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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Giugno 2011
E’ L’ORA DEL TE FAIRTRADE ANCHE PER POMPADOUR E SIR WINSTON  
 
Disponibili in molti punti vendita il Gold Tea e Sir Winston Tea certificati Fairtrade. Il tè è la bevanda più diffusa nel mondo ed è seconda solo all´acqua con cui si prepara. Il 3% (circa 12.000 tonnellate) di tutte le tazze di tè bevute al mondo proviene da piantagioni Fairtrade situate in India, Sri Lanka ed Africa Orientale dove il tè rappresenta un importante bene di esportazione e di scambio con l´estero. Ma il consumo di tè Fairtrade è destinato ad aumentare e con esso i benefici per i produttori del Sud del Mondo (rispetto dei lavoratori, dell’ambiente, prezzo equo e margine aggiuntivo da destinare a progetti di sviluppo delle comunità). Sempre più aziende, infatti, scelgono di sviluppare delle referenze Fairtrade. Tra queste Pompadour Tè, storica azienda produttrice di tè in bustine, ha recentemente presentato i suoi nuovissimi tè certificati Fairtrade. Si tratta di Gold tea, tè nero dal gusto intenso e corposo, e Sir Winston tè verde, più delicato e aromatico, e proveniente da agricoltura biologica. Il Gold tea è disponibile, tra gli altri, nei supermercati Carrefour, Billa, Iper Montebello, Il Gigante, Despar, Pam, Alì, Conad, Isa, Migross, Crai, Selex, Sigma, Coop, Maxì, Qualì, Superemme, Orvea, Cadoro, Lando, Martinelli, Sisa, Tosano. Sir Winston tè verde è invece disponibile, tra gli altri, nei Despar, Coop, Lando, Tosano, Iper Montebello, Selex, Conad, Crai, Sigma, Isa, Maxì, Qualì, Superemme. Li trovate inoltre nei “Negozi Vetrina” di Pompadour a Bari, Cagliari, Cuneo, Ferrara, Genova, Gubbio (Pg), Mestre (Ve), Milano, Nuoro, Padova, Parma, Ravenna, Spello (Pg), Viterbo. Tra i produttori del Sud del Mondo che coltivano il tè Pompadour certificato Fairtrade segnaliamo Ambootia, una piantagione indiana che coniuga la produzione di tè di qualità a una realtà ecologica, socialmente responsabile e autonoma caratterizzata dal rispetto dei lavoratori e dell’ambiente. Il tè di Ambootia cresce nella regione del Darjeeling, Bengala Occidentale dalla quale provengono i più pregiati tè indiani e dove la tradizione è antica e raffinata. La piantagione è situata a 1.500 metri di quota sulle pendici dell’Himalaya: 1.000 ettari totali, dei quali 350 a tè e gli altri coperti di campi, boschi, prati  
   
   
L’ASIAGO LANCIA LA SFIDA DELL’ANALISI SENSORIALE: LA DOP SEMPRE PIÙ SINONIMO DI QUALITÀ. E’ IL PRIMO CONSORZIO DI TUTELA AD INTRODURRE TRA I CONTROLLI OBBLIGATORI QUELLI VISIVI E SENSORIALI  
 
