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Notiziario Marketpress di Giovedì 31 Marzo 2011
AL VIA LA TERZA EDIZIONE DEL PREMIO EUROPEO PER IL GIORNALISMO SULLA SALUTE INDETTO DALLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
 Bruxelles, 31 marzo 2011 – Si sono aperte ieri le iscrizioni per la terza edizione del Premio europeo per il giornalismo sulla salute. Il premio, che ricompensa i migliori articoli pubblicati dai giornalisti dei 27 Stati membri, ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico ai temi della salute. Come per le due precedenti edizioni, il 3° premio ha come tema "l´Europa per i pazienti", che da quest´anno comprende anche le questioni riguardanti i medicinali. Il vincitore riceverà un premio di 6.000 euro, il secondo e il terzo classificato rispettivamente 2.500 e 1.500 euro. La novità di quest´anno è un premio speciale di 3.000 euro che sarà assegnato a un articolo dedicato ai pericoli del fumo. Oltre 700 giornalisti di tutti i paesi dell´Unione europea hanno finora partecipato a questo premio. I loro articoli rivelano quanto siano importanti, nella vita quotidiana degli europei, le questioni che riguardano la salute. La Commissione è certa che anche quest´anno il premio permetterà di portare alla ribalta nuovi talenti e di mettere in luce le opinioni e le preoccupazioni dei cittadini e dei pazienti. I giornalisti sono invitati a concorrere al premio con articoli che trattano di uno o più temi della campagna L´europa per i pazienti. Quest´anno le iniziative della Commissione nel campo dei medicinali si sono aggiunte ai temi del concorso: cure all´estero, malattie rare, personale sanitario, sicurezza dei pazienti, donazione e trapianto di organi, cancro, vaccinazione contro l´influenza, uso prudente degli antibiotici, salute mentale, malattia di Alzheimer e altre forme di demenza, vaccinazione dei bambini. Gli articoli dovranno trattare di questi temi, ponendo al centro dell´attenzione il paziente. Un premio speciale sarà assegnato al miglior articolo dedicato alle conseguenze del fumo per la salute e ai danni provocati dal tabacco e dalla nicotina. Il regolamento I partecipanti al concorso devono essere cittadini o residenti di uno dei 27 Stati membri dell´Unione europea e avere almeno 18 anni. Ogni concorrente può presentare non più di due articoli; sono ammesse le candidature collettive, purché le persone che hanno partecipato alla stesura dell´articolo non siano più di cinque. Gli articoli devono essere redatti in una delle lingue ufficiali dell´Unione europea ed essere già stati pubblicati su carta od online. La lunghezza degli articoli non deve essere superiore a 20 000 caratteri (spazi compresi). Per maggiori precisazioni sulle condizioni di partecipazione si può consultare il sito web del premio. Selezione dei finalisti e premiazione dei vincitori In ogni Stato membro una giuria nazionale composta da giornalisti ed esperti della sanità pubblica e presieduta dalla Commissione europea nominerà un finalista nazionale. Una giuria europea sceglierà quindi tra i 27 finalisti i tre primi classificati del premio europeo e il vincitore del premio speciale. I 27 finalisti saranno invitati a partecipare a Bruxelles, all´inizio del 2012, a un seminario sul tema della sanità, cui seguirà una cerimonia di consegna dei premi. I vincitori delle precedenti edizioni del premio La prima edizione del premio è stata vinta dalla giornalista francese Estelle Saget, per l´articolo "La schizofrenia spiegata alla famiglia e agli amici", pubblicato nel settimanale "L´express". L´anno seguente il premio è stato assegnato a due giornalisti italiani, Gianluca Ferraris e Ilaria Molinari, di "Panorama", per l´articolo "Ladri di speranza", un´inchiesta sulle "cliniche della guarigione" che promettono cure costose, ma fasulle, a pazienti vulnerabili che soffrono di patologie croniche. Il Premio europeo per il giornalismo sulla salute e la campagna "L´europa per i pazienti" sono finanziati dal secondo programma d´azione dell´Unione europea in materia di salute pubblica (2008-2013). Altre informazioni sul sito web. Per maggiori informazioni sul premio e su come presentare un articolo, si rimanda al sito
web: http://ec.Europa.eu/health-eu/journalist_prize/2011/index_it.htm  
Sito "L´europa per i pazienti":
http://ec.Europa.eu/health-eu/europe_for_patients/index_it.htm  
Altre informazioni sulla lotta contro il fumo nell´Unione europea: http://ec.Europa.eu/health/tobacco/policy/index_it.htm  
Altre informazioni sul secondo programma d´azione in materia di salute: http://ec.Europa.eu/health/programme/policy/index_it.htm  
 
   
   
ALLE REDAZIONI FVG: ELEZIONI E DIVIETO DI COMUNICAZIONE PER LE P.A.  
 
 Trieste, 31 marzo 2011- Come noto, con decreto del Presidente della Regione è stata fissata la data delle elezioni degli organi delle Province di Gorizia e Trieste e dei 40 Comuni in scadenza nel territorio del Friuli Venezia Giulia. I cittadini voteranno nelle giornate di domenica 15 e lunedì 16 maggio 2011 (eventuale ballottaggio 29 e 30 maggio). Di conseguenza, da domani, giovedì 31 marzo 2011, e fino al termine delle operazioni di voto è in vigore il divieto per le pubbliche Amministrazioni di svolgere attività di comunicazione, ai sensi dell´articolo 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28. Nel periodo elettorale quindi l´Agenzia Regione Cronache si atterrà a quanto previsto dalla legge, fatto salvo il diritto-dovere di completezza dell´informazione su provvedimenti e decisioni che riguardano i servizi ai cittadini e che vengono assunti dagli Amministratori regionali anche in questo periodo, non essendo l´Amministrazione regionale tra gli Enti che rinnovano i loro organi.  
   
   
CORECOM FVG: 31 MARZO INIZIA PAR CONDIZIO, REGOLE PER ORGANI INFORMAZIONE  
 
Trieste, 31 marzo 2011 - Con l´affissione dei manifesti di convocazione dei comizi elettorali, prevista per la giornata di giovedì 31 marzo, inizia la par condicio per le elezioni amministrative del 15 e 16 maggio. Da tale data entra in vigore la Delibera 80/11/Csp dell´Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), che detta le disposizioni per le televisioni e le radio nazionali e locali, nonché per i quotidiani e i periodici. Le emittenti televisive e radiofoniche locali che intendono trasmettere Messaggi autogestiti a pagamento (Map) possono, da giovedì 31 marzo, iniziare a dare notizia dell´offerta dei relativi spazi mediante un avviso da trasmettere, almeno una volta al giorno nella fascia oraria di maggiore ascolto, per tre giorni consecutivi; la prima messa in onda è condizione necessaria per la trasmissione dei messaggi. Per quanto riguarda i quotidiani e i periodici che intendono diffondere messaggi elettorali, sono tenuti a dare notizia dell´offerta dei relativi spazi attraverso un apposito comunicato da pubblicare entro la giornata di martedì 5 aprile. Le emittenti televisive e radiofoniche locali che intendono trasmettere i Messaggi autogestiti gratuiti (Mag) dovranno darne comunicazione, secondo le modalità riportate nella Delibera (art. 10), sempre entro martedì 5 aprile; quindi sarà la volta dei soggetti politici, entro la data di presentazione delle candidature (prevista per i giorni 15 e 16 aprile), comunicare alle emittenti e al Corecom la loro volontà di fruire degli stessi. Sempre da giovedì 31 marzo entra anche in vigore il divieto per le Pubbliche Amministrazioni di svolgere attività di comunicazione istituzionale, eccettuata quella indispensabile purché svolta in modo impersonale (art. 9, comma 1 della legge 28/00). Sul sito del Corecom Fvg (www.Corecomfvg.it), nella apposita sezione denominata "Par Condicio", sono disponibili la Delibera e i relativi modelli per i Mag, distinti per le elezioni comunali e provinciali.  
   
