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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Luglio 2011
USATE L´ALIMENTAZIONE PER LE CURE MEDICHE PERSONALIZZATE, DICONO GLI SCIENZIATI EUROPEI  
 
Bruxelles, 21 luglio 2011 - Possiamo usare l´alimentazione come base per personalizzare le cure mediche? Secondo i ricercatori europei possiamo e dobbiamo. Il progetto Food4me ("Personalised nutrition: an integrated analysis of opportunities and challenges"), lanciato quest´anno, ha in programma di esaminare il potenziale di un´alimentazione personalizzata. Food4me è finanziato nell´ambito del Tema "Alimentazione, agricoltura e pesca e biotecnologia" (bioeconomia basata sulla conoscenza o Kbbe) del Settimo programma quadro (7? Pq) dell´Ue con ben 8,94 Mio Eur. Offrire ai singoli diete fatte su misura aiuterà a migliorare la loro salute e il loro benessere. Il corredo fisico e genetico di ogni individuo sarà valutato per assicurare che ogni persona riceva la dieta giusta. Uno studio di ricerca condotto nel 2010 ha scoperto che le persone reagiscono in modo diverso a vari alimenti. Prendiamo per esempio gli acidi grassi omega-3 polinsaturi. J. F. Ferguso et al. Hanno scritto sulla rivista Atherosclerosis che questi "grassi salutari", che si trovano nel pesce grasso e sono ai primi posti della lista dei cibi che devono essere consumati per prevenire le malattie cardiovascolari, sono in effetti più benefici per coloro che hanno un particolare corredo genetico. La conclusione che ne possiamo trarre è che ogni persona è unica e questa unicità richiede diete personalizzate perché il nostro corpo reagisce alle diete in modo diverso. Il Consiglio europeo dell´informazione alimentare (Eufic) dice che questa ricerca suggerisce che i "consigli dietetici generali" probabilmente non sono lo strumento migliore da usare per dare alla salute pubblica l´aiuto di cui ha bisogno. L´alimentazione personalizzata contribuisce ad aiutare ogni persona a tenere conto delle sue specifiche caratteristiche fisiche e genetiche, dice l´Eufic. Gli attuali provvedimenti si occupano principalmente di fornire una guida alimentare di vasta portata all´intera popolazione. Un numero crescente di esperti di cibo e alimentazione credono che l´alimentazione personalizzata sia la cosa giusta. Precisiamo comunque che le attività svolte dal settore industriale per far adottare questo metodo hanno avuto un successo limitato. È qui che entra in gioco il consorzio Food4me, che è coordinato dall´University College di Dublino in Irlanda. Cominciare l´esame della possibilità di definire diete migliori sulla base del corredo genetico di un individuo si rivelerà produttivo in definitiva. Il consorzio, che comprende esperti del settore della ricerca e di quello industriale provenienti da Belgio, Germania, Grecia, Irlanda, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Svizzera, sta valutando l´applicazione della ricerca nutrigenomica (lo studio dell´effetto del cibo sull´espressione genetica) all´alimentazione personalizzata. In breve, Food4me alimenterà la nostra conoscenza del cibo e dei nostri geni per creare una dieta migliore, sana e più unica. "Usando questo approccio olistico speriamo di riunire la ricerca all´avanguardia e di promuovere un significativo passo avanti verso il campo dell´alimentazione personalizzata," spiega il professor Mike Gibney dell´Istituto di alimentazione e salute dell´University College di Dublino. Ai soggetti che parteciperanno allo studio saranno dati vari livelli di consigli dietetici, consigli individuali su base genetica e consigli non personalizzati. Le informazioni comprenderanno anche le caratteristiche fisiche di ogni persona. I partner di Food4me recluteranno oltre 1000 persone di 8 Stati Membri dell´Ue per lo studio. I partner del progetto consolideranno i risultati nella creazione di modelli di business e di creazione di valore per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di alimenti personalizzati. In seguito li testeranno per tutta la durata del progetto in modo da considerare la fattibilità di futuri metodi di alimentazione personalizzata. Food4me si concluderà nel 2015. Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio europeo per l´informazione alimentare (Eufic): http://www.Eufic.org/index/it  Atherosclerosis: http://www.Elsevier.com/wps/find/journaldescription.cws_
home/522790/description#description
 
 
   
   
"WORLD HEALTH SUMMIT 2011"  
 
Berlino, 21 luglio 2011 Il "World health summit 2011" si terrà dal 23 al 26 ottobre 2011 a Berlino, Germania. L´evento riunirà partecipanti del settore della medicina, della ricerca, del governo, dell´industria, di istituzioni internazionali e di organizzazioni non-governative per analizzare questioni che la medicina e i sistemi sanitari dovranno affrontare nel corso dei prossimi dieci anni e oltre. Una sfida per il prossimo futuro sarà assicurare che i partenariati pubblico-privato stabili e il rinnovato impegno politico continuino a considerare la salute come bene pubblico. Questa sarà la base per sfruttare il potere innovativo e lo sviluppo scientifico e sarà fondamentale per tradurre le nuove informazioni in progressi per la salute. La conferenza cercherà di sviluppare risposte convincenti e tempestive e soluzioni che promuoveranno una sanità migliore per le popolazioni di tutto il mondo. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Worldhealthsummit.org/the-summit/summit-profile/    
   
   
SANITÀ. IL TICKET LOMBARDO SUBITO MODELLO PER LE REGIONI FORMIGONI: STUDIANO NOSTRA DELIBERA, PER FAZIO È LA VIA GIUSTA PER I 2/3 DELLE PRESTAZIONI I CITTADINI PAGHERANNO DI MENO  
 
