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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Novembre 2011
APPELLO DI ROLLANDIN, DELLAI E DURNWALDER AL GOVERNO PER TUTELA MINORANZE  
 
Aosta, 2 novembre 2011 - Il Presidente della Regione Valle d’ Aosta, Augusto Rollandin, ha condiviso con i Presidenti delle Province Autonome di Trento e Bolzano, Lorenzo Dellai e Luis Durnwalder, un documento nel quale viene chiesto al Governo di rivedere i tagli alle convenzioni tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Rai per le trasmissioni di programmi radiofonici e televisivi a tutela delle minoranze linguistiche, annunciati dal sottosegretario con delega all’editoria Paolo Bonaiuti, nel corso dell’audizione in Commissione Cultura della Camera dei Deputati. Il documento è stato ratificato questa mattina, giovedì 27 ottobre, a Roma, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e ora verrà presentato al Governo, al quale viene rivolto l’invito a «non compromettere l’effettività della tutela delle minoranze linguistiche - riconosciuta dall’art. 6 della Costituzione ed attuata con la legge 15 dicembre 1999, n. 482, nonché dalle norme a tutela delle specificità linguistiche contemplate nei rispettivi Statuti speciali e nelle relative norme di attuazione in vigore o in corso di approvazione - resa effettiva, nel settore dell’editoria, anche grazie alla stipulazione delle Convenzioni per le trasmissioni di programmi radiofonici e televisivi in lingua francese nella Regione autonoma Valle d’Aosta e in lingua tedesca e ladina nelle Province autonome di Trento e Bolzano ». Nel documento è stata inoltre sottolineata «l’importanza dell’informazione plurilingue attraverso la capillare presenza delle strutture regionali della Rai sul territorio e richiesta una particolare attenzione alle realtà professionali presenti nelle diverse sedi regionali della Rai, impiegate in particolare per la realizzazione di programmi radiofonici e televisivi per la diffusione, la conoscenza e il mantenimento delle lingue minoritarie. Professionalità che potrebbero risentire dei paventati tagli, con un risvolto negativo anche dal punto di vista occupazionale e quindi con una ripercussione sfavorevole sul sistema economico e sociale già gravemente compromesso dalla crisi ».  
   
   
FATTURATI ACCERTATI DALL’OSSERVATORIO FCP-ASSOINTERNET PER IL PERIODO GENNAIO-SETTEMBRE 2011 RAFFRONTATI AL PERIODO GENNAIO-SETTEMBRE 2010.  
 
 Milano, 2 novembre 2011 - I dati sono relativi esclusivamente alle 2 tipologie Display e Affiliate le quali registrano rispettivamente il +18% per il Display e il +11% per Affiliate con un +15% del totale. Qui di seguito vi indichiamo il commento ai dati di questo mese del Presidente Fcp-assointernet Carlo Poss: la pubblicità Display registra a Settembre l’incremento più alto dell’anno + 24% vs lo scorso anno. Ottimo anche l’andamento di Affiliate (Performance e Classified), che porta l’intero comparto Internet ad una crescita stabile intorno al 15% nel periodo Gennaio/settembre.
Fatturato per mese a Settembre 2011 con totale dell´anno precedente e con delta percentuale per Display e Affiliate
Fatturato Netto (in migliaia di euro)
       Mese               Display           Affiliate          Totale
                        2010 2011 Diff. % 2010 2011 Diff. % 2010 2011 Diff. %
Gennaio 15.278 18.424 20,6% 11.219 14.954 33,3% 26.497 33.378 26,0%
Febbraio 21.260 24.709 16,2% 16.024 16.909 5,5% 37.284 41.618 11,6%
Marzo 28.567 33.173 16,1% 17.731 17.983 1,4% 46.298 51.156 10,5%
Aprile 25.517 32.497 27,4% 16.138 20.070 24,4% 41.655 52.568 26,2%
Maggio 33.248 37.662 13,3% 18.335 18.900 3,1% 51.584 56.562 9,7%
Giugno 36.488 38.638 5,9% 25.120 28.267 12,5% 61.608 66.905 8,6%
Luglio 21.869 25.850 18,2% 15.509 15.162 -2,2% 37.378 41.012 9,7%
Agosto 9.921 11.816 19,1% 8.602 9.101 5,8% 18.523 20.917 12,9%
Settembre 26.837 34.968 30,3% 24.707 28.958 17,2% 51.544 63.926 24,0%
Ottobre 33.656 0 N/a 20.759 0 N/a 54.415 0 N/a
Novembre 37.505 0 N/a 25.186 0 N/a 62.690 0 N/a
Dicembre 44.155 0 N/a 30.823 0 N/a 74.978 0 N/a
Totale progressivo 218.986 257.738 17,7% 153.385 170.304 11,0% 372.371 428.042 15,0%
Totale 334.301 N/a N/a 230.152 N/a N/a 564.453 N/a N/a
Nota:
Display = In pagina + Fuori pagina + Video adv + Mobile advertising direct + Mobile advertising display + Newsletters/e-mail advertising + Altre tipologie
Affiliate = Performance + Classified/directories
I valori rappresentano i fatturati pubblicitari (aggregati per tipologia di prodotto) delle Concessionarie che dichiarano i propri dati all´Osservatorio Fcp-assointernet.
Per la tipologia Search il dato comprende il valore stimato dall´Osservatorio Fcp-assointernet del fatturato di Google.
Le Concessionarie che dichiarano i propri dati all´Osservatorio Fcp-assointernet sono: Advit; Arcus; Banzai; Buongiorno; Classpubblicità;
Dada; Ed. Condé Nast; Finelco; Hearst; Hi Media; Leonardo Adv; Libero Srl; Manzoni; Matrix; Mediamond; Microsoft Msn.it; Publikompass;
Publitalia; Rcs; Reed Business; Seat; Sipra; Sky Pubblicità; Spe; Spm; Sportnetwork; Tag Advertising; Tgadv; Tiscali; Tradedoubler; Webads;
Websystem Il Sole 24 Ore; Yahoo!italia.
Fonte: Osservatorio Fcp Assointernet
 
