Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 29 Marzo 2011
DEFINIZIONE DEI PREZZI E RIMBORSO DEI MEDICINALI: LA COMMISSIONE APRE UNA CONSULTAZIONE SULLE REGOLE DI TRASPARENZA UE  
 
Bruxelles, 29 marzo 2011 - La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica al fine di ammodernare le regole sulla trasparenza applicabili alle decisioni degli Stati membri in merito alla fissazione dei prezzi e al rimborso dei medicinali. Nell´ambito di questa consultazione si invitano tutte le parti interessate a esprimere i loro punti di vista sul riesame della direttiva 89/105/Cee del Consiglio, spesso denominata ´direttiva trasparenza´. Dal 1989 questa direttiva non è stata modificata nonostante siano intervenuti cambiamenti sostanziali nel mercato dei prodotti medicinali. Sebbene il prezzo dei medicinali e il loro rimborso siano decisi a livello nazionale, la direttiva trasparenza è volta a facilitare la libera circolazione dei medicinali nell´Ue. Termine ultimo per presentare i contributi è il 25 maggio 2011. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha affermato: "La trasparenza nelle procedure di fissazione dei prezzi e di rimborso contribuisce a mantenere un mercato dinamico dei prodotti farmaceutici e può contribuire a ridurre l´onere che grava sui bilanci della sanità pubblica. È giunto il momento di svecchiare il quadro attuale: le autorità pubbliche, le imprese e, soprattutto, i cittadini si avvantaggeranno di un insieme di regole più moderno." La consultazione aiuterà la Commissione a determinare come meglio aggiornare le regole esistenti per ridurre i prezzi dei medicinali, garantire procedure nazionali trasparenti e agevolare un accesso più ampio e veloce ai medicinali. Alcune delle tematiche toccate nella consultazione comprendono: Ritardi nelle procedure di fissazione dei prezzi e di rimborso evidenziati dalla indagine sul settore farmaceutico (luglio 2009) condotta dalla Commissione europea; la coerenza tra le regole attualmente in vigore in tema di trasparenza e: lo sviluppo di prodotti sempre più innovativi; l´evoluzione di meccanismi per il contenimento dei costi dei medicinali negli Stati membri; il ruolo della giurisprudenza della Corte di giustizia europea, che ha sempre dato un´interpretazione ampia delle norme esistenti per assicurarne l´efficacia; l´opportunità e la fattibilità di ampliare il campo di applicazione della direttiva trasparenza per includervi i dispositivi medici; l´eventualità di un sistema di sanzioni valido per tutta l´Ue nel caso di ritardi nelle decisioni in merito ai prezzi e ai rimborsi. Nell´ue i medicinali possono essere immessi sul mercato solo dopo essere stati autorizzati dalla Commissione europea o dalle autorità nazionali competenti. Le autorizzazioni alla commercializzazione sono concesse conformemente alle regole comuni dell´Ue volte ad assicurare la qualità, la sicurezza e l´efficacia dei medicinali. Gli Stati membri hanno la responsabilità di controllare i prezzi e i rimborsi dei medicinali al fine di promuovere la salute dei loro cittadini e la sostenibilità finanziaria dei loro sistemi di previdenza sociale. Le misure in tema di fissazione dei prezzi e di rimborsi si ripercuotono sulla capacità delle società farmaceutiche di vendere i loro prodotti sui mercati nazionali e possono costituire barriere agli scambi all´interno dell´Ue. La direttiva trasparenza è finalizzata a mitigare l´impatto potenziale delle regole nazionali assicurando che le decisioni in tema di prezzi e rimborsi seguano procedure trasparenti e non discriminino tra i medicinali prodotti nel paese e quelli importati da altri Stati membri. In definitiva, questo va a tutto vantaggio dei pazienti in quanto agevola gli scambi di medicinali nell´Ue.  
   
   
LA MAPPA COMPLETA DEL GENOMA CI SUGGERISCE NUOVI TRATTAMENTI PER IL MIELOMA MULTIPLO  
 
Bruxelles, 29 marzo 2011- Perché un tumore risponde a un farmaco soltanto in alcuni pazienti? E perché poi spesso ritorna, ma facendosi resistente al farmaco che in precedenza aveva avuto successo? Questi interrogativi rimangono tuttora irrisolti, ma il completamento del profilo genomico del mieloma multiplo promette di gettare nuova luce su questa forma di tumore del sangue e di contribuire all´elaborazione di nuove terapie. Nell´ambito della Multiple Myeloma Genomic Initiative, un´équipe internazionale di genetisti ha svolto l´analisi dell´intero genoma dei campioni di 38 pazienti. Secondo l´articolo pubblicato nell´ultimo numero della rivista "Nature", nel complesso sono stati raccolti oltre 150 campioni e sequenziati ulteriori genomi di mieloma multiplo. Il mieloma multiplo è un tumore maligno incurabile del sangue, che origina dal mutamento e dalla scissione incontrollata di una plasmacellula, andando a interessare il midollo osseo. Questa forma di cancro spesso non risponde in modo positivo alle terapie iniziali ed è inevitabilmente seguita da recidive, con la comparsa di nuovi tumori estremamente resistenti ai farmaci già utilizzati con successo. Ogni anno, in Europa, si registrano circa 21.000 nuovi casi. Il sequenziamento dell´intero genoma del mieloma multiplo ha permesso agli scienziati di scoprire quali geni sono presenti in questa forma di tumore e di determinare in quali regioni genetiche potrebbero avere origine le mutazioni. L´analisi del genoma sequenziato, ovvero l´aspetto più critico dello studio, rappresenta un´opportunità senza precedenti per individuare i processi cellulari e i geni più importanti alla base della malattia. "Si può già affermare che le mutazioni si dividono in un numero limitato di percorsi", dichiara il coordinatore dello studio, il professor Todd Golub dell´Eli and Edythe L. Broad Institute e del Dana-farber Cancer Institute (entrambi con sede negli Stati Uniti). "Ciò dimostra quanto sia importante poter studiare in profondità più di un singolo tumore". Gli strumenti per il sequenziamento elaborati a questo fine hanno consentito agli scienziati di analizzare il genoma del mieloma multiplo a una risoluzione estremamente elevata e di diminuire significativamente il tasso di errore concernente il rilevamento di tutti i tipi di mutazione. Il dottor Gad Getz, dell´Eli and Edythe L. Broad Institute, conferma: "Ora possiamo identificare quei geni le cui mutazioni si verificano molto più spesso di quanto il caso lascerebbe supporre". Lo studio ha rivelato una serie di geni mutati che hanno un ruolo nella malattia e, cosa ancora più importante, ha identificato quei meccanismi che potrebbero diventare il bersaglio delle terapie. A questo proposito, ha sorpreso la scoperta di un´anomalia nella protein serina/treonina chinasi B-raf, conosciuta anche come gene B-raf: già accostata ai melanomi e al tumore al colon, questa anomalia non era mai stata correlata al mieloma multiplo. "Questi geni, spesso mutati, non erano mai stati presi in considerazione nei casi di mieloma multiplo o di cancro in generale", afferma il professor Golub. "Sarà di certo necessario intensificare la ricerca in campo biologico per capire se potranno essere validi bersagli per i farmaci, [...] ma intanto questo è un esempio di come l´analisi genetica può contribuire significativamente a indirizzare il settore nella giusta direzione". Attualmente, sono in via di sviluppo alcuni inibitori del gene B-raf: quanto scoperto finora suggerisce che questi farmaci vengano valutati in trial clinici sul mieloma multiplo. Inoltre, questi inibitori svolgeranno di certo un ruolo fondamentale nello sviluppo di opzioni terapeutiche migliori per chi non ottiene beneficio dalle terapie esistenti e potrebbero anche contribuire a trovare la cura più adeguata per i pazienti con mieloma multiplo. Secondo il professor Golub, grazie alla disponibilità di un numero maggiore di campioni e strumenti analitici per esplorare le opzioni correlate al genoma, iniziano a prendere forma un nuovo quadro del mieloma multiplo e, con esso, nuove intuizioni nel campo della genetica: "Lo studio dimostra che questo lavoro di sequenziamento permetterà di scoprire geni tumorali completamente nuovi". Sembra dunque che gli interrogativi con cui abbiamo aperto l´articolo siano legati alla genetica. La ricerca sul cancro si sta dunque spostando gradualmente verso un nuovo orizzonte, combinando scienza e genetica per elaborare cure specifiche che potrebbero rimettere in gioco farmaci già scartati o attualmente utilizzati per altri scopi. Per maggiori informazioni: Eli and Edythe L. Broad Institute: http://www.Broadinstitute.org/  Dana-farber Cancer Institute: http://www.Dana-farber.org/  Nature: http://www.Nature.com/nature/index.html    
   
