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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Luglio 2011
PREMIO LUX 2011: SVELATI I DIECI FILM IN CONCORSO  
 
Strasburgo, 11 luglio 2011 - Il Parlamento europeo ha presentato, nella cornice del 46° Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary, in Repubblica Ceca, i dieci film pre-selezionati per competere al Premo Lux di quest´anno. Le pellicole scelte, co-prodotte in Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia, Svizzera e Regno Unito, riflettono l´eccellenza e la ricchezza del cinema europeo, che il Parlamento europeo sostiene da ormai 5 anni. La selezione ufficiale dei film partecipanti è stata presentata dall´ eurodeputata ceca Olga Sehnalova, dalla regista del film vincitore della scorsa edizione del concorso, Die Fremde, l´austriaca Feo Aladag, dall´attrice Sibel Kekilli e dalla vice-direttrice artistica del festival di Karlovy Vary, Eva Zaoralova. Ecco, in ordine alfabetico, i dieci film della selezione ufficiale - Premio Lux 2011: A Torinói lói, di Bela Tarr (Ungheria, Francia, Svizzera e Germania); Attenberg, di Athina Rachel Tsangari (Grecia); Essential Killing, di Jerzy Skolimowski (Polonia, Norvegia, Irlanda e Ungheria); Habemus Papam, di Nanni Moretti (Italia, Francia); Le Havre, di Aki Kaurismäki (Finlandia, Francia, Germania); Les neiges du Kilimandjaro, di Robert Guédiguian (Francia); Morgen, di Marian Crisan (Francia, Romania, Ungheria); Mistérios de Lisboa, di Raúl Ruiz (Portogallo); Pina, di Wim Wenders (Germania, Francia, Uk); Play, di Ruben Östlund (Svezia, Francia, Danimanrca). Premio Lux: l´impegno del Parlamento europeo per la cultura - Il Premio Lux (dal latino "luce) è stato istituito nel 2007 come segno tangibile dell´impegno del Parlamento per il cinema europeo e i suoi sforzi creativi. È votato dagli eurodeputati e assegnato annualmente. Ogni pellicola della selezione ufficiale spazia tra temi individuali, problematiche storiche o sociali, ma restituisce sempre un frammento d´Europa: le vite, le convinzioni, i dubbi, la ricerca d´identità dei cittadini del vecchio continente sono messe in scena. Ogni anno la selezione ufficiale è stilata da una giuria, nominata dalla commissione parlamentare per la cultura e l´istruzione, e formata da produttori, distributori, esercenti, direttori di festival, critici cinematografici e dal vincitore dell´edizione precedente. Negli scorsi anni il premio è andato a: Ai confini del paradiso (2007), Il matrimonio di Lorna (2008), Welcome (2009) e Die Fremde - When we leave (2010). Tutti i vincitori, delle passate edizioni come della prossima, beneficiano del sostegno finanziario del Parlamento europeo volto a realizzare: sottotitoli nelle 23 lingue ufficiali dell´Unione europea, incluso un adattamento della versione originale per ipovedenti e non udenti; la produzione di una copia in formato 35 mm o Dvd per ogni paese Ue. Criteri di ammissibilità - Per poter partecipare al concorso le pellicole devono rispondere ai seguenti criteri: essere fiction o documentari creativi (anche animati) avere una durata di almeno 60 minuti; essere una produzione o co-produzione ammissibile al programma Media (Ue, Croazia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera); aiutare a celebrare la portata universale dei valori europei, illustrare la diversità delle tradizioni nazionali dell´Ue e fornire spunti per la costruzione dell´Europa; essere rilasciate per la prima volta tra il 31 maggio 2010 e il 1° giugno 2011. Premio Lux 2011 - Date da ricordare: Non perdete i prossimi appuntamenti: 26 luglio: Presentazione dei 3 film finalisti - Roma, conferenza stampa del Festival internazionale del film di Venezia. 31 agosto - 10 settembre: Proiezione dei 3 film in concorso al Festival di Venezia (Giornate degli autori). 4 o 11 ottobre - 10 novembre: Proiezione dei 3 film in concorso presso la sede del Parlamento europeo e voto degli eurodeputati. 15/16 novembre: Cerimonia di premiazione a Strasburgo del vincitore del Premio Lux 2011.  
   