   
   
APRE I BATTENTI IL MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA UN LUOGO PER VALORIZZARE LA CINEMATOFRAFIA ITALIANA UN PERCORSO PER CONOSCERE E RICERCARE NUOVI TALENTI  
 
Milano, 2 novembre 2011 - Trecento metri quadri, 50 milioni di km di pellicola, 20.000 manifesti rarissimi, 100.000 istantanee e 300 preziosi cimeli, tra cui lanterne magiche, l´apparecchio cinematografico originale dei fratelli Lumière e il cinematografo Pacchioni (realizzato appena dopo l´apparecchio dei Lumière). Sono i numeri del Mic, il Museo Interattivo del Cinema, ospitato all´interno dell´ex Manifattura Tabacchi di Milano. La struttura, realizzata dall´Assessorato alla Cultura di Regione Lombardia con Fondazione Cineteca Italiana, è stata presentata il 27 ottobre alla stampa dall´assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi e dal sottosegretario al Cinema di Regione Lombardia Massimo Zanello. Sono intervenuti anche il direttore della Fondazione Cineteca Italiana Matteo Pavesi e il segretario generale della Fondazione Cineteca Italiana Luisa Comencini. ´Questo importante traguardo - ha sottolineato l´assessore Buscemi - è il frutto di un lavoro avviato dalla Regione, che ha portato la ristrutturazione complessiva dell´area dell´ex Manifattura. Un obiettivo di governo avviato dai miei predecessori, che ha centrato in pieno l´idea di valorizzare questo complesso e tutta la ´cultura del cinema´. In questo luogo infatti sono esposte le attrezzature che rappresentano la storia del cinema, un bene prezioso per noi e le generazioni future, a disposizione di tutti. Il nostro obiettivo è quello di tenere vivo quello che è stato il cinema italiano e quello che ancora oggi è, un´industria importante. L´industria del cinema coinvolge tutti a 360°, dai bambini agli adulti, agli anziani. Un luogo ricco di cimeli che hanno esportato nel mondo il cinema italiano´. Il Mic non è solo il luogo in cui sono esposti oggetti e cartelloni, il visitatore può interagire direttamente, grazie alla tecnologia digitale, con applicazioni interattive e trasformarsi in doppiatore o regista. Un museo in continuo movimento, in rete con altri musei e cineteche, da cui tutte le installazioni interattive potranno uscire per portare altrove le attività e i contenuti. Un museo che si rivolge ai giovani e a coloro che si vogliono avvicinare al mondo del cinema, in grado di dialogare con linguaggio telematico e innovativo e trasmettere informazioni sul cinema attraverso il gioco e l´interazione. Oltre agli oggetti esposti, alcune postazioni interattive permetteranno ai visitatori di divertirsi, smontando, rimontando, doppiando sequenze cinematografiche, di approfondire diverse tematiche, scegliendo l´argomento, l´autore, il periodo da una vasta library (al momento, 30 ore di filmati a tema), di connettersi con tutte le cineteche e gli archivi filmici del mondo e di utilizzare le mappe dinamiche, per scoprire quali sono i luoghi del cinema e i percorsi cinematografici di Milano. Con un semplice gesto si potranno selezionare diversi angoli di Milano e ammirarli non solo così come appaiono ai giorni nostri ma anche, attraverso una breve clip, come lo sguardo dei registi li ha immortalati. ´Milano e la Lombardia - ha detto Zanello - sono dotate di una cineteca di livello nazionale. Abbiamo messo a disposizione quest´area per ospitare la cineteca e il Centro Sperimentale di Cinematografia in un luogo moderno, recuperato, che abbiamo voluto dedicare al cinema. Oggi stiamo andando verso il digitale, nei prossimi anni le pellicole non ci saranno più e in questo luogo potranno essere conservate. In questi spazi sta nascendo un percorso didattico in grado di far conoscere la storia del cinema e che consentirà di amarlo, studiarlo e, soprattutto, farlo. Un´idea nata dallo straordinario passato cinematografico di Milano, che però necessitava di una struttura in grado di farlo riscoprire, conoscere, e permettere di coltivare nuovi talenti´. Oltre allo spazio espositivo il Mic può contare anche su una sala cinematografica di più di 90 posti, dotata sia di una macchina digitale che di un proiettore 35mm, utilizzata per proporre anteprime e proiezioni speciali al termine del percorso di visita. Domenica 6 novembre, dalle ore 14.30, in occasione della quarta edizione del Pgc (Piccolo Grande Cinema), si terrà l´inaugurazione ufficiale del museo. Scheda - Regione Lombardia, attraverso la sottoscrizione di un´apposita convenzione annuale, si avvale della Fondazione Cineteca Italiana per l´acquisizione, valorizzazione, conservazione, catalogazione del patrimonio audiovisivo. La Regione, dal 2008 al 2011, ha finanziato le attività di Cineteca per complessivi 280.000 euro. Nel luglio del 2009 gli uffici di Cineteca, fototeca, biblioteca storica del cinema e il Museo del cinema, su proposta di Regione Lombardia, si sono trasferiti da Palazzo Dugnani (Milano) all´interno degli spazi dell´ex Manifattura Tabacchi, nell´area riqualificata del nuovo Polo audiovisivo. Gli archivi e un laboratorio di restauro troveranno spazio nell´edificio 4 di prossima ristrutturazione. Il progetto di allestimento tecnologico e scenografico del Museo Interattivo del Cinema è stato avviato nel dicembre 2009 ed è stato finanziato da Regione Lombardia, con un importo pari a 599.000 euro. Entro Dicembre 2011, infine, si completerà l´allestimento della sala cinematografica utile alle attività di Regione Lombardia, Fondazione Cineteca e Centro sperimentale di Cinematografia, con un impegno finanziario regionale pari a Euro 140.339.  
   