   
I FARMACI CHEMIOTERAPICI UCCIDONO IL PARASSITA CHE PROVOCA LA MALARIA  
 
Bruxelles, 29 marzo 2011 - Una squadra di ricercatori finanziata dall´Ue ha scoperto che una classe di farmaci chemioterapici originariamente creata per inibire determinate vie di segnalazione nelle cellule cancerose è in grado di uccidere il parassita che provoca la malaria. Gli esperti ritengono che la scoperta potrebbe aprire la strada a una nuova strategia per combattere questa patologia mortale, che ogni anno colpisce 250 milioni di persone e ne uccide da 1 a 3 milioni in tutto il mondo. Ogni tentativo di trovare una cura è stato finora ostacolato dalla capacità del parassita di sviluppare velocemente resistenza ai farmaci. La ricerca è stata pubblicata on line sulla rivista "Cellular Microbiology". Gli scienziati dell´équipe franco-svizzera hanno dimostrato che, per riprodursi, il parassita della malaria si avvale di una via di segnalazione presente nell´ospite (inizialmente nelle cellule epatiche, quindi nei globuli rossi). Gli enzimi attivi in essa non sono codificati dal parassita, ma piuttosto "dirottati" per servire ai suoi scopi. Proprio queste vie di segnalazione sono il target di una nuova classe di molecole sviluppate per il trattamento chemioterapico del cancro: gli inibitori della chinasi. Quando i ricercatori hanno trattato i globuli rossi infetti con il farmaco chemioterapico, il parassita si è bloccato istantaneamente. Gli scienziati hanno testato gli eritrociti infettati dal Plasmodium falciparum e dimostrato come la via di segnalazione specifica Pak-mek fosse maggiormente attivata nelle cellule infette che in quelle non infette. Una volta inibita farmacologicamente la via, il parassita diventava incapace di riprodursi e moriva. Applicato in vitro, il farmaco chemioterapico ha ucciso anche il parassita responsabile della malaria nei roditori (P. Berghei), sia nelle cellule epatiche sia nei globuli rossi. Secondo i ricercatori, ciò significa che quella di dirottare la via di segnalazione della cellula ospite è una strategia comunemente utilizzata dai parassiti che provocano la malaria e che l´inibizione di tale via potrebbe rivelarsi una strategia efficace per combattere i vari ceppi di plasmodio che infettano gli esseri umani. Finora, il parassita è riuscito a "sfuggire", sviluppando rapidamente resistenza ai farmaci tramite una serie di mutazioni. Una volta nell´organismo, il plasmodio si nasconde infatti dal sistema immunitario all´interno delle cellule epatiche e dei globuli rossi, dove si moltiplica. La scoperta apre dunque le porte a una strategia del tutto nuova per combattere la patologia, come illustrano gli scienziati: "Anziché colpire il parassita stesso, potremmo rendere l´ambiente della cellula ospite totalmente inutile ai suoi fini, ponendo dunque fine a questo circolo mortale. Poiché la strategia si concentra unicamente sugli enzimi delle cellule ospite, il parassita sarà privato di un fondamentale modus operandi per lo sviluppo della farmacoresistenza (ovvero una serie di mutazioni nel target del farmaco). A livello clinico, vengono già utilizzati molti farmaci chemioterapici chinasi-inibitori, e tanti altri hanno superato le prime due fasi dei test clinici. Sebbene questi farmaci abbiano effetti tossici, vengono tuttora utilizzati o considerati per il trattamento del cancro per periodi prolungati. Utilizzarli per combattere la malaria comporterebbe un periodo di trattamento sensibilmente più breve, pertanto il problema della tossicità sarebbe meno grave, spiegano gli scienziati, che suggeriscono di valutare immediatamente le proprietà antimalariche di questi farmaci, in modo da ridurre drasticamente i tempi e i costi necessari per tradurre nella pratica la nuova strategia contro la malaria. Lo studio è stato parzialmente finanziato da quattro progetti dell´Ue: Antimal ("Development of new drugs for the treatment of malaria"), Biomalpar ("Biology and pathology of the malaria parasite"), Malsig ("Signalling in life cycle stages of malaria parasites") ed Evimalar ("Towards the establishment of a permanent European virtual institute dedicated to malaria research"). I programmi Antimal e Biomalpar sono stati finanziati nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6°Pq) dell´Ue, rispettivamente con 17,75 e 16 milioni di euro. Malsig e Evimalar, sostenuti nell´ambito del Settimo programma quadro (7°Pq), hanno ricevuto rispettivamente 3 e 12 milioni di euro in finanziamenti. Per maggiori informazioni: Ecole Polytechnique Federale de Lausanne (Epfl): http://www.Epfl.ch/  Cellular Microbiology: http://www.Wiley.com/bw/journal.asp?ref=1462-5814    
   
   
MILANO: ISTITUTO TUMORI,REPARTO TERAPIA RADIOMETABOLICA  
 
Milano, 29 marzo 2011- Sono stati inaugurati ieri , alla presenza del ministro della Salute Ferruccio Fazio e dell´assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani, i nuovi spazi dell´Unità di terapia radiometabolica dell´Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Si tratta di uno tra i maggiori centri della Lombardia dedicati a questa moderna terapia contro i tumori. Sei i posti letto disponibili, che si aggiungono ai 53 già presenti in Lombardia; 500 i pazienti che potranno essere accolti ogni anno. La terapia radiometabolica è realizzata attraverso radiazioni, che, invece di essere prodotte sotto forma di fasci esterni all´organismo convogliati sul tumore, sono emesse all´interno del corpo del paziente da speciali farmaci costituiti da molecole rese radioattive. Le principali patologie che vengono trattate attraverso l´utilizzo di queste particolari molecole ´programmate´ per distruggere solo le cellule tumorali, con ridotti danni per quelle sane, sono: tumori della tiroide, neuroblastoma pediatrico e altri tumori dell´infanzia, linfomi non-Hodgkin, tumori del fegato e alcuni tipi di metastasi ossee. ´In Lombardia - ha sottolineato l´assessore Bresciani - si va oltre gli ostacoli e si conquistano mete sempre nuove. Abbiamo una medicina che raggiunge traguardi sempre più avanzati. L´apertura di questo reparto, che rappresenta una ulteriore tappa nella storia delle terapie oncologiche, si inserisce in una strategia che Regione Lombardia persegue da tempo: affiancare alla funzione classica dell´ospedale la funzione territoriale´. Rivolgendosi ai medici e agli operatori presenti, Bresciani si è detto poi ´orgoglioso di rappresentarvi nelle sedi non solo nazionali, testimoniando la progressione di questa nostra sanità´. All´interno del reparto verrà garantito anche il trattamento del dolore oncologico: ad esempio in particolari metastasi ossee, che causano dolori resistenti ai trattamenti, vengono usate molecole radioattive, simili al fosforo, che penetrano nella metastasi e sono così in grado di ridurre l´infiammazione e il dolore.  
   
   
SANITA’ DIGITALE: CON “VENETO ESCAPE” ENTRO IL 2012 REFERTI SUL COMPUTER DI TUTTI I VENETI. MENO BUROCRAZIA E PIU’ EFFICIENZA. I CITTADINI RISPARMIERANNO 72 MILIONI DI EURO L’ANNO  
 
Verona, 29 marzo 2011 - Tutti i cittadini veronesi entro il 2011 e tutti i veneti entro il 2012 potranno scaricare i loro referti sanitari da internet con un semplice “clic” da qualunque computer, senza doversi recare agli sportelli delle Ullss. In tempo lavorativo perso ed in costi di spostamento i veneti potranno così risparmiare 72 milioni di euro l’anno, mentre le Ulss, in minor quantità di carta utilizzata ed in minor numero di addetti agli sportelli, otterranno economie pari a quasi 8 milioni di euro l’anno. Sono questi gli effetti del progetto d’informatizzazione della sanità veneeta denominato “Veneto Escape”, realizzato dal Consorzio Arsenàl.it per l’informatizzazione che riunisce tutte le Ullss e Aziende Ospedaliere venete, promosso dalla Regione del Veneto e dal Ministero della Pubblica Amministrazione, e presentato oggi a Verona nella sede dell’Ullss 20 alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, del presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss Flavio Tosi, del presidente di Arsenàl.it Claudio Dario (direttore generale dell’Ulss 9 di Treviso) e dei direttori generali delle aziende veronesi Giusy Bonavina (20), Daniela Carraro (21), Alessandro Dall’ora (22) e Sandro Caffi (Azienda Ospedaliera Universitaria). “Quella che stiamo portando avanti – ha sottolineato Coletto – è una vera e propria rivoluzione d’efficienza, che semplificherà la vita ai cittadini e farà risparmiare tempo e denaro. E’ uno degli obiettivi prioritari che ci siamo dati a inizio legislatura ed è una grossa soddisfazione vederlo diventare realtà. Non solo – ha aggiunto – ma a questo progetto è collegata anche la realizzazione del fascicolo sanitario digitale, grazie al quale, sempre a partire da fine 2012, ogni medico, dovunque si trovi, potrà accedere velocemente ai dati sanitari del paziente, con un grande progresso per la tempestività delle cure nell’emergenza o nei casi in cui il medico non conosca la storia sanitaria del cittadino che è chiamato a curare”. Veneto Escape è l’evoluzione del progetto Escape, attuato dall’Ulss 9 di Treviso alcuni anni addietro e poi messo a disposizione delle altre aziende venete. “Attualmente – ha detto Coletto – il servizio è già attivo un po’ a macchia di leopardo e quindi verrà esteso progressivamente in quelle aree dove ancora non c’è, sino ad arrivare alla completa copertura del Veneto”. Il servizio sarà ovviamente in funzione h24 per 365 giorni all’anno, è strutturato informaticamente per dare tutte le garanzie di privacy ed antiintrusione, ed è anche molto facile da utilizzare per l’utente, come si è visto nella dimostrazione fatta oggi. Le azioni per scaricare i propri documenti sanitari da internet sono state studiate anche per agevolare chi non ha dimestichezza nell’uso delle tecnologie: ogni cittadino riceverà assieme alla prenotazione della sua prestazione un codice per accedere al servizio. Basterà collegarsi al sito della propria Ulss, scrivere il proprio codice in una sezione molto ben visibile e scaricarsi il referto. Il risparmio calcolato per il cittadino è di ben 12 euro per ogni referto scaricato. Oggi è stato fatto l’esempio di Verona, dove il risparmio annuale per i cittadini sarà di ben 10 milioni 800 mila euro. Nel corso della conferenza stampa è stato sottolineato che il servizio potrà essere utile anche per quelle categorie di cittadini, come gli anziani, che magari non possiedono un computer e non hanno un parente più giovane a cui rivolgersi per chiedere aiuto. Una delle possibili estensioni di Veneto Escape è infatti quella di creare un collegamento, soprattutto nelle zone periferiche come ad esempio la montagna, con comuni, farmacie rurali, altri uffici pubblici sul territorio, dove recarsi e farsi aiutare per scaricare il proprio referto.  
   
   
BILANCIO ABRUZZO: OK A FONDI FAS PER RIPIANARE DEBITO SANITA´  
 
L´aquila, 29 marzo 2011 - Via libera della Giunta regionale al provvedimento amministrativo che autorizza l´utilizzo dei fondi Fas 2007-2013 al ripianamento dei debiti pregressi del Sistema sanitario regionale. Il provvedimento votato oggi dalla Giunta destina 160 milioni di euro per coprire parzialmente il debito pregresso generato dalla diversa finalizzazione delle risorse da destinare al Servizio sanitario regionale negli esercizi finanziari dal 2004 al 2007. Come aveva denunciato il presidente della Regione alla fine del 2010, infatti, tra il 2004 e il 2007 le precedenti Giunte avevano dirottato le risorse destinate a finanziare esclusivamente i fabbisogni sanitari in favore del bilancio ordinario della Regione. "Si tratta di un provvedimento necessario - spiega l´assessore al Bilancio, Carlo Masci - che va nella direzione del risanamento dei conti della sanità regionale e soprattutto evita l´aumento delle tasse che, secondo la normativa nazionale, sarebbe stato altrimenti obbligatorio. Questa diversa destinazione dei fondi Fas ci è stata richiesta dal tavolo di verifica per il Piano di rientro del ministero dell´Economia e, dopo l´autorizzazione del Cipe arrivata il 23 marzo scorso, la Regione ha immediatamente previsto in bilancio le risorse Fas per il Piano di rientro". Il provvedimento di oggi va a braccetto con quello del Governo che agli inizi di marzo ha concesso alla Regione Abruzzo un prestito straordinario di 200 milioni di euro da restituire in 30 anni. Non appena concluso questo iter, si provvederà alla relativa iscrizione in bilancio.  
   