   
TV: PUBBLICATI BANDO E DISCIPLINARE PER BEAUTY CONTEST​  
 
Roma, 11 luglio 2011 - Sono stati l’ 8 luglio pubblicati i documenti - bando e disciplinare di gara - per l’assegnazione di diritti d’uso di frequenze in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione digitale e terrestre conformemente a quanto previsto dal Regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 497/10/Cons. Le frequenze messe a gara, cinque in Dvb – T e una in Dvb – H (o T2) per la creazione di altrettante reti equivalenti, sono state individuate dall’Autorità nel Piano di assegnazione delle frequenze di cui alla Delibera 300/10/Cons.​ Come noto, tali atti sono stati definiti in esito ad un approfondito processo di confronto con la Commissione europea che ne ha pienamente condiviso il contenuto e il conseguente regime di allocazione delle frequenze televisive.​ Il Ministero ha provveduto a comunicare ai soggetti interessati l’immediata decadenza delle autorizzazioni alla sperimentazione su alcuni dei canali oggetto della gara.​ Si tratta di una gara che, nel rispetto dei princìpi e delle regole dell’ordinamento europeo, consentirà di aprire ulteriormente il mercato televisivo italiano a nuovi soggetti e di chiudere la procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese avviata nel 2006.  
   