   
MARCHE FILM COMMISSION PREPARA L´ANTEPRIMA A FERMO IL 9 NOVEMBRE. INTANTO ´IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE´ E´ IN CONCORSO AL FESTIVAL DI ROMA .  
 
 Ancona, 2 novembre 2011 - Mentre fervono i preparativi per l´attesa proiezione in anteprima nazionale dell´ultimo film di Pupi Avati ´ Il cuore grande delle ragazze´, che avverra` a Campiglione di Fermo il 9 novembre prossimo, i luoghi marchigiani che hanno fatto da scenario ideale alla storia d´amore narrata, potranno essere ammirati nel corso della prestigiosa rassegna cinematografica di Roma, il Festival Internazionale del Film ´ Giuria presieduta da Ennio Morricone- giunto alla sesta edizione e in corso nella capitale fino al 4 novembre. L´ultima pellicola del famoso regista bolognese, girata per 4 settimane nel territorio fermano, e` infatti in concorso al Festival e sara` proiettata il 1 novembre. Film, incontri, mostre, omaggi, installazioni, il programma del Festival- presieduto da Gian Luigi Rondi, Direttore Artistico Piera Detassis- e` molto ricco e concilia vocazione popolare e qualita` della proposta culturale, in un mix che ha portato ad uno straordinario successo di pubblico. Durante il Festival, i 1300 mq del viale che conduce alla spettacolare Cavea dell´Auditorium saranno trasformati in uno dei piu` grandi red carpet del mondo, una passerella unica dove sfilano le stelle del cinema internazionale, ma anche gli spettatori, veri e propri protagonisti dell´evento. Con un cast dove figurano Cesare Cremonini, Micaela Ramazzotti, Gianni Cavina, Andrea Roncato, Erica Blanc, prodotto da Duea e distribuito da Medusa Film, il film di Avati e` ambientato nella prima meta` degli anni ``30. La famiglia contadina dei Vigetti ha tre figli, tra cui Carlino, giovanotto molto ambi`to dalle ragazze. Gli Osti invece sono proprietari terrieri che hanno fatto fortuna e vivono in una casa padronale con le loro tre figlie, tutte da maritare. Facendo buon viso a cattiva sorte, gli Osti accettano che il figlio corteggi le due sorelle maggiori con l``intento di sistemarne almeno una. Ma il piano viene sconvolto dall``arrivo improvviso di Francesca, la piu` piccola e bella delle tre, dalla citta` in cui e` stata mandata a studiare. Scoppia cosi` il colpo di fulmine. ´Non siamo ancora alle Marche protagoniste di una storia a loro dedicata ´ dice Anna Olivucci responsabile di Marche Film Commission- ma questa ambientazione ´in prestito´ per il film di Pupi Avati - che la storia vuole identificata con l´Appennino tosco-emiliano- e` comunque significativa della natura del territorio: discreta e vicina allo stesso tempo, capace di creare profonde suggestioni visive.´ Un territorio e un ambiente che Pupi e Antonio Avati hanno definito ´affettuoso e accogliente´ come mai avevano trovato in piu` di 40 anni di carriera. All´anteprima nazionale del 9 novembre, promessa dai fratelli Avati a Fermo, al termine delle riprese, seguira` l´uscita ufficiale del film nelle sale cinematografiche l´11 novembre. Il cuore grande delle ragazze e` stato accompagnato nella promozione e realizzazione da Marche Film Commission-regione Marche e sostenuto capillarmente dalle amministrazioni del Comune di Fermo, dalla Camera di Commercio e da enti pubblici e privati del territorio che ´hanno fatto a gara per esserci´ ha detto Antonio