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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Aprile 2011 |
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DIGITALE TERRESTRE: ASSESSORATO REGIONALE UMBRIA AVVIA VISITE EMITTENTI LOCALI SU PROSPETTIVE E PROBLEMATICHE PASSAGGIO |
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Perugia, 4 aprile 2011 - L´assessorato alle Infrastrutture tecnologiche immateriali della Regione Umbria ha avviato l’ 1 aprile, con la visita alla sede di Perugia dell´emittente televisiva Retesole, la serie di incontri che ha fissato per approfondire le prospettive e le problematiche delle tv locali umbre nel passaggio al digitale terrestre, continuando nel percorso di condivisione già intrapreso nel luglio scorso per gestire la fase di transizione. Il rappresentante dell´Assessorato è stato ricevuto da Egidio Urbanella, direttore responsabile della testata giornalistica dell´emittente, l´unica regionale - ha ricordato - presente in un interbacino che comprende l´area Lazio e Roma e che trasmette dal 1975, inserendo fin dal primo giorno nel suo palinsesto telegiornali e spazi informativi. Illustrando le strategie dell´emittente per la trasmissione con la nuova tecnologia, già applicata nel Lazio, il rappresentante di Retesole ha sottolineato le criticità che il sistema delle tv locali dovrà affrontare, dalla carenza di risorse a fronte dei notevoli investimenti necessari per l´adeguamento tecnologico, in particolare in una regione dalle caratteristiche orografiche come l´Umbria, e dell´aumento dei canoni di concessione, alla "sottrazione" di nove canali alle emittenti locali. Nel condividere la contrarietà già ripetutamente espressa dalla Regione sui tavoli nazionali all´ipotesi di anticipo della transizione al secondo semestre del 2011, alla Regione è stato chiesto di intervenire a tutela del patrimonio informativo rappresentato dall´emittenza radiotelevisiva umbra, con un sostegno anche finanziario, ma pure con provvedimenti che tengano conto delle difficoltà che incontreranno i cittadini per sintonizzarsi sui nuovi canali del digitale terrestre. La Regione Umbria, è stato ricordato dall´Assessorato alle infrastrutture tecnologiche immateriali, ha istituito una "Commissione tecnica regionale sull´emittenza radiotelevisiva" allo scopo di individuare e coordinare i percorsi e le forme di sostegno per l´innovazione tecnologica del digitale terrestre e allo stesso tempo gli interventi di assistenza per gli utenti, con particolare attenzione agli anziani, in modo da evitare disagi e costi sociali registrati finora nelle regioni dove lo "switch off" è già avvenuto. È già stato attivato, inoltre, un gruppo di lavoro che sta predisponendo un disegno di legge regionale sulle tecnologie dell´informazione, per la promozione della rete e dei servizi pubblici. Dall´assessorato, è giunta la sollecitazione a mettere in atto sinergie tra le emittenti televisive umbre, anche in considerazione della moltiplicazione dei canali e conseguentemente dei palinsesti televisivi di ciascuna emittente. |
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IL MONDO ENTRA IN CASA GRAZIE AI SOCIAL NETWORK TAVOLA ROTONDA SUL GIORNALISMO INTERCULTURALE PER APPROFONDIRE I RAPPORTI TRA IMMIGRAZIONE E MEDIA |
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Trento 4 aprile 2011 - È proseguito il 30 marzo nell’aula magna S. Pio Xii del Seminario Maggiore Arcivescovile il convegno “Il mondo in casa” – proposto dalla Provincia Autonoma di Trento, Cinformi, dall’Ordine dei giornalisti e dalla Federazione nazionale della stampa – che ha affrontato il tema del giornalismo interculturale. Grazie alla “Carta di Roma”, un vero e proprio protocollo deontologico che fissa i punti cardine del modo di fare informazione su chi chiede asilo, sui rifugiati, sulle vittime delle tratte e sui migranti in genere, la convivenza tra culture diverse potrebbe essere facilitata dai media. Proprio per questa ragione l’assessore alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, durante il suo intervento introduttivo, ha mostrato a mo’ di esempio il titolo colorito della prima pagina di una testata giornalistica nazionale di ieri (“Bossi reagisce: “Föra di ball!”), rammaricandosi di come viene trattata la notizia dell’arrivo nelle regioni italiane dei profughi nord-africani: “La realtà trentina è a noi chiara, ma al di fuori del Trentino non è ancora molto nota: qui da noi c’è una larga disponibilità all’accoglienza dei profughi libici in tutto il territorio della Provincia autonoma di Trento”. “Ma cosa fa in positivo il giornalismo interculturale?” ha chiesto e si è chiesto Fulvio Gardumi – vicesegretario del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige – introducendo la tavola rotonda “Notizie a colori: esperienze di giornalismo interculturale” e dando così il via al dibattito. Maurizio Corte – giornalista de L’arena e docente di Comunicazione interculturale e Giornalismo interculturale, pubblico e sociale all’Università di Verona – ha posto l’accento su quattro aspetti fondamentali per essere dei bravi giornalisti interculturali: il primo è che i giornalisti devono cambiare routine, cioè mutare il modo di svolgere il loro lavoro; devono insomma avere il coraggio di modificare l’agenda dei media, vale a dire i temi, le notizie, i problemi e la gerarchia d’importanza e di priorità con cui tali argomenti sono considerati dall’ordine del giorno della redazione. Ha evidenziato l’importanza di cambiare il linguaggio in merito alla tematica dell’immigrazione e infine ha sottolineato l’importanza della formazione costante e della sensibilizzazione dei giornalisti sulla scorta di quanto prevede la “Carta di Roma”. Anna Meli – Coordinatrice di Promozione dei Diritti di Cittadinanza Cospe, Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti – ha concentrato il suo inervento sul punto di vista della persona immigrata, quando è oggetto di una notizia, che non viene mai preso in considerazione. Sono sempre più numerose – ha ancora detto – le iniziative di informazione promosse da immigrati sia in radio sia in televisione. Per esempio il Mier, Media Interculturale Emilia Romagna, coordina e propone molte di questo genere di iniziative. Sono, questi, media interculturali