Il formaggio Asiago Dop si appresta a modificare il proprio Piano dei Controlli introducendo una novità significativa. La quarta specialità casearia italiana di latte vaccino a Denominazione di Origine Protetta ha deciso di rendere cogente l’analisi sensoriale, ovvero condizione preliminare perchè il prodotto possa essere marchiato con i sigilli del Consorzio di tutela e commercializzato come Asiago Dop. Ciò significa che, oltre al rispetto delle regole di produzione in vigore in materia di origine e controlli della materia prima e di dislocazione geografica della produzione e del confezionamento, sarà sottoposta a verifica, da parte dell’organismo di controllo, la conformità degli aspetti visivi e sensoriali, in special modo quelli organolettici. In virtù di ciò, sotto la denominazione Asiago sarà possibile commercializzare solo prodotto conforme a parametri oggettivi, la cui definizione ha richiesto tre anni di attività preparatoria, stabiliti in collaborazione con il laboratorio di Analisi Sensoriale di Thiene (Vicenza) di Veneto Agricoltura, azienda regionale per i settori agricolo, forestale ed agro-alimentare. Lo strumento dell’analisi sensoriale sarà utilizzato da Csqa, organismo di controllo della Dop Asiago. L’analisi sensoriale è una pratica già adottata per il miglioramento qualitativo delle produzioni di olio e vino, ma tra i formaggi l´Asiago è il primo a rendere l’analisi sensoriale obbligatoria ai fini dell’ammissione del prodotto alla Denominazione di Origine Protetta. Colore uniforme bianco o paglierino, profumo latteo, sapore delicato e gradevole, crosta sottile ed elastica, occhiatura marcata ed irregolare per il formaggio Asiago Fresco; colore da leggermente paglierino a paglierino, sapore dolce e fragrante, crosta liscia e regolare, occhiatura di piccola e media grandezza (di diametro indicativamente non superiore a 10 mm) per l’Asiago Stagionato d’ora in avanti saranno quindi oggetto di verifica, poiché costituiscono il corredo irrinunciabile di un Asiago di qualità, considerati nelle componenti base dolce/salato/amaro/acido. In caso di non conformità, avrà luogo la smarchiatura delle forme di formaggio, che non potranno più essere commercializzate come Asiago. La nuova disciplina è stata annunciata nel corso dell’annuale assemblea dei soci, svoltasi nei giorni scorsi nella sala consiliare del Municipio ad Asiago. «Si tratta di una novità di assoluto rilievo nel panorama delle Dop, che ci consente di abbracciare in via prioritaria e senza riserve una politica della qualità vera e concreta, fatta di selezioni accurate e di aderenza rigorosa al disciplinare di produzione», afferma il presidente del Consorzio di Tutela del Formaggio Asiago Dop, Roberto Gasparini. «Il primo beneficiario di questa attività di continua ricerca dell’eccellenza qualitativa - prosegue il Presidente - è il consumatore. Autorevoli ricerche dimostrano infatti che la qualità è il fattore cui viene attribuita maggiore importanza nel momento dell’acquisto e questo vale in modo particolare per un prodotto Dop. I benefici di questa scelta tuttavia non si traducono in maggiori garanzie solo per i consumatori: l’intera filiera produttiva potrà trarne benefici in termini di una migliore redditività»  
   
   
BTOBIO EXPO: BUONA LA PRIMA! 200 ESPOSITORI, 7.000 VISITATORI PROFESSIONALI, IL 12% DALL’ESTERO (DA 64 PAESI). BTOBIO EXPO: IL BIOLOGICO È SBARCATO A MILANO CON UN NUOVO MODELLO DI FIERA INTERNAZIONALE, UNA VISIONE VINCENTE, UN PROGETTO STRATEGICO  
 
