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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Marzo 2011
NUCLEARE IN TOSCANA, ROSSI: “MEGLIO INVESTIRE SULLE RINNOVABILI E NESSUNA DECISIONE PRIMA DEL REFERENDUM”  
 
Firenze, 21 marzo 2011 – Nucleare? La Toscana dice no. Dopo l’incidente a Fukushima serve una pausa di riflessione ed investire con più convinzione sulle rinnovabili: fotovoltaico, eolico, anche geotermico. E’ il punto di vista del presidente della Toscana Enrico Rossi, intervistato il 16 marzo dall’emittente milanese Radio Popolare durante la trasmissione “Il mattino di Popolare network” (ascolta l’intervento ndr). “Dopo quello che è accaduto in Giappone sarebbe opportuno che il governo non procedesse come un carro armato e si prendesse, una pausa di riflessione: evitando di prendere decisioni prima del referendum – sottolinea Rossi – . Invece l’atteggiamento del governo appare molto diverso e singolare, in un panorama internazionale in cui tutti prendono spunto e cercano di imparare dopo la tragedia giapponese”. “Il 12 giugno ci sarà il referendum sul nucleare. Il governo e la maggioranza – spiega il presidente della Toscana – avevano cercato di portarlo avanti verso l’estate, evitando di farlo coincidere con le elezioni amministrative e sperando in una scarsa partecipazione. Ma a questo punto, dopo la tragedia giapponese, penso che tanti cittadini parteciperanno e che sarà una scelta consapevole. I sondaggi dicono che le persone sono contrarie”. A chi accusa il fronte del no di reagire sull’onda unicamente dell’emotività, Rossi risponde “che di incidenti e fatti in passato ne sono accaduti già diversi, a partire da Chernobyl”. “Non si deve certo utilizzare in maniera forte e strumentale la tragedia giapponese – aggiunge -. Ci vuole pacatezza, ma si deve anche trovare il tempo per ragionare”. Investire sulle rinnovabili - Rossi ne approfitta anche per esprimere il proprio giudizio negativo sul piano energetico nazionale. “Credo che il compito della Regioni – argomenta – sia anche quello di dimostrare come, attraverso le rinnovabili, si possa recuperare molto. Ritengo di grande interesse le proposte fatte da Rubbia ad esempio, ma non sono mai state prese in considerazione. In Toscana abbiamo anche l’energia geotermica, che se utilizzata in modo più massiccio potrebbe risolvere molti problemi: partendo magari dal riscaldamento delle case”. “C’è poi bisogno – aggiunge – di ripristinare gli incentivi sul fotovoltaico che il governo ha cancellato. Solo in Toscana si rischia così di lasciare a casa, senza lavoro, 15-20 mila persone”. Nessuna compensazione possibile - Cesare Curzi, presidente della commissione al Senato che avrebbe dovuto esaminare il decreto con i criteri per la localizzazione dei siti nucleari, aveva ieri spiegato ai microfoni di Radio popopolare che il coinvolgimento degli enti locali è necessario, ma che poi, visto che si tratta di un interesse strategico, l’ultima parola spetta comunque al governo e al parlamento. E che per gli enti locali che ospiteranno le centrali nucleari, ci saranno naturalmente compensazioni. La risposta di Rossi? “Non ci sono compensazioni possibili” taglia corto. Con un auspicio: “Se le Regioni sapranno esprimere un ‘no’ compatto sarà molto meglio. Ma è quello a cui già sta lavorando il presidente Errani”. Intanto il sottosegretario allo sviluppo economico con delega all’energia, Stefano Saglia, ha annunciato che il 23 marzo il Consiglio dei ministri dovrebbe adottare il decreto correttivo del provvedimento sulle localizzazione dei siti per i futuri impianti nucleari. “Se le Regioni non lo vogliono, il nucleare non si fa. Ma significherebbe che non hanno approfondito la materia o non hanno il coraggio di affrontarla”. I siti nell’elenco del 1979 - In un vecchio elenco del Comitato nazionale per l’energia nucleare del 1979, di cui si è tornati a parlare nei giorni scorsi, tra i possibili siti adatti ad ospitare centrali nucleari ci sono Montalto di Castro, in Lazio ma a due passi dal confine, e in Toscana l’isola di Pianosa, la costa a nord di Piombino fino a Cecina, quella a sud fino a Follonica e la costa davanti a Grosseto, prima e dopo il Monte Argentario.  
   
   
CAPPELLACCI: "FAUTORI DEL NUCLEARE VOGLIONO LE CENTRALI LONTANO DA CASA LORO. LA SARDEGNA È CONTRARIA"  
 
Cagliari, 21 Marzo 2011 - “I fautori del nucleare propongono sempre che le centrali siano realizzate molto lontano da casa loro. Nessuno di loro chiede di farlo a pochi chilometri dal proprio cortile. Questo è un fatto sintomatico e rivelatore, che ci convince ancora di più della nostra contrarietà”. Così il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha commentato, il 18 marzo le dichiarazioni dell’astrofisica Margherita Hack. "La Sardegna non vuole le centrali nucleari. E’ una scelta consapevole, fondata su motivazioni forti e profonde, non certo sull’emozione suscitata dagli eventi avvenuti in Giappone. La nostra Isola ha imboccato con decisione un’altra strada: quella della green economy, delle energie rinnovabili, di un modello di sviluppo compatibile con il nostro patrimonio ambientale e paesaggistico. Inoltre, la Sardegna ha già pagato un forte tributo alla ragion di Stato, sacrificando ad essa alcuni dei suoi angoli più suggestivi. Abbiamo già dato e non intendiamo sopportare ulteriori privazioni. Anzi, poiché sono mutate le condizioni che in passato hanno permesso di far gravare (rpt gravare) sulla nostra terra servitù militari e pesi di altro tipo, la Sardegna chiede un ridimensionamento delle stesse. In terzo luogo non è accettabile che col pretesto di una presunta maggiore sicurezza, si pensi di rifilare ad altri le centrali nucleari. L’unica sicurezza che verrebbe maggiormente garantita in questo modo, infatti, sarebbe quella di chi si trova dall’altra parte del mare. La professoressa Hack - ha concluso Cappellacci - potrà spendere le sue argomentazioni scientifiche con i suoi vicini di casa. In Sardegna abbiamo già scelto".  
   
   
STUDENTI, PROFESSIONISTI, ISOLE MINORI E AREE MARINE PROTETTE IN GARA PER LE ENERGIE RINNOVABILI MAREVIVO LANCIA LA SECONDA EDIZIONE DEL PROGETTO “SOLE, VENTO E MARE PER LE ISOLE MINORI: ENERGIA RINNOVABILE E PAESAGGIO”  
 