indipendenti, che quindi non beneficiano dei finanziamenti pubblici riservati alla stampa tradizionale: hanno quindi deciso di consorziarsi per potersi promuovere come soggetto unico. Questa scelta di aprirsi a nuove interpretazioni dei fatti ad opera di nuovi interpreti dei fatti, testimonia la volontà di voler seguire una nuova linea guida che dovrebbe sfociare ad esempio, sempre secondo la coordinatrice del Cospe, in una forte multiculturalità all’interno delle redazioni, in modo da poter essere aperti e pronti ad effettive nuove interpretazioni. L’aspetto positivo che Fabio Pipinato – direttore di Unimondo Italia – riscontra nell’interculturalità è la potenza del social network. È a causa e grazie a questo fenomeno tipico del nuovo millennio che sono partite le rivolte nel nord Africa, mentre in Italia si è stati in grado di coinvolgere moltissime persone nella recente manifestazione del 13 febbraio “Se non ora, quando?”. Un altro strumento a disposizione dell’informazione multiculturale in Trentino, ha ancora detto Pipinato, è il cosiddetto “Calendario delle minoranze linguistiche”: promosso dal Servizio provinciale che si occupa di Ladini, Cimbri e Mocheni, esso riporta tra l’altro tutti i giorni di festa nazionale di tutte le nazioni dell’Onu... È grazie a questo calendario se noi occidentali, il prossimo 20 maggio, potremo rivolgerci al nostro vicino camerunense facendogli gli auguri per la sua festa nazionale!” Ecco un bel modo per fare nel concreto interculturalità. Anche Silvia Pochettino – Direttrice di Volontari per lo Sviluppo – ha insistito sull’importanza dei social network. “È la forza della circolazione delle notizie online a creare il giornalismo partecipativo, ad aumentare cioè la voglia di comunicare e di diffondere l’informazione che è presente al giorno d’oggi soprattutto tra i giovani e nella generazione digitalizzata che è nata negli anni ’80”. Circa il 96,7 % dei giovani infatti, si sente libero di esprimere le proprie opinioni su internet rispetto ad altri media e l’interrelazione tra i due aspetti crea un effetto estremamente positivo per l’interculturalità. Un esempio lampante è il sito www.Jeunesrm.org, in cui giovani di tutto il mondo, anche italiani, si scambiano opinioni sull’immigrazione. “È interessante vedere che i giovani stranieri parlano dell’immigrazione come aspetto normale, come un fatto di vita assolutamente quotidiano. Anzi, sempre più spesso si possono leggere notizie positive. È grazie a questo sito che abbiamo conosciuto la storia di una mamma marocchina che ha preso in affidamento due bambini Rom”. È però altrettanto vero che di solito i giovani italiani trattano di norma l’immigrazione solo per comunicare temi di denuncia: è, questa, una constatazione che ci deve far riflettere sulla stampa generalista e su come essa tende a influenzare la vita delle persone. Per ultimo Anna Riglioni ha presentato l’attività di Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale. Attivo dal 2003, questo ente fa parte della Presidenza del Consiglio. Chiunque può denunciare di essere vittima di discriminazione o chiunque sia testimone di un fatto di discriminazione può denunciarne l’abuso. La mission di Unar è quella di garantire, in piena autonomia di giudizio e in condizioni di imparzialità l’effettivo esplicarsi nella società italiana del principio di parità di trattamento fra le persone, di vigilare sull´operatività degli strumenti di tutela posti in essere contro le discriminazioni e di contribuire a rimuovere ogni genere di abuso fondato sulla razza e sull´origine etnica. Ovviamente questo ufficio è diventato uno strumento che contribuisce a far rispettare la “Carta di Roma”: in caso di denuncia di abusi, infatti, commessi anche sui giornali, l’Unar entra in gioco cercando di limitare la discriminazione in atto e avviando tutto l’iter necessario affinché questa violazione termini al più presto. L’art.3 della Costituzione italiana dice che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. La difficoltà che incontra la “Carta di Roma” ad attecchire nel linguaggio dei giornalisti, mostra forse una certa difficoltà ad accettare un principio così fondamentale. Infine Andrea Cagol di Cinformi – Centro Informativo per l’Immigrazione – ha chiuso i lavori della giornata mostrando gli spot in cartoni animati realizzati dal Centro. Si tratta di mini spot in dialetto trentino che hanno il merito di sfatare i luoghi più comuni sull’immigrazione usando la comicità e una sana autoironia. Che significa guardare il mondo con quel pizzico di intelligenza in più che non guasta mai. |
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IMMIGRATI E MEDIA: L´IMPATTO DELLA CRONACA SULLA NOSTRA PELLE IL FORUM ORGANIZZATO DA PROVINCIA, ORDINE DEI GIORNALISTI E FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA |
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Trento, 4 aprile 2011 - Come cambia l´impatto di una notizia a seconda di come la raccontiamo, dei termini che adoperiamo? Come cambia l´idea che gli italiani si stanno facendo degli sbarchi a Lampedusa se ne parliamo come di un "esodo biblico", di uno "Tsunami umano" o come di un flusso migratorio di portata assai inferiore rispetto a quello registratosi ad esempio nel 2008 (quando i migranti arrivati sulle coste dell´isola furono 31.000)? Ed è giusto, preciso, eticamente corretto classificare lo straniero che arriva in Italia su un gommone come "clandestino" prima ancora che sia stato valutato se ha diritto ad essere accolto o meno come un "rifugiato" sulla base delle norme di diritto internazionale? Se ne è parlato il 31 marzo nella sala Rosa della Regione durante il forum "La cronaca sulla nostra pelle", nell´ambito dell´evento organizzato da Provincia, Cinformi, Ordine dei giornalisti e Federazione nazionale della stampa sul rapporto media-immigrazione. Al tavolo dei relatori Riccardo Staglianò ( La Repubblica), Dan Ion (rappresentate delle associazioni dei Migrantes in Trentino), Luciano Scalettari (Famiglia Cristiana), don Vittorio Cristelli (già direttore di Vita trentina), Viorica Nechifor (presidente Associazione nazionale stampa interculturale), Raffaele Crocco (Rai), Mauro Sarti (Agenzia di stampa Redattore sociale), moderati dal presidente