Avati. Sempre piu`, dunque, le Marche si stanno caratterizzando come territorio funzionale al Cinema, come tratto geo-cinematografico distintivo del Centro Italia, dando ampia garanzia di competenze professionali e ambientazione efficace, con potenzialita` che i maestri e i professionisti del cinema stanno scoprendo ed apprezzando. Come dimostra anche la recente realizzazione di Benvenuti al Nord di Luca Miniero ambientato a Piobbico. A conferma dell´interesse anche internazionale per i nostri territori sta inoltre il documentario su Leonardo da Vinci e la sua opera piu` famosa, la Monna Lisa. Un nuovo prodotto audiovisivo che si girera` ad Urbino per la produzione Prounen Film di Berlino e Epofilm di Vienna che verra` trasmesso sulla rete nazionale tedesca Zdf e quella austriaca Orf. E ad Urbino la societa` Guasco Srl sta curando il casting per la ricerca dei ruoli, tra cui lo stesso Leonardo, Giovanni dei Medici e il sorriso piu` famoso della Storia dell´Arte, quello di Lisa del Giocondo.  
   
   
L’AFRICA E LA SUA MAGIA IN BIBLIOTECA PRESENTAZIONE DEL LIBRO E CD “L’AFRICA CHE FA”, DI PEGAS EKAMBA BESSA.  
 
Segrate(Mi), 2 novembre 2011 – La Biblioteca Comunale e la Direzione Didattica Statale “Gianni Rodari” martedi 8 novembre presentano “L´africa che fa!”, libro e cd di Pegas Ekamba Bessa, con musiche di Dona Munzila Lusungama, edito dalla Fondazione Nigrizia in collaborazione con il Gruppo Solidarietà Africa Onlus di Seregno. L’appuntamento è alle ore 18.30 a Cascina Ovi, via Olgia 9 (ang.Via Cassanese), Segrate (Mi). Un viaggio tra musica, poesia e pensieri inediti per capire, ascoltare e vivere l´Africa con la sua magia e realtà. Al lettore. Che diventa ascoltatore attento e curioso, il compito di esplorare un mondo dalle tante chiavi di interpretazione, cercando ogni volta di trovare la combinazione giusta per scoprire accordi di parole e suoni che custodiscono il messaggio...Del cuore dell´Africa. “Ho ceduto alle pressioni dell´occidente, ho tradito il mio pensiero, la filosofia del griot. Ho preso una strada nuova, ho perso la strada vecchia? Penso di no! Ho scritto con il cuore della mente, ho segnato la mia strada nella storia, ho cercato di viaggiare nel tempo, ho cantato e scritto ciò che dovevo dire e scrivere!” (Mani Kongo, alias Pegas Ekamba) L’ingresso è libero. Pegas Ekamba Bessa - Nato a Kinshasa (Congo R.d) nel 1972, è cresciuto alla scuola della tradizione sviluppando fin da giovane i suoi talenti di cantante e musicista oltre che di narratore e artista di teatro. Diplomato in arte drammatica presso l’istituto Nazionale di Arte e Spettacolo in Congo, ha iniziato la sua attività in Italia a partire dal 1997 con il determinante supporto del Coe (Centro Orientamento Educativo) di Barzio. Ha arricchito la sua formazione con seminari di mimo, recitazione e improvvisazione teatrale con maestri tedeschi, francesi e svizzeri. Nel 1998 ha concluso il corso di formazione per mediatore culturale e animatore interculturale. Ha partecipato alla realizzazione di serie televisive italiane e svizzere oltre che a produzioni cinematografiche. E’ un punto di riferimento del Centro Culturale Bantù, presta la sua attività presso il Museo e il Villaggio africano di Basella di Urgnano e collabora in modo continuativo con associazioni culturali di varie nazionalità.  
   
