali tipi di produzioni a danno di quelle che abbiamo denunciato nel presente comunicato.  
   
   
TRE MILIONI PER GIOVANI AGRICOLTORI LOMBARDI  
 
Milano - "Ci sono 3 milioni di euro in arrivo per 100 giovani agricoltori lombardi". Lo ha annunciato, soddisfatto, l´assessore regionale all´agricoltura Giulio De Capitani, commentando il riparto aggiuntivo delle risorse che andranno a soddisfare ulteriormente la graduatoria delle domande ammissibili presentate sulla Misura 112 del Programma di Sviluppo Rurale (Psr), inerente al nono periodo 16 aprile - 10 settembre 2010. La misura 112 del Psr ´primo insediamento dei giovani agricoltori´, attivata il 22 febbraio 2008, era stata totalmente esaurita il 31 dicembre scorso. "Stiamo parlando di 17,3 milioni di euro - ha aggiunto De Capitani - con i quali abbiamo finanziato 756 domande, su 1000 circa pervenute, pari al 74,7 per cento delle ammissibili. Oggi con 3 milioni di euro andiamo a finanziare altre 100 domande tra quelle ammesse in graduatoria ma rimaste non finanziate per mancanza di fondi". "L´interesse per questa misura - ha sottolineato l´assessore - conferma che i giovani agricoltori ci sono e che il ricambio generazionale nel comparto agricolo è possibile. Occorre però dare nuovo ossigeno alle misure al momento esaurite, per poter garantire il futuro di aziende agricole già vitali e produttive e stimolare l´insediamento di nuove imprese". "Lo scorso luglio - ha proseguito De Capitani - abbiamo negoziato a lungo con il Comitato di Sorveglianza sul Psr la possibilità di un incremento della dotazione finanziaria destinata alla misura 112 e, alla fine, le nostre richieste sono state accolte favorevolmente". Il decreto della Direzione Generale Agricoltura, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 febbraio, stabilisce inoltre di garantire alle domande istruite positivamente un periodo di validità di 18 mesi. L´assessore assicura che "durante questi mesi ci auguriamo di riuscire a recuperare nuove risorse. Non escludiamo l´apertura di un nuovo bando per agevolare anche nuovi insediamenti tra i giovani agricoltori".  
   
   
AGRUMICOLTURA: TAVOLO TECNICO PER COMPRENSORIO PATERNO´  
 
Paterno´ (Catania) - L´avvio di un tavolo tecnico permanente per il comparto agrumicolo di Paterno´ al quale coinvolgere i rappresenti delle istituzioni, delle associazioni di categoria, datoriali e sindacali. E´ la proposta lanciata dall´assessore regionale per le Risorse agricole ed alimentari, Elio D´antrassi, al termine dell´incontro tenuto l’ 1 marzo a Palazzo Alessi a Paterno´. Alla riunione, sollecitata dal presidente del consiglio comunale Giuseppe Lo Faro, hanno preso parte, il sindaco, esponenti del consiglio e della giunta comunale, consiglieri e assessori provinciali, oltre ai rappresentanti della associazioni di categoria e ad esponenti di Cigl, Cisl e Uil. "Nel comprensorio agrumicolo di Paterno´ - ha detto l´assessore D´antrassi - si possono mettere in campo una serie di interventi legati alla cooperazione tra i protagonisti del settore e amministrazione regionale che, riteniamo, possono portare ad un percorso di sviluppo condiviso". "Gli uffici dell´assessorato - ha continuato - vogliono rappresentare un canale prioritario di informazione per i produttori assistendoli, per esempio, nei processi di specializzazione o di riconversione, a seconda dei casi, delle colture e arrivando, quindi, a ristrutturare e specializzare l´offerta". Nel corso dell´incontro l´assessore ha anche sottolineato l´esistenza di due problematiche a livello macroeconomico, quali il gap tecnologico con i competitors internazionali e l´eccessivo diradamento della filiera: "Si tratta di complessita´ - ha ribadito - per le quali l´assessorato ha avviato una serie di azioni, ma che possono essere superate solo con risposte corali da parte di tutti gli attori in campo". "Intendiamo dare - ha concluso l´assessore per le risorse agricole ed alimentari - una risposta di sistema per uno sviluppo duraturo del settore". L´assessore ha, infine, ricordato l´impegno della Regione per rilanciare in maniera definitiva la lotta contro il virus della "tristeza" e a supporto delle riconversioni necessarie.  
   