Btobio Expo si è proposta al mercato di riferimento come un nuovo modello di fiera: internazionale, professionale, esclusivamente dedicata al biologico. È un progetto fieristico con una prospettiva strategica chiara: di grande crescita per il 2013 e di ulteriore salto in avanti nel 2015, con l’inaugurazione dell’Expo Universale, “i cui valori fondanti coincidono appieno coi nostri - sostenibilità, nutrizione, salute, ambiente” – fanno sapere gli organizzatori. “Sono state 200 le aziende presenti nel padiglione 18 di Fieramilano che hanno condiviso dalla prima edizione questa visione, e ne siamo orgogliosi e soddisfatti. Anche il mercato ci sta dando segnali importanti: abbiamo delle previsioni di crescita del biologico a livello mondo davvero esaltanti (http://btobio.It/btobio-proiezione-2015-mercato-mondiale-biologico/), e i trend di incremento e diffusione in Italia sono sempre più considerevoli e delineati, come è emerso anche dal fitto programma di convegni internazionali che abbiamo organizzato cui hanno preso parte imprenditori, giornalisti, enti, associazioni e istituzioni”. Btobio ha attratto operatori professionali da tutto il mondo e ha organizzato una corposa operazione di incoming di giornalisti, importatori, grossisti e buyer internazionali da Usa, Canada, Germania, Spagna, Francia, Israele, Grecia, Svizzera, Polonia, Olanda, Ungheria, Lituania, Estonia, Corea del Sud, Belgio, Portogallo, Svezia e Repubblica Ceca a beneficio di tutti gli espositori. Per questo motivo Mipaaf e Buonitalia Spa hanno tenuto a battesimo Btobio, in cui hanno visto un progetto importante per la promozione dell’eccellenza del prodotto biologico italiano nei mercati internazionali (http://btobio.It/btobio-expo-world-organic-trade/). Più di 840 operatori esteri dai 5 Continenti e da 64 Paesi hanno partecipato alla prima edizione della rassegna, confermando appieno la visione degli organizzatori sui temi della necessità di un punto d’incontro tra la produzione biologica italiana e la domanda di Made in Italy nel mondo. Si tratta di business leader provenienti dai mercati più forti e maturi e anche da aree in cui la richiesta di biologico cresce in maniera visibile, talvolta significativamente, talaltra impetuosamente. Germania, Francia, Svizzera, Giappone, Spagna, Gran Bretagna, Usa e Olanda guidano la speciale classifica dei Paesi di provenienza, classifica che annovera ottimi dati di presenza anche dalla Federazione Russa, Australia, Israele, dall’America Latina nel complesso e, infine, da un’Africa sempre più coinvolta e votata alla scelta del biologico. Btobio Expo ha presentato sin dall’apertura un fittissimo calendario di convegni, incontri e degustazioni spalmato sulle 4 giornate di fiera, arricchito da eventi, showcooking, ristoranti Bio-gourmet e assaggi guidati da vere e proprie star internazionali dell’alta cucina tradizionale, vegetariana e vegana, da Sommelier campioni del Mondo, chef pluristellati Guida Michelin, ha ospitato il Premio Internazionale Biol – con la designazione dei migliori oli e mieli del mondo -, una panoramica intensa di anteprime di vini, la ‘prima volta’ dei superalcolici bio, e una carrellata nutritissima di curiosità, dal packaging 100% eco all’alta norcineria umbra, dalle nuove linee di prodotti bio senza glutine (per colazioni, pranzi, merende e cene) ai gelati, dalle bevande più esotiche ai cristalli di sale, dagli eco-detergenti alla cosmetica e ai prodotti fitoterapici, dalla snackeria ai panettoni, dal pesce alle mandorle affumicate, senza dimenticare creme, condimenti, intingoli e sughi, dal tartufo al paté di olive, dai cereali trasformati in ogni foggia e per tutti i gusti (http://btobio.It/eventi-in-fiera/incontri-a-cura-degli-espositori/). Btobio ha, tra i propri obiettivi, quello della promozione dell’eccellenza agroalimentare biologica italiana nel mondo: un progetto che Fieramilano - con la concomitanza di Tuttofood quale migliore strumento italiano di politica industriale del settore agroalimentare – ha inteso sottoscrivere e valorizzare. La crescita del 30% dei visitatori di Tuttofood (40.000 contro i 30.000 del 2009), conferma la piazza milanese quale nuovo cardine e snodo del futuro agroalimentare italiano. Btobio Expo, insomma, si è rivelata uno step importante, anche decisivo per la promozione dell’eccellenza del brand biologico Made in Italy a livello domestico, nei principali mercati esteri e, complessivamente, a livello globale. Un primo passo, quindi, verso una grande visione che ha come obiettivo la presentazione al mondo di un polo agroalimentare di importanza assoluta all’apertura dell’Expo 2015, in concomitanza e sinergia con Tuttofood. Chiusa positivamente la prima edizione, Btobio Expo sta già lavorando all’edizione 2013.  
   