Roma, 21 marzo 2011 – Non solo bellezza ma modelli di eco-sostenibilità: quest’anno il progetto “Sole, vento e mare. Energie rinnovabili e paesaggio” amplia il proprio concorso d’idee anche alle aree marine protette italiane, che possono trasformarsi in laboratori naturali per l’utilizzo delle energie rinnovabili. Dopo il successo dello scorso anno, prende il via l’Edizione 2011 del Concorso di idee Internazionale “Le energie rinnovabili per le isole minori e le aree marine protette italiane”, promosso dall’associazione ambientalista Marevivo, dal Citera (Centro di Ricerca Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente) dell’Università di Roma La Sapienza, dall’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici), dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali – Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee – e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Segretariato Generale. Aperto a diverse categorie di partecipanti, il concorso ha come obiettivo quello di stimolare la ricerca di soluzioni progettuali che, nello stesso tempo, siano in grado di produrre energia termica e/o elettrica dalle fonti rinnovabili – sole, vento, geotermia, biomasse, maree, correnti e moto ondoso – e di rispettare l’ambiente, i caratteri tipologici dell’architettura propri del luogo e del paesaggio delle isole minori e delle aree marine protette italiane. Cercasi, in sintesi, idee “su componenti e sistemi impiantistici innovativi, mirati all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili ed applicati ad un contesto ambientale, paesaggistico, nonché socioculturale proprio delle isole minori e delle aree marine protette italiane” in un’ ottica di sviluppo sostenibile. E’ questa la sfida che Marevivo, Citera, Enea, Gse, Ministero dei Beni Culturali e Ministero dell’Ambiente lanciano il 16 marzo, durante una conferenza stampa presso la Facoltà di Architettura ‘Valle Giulia’ dell’Università di Roma “La Sapienza”. Coordina Donatella Bianchi ed intervengono Livio de Santoli, Direttore Citera, Rosalba Giugni, Presidente Marevivo, Antonia Pasqua Recchia, Direttore Generale Pabacc Ministero Beni culturali, Marco De Giorgi, Segretario Generale Ministero dell’Ambiente, Carlo Tricoli, Ufficio Studi Enea, Michele Panella, Staff Amministratore Delegato Gse. Presente anche il direttivo dell’Ancim – Associazione Nazionale Comuni Isole Minori - . Il risparmio energetico e la ricerca di fonti alternative sono tra i principali obiettivi indicati dall’Unione Europea. Come è noto, infatti, entro il 2020 i consumi di energia da fonte rinnovabile dovranno essere almeno il 20% del totale dei consumi finali di energia. La riduzione della dipendenza dalle fonti tradizionali di energia, il miglioramento dell´efficienza energetica e l’utilizzo delle energie rinnovabili sono tra le azioni prioritarie della Strategia di Lisbona. Per favorire il raggiungimento di tali obiettivi, gli organizzatori del concorso internazionale “Le energie rinnovabili per le isole minori e le aree marine protette italiane” intendono incoraggiare la progettazione di soluzioni tecnologiche e formali per il risparmio e la produzione di energia da fonti rinnovabili, applicate al contesto delle isole minori e delle aree marine protette, per contribuire allo sviluppo locale, valorizzandone il patrimonio paesaggistico. Le regioni insulari devono affrontare diversi limiti - dall´esiguità del loro territorio, dai limiti delle risorse naturali (acqua, energia), dai costi supplementari dei trasporti e delle comunicazioni, dalle difficoltà nella gestione dei rifiuti e delle acque reflue e dall´inquinamento marino e costiero – nonostante ciò, l´insularità costituisce un potenziale da valorizzare nell’ambito di una mirata strategia di sviluppo sostenibile. Le Isole Minori, in molti casi interessate da Aree Marine Protette istituite o in via di istituzione, sono luoghi ideali per lo sviluppo di politiche ispirate alla sostenibilità e al corretto uso delle varie fonti energetiche, in una visione integrata che valorizzi le risorse offerte dal territorio, ponga particolare attenzione alle caratteristiche del paesaggio e affronti il problema della gestione del mare e delle attività ad esso connesse. Al bando di concorso internazionale potranno partecipare studenti di architettura, di ingegneria o equivalenti nei diversi paesi di appartenenza, architetti, ingegneri, industrial designer, studi o gruppi professionali, società di progettazione o equivalenti nei diversi paesi d’appartenenza o imprese, divisi nelle seguenti categorie: Tesi di laurea, Professionisti/ Imprese. I premi sono distinti a seconda della categoria di partecipanti (studenti, professionisti ed imprese) e saranno consegnati ai vincitori nell’ambito di una manifestazione aperta al pubblico alla presenza della giuria e dei rappresentanti dei promotori di questa iniziativa. Ai primi classificati della categoria Studenti verranno assegnati 2.000 euro; Ai primi classificati della categoria Professionisti verranno assegnati 4.000 euro. I progetti dovranno essere presentati entro il 09 gennaio 2012 al seguente indirizzo: Gestore dei Servizi Energetici – Gse Spa, viale Maresciallo Pilsudski, 92, 00197 Roma, nelle seguenti modalità: mezzo posta, mezzo corriere o a mano. Il Gse, segreteria tecnica del concorso, metterà a disposizione dei partecipanti la casella di posta concorsoidee@gse.It per chiarimenti, informazioni e comunicazioni relative al bando. In occasione della premiazione, verrà allestita la mostra dei progetti vincitori o con menzioni speciali. Tutte le informazioni sono disponibili sui siti internet degli enti promotori dai quali è possibile scaricare il bando di concorso. Www.marevivo.it/  www.Gse.it/    
   
   
CAMPANIA, RINNOVABILI: CALDORO, SUD DEVE PUNTARE SU QUESTE RISORSE  
 
Napoli, 21 marzo 2011 - “L’utilizzo delle energie rinnovabili rappresenta una priorità per l’intero Paese. L’italia deve mantenere gli impegni assunti in Europa e deve allinearsi ai Paesi che nel settore hanno fatto, in questi anni, notevoli passi in avanti”. Lo sottolinea il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. “Il Governo ha assicurato un ulteriore intervento per migliorare il decreto legislativo, recentemente approvato, sulle energie rinnovabili. Sono necessari – aggiunge – interventi a favore degli operatori del comparto che rischiano di essere penalizzati in un settore che è strategico per il Paese ed in misura maggiore per il Mezzogiorno. In questa direzione è da condividere l’impegno del sottosegretario Gianfranco Miccichè. E’, infatti, soprattutto il Sud che deve puntare ed investire su queste risorse”. “La Campania può e deve giocare un ruolo fondamentale in questa partita perché ha le carte in regola per farlo. D’intesa con il Governo, e nell’ambito delle nostre prerogative, creeremo le condizioni perché dal rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini possano nascere – conclude - reali occasioni di sviluppo e crescita per il territorio”.  
   
   
IERI MINIERE. OGGI FOTOVOLTAICO. LA SVOLTA “GREEN” DELLE COLLINE METALLIFERE DELLA TOSCANA  
 
Firenze, 21 marzo 2011 – Potranno ospitare impianti fotovoltaici i terreni che un tempo sono stati sede di attività minerarie ed oggi sono bonificati. Lo prevede una recente modifica all’Accordo “Colline metallifere” siglato nel 2009 da Regione Toscana, Province di Grosseto e Siena, Comuni di Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Scarlino, Manciano e Chiusdino, Arpat, Società Syndial e Eni. La modifica consentirà agli enti coinvolti di installare impianti per fotovoltaico e/o solare termico (previa conferenza dei servizi e nel rispetto delle opportune precauzioni), proprio là dove un tempo c’erano attività legate alle miniere, senza perciò prevedere l’utilizzo di altre aree destinate ad altro, per esempio a scopi agricoli. Prende dunque concretezza l’ipotesi già prefigurata nelle “Linee guida in materia di bonifica dei siti inquinati” redatte l’anno scorso dalla Regione Toscana che già aprivano alla green economy.  
   
   
MARTEDÌ 22 CONVEGNO OCSE-REGIONE PUGLIA SU ENERGIE RINNOVABILI E SVILUPPO RURALE  
 
Bari, 21 marzo 2011 - Martedì 22, dalle ore 9.30 a villa Romanazzi Carducci (Bari, via Capruzzi 326) si terrà il convegno sulla Produzione di energia rinnovabile come politica di sviluppo regionale delle aree rurali “Sviluppo rurale e produzione energetica: l´orizzonte sostenibile. Esperienze internazionali a confronto”, organizzato da Regione Puglia e proposto dall´Ocse, organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e finalizzato a conoscere e mettere a sistema le buone prassi internazionali sul tema energetico e la creazione di opportunità di crescita economica. Al progetto - informa l´assessorato all´Ambiente - hanno aderito numerosi Paesi: Canada (Quebec e Prince Edwards Island), Olanda (Fryslan), Italia (Puglia e Abruzzo), Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Regno Unito (Scozia), Spagna (Extremadura) e Usa. Alle 9.30, con la moderazione del giornalista del Sole 24 ore, Vincenzo Del Giudice, saranno aperti i lavori dall´assessore all´Ambiente Lorenzo Nicastro. A seguire, interventi di esperti e dell´assessore alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefàno (10.45). I lavori chiuderanno alle ore 12.30.  
   