 Milano, 21 luglio 2011- La Giunta della Regione Lombardia, su proposta del presidente Roberto Formigoni di concerto con l´assessore alla Sanità Luciano Bresciani, ha approvato la delibera che contiene le modalità di rimodulazione del ticket sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale introdotto dalla manovra economica del Governo. Il provvedimento entrerà in vigore il 1 agosto. Lo ha annunciato ieri lo stesso presidente Formigoni, sottolineando come "la via lombarda" si stia affermando a livello nazionale: "Diverse Regioni hanno telefonato per conoscere il nostro provvedimento e lo stesso ministro Fazio, in occasione di un incontro oggi con gli assessori regionali alla Sanità, ha dichiarato l´intenzione di istituire un tavolo tecnico per la rimodulazione del ticket puntando sul modello della Lombardia". A partire dal 1 agosto dunque ai cittadini lombardi sarà chiesto di pagare non 10 euro fissi in più per ogni tipo di prestazione, come indicato dalla legge nazionale, ma una cifra variabile proporzionata al valore della prestazione stessa. "In questo modo - ha aggiunto Formigoni - il 63% delle prestazioni ambulatoriali (sostanzialmente 2 su 3) avranno un costo inferiore rispetto a quello che avrebbero applicando una quota fissa in più di 10 euro come sarebbe previsto dalla manovra del Governo". Per le ricette fino a 5 euro non ci sarà nessuna aggravio di spesa mentre l´aumento del ticket sarà graduale per le altre prestazioni fino a un massimo di 30 euro in più per gli esami più complessi e quindi meno frequenti (ai 36 euro attuali di ticket andranno aggiunti 30 euro, quindi il totale da pagare sarà 66 euro). "Il nostro sistema di rimodulazione - aggiunge l´assessore Bresciani - è stato molto apprezzato proprio perché non prevede aggravi di spesa in maniera lineare. Abbiamo agito con grande rapidità ed efficacia tendo conto del fatto che, come è stato chiarito nuovamente oggi, l´introduzione del ticket è un obbligo di legge e nessuna Regione può sottrarsi". Così, per esempio, un emocromo da 4 euro si continuerà a pagarlo in Lombardia 4 euro, 14 in Italia; una visita di controllo costerà al paziente lombardo 22,40 euro mentre in Italia il ticket sarà di 27,90. Invece per un esame più raro e impegnativo come la risonanza magnetica dell´addome si pagherà in Lombardia un ticket di 66 euro anziché i 46 previsti dalla norma nazionale. In questo modo si evita che la quota fissa di 10 euro da aggiungere al ticket porti incrementi anche superiori al 300% della spesa per alcune prestazioni. Nella delibera viene chiarito come l´introduzione del ticket da 10 euro sia previsto da una legge (la Finanziaria 2007 del Governo Prodi, n. 296/2006 ) e come alle Regioni sia data la possibilità - in alternativa alla quota fisa di 10 euro a ricetta - di trovare misure diverse di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie che siano equivalenti da un punto di vista economico-finanziario (per la Lombardia si tratta di 135 milioni di euro) e che siano frutto di una intesa con i Ministeri della Salute e dell´Economia e della Finanza (articolo 1 comma 796 lettera P della Finanziaria 2007). Questa la strada scelta da Regione Lombardia che ha appunto deciso di rimodulare l´applicazione della quota fissa di 10 euro a ricetta in maniera proporzionale al valore della prestazione. Questo il meccanismo di applicazione del ticket in Lombardia dal 1 agosto. Per le ricette fino a 5 euro non ci sarà alcun aggravio di spesa mentre per le ricette di valore superiore, l´aumento del costo sarà pari al 30% del valore più basso della fascia di appartenenza della prestazione stessa. Ad esempio per una ricetta con visita cardiologica del valore di 22,50 euro, l´aumento sarà di 6 euro (portando al spesa complessiva a 28,50 euro) che è pari al 30% del valore più basso della fascia di appartenenza di questa prestazione che è quella che va dai 20,01 ai 25 euro. Il più alto aggravio di spesa possibile è di 30 euro (fascia di prestazioni oltre i 100 euro di valore), che porta il totale massimo a 66 euro (36 euro del ticket più elevato applicabile già oggi più 30 euro di aumento massimo) e vale per le prestazioni più complesse e quindi meno frequenti come ad esempio la risonanza magnetica dell´addome superiore che ha un valore tariffario di 252,14 euro. Oggi si paga il ticket massimo di 36 euro; dal 1 agosto si pagheranno 66 euro. Esempi Ricetta Con Emocromo - valore tariffario 4,05 euro - ticket fino al 17 luglio 4,05 euro - nuovo ticket in base alle legge nazionale 14,05 euro - nuovo ticket in base alle proposta lombarda 4,05 euro. Ricetta Con Emocromo E Formula Leucocitaria - valore tariffario 8,80 euro - ticket fino al 17 luglio 8,80 euro - nuovo ticket in base alle legge nazionale 18,80 euro - nuovo ticket in base alle proposta lombarda 10,30 euro. Visita Di Controllo - valore tariffario 17,90 euro - ticket fino al 17 luglio 17,90 euro - nuovo ticket in base alle legge nazionale 27,90 euro - nuovo ticket in base alle proposta lombarda 22,40 euro. Ricetta Con Visita Cardiologica - valore tariffario 22,50 euro - ticket fino al 17 luglio 22,50 euro - nuovo ticket in base alle legge nazionale 32,50 euro - nuovo ticket in base alle proposta lombarda 28,50 euro. Ricetta Con Ecografia Ginecologica - valore tariffario 31,65 euro - ticket fino al 17 luglio 31,65 euro - nuovo ticket in base alle legge nazionale 41,65 euro - nuovo ticket in base alle proposta lombarda 40,65 euro. Risonanza Magnetica Addome Superiore - valore tariffario 252,14 euro - ticket fino al 17 luglio 36 euro euro - ticket in base alle legge nazionale 46,00 euro - ticket in base alle proposta lombarda 66,00 euro.  
   
   
TICKET, REGIONE LOMBARDIA CONFERMA TUTTE LE ESENZIONI  
 
Milano, 21 luglio 2011 - ´Anche in presenza delle nuove norme nazionali in Lombardia restano in vigore tutte le esenzioni dal pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie´. Lo sottolinea Regione Lombardia, con una Nota suggerita anche dalle numerose richieste di chiarimento giunte in questi giorni. Si tratta di esenzioni significativamente più ampie di quelle nazionali. ´Esse riguardano - spiega la Nota - tutti i cittadini di età inferiore a 14 anni, i cittadini di età superiore a 65 anni appartenenti a nucleo familiare con reddito non superiore a 38.500 euro, i disoccupati, i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione e i familiari a carico, altri tipi di cittadini appartenenti alle fasce più deboli, come i titolari di pensioni al minimo, invalidi o affetti da malattie invalidanti, malati cronici´. L´elenco completo e dettagliato delle esenzioni è consultabile sul sito della Direzione generale Sanità ( www.Sanita.regione.lombardia.it/ ), alla voce ´informazioni e servizi/ticket´  
   
   
TICKET,COLOZZI: BONI CAMBI CONSULENTI FINANZIARI  
 
Milano, 21 luglio 2011 - "Purtroppo il presidente Davide Boni continua nelle sue affermazioni prive di cognizione giuridica. Già alcuni giorni fa gli avevo suggerito di sostituire i suoi consulenti finanziari. Evidentemente non mi ha dato ascolto". E´ questa la risposta dell´assessore al Bilancio, Finanze e Rapporti istituzionali della Regione Lombardia Romano Colozzi alle affermazioni del presidente del Consiglio regionale su titoli greci e ticket sanitari. "Con questo ardito collegamento fra l´accantonamento tecnico precauzionale per i titoli greci e la copertura dei ticket sanitari determinati dalla manovra finanziaria nazionale - aggiunge l´assessore Colozzi - il presidente Boni dimostra di non conoscere la materia in oggetto. La legge approvata dal Parlamento impedisce di coprire il gettito dei ticket sanitari con altri fondi del bilancio regionale: i ticket si applicano, si rimodulano come ha proposto Regione Lombardia nei giorni scorsi, oppure si riduce la spesa sanitaria e, di conseguenza, i servizi". "Altrettanto destituita di fondamento normativo e finanziario - prosegue Colozzi - è l´affermazione del presidente Boni in base alla quale un trasferimento di risorse dal Bilancio, semmai fosse possibile, alla Sanità sia escluso dal Patto di stabilità. In realtà tale nettizzazione si può verificare solo quando le Regioni devono ripianare i disavanzi certificati dai tavoli di monitoraggio. Ma, com´è noto ormai a tutti e credo lo sia anche al presidente Boni, Regione Lombardia ha i conti in perfetto equilibrio".  
   
   
TICKET,COLUCCI: REGIONE LOMBARDIA AGISCE CON RESPONSABILITÀ  
 
Milano, 21 luglio 2011 - "Equità e responsabilità: questi i due principi che sostegono il provvedimento assunto dalla Regione Lombardia nel proporre una rimodulazione nell´applicazione del ticket sanitario". Lo ha detto l´assessore regionale ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci, commentando il provvedimento esaminato oggi dalla Giunta. "L´introduzione del ticket - ha aggiunto Colucci - è in vigore, per tutti i cittadini italiani, per legge nazionale. All´interno di questo provvedimento però Regione Lombardia intende operare con una politica di responsabilità e, al tempo stesso, di equità". "Tale rimodulazione - ha sottolineato Colucci - permetterà ai cittadini di contribuire in modo proporzionato all´entità della prestazione senza mettere pesantemente le mani nelle loro tasche: solo a titolo di esempio si ritiene assolutamente iniquo chiedere una maggiorazione di 10 euro di ticket a un cittadino per una prestazione il cui costo è magari di 10 o 12 euro. Più equo, quindi, modulare l´importo del ticket a seconda dell´importanza e del valore della prestazione". "Ancora una volta la Giunta Formigoni - ha concluso Colucci - nello spirito riformista e della sussidiarietà, si occupa realmente dei propri cittadini, individuando soluzioni e strumenti tali da rendere meno impattante possibile il sacrificio economico richiesto a tutta la comunità nazionale".  
   
   
TICKET, RIZZI: LA REGIONE LOMBARDIA TUTELA I CITTADINI  
 
Milano, 21 luglio 2011- "Con l´introduzione del ticket in finanziaria non si può più bluffare: da adesso tutte le Regioni sono responsabilizzate sulla gestione della propria spesa sanitaria. Ciò premesso, possiamo dire che quella approvata dalla Giunta regionale è una soluzione condivisa e dimostra la volontà di tutelare i nostri cittadini e i nostri territori pur nel doveroso rispetto delle leggi dello Stato".commenta così l´assessore bresciano di Regione Lombardia Monica Rizzi il provvedimento adottato ieri dalla Giunta regionale per rispondere all´introduzione del ticket di 10 euro prevista nella manovra del Governo. La delibera prevede in particolare la rimodulazione del ticket per le prestazioni di specialistica ambulatoriale sulla base del valore della singola ricetta."Regione Lombardia - sottolinea l´assessore - è obbligata per legge a chiedere il pagamento del ticket. Tuttavia oggi in Giunta abbiamo trovato la quadra per evitare di gravare indiscriminatamente sulle tasche dei cittadini. Abbiamo infatti scelto di percorrere l´unica possibile alternativa offerta dalla legge, ovvero quella di rimodulare i ticket di 10 euro per le prestazioni di specialistica ambulatoriale sulla base del valore della singola ricetta. In pratica, invece che far pagare 10 euro per ciascuna prestazione, indipendentemente dal valore della stessa, abbiamo legato il ticket al valore della singola ricetta: man mano che si sale il ticket aumenta. Non ci è infatti parso giusto che con una ricetta di poco valore si paghino 10 euro".  
   
   
UMBRIA, TICKET: MARINI: “REGIONI IMPEGNATE A TROVARE MISURE ALTERNATIVE A DANNOSO BALZELLO”  
 
Perugia, 21 luglio 2011 - “Come avevo già anticipato ieri al Ministro della salute Ferruccio Fazio, nel corso dell’incontro avuto con lui, le Regioni intendono chiedere formalmente al Governo di ripensare alla scelta dell’introduzione dei ticket per diagnostica e specialistica perché si tratta di un iniquo e dannoso balzello. E su questo ci siamo trovati tutti d’accordo in Conferenza dei presidenti”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini al termine dei lavori della Conferenza delle regioni italiane. La presidente aveva riferito, all’avvio dei lavori odierni della Conferenza, dell’incontro svoltosi ieri presso la sede del Ministero della salute con il Ministro Fazio e gli assessori regionali alla sanità (la presidente Marini è coordinatrice per tutte le Regioni italiane, assieme al collega della Regione Veneto, della commissione sanità), nel corso del quale era stato affrontato proprio il tema del ticket aggiuntivo di 10 euro per le prestazioni di specialistica e diagnostica. “E’ positivo – ha affermato la presidente - che oggi tutte le Regioni abbiano condiviso le critiche e le riserve che abbiamo avanzato sin dall’inizio, annunciando come Umbria, e come noi altre regioni italiane, che non avremmo applicato i ticket e ci saremmo impegnati nella ricerca di soluzioni alternative per garantire comunque la copertura del mancato gettito. La nostra contrarietà nasce dal fatto che riteniamo tale scelta davvero iniqua e ingiusta perché pesa indiscriminatamente su tutti i cittadini e soprattutto quelli bisognosi di cure, oltretutto già pesantemente colpiti dalla crisi economica. Inoltre un aumento del costo delle prestazioni di specialistica e diagnostica danneggerebbe il sistema sanitario pubblico con una perdita significativa di prestazioni che andrebbe a vantaggio del sistema privato”. “Come commissione salute della Conferenza abbiamo oggi ricevuto il mandato di definire linee guida comuni per trovare soluzioni alternative, tenendo conto anche del fatto che per ciò che riguarda la sanità la situazione è assai diversificata tra le regioni italiane. Su questo – ha concluso la presidente - lavoreremo nei prossimi giorni per fornire al Governo una nostra proposta alternativa”.  
   
   
SANITA´ IN SICILIA: CRESCE LA FIDUCIA DEI CITTADINI NELLE ISTITUZIONI"  
 
Palermo, 21 luglio 2011 - "I casi che si sono registrati nel giro di pochi giorni ai Policlinici di Messina e di Palermo dimostrano che cresce la fiducia dei cittadini nelle istituzioni: le due vicende, infatti, scaturiscono da circostanziate denunce e da un comportamento responsabile che non puo´ che aiutare il sistema ad accelerare il processo di riqualificazione. L´aspetto piu´ incoraggiante di queste vicende negative e´ proprio questo: dove prima c´era la rassegnazione, dovuta al fatto che di fronte a evidenti disservizi si pensava che nessuno si sarebbe fatto carico della situazione, adesso c´e´ spazio per un doveroso sentimento di indignazione frutto di una maggiore consapevolezza dei propri diritti e di maggiore fiducia nelle istituzioni da cui scaturiscono opportune segnalazioni all´autorita´ giudiziaria e alle organizzazioni che tutelano gli utenti". Lo ha detto l´assessore regionale per la Salute Massimo Russo dopo l´intervento dei Nas che hanno disposto la chiusura del reparto di Ginecologia del Policlinico di Palermo per le cattive condizioni igienico sanitarie. Russo ha ricordato che l´assessorato ha istituito gia´ due anni fa un indirizzo mail per le segnalazioni dell´utenza (comunicaresalute@regione.Sicilia.it) e ha annunciato una circolare ai manager delle aziende con la quale chiedera´ una maggiore vigilanza sulle condizioni igienico sanitarie degli ospedali siciliani. "Nel ringraziare i Nas per il prezioso lavoro svolto in collaborazione con questo assessorato - ha aggiunto - mi auguro che vengano immediatamente accertate le responsabilita´ e che vengano assunti i consequenziali provvedimenti disciplinari come del resto e´ gia´ avvenuto al Policlinico di Messina. Basta con certi episodi, frutto probabilmente di comportamenti superficiali, che gettano discredito sulla sanita´ siciliana e sui tanti bravi professionisti che ogni giorno compiono il proprio dovere con responsabilita´ curando anche gli aspetti della umanizzazione del rapporto con i pazienti che deve essere un punto centrale del nuovo sistema. La riforma sanitaria ha il compito di riorganizzare il sistema e di fornire gli strumenti per la riqualificazione dei servizi ma tutti gli attori protagonisti, dai manager ai primari, dai medici agli infermieri, devono impegnarsi per ridare fiducia ai cittadini e per offrire un´assistenza sanitaria di qualita´ sempre piu´ elevata".  
   
   
TICKET, FVG IMPUGNERA´ MANOVRA FINANZIARIA  
 
 Trieste, 21 luglio 2011 - Impugnazione innanzi alla Corte Costituzionale della manovra finanziaria per quella parte che riguarda gli aspetti sanitari legati all´applicazione di una quota fissa di 10 euro per ricetta, in aggiunta ai ticket precedentemente in vigore, e di una quota di 25 euro per prestazioni di pronto soccorso qualificate come codice bianco. La decisione è stata assunta ieri in un incontro cui, assieme al presidente della Regione, Renzo Tondo, hanno partecipato gli assessori alla salute, Vladimir Kosic, e alle Finanze, Sandra Savino, accompagnati dal direttore della sanità Paolo Basaglia e dal ragioniere generale Antonella Manca, e sarà formalizzata nella prossima riunione della Giunta regionale, in programma venerdì. "Riconosciamo la gravità della situazione economica italiana per cui non sfuggiamo alle nostre responsabilità; ed infatti riteniamo di aver già raggiunto importanti risultati, riconosciuti dalla Corte dei Conti", ha affermato il presidente Tondo. "La nostra impugnazione non intende assolutamente uscire da un quadro, necessario, in cui ciascuno deve contribuire al risanamento dei conti pubblici, come correttamente viene sottolineato anche dal Capo dello Stato. La nostra azione vuole rilanciare con vigore l´autonomia in materia di sanità, per cui anche la Regione Friuli Venezia Giulia farà e sta già facendo la sua parte. Il Governo nazionale può indicarci il principio ma non obbligarci a comportamenti di dettaglio, che sono nostra esclusiva competenza". Di fatto, dunque, il Friuli Venezia Giulia non fa altro che rimarcare il principio dell´autonomia, che discende dallo Statuto Speciale e che, per quanto riguarda la sanità, ha determinato l´uscita dal Servizio sanitario nazionale dal 1997, con una gestione diretta, assolutamente virtuosa in quanto da sempre i conti della sanità sono in ordine, ha rimarcato Tondo. "Del resto già ora, contrariamente a quanto avviene in altre regioni italiane, i cittadini del Friuli Venezia Giulia non pagano alcun ticket sui farmaci". "Ci batteremo in modo da poter scegliere, autonomamente, dove e come intervenire, nel rispetto del principio del contenimento della spesa pubblica". "Ho già dato mandato agli Uffici di predisporre il fascicolo per la difesa dell´autonomia regionale e per il riconoscimento del nostro essere virtuosi, affinché i risparmi di spesa finora conseguiti vadano a favore dei nostri cittadini". Sotto il profilo tecnico, in ogni caso, in attesa che vi sia una decisione sull´impugnazione che sarà presentata dal Fvg, vi sarà necessariamente una transitoria applicazione dei ticket sia sul pronto soccorso che sulla specialistica, come del resto già avvenuto a seguito della stessa norma statale (legge finanziaria 2007), allora applicata dalla Giunta Illy.  
   
   
CALABRIA: LA VICEPRESIDENTE STASI HA PARTECIPATO ALLA SEDUTA COMMISSIONE SALUTE DEL MINISTERO ALLA PRESENZA DEL MINISTRO FAZIO  
 
 Catanzaro, 21 luglio 2011 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha partecipato alla seduta della Commissione Salute tenutasi presso il Ministero, con i rappresentanti delle Regioni alla presenza del Ministro alla Salute Fazio. Nel corso dell´incontro è stato affrontato l´argomento dei ticket tra le Regioni, per una verifica dell´applicazione della misura nelle diverse realtà economiche. Il Ministro Fazio ha comunicato che in Italia il 46% dei cittadini è esente ed il 61% di ricette sono esenti. E´ intenzione del Ministro lavorare su un´applicazione dei ticket che consenta di modificare al meglio la situazione per arrivare al 2014 (anno in cui la manovra sarà più pesante) a un´applicazione più leggera per i cittadini, lasciando invariati i saldi. Il ticket è previsto da una legge dello Stato e tutte le Regioni sono tenute a rispettarla, ma è possibile individuare altre forme di compartecipazione equivalenti che confermino il saldo complessivo che siano concordate con il Governo. Per la Calabria si tratta di 12,7 milioni di euro. La Vicepresidente Antonella Stasi ha rimarcato che, attualmente, in Calabria circa il 70% dei cittadini è esente dal ticket per la specialistica ambulatoriale e intanto per loro nulla cambia. “Abbiamo constatato – ha dichiarato la Vicepresidente Antonella Stasi - che comunque tutte le Regioni sono obbligate ad inserire il ticket aggiuntivo di 10 euro. Quelle che non lo faranno potranno aggiungere in alternativa ticket differenziati, proporzionali all´appropriatezza o ancora alle prestazioni al fine di disincentivare, così come proposto dalla Lombardia, il ricorso corrente a prestazioni di specialistica che troppo spesso risultano poi essere inappropriate e ripetitive. In alternativa tutte le Regioni dovranno individuare altre forme di entrate sostitutive. Soddisfatti delle risposte del Ministro – ha poi aggiunto la Vicepresidente Stasi - anche in merito alla valutazione, definita negativa, relativamente al blocco dei fondi relativi all´ex art. 20, in merito agli investimenti infrastrutturali e tecnologie che, in un momento particolare di riduzione di fondi generali sulla sanità, avrebbe sospeso lo sviluppo delle cure, e questo non può essere accettato. Inoltre il Ministro ha condiviso la richiesta delle Regioni di rivedere il blocco del turn-over per le quelle sottoposte al ‘piano di rientro’. Su questo il Ministro Fazio si ritiene d´accordo ad accompagnare il percorso per rivedere tale blocco, valutato non idoneo ad un reale aiuto e supporto concreto a queste Regioni che, alle attuali ristrettezze economiche proposte dalle correnti congiunture nazionali, aggiungono una pesante eredità proveniente dal passato, proprio come quella ricevuta dal Presidente Scopelliti”.  
   
   
FARMACI EQUIVALENTI, FINO AL 30 SETTEMBRE STOP AUMENTI IN LOMBARDIA ANNULLATI SOVRAPPREZZI PER 8 IMPORTANTI MEDICINALI  
 
Milano, 21 luglio 2011 - Fino al 30 settembre i cittadini potranno tornare ad acquistare al prezzo di prima alcuni farmaci equivalenti (cioè con il brevetto scaduto), generici ma non solo, che nelle scorse settimane venivano fatti pagare di più. La Regione - approvando una delibera proposta dall´assessore alla Sanità Luciano Bresciani - ha deciso di accollarsi la differenza di prezzo di otto medicinali in particolare, evitando quindi che essa continuasse a ricadere sui cittadini come era accaduto nell´ultimo periodo. "Abbiamo deciso - spiega Bresciani - di rinnovare il provvedimento in vigore fino alla fine di maggio, facendo in modo che i cittadini non debbano più pagare nessun sovrapprezzo su alcuni farmaci o utilizzati per patologie importanti come quelle oncologiche o che hanno subito un aumento di prezzo considerevole non ancora rientrato a seguito della decisione di Aifa (Agenzia Italia del Farmaco) dello scorso 8 aprile. Il fatto di dover sopportare maggiori spese, in alcuni casi di notevole entità, rischia infatti di pregiudicare la continuità del trattamento farmacologico soprattutto nei pazienti cronici e in quelli più fragili da un punto di vista socio-economico". Questi i farmaci per cui Regione Lombardia ha deciso di accollarsi le differenze di prezzo fino al 30 settembre: - Acido clodronico (osteoporosi); - Carbamazepina (antiepilettico); - Ciproterone (carcinoma prostatico); - Flunisolide (bronchite cronica asmatica); - Levodopa e Benserazide (morbo di Parkinson); - Megestrolo (carcinoma mammario); - Ondansetrone (antinausea per malati tumorali); - Tamoxifene (carcinoma mammario). L´aggravio per i cittadini era nato dalla decisione dell´Agenzia Italiana del Farmaco dello scorso 8 aprile - che ha a sua volta applicato una disposizione della Finanziaria (Dl 78 del 31 maggio 2010) - di prevedere l´abbassamento, in percentuali variabili dal 10 al 40 per cento, del "prezzo di riferimento" (cioè la quota di rimborso a carico delle casse pubbliche) di circa 4.200 farmaci "fuori brevetto". Alcune aziende farmaceutiche non avevano abbassato di conseguenza il prezzo di vendita al pubblico di questi stessi farmaci, con il risultato che la differenza tra il prezzo di vendita e il "prezzo di riferimento" (cioè il rimborso massimo stabilito da Aifa) è ricaduta sugli assistiti, che hanno dovuto pagarla di tasca propria. In alcuni casi si trattava di pochi centesimi, ma in altri casi anche di somme più consistenti. Dopo alcune settimane il prezzo di molti di questi farmaci è stato poi riallineato, annullando di fatto il sovrapprezzo a carico dei cittadini. Per alcuni medicinali sono invece rimasti a tutt´oggi aumenti anche consistenti. Regione Lombardia ha deciso dunque di intervenire nuovamente su questi otto medicinali, accollandosi i costi in più fino al 30 settembre. La scelta di questo elenco di farmaci è stata determinata dalla gravità e delicatezza delle patologie coinvolte, dalla consistenza degli aumenti di prezzo ancora applicati a questi medicinali o dal fatto che per questi stessi farmaci non è prevista la distribuzione diretta attraverso le strutture territoriali.  
   
   
BOLZANO: CENTRI DI ECCELLENZA IN ONCOLOGIA E MEDICAL SCHOOL  
 
Bolzano, 21 luglio - Introdurre standard qualitativi nella chirurgia oncologica in tutti gli ospedali del territorio provinciale: è uno degli obiettivi fissati dall´assessore Richard Theiner nell´ambito della riforma clinica, illustrato il 20 luglio ai giornalisti assieme ai preparativi per l´avvio della Medical School. Ricordati i principi della riforma clinica in fase di attuazione (riduzione dei ricoveri ospedalieri, solamente per pazienti in fase acuta, mentre i malati cronici saranno presi in carico dai servizi territoriali), l´assessore Theiner ha sottolineato che "la prevenzione diventerà sempre più importante." Attualmente è offerto un programma provinciale di screening per la prevenzione dei tumori femminili (mammelle e cervice uterina). Theiner ha ricordato che "i tumori saranno la causa principale di morte nei prossimi anni, pertanto assumono carattere prioritario nell’assistenza sanitaria." Annualmente si registrano in Alto Adige 2.900 nuovi casi e ogni anno mille decessi. La Giunta intende quindi creare i presupposti "per l’introduzione di standard qualitativi nella chirurgia oncologica in tutti gli ospedali del territorio provinciale", ha spiegato l´assessore. Il progetto viene condotto con la supervisione del professor Alfred Königsreiner (Chirurgia dei trapianti di Tübingen) e con la collaborazione dell´Istituto nazionale tumori di Genova. "Scegliamo la strada della qualità, perchè qui non si parla di interessi di comprensorio ma di vita", ha sintetizzato Theiner. La qualità diventa parametro di riferimento in tutti i settori: se lo standard internazionale non si raggiunge, la prestazione non viene offerta in Alto Adige. Questo aspetto si collega a una scadenza ormai prossima e cruciale per una zona di confine, quella della libera circolazione del paziente: "Dal 25 ottobre 2013 i cittadini potranno recarsi anche in altri Paesi Ue per usufruire delle prestazioni sanitarie cui hanno diritto nel loro paese di origine", ha infatti ricordato Theiner. Per l´Alto Adige la novità è di grande portata e significa aprirsi alla concorrenza internazionale: "Ai cittadini vogliamo garantire un punto di riferimento a livello provinciale, dove potranno informarsi sui propri diritti negli Stati Ue e sugli standard qualitativi", ha detto Theiner. Un progetto a cui la Giunta sta lavorando è quello della Medical School, misura per ridurre la carenza di medici in Alto Adige, dove ogni anno sono necessari circa 80 giovani che iniziano lo studio di medicina. "Per coprire il fabbisogno puntiamo all´istituzione di una facoltà di medicina alla Libera Università di Bolzano: insegnamento trilingue, cinque anni di corso, collaborazione con il Tirolo e un´universitá italiana, dove assolvere parte dello studio", ha anticipato l´assessore Theiner. La Provincia è in attesa dell´ok del Ministero.  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: CHIODI, PRESTO UN PIANO SUL "PERCORSO NASCITA" A TUTELA SALUTE MADRE E BAMBINI. TROPPI PARTI CESAREI  
 
L´aquila, 21 luglio 2011 - Sempre nell´ottica di un sistema sanitario puntuale ed efficiente, il Commissario ad acta, presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, sta lavorando con i propri Uffici alla definizione di un Piano sul "Percorso nascita". "L´organizzazione mondiale della Sanità ha individuato nel miglioramento della qualità della vita della madre e del bambino uno degli obiettivi sanitari prioritari - è il presupposto del Commissario Chiodi - e la Regione si sta attivando per realizzare un Piano efficace, attraverso l´analisi e la conoscenza dei problemi del percorso nascita, per l´individuazione delle soluzioni migliori e più moderne". In Abruzzo la criticità più evidente è rappresentata dal numero dei parti cesarei, tra i più alti d´Italia. "Nel 2009 - conferma il sub Commissario, Giovanna Baraldi - il tasso grezzo dei parti primari, nelle nostre strutture, mostra una media del 34%, che risulta superiore a quella nazionale del 29%. Inoltre, tra le singole strutture, si evidenzia una grande variabilità che va dal 30 fino addirittura al 60%". I parti cesarei sono particolarmente elevati laddove il numero di bambini nati è più basso. La Baraldi sottolinea altresì come "alcune unità operative situate in città del nord, ma anche del sud, raggiungano percentuali inferiori al 10%, esempio Milano, Bergamo, Treviso, Napoli" e come "il taglio cesareo meriti approfondimenti molto particolari, pure per gli aspetti medico-legali". Per Commissario e sub Commissario "sicuramente in Abruzzo vi è un abuso". Da qui l´idea di un Piano sul "Percorso nascita", con l´obiettivo, assicura Chiodi "di razionalizzare la rete delle strutture ospedaliere e territoriali, con un´attenzione particolare all´emergenza-urgenza e ad un programma di educazione e di formazione sanitaria". "Inoltre - aggiunge - è necessario avviare un processo di valutazione e sorveglianza di indicatori di qualità e di esito". "Nei prossimi giorni - annuncia il Commissario - la proposta verrà presentata per la discussione ai professionisti, responsabili delle unità operative coinvolte, al fine di giungere, con il loro contributo tecnico-scientifico e di esperienza, ad un progetto credibile e realizzabile". "E´ l´ulteriore dimostrazione di come questo Esecutivo continui a promuovere su tutto il territorio regionale una sanità migliore, di qualità, in grado di rispondere in maniera adeguata ad ogni necessità della comunità abruzzese", conclude il Commissario Chiodi.  
   
   
PREVENZIONE: GIUNTA ABRUZZESE, 80 ML EURO PER CAMPAGNA INFORMATIVA DE FANIS,OK A REGOLAMANTO PER MACELLAZIONE CARNI A DOMICILIO  
 
 Pescara, 21 luglio 2011 - Allo scopo di prevenire le malattie croniche attraverso adeguate politiche di contrasto ai quattro principali fattori rischio per la salute rappresentati da una scorretta alimentazione, da inattività fisica, tabagismo e abuso di alcol, la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Sicurezza alimentare, alla Veterinaria ed alla Prevenzione collettiva, Luigi De Fanis, ha approvato il documento "Guadagnare salute in Abruzzo" che rientra nel "Programma di sostegno alle funzioni di interfaccia tra le Regioni e le Province autonome ed il Centro nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (Ccm)" . "Il nostro Paese, - ha spiegato l´assessore De Fanis - in linea con le indicazioni dell´Unione Europea e dell´Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2007 ha fatto proprio il programma strategico ´Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari´ proprio nell´ottica di promuovere una corretta cultura dell´alimentazione nelle scuole ed all´interno delle famiglie e di limitare, il più possibile, l´uso di tabacco, di alcol e di sostanze stupefacenti anche tra i genitori. Come Regione abbiamo, pertanto, ritenuto necessario potenziare azioni di prevenzione già in atto nel territorio abruzzese in quattro aree specifiche di intervento: quella dell´obesità, quella relativa all´attività fisica, quella inerente le problematiche del fumo e quella collegata all´abuso di alcol. Nel dettaglio, sono state destinate risorse per oltre 80 mila euro al fine di avviare una campagna informativa regionale rivolta alla popolazione per promuovere stili di vita salutari". La Giunta regionale, sempre su proposta dell´assessore De Fanis, ha, inoltre, approvato il regolamento di attuazione della legge regionale 50 del 2004 (modificata poi dalla legge regionale 45 del 2010) che disciplina la macellazione per il consumo familiare di animali di allevamento delle varie specie. Tale regolamento, che ora dovrà passare al vaglio del Consiglio regionale, prevede che, oltre alla normale macellazione dei cosiddetti animali di bassa corte (polli, conigli e suini), sia possibile, anche se con delle limitazioni, la macellazione a domicilio anche degli ovi-caprini e degli struzzi. "E´ evidente l´aspetto migliorativo e di novità di questo regolamento - afferma De Fanis - che, oltre ad essere perfettamente in linea con i regolamenti comunitari, va anche incontro alle esigenze di tanti privati che fino ad ora, pur non avendo scopi commerciali, sono stati costretti a sobbarcarsi ingenti spese per la macellazione nei mattatori comunali e per il trasporto degli animali. Ovviamente, sarà sempre attiva la rete di controlli saniatari e di laboratorio attraverso le Asl e l´Istituto Zooprofilattico di Teramo. Per cui, oltre ad essere salvaguardate tutte le norme igieniche e sanitarie e quindi la salubrità delle carni destinate al consumo domestico, vengono ad essere tutelate anche quelle relative al benessere degli stessi animali". Le limitazioni alla macellazione riguardano i suini, gli ovi-caprini e gli struzzi.  
   
   
SANITÀ E FEDERALISMO NEL MEZZOGIORNO, VENERDÌ CONVEGNO CON CALABRÒ  
 
Napoli, 21 luglio 2011 - "Sanità, il Sud alla prova del Federalismo, quali rischi per le Regioni Meridionali nell´era dei costi standard": è questo il tema del convegno che si terrà venerdì 22 con inizio alle ore 9,15 presso l´Ipe, Istituto per le Ricerche e le Attività educative, a Riviera di Chiaia 264. L´iniziativa, promossa da The European House Ambrosetti e dal senatore Raffaele Calabrò, consigliere per la Sanità della Regione Campania, a pochi giorni dall´approvazione della manovra finanziaria e alla vigilia del completamento della devolution, mette al centro gli impatti dei recenti provvedimenti sul federalismo fiscale e le ricadute della manovra sui sistemi sanitari delle Regioni del Sud. Il convegno vuole essere un´occasione di approfondimento e di confronto sulle iniziative da adottare per offrire ai cittadini del Mezzogiorno un´assistenza sanitaria adeguata. E´ prevista la partecipazione, tra gli altri, di Francesco Casavola, presidente emerito della Corte Costituzionale, Cristiana Coppola, vice presidente Confindustria con delega al Mezzogiorno, Ernesto Mazzetti, docente dell´Università Federico Ii, di rappresentanti del Governo e delle Regioni del Mezzogiorno.  
   
   
BOLZANO: SPESA SANITARIA CONTENUTA, NUOVA ORGANIZZAZIONE SUL TERRITORIO  
 
Bolzano, 21 luglio 2011 - Semplificazione amministrativa e contenimento dei costi, potenziamento delle associazioni tra medici, aumento dei servizi sul territorio: sono alcune delle piste necessarie per completare la riforma sanitaria. L´assessore Theiner ha illustrato il 21 luglio questi interventi nel corso del Colloquio di metà legislatura con i giornalisti. Negli ultimi anni l´aumento medio dei costi nella sanità si è attestato sul 3%, "in una posizione più favorevole rispetto a numerose altre regioni italiane, ma anche rispetto all’Austria, alla Germania e alla Svizzera, che a livello di standard di prestazione sono i nostri termini di paragone", ha ricordato l´assessore Theiner. L´impostazione di fondo della riforma sanitaria varata dalla Giunta provinciale prevede il regime di degenza ordinaria solo se necessario e il regime ambulatoriale laddove possibile: "Un concetto che si accompagna con il potenziamento delle associazioni mediche e degli ambulatori di medicina di gruppo, per garantire un´adeguata offerta di prestazioni mediche sul territorio in tutto l´arco della giornata", ha spiegato Theiner. In tal modo i malati cronici saranno presi in carico dai servizi territoriali con la corrispondente riduzione dei ricoveri ospedalieri (riservati ai pazienti in fase acuta) e del sovraffollamento al pronto soccorso. A livello distrettuale si vuole ampliare anche il servizio di disponibilità immediata del personale infermieristico. In parallelo viaggiano le misure di contenimento sul piano amministrativo: abbattere i doppioni, semplificare i processi amministrativi (ad esempio, centralizzazione di acquisti, coordinamento centrale del sistema informativo, conteggio centralizzato delle pensioni), uniformare le procedure. Il tutto con una stuttura più snella: "Ricordo che nell´Azienda sanitaria i posti di direttore e dirigente amministrativo saranno ridotti da 123 a 81 unità entro fine anno, un risparmio di un terzo", ha osservato Theiner.  
   
   
BADANTI, NUOVE QUOTE DI INGRESSO DI MANODOPERA EXTRA U.E. NUOVI INGRESSI AUTORIZZATI (114) SI RIFERISCONO QUASI ESCLUSIVAMENTE ALLE NAZIONALITÀ UCRAINA E MOLDAVA  
 
Trento, 21 luglio 2011 - La Provincia autonoma di Trento ha ottenuto dal Ministero del lavoro nuove quote di ingresso di manodopera proveniente da Paesi non appartenenti all’Unione europea per l’attività di assistenza alla persona (badanti). Ad inizio anno erano state 200 le quote assegnate al Trentino per l’attività di badantato, un numero insufficiente a rispondere alle esigenze di assistenza di persone proveniente dalle famiglie. Infatti, le 200 quote erano andate esaurite in brevissimo tempo mentre erano pervenute altrettante domande che, pur essendo state presentate pressoché contestualmente alle altre, non avevano potuto ottenere una risposta positiva. Le ulteriori quote (114) che la Provincia è riuscita ad ottenere sono riferite quasi esclusivamente alle nazionalità ucraina e moldava, rispetto alle quali si era riscontrata la parte preponderante delle domande rimaste escluse, con in aggiunta alcune quote per lavoratori provenienti da Perù, Bangladesh e Senegal. In merito alle nuove quote, è da precisare che esse verranno utilizzate per recuperare le domande già presentate entro la data del 30 giugno 2011 e quindi non ci sarà, nel modo più assoluto un altro click-day, ossia una nuova corsa a rinviare le domande in via telematica. Le famiglie che hanno fatto domanda per ottenere una badante verranno contattate direttamente dagli uffici competenti fino ad esaurimento delle quote a disposizione. E’ da sottolineare che le autorizzazioni verranno rilasciate solo nei casi in cui vi siano effettivamente le necessità di cura ed assistenza, ossia a fronte di una adeguata documentazione medica che attesti tale necessità. Inoltre, è da tener presente che verranno lavorate d’ufficio solo le pratiche che assegnano al lavoratore straniero richiesto la qualifica di assistente alla persona non autosufficiente, garantendo il corrispondente livello contrattuale (C super). Chi avesse indicato erroneamente una qualifica ed un inquadramento diversi, pur dovendo far fronte a bisogni di assistenza, potrà contattare comunque il Servizio lavoro della Provincia per la correzione della pratica e poter partecipare così all’assegnazione delle quote a disposizione. Tale richiesta di riesame della pratica dovrà essere effettuata tempestivamente, entro il giorno 12 agosto.  
   
   
VDA: I PROGETTI DI COOPERAZIONE IN SENEGAL  
 
Aosta, 21 luglio 2011 - Eliminare la povertà estrema e la fame, raggiungere l´istruzione primaria universale, promuovere l’uguaglianza di genere, diminuire la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l’aids, la malaria e le altre malattie, assicurare la sostenibilità ambientale e sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo sostenibile. Sono questi gli obiettivi di sviluppo che la Regione Valle Aosta persegue, promuovendo e favorendo interventi di cooperazione allo sviluppo e di solidarietà internazionale, come sancito dalla Dichiarazione del Millennio dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Tra i progetti di cooperazione finanziati dalla Regione ci sono anche alcune attività realizzate dall’Associazione valdostana Diakonia in Senegal, che sono state presentate ai cittadini in una serata informativa organizzata a Palazzo regionale, lunedì 18 luglio scorso. Augusto Rollandin - Presidente della Regione - “Credo che con il Senegal abbiamo da tempo un rapporto molto intenso, ci sono investimenti, c’è un programma di aiuti per lo sviluppo, per aiutarli a crescere e a diventare sempre più autonomi, sempre più indipendenti, in particolare nel settore agricolo, che è il settore all’interno del quale si può sperimentare e grazie al quale si può aiutare a vincere i problemi della fame, i problemi della desertificazione: questi sono progetti importanti, concreti, che vedono la presenza della Valle d’Aosta in modo significativo”. Diakonia, fondata nel 1994, è l’Associazione dei volontari della Caritas diocesana. Impegnata inizialmente nell’avvio di attività a favore delle persone bisognose della regione, come il magazzino di raccolta e distribuzione degli indumenti e arredi, la tavola amica e il dormitorio, l’Associazione ha in un secondo tempo intrapreso anche progetti di cooperazione nei Paesi in via di sviluppo, come il Senegal, e in particolare nella regione di Kaolack, città gemellata con Aosta. Luigino Vallet, delegato associazione Diakonia - “Ormai sono circa 20 anni che operiamo a Kaolack, nella regione di Kaolack, che è molto grande, molto estesa, ha circa 2 milioni di abitanti, su diversi tipi di strumenti, in particolare strumenti che riguardano il microcredito, per lo sviluppo delle comunità agricole e altri tipi d’iniziative come la realizzazione di points de santé, di scuole. Ultimamente ci siamo soffermati su progetti che avessero una sostenibilità nel tempo, in particolare mi sembra che il microcredito sia uno strumento importante soprattutto a favore della donna, che è un po’ l’attore e il nostro collaboratore principale per quanto riguarda lo sviluppo in quei territori. Poi, a Kaolack, abbiamo da qualche anno preso in carico - e la Regione e il Comune di Aosta, ricordo che Aosta è gemellata con Kaolack, ci hanno sostenuto, in termini di cofinanziamento - un’attività che riguarda la sanitarizzazione, cioè tutta quella parte d’inquinamento derivata soprattutto dalla plastica e dai residui che vengono buttati in giro nella città, e il contrasto all’inquinamento delle falde acquifere. Questa mi sembra sia la parte più delicata e importante del progetto che con la Regione stiamo realizzando dallo scorso anno, e per due quartieri pensiamo di portarlo a termine entro fine anno”. Nel corso della serata, sono state presentate in particolare le attività avviate per il miglioramento della qualità ambientale di Kaolack, le iniziative finalizzate al rilancio dei centri di formazione professionale agricola, che rappresentano le uniche strutture sul territorio in grado di fornire a giovani e adulti una formazione pratica nel settore, e le azioni di sostegno e di assistenza tecnica nei confronti degli agricoltori. Luigino Vallet, delegato associazione Diakonia “C’è questo intervento di formazione nei confronti degli agricoltori, quelli che hanno scelto di fare l’agricoltore, attraverso un modello adattato alla realtà senegalese, esportato dall’esperienza che ha fatto Don Duverney qui in Valle d’Aosta con gli agricoltori valdostani.” Don Claude Duverney, noto in Valle d’Aosta per gli anni trascorsi all’Institut Agricole Régional quale direttore della ricerca e per la lunga attività di assistenza agli agricoltori valdostani per il miglioramento delle coltivazioni, dopo la pensione ha scelto di andare in Senegal, d´intesa con le relative Diocesi, a continuare a tempo pieno un lavoro di assistenza a distanza da lui iniziato negli anni nel periodo estivo. Don Claude Duverney “Diakonia mi ha molto appoggiato, prima con i contatti con il Comune di Aosta e poi con la Regione e poi anche attraverso la Caritas, per un progetto finanziato dalla conferenza episcopale italiana di lotta biologica contro il ragnetto rosso, una specie molto particolare, molto aggressiva sugli orti, in particolare sul pomodoro, la melanzana e la melanzana africana. Ho anche cercato di orientare il lavoro sulla Caritas Kaolack, perché io sono solo di passaggio, anche se sono lì da 8 anni e mezzo e spero rimarrò qualche altro anno, però l’importante è avere la continuità e Caritas Kaolack è molto efficace in questo senso”. Il centro Caritas di Kaolack può contare sul lavoro di 42 persone, impegnate in diversi progetti promossi e finanziati non soltanto dalla comunità europea ma anche da enti cattolici internazionali di assistenza come il Secours Catholique in Francia e il Misereor in Germania. Don Claude Duverney “Sono responsabile spirituale della Caritas, rappresentante del Vescovo, sono l’unico bianco tra l’altro all’interno dell’organizzazione, cosa che non pone alcun problema. La Caritas agisce prima sull’acqua, ha fatto molti pozzi, più di un centinaio di pozzi, si va a cercare l’acqua a 350 metri. Però non basta fare un pozzo, non basta fare un progetto, bisogna avere un seguito, quindi delle persone che possano sorvegliarne la gestione”.  
   
   
ALTRI 5 MILIONI PER IL FONDO NASKO  
 
Milano, 21 luglio 2011- La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, ha deciso di rifinanziare con 5 milioni di euro (1 per il 2011 e 4 per il 2012) il Fondo Nasko. Avviata nell´ottobre 2010 con una dotazione di 5 milioni, questa iniziativa è destinata alle donne che rinunciano a una interruzione di gravidanza che sarebbe causata da problemi economici e che accettano e rispettano un piano personalizzato, formulato in collaborazione con i Consultori familiari o i Centri di Aiuto alla Vita. A ogni donna vengono erogati 250 euro mensili per 18 mesi (4.500 euro in tutto), suddivisi tra il periodo precedente il parto e il periodo successivo alla nascita del bambino, oltre che una serie di servizi che possono comprendere, tra le altre cose, la fornitura di vestiti usati, passeggini e tutto l´occorrente per accudire al meglio i neonati. "Il fondo Nasko - commenta Boscagli - è una iniziativa che si è dimostrata utile e adeguata a rispondere a un bisogno sentito. Lo testimoniano i 1.113 progetti di aiuto già avviati dallo scorso ottobre. Nonostante la difficile situazione dei bilanci pubblici abbiamo deciso di investire nuovi fondi in questo progetto per venire incontro alle tante necessità che ancora ci sono".  
   
   
SANITA’: FONDI TELETHON PER RICERCHE IRCCS MEDEA DI CONEGLIANO. COLETTO: “ULTERIORE CONFERMA LIVELLO NOSTRI RICERCATORI”  
 
 Venezia, 21 luglio 2011 - Due importanti progetti di ricerca sulle malattie rare proposti dall’Istituto Scientifico Irccs Medea di Conegliano (Treviso) sono stati ammessi ai finanziamenti tramite i fondi raccolti da Telethon. Entrambi gli studi sono realizzati dal dottor Andrea Daga e riguardano la paraplegia spastica ereditaria ed una particolare forma di neuropatia ottica. “Si tratta di un successo di grande rilievo – sottolinea l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto – che dimostra il sempre elevato livello qualitativo della ricerca sanitaria in Veneto e le importanti esperienze maturate in questo senso dall’Istituto Medea, da tempo una delle realtà di punta nella nostra Regione”. Coletto sottolinea che dei circa 27 milioni raccolti da Telethon per tutta Italia, 1,5 milioni sono stati assegnati a progetti di ricerca veneti, realizzati, oltre che dal Medea di Conegliano, dai laboratori dell’Università di Padova e dall’Istituto Veneto di Medicina Molecolare: “il segno – dice Coletto – che le eccellenze in materia di ricerca sono più d’una e interessano diffusamente i centri del Veneto”. Al Medea di Conegliano, il dottor Daga potrà proseguire i suoi studi sull’atlastina, una proteina alterata nei pazienti affetti da una delle più gravi forme di paraplegia spastica ereditaria, una malattia neurodegenerativa che colpisce particolarmente il midollo spinale ed il cervelletto, la porzione del nostro cervello responsabile del coordinamento dei movimenti. Lo scopo è definire il meccanismo patologico responsabile di questa particolare forma di paraplegia, associata alla mutazione di un gene. Lo stesso ricercatore prenderà inoltre parte ad un progetto multicentrico su una malattia genetica della vista, la neuropatia ottica di Leber, in collaborazione con altri tre gruppi di ricerca di Bologna, Bari e Trieste. Dalla nascita di Telethon sono già 36,2 i milioni di euro assegnati a progetti di ricerca proposti dal Veneto.  
   
   
SANITÀ: L´UMBRIA A CONFRONTO CON ALTRE REGIONI. DOMANI, 22 LUGLIO, SEMINARIO A PERUGIA  
 
 Perugia, 21 luglio 2011 - Sarà la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, a concludere con una conferenza stampa (alle ore 12, nel Salone D´onore di Palazzo Donini), a Perugia, il seminario su "Costi standard e governance federalista per la sanità; qualità ed efficienza in sanita´. L´umbria a confronto con le altre Regioni" che si terrà domani, venerdì 22 luglio, dalle ore 10 nel Salone D´onore di Palazzo Donini, a Perugia. I lavori verranno introdotti da Paolo Di Loreto, membro della Struttura tecnica di monitoraggio della Conferenza Stato-regioni (Stem). Interverranno: Emilio Duca, Direttore regionale salute, su "Il posizionamento dell´Umbria nelle indagini di valutazione della performance dei Servizi sanitari regionali" e Nicola C. Salerno, Senior Economist di Cerm (Centro di ricerca Competitività, regolazione, Mercati) su "I rapporti Saniregio 2011 e Benchmarking su profili di spesa per età: metodologia e risultati". Nicola Salerno, ricercatore del Cerm dall´Ottobre 2003, laureato in Economia Politica all´Università "Bocconi" di Milano, ha conseguito il Master in Economics e il dottorato di ricerca in Economia Politica. E´ stato analista all´Ufficio Finanziario di Mediobanca, assegnista all´Isae, funzionario presso il Gestore del Mercato Elettrico, consulente economico-finanziario al ministero dell´economia e delle finanze. Si occupa di welfare system e crescita, sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche, liberalizzazioni e regolazione dei mercati, economia e diritto.  
   
   
SELVINO (BG), GIUNTA DÀ VIA LIBERA A SKIDOME  
 
Milano, 21 luglio 2011 - Nuovo passo avanti verso la realizzazione dello skidome al coperto di Selvino (Bg). La Giunta regionale ha dato infatti il via libera alla promozione dell´Accordo di Programma tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Selvino, con l´adesione della società Neveland, per la realizzazione di infrastrutture per la pratica di sport invernali al coperto finalizzate al rilancio dell´offerta turistica e alla tenuta occupazionale dell´altopiano di Selvino. La delibera è stata presentata dal presidente Roberto Formigoni di concerto con gli assessori Marcello Raimondi (Ambiente, Energia e Reti), Daniele Belotti (Territorio e Urbanistica) e Stefano Maullu (Commercio, Turismo e Servizi). Quello di Selvino è il primo impianto al coperto in Italia e avrà la pista più lunga del mondo. Il finanziamento (50-60 milioni) necessario alla sua realizzazione è interamente a carico del privato. La fine dei lavori è prevista nel 2014, prima quindi di Expo. Il progetto consente lo svolgimento di pratiche sportive invernali tutto l´anno e riveste un ruolo di volano per il rilancio dell´attrattività turistica non solo del Comune di Selvino ma di tutta la Valle Seriana contribuendo alla creazione di nuovi posti di lavoro che garantiscano la tenuta economica del territorio. ´Si tratta di un´opportunità importante per il turismo non solo a Selvino ma in tutta la bergamasca e l´iniziativa è ancora più interessante perché permette di puntare su un turismo che vada a coprire periodi dell´anno diversi rispetto a quelli soliti dell´estate e delle feste natalizie´. E´ quanto dichiara Daniele Belotti, assessore regionale al Territorio e Urbanistica dopo il via libera alla promozione dell´Accordo di Programma tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Selvino, con l´adesione della società Neveland, per la realizzazione di infrastrutture per la pratica di sport invernali al coperto sull´altopiano di Selvino. ´A differenza di quanto sostenuto da alcuni - afferma l´assessore rispondendo alle critiche di qualche associazione ambientalista - si tratta di un´iniziativa rispettosa dell´ambiente´. ´Con la promozione di questo accordo di programma Regione Lombardia compie un ulteriore passo avanti verso il rilancio di tutta la Val Seriana. Un territorio che è stato profondamente colpito da questa crisi economica e la cui rinascita non può che passare attraverso la valorizzazione delle sue bellezze naturali e paesaggistiche, unite ad azioni mirate alla crescita occupazionale e allo sviluppo dell´industria turistica´. E´ quanto afferma l´assessore all´Ambiente, Energia e Reti della Regione Lombardia, Marcello Raimondi, commentando il via libera dato dalla Giunta lombarda all´Accordo di programma per lo skidome di Selvino (Bg). ´Mi riferisco in particolare - aggiunge Raimondi - ad importanti accordi di programma già varati dal Governo Formigoni, quello per il cotonificio Honegger di Albino e quello per il recupero produttivo delle cartiere Pigna ad Alzano, oltre all´accordo di programma per il rilancio dei comprensori sciistici dell´Alta Val Seriana e della Val di Scalve. Sono convinto che questa nuova struttura, unica in Italia ed innovativa sia sotto il profilo turistico e sportivo sia ambientale, saprà dare un importante contributo in questo senso attirando gli amanti degli sport invernali 365 giorni all´anno´. ´L´impianto di Selvino rappresenta un ulteriore tassello a sostegno degli sforzi di promozione turistica di un territorio già molto attivo e che ora avrà la possibilità di giocare le proprie carte con gli amanti degli sport invernali e, non dimentichiamolo, anche delle loro famiglie per l´intero anno. Sono convinto che un impianto come questo e l´utilizzo di moderne tecnologie come gli smarthphone farà di Selvino e della sua zona una capitale dello sci e del turismo´. Questo il commento dell´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia, Stefano Maullu, all´Accordo di programma per la realizzazione dello skidome di Selvino.  
   
   
RIZZI: SENTENZA CONI SU MORZENTI PENALIZZA SCI  
 
Milano, 21 luglio 2011- "Quella avviata dall´Assessorato allo Sport e Giovani di Regione Lombardia con l´ex presidente nazionale della Fisi Giovanni Morzenti è stata una concreta e proficua collaborazione. Insieme infatti, in questo primo anno di legislatura, abbiamo avviato numerosi importanti progetti a favore degli sci club e della montagna lombarda". Commenta cosi l´assessore allo Sport e Giovani di Regione Lombardia Monica Rizzi la decisione dell´Alta Corte di Giustizia del Coni che, invalidando le elezioni federali del 2010, ha sollevato dall´incarico Giovanni Morzenti. "Una decisione che - ha proseguito l´assessore Rizzi -, a giudicare dalle decine di telefonate e lettere ricevute da numerosi sci club lombardi, sta creando non poca preoccupazione". Al di là di tutto, infatti, Morzenti, da uomo di montagna quale è, ha sempre rappresentato per il mondo degli sport invernali un punto di riferimento stabile e sicuro. "Questa vicenda, che si trascina da mesi - sottolinea l´assessore Rizzi - sta facendo del male a tutto il mondo sportivo che, lo ricordo, produce una buona parte del Pil nazionale". Due in particolare le iniziative messe in cantiere lo scorso anno dall´Assessorato allo Sport e Giovani di Regione Lombardia in collaborazione con l´ex presidente Morzenti: la prima riguarda il progetto Race in the City, che il 12 e 13 gennaio porterà le gare al Castello Sforzesco; la seconda riguarda invece la formazione dei maestri di sci. "Per garantire loro una preparazione altamente professionale - spiega Monica Rizzi - abbiamo infatti recentemente ipotizzato un accordo a tutela, in primo luogo, della sicurezza delle migliaia di sciatori, giovani e meno giovani presenti sulle piste delle nostre montagne. Adesso non sappiamo onestamente quale sarà il futuro di questa ipotesi di accordo". "Pur non entrando nel merito della decisione della Corte - sottolinea l´assessore - la mia speranza è di poter collaborare attivamente con il prossimo presidente Fisi, per il bene dello sport invernale, dei suoi operatori e di tutti i praticanti".  
   
   
ATLETICA: A EUROPEI JUNIORES IN ESTONIA PROMOZIONE FRIULI OCCIDENTALE PRESENTATO A CASA ITALIA IL PORTALE PORDENOEWITHLOVE  
 
Trieste, 21 luglio 2011 - Pordenone piace agli estoni. E´ quanto emerso in occasione della trasferta a Tallinn per i Campionati europei juniores di atletica leggera in programma proprio in questi giorni nella capitale della repubblica baltica. Ad attrarre il pubblico sono state le belle immagini del Friuli Occidentale che fanno da cornice allo stand allestito da Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone, Camera di Commercio e Consorzio Pordenone Turismo, all´interno di "Casa Italia", con l´obiettivo proprio di promuovere il territorio della Destra Tagliamento. L´attenzione è caduta anche sulle foto di una brochure appositamente realizzata da Pordenone with love, il brand del turismo pordenonese, andata letteralmente a ruba dopo solo due giorni. "Il cuore rosso della provincia - sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Pordenone Giovanni Pavan - colpisce anche a Tallinn. E´ stato molto piacevole vedere un folto pubblico di persone di tutte le età avvicinarsi a chiedere informazioni ed andare via con le nostre pins attaccate al petto. Si sa che questi popoli amano molto la nostra bella Italia e molti di loro ci sono già stati per visitare le note città turistiche. Proprio per questo, però, sono curiosi di scoprire nuove mete. Pordenone sembra proprio fare al loro caso". Tranquillità, natura, vicinanza al mare ed alla montagna ma anche a città d´arte o piccoli borghi, sono stati i punti di forza della proposta turistica pordenonese anche in occasione della prima delle 4 presentazioni in programma a Freedom Square. Luca Penna, direttore di Concentro ed Anna Donda del Consorzio Pordenone Turismo hanno illustrato le molte proposte di visita: dalle zone Patrimonio dell´Unesco (Dolomiti Friulane e Palù del Livenza), ai grandi eventi culturali (Giornate del Cinema Muto, Dedica e pordenonelegge) e sportivi (come ad esempio Magraid o gli Internazionali di Tennis di Cordenons). Per tutti, in conclusione, un brindisi a base di "Friulano" e formaggio Montasio offerti dai rispettivi consorzi. Anche questo un altro apprezzato modo per conquistare gli abitanti di Tallinn. Gli appuntamenti in casa Italia proseguiranno anche nei prossimi giorni. Domani verrà dato spazio all´enogastronomia e alla cultura mentre sabato toccherà all´assessore regionale allo sport Elio De Anna illustrare i grandi eventi culturali e sportivi in Friuli Venezia Giulia. Sempre sabato l´assessore incontrerà l´ambasciatore italiano a Tallin e una serie di autorità locali.  
   
   
SPORT. MONDIALI SCI NAUTICO A MILANO,RIZZI:GRANDE SUCCESSO  
 
Milano, 21 luglio 2011 - ´E´ un grosso successo per tutto lo sport nazionale, per la Lombardia, per Milano ma soprattutto per l´assessore allo Sport della Provincia di Milano, l´amica e collega Cristina Stancari, che si è battuta come una vera leonessa per portare all´Idroscalo due manifestazioni di così assoluto prestigio. A lei vanno i miei più sentiti complimenti´. Con queste parole l´assessore allo Sport e Giovani di Regione Lombardia, Monica Rizzi, ha commentato la decisione di assegnare all´Idroscalo di Milano i Campionati del Mondo di Sci Nautico per disabili del 2013 ed i Campionati del Mondo di Sci Nautico (discipline Classiche) del 2015. ´E´ l´ennesima dimostrazione del fatto che la Lombardia è dotata di strutture sportive di valore mondiale - ha aggiunto l´assessore Rizzi -. Restiamo una terra di sport ma anche di natura, tradizione, cultura. Tutte cose da scoprire nel 2015 anno in cui oltre a questi Campionati del Mondo ci sarà l´Expo´.