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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Giugno 2011
DA CDM OK A TERZO PACCHETTO MERCATO ELETTRICO E GAS ROMANI: “RIFORMA EUROPEA, PIU’ MERCATO E TRASPARENZA”  
 
 Roma, 1 giugno 2011 - Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, ha approvato ieri il dlgs di recepimento delle normative comunitarie relative al mercato interno dell’energia elettrica e del gas, oltre che alla trasparenza dei prezzi al consumatore finale. Il provvedimento normativo riordina i mercati dell’energia elettrica e del gas naturale adattandoli alle previsioni comunitarie, con l’introduzione di disposizioni volte a: tutelare maggiormente i consumatori, aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti mediante la predisposizione di piani di sviluppo decennali, promuovere la concorrenza e la completa apertura dei mercati. Queste, in particolare, le novità del provvedimento: 1) Mercato interno per l’energia elettrica - Più tutele e tempi certi delle informazioni per famiglie e Pmi. Fermo restando il diritto alla tariffa stabilita dall’Aeeg per gli utenti del mercato convenzionato, viene invece fissato un tempo massimo di tre settimane per chi intenda cambiare operatore. Maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, promuovendo gli scambi transfrontalieri e potenziando la cooperazione tra Terna e i gestori degli altri Paesi Membri. Sviluppo e rafforzamento della rete di trasmissione, attraverso la predisposizione di un piano decennale di investimenti. Disciplina delle attività di produzione e gestione. Recependo quanto disposto dalla direttiva 2009/72/Ce, dalle competenti commissioni parlamentari e dalla Conferenza Stato-regioni, viene confermata per Terna la possibilità di realizzare esclusivamente attività di programmazione, manutenzione e sviluppo della rete, così da garantire il rispetto dei princìpi di indipendenza, terzietà e non discriminazione dell’infrastruttura. Il Piano di sviluppo della rete di trasmissione nazionale sarà sottoposto alla valutazione dell’Aeeg e all’approvazione del Mise. Inoltre, viene confermato il ruolo dei concessionari delle reti di trasmissione e distribuzione di pianificare lo sviluppo di sistemi di accumulo, utili per favorire lo sviluppo di fonti rinnovabili non programmabile ed ottimizzarne la produzione, e di realizzare e gestire sistemi di accumulo diffusi di energia elettrica mediante batterie. La realizzazione e la gestione degli impianti di pompaggio previsti dal medesimo Piano di Sviluppo saranno invece affidate mediante procedure di gara. 2) Mercato interno per il gas naturale - Il dlgs assicura un’efficace separazione delle attività di trasporto, distribuzione e stoccaggio del gas naturale dalle altre attività del settore entro il 3 marzo 2012. Viene infatti introdotto il modello comunitario noto come Independent Transmission Operator (“Ito”), che consente di mantenere l’Impresa Verticalmente Integrata quale soggetto proprietario della società che gestisce la rete, e, nel contempo, garantisce l’indipendenza, l´autonomia decisionale e la neutralità di quest´ultima attraverso uno speciale sistema di regole, di separazioni di funzioni, e sotto la stretta sorveglianza dell’Autorità di regolazione. Decorsi 5 anni dalla data di entrata in vigore del dlgs, sarà avviata un’indagine conoscitiva da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, in seguito alla quale il Mise procederà all’eventuale introduzione di misure aggiuntive o di diversi modelli di separazione. Il provvedimento favorisce infine lo sviluppo della rete di trasporto del gas naturale, attraverso la predisposizione, da parte del gestore, di un piano decennale di sviluppo e accresce la sicurezza delle forniture di gas mediante l´adozione di misure aggiornate in linea con il più recente regolamento di sicurezza europeo. Vengono definti i consumatori vulnerabili ai quali sono garantite le forniture anche nelle condizioni cruitiche di funzionamento del sistema. Infine, il provvedimento amplia le competenze dell’Aeeg nel settore elettrico e del gas naturale, attraverso nuovi poteri operativi, ispettivi, di vigilanza e, in certi casi, sanzionatori per la mancata applicazione delle norme previste dalle direttive comunitarie. “Con questo importante provvedimento – ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani – avviamo una riforma complessiva, e di carattere europeo, di due mercati strategici come quello del gas e dell’energia elettrica. Cittadini e imprese – ha evidenziato Romani - potranno avere ora tempistiche certe e definite nel rapporto con i fornitori di energia. Aumentiamo inoltre la sicurezza degli approvvigionamenti, programmando piani di sviluppo delle infrastrutture su base decennale e promuoviamo la concorrenza e l’apertura dei mercati. Si tratta di un altro tassello fondamentale della nuova strategia energetica nazionale che stiamo elaborando, e che presenteremo nella prima conferenza energetica nazionale, i cui lavori di preparazione partiranno subito dopo l’estate” ha concluso Romani.  
   