   
CROAZIA, INA INVESTIRÀ NELLA RAFFINERIA FIUMANA  
 
Zagabria, 21 marzo 2011 - È stata di recente completata la prima fase del progetto di ammodernamento della Raffineria di Urinj in Croazia. L´ina, la compagnia petrolifera di Zagabria, ha investito 400 milioni di euro allo scopo di adeguare l´impianto quarnerino agli standard europei, salvaguardare l´ambiente e garantire ai consumatori carburanti di prima qualità. Il presidente di Ina Zoltan Aldott ha annunciato che l´azienda intende investire nella raffineria di Urinj ulteriori 400 milioni di euro. I lavori di ammodernamento dell´impianto di Ina situato alle porte di Fiume è iniziato nel 2005. Nella raffineria di Urinj sono stati realizzati e modernizzati l´impianto di i drocracking (Hcc), un processo chimico adottato per la produzione di idrocarburi leggeri, quali le benzine, a partire da greggi medio pesanti e pesanti, aumentando la qualità di carburante ottenibile dal petrolio greggio, l´impianto per l´idrodesolforazione, un processo catalitico che riduce il contenuto di zolfo nei derivati petroliferi, un impianto per la produzione di idrogeno e uno per l´estrazione di zolfo. La seconda fase del progetto di ammodernamento prevede la realizzazione di una cokeria. Un impianto che permetterebbe di trattare gli scarti della raffinazione del greggio, riconvertendoli al 75 per cento in prodotti quali il gas da petrolio liquido, benzina e gasolio e al 25 per cento in coke petrolifero.  
   
   
21 MILIONI DI EURO ALLA TOSCANA PER ALLOGGI A CANONE SOSTENIBILE  
 
Firenze, 21 marzo 2011 – Ventuno milioni di euro (16 dallo Stato e 5 cofinanziati dalla Regione) destinati ai Comuni di Massa, Seravezza (Lu), Pisa, Livorno e Monsummano Terme (Pt) per aumentare la disponibilità di alloggi da dare in affitto a canone sostenibile e per migliorare le infrastrutture di quartieri con forte disagio abitativo. L’accordo, che è stato firmato oggi a Roma tra Regione e Ministero delle infrastrutture e trasporti, rientra nel ‘Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile’ varato dal governo nel 2008. La somma complessiva da ripartire tra le regioni ammonta a oltre 280 milioni di euro. Grazie all’accordo, che mette a disposizione della Toscana 21 milioni di euro (5 dei quali cofinanziati dalla Regione), si potranno recuperare o realizzare alloggi di edilizia residenziale sociale da destinare a famiglie in difficoltà economica. Parte della somma a disposizione sarà utilizzata anche per realizzare programmi di riqualificazione urbana tesi a migliorare la dotazione infrastrutturale di quartieri degradati. All’inizio del 2009 è stato emanato l’avviso pubblico per la presentazione di proposte di programmi di riqualificazione. Le proposte pervenute sono state in tutto 12 e 5 quelle ritenute ammissibili al finanziamento da parte della commissione esaminatrice. Ecco il riparto (in milioni di euro): Comune di Massa 4,5, Comune di Seravezza 2,8, Comune di Pisa 5, Comune di Livorno 3,9, Comune di Monsummano Terme 4,5.  
   
   
CASA A MILANO: DA ALIENAZIONI, FONDI PER RIQUALIFICARE 440 MLN LE ENTRATE;PRIORITÀ: RECUPERO ALLOGGI SFITTI  
 
Milano, 21 marzo 2011 - Regione Lombardia dal gennaio 2008 ha approvato 56 programmi di valorizzazione e riqualificazione del patrimonio di Edilizia residenziale pubblica, che prevedono la dismissione o alienazione di circa 5.000 alloggi (4.750 di proprietà Aler e 250 dei Comuni). L´operazione si stima possa garantire introiti per 440 milioni di euro. Sono i numeri ricordati dall´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti che, nel pomeriggio, ha partecipato a un convegno che aveva proprio come oggetto la dismissione degli alloggi pubblici. ´Questo tipo di operazione - ha precisato Zambetti - non deve essere vista e percepita come una modalità per fare cassa, ma deve essere intesa come uno strumento attraverso il quale si vogliono raggiungere determinati obiettivi. Anzitutto disporre di un patrimonio efficiente, razionale e qualificato dal punto di vista edilizio, impiantistico, della sicurezza e della socialità; poi dare la possibilità a persone e famiglie di diventare finalmente proprietari della casa che abitano´. Dai Proventi Nuovi Investimenti Nel Pubblico - Le economie derivanti devono essere destinate obbligatoriamente allo sviluppo e alla valorizzazione del patrimonio Erp con priorità per il recupero delle unità abitative sfitte non assegnabili, proprio per prevenire il fenomeno dell´occupazione abusiva, nonché per interventi finalizzati alla sicurezza degli inquilini, per l´adeguamento degli impianti elettrici, per l´eliminazione dell´amianto, per l´eliminazione delle barriere architettoniche, per interventi finalizzati al risparmio energetico. Una particolare attenzione viene anche riservata agli indirizzi per l´inserimento paesaggistico e ambientale nei nuovi quartieri e per il recupero degli esistenti degradati e delle aree dismesse, rendendo disponibili aree e volumi per l´housing sociale. ´L´azione di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico - ha ribadito l´assessore Zambetti - si inserisce in un contesto economico e sociale di forte criticità e per questo richiede l´impegno di tutti i soggetti lombardi pubblici e privati per individuare insieme nuove modalità di risposta ai fabbisogni abitativi´. ´Concluderà questo percorso - ha concluso l´assessore Zambetti - la sottoscrizione di un Patto regionale per la casa, che coinvolga tutti gli operatori del settore e del sistema economico finanziario nell´attuazione di nuove politiche regionali´.  
   
   
PUGLIA: VIA LIBERA ALLE DETERMINE PER IL FONDO AFFITTI  
 
 Bari, 21 marzo 2011 - L’assessore all’assetto del territorio, Angela Barbanente, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “In anticipo rispetto agli scorsi anni e con il cofinanziamento regionale di 15 milioni di euro, ben superiore al contributo statale che si riduce drammaticamente di anno in anno, sono state approvate dal Servizio Regionale Politiche abitative le determine di pagamento del Fondo di sostegno all’affitto per i Comuni che hanno trasmesso alla Regione la documentazione completa e corretta richiesta dal Bando”. “Le richieste comunali – spiega l’assessore - come di consueto, sono state istruite dagli Uffici regionali seguendo l’ordine demografico. I comuni beneficiari sono: Bari, Taranto, Foggia, Andria, Barletta, Lecce, Molfetta, Bitonto, Monopoli, Trani, Gioia del Colle, Corato, San Severo, Modugno, Gravina, Giovinazzo, Manfredonia, Canosa, Fasano, Francavilla Fontana, Terlizzi, Mola di Bari, Gallipoli, Alberobello”  
   
   
AUSTRIA, STRABAG RADDOPPIA CAPACITÀ IN SVIZZERA  
 
Vienna, 21 marzo 2011 - Il gigante austriaco delle costruzioni Strabag acquista simultaneamente le società Brunner Erben e Astrada, diventando il numero tre del settore sul mercato elvetico. Grazie alle ultime acquisizioni, il giro d´affari annuale svizzero raddoppierà fino a raggiungere circa 800 milioni di franchi (615 milioni di euro), ha comunicato lunedì il direttore d´impresa Hans Peter Haselsteiner. L´obiettivo sarà quello di continuare ad estendere la presenza sul mercato svizzero. I circa 1000 dipendenti di Erben e Astrada continueranno ad essere impiegati e i due marchi saranno mantenuti. La Brunner Erben lavora in tutta la zona di Zurigo e nell´est della Svizzera, raggiungendo con 700 dipendenti un fatturato annuo di circa 160 milioni di euro. Astrada è invece leader nei cantoni di Soletta e Berna con 350 dipendenti e un fatturato annuo di 85 milioni di euro. Naturalmente con l´acquisto di queste due grandi società svizzere, la Strabag rafforza la sua presenza sia nell´edilizia del soprassuolo che nella costruzione di vie di comunicazione.  
   