   
TOSCANA: SALVARE LIBRERIE ED ESERCIZI STORICI DOVERE CIVILE  
 
Firenze, 27 ottobre 2011 – “Entrando qui stasera ho provato un senso di disorientamento profondo. Ho visto una stanza vuota, la stanza della nostra memoria vuota di chi guardava e comprava libri. E’ la stessa sensazione che si prova se entri in un teatro che ha chiuso. Un senso di perdita della nostra identità”. L’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti ha voluto portare direttamente la sua adesione all’assemblea pubblica promossa dalla Cgil “Liberi di Scrivere, liberi di Leggere, Liberi di vivere”, nei locali della Libreria Martelli, dove un tempo c’erano libri, cultura, voglia di conoscenza, e oggi c’e’ il vuoto. Il 27 ottobre pomeriggio riempito dalla rabbia dei lavoratori che rischiano il posto di lavoro, e di tanti fiorentini che non si rassegnano alla perdita di un pezzo della loro storia. “La sensazione, entrando in una libreria come la Martelli, o in qualsiasi esercizio storico, non è la stessa che si vive entrando in quei locali in serie, identici in ogni parte del mondo. Essere al fianco dei lavoratori della Martelli significa essere al fianco della cultura, della pluralità culturale del nostro paese che purtroppo stiamo perdendo – ha aggiunto l’assessore Scaletti-. La stessa libertà di stampa e di informazione è a rischio. Questo vuol dire che i cittadini hanno meno capacità di conoscere di informarsi, e si consente di far crescere la corruzione”. Dobbiamo salvare gli esercizi storici anche perché un centro storico deve essere uguale a se stesso e basta e non a gli tutti altri, sottolinea Scaletti. “E’ dunque un dovere per le istituzioni difenderli. La legge regionale già prevede che si vincolino le librerie storiche, e che si salvaguardino edifici che hanno carattere storico. Per questo – conclude l’assessore – da parte della Regione c’è e ci sarà tutto l’aiuto possibile per non farli chiudere; se succedesse, perderemmo non solo un pezzo di storia, ma un pezzo del nostro presente e del nostro stesso futuro”.  
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO JOHANNES HAHN, IN VISITA IN ITALIA, PER PARLARE DEL FUTURO DELLA POLITICA DI COESIONE E ANNUNCIARE IL SOSTEGNO UE AL PROGETTO DI RESTAURO DEL SITO ARCHEOLOGICO DI POMPEI  
 
Roma, 2 novembre 2011 - Johannes Hahn, Commissario europeo per la politica regionale, il 27 ottobre è stato in visita ufficiale a Roma per presentare alle autorità nazionali e regionali italiane la filosofia alla base delle recenti proposte della Commissione per la politica regionale dopo il 2014. Il Commissario Hahn, il Ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto e il Ministro per i Beni e le Attività culturali hanno annunciato l´avvio del progetto per il restauro di Pompei con l´aiuto dei fondi Ue. Nella conferenza stampa congiunta con il Ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, tenutasi in mattinata a Roma, il Commissario Hahn ha illustrato il nuovo approccio della Commissione, inserito nelle proposte per la politica di coesione 2014-202°, definita come "la principale strategia di investimento dell´Unione Europea" e i cui principali obiettivi sono: focalizzare l´investimento sulla strategia di crescita dell´Europa, tramite contratti di partenariato, stipulati tra la Commissione europea e gli Stati membri; migliorare la performance della politica attraverso un sistema di condizioni e incentivi, come l´assegnazione di finanziamenti aggiuntivi per i programmi migliori; realizzare una semplificazione della politica, con una serie di proposte, come l´armonizzazione delle regole di ammissibilità e dei sistemi di gestione e di controllo dei diversi fondi Ue; introdurre un sistema di stanziamenti più equo con una nuova categoria di "regioni di transizione" il cui Pil è tra il 75% e il 90% della media Ue. Durante l´incontro, il Commissario Hahn, il Ministro Fitto e il Ministro per i Beni e le Attività culturali Giancarlo Galan hanno anche annunciato, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, l´avvio del "Progetto Pompei 2011-2015", un piano di restauro del monumento a seguito della serie di crolli, come quello della Casa dei Gladiatori, verificatisi nel 2010 e nel 2011. "Investire a Pompei sarà di primaria importanza per il futuro culturale ed economico di questa regione", ha dichiarato, "per questo, dobbiamo assicurarci di farlo in modo sapiente ed efficace, a vantaggio di tutti". Il progetto, il cui avvio è previsto per l´inizio del prossimo anno, prevede la ricostruzione delle parti danneggiate e la messa in sicurezza dell´intero sito archeologico per evitare, in futuro, ulteriori crolli. L´investimento, di circa 105 milioni di euro, sarebbe effettuato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) attraverso il programma denominato "Attrattori culturali, naturali e turismo", mirato al sostegno di progetti in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia nel periodo 2007-2013.  
   