   
PREMIO SODALITAS GIORNALISMO PER IL SOCIALE 2011: I NOMI DEI VINCITORI  
 
Milano, 31 marzo 2011 - Si è concluso ieri il Premio Sodalitas Giornalismo per il Sociale, il riconoscimento annuale assegnato da Fondazione Sodalitas agli operatori dell’informazione che si sono distinti per aver approfondito temi di particolare rilevanza sociale e umanitaria. Il Premio, giunto ormai alla 9^ Edizione, si propone di favorire la crescita di una cultura dell’informazione più attenta ai problemi sociali e di far crescere l’attenzione dei media verso questi temi. 288 i giornalisti partecipanti al concorso per un totale di 450 elaborati inviati. 4 i giornalisti premiati rispettivamente nelle categorie stampa, radio, tv e web mentre 3 le menzioni speciali fra cui, per la prima volta, ha fatto l’ingresso anche la fotografia. Il premio Speciale della Giuria – presieduta da Stefano Zamagni, Presidente di Agenzia per le Onlus – rivolto ad una personalità nota del mondo del giornalismo distintasi per l´attenzione riservata alle tematiche sociali, è stato assegnato al direttore del Tg La7 Enrico Mentana, presente all’evento anche in qualità di relatore. “Il Premio è come un Osservatorio prezioso per monitorare l’attenzione che i mezzi di informazione dedicano alle emergenze sociali – ha dichiarato Ugo Castellano, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas - Quest’anno sembra che alcuni temi come la droga, l’Aids, il bullismo, seppure tutt’altro che risolti, siano usciti dall’agenda del Paese. Sono invece balzati alla ribalta altri problemi come le nuove povertà, il precariato, l’immigrazione, il sovraffollamento delle carceri.” I Vincitori Del Premio Categoria Stampa: Anna Alberti (Marie Claire)- Titolo del servizio: “E Se L´ombelico Del Mondo Fosse Qui? (Esquilino Young Orchestra)” Contenuto: Sono circa una trentina tra italo-rumeni, cinesi, bulgari, somali, colombiani, turchi e romani, i giovani (tra gli 11 e i 19 anni) aspiranti musicisti e attori diretti da Moni Ovadia. Insieme per una scommessa: imparare a parlare una lingua comune, attraverso la musica e il palcoscenico. E prepararsi, in tre anni di scuola di alta formazione, alla pace, alla responsabilità, alla poesia, al lavoro corale oltre che alle differenze. Categoria Tv: Gabriele Lo Bello (Tg 2 Storie) Titolo del servizio: “A Cento Passi Dal Vesuvio” - Contenuto: Nella settimana in cui si festeggia la cattura del boss dei Casalesi, Antonio Iovine, Tg2 Storie racconta l´avventura di tre emittenti anti-clan: Radio Siani ad Ercolano, Radio Onda Pazza - dedicata a Peppino Impastato - a San Giovanni a Teduccio e la giovane Radio Sca, appena nata a Scampia. Categoria Radio: Marialuisa Pezzali (Radio24 “Italia in controluce") Titolo del servizio: “La Cucina Che Fa Bene: "Il Ristorante" Di Settimo Torinese” - Contenuto: Al "Ristorante" di Settimo Torinese la cucina fa bene, soprattutto a chi ci lavora: tutte persone affette da disturbi psichici. Obiettivo del progetto di reinserimento sociale il recupero della quotidianità, medicina numero uno contro l´isolamento e l´esclusione che troppo spesso il disagio psichiatrico comporta. Molti clienti non se ne accorgono, per loro è un ristorante come un altro; per i pazienti, invece, è un ponte verso gli altri e la dignità sociale. Categoria Web: Giorgio Fontana (Mixamag.it) Titolo del servizio: “Via Padova” - Contenuto: Cronaca della vita quotidiana in via Padova a un mese di distanza dall´omicidio di Ahmed Abdel Aziz e la conseguente battaglia per le strade fra nordafricani e sudamericani. Questo "ritorno" nella strada vuole rendere giustizia a un quartiere con una identità precisa e un volto di solidarietà e umanità che è spesso nascosto dai riflettori troppo forti della notizia. Categoria Giovani Giornalisti: Alessandra Dal Monte (Scuola di Giornalismo Walter Tobagi di Milano) Titolo del servizio: “Che Fatica Pagare Gli Alimenti: Papà Separati, I Nuovi Poveri” - Contenuto: Tra Milano e hinterland sono ormai 50 mila i padri separati in difficoltà economica: con 1500 euro al mese non riescono a pagarsi l´affitto e a versare gli alimenti, così spesso finiscono nei dormitori delle associazioni religiose. Chi ha perso il lavoro per la crisi non riesce nemmeno più a girare l´assegno ai figli. Comune e Provincia si sono resi conto dell´emergenza e stanno pensando a realizzare una casa tutta per loro. Le Menzioni Speciali Categoria Stampa: Veronica Bianchini (Vanity Fair) Titolo del servizio: “Se Le Lettere Ballano, Io Non Valgo” Contenuto: Storie di bambini e adulti dislessici. Arianna che fa fatica a leggere. Duccio che a mandare un sms ci mette il doppio del tempo. Una famiglia che non distingue la destra dalla sinistra. Trecentocinquantamila bambini italiani soffrono di dislessia. Finalmente una legge li protegge. Le loro storie e la loro battaglia. Categoria Web: Riccardo Staglianò (Repubblica.it) Titolo del servizio: “Una Giornata Italiana (che succederebbe se non ci fossero più gli immigrati)” Contenuto: Format "cross-mediale" con testo, audio, video e animazione che consente al lettore di decidere il percorso della storia. 24 fotogallerie con audio originale da circa 2 minuti l´una, più altrettante schede di testo e tre testi "generali" sul tema con cartine geografiche e una cronologia interattiva. Fotografia: Milla Prandelli (Associazione "Kissing the sky") Titolo del servizio: “Sguardi Di Pace. Guardiani Di Pace. Viaggio In Afghanistan Al Seguito Delle Forze Armate Italiane” Contenuto: Più di 100 immagini che raccontano il lavoro in supporto alla popolazione afghana delle Forze Armate. Tramite ritratti e scene di vita vissuta viene descritta l´umanità di questi soldati. Le scene sono ritratte dai medcamp, in cui infermieri e medici italiani curano bimbi e adulti afghani da malattie infettive, mercati resi sicuri dalla presenza dei soldati, di una scuola edificata dai nostri soldati nei pressi di Kabul, a Thangi Garo.  
   
   
MILANO: RITIRATA CAMPAGNA PUBBLICITARIA PROVOCATORIA VINTA BATTAGLIA IDEALE PER LA DIGNITÀ DELLE DONNE  
 
 Milano, 31 marzo 2011- Lo Iap - l’Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria - ha ordinato il ritiro della pubblicità di Silvia Heach perchè “lede l’immagine femminile”. “Abbiamo vinto una grande battaglia ideale per la dignità delle donne - dichiara l’assessore all’Arredo, Decoro urbano e Verde Maurizio Cadeo -. Invito i proprietari di impianti a vigilare preventivamente”. I manifesti della casa di moda, affissi in città dal febbraio scorso, che avevano suscitato polemiche da parte di molti cittadini, ritenuti ‘eccessivi’ e di ‘cattivo gusto’, ma soprattutto lesivi dell’immagine femminile, verranno ritirati. “Una decisione, quella votata dallo Iap – commenta l’assessore Cadeo – che conferma la nostra presa di posizione in merito e il nostro orientamento a seguire gli indirizzi espressi dal protocollo d’intesa stipulato tra il Ministero per le Pari opportunità e lo Iap stesso”. “Sono soddisfatto che la sintonia di intenti nell’agire contro gli stereotipi di generi abbia sortito una decisione concreta, già condivisa, nello spirito e nelle finalità, nella condotta e nelle azioni da noi sempre attuate. Nel ringraziare lo Iap per la pronta risposta – continua Cadeo - rivolgo l’invito ai proprietari degli impianti pubblicitari a vigilare su ciò che viene loro proposto dai Centri Media, esortandoli, in caso di dubbio sui contenuti pubblicitari, a chiedere preventivamente il parere dello Iap. Pena, in caso contrario, l’applicazione dello strumento previsto nelle nostre competenze, ovvero la revoca dell’autorizzazione all’impianto pubblicitario”. “Di fronte a messaggi fuorvianti o sbagliati è necessario poter intervenire direttamente e velocemente. L’utilizzo in pubblicità del corpo della donna, a puri fini commerciali e trasgressivi - conclude Cadeo - risulta non solo offensivo per la loro dignità, ma anche misero e povero per tutti noi che ben sappiamo come ogni offerta culturale, sociale e commerciale incida sul futuro delle nuove generazioni. Ogni atto che tutela il valore della dignità della persona non può considerarsi in nessuna misura come censura, bensì come atto di civiltà e rispetto per i valori umani”.  
   
