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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Maggio 2011 |
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TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL NUCLEARE, MA NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE |
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Trieste, 4 maggio 2011 - A 55 giorni dall’esplosione di Fukushima e a 25 anni dal disastro di Chernobyl, il dibattito sul nucleare non si ferma. Se ne discuterà giovedì 5 maggio alle 19 al bar Knulp (in via Madonna del Mare 7/a) di Trieste nell’ambito dell’aperitivo scientifico organizzato dagli studenti di dottorato della Sissa: Tutto quello che avreste voluto sapere sul nucleare ma che non avete mai osato chiedere. Ospite dell’incontro il fisico Claudio Tuniz, del Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam”. L’incidente alla centrale di Fukushima dell’11 marzo, in seguito al terremoto e allo tsunami che hanno colpito il Giappone, ha riacceso l’attenzione, non solo mediatica, sulla questione nucleare. Ma tra chi chiede lo stop degli investimenti sull’energia prodotta dall’atomo, perché ritenuta “non pulita, non sicura e non affidabile”, a favore delle fonti rinnovabili, e chi ritiene invece che il nucleare possa essere la risposta per il nostro futuro energetico, siamo davvero sicuri di saperne abbastanza? Come funziona una centrale nucleare? Quali rischi sono annessi al funzionamento di un impianto? E qual è l’impatto ambientale in caso di incidente? Come gestire le scorie radioattive? Il fisico Claudio Tuniz illustrerà la struttura e il funzionamento di una centrale atomica, spiegherà il fenomeno della radioattività e l´uso bellico e terroristico del nucleare, a partire dal racconto di chi ha aperto il vaso di pandora, da Marie Curie a Enrico Fermi. L’incontro è aperto al pubblico: vuole essere un’occasione per approfondire un tema di stretta attualità e creare collegamenti tra mondo della ricerca e vita quotidiana, in un’atmosfera informale, per dare spazio a conversazioni piacevoli e informative. L’ingresso è libero. |
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ROMA: URBANISTICA CONCORRE A SVILUPPO ECOSOSTENIBILE |
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Roma, 3 maggio 2011 - «Oggi abbiamo dato un significativo contributo al raggiungimento degli obiettivi comunitari fissati dal pacchetto ‘clima energia 20-20-20’». È il commento dell’assessore all’urbanistica di Roma Capitale Marco Corsini che, ieri mattina, ha preso parte all’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico dei parcheggi di Commercity. «Grazie alla realizzazione di questo tipo di strutture, Roma sarà più efficiente dal punto di vista energetico e, quindi, più vicina a soddisfare i parametri della sostenibilità. L’utilizzo delle fonti rinnovabili è ormai imprescindibile e come amministratori - afferma Corsini - abbiamo il dovere di supportare con le nostre scelte il loro crescente impiego. Il parco fotovoltaico inaugurato oggi è l’esempio di come la realtà di uno spazio pubblico, come un parcheggio, possa coniugarsi con la sostenibilità energetica e ambientale. L’urbanistica, in quanto governatrice dei processi di trasformazione del territorio, è quella che può e deve maggiormente concorrere allo sviluppo ecosostenibile della città». |
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ENERGIA IN SICILIA: DAL 9 MAGGIO CONFERENZE SERVIZI PER ESITARE ISTANZE |
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Palermo, 4 maggio 2011 - Ripartono le Conferenze di servizi sulla realizzazione di impianti fotovoltaici in Sicilia per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Vista la mole di istanze da esitare e nel tentativo di recuperare il notevole arretrato, si e´ deciso di dedicare almeno due giorni la settimana alle Conferenze, che si terranno ogni lunedi´ e mercoledi´ fino al 15 giugno, iniziando dal 9 maggio. Nell´ambito della riorganizzazione del dipartimento all´Energia della Regione siciliana e della standardizzazione delle procedure autorizzative avviate su indirizzo dell´assessore al ramo Giosue´ Marino e dal dirigente generale del dipartimento Gianluca