   
DAL 4 AL 12 GIUGNO VIGNOLA È LA CAPITALE DELLA CILIEGIA  
 
Degustazioni, mercatini, spettacoli, mostre e una festa nazionale con la partecipazione di 50 Comuni per celebrare l’invitante frutto rosso, simbolo della città modenese. Spazio anche alle eccellenze dei motori, con il raduno Ferrari I lati delle strade invase dai colorati e festosi banchetti dei produttori di ciliegie, che propongono i loro invitanti frutti. E’ questo lo scenario che dalla fine di maggio si incontra a Vignola, a 25 km da Modena. La città, dal 4 al 12 giugno festeggerà il frutto che l’ha resa famosa in Italia e nel mondo: la ciliegia. Il comune modenese ospiterà, all’interno dell’evento “Vignola 2011 – L’eccellenza della Ciliegia” una serie di iniziative gastronomiche, artistiche e culturali dedicate a questo invitante frutto, che da secoli fa parte del patrimonio e delle tradizioni del territorio. Tra gli appuntamenti più attesi c’è la Festa nazionale “Città delle Ciliegie”, che nei primi due weekend di giugno porterà nelle vie e nelle piazze di Vignola le rappresentanze dei circa 50 Comuni dell´omonima associazione nazionale. Ogni delegazione si presenterà con le ciliegie tipiche delle proprie zone, insieme ad altre specialità gastronomiche. Sarà quindi possibile gustare, passeggiando tra colorati stand e divertententi animazioni, il frutto delle grandi tradizioni cerasicole italiane: non solo l’Emilia, Vignola in testa, ma anche storici produttori come Puglia, Veneto e Campania. Dall’8 al 10 giugno è invece previsto un importante convegno nazionale sul ciliegio, a cura del dipartimento di Colture Arboree della facoltà di Agraria dell´Università di Bologna. Le iniziative dedicate alla ciliegia continuano dal 9 al 12 giugno con “Vignola... È tempo di Ciliegie”, collaudata manifestazione nata dalla collaborazione tra il Comune, Vignola Grandi Idee e il tessuto economico locale. Un momento in cui la città si riempirà non solo del colore degli invitanti frutti rossi, ma anche di musica, arte e itinerari gastronomici. Gli eventi raggiungeranno il loro culmine sabato 11 e domenica 12 giugno con mercatini artistici, sculture di frutta e mostre tematiche nei principali luoghi della città. Sabato sera spazio alla musica e al divertimento con la “Notte rosso ciliegia” che, oltre alle degustazioni dei prodotti tipici del Modenese, proporrà concerti e spettacoli. Domenica, insieme ai sapori del territorio e dei “Gemelli con gusto”, le città italiane ed europee gemellate con Vignola, si esprimerà anche la passione modenese per i motori. È in programma infatti il 7° ritrovo delle auto Ferrari, il 10° raduno delle auto storiche e il primo raduno delle 2 Cavalli. La città di Vignola A fare da sfondo a queste iniziative sarà la città di Vignola, nota, oltre che per la ciliegia Moretta, anche per la sua suggestiva Rocca. Affacciato sul fiume Panaro, il castello medievale è un edificio perfettamente conservato con al suo interno affreschi quattrocenteschi. Di interesse turistico anche Palazzo Contrari - Boncompagni, detto anche palazzo Barozzi, edificio rinascimentale famoso per la vertiginosa scala a chiocciola progettata dall’architetto vignolese Jacopo Barozzi. Vignola e le sue ciliegie: una tradizione secolare Vignola è da sempre legata alle sue ciliegie e a un territorio ricco di storia e tradizioni agricole. L’unione di ideali condizioni pedoclimatiche e di una profonda conoscenza delle tecniche di coltivazione, insieme a un’innata propensione all’innovazione, hanno portato questo comprensorio a livelli di assoluta eccellenza. Vignola è stata tra le capofila delle più importanti esperienze nel settore della produzione, conservazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli: dalle coltivazioni a strati orizzontali sovrapposti alle prime coltivazioni “intensive” di ciliegie, dalla costruzione dei primi “magazzini frigoriferi” ai primi vagoni “ad atmosfera refrigerata” (da grosse stecche di ghiaccio) per portare i prodotti fino all’estremo Nord Europa. Attualmente, il comprensorio vignolese ha una produzione di circa 20-30mila quintali di ciliegie all’anno. La prima varietà a raggiungere la maturazione, nella seconda metà del mese di maggio, è il “Durone Bigarreau”. Subito dopo arriva la famosissima “Mora di Vignola”, una delle migliori ciliegie dal punto di vista organolettico. A giugno maturano i duroni scuri, come il “Nero I” e la “Anella”. Dalla metà di giugno sono invece disponibili le varietà tardive “Nero Ii” e “Ciliegione”, particolarmente gustose e ricche di qualità nutritive. La qualità di questi frutti è tutelata è garantita dal Consorzio della Ciliegia, della Susina e della Frutta Tipica di Vignola, nato nel 1964  
   
   
IL SELENIO, MINERALE ESSENZIALE PER LA SALUTE NELLA TERZA ETÀ  
 
Il selenio ¨¨ un elemento essenziale per la salute perch¨¦ protegge l´integrit¨¤ delle membrane cellulari. L¡¯organismo umano dovrebbe assumere giornalmente circa 55 ¦Ìg di questo prezioso elemento; ¨¨ tuttavia necessario sottolineare che suo assorbimento non dipende solo dalle quantit¨¤ introdotte con la dieta, ma anche dalla forma chimica in cui si trova il suo apporto. Il contenuto di selenio negli alimenti dipende infatti dalla sua presenza nel suolo: ecco perch¨¦ esso varia da paese a paese e conseguentemente gli alimenti lo contengono in quantit¨¤ differenti. L´italia ¨¨ una regione a basso contenuto di selenio e quindi l´apporto di questo elemento attraverso l¡¯alimentazione ¨¨ piuttosto scarso. Buone fonti alimentari sono comunque le carni, il fegato e i cereali. Il selenio ¨¨ un minerale essenziale in piccole quantit¨¤ e nell¡¯uomo ¨¨ indispensabile per il funzionamento di enzimi, le cosiddette ¡°selenoproteine¡±, coinvolte in importanti processi metabolici. Livelli inadeguati di selenio comportano la riduzione dell¡¯attivit¨¤ di questi enzimi, che non si manifesta con una sintomatologia specifica, ma con una maggiore suscettibilit¨¤ dell¡¯organismo allo stress ossidativo ed, in ultima analisi, con una compromissione del sistema immunitario. Le persone pi¨´ a rischio di carenza di selenio sono i malati cronici, ma anche quelli con problemi gastrointestinali (come il morbo di Crohn) o i pazienti con diete particolari. L¡¯osservazione pi¨´ recente riguarda i minori livelli circolanti di selenio nei soggetti anziani affetti da malattia di Alzheimer rispetto agli anziani senza malattie neurodegenerative (Cardoso et al., 2010). Studi precedenti avevano dimostrato una progressiva riduzione dei livelli circolanti di selenio con l¡¯et¨¤, come conseguenza della combinazione tra la ridotta biodisponibilit¨¤, l¡¯aumentato fabbisogno, i cambiamenti del metabolismo e il limitato apporto con la dieta. L¡¯importanza del selenio per il cervello ¨¨ suggerita anche dall¡¯osservazione che, in caso di carenza nutrizionale, il cervello ¨¨ il primo organo che subisce la perdita di selenio, e in caso di adeguata supplementazione ¨¨ il primo organo a rifornirsi. In particolare l¡¯enzima ¡°glutatione perossidasi¡±, che esercita un¡¯importante funzione difensiva contro l¡¯attacco da radicali liberi, proteggerebbe il cervello dallo stress ossidativo, che svolge un ruolo centrale nell¡¯insorgenza dell¡¯Alzheimer  
   
   
KRAPFEN LAMPONI E RIBES: IL PIACERE DELLA PRIMA COLAZIONE CONQUISTA L’ESTATE  
 
Tutta la freschezza dei frutti del bosco racchiusa in una morbida pasta di uova, farina e burro: è il nuovissimo krapfen ai lamponi e ribes di Forno d’Asolo, nuova delizia estiva della nota casa di specialità alimentari surgelate di Maser (Tv). Dedicato a chi cerca d’estate una prima colazione dal gusto golosamente fresco, il Krapfen ai frutti rossi è realizzato con le migliori materie prime rigorosamente selezionate e lavorate secondo antiche ricette. Con il suo gusto pieno ed armonioso il nuovo krapfen sposa tutto il sapore della tradizione con le note vivaci dei lamponi e del ribes. Una sinfonia di piaceri per il palato pronta a svelarsi direttamente - dal freezer al banco - fresca come appena fatta. I krapfen Forno d’Asolo infatti sono ibernati tempestivamente al termine della cottura. Questo permette loro di conservare intatti profumi e sapori e di sprigionarli al termine dello scongelamento, direttamente al momento in cui vengono offerti al cliente. Modalità di preparazione: Scongelare per 3 ore circa, quindi cospargere di zucchero a velo a piacimento e servire  
   
   
LA LINEA VERDE: AL VIA LA PRODUZIONE DI IV GAMMA SUL TERRITORIO SARDO  
 
Partnership con la Cooperativa Campidanese per 2000 mq di area produttiva. La Linea Verde incrementa la presenza sul territorio italiano: da giugno 2011 avvia una nuova area di produzione per la Iv gamma in Sardegna, vicino ad Oristano. Per presidiare il territorio sardo, l’Azienda e la Cooperativa Campidanese, specialista di I gamma e partner già consolidato che opera seguendo i disciplinari di filiera del Gruppo, avviano uno stabilimento di 2000 mq con due linee di produzione dedicate al servizio di tutta l’isola attraverso il marchio Dimmidisì e le private label. Nei primi mesi la capacità produttiva stimata è di 15.000 confezioni al giorno per un totale di 50 referenze di insalate di Iv gamma. Obiettivo primario del Gruppo bresciano è, infatti, quello di favorire tempi rapidi di consegna per il territorio sardo, a favore di una maggiore freschezza del prodotto finito e nel rispetto dell’alto standard qualitativo che posiziona l’Azienda ai vertici del mercato. Con questo investimento La Linea Verde punta ad ampliare il proprio business sull’isola e nel tempo, presidiando il territorio, mira a conoscere aziende agricole locali, rispondenti ai canoni produttivi del Gruppo, che possano affiliarsi all’organizzazione di produttori di cui l’azienda fa parte. L’ambizione è quella di incrementare il quantitativo di materia prima, coltivata direttamente sul territorio, necessaria per approvvigionare la produzione di Iv gamma per la Sardegna e, in futuro, per fornire specialità sarde alla penisola italiana. “Un passo importante e significativo per il nostro Gruppo – dichiara il presidente de La Linea Verde Giuseppe Battagliola – che ne dimostra la solidità, l’affidabilità e la costante propensione al servizio del cliente. In un contesto macroeconomico incerto continuiamo ad investire: soltanto un mese fa abbiamo inaugurato la nuova ala di Manerbio, 10.000 mq per la produzione dei piatti pronti freschi, e abbiamo presentato la rivisitazione totale di tutto il polo produttivo per un totale investito di 15 milioni di euro  
   
   
DA BERETTA ARRIVANO LE SPALMOSE ALLA MORTADELLA. LA PRIMA CREMA FRESCA SPALMABILE DI MORTADELLA CHE UNISCE IL GUSTO UNICO DELLA MORTADELLA ALLA CROCCANTEZZA DELLA GRANELLA DI PISTACCHI  
 