   
CINEMA E SEDUZIONE, UN CONNUBIO MAGICO AL CASTELLO DI SPESSA PER LA CONSEGNA DEL PREMIO CINEMATOGRAFICO GIACOMO CASANOVA  
 
Gorizia, 11 luglio 2011 - È Io sono l’amore di Luca Guadagnino ad aggiudicarsi la seconda edizione del Premio Cinematografico Giacomo Casanova per la scena più seduttiva del cinema italiano della scorsa stagione cinematografica. In una magica serata al Castello di Spessa di Capriva del Friuli ( Go) dove Casanova fu ospite nel 1773, il Premio è stato consegnato al regista del film da Loretto Pali, presidente di Paliwines, da Lorenzo Pelizzo, presidente della Banca Popolare di Cividale e dal presidente della giuria Gianni Canova, che ha letto pubblicamente le motivazioni della scelta. “Oltre che attraverso gli occhi, la seduzione passa anche per gli altri sensi. Può essere acustica (il suono di una voce...), tattile (uno sfioramento...), olfattiva (un profumo, un aroma...). La sequenza di "Io sono l´amore" di Luca Guadagnino, che la Giuria del Premio Casanova ha ritenuto di premiare quale miglior scena di seduzione in un film italiano del 2010, mostra la seduzione che passa per il gusto e il palato. L´espressione di Tilda Swinton mentre assapora ciò che il giovane chef ha preparato per lei sfiora i confini del sublime. La regia di Guadagnino mostra - nell´inquadratura, nel taglio della luce, nel rapporto con il viso dell´attrice - come sia impossibile resistere a certe tentazioni. E come un sapore possa sedurre tutti gli altri sensi...” A Luca Guadagnino è stata assicurata una selezione di 365 bottiglie, una per ogni giorno dell’anno, di pregiati vini della cantina del Castello di Spessa, decantati da Casanova nelle sue “Memorie”. Durante la premiazione, la scelta della giuria tecnica (composta dalle giornaliste Natalia Aspesi, Erica Arosio, Marta Cagnola, Cristina Battocletti, Silvia Locatelli, dal direttore responsabile di Mymovies Giancarlo Zappoli e dal direttore del Premio Amidei alla sceneggiatura Giuseppe Longo) è stata messa a confronto con quella “popolare”, interpellata da Mymovies.it, che ha premiato la scena tratta da Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek. A ritirare il Premio Casanova “dalla parte del pubblico” dalle mani di Gianluca Guzzo, fondatore di Mymovies, è stata Bianca Nappi, attrice del film. “La condivisione delle esperienze e delle emozioni affascina oggi un pubblico sempre più vasto e attento, spesso inconsapevole che i modelli delle piattaforme di social network più sofisticate derivino proprio dallo spirito sociale del cinema: il più grande aggregatore di cultura, intrattenimento e sapere. Seducente, senza bisogno del suffisso "+". Confessioni. Consumate in silenzio, dove il racconto è solo il pretesto per esprimere sentimenti più intensi e repressi, dove il vigore più fervido è riposto tra le espressioni più deboli. L´elemento seduttivo della scena cresce via via che le parole desistono, leniscono fino all´oblio. Poi la rottura, algida, ma necessaria. Un sentimento familiare nelle relazioni remote, e il pubblico di Internet non poteva che rimanerne affascinato.” La serata è stata aperta con l’ investitura a Cavaliere di Seingalt (titolo di cui si fregiava Casanova) di Luca Dini, giornalista oggi direttore di Vanity Fair, “ che per poliedricità, eccellente cultura, flessibile arte di vivere, rappresenta l’ideale di uomo elegante del nostro tempo, meritando la stima del mondo femminile”. A sceglierlo è stata una giuria esclusivamente femminile riunitasi nei giorni scorso al Castello di Spessa. In conclusione, un raffinato percorso di vini del Castello e cibi ideato dagli chef del Castello in omaggio alle scene in concorso, e fuochi d’artificio. Il Premio cinematografico Giacomo Casanova, che è stato ideato da Franco Zanetti, con la direzione artistica del critico cinematografico Gianni Canova, è promosso dall´Associazione culturale Amici di Giacomo Casanova in collaborazione con Mymovies, il sito di cinema più consultato in Italia (oltre 7 milioni di visitatori unici ogni mese) e viene realizzato con il sostegno di Paliwines e della Banca Popolare di Cividale impegnati a valorizzare il Friuli Venezia Giulia con iniziative di respiro a livello nazionale. Informazioni: www.Premiocasanova.it/    
   
   
ROMA: MIGLIORA L´OFFERTA CULTURALE DELLA CITTA´  
 
Roma, 11 luglio 2011 «Il bilancio previsionale 2011 –2013, approvato dall’Assemblea di Roma Capitale, conferma la politica dell’Amministrazione di investire nella cultura come fattore di crescita per la città e come risorsa per l’economia. Rimangono invariati tutti gli stanziamenti e i trasferimenti alle Istituzioni culturali della Capitale e aumenta l’impegno economico a favore del Palaexpo con due milioni di euro in più, al Teatro di Roma per la gestione del Valle con un milione e 300 mila euro e 2 milioni di euro per il Macro. Si aggiungono poi ex novo 500 mila euro per i lavori necessari alla riapertura del Teatro di Ostia Lido e 700 mila euro per completare il restauro del Teatro di Villa Torlonia. Si tratta di un risultato importante che porterà ad un miglioramento dell’offerta culturale della città sia sul fronte quantitativo che qualitativo». È quanto sostiene in una nota del 9 luglio l’assessore alle Politiche Culturali e al Centro Storico, Dino Gasperini.  
   
   
SOPRAINTENDENZE ARCHITETTONICA E PAESAGGISTICHE, REGIONE PUGLIA SCRIVE A GALAN  
 
Bari, 11 luglio 2011 - Di seguito copia della lettera inviata il 7 luglio dall’assessore Barbanente al Ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan, per la soppressione della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Lettera Ministro Regione Puglia Assessorato alla Qualità del Territorio (Assetto del Territorio, Paesaggio, Aree Protette e Beni Culturali, Urbanistica, Politiche abitative) . Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali On. Dott. Giancarlo Galan e p.C. Al Segretario generale arch. Roberto Cecchi; Al Direttore Regionale per la Puglia Dott.ssa Isabella Lapi. Oggetto: Soppressione della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Illustre Ministro, a seguito di notizie pubblicate dalla stampa locale in merito alla possibile decisione di sopprimere la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto per iniziativa di codesto Ministero, e alla conseguente mobilitazione di autorevoli esponenti delle istituzioni locali e della società civile, la Giunta regionale della Puglia è stata impegnata da un ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio regionale il 28 giugno u.S. A porre in essere tutte le iniziative idonee a scongiurare tale eventualità. Merita rimarcare che la presenza a Lecce di una sede della Soprintendenza è da considerarsi irrinunciabile per diverse ragioni: la ricchezza dei valori culturali e paesaggistici che si addensano nella terra salentina, l’accentuata articolazione del sistema insediativo e la capillare diffusione dei beni, la crescente consapevolezza locale dell’importanza strategica della conservazione di detti valori per uno sviluppo sostenibile e durevole del territorio e il conseguente incremento degli interventi di recupero del patrimonio. Da queste premesse consegue la necessità di muovere in direzione opposta rispetto a quella paventata, non solo mantenendo a Lecce la sede della Soprintendenza ma anche rafforzandola mediante l’inserimento di nuove qualificate professionalità, al fine di assicurare il migliore svolgimento delle attività di tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico alle quali essa è deputata. Altrettanto evidente è che la collaborazione in materia tra Stato e Regione, nel rispetto delle rispettive competenze, sancita peraltro dagli artt. 5 e 112 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, non può esplicarsi efficacemente in assenza del supporto tecnico-scientifico fornito dalle sedi periferiche del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che custodiscono un patrimonio di conoscenza ed esperienza difficilmente surrogabile. Si immaginano le ragioni alla base della decisione: sono note le difficoltà finanziarie nelle quali versa il Ministero a causa della progressiva riduzione delle risorse a disposizione. Tuttavia, si ritiene che i costi non solo culturali e sociali ma anche economici derivanti dalla soppressione di un presidio di tutela nel territorio in questione sarebbero ben più elevati dell’immediato possibile, e comunque irrisorio, risparmio. Tutto ciò si rappresenta, con l’auspicio che le informazioni in merito all’origine di tali notizie si rivelino infondate e, nella malaugurata ipotesi che invece siano corrette, che le ragioni addotte e le istanze manifestate dal territorio, delle quali l’intero Consiglio regionale della Puglia si è fatto interprete, possano indurre a decisioni che non mortifichino un’area e una Regione che hanno particolarmente a cuore la salvaguardia del proprio patrimonio culturale e paesaggistico e stanno operando ogni sforzo per valorizzarlo sia per il progresso sociale delle popolazioni insediate sia per consolidare la crescita di flussi turistici che in Puglia, con punte di eccellenza proprio nel Salento, si è registrata negli ultimi anni in controtendenza rispetto al dato nazionale e a quello di altre regioni di più antica tradizione turistica. Con i migliori saluti, Angela Barbanente  
   
   
MITTELFEST 2011: OGGI ARRIVA KUSTURICA  
 
Cividale del Friuli, 11 luglio 2011 - Con la giornata lunedì 11 luglio, Mittelfest entra ancor più nel vivo e comincia ad indagare uno dei suoi temi portanti facendoci conoscere le culture e le arti dei paesi dell’Est europeo, nel segno del tema del 2011 “Nazioni E Identità”. Primo appuntamento della giornata è al Teatro Ristori di Cividale del Friuli per le ore 19.30 quando potremo assistere alla rappresentazione di “Mŕtve Duše/anime morte”, creazione della compagnia Divadlo Skrat di Bratislava, lo spettacolo, che approda al festival in prima nazionale è scritto e diretto da Dusan Vicen. Ripropone il tema della Anime morte, capolavoro di Nikolaj Gogol, trasferendolo dalla Russia post-napoleonica all’Europa orientale post-socialista e dimostrando come il tema del romanzo, basato sulla sarcastica compravendita di anime già morte, potrebbe riguardare anche certo Novecento. Lo spettacolo rientra nel cartellone di Prosa ideato da Furio Bordon. Sempre per oggi, ma alle ore 21.45, è in programma poi uno degli appuntamenti più attesi di Mittelfest 2011: il concerto di Emir Kusturica, che salirà sul palco del Teatro Verdi di Gorizia con la “sua” No Smoking Orchestra (otto elementi) e un coro di voci bulgare (coro delle Vrelo). Mittelfest nasce nel 2001, proprio in coincidenza con i primi rivolgimenti che porteranno alla guerra nella ex-Jugoslavia: a 20 anni di distanza il festival cividalese non poteva non riportare i Balcani al centro della scena. E chi meglio di Emir Kusturica – nativo della multiculturale e multietnica Sarajevo - per far risuonare l’eco di queste terre. Conosciuto per essere uno dei massimi autori cinematografici mondiali (ha firmato film di culto come Ti ricordi di Dolly Bell? e Underground) il regista serbo sa anche essere attore, scrittore, musicista e urbanista, promotore d’arte e intrattenitore. Nel segno di una rinascita, che riesca finalmente a superare le immagini solo di guerra legate ai Balcani, Mittelfest ospita un concerto che vedrà anche uno speciale e inedito contributo artistico tratto dall’opera punk “Il tempo dei gitani”, eseguito in esclusiva per Mittelfest. Una spassosissima commedia del Narodno Slovensko gledalisce di Lubiana segna, invece, la giornata di martedì 12 luglio: alle 21.30 al Teatro Ristori in programma “When I was dead”. Un film muto, girato nel 1916 da Ernst Lubitsch, pellicola dispersa e poi ritrovata, è alla base di questa deliziosa variazione sul tema del finto suicidio. Diego De Brea, 40enne regista sloveno già apprezzato a Mittelfest 2010 per una icastica rilettura di Delitto e Castigo, combina lo humour nero della vicenda con i formati comici dell’epoca dei film muti. Un omaggio contemporaneo alla cinematografia del passato.  
   
   
AOSTA: PROSSIMI APPUNTAMENTI CON THEATRE ET LUMIERES E CHÃTEAUX EN MUSIQUE  
 
Aosta, 11 luglio 2011 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che lunedì 11 luglio, con inizio alle ore 21.30, il Teatro romano di Aosta ospiterà l’appuntamento settimanale con Théâtre et lumières, spettacolo di luci e suoni che si ripeterà ogni mezz’ora, inizio dell’ultimo spettacolo alle ore 23.00. L’ingresso è libero. Mercoledì 13 luglio, alle ore 21.00, al Castello di Fénis, si svolgerà invece la seconda serata della rassegna Châteaux en musique. Il Teatro d’Aosta introdurrà lo spettacolo Movete al mio bel suon, con l’esibizione del gruppo La Rossignol. Filotea, ipocrisia e il fantasma del castello di Fénis è il titolo dell’introduzione teatrale (regia di Livio Viano, con Stefania Ventura e Fabrizia Scapinello; musiche di Sandro Balmas; testi di Valdo Azzoni): un’antica leggenda, legata alla tradizione dello ius primae noctis, offre il destro a un divertissement, ora amaro ora feroce, sulle prevaricazioni patite dai ceti più bassi ad opera del signore di turno. Con una lezione morale, valida in ogni tempo: che le odiose catene sono spezzate solo quando sono gli stessi perseguitati a insorgere, cancellando ingiusti privilegi. Successivamente si esibirà il gruppo La Rossignol, composto da: Clizia Baronio, danza; Simona Pasquali, danza; Roberto Quintarelli, contraltista, danza; Matteo Pagliari, flauti diritti, traversa, stridulo, storte, cornamusa; Francesco Zuvadelli, organo positivo, ghironda; Domenico Baronio, liuto, chitarrino, percussioni. Il gruppo presenterà Movete al mio bel suon. “Avete a sapere che io non mi contento del cortegiano s’egli non è ancor musico e se, oltre ad intendere ed essere sicuro a libro, non sa di ballo e di varii strumenti; perché, se ben pensiamo, niuno riposo de fatiche e medicina d’animi infermi ritrovar sì po’ più onesta e laudevole che questa…” È uno dei passi de Il libro del cortegiano di Baldesar Castiglione e riflette bene la filosofia del tempo. Per essere ammessi a corte occorreva saper “leggere a libro” (cioè saper cantare leggendo la musica), saper suonare e ballare. In effetti, in un clima che si realizza negli intrighi di corte, nei rapporti viziosi tra nobili e servi, la magnificenza si coniuga con la ricercatezza. Il contesto naturale è la “festa”. Musica, ballo e strumenti divengono simboli dotati di proprio valore: non semplici suoni, gesti, oggetti, ma “segni” indicatori di ambienti e di convenzioni sociali molto più complesse, poiché cantare, suonare e ballare sono cose che occorre assolutamente fare con altri. Avvalendosi di strumenti d’epoca che consentono effetti e sonorità molto suggestive, il programma propone un rigoroso e accattivante viaggio nella musica per la festa composta tra il Xv e il Xvi secolo, epoca in cui la musica e la danza si trovano ad essere protagoniste dell’evoluzione culturale. Il concerto ha inizio con La Moresca, danza guerriera figurata, che rappresenta, in forma pantomimica, la lotta fra cristiani e mori per il possesso dei luoghi santi. Propone, in seguito, balli e arie d’ogni tipo e per ogni occorrenza, per concludere con la famosissima Schiarazula Marazula, una danza stregonesca fatta per il rito magico della vegetazione. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria allo 0165 764263.  
   
   
MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI DI PADOVA  
 
Venezia, 11 luglio 2011 - Costerà cinque milioni di euro la realizzazione del progetto di riqualificazione del complesso dei Musei Civici agli Eremitani di Padova e sarà la Regione del Veneto a coprire gran parte della spesa con un contributo di oltre 3 milioni e 109 euro, risorse che rientrano nell’ambito del Programma Operativo (Por) relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale che promuove una linea di intervento per la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale. I contenuti e gli obiettivi di questo progetto, attraverso il quale il complesso degli Eremitani si configurerà sempre più come un museo della città, è Stato 8 luglio, presso la Sala del Romanino del museo stesso, alla presenza del vicepresidente e assessore alla cultura della Regione del Veneto, Marino Zorzato, del sindaco Flavio Zanonato, dell’assessore comunale Andrea Colasio e del presidente della Fondazione Cariparo, Antonio Finotti. Il progetto, predisposto dal Comune di Padova, prevede interventi di manutenzione straordinaria delle strutture edilizie esistenti, degli impianti, l’ampliamento delle strutture ricettive e degli spazi destinati alla didattica, dei laboratori di restauro e riqualificazione degli spazi verdi con la realizzazione del nuovo lapidario, la realizzazione di uno spazio polifunzionale mediante copertura del chiostro minore per attività museali ed incontri con il pubblico. “Apprezzo molto – dice il vicepresidente Zorzato – la volontà di far sì che il museo, oltre che essere naturalmente un luogo di accoglienza e fruizione turistica, diventi sempre più uno spazio di sviluppo civile, economico e sociale del territorio, uno strumento di riferimento per la comunità e un centro di produzione culturale. In tale direzione, con l’attuazione di questo progetto, i Musei Civici agli Eremitani potranno concretamente fare un grande salto di qualità”. Le opere, oltre al contributo regionale, saranno finanziate dal Comune di Padova e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.  
   
   
UDINE: ALLA MOSTRA CARLO CIUSSI 1964 - 2011 MUSICA ED ARTE PER IL PROGETTO PRIMA LETTERARIA E MUSICALE  
 
Udine, 11 luglio 2011 - La mostra “Carlo Ciussi 1964-2011” vedrà Musica ed Arte dialogare sotto il nome del progetto “Prima letteraria e musicale” all’interno del prestigioso complesso cinquecentesco allestito di Casa Cavazzini. Protagonisti martedì 12 luglio alle ore 21 (possibile replica alle ore 22.15) con entrata libera e buffet, saranno la pittura di Carlo Ciussi e le note dell’’Ensemble della Filarmonica del Friuli Venezia Giulia, che eseguirà musiche composte e dirette dal Maestro Davide Pitis, con le coreografie dell’Abidance e con la poesia di Tito Maniacco affidata alla voce di Claudia Grimaz. Le stesse opere di Ciussi hanno ispirato musica e coreografia che dunque riprendono i segni, le linee, le geometrie e le fonti d’ispirazione che l’artista ha dichiarato essere vicine alla Pittura di Piero della Francesca, alla Musica di J.s.bach, al Pensiero di Kafka ed alla Poesia di Tito Maniacco. La realizzazione del progetto è stata possibile grazie al patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia e del Comune di Udine e alla sinergia tra l’artista Carlo Ciussi e alcuni esponenti della vita culturale e artistica udinese: Davide Pitis, musicista di chiara fama, direttore d’orchestra e autore di numerose ed apprezzate composizioni cameristiche e di scena, Claudia Grimaz, nota cantante e attrice in vari spettacoli musicali in Italia e all’estero, Alessia Sbrizzi, ballerina e coreografa diplomata presso la Royal Academy di Londra e fondatrice della Scuola Abidance di Udine. Il tutto sotto l’abile regia di Marco Zingari, architetto, scenografo e critico, ideatore e organizzatore dell’evento. Fino ad esaurimento prenotazioni, telefonare per informazioni allo 0432271591.  
   
   
PRESENTATO IL PROGETTO DI RESTAURO DEL MUSEO DELLA BATTAGLIA DI VITTORIO VENETO  
 
Venezia, 11 luglio 2011 - Il vicepresidente e assessore alla cultura della Regione del Veneto, Marino Zorzato, ha presenziato , a Vittorio Veneto (Tv), alla presentazione del progetto di restauro e riqualificazione del Museo della Battaglia, appartenente alla Rete dei Musei della Grande Guerra. Il museo, ospitato nell’antico Palazzo della Comunità o “Loggia Cenedese” che necessita di un intervento di restauro complessivo, è un luogo simbolo del primo grande conflitto mondiale e ospita la collezione di oggetti appartenuti all’ex combattente Luigi Marson, incrementata nel tempo attraverso donazioni e acquisizioni, oltre a una emeroteca e una fototeca specializzate. “Nel corso del 2010 – spiega Zorzato – la Regione ha aperto un bando per la concessione di contributi finalizzati alla realizzazione di interventi nei musei pubblici, nell’ambito del Programma Operativo cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Quello relativo al Museo della Battaglia è uno dei progetti ammessi a finanziamento: sul costo complessivo dell’intervento previsto in 3 milioni di euro, il contributo della Regione del Veneto sarà di ben 1 milione e 939 mila euro”. Il progetto, predisposto dal Comune di Vittorio Veneto, prevede l’ampliamento, la riqualificazione, l’adeguamento impiantistico e funzionale della struttura, oltre all’ammodernamento dell’allestimento museale. Saranno ricavati nuovi spazi per la creazione di una sala convegni e mostre temporanee, per servizi di biglietteria, bookshop, caffetteria e archiviazione digitale. All’incontro saranno presenti, oltre al vicepresidente Zorzato, il sindaco di Vittorio Veneto, Gianantonio Da Re, quello di Montebelluna, Marzio Favero.