   
MILANO: SPORTING MIRASOLE, ZAMBETTI: PRONTE NUOVE MISURE  
 
Milano, 21 marzo 2011 - Per risolvere le problematiche degli inquilini del complesso Sporting Mirasole di Opera (Mi), interessati da procedimenti di vendita frazionata e di sfratto da parte della proprietà, saranno messe in campo misure più opportune. Lo hanno deciso l´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, rappresentanti della Prefettura di Milano, il sindaco di Opera Ettore Fusco, l´assessore provinciale al Territorio Fabio Altitonante e il direttore generale dell´Aler di Milano Domenico Ippolito, che, il 16 marzo, insieme ai rappresentanti della proprietà e degli inquilini, hanno fatto il punto della situazione a Palazzo Lombardia. Nel corso dell´incontro si sono fatte le valutazioni più opportune, anche alla luce della mozione approvata dal Consiglio regionale lo scorso mese di gennaio e della nuova norma di legge statale, che ha prorogato sino a fine 2011 gli sfratti per finita locazione. Regione Lombardia si è infatti impegnata, nei confronti del Governo nazionale, a sollecitare tale proroga, che oggi va a beneficio anche delle famiglie di Opera. Sono state considerate in particolare le esigenze sociali, soprattutto delle famiglie più deboli e degli anziani, che devono essere affrontate con uno sforzo comune. ´Ho formulato alcune proposte per la risoluzione del problema - ha evidenziato Zambetti - e ho chiesto al Comune, alla proprietà e ad Aler di verificare immediatamente. Ci siamo dati appuntamento tra quindici giorni, per valutare la loro fattibilità e la loro tempestiva realizzazione. Ho riscontrato anche l´impegno di tutti i presenti, istituzioni, proprietà e inquilini, per contribuire attivamente e con piena disponibilità´. ´C´è la volontà massima da parte di tutti - ha concluso Zambetti - per risolvere questa situazione´.  
   
   
CROAZIA, CALO DEI PREMI ASSICURATIVI A GENNAIO  
 
Zagabria, 21 marzo 2011 - Secondo i dati pubblicati dall´Ufficio Croato per le Assicurazioni (Huo), alla fine dello scorso gennaio i premi lordi delle società assicurative locali sono stati pari a 857,8 milioni di kune (circa 117,5 milioni di euro), ossia 75 milioni di kune (10,27 milioni di euro) in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Alla fine dello scorso gennaio i premi delle assicurazioni non vita sono stati pari a 681,6 milioni di kune (circa 93,3 milioni di euro), ossia lo 0,8 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2010, mentre i premi delle assicurazioni vita nello stesso periodo sono stati pari a 176,1 milioni di kune (circa 24,12 milioni di euro), il che rappresenta un aumento del 3,2 per cento. I premi delle assicurazioni vita nello stesso periodo sono aumentati del 3,5 per cento e i premi dell´assicurazione obbligatoria per le autovetture (circa 26,9 milioni di euro) hanno registrato un aumento del 2,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso.  
   
   
FALSI: BENE ANCI COMMISSIONE MADE IN ITALY L´ASSESSOREALLARME PER CRESCITA DEI PRODOTTI CONTRAFFATTI  
 
Milano, 21 marzo 2011 - ´I numeri della contraffazione a Milano e provincia sono quelli di un vero e proprio mercato parallelo. In Lombardia le perdite economiche causate dalla contraffazione sono stimate in quasi 10 miliardi di euro, distribuiti tra le imprese milanesi con oltre 3 miliardi, bresciane con oltre 1 miliardo e mezzo, bergamasche con quasi 900 milioni, varesine con oltre 800 milioni e brianzole con quasi 700 milioni. Un grazie va alla Guardia di Finanza per questa importante operazione e al loro costante impegno nella lotta alla contraffazione´. Così Stefano Maullu, assessore al Commercio, Turismo e Servizi di Regione Lombardia, nel commentare il sequestro di oltre 80mila capi di abbigliamento contraffatti operato dalle Fiamme Gialle di Sesto San Giovanni. ´Se si riportasse il fatturato complessivo della contraffazione sul mercato legale - ha proseguito Maullu - si genererebbe una produzione aggiuntiva, diretta e indotta, per un valore di svariati miliardi di euro. In altri termini, per ogni euro sottratto al mercato della contraffazione si attiverebbe nell´economia nazionale legale una produzione aggiuntiva di 2,5 euro, stimolando acquisti di materie prime, semilavorati, servizi e attivando nuova occupazione regolare´. ´Ma quello che provoca allarme - ha concluso Maullu - è rappresentato dall´alta qualità dei tessuti e la precisione delle finiture dei 1500 capi di abbigliamento di griffe italiane ed estere sequestrati. Soprattutto è la considerazione della Guardia di Finanza che tali capi fossero destinati al mercato legale a generare preoccupazione. Si tratta di un ulteriore salto di qualità del mercato della contraffazione e un varco allarmante nel fronte dei commercianti. Dobbiamo tenere alta la guardia affinchè i prodotti originali siano la base della filiera di vendita al dettaglio. Su questo versante sono lieto che l´Anci abbia deliberato la nascita di una commissione ´Città del Made in Italy´ per la promozione del marchio 100% qualità. Ma è soprattutto l´idea di licenziare un modello di Ordinanza che preveda il controllo con esami a campione anche sulle merci al dettaglio a risultare un nuovo e più incisivo strumento per le amministrazioni locali nella lotta all´industria del falso. Da parte di Regione Lombardia sarà garantito tutto il sostegno a questo nuovo metodo di policy´.  
   
   
EXPORT, 12 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE PER SOSTENERE L´INTERNAZIONALIZZAZIONE. TRA GLI OBIETTIVI PRINCIPALI I MERCATI DELLA TURCHIA, DEL BRASILE E DELL´INDIA.  
 
Bologna, 21 marzo 2011 - Dodici milioni di euro per favorire l’internazionalizzazione delle proprie imprese verso i mercati esteri più in crescita. Sono queste le risorse messe in campo dalla Regione per sostenere l’export delle imprese dell’Emilia-romagna. «L’incremento del Pil regionale nel 2010 – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - ha avuto grande impulso dal +12% dell’export. Riteniamo quindi fondamentale che la parte più creativa e vivace del sistema si rivolga con convinzione ai mercati esteri: il brand Emilia-romagna è forte, ed è garanzia di qualità. Per questo, nonostante il completo azzeramento delle risorse statali dedicate, abbiamo deciso di confermare l’impegno finanziario degli scorsi anni, e dare nuove opportunità di crescita ed espansione a chi fa impresa in Emilia-romagna». Dei 12 milioni di euro stanziati, 9,3 milioni sono stanziati per i bandi e contributi alle imprese in forma aggregata (di cui 3,3 milioni per i consorzi; il resto prioritariamente al bando per le aggregazioni di imprese), mentre con i restanti 2,7 milioni di euro si supportano iniziative promosse e realizzate congiuntamente dalla Regione ed altri partner del sistema produttivo regionale: fiere, associazioni imprenditoriali, camere di commercio e Università. Due i bandi finanziati: il primo è riservato a progetti presentati da associazioni temporanee di impresa (minimo 6 imprese per ogni progetto, con contributi fino al 50% delle spese ammesse che possono riguardare la promozione congiunta in fiere internazionali, incontri d’affari, studi di fattibilità e ricerca di partner commerciali); il secondo è riservato ai consorzi export regionali, rivolti alle Pmi. «Sono paesi in cui ci sono prospettive molto interessanti per la parte più dinamica del nostro sistema, quella che reagisce alla crisi con nuovi investimenti ed innovandosi, e che è largamente maggioritaria nella nostra Regione», ha aggiunto Muzzarelli. I progetti sostenuti riguardano anche in questo caso la promozione congiunta in fiere internazionali, incontri d’affari, studi di fattibilità e ricerca di partner commerciali. Priorità sarà accordata alle iniziative verso alcuni dei grandi mercati extra-europei: Cina, Brasile, India, Russia, Sud Africa e Turchia, senza precludere, in ogni caso, la possibilità di operare anche su altri mercati, emergenti o tradizionali. Con i 2,7 milioni di euro per la promozione del sistema, verranno finanziati eventi di spessore, tra i quali, in particolare: la ‘Settimana dell’Emilia-romagna in Turchia’, nella seconda metà di giugno, con la partecipazione delle imprese di vari settori (meccanica, moda, biomedicale), e successivamente, nella seconda metà dell’anno, con missioni imprenditoriali in aree a forte crescita di quel paese come il sud anatolico e l’area di Izmir; la partecipazione regionale all’anno dell’Italia in Brasile, con eventi che si svolgeranno a partire dalla seconda metà del 2011, anche in collaborazione con le istituzioni nazionali; la valorizzazione della filiera agroindustriale in India e nei paesi dell’Asia Occidentale, con cui ci si propone di continuare ad ampliare le attività già intraprese nel 2009 per la valorizzazione e l’internazionalizzazione delle imprese emiliano-romagnole del settore della meccanica agricola verso l’Asia. Le iniziative faranno perno sulla manifestazione fieristica Eima-agrimach in programma dall’8 al 10 dicembre 2011 a New Delhi e rassegna Eima Gulf 2011 (Abu Dhabi, 18-20 aprile 2011).  
   