   
NUOVO OSPEDALE QEH MARNE LA VALLÉE, FRANCIA: BEI FINANZIA IL PROGETTO PER € 70.000.000  
 
 Lussemburgo e Jossigny 28 Marzo 2011 – Ieri Philippe de Fontaine Vive, vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti (Bei) e Thomas Ludec, direttore del Centro comune di Hospitalier de Meaux, Lagny Marne la Vallée e Coulsdon, hanno firmato un contratto di finanziamento pari a 70 milioni di euro per il nuovo Centre Hospitalier de Marne la Vallée, un edificio moderno situato nel dipartimento della Seine et Marne - Francia. Che soddisfa gli standard di qualità elevata ambientale. Il finanziamento della Bei raggiungerà i 100 milioni di euro. L´obiettivo di questo finanziamento è duplice: esso mira a sostenere la costruzione di un ospedale per rafforzare l´offerta e la qualità delle cure nel territorio, pur essendo rispettosi dell´ambiente: Riunire in un unico edificio tutte le discipline cura della corrente Centre Hospitalier de Lagny Marne la Vallée finora sparsi su un sito di periferia, il nuovo Centre Hospitalier de Marne la Vallée sarà in grado di soddisfare i bisogni di salute della crescente popolazione di Marne-la-vallée, con una capacità di 585 posti letto. Una particolare attenzione sulla qualità dell´offerta nella tecnologia. Coerente con il concetto di Alta Qualità Ambientale (Hqe), l´obiettivo del nuovo Centre Hospitalier de Marne la Vallée è l´efficienza energetica, una riduzione del consumo di energia di oltre il 20% rispetto ai valori tradizionali. Il progetto già sembra molto convincente in termini di eccellenza ambientale. Su un semplice e compatto, isolato pur essendo molto leggero, l´edificio è stato progettato per essere una maggiore efficienza energetica attraverso l´uso di energia termica rinnovabile. In questo modo sarà dotato di una pompa di calore geotermica con l´obiettivo di ridurre significativamente le emissioni di Co ² all´anno. E ´questo approccio proattivo alle prestazioni ambientali ed energetiche delle infrastrutture e la qualità della prestazione di cura che è stato sottolineato durante la cerimonia della firma di Philippe de Fontaine Vive, Vicepresidente della Bei: " Questo nuovo ospedale è un esempio sia per l´efficienza energetica ambientale e ottimizzare le prestazioni e la qualità degli obiettivi di salute. Esso permette la creazione di un nuovo modello di erogazione delle cure di cui beneficeranno soprattutto i cittadini di questo paese. " Il nuovo Ospedale Qeh Marne Valley aprirà i battenti nella prima metà del 2012.  
   
   
STOP A BIOPSIE SULLA PELLE GRAZIE A MICROSCOPIA CONFOCALE ATTRAVERSO LA NUOVA MICROSCOPIA È POSSIBILE OSSERVARE, IN MODO NON INVASIVO E IN TEMPO REALE, LA STRUTTURA MICROSCOPICA DELLA PELLE IN NUMERO INFINITO, EVITANDO DOLOROSE BIOPSIE  
 
 Roma, 30 Marzo 2011 - L’istituto Dermatologico San Gallicano conferma l’efficacia della microscopia confocale, tecnologia di recente applicazione, in grado di fornire in tempo reale immagini microscopiche ad alta risoluzione in modo del tutto innocuo, infinitamente ripetibile, che non provoca dolore al paziente e permette di sostituire le indagini invasive quali le biopsie. La microscopia confocale in vivo, come dimostrano gli specialisti Isg, ha applicazioni in ambito oncodermatologico: melanoma e tumori cutanei non melanoma, come il carcinoma basocellulare o il carcinoma spino cellulare, nonché in ambito di malattie infiammatorie cutanee come psoriasi, eczema, collagenopatie, melasma, vitiligine, ecc. E in cosmetologia. Recenti studi condotti da ricercatori del San Gallicano insieme con un gruppo di Miami, evidenziano ulteriormente i vantaggi ottenuti dall’impiego di questa tecnica d’avanguardia per monitorare l’efficacia di terapie contro l’ alopecia del cuoio capelluto. "La risoluzione d´immagine della tecnica confocale - ha spiegato Ardigò- è sovrapponibile a quella della microscopia ottica standard e permette di ottenere informazioni analoghe senza dover sottoporre il paziente a dolorose biopsie cutanee, che oltretutto lasciano cicatrici. Grazie alla assoluta non invasività, l´indagine può essere ripetuta su più lesioni cutanee nella stessa seduta e più volte nel tempo, al fine di controllare, nel caso delle malattie cutanee, i cambiamenti microscopici e valutare l´efficacia delle terapie adottate". Il gruppo del dott. Marco Ardigò, del Dipartimento di Dermatologia Clinica dell´Istituto San Gallicano di Roma guidato dal Prof. Enzo Berardesca, in associazione con il team dalla Prof.ssa Antonella Tosti della Leonard Miller School of Medicine University di Miami, dimostra in due lavori pubblicati sulle riviste British Journal of Dermatology e Archives of Dermatology l’efficacia della microscopia confocale nell’offrire indispensabili indicazioni sull’alopecia areata e l’alopecia androgenetica. “Il monitoraggio terapeutico mediante l’associazione fra tricoscopia e microscopia confocale offre scenari molto promettenti in questo campo– sottolinea Berardesca - Infatti i pazienti che hanno eseguito regolarmente il follow-up mediante tecnica confocale hanno ottenuto risultati migliori rispetto a quelli in cui la risposta terapeutica è stata valutata solamente attraverso la clinica e/o la tricoscopia. La possibilità di modulare la terapia in relazione ai dati riscontrati è un ottimo criterio per ottimizzare le cure.” L’obiettivo è proseguire in questa direzione anche per altre forme di patologie cutanee. Il dott. Ardigò, esperto di tale tecnica, illustrerà in occasione del Congresso Annuale dell’Associazione Italiana Diagnostica non invasiva in dermatologia (Aidnid), 31 Marzo -2 Aprile, tutti i vantaggi offerti dalla microscopia confocale laser (Rcm) nelle malattie infiammatorie. Www.ifo.it/    
   
   
IL ‘VERSILIA’ È IL PRIMO OSPEDALE IN ITALIA CON CERTIFICAZIONE ENERGETICA IN CLASSE C  
 
Firenze, 29 marzo 2011 – Il primo ospedale in Italia con certificazione energetica in classe C è in Toscana ed è il ‘Versilia’. Il 25 marzo , a conclusione di un convegno ospitato presso l’Auditorium dell’ospedale al quale ha partecipato, tra gli altri, l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, è stata consegnata ufficialmente la targa dalla compagnia di certificazione Sacert. “Il fatto positivo – ha sottolineato l’assessore – è non soltanto legato al risparmio energetico, ma anche alla riduzione delle emissioni di Co2. Questo significa che si riesce a migliorare la qualità dell’ambiente, uno dei determinanti di salute. La certificazione energetica ottenuta è il risultato del grande sforzo compiuto dalla Ausl 12 e del lavoro di tutte le persone che si sono impegnate per raggiungere questo primato”. La complessa verifica per l’ottenimento della certificazione in classe C del ‘Versilia’ si è conclusa a gennaio scorso. Una grande performance per una struttura complessa come un ospedale generale che ha al suo interno attività diversificate che comprendono anche aree soggette a regimi impiantistici particolari come le sale operatorie, il day surgery, le terapie intensive e le stesse degenze ad alta intensità di cura. Il risultato è stato ottenuto grazie alla costante attenzione a due significativi aspetti: la struttura fisica dell’edificio e l’attenzione alla qualità dei componenti dell’involucro edilizio; la corretta strategia impiantistica e la grande attenzione agli strumenti di regolazione dell’energia, termica ed elettrica. Fin dalla progettazione, a metà anni ’90, è stata posta grande attenzione all’impatto ambientale dell’edificio ed all’efficienza energetica del fabbricato e dei suoi componenti. L’involucro ‘a doppia pelle’, le finestrature a taglio termico, le coperture del tipo ‘tetto verde’, le caldaie a condensazione, la trigenerazione, il free cooling, il sistema operativo di controllo delle performance, rappresentano solo alcuni esempi di questa attenzione che si è poi concretizzata durante la costruzione. Grazie all’estesa capacità di regolazione che si è sviluppata negli anni (passando da 3500 a circa 10.000 punti di rilevazione del B.m.s, Building Management System) è possibile dare “energia” (termica od elettrica) solo dove serve, quando serve e quanto serve, ispirandosi anche nella gestione energetica al principio dell’ ‘appropriatezza’. In tal modo è stato possibile ridurre (caso forse unico nell’ambiente ospedaliero italiano) sia le emissioni di Co2 in atmosfera, -36.7% in sei anni, che i consumi energetici in termini di Tep (Tonnellate Equivalenti Petrolio), -31,5% in sei anni. L’installazione, nel 2010, di una rete di pannelli fotovoltaici con una potenza di picco di circa 200 kWp ha permesso di ottenere la certificazione energetica in classe C con una performance di 6,0 kWh/mc anno, come attestato dalla compagnia di certificazione Sacert. Nel 2011 la Ausl12 di Viareggio si impegnerà a mettere in atto quegli interventi per abbassare ulteriormente la performance dell’edificio ed ottenere la certificazione energetica in classe B: 4,9 kWh/mc anno.  
   
   
SANITÀ IN TOSCANA: 450 MILIONI IN TRE ANNI PER SOSTENERE GLI INVESTIMENTI  
 
Firenze, 29 marzo 2011- Approvati ieri pomeriggio dalla giunta regionale criteri, termini e modalità per l’accesso al fondo di anticipazione di risorse provenienti da alienazioni costituito con la Finanziaria regionale per gli investimenti in sanità. Il fondo ammonta a 450 milioni di euro su 3 anni, dal 2011 al 2013. “Il fondo – ha spiegato l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – è stato costituito per sostenere il Piano di investimenti della Sanità. Le aziende, in attesa di completare la prevista valorizzazione degli immobili, potranno accedere a questo fondo, garantendo la continuità nella realizzazione degli interventi”.  
   