   
TRICHINELLOSI: MISURE SANITARIE INDISPENSABILI PER LA LOTTA ALLE PESTI SUINE  
 
 "Si tratta di importanti misure sanitarie, indispensabili per la lotta alla trichinellosi ed alle pesti suine". Lo ha detto l´assessore regionale della Sanità, Antonello Liori, dopo la firma del Decreto riguardante gli allevamenti suini da parte del Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. Dal 2005 ad oggi sono stati individuati ventisei casi di trichinellosi, dovuti al consumo di carni di suino allevato allo stato brado e poi macellato clandestinamente. Un´emergenza sanitaria che ha destato grave preoccupazione per la tutela della salute, sopratutto in alcuni comuni del centro dell´Isola. "Nel 2006 - ha sottolineato l´assessore Liori - il presidente Soru emanò un’Ordinanza urgente che finora non ha ottenuto gli obiettivi sperati, tanto da renderne necessaria l´abrogazione e l´emanazione di questo nuovo atto che prevede la regolarizzazione degli allevamenti suini nelle zone ad alto rischio, nonché una rigorosa attività di controllo veterinario. Una novità, accolta con favore dagli allevatori, é l´abbandono della logica punitiva dell´autodenuncia. Ora potranno mettersi in regola entro 15 giorni dall’accertamento dell’infrazione, purché vengano sanate le irregolarità riscontrate. Obiettivo principale del Decreto è la regolarizzazione degli allevamenti suini clandestini, così da agevolare lo svolgimento dei controlli sanitari per la ricerca delle trichine nei suini macellati, compresi quelli attualmente non censiti che pascolano nelle terre pubbliche. Misure che consentiranno di tutelare la salute pubblica e di risanare il territorio regionale da trichinellosi, peste suina africana, peste suina classica e malattia vescicolare del suino." "Gli allevatori garantiranno la presenza di aree recintate, individuate come sedi temporanee di allevamento nel periodo durante il quale saranno effettuati i controlli veterinari – ha proseguito l’Assessore - Intanto, nei comuni della zona ad alto rischio il Servizio prevenzione dell’Assessorato, in collaborazione con le Amministrazioni locali, predisporrà un progetto pilota condiviso con gli allevatori. Inoltre, i capi eventualmente abbattuti, facenti parte di allevamenti regolarizzati, saranno oggetto di indennizzo, rientrando a pieno titolo nei piani che puntano ad eliminare le malattie infettive degli animali."  
   
   
CAMPANIA, PESCA: OLTRE 48 MILIONI DI EURO CON TRE NUOVI BANDI  
 
Sono pari a 48,4 milioni di euro le somme messe a disposizione per sostenere gli investimenti produttivi nel settore dell´acquacoltura, per migliorare la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti della pesca e per ristrutturare i luoghi di sbarco. Nei prossimi giorni saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania i tre nuovi bandi del Fondo europeo della pesca 2007-2013. Lo stanziamento complessivo del Fep 2007-2013 ammonta a 98 milioni di euro. Di questi, il 50% sono a carico dell´Unione Europea, il 40% dello Stato e il 10% della Regione. "Le misure - spiega l´assessore all´Agricoltura della Regione Campania Vito Amendolara - sono state formulate in un´ottica di semplificazione burocratica cercando di cogliere le specificità e le esigenze delle diverse realtà territoriali. “Mi auguro che le cospicue risorse messe a disposizione del comparto ittico vengano spese seguendo una logica di qualità e di sistema, con un attivo protagonismo del mondo imprenditoriale della pesca. Solo in questo modo, la pesca e l´agricoltura possono crescere e diventare, insieme al turismo, un volano e un asset strategico per lo sviluppo dell´economia regionale", ha concluso Amendolara.  
   
   
CALABRIA: INCONTRO SULLA PESCA DEL NOVELLAME  
 
L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha presieduto, ieri , nella sede del dipartimento, l’incontro con la delegazione dei rappresentanti dei pescatori calabresi. Alla riunione hanno partecipato il sindaco di Corigliano Calabro Pasqualina Straface, il sindaco di Cariati Filippo Sero ed il consigliere provinciale di Cosenza Leonardo Trento. Da parte dei rappresentanti di categoria sono stati evidenziati i gravi danni economici e finanziari per le famiglie dei pescatori a causa della mancata concessione da parte della Commissione Europea della deroga alla pesca del novellame. Questo tipo di pesca, che ancora oggi viene condotta con metodi artigianali, coinvolge interi nuclei familiari per i quali rappresenta un’importante fonte di ricchezza. L’assessore Trematerra, dopo aver attentamente ascoltato gli intervenuti ed aver riconosciuto la gravità della situazione che coinvolge tutta la marineria calabrese, ha concordato, nel rispetto dei Regolamenti Comunitari, una serie di iniziative volte a prevenire il ripetersi del blocco per i prossimi anni, impegnandosi, per l’anno corrente, a richiedere, in fase di revisione del bilancio regionale, un fondo straordinario da aggiungere a quello già previsto dal Ministero per le Politiche agricole e forestali, al fine di alleviare il disagio economico patito dagli operatori del settore. Infine, Trematerra, ha sottolineato che sono in corso di pubblicazione ulteriori Bandi a valere sul Fondo Europeo della Pesca e si è impegnato a monitorare costantemente le dinamiche in atto sulla pesca calabrese.  
   
   
LE TIPICITA´ ABRUZZESI ALLA CONQUISTA DEL GIAPPONE  
 
 Pescara - Il settore agroalimentare rappresenta il 56,07% del valore complessivo di merci "Made in Abruzzo" importate dal Giappone. Alla luce di questo dato, la partecipazione di 18 aziende del settore enogastronomico abruzzese alla fiera Foodex di Tokyo, coordinate dal Centro Estero delle Camere di Commercio d´Abruzzo, d´intesa con la Regione Abruzzo e l´Arssa, assume una valenza strategica fondamentale. Diversi appuntamenti attendono l´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, ed il Commissario dell´Azienda Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo, Gaetano Valente. Ieri, a poche ore dall´inaugurazione della fiera, la delegazione abruzzese è stata accolta dall´Ambasciatore italiano Vincenzo Petrone. Presenti anche il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, On. Paolo Russo (Pdl), e l´On. Sandro Brandolini (Pd), componente della Xiii Commissione permanente Agricoltura. Seguiranno, nei prossimi giorni, altri incontri con il Presidente dell´Istituto per il Commercio Estero, con l´Ambasciatore Umberto Vattani, e con il Presidente della Camera di Commercio Italiana per il Giappone, Francesco Formiconi. Per garantire maggiore visibilità al gruppo di aziende abruzzesi, di fatto la collettiva regionale più numerosa di tutto il padiglione italiano, avrà luogo all´interno della struttura fieristica un incontro dedicato ad un pubblico selezionato di potenziali partner giapponesi, al fine di illustrare le peculiarità del territorio abruzzese e le sue eccellenze enogastronomiche. Nel congraturarsi con i partecipanti, l´assessore sostiene che "la costante presenza negli anni degli operatori abruzzesi, supportati dall´intervento economico-istituzionale della Regione Abruzzo e del Centro Estero ha portato le tipicità regionali ad affermarsi nel canale della ristorazione (1700 ristoranti italiani nella sola Tokyo, più 4000 su tutto il territorio giapponese), il prossimo obiettivo è quello di entrare nelle cucine dei giapponesi". Daniele Becci, Presidente del Centro Estero Abruzzo, è fermamente convinto che azioni di supporto di questo genere da parte delle Istituzioni siano fondamentali in mercati dove il tessuto imprenditoriale abruzzese deve difendere importanti risultati. "Dati alla mano, l´interscambio Abruzzo-giappone nell´ultimo triennio è stato caratterizzato da un trend di crescita costante (+ 4,39% dal 2008 ad oggi - fonte Istat), in controtendenza con la flessione registrata a livello nazionale (-6,4% nello stesso periodo). Questo dimostra come i prodotti abruzzesi siano sinonimo di qualità per il consumatore giapponese e l´impegno futuro sarà quello di incrementare questa fiducia". Infine, l´elenco delle aziende che esporranno i loro prodotti in fiera: Pan Ducale - Atri (Te), Cantine Galasso - Loreto Aprutino (Pe), Torrefazione Adriatica - Giulianova (Te), Aureli Mario - Ortucchio (Aq), Cinquina Ind. Alim. - Lanciano (Ch), Madama Oliva - Carsoli (Aq), Cantina Tollo ? Tollo (Ch), Az. Agr. Domenico Di Camillo - Chieti, Az. Agr. Ciccio Zaccagnini - Bolognano (Pe), Casal Thaulero - Ortona (Ch), Citra Vini - Ortona (Ch), Cantine Mucci - Torino di Sangro (Ch), Di Camillo Vini - Poggiofiorito (Ch), Caldora Vini - Ortona (Ch), Farnese Vini - Ortona (Ch), Cantine Dragani - Ortona (Ch), Pescaradolc - Moscufo (Pe), Adi Apicoltura - Tornareccio (Ch).  
   
   
DAL CENTRO EUROPA A FIRENZE, A ‘SCUOLA’ DI GUSTO  
 
Firenze – Non è forse un caso che Firenze e la Toscana siano considerate terre del gusto e del buongusto. Non solo a tavola. “I fiorentini del resto – sottolinea con una battuta l’assessore Riccardo Nencini – hanno inventato la moda e le Reebook, le Nike e le Adidas del Duecento e Trecento”. “E gli ingredienti principali della ricetta della loro ricchezza, la conoscenza e il coraggio di portare idee innovative, ovvero la forza di stare fuori dalla folla – annnota alla fine sempre Nencini -, sono in fondo due requisiti validi tutt’oggi per affermarsi in un mercato globale”. Una città, la Firenze del Trecento, dove c’erano, su meno di centomila abitanti, 10 mila bambini che sapevano leggere, scrivere e fare di conto. Ed era un fatto davvero eccezionale: una marcia in più. Conoscersi a tavola - Ieri un gruppo di studenti ungheresi, cechi e polacchi sono stati ospiti a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione, ed hanno assisto ad una ‘lezione’ sull’alba del Rinascimento fiorentino tenuta dall’assessore Riccardo Nencini. Ventisette studenti che assieme ad un’altra decina di ragazzi italiani sono da alcuni giorni in città per partecipare ad uno stage di cucina, giunto alla seconda edizione, promosso dal consolato della Repubblica Ceca assieme alla Fondazione Romualdo del Bianco, il “Visegrad Fund” e il Comune di Firenze. “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”, scriveva tra il Sette ed Ottocento un gastronomo francese, Jean Anthelm Brillat-saravin. E diventa quindi abbastanza naturale, partendo dal cibo e dalla cucina, promuovere un incontro e un dialogo tra culture diverse: lo scopo, in fondo, di questa iniziativa. Stage in nove ristoranti - I ragazzi, divisi in nove gruppi di nazionalità mista, lavoreranno per alcuni giorni in altrettanti ristoranti fiorentini, affiancati da chef esperti dell’associazione italiana cuochi di Firenze e dall’istituto statale alberghiero “Datini” di Prato. Ne approfitteranno anche per visitare i luoghi di produzione dei più importanti prodotti toscani alla base della cucina nostrana, dall’olio di oliva al vino, oltre a visitare le città d’arte della Toscana. Cena di gala al Palagio di Parte Guelfa - Alla fine dello stage gli studenti organizzeranno una cena-buffet di gala, aperta al pubblico e dove ci sarà anche una giuria di cuochi, proponendo un menu che cercherà di combinare insieme i gusti e le usanze di tutte le nazioni coinvolte. L’appuntamento è venerdì 4 marzo 2011 alle 20 presso il Palagio di Parte Guelfa, in piazza di Parte Guelfa a Firenze. Chi vuole partecipare può prenotare telefonando allo 055.284454, oppure scrivere a florenceinfo.Cz@gmail.com  In aiuto delle vedove dell’Uganda - Il ricavato della serata sarà devoluto all’associazione “Gocce di vita onlus” per creare una scuola di cucito a Kisoga, vicino a Kampala, in Uganda, dove le donne, rimaste spesso senza mariti, si trovano a dover allevare da sole molti bambini, mendicando sulle strade.  
   
   
CON LA RENGA DI “CAPODANNO” ALLA RISCOPERTA DELLE TRADIZIONI LOCALI DEL VENETO  
 
 Venezia - Quando la cucina è insieme storia e cultura, diventa occasione per riscoprire radici e tradizioni del territorio, anche quando la materia prima viene magari dai freddi mari del Nord. E’ così per il bacalà alla vicentina, piatto dichiarato da Eurofir come uno dei cinque alimenti tradizionali rappresentativi dell’Italia a tavola. Ed è così anche per l’aringa, la “renga”, el “scopetòn”, di povera ma nutriente e gustosa memoria, a lunga conservazione quando la catena del freddo non esisteva, saporita oltre ogni dire, capace di dare energia quando la Quaresima non aveva bisogno di grande impegno personale per essere periodo di digiuno e astinenza. Le giovani generazioni quasi certamente non sanno cosa poteva significare el “scopetòn” con la polenta, che ciascun commensale insaporiva semplicemente toccando il pesce salato e affumicato, o la “renga” con le cipolle crude o i bigoli. Ci sta pensando Paolo Mastella, titolare de “La Botega de la Renga” di Verona – Parona a far riscoprire questa specialità, oggi per lo più di provenienza straniera, mettendo in fila le antiche ricette e affiancandone di nuove sui possibili impieghi alimentari del prezioso pesce. Lo ha dimostrato persino a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, al termine del consueto Punto Stampa odierno con il presidente Luca Zaia e la Giunta, ai quali Mastella ha proposto, proprio in occasione del capodanno veneto, la “renga” in nove preparazioni diverse: paté, carpaccio, canederli, con il risotto, come ripieno dei peperoncini piccanti, con i bigoli, con la polenta, con gli gnocchi sbatudi di cimbrica origine, con le cipolline borrettane, in insalata. E per ristorare il palato, nulla di meglio del “Rengarol”, vino rosso beverino delle vigne “minori” della Valpolicella. E’ stata davvero una grande esibizione di lavoro cucinario, un po’ in anticipo rispetto alle tradizioni quaresimali cui si abbina questo pesce, giustificata però dalla varietà espressa: un’ampia e variegata rivisitazione, di per sè non consono con il digiuno. E’ stata in ogni caso davvero una grande riscoperta, occasionata dal fortuito incontro tra Mastella e Zaia alla Fiera di Verona e dalla volontà del titolare de “La Botega de la Renga” di riportare a giusta fama, dalla povertà alla nobiltà, questa specialità.  
   
   
IL II CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI NUTRACEUTICA ALIMENTAZIONE: ECCO LA DIETA CHE PROTEGGE DALLO SMOG. “CIBI EFFICACI CONTRO LE MALATTIE CRONICHE”  
 
Il presidente Cesare Sirtori: “Piatti a base di mais aiutano a prevenire i danni dell’inquinamento dell’aria. E un estratto dell’olio di oliva funziona meglio di uno dei più diffusi antinfiammatori” Non solo il blocco delle auto, ma anche l’alimentazione corretta ci può difendere dai danni dell’inquinamento atmosferico. “Il mais, in particolare, è un cereale in grado di combattere le conseguenze negative dello smog che respiriamo ogni giorno nelle nostre città - afferma Cesare Sirtori, presidente della Società Italiana di Nutraceutica (Sinut) e professore di Farmacologia Clinica all’Università di Milano -. Elevati livelli di flavonoidi contenuti nel mais sviluppano le difese del nostro organismo contro sostanze tossiche chiamate fumonisine, tossine da funghi ambientali presenti in alta concentrazione in caso di forte umidità e contaminazioni atmosferiche. Questo tipo di alimentazione esercita un’attività favorevole sulla salute e sulla durata della vita”. È solo uno degli esempi di impiego dei cibi come farmaci che emerge dal Ii Congresso Nazionale della Sinut, svolto a Milano con la partecipazione dei più importanti esperti del settore. “Nutraceutici” è un termine ampio che comprende i cosiddetti cibi funzionali (alimenti che forniscono calorie utili, ad esempio l’olio extravergine di oliva, le proteine vegetali della soia e del lupino e il cioccolato amaro), gli integratori alimentari (come gli omega-3, acidi grassi polinsaturi estratti dal pesce), i probiotici (colture di batteri che colonizzano l’intestino migliorandone la funzionalità) e i prebiotici (sostanze organiche non digeribili in grado di favorire la crescita di batteri probiotici). Principi attivi, di origine vegetale o animale, hanno dimostrato un’efficacia pari ai farmaci nel trattamento di diverse patologie (come l’ipertensione arteriosa, la depressione, l’Alzheimer e la sindrome metabolica in donne in menopausa). “Accanto all’aglio, al sedano e al lupino – spiega il prof. Bruno Trimarco dell’Università Federico Ii di Napoli – sono emerse osservazioni positive nel trattamento dell’ipertensione arteriosa per il potassio, lo zinco, il magnesio e le vitamine (B6, C, D, E). Importanti risultati sono stati forniti recentemente dall’associazione fra un estratto di riso rosso e la simsetina, una sostanza naturale di origine vegetale. È stato possibile dimostrare una riduzione della pressione clinicamente rilevante e non diversa da quella rilevata con i farmaci antiipertensivi classici, oltre a un calo significativo della colesterolemia”. La crescita del mercato degli alimenti funzionali e degli integratori (vicina al 20% annuo) è in controtendenza rispetto allo sviluppo economico del Paese. Coinvolge in particolare cittadini non più giovanissimi, in buone condizioni economiche, che hanno l’obiettivo di migliorare la propria salute e aspetto fisico. Nel trattamento della depressione alcune sostanze naturali sono utilizzate in caso di fallimento delle terapie classiche. “Come evidenziato da uno studio pubblicato sul prestigioso ‘American Journal of Psychiatry’ – sottolinea Maurizio Fava, professore di Psichiatria presso l’Harvard Medical School (Boston, Massachusetts) -, sono stati raggiunti risultati sorprendenti in pazienti depressi con mancata risposta alla terapia standard grazie a un aminoacido (S-adenosilmetionina, presente in tutti i tessuti animali), che aiuta a produrre serotonina e dopamina con un’ottima tollerabilità”. “La nutraceutica, che unisce la scienza della nutrizione alla clinica medica, è la colonna portante della medicina anti-invecchiamento – afferma Giovanni Scapagnini, professore di Biochimica Clinica presso l’Università degli Studi del Molise -. Vi sono alimenti che stimolano le difese naturali dell’organismo e la dieta mediterranea, a base di olio di oliva, pesce e verdure, costituisce il paradigma per la prevenzione di molte patologie. Ad esempio, l’oleocantale estratto dall’olio d’oliva è un antinfiammatorio più potente dell’ibuprofene, il resveratrolo, contenuto nell’uva, è in grado di attivare le ‘sirtuine’, proteine che difendono il Dna cellulare dallo stress ossidativo, aumentando la longevità, gli omega 3 regolarizzano i trigliceridi e proteggono il cuore”. I nutraceutici possono svolgere un’azione preventiva nei confronti di patologie degenerative cerebrali, prima che queste evolvano in modo drammatico nell’Alzheimer. Una nuova associazione (composta da acidi grassi omega-3, melatonina e fosfatidilinositolo) ha evidenziato, nei pazienti con difetti cognitivi iniziali, un significativo miglioramento nelle funzioni cognitive globali e del tono dell’umore. “In base agli ultimi dati presentati dall’Alzheimer Association – continua il prof. Scapagnini - si avrà una triplicazione dei casi da oggi al 2050. Per quella data si prevede che, nel mondo occidentale, un anziano su tre sarà colpito da questa malattia. Si tratta di numeri enormi, insostenibili per qualsiasi sistema sanitario. La medicina anti-aging, che mira a prevenire le patologie croniche correlate all’età, è quindi la scienza del futuro”. Anche la qualità del sonno può essere influenzata dall’impiego dei nutraceutici. L’associazione di melatonina, zinco e magnesio, inserita nella polpa di pera, migliora il sonno del paziente anziano, con conseguenze positive sul tono dell’umore. È grande l’interesse anche nei confronti del lupino, un legume che al tempo degli Egizi e dei Romani rappresentava una fonte proteica importantissima, ma, dopo l’arrivo dalle Americhe di nuove piante alimentari (come patata, pomodoro e mais), è caduto quasi in disuso. Proprio a uno studio sul lupino va il premio “Alpro Foundation Master Award 2010”, assegnato oggi, nel corso del congresso Sinut, alla dott.Ssa Viviana De Vergori. “Il lavoro ha misurato la capacità di abbassare il colesterolo delle proteine estratte dai semi di lupino e pisello e di due fibre solubili, i beta-glucani estratti dall’avena e le pectine ricavate dalle bucce delle mele – conclude Anna Arnoldi, professore di Chimica degli Alimenti all’Università degli Studi di Milano -. Tra le fibre, è risultata migliore la pectina di mela che ha provocato una diminuzione media della colesterolemia del 5,3%. Un’ulteriore dimostrazione della grande salubrità delle mele. Attenzione però, perché solo la buccia contiene le pectine. Per quanto riguarda le proteine, ha dato risultati migliori il lupino che ha prodotto una diminuzione del 4,2% del colesterolo totale. Un risultato di grande rilievo, perché si tratta del primo studio clinico condotto a livello internazionale su questo legume”  
   
   
A MILANO DAL 4 AL 6 MARZO TORNA L´ITALIA BEER FESTIVAL IN PROGRAMMA L´EVENTO DEDICATO AI MICROBIRRIFICI ARTIGIANALI ITALIANI TRE GIORNI DI DEGUSTAZIONI, ASSAGGI ED EVENTI  
 
Torna per il sesto anno a Milano l´Italia Beer Festival, la manifestazione itinerante dedicata alla promozione della birra artigianale di qualità dedicata in particolar modo al settore italiano. Dal 4 al 6 marzo l´Ibf animerà i locali del Palasharp di Milano che per la prima volta ospiteranno questa kermesse di richiamo nazionale. Una nuova e più grande location sarà il palcoscenico di una delle tappe più gettonate dell´unico evento italiano interamente dedicato al mondo dei microbirrifici artigianali. Nella tre giorni milanese si organizzeranno laboratori, corsi di degustazione per neofiti condotti da Adb, laboratori di abbinamento cibo/birra (iscrizioni su www.Degustatoribirra.it) e sarà possibile assaggiare centinaia di birre proposte dagli oltre trenta birrifici presenti. Ma la novità di quest´anno è che a Milano saranno presenti anche produttori artigianali del settore gastronomico che proporranno eccellenze dolci e salate ai visitatori dell´Ibf. Tra questi il crudo di San Daniele di Dok Dall´ava, il prosciutto cotto San Marino, le mozzarelle di Nonna Amalia e i salami artigianali di Thogan Porri. Tra le birre in degustazione non mancheranno quelle realizzate con prodotti del territorio come basilico, tartufo o castagne e quelle afrodisiache preparate con la Damiana (turnera afrodisiaca). Ma l´Italia Beer Festival sarà anche l´occasione per scoprire micro birrifici che hanno scelto di applicare tecniche della tradizione belga o legate al mondo enologico, come ad esempio, l´utilizzo di botti, barrique e mosto d´uva. Tra questi il birrificio Amiata, uno dei primi birrifici a utilizzare le castagne per aromatizzare le proprie birre, L´orso Verde, il Bi-du, il Bauscia, L´inconsueto, Mm1989, Doppio Malto e Del Ducato, il birrificio ticinese Bad Attitute, apprezzato anche per la sua politica di marketing innovativa, e alcuni nuovi nati come Rurale, Extraomnes e Brewfist, che già hanno avuto apprezzamento dagli appassionati sia per la qualità dei prodotti che per la politica dei prezzi molto competitivi. Oltre ai tradizionali corsi di degustazione per neofiti, con una sessione giornaliera dedicata ai nuovi adepti, all´Ibf si terranno alcuni laboratori gratuiti (iscrizioni su laboratori@degustatoribirra.It): venerdì 4 marzo ci sarà la possibilità di imparare da un birraio artigiano le tecniche di birrificazione e scoprire le differenze tra la produzione casalinga e quella artigiana (ore 19.30/20.30), mentre tra le 18.00 e le 19.00 si terrà il primo corso per neofiti; sabato 5 marzo, in collaborazione con Singlemaltwhisky.it, si terrà un laboratorio sui parallelismi e le convergenze tra bevande alcoliche a base di malto d´orzo: la birra e il single malt whisky (ore 17.30/19.00), mentre il secondo corso per neofiti avrà luogo dalle 15.30 alle 16.30; domenica 6 marzo invece la birra incontrerà la gastronomia con abbinamenti tra vari tipi di prosciutti di altissima qualità: il crudo di San Daniele di Dok Dall´ava e i cotti San Marino verranno abbinati con vari tipi di birra e si potranno giudicare quali saranno i matrimoni migliori. Al laboratorio, guidato da Paolo Polli - presidente dell´Associazione Degustatori Birra, saranno presenti i produttori (ore 13.00/14.30), mentre l´appuntamento odierno con i corsi per neofiti sarà dalle ore 16.00 alle ore 17.00. E se la serata di venerdì si animerà con il tributo a Rino Gaetano realizzato dai Capofortuna ed i tornei di yoyo e freccette, la giornata di sabato sarà caratterizzata oltre che da tornei e dimostrazioni di queste attività, anche dalla musica dal vivo degli Iacky-dha e dei Malvasia. L´italia Beer Festival è realizzato dall´Associazione Degustatori Birra che organizza corsi, il campionato italiano delle birre artigianali, eventi e la trasmissione Bqtv sul canale 829 di Sky, per accrescere la conoscenza e la cultura della birra artigianale e promuovere un settore appassionante ma spesso poco noto al grande pubblico. Si tratta di un´importante vetrina soprattutto per la diffusione della cultura e della produzione artigianale birraria nazionale che sta vivendo un vero e proprio momento di gloria con numerosi riconoscimenti internazionali. Può infatti sembrare sorprendente che l´Italia, che non ha una particolare storia o tradizione nell´ambito della produzione della birra, in meno di quindici anni abbia visto la nascita di oltre trecento microbirrifici. Alla manifestazione, interamente dedicata al mondo della birra, si accede pagando un biglietto di ingresso di 8,00 euro che dà diritto ad un portabicchiere da collo e ad un bicchiere serigrafato da degustazione provvisto di tacche da 10 e 25 cl. "Questa scelta - spiega Paolo Polli, presidente dell´Associazione Degustatori Birra - nasce dalla volontà di diffondere il bere consapevole e la cultura della degustazione che possono rivelare piacevoli ed inaspettate sorprese". La manifestazione si terrà al Palasharp di Milano (via Sant´elia, 33) con i seguenti orari: venerdì 5 marzo (17.00-02.00); sabato 6 marzo (12.00 - 02.00); domenica 7 marzo (12.00 - 24.00). Dal 15 al 17 aprile l´Italia Beer Festival sarà invece a Roma all´interno di Villa Piccolomini (via Aurelia Antica, 164) con i seguenti orari: venerdì 15 aprile (17.00-02.00); sabato 16 aprile (12.00 - 02.00); domenica 17 aprile (12.00 - 24.00). Per maggiori informazioni: www.Degustatoribirra.it  
   
   
SCUOLA ITALIANA DI POTATURA DELLA VITE. DAL 3 AL 5 MARZO UN SECONDO CORSO DA BELLAVISTA IN FRANCIACORTA ORGANIZZATO DAI PREPARATORI D’UVA IN PARTNERSHIP CON TERRA MORETTI  
 
Considerato il gran numero di richieste di partecipazione e il successo ottenuto in occasione del primo corso svoltosi a febbraio, la Scuola Italiana di Potatura della vite, ideata dai friulani Marco Simonit e Pier Paolo Sirch, terrà un secondo corso, dal 3 al 5 marzo, nella tenuta Bellavista di Erbusco, sede ufficiale della Scuola in Lombardia. Organizzato in partnership con Terra Moretti, il corso si articolerà in una parte teorica, la mattina, e in una pratica, nel pomeriggio. Fra i vari temi che saranno affrontati, si illustreranno ai partecipanti gli elementi di base di fisiologia della vite e si terrà un sintetico ma esauriente Corso di potatura secca su viti allevate a Guyot e a cordone speronato. La parte pratica si effettuerà nei vigneti di Bellavista, da anni accuditi secondo il Metodo di potatura soffice messo a punto da Simonit&sirch. Seguiranno altre 2 giornate di lezione in tarda primavera, per la gestione della potatura verde. La sera del 3 marzo, a corollario delle lezioni, i partecipanti saranno ospiti di Bellavista per una cena-laboratorio sul tema: “Il tempo che fa”, “Il tempo che da” - La qualità della pianta, della vigna, del cibo, del vino. Ideata da Giacomo Mojoli, in stretto legame strategico con i contenuti e la filosofia del corso, la cena è curata dal cuoco Vittorio Fusari che proporrà, tra l’altro, verticali di prodotti (prosciutti, formaggi, carni) che proprio con il passare del tempo acquisiscono pregio e complessità. Ad accogliere i corsisti ci sarà Francesca Moretti, responsabile della Divisione enologica di Terra Moretti, che illustrerà loro le linee guida future del Corso e della Scuola, mirate alla creazione di un Centro Studi e di Ricerca in Franciacorta. L’obiettivo della Scuola – che ha sede nelle principali regioni vitivinicole italiane- è quello di recuperare l’antico mestiere del potatore che, come un chirurgo, decide il destino della vite con interventi il più possibile rispettosi della salute della pianta al fine di raddoppiarne l´età. Spesso, infatti, le viti si ammalano per una dissennata impostazione delle potature che fanno diffondere, in misura esponenziale, le infezioni del legno. Attraverso il metodo Simonit&sirch, invece, si favorisce la crescita di piante più sane e longeve in grado di generare uve, e quindi vini, di qualità superiore. Oltre a questo, le aziende che sviluppano queste specifiche pratiche, possono ottenere un importante risparmio dei costi in vigna, attraverso la diminuzione delle ore di lavoro destinate alla potatura Per informazioni e iscrizioni : www.Simonitesirch.it e mail: preparatoriuva@preparatoriuva.It , Tel. 0432.752417  
   
   
UNIONE ITALIANA RISTORATORI, PRESENTA IL NUOVO PROGETTO “CHEF FOR EVENTS” E LA SECONDA EDIZIONE DELL’EVENTO FIERISTICO PASTA TREND  
 
Nicola Batavia (Birichin di Torino), Fabrizio Barontini (Gallo Rosso di Iseo), Igles Corelli (Atman di Pescia), Luigi Pomata (Luigi Pomata di Cagliari), Salvatore Tassa (Le Colline Ciociare di Acuto), Giuseppe Aversa (Il Buco di Sorrento), Leopoldo Gerbore (Aux Routiers di Aosta), Fulvio Gardella (La Pineta di Genova), Giuseppe Sardi (Il Grappolo di Alessandria) Otello Moser (Sophia’s di Milano), Manuela Magnani (Osteria del Violino di Pisa), saranno i protagonisti dell’evento organizzato presso l’Enterprise Hotel di Milano, il prossimo 3 marzo a partire dalle 19,30, per la nascita del team di lavoro “Chef for Events” dell’ Unione Italiana Ristoratori. "Chef for Events" sarà il "braccio" operativo della Uir, composto da un team di oltre 30 Chef che si occuperà, a partire dal 2011, delle attività di promozione/educational/eventi in Italia ed all´estero a sostegno delle Istituzioni, dei Consorzi e del partner Conad, col proprio brand Sapori&dintorni, nella promozione della “Cucina Italiana di Prodotto”. Il gruppo sarà coordinato dagli Chef Fabrizio Barontini del Ristorante Gallo Rosso d’Iseo e Nicola Batavia del Birichin di Torino. Durante la conferenza stampa, verranno presentate le prime iniziative del 2011 che vedranno protagonisti gli “Chef for events”. Primo appuntamento sarà a Bologna in occasione del prestigioso Evento fieristico “Pasta Trend” che si svolgerà nei padiglioni di Bologna Fiere dal 2 al 5 aprile p.V. Gli chef si esibiranno in numerosi show cooking per “raccontare” la pasta nelle diverse cucine regionali italiane, all’interno di un’area di quasi 200 mq (insieme a Conad/sapori&dintorni), debitamente allestita e saranno supportati da Electrolux Professional che per l’occasione metterà a disposizione la postazione di cottura Podium di Molteni. Pasta Trend è ormai il punto di riferimento internazionale per la promozione del business e della cultura legata alla filiera alimentare italiana che, partendo dalla semina dei campi, attraverso i vari e progressivi processi di trasformazione tecnologici, industriali, gastronomici e commerciali, hanno fatto della pasta italiana di qualità uno dei simboli più rappresentativi del Made in Italy che tutto il mondo ci invidia. Partecipare a Pastatrend, in veste di visitatore o di espositore, significherà conoscere da vicino la cucina italiana nei suoi molteplici aspetti, vedere al lavoro i protagonisti della gastronomia nel loro ambiente naturale, assaggiare i piatti tipici delle varie regioni e province d’Italia, toccare con mano i prodotti delle migliori aziende della filiera agroalimentare italiana, dai piccoli artigiani alle maggiori industrie che esportano in ogni parte del mondo. Tante saranno le occasioni di incontro che Pastatrend potrà offrire agli operatori professionali del commercio e della distribuzione; dai vari comparti della pasta fresca e secca, dell’olio, dei condimenti, al settore beverage, dal packaging e delle tecnologie per la cucina alla conservazione del cibo, dal suo trasporto in condizioni di massima sicurezza fino alla presentazione in tavola. Tanti anche gli “spettacoli” per il pubblico, che potrà vedere all’opera grandi chef italiani e stranieri, che verranno ad “esprimere” la propria arte culinaria; la “Tagliatella dei 2 Mondi”, gara tra le sfogline di Miss Tagliatella in diretta web contro un’analoga compagine in Canada; la selezione dei concorrenti per il “Grande Fratello”; i Master Class di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina, solo per citarne alcuni. Altrettanto interessanti i convegni economici e scientifici che nei quattro giorni della fiera verranno affrontati da docenti universitari, ricercatori, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni di livello nazionale ed internazionale  
   