   
CRISI DEL SETTORE MOTORISTICO-MECCANICO A BOLOGNA E IN EMILIA-ROMAGNA:AL VIA IL PRIMO INCONTRO DEL TAVOLO REGIONALE. FISSATO UN SECONDO APPUNTAMENTO PER MARTEDÌ 22 MARZO.  
 
 Bologna, 21 marzo 2011 – Al via in Regione il primo incontro del tavolo regionale dedicato al settore motoristico-meccanico. Nel pomeriggio di oggi l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli e l’assessore della Provincia di Bologna Graziano Prantoni hanno incontrato i sindacati bolognesi e regionali di Cgil, Cisl, Uil, Fim e Fiom. Dopo l’incontro di oggi è stato fissato un secondo appuntamento che si svolgerà il prossimo martedì 22 marzo questa volta allargato alle forze imprenditoriali del settore motoristico-meccanico. I dati aggiornati - presentati oggi nel corso dell’incontro - a fronte di una situazione generale con qualche elemento di ottimismo (il Pil dell’Emilia-romagna che a fine anno ha superato il +1,4%, un export quasi al 14%, e altri segnali di ripresa), non sono positivi, e richiedono il massimo impegno per superare una situazione difficile. Il settore del motociclo è uno di quelli che subisce la contrazione maggiore dell’export nel biennio 2008-2010. Un ulteriore dato negativo è che mentre la manifattura regionale e la filiera della meccanica hanno mostrato segnali di recupero nel 2010, il motociclo continua a registrare una contrazione delle vendite anche all’estero. «C’è da tutelare un patrimonio, che non è solo economico ed occupazionale, ma anche di creatività, talento, imprenditorialità», ha evidenziato Muzzarelli, ricordando anche che : «a Bologna e in Emilia-romagna ci sono imprese delle due ruote che ancora oggi costituiscono marchi straordinari di un settore produttivo storico. Alcune vanno bene sui mercati, altre oggi sono in difficoltà ma rappresentano tutte un pezzo di economia e di storia di questa regione. La crisi economica si è inserita in un mercato che già presentava degli ostacoli. Non è un caso, infatti, che le imprese oggi più in salute sono quelle che hanno puntato con convinzione, già prima della crisi del settembre 2009, su innovazione, qualità e specializzazione. Dopo l’incontro con le associazioni imprenditoriali assieme alle organizzazioni sindacali faremo scelte concrete a partire dal Piano triennale delle Attività produttive, per sostenere le imprese attraverso la ricerca con la piattaforma meccanica dei Tecnopoli, l’internazionalizzazione e lafinanza, contribuendo così alla loro competitività nel mondo».  
   
   
FEDERFIDI. GIBELLI: ERA GIUSTO RIDARE PIENA OPERATIVITA´ REGIONE LOMBARDIA HA STANZIATO 20 MILIONI DI EURO PER PMI  
 
Milano, 21 marzo 2011 - ´Sono molto soddisfatto per l´approvazione avvenuta oggi in Giunta di un provvedimento volto a rilanciare il sistema lombardo delle garanzie´. Lo ha detto il 16 marzo il vicepresidente e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli a seguito della deliberazione di Giunta Regionale, proposta dal presidente Roberto Formigoni, di concerto con il vicepresidente. ´Per raggiungere - ha continuato Gibelli - questo importante obiettivo era fondamentale ridare piena operatività a Federfidi. Questo è stato possibile grazie a diversi interventi, tra cui il supporto finanziario dell´ente, effettuato con uno stanziamento significativo di 20 milioni di euro. Il rilancio di Federfidi non si è limitato a un semplice apporto finanziario, ma ha coinvolto un nuovo modello di gestione della società, che prevede procedure relative alla concessione delle garanzie, accompagnata a una rimodulazione della governance societaria, anche tramite l´approvazione di un nuovo business plan. Poter contare su un efficiente sistema regionale di garanzie permetterà alle Pmi lombarde di affrontare con più fiducia questo periodo di forte crisi economica´. ´Questo importantissimo passaggio - ha concluso Gibelli - è avvenuto dopo un confronto serio e responsabile con le associazioni di categoria, quale risultato di un gioco di squadra nel segno del lombardismo´.  
   
   
ESPORTAZIONI CONFERMANO TREND CRESCITA SICILIA  
 
Palermo, 21 marzo 2011 - "I dati appena pubblicati dall´Istat sulle esportazioni delle merci prodotte in Sicilia confermano la tendenza di crescita della penetrazione nei mercati esteri delle imprese siciliane (+47,6%). Un dato significativo in termini quantitativi e qualitativi perche´ pone la Sicilia tra le prime regioni italiane in termini di percentuale di incremento, che conferma i primi fermenti della ripresa economica siciliana. Una crescita che si esprime nell´aumento significativo delle esportazioni in alcuni settori produttivi innovativi, diversi da quelli tradizionali". Cosi´ ha commentato l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, i dati sull´export che sono stati analizzati in uno studio dell´assessorato. Lo studio ha rilevato una ripresa nel 2010, rispetto all´anno precedente, delle esportazioni dei prodotti agricoli (+56,2%), di quelli alimentari (+27,9%), di quelli farmaceutici (+71 %), dei chimici (+66,6%), delle attivita´ televisive cinematografiche (+242,5%). Si e´ registrato anche un trend positivo dei prodotti piu´ tradizionali, come quelli provenienti da cave e miniere,(nel settore lapideo), dei derivati del legno (+114,1%) e dei prodotti petroliferi (+49,9%). "Non e´ quindi vero quello che affermano alcuni giornali economici, che la particolare performance della Sicilia sia dovuta all´incremento delle esportazioni petrolifere. Siamo, invece, di fronte a dati che, raffrontati con quelli degli anni precedenti, evidenziano - ha spiegato Armao - la capacita´ di alcuni settori strategici dell´isola a confrontarsi con mercati esteri e nuovi, dove siamo in grado di offrire prodotti di qualita´ e competitivi". "Il governo regionale - ha concluso l´assessore - si impegna a sostenere la rinnovata capacita´ delle imprese siciliane di affermarsi sui mercati esteri con ogni mezzo, soprattutto, con gli strumenti di incentivazione economica inseriti nel ddl della finanziaria regionale".  
   
   
FVG: SEGANTI, NUOVE SINERGIE PER INTERNAZIONALIZZARE LE IMPRESE  
 
 Trieste, 21 marzo 2011 - Il Tavolo per l´internazionalizzazione delle imprese ha iniziato il 16 marzo a focalizzare problemi e sbocchi connessi ad un tema essenziale per la ripresa del tessuto economico regionale, individuando da subito due debolezze: alcune sovrapposizioni e ´´un buco´´ nelle azioni di sostegno, come lo ha definito l´assessore regionale alle Attività produttive Federica Seganti, e cioè ´´la carenza di agevolazioni e aiuti finanziari per il supporto delle azioni successive alla stipula dei contratti di vendita all´estero´´. ´´I lavori avviati oggi proseguiranno con la messa a punto della parte più decisamente finanziaria da parte di Friulia, Finest e Informest - ha confermato l´assessore a conclusione dell´incontro - e ragioneremo sulle esigenze delle aziende a proposito delle azioni da attuare con l´aiuto delle Camere di Commercio, dei Distretti, delle Fiere e della stessa Informest, per capire tra l´altro quali sono i mercati su cui puntare´´. Alla riunione, che ha fatto seguito alla presentazione dello studio di Informest sull´internazionalizzazione delle imprese del Friuli Venezia Giulia, ha partecipato una nutrita rappresentanza di attori ed esponenti del sistema, tra cui i presidenti di Unioncamere Antonio Paoletti, e di Abi Friuli Venezia Giulia Maurizio Marson, il vicepresidente di Friulia Giorgio Michelutti, la vicepresidente di Informest Silvia Acerbi, Paolo Perin di Finest, Furio Suggi Liverani del Distretto del Caffè di Trieste in rappresentanza dei Distretti, i rappresentanti di Ures, di Api e molti altri. ´´Obiettivo del Tavolo è individuare gli strumenti che soddisfino le esigenze delle imprese per aumentare la loro incisività sui mercati internazionali in un momento in cui la carenza di risorse tocca sia le aziende che le istituzioni pubbliche´´ ha detto l´assessore. Federica Seganti ha quindi rilevato che dall´indagine di Informest si comprende come, per affiancare le aziende del Friuli Venezia Giulia che intendono esportare, sia necessario ´´aiutarle a capire quali possono essere i mercati di riferimento e come ci si confronta con il mercato estero, individuare le azioni di sistema che siano in grado di offrire i migliori risultati e intercettare il maggior numero di imprese e stabilire il pacchetto finanziario da offrire per sostenerle nell´export dei loro prodotti´´. In questo contesto sono emerse le posizioni di Unioncamere, che ha consegnato un documento con le strategie già poste in atto per favorire l´internazionalizzazione e i relativi suggerimenti in proposito, quella di Friulia, che ha confermato come il suo piano strategico, varato lo scorso 15 febbraio, si ricolleghi a quanto indicato da Informest nel suo studio e proponendosi per un ruolo di coordinamento finanziario, quella di Abi, che ha confermato come le banche siano tendenzialmente propense a investire su progetti ad alto potenziale di riuscita. A sua volta Informest ha invitato a dare massimo risalto, nella valutazione delle aziende, non solo ai meri dati di bilancio ma anche e soprattutto al ´´capitale intangibile´´ (qualità del prodotto, professionalità del personale, capacità di innovazione e altro) tenuto in sempre maggior considerazione nei Paesi più avanzati. È stato infine rilevato che se l´analisi della gestione del rischio è essenziale, non meno importante è supportare nelle aziende l´uso combinato delle leve dell´internazionalizzazione e dell´innovazione, un dato reso evidente anche dall´inchiesta di Informest che ha evidenziato la fortissima la correlazione tra questi due comparti (il 48,5 per cento delle imprese intervistate sulla loro propensione all´export ha introdotto innovazioni di prodotto). Tutti hanno dichiarato il proprio apprezzamento per la tempestività con cui è stato indetto il Tavolo di lavoro e sottolineato il ´´ruolo fondamentale´´ della Regione nello sviluppo delle sinergie avviate e nella ricerca delle soluzioni necessarie a dare risposte concrete a un tessuto economico ´´fatto di aziende medie e piccole - ha ricordato l´assessore - che sono perlopiù al di sotto dei 50 dipendenti e tra le quali quelle con meno di 10 dipendenti costituiscono la maggioranza´´.  
   
   
PORTOVESME: REGIONE SARDEGNA SIGLA INTESA AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO"  
 
Cagliari, 21 Marzo 2011 - "Riprende positivamente il percorso per il recupero del sito industriale e per il rilancio del territorio, rispetto al quale l´attenzione della giunta continua ad essere ai massimi livelli". Lo detto il presidente della Regione Ugo Cappellacci commentando l´intesa sulla Portovesme srl, raggiunta il 16 marzo a Roma al Ministero dello sviluppo economico. "Si tratta di un decisivo passo in avanti per la definizione della vertenza Portovesme srl", ha commentato dal canto suo, l´assessore dell´Industria Oscar Cherchi, subito dopo aver apposto la propria firma sull’accordo sottoscritto al Ministero dello sviluppo economico. L´intesa ricomprende i diversi punti critici evidenziati dall’amministratore delegato Carlo Lolliri nel corso di incontro svoltosi nei giorni nella sede di Confindustria e ribaditi successivamente durante una riunione svoltasi all’assessorato dell´Industria, che avevano convinto lo stesso assessore a richiedere una convocazione urgente al Ministero. Questa mattina Cherchi, accompagnato dal direttore generale Sergio Cocciu, assieme con l’ad. Carlo Lolliri, ed una delegazione di sindacalisti del Sulcis, aveva incontrato il capo di gabinetto del Ministro Romani, Luigi Mastrobuono. "Abbiamo trattato i temi più urgenti – fa sapere Cherchi - e il primo concreto risultato è stato quello della comunicazione a Terna dell’acquisizione, da parte della Portovesme srl di ulteriori 14 Mw di capacità di interconnector, quindi di energia a prezzo sostenibile, che con altri 9 Mw da acquisire entro la fine di marzo impegneranno Portovesme srl a non sospendere gli investimenti che, è bene ricordarlo, ammontano a circa 300 milioni di euro, con ricadute occupazionali assai preziose per il territorio, soprattutto in questo momento". "Oltre la comunicazione a Terna, proprietario e responsabile della rete di trasmissione Nazionale di energia elettrica ad alta e ad altissima tensione, sono stati chiariti alcuni aspetti sulle rinnovabili: anche in questo ambito – aggiunge l’assessore all’Industria – erano d’obbligo alcuni chiarimenti sul decreto legislativo del 3 marzo riguardante l’attuazione della direttiva europea in materia di promozione dell’Energia rinnovabile: questi ci sono stati forniti puntualmente, anche se questo particolare aspetto sarà argomento di discussione più approfondita nei prossimi incontri, in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. "Il Ministero - aggiunge l´esponente della giunta Cappellacci - ha anche iniziato una procedura di verifica con il Cipe per accertare lo stato dell’iter per la pubblicazione della delibera del 18 novembre 2010 e, in accordo con gli altri ministeri competenti, sta predisponendo le risposte da inviare alla Commissione Europea". Al termine del vertice è stato preso l´impegno su un nuovo incontro con le parti entro marzo per verificare lo stato delle attività ancora in corso.  
   