   
RAVENNA 2019: PARTE LA FASE OPERATIVA DELLA CANDIDATURA A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA. "CINQUETRACCE" PER LANCIARE ALTRETTANTI GRANDI TEMI CHE SONO ALLA BASE DELLA PROPOSTA. DAL 3 NOVEMBRE INCONTRI CON OSPITI DI RILIEVO INTERNAZIONALE. MESSAGGIO DI VASCO ERRANI: "CON RAVENNA VERREBBE PREMIATA L´INTERA REGIONE"  
 
 Bologna, 2 novembre 2011 - La candidatura di Ravenna a Capitale europea della cultura, con il sostegno della Regione Emilia-romagna, entra nel vivo della sua fase operativa. Dal 3 novembre partono le iniziative che coinvolgeranno artisti, scrittori, filosofi, politici, intellettuali, operatori culturali. “Il percorso di Ravenna per diventare Capitale europea della cultura – ha commentato in un messaggio inviato agli organizzatori il presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani – ci trova al suo fianco per il raggiungimento di un obiettivo che questa città merita a pieno titolo. Ravenna e cultura sono due termini inscindibili, e non solo grazie a un patrimonio storico e artistico che è un gioiello dell’Italia, ma perché il sistema culturale di Ravenna è parte fondamentale di quello dell’intera regione, che con un riconoscimento europeo vedrebbe premiata l’assoluta eccellenza in quest’ambito. Ecco perché la candidatura di Ravenna è la candidatura di un territorio che ha i confini della nostra Emilia-romagna”. Con “Cinquetracce” il lavoro sul programma di candidatura segna una tappa fondamentale. Cinque incontri, che si svolgeranno in luoghi diversi della città tra il 3 novembre e il 3 dicembre, riguarderanno i cinque macrotemi che sono alla base della proposta programmatica di Ravenna 2019 e introdurranno all´open call di raccolta e valutazione dei progetti prevista per il primo semestre del 2012. Le iniziative sono state presentate oggi a Bologna, nella sede della Regione Emilia-romagna, presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna 2019. Mezzetti ha ricordato come “da questa esperienza possa irradiare un beneficio per l’intero sistema dell’Emilia-romagna, culturale e non solo, in un ambito che comprende l’idea di uno sviluppo globale. Per questo sosteniamo la candidatura lungo l’intero percorso che porterà alle nomine, anche finanziariamente con un accordo di programma”. Gli appuntamenti di Cinquetracce propongono uno schema ricco e articolato. L´avvio di ogni incontro sarà affidato ad una personalità intellettuale di rilievo internazionale che darà una propria interpretazione del tema generale: lo scrittore anglo-pakistano Hanif Kureishi per “Di soglia in soglia”; l´etnologo Marc Augè per la “La danza dei contrari”; lo studioso del Mediterraneo Predrag Matvejevic per “Verso il mare aperto”; l´economista Irene Tinagli per “Immaginare l´immaginario”; l´architetto, ora assessore alla cultura al Comune di Milano, Stefano Boeri per “Trasformo, dunque siamo”. Gli incontri proseguiranno con varie testimonianze e contributi, anche performativi, di artisti, operatori culturali, personalità istituzionali, che avranno il compito, ognuno per la propria esperienza e dal proprio punto di vista, di illustrare le diverse sfaccettature dei macrotemi al centro della giornata. Vastissimo ed eterogeneo il panorama degli interventi: dal drammaturgo e regista Marco Martinelli a filosofi come Rocco Ronchi e Alessandro Aresu; dallo