   
ENERGIA: A “TAVOLO GREEN ECONOMY” REGOLAMENTO REGIONALE SU INSTALLAZIONE IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI  
 
Perugia, 1 giugno 2011 - Disciplinare le procedure e individuare i criteri per l´installazione in Umbria di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili è l´obiettivo del Regolamento regionale in materia che è stato illustrato, ieri, dall´assessore regionale all´ambiente Silvano Rometti ai soggetti del "tavolo sulla green economy", previsto nell´ambito dell´Alleanza per lo sviluppo dell´Umbria. Il provvedimento, fortemente atteso dagli operatori pubblici e privati - ha detto Rometti, costituisce un passaggio ineludibile per regolare un settore strategico quale quello delle energie rinnovabili e di uno sviluppo regionale ancorato a politiche di tutela dell´ambiente e del paesaggio umbro, così come indicato anche nel programma di legislatura". Il Regolamento affronta in modo organico le questioni legate alla produzione di energia pulita dalle diverse fonti, fotovoltaico, eolico, l´idroelettrico e biomasse, stabilendo le aree e i siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti. I 12 articoli che compongono il Regolamento affrontano il quadro complessivo delle procedure autorizzative per ogni tipologia di impianto da fonti rinnovabili, inclusi i casi di estensione del regime della procedura abilitativa semplificata e i casi di estensione del regime della comunicazione relativa alle attività in edilizia libera, i casi in cui la presentazione di più progetti sono da valutare in termini cumulativi nell´ambito della Valutazione di Impatto Ambientale, le disposizioni regionali, i criteri e le condizioni che devono essere rispettati per l´installazione degli impianti, le modalità di trasmissione alla Regione Umbria, da parte di Comuni e Province, delle informazioni relative agli impianti autorizzati, la modulistica da utilizzare da parte del proponente e l´ammontare degli oneri istruttori a favore di Province e Comuni. Accompagnano il Regolamento tre allegati. Il primo, sulle procedure amministrative per l´installazione, tiene conto del tipo di impianto da installare, della potenza in Kw, definendo la tipologia di autorizzazione necessaria, le procedure da seguire, l´autorità competente al rilascio del titolo, l´eventuale documentazione aggiuntiva da allegare. Il secondo è relativo ai criteri di localizzazione e di progettualità di carattere generale in relazione alle diverse tipologie. Il terzo indica le aree non idonee. "Il Regolamento regionale - ha detto Rometti - ha l´obiettivo di offrire ai diversi soggetti interessati un quadro chiaro sulle procedure ed i criteri relativi alla produzione di energia alimentata da fonti rinnovabili. E ciò in un quadro normativo nazionale che è invece determinato da difficoltà e profonde incertezze". Rometti ha quindi ricordato i rilevanti e repentini cambiamenti del regime di incentivi che hanno influenzato lo sviluppo del settore. Con il secondo e terzo conto energia si è registrata una crescita tumultuosa del settore, in parte legata a fenomeni speculativi, mentre con l´annunciato ridimensionamento degli incentivi si è determinato un sostanziale blocco degli investimenti. Ma è soprattutto con il quarto conto energia - ha spiegato l´assessore - che si è decisa una drastica riduzione del regime di sostegno il cui effetto non potrà che rendere più difficoltoso il raggiungimento del 17 per cento di produzione di energia da fonti rinnovabili stabilito per l´Italia nell´ambito della Strategia europea 20-20-20, e per la Regione Umbria il raggiungimento della quota minima di produzione di energia da fonti rinnovabili che le sarà assegnata in base al cosiddetto decreto ´burden sharing´. "Il tema dell´energia prodotta da fonti rinnovabili - ha detto l´assessore - è di grande importanza e occorre ricordare - ha proseguito - che le Regioni ormai hanno l´obbligo di rispettare dei vincoli sulla percentuale di produzione sul proprio territorio che sono sanzionati e fanno riferimento non alla produzione di energia, ma al consumo".Per Rometti in proposito in Umbria c´è ancora molto da fare, "visto che la produzione di energia oscilla tra il 5 e il 7 per cento, mentre l´obiettivo è del 20 per cento. In questo contesto lo sviluppo di energia prodotta da biomasse è fondamentale anche se rappresenta un ´passaggio´ delicato e, in questo periodo, anche oggetto di grande attenzione. La Regione ha favorito gli impianti di cogenerazione da installare a distanza dai centri abitati. Inoltre, abbiamo cercato di fare un´operazione più selettiva scindendo tra varie tipologie di biomasse".  
   
   
ENERGIA, INAUGURAZIONE IMPIANTO BIOGAS DI MACCARESE  
 
Roma, 1 giugno 2011 - La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, è intervenuta ieri mattina all´inaugurazione dell´impianto di biogas posto all´interno della Maccarese Spa, a Fiumicino. Al taglio del nastro hanno partecipato anche il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini e il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. L´opera sorge a fianco di un vasto allevamento di bovini, grazie al quale sarà possibile produrre energia per l´autoconsumo dell´azienda e per la vendita. L´impianto è in grado di fornire energia pulita a oltre 1.200 famiglie, grazie ai materiali di risulta delle attività agricole e zootecniche. "Le energie rinnovabili sono una sfida molto importante - ha dichiarato Polverini - su cui siamo impegnati. E´ un esempio tangibile di quello che può essere l´energia pulita, è una sintesi di quello che stiamo facendo e un´idea di quello che vogliamo fare con l´agricoltura. Ci sono aziende leader che dobbiamo sostenere con gli strumenti che abbiamo a disposizione, bisogna conciliare il rispetto del territorio e la nuova politica dei rifiuti che stiamo mettendo in campo".  
   