   
OGGI, A NAPOLI, PRESSO L’AORN A. CARDARELLI GIORNATA DI STUDIO PER AIUTARE GLI SPECIALISTI A GESTIRE CON APPROPRIATEZZA IL DOLORE CRONICO IN CAMPANIA CIRCA 940MILA I PAZIENTI CON DOLORE CRONICO  
 
Napoli, 29 marzo 2011 - Il dolore cronico, di natura oncologica e non, è una sofferenza che perdura nel tempo, compromettendo il benessere psico-fisico della persona. Nella Regione Campania ne sono colpiti circa 940mila pazienti. La Legge 38 del 2010 ha finalmente sancito per tutti gli Italiani il diritto a non soffrire: ora è necessario promuovere un cambiamento culturale anche all’interno della classe medica, in modo da garantire piena attuazione alla nuova normativa. Per formare gli specialisti della Campania su un adeguato trattamento del problema, Napoli ospiterà martedì 29 marzo, presso L’azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale ‘Antonio Cardarelli’ di Napoli, in Via A. Cardarelli 9, il corso formativo Map “Managing Pain, Orientarsi nella Terapia del Dolore”, organizzato nell’ambito di Change Pain, importante programma internazionale di educazione e sensibilizzazione co-promosso da Efic (Federazione europea della associazioni scientifiche che si occupano di cura del dolore) e da Grünenthal. La tappa di Napoli si inserisce in un più ampio programma di incontri formativi multidisciplinari, distribuiti in tutta la Penisola. Caratterizzati dall’alternarsi di lezioni frontali e workshop interattivi, in un’ottica di integrazione delle competenze, i corsi Map si rivolgono a professionisti di diverse discipline: medici oncologi, anestesisti, reumatologi, geriatri, neurologi, ortopedici. Tra i relatori dell’incontro campano saranno presenti: Vincenzo Montrone, Dirigente Medico responsabile di Struttura Complessa Fisiopatologia e Terapia del Dolore e Cure Palliative Unità Operativa Complessa (Uoc) - Aorn A. Cardarelli di Napoli; Gennaro Savoia, Direttore Uosc Iv Sar, Dipartimento Anestesia e Rianimazione - Aorn A. Cardarelli di Napoli; Giacomo Cartenì, Dirigente Medico responsabile di Struttura Complessa Oncologia Medica Unità Operativa Complessa (Uoc) - Aorn A. Cardarelli di Napoli; Generoso Uomo, Direttore Unità Operativa Complessa Medicina Interna 3 - Aorn "A. Cardarelli" di Napoli. Ad un anno dall’approvazione della Legge 38 la Campania non sembra allineata alle nuove disposizioni, come dichiara Vincenzo Montrone “Ad oggi in Campania vi è ancora scarsa divulgazione delle novità apportate dalla Legge 38, le iniziative di sensibilizzazione sono soprattutto ad opera di singole sporadiche aziende su una platea ristrettissima di utenti (in particolare addetti del settore). Purtroppo si deve registrare ancora una volta un grave ritardo sia nella creazione di un sistema informativo che permetta un puntuale monitoraggio dello sviluppo della rete, sia sulle prestazioni erogate e in particolare sui livelli di qualità delle prestazioni stesse. Ad oggi non sembra esservi chiarezza sul significato di ‘Rete assistenziale’ che rimane un termine astratto e spesso di non unitario linguaggio”. Il corso Map di Napoli si colloca a sostegno della diffusione di una nuova ‘cultura del diritto a non soffrire’, affrontando con gli specialisti i due aspetti necessari per assicurare un’ottimale terapia del dolore: il percorso diagnostico-terapeutico e la comunicazione medico-paziente . L’alleanza tra medico e paziente è vitale perché il dolore è esso stesso malattia e, come tale, porta con sé un pesante carico di timori e preoccupazioni. Come sottolinea Gennaro Savoia “l’utilizzo di un diario settimanale di valutazione del dolore e dei farmaci assunti, è il primo passo per costruire un’alleanza terapeutica tra medico e paziente con dolore, favorendo l’adesione alla terapia. Il servizio da me diretto si occupa dei grandi ustionati, di neurochirurgia e di ostetricia e ginecologia, in tali ambiti lo sviluppo di protocolli di controllo del dolore è sempre prioritario”. Sul percorso diagnostico-terapeutico aggiunge Vincenzo Montrone “Purtroppo per quanto concerne la prescrizione dei farmaci oppiacei, la regione Campania ha un record negativo ponendosi al penultimo posto tra le regioni italiane, segno questo delle enormi barriere culturali ancora presenti e del necessario sforzo degli organi direzionali in tal senso”. Sugli obbiettivi del Corso Map di Napoli, si sofferma Generoso Uomo, “l´obiettivo principale è quello di sensibilizzare i medici alla costruzione di un percorso, una sorta di ‘patto’ terapeutico, condiviso con il paziente al fine di garantire una gestione appropriata del sintomo dolore. Nel nostro Paese vi è un largo sottoutilizzo, per vari motivi, di alcune classi di farmaci con sicura efficacia sul dolore. Ciò configura una non appropriatezza terapeutica che si basa anche su di una non sempre corretta valutazione del sintomo”. Sull’importanza dell’interattività del Corso Map aggiunge: “l’ interattività è la metodologia più efficace nell´affrontare la complessità della relazione medico-paziente; la costituzione di piccoli gruppi di lavoro in cui vi sia interscambio di conoscenze teoriche ed esperienze pratiche permette la elaborazione di linee di comportamento più semplici e concrete. In definitiva, quindi, maggiore conoscenza del problema, efficace interrelazione con il paziente, migliore appropriatezza prescrittiva”. Questo Corso mette in evidenza l’importanza dell´integrazione fra i diversi specialisti per una migliore gestione del dolore. “Il dolore neoplastico accompagna il percorso della maggior parte dei pazienti in fase avanzata di malattia. La sintomatologia dolorosa deve essere riconosciuta, soppesata e trattata sin dalle sue prime manifestazioni” come asserisce Giacomo Cartenì,“e tale approccio è fatto inizialmente dall´oncologo che ha in carico il paziente e successivamente diventa competenza del terapista del dolore. Sarebbe opportuno che il paziente non fosse scagliato come una pallina da flipper tra i vari specialisti ma accudito da un team congiunto. Il corso Map ha la pretesa di voler rinsaldare sempre più tale unione presentando insieme specialisti di varie branche sia come docenti che come discenti. Presso la nostra unità operativa di oncologia medica, anche in risposta ai dettami legislativi in merito al riconoscimento e al trattamento del dolore, è nata una progettualità legata alla formazione di un altro importantissimo attore di tale Team che è l´infermiere. Tale figura, essendo a contatto tante ore al giorno con i pazienti ricoverati, può ancor meglio del medico riconoscere e soppesare il sintomo dolore e aiutare il medico nel suo trattamento”.  
   
   
POLICLINICO, CELEBRATA OGGI ´FESTA DEL PERDONO´ FORMIGONI: RIQUALIFICAZIONE, GRANDE OPERA NEL CUORE DI MILANO  
 
 Milano, 29 marzo 2011 - Nel dicembre del 1459 papa Pio Ii stabilì che il 25 marzo di ogni anno, giorno dell´Annunciazione, si concedeva indulgenza plenaria a tutti coloro che avrebbero visitato la cappella dell´Ospedale Maggiore (in costruzione dal 1456), lasciando tangibile testimonianza della propria fede. Nacque così la ´Festa del perdono´, celebrata il 25 marzo al Policlinico: ´una tradizione straordinaria - sono parole del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - che parla di Milano, della Lombardia, della carità e della solidarietà: qui è stato costruito il primo ospedale di tutta la regione, secoli fa´. Formigoni è intervenuto - insieme all´assessore alla Sanità Luciano Bresciani - all´evento, organizzato dalla Fondazione Irccs Ca´ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, che ha lo scopo di ricordare e celebrare le origini dell´Ospedale Maggiore di Milano, risalenti appunto al Xv secolo. All´iniziativa sono intervenuti Dionigi Tettamanzi (arcivescovo di Milano), Ferruccio Fazio (ministro della Salute), Letizia Moratti (sindaco di Milano), Giancarlo Cesana (presidente Fondazione Irccs Ca´ Granda Ospedale Maggiore Policlinico), Enrico Decleva (rettore Università degli Studi di Milano) e Cecilia Litta Modignani (benefattore, presidente Commissione Visitatori e Visitatrici). Il Nuovo Policlinico - Nel suo breve discorso Formigoni ha poi voluto ribadire e rilanciare il progetto di riqualificazione del Policlinico, che ha lo scopo di ´confermare questo ospedale come uno dei grandi centri di eccellenza mondiale, migliorandolo ulteriormente´. L´intervento sul Policlinico - ha ricordato lo stesso Formigoni - si inserisce nel più ampio progetto di miglioramento del patrimonio edilizio sanitario, che ha visto realizzare oltre 600 interventi, sia di riqualificazione dei presidi esistenti sia di costruzione ex-novo di nuove strutture. ´Il progetto per il Policlinico - ha spiegato Formigoni - è stato approvato nel dicembre scorso dal Cda della Fondazione e ha un valore complessivo di 235 milioni. Si tratta della prima opera di così grandi dimensioni ad essere creata nel cuore di Milano, in pieno centro, dopo molti decenni´. Le Tappe Del Progetto - Le principali tappe di questo lavoro sono: - ristrutturazione del padiglione Monteggia: già in funzione, inaugurato nel luglio 2009; - realizzazione del nuovo dipartimento di emergenza attraverso la ristrutturazione e l´ampliamento dell´attuale padiglione ´guardia accettazione´: attualmente in corso d´opera; - ristrutturazione del padiglione Invernizzi (ex convitto infermiere); - realizzazione di una centrale di cogenerazione; - riqualificazione strutturale della Clinica Mangiagalli: in corso di realizzazione, conclusione prevista entro fine anno. ´Questo grande progetto - ha detto ancora Formigoni - svolgerà un ruolo da protagonista nell´ambito di una futura riorganizzazione complessiva degli assetti della sanità lombarda in particolare rispondendo agli obiettivi di: dotare Milano e la Lombardia di nuove strutture di altissima specializzazione, specie nell´area materno-infantile; rispondere ai bisogni emergenti della popolazione anziana, potenziando il rapporto con il territorio e l´assistenza domiciliare; ridefinire e potenziare ulteriormente la missione della Fondazione Irccs Policlinico riguardo alla ricerca, già ad altissimi livelli e con risultati eccellenti nel panorama internazionale´. ´Credo che il futuro della sanità - ha concluso Formigoni - dipenda innanzitutto da una collaborazione virtuosa tra tutti i soggetti, così come la stretta alleanza tra governo della carità e governo della salute portò nel Medioevo le istituzioni locali, ma anche singoli cittadini e religiosi alla costruzione dei primi ospedali, cioè di luoghi di ospitalità intesa come servizio reso al povero e al sofferente´. L´intervento Dell´assessore Bresciani - Dal canto suo, l´assessore Bresciani ha sottolineato come la nascita dell´ospedale sia stata ´frutto del lavoro comune delle autorità civili e religione e di tutta la comunità´. Proprio al Policlinico Luciano Bresciani ha mosso i primi passi della sua carriera di medico. Lo ha ricordato lo stesso assessore, che, in questa struttura, ha svolto il primo intervento di appendicectomia e il primo impianto di pace maker. ´Quella della Ca´ Granda - ha aggiunto - è una storia di efficienza e di eccellenza che prosegue´. Bresciani ha infine annunciato che nella prossima seduta di Giunta saranno approvate alcune importanti delibere che riguardano l´applicazione sul territorio di un nuovo modello per la cronicità e le cure sub acute: ´verranno effettuate 5 sperimentazioni con l´obiettivo di gemmare il modello su tutto il territorio´.  
   
   
SALUTE FVG: A TETRAPARAPLEGICI, FAP AUMENTATO DEL 70 P.C. DAL 2007  
 
 Spilimbergo, 29 marzo 2011- "La Regione Friuli Venezia Giulia sta investendo significativamente per garantire forme di domiciliarità sostenibili: la conferma di questo sforzo sono le cifre delle risorse stanziate nel Fondo per l´autonomia possibile (Fap) che dal 2007 ad oggi sono state aumentate del 70 per cento, passando da 17 milioni e 200 mila euro agli oltre 29 del 2011". I dati sono stati ricordati dall´assessore regionale alla Salute e Politiche sociali, Vladimir Kosic, in occasione dell´assemblea annuale dell´Associazione Tetraparaplegici del Friuli Venezia Giulia a Spilimbergo. Il potenziamento delle risorse hanno permesso di passare dai circa 2500 beneficiari degli inizi del 2007 ai 4800 casi rilevati alla fine del 2010, il che "testimonia - ha commentato Kosic - la capacità di intercettare i bisogni di un numero sempre crescente di persone". "Non c´era occasione migliore per fare il punto sui passi del Fondo per l´autonomia possibile che questa platea di associati dei Tetraplegici Fvg - ha commentato Kosic -, sodalizio che da tempo lavora con intelligenza e passione per promuovere i bisogni e per ricercare le risposte a livello istituzionale". Kosic ha indicato nel "Centro Progetto Spilimbergo", gestito dall´Associazione tetraparaplegici Fvg un modello importante, "un centro che cerca di operare nelle quattro province in collaborazione con il Gervasutta, gli atenei e la Sissa". Il Centro Progetto Spilimbergo si pone come punto di riferimento regionale per la riabilitazione estensiva, il conseguimento della massima autonomia e l´avviamento allo sport delle persone con disabilità da mielolesione che in Regione sono attualmente 500, un numero "purtroppo in aumento, soprattutto nella popolazione più giovane", ha ricordato Kosic. Oltre 200 disabili afferiscono alla residenza extraospedaliera di Spilimbergo che offre assistenza infermieristica, generica, avviamento alla pratica sportiva e rappresenta il momento di riferimento regionale dedicato alla effettuazione di cicli riabilitativi di mantenimento per disabili da mielolesione a completamento del percorso effettuato presso l´alta specialità.  
   
   
SANITA’: ACCREDITAMENTO D’ECCELLENZA ALL’ULSS 9 DI TREVISO  
 
Venezia, 29 marzo 2011 - E’ stato consegnato il 25 marzo a Treviso, alla presenza dell’Assessore regionale alla sanità Luca Coletto, all’Azienda Ulss 9 Treviso l´attestato di Accreditamento di Eccellenza internazionale. A consegnare l’attestato al Direttore Generale dell’Azienda, Claudio Dario, è stato Sebastian Audette, Direttore di Accreditation Canada International, l’organizzazione che certifica la qualità e l’eccellenza delle istituzioni sanitarie. “Va riconosciuto alla Ulss trevigiana di aver accettato una sfida – ha sottolineato l’assessore Luca Coletto -. Quello che era stato previsto dalla Regione come un percorso volontaristico, a Treviso è stato sfruttato come una grande opportunità di cui oggi si vedono i frutti. L’obbiettivo perseguito è così rilevante che sarebbe auspicabile fosse portato a tutte le Ulss della Regione. L’impegno è indubbiamente stato grande ma oggi penso sia giusto dire grazie a nome di tutti i cittadini veneti per il lavoro fatto. Gli assistiti, infatti, sono i primi beneficiari di questo traguardo. Accreditamento, infatti, significa dare sempre maggiori garanzie e sicurezze ai nostri cittadini innalzando ancora di più il livello della nostra sanità”. L’ulss 9 ha conseguito l’accreditamento per il suo intero assetto organizzativo, dopo aver già partecipato a una fase di sperimentazione della Regione Veneto del modello di eccellenza proposto dall’istituto canadese, proseguita, nel 2007, con l’ottenimento del certificato per quanto riguarda il lavoro dell’Ospedale di Treviso e Oderzo e per il Servizio di assistenza domiciliare dei Distretti socio-sanitari. Il progetto è stato seguito da numerosi team multiprofessionali che hanno coinvolto circa 500 professionisti, rappresentativi dei Presidi ospedalieri, dei Distretti socio-sanitari, del Dipartimento di Prevenzione e del Dipartimento di Salute Mentale. L’azienda ha ricevuto il report in cui, oltre all’esito positivo dell’accreditamento, sono descritte una serie di raccomandazioni per un ulteriore miglioramento dell’organizzazione del lavoro e della cura dei pazienti.  
   
   
SALUTE FVG: RAFFORZATA COLLABORAZIONE CON VENETO E CARINZIA  
 
Udine, 29 marzo 2011 - E´ stata una visita proficua, che consente di rafforzare la collaborazione nel settore della salute tra il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e il Land della Carinzia, quella compiuta il 25 marzo a Udine dagli assessori regionali alle Politiche Sociali del Veneto, Remo Sernagiotto, e dell´omologo esponente carinziano, Christian Ragger. I due rappresentanti istituzionali dei sistemi sanitari contermini erano stati invitati dall´assessore regionale a Salute, Integrazione Sociosanitaria e Politiche Sociali, Vladimir Kosic. E sono stati accolti dal rappresentante dell´Esecutivo, prima all´Ufficio H della Comunità Piergiorgio, che coordina la distribuzione degli ausili di comunicazione ai malati gravissimi e incapaci di utilizzare gli arti superiori e l´uso della parola. Poi all´Istituto di Medicina fisica e riabilitazione Gervasutta, sempre di Udine, e in particolare al Centro gravissimi, la nuova sezione inaugurata di recente e voluta dal presidente della Regione, Renzo Tondo, e dall´assessore Kosic, per garantire un aiuto anche alle famiglie delle persone che versano in particolari condizioni di salute. Scopo dell´incontro era quello di rafforzare la rete di collaborazione tra le realtà contermini, per omogeneizzare i servizi e valorizzare una collaborazione transnazionale già avviata, e precorritrice, qual è quella sviluppata dal Friuli Venezia Giulia. Ponendo particolare attenzione alle disabilità più gravi. Nel corso della illustrazione dell´attività dell´Ufficio H, da parte del coordinatore, Igino Piutti, e del responsabile dell´Unità di riabilitazione turbe neuropsicologiche acquisite, presso il Gervasutta, Emanuele Biasutti, Kosic ha infatti evidenziato come il numero di persone che hanno a che fare con la disabilità sia crescente. Per tale motivo questo problema della salute deve essere affrontato con azioni concrete. La nostra Regione lo sta già facendo. Lo dimostrano le cifre inerenti l´attività svolta dall´Ufficio H e dal Gervasutta negli ultimi undici mesi: l´equipe di specialisti che ha il compito di valutare caso per caso i malati gravissimi e l´ipotesi di dotarli di ausili comunicativi ha compiuto 130 visite domiciliari ai pazienti interessati, su richiesta dei familiari e della sanità. Assegnando 27 ausili per la comunicazione, dei quali 14 ad alta tecnologia. Questi risultati, secondo Kosic possono essere ulteriormente incrementati, anche in altri settori della salute, mettendo in rete le esperienze delle realtà contermini. Infatti il Friuli Venezia Giulia già partecipa a progetti transnazionali volti alla costruzione di modelli condivisi. Sia l´assessore del Veneto, Sernagiotto, che l´assessore della Carinzia, Ragger, hanno condiviso le valutazioni di Kosic, sostenendo che la collaborazione tra le tre realtà vicine è fondamentale per poter garantire una elevata qualità della vita ai cittadini.  
   
   
SALUTE FVG: ALTA FORMAZIONE TRANSFRONTALIERA PORTA QUALITÀ  
 
Udine, 29 marzo 2011- L´apprezzamento della Regione Friuli Venezia Giulia per il contributo all´attestazione della qualità nei sistemi sanitari delle realtà contermini è stato espresso dall´assessore regionale a Salute, Integrazione Sociosanitaria e Politiche Sociali, Vladimir Kosic, intervenuto, il 25 marzo a Udine, nella sede dell´ateneo friulano, alla consegna dei diplomi a chiusura del Corso di perfezionamento e Master di I e Ii livello su Quality Management in the European Healthcare Systems. Si trattava di una iniziativa di alta formazione, coordinata dall´Università di Udine, svoltasi anche nelle realtà universitarie di Villaco e di Lubiana. Con questo Master, tramite il programma comunitario Interreg Iv Italia -Austria, e nel contesto di Sanicademia, l´Accademia internazionale per i professionisti della salute, organizzazione che riunisce gli intenti del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e della Carinzia, ed è presieduta da Magister Wurz, la Regione è precorritrice delle politiche comunitarie. Lo scorso mese infatti, il parlamento europeo ha approvato una direttiva sulla mobilità transfrontaliera della ricerca e delle esperienze. E rappresenta dunque una iniziativa pilota in questo senso. Rientra anche nell´ottica di una visione di rete transnazionale dei sistemi sanitari. Indispensabile, come ha aggiunto Kosic, per poter garantire appropriatezza dell´assistenza alla salute dei cittadini. In precedenza, il saluto dell´ateneo friulano era stato portato dal rettore Cristiana Compagno, la quale si era soffermata sui contenuti dell´iniziativa formativa. Il Master era patrocinato dalle Scuole di specializzazione in igiene e medicina preventiva delle Università degli studi di Udine, Trieste, Padova e Verona.  
   
   
MILANO: UNA RETE ASSISTENZIALE CONTRO DOLORE  
 
Milano, 29 marzo 2011 - ´Da tempo Regione Lombardia è impegnata nel campo della terapia del dolore. Dal 2004 abbiamo una consulta per ogni ospedale che si occupa specificamente di questo e dal 2007 abbiamo chiesto di includere già nella cartella clinica specifiche indicazioni in merito alla rilevazione del dolore´. Lo ha detto l´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, intervenendo il 25 marzo al seminario ´Malattia Dolore: Cura, Modello e Rete Territoriale´, che si svolge a Niguarda. Oltre all´assessore Bresciani sono intervenuti, tra gli altri, Paolo Notaro, responsabile della terapia del dolore di Niguarda e Giuseppe Genduso, direttore sanitario della stessa azienda ospedaliera. ´Lo sviluppo di una Rete regionale di terapia del dolore - ha ricordato Luciano Bresciani - è uno degli obiettivi inseriti all´interno del Piano Socio Sanitario Regionale 2010-2014 che caratterizzerà le nostre scelte, in campo sanitario, nell´attuale legislatura. Al momento stiamo già organizzando il territorio e abbiamo previsto l´istituzione di uno specifico gruppo di lavoro che si occupi di questo importante ambito´. Luciano Bresciani ha poi ricordato il progetto ´Ospedale-territorio senza dolore´ spiegando come, ´oltre a rafforzare l´attività dei Comitati, Ospedale Senza Dolore favorisce l´integrazione ospedale-territorio, demandando alla struttura ospedaliera la gestione dei casi complessi e coinvolgendo nel processo assistenziale la figura del medico di medicina generale, introducendo il concetto di rete assistenziale anche nel campo della lotta al dolore´. ´E´ nostra intenzione - ha ribadito Bresciani - sviluppare un modello di erogazione dei servizi centrato sul paziente, la persona e la sua famiglia, in grado di offrire ai bisogni del malato risposte adeguate e di qualità. Il nostro modello va nella direzione di promuovere la crescita dei servizi coniugando integrazione e competizione in una logica di rete, stimolando la sussidiarietà e indirizzando le risorse in maniera efficiente verso i bisogni, in maniera da garantire non solo livelli massimi di efficacia per la cura delle differenti patologie, ma anche la ´continuità delle cure´ ospedale-territorio e coinvolgendo tutti i professionisti che intervengono sul malato´. ´L´eccellenza sanitaria lombarda si traduce anche in questo - ha detto in conclusione l´assessore Bresciani - un federalismo sanitario che sposti il baricentro dell´assistenza verso il territorio, demandando alla struttura ospedaliera la gestione dei casi complessi e coinvolgendo nel processo assistenziale la figura del medico di medicina generale e introducendo il concetto di rete assistenziale anche nel campo della lotta al dolore´.  
   
   
SANITÀ IN UMBRIA: AL VIA PROGETTO PER MONITORARE PROBLEMI ALCOL CORRELATI  
 
Perugia, 29 marzo 2011 - La domanda di trattamento per problemi alcol correlati presso i servizi cresce e la Regione Umbria implementa il proprio sistema informativo, anche per avere un quadro costantemente aggiornato sul fenomeno. Su iniziativa dell´assessorato alla sanità, la Giunta regionale ha approvato un progetto per la costruzione di un sistema regionale sulle dipendenze che comprenda anche l´area dell´alcologia, partendo dall´implementazione della piattaforma informatica già in dotazione dei Ser.t. Il progetto rientra nell´ambito dell´Accordo di collaborazione siglato tra il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali siglato nel 2008 con la Regione Friuli Venezia Giulia, per la realizzazione in tutte le Regioni di attività in campo alcologico finalizzate al monitoraggio dei dati e ad attività di informazione e prevenzione. Scopo dell´iniziativa è offrire ai cittadini un servizio sempre più efficiente, che permetta ad esempio ai vari operatori di condividere la cartella clinica e le relative informazioni sui pazienti, di adottare modalità omogenee per l´inserimento dei dati. I dati raccolti serviranno anche a produrre un primo rapporto epidemologico per poi avviare una riflessione anche sull´assetto organizzativo dei servizi di alcologia. Nel territorio umbro - spiegano dall´Assessorato regionale alla sanità - è attiva da anni una rete di servizi dedicati ai problemi alcol correlati che fanno capo ai dipartimenti per le dipendenze e articolati a livello dei distretti sociosanitari. Tutto ciò anche alla luce del fatto che le strutture oggi si trovano ad affrontare problematiche legate alle nuove modalità di consumo e diverse forme di policonsumo - nel cui ambito l´alcol costituisce la sostanza più frequente - all´interno di associazioni e modelli di consumo estremamente variegati, che coinvolgono le più ampie fasce di età e gruppi di popolazione maggiormente diversificati rispetto al passato. La domanda di trattamento quindi, cresce in maniera generalizzata ed esige approcci maggiormente diversificati, specifici, capaci di integrare competenze molteplici. In questo quadro, si evidenzia la necessità di un efficace sistema di raccolta dei dati, che consenta una lettura tempestiva dei fenomeni connessi all´uso problematico di alcol per adeguare l´impostazione degli interventi in relazione alle caratteristiche della domanda.  
   
   
BOLZANO, CORSO: I BAMBINI DISLESSICI E L’APPRENDIMENTO  
 
Bolzano, 29 marzo 2011 - L´iniziativa formativa "I bambini dislessici e l’apprendimento" viene organizzata dalla Scuola provinciale in lingua italiana per le professioni sociali che ha sede in via S. Geltrude,3 a Bolzano. La dislessia è un disturbo molto frequente che si manifesta nell’età scolare. E’ importante una diagnosi precoce, per limitare deficit emotivi correlati ad una dislessia non riconosciuta. Questo disturbo deve essere fatto presente al bambino e non deve essere tenuto nascosto. Una serie di esercizi e di attenzioni relazionali lo possono “compensare”. Ogni progresso deve essere fatto notare e gli sforzi premiati. Solo così il bambino può crescere senza diminuire la propria stima ed avere un buon senso di auto-efficacia. Il corso, che si terrà presso la scuola Provinciale per le Professioni Sociali l’ 8 aprile 2011, dalle 9.00 alle 18.00, destinato ad educatori ed insegnanti, introduce i partecipanti alla conoscenza della dislessia ed alle principali modalità di intervento in questo ambito. Ed iscrizioni: Scuola Provinciale per le Professioni Sociali, “L. Einaudi” - Bolzano, Via S. Geltrude, 3 - Uff. Formazione Continua tel. 0471/ 414456--4418 – fax 0471/414455. Sito internet: http://www.Sociale-einaudi.fpbz.it/    
   
   
SOTTOSCRITTA LA TRANSAZIONE TRA REGIONE CALABRIA E AIAS  
 
 Catanzaro, 29 marzo 2011 - L’assessore Regionale al Bilancio Giacomo Mancini ha incontrato, a Cosenza, i giornalisti per illustrare i termini della transazione, firmata dalla Regione e dall’Aias (Associazione italiana assistenza spastici), che ha come oggetto quattro immobili di Caulonia, Camini, Carolei e Cosenza, detenuti fino ad oggi senza titolo dalla Regione sin dal 1978. “Si scrive oggi – ha detto Mancini – una bella pagina di buona amministrazione che ci consente di offrire agli utenti dei migliori e più efficienti servizi”. Questo traguardo si è potuto raggiungere grazie agli indirizzi dati dal Presidente Scopelliti nel campo della sanità e all’impegno che, nello specifico, ha attivato l’Assessore Mancini, dando vita ad un Tavolo tecnico operativo che ha portato alla transazione sottoscritta. Presenti all’incontro del 25 marzo i Dirigenti generali, del Bilancio Pietro Manna, del Dipartimento Tutela della Salute Antonio Orlando, il Presidente dell’Aias Alfonso D’amato ed in rappresentanza delle Asp di Cosenza e di Reggio i Dirigenti Panno e Filocamo. “Con la transazione siglata – ha detto ancora Mancini – si raggiungono accordi vantaggiosi per entrambe le parti in causa in quanto gli immobili saranno restituiti all’ente proprietario Aias, ristabilendo, così, una situazione di perfetta legalità con una consistente riduzione degli oneri economici pagati dalla Regione a seguito delle varie pronunce giudiziali”.  
   
   
I PROGRAMMI 2011 DELL’ OSPEDALE DI SPILIMBERGO  
 
Spilimbergo, 29 marzo 2011- In ordine alle linee guida regionali che prevedono di sviluppare Maniago come sede distrettuale e il "San Giovanni dei Battuti" come ospedale del distretto nord, in seguito alla riconversione del reparto di Medicina maniaghese verranno attivati quattro posti letto in Semintensiva e verrà ampliato il numero di posti letto di Medicina a Spilimbergo. Questo è uno dei programmi per il 2011 che riguardano il nosocomio spilimberghese che sono stati illustrati il 26 marzo a margine dell´assemblea dell´Associazione Teatraparaplegici dall´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic. In esito alla sperimentazione che la Regione ha affidato all´azienda "Ospedali Riuniti di Pordenone" verrà equipotenziata l´offerta sanitaria sul territorio, dando corso allo sviluppo dell´attività specialistica con la circolarità dei professionisti che, quindi, presteranno la loro opera anche presso l´ospedale di Spilimbergo. A breve anche due inaugurazioni: il 15 aprile l´avvio ufficiale del reparto di fisioterapia, già di fatto operativo, ed entro l´estate l´arrivo del nuovo mammografo digitale che entrerà in funzione assieme al progetto Pacs, il sistema di digitalizzazione delle immagini che è stato adottato per primo in regione da "Ospedali Riuniti", e che permetterà di refertare a Pordenone mammografie effettuate a Spilimbergo o in altre sedi della rete sanitaria della Destra Tagliamento.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: AUMENTANO LE ESENZIONI DEL TICKET IN PRONTO SOCCORSO  
 
Bologna, 29 marzo 2011- Aumenteranno, a partire dal mese successivo alla pubblicazione della relativa delibera sul Bollettino Ufficiale della Regione prevista entro l’aprile 2011, le prestazioni di pronto soccorso che non prevedono compartecipazione alla spesa da parte degli assistiti. Le nuove esenzioni sono state approvate il 28 marzo dalla Giunta regionale, sulla base delle conclusioni di un gruppo di lavoro istituito per monitorare l’applicazione della delibera 1035/2009 che, oltre a definire strategie per migliorare l’accesso ai servizi di specialistica ambulatoriale, indicava le prestazioni di pronto soccorso appropriate e quindi non soggette al pagamento del ticket. “Sulla base della esperienza maturata e delle valutazioni che hanno registrato qualche difformità di comportamento tra i diversi territori, abbiamo ritenuto di aggiungere ulteriori condizioni di esenzione dal pagamento del ticket per pazienti che presentano quadri patologici, come una colica renale, una crisi d’asma, un dolore toracico, che sono da affrontare urgentemente in pronto soccorso e che non possono essere demandati a una richiesta di visita specialistica urgente da parte del medico curante o di altro specialista del Servizio sanitario regionale”, ha spiegato l’assessore alle politiche per la salute della Regione Carlo Lusenti nell’illustrare la delibera approvata oggi. "Il nostro obiettivo è sempre quello di assicurare con certezza, gratuitamente, in modo omogeneo e trasparente in tutta la regione gli interventi assistenziali che effettivamente abbisognano di essere affrontati in pronto soccorso; al tempo stesso, l’altro obiettivo continua ad essere quello di favorire un corretto uso dei servizi di pronto soccorso per non intasarli con accessi inappropriati”, ha continuato Lusenti ricordando che il pagamento del ticket resta in vigore, così come previsto dalla delibera 1035/2009, per chi ha ricevuto una valutazione di accesso inappropriato da parte del medico del pronto soccorso dopo l’intervento assistenziale prestato. Dunque, dal mese successivo alla pubblicazione sul Bur, prevista entro il mese di aprile 2011, e quindi presumibilmente dal maggio 2011, queste saranno le nuove condizioni patologiche che danno diritto all’esenzione dal pagamento del ticket: colica renale, crisi di asma, dolore toracico, aritmie cardiache, glaucoma acuto, corpo estraneo oculare, sanguinamento dal naso, corpo estraneo nell’orecchio, complicanze di intervento chirurgico che determinano il ricorso al pronto soccorso entro 3 giorni dalla dimissione ospedaliera, problemi e sintomi correlati alla gravidanza. Tali condizioni si aggiungono all’elenco di prestazioni considerate appropriate e quindi esenti dal pagamento del ticket fin dal settembre 2009 (delibera 1035/2009): prestazioni erogate in Obi (Osservazione Breve Intensiva) per situazioni cliniche che necessitano di un iter diagnostico-terapeutico di norma non inferiore alle 6 e non superiore alle 24 ore, prestazioni seguite da ricovero, prime prestazioni riferite a trauma con accesso al pronto soccorso entro 24 ore dall’evento, prestazioni riferite a trauma con accesso al pronto soccorso oltre 24 ore dall’evento nei casi in cui si dia contestualmente corso ad un intervento terapeutico, prestazioni riferite ad avvelenamenti acuti, prestazioni erogate a minori di età inferiore a 14 anni, prestazioni riferite a infortuni sul lavoro, prestazioni richieste da medici e pediatri di famiglia, da medici di continuità assistenziale (guardia medica) e da medici di altro pronto soccorso, prestazioni riferite a persone straniere temporaneamente presenti (Stp) se indigenti ed ai sensi della normativa vigente, prestazioni riferite a soggetti esenti per patologia e/o reddito e altre condizioni previste dalla normativa vigente. E’ opportuno ricordare che i codici colore assegnati al momento dell’accesso al pronto soccorso definiscono solo le priorità di accesso e non sono un criterio per definire la eventuale compartecipazione alla spesa.  
   