scrittore Carlo Lucarelli agli street artists Blu ed Ericailcane; dallo storico Massimo Montanari ad esperti di social-network e nuove tecnologie come Giovanni Boccia Artieri e Barbara Longiardi; dai presidenti dell´Autorità Portuale, Giuseppe Parrello, e della Fondazione Ravennantica, Elsa Signorino, ai sindaci di Rimini, Forlì e Cesena, chiamati non a un saluto istituzionale ma a un contributo di merito; e poi molti tra i più significativi artisti e intellettuali ravennati appartenenti alle nuove generazioni. Ogni incontro sarà arricchito dalla presenza di un ospite europeo che, grazie all´esperienza spesso maturata alla guida di altre Capitali europee della cultura, potrà fornire indicazioni e stimoli preziosi per il percorso di candidatura. Complessivamente oltre 60 ospiti animeranno le cinque giornate ravennati, andando a comporre, non si può non dirlo, un mosaico quanto mai variegato e dando vita a un grande laboratorio di idee proiettato sul futuro. Il programma: 3 novembre: Teatro Alighieri, via Mariani 2, ore 16.45 Saluti di apertura Fabrizio Matteucci e Sergio Zavoli; “Di soglia in soglia” con Hanif Kureishi; Testimonianze di Alberto Brunelli, Luigi Dadina, Luca Dubbini, Andrea Gnassi, Massimo Montanari, Tania Noanda Moroni, Paola Resta, Enzo Tramontani; Contributi di Apolide, Gianluca Costantini, Lato Oscuro feat Henry Sharra e Frank Viderot. 5 novembre: Sala D’attorre, via Ponte Marino 2, ore 10.30: Ospite europeo Phil Wood; Coordina Tahar Lamri. 12 novembre: Palazzo dei Congressi, Largo Firenze, ore 16.45: “La danza dei contrari” con Marc Augé; Testimonianze di Alberto Bucci, Luigi De Angelis, Marco Garoni, Chiara Guidi, Chiara Lagani, Alessandro; Pontremoli, Rocco Ronchi, Daniele Torcellini; Contributi di Carlo Lucarelli, Adriano Zanni; Ospite europeo Trevor Davies; Coordina Lorenzo Donati. 19 novembre: Artificerie Almagià, via dell’Almagià 2, ore 16.45: “Verso il mare aperto” con Predrag Matvejevic; Testimonianze di Alessandro Aresu, Fabio Fiori, Gustavo Gozzi, Arsenjie Jovanovic, Svetlana Lomeva, Giuseppe Parrello; Contributi di Antonio Marchetti, Osservatorio Fotografico; Ospite europeo Nele Hertling; Coordina Franco Masotti. 26 novembre: Teatro Rasi, via di Roma 39, ore 16.45: “Immaginare l’immaginario” con Irene Tinagli; Testimonianze di Giovanni Boccia Artieri, Monica Francia, Raffaele Iosa, Barbara Longiardi, Paolo Lucchi, Marco Martinelli; Contributi di Coro ‘Libere Note’ Scuola Mordani, Alessandra Dragoni, Non Scuola; Ospite europeo Ulrich Fuchs; Coordina Marianna Panebarco. 3 dicembre: Teatro Socjale di Piangipane, via Piangipane 153, ore 16.45: “Trasformo, dunque siamo” con Stefano Boeri; Testimonianze di Marco Valerio Amico, Roberto Balzani, Lorenzo Cottignoli, Stefania Pelloni, Elsa Signorino, Matteo Zauli; Contributi di Blu/ericailcane; Ospite europeo Hanns-dietrich Schmidt; Coordina Andrea Baravelli. Il programma, approvato dal Comitato promotore, è stato curato dallo staff di Ravenna 2019 (Alberto Cassani, Nadia Carboni, Marcella Montanari, Cristina Calandrini) e dal Comitato artistico organizzativo (Christopher Angiolini, Andrea Baravelli, Elisa Battistini, Maria Rita Bentini, Paola Casta, Lorenzo Donati, Alessandro Fabbri, Elisa Giovannetti, Tahar Lamri, Franco Masotti, Marianna Panebarco), con il contributo di Maria Grazia Marini.  
   