   
ASPARAGO BIANCO ED ERBETTE SPONTANEE SUPERBE AD OCCHI CHIUSI  
 
Una partnership con Fondazione Banca degli Occhi, il dessert bendato, la festa inaugurale e artisti emergenti in sala: al via una 24ma edizione ricca di novità Asparago Bianco ed erbette spontanee: eccellenze che si riconoscono anche ad occhi chiusi. La rassegna “Superbe”, dedicata a queste prelibatezze primaverili del territorio trevigiano, annuncia una 24esima edizione ricca di novità. Superbe Per La Vista. Filo conduttore della rassegna 2011, nata dalla volontà e dalla collaborazione del Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana e Provincia di Treviso, sarà proprio quello della “vista”, bene prezioso e determinante all’interno del panorama sensoriale che accompagna ogni assaggio. Per questo i 7 ristoratori protagonisti di Superbe hanno deciso di siglare una partnership con Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus – centro di riferimento regionale per la donazione e il trapianto di cornea- con l’obiettivo di sensibilizzare i loro ospiti nei confronti della ricerca sulle malattie oculari ad oggi non curabili. I ristoranti si sono infatti impegnati a sostenere la causa attraverso la distribuzione delle bottiglie di Merlot che la Cantina Maculan ha donato alla Fondazione e il cui ricavato andrà devoluto a sostegno della ricerca. Si tratta del progetto “Santalucia, il vino che fa bene alla vista” che sarà promosso nei confronti di tutti i loro clienti non solo durante le serate Superbe, ma per tutto il periodo della manifestazione. Dessert Bendato. Il momento clou di ciascuna serata sarà quello del dessert: ogni ristorante si cimenterà nel creazione di una dolce specialità capace di stimolare ed esaltare tutti i sensi ma che sarà servita ai clienti precedentemente bendati (facoltativo). Coloro che vorranno partecipare a questa insolita degustazione avranno così modo non solo di esplorare un diverso approccio sensoriale nei confronti del piatto ma soprattutto avranno l’opportunità di realizzare in prima persona quanto importante sia la vista per poter godere a pieno dei piaceri e delle bellezze della vita, tra cui anche quelli della tavola. Gustarte. Ma le sorprese non finiscono qui, perchè Superbe porterà avanti un’iniziativa già intrapresa dalle altre due celebri rassegne enogastronomiche Cocofungo e Cocoradicchio: Gustarte, parentesi culturale ideata dall’architetto Mariagrazia Lizza e promossa dall’Associazione 45°parallelo, che celebra il sodalizio tra gusto e arte, piacere del palato e della vista. Colori e sapori, posate e pennelli si mescoleranno in una nuova originale miscela in cui giovani artisti emergenti della provincia di Treviso parteciperanno a ciascuna serata Superbe creando un’opera d’arte ispirata alle erbette spontanee e all’Asparago Bianco. Festa Inaugurale. Altro elemento di novità per l’edizione 2011 sarà la serata inaugurale che si terrà il 16 aprile 2011 dalle ore 18,00 presso il Ristorante Da Domenico di Lovadina Tv), e vedrà per la prima volta la collaborazione di tutti gli chef insieme per un menu ideato ad hoc per questo importante appuntamento di presentazione della rassegna. Una serata di festa e musica alla quale si potrà accedere su prenotazione al prezzo eccezionale di 25 euro. Grande attesa dunque per la manifestazione che coinvolge i seguenti ristoranti della Marca Trevigiana: Al Bacareto di Mogliano Veneto, Al Sile di Casier, Le Calandrine di Cimadolmo, Casa Brusada di Crocetta del Montello, Da Domenico Alle Grave di Spresiano, Parco Gambrinus di San Polo di Piave e Villa Castagna di Crocetta del Montello. Attraverso la crescente visibilità dei prodotti gastronomici della Marca Superbe si propone di promuovere il territorio dando un impulso al turismo enogastronomico e alla valorizzazione delle risorse locali, non solo enogastronomiche, ma anche artistiche, storiche e culturali  
   
   
BOSCHETTO DI FORNO D’ASOLO: I FRUTTI PIU’ GOLOSI DEL BOSCO IN UN FRAGRANTE SCRIGNO AI CEREALI  
 
Boschetto di Forno d’Asolo: un ricco scrigno di sfoglia ai cereali con semi di sesamo papavero soia girasole e lino che svela un goloso ripieno di frutti di bosco. Dai lamponi al ribes rosso, dalle fragole ai mirtilli e alle more, Boschetto è il piacere di gustare i sapori più autentici della natura in una specialità che unisce delicatezza del gusto e fragranza. Preparato dai maestri pasticceri Forno d’Asolo con materie prime di alta qualità e prive di Ogm, Boschetto è tempestivamente ibernato al termine del processo di lievitazione garantendone in modo naturale freschezza e proprietà nutritive. Pronto per la cottura in forno preriscaldato a 175°-180° per 20 minuti circa, Boschetto è disponibile in confezione da 60 pezzi in consegna diretta Forno d’Asolo