   
IMPRESE ABRUZZESI: CHIODI,CRESCITA SI MISURA SU RICAMBIO GENERAZIONALE  
 
Roccaraso, 21 marzo 2011 - "La mancanza di un serio ricambio generazionale è stato uno dei problemi irrisolti dell´imprenditoria abruzzese". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenendo alla manifestazione "White information ‘ I giovani e il passaggio generazionale" - promossa a Roccaraso da Confindustria Teramo. Il presidente della Regione nel suo intervento ha fatto il punto sulla situazione economia dell´Abruzzo alla luce anche "del difficile processo di risanamento che sta vivendo la sanità regionale, che in termini pratici si traduce poi in un forte assorbimento di risorse intellettive ed economiche importanti per tutto il sistema Abruzzo". Insieme con la mancanza di ricambio generazionale "all´impresa abruzzese - ha aggiunto il presidente - è mancata anche la giusta assistenza della classe di governo e molte volte la politica non è stata in grado di gestire cambiamenti o promuovere azioni di rinnovamento". Partendo da questo punto, il presidente Chiodi ha fatto riferimento al recente accordo sottoscritto dalla Regione con la Bei (Banca europea degli investimenti). "Con la Bei ‘ ha detto Chiodi ‘ abbiamo inserito oltre ad azioni di finanziamento per investimenti infrastrutturali da parte delle imprese, anche la possibilità di destinare risorse ai processi di facilitazione di ricambio generazionale, come l´acquisto di quote all´interno di una società oppure ad azioni di joint-venture. Questo è un fatto nuovo che la classe imprenditoriale abruzzese non deve sottovalutare e farsi sfuggire, anche perché le tre banche locali con le quali abbiamo stretto le convenzioni con la Bei, Tercas, Bnl e Carichieti, hanno accolto con interesse e entusiasmo questo elemento. Con queste premesse ‘ ha concluso Chiodi ‘ l´accordo con la Bei può essere molto utile nell´ottica di un cambio generazionale delle imprese abruzzesi".  
   
   
ARTIGIANATO: SEGANTI, REGIONE SOSTIENE IL SETTORE  
 
 Palmanova, 21 marzo 2011 - "L´amministrazione regionale considera l´Artigianato di fondamentale importanza per l´economia del Friuli Venezia Giulia e la sua rivitalizzazione è uno dei nostri obiettivi. Per questo abbiamo assicurato anche per il 2011 un adeguato finanziamento per sostenerlo, oltre che diverse novità normative". Lo ha affermato il 20 marzo l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, intervenuta alla Festa di San Giuseppe Artigiano, tradizionale appuntamento di "Confartigianato Udine" - svoltosi quest´anno a Palmanova -, occasione per premiare le imprese artigiane e le piccole imprese della provincia di Udine. È stato il presidente di Confartigianato Udine, Carlo Faleschini, a indicare lo stato del settore, duramente colpito dalla crisi, ma fiducioso - grazie anche all´attenzione della Regione - in un prossimo futuro meno difficile e con prospettive di sviluppo. Nel suo intervento l´assessore Seganti ha insistito sul concetto di azienda-famiglia: quello del Friuli Venezia Giulia è "un tessuto economico sfaccettato ma tenace proprio per il coinvolgimento degli imprenditori e delle loro famiglie nel fare impresa, sopportando le difficoltà ma anche lavorando con fermezza per superarle". Ma "per molto tempo non abbiamo saputo trasferire ai giovani questo tipo di fidelizzazione al lavoro, questa forma d´orgoglio nobile che ha caratterizzato la nostra gente". "Purtroppo - ha continuato - abbiamo perso, con la crisi, molte ditte. Quelle che stanno continuando a lavorare e produrre stanno sviluppando una maggiore attenzione per le opportunità che derivano dalla modernizzazione delle strutture, dall´innovazione, dall´internazionalizzazione, resa indispensabile anche dalla contrazione del mercato interno". Ecco, allora, che la Regione intende "accompagnare" le imprese che intendono vendere i loro prodotti all´estero; ma ecco, anche, che ha messo a disposizione del comparto, attraverso diversi strumenti (Mediocredito, Ebiart, Cata, Camere di Commercio) oltre 13 milioni di euro a cui si aggiungono le risorse trasferite al Fondo di Rotazione del comparto (Fria) dal 2009 a oggi che ammontano a 75 milioni di euro. Le risorse da sole però non bastano, serve anche un quadro normativo adatto alle esigenze del settore. "Abbiamo avviato la riforma della disciplina organica dell´artigianato - ha affermato l´assessore Seganti - e sono state apportate integrazioni e modifiche al Testo Unico sugli incentivi alle imprese artigiane con l´introduzione dei prestiti partecipativi e la previsione del regime ´de minimis´ per il consolido del Fria; abbiamo apportato modifiche al bando sulla ricerca Por Fesr, aggiungendo risorse regionali a quelle comunitarie". Entro la fine di marzo, poi, si concluderà l´iter relativo per l´approvazione della riforma della Lr 12/2002 (Disciplina organica dell´artigianato): "da essa verranno semplificazione delle procedure e razionalizzazione degli interventi" ha sottolineato Seganti, e verranno "introdotte nell´ordinamento regionale le botteghe-scuola, elemento di raccordo tra mondo del lavoro e mondo della formazione, rivalutando così il ruolo del maestro artigiano". Infine l´assessore si è soffermata sull´attività amministrativa della Regione "volta a una risposta sempre più veloce" chiedendo che continuino "collaborazione e dialogo per affrontare i problemi e cercare le migliori soluzioni nell´ambito delle risorse e degli strumenti che abbiamo a disposizione".  
   
   
TAVOLO CONCERTAZIONE PER NUOVE CIG IN DEROGA PROROGA DELLO STATO CRISI DEL SETTORE DEL LEGNO ARREDAMENTO IN PROVINCIA DI GORIZIA  
 
Trieste, 21 marzo 2011 - Il Tavolo di concertazione - convocato dall´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi - ha dato parere positivo all´autorizzazione di tre Cig in deroga: a favore della ´´Carraro Drive Tech´´ di Gorizia (per un numero massimo di 84 lavoratori) dal 14 marzo sino al 13 luglio, della Cooperativa ´´San Giorgio´´ di San Giorgio della Richinvelda (per 25 lavoratori) dal 22 marzo sino al 21 luglio. Ambedue le aziende in questi periodi intendono proseguire nell´attuazione del piano di risanamento aziendale al termine del quale non sono previsti esuberi. La terza concessione riguarda l´hotel ´´Là di Moret´´ di Udine (per 16 addetti) al massimo dal 4 marzo sino al 31 maggio a causa di lavori di ripristino dei locali attualmente inagibili. Resta confermato lo stato di disagio del settore ´´legno ed arredo´´ del Goriziano, che nel biennio 2009-2010 ha perso 189 posti di lavoro. Proprio in considerazione di questa ´´fase di forte contrazione occupazionale del comparto´´, come ha ricordato l´assessore Brandi, il Tavolo di concertazione, su sua proposta, ha deciso di prorogare lo stato di crisi del settore (in scadenza il prossimo 1° aprile) al 31 dicembre 2012. È stato inoltre deciso di dare una scadenza (31.12.2012) agli ´´stati di crisi´´, approvati nel 2006 senza averne fissato un termine, per il settore tessile regionale, per il distretto friulano della Sedia, per il Sanvitese, il commercio nelle zone di confine, il comparto elettronica Fvg e la montagna delle province di Udine e Pordenone. Nel corso della riunione l´assessore Brandi ha informato i componenti del Tavolo di concertazione dell´andamento nei primi due mesi del 2011 delle concessioni di ore di Cig nel Fvg. Le cifre fornite dall´assessore al Tavolo di concertazione indicano infatti che le ore complessive di cassa integrazione (ordinaria, speciale e in deroga) erogate in tutto il Friuli Venezia Giulia nel febbraio 2011 si attestano a quota 979.455, mentre a febbraio 2010 avevano superato i 2 milioni. ´´Di certo dati parziali e, dunque, da valutare con attenzione, per vedere se le tendenze si consolidano nel tempo´´ - ha dichiarato l´assessore Brandi, che ha poi proseguito: ´´oggettivamente il numero di ore di cassa integrazione registrate lo scorso mese in regione, rispetto all´analogo periodo 2010, ´parla´ di una riduzione di poco superiore al 50 per cento´´.  
   
   
COMMERCIO: SEGNALI INCORAGGIANTI DAL GIAPPONE CONFERMATO ORDINE DI ACQUISTO PRODOTTI PER AZIENDA ABRUZZESE  
 
 Pescara, 21 marzo 2011 - "In un momento così tragico e difficile per il Giappone, abbiamo ricevuto in queste ore una notizia sorprendente che ci lascia ben sperare e conferma la forza e la determinazione del popolo nipponico. Una delle aziende abruzzesi che ha partecipato poche settimane fa al Foodex di Tokyo, ha infatti ricevuto la conferma di un ordine di acquisto di propri prodotti da parte di un importatore giapponese: questo significa che la grande macchina economica del paese asiatico sta già dando segnali incoraggianti di ripresa. Si tratta di una notizia positiva anche per i nostri operatori che hanno evidentemente ben seminato durante l´importante appuntamento fieristico". Questa l´annuncio dato questa mattina dall´assessore alle Politiche Agricole Mauro Febbo, nel corso di un convegno presso la Camera di Commercio di Pescara, al quale ha preso parte anche il titolare dell´azienda, Alfredo Falcone. Nello specifico l´ordine giunto negli uffici dell´azienda di Moscufo, riguarda la fornitura di 1.000 cartoni di prodotti dolciari. Una richiesta che ha sorpreso non poco i vertici dell? azienda pescarese che sicuramente non si aspettavano segnali così immediati a pochi giorni dal terremoto e dallo tsunami che hanno sconvolto il Giappone causando migliaia di morti, devastazioni e danni ingenti al tessuto economico nipponico. "Ancora una volta - sottolinea l´assessore Mauro Febbo - registriamo segnali positivi dai mercati esteri. Questa è la conferma dell´importanza dei grandi appuntamenti fieristici internazionali. In Giappone si sono create le condizioni per aprire nuove frontiere e intessere rapporti commerciali con un Paese che ha mostrato di apprezzare la grande qualità dei nostri prodotti".  
   
   
FVG: TONDO AD INAUGURAZIONE FRIULI FUTURE FORUM DELLA CCIAA  
 
Udine, 21 marzo 2011 - ´´Mettere a disposizione della comunità produttiva un pensatoio e un incubatore di idee è un contributo importante in questo momento di crisi in cui solo chi si mette in discussione e sa innovare potrà essere protagonista del rilancio della nostra economia´´. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Renzo Tondo il 18 marzo all´apertura ufficiale in piazza Venerio del ´´Friuli Future Forum´´, lo spazio creato dalla Cciaa di Udine per fare conoscere le eccellenze friulane sui mercati mondiali. ´´In questi ultimi tempi ho girato molto sul territorio - ha commentato Tondo - e una delle cose che mi ha dato più soddisfazione è stato constatare quante siano le piccole e medie imprese della regione che hanno saputo conquistare mercati nel mondo, contribuire all´occupazione, esportare cervelli all´estero: tutto questo da sole, con la forza dell´innovazione. Oggi non esistono certezze, vince chi si mette in discussione guardando al futuro: la nostra storia è quella di gente che ha saputo farlo nel passato e mi pare che anche oggi non manchi questa energia. Per questo - ha concluso - anche iniziative come questa sono un contributo alla vitalità del nostro sistema produttivo, soprattutto perchè si poggiano sul lavoro di giovani professionalità´´. Tondo ha ricordato come l´Amministrazione regionale sia impegnata nel velocizzare i processi decisionali e a sprigionare risorse da investire per il rilancio. ´´Nessuno ha la bacchetta magica per trovare la soluzione alla crisi - ha commentato il presidente - ma tutti siamo chiamati a dare sostegno a chi ha la volontà di mettersi in gioco e contribuire al benessere e all´occupazione´´. 400 metri quadrati tra il piano terra, il soppalco e un´area al piano inferiore con 50 posti a sedere per un centro multimediale, il Friuli Future Forum è aperto a tutti, con schermi touch-screen, web-cam, ampia zona wi-fi e una zona cottura per eventi enogastronomici. Friuli Future Forum sarà anche uno spazio che verrà sfruttato da realtà esterne alla Camera di Commercio e alle imprese e alle categorie ad essa collegate, ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo. ´´E´ un progetto che ha una parte virtuale già molto avviata e significativa ma che vuole essere anche un impegno concreto dell´ente camerale per rilanciare il cuore di Udine con iniziative vivaci´´. Numerosi i rappresentanti della Regione presenti al taglio del nastro a testimoniare il sostegno al progetto della Camera di Commercio: tra gli altri, l´assessore regionale alla Funzione pubblica Andrea Garlatti, i consiglieri regionali Daniele Galasso, Franco Iacop, Roberto Novelli.  
   
   
POLO CHIMICO TERNI, PRESIDENTE MARINI E ASSESSORE ROSSI: DESTA SORPRESA INTERESSE MERAKLON PER BASELL  
 
Perugia, 21 marzo 2011 - "Desta sorpresa il comportamento della Meraklon che, da una parte invia lettere di licenziamento a tutti i lavoratori, mentre dall´altra fa sapere di essere interessata all´acquisizione del sito ternano della Basell". Lo affermano, il 18 marzo, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l´assessore regionale allo Sviluppo economico, Gianluca Rossi, in merito a quanto dichiarato dal direttore generale dell´azienda, in un´intervista pubblicata sulla stampa locale. "Riteniamo che quando ci sono di mezzo i diritti dei lavoratori e le sorti dell´economia - sottolineano Marini e Rossi - occorra avere a tutti i livelli la massima serietà e rispetto. Lo stesso chiediamo alla Basell: di assumere un atteggiamento rigoroso in funzione del piano di sviluppo industriale". "Come Regione, e lo abbiamo ribadito in tutte le sedi - proseguono-, ci preme innanzitutto la salvaguardia e lo sviluppo del Polo chimico ternano, in funzione del suo ruolo strategico non solo per l´economia umbra, ma a livello nazionale. Abbiamo anche più volte ribadito - rilevano ancora Marini e Rossi - che, quale che sia il soggetto industriale che svolgerà la sua attività in questa area, essa dovrà essere comunque finalizzata all´attività industriale e non ad altro". "Come istituzioni - concludono la presidente Marini e l´assessore Rossi - continueremo a vigilare con il massimo impegno, affinché l´impresa o le imprese interessate diano le massime garanzie di serietà e affidabilità".  
   
   
EX MABRO, PROSEGUE IL PERCORSO DELLA NUOVA PROPRIETÀ  
 
Firenze, 21 marzo 2011 - Fare il punto sulla situazione della ex Mabro di Grosseto e le sue prospettive future. E’ stato questo l’obiettivo dell’incontro convocato il 18 marzo a Firenze dall’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini e cui, oltre ai rappresentanti delle istituzioni grossetane, ai sindacati e alla Fidi Toscana ha partecipato la direzione dell’azienda Abbigliamento Grosseto. Dall’incontro è emerso che, al fine di evadere gli ordini produttivi di breve termine, l’azienda che ha rilevato la Mabro si avvarrà di un numero di occupati superiore a quello presente: ai 120 dipendenti attuali se ne dovrebbero aggiungere altri trenta. La Abbigliamento Grosseto ha inoltre ribadito i suoi obiettivi prioritari: la qualificazione del marchio Mabro, lo sviluppo e l’approfondimento di nuove possibilità di mercato, la massimizzazione dell’utilizzo del capitale umano e la valorizzazione delle professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici, il perseguimento delle piene potenzialità offerte dallo stabilimento di Grosseto. “Il cammino intrapreso dalla nuova proprietà della Mabro prosegue – ha commentato l’assessore – E noi, comunque, vogliamo seguirlo passo passo”. Prossimo appuntamento tra poco più di un mese, il 27 aprile. Per quella data è stata infatti concordata, su espressa richiesta dei sindacati, una nuova riunione per approfondire il piano di sviluppo che in questi giorni l’azienda sta predisponendo, allo scopo di esaminare il quadro degli interventi che Abbigliamento Grosseto intende attuare.