   
LA SOSTENIBILITA’ COME LEVA DI MARKETING: LA COMUNICAZIONE OLTRE IL “GREENWASHING”  
 
Milano, 31 marzo 2011 - L’incontro ha l´obiettivo di fornire alle imprese un supporto concreto e operativo nella definizione e realizzazione di una strategia di marketing e di comunicazione ambientale, attraverso la presentazione delle "Linee guida per il Marketing e la Comunicazione ambientale: come valorizzare prodotti e servizi sostenibili ed evitare i rischi del greenwashing", predisposte dal gruppo di lavoro Qualità Ambientale costituito nell’ambito del Settore Territorio, Ambiente, Energia. Le Linee guida affrontano il tema con un approccio metodologico che analizza alcuni elementi-chiave (perché, quando, a chi, cosa, come e dove comunicare) sulla base dei quali può essere costruita una strategia efficace di valorizzazione in chiave ecologica dei propri prodotti o servizi. Un apporto importante alla giornata sarà fornito dai partecipanti alla tavola rotonda e dalle testimonianze aziendali. L´incontro è rivolto a tutti coloro che in azienda si occupano di marketing, comunicazione o ambiente, sia che abbiano già deciso di fare della variabile ambientale una leva importante della propria strategia di marketing / comunicazione, sia che ancora non abbiano maturato tale scelta. 14 aprile 2011 ore 9.00 – Sala Falck – Via Chiaravalle 8 – Milano Programma: 9.00 Registrazione partecipanti; 9.30 Apertura dei lavori - Roberto Testore - responsabile del Progetto sicurezza, ambiente, energia, Assolombarda; 9.40 Introduce e coordina - Vittorio Biondi - direttore Settore Territorio, Ambiente, Energia, Assolombarda; 9.50 “Come valorizzare la sostenibilità dei prodotti ed evitare i rischi di greenwashing: le Linee guida di Assolombarda” - Carlotta Villa e Paolo Grippiolo - rappresentanti del Gdl Qualità Ambientale, Assolombarda; 10.10 “Gli strumenti della comunicazione e del marketing ambientale: indicazioni ed esempi dalle Linee guida” - Fabio Iraldo - direttore di ricerca, Iefe-università Bocconi; 10.40 Testimonianze aziendali: - La comunicazione ambientale nella filiera degli imballaggi in alluminio - Stefano Stellini - responsabile comunicazione e relazioni territoriali, Cial; - Utilizzo innovativo del web - Sony’s Environmental Activities: Opi case study – Cristina Papis – Head of Corporate Communications & Public Relations, Sony Europe Limited – Sede Secondaria Italiana - Comunicare l’innovazione ambientale attraverso il green marketing: la Environmental Product Declaration delle birre Carlsberg e Tuborg - Alberto Frausin – amministratore delegato, Carlsberg Italia Spa. 11.25 “Linee guida sulla comunicazione come vantaggio competitivo” - Gisella Conca – esperta Consorzio Qualità, Assolombarda; 11.40 Pausa; 11.50 “Tavola rotonda: Efficacia e correttezza della comunicazione pubblicitaria sui temi ambientali” Moderatore: Fabio Iraldo - Iefe-università Bocconi; Enrico Cancila - Comitato Ecolabel Ecoaudit – Sezione Ecolabel - Vincenzo Parrini, Ispra - Willi Proto, presidente Gruppo Servizi per la Comunicazione di Impresa, Assolombarda - Antonio Mancini, direttore Direzione Comunicazioni – Direzione Tutela Consumatore, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - Gianni Cavinato, Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, presso Ministero dello Sviluppo Economico 13.00 Dibattito e conclusione dei lavori. Copie delle Linee Guida saranno distribuite ai presenti.  
   
   
DAL 2 AL 9 APRILE IL BUSTO ARSIZIO FILM FESTIVAL  
 
Milano, 31 marzo 2011 - Giunto alla nona edizione, il Busto Arsizio Film Festival - organizzato da Busto A. Film Factory in collaborazione con l´Amministrazione comunale, Regione Lombardia e Provincia di Varese - coinvolgerà Busto Arsizio, Gallarate, Castellanza, Olgiate Olona e Legnano, dal 2 al 9 aprile. Il tema scelto per quest´anno, ´L´uomo è un desiderio senza fine´, sarà approfondito attraverso i film in concorso e alcune clip tratte da pellicole di celebri registi: Chaplin, Dreyer, Truffaut, Tarkovskij. Contenuti e programma della manifestazione sono stati presentati oggi a Milano, alla presenza del sottosegretario al Cinema della Regione Lombardia Massimo Zanello. "Un focus così ricco di significato - ha sottolineato Zanello - apre a molteplici interpretazioni che verranno sviluppate e approfondite attraverso il linguaggio cinematografico. In fondo il desiderio è la spinta propulsiva e continua alla ricerca. E´ la tensione che scaturisce dalla mancanza e da cui prende il via quel processo che spinge l´uomo alla conquista di ciò che è assente. Sono certo che un tema così accattivante non mancherà di stimolare un pubblico sempre più attento, che da tempo premia con la sua presenza questa importante esperienza culturale". La manifestazione si snoda attraverso i tre concorsi: - ´Made in Italy Anteprime´, riservato a film realizzati da giovani registi con mezzi limitati ma nei quali si intravede un talento degno di nota; film inediti o film che hanno conosciuto una distribuzione solo "tecnica" (un paio di giorni in una sala) o assai penalizzante e che meritano invece un´attenzione che è stata loro negata. La giuria è presieduta da Carlo Lizzani; - ´Made in Italy Scuole´, con il meglio della produzione italiana più recente; questa sezione prevede gli studenti stessi come giurati. Tra le pellicole in gara: ´Un altro mondo´ di Silvio Muccino, ´Sul mare´ di Alessandro D´alatri, ´Un giorno della vita´ di Giuseppe Papasso, ´La prima cosa bella´ di Paolo Virzì, ´Una vita tranquilla´ di Claudio Cupellini e ´20 sigarette´ di Aureliano Amadei; - infine, il ´Concorso di sceneggiatura´, riservato a testi inediti per lungometraggi, forte della convinzione che il merito della riuscita di un film non vada attribuito esclusivamente a regista e attori, ma equamente diviso tra i molti professionisti - direttore della fotografia, scenografo, montatore, solo per citarne alcuni - che hanno apportato il loro contributo alla pellicola. "La manifestazione - osserva Zanello - ha mantenuto salde nel tempo le sezioni che hanno fatto sì che il Baff diventasse una realtà concreta nel panorama cinematografico del nostro Paese, senza tralasciare gli importanti eventi collaterali come le mostre, le rassegne di video arte, i documentari e i corti. Un´attenzione particolare va poi dedicata alle proiezioni per le scuole, incontri rivolti esclusivamente ai giovani". Lo Spazio-festival, situato nella centralissima piazza San Giovanni, ospiterà come di consueto tutti gli incontri con gli ospiti della giornata e le presentazioni di libri sul cinema. L´istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni (Icma) realizzerà video e backstage della manifestazione e presenterà alcuni cortometraggi prodotti dagli studenti. Ospiti attesi: Michael Madsen, Valerio Mastandrea, Silvio Muccino, Sebastiano Somma, i registi e gli interpreti dei film in concorso.  
   
   
AOSTA, SAISON CULTURELLE 2010/2011: CONFERENZA: QUALE L´IDENTITÀ DELLA LETTERATURA CRISTIANA NELLA CULTURA ANTICA? RELATORE CLAUDIO MORESCHINI, UNIVERSITÀ DI PISA  
 
 Aosta, 31 marzo 2011 - L’assessorato istruzione e cultura, nell’ambito della Saison Culturelle 2010/2011, con la consulenza scientifica della delegazione valdostana dell’Associazione Italiana di Cultura Classica (A.i.c.c.), propone, venerdì 8 aprile 2011, alle ore 21, nella Sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta, la conferenza sul tema Quale l’identità della letteratura cristiana nella cultura antica?, relatore Claudio Moreschini, Professore dell’Università di Pisa. La letteratura cristiana antica è soggetta a un’ambiguità di fondo, che ha costituito, nei secoli passati, un vantaggio, e, più recentemente, le ha arrecato un grave danno: quando parliamo di ‘letteratura latina’, ‘greca’, ‘italiana’, e così via, noi facciamo riferimento in primo luogo alla lingua (latino, greco, italiano) e all’ambito culturale in cui tale letteratura si è sviluppata, e in secondo luogo alle entità geografiche (Roma, Grecia, Italia). Ma per la letteratura cristiana antica abbiamo a che fare con una letteratura che ha la medesima lingua della letteratura latina o greca, comunemente intese, e che si distingue da esse solamente in base ai contenuti. Da qui l’importanza che essa ebbe, dalle sue origini fino a tutto il Xviii secolo, nella cultura europea, e, viceversa, il suo essere oggetto di critiche sempre più serrate, fino ad essere confinata nelle Facoltà teologiche o, addirittura, ecclesiastiche, a partire dall’età del liberalismo. Del resto, parlare di letteratura cristiana potrebbe equivale a letteratura medica o scientifica. Come intendere questa difficoltà e come chiarire le ambiguità? Studente della Scuola Normale Superiore di Pisa, Claudio Moreschini si laureò a Pisa nel 1960 con una tesi su Cicerone filosofo e l’epicureismo. Studente a Oxford, ebbe come maestro Eduard Fraenkel. Successivamente percorse le varie tappe della carriera universitaria, vincendo il con corso di professore ordinario a Pisa, ove tuttora risiede. I suoi primi interessi furono prettamente ‘classici’. Ben presto, tuttavia, Moreschini si volse precipuamente allo studio della tarda antichità, pagana e cristiana. Ha mostrato i suoi interessi anche per la presenza di tematiche classiche e cristiane in autori moderni: accanto a numerosi studi dedicati a umanisti del Xv e del Xvi secolo, si ricordano, del Moreschini, le edizioni critiche di inediti di Giacomo Leopardi: i Fragmenta Patrum Graecorum, pubblicati a Firenze nel 1978, e il Porphyrius De vita Plotini, pubblicato sempre a Firenze nel 1982. Membro della Accademia di Scienze e Lettere ‘La Colombaria’, di Firenze, della Accademia Cardinal Bessarione, Roma, della Accademia Santambrosiana di Milano e della Accademia Pontaniana di Napoli. Attualmente dirige la Collana ‘Storie e Testi’ presso l’Editore D’auria di Napoli, la Collana di Testi Patristici e gli ‘Scrittori Cristiani dell’Africa Cristiana’, presso l’Editrice Città Nuova di Roma e la Collana ‘Studi sulla Tarda Antichità’ dell’Editore Fabrizio Serra di Pisa. Ha scritto circa trecento libri e articoli, di carattere scientifico e divulgativo. Entrata libera nel limite dei posti disponibili. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Direzione sostegno e sviluppo attività culturale, musicale, teatrale ed artistica, n tel : 0165 273233/273277. Sito Internet: www.Regione.vda.it/  E-mail: saison@regione.Vda.it  
   
   
CONCLUSA LA MISSIONE DI SPACCA A LOS ANGELES: ACCANTO A LISIPPO E DUSTIN HOFFMAN, GLI INCONTRI CON GLI IMPRENDITORI MARCHIGIANI IN CALIFORNIA.  
 
Ancona, 31 Marzo 2011 - Consolidare le relazioni con le imprese marchigiane che operano negli Stati Uniti nell´ambito delle politiche di internazionalizzazione attiva avviate da tempo dalla Regione. Questo il terzo obiettivo, accanto a Lisippo e Dustin Hoffman, della missione in California del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, che si e` conclusa il 29 marzo. Grande risalto mediatico sulla stampa statunitense, e non solo, per la vicenda Lisippo: numerosi gli articoli di stampa e i servizi tv americani sulla vicenda, decine i siti online di testate giornalistiche statunitensi ed internazionali che hanno dedicato ampio spazio al caso e alla visita del presidente Spacca al Getty Museum. Solo qualche esempio: da Usa today al Washington Times, dal China Post a Daylife, dalla Cbs al Miami Herald al Los Angeles Times. Sul terzo aspetto della missione di Spacca a Los Angeles, diversi gli incontri svolti con singoli imprenditori e con associazioni industriali che operano da tempo in California. Nutrita e` anche la ´comunita`´ imprenditoriale marchigiana negli States, particolarmente numerosa quella di Los Angeles. Spacca ha voluto toccare con mano le importanti realta` aziendali marchigiane in California, anche con l´obiettivo di rafforzare con loro i rapporti della Regione e, di conseguenza, la presenza e la promozione del Made in Marche in Usa. ´Il mercato americano ´ sottolinea Spacca ´ continua a rivestire, nonostante la crisi, un profilo di forte interesse per il nostro export. La presenza di importanti imprese marchigiane negli Usa, in questo caso in California, rappresenta una preziosa opportunita` per promuovere il Made in Marche e dunque l´intero nostro territorio in quell´area. Di particolare interesse per il mercato americano sono soprattutto il manifatturiero, la moda e le calzature: non a caso sono gli stessi prodotti che abbiamo scelto di legare, nella campagna fotografica realizzata da Bryan Adams, al volto di Dustin Hoffman´. Tra gli imprenditori che Spacca ha incontrato durante la sua missione, c´e` Fabio Micucci. Particolarmente emblematica la sua storia. Nato a Matelica nel 1958, dieci anni nel settore petrolifero, successivamente alla Arena di Tolentino, a 42 anni Micucci conosce una ragazza americana che segue fino a Los Angeles, dove invece si innamora della...Citta`. Con Della Valle quale modello, Micucci inizia la sua attivita` di imprenditore nel tempio del design di Los Angeles, il ´Pacific Design Center´. Grazie ad una candela realizza il sogno americano, divenendo il piu` autorevole guru dei designers americani della west Coast. Oprah Winfrey entra in un gift shop, vede la sua candela e la propone come oggetto d``arredamento. Inizia il successo. Alexandria Abramian lo seleziona come esempio dell``Italian style e ´Angelino´, il giornale di Los Angeles, pubblica le sue candele in prima pagina. Siamo nel 2002. La produttrice di ´Spider man´ e degli Academy Awards Laura Ziskin gli telefona. ´Ha sbagliato numero´, le risponde incredulo Micucci, ma lei insiste: gli chiede di realizzare in esclusiva per gli Academy Awards l´oggetto che viene offerto a tutte le 205 stars nominate prima della selezione finale, una clessidra. L``italia nel 2002 non ha attori o film selezionati ed il console Massimo Roscigno nella serata di gala lo utilizza come espressione del successo italiano. Il dado e` tratto. Cherie Flannigan arriva al Pacific Center e lo lancia nel giro delle decorazioni degli hotel di Las Vegas, dal Four Season al Wynn. Al successo si unisce il fatturato e si proietta sul mercato internazionale. Micucci si presenta come campione della cultura, del design e del Made in Italy e vince gare in Cina, Korea e Giappone. ´Collect´ (la rivista dei Dorchester Hotel), ´Forbes´, ´Robb Report´ gli dedicano pagine intere e lanciano i complementi d``arredo, oggetti d``arte, di Fabio Micucci, "a piece of Italy in the Pacific Center´. Arreda yacht, aerei, mansion. Anche Regent Beverly Wilshire, l´hotel di Pretty woman a Rodeo Drive, decora i propri ambienti con le sue opere. Nel 2009 esplode la crisi mondiale ma l``azienda di Fabio Micucci raddoppia il suo fatturato, con una serie di progetti straordinari ispirati da Joan Behnke, tra cui l``ambasciata degli Emirati Arabi a Washington. Ed anche le Marche tornano, nuovamente, in contatto con lui. Micucci collabora infatti con Arca di Recanati ed Arte e Cuoio di Pesaro. Ma il suo cuore resta a Matelica dove sviluppa una collaborazione con un laboratorio per la produzione di plaid in cashmere da commercializzare a Los Angeles. A chi li acquista regala una bottiglia di Verdicchio, rigorosamente di Matelica.  
   
   
FRANZ LISZT NELLE FOTOGRAFIE D’EPOCA DELLA COLLEZIONE ERNST BURGER 13 APRILE - 5 GIUGNO 2011 VILLA D’ESTE - TIVOLI  
 
Roma, 31 marzo 2011 - A duecento anni dalla nascita di Franz Liszt, avvenuta a Raiding il 22 ottobre 1811, Villa d’Este a Tivoli celebra dal 13 aprile al 5 giugno 2011 il grande compositore e pianista ungherese che soggiornò ripetutamente presso la Villa e in cui compose molte delle sue opere di ispirazione religiosa. La mostra è l’evento di apertura di Franz Liszt - un abate a Villa d’Este, un ciclo di manifestazioni organizzate dalla Direzione di Villa d’Este che si terranno durante tutto il 2011 e con il quale la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo intende celebrare la ricorrenza. L’esposizione, organizzata da De Luca Editori d’Arte, è curata da Ernst Burger. Circa 160 le foto in mostra, provenienti dalla collezione di Ernst Burger, musicologo e iconologo di fama internazionale, che ripercorrono la vita del pianista. Dai dagherrotipi alle calotipie fino alle stampe in gelatina e bromuro d’argento, l’esposizione presenta una serie di ritratti realizzati dai più grandi fotografi dell’epoca. Personaggi come Nadar, Louise Held e Pierre Petit sono solo alcuni degli artisti che hanno ritratto il musicista e che ci hanno lasciato una testimonianza preziosa della sua vita, dalla giovinezza fino agli ultimi anni. Franz Listz dimostrò sin da giovanissimo le sue spiccate attitudini musicali; personalità cosmopolita, fu molto amato dal pubblico e dalle donne. Viaggiò moltissimo, tra l’Austria, la Francia, l’Inghilterra e l’Italia, conquistando le sale da concerto più importanti d’Europa. Frequentò e strinse amicizia con alcuni dei più noti musicisti dell’epoca, da Mendelhsson a Chopin, da Schuman a Wagner. Dopo varie avventure e dopo aver composto già gran parte del suo repertorio Liszt si avvicinò sempre più alla religione, fin quando nel 1865 a Roma prese gli ordini minori e divenne abate. Per oltre venti anni, soggiornò ripetutamente a Villa d’Este, che amava per la sua tranquillità e che chiamava il mio Eldorado. Fu proprio qui, nella “stanza delle rose” che, tra il 1865 e il 1885, compose alcuni dei suoi capolavori di ispirazione religiosa. L’inaugurazione del 12 aprile, alla presenza del Direttore Regionale Federica Galloni, del Soprintendente Maria Costanza Pierdominici e del Direttore di Villa d’Este Marina Cogotti, sarà anche l’occasione per assistere al concerto di Leslie Howard, unica tappa italiana del 2011 del pianista, riconosciuto come uno dei massimi interpreti dell’opera di Liszt. Leslie Howard è l’unico ad aver registrato l’intero repertorio di Liszt, incidendo anche opere inedite. Il concerto eseguito da Howard nelle stesse sale frequentate dal compositore, ricreerà per una sera, nei suggestivi spazi affrescati della Sala della Fontana, un’atmosfera magica, dando inizio all’anno di celebrazioni dedicate al grande musicista. L’ingresso al concerto è esclusivamente su invito.  
   
   
BOLZANO, PATRIMONIO PROVINCIALE: NUOVA CLASSIFICAZIONE PER GLI OGGETTI D´ARTE  
 
 Bolzano, 31 marzo 2011 - La Giunta provinciale ha introdotto un nuovo sistema di classificazione dei beni provinciale ed anche nuovi criteri di valutazione al fine di adeguare la gestione del patrimonio alle direttive dell’Unione Europea. Sulla base di questi nuovi criteri la Ripartizione provinciale patrimonio ha già effettuato la valutazione di gran parte dei 3.968 oggetti d’arte di proprietà della Provincia. L’operazione è stata coordinata da Max Sparer, dell’ufficio patrimonio. “Sono state prese in esame soprattutto opere d’arte di noti artisti altoatesini o che hanno un riferimento diretto o indiretto di carattere storico – culturale con l’Alto Adige di proprietà della Provincia” sottolinea l’assessore Florian Mussner. Nei mesi scorsi sono stati sottoposte a verifica e valutate da parte di Leo Andergassen, direttore della Ripartizione beni culturali, complessivamente 1630 opere d’arte create prima del 1800, di proprietà di raccolte come quella del Museo Etnografico o del Touriseum. Il valore patrimoniale di queste opere al termine della verifica è passato da 3,7 a 5,4 milioni di euro. Le 2334 opere create dopo il 1800 sono state sottoposte a verifica da parte dello storico dell’arte Carl Kraus ed in questo caso il valore complessivo delle opere è passato da 2,7 a 4,9 milioni di euro. Anche nel settore archeologico i beni sono stati sottoposti ad una nuova valutazione ed il loro valore complessivo ammonta ora ad 1,24 milioni di euro. Analogamente sono stati sottoposti a verifica anche i documenti conservati nell’Archivio provinciale il cui valore viene oggi stimato in 34,8 milioni di euro. Al termine delle verifiche sinora effettuate, secondo il responsabile Max Sparer, il valore complessivo delle opere d’arte di proprietà della Provincia ha registrato un aumento di 39,9 milioni di euro per un ammontare complessivo che oggi raggiunge i 55,7 milioni di euro.  
   
   
CARLO POZZONI. RUBENS DA VICINO MILANO DAL 2 AL 16 APRILE 2011  
 
Milano, 31 marzo 2011- Dal 2 al 16 aprile 2011, alla Libreria Rizzoli di Milano (galleria Vittorio Emanuele Ii) si tiene la mostra “Carlo Pozzoni. Rubens da vicino”. Curata da Ilona Biondi, l’esposizione presenta una serie di 20 fotografie dell’artista comasco, stampate su un supporto insolito come la seta, che reinterpretano in modo inedito le opere del grande maestro del Barocco. La campagna fotografica è nata nel 2010, a seguito della mostra ‘Rubens e i fiamminghi’ tenutasi la scorsa primavera nelle sale della settecentesca Villa Olmo di Como. Pozzoni ha riletto analiticamente i capolavori di Rubens, cogliendo alcuni particolari nascosti tra le pieghe delle tele di Rubens e li ha ingranditi e ha dato loro una nuova vita, autonoma ma allo stesso tempo intimamente legati all’espressione artistica del genio universale dai quali derivano. Attraverso questi frammenti, Pozzoni ricerca l’anima di Rubens e le sue fotografie viaggiano nell’energia creativa di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, che ha rivoluzionato la storia dell’arte. Accompagna la mostra, una catalogo con testi di Sergio Gaddi e Carlo Ghielmetti. Carlo Pozzoni. Nato a Lecco nel 1952, vive a Como dagli anni ‘80 dove ha intrapreso la carriera di fotoreport pubblicando i suoi servizi sulle più importanti testate locali, nazionali e su periodici come l’Espresso, Bell’italia, We ekend Viaggi, Sipario, Dove, Ville Giardini e Interni. Nel 2004 una sua immagine è stata pubblicata sul New York Times. Ha realizzato numerose mostre fotografiche, tra le tante: Teatri (1985), Politici (2000), People (2003), Politici 2. La vendetta (2007), Ritratti di Parole (2007 - 2008 - 2009) e Le stanze di Carla (2009), successivamente è diventata un libro. Ha pubblicato numerosi volumi, dal 2007 è anche editore.  
   
