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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Marzo 2011
UNO STUDIO DÀ SPERANZE AI MALATI DI STENOSI AORTICA  
 
Bruxelles, 21 marzo 2011 - Una nuova ricerca mostra come la molecola che causa infiammazioni ha un ruolo fondamentale nello sviluppo di una malattia della valvola cardiaca chiamata stenosi aortica. I risultati, pubblicati sulla rivista Circulation, suggeriscono che le medicine antinfiammatorie potrebbero essere usate per rallentare il progredire della malattia. Quando il sangue scorre dal cuore verso l´aorta (il principale vaso sanguigno che porta dal cuore verso il resto del corpo), deve passare attraverso la valvola aortica. La stenosi aortica si presenta quando questa valvola non si apre completamente, diminuendo concretamente il flusso del sangue dal cuore. È la più comune malattia delle valvole del cuore. Questa patologia è più diffusa tra gli anziani, nei quali un accumulo di depositi di calcio restringe la valvola. Alcune persone però sono nate con questo problema e altre lo sviluppano in seguito a un accesso di febbre reumatica. È più comune negli uomini che nelle donne. I sintomi della stenosi aortica consistono in affanno, dolore al torace, svenimenti, debolezza e palpitazioni. Attualmente l´unica terapia consiste in un intervento chirurgico per sostituire la valvola danneggiata. Se non si interviene, la prognosi per i pazienti che hanno sviluppato i sintomi è cattiva. I ricercatori sono quindi impegnati per trovare farmaci che potrebbero rallentare o persino fermare il progredire della malattia. La stenosi aortica ha molte caratteristiche in comune con l´arteriosclerosi (malattia che causa la calcificazione delle arterie). Però i test hanno dimostrato che le statine, adatte a curare l´arteriosclerosi, non sono efficaci per prevenire la calcificazione della valvola aortica. In questo studio, alcuni ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia hanno studiato le cause sottostanti di un´altra caratteristica della stenosi aortica, l´infiammazione. Erano particolarmente interessati al ruolo delle sostanze infiammatorie chiamate leucotrieni. Hanno quindi studiato molto a fondo le valvole cardiache di 68 persone (comprendenti sia persone affette da stenosi aortica sia persone con altre malattie) le cui valvole aortiche erano state rimosse chirurgicamente. Queste analisi hanno permesso loro di distinguere zone sane, inspessite e calcificate della valvola. Il team ha scoperto che nei tessuti inspessiti venivano prodotti alti livelli di leutrieni e livelli ancora più alti sono stati trovati nei tessuti calcificati. L´infiammazione più grave è stata riscontrata in pazienti le cui valvole apparivano più strette nelle ecografie. Inoltre studi di coltura di cellule hanno dimostrato che i leucotrieni stimolano la calcificazione delle cellule della valvola cardiaca. "In breve abbiamo le prove che gli enzimi che sintetizzano i leucotrieni sono sovraregolati nei tessuti inspessiti da valvole aortiche stenotiche e che i livelli della loro espressione locale sono significativamente correlati alla gravità della stenosi," scrivono i ricercatori. Il professore associato Magnus Bäck del Dipartimento di medicina del Karolinska Institutet, che ha coordinato il team di ricerca, ha commentato: "I risultati suggeriscono che i farmaci antinfiammatori potrebbero costituire in futuro una cura per la stenosi aortica e sarebbe molto importante per questi pazienti, la maggior parte dei quali sono anziani, se riuscissimo a rallentare la malattia in modo da evitar loro un intervento chirurgico." Per maggiori informazioni, visitare: Karolinska Institute: http://ki.Se/  Circulation: http://circ.Ahajournals.org/    
   
   
LA CONOSCENZA DELLA RIPRODUZIONE DEI PARASSITI POTREBBE FAVORIRE LA LOTTA CONTRO LA MALARIA  
 
Bruxelles, 21 marzo 2011 - Esaminando il modo in cui si riproducono i parassiti che causano la malaria, scienziati europei hanno mostrato che l´alterazione della strategia riproduttiva del parassita potrebbe portare a nuove cure per la malaria. Il parassita che causa la malaria, il Plasmodium, viene trasmesso attraverso le punture di zanzare infette. Nel corpo umano, il parassita si moltiplica nel fegato prima di infettare i globuli rossi. Il team di ricercatori, proveniente dal Portogallo e dal Regno Unito, ha esaminato il parassita in una fase del suo sviluppo in cui produce forme maschili e femminili nel flusso sanguigno delle sue vittime. Questi parassiti si riproducono quindi all´interno delle zanzare per produrre nuova prole che viene trasmessa quando gli insetti si nutrono su altre persone o animali. Lo studio, pubblicato nella rivista Public Library of Science (Plos) Pathogens, ha mostrato che l´uccisione della forma maschile o di quella femminile del parassita era inefficace nel fermare la diffusione della malattia, semplicemente perché il parassita rimpiazzava quelle che erano state eliminate. I ricercatori hanno provato con una strategia differente, danneggiando sia la forma maschile che quella femminile, piuttosto che semplicemente uccidere una di esse. Questo ha significato che anche se i parassiti si potevano riprodurre, la loro prole non sopravviveva. In una serie di esperimenti condotti dai ricercatori, sono stati usati dei modelli matematici per prevedere come i fattori che bloccano la trasmissione influenzano le strategie dell´allocazione sessuale del parassita. Le loro scoperte prevedono che, nonostante un disfunzione del gamete e una mortalità dello zigote, i parassiti potrebbero ancora sviluppare strategie o caratteristiche per fare fronte a un intervento per bloccare la trasmissione; tuttavia, queste dovrebbero essere indipendenti dall´allocazione sessuale. Comprendendo il comportamento dei parassiti che si è evoluto per fare fronte a fattori che si presentano in natura, si possono fare delle previsioni circa il modo in cui essi reagirebbero a un fattore, sotto forma di trattamento medico, che ne blocca la trasmissione. Se viene compreso l´ambiente ospite di un parassita, gli scienziati possono sviluppare trattamenti efficaci e svelando i segreti della riproduzione dei parassiti essi sperano di riuscire a curare efficacemente la malaria. "I nostri studi mostrano che infliggere proprio la giusta quantità di danno potrebbe essere il modo migliore per interrompere lo sviluppo del parassita della malaria nella zanzara e per aiutare a prevenire la diffusione della malattia," ha detto Ricardo Ramiro, ricercatore capo dalla School of Biological Sciences dell´Università di Edimburgo nel Regno Unito. L´organizzazione mondiale della sanità (Oms) identifica i sintomi comuni della malaria: febbre, cefalea e vomito, che normalmente si sviluppano tra 10 e 15 giorni dopo la puntura della zanzara. Se non curata, la malaria può interrompere il flusso sanguigno a organi vitali, un fatto estremamente pericoloso e potenzialmente mortale. La malaria è normalmente controllata mediante interventi quali un trattamento sollecito ed efficace con terapie combinate basate sull´artemisina, l´uso di reti insetticide da parte delle persone a rischio e quello ulteriore di insetticidi spray al chiuso per controllare le zanzare vettore. Secondo l´Oms nel 2008, la malaria ha causato quasi un milione di morti, e i soggetti più vulnerabili sono i bambini e le donne gravide nell´Africa Subsahariana. L´oms riferisce anche che in Africa a causa della malaria muore un bambino ogni 45 secondi, e il 20% di tutte le morti durante l´infanzia si devono a questa malattia. Questa malattia colpisce l´Asia, l´America Latina e, in misura minore, il Medio Oriente e parti dell´Europa. I paesi interessati dalla malaria subiscono anche statisticamente maggiori perdite economiche se confrontati con zone del mondo libere da questa malattia. Nei paesi in cui la malaria è diffusa, il prodotto interno lordo può diminuire anche dell´1.3%. La malaria mette anche a dura prova le infrastrutture sanitarie pubbliche e, poiché è maggiormente diffusa nei paesi più poveri, la malattia contribuisce a perpetuare questo ciclo di povertà, che blocca intere comunità. La lotta contro la malaria è aggravata dalla resistenza sviluppata dai parassiti contro molti dei farmaci antimalarici. Ma questa nuova ricerca offre alcune speranza per una cura finale: comprendere l´ambiente ospite del parassita e svelare i suoi segreti riproduttivi potrebbe aiutare gli scienziati a sviluppare delle cure efficaci. Per maggiori informazioni, visitare: University of Edinburgh: http://www.Ed.ac.uk/home  Public Library of Science (Plos) Pathogens http://www.Plospathogens.org/home.action    
   
   
INAUGURATO AD AREZZO IL NUOVO POLO CHIRURGICO AD ALTA TECNOLOGIA  
 
 Arezzo, 21 marzo 2011 – L’assessore regionale Daniela Scaramuccia ha inaugurato il 19 marzo ad Arezzo il nuovo Polo Chirurgico ad alta tecnologia dell’Ospedale San Donato. Realizzato a tempo di record (i lavori sono durati cinque mesi e mezzo, con operai e tecnici che hanno lavorato anche di notte per ridurre i disagi per i ricoverati) dalla Inso spa, la struttura è stata interamente finanziata dal Calcit ed è costata 2,5 milioni di euro. Comprende quattro sale operatorie dotate delle tecnologie più sofisticate: una è equipaggiata con il robot “Da Vinci” di ultima generazione per la chirurgia multidisciplinare, un’altra è destinata alla chirurgia minivansiva e utilizza laser oculistici avanzatissimi, due sono le sale multidisciplinari specializzate per gli interventi di otorino, urologia, ginecologia, chirurgia vascolare, ortopedia e dermatologia. Sono tutte realizzate con moduli prefabbricati in acciaio verniciato antibatterico e hanno le pareti piombate per consentire l’utilizzo di attrezzature radiologiche, di pc portatili e sono dotate di attrezzature elettromedicali fisse di ultima generazione. Sono dotate di bracci portamonitor per la visualizzazione delle immagini real-time del campo operatorio. “Nonostante le difficoltà economiche – ha detto l’assessore regionale al diritto alla salute, Daniela Scaramuccia – intendiamo continuare ad investire, così come abbiamo fatto qui ad Arezzo con un intervento da circa 6 milioni di euro per l’acquisto del robot e l’allestimento delle sale operatorie”. In particolare, la sala dedicata alla chirurgia robotica è equipaggiata con un sistema a gestione integrata con la telemedicina. Il chirurgo, mediante un touch screen dedicato, impiega le apparecchiature di sala e può richiamare dati e immagini del paziente dalla rete aziendale, per un confronto in tempo reale con il campo operatorio. “Voglio però sottolineare – aggiunge Daniela Scaramuccia – che il robot serve a poco se non ci sono professionisti validi. Ad Arezzo c’è una condivisione fra professionisti, azienda, amministrazioni locali e cittadinanza che consente di raggiungere traguardi eccezionali. Non esiste solo il nuovo Polo Chirurgico, ma sono tanti i cantieri aperti. Questa è la vera forza che contraddistingue la realtà aretina e le fa raggiungere risultati così qualificanti”. Tutte le nuove sale operatorie sono dotate di attrezzature innovative e sofisticate: dalle macchine per l’anestesia, ai monitor-paziente multiparametrici, ai lavabi chirurghi, alle travi testaletto per le aree di preparazione del paziente. Oltre al contributo di due milioni di euro messo a disposizione dal Calcit, il Polo Chirurgico ad alta tecnologia dell’Ospedale San Donato è stato realizzato con un investimento da parte della Asl di 250 mila euro, per l’acquisto della tecnologia a corredo delle sale operatorie, oltre a 3,9 milioni di euro per il robot chirurgico e ad 1 milione per l’acquisto di due laser oculistici.  
   
   
SANITA´ IN SICILIA:BUROCRAZIA PIU´ SNELLA PER MALATI E MEDICI  
 
Palermo,  21 marzo  2011 - Sono i piani terapeutici dei pazienti cronici e l´esenzione dal ticket per i soggetti con patologie croniche invalidanti i primi due punti che saranno affrontati dalla commissione tecnica "per la sburocratizzazione e la semplificazione amministrativa in sanita´" voluta dall´assessore regionale per la Salute Massimo Russo. L´obiettivo principale della commissione e´ quello di eliminare tutti i passaggi burocratici superflui per mantenere e armonizzare solo quelli a garanzia della salute del paziente e della correttezza dell´uso degli strumenti terapeutici. "Ai componenti della commissione ho detto: mettetevi nei panni del malato o di un suo familiare e pensate a quali perdite di tempo viene sottoposto per colpa di procedure talvolta inutili. E´ un´esperienza - ha spiegato l´assessore Massimo Russo - che ho vissuto anche io che, da normale cittadino, mi sono recato negli uffici della Asp per ottenere una autorizzazione per la visita pediatrica di mio figlio e ho subito le quotidiane mortificazioni che il sistema spesso riserva ai cittadini. Dobbiamo eliminare tutti i passaggi burocratici inutili per rendere piu´ agevole la vita degli utenti. Non possiamo costringere i pazienti a rimbalzare da un ufficio all´altro, perdendo ore di lavoro: dobbiamo farci carico di tutti i problemi, compreso questi, nella consapevolezza che la cattiva organizzazione amministrativa e´ anche causa della cattiva sanita´. La sfida e´ difficile ed e´ resa ancora piu´ complicata dall´esistenza di leggi e regolamenti nazionali con cui confrontarsi ma con impegno e buona volonta´ possiamo raggiungere significativi risultati". La priorita´ della commissione per la semplificazione amministrativa in sanita´ e´ stata data ai malati cronici che probabilmente sono i piu´ danneggiati dai logoranti e tortuosi percorsi della burocrazia, dal momento che sono costretti a piu´ passaggi tra medico di medicina generale e specialista delle Asp per ottenere il rinnovo dei piani terapeutici o dell´esenzione dal ticket. I casi piu´ diffusi sono quelli del rinnovo dei piani terapeutici o dell´esenzione dal ticket per le cure oncologiche, per le prestazioni dialitiche e per l´erogazione di ausili, che nella maggior parte dei casi sono provvedimenti assolutamente inevitabili. "Ci sono altri due aspetti importanti che vogliamo affrontare - ha aggiunto Russo - il primo e´ quello della omogeneizzazione delle procedure fra le varie Asp della Sicilia che evidentemente non interpretano le norme alla stessa maniera causando di fatto una disparita´ di trattamento che non e´ giustificabile. Il secondo e´ la semplificazione del lavoro dei medici di medicina generale che magari, a causa del carico burocratico, sono costretti a sottrarre tempo prezioso al loro lavoro di medici che certamente e´ piu´ utile per il sistema sanitario". La commissione, della quale fanno parte numerosi direttori di aziende sanitarie, esponenti del mondo del volontariato e i vertici dei comitati consultivi delle aziende sanitarie regionali, si rivedra´ ai primi di aprile per sottoporre all´assessore le prime proposte operative.  
   
   
SANITA’: NUOVE OPERE PER 105 MILIONI NEGLI OSPEDALI VENETI. INTERESSATI 14 NOSOCOMI.  
 
 Venezia, 21 marzo 2011 - Quattordici nuove importanti opere in altrettanti ospedali del Veneto potranno essere realizzate utilizzando finanziamenti per oltre 105 milioni di euro, reperiti all’interno dei fondi nazionali ex articolo 20 per gli investimenti in sanità. I progetti sono stati ammessi a finanziamento con una delibera approvata dalla Giunta regionale, nella sua ultima seduta su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto. Le strutture interessate sono quelle di Vicenza, Asiago e Arzignano-montecchio in provincia di Vicenza; Chioggia, San Donà e Mirano in provincia di Venezia; Camposampiero, Cittadella, Piove di Sacco ed il Policlinico del capoluogo in provincia di Padova; Pieve di Cadore e Feltre in provincia di Belluno; Montebelluna in provincia di Treviso; San Bonifacio, Borgo Roma e Borgo Trento nel veronese. Questo pacchetto di opere sarà oggetto di uno specifico Accordo di Programma tra la Regione del Veneto ed il Governo, per poi passare alla fase attuativa. “Si tratta di una manovra d’investimento di particolare valore – sottolinea Coletto – con interventi significativi come quelli di Arzignano-montecchio, Chioggia ed Asiago, ed altri estremamente importanti per dare rinnovamento, maggiore funzionalità e sicurezza a molti altri nosocomi. Il rilievo di questo nuovo pacchetto di progetti, come di quelli che l’hanno preceduto – aggiunge Coletto - la dice lunga sull’importanza dei fondi nazionali ex articolo 20 per sostenere gli investimenti in sanità, ed il mancato rifinanziamento a livello nazionale di questa fonte di sostegno è per noi motivo di forte preoccupazione, anche a fronte della necessità di rientrare progressivamente dagli ammortamenti non sterilizzati in varie nostre Ullss, effettuati proprio per sostenere spese d’investimento”. Il parco progetti approvato con questa delibera è il seguente: Ulls 3 – Ospedale di Asiago – 5,5 milioni per acquisti di apparecchiature, attrezzature, arredi e realizzazione di un parcheggio per il nuovo ospedale per il quale la gara d’appalto partirà in estate. Ulss 5 – Ospedali Arzignano-montecchio – 47,5 milioni per la realizzazione di una nuova struttura per acuti con 220 posti letto in sostituzione delle due esistenti. Ulls 14 – Ospedale di Chioggia – 14 milioni per numerosi interventi di adeguamento e miglioramento dell’attuale nosocomio. Ulss 10 – Ospedale di San Donà di Piave – 5 milioni per il servizio di dialisi, ambulatori e day surgery. Ulss 13 – Ospedale di Mirano – 2,3 milioni per l’emodialisi. Ulss 15 – Ospedali di Cittadella-camposampiero – 1,9 milioni per il servizio dialisi ed il reparto di nefrologia. Ulls 1 – Ospedale di Pieve di Cadore – 2,3 milioni per l’adeguamento del pronto soccorso. Ulss 2 – Ospedale di Feltre – 2,5 milioni per l’adeguamento del pronto soccorso. Ullss 6 – Ospedale di Vicenza – 5 milioni 389 mila euro per l’adeguamento del pronto soccorso e delle terapie intensive. Ullss 8 – Ospedale di Montebelluna – 4 milioni per l’adeguamento del pronto soccorso. Ullss 16 – Ospedale di Piove di Sacco – 2 milioni per l’adeguamento del pronto soccorso. Ullss 20 – Ospedale di San Bonifacio – 1,8 milioni per l’adeguamento della viabilità di accesso al pronto soccorso. Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona – 5,5 milioni per opere di adeguamento sismico a Borgo Trento e Borgo Roma. Azienda Ospedaliera di Padova – 5,5 milioni per adeguamento sismico del corpo trattamenti.  
   
   
SALUTE: REGIONE LAZIO, 3.500 VISITE GRATUITE PER CAMPAGNA ´MI STATE A CUORE – 50… E OLTRE´ POLVERINI: "NUMERI CONFERMANO CHE ABBIAMO INTRAPRESO STRADA GIUSTA"  
 
Roma, 21 marzo 2011 - Sono 3.464 le visite gratuite effettuate sui camper della Regione, nei mercati rionali di Roma e del Lazio, dall’avvio della campagna di promozione della Salute della Regione Lazio ‘Mi state a Cuore’, rivolta ai cittadini ‘over 50’, che ha già visto la presidente Renata Polverini visitare due volte nelle scorse settimane i camper a Rieti e al mercato di Roma Cinecittà Est. In particolare, dal 28 febbraio ad oggi, nei mercati rionali di Roma, Mercato Italia, Val Melaina, Centocelle, Cinecittà Est, Laurentino 38 e Ostia Lido Nord (dove l’iniziativa prosegue per tutta la giornata odierna) le prestazioni eseguite dai medici dell’Inmp San Gallicano e del San Camillo sono state complessivamente 2.166, principalmente visite dermatologiche, oculistiche, otorinolaringoiatriche e misurazioni della pressione arteriosa e della glicemia. “Questi numeri confermano che stiamo operando bene ed abbiamo intrapreso la strada giusta – ha affermato la presidente Polverini -. I cittadini stanno rispondendo positivamente all’iniziativa ‘Mi State a Cuore’ attraverso cui vogliamo portare la sanità più vicina a chi ne ha bisogno, favorendo un percorso di educazione alla cultura della prevenzione”. Sui camper in sosta nei mercati rionali della province del Lazio invece, oltre Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo anche Valmontone e Tivoli, le visite gratuite in queste prime tre settimane sono state 1.298, tra cui in particolare visite internistiche, dermatologiche e misurazioni della pressione arteriosa. Dopo la pausa domenicale, i camper torneranno a sostare lunedì a Rieti al mercato di piazza Mariano Vittori e a Roma fino al 23 marzo al Mercato Magliana, in via Fauglia (Xv Municipio). Ai cittadini che effettueranno le visite sarà consegnato inoltre un vademecum ‘Mi state a cuore’, realizzato per l’occasione, con consigli utili per la salute degli over 50.  
   
   
GIAPPONE, 23 LE PERSONE CHE SI SONO SOTTOPOSTE AI TEST  
 
 Firenze, 21 marzo 2011 – Lo scorso 19 marzo i sono presentate altre tre persone all’Unità di fisica sanitaria dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, di ritorno dal Giappone. Sono una studentessa che abitava a Tokio ed una coppia che viveva in Giappone. Erano tornati in Toscana già da alcuni giorni, ma hanno deciso di sottoporsi ai test solo adesso. Salgono dunque a 23 le persone che finora si sono recate nei due Centri dedicati di Careggi, dove non ci sono novità rispetto alle 14 persone che si erano rivolte alla struttura fino a ieri, e di Pisa, dove diventano nove a questo punto i toscani che si sono presentati. All’esame radiometrico con sonda esterna la studentessa e la coppia che si sono sottoposte ai controlli stamani a Pisa non hanno mostrato alcuna positività, come i sei esaminati ieri. Lunedì si avranno i risultati dei test sulle urine, che all’ospedale fiorentino di Careggi, dove tra le 14 persone controllate ci sono dieci musicisti del Maggio, si dovrebbero invece conoscere entro domani mattina. I due Centri dedicati per tutta la Toscana che la Regione ha istituito, lo ricordiamo, sono nelle due aziende ospedaliero-universitarie. A Careggi i cittadini possono andare al pronto soccorso, a Pisa all’Unità di fisica sanitaria dell’ospedale Santa Chiara. A questi centri dedicati dovranno rivolgersi solo le persone che rientrano dal Giappone, e in particolare dalle zone intorno alla centrale nucleare di Fukushima.  
   
   
GIAPPONE, CABINA DI REGIA UNICA CON L’ASSOCIAZIONISMO IN TOSCANA  
 
Firenze, 21 marzo 2011 - Già questa settimana la Regione potrebbe convocare i direttori delle Asl e i rappresentanti dell’associazionismo toscano in modo da costituire una cabina di regia per il dopo terremoto, gli aiuti umanitari e la ricostruzione del Giappone: “un tavolo - spiega Massimo Toschi, consigliere per la cooperazione internazionale del presidente della Toscana Enrico Rossi – che consenta di mobilitare tutte le risorse umane a disposizione, anche quelle del volontariato, in modo coordinato e con le competenze e con le professionalità necessarie”, qualora il Ministero degli Esteri, l’unità di crisi presso la Farnesina o il ministero della Sanità chiedano un intervento alla Toscana, “evitando soprattutto iniziative estemporanee, affrettate o frettolose”. Nella cabina di regia saranno coinvolti anche gli enti locali. “La ricostruzione e il ritorno alla normalità della parte di Giappone colpita dal terremoto e dallo tsunami non sarà di breve periodo e solo un’iniziativa di sistema può infatti essere davvero efficace” sottolinea sempre Toschi. All’indomani del sisma dell’11 marzo la Regione si era detta subito disponibile a fare la sua parte con la Protezione civile regionale. Anche tutte le strutture sanitarie sono state messe in allerta.  
   
   
NUOVO OSPEDALE DI MASSA, VIA LIBERA DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE  
 
Firenze, 21 marzo 2011 – Via libera del Ministero per il nuovo ospedale di Massa. E’ datato 15 marzo il decreto con cui il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare autorizza l’avvio dei lavori relativi al “progetto di bonifica del Noa (Nuovo Ospedale delle Apuane)”. Il luogo in cui verrà costruito il nuovo ospedale è infatti, come ben noto, all’interno del Sin (Sito di Interesse Nazionale), e quindi per l’intervento di bonifica previsto era necessaria questa ulteriore autorizzazione da parte del Ministero. Il Nuovo Ospedale delle Apuane rientra nel progetto del Sior che prevede la realizzazione di quattro nuovi ospedali in Toscana (Prato, Pistoia, Lucca e Apuane) attraverso lo strumento del project financing. Con l’avvio della bonifica autorizzativa al riuso, inizia un percorso che consentirà di portare velocemente a termine la struttura per renderla funzionante nei tempi previsti dal cronoprogramma. Per la Asl di Massa Carrara, finalmente un segnale positivo, che arriva in questo difficile momento per il territorio e la sanità apuana. Sono 37 i mesi previsti dall’inizio dei lavori per l’attivazione del nuovo ospedale, che conterrà 360 posti letto e sarà organizzato per intensità di cure, ovvero con il paziente al centro del percorso sanitario. Con la nuova organizzazione, la sanità apuana vedrà garantito un altissimo livello dei servizi, e tecnologie di ultima generazione.  
   
   
GIAPPONE, OSPEDALI LOMBARDI PRONTI A CURARE IRRADIATI  
 
Milano, 21 marzo 2011 - ´Per rispondere a eventuali richieste di cura delle patologie derivanti da esposizioni radioattive, legate agli avvenimenti di questi ultimi giorni in Giappone, Regione Lombardia si è prontamente attivata , comunicando al Ministero della Salute le strutture regionali che sono in possesso dei requisiti che consentono di assistere persone irradiate´. Lo comunica una Nota della Regione Lombardia. ´Le strutture - prosegue la Nota - sono: Ao Niguarda Cà Granda; Ao Ospedale di Circolo Macchi - Varese; Ao Ospedale di Circolo - Busto Arsizio (Varese); Ao Ospedali Riuniti - Bergamo; Ao Spedali Civili - Brescia; Ao Istituti Ospitalieri - Cremona´. ´Le strutture - conclude la Nota - sono state attivate in via unicamente precauzionale. Al momento infatti non si riscontrano casistiche´.  
   
   
PIANO SOCIALE E SANITARIO: AI TOSCANI PIACE DISCUTERNE SESTO  
 
Fiorentino, 21 marzo 2011 – Si è rivelata un successo la prima iniziativa di ascolto sul nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale che si è tenuta a Sesto Fiorentino, all’Auditorium di via Righi. Sono stati una settantina i cittadini presenti all’iniziativa, organizzata dagli assessori regionali al diritto alla salute e al sociale, Daniela Scaramuccia e Salvatore Allocca, con il supporto di Anci, Upi, Uncem e Societa’ della Salute. “Siamo molto soddisfatti – è il commento dell’assessore Scaramuccia – sia per la partecipazione che per il livello degli interventi. E’ stata l’occasione per raccogliere le opinioni dei toscani sul nostro Piano: era questa la nostra intenzione e posso dire che un primo obiettivo è stato raggiunto. Mi auguro che anche i prossimi appuntamenti che abbiamo in calendario siano altrettanto partecipati e costruttivi”. Nel suo intervento di presentazione l’assessore Scaramuccia ha sottolineato la volontà della Regione di partire dalle esigenze dei cittadini per ridisegnare il sistema dei servizi socio sanitari, facendo leva sui punti di forza e individuando le modalità di intervento su quelli più critici. “Per ottenere un buon livello di salute della popolazione – ha aggiunto Daniela Scaramuccia – è fondamentale la collaborazione di ogni singolo cittadino. La tutela della salute comincia dalle scelte quotidiane di ciascuno e riguarda gli stili di vita individuali che, insieme al livello di istruzione e a fattori sociali, determinano il benessere fisico e psichico”. I presenti si sono suddivisi poi in gruppi di lavoro per esaminare i vari aspetti del Piano e formulare proposte e osservazioni. A raccoglierle c’erano, oltre agli amministratori regionali, i tecnici e i dirigenti della sanità, oltre ai membri del gruppo di lavoro sul Piano. Secondo Simone Naldoni, del Direttivo di Federsanità Nazionale, si tratta di un’ottima partenza per un Piano strutturato sulla Salute, che deve avere pochi obiettivi comuni e condivisi, per essere capace, nei prossimi cinque anni, di ridefinire un contesto di vita nel quale sia più semplice scegliere stili sani e rispettosi della salute. A questo primo appuntamento ne seguiranno altri, con la stessa formula improntata alla partecipazione dei cittadini. I prossimi sono in programma il 24 marzo a San Quirico d’Orcia, il 29 a Livorno, il 31 a Monte San Quirico, il 4 aprile a Cortona, il 7 a Montecatini, il 13 a Bagno a Ripoli e il 19 a Follonica.  
   
   
OSPEDALI TOSCANI PRONTI AD ACCOGLIERE PAZIENTI DAL GIAPPONE  
 
Firenze, 21 marzo 2011 – Le strutture sanitarie della Toscana sono disponibili ad ogni forma di collaborazione con le autorità giapponesi per assicurare tutte le cure necessarie a persone che siano state esposte alle radiazioni nucleari. Lo ha affermato il 17 marzo l’assessore regionale Daniela Scaramuccia. “Ho parlato con il ministro Fazio – afferma l’assessore – per informarlo che, se necessario, i nostri ospedali sono pronti a intervenire e a ospitare pazienti che richiedono cura specifiche, sulla base delle richieste che potranno eventualmente giungere dalle autorità giapponesi nei confronti del nostro paese”. “Domani stesso – conclude l’assessore – forniremo tutte le informazioni circa le strutture disponibili, come i reparti di oncoematologia e le medicine nucleari dei nostri ospedali”.  
   
   
SALUTE, AL VIA PROGRAMMA ANDROLIFE LIGURIA, CAMPAGNA DI SALVAGUARDIA DELLA FERTILITÀ MASCHILE  
 
Genova, 21 marzo 2011 - Sabato 19 e domenica 20 marzo in piazza De Ferrari i medici andrologi della società italiana di andrologia e medicina della sessualità hanno distribuito gadget e magliette per sensibilizzare su importanza prevenzione. Il 50% delle coppie non fertili presenta problematiche di origine maschile, il potenziale della fertilità dei giovani che vivono nelle grandi città è più basso del 30% rispetto a quello dei loro coetanei che vivono in provincia, inoltre i giovani maschi a rischio di sub fertilità sono quasi il 42% su un totale di 10.000 ragazzi coinvolti in una campagna sulla salute sessuale e riproduttiva dei maschi 18enni. I fattori possono essere genetici, ma molto spesso sono ambientali, derivano cioè anche dalle abitudini di vita che si possono modificare. Sono i dati diffusi oggi dalla Siams, società italiana di andrologia e medicina della sessualità, nell’ambito di Andolife, la campagna nazionale per la prevenzione dell’infertilità maschile nei giovani, presentata questa mattina in Regione dall’assessore regionale alla Formazione, Pippo Rossetti insieme a Francesco Minuto, presidente della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità in Liguria, a Umberto Goglia, segretario regionale della società e Diego Ferone, segretario Siams nazionale. Obiettivo del programma di informazione e prevenzione, rivolto ai ragazzi dai 18 ai 30 anni, è quello di sensibilizzare i giovani alla visita andrologica per prevenire problemi e assicurare la loro salute riproduttiva. Da un’indagine nazionale infatti compiuta dall’associazione nel 2009 su 10.000 ragazzi è emerso che in quasi il 42% è stata riscontrata un’alterazione, più o meno severa, di natura testicolare o scrotale a cui si aggiungono problemi dovuti a stili di vita: dal telefonino tenuto in tasca, ai pantaloni troppo stretti, dall’abuso di fumo e alcol, ad una scarsa igiene intima e all’obesità. “Le problematiche di fertilità sono in aumento – ha spiegato Umberto Goglia, segretario regionale della Siams – anche per l’assenza, negli ultimi anni, della visita di leva che ha allontanato lo screening della popolazione giovanile maschile che rappresentava un momento importante per avvicinare il giovane al medico. Per questo sabato 19 e domenica 20 marzo saremo in piazza De Ferrari, in Largo Pertini, con gadget e magliette da distribuire ai ragazzi e sollecitarli ad una visita andrologica”. L’iniziativa é condotta insieme alla Regione Liguria e sostenuta dalla Coldiretti, dal Coni e dalla Croce Rossa Italiana. Il numero verde istituito da oggi per prenotare una visita gratuita presso gli ambulatori è 800. 100. 122. “Si tratta di un’azione – ha spiegato l’assessore regionale alla formazione, Pippo Rossetti – che abbiamo sostenuto, insieme alla sanità, per portare avanti la prevenzione, ridurre i costi, accrescere nei giovani la consapevolezza e spingerli ad adottare comportamenti sani”.  
   
   
IMMIGRAZIONE A LAMPEDUSA: PRONTA IN SICILIA TASK FORCE, SI´ A SECONDO ELICOTTERO  
 
Palermo, 21 marzo 2011 - "Abbiamo gia´ predisposto una task force che ha il compito di monitorare tutti gli aspetti sanitari di nostra competenza legati all´arrivo a Lampedusa di migliaia di immigrati. Lunedi´ arriveranno a Lampedusa due dirigenti dell´assessorato per una verifica della situazione, gli ospedali e gli operatori sanitari sono gia´ allertati e ci stiamo attivando per mettere tempestivamente a disposizione sull´isola un secondo elicottero per il trasporto degli ammalati, come ci e´ stato richiesto a gran voce dal sindaco di Lampedusa De Rubeis". Lo ha comunicato il 19 marzo l´assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, che sta seguendo costantemente l´evolversi degli sbarchi di clandestini sull´isola di Lampedusa. "Ho gia´ scritto una lettera al ministro Maroni - ha aggiunto Russo - per chiedere la piena solidarieta´ dell´intero Paese di fronte a una tragedia che anche sotto l´aspetto delle risorse economiche non puo´ certo gravare per intero solo sulla Sicilia e gli ho sollecitato anche un coordinamento degli interventi umanitari per meglio fronteggiare la situazione. Mi auguro, oltretutto, che venga subito scartata l´ipotesi di allestire una tendopoli a Lampedusa che rischierebbe di compromettere le condizioni socio sanitarie".  
   
   
DISEGNO DI LEGGE IN TEMA SANITARIO APPROVATO DALLA GIUNTA DELLA CALABRIA  
 
Catanzaro, 21 marzo 2011 - L’assessore regionale al Bilancio Giacomo Mancini, relativamente al disegno di legge, approvato il 18 marzo alla Giunta, su proposta del Presidente Scopelliti e dello stesso assessore, ha evidenziato l’importanza del provvedimento che rappresenta “l’ennesimo esempio di come il nuovo Governo regionale, guidato da Giuseppe Scopelliti, abbia affrontato con determinazione i problemi della sanità in Calabria, individuando le soluzioni per porre rimedio agli sprechi del passato, ma guardando anche al futuro, attraverso l’individuazione di risorse per garantire la costruzione di quattro nuovi ospedali”. La proposta di legge si compone di due articoli. Il primo riguarda l’autorizzazione all’accensione di un mutuo ventennale per spese di investimento a carico del bilancio regionale per un importo di ottanta milioni di euro. Esso è finalizzato ad assicurare la disponibilità degli ulteriori fondi occorrenti all’attuazione dell’Accordo di Programma del dicembre 2007 in materia di edilizia sanitaria, riguardante la costruzione di quattro nuovi ospedali in Calabria. La Giunta ha, dunque, individuato le risorse necessarie a completare la dotazione finanziaria per la costruzione e le attrezzature dei nuovi presidi ospedalieri di Catanzaro, Vibo Valentia, della Piana di Gioia Tauro e della Piana di Sibari, per i quali erano già stati stanziati 320 milioni di euro. Il secondo articolo, invece, introduce alcune modifiche al Collegato di Bilancio 2011 richieste dal Ministero della Salute per autorizzare il prestito concesso dallo Stato per la copertura dei disavanzi sanitari antecedenti al 2005. Tale misura, come si ricorderà, è contenuta nella legge di bilancio nell’ambito dei provvedimenti connessi al Piano di rientro e permette di assicurare la copertura del debito sanitario attraverso un’anticipazione di liquidità che la Regione restituirà in trenta rate annuali.  
   
   
LOTTA AI TUMORI, BRESCIANI: NON FUMATEVI LA VITA  
 
Milano, 21 marzo 2011 - Testimonial d´eccezione come l´asso del Milan Alexandre Pato e il suo compagno di squadra Nicola Legrottaglie per la presentazione della prima tappa, a Milano, della campagna ´Non fare autogol - gioca d´attacco contro il cancro´, alla quale è intervenuto anche l´assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani. Il goleador brasiliano è stato accolto con grande entusiasmo da una platea di oltre 450 studenti dell´Istituto ´Artemisia Gentileschi´ di Milano, riuniti in auditorium per ascoltare le testimonianze dei due atleti protagonisti del progetto nazionale promosso dall´Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom). La campagna toccherà altre 6 scuole in altrettante città, Palermo, Firenze, Genova, Napoli, Torino e Roma, coinvolgendo altri importanti calciatori italiani come Miccoli, Gilardino, Palombo, De Sanctis, Chiellini, Sculli e Perrotta, oltre al Ct della Nazionale Cesare Prandelli. La tappa milanese, in particolare, aveva per argomento la prevenzione contro il fumo che, da solo, è la causa del 30 per cento dei tumori al polmone e, secondo i dati più recenti, è diffuso tra il 30 per cento degli adolescenti che frequentano un istituto superiore come il Gentileschi. L´assessore Bresciani, intervenendo all´incontro, ha ricordato che ´Il fumo è un attore decisivo nella genesi del cancro ed esalta l´azione di altri fattori che concorrono all´insorgere delle neoplasie. L´uso delle sigarette è aumentato significativamente nell´ambito femminile e tra i ragazzi, in età sempre più giovanile´. Di qui il suo personale slogan che ha voluto donare, come monito, alle centinaia di giovani che hanno affollato l´auditorium: ´Ragazzi, non fumatevi la vita´. Per sensibilizzare i giovani alla prevenzione non solo nei confronti del rischio del fumo, ma anche per gli abusi di alcol, droghe e per una corretta alimentazione, è on line il sito www.Nonfareautogol.it/  la pagina su Facebook e un canale Youtube, dove i ragazzi possono segnalare video di ´autogol´ o di esperienze positive. L´iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Coni, della Federazione Italiana Giuoco Calcio e della Federazione Italiana di Medicina dello Sport (Fmsi).  
   
   
50 CAPOLAVORI DEL BAROCCO LOMBARDO IN MOSTRA PER LA PRIMA VOLTA NEGLI USA DAL 18 MARZO AL BROGAN MUSEUM IN FLORIDA  
 
 Milano, 21 marzo 2011 - Cinquanta capolavori del Barocco Lombardo, provenienti dalla Pinacoteca di Brera, sono esposti per la prima volta negli Stati Uniti, al Mary Brogan Museum of Art and Science di Tallahassee in Florida, a partire dal 18 marzo sino 20 luglio 2011. “Una mostra che coniuga la valorizzazione dell’importante patrimonio artistico della Pinacoteca di Brera, grande eccellenza di Milano, con la promozione internazionale della città - commenta l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Identità Alessandro Morelli -. L´esposizione permetterà a tanti cittadini americani di conoscere meglio la storia e la cultura della nostra città, contribuendo a rafforzare l’immagine di Milano quale città d’arte, cultura, storia che con le sue tante meraviglie di ogni tempo, assieme alla cultura Barocca che oggi portiamo negli Usa, affiancano grandi atti d’amore per la propria terra come le Cinque Giornate”. La mostra ha ottenuto il riconoscimento dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, il patrocinio e il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, oltre al patrocinio e alla partecipazione dell’Assessorato al Turismo del Comune di Milano. Durante il periodo della mostra, il Brogan Museum ospiterà una serie di lezioni e conferenze a supporto del progetto. Nell’ambito del programma educativo saranno realizzati alcuni strumenti di supporto, quali il Newspaper In Education(nie), pubblicazione che sarà prodotta per offrire approfondimenti sul significato e sui risvolti dell’Era Barocca, sulla mostra stessa, sulle fasi di restauro e sulla Pinacoteca di Brera. Concepita per le scuole medie superiori, sarà distribuita nelle nove contee di competenza del Brogan Museum di Tallahassee. La maggioranza di tali contee è stata dichiarata dal Dipartimento per gli Affari Culturali dello Stato della Florida, economicamente e culturalmente svantaggiata. Ed è anche in quest´ottica che va vista l´operazione del Brogan Museum che, assieme alla Pinacoteca di Brera e a Ilaria Niccolini Production, promuove un evento al di fuori dei circuiti tradizionali per mostre di questa importanza. La pubblicazione Nie sarà collegata anche al Sunshine State Standards,il programma per lo sviluppo educativo della Florida, e fungerà anche da guida per il pubblico del Museo. La curatela artistica della mostra, sia negli Usa che in Italia, è di Simonetta Coppa, responsabile per la sezione Pittura Lombarda Barocca della Pinacoteca di Brera.  
   
   
VIE CRUCIS DI LUCIO FONTANA IN MOSTRA A PALAZZO LOMBARDIA FORMIGONI: NELLA NUOVA SEDE ANCHE UN GRANDE ´MUSEO VERTICALE´  
 
 Milano, 21 marzo 2011 - Le tre ´Vie Crucis´ che Lucio Fontana realizzò nel decennio 1947-1957 sono dal 17 marzo in mostra nel nuovo spazio espositivo di Palazzo Lombardia, inaugurato per l´occasione (´Lucio Fontana. Vie Crucis 1947-1957´, dal 17 marzo al 30 aprile). L´iniziativa - presentata il 16 marzo in conferenza stampa dal presidente Roberto Formigoni, affiancato dal direttore del Museo Diocesano di Milano Paolo Biscottini e dallo storico dell´arte Enrico Crispolti - riunirà per la prima volta questi tre capolavori finora considerati singolarmente. La Via Crucis Bianca - ´Questa mostra - ha spiegato Formigoni - nasce dalla decisione di Regione Lombardia di acquistare lo scorso anno la ´Via Crucis bianca´ (14 ceramiche realizzate tra il 1955 e il 1957), compiendo un investimento importante per la cultura milanese, lombarda e italiana. Le opere di Fontana sono infatti esposte nei musei di tutto il mondo. L´interesse nei confronti della sua produzione continua a crescere, sul fronte economico, ma soprattutto su quello della storia dell´arte´. Oltre alla ´Via Crucis bianca´ - che verrà presentata per la prima volta al pubblico e che sarà depositata, a partire da maggio, al Museo Diocesano di Milano - vengono esposte la ´Via Crucis´ in ceramica del 1947, ora in collezione privata a Parma, e la ´Via Crucis´ in terracotta proveniente dalla Cappella dell´Istituto religioso le Carline (1956-57), oggi conservata nella Cripta della Chiesa di San Fedele a Milano, che sarà invece visibile con l´ausilio di schermi multimediali. La Regione Dà Luce All´arte - ´Questa mostra - ha proseguito Formigoni - non è un´iniziativa isolata. Già da tempo, infatti, stiamo promuovendo un percorso di valorizzazione dei tesori meno conosciuti del nostro territorio, sia attraverso l´esposizione di opere che meritano maggiore visibilità, sia attraverso l´indagine delle sfaccettature inedite dell´opera di grandi nomi dell´arte italiani, come in questo caso´. Questo lavoro è stato avviato alla fine del 2009 con il progetto ´La Regione dà luce all´arte´ e la mostra ´Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco´, ospitata a Palazzo Pirelli, ed è proseguito con altre esposizioni di artisti moderni e contemporanei: le incisioni e le litografie di Marino Marini, le tele di Carlo Cordua, le fotografie di Pepi Merisio. Museo Verticale - ´Ora possiamo contare su nuovi, grandi spazi espositivi a Palazzo Lombardia - ha spiegato ancora il presidente - e abbiamo voluto fare di questo edificio, vocato anche architettonicamente alla bellezza, un grande ´museo verticale´ aperto al pubblico. In questo modo rinnoviamo una antica tradizione che ha visto nei secoli i palazzi dei governi come centri di attrazione dei migliori artisti. Vogliamo ristabilire quello storico legame tra amministrazione e arte, che ha reso splendide le nostre città e il nostro Paese´. Oltre allo spazio di 500 mq al primo piano che ospita la mostra delle Vie Crucis, un´altra sede per l´arte sarà disponibile nel foyer dell´auditorium (700 mq di superficie) di Palazzo Lombardia. La nuova costruzione ha destato uno straordinario interesse presso la comunità artistica del territorio: alcuni protagonisti di alto profilo - artisti consolidati e giovani emergenti - hanno già proposto di realizzare opere sia in permanenza sia per esposizioni temporanee presso gli spazi istituzionali. Il primo a inaugurare questo lavoro è stato il maestro Ercole Pignatelli, che, dal 22 febbraio, sta realizzando nell´atrio dell´ingresso N3 di Palazzo Lombardia due dipinti su cartongesso, grandi rispettivamente 18 metri per 3 e 16 per 3. Dal 14 marzo inoltre, l´artista, imprenditore e designer Felice Boga ha collocato a Palazzo Lombardia gli ´Occhiali di Gandhi´, grande installazione in metallo leggero argentato. Questa opera, sistemata all´ingresso N4, si propone come simbolo di una visione attraverso i valori del grande uomo di pace. Il grande ´cantiere d´arte internazionale´, voluto dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, è dunque partito (´ci sono già una decina di altri artisti che si sono prenotati´). Palazzo Lombardia è dunque una sede aperta - secondo una visione coerente con il Programma di governo regionale - ai talenti, lombardi (e non solo), e alle sperimentazioni anche d´avanguardia, che sappiano trasformarlo in un vero laboratorio di idee internazionale. La Mostra/scheda - Le tre ´Vie Crucis´ testimoniano due momenti fondamentali all´interno dell´opera di Lucio Fontana. Nel 1947, anno di realizzazione del primo complesso scultoreo, l´artista rientra dall´Argentina in Italia, continuando nel nostro Paese l´importante produzione in ceramica. Il 1947, inoltre, è anche l´anno del Primo Manifesto dello Spazialismo, in cui si afferma una concezione dell´arte completamente nuova, in stretto accordo con i progressi della scienza. Questa Via Crucis, infine, è di poco antecedente al primo ambiente spaziale, il celebre Ambiente nero, realizzato da Fontana alla Galleria del Naviglio nei primi mesi del 1949. La ´Via Crucis´ del San Fedele e la ´Via Crucis bianca´ - così chiamata per il particolare colore della ceramica - entrambe riferibili al periodo 1955-1957 sono frutto della collaborazione tra Lucio Fontana e l´architetto Marco Zanuso, impegnati in alcuni progetti milanesi con finalità sociali e di solidarietà. La prima è stata infatti realizzata per la cappella dell´Istituto religioso ´Le Carline´, dedito all´assistenza di ragazze abbandonate; la seconda, per la cappella della Casa Materna Asili Nido Ada Bolchini Dell´acqua, nata per dare aiuto alle ragazze madri. Entrambe si collocano in un momento di intensa ricerca dell´artista, sia per quanto riguarda la produzione a carattere ´sacro´ sia per quella più ´concettuale´. Il periodo compreso tra il 1950 e il 1957, infatti, vede Fontana impegnato, da una parte nella realizzazione dei gessi preparatori per il Concorso per la V Porta del Duomo, dall´altra nella sperimentazione dei Barocchi, dei Buchi, delle Pietre e dei Gessi, fino ad arrivare ai ´tagli´ del ciclo delle Attese, iniziato nel 1958. Il rapporto fra i tre capolavori mostra dunque la lenta maturazione della scultura di Fontana verso scelte sempre più ispirate a criteri concettuali. Quale ulteriore approfondimento, all´interno del percorso espositivo verranno proiettati un video che contestualizzerà le ´Vie Crucis´ nella produzione di Fontana e un film, prodotto da Metamorphosi, con spezzoni storici e interviste, riferito a tutta la vita e l´attività dell´artista.  
   
   
SPORT, POLVERINI PARTECIPA A 17ESIMA MARATONA DI ROMA  
 
Roma, 21 marzo 2011 - “E´ una maratona importante anche in vista della corsa di Roma per le Olimpiadi. Oggi è fondamentale essere qui, anche per valorizzare lo sport per il quale la regione è impegnata al fine di assicurare sicurezza agli impianti e agli atleti”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ieri ha partecipato alla 17esima edizione della Maratona di Roma, correndo la stracittadina di 4 km con il pettorale numero 378, riferito al numero dei Comuni del Lazio. Il segnale di partenza della gara, in segno di solidarietà con la popolazione giapponese colpita dalle drammatiche calamità naturali del terremoto, dello tsunami e della contaminazione nucleare e per onorare la ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stato dato sventolando le due bandiere nazionali del Giappone e dell’Italia durante l´esecuzione dal vivo dell´inno nazionale italiano. La Maratona è stata vinta dal keniano Kiptolo Chumba, mentre tra le donne si è classificata prima l’etiope Firehiwot Dado. La presidente Polverini ha premiato il secondo arrivato della categoria uomini, l’etiope Gena Ambda, e la seconda classificata della categoria donne Haftu Tesema. La Regione Lazio ha partecipato alla Maratona di Roma attraverso il progetto “Tutti a Roma. I Comuni del Lazio alla Maratona di Roma”, un’iniziativa che ha coinvolto tutti i Comuni del Lazio attraverso gli alunni delle scuole elementari, ampliando così l’evento a tutto il contesto regionale. In particolare, sono stati scelti circa 5.000 piccoli atleti che hanno gareggiato lungo le strade della Capitale.