dell´Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige Fabrizio Franchi. L´evento è stato trasmesso in diretta dalla web tv della Provincia autonoma di Trento. Ad aprire i lavori l´assessore provinciale alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, che ha sottolineato come proprio in questi giorni "la cronaca nazionale riprenda e dibatta i temi che si stanno discutendo qui a Trento in questo Forum, a partire dall´assenza di un linguaggio comune per descrivere i fatti. E se non c´è chiarezza nell´informazione le paure si amplificano senza motivo. In Trentino sembra che per ora verranno ospitati 25 profughi: normalmente noi ne riceviamo una trentina all´anno, quindi siamo perfettamente in grado di gestire la situazione. Nella peggiore delle ipotesi formulata dal Governo, l´arrivo in Italia nel prossimo periodo di 50.000 migranti, il Trentino ne ospiterà 450. Ci sono associazioni, gruppi, enti locali, che stanno offrendo la loro disponibilità a farsi carico di questo impegno. Dobbiamo dire con chiarezza queste cose e sforzarci, tutti, di non alimentare timori irrazionali." Ma, ha detto a sua volta Franchi nell´introdurre i lavori, c´è chi fa proprio questo, "prospettando esodi biblici verso le nostre coste. E nessuno si chiede perché si lasciano delle persone confinate su un´isola senza assistenza per giorni, salvo poi a prospettare un evento ´salvifico´ che risolva le cose." Per Staglianò, "i trentini forse non si rendono conto della fortuna che hanno"; il riferimento è non solo al dibattito organizzato in questi giorni, in cui si cerca di affrontare razionalmente una questione che altrove viene cinicamente strumentalizzata, ma anche alle politiche di accoglienza sviluppate in questi anni nei confronti dei migranti. "Altrove va sempre più di moda la filosofia del ´Nimby´, ovvero ´non nel mio giardino´; in Trentino si dice che ´arriveranno solo 25 profughi, noi ne accogliamo 30 all´anno´. Qui un discorso basato su principi di civiltà è sistematico, altrove sembra già un´eresia dire che ´potremmo farcela´. Si tenga conto che in Egitto e Tunisia, paesi non certo ricchi come l´Italia che stanno a loro volta affrontando cambiamenti epocali, sono arrivati dalla Libia circa 300.000 persone, e noi facciamo una tragedia per qualche migliaio. Nel 2008 arrivarono in Italia 36.000 migranti, 31.000 dei quali attraverso Lampedusa, eppure non parlammo di esodo biblico. Per cui, come giornalisti, dobbiamo innanzitutto recuperare l´aderenza ai fatti, e poi usare un linguaggio corretto, perché le parole sono importanti." Dan Ion ha portato il punto di vista dei "nuovi trentini", che chiedono ai mass media di esercitare una funzione sociale ed educativa, aiutando i cittadini a crearsi una coscienza critica. E questo, con riferimento alle migrazioni, anche raccontando la realtà dei paesi di provenienza, quasi sempre ignorata dagli organi di informazione. Scalettari a sua volta ha stigmatizzato l´uso fatto in questi giorni di espressioni come "esodo biblico", confrontando gli sbarchi a Lampedusa con esodi di ben altra portata, come quello che nel 1994 portò 2,5 milioni di ruandesi a lasciare il loro paese per rifugiarsi nel vicino Zaire (oggi Repubblica democratica del Congo). "Quando arrivarono i primi barconi dall´Albania, vent´anni fa, scattò nel nostro paese una vera e propria gara di solidarietà - ricorda ancora il giornalista di Famiglia Cristiana - ; abbiamo raccolto le storie di alcuni di quegli immigrati, uno di loro, ad esempio, oggi è uno dei più bravi cineoperatori italiani: che fine avrebbero fatto se fossero arrivati adesso?" Da Scalettari inoltre un invito ai presenti - soprattutto ai giornalisti che lavorano nel sociale - ad essere un po´ più smaliziati nel raccontare le vicende riguardanti l´immigrazione, evitando i toni sempre e comunque pietisti e raccontando anche le cose "belle", con le parole e con le immagini, come hanno fatto di recente persino testate come Vanity Fair o Marie Claire. Don Cristelli ha illustrato i meccanismi che stanno dietro al confezionamento della notizia e l´impatto che questa produce, anche andando al di là di qualche luogo comune: "I media non creano nuovi comportamenti, piuttosto danno un metodo, mostrano una strada a chi ha già dentro di sé la tendenza a pensarla - o a comportarsi - in un certo modo." Viorica Nechifor ha illustrato l´impegno dell´Associazione di cui è presidente, sottolineando anche le difficoltà che spesso i giornalisti stranieri che operano sul panorama italiano riscontrano nell´iscriversi agli albi dell´Ordine, nonostante l´esistenza di una circolare ministeriale del 1985. Raffaele Crocco ha detto che in Italia "non è mai esistita un´età dell´oro, ovvero una forte cultura dell´accoglienza. Negli anni ´70 il razzismo al Nord aveva come oggetto i Meridionali, che oggi dovrebbero dire grazie agli stranieri, perché quando sono arrivati loro lo hanno catalizzato." Riguardo al ruolo dei giornalisti, "facciamo fatica a cambiare una cosa che funziona benissimo e nel giornalismo l´emergenza funziona sempre, sia perché fa vendere di più sia perché gratifica l´ego del giornalista che se ne occupa. Succede anche qui: partiamo di qualche episodio di criminalità in piazza Dante come di una situazione di emergenza, ma altrove, dove sono abituati a ben altro, riderebbero di queste nostre esagerazioni. E poi attenzione: c´è anche un razzismo più subdolo di chi semplicemente non vuole accogliere gli immigrati, quello di chi spalanca loro le porte a patto però che si adattino a fare solo i lavori più umili e non avanzino pretese di ascesa sociale." Proprio per evitare ipocrisie, ha concluso Crocco, riprendendo un tema già affrontato ieri, non dobbiamo avere paura di dire che un marocchino ha fatto una rapina in banca se quella è la sua nazionalità, perché il giornalista deve innanzitutto raccontare. Infine Sarti, per il quale il giornalista deve sì fare il suo dovere di "raccontare", ma deve anche "denunciare, e farlo con insistenza, deve martellare, al fine di far cambiare le cose che non vanno, perché altrimenti che senso ha fare questa professione?" Oggi il giornalismo cambia, si aprono possibilità diverse, ci sono ad esempio le web tv, anche quelle di piccolissime dimensioni, che raccontano, senza "filtri", la vita delle comunità. Ciò apre oppportunità nuove; ma bisogna fare formazione, sia nei confronti dei giovani sia anche - lo ha ricordato Franchi in chiusura - dei professionisti "navigati", perché quella del giornalista è l´unica professione che non prevede l´obbligo di un aggiornamento sistematico. "E qualcuno di noi si farebbe curare da un medico che non apre una rivista scientifica da 30 anni?". In margine al forum di stamani è stato presentato il premio "Renato Porro", istituito dal Comitato provinciale per le comunicazioni del Trentino e riservato a programmi, prodotti e servizi trasmessi nel periodo 1 maggio-15 novembre 2011 dalle emittenti radiofoniche e televisive del Trentino sulle tematiche dell´immigrazione. Il bando sarà pubblicato entro la fine di aprile. |
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PAR CONDICIO 2011 LE REGOLE PER GLI UFFICI STAMPA DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA |
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Potenza, 4 aprile 2011 - In occasione delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio, gli uffici stampa della Giunta e del Consiglio regionale osserveranno le regole della par condicio. Qui di seguito il testo che ne stabilisce le modalità. Gli uffici stampa della Giunta e del Consiglio regionale della Basilicata, in accordo con il Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni) e in ossequio alle disposizioni contenute nelle leggi n. 28/2000 (art. 9) e n. 313/2003 e della deliberazione n. 80/11 dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), hanno convenuto di regolamentare la propria attività giornalistica nel periodo elettorale (dall’1 aprile al 16 maggio 2011) nel seguente modo: 1 – i comunicati stampa saranno redatti in forma tale da non influire sulla par condicio fra i candidati alle elezioni amministrative; sarà quindi privilegiata l’informazione in forma impersonale e indispensabile per l’efficace assolvimento delle funzioni della comunicazione pubblica, ed in particolare sarà data notizia dei provvedimenti e delle posizioni assunte ufficialmente dalla Giunta e dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale in nome e per conto delle rispettive istituzioni; ad eccezione di questi casi, nel periodo indicato in premessa non saranno organizzate conferenze stampa e non saranno redatti dagli Uffici Stampa della Giunta e del Consiglio regionale comunicati e notizie relativi a dichiarazioni politiche, annunci di incontri di partito e dibattiti elettorali che possano influire sulla par condicio; le notizie prodotte dagli Uffici stampa della Giunta e del Consiglio regionale sull’attività istituzionale e pubblicate nel canale “Basilicata” del portale basilicatanet.It sono riconoscibili perché recano fra parentesi le sigle Agr (Agenzia Giunta Regionale) e Acr (Agenzia Consiglio regionale); 2 - servizi e notizie del tg web e del giornale radio di basilicatanet.It avranno carattere puramente informativo e non saranno riportate dichiarazioni in voce ed in video degli esponenti politici, ad eccezione di eventi eccezionali e che comunque non influiscono sulla par condicio; 3 - le notizie pubblicate nel canale “Basilicata” del portale basilicatanet.It da enti pubblici o provenienti da altre fonti saranno pubblicate in forma tale da non influire sulla par condicio fra i candidati alle elezioni regionali e amministrative; 4 - le notizie pubblicate nel canale “Basilicata” del portale basilicatanet.It in forza di convenzioni o contratti con fonti esterne sono di proprietà delle medesime fonti informative (Ansa ecc.) e basilicatanet.It declina ogni responsabilità circa il contenuto informativo che esse propongono; le notizie in questione sono riconoscibili perché recano nel titolo fra parentesi il nome dell’Agenzia di stampa che le ha prodotte. |
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CORECOM: CHIODI, ABRUZZO ALL´AVANGUARDIA NELLE COMUNICAZIONI FIRMATA CONVENZIONE CON CALABRO´. PIU´ FUNZIONI E TUTELA |
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L´aquila, 4 aprile 2011 - Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha firmato l’ 1 aprile una convenzione che attribuisce ulteriori deleghe al Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni). A siglare l´atto, oltre a Chiodi, il presidente dell´Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), Corrado Calabrò, ed il presidente del Corecom Abruzzo, Filippo Lucci. Presenti anche il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ed il vice, Giorgio De Matteis. "Queste nuove funzioni fanno sì che il Corecom Abruzzo sia all´avanguardia quanto a tutela e correttezza dell´informazione - ha detto il presidente Chiodi - Una sicurezza maggiore soprattutto per i cittadini che hanno diritto a servizi ed a notizie imparziali e completi". Chiodi ha fatto notare come la "firma", all´Aquila, assuma un significato particolare e profondo. Per la prima volta, infatti, l´Agcom ha formalizzato un documento fuori dalla sede madre di Roma. Il Corecom Abruzzo, è stato detto, è "tra i più avanti, insieme ad altre 9 Regioni e Province autonome d´Italia". Tre, in particolare, le nuove attribuzioni che contemporaneamente gratificano e responsabilizzano l´organismo: la definizione delle controversie tra utenti e operatori di comunicazione elettronica (sorta di giudice di pace); la tenuta del Registro degli operatori di comunicazione (Roc), prima esclusiva di città più "forti"; la vigilanza sul rispetto degli obblighi di programmazione e delle disposizioni in materia di esercizio dell´attività radiotelevisiva locale, mediante monitoraggio delle trasmissioni. Si aggiungono ai compiti classici: conciliazione, tutela dei minori, controllo sulla pubblicazione dei sondaggi, apertura di procedimenti di rettifica su istanza di parte. Nel 2010 i Corecom italiani hanno esaminato 48 mila istanze di conciliazione e quasi tremila istanze di risoluzione di controversie; di queste, oltre il 70 per cento ha avuto esito positivo, con un vantaggio economico per gli utenti di circa 10 milioni di euro. Nello stesso periodo, il Corecom Abruzzo ha esaminato 1.414 istanze, ha svolto 1.506 udienze, con una percentuale di accordi pari al 56 per cento. Lucci ha sottolineato il nuovo attivismo del Comitato, annunciando prossime, importanti, iniziative. Calabrò, dal proprio canto, ha parlato di "ulteriore passo verso il decentramento delle funzioni dell´Agcom"; ha ribadito la necessità di "fare buone regole ma soprattutto di saperle adattare al territorio ed agli scenari in continuo movimento ed evoluzione"; ha esortato, infine, a "procedere celermente verso il completamento della digitalizzazione". Il presidente Chiodi ha ringraziato Calabrò "per la prudenza, sinonimo di saggezza, con cui esercita la funzione di Autorità garante, e per l´ordine che assicura alla comunicazione nella vita sociale ma anche politica". Un plauso anche per Lucci che "ha portato ruolo e rango al Corecom Abruzzo". "In ogni campo - ha stigmatizzato poi - sono gli uomini che fanno la differenza. Possono esserci norme o regole ma sono le persone a garantirne la giusta attuazione. Dico sempre che proprio in ogni campo, non solo nella politica, si va dal delinquente allo statista". "Imparzialità e completezza" Chiodi ha chiesto, infine, a chi opera nell´informazione che "deve essere consapevole di avere una grande responsabilità". |
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CULTURA. INAUGURATO A MILANO IL MUSEO DEL FUMETTO “WOW – SPAZIO FUMETTO” |
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Milano, 4 aprile 2011 - E’ stato inaugurato l’ 1 aprile Wow Spazio Fumetto, sede del Museo del Fumetto di Milano. Promosso dal Comune di Milano e affidato in concessione, tramite bando, alla Fondazione Franco Fossati, il nuovo spazio dedicato alla Nona Arte sorge in viale Campania 12, in uno stabile interamente ristrutturato, ex deposito Atm e stabilimento Motta, esempio di riqualificazione delle ex aree industriali cittadine. Wow Spazio Fumetto sarà una “casa” aperta a tutta la città, una sede museale atipica che ospiterà a rotazione mostre ed eventi dedicati alle diverse declinazioni del fumetto, del cinema d’animazione, dell’illustrazione e della letteratura di genere. Compito della Fondazione Franco Fossati è creare in città un luogo riservato a coloro i quali vogliono scoprire, approfondire e studiare la Nona Arte, un mezzo narrativo ed espressivo che proprio a Milano ha trovato il terreno culturale e imprenditoriale per nascere e crescere ospitando, dal 1908 ad oggi, le più significative produzioni editoriali e gli artisti più fecondi. Il palazzo milanese che fu la storica fabbrica Motta di Milano e prima ancora deposito Atm, ristrutturato per essere sede museale, diventa Wow Spazio Fumetto, Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata. Un museo pensato in modo moderno, piacevole e godibile, che ospiterà un’esposizione permanente (al piano terra) e temporanee (al primo piano) curate dalla Fondazione Franco Fossati con la collaborazione di tutto il mondo degli artisti, degli appassionati e naturalmente degli editori. Dall’illuminazione di alta qualità (con faretti disegnati da Renzo Piano) ai mobili di artigianato (con tavoli espositivi progettati e realizzati appositamente dalla Scuola di formazione di Meda), alla lavagna elettronica interattiva dell’area laboratori, al progetto informatico, la qualità è degna cornice per le tavole originali, le pubblicazioni, gli schizzi, i prototipi, i documenti storici che costituiranno i percorsi delle mostre. Un bookshop di alto livello, la biblioteca a scaffale aperto con un innovativo sistema di catalogazione, laboratori creativi per i ragazzi, corsi di fumetto, di umorismo e animazione, seminari professionali, presentazioni, incontri e conferenze, sono solo alcune delle offerte proposte da Wow Spazio Fumetto oltre alle esposizioni. Più nascosto, ma non meno importante, sarà il lavoro di studio, di ricerca e di formazione che sarà sviluppato dal museo. Lo spazio al primo piano ospiterà una serie di esposizioni temporanee, tra cui una mostra dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia raccontata dai fumetti. Altri appuntamenti saranno dedicati all’avventuroso mondo di Salgari, ai mostri di Dylan Dog (per festeggiare degnamente il 25° anniversario della testata ma anche Halloween) e, per il 2012, al mito della fine del mondo raccontato a fumetti. Dal 2 aprile all’8 maggio, lo spazio ospita la sua prima mostra: Editori coraggiosi – Il fumetto a Milano, dedicata alla storia del fumetto nella nostra città e a tutti quegli “editori coraggiosi” che con la loro opera e tenacia l’hanno incoronata capitale del fumetto italiano, a partire da quel lontano 1908 che proprio a Milano salutò l’uscita del primo numero del Corriere dei Piccoli. Nel corso di tutta la prima settimana di apertura, dal 2 al 10 aprile, si alternano eventi, concerti e laboratori dedicati al fumetto e al cinema d’animazione, con spazi dedicati alla grande tradizione ma anche ai giovani artisti emergenti e alle novità. In occasione dell’inaugurazione vengono inoltre presentati gli street artists che coi loro disegni “fumettosi” affrescheranno le facciate esterne del museo. Gli eventi - Per festeggiare l’apertura, dal 2 al 10 aprile, Wow Spazio Fumetto ospita una serie di eventi gratuiti dedicati al fumetto, al cinema d’animazione e al divertimento per tutta la famiglia. Sabato 2 aprile - I primi 200 visitatori che entreranno al museo potranno prenotare un posto per la grande anteprima dell’attesissimo film Disney di Pasqua Winnie The Pooh – Nuove avventure nel bosco dei 100 acri al Cinema Anteo (domenica 10 aprile, ore 12.00). In collaborazione con The Walt Disney Company-italia. A partire dalle ore 15.00 - Evento Cuponk. Tutti i visitatori, grandi e piccini, possono cimentarsi nel contagiosissimo gioco Cuponk: centrare con la pallina il bersaglio non è sempre facile... In collaborazione con Hasbro Games. Si gioca con Epic Mickey, l’avvincente videogame con Topolino protagonista. Proiezioni del backstage della produzione del videogame e postazione Wii per provare l’emozione dal vivo! In collaborazione con The Walt Disney Company-italia. Nel corso di tutto il pomeriggio, negli spazi del museo, sarà possibile incontrare anche disegnatori che mettono la loro arte a servizio dei visitatori: per scoprire dal vivo come nasce un personaggio a fumetti. Domenica 3 aprile - Ore 15.30. Arrivano gli amici di Fish Hooks! Proiezione in anteprima di alcuni episodi di “Fish Hooks”, la nuovissima serie animata in onda su Disney Channel dal 1 aprile. Tutti i ragazzi partecipanti possono scattarsi una fotografia nello speciale corner-acquario, allestito all’interno del museo. In collaborazione con The Walt Disney Company-italia. Nel corso di tutto il pomeriggio, negli spazi del museo, sarà possibile incontrare anche disegnatori che mettono la loro arte a servizio dei visitatori: per scoprire dal vivo come nasce un personaggio a fumetti. Sabato 9 aprile - Ore 15.00. Al museo con Winnie The Pooh! In attesa dell’attesissimo film Disney di Pasqua “Winnie The Pooh – Nuove avventure nel bosco dei 100 acri” i disegnatori dell’Accademia Disney disegnano dal vivo i protagonisti della serie: Winnie The Pooh, Tigro, Pimpi, Hi-ho e tutti gli amici del Bosco dei 100 Acri! In collaborazione con The Walt Disney Company-italia. Un gruppo di artisti realizzerà dei disegni su scatole di carta che, disposti uno sopra l´altro, creeranno una simpatica installazione. Ore 18.30. Concerto – Fumetti in musica! - Domenica 10 aprile - Ore 12.00, Cinema Anteo. Grande anteprima del film Disney di Pasqua Winnie The Pooh – Nuove avventure nel bosco dei 100 acri per i primi 200 fortunati visitatori del museo. Ore 15.00 Grande evento Cosplay! Per tutto il pomeriggio Wow Spazio Fumetto apre le porte al magnifico e colorato mondo dei Cosplay, i ragazzi che amano sfilare indossando gli abiti del loro eroe preferito: fumetti, anime e cartoons escono dalla carta per dare vita a un momento di grande divertimento. In collaborazione con Cosplay City. E in più… Tavole di solidarietà – Un fumetto per il Veneto - Dal 2 al 10 aprile saranno anche esposte le tavole originali appositamente realizzate da importanti autori, tra cui Giovanni Beduschi, Martina Tauro, Adriano Carnevali, Giuseppe Festino, Moise, Sandro Dossi, Athos, Frezzato, Nik Guerra, Giuseppe Palumbo, Franco Luini, per aderire al progetto “Un fumetto per il Veneto”: il 1 maggio le tavole verranno poi messe all’asta su e-bay (sezione aste benefiche) per raccogliere fondi da destinare al Comune di Ponte San Nicolò, paese veneto duramente colpito dall’alluvione dello scorso novembre. |
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DUE INVITI ALLA LETTURA - MARTEDÌ 5 APRILE UNIVERSITÀ IULM DI MILANO |
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Milano, 4 aprile 2011 - Martedì 5 aprile, alle ore 18, una doppia presentazione all´Università Iulm di Milano (aula 401, edificio 4, piano terra). Si parlerà del volume Si fa con tutto. Il linguaggio dell´arte contemporanea (Laterza 2010) di Angela Vettese, l’autrice riflette su come sono cambiati i materiali e i linguaggi dell´arte contemporanea, il rapporto di interazione con il pubblico e il ruolo dell´autore, che sovente non opera più da solo ma insieme ad altri, non centrando la sua attività solamente sull´attività manuale ma operando come un architetto o un regista, e di Italia Reloaded. Ripartire con la cultura (Il Mulino 2011) di Christian Caliandro e Pier Luigi Sacco, un appassionante viaggio nell´Italia di oggi, nella nostra identità, nel rapporto che il nostro Paese intrattiene con la cultura, condotto attraverso film, romanzi, opere d´arte ed una dettagliata indagine economica, corredata di preziosi dati, dove innovazione, creatività e produzione, possono diventare i fattori propulsivi della ricostruzione identitaria del Paese. Angela Vettese, Pier Luigi Sacco, membri della direzione scientifica del festival dell´arte Contemporanea, Christian Caliandro e Flavio Albanese, presidente di Asa Studioalbanese, designer e collezionista d´arte contemporanea, racconteranno queste due importanti pubblicazioni legate all´arte e alla cultura contemporanea. Il secondo appuntamento per Italia Reloaded. Ripartire dalla cultura è per lunedì 11 aprile, alle ore 18, presso la Libreria Laterza di Bari (via Sparano, 136). Insieme a Christian Caliandro, presenteranno Italia Reloaded la Prof.ssa Silvia Godelli (Assessore al Mediterraneo-cultura-turismo della Regione Puglia) e il Prof. Franco Cassano (docente di Sociologia dei processi culturali nell´Università di Bari). Pietro Marino, critico d´arte e giornalista culturale de La Gazzetta del Mezzogiorno, modererà la discussione. |
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MILANO: SIMULAZIONE RECUPERO BENI LIBRARI VOLONTARI IMPEGNATI ALL´ARCHIVIO DI STATO DI MILANO |
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Milano, 4 aprile 2011 - Si è svolta sabato 2 aprile, all´interno dell´archivio di Stato di Milano, una simulazione delle modalità di intervento sui beni culturali librari e documentari colpiti da eventi calamitosi. L´iniziativa, coordinata dalla Soprintendenza Beni Librari della Regione Lombardia, ha coinvolto direttamente lo staff dell´Archivio di Stato, al quale sono normalmente affidati i compiti di sorveglianza e di coordinamento generale dell´emergenza. Il gruppo di lavoro regionale ´Emergenza in biblioteche e archivi´, che ha operato, è formato, oltre che da bibliotecari e archivisti, anche da restauratori provenienti da varie istituzioni lombarde (civiche, ecclesiastiche, universitarie, statali), da un esperto dell´Unesco, da rappresentanti della Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, della Protezione Civile della Regione e del Comune di Milano, dei Vigili del Fuoco e dell´Icpal-istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario del Ministero per i Beni e le Attività culturali. "Il nostro obiettivo principale - spiega l´assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi - è quello di produrre linee guida, esempi di buone pratiche, ed eventuali circolari rivolte a biblioteche e archivi per la redazione dei piani di emergenza. In particolare, la simulazione riguarda il danno provocato da acqua e fuoco al nostro patrimonio. Saranno oggetto di recupero documenti di proprietà dell´Archivio, sciolti o racchiusi in faldoni, destinati al macero in quanto scarto". Il materiale da recuperare, preventivamente bagnato, è stato collocato su scaffalature metalliche già esistenti in locale di deposito del piano terra individuato come luogo di azione; i cortili del palazzo ed eventualmente il porticato potranno essere utilizzati per la disposizione di materiali ed attrezzature occorrenti alle varie attività e per l´allestimento di piani di lavoro. "La simulazione - conclude Buscemi - ha permesso al gruppo e ai volontari di affinare e definire le metodologie e gli interventi operativi già sperimentati dal in precedenti esercitazioni come quella svoltasi al Castello Sforzesco di Milano l´8 maggio 2010 presso l´Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana. Il patrimonio culturale è la ricchezza della nostra storia, educare alla sua tutela prevenendo le eventuali emergenze è un modo per salvaguardare la nostra memoria". |
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BEATIFICAZIONE WOJTYLA, AL VIA LA MOSTRA FOTOGRAFICA PROMOSSA DALLA REGIONE LAZIO |
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Roma, 4 aprile 2011 - “La vita Apostolica e i percorsi Religiosi nel Lazio di Giovanni Paolo Ii” è la mostra fotografica promossa dalla Regione Lazio, che si svolge dal 2 aprile al 2 maggio nelle cinque province del Lazio, in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo Ii. L’evento dà il via ufficiale alle iniziative che la Regione Lazio ha messo in campo nel periodo che precede la solenne cerimonia del prossimo 1 maggio. Cinque rassegne fotografiche che, attraverso le immagini, ripercorrono i momenti più significativi della vita apostolica del Santo Padre e delle sue visite Pastorali nel territorio del Lazio. A Roma la Mostra fotografica sarà allestita presso l’Auditorium della Conciliazione, e sarà inaugurata ufficialmente mercoledì 6 aprile alle ore 16.00 dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Nell’occasione verrà inoltre distribuito un volume, realizzato dalla Regione Lazio, “Sulle orme di Giovanni Paolo Ii: il Lazio come pellegrinaggio mariano” che presenta i nuovi itinerari religiosi nei luoghi del territorio laziale che furono particolarmente cari a Papa Wojtyla. “Con questa mostra abbiamo voluto rendere ulteriormente omaggio alla figura di papa Wojtyla – dichiara Polverini – cinque percorsi fotografici che attraverso i viaggi pastorali introducono ai nuovi cammini religiosi e alla riscoperta di luoghi, non solo di preghiera, della nostra regione che cari furono anche a Giovanni Paolo Ii. La Regione Lazio è impegnata nella gestione dell’accoglienza dei tanti pellegrini che arriveranno a Roma e nel Lazio per assistere alla beatificazione e assistere a questa mostra potrà essere l’occasione per ricordare insieme momenti importanti della vita apostolica di papa Wojtyla e magari decidere di recarsi in quei luoghi dove ha portato la sua preghiera e la sua vicinanza”. La mostra, gratuita, dedicata a Giovanni Paolo Ii si potrà ammirare anche a Rieti a Palazzo Dosi; a Frosinone a Palazzo della Provincia; a Latina al Museo Civico Duilio Cambellotti; a Viterbo alla Sala Anselmi di via Saffi. |
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MILANO: MUSEO DEL NOVECENTO, UNA PERFORMANCE DI ANDREA MASTROVITO INAUGURA LO “SPAZIO MOSTRE” VISITATORI CO-PROTAGONISTI DELL’EVENTO, DEDICATO ALLE CINQUE GIORNATE |
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Milano, 4 aprile 2011 – Domani 5 aprile alle ore 18.30, al piano terreno del nuovo Museo del Novecento, nella manica lunga destinata alle esposizioni temporanee, verrà inaugurata la serie di mostre/interventi intitolata “Primo piano d’artista”, a cura di Alessandra Galasso. Di volta in volta, un artista sarà invitato a realizzare un progetto che prende forma giorno dopo giorno grazie anche alla partecipazione attiva del pubblico. Durante tutto il periodo, i “lavori in corso” saranno visibili anche dai passanti occasionali attraverso le grandi vetrine sul lato di via Marconi. Per questo primo appuntamento, Andrea Mastrovito presenta “Le cinque giornate”. Il titolo rievoca due episodi che apparentemente non hanno nulla in comune: le Cinque giornate di Milano, la storica insurrezione avvenuta tra il 18 e il 22 marzo del 1848, uno degli episodi più significativi della storia risorgimentale italiana, per mezzo del quale i milanesi si liberarono dal dominio austriaco, e le cinque giornate di squalifica assegnate durante il campionato italiano di calcio del 2001-2002 all’allenatore Carlo Mazzone, reo di aver insultato, durante una partita, la curva della tifoseria avversaria. Infine, le cinque giornate sono anche un riferimento alla durata delle performance previste dall’artista. Ogni giorno, dal 5 al 9 aprile (con finissage il 10, a partire dalle ore 17), l’artista, in collaborazione con il pubblico e prendendo spunto da episodi della storia d’Italia, realizzerà dei disegni formati da numerosi fogli di carta colorata. Alle 18.30, le 32 persone sedute sulla gradinata posta all’interno dello spazio daranno vita a una performance, realizzando un disegno composto dai tanti riquadri dipinti durante la giornata, una tecnica di comunicazione che ricorda quella utilizzata negli stadi durante le partite di calcio. Tutte le performance saranno fotografate e filmate. Per questo motivo, ciascun dei 32 partecipanti dovrà firmare una liberatoria per l’uso della propria immagine. Ogni partecipante riceverà una foto ricordo, che sarà inviata via e-mail dall’artista stesso. A tutto ciò si aggiunge un rimando alla tecnica dell’affresco, in cui si è soliti ricorrere a cartoni preparatori realizzati su una serie di riquadri, e dove le maestranze devono, prima di stendere l’intonaco, decidere quale parte eseguire e valutarne la fattibilità nella giornata. Lo spazio verrà progressivamente riempito dalle tracce e dagli strumenti utilizzati per realizzare tutti gli interventi: carta, colori, pennelli, bozzetti, grandi disegni, video delle performance, trasformandosi in un grande studio collettivo d’artista. Anche in questo caso, la performance sarà fotografata e filmata. Pertanto, ogni partecipante dovrà firmare una liberatoria per l’uso della propria immagine. Andrea Mastrovito, nato a Bergamo nel 1978, è un artista internazionale che vive tra Bergamo e New York e ha all’attivo numerose mostre in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Anche grazie alla sua capacità nel disegno e nell’utilizzare, trasformandoli, i più diversi materiali, Mastrovito ha dato vita ad opere installative e multimediali che hanno interessato il pubblico dei due continenti: dal Museum of Art and Design di New York, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, dal Museo Pecci di Prato e al Maxxi di Roma. Andrea Mastrovito è presente a Casa Testori, dal 31 marzo all’8 maggio, con una grande mostra antologica, intitolata “Easy come, easy go” e curata da Julia Draganovic, che vede le venti stanze della casa invase da disegni, collage, videoanimazioni, installazioni e interventi site-specific su muri e ambienti. Per info www.Museodelnovecento.org/ Per prenotazioni alla performance lecinquegiornate@gmail.Com |
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PRESENTATO IL SECONDO CENSIMENTO DEI MUSEI REALIZZATO DALLA REGIONE CALABRIA |
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Catanzaro, 4 aprile 2011 - L’assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha presentato il secondo censimento dei musei realizzato dalla Regione Calabria. Il documento è stato realizzato coinvolgendo tutti i sindaci calabresi nell’aggiornamento del primo censimento regionale “Musei in Calabria” realizzato nel 2006 da un team di ricerca dell´Università "Mediterranea" di Reggio Calabria, coordinato da Rosa Maria Cagliostro. “In più occasioni – ha detto Caligiuri - abbiamo coinvolto le amministrazioni comunali nel censimento del patrimonio culturale regionale. Grazie alla collaborazione dei Sindaci abbiamo realizzato una banca dati indispensabile per programmare al meglio i finanziamenti europei per la valorizzazione del sistema museale calabrese”. Sono state censite 284 strutture museali, dislocate in 193 comuni: 83 nella provincia di Cosenza, 36 nella provincia di Catanzaro, 19 nella provincia di Crotone, 32 nella provincia di Reggio Calabria e 23 nella provincia di Vibo Valentia. L’assessore Caligiuri ha inviato una breve relazione sui dati raccolti a tutte le amministrazioni comunali calabresi. La stessa relazione è stata pubblicata anche sul sito della Regione Calabria nell’Area di interesse “Cultura”. A sostegno dei musei calabresi la Giunta presieduta dal Presidente Scopelliti ha già promosso una serie provvedimenti in grado di innovare in modo strutturale il settore. In particolare, l’Assessore Caligiuri ha ricordato l’approvazione, prima da parte della Giunta e poi del Consiglio Regionale, dell’atto preliminare di definizione del Sistema Museale Regionale, che recepisce gli standard di qualità contenuti nel codice deontologico dell’Icom (International Council of Museums). Il provvedimento consentirà di sbloccare le risorse comunitarie del Por Calabria destinate ai musei calabresi e di orientare i musei regionali verso la valorizzazione economica e culturale dell´intero sistema. |
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VOLA NEL MONDO L´OMAGGIO DI BIGNOLI A GIOVANNI PAOLO II |
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Milano, 5 marzo 2011 - S´intitola "Non temere"(don´t be afraid) , ed è il nuovo Cd singolo di Roberto Bignoli cantautore di Milano , cantautore italiano di ispirazione cristiana, tra i più raffinati poeti del nostro tempo, vincitore di 5 premi Unity Awards (Grammy della musica cristiana contemporanea) In Usa! E´ un disco fuori commercio, che sarà trasmesso da molte radio nel mondo, come omaggio personale di Roberto a Giovanni Paolo Ii, un Papa che amava molto la musica e che vedeva nell´arte uno strumento per avvicinarsi a Dio. Come dimenticare la gioia di questo indimenticabile Pontefice, di fronte ai cori festosi che migliaia di ragazzi gli dedicavano durante le Giornate Mondiali della Gioventù? Spesso il Santo Padre li accompagnava alzando le braccia e muovendo le mani a tempo di musica. E i giovani gli rispondevano, cantando sempre di più. E´ proprio per questa ragione che Roberto Bignoli ha voluto dedicare una canzone a Giovanni Paolo Ii. Perché, come artista, si è sempre sentito in perfetta sintonia con i messaggi d´amore del Papa. Un Papa amico dei giovani. Un Papa amico di tutti. Arrangiatore, produttore e autore della musica di "Non temere" è Nico Fortarezza, un nome noto negli ambienti rock per la sua collaborazione con Enrico Ruggeri. Il Cd contiene anche un interessante videoclip, in cui gli autori si rivolgono direttamente ai giovani, sottolineando il messaggio positivo della canzone, che prende spunto dalle parole del Papa. Fu, infatti, proprio Giovanni Paolo a invitare le nuove generazioni a non avere paura e ad aprire le porte a Cristo. Con il suo "Non temere", Roberto Bignoli vuole inserirsi nello stesso solco: offrire ai ragazzi di tutto il mondo un messaggio di speranza e d´amore infinito. Per ricordarsi di guardare il cielo, pregando attraverso le note di una canzone. |
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LANCIO DEL CD "VOICES". |
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Pescara, 4 aprile Il 2 aprile presso la sala blu della Regione Abruzzo, in viale Bovio, a Pescara, l´ultimo lavoro discografico dell´artista teramano Paolo Di Sabatino. Presente l´assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio che ha evidenziato la valenza culturale dell´avvenimento: "Abbiamo deciso di sostenere questo progetto musicale, perchè in tempi di ristrettezze economiche bisogna puntare senza mezzi termini sulle eccellenze artistiche e sulle professionalità locali, come nel caso di Paolo Di Sabatino. E´ passato il tempo dei contributi a pioggia. Oggi è giusto e doveroso guardare alla qualità e in questo caso alla buona musica. Questo cd - ha aggiunto ancora l´assessore Mauro Di Dalmazio - è nato da una ambizione di Paolo Di Sabatino che ha creduto fortemente in un progetto che potesse assicurare un salto di qualità culturale e ideale. Come Regione Abruzzo vogliamo sostenere tutti quei talenti abruzzesi che hanno voglia di fare qualcosa di importante per la nostra cultura. Il messaggio è quello di valorizzare talenti che con il loro lavoro portano in alto il nome dell´Abruzzo e quindi gli ideali del nostro territorio. E´ questo il senso della nostra vicinanza a progetti come quello del musicista Paolo Di Sabatino". Alla conferenza stampa di oggi hanno presenziato fra gli altri il consigliere regionale Ricardo Chiavaroli, la cantautrice Grazia Di Michele (interprete del videoclip, primo singolo del cd) e il regista Cristiano Donzelli. |
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