   
NUMEROUNO, EN PAPIER GIULIA BERRA, MASSIMO DALLA POLA, ILARIA DEL MONTE, RICCARDO GUSMAROLI, BARBARA NAHMAD, QUADRERIA ROMANTICO SERIALE, EDUARDO RUIZ RELERO, MARINA SCOGNAMIGLIO IN MOSTRA A MILANO DAL 31 MARZO AL 31 MAGGIO 2011  
 
Milano, 31 marzo 2011 - Circoloquadro inaugura la sua seconda mostra Numerouno, En papier, interamente dedicata ai lavori su carta. Da sempre supporto tradizionale, la carta qui si trasforma, muta, si trasfigura e diventa “il” mezzo espressivo. Si piega infatti alle esigenze, ai desideri, alle urgenze degli artisti diventando puro strumento di espressione e comunicazione. Numerouno, En papier è un piccolo viaggio alla scoperta dell’uso odierno di questo antichissimo materiale. Si scopre allora non solo la presenza di tecniche diverse per ognuno degli artisti in mostra, ma anche di “carte” insolite e disparate. Così Giulia Berra utilizza carta di riso giapponese che disegna e, letteralmente, ricama con fili di seta; Massimo Dalla Pola stampa a inchiostro strutture vegetali ingigantite e indagate fino all’essenza da una scansione a contatto. Nelle mani di Ilaria Del Monte la carta prende vita e si anima di figure in bilico tra la realtà e il sogno, tra la ragione e l’inconscio. Si apre e ci viene incontro la carta che Riccardo Gusmaroli taglia, piega e manipola quasi alla ricerca di un contatto fisico con l’osservatore. Si caricano di ordinario e di straordinario le pagine di “Life”, di quasi cinquanta anni fa, che Barbara Nahmad utilizza per i suoi ritratti, che si ancorano fortemente alla storia quotidiana e che allo stesso tempo emergono per la forza della loro storia personale che diventa universale. Graffi, inchiostro e olio su carta fotografica, così Quadreria Romantico Seriale ci restituisce la mistica frammentata della nostra esistenza. Eduardo Ruiz Relero sceglie la tecnica dell’acquaforte, condotta con sapienza e gusto d’altri tempi, ma che si piega a una descrizione amara e ironica della società attuale. Con la stessa maestria Marina Scognamiglio riflette sulla dimensione urbana nella quale siamo immersi attraverso l’uso della xilografia: anche qui la carta è quella del giornale in un gioco colto e pop allo stesso tempo. Nel mese di aprile e maggio verranno organizzati due incontri con Marina Scognamiglio, che spiegherà e illustrerà alcune delle tecniche utilizzate dagli artisti in mostra. Il primo incontro (ad aprile, in data da definire) sarà dedicato alla tecnica della xilografia.  
   
   
"VISTI DAL RETROVISORE" QUINDICI EXTRA-ORDINARI INCONTRI ON THE ROAD RACCONTATI DA UN TAXI-DRIVER MILANESE  
 
Milano, 31 marzo 2011 - “Dove la porto?” Quando un tranquillo tragitto a bordo di un taxi si tramuta in un viaggio metaforico alla scoperta della psiche e della vanità umana. Quindici racconti, quindici incontri, quindici vite spiate, sezionate, osservate con ironica curiosità attraverso e oltre lo specchietto retrovisore, schermo di una realtà riflessa, composta da rapidi dettagli svelati con pudore e malizia. Un taxi, protetto dall’anonimato di una sigla, diventa un riparato confessionale dove clienti rivelano - senza maschere - vizi e virtù, convinti della funzione di guida anche psicologica del conducente. Sono personaggi degni di un teatro shakespeariano, commedianti dell’arte e della vita quelli che Davide Liccardo tratteggia con ironia ed originalità nella sua prima raccolta di racconti “Visti dal retrovisore”. Bisbetiche nevroticamente incontentabili, stranieri esigenti come di fronte a un maggiordomo, eleganti businessmen ritardatari, modelle in cerca di un passaggio verso la fortuna, signori gaudenti, anziani contagiosamente solari e tanti altri insoliti individui che, aprendo la portiera del taxi, cominciano la propria personale rappresentazione. I sedili posteriori- così è se vi pare – si trasformano nel palco delle debolezze umane e lo specchietto retrovisore nell’occhio della cinepresa cinica e ammaliatrice. Il lettore stesso spia attraverso la pagina scritta ciò che Davide Liccardo osserva attraverso il suo reale specchietto. Insieme al protagonista di ogni racconto intraprendiamo un viaggio per le vie sempre diverse e sempre uguali di Milano, inquadrate dai finestrini del taxi come fossero fotogrammi di una seducente pellicola neorealista. Davide Liccardo è nato a Milano il 25 giugno del 1978. Nel 1999 si è diplomato come perito elettronico e in telecomunicazioni all´Istituto "G. Giorgi" di Milano. “Visti dal retrovisore” è la sua prima raccolta di racconti, scritti e vissuti in prima persona. Venerdì 8 Aprile 2011 alle 19.30 c/o Bastioni di Porta Volta, 15, Milano.
Nota dell’autore - Vi siete mai chiesti a quali argomenti, domande e soprattutto a quali richieste viene sottoposto l’autista di un taxi? No? Beh, io sono qui per raccontarveli. Iniziamo col dire che esistono diversi tipi di clienti che utilizzano un taxi e che essenzialmente si dividono in due categorie: quella dei diurni e quella dei serali. Seguendo un filo cronologico iniziamo ad analizzare i clienti del mattino, che da qui in poi chiameremo, appunto, “diurni”. I diurni sono clienti principalmente stressati, sempre di fretta e puntualmente in ritardo, sdegnano chiunque e negano anche un semplice saluto, certamente non voglio generalizzare questa mia descrizione a tutte le persone, altrimenti avrei già cambiato lavoro. La maggior parte delle volte che si ha a che fare con questo tipo di cliente è molto facile per un tassista come me indignarsi e utilizzare il loro stesso modo di porsi, cosicché l’incontro si riassume in un semplice “buongiorno” e in un altrettanto freddo e distaccato “arrivederci”. Ad ogni modo bisogna dire che capita, anche se molto di rado, di incontrare persone che escono da questa fastidiosa consuetudine e che interagiscono in un colloquio normale, senza il bisogno di manifestare la loro superiorità nei confronti del mondo. La seconda categoria che tratteremo è quella dei clienti della sera, ovviamente, saranno i “serali”. I serali sembrano prendere la vita con più allegria, probabilmente perché la loro giornata è agli sgoccioli o semplicemente perché vogliono alleggerire la monotonia e la compostezza imposte dalla posizione che ricoprono. Dopo diversi anni di questo lavoro posso affermare di avere incontrato personaggi senza dubbio così particolari e inusuali da meritare di essere raccontati. 12 Insieme a questi personaggi, a volte un po’ folli, iniziamo il nostro bizzarro viaggio in una Milano vista attraverso gli occhi del tassista.13
 
   
   
MILANO DAL 7 APRILE AL 10 LUGLIO 2011 PALADINO A PALAZZO REALE LA MOSTRA RACCONTA TRENT’ANNI DI ATTIVITÀ DI UNO DEI PIÙ IMPORTANTI ARTISTI ITALIANI.  
 
Milano, 31 marzo 2011 - Dal 7 aprile al 10 luglio 2011, Milano sarà teatro di un imperdibile evento: Palazzo Reale, ma anche Piazza Reale e l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele Ii accolgono la monografica di Mimmo Paladino (Paduli, 1948). Curata da Flavio Arensi, promossa dal Comune di Milano - Cultura, prodotta da Palazzo Reale, Civita e Gamm Giunti, la mostra prende in esame oltre trent´anni di attività del maestro campano, una delle più autorevoli personalità del panorama artistico internazionale, attraverso un nucleo di oltre 50 opere, tra cui 30 dipinti di grandi dimensioni, sculture e installazioni. L´omaggio a Mimmo Paladino dalla città di Milano, dove per trent´anni ha mantenuto studio e abitazione, presenta degli elementi di eccezionalità. A confrontarsi con uno degli scorci più belli della città, sospesa fra il Duomo, Palazzo Reale e l´Arengario dove si intravede il soffitto di Lucio Fontana, la Montagna di sale (35 metri di diametro e 10 metri di altezza), ricostruita a vent´anni di distanza dalla sua prima realizzazione a Gibellina e a quindici anni dal riallestimento in piazza del Plebiscito a Napoli in una sorta di approdo dopo un viaggio che unisce l´Italia della cultura. "L´arte, come afferma Paladino, non è un fatto di superficie fine a se stesso, né di abbandono viscerale ad atteggiamenti poetici. L’arte è sempre indagine sul linguaggio. Ma che cosa vuole dirci l´artista? Potremmo tentare una duplice risposta: non è possibile un sogno senza memoria, non è narrabile un mito senza deformazione - spiega l´assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory. Con questa esposizione a lui consacrata, oltre alla monumentale Montagna di sale in piazzetta Reale, sarà offerta al pubblico una monografica di 50 opere fra dipinti, sculture e installazioni che indagano il percorso artistico di Paladino dagli anni Settanta a oggi. E fra influssi Dada e surrealisti, la nascita e il superamento della Transavanguardia, la personalissima rielaborazione di influenze pittoriche e plurali referenze letterarie, Paladino racconta il passato e il futuro. Con segni e simboli ancestrali e l’impiego di più linguaggi espressivi si schiera contro “l’orgia di segni” che ha connaturato questi anni e scommette a favore di un atteggiamento analitico". Al piano nobile di Palazzo Reale, saranno presentati i lavori pittorici che coprono un arco cronologico che dagli anni Settanta si sviluppa fino ai tempi recenti. L´intento è quello di costruire un percorso a tappe che metta in risalto i momenti cardine della sua evoluzione creativa con opere fondamentali come Silenzioso, mi ritiro a dipingere un quadro del 1977, che segna la rivoluzione pittorica degli anni Ottanta e che porterà all´esperienza della Transavanguardia, iniziata subito dopo la Biennale di Venezia del 1980. I dipinti scelti illustrano i diversi passaggi tematici e stilistici di Paladino, fino alla produzione più recente, con l´inserimento di importanti sculture. Fra i lavori anche alcune installazioni che dimostrano come Paladino sia l’artista italiano che ha cercato con maggior insistenza il dialogo con altri linguaggi, servendo da tramite per il passaggio dall´Arte povera alla ripresa pittorica degli anni ottanta, spostandosi con grande intelligenza fra i vari medium e utilizzando differenti materiali che rendono i confini dell´opera molto più larghi rispetto alle esperienze dei colleghi di epoche precedenti. Ogni sala è concepita per evidenziare alcuni aspetti estetici e linguistici della sua opera. Il percorso espositivo cerca la suggestione più che definire lo sviluppo cronologico del lavoro, proponendo i pezzi che Paladino stesso ritiene fondamentali all´interno della propria parabola professionale. Fra le sale più affascinanti senza dubbio quella dedicata all’installazione dei Dormienti, trentadue sculture immerse nella composizione eco-acustica e musica di David Monacchi, il giovane compositore marchigiano che Paladino ha voluto coinvolgere in una stretta collaborazione artistica. Si è ritenuto di valorizzare le opere attraverso un progetto d’allestimento degli architetti Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni, molto discreto e minimale che non interferisce ma esalta la complessità linguistica del maestro. Nel cortile di Palazzo Reale sono posizionati quattro scudi di cinque metri di diametro ciascuno in terracotta, materia che si presta a mantenere i gesti pittorici ma con una declinazione tridimensionale, sui quali Paladino assomma segni e oggetti. In Piazza Reale, la Montagna di sale, dalla quale fuoriescono 30 elementi scultorei (riprendendo integralmente o per sezione la statua di un cavallo di quasi 4 metri di altezza) rappresenta uno dei capolavori del secolo appena concluso ed è carica di aspetti simbolici ancora fortemente validi, che cercano le proprie ragioni all´interno della storia sociale e culturale del nostro paese. Non a caso è stata indicata come possibile simbolo per il 150° anniversario dell´Unità di Italia, con il sale che ricorda la grande storia intellettuale del nostro popolo e i cavalli la sua forza e ingegnosità. Uno dei più autorevoli filosofi del nostro tempo, Arthur C. Danto, a tal proposito scrive: “(...) devo proclamare l’eminenza di Mimmo Paladino tra le fila dell’arte contemporanea, qualità particolarmente vera per le installazioni all’aperto. Non c’è niente che regga il confronto con l’imponente Montagna di sale che l’artista ha eretto in piazza del Plebiscito a Napoli, disseminata di cavalli arcaici; il mondo dell’arte dell’ultimo quarto di secolo non ha nulla di paragonabile. C’è qualcosa di magicamente alchemico nella visione di questi cavalli arcaici che si dibattono su una piramide di sale”. Secondo il curatore: “La Montagna rimette in gioco la meditazione sulla statuaria condotta da Rodin e Bourdelle (e di conseguenza Martini). Si tratta di un´opera che rilegge il confronto fra arte e spazio urbano, ed è interessante che questo ritorno al monumentale avvenga con un’opera temporanea, destinata a sparire e forse riemergere in altre città in altri tempi, dunque una struttura che evita il monumentalismo rigido di molta cattiva scultura contemporanea”. In questo itinerario ideale alla scoperta dell’arte di Paladino, è coinvolto anche l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele Ii dove è posto un aeroplano P.180 Avanti, costruito dalla Piaggio Aero, intitolato Cacciatore di stelle, la cui livrea è stata dipinta dal maestro. La mostra è realizzata grazie all’importante sostegno di Kiton, al contributo della Regione Lombardia e di Ferrarelle. La montagna di sale è resa possibile anche grazie al sostegno di Piaggio Aero, Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Meliorbanca e al supporto tecnico Gobbetto e di Italkali. Accompagna la mostra un catalogo edito Gamm-giunti, con testi del filosofo americano Arthur Danto e del critico Germano Celant, oltre all´intervista del curatore all´artista. Una seconda pubblicazione, interamente dedicata alla Montagna di sale, proporrà un intervento del poeta ed editore Richard Milazzo. Mimmo Paladino. La riflessione artistica di Mimmo Paladino, nato nel 1948 a Paduli, si sviluppa a partire dalla fine degli anni ’60. Affascinato dal clima culturale dell’epoca, tra arte concettuale e Pop Art americana, i cui artisti più rappresentativi avevano esposto alla Biennale di Venezia del ‘64, Paladino incentra la sua prima attività sulla fotografia, associata spesso al disegno, tecnica a lui particolarmente congeniale. La sua prima personale è a Caserta, nel 1969. Gli anni ’70 vedono affermarsi, sempre più incisivamente nel suo percorso, l’interesse per la figura: dalle iniziali sperimentazioni concettuali l’artista trasferisce la propria attenzione sulla pittura figurativa. Strutture geometriche e oggetti quali rami e maschere campeggiano sulle tele dai colori decisi. Nel 1978 è a New York dove inaugura, l’anno successivo, mostre personali alla Marian Goodman Gallery e alla Annina Nosei Gallery. Nel 1980 partecipa alla Biennale di Venezia nella sezione ‘Aperto ’80’ di Achille Bonito Oliva’, ed insieme a Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Nicola De Maria, dà vita alla ‘Transavanguardia’. Nel corso degli anni ’80 la sua arte diviene sempre più referenziale e sulle superfici dalle ampie dimensioni e di grande impatto visivo, l’artista rappresenta la vita e il mistero della morte. Le tecniche usate sono diverse: dal disegno all’incisione, all’inserimento nelle tele di elementi tridimensionali. Dal 1985 si dedica alle grandi sculture in bronzo e alle installazioni. Celebre l’intervento del 1995 in Piazza del Plebiscito a Napoli dove realizza una enorme montagna di sale su cui pone sculture con forme animali e umane. Negli anni ‘90 intensifica con successo l’attività all’estero e nel 1994, primo tra gli artisti italiani contemporanei, espone alla Galleria Nazionale di Belle Arti di Pechino. Nel 1999, nell’ambito del South London Gallery Project, in una grotta in mattoni sotto la Roundhouse at Chalk Farm di Londra installa l’opera ‘I Dormienti’, che dialoga con gli interventi sonori di Brian Eno. Nel 2003 Paladino viene scelto in qualità di rappresentante dell´arte italiana durante la presidenza italiana a Bruxelles: la scultura equestre ‘Zenith’ è installata nella piazza della sede del Parlamento Europeo. Il Centro d´Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, nel 2002-2003, gli dedica una mostra retrospettiva e nel 2004 alla Reggia di Caserta, nell´ambito del progetto Terrae Motus, si tiene una personale con i suoi lavori più recenti. Nel 2005 al Mar di Ravenna, per la prima volta, vengono esposte le scenografie realizzate negli ultimi quindici anni. A Napoli al Museo di Capodimonte nel 2005 presenta un lavoro dedicato a Don Chisciotte che prelude ‘Quijote’, il lungometraggio che l’artista dirigerà l’anno successivo. Nel 2008 gli viene affidata la realizzazione della copertura delle impalcature del cantiere di restauro della Ghirlandina, la torre campanaria del Duomo di Modena. Sempre del 2008 è una importante mostra al Museo dell’Ara Pacis di Roma con l’apporto del musicista Brian Eno e una personale presso la Villa Pisani a Stra. Importante installazione è quella presente sull´isola di Lampedusa per commemorare le vittime degli sbarchi clandestini. Nel 2009 esposizione di sculture che riempiono le strade, le piazze e i palazzi del paese, nello scenario incantevole di Orta S. Giulio, sul Lago d´Orta. Il catalogo della mostra è composto da 48 foto originali e inedite di Gianni Berengo Gardin: il famoso fotografo ha realizzato una serie di ritratti a Paladino e alle sue opere. Nel 2010 Mimmo Paladino ha firmato la scenografia di “work in progress”, tour che ha visto riunirsi dopo 30 anni la coppia Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Il 10 aprile dello stesso anno è installato un grande cavallo blu di oltre quatro metri all´Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (Bs), la casa-museo di Gabriele d´Annunzio. A fine gennaio 2011 realizza la nuova sala permanente del Museo Nazionale Archeologico di Villa Frigerj a Chieti dedicata al Guerriero di Capestrano e inaugura la mostra di sculture incentrata sul “nuovo Guerriero”, allestita presso il Centro espositivo della Fondazione Carichieti a Palazzo De Mayo. David Monacchi Musicista, compositore e sound designer, la specificità della sua ricerca nasce dalla registrazione sul campo degli ambienti sonori naturali del mondo che, attraverso la manipolazione elettroacustica, diventano documentari sonori e composizioni eco-acustiche per concerti di musica contemporanea, installazioni sonore, musei, pubblicazioni discografiche e spettacoli multimediali. La sua attività di ricerca e le sue composizioni sono pubblicate da etichette italiane e statunitensi. Pubblicazioni recenti (2004-2008): Cd Canto Sospeso (Ed. Domani Musica-roma), Cd Paesaggi di Libero Ascolto (Ed. Ants Records-roma), Cd Prima Amazonia (Ed. Wild Sanctuary-san Francisco), Cd After the Untuned Sky (Ed. Coclearia-urbino), Cd Eco-acoustic Compositions (Ed. Emf Media-new York). Dal 2000 al 2010 ha insegnato presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Macerata. Oggi ricopre la cattedra di Musica Elettronica presso il Lems (Laboratorio Elettronico Musica Sperimentale) al Conservatorio G. Rossini di Pesaro. ( www.Davidmonacchi.it/ ).  
   
   
E’ IN ARRIVO IL CLASSIC ROCK DELLA MUSICA WEST COAST DEGLI AMERICA LA MITICA ROCK BAND AMERICANA CELEBRA QUEST’ANNO 40 ANNI DI GLORIOSA CARRIERA CON L’USCITA DI UN NUOVO ALBUM “ HITS “ 11 APRILE AL TEATRO SMERALDO DI MILANO  
 
 Milano, 31 marzo 2011- Dopo 34 anni di brillante carriera gli America sono ancora sulla breccia, facendo sempre tour in giro per il mondo per soddisfare le richieste di una solida base di fedelissimi fan e per conquistare nuove generazioni di appassionati. Dewey Bunnell, Dan Peek e Gerry Beckley si incontrano a scuola sul finire degli anni Sessanta; tutti e tre sono figli di ufficiali della marina americana di servizio a Londra. Dopo aver terminato gli studi nel 1970, formano un quartetto folk-rock acustico chiamato Daze. Cambiano poi nome in America e ottengono un contratto con Jeff Dexter, un promoter della Roundhouse. Nell’autunno dello stesso anno registrano il loro album di debutto nella capitale inglese. "A horse with no name", il loro primo singolo esce alla fine del 1971; a gennaio la canzone entra al terzo posto della classica inglese. Forti del loro successo in Gran Bretagna, gli America ritornano negli Stati Uniti, dove supportano in tour gli Everly Brothers. "A horse with no name” diventa primo in classifica; a esso segue "I need you" che diventa un altro successo. “Ventura highway”, il primo singolo realizzato con la collaborazione di Neil Young, diventa un numero uno nel dicembre 1972. All’inizio del ‘73 la band vince il Grammy come Best New Artis del 1972. Il terzo disco Hat Trick viene realizzato sul finire del 1973, ma ha un’accoglienza piuttosto tiepida; il successivo Holiday (1974) è il primo lavoro del gruppo con il produttore George Martin. L’album riporta di nuovo gli America in vetta alle classifiche e lancia pezzi come "Tin man", "Lonely people e "Sister golden hair". Nel 1975 viene pubblicato Hearts e nello stesso anno esce History: America’s Greatest Hits, che riesce a vendere quattro milioni di copie. Dopo l’uscita di scena di Dan Peek, il gruppo continua come un duo: Silent Letter, prodotto ancora da Martin, vede la luce nel 1979. Nell’82 gli America ritornano nella Top Ten con "You can do magic". La band prosegue la propria attività dal vivo anche per tutti gli anni Novanta; nel 2000 esce il box set Highway, mentre nel 2007 viene pubblicato Here & Now, che vede la collaborazione di diversi musicisti tra cui Ryan Adams e Nada Surf. Date tournèe aprile 2011: 7 Firenze; 9 Catanzaro; 11 Milano Teatro Smeraldo; 12 Bologna; 13 Napoli; 14 Bari; 17 Roma Auditorium Parco Della Musica. Www.teatrosmeraldo.it/    
   
   
IDENTITA´ TAKE AWAY MARIA LUIGIA GIOFFRÈ ESPOSIZIONE PERSONALE DI FOTOGRAFIA ROMA 1-14 APRILE 2011  
 
Roma, 31 marzo 2011- venerdì 1 aprile - L’associazione culturale Arteoltre Arte ed Eventi presenta presso il Caffè Letterario - Identita’ Take Away dedicata alla produzione fotografica della giovane Maria Luigia Gioffrè. “Identità take away” è un’idea che nasce da una passeggiata per strada, dagli sguardi della gente, dal primo viaggio a New York, dai libri di Bauman letti sulla scrivania, alla finestra e di fronte la fermata dell’autobus, da una realtà che non esiste. Una raccolta di 36 foto, a colori e in bianco e nero, che racconta momenti di vita urbana scandita dalla routine e dalle regole della quotidianità. La mostra rappresenta un’ opportunità di viaggiare nel qui e ora attraverso un’esperienza multisensoriale davvero unica nel suo genere dove arte e fotografia s’incontrano. Traspare il desiderio dell’artista di mostrare oggetti, scenari e persone nella loro semplicità e fugacità del momento vissuto, dell’attimo colto in cui il caos diventa una costante esistenziale e dove la potenza imperativa della tecnica, del virtuale, del rappresentabile, trasformano interi paradigmi culturali. L’uomo post moderno è fortemente disorientato: l’identità è l’attimo, il senso diventa il consumo che inizia e finisce nel momento stesso in cui viene esperito, come l’allegato di un giornale, un caffè, una valigia o una qualsiasi altra entità immortalata dall’artista. E anche le persone ritratte da Maria Luigia Gioffrè finiscono per non comprendere più la civiltà in cui vivono, fino a percepirla come caos. Un’ incertezza costante per l’uomo causata dall’inedito che irrompe nella vita quotidiana. Un inedito che, a forza di crescere, finisce per sovvertire la vita quotidiana stessa, fino a provocare in chi la vive una sensazione di disorientamento, di non-appartenenza alla propria società. Imprenditore o barbone in casa propria, i soggetti ritratti da Maria Luigia Gioffrè