   
A TEATRO, L’UNITÀ D’ITALIA IN ROSA IL 4 NOVEMBRE A CASCINA COMMENDA LO SPETTACOLO“MARZO 1861: VOCI DI DONNE, DI PATRIA E D’AMORE”  
 
Segrate, 2 ottobre 2011 - Nell’ambito della commemorazione del 4 Novembre, della Festa delle Forze Armate e dei Caduti nelle Missioni di Pace, in ricordo di Nassiriya, venerdì 4 novembre a Cascina Commenda, via Amendola Segrate (Mi), dopo il momento istituzionale previsto alle ore 20.30, cui parteciperà il Presidente della Provincia di Milano on. Guido Podestà, alle ore 21 si terrà lo spettacolo teatrale “Marzo 1861: voci di donne, di patria e d’amore”. Una produzione Asec, Associazione spettacolo e culture di Pavia, con il patrocinio della Provincia di Milano. Nel centocinquantesimo dell’unificazione del Paese, uno scorcio “in rosa” sull’Unità d’Italia e sulle eroine del Risorgimento. L’evocazione di voci femminili. Voci spesso dimenticate, ma che assumono forza e toni inattesi e modernissimi. Che mani ha una patria? Che mani ha una nazione? Le mani di chi opera, certo, ma anche le mani di chi fa guerra; ha mani che preparano il tempo della pace, ma anche mani che lottano. Ha mani d´uomini e mani di donne. Così comincia lo spettacolo, evocando le mani di chiunque abbia contribuito a fare di un territorio diviso la Patria che oggi ci unisce. Una storia che ci riguarda e che ha milioni di volti. Una storia costruita con milioni di mani, in cui occorre riservare un posto importante non solo agli eroi, ma anche alle eroine che hanno contribuito alla realizzazione della nazione. Il testo è originale, lo spettacolo vede autori e regista lavorare insieme non solo alla realizzazione della drammaturgia ma dello spettacolo nella sua totalità. Si presenta nella forma di un´orazione civile a quattro voci, Marzo 1861 non è semplicemente una rievocazione, ma una profonda riflessione sull´Italia che si stava formando e su quella attuale in cui viviamo: le donne dell´Unità d´Italia invitano lo spettatore a meditare sul presente e sul futuro della nostra nazione, fuori da ogni retorica politica e dentro, al contrario, nella retorica del cuore di chi pensa di poter ancora avere passione per la propria Patria. Se ricordare questo avvenimento significa certamente valorizzare il patrimonio storico italiano e riconoscere il costo di quelle grandi imprese che hanno permesso a un popolo di riacquistare la propria identità dopo secoli di dominazione straniera, occorre riservare un posto importante (e spesso ci si dimentica di farlo) non solo agli eroi, ma anche alle eroine che hanno contribuito alla realizzazione della nostra nazione. Le giovani attrici condurranno il pubblico a un vero e proprio incontro con le figure delle donne ottocentesche attraverso poesie, reportage e lettere dell’epoca, scritti da donne. Un incontro per non dimenticare figure quali Erminia Fuà Fusinato, Cristina Trivulzio di Belgioioso, Colomba Antonietti Porzi, Jessie White Mario, Anita Garibaldi, Margareth Fuller, Elizabeth Barret Browning, Costanza Alfieri, Enrichetta Caracciolo, Adelaide Bono Cairoli, Giuseppina Guacci Nobile e altre ancora che sarebbe impossibile nominare tutte - che sono da considerare vere e proprie madri della nostra nazione. Lo spettacolo, dopo il recente successo ottenuto al Teatro Dal Verme, approda a Segrate. Ingresso libero. Info e prenotazioni: Ticket:one Cascina Commenda, tel. 02 2137660  
   
   
AOSTA: TERRA PROMESSA! BRIGANTI E MIGRANTI UNO SPETTACOLO DI MARCO BALIANI E FELICE CAPPA  
 
Aosta, 2 novembre 2011 - L’assessorato dell’istruzione e cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta, nell’ambito della Saison Culturelle 2011/2012, propone giovedì 3 novembre 2011, alle ore 21, al Teatro Giacosa di Aosta, lo spettacolo teatrale Terra promessa! Briganti e migranti. Nella vicenda del bandito Carmine Crocco, si può leggere la storia emblematica di un’incomprensione, di una disfatta civile, di un’assenza di lungimiranza politica che ancora oggi incide pesantemente sulla storia del nostro Paese. Dall’entusiasmo popolare suscitato dalle promesse garibaldine, in pochi anni, la popolazione del meridione si trovò a combattere una disperata forma di rivolta contro l’ordinamento del nascente stato italiano. Per migliaia di contadini, al termine di quei sanguinosi anni, restò, come scelta obbligata, divenire emigranti. E’ questo infatti il destino di otto milioni di contadini, uomini e donne del sud e del nord Italia che negli anni della nascita del nuovo Stato italiano sono costretti a lasciare il Paese. In scena Marco Baliani, a ripercorrere gli eventi, a ricostruire le circostanze e a illuminare i luoghi che i protagonisti di quelle vicende hanno consegnato alla storia. Ad accompagnare le parole del narratore in scena, compaiono, su schermi sovrapposti, come fantasmi, altri personaggi, un contadino, una popