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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Marzo 2011
ROMA, PUBBLICITA’: «7 MILA SANZIONI CONTRO VOLANTINAGGIO ABUSIVO»  
 
Roma, 29 marzo 2011 - «In pochi mesi abbiamo elevato settemila sanzioni contro volantinaggio ed affissioni abusive, per il rispetto delle ordinanze sindacali disposte a tutela del decoro urbano. Chi deturpa l’ambiente deve essere punito ed è per questo che ho chiesto al nucleo Pics-decoro della Polizia municipale di avviare le necessarie verifiche per sanzionare chi in questi giorni ha promosso campagne pubblicitarie non a norma, in particolare nei quartieri Eur e Trieste-salario. Il volantinaggio e le affissioni abusive di manifesti non solo pregiudicano la qualità del decoro cittadino ma costituiscono un comportamento fortemente lesivo per l’ambiente sia sotto il profilo del consumo di materiali che per l’aumento della quantità dei rifiuti prodotti ed abbandonati in strada, senza contare che l’abbandono di tali rifiuti contribuisce alla compromissione della funzionalità di tombini e caditoie». Lo ha dichiarato il 24 marzo l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Marco Visconti.  
   
   
CULTURA, ALEMANNO: «IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA NON SI TOCCA»  
 
Roma, 29 marzo 2011 - «Il Festival internazionale del Film di Roma non si tocca. Al ministro Galan voglio dire due cose. Primo che quella tra il festival di Roma e quello di Venezia è ormai una polemica superata. E un Ministro della Repubblica deve unire i territori e non dividerli riaprendo vecchi contenziosi. Secondo, il Festival di Roma lo pagano innanzitutto sponsor privati e poi, solo in minima parte, le Istituzioni del territorio, mentre da parte del Ministero non c’è alcun contributo. Quindi se continuare a svolgere il Festival del Cinema lo decide la città di Roma, sia sul lato istituzionale sia, soprattutto, sul versante della società civile e del mondo culturale. E noi abbiamo già deciso da tempo di andare avanti con un Festival che continua a crescere ogni anno e ha sempre maggiori riscontri nazionali e internazionali». È quanto dichiarato il 25 marzo dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno.  
   
   
DUSTIN HOFFMAN E BRYAN ADAMS INSIEME PER LA NUOVA CAMPAGNA PROMOZIONALE DELLE MARCHE. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SPACCA A LOS ANGELES PER LA FIRMA DEL CONTRATTO E L``AVVIO DEL SET.  
 
Ancona, 28 Marzo 2011 - Dustin Hoffman e Bryan Adams. Con questa prestigiosa quanto originale accoppiata la Regione Marche lancia la sua nuova campagna promozionale da ´Oscar´. Dopo aver affidato nel 2010 al volto e alla voce del Piccolo grande uomo, mr. Kramer o miss Tootsie che dir si voglia lo spot ´Marche le scoprirai all´Infinito´, la Regione ha confermato anche per il 2011 Dustin Hoffman quale testimonial delle Marche nel mondo. Con una eccezionale novita`: accanto allo spot che lo scorso anno ha fatto tanto parlare di se`, il premio Oscar leghera` la propria immagine non piu` solo alle bellezze paesaggistiche, storiche ed architettoniche della regione, ma anche ai prodotti del Made in Marche, grazie ad una campagna fotografica. A firmare gli scatti, il musicista, oggi fotografo di fama mondiale, Bryan Adams. Ormai e` ufficiale: il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca e il dirigente del servizio Cultura Raimondo Orsetti, hanno sottoscritto a Los Angeles il contratto con Dustin Hoffman e Bryan Adams per la campagna 2011. Obiettivi della missione del presidente Spacca in California: l´incontro con i vertici del J.paul Getty Museum di Los Angeles per trattare la restituzione dell´Atleta di Lisippo all´Italia e la possibile collaborazione con la prestigiosa istituzione culturale americana; l´avvio della nuova strategia di comunicazione in Italia, Europa ed Usa affidata a Dustin Hoffman e Bryan Adams, fondata sulla linea dell``integrazione tra Cultura e Turismo; incontri con gli imprenditori italiani che operano nella west coast per sviluppare nuove forme di collaborazione. E dopo la firma dei contratti con Dustin Hoffman e Bryan Adams per la campagna promozionale 2011, via, subito, al set fotografico presso lo studio 5th & Sunset Studios a West Hollywood, con i lavori che sono proseguiti per due giornate di fila. Il presidente Spacca ha assistito nel backstage alle performances dei due artisti. In questa nuova campagna, che affianchera` quella televisiva in cui Hoffman recita l´Infinito di Leopardi in un viaggio ideale tra le meraviglie delle Marche, il premio Oscar e` fotografato in contesti istituzionali, ma anche con alcuni simboli della regione: calzature, fashion, agricoltura ed ambiente. Nelle foto, discreto ma ´efficace´, apparira` il logo della Regione Marche, rielaborato appositamente da un grafico di Los Angeles, che ha utilizzato per l``occasione i colori del cuoio e la struttura della pelle, richiamando la grande tradizione calzaturiera delle Marche, fino a farne un marchio di qualita`. ´Nel 2010 ´ dice Spacca ´ Dustin Hoffman e` venuto nelle Marche per realizzare lo spot `Marche le scoprirai all´infinito´, oggi e` la nostra regione che viene negli Stati Uniti. In questo modo vogliamo presentarci su un importante mercato turistico, suscitare, gia` nel momento della lavorazione della nuova campagna, interesse e curiosita` verso questa operazione. Spot e scatti fotografici sono utili non solo per creare suggestioni che fanno conoscere la nostra terra, ma anche per arricchire il valore del lavoro dei marchigiani, dei nostri prodotti manifatturieri, dei vini, del fashion che infatti sono co-protagonisti della nuova campagna grazie agli scatti di Bryan Adams e al volto di Dustin Hoffman. La campagna fotografica affianchera` lo spot lanciato nel 2010 ´Marche le scoprirai all´Infinito´, in cui Dustin Hoffman declama i versi di Leopardi lottando con la dizione italiana. Nata nel clamore, l´operazione Marche-dustin Hoffman ha suscitato sin dal suo esordio grande interesse e accesi dibattiti, in Italia, in Europa e negli stessi Usa, dove lo spot e` divenuto caso di studio nella prestigiosa Universita` di Harvard. Se Mina lo aveva criticato, i giudizi a favore avevano subito preso il sopravvento. "Lo spot e` un capolavoro di antiretorica", aveva detto il presidente di Pubblicita` Progresso Alberto Contri. E cosi` intellettuali del calibro di Umberto Piersanti, Davide Rondoni, Giorgio De Rienzo. Perfino l``Accademia della Crusca scese in campo per esprimere il suo apprezzamento nei confronti dello spot attraverso il presidente onorario Francesco Sabatini. Per non parlare della stampa estera, dal New York Times al Daily Mail, da Variety alla Reuters al Sidney Morning Herald. A queste prestigiose testate si aggiungono giornali e riviste di settore, siti internet specializzati di ogni parte del mondo: inglesi, spagnoli, danesi, messicani, tedeschi, austriaci, addirittura thailandesi e indiani. E su You Tube lo spot ha spopolato..  
   
   
AL VIA LA QUINTA EDIZIONE DI “DOC IN TOUR”, RASSEGNA DI DOCUMENTARI NELLE SALE DELL’EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 29 marzo 2011 - Ventidue documentari selezionati; trentuno sale coinvolte in ventotto località dell’Emilia-romagna; centosessantaquattro passaggi di documentari in due mesi di rassegna; cinquemila gli spettatori che nel corso della scorsa edizione hanno assistito alle proiezioni. Sono alcuni numeri di Doc in Tour – Documentari in Emilia-romagna, la cui quinta edizione prenderà il via l’1 aprile e si protrarrà fino al 31 maggio 2011.  
   
   
LA NOTTE DEI CORTI VIVENTI 6: SARÀ “SUSTOLO” IL NOME DEL SESTO NANO.  
 
Matera, 29 marzo 2011. Una commissione imparziale e preparata, la nota “cros’ca” di Egghia!, si è riunita pochi giorni fa per deliberare. Dopo aver esaminato attentamente le moltissime proposte avanzate dai numerosi fan del Bue, si è giunti alla conclusione di aggiungere a Trufolo, Lìcchilo, Frusc’colo, Strìmmilo e Pinniscilo, mascotte delle precedenti edizioni, un degno compagno: “Sustolo”. A proporre l’originale e divertente nome sono state le creative e perfettamente allineate all’“Egghia! style” Chiara Rubino, Angela Calia, Viviana e Laura Colucci. Partecipando al contest on-line “Il sesto nano come si chiama?”, le quattro ragazze materane hanno avuto la stessa simpatica idea e si sono così aggiudicate gratuitamente un posto esclusivo in prima fila per La Notte dei Corti Viventi 6. Una delle vincitrici, contattata telefonicamente, nell’apprendere la notizia della vittoria ha così affermato: “Sustolo vuol rappresentare il materano medio annoiato, skazzato e sempre stanco. Per questo rimarrà un nano e non crescerà mai. Al contrario spero cresca e si evolva sempre più questa pregevole manifestazione che permette a molti registi e produttori locali di proporre opere visive spesso di elevata qualità”. La “cros’ca” di Egghia! ricorda inoltre che mancano ancora pochi giorni per poter inviare alla direzione artistica i propri cortometraggi. Per partecipare alla Notte dei Corti Viventi 6, infatti, è necessario scaricare il bando collegandosi al sito ufficiale della rassegna www.Egghia.it/lanottedeicortiviventi  ed inviare entro il 30 Marzo 2011 la propria opera via mail e per posta all’indirizzo: Egghia! Via Casalnuovo, 174. 75100, Matera. L’iscrizione è aperta ai residenti in Basilicata o in una delle cinque località pugliesi limitrofe al Comune di Matera: Altamura, Gravina, Santeramo, Laterza e Ginosa. L’evento La Notte dei Corti Viventi, giunta alla sua sesta edizione, è nata da un’idea del regista materano Antonio Andrisani che ne cura la direzione artistica. L’organizzazione e la promozione dell’evento, invece, sono affidate ad Egghia! L’iniziativa tende a sostenere la creatività e l’ingegno dei filmakers locali, emergenti o già affermati, offrendo loro un importante spazio di confronto ed una prestigiosa vetrina in cui poter presentare i propri lavori ad un folto pubblico di appassionati. L’evento rappresenta sul territorio una delle poche occasioni concrete per poter ammirare ed apprezzare il meglio delle piccole produzioni cinematografiche locali e le passate edizioni hanno sempre registrato un grandissimo interesse da parte sia del pubblico che dei media. Www.egghia.it/    
   
   
EUREKA: LA MATEMATICA A TEATRO, UN VOLUME DI GIOVANNI CATALANO PER AVVICINARE I GIOVANI ALLO STUDIO DELLA MATEMATICA E DELLA SCIENZA  
 
 Parma, 29 marzo 2011 – Si chiama “Eureka”, ed è un libro sui generis: l’incontro virtuoso tra arte, matematica e teatro, l’esito di un percorso didattico mirato ad avvicinare i giovani allo studio della matematica. Una matematica non così lontana e così fredda come si pensa, ma, al contrario, vicina, più vicina di quanto si potrebbe immaginare: anzi, parte integrante della nostra vita quotidiana. Il volume di Giovanni Catalano, docente di lettere negli istituti superiori, attore e regista amatoriale, è stato presentato oggi in Provincia nel corso di un incontro a cui sono intervenuti, oltre all’autore, Giuseppe Romanini, il presidente della Compagnia La Duchessa Carlo Vismara, Laura Bortolan, docente del liceo scientifico Bertolucci e l’editore Arturo Gagliardi. Pubblicato dalla casa editrice Magna Graecia con il contributo della Provincia di Parma e della compagnia teatrale dialettale La Duchèssa, il libro concretizza un’esperienza vissuta dagli insegnanti e dagli alunni di tre classi dell’Istituto d’arte Toschi dal 2002 al 2006. È. Il testo, composto da atti unici a quadri, mette insieme argomenti di matematica, fisica, storia e letteratura, e riesce a coniugare la scienza con lo spettacolo. Nei tre atti teatrali raccolti nel volume (“Il Bigollo e lo zero”, “La versiera ovvero la strega di Agnesi”, “Eureka”) si ha a che fare con Archimede (Iii sec A.c), Leonardo Fibonacci (Xiii sec) e Luca Pacioli (Xv sec.), Maria Gaetana Agnesi (Xvii sec.): grandi esponenti della cultura scientifica, e della matematica in particolare, che qui sono presentati come personaggi di una pièce e devono affrontare problemi e trovare soluzioni. Il tutto è trattato in maniera molto accattivante per gli studenti. Il libro vuole infatti essere un modo per rendere più attrattive la matematica e la scienza, ed è stato scritto anche con l’intento di avvicinare i giovani al teatro e all’attività teatrale amatoriale. E i ragazzi del Toschi che dal 2002 al 2006 hanno rappresentato i tre atti unici raccolti nel volume, seguiti da insegnanti di matematica e fisica e di lettere, hanno accolto dentro di sé il messaggio e se ne sono fatti portatori. Hanno capito e hanno dimostrato, quei ragazzi, che si può fare matematica anche recitando.  
   
   
REINTEGRATE LE RISORSE DEL FONDO UNICO PER LO SPETTACOLO  
 
 Roma, 29 marzo 2011 - Ii Decreto legge, approvato dal Consiglio dei ministri il 23 marzo 2011, assegna al Ministero per i Beni e le Attività Culturali - a partire dal 2011 e in misura permanente - 236 milioni di euro, che saranno così ripartiti: 149 milioni di euro al Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), 80 milioni di euro alla tutela e al recupero del patrimonio storico, architettonico, artistico e archeologico, 7 milioni di euro agli istituti culturali. Al termine del Consiglio dei ministri, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha annunciato, in conferenza stampa, le novità riguardanti il mondo della cultura. Durante la seduta di Palazzo Chigi, il ministro Bondi ha lasciato ufficialmente il governo, ma prima di lasciare, spiega Letta, come si vede “alla luce del nuovo provvedimento, ha fortemente voluto che fossero risolti i problemi relativi al Fus”. Cancellata la tassa sul cinema introdotta dal decreto Mille-proroghe, (che prevedeva dall’1 luglio 2011 e fino al 31 dicembre 2013 il pagamento di un euro in più per le proiezioni cinematografiche), i fondi, destinati non soltanto al ripristino del Fus per la cultura ma anche al finanziamento stabile delle misure di agevolazione fiscale per il cinema (Tax credit), arriveranno da altra fonte. Istituito con la legge 30 aprile 1985, n. 163, il Fondo unico per lo spettacolo e per il sostegno finanziario ad enti, istituzioni, associazioni, organismi ed imprese operanti nei settori delle attività cinematografiche, musicali, di danza, teatrali, circensi e dello spettacolo viaggiante, nonché per la promozione di manifestazioni e di iniziative aventi carattere e rilevanza nazionali da svolgere in Italia o all´Estero, è ripartito annualmente tra diversi settori ed ogni anno una relazione annuale si occupa di illustrare l’utilizzo dei fondi, contenente elaborazioni e dati sull’attività di sostegno pubblico svolta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali a favore dello spettacolo dal vivo e delle attività cinematografiche.  
   
   
BUSCEMI: FUS REGIONALE LOMBARDO A TUTELA NOSTRA CULTURA COINVOLGIMENTO DEI PRIVATI PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO  
 
 Milano, 29 marzo 2011 - Un fondo per la cultura che, attraverso l´ausilio di Regione Lombardia e altre realtà anche private, possa sostenere l´impresa culturale Lombarda. Questa la proposta lanciata ieri dall´assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi all´incontro con i rappresentanti dei Circuiti Teatrali Lombardi, svoltosi a Palazzo Reale, nelle sale dov´è allestita la mostra ´I giovani ribelli del ´48: memorie del Risorgimento lombardo´, organizzata da Regione Lombardia. Il confronto è stato centrato sull´analisi e le possibili soluzioni delle problematiche del settore. Oltre all´assessore Buscemi era presente anche Mario Resca, direttore generale presso il Ministero dei Beni culturali, e il presidente dell´Agis (Associazione generale italiana dello Spettacolo) Lombardia Fiorenzo Grassi. ´Insieme con il presidente Roberto Formigoni abbiamo deciso di creare, attraverso la sottoscrizione di un accordo, - ha spiegato Massimo Buscemi - una sorta di Fus lombardo che, con il contribuito di Regione Lombardia, imprese, fondazioni bancarie, fondazioni di altra natura, industrie, multinazionali e altri soggetti, possa sostenere il sistema teatrale e tutto il ´sistema cultura´ lombardo, consolidandone il suo sviluppo, mettendo in campo alcuni milioni di euro. Molti dei nostri teatri hanno infatti bisogno di restauri conservativi; i fondi serviranno anche a questo. Auspico che dopo Pasqua, comunque entro la primavera, sia possibile sottoscrivere questo accordo´. Tra le altre iniziative proposte dall´assessore Buscemi, dopo aver raccolto le istanze delle rappresentanze teatrali, anche quella di portare nella conferenza delle Regioni la proposta di applicare al Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo) i costi standard che dovranno essere equilibrati, dalla Lombardia alla Sicilia. ´Non si capisce - ha ribadito Buscemi - secondo quale altro criterio venga suddiviso il Fus. Ad esempio non è chiaro il motivo per cui i teatri lombardi debbano ricevere meno risorse rispetto a quelli del Lazio. Da qui la necessità di riequilibrare i costi standard, anche perché le spese dei teatri lombardi non possono essere il 50 per cento rispetto a quelli del Lazio: mi sembra una sproporzione evidente´. Le proposte dell´assessore Buscemi hanno riscosso l´apprezzamento da parte delle rappresentanze teatrali, che hanno accolto con favore l´idea che un ente importante come la Regione dialoghi con prestigiose realtà private per sostenere le loro necessità. ´Il sistema teatrale lombardo e milanese - ha detto in conclusione Massimo Buscemi - è tra i più importanti d´Italia, non solo per la Scala ma per le diverse realtà che arricchiscono il panorama culturale. Solo coinvolgendo i soggetti privati, che hanno fatto del mecenatismo il fiore all´occhiello dell´imprenditoria della nostra regione, sarà possibile valorizzare l´industria teatrale lombarda, che auspico possa primeggiare anche nei prossimi 100 anni´.  
   
   
SPECIALE 150: PREMIATA LA VETRINA PIÙ BELLA  
 
Roma, 29 marzo 2011- Tutti i titolari di esercizi commerciali sono invitati a partecipare alla gara fotografica a tema unico: “Il 150° dell’Unità d’Italia… in vetrina” organizzata dal Ministero Difesa, che intende premiare le migliori vetrine di esercizi commerciali, dedicate alla ricorrenza. È sufficiente inviare una o più foto della propria vetrina, dedicata al tema del 150° anniversario dell´Unità d´Italia seguendo le istruzioni descritte nel sito internet: www.Difesa.it. In sintesi: La partecipazione alla gara è gratuita ed aperta a tutti i titolari di attività commerciali. Ogni concorrente può iscriversi una sola volta presentando un massimo di due fotografie, le quali devono essere inviate all´atto dell´iscrizione in formato digitale Jpeg (estensione .Jpg) per un massimo di 8 Mbyte. Le fotografie possono essere a colori o in bianco e nero, scattate direttamente con macchine fotografiche digitali oppure ottenute da scansioni di fotografie a pellicola o stampe fotografiche. Le fotografie potranno essere ritoccate o elaborate purché mantengano un contenuto realistico; la giuria infatti, a suo insindacabile giudizio, prediligerà files originali di scatto e le foto meno elaborate. Le fotografie partecipanti alla gara devono essere inviate unicamente on-line, attraverso il sistema di registrazione e caricamento web disponibile alla pagina: http://www.Difesa.it/approfondimenti/150vetrine/ Quanto all’invio delle fotografie, esso deve essere effettuato in un´unica volta, nel periodo che va dall´apertura della gara alla sua chiusura (alle ore 23.59 del 31 marzo). La selezione delle fotografie è prevista entro il 15 aprile 2011. La pubblicazione delle fotografie selezionate è prevista il 30 aprile 2011. La comunicazione e pubblicazione on-line delle fotografie vincitrici è prevista entro il 5 maggio 2011. Ai vincitori sarà inviata comunicazione unicamente attraverso l´indirizzo e-mail utilizzato per l’invio della foto alla gara. Il premio dovrà essere ritirato personalmente (o, dandone previa comunicazione, da un eventuale delegato) presso i locali messi a disposizione dalla Difesa, in occasione della premiazione che si terrà con tempi e modalità da definire. Il Ministero della Difesa ha la piena facoltà di utilizzare gratuitamente le fotografie vincitrici, congiuntamente o separatamente, per qualsiasi utilizzo consentito dalla legge, citando il nome dell´autore. Per l´iscrizione alla gara fotografica è prevista la compilazione completa e veritiera di un modulo online, nel quale sono chiesti alcuni dati personali, essenziali per il corretto svolgimento per le operazioni di ammissione alla gara fotografica. L´interessato o la persona presso la quale sono raccolti i dati personali sono precedentemente informati - fra l’altro – (oralmente o per iscritto) circa: le finalità e le modalità del trattamento cui sono destinati i dati; la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati; le conseguenze di un eventuale rifiuto di rispondere; i soggetti (o le categorie di soggetti) ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di responsabili o incaricati, e l´ambito di diffusione dei dati medesimi. Le fotografie potranno essere inviate al portale della Difesa tramite una procedura di caricamento che sarà resa disponibile a partire dalle ore 18.00 di lunedì 21 marzo 2011. Un´apposita commissione valuterà le immagini pervenute, che saranno premiate dal Ministero della Difesa.  
   
   
LE MARCHE NEGLI USA PER TRATTARE LA RESTITUZIONE DELL´ATLETA DI FANO, MEGLIO NOTO COME LISIPPO: IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SPACCA INCONTRA I VERTICI DEL J. PAUL GETTY DI LOS ANGELES..  
 
Ancona, 29 Marzo 2011 - Le Marche alla ´riconquista´ del Lisippo. Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, accompagnato dal dirigente del Servizio cultura Raimondo Orsetti, ha visitato il prestigioso museo J. Paul Getty Trust a Los Angeles nell´ambito di una missione in California finalizzata principalmente a trattare la restituzione all´Italia dell``Atleta di Fano, scultura bronzea risalente al periodo ellenistico realizzata dallo scultore greco Lisippo. Un´opera rinvenuta nel 1964 da un pescatore fanese al largo di Fano e successivamente entrata in possesso del museo californiano che la espose per la prima volta nel 1974. Nel 2007 l´associazione culturale ´Le cento citta`´ presento` un esposto alla Procura di Pesaro per violazione delle norme doganali e contrabbando e il pm Silvia Cecchi chiese al gip dell´epoca Daniela Barberini, la confisca della statua. L´11 Febbraio 2010 il gip Mussoni decide per la confisca dell´opera ma il Getty chiede la sospensione della confisca, richiesta respinta il 21 Aprile 2010 dal tribunale di Pesaro. L``incontro del presidente Spacca con la direzione del museo e` avvenuto dunque alla vigilia della sentenza definitiva che il gip di Pesaro sara` chiamato a pronunciare su una vicenda tanto annosa quanto sentita in Italia e nelle Marche. Una missione, quella del presidente Spacca, particolarmente significativa: dopo un contenzioso trentennale, proprio pochi giorni fa il J. Paul Getty Trust ha dovuto restituire all``Italia la Venere di Morgantina e l´attenzione anche mediatica verso il prestigioso ente culturale in seguito a questa vicenda rappresenta secondo le Marche terreno ´fertile´ per trattare anche la restituzione del Lisippo. Durante la sua visita al Getty, il presidente Spacca si e` soffermato a lungo dinanzi alla statua insieme al direttore della divisione antichita`, K. Wight, ed al vicepresidente M.a. Hartwig. ´La statua ´ ha sottolineato Spacca ´ ricopre un valore di grande testimonianza per la cultura italiana. Le Marche da tempo hanno espresso il loro straordinario interesse affinche` questa opera d´arte ritorni a Fano. Abbiamo fiducia verso un``istituzione prestigiosa come il Getty che sicuramente vorra` interpretare correttamente questa richiesta: sarebbe il modo piu` significativo per manifestare in chiave etica il proprio ruolo di ente culturale di rilevanza mondiale´. A fronte di cio` Spacca ha dichiarato l``impegno della Regione Marche ad ´attivare una proficua collaborazione culturale con il museo´. Da parte loro, i vertici dell``ente culturale Americano hanno apprezzato il primo confronto avuto con le Marche, dimostrando interesse ad approfondire il percorso delineato, anche in base agli accordi sottoscritti con il Ministero dei Beni Culturali italiano. Un percorso, dunque, avviato e che potrebbe concretizzarsi con una visita del direttore del J. Paul Getty Trust, invitato dal presidente Spacca, nelle Marche. Scheda: ´L´atleta Di Fano´ L``atleta di Fano, Atleta vittorioso, Atleta che si incorona o Lisippo di Fano, conosciuto negli Stati Uniti anche come Victorious Youth (Giovane Vittorioso) o Getty Bronze, e` una scultura bronzea risalente al periodo ellenistico realizzata dallo scultore greco Lisippo (Iv sec. A.c.) Le dimensioni della statua sono in altezza (misurata dal capo al polpaccio, visto che i piedi non sono presenti) 151,5 cm, in larghezza 70,0 cm e in profondita` 28,0 cm. Quindi le dimensioni erano proporzionate al vero. Il peso e` di 50 kg circa. L``ipotesi piu` accreditata e` che la statua sia naufragata nel medio Adriatico insieme alla nave che la stava trasportando dalla Grecia verso la penisola italiana, diretta probabilmente al porto di Ancona. Vicende della statua dal ritrovamento a oggi E´ un venerdi` del settembre 1964 quando il peschereccio ´Ferruccio Ferri´ di Romeo Pirani, un pescatore fanese morto nel 2004, ripesca la statua al largo di Fano. Con i compagni Pirani sotterra il bronzo in un campo di cavoli e mette in circolazione una fotografia. ´A Gennaio ´ racconto` poi ´ si presento` un signore di cui non so il nome, che lo compro` per tre milioni e mezzo di lire. Che ci siamo spartiti fra noi´. Nel 1974 il Museo Getty di Los Angeles espone per la prima volta la statua di Lisippo. L´ha pagata 3,9 milioni di dollari, ma come sia entrata a far parte della sua collezione resta un mistero. Secondo lo storico fanese Alberto Berardi l´Atleta lascio` Gubbio con una spedizione di forniture mediche inviate in Brasile ad un missionario. Poi fu acquistato dal consorzio internazionale d´arte Artemis e, nel 1971, spedito al Dorner Institut di Monaco per il restauro. L´allora direttore del Metropolitan Museum Thomas Hoving esamina il bronzo nel 1972 a Monaco ma non conclude l´acquisto per i troppi dubbi sulla provenienza. Anche Paul Getty rinuncia, ma alla sua morte l´operazione va in porto. Nel 1990 il Ministero dei Beni Culturali italiano segnala a quello degli Esteri che un nuovo frammento del Lisippo e` stato dissotterrato dal campo di cavoli di Carrara di Fano. Ma la trattativa Italia-usa si riapre solo in seguito, con il ministro Rocco Buttiglione e poi con il successore e vice premier Francesco Rutelli, che vince un braccio di ferro con il Getty per la restituzione di 39 opere esportate illegalmente, fra cui la Venere di Morgantina. L´atleta di Fano pero` e` troppo importante per il museo californiano. E l´ex direttore Michael Brand insiste: non c´e` alcuna prova che appartenga all´Italia. Fano e le Marche non si arrendono. Il 4 Aprile 2007 l´Associazione Culturale ´Le cento citta`´ presenta un esposto alla procura di Pesaro per violazione delle norme doganali e contrabbando. Il pm Silvia Cecchi chiede al gip dell´epoca Daniela Barberini, la confisca della statua: una sanzione accessoria, applicabile anche quando il reato e` prescritto. Il 19 Novembre 2007 il gip rigetta la richiesta. Il pm e ´Le Cento Citta`´ fanno ricorso, con il sostegno dell´Avvocatura di Stato e il 12 giugno 2009 il nuovo gip Lorena Mussoni dichiara il bronzo ´patrimonio indisponibile dello Stato´. Essendo stata ripescata da una nave italiana e sbarcata a Fano, la statua era soggetto a obbligo di denuncia e lo Stato avrebbe dovuto poter esercitare un diritto di prelazione o di acquisto coattivo. Il responsabile della collezione Getty, Stephen Clark viene interrogato il 21 dicembre 2009 a Pesaro, produce documenti sulla presunta buona fede del museo. 11 Febbraio 2010 il gip Mussoni decide per la confisca dell´opera Il Getty chiede la sospensione della confisca. Il 17 Febbraio 2010 la Giunta della Regione Marche delibera l´adozione di iniziative giudiziarie ed extragiudiziarie a sostegno del tentativo dell´Avvocatura di Stato di pervenire ad una pronuncia da parte della Autorita` giurisdizionale degli Stati Uniti di contenuto favorevole alla restituzione della statua. 21 Aprile 2010 il tribunale di Pesaro respinge la sospensione del Getty.  
   
   
RISORSA E VALORE, LA CULTURA RILANCIA.  
 
 Ancona, 29 Marzo 2011 - Una chiamata a raccolta attraverso lo sguardo di Osvaldo Licini col viandante rivolto verso la luna di leopardiana memoria e le colline marchigiane: e` il manifesto del prossimo Forum per la cultura, che si terra` l´8 e 9 aprile al Teatro delle Muse, dal titolo ´Cultura come risorsa come valore´. ´Un´immagine simbolica che intende invitare alla riflessione sulle politiche culturali, allargando gli orizzonti e proponendo sentieri percorribili ´ ha spiegato l´assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, questa mattina in conferenza stampa tenuta, non casualmente, nella Pinacoteca di Ancona, luogo di riferimento per il sapere -. Vogliamo aprire un confronto a tutto campo e misurarci su nuove proposte per affrontare le problematiche che investono il mondo della cultura e il suo rilancio quale elemento strategico di sviluppo del Paese e della comunita` regionale´. Marcolini, ha focalizzato l´attenzione sul settore dei beni e delle attivita` culturali a seguito del parziale ripristino del Fondo unico per lo spettacolo operato dal Governo nazionale, dopo la decisa presa di posizione di istituzioni locali ed autorevoli rappresentanti del mondo della cultura. Una `boccata di ossigeno´ che non risolve, pero`, il sottoinvestimento sulla cultura: ´E`` stata vinta una battaglia - ha detto Marcolini - ma il Governo nazionale continua a gestire la politica culturale con fondi limitati e non sufficienti per realizzare un progetto vero ed incisivo volto a valorizzare e rilanciare la cultura italiana nel mondo. La mobilitazione di protesta e` ancora attuale e valida per contrastare i tagli alle Regioni e al sistema delle autonomie locali e il sottodimensionamento dei fondi per la politica culturale. La Regione Marche ha un approccio completamente diverso nei confronti di questo settore che considera, oltre che un diritto fondamentale per la comunita`, un motore per lo sviluppo economico essenziale per uscire dalla crisi. Proprio per questo ´ ha aggiunto l´assessore ´ in controtendenza rispetto alla linea governativa basata solo sui tagli, e nonostante la crisi lacerante, abbiamo aumentato nel bilancio regionale 2011 le risorse che complessivamente passano da 7 a 12 milioni di euro. Abbiamo puntato alla riorganizzazione e al rilancio della cultura in forte sinergia con il turismo, l``artigianato, l``enogastronomia e l``ambiente´. Nel corso della conferenza stampa si e` parlato delle prospettive per dare centralita` e priorita` alle politiche culturali come fattore di progresso e di crescita civile, morale ed economica. ´La cultura rappresenta un elemento di `lievito´ che offre opportunita` occupazionali e di sviluppo di nuove attivita`. Investire in cultura significa investire in qualita` ed eccellenza, e` lo strumento che apre allo sviluppo in connessione con altri settori come il turismo, la valorizzazione del territorio, ma anche le politiche sociali e la produzione industriale´ ha concluso Marcolini. Ricchissimo il programma illustrato in mattinata - alla presenza degli assessori provinciali e comunali alla Cultura di Ancona, Jesi, Pesaro, Urbino, Fermo, Osimo, Recanati, Tolentino - per un Forum che apre al confronto internazionale e a proposte sul piano locale. Oltre all´assessore Marcolini, che parlera` della politica regionale, illustreranno le loro analisi: Pierluigi Sacco, professore di Economia della Cultura, Universita` Iulm di Milano;paolo Scalpellini,direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici delle Marche; Sergio Arzeni, Direttore Oecd ´ Ocse di Parigi; Jack Lang, parlamentare della Assemblea Nazionale Francese e gia` Ministro della Cultura di Francia intervistato da Luca De Biase - giornalista de Il Sole 24 Ore. ´Quale futuro per la cultura nel nostro Paese?´ e` invece il titolo della tavola rotonda coordinata da Roberto Grossi, Presidente Federculture, nel corso della quale interverranno: Marco Cammelli, docente Universita` di Bologna, Marco Causi, parlamentare e docente Universita` Roma Tre, Innocenzo Cipolletta, economista e dirigente d´azienda, Massimo Ghini, attore del sindacato degli artisti, Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima (Gruppo Intesa), Giuseppe Piccioni, regista, Giampiero Solari, regista teatrale e televisivo. Il presidente Gian Mario Spacca trarra` le conclusioni della prima giornata dei lavori. Alle ore 21,00, in collaborazione con Amat, il recital di Antonio Albanese. Sabato, 9 aprile, presentazione dei risultati dei gruppi tematici di lavoro coordinata da Raimondo Orsetti, Dirigente del Servizio Cultura, con le conclusioni dell´assessore Marcolini. Al termine l´assemblea approvera` il Manifesto per la difesa e la valorizzazione della cultura. In serata, infine, si terra` il Videoart Festival, in collaborazione con Federculture al Ridotto del Teatro delle Muse.  
   
   
"METODI INTERCULTURALI DI SVILUPPO COMUNITARIO" SOFIA (BULGARIA), 26-31 MARZO 2011 QUARTO INCONTRO INTERCULTURALE TRA SACERDOTI , POPE, PASTORI, DIACONI, MONACI E MONACHE DELLE AREE RURALI EUROPEE  
 
Sofia, 29 marzo 2011- Dal 26 al 31 marzo delegazioni di sacerdoti provenienti da 5 diversi paesi europei (Italia, Bulgaria, Estonia, Norvegia e Romania) sono riuniti a Sofia nell’ambito del progetto Imcod, Intercultural Methods of Community Development (Metodi interculturali di sviluppo comunitario), promosso dall’Unione europea nel quadro del programma Lifelong Learning Programme - Grundtvig, con l’obiettivo di confrontarsi per rafforzare il loro ruolo nei processi di sviluppo delle comunità rurali dei loro paesi. La dimensione interculturale dell’iniziativa permette lo scambio di esperienze tra religiosi per comparare le diverse realtà e attivare comuni strategie di sviluppo locale e delle parrocchie. Il progetto Imcod coinvolge sacerdoti, ma anche diaconi, monaci e monache appartenenti a differenti confessioni cristiane: Ortodossa, Evangelico-luterana e Cattolica. Le attività previste dal programma mirano a offrire un’occasione di scambio e conoscenza tra i partecipanti, oltre a favorire la visita e l’incontro con le realtà parrocchiali, caritative e diocesane di diverse aree rurali della Bulgaria. All’incontro partecipano sacerdoti invitati dalla Facoltà di Teologia dell’Università di Craiova (Romania), dalla Facoltà di Teologia dell’Università di Sofia (Bulgaria), dall’Istituto di Teologia della Chiesa Evangelica Luterana di Tallin (Estonia) e dalla Scuola di Teologia di Oslo (Norvegia). Il programma fa seguito a momenti analoghi di lavoro tenutasi a Craiova nel novembre 2010, a Tallin nel settembre 2010 e a Reggio Emilia lo scorso febbraio, per concludersi poi a maggio in Norvegia. Nel nostro territorio l’iniziativa è promossa da Europe Direct - Carrefour europeo Emilia che, ormai da diciotto anni, opera come Centro d’informazione, orientamento, assistenza e consulenza sulle politiche e le opportunità dell’Unione europea. Inoltre, Europe Direct - Carrefour europeo Emilia, che pone al centro della sua azione la valorizzazione delle realtà locali emiliane in un’ottica di reciproca conoscenza e integrazione europea, vanta ormai anche una lunga esperienza nell’ambito di azioni di sviluppo rurale. La delegazione emiliana che parteciperà al quarto incontro interculturale in Bulgaria è composta da Don Giovanni Nicolini responsabile delle Parrocchie di Sant’antonio da Padova a la Dozza e S. Giovanni Battista a Calamosco (Bologna), Don Francesco Scimè delle Parrocchie di Caselle, Ronchi, Bolognina e Sammartini (Crevalcore, Bologna) e dai diaconi reggiani Manlio Bottazzi della Parrocchia del Sacro Cuore, Marino Gallo e Adler Rituani della Unità Pastorale di San Giuseppe e Coviolo.  
   
   
CALABRIA: APPROVAZIONE DEL RIORDINO DEL REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI  
 
Catanzaro, 29 marzo 2011 - L’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, ha commentato l’approvazione del riordino del registro delle associazioni culturali da parte della Giunta Regionale. “Molte sono le associazioni culturali che operano in Calabria. Attraverso l’albo regionale – ha dichiarato Caligiuri - intendiamo esaltarne la qualità e promuovere sviluppo economico e sociale”. L’esecutivo presieduto da Scopelliti intende qualificare gli operatori della cultura, per costruire una Calabria basata sull’economia della conoscenza. Il registro attuale conta circa 700 soggetti iscritti secondo regole formali. Il riordino prevede che l´iscrizione avvenga sulla base di criteri di qualità come la vitalità dell´associazione, le ricadute economiche prodotte con l’attività culturale e la visibilità sui media. Le associazioni e le istituzioni culturali avranno 60 giorni di temp, a decorrere dal 16 marzo 2011, per aggiornare la loro iscrizione o per proporne una nuova sulla base dei nuovi criteri. Gli aggiornamenti avverranno poi con cadenza semestrale secondo le stesse regole. Sul sito della Regione Calabria www.Regione.calabria.it/  nell’area di interesse “Cultura”, è possibile acquisire maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione e scaricare i moduli da compilare. Successivamente sarà pubblicato l’albo completo delle associazioni riconosciute, le quali saranno le uniche a poter accedere ai contributi regionali.  
   
   
TREDICESIMA EDIZIONE DELLA SETTIMANA DELLA CULTURA: IN VALLE D’AOSTA DAL 9 AL 17 APRILE 2011  
 
 Aosta, 29 marzo 2011 - L’assessorato dell’istruzione, come ogni anno, ha accolto l’invito del Ministero per i Beni e le Attività culturali e, dal 9 al 17 aprile, darà vita alla Settimana della Cultura, giunta alla tredicesima edizione. In particolare saranno organizzate iniziative volte a rafforzare nei cittadini la sensibilità e l’interesse verso il patrimonio archeologico, architettonico, storico, artistico e culturale della Valle d’Aosta. Per l’occasione, l’ingresso alle mostre, ai castelli e ai siti inseriti nella manifestazione sarà gratuito o ridotto. «L’iniziativa – sottolinea l’Assessore Laurent Viérin – è finalizzata a rafforzare nei cittadini il valore dei beni culturali quale parte della storia della comunità,a far conoscere il patrimonio della nostra comunità e a comunicare, in modo particolare alle future generazioni cui sono rivolte una serie di attività mirate, l’importanza che tali beni rivestono nella formazione civica di ogni individuo. La Settimana della Cultura diventa così una valida occasione per una fruizione delle testimonianze storiche, archeologiche e monumentali presenti sul territorio e un momento di completamento delle attività di “Restitution”, che l’Assessorato sta portando avanti con convinzione e risultati, programmate proprio per superare il concetto di ‘straordinario’ che ha sempre caratterizzato gli eventi culturali. La manifestazione promossa dall’Assessorato – prosegue Laurent Viérin – è quindi un’ulteriore opportunità per tutti i valdostani di conoscere e riscoprire la bellezza e l’unicità del patrimonio culturale locale e si inserisce a pieno titolo nelle iniziative rivolte anche ai turisti che nelle loro mete ricercano sempre più il “plus” che offre la cultura». La Xiii Settimana della Cultura sarà inaugurata sabato 9 aprile, alle ore 9.00, al sito archeologico presso il Giardino dei Ragazzi di Via Festaz, ad Aosta, con l’apertura del cantiere evento Mores urbani: costumi di vita negli spazi quotidiani di Augusta Prætoria. Nel corso della settimana sarà possibile partecipare alle visite guidate al Museo Archeologico Regionale. Tra le altre opportunità di visita: il Museo del Tesoro della Cattedrale, l’area funeraria fuori Porta Decumana (ex Mont-blanc), la Villa romana della Consolata, gli scavi della Chiesa di San Lorenzo, il Criptoportico forense, la Maison des anciens remèdes di Jovençan (dove saranno anche organizzate serate a tema), la Casa Nicole a Bard così come tutti i castelli e le mostre ad entrata gratuita. L’11 aprile sarà presentato l’applicativo multimediale relativo ai capitelli del Chiostro di Sant’orso. Quattro saranno gli eventi particolari organizzati nei castelli: sabato 9 aprile, in collaborazione con il Comune e la Biblioteca di Saint-pierre si terrà un itinerario poetico-musicale al Castello Sarriod de La Tour; domenica 10 aprile l’Associazione culturale Il maniero di Cly proporrà visite guidate al Castello di Cly; lunedì 11 aprile il Castello di Issogne sarà aperto la sera, con intrattenimento melodico a cura dell’Istituto musicale pareggiato della Valle d’Aosta; sabato 16 aprile il concerto Il viaggio del mandolino barocco – per la prima volta in Italia, al Castello reale di Sarre – concluderà la Xiii Settimana della Cultura. Un ciclo di conferenze si svolgerà alla Biblioteca regionale di Aosta: sabato 9 aprile vi sarà la conferenza-spettacolo Da Gilgamesh a Omero, immagini e voci da un mondo perduto; martedì 12 aprile Guy Tiberghien parlerà di Mémoire et cerveau : le souvenir et l’oubli; giovedì 14 aprile Rosanna Roccia affronterà il tema Camillo Cavour, dall’Accademia militare di Torino al Forte di Bard; venerdì 15 aprile dibattito con tre scrittori valdostani sul tema Uno sguardo sulle nuove tendenze della letteratura italiana; sabato 16 aprile Forum des chercheurs d’histoire valdôtaine, dedicato al Medioevo. In collaborazione con l’Alliance française de la Vallée d’Aoste vi sarà la presentazione del libro Villa Médicis di Dominique Fernandez, il 9 aprile, nel Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale. Le esposizioni visitabili gratuitamente saranno le seguenti: La cultura dell’ospitalità al Museo Archeologico Regionale (con, il 14 aprile, visita guidata e incontro con Marco Cuaz sul tema L’invenzione del turismo alpino. Miti, rappresentazioni e usi della montagna dai viaggiatori romantici ai nostri giorni); Il Coraggio al Centro Saint-bénin (con, il 16 aprile, visita guidata a cura di Ilaria Bonacossa della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo); Giovanni Thoux alla Chiesa di San Lorenzo, Dora Campagna alla sala espositiva Hôtel des États; Vallée d’Aoste 1848-1870 all’Espace Porta decumana della Biblioteca regionale; Langue et littérature en Vallée d’Aoste au Xvième siècle alla hall della sala confrenze della Biblioteca regionale. Anche la Saison Culturelle parteciperà alla Settimana della Cultura, rendendo libero l’accesso agli spettacoli Edipo Re il 14 aprile al Teatro Giacosa e alle proiezioni cinematografiche del 12 e 13 aprile. Resterà invece a pagamento le esibizioni del 15 aprile, nell’ambito del Printemps Théâtral, dei gruppi teatrali di Bionaz e Gignod. Altro spettacolo organizzato nell’ambito della Settimana della Cultura, Vita di Anselmo d’Aosta, messo in scena da Nuovababette Teatro, programmato per il 12 aprile alla Cittadella dei Giovani, con ingresso libero. Per i più giovani saranno organizzati laboratori didattici alla Maison des anciens remèdes di Jovençan (scuola dell’infanzia e primaria); il laboratorio Il mio libro di legno al Mav di Fénis (per bambini e genitori, a pagamento, il 13 aprile), visite guidate ad Aosta romana (scuola secondaria). In collaborazione con il Forte di Bard, la visita al Museo delle Alpi e alla mostra Wildlife photographer of the year potrà essere effettuata a prezzo ridotto. Inoltre, il 15 aprile, si svolgerà un incontro con l’etologo Giuseppe Bogliani. In collaborazione con la Fondazione Clément Fillietroz, il 12 e 17 aprile si svolgerà la Yuri’s Night a Saint-barthélemy: conferenza, spettacolo del Planetario e osservazione del cielo guidata, su prenotazione e a tariffa ridotta. In collaborazione con la Fondation Grand Paradis sarà possibile effettuare visite gratuite al Museo Jean-paul Ii, al Villaggio dei Minatori di Cogne e ai tre centri visitatori del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Saranno altresì possibili visite guidate gratuite alla Maison Bruil e al castello di Introd, alla Maison de Cogne Gérard-dayné e a Châtel-argent di Villeneuve. Il 16 aprile, al Villaggio dei Minatori di Cogne, sarà possibile partecipare all’iniziativa Due passi con i minatori: un percorso di scoperta per adulti e bambini. In collaborazione con il Mav – Museo dell’Artigianato Valdostano di Tradizione di Fénis, l’ingresso al museo sarà gratuito e il 10 e 17 aprile un gruppo di artigiani effettuerà alcune dimostrazioni pratiche. In collaborazione con la Fondazione Natalino Sapegno, in orario pomeridiano, saranno organizzate visite guidate alla Tour de l’Archet di Morgex mentre l’accesso alla mostra biografica Natalino Sapegno: la letteratura forma di tutta la nostra vita sarà libero e gratuito. In collaborazione con l’Association valdôtaine des Archives Sonores, visita libera pomeridiana della mostra Au fil des ondes : 150 ans de télécommunication en Vallée d’Aoste, alla Maison de Mosse di Avise. In collaborazione con il Comune di Torgnon, il 15 aprile si svolgerà la conferenza di presentazione del nuovo allestimento tecnologico del Museo etnografico Petit Monde, nell’ambito del progetto Trekking autour du Cervin della Comunità montana Monte Cervino. Musei in cammino proporrà un unico percorso regionale, evidenziando le specificità delle singole realtà, al fine di diffondere la cultura etnografica, salvaguardare le radici culturali della comunità valdostana e valorizzare i centri locali. Parteciperanno la Maison de Cogne Gérard-dayné, il Museo della vite e del vino e l’Ecomuseo Laiterie de Tréby di Donnas, il Museo À Étroubles, avant toi sont passés…, l’Ecomuseo della media montagna di Fontainemore, l’Ecomuseo Walser di Gressoney-la-trinité, la Maison Bruil di Introd, Il sentiero dei mulini di La Magdeleine, il Museo etnografico L’homme et la pente di La Salle, il Museo del Ricco di Lillianes, L’école d’autrefois di Perloz, il Musée Gerbore di Saint-nicolas, Lo Drap: l’anima tessile di una comunità di Valgrisenche e Un tempo la veillà nella stalla di Antey-saint-andré. Per informazioni: Per informazioni: 0165 273430 - 273436 (orario ufficio)  
   
   
FONDAZIONE AQUILEIA: PRESENTATI LAVORI SVOLTI E PROSPETTIVE  
 
 Udine, 29 marzo 2011 - "La Fondazione Aquileia è stata fortemente voluta dall´amministrazione comunale e dalla Regione Friuli Venezia Giulia per intervenire adeguatamente e rimediare allo stato di abbandono in cui Aquileia versava da almeno 60 anni". Lo ha ricordato il 25 marzo il presidente della Fondazione, Alviano Scarel, durante l´incontro con la stampa nella sede della Regione a Udine, alla quale è intervenuto l´assessore regionale alla Cultura Elio De Anna, che ha ribadito "l´importanza strategica di Aquileia sullo scenario internazionale" e ha annoverato la Fondazione Aquileia "tra le eccellenze che avranno l´onore di rappresentare la nostra Regione alla mostra che inaugura a Roma il 31 marzo per i 150 anni dell´Unità d´Italia". "La Fondazione - ha detto ancora Scarel - sta lavorando con una visione alta, che prevede competenze specifiche e professionalità adeguate, ed è il primo soggetto in Italia al quale il Ministero per i Beni e le Attività culturali ha conferito aree archeologiche". Lo Statuto prevede che essa si doti di un piano strategico e la Fondazione ne ha affidato l´elaborazione al Dipartimento di economia dell´Università di Udine, per la parte economica, al comitato scientifico della Fondazione per il progetto scientifico (già approvato) e allo studio Land di Milano la pianificazione paesaggistica. Si dovranno poi mettere in relazione i dati per dare luogo a un intervento che coniughi testimonianze antiche e le esigenze dell´Aquileia attuale. Il piano dovrà rispondere ai requisiti previsti per il piano di gestione Unesco ed essere conforme alle linee guida per le aree archeologiche emanate dal ministero dei Beni Culturali. Necessariamente un piano complesso e dai tempi molto lunghi, ma è chiaro - ha notato il presidente Scarel - che la Fondazione nell´attesa dei risultati non poteva restare inerte e si è mossa su piani diversi: manutenzione ordinaria delle aree conferite in uso (fondo e stalla Pasqualis, fondo Cal, Sepolcreto,cossar), attività di ricerca e scavo funzionali alla futura valorizzazione (fondo Cossar nel triennio 2009-2011; fondo Cal dal 2011), realizzazione di interventi nell´ambito della più ampia riqualificazione di Piazza Capitolo (percorso di collegamento, Sud Halle) sempre nell´ottica di assicurare fruibilità ai visitatori. Il bando del Concorso d´idee per la valorizzazione del fondo Cossar, conclusosi il mese scorso, aveva lo scopo di individuare un´idea di copertura che potesse essere replicata su tutte le aree di competenza in modo da procedere in maniera organica prima allo scavo - finora gli scavi esistenti sono tutti parziali e incompleti - poi al restauro dei reperti e poi alla loro copertura. Questo perché oggi si sa - ha ribadito Scarel - che restaurare un mosaico e poi lasciarlo a cielo aperto è un inutile spreco di tempo e denaro. Nell´incontro di oggi si è parlato anche della Sud Halle con un puntuale intervento dell´architetto Giovanni Tortelli, progettista e direttore dei lavori che ha ripercorso il lungo e complesso iter di approvazioni che il progetto ha superato e ha sottolineato che, trattandosi probabilmente dell´operazione culturale più rilevante fatta ad Aquileia, questo suscita inevitabilmente l´attenzione di molti. Ha ricordato "che il volume protettivo dalla struttura si distacca di 10 centimetri dal Battistero e utilizza materiali della tradizione - insieme a laterizi e calcestruzzo nella misura richiesta dalla classe sismica di Aquileia. Questo perché si è voluto, in sintonia con le prescrizioni del Ministero, marcare all´esterno la differenza dal complesso basilicale in modo molto leggero proprio per lasciare che il volume si inserisse adeguatamente nel contesto mentre all´interno la contemporaneità sarà percepibile immediatamente. Il Presidente Scarel, sostenuto anche dall´assessore De Anna ha voluto sottolineare che "una scelta andava fatta ed è stata fatta quella che sembrava la meno impattante, dando preminenza alla conservazione e alla fruibilità del bene".  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, “DONNE AL LAVORO“ IN UNA MOSTRA FOTOGRAFICA  
 
Genova, 29 Marzo 2011 - "Donne al lavoro" è il titolo della mostra fotografica in programma da lunedì 28 marzo fino a martedì 5 aprile presso lo Spazio Incontri della Regione Liguria in piazza De Ferrari. Oltre cinquanta immagini che raccontano i lavori e le fatiche delle donne dalla fine del Xix secolo a tutto il ´900, con qualche incursione fino ai giorni nostri. Un arco temporale di 120 anni di vita che riunisce 5 generazioni di donne alle prese con antichi mestieri e nuovi rischi con l´intento di promuovere la cultura della sicurezza e di porre l´accento sulle disparità nei confronti di una parte di società che ha contribuito alla costruzione del Paese. La mostra, visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19, è promossa dalla direzione regionale dell´Inail e dalla consigliera regionale di parità, Valeria Maione con il patrocinio della Regione Liguria e riunisce foto provenienti dall’archivio Ansaldo, dalla Fondazione Alinari, dall’Archivio della Cgil e dall´archivio fotografico del Comune della Spezia.