Beretta presenta Le Spalmose alla Mortadella: la prima crema fresca spalmabile a base di mortadella arricchita con una croccante granella di pistacchio. Un prodotto innovativo che si caratterizza per essere fresco, leggero, con il 50% di grassi in meno rispetto a una normale mortadella grazie alla sostituzione della parte grassa con ricotta, e senza glutine. Una novità assoluta ideale per preparare gustose tartine da assaporare durante l’aperitivo o in tutti quei momenti della giornata in cui ci si vuole concedere una sfiziosa golosità. Le Spalmose alla Mortadella sono confezionate in un pratico doppio formato monodose da 85g. Richiudibile che permette di preservarne la freschezza e il gusto. Caratterizzate da una grafica colorata e vivace che mette in risalto i plus del prodotto, le Spalmose alla mortadella vanno conservate in frigorifero e sono disponibili in Gdo al prezzo di 1,99 Euro. Le nuove Spalmose alla Mortadella ampliano Le Spalmose Zero24, la prima gamma di spalmabili cremose fresche a base di prosciutto cotto o mortadella selezionati Beretta che comprende anche le varianti al prosciutto cotto con ricotta fresca e prosciutto cotto con olive verdi. Gruppo Beretta Il Gruppo Beretta nasce come salumificio artigianale nel 1812 a Barzanò, nel cuore della Brianza, ed è oggi una delle più importanti aziende italiane dell´industria alimentare con 16 siti produttivi situati in Italia e all’estero, diversificati per specificità produttiva, e oltre 1.158 dipendenti. Il Gruppo, grazie all’esperienza in ambito alimentare tramandata per cinque generazioni e una costante ricerca di tecniche di produzione sempre più all’avanguardia, oggi può contare oltre 300 referenze sul mercato italiano: dai Dop più rinomati agli Igp, da tutti i prodotti “nobili” della salumeria italiana ai würstel, fino ai piatti pronti ricettati. Il Gruppo Beretta si colloca al 3° posto nel mercato italiano dei salumi, al 1° posto nel mercato dei salumi a libero servizio, con una quota di mercato del 12,5%, e al 2° posto nei piatti pronti ricettati freschi. Di rilievo anche il ruolo dell’export: i prodotti Beretta sono distribuiti in Europa, Nord America, Medio Oriente, Asia. Il fatturato del Gruppo nel 2010 è stato pari a 544 milioni di Euro. Www.berettafood.com  
   
   
LA DUE TIGLI DI FORLÌ LANCIA LA SFIDA: LA PRIMA SANGRIA IN BRIK IN ITALIA .‘SENORITA’, BEVANDA AROMATIZZATA A BASE DI VINO, PRODOTTA DALLA DUE TIGLI. UN’APPASSIONANTE DANZA DI FRUTTA  
 
Chi non ha mai sognato di avere a disposizione una sangria già pronta, senza l’impazzimento della miscelazione e delle giuste dosi, e a un prezzo contenuto? In tanti, soprattutto nei periodi caldi. Ora, a tutto ciò c’è una risposta. Fa il suo esordio in Italia la prima Sangria in brik, pratica nel formato (1 litro), confezione ecologica che protegge il prodotto dalla luce e dall’ossidazione, acquistabile nei supermercati di tutta la penisola, accessibile nel costo (quello consigliato è di 2 euro). ‘Senorita’, questo il nome, è una bevanda aromatizzata a base di vino, che si può apprezzare tra amici nelle occasioni di festa o tutti i giorni come aperitivo. E’ composta per il 60% da vino rosso a cui è stata aggiunta acqua, zucchero, estratti di cannella e frutta naturale ed ha un contenuto alcolico pari al 7 per cento. A produrla è la Due Tigli di Forlì del Gruppo Cevico, una delle realtà imprenditoriali più importanti nel panorama enologico italiano. La Due Tigli è conosciuta per i marchi Cantine Ronco e Sancrispino, il vino in brik della linea venduta nei supermercati, che ha recentemente realizzato una nuova immagine televisiva sulle reti nazionali, attraverso uno spot emozionale che ha visto ‘attori per un giorno’ proprio i viticoltori soci del Gruppo Cevico. Ora questa nuova scommessa. “Da uno studio fatto sul consumo della Sangria a livello internazionale – afferma Paolo Galassi, Amministratore delegato di Due Tigli – abbiamo visto che il mercato in Italia è intorno a 1 milione di litri venduti e può avere importanti spazi di crescita. Nel nostro paese viene venduta quasi esclusivamente sangria importata dalla Spagna, prevalentemente in bottiglia di vetro o di plastica. Come Due Tigli abbiamo così lanciato Señorita, la nostra Sangria in brik, pratica, con un gusto fresco e profumato, internazionale, un prodotto che può avere un particolare appeal anche verso i giovani, sempre alla ricerca di nuove proposte appassionanti, da utilizzare in ogni occasione di incontro con amici e come aperitivo.”