   
ABRUZZO, SOCIALE: GATTI, NUOVO PIANO DA 88 MLN IL MIGLIORE POSSIBILE PER LA PRIMA VOLTA SI RICORRE ANCHE A CANALI FONDO EUROPEO  
 
L´aquila, 29 marzo 2011- "Questo Piano sociale regionale, il quarto dell´Abruzzo, è un grande risultato e non solo politico. E´ il frutto di un lungo lavoro di concertazione iniziato ad agosto con la presentazione delle linee guida; approdato in Giunta a dicembre, dopo un intenso confronto con le parti, ed approvato; discusso e licenziato dal Consiglio la settimana scorsa". In pochi flash, l´assessore alle Politiche sociali della Regione Abruzzo, Paolo Gatti, ha delineato la storia del "suo" Piano. Lo ha fatto ieri , affiancato dal presidente, Gianni Chiodi. "Un documento elaborato senza consulenze - ha aggiunto l´Assessore - e questo ci ha consentito un discreto risparmio e che ha accolto le istanze di tutti gli attori. Basti pensare che in Commissione sono giunti solo 15 emendamenti; in Consiglio due soli e un subemendamento. Un buon lavoro". Per Gatti "l´unico Piano sociale possibile ed anche un buon Piano perchè giunge in un momento di contrazione delle risorse a tutti i livelli". "Abbiamo resistito - ha osservato - ed innovato, utilizzando per la prima volta canali del Fondo sociale europeo: 25 milioni di euro che ci consentiranno anche di far crescere la qualità del sistema. Presumibilmente entro luglio usciranno 24 bandi ai quali potranno, anzi dovranno, partecipare partenariati composti da Enti d´ambito (Comuni e territori), terzo settore e mondo delle cooperative. Diciamo a tutti loro - ha esortato l´Assessore - di mettersi insieme in reti di partenariato e concorrere per l´aggiudicazione dei bandi stessi". "Questo Piano - ha fatto notare ancora - è stato concepito nell´ottica di un´integrazione tra sociale e sanitario. Come sapete abbiamo costituito un tavolo e tra un anno circa ci sarà la piena identificazione degli Enti territoriali d´ambito con i Distretti sanitari". "Forse definire il provvedimento ´rivoluzionario´ è eccessivo - ha stigmatizzato Gatti - Di certo contiene almeno dieci elementi innovativi. Cito solo il terzo: il controllo. E´ previsto, infatti, un serio percorso di verifica e rendicontazione delle risorse spese affinchè vadano realmente a beneficio di chi ne ha bisogno". Un Piano da 88 milioni di euro: i 25 già accennati del Fondo europeo; 33 dal bilancio regionale; i restanti dallo Stato. Gli Enti d´ambito avranno 90 giorni per definire i Piani di zona e dare avvio alla nuova articolazione. Gatti ha aupicato lo stesso confronto serio, costruttivo e non ostruzionistico, anche per le altre riforme in essere, quale quella delle Ipab (manca solo il voto finale in Commissione e prima di Pasqua dovrebbe approdare in Consiglio). Stesso dicasi per il testo unico sul welfare. "Quella dei testi unici - ha concluso Gatti - è una politica molto evocata, che noi abbiamo intrapreso per far crescere il nostro territorio".  
   
   
SALUTE: BILANCIO FVG 2009-10, NELLA DIREZIONE GIUSTA  
 
Udine, 29 marzo 2011- "I dati dell´attività sanitaria 2009-2010 mostrano che è stata imboccata la giusta direzione: si riduce l´istituzionalizzazione dei pazienti in ospedale e in Rsa, si aumenta l´assistenza a domicilio ed ambulatoriale e si riducono gli accessi inutili al Pronto Soccorso. Il tutto con un significativo contenimento dei costi del 2010 rispetto al 2009 e un parallelo sviluppo dei servizi sociali". Lo ha affermato il 26 marzo l´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, nel corso dell´assemblea dell´Associazione Teatraparaplegici Fvg, rendendo noti i dati sull´attività sanitaria 2009-2010 in regione. I dati registrano un calo dello 0.8 p.C. Di ricoveri in ospedale dei residenti in regione (erano 182.069 nel 2009, sono stati 180.680 nel 2010), del meno 3 p.C. Di quelli in Rsa (da 9.827 del 2009 a 9.530) e del meno 7 p.C. Dei codici Bianchi del Pronto Soccorso (da 228.328 nel 2009 a 213.252 nel 2010). Aumentano del +2,3 p.C. Gli utenti dell´assistenza infermieristica domiciliare (da 34.247 a 35.036) e del +3,3 gli accessi (da 546.931 a 564.876). Anche l´assistenza riabilitativa domiciliare vede l´aumento del +3.3 degli utenti. Lieve incremento per le prestazioni ambulatoriali (+0.9 p.C.) che passano da 17.678.815 a 17.833.411.  
   
   
MILANO: VISITE GUIDATE GRATUITE PER MOSTRA VIE CRUCIS  
 
Milano, 29 marzo 2011- Regione Lombardia ha deciso di offrire per tre giorni alla settimana visite guidate gratuite alla mostra ´Lucio Fontana - Vie Crucis 1947 - 1957´. A partire da questa settimana, nelle giornate di giovedì, sabato e domenica (alle 11 e alle 17), ci sarà dunque la possibilità per i visitatori (previa prenotazione) di venire condotti alla scoperta delle tre ´Vie Crucis´ che Lucio Fontana realizzò nel decennio 1947-1957 e che sono state riunite per la prima volta in mostra nel nuovo spazio espositivo di Palazzo Lombardia (fino al 30 aprile). Per prenotare le visite guidate gratuite è necessario chiamare il numero 02-45487400 o scrivere un´e-mail all´indirizzo info@operadartemilano.It  
   
   
COMO, SAN PIETRO IN ATRIO DAL 9 AL 30 APRILE 2011 LA MOSTRA DI WALTER TRECCHI NUOVI ORIZZONTI 2001-2011  
 
Como, 29 marzo 2011 - Dal 9 al 30 aprile 2010, nello spazio di San Pietro in Atrio di Como, si tiene la personale di Walter Trecchi (Como, 1964) dal titolo Nuovi Orizzonti che ripercorre l’ultimo decennio di produzione (2001-2011) di uno degli artisti della nuova generazione più apprezzati dalla critica e dal mercato italiano. Curata da Sergio Gaddi e Carlo Ghielmetti, col patrocinio del Comune di Como – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con mc2gallery di Milano e il contributo di Ance Como, l’esposizione presenta 25 opere, molte delle quali di grandi dimensioni, in grado di ripercorrere l’evoluzione del linguaggio espressivo di Trecchi e di presentare per la prima volta il nuovo ciclo di lavori, Antropico-naturale, nel quale, oltre all’analisi delle geometrie architettoniche, introduce una riflessione sul tema della natura. La cifra espressiva di Trecchi, almeno per questi ultimi dieci anni, si è caratterizzata come pittura di architetture. Con una tecnica che sfiora l’iperrealismo, Trecchi delinea gli aspetti reconditi delle metropoli, siano esse New York o Milano, riuscendo a cogliere l’anima del paesaggio urbano, con tutto quel suo reticolo di palazzi, di fili, di gru, di rotaie che generano una sorta di disagio nell’uomo contemporaneo che vi è costretto a vivere. L’ambito figurativo di Trecchi si muove per il tramite di una matericità intensa, e giunge a un risultato che l’ha portato a precisare sempre più la struttura della figura, verso un realismo di grande definizione. La scelta di San Pietro in Atrio, come luogo prescelto per ospitare i lavori di Walter Trecchi, risponde all’esigenza di presentare questo suo percorso artistico nella città che l’ha visto nascere e affermarsi come nuovo maestro della figurazione lariana, in un luogo che, posto in un contesto urbano e culturale di grande vivacità, ben si presta ad accogliere opere legate a tecniche espressive classiche, come quelle di Trecchi. All’interno del percorso espositivo, sarà presente il video di Francesco Fei, con suoni di Steve Piccolo dal titolo 21_06_09, già presentato lo scorso anno alla Fondazione Corrente di Milano, le cui immagini fanno da contraltare alle opere di Walter Trecchi, risultando un ideale completamento all’analisi architettonica e antropologica dell’artista comasco. Catalogo in mostra. Walter Trecchi (Como, 1964), vive e lavora a Torno (Co). Mostre personali: 2010, Equilibri, Galerie "Noordeinde", Den Haag, Olanda; 2009, La città e il cielo, Spazio Santamarta, Milano; Metropolis, Galleria Gagliardi, San Gimignano (Si); 2008, Linee di fuga, a cura di Chiara Canali, Galleria del Tasso, Bergamo; Città sospesa, Artemisia Art Gallery, Monaco; 2007, Variazioni su Metropolis, a cura di Jessica Anais Savoia, Atrespazio, Milano; Walter Trecchi, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Galleria Santamarta, Milano; 2006, Walter Trecchi - Mikhail Dronov, Galerie Noordeinde, Den Haag, Olanda; Walter Trecchi, a cura di Alessandro Riva, Palazzo del Broletto, Como; Walter Trecchi, Edilshow, Piacenza; Walter Trecchi, a cura di Aldo Benedetti, Galleria Nuovospazio, Piacenza. Principali mostre collettive: 2010, Italiaans Realisme, Galerie "Noordeinde", Den Haag, Olanda; Expossible? Cantiere Milano. Expo al bivio, a cura di Jacopo Muzio, Fondazione Corrente, Milano; Acquisizioni 2010, a cura di Claudio Rizzi, Civico Museo Parisi-valle, Maccagno (Va); 2009, Expossible? Un´altra Expo è possibile?, a cura di Jacopo Muzio, Fondazione Corrente, Milano; 2008, Masters of Brera, Liu Hai Su Museum of Modern Art, Shanghai – Cina; 2007, Serrone, Biennale giovani, Monza, 07, a cura di Carlo Ghielmetti, Serrone della Villa Reale, Monza; La nuova figurazione italiana - to be continued..., a cura di Chiara Canali, Fabbrica Borroni, Bollate (Mi), L´ombra del dubbio, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Galleria Novato, Fano (Pu); 2006, Pittura Italiana Oggi "Nuovo Romanticismo", a cura di Chiara Vivolo, Fondazione Città di Cremona, Cremona; Cuore di pietra, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Mole Vanvitelliana, Ancona; La città che sale, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Galleria Santamarta, Milano.  
   
   
MOUNTAIN BIKE: SAN PELLEGRINO MARATHON 2011; PRESENTATO A PERUGIA CAMPIONATO NAZIONALE  
 
Perugia, 29 marzo 2011 - Ottantatre chilometri, di cui oltre 20 di salite, un dislivello complessivo di 2 mila 660 metri e un percorso impegnativo, per l´80 per cento su sterrato, che tocca otto comuni umbri - Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Fossato di Vico, Sigillo, Gubbio, Scheggia e Pascelupo, Valfabbrica e Costacciaro: sono i numeri di Marathon San Pellegrino, campionato italiano Marathon 2011, che si terrà il primo maggio in Umbria, con partenza ed arrivo a Gualdo Tadino. La manifestazione e le iniziative ad essa collaterali sono state presentate il 26 marzo, a Perugia, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato gli assessori allo sport della Regione Umbria, Fabrizio Bracco, e della Provincia di Perugia, Roberto Bertini, i Presidenti del Coni - Comitato Regionale Umbria, Valentino Conti, della Federazione ciclistica italiana, Renato di Rocco, e del Comitato regionale Umbria Carlo Roscini, il Sindaco di Gualdo Tadino, Roberto Morroni. Presente, come partner media d´eccezione, Massimiliano Giometti, della Holding Multiplex Giometti Cinema e Carlo Baccarelli, responsabile marketing della Grifolatte. Presenti inoltre Paola Pezzo, due volte campionessa olimpionica, e Hubert Pallhuber, Commissario tecnico della nazionale e vincitore nel 1997 del titolo mondiale Cross country. "Un sincero ringraziamento alla Federazione ciclistica italiana per aver scelto l´Umbria quale sede della S.pellegrino Marathon 2011 di Mountain Bike" è stato espresso dall´assessore regionale allo sport Fabrizio Bracco. "I territori di Gualdo Tadino e degli altri comuni umbri toccati dalla manifestazione - ha detto - costituiranno uno scenario ideale per la più importante gara italiana di questa specialità che per la prima volta si disputa nel Centro-italia. E´ un ulteriore occasione per far conoscere l´Umbria vera in tutte le sue caratteristiche ad un pubblico che tradizionalmente unisce e fonde insieme i valori dello sport con quelli della passione per il paesaggio naturale". "Siamo orgogliosi di ospitare nella nostra provincia la S. Pellegrino Marathon 2011, valida come prova per i campionati italiani di Mountain Bike. Gualdo Tadino - ha dichiarato l´assessore allo sport della Provincia di Perugia Roberto Bertini - sarà teatro di una gara importantissima e ospiterà tanti sportivi provenienti da tutta Italia. Questa è un´occasione di promozione turistica, l´occasione di far conoscere i nostri prodotti tipici, di far apprezzare i piccoli borghi che fanno della nostra regione una terra ideale per eventi di questo tipo, che devono anche essere la forza motrice del rilancio del nostro settore turistico". "Per la sua particolare connotazione territoriale, per la ricchezza del suo paesaggio e la qualità degli impianti l´Umbria è una regione che si presta ad ospitare manifestazioni che riguardano ogni tipo sport. E in questo caso la Federazione ciclistica ha scelto la nostra regione, e in particolare Gualdo Tadino, per ospitare il Campionato Italiano Marathon di Mountain Bike - ha detto Valentino Conti, presidente Coni Umbria. "Certo, c´è ancora da lavorare per raggiungere sempre più alti livelli di "ospitalità" in tutti gli sport, ma l´impegno del mondo sportivo regionale, rappresentato dal Coni Umbria, su questo fronte è quanto mai attivo e costante. Noi crediamo che le grandi manifestazioni sportive e di conseguenza il turismo sportivo siano risorse importanti per promuovere la nostra regione e per questo ci stiamo adoperando in dialogo con le istituzioni, e principalmente con la Regione Umbria, per far crescere il binomio sport e turismo. Si tratta di uno degli eventi più attesi dell´anno nel panorama della mountain bike nazionale, con una forte connotazione turistica per la città di Gualdo Tadino e il suo territorio, viste le migliaia di persone che arriveranno per l´occasione". Per il Presidente nazionale della federazione ciclistica italiana Renato Di Rocco "l´assegnazione del Campionato Italiano Marathon a Gualdo Tadino orienta per la prima volta la bussola del grande fuoristrada verso il Centro Italia. La scelta del Consiglio federale, strategica per la diffusione equilibrata del mountain bike sul territorio nazionale, non sarebbe stata possibile senza il riconoscimento che qui esistono i presupposti, di qualità organizzativa, ospitalità e partecipazione, all´altezza di un impegno così importante. Frutto del lavoro portato avanti negli anni dal Comitato con lungimiranza e competenza, facendo leva su Società dinamiche come l´Avis, che ha dato ampia prova di affidabilità con la Marathon San Pellegrino". "Si tratta di una manifestazione di particolare importanza per lo sport umbro e nazionale - ha detto il presidente della federazione ciclistica, comitato regionale Umbria Carlo Roscini. Una prova unica del campionato italiano che si disputa, non come di solito accade, al Nord, ma al centro della nostra penisola. Viene così premiato l´impegno delle società e dei dirigenti sportivi dell´Umbria che hanno dimostrato, in questi anni, di saper svolgere una attività ad altissimo livello, su circuiti anche di rilevanza nazionale". "La presenza di ospiti come Paola Pezzo e Hubert Pallhuber, in questa sede - ha concluso Roscini, sta a dimostrare l´interesse del mondo della mountain bike e delle istituzioni per questa iniziativa e la valenza che il ciclismo ha nel panorama dello sport regionale". "Il Campionato Italiano di Mountain Bike - ha detto il sindaco di Gualdo Tadino rappresenta per Gualdo Tadino motivo di orgoglio e di vanto e una straordinaria occasione di promozione per il nostro territorio. E´ un appuntamento al quale ci stiamo preparando al meglio e che, nei nostri propositi, dovrà essere il viatico per affermare di Gualdo Tadino quale capitale della mountain bike del centro Italia". "Valorizzare i processi e le forme di intrattenimento sempre più attente e vicine al pubblico degli spettatori è l´obiettivo della Holding Multiplex Giometti Cinema" - ha detto Massimiliano Giometti partner media d´eccezione per la Gara di Campionato Marathon Bike. La sala cinematografica riesce a interpretare i suoi tanti e diversi pubblici in quello che si potrebbe chiamare l´entertainment, ma oltre alla qualità nell´offerta di film, la sua capacità deve essere quella di accogliere ed aumentare il valore d´uso della location a favore del territorio con il quale intende relazionarsi in modo sinergico ed attivo - ha aggiunto. Da qui la decisione di supportare questo importante evento sportivo attraverso la sua promozione nelle Multisale Giometti e con uno specifico piano pubblicitario del Campionato ideato allo scopo". "Questa - hanno concluso gli organizzatori dell´iniziativa - rappresenta una grande novità nell´ambito della comunicazione degli eventi sportivi di ogni genere". "Quando lo sport chiama Grifolatte risponde - ha detto Carlo Baccarelli. Tanto più per eventi di questa rilevanza che vedono la partecipazione e l´impegno comune di mondo dello sport e istituzioni. In questo quadro non può quindi mancare il mondo dell´imprenditoria, come supporto e volano del turismo, del territorio e del tessuto economico regionale". Le operazioni preliminari (verifica tessere, consegna pacco gara, etc.) alla gara si terranno in Piazza Federico Ii di Svevia (Piazza del Mercato) a Gualdo Tadino sabato 30 aprile (dalle 14,00 alle 18,00) e domenica 1 maggio(dalle 07,00 alle 08,30). La partenza del Campionato italiano Mountain Bike, San Pellegrino Marathon 2011 è prevista il 1 maggio alle ore 9,30 in Piazza Martiri della Libertà, dove nel pomeriggio si terranno le premiazioni ufficiali di tutte le categorie. Il percorso prevede la partenza e l´arrivo a Gualdo Tadino. La gara impegnerà subito gli atleti in una faticosa salita sul Monte Penna, ad un´altitudine di circa 1000 metri. Seguirà una rapida discesa con vivaci saliscendi e poi il tratto più difficile del percorso: l´ascesa fino a Valsorda (1050 metri) dove sarà collocato il Gran Premio della Montagna. Si scenderà ancora, fino ai 450 metri di altitudine, per poi di nuovo affrontare le quattro salite di Vercata, Cese, Monte Camera e Colle Mori. Gli atleti che partecipano al circuito Umbria Challenge 2011 dovranno gareggiare sul percorso Marathon (83 km), escluse le categorie Donne, Giovani, Juniores e pedalata ecologica, cui invece è destinato il percorso corto (23 Km), con un dislivello complessivo di 890 metri. Un ulteriore percorso Granfondo di 38 Km, con un dislivello di 1490 metri, è invece previsto per gli atleti che partecipano al Campionato italiano diabetici. La gara prevede un calendario di eventi collaterali: il 29 aprile alla Rocca Flea (ore 15,30) si terrà la presentazione del Campionato Italiano Marathon Mtb 2011, San Pellegrino Marathon; il Forum Nazionale "Lo Sport unisce l´Italia" (ore 16,30 ) e il "Galà della Marathon" (ore 21,00). Sabato 30 aprile (dalle ore 16,00 alle ore 22,00) e domenica 1° maggio (dalle ore 8,30 alle ore 23,00) si svolgerà "Hospitalityvillage"; (a partire dalle ore 9.30) si terrà il "mercato tricolore", con aree espositive dedicate alla promozione e vendita di prodotti e servizi suddivisi per categorie merceologiche: bianca (tecnica), verde (ambiente ed energia), rossa (enogastronomia, prodotti del territorio), a cui si aggiunge l´area ospiti "regioni italiane"; sarà infine possibile partecipare alle escursioni turistiche della Marathon Tour. La sera del 30 aprile, grazie ad appositi collegamenti, si potrà assistere ad una delle feste più antiche in Italia che, da mille anni, ogni 30 aprile, si tiene nella frazione di San Pellegrino in ricordo di un pellegrino e del suo bastone miracolosamente fiorito. Per l´occasione viene abbattuto, trasportato e issato, grazie ad un gioco di scale e di funi, il pioppo più grande della zona. Per ulteriori informazioni è possibile collegarsi a www.Tadinobike.it/ ; www.Gsavisgualdotadino.it/ ; www.Umbriaciclismo.it/  (regolamento Umbria Challenge 2011); www.Feerciclismo.it/  (settore fuoristrada - norme attuative 2011).