Galati, dunque da lunedi´ 9 maggio inizieranno le Conferenze per esaminare le pratiche di richieste dell´autorizzazione unica (ex art. 12 del decreto legislativo 387 del 2003). In particolare, si tratta di convocazioni riferite alle seconde conferenze di servizio avviate secondo l´ordine cronologico di presentazione delle istanze di autorizzazione. "Si tratta dell´avvio di un processo di trasparenza dell´operato dell´amministrazione - ha spiegato l´assessore Giosue´ Marino - cui si accompagna un percorso di riorganizzazione e di rifunzionalizzazione degli uffici finalizzato ad eliminare l´arretrato esistente per dare risposte adeguate alle aspettative dell´imprenditoria, che opera in un settore cruciale per l´economia siciliana". "La calendarizzazione, almeno mensile, degli incontri - ha detto il dirigente generale, Gianluca Galati - rendera´ piu´ semplice e piu´ fattibile alle amministrazioni interessate la resa del parere di loro competenza. Parere che dovra´ essere reso esclusivamente in sede di Conferenza". Il primo elenco di convocazioni, da ieri, e´ pubblicato sul sito dell´assessorato regionale all´Energia e ai Servizi di pubblica utilita´. A breve, saranno redatti e pubblicati anche gli altri elenchi delle pratiche rimanenti, sia per il completamento delle seconde Conferenze che per i progetti da sottoporre alla prima Conferenza di servizio. |
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STREAM MAP: L´IDROELETTRICO HA I NUMERI PER GUARDARE AL FUTURO! |
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Milano, 4 maggio 2011- Aper sta organizzando per giovedì 19 maggio il workshop “Stream Map: l’idroelettrico ha i numeri per guardare al futuro!”, organizzato nell’ambito del progetto europeo Shp Stream Map, cofinanziato dal programma Iee (Intelligent Energy for Europe) della Commissione Europea. L’obiettivo del progetto è elaborare una Roadmap per il futuro del settore idroelettrico, con particolare attenzione per il piccolo idroelettrico, in vista dell’obiettivo al 2020 stabilito dalla direttiva Res e recepito in Italia tramite il Pan e il recente D.lgs. 28/2011. Il cuore del progetto è la realizzazione di un database dedicato all’idroelettrico Hydi (Hydro Data Initiative), che raccoglie statistiche e informazioni in materia di energia, di mercato e policy per l´intero settore idroelettrico nei 27 Stati membri dell´Ue, disponibile sul sito www.Streammap.esha.be . Il workshop ha il duplice obiettivo di presentare al pubblico i dati raccolti durante il primo anno e di raccogliere tra i partecipanti osservazioni e spunti utili all’elaborazione della Roadmap. L’evento è previsto dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso la Sala Toscanini del Palazzo Stelline, Corso Magenta 61 a Milano. Hanno già confermato la propria partecipazione al dibattito: Terna - Rse – Ricerca Sistema Energetico - Confartigianato - Ref – Ricerche per l’Economia e la Finanza - Autorità di Bacino del Po. La partecipazione all’evento è gratuita con obbligo di registrazione. Si prega di inviare conferma della propria presenza inviando la scheda di iscrizione allegata debitamente compilata all’indirizzo formazione@aper.It |
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CONVEGNO: RISOLVERE IL PROBLEMA ENERGETICO È DIVENTATA UN’URGENZA A LIVELLO MONDIALE |
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Udine, 4 maggio 2011 - E’ necessario individuare prima possibile una serie di soluzioni sostenibili per ridurre l’inquinamento e aumentare l’efficienza energetica. La strategia del Piano Energia Enerplan punta a sviluppare nuove soluzioni e integrare le tecnologie esistenti, in modo da sperimentare un concreto e diffuso beneficio ambientale, energetico ed economico. Mercoledì 11 maggio gli esperti di Ministero dell’Ambiente, dell’Istituto Motori del Cnr di Napoli e di Area Science Park presenteranno le nuove tecnologie sostenibili e le opportunità di sviluppo e sperimentazione per imprese e pubbliche amministrazioni. A chi si rivolge: pubbliche amministrazioni e comuni impegnati nella riduzione delle emissioni, ospedali e sanità, aziende agricole, aziende di tutti i settori, enti di ricerca. Mercoledì 11 maggio 2011 – Ore 14:30 c/o Sala Meeting 1 - Udine e Gorizia Fiere - Via Cotonificio, 33035 Martignacco Udine. La partecipazione è libera, ma i posti sono limitati: è richiesta la registrazione online www.Pianoenerplan.it/tecnologie |
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LE STRADE DELL’EOLICO: LO SVILUPPO INTEGRATO DI RETE E VENTO |
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Milano, 4 maggio 2011 – Si terrà a Milano il 17 maggio 2011 presso la Sala Colonne del Palazzo Giureconsulti, a seguito dell’Assemblea annuale dell’Associazione, la Tavola Rotonda “Le strade dell’eolico: lo sviluppo integrato di rete e vento”. Stimolo al dibatto saranno i risultati dello studio “Rete e Vento”, realizzato dal Centro Studi Aper - Reef. Invitati alla discussione, oltre agli operatori del settore, l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Enel Distribuzione e Terna. La partecipazione è gratuita per gli Associati Aper. Per i non Associati è prevista una quota d’iscrizione di 120 euro (Iva compresa). Per chi acquisterà “Rete e Vento” nel corso della tavola rotonda avrà diritto ad uno sconto del 20% sul prezzo del volume. |
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CENTRI STORICI: GIOVEDÌ 5 MAGGIO AD ACQUASPARTA CONVEGNO SU ATTUAZIONE QUADRI STRATEGICI VALORIZZAZIONE |
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Perugia, 4 maggio 2011 - Come rivitalizzare e valorizzare i centri storici? Se ne discuterà nel convegno organizzato dalla Regione Umbria che si terrà giovedì 5 maggio ad Acquasparta, nella Casa della Cultura "Matteo da Acquasparta" (con inizio alle ore 9.30) che farà il punto sullo "stato di attuazione dei Quadri strategici di Valorizzazione dei centri storici umbri". Ai lavori sono previsti gli interventi della Presidente della Regione Umbria e dell´Assessore regionale ai Centri storici. Il convegno si aprirà con una sessione sulle proposte per la rivitalizzazione dei centri storici. Dopo i saluti del sindaco di Acquasparta, l´Assessore regionale parlerà dei centri storici nella politica di sviluppo regionale, mentre il presidente della Confcommercio provinciale di Perugia, Giorgio Mencaroni, farà il punto sulla "legge regionale n.12/2008 e la progettazione integrata". Dopo l´introduzione del presidente dell´Inu (Istituto nazionale di Urbanistica) Umbria, Franco Marini, ci saranno alcuni contributi scientifici di studiosi, amministratori ed esperti. Il coordinatore a Territorio, Infrastrutture e Mobilità della Regione Umbria, Luciano Tortoioli, analizzerà in particolare opportunità e criticità nella gestione delle risorse per i centri storici ("Puc" 2 e "Puc" 3). I lavori riprenderanno nel pomeriggio alle 14.30 esaminando lo stato di attuazione dei Quadri strategici di valorizzazione ("Qsv") dei Comuni di Acquasparta, Massa Martana e San Gemini, di Orvieto e di Bevagna. Seguirà una tavola rotonda con i Comuni umbri che hanno avviato la redazione del "Qsv": Perugia, Terni, Spello, Gualdo Tadino, Narni, Città di Castello, Todi, Foligno e San Giustino, e un dibattito aperto con amministratori dei Comuni umbri, rappresentanti di "Anci" Umbria, Confcommercio e Unioncamere Umbria. |
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FVG: CRESCE IL FENOMENO DELL’EMERGENZA CASA. |
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Trieste, 4 maggio 2011 - Il Consigliere Regionale del Friuli Venezia Giulia del Partito Pensionati, Luigi Ferone, ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore competente, per conoscere la situazione alloggi dell’Ater (numero case sfitte, case non locate causa bisogno di manutenzione straordinaria, progetti costruzione nuove abitazioni), il numero di cittadini che hanno presentato domanda per ottenere un alloggio pubblico e le iniziative della Regione volte a rispondere al bisogno “casa” dei suoi cittadini. “La crisi economica che ha colpito anche la nostra Regione ha come conseguenza – ha evidenziato Ferone – oltre alla perdita di molti posti di lavoro e alla chiusura di numerose attività, la difficoltà per le famiglie di continuare a pagare il mutuo o il canone di locazione. La casa rappresenta sacrifici per tutti coloro che l’hanno acquistata – ha rilevato Ferone – e che senza stipendio, o con possibilità economiche ridotte a causa della cassa integrazione, si imbattono in grosse difficoltà per pagare puntualmente il mutuo, e quindi sono parecchi i cittadini che subiscono provvedimenti per il recupero crediti da parte delle banche concessionarie del mutuo o che devono chiedere la sospensione della rata per massimo 12 mesi (soluzione però che rende più costoso il mutuo dato che la rata viene fatta slittare in avanti, ma gli interessi continuano a maturare). Nel caso degli affitti, i cittadini che hanno subito la perdita del posto di lavoro, e che non possono più pagare il canone richiesto, subiscono provvedimenti di sfratto. È compito delle istituzioni trovare soluzioni idonee a rispondere al fenomeno che potrebbe essere definito di “emergenza casa” – ha sottolineato il rappresentante del Partito Pensionati – dato il gran numero di cittadini della nostra Regione che presentano problematiche relative al pagamento dei mutui o del canone di locazione. I proprietari che concedono in locazione il proprio immobile lo fanno a scopo di lucro – ha fato notare Ferone – oppure, per alcuni, il canone percepito rappresenta l’unica fonte di reddito, e per altri rappresenta l’unico modo per pagare il mutuo della casa locata, per cui anche per loro non ricevere il canone dagli inquilini rappresenta un grosso problema. La paura di subire un danno economico o di non riuscire a mandare via un inquilino che non paga fa frenare il mercato delle locazioni e quindi il numero di case disponibili. – ha osservato Ferone – L’ater e i Comuni dovrebbero poter rispondere al bisogno casa dei nostri cittadini che si trovano dall’oggi al domani senza lavoro o con drastiche riduzioni di stipendi e che, di conseguenza, vedono sfumare i sacrifici compiuti fino a quel momento per l’acquisto della casa o la ricerca di un immobile in locazione.” |
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BARRIERE ARCHITETTONICHE: AMMONTA A CIRCA 9MILIONI E MEZZO FABBISOGNO REGIONALE UMBRO PER ABBATTIMENTO |
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Perugia, 4 maggio 2011 - Ammontano a circa 9 milioni 500 mila euro in Umbria le richieste complessive di contributo per l´eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati. Di tale importo 989 mila740 euro riguardano i contributi richiesti dai cittadini nell´anno in corso. La rilevazione è stata effettuata dalla Regione Umbria su iniziativa dell´Assessorato regionale alle Opere pubbliche, sulla base delle richieste pervenute ai Comuni e con lo scopo di trasmettere, come consuetudine, la richiesta al Ministero delle Infrastrutture affinchè provveda a rifinanziare la legge "13/1989", che stabilisce la concessione di contributi per la realizzazione di opere finalizzate al superamento di barriere architettoniche, ai portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, nonché ai condomini in cui risiedono categorie di soggetti beneficiari di contributo. "A seguito della presentazione da parte dei Comuni delle proprie necessità, si è determinato un fabbisogno complessivo di 5 milioni 443 mila euro che sarà trasmesso al Ministero delle Infrastrutture con l´aggiunta dei contributi regionali stanziati sino ad oggi, per un fabbisogno complessivo di circa 9 milioni 740mila euro - ha detto l´assessore regionale alle opere pubbliche - Le richieste complessive, ovviamente, non si riferiscono solo all´anno in corso, ma agli ultimi anni in cui non abbiamo potuto dare risposte per il mancato finanziamento della legge nazionale da parte del Governo. Per non lasciare scoperto un settore delicato e di grande interesse per la comunità, la Regione Umbria dal 2002 si è dotata di una legge regionale (n.19/23.10.2002) che ogni anno continua a finanziare anche in mancanza di risorse da parte del Governo. Annualmente - ha evidenziato l´assessore - al Ministero delle Infrastrutture viene fatto un resoconto della situazione, senza dimenticare di chiedere il finanziamento della normativa. Si spera che il Governo dimostri attenzione verso queste problematiche erogando i fondi stabiliti dalla legge nazionale". Per fornire ulteriori informazioni a privati e Comuni sulle modalità di accesso ai contributi la Regione Umbria ha istituito uno spazio sul sito internet ( www.Operepubbliche.regione.umbria.it/ ). |
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LA CITTÀ DELLE COLONIE DI CESENATICO ALL’EXPO TRE DI VENEZIA |
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Cesenatico, 4 maggio 2011 - Il 5 maggio prossimo il comune di Cesenatico sarà tra i protagonisti della Mostra Expo - Tourist Real Estate di Venezia seconda edizione (dal 4 al 6 maggio nella prestigiosa sede dell’Arsenale) con il progetto di trasformazione e riqualificazione urbana della Città delle colonie di Ponente. Una grande soddisfazione e un grande onore per la città di Cesenatico prendere parte ad una delle più prestigiose mostre internazionali con il progetto del Masterplan Città delle Colonie di ponente, il quartiere turistico del domani che prevedere un intervento di vitale importanza per tutta la nostra riviera, con strutture turistiche di alta qualità e con ripercussioni benefiche sull’intera città. Un investimento complessivo di 348 milioni di euro con la realizzazione di oltre 1100 camere d’albergo e la creazione di 300 nuovi posti di lavoro, un fatturato previsto per il settore recettivo di oltre 39 milioni di euro su un indotto che si aggira fra i 15 e i 20 milioni di euro. Ecco alcune delle cifre che insieme al progetto innovativo del Masterplan verranno presentate in occasione dell’Expo Tre a Venezia giovedì prossimo. Il Comune di Cesenatico sarà ospite dello stand della Regione Emilia Romagna – Assessorato al Turismo - insieme al nuovo Piano strategico del Comune di Rimini, un ulteriore soddisfazione per la nostra città e per un progetto così innovativo come quello della città delle colonie di Ponente. Tre è la prima expo & conference riservata agli operatori internazionali del real estate turistico di qualità, alle città, ai territori e all’intera filiera professionale del settore. Tre non è una semplice fiera, ma un luogo di confronto e relazione, di dibattiti e business relation, che punta a favorire l’incontro tra domanda e offerta di immobili e servizi di lusso a 360°. La manifestazione ha come protagonisti i resort e le maggiori catene alberghiere, le banche, i fondi di investimento, i developer, le società di costruzione, le città e i territori su scala mondiale, insieme alle agenzie immobiliari di altissimo profilo e i loro potenziali acquirenti. Tre giorni di esposizioni, conferenze, incontri, tavole rotonde, mostre, workshop e incontri one-to-one presso l´Arsenale di Venezia, città simbolo di turismo e storia. La seconda edizione si svolgerà dal 4 al 6 maggio 2011, con apertura dalle ore 10.00 alle ore 18.30. |
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UNGHERIA, PARCO INDUSTRIALE IN ESPANSIONE |
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Budapest, 4 maggio 2011- Il Consiglio comunale di Nyiregyháza, in Ungheria, ha avviato le trattative con tre investitori per realizzare un´espansione da 25 milioni di euro del parco industriale della cittadina che ospita, tra gli altri, anche gli stabilimenti della Lego e dell´Electrolux. Ad oggi le 15 aziende presenti hanno già investito 85 miliardi di fiorini (oltre 300 milioni di euro) nel parco aperto nel 1997, nel quale lavorano circa 4.500 persone. |
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MACCHINE PER IL LEGNO: UN 2010 SUPERIORE ALLE ASPETTATIVE |
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Assago, 4 maggio 2011 - I dati a consuntivo diffusi dall’Ufficio studi di Acimall evidenziano un andamento per il 2010 superiore alle aspettative. I dati definitivi, infatti, portano la produzione italiana di tecnologie per la lavorazione del legno a 1.542 milioni di euro, ovvero il 25,6 per cento in più rispetto al 2009. Bene anche i dati export (1.067 milioni di euro, il 21,7 per cento sui dodici mesi precedenti) e buoni anche i dati relativi alle importazioni, che sono state pari a 182 milioni di euro, ben il 48 per cento in più del 2009. La bilancia commerciale si assesta a 882 milioni di euro (più 17,4 per cento sul 2009) e il consumo apparente a 660 milioni (più 38,3 per cento). Macchine Italiane Lavorazione Legno. Consuntivi 2010 Utensili compresi, in milioni di euro.
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2010 |
∆% 10/09 |
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Produzione |
1.542 |
+25,6% |
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Esportazione |
1.067 |
+21,7% |
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Importazione |
182 |
+48,0% |
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Consumo apparente |
660 |
+38,3% |
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Bilancia commerciale |
882 |
+17,4% |
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Fonte: Ufficio studi Acimall, aprile 2011. | Si è dunque registrato il previsto “rimbalzo”, per quanto non si possa trascurare la realtà, ovvero che la crescita del 2010 ha permesso di recuperare solo parzialmente il terreno perduto: a conti fatti oggi la produzione italiana è pari a circa il 75 per cento dei fatturati pre-crisi. Un dato pesante, che però non ha avuto quegli effetti disastrosi che si potevano immaginare: poche aziende hanno chiuso, qualcuna è stata acquisita. A conti fatti il tessuto economico delle tecnologie italiane per il legno ha tenuto, azionando tutte le leve a propria disposizione e attingendo a tutte le proprie energie. Un’altra valutazione estremamente importante riguarda la dimensione del mercato italiano, che continua a essere una delle piazze principali del mondo del legno. Dimostrazione ne sia che il “rimbalzo” già ricordato ha fatto sentire il proprio effetto più sul mercato nazionale che sull’export. L’italia, in altre parole, non è solo uno dei più importanti produttori di tecnologia, ma ne è anche un attento e goloso consumatore. Un mercato evoluto, con ottime capacità produttive, che esprime eccellenze che tutto il mondo ci riconosce. A ciò si devono indubbiamente sommare gli effetti della scelta di molti imprenditori di approfittare delle opportunità dalla Tremonti Ter, anticipando gli investimenti in beni strumentali nella prima parte dell’anno. Veniamo alle importazioni, sulle quali influiscono due fattori più volte sottolineati dagli analisti di Acimall: da un lato il maggior numero di macchine in arrivo dalla Cina (un flusso cresciuto di almeno il 35 per cento rispetto ai dodici mesi precedenti), dall’altro l’attenzione degli operatori italiani verso la tecnologia “made in Germany”. Come già ricordato in Italia la lavorazione del legno è di casa: processi evoluti, gusto, design, alta qualità che impone il ricorso a tecnologie di alto livello, una fascia nella quale la produzione italiana non può che confrontarsi con quella tedesca. Chiudiamo con qualche spunto di riflessione sulle esportazioni, capitolo fondamentale della economia di settore, rappresentando circa il 70 per cento della produzione nazionale. Interessante dare una occhiata ai principali mercati di sbocco e alle variazioni registrate negli ultimi dodici mesi. Le imprese italiane hanno seminato per lungo tempo in India e ora stanno raccogliendo i frutti di tanta fatica, con un fatturato attorno ai 30 milioni di euro, contro gli 8,2 del 2009. Un risultato che la avvicina alla Turchia (30 milioni di euro nel 2010, 19 nel 2009). La Spagna (40 milioni di euro di importazione di macchine dall’Italia, il 16 per cento in più rispetto ai dodici mesi predenti) è ancora in sofferenza, meglio gli Stati Uniti (40 milioni nel 2010, 32 nel 2009). La Russia si è ripresa (49 milioni nel 2010 contro i 34 nel 2009) e, in termini più generali, si può dire che abbia tenuto bene l’Unione europea, con Francia e Germania in evidenza. Il Primo Trimestre 2011 - Diamo una occhiata al nuovo anno. In termini generali possiamo dire che il primo trimestre 2011 conferma i segnali di ripresa maturati nel 2010, anche se la situazione è estremamente eterogenea: alle aziende che hanno saputo reagire molto bene alla crisi, riportandosi su valori decisamente in linea con il 2007, si affiancano realtà ancora in forte sofferenza sia per la crisi del mercato interno che per la mancata ripresa di mercati tradizionalmente importanti. In difficoltà soprattutto le micro imprese, che non dispongono delle risorse necessarie per aggredire i mercati attualmente più dinamici (Asia e Sud America). La consueta indagine trimestrale – come sempre svolta dall’Ufficio studi di Acimall su un campione statistico rappresentante l’intero settore – mostra un aumento degli ordini di tecnologie per il legno del 20,4 per cento, rispetto all’analogo periodo del 2010 (estero più 24,9 contro il più 6,3 per cento della domanda nazionale). Il portafoglio ordini è stabile attorno a due mesi e i prezzi dall’inizio di quest’anno sono in leggera crescita. L’indagine qualitativa indica quelle che potrebbero essere le linee direttrici del prossimo futuro: secondo il 44 per cento del campione intervistato il trend della produzione sarà positivo, mentre il 40 per cento propende per una sostanziale stabilità e il 16 per cento per una diminuzione. L’occupazione sarà stazionaria per il 64 per cento del campione, in diminuzione per il 28 per cento, in crescita per il restante 8 per cento. Le giacenze risultano stabili nel 72 per cento dei casi (16 per cento propende per una diminuzione, 12 per cento per la crescita). I mercati esteri saranno più attenti alle nostre tecnologie (44 per cento degli intervistati vede una crescita, 48 per cento stabilità, 8 per cento un calo; saldo positivo più 36), mentre permane il pessimismo sulla domanda da parte dei clienti italiani, in calo per il 20 per cento del campione, stabile per il 76 e in aumento per il 4 per cento (saldo pari a meno 16). |
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AUSTRIA, ESPANSIONE IN GERMANIA PER LA JOSKO INFISSI |
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Vienna, 4 maggio 2011- L´azienda austriaca Josko, produttrice di porte e finestre, investirà 30 milioni di euro nello sviluppo e nell´innovazione con l´obiettivo di cercare di raddoppiare la propria quota export, che attualmente si attesta al 9 per cento. Dopo un 2010 di successi, i tre soci, Johann Scheuringer e i coniugi Christa e Karl Wagner, hanno intenzione di continuare ad aumentare la quota di mercato soprattutto all´estero. La Josko, che negli ultimi due anni ha assunto 200 dipendenti, arrivando a un totale di 780, ha puntato principalmente al mercato tedesco (nel Baden-wuerttemberg si trovano già 7 centri servizi e 17 partner commerciali). |
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IL NOSTRO KNOW-HOW CHE IL MONDO AMMIRA IL LIBRO BIANCO DELLA CALDARERIA, SETTORE LEADER DELL’INDUSTRIA ITALIANA |
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Milano, 4 maggio 2011 - La caldareria è un vanto italiano: infatti due settimane fa Ucc, associazione costruttori caldareria, è stata designata come Operating Agent di Eperc, l´European Pressure Equipment Research Council, l’associazione europea di riferimento del settore. “I nostri imprenditori – dichiara Emanuela Tosto, Presidente Ucc/anima – ogni giorno sono sempre più presenti sui mercati internazionali, mantenendo la produzione in Italia”. Lo studio è stato realizzato dall’Ufficio Studi di Federazione Anima in collaborazione con il prof. Marco Fortis (Vice Presidente Fondazione Edison) e il prof. Jacopo Mattei (docente di Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi di Milano e Università di Ferrara). Il libro bianco offre una panoramica della caldareria all’interno della meccanica e dell’impiantistica industriale, illustrandone il posizionamento rispetto ai competitor internazionali e analizzandone lo stato di salute. Il lavoro ha come obiettivo il far prendere coscienza a utilizzatori, istituzioni, enti e autorità della forza e delle potenzialità del comparto, evidenziando la sua l’importanza “strategica”. “La congiuntura negativa ha avuto un chiaro impatto sui valori di redditività ed efficienza della gestione delle imprese del comparto della caldareria - dichiara Jacopo Mattei, professore Sda Bocconi e Università di Ferrara - d´altra parte questo non ha avuto effetti dello stesso segno sulla solidità finanziaria delle imprese e non ha mutato il trend complessivamente positivo registrato nel quinquennio 2005-2009. Tuttavia si riscontra una sensibile disomogeneità tra classi dimensionali diverse di imprese, con quelle di dimensione minore che hanno sofferto di più la recessione con una maggiore contrazione delle vendite, ma che hanno reagito in modo più vigoroso”. La caldareria mostra chiari segnali di forza anche nel biennio critico 2008-2009; in particolare risalto: il miglioramento della liquidità delle imprese, quindi della loro capacità di far fronte agli impegni finanziari; il rafforzamento della patrimonializzazione e della solidità strutturale, in particolar modo delle imprese minori; la riduzione di costo dell’indebitamento, dovuto al contemporaneo decremento del livello dei tassi d’interesse, e la conseguente ottima capacità di sostenerlo. “Secondo l’“Indice delle eccellenze competitive nel commercio internazionale” (Indice Fortis-corradini), sui circa 1000 primati del made in Italy del 2009 (prime, seconde e terze posizioni conquistate dal nostro Paese nell’interscambio commerciale in base alla classificazione Hs1996), ben 321 provengono dalla meccanica in senso stretto, per un valore complessivo superiore ai 70 miliardi di dollari. – dichiara il professor Marco Fortis - Le aziende della caldareria hanno mantenuto gran parte della loro produzione in Italia caratterizzandosi per la forte specializzazione, con prodotti di nicchia in termini di materiali utilizzati e qualità e dove la professionalità nelle fasi di progettazione e fabbricazione costituisce ancora un elemento determinante”. Le imprese del settore sono state capaci di rispondere in modo adeguato e strutturale alle difficoltà congiunturali e che dall’inizio del 2010 hanno potuto affrontare la ripresa partendo da una posizione ben salda. Ora la caldareria chiede il raggiungimento dei seguenti obiettivi come interventi strutturali che non possono essere ancora rimandati, pena il declino della caldareria italiana: risolvere i problemi strutturali cronici italiani che rappresentano un grosso svantaggio per chi deve competere sui mercati internazionali: carenza di infrastrutture, rilevante costo di energia e gas, elevata tassazione e pesante burocrazia; rendere vantaggioso l’impiego di componenti italiani nei progetti nazionali gestiti dai grandi committenti (end user e Epc contractor); supportare adeguatamente lo sviluppo dell’intera filiera dell’impiantistica (materie prime, semilavorati, fabbricazione, ingegneria e servizi), creando le condizioni che favoriscono un’efficace coesione tra le imprese italiane che potranno così presentarsi compatte e competitive sui mercati internazionali. “C’è ancora tanto da fare e costruire in Italia per far esprimere al meglio le nostre competenze qui come all’estero. La Meccanica occupa un posto primario per l’export Made in Italy - conclude la Presidente Tosto - siamo aziende incisive sul mercato: la competitività del nostro Paese non potrà ancora fondarsi solo sull’iniziativa degli imprenditori, che continueranno comunque a impegnarsi. Il Governo deve fare la sua parte, ad esempio sostenere le esportazioni, incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo e nella formazione delle risorse umane e favorire le aggregazioni per la crescita dimensionale”. |
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IL DESIGN E LA CREATIVITÀ PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI |
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Trento, 4 maggio 20 11 - Nell´attuale contesto competitivo il design rappresenta una delle principali leve di innovazione per le imprese. Molto spesso però il design è erroneamente associato al concetto di "innovazione estetica". Il valore del design, invece, risiede nella capacità strategica delle imprese di inserire nella propria attività una specifica attitudine, definita design thinking, che proietta l´azienda stessa verso una visione strategica del design e la abilita, allo stesso tempo, a generare innovazioni di tipo radicale. Nell’incontro di giovedì 5 maggio, in programma presso la Sala Formazione dell’Associazione Artigiani di Trento (Via Brennero 182), attraverso una serie di casi studio Venanzio Arquilla (Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano), effettuerà una ricognizione sui principali modelli innovativi e sulle varie scale a cui questi sono stati o si potranno applicare. Sarà così possibile capire come un´impresa design oriented, partendo dal prodotto, possa arrivare a configurare nuovi e specifici modelli di business. L’incontro è organizzato da Ceii Trentino con il supporto dell’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento e rientra nel Circolo dell’Innovazione, ciclo di incontri con esperti su tematiche di interesse comune a più categorie nel solco dell’innovazione. |
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