   
BOLZANO: FOTOVOLTAICO, DA OGGI IN VIGORE I NUOVI CRITERI GLI INCENTIVI  
 
Bolzano, 1 giugno 2011 - Saranno in vigore a partire dall’ 1 giugno i nuovi criteri per gli incentivi statali al settore del fotovoltaico. Per chi installerà nuovi impianti fotovoltaici sono previsti contributi ridotti e un più lungo periodo di ammortamento degli investimenti iniziali. Novità, a partire dall’ 1 giugno, per chi installa pannelli fotovoltaici in grado di convertire l´energia solare in energia elettrica. Il nuovo sistema statale di incentivi al fotovoltaico, il cosiddetto quarto conto energia, prevede infatti un abbattimento dei contributi pari al 22%. "Le nuove tariffe - sottolinea l´assessore competente all´interno della Giunta provinciale, Michl Laimer - saranno valide solo per gli impianti installati dal 1° giugno in poi, per tutti gli impianti già operativi prima di questa data resta in vigore la vecchia normativa". L´assessore Laimer, pur sottolineando che "l´Italia deve assolutamente recuperare terreno nel settore del fotovoltaico, anche perchè le condizioni di base sono ideali", esprime "comprensione" per la scelta di ridurre gli incentivi. "I fondi da destinare al sostegno dell´energia alternativa - spiega - pesano sostanzialmente sulle tasche dei cittadini tramite la bolletta energetica. Se da un lato è vero che i maggiori contributi hanno fatto aumentare la diffusione dei pannelli in tutto il paese, è anche vero che si correva il rischio di gravare in maniera eccessiva sulle bollette per reperire i fondi necessari a coprire i finanziamenti". Con il nuovo sistema statale di incentivi per il fotovoltaico, dunque, si riducono i contributi per chi sceglie di installare i pannelli solari, e si allunga il periodo di ammortamento degli investimenti. "In ogni caso - conclude l´assessore Michl Laimer - le spese iniziali si ripagano nel tempo, e anche con il nuovo sistema i pannelli fotovoltaici diventano redditizi entro 20 anni".  
   
   
PUGLIA: RETTORE LAFORGIA IN GRUPPO NAZIONALE PER EFFICIENZA ENERGETICA  
 
Bari, 1 giugno 2011 - Le Regioni, nell’ambito della conferenza unificata del 25 maggio scorso, hanno designato i 5 membri che faranno parte del gruppo di lavoro che predisporrà il secondo e terzo piano nazionale di efficienza energetica. La Vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone esprime tutta la sua soddisfazione per la nomina del Rettore Domenico Laforgia in seno al gruppo di lavoro quale rappresentante della Puglia. “Sono contenta che la nostra regione sia riuscita a esprimere un rappresentate in questo gruppo di lavoro nazionale che predisporrà, assieme all’Enea, un piano davvero strategico per il nostro Paese. Oggi la Regione Puglia può vantare la leadership nella produzione di energia da fonti rinnovabili ed è nostro obiettivo raggiungerla anche nell’efficientamento energetico. Sono certa - conclude la vicepresidente - che l’esperienza delle politiche Regionali e la grande competenza del Prof. Laforgia nella materia porterà un importante contributo alle strategie di efficientamento energetico di tutto il Paese dando un forte stimolo anche alla filiera del settore”. Il gruppo di lavoro avrà sede presso la sede della Conferenza Stato Regioni ed è composto in tutto da 10 membri, di cui 5 nominati dalle regioni, 2 dal ministero dello Sviluppo economico, 2 da quello dell’ambiente e uno da quello delle Finanze. La mission sarà quella di definire le regole e gli obiettivi del secondo e terzo piano di azione nazionale di efficenza energetica che l’italia dovrà, inoltre, inviare alla Commissione europea entro il 30 giugno 2011.  
   
   
CONDOMINI INTELLIGENTI  
 
 Genova, 1 giugno 2011 - Condomini intelligenti in provincia di Genova è un’iniziativa assolutamente innovativa a livello nazionale, che introduce meccanismi di stimolo per le imprese edili ed impiantiste del territorio affinché esse possano riqualificare i condomini attraverso interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica negli edifici. L’iniziativa consiste nella partecipazione di Provincia di Genova e Camera di Commercio di Genova alla copertura delle garanzie bancarie per l’impresa che deve accedere al credito necessario a finanziare la riqualificazione. Attraverso questa iniziativa le famiglie possono più agevolmente sostenere le spese necessarie alla riqualificazione energetica del condominio nel quale vivono. Condomini intelligenti in provincia di Genova contribuisce pertanto al raggiungimento di una pluralità di obiettivi: sostenere le imprese dei comparti edilizio e impiantistico del territorio; sostenere le famiglie per quanto riguarda l’impatto dei consumi energetici delle case nei bilanci familiari; riqualificare e valorizzare il patrimonio edilizio; aiutare l’ambiente, contribuendo a diminuire sensibilmente le emissioni nocive nell’ambiente. A Chi Rivolgersi: Informazioni Tecnico – Legali Sportello Provinciale Energie Rinnovabili E Risparmio Energetico Telefono 010 9100 01 – 010 0898 690 – 393 9994331 (Ing. Barbara Gatti e Avv. Marinella Baldi) Sito Internet: www.Sportelloenergierinnovabili.it/  Indirizzo email: info@sportelloenergierinnovabili.It  A.e.r.e. 010 565149 (c/o Ass. Proprietà Edilizia) Informazioni Bancarie presso tutte le agenzie e le filiali di Banca Carige della provincia di Genova Provincia Di Genova Direzione 2 - Direzione Acquisti, Patrimonio e Risorse Finanziarie telefono 010 5499 570 www.Provincia.genova.it/  impresapiu@provincia.Genova.it  Camera Di Commercio Di Genova telefono 010 2704223 www.Ge.camcom.gov.it/  impresapiu@ge.Camcom.it    
   
   
RURALCITY: UN PROGETTO PER LA NUOVA ALLEANZA TRA CITTÀ E CAMPAGNA CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE PROMOSSO DALL´ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI BOLOGNA  
 
Bologna, 1 giugno 2011 - Quale futuro avranno territorio e città? Come interrompere il consumo del suolo agricolo, arginando lo sviluppo urbano, e come favorire la riqualificazione degli insediamenti esistenti? Per rispondere a queste domande l´Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Bologna ha bandito un concorso di idee finalizzato ad approfondire e investigare le problematiche connesse alla dispersione insediativa e al consumo di territorio agricolo, che sono causa di una compromissione dei paesaggi periurbani, ed effetti dello sviluppo della città occidentale contemporanea. Gli elaborati vanno inviati dal 7 giugno al 15 luglio. Il concorso fa parte di Urbania, contenitore culturale per progettare e pensare la città e il territorio istituito dalla Provincia di Bologna, che ha dato il patrocinio al Concorso. Durante la sesta edizione di Urbania, attraverso convegni e workshop internazionali, si è approfondito il tema di una nuova alleanza tra città e campagna. Tutte le informazioni sono on line nel sito Verso Ruralcity http://concorsi.Archibo.it/ruralcity/    
   
   
BOLZANO: 24 INIZIATIVE FINANZIATE CON 475MILA EURO DAL FONDO DEL PAESAGGIO  
 
Bolzano, 1 giugno 2011 - Presieduta dall’assessore provinciale all’ambiente, Michl Laimer, la Commissione per il Fondo del paesaggio, insediata presso la Ripartizione natura e paesaggio, la scorsa settimana ha assegnato contributi per complessivi 475.000 Euro. Delle 29 domande presentate, 24 sono state accolte, 3 sono state rinviate per consentire approfondimenti, mentre 2 sono state respinte. Sostegni finanziari sono stati disposti, così, per la realizzazione di un sentiero tematico nel comune di Braies, per la costruzione di una canalizzazione per il Rifugio Tetrarca nel Parco naturale Gruppo di Tessa, per la realizzazione di un parco presso la “Deutschhaus” nel comune di Vipiteno, per l’elaborazione di un piano di mobilità per Prato Piazza nel Parco naturale Fanes-senes-braies, e per trasporti di materiale su elicottero destinati a malghe in parchi naturali prive di accessi. La Provincia ha istituito un Fondo per il paesaggio dal quale, già dal 2008, vengono erogati contributi per iniziative volte a contribuire alla conservazione sostenibile ed alla tutela della biodiversità del paesaggio e della natura. Vengono inoltre incentivati la cura e il rinnovamento di insiemi degni di tutela. I relativi criteri di assegnazione sono stati approvati dalla Giunta provinciale il 14 marzo 2011. Possono essere beneficiari gli enti pubblici, le persone fisiche o giuridiche, nonché le associazioni (qualora con l’iniziativa non siano perseguiti scopi di lucro) In particolar modo sono concesse agevolazioni per interventi specifici volti alla tutela delle specie di fauna e flora minacciate. Sono inoltre concesse agevolazioni per la creazione ed il ripristino di habitat naturali per la promozione della biodiversità, la revitalizzazione di siepi, cespuglietti, viali alberati e margini del bosco, la rinaturalizzazione di acque canalizzate o intubate, la valorizzazione ecologica degli abitati, l’acquisto di superfici da parte di enti pubblici ai fini della tutela naturalistica per la creazione di zone cuscinetto e corridoi naturali, per il collegamento di zone protette e la conservazione di particolari specie di fauna e flora o per la tutela di insiemi. Vengono sovvenzionate, altresì manifestazioni, pubblicazioni e misure di sensibilizzazione in materia di tutela della natura e del paesaggio nonché della cultura edilizia, che abbiano comunque un’ ampia diffusione pubblica; inizitative e misure all’interno dei parchi naturali, dei biotopi, dei siti natura 2000 nonché nelle loro immediate vicinanze con effetti positivi su dette aree. Contributi sono previsti anche per misure di gestione dei flussi turistici nei territori soggetti a tutela, realizzazione di sentieri tematici e naturalistico-didattici, redazione di piani paesaggistici, piani di sviluppo, pianificazioni ecologiche e per l’allestimento di Punti informativi La domanda di agevolazione può essere presentata tutto l’anno prima dell’inizio dei lavori all’Ufficio amministrativo tutela del paesaggio, via Renon n. 4, a Bolzano. Le misure possono essere finanziate fino al 70 % della spesa riconosciuta ammissibile. Ulteriori informazioni all’indirizzo http://www.Provincia.bz.it/natura/temi/contributi/asp    
   
   
CROAZIA, CONTINUA CALO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE  
 
Zagabria, 1 giugno 2011 - Secondo i dati forniti dall´Istat croato, il trend negativo nel comparto industriale continua nel primo trimestre del 2011. Rispetto al marzo del 2010, la produzione industriale in Croazia è diminuita del 4,1 per cento e secondo gli stessi dati a livello trimestrale dell´anno in corso, si è registrato un calo del 4,9 per cento rispetto al primo trimestre del 2010. Gli analisti hanno previsto una contrazione dello 0,1 per cento a livello annuo. Il crollo maggiore è stato registrato nelle categorie dei beni intermedi, pari all´8,9 per cento a livello annuo e dei prodotti non-durevoli di largo consumo (-3,7 per cento a livello annuo).  
   
   
SLOVENIA, MIGLIORA LA COMPETITIVITÀ LOCALE  
 
Lubiana, 1 giugno 2011 - Secondo quanto dichiarato dall´International Institute for Management Development e riportato da ´´sta.Si´´, la posizione della Slovenia nella classifica mondiale della competitività è lievemente migliorata durante il 2011. Dopo aver perso 20 posizioni durante lo scorso anno, il paese è infatti riuscito a guadagnare un posto portandosi alla posizione 51 della lista internazionale, che include 59 Paesi.  
   
   
FIRMA DEL PROTOCOLLO D´INTESA CONTRO CONTRAFFAZIONE E VENDITA ABUSIVA DALLA PREFETTURA IL DOCUMENTO SOTTOSCRITTO ANCHE DAI SINDACI DEI LITORALI VENEZIANI  
 
Venezia, 1 giugno 2011 - E´ stato siglato mercoledì 25 maggio, nella sala Consiglio di Ca’ Corner il Protocollo d’intesa, redatto dalla Prefettura di Venezia, Ufficio Territoriale del Governo, che prevede interventi tra istituzioni e associazioni di categoria per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno della vendita abusiva e contraffazione di prodotti nella provincia di Venezia. Alla firma del Protocollo d’Intesa erano presenti le seguenti istituzioni e associazioni di categoria: Provincia di Venezia, presidente Francesca Zaccariotto, Prefettura, prefetto Luciana Lamorgese, Regione del Veneto vice presidente Franco Manzato, Comune di Venezia sindaco Giorgio Orsoni, Camera di Commercio di Venezia presidente Giuseppe Fedalto, Questura di Venezia questore Fulvio dalla Rocca. Ed inoltre l’Unione regionale delle Camere di Commercio, i sindaci dei Comuni diEraclea, Jesolo, Chioggia, Caorle e San Michele al Tagliamento, Ufficio delleDogane di Venezia, il Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il Comando provinciale della Guardia di Finanza, la Confesercenti provinciale, laConfartigianato di Venezia, l’Associazione esercenti pubblici esercizi di Venezia, l’Associazione nazionale venditori ambulanti, l’Associazione turistica albergatori veneziana, l’Associazione veneziana albergatori, l’Ascom di Marghera, l’Ascom di Mestre, l’Ascom di Venezia, la Confederazione generale italiana artigianato di Mestre, la Cna provinciale, la Federazione italiana venditori ambulanti sindacatoCommercio su aree pubbliche di Venezia, la Federazione italiana tabaccai, il presidente di Federdistribuzione, il presidente Uav, il segretario generale di Adiconsum Venezia-mestre, l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori territoriale di Venezia-mestre, la Codacons Veneto di Venezia, la Federconsumatori Veneto di Venezia, la Lega Consumatori Veneto e il presidente del Movimento consumatori. Presente anche il console onorario del Senegal. La Provincia di Venezia, su proposta della presidente Francesca Zaccariotto, per il terzo anno consecutivo dal 2009, proseguirà nella lotta contro il commercio abusivo nelle spiagge del litorale nell’ambito del patto per la sicurezza. Gli agenti della polizia provinciale effettueranno controlli lungo le spiagge dal primo giugno al 31 agosto, il periodo dove si registra la massima presenza di turisti nel litorale veneziano. Lo scorso anno la polizia provinciale ha effettuato servizi nelle spiagge in affiancamento alle Polizie locali nei comuni costieri nei mesi di giugno, luglio e agosto, per un totale di 76 giornate, impiegando 204 pattuglie con un servizio di 2614 ore. Il servizio verrà garantito anche quest’anno, anzi ci sarà un giorno in più, con 77 giornate e 2635 ore. Tre le pattuglie impegnate ogni giorno, con due agenti ciascuna. La previsione è di dividere così il servizio: a Jesolo 21 giorni, per un totale di 66 pattuglie; a Bibione 15 giornate, per 45 pattuglie; a Cavallino-treporti rispettivamente 15 e 45; a Caorle 9 e 24, ad Eraclea 5 e 15 e a Chioggia 12 per 12. La presidente Zaccariotto: “C’è una novità quest’anno nel protocollo appena siglato, il progetto “giovani originali”, cioè un percorso educativo che coinvolgerà, oltre ai soggetti istituzionali che già collaborano, anche gli assessori provinciali all’istruzione e alle attività produttive. L’obiettivo è informare e formare i giovani che devono conoscere i rischi che si corrono quando di acquista un prodotto non certificato - rischi per la sicurezza, la salute e per le ricadute normative, sociali ed economiche per il territorio. Con l’estate alle porte prossima, vogliamo continuare a combattere il commercio abusivo nelle spiagge; è un servizio che ci viene richiesto direttamente dagli stessi Comuni, e che testimonia come sia positivo fare sinergia tra enti e forze dell’ordine. In questo modo combattiamo un fenomeno che spesso compromette l’immagine delle nostre spiagge, e miglioriamo il rapporto con gli stessi turisti. Inoltre apprendiamo da un’indagine svolta lo scorso anno, che ci viene richiesto di offrire più informazioni ai turisti. Per questo abbiamo deciso di stampare un vademecum multilingue per tutte le spiagge della provincia del litorale veneziano, che spiegherà al turista le norme di buon comportamento e i rischi che corriamo quando acquistiamo servizi abusivi. Il coordinamento di questa nuova iniziativa sarà del Comune di Jesolo. Mi fa inoltre molto piacere constatare che questo servizio ha avuto risultati positivi, e soprattutto è risultato molto gradito in primis ai turisti che si sentono tutelati da quei clandestini che vendono prodotti contraffatti e nocivi alla loro salute. Ma ha raccolto consenso anche fra i commercianti e gli imprenditori del settore turistico che lavorano nel rispetto delle regole e promuovono la qualità dei nostri prodotti”.  
   
   
BLITZ DEI CARABINIERI DI TREVISO IN TRE LABORATORI CINESI: IL PLAUSO DI ZAIA, “TOLLERANZA ZERO PER TUTELARE I LAVORATORI ONESTI”.  
 
Venezia, 1 giugno 2011 - “Il mio plauso va ai militari dell’Arma, che oggi hanno messo a segno un altro duro colpo nei confronti del lavoro irregolare cinese nel trevigiano. È fondamentale continuare con la strategia della tolleranza zero per non lasciare spazio a chi cerca di inquinare la buona economia della Marca e del Veneto.” Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta il blitz dei Carabinieri di Treviso in tre laboratori cinesi. “Un’operazione – sottolinea Zaia – che tutela tutti quei lavoratori e imprenditori onesti che rispettano le regole e non cercano scorciatoie al di fuori della legalità. Nella Marca, le forze dell’ordine hanno messo in campo una lotta serrata al lavoro irregolare cinese, che dall’inizio dell’anno ha visto una novantina laboratori controllati e oltre 700 persone identificate. Numeri che dimostrano quanto capillare sia l’attività di contrasto a queste forme di illecito, purtroppo diffuse” “Ringrazio – conclude il Presidente – i Carabinieri e tutte le forze dell’ordine che operano sul nostro territorio per il lavoro che ogni giorno svolgono al servizio e a tutela dei cittadini.”  
   
   
BOLOGNA: PROTOCOLLO PER IL SOSTEGNO AL REDDITO DEI LAVORATORI DI AZIENDE IN DIFFICOLTÀ FINANZIAMENTI PER OLTRE 1500 LAVORATORI DI 100 AZIENDE  
 
Bologna, 1 giugno 2011 - Grazie al "Protocollo per il sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà", attivato per la prima volta nel 2009 e riproposto per il 2010, ad oggi 1516 lavoratori, appartenenti a 100 aziende del territorio, hanno attivato finanziamenti bancari a tasso zero e costo zero come anticipo delle competenze di cassa integrazione. Viste le numerose criticità ancora presenti nell´economia locale, i soggetti firmatari - Provincia, Comuni, Inps, alcuni Istituti di Credito del territorio, Sindacati - nel corso di un incontro tenutosi il 18 aprile scorso hanno deciso di estendere l´operatività del Protocollo fino ad aprile 2012. Sintesi del report - In questi 2 anni è stato possibile garantire a 1.516 lavoratori l´anticipo della cassa integrazione ordinaria e straordinaria attraverso un affidamento bancario di 6.000 euro massime a lavoratore, erogate con cadenza mensile sulla base dell´importo effettivamente spettante. I lavoratori che richiedono e ottengono l´anticipo sono più della metà dei lavoratori delle aziende per cui si è richiesta l´attivazione, il tasso di adesione dei lavoratori al Protocollo è di circa il 54%. Si nota che la distribuzione delle aziende riguarda prevalentemente la prima cintura bolognese (43 aziende) che è l´area nella quale insistono principalmente le aziende del territorio, tuttavia anche le altre aree sono significativamente presenti, in particolar modo la pianura (30 aziende), seguono la montagna con 12 aziende e la Città con 15 aziende. Per l´area imolese vi è un accordo con finalità equivalenti la cui gestione è affidata direttamente al Nuovo Circondario Imolese e dedicato alle aziende di quell´area produttiva. Dal punto di vista della dimensione delle imprese soprattutto le piccole aziende (dai 10 ai 50 dipendenti) hanno fortemente risentito della crisi economica a partire dall´ultimo trimestre del 2008. In generale la maggior parte delle aziende per le quali è stato attivato il Protocollo presentano una grave situazione finanziaria conseguenza dell´acuirsi e del protrarsi di crisi di settore (comparto del motociclo), ma soprattutto a seguito della generalizzata crisi economico finanziaria e produttiva mondiale. Il più colpito è il settore manifatturiero: fra le 79 imprese manifatturiere, vi sono 49 imprese del settore metalmeccanico, 12 del settore carta-stampa-editoria e 9 del settore tessile-abbigliamento.  
   
   
LAMES A CICAGNA, LA GIUNTA PROVINCIALE DI GENOVA APPROVA IL PROTOCOLLO  
 
Genova, 1 giugno 2011 - Un altro passo verso l’insediamento della Lames a Cicagna è stato fatto: la giunta provinciale di Genova, su proposta dell’assessore Paolo Perfigli, ha infatti approvato il protocollo d’intesa per la rilocalizzazione nel comune della val Fontanabuona, in località Quartaie, degli stabilimenti dell’azienda di componentistica per auto, importante realtà produttiva e occupazionale del territorio oggi sita a Chiavari ma bisognosa di spazi più grandi. Il protocollo, sottoscritto da Provincia, Regione Liguria, Lames, Confindustria, Comune di Cicagna e Filse, prevede l’acquisto dell’area, la cui proprietà è oggi suddivisa tra diversi privati, da parte di Filse, la società di sviluppo economico e territoriale della Regione, con l’obiettivo di cederla poi all’azienda. L’operazione, secondo il protocollo d’intesa, è legata al progetto di riconversione residenziale dell’attuale sito produttivo della Lames a Chiavari, in località San Pier di Canne, che l’azienda sta predisponendo insieme al Comune di Chiavari. La Provincia di Genova è da tempo impegnata a salvaguardare il mantenimento sul territorio di questa importante realtà industriale e occupazionale. Il ruolo di Piazzale Mazzini in questa operazione, in base al protocollo d’intesa, riguarderà le competenze provinciali in tema di pianificazione territoriale e di bacino e di viabilità, e si concretizzerà nella predisposizione degli atti e documenti tecnici necessari ai fini del progetto.  
   
   
PROGETTO ROSA:PROTOCOLLO D’INTESA REGIONE PUGLIA_INAIL  
 
 Bari, 1 giugno 2011 - Sottoscritto ieri, dall’Assessore al Welfare, Elena Gentile e dal Direttore Regionale Inail, Mario Longo, il Protocollo d’intesa per il coordinamento delle attività formative nell’ambito del Progetto R.o.s.a. (“Rete per l’Occupazione e i Servizi di Assistenza”) che costituisce un importante intervento regionale per l’emersione del lavoro di cura domiciliare e la qualificazione di assistenti familiari iscritti in appositi elenchi provinciali. Il Progetto R.o.s.a., attivo da due anni sta dando nuova forma al sistema di governo del mercato del lavoro di cura domiciliare, offrendo, da un lato, un sostegno economico concreto alle famiglie pugliesi; dall’altro, l’opportunità di un’occupazione regolare e qualificata a chi è interessato a lavorare come assistente familiare. In particolare, il Protocollo d’intesa stabilisce la collaborazione tra Regione Puglia e Inail per la realizzazione di una specifica attività formativa, all’interno della formazione programmata, in tema di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro domestici, rivolta agli assistenti familiari iscritti al progetto R.o.s.a. L’attività formativa curata dall’Inail ha l’obiettivo di fornire strumenti conoscitivi nel campo della salute e della sicurezza per prevenire i pericoli fonte di incidenti in ambito domestico, i rischi di danno ad essi associabili e le modalità di accadimento. Il modulo formativo curato da Inail è inserito all’interno del più ampio percorso di formazione già progettato dalla Regione per l’acquisizione del profilo professionale di “assistente familiare del Progetto R.o.s.a.”.  
   
   
FIRMATO AD ASCOLI IL NUOVO PROTOCOLLO D´INTESA PER LA SGL CARBON.  
 
Ancona, 1 giugno 2011 - ´La Regione Marche conferma e rafforza il proprio impegno a favore del Piceno e della citta` di Ascoli, puntando sulla riconversione dell´area e degli stabilimenti della Sgl Carbon come fattore strategico per il rilancio produttivo e occupazionale della Valle del Tronto´. Commentano con queste parole, il presidente Spacca e l´assessore Canzian, la firma del nuovo Protocollo d´intesa che la Regione ha sottoscritto con la Provincia e il Comune di Ascoli, la societa` proprietaria Restart, le organizzazioni sindacali Cgil-cisl-uil e la Confindustria di Ascoli Piceno. Il testo del nuovo accordo riordina le azioni previste con le altre intese siglate e aggiorna gli impegni dei vari enti coinvolti a seguito delle trattative concluse tra istituzioni e privati. La Regione Marche ribadisce il proprio ruolo per promuovere interventi infrastrutturali utili alla creazione di un Polo tecnologico, nell´ambito della programmazione finanziaria europea, nazionale e regionale. Gli investimenti saranno orientati alla riqualificazione urbana sostenibile e all´efficienza energetica, alla riconversione industriale e produttiva attraverso l´ubicazione di un Parco scientifico tecnologico e culturale, e l´insediamento di attivita` di ricerca. Per gli ex lavoratori della Sgl verranno valutati provvedimenti di sostegno e la proroga degli ammortizzatori sociali. Gli enti strumentali della Regione (Arpam - l´Agenzia regionale per la protezione ambientale e l´Autorita` di bacino) parteciperanno, poi, alla Conferenza di servizi per l´approvazione del progetto, per effettuare i monitoraggi, la verifica delle operazioni di bonifica, la messa in sicurezza. Insieme alla Provincie e al Comune di Ascoli Piceno, la Regione promuove le iniziative per acquisire i fondi nazionali destinati al recupero dei siti industriali inquinati e ad attivare la procedura per il riconoscimento del Piceno come area in situazione di crisi industriale complessa, rilanciando il protocollo per le Valli Tronto e Vibrata siglato con il ministero dello Sviluppo Economico. ´La ex Sgl Carbon ´ dice il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - ha svolto per un secolo un ruolo importantissimo nella crescita economica e sociale di Ascoli e di tutto il Piceno. La riconversione di quest´area consentira` non solo di rimarginare la ferita causata dalla chiusura dello stabilimento Sgl Carbon, ma di fare molto di piu`: rilanciare dal punto di vista economico e occupazionale il territorio, a partire dal reimpiego dei lavoratori ex Sgl e dall´assunzione di giovani. Un nuovo `motore´ che, grazie alla connotazione innovativa del progetto, si pone un obiettivo fondamentale: consegnare al territorio una nuova crescita basata sulla conoscenza, la ricerca, l``innovazione, in perfetta sintonia con le politiche di sviluppo regionali. Si tratta di un passo fondamentale per creare quel Polo scientifico e tecnologico, nuovo volano per l``economia del territorio, attraverso il percorso di riconversione che la Regione Marche per prima ha avviato nella prima meta` degli anni 2000 con uno studio specifico e su cui si e` costruita una condivisione totale non solo delle istituzioni ma anche di enti di ricerca, Universita` e di settori produttivi privati. Il fatto che a sottoscrivere l´intesa, oggi, siano istituzioni, soggetti privati, sindacati e Confindustria insieme, conferisce un ulteriore valore aggiunto a questo progetto´. ´L´obiettivo del progetto di bonifica e riconversione produttiva dell´area - ricorda Antonio Canzian, assessore regionale al Piceno ´ e` la realizzazione del Polo scientifico, tecnologico e culturale, in grado di attirare nell´area bonificata istituzioni culturali, centri di ricerca pubblici e privati, per fare di Ascoli un avanzato centro di economia della conoscenza. L´investimento rappresenta un´occasione unica per il rilancio dell´intero territorio, puntando sui settori tradizionali, come il manifatturiero, e su quelli innovativi, quali i servizi avanzati nel settore turistico, nella domotica, nell´ambiente e nelle rinnovabili. Il Centro potra` contare su nuove infrastrutture che renderanno maggiormente fruibile il comprensorio, sollevando gli enti locali dall´onere di realizzarli con i fondi propri´. Ai margini della cerimonia Spacca ha auspicato un´azione condivisa delle istituzioni per sbloccare i fondi Fas e quelli degli Accordi di programma per le aree in crisi (Fabriano, Val Vibrata, Valle del Tronto).  
   
   
L’ UMBRIA CONVOCA TAVOLO CRISI TRAFOMEC E EUROTRAFO, “CONFRONTO POSITIVO, LA REGIONE HA CHIESTO GARANZIE SU MANTENIMENTO SITI  
 
Perugia, 1 giugno 2011 - Separatezza sostanziale e formale di tutte le iniziative relative alle due aziende di proprietà e rassicurazioni sulla volontà di mantenere i due siti produttivi in Umbria ricercando, anche in sintonia con le istituzioni, soluzioni positive, sia economiche, che occupazionali. E´ quanto emerso dal Tavolo di crisi convocato stamani, su iniziativa dell´assessore regionale allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, per approfondire le dinamiche e studiare soluzioni relative alla crisi industriale che interessa i due siti industriali, Trafomec di Tavernelle-perugia, ed Eurotrafo di Fabro-terni, che fanno capo alla stessa proprietà. Alla riunione hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, anche i sindacati e la proprietà che, sottolineando la distinzione di soluzioni tra le due aziende, ha ribadito l´utilità e l´efficacia del confronto di ieri. In proposito l´assessore Rossi, ricordando che la Trafomec e la Eurotrafo rappresentano un patrimonio che non possiamo disperdere, visto che per anni sono state e continueranno ad essere realtà industriali ed occupazionali importanti per il tessuto economico e sociale dei territori in cui sono insediate, ha chiesto alla rappresentanza societaria presente al Tavolo, garanzia circa l´assoluta volontà del mantenimento dei due siti produttivi in Umbria e alla ricerca di soluzioni che si materializzeranno entro fine la fine di giugno con la stesura di un Piano industriale. Successivamente a questo passaggio, si avvierà un nuovo confronto, che continuerà a vedere la Regione Umbria come capofila impegnata anche in un ruolo di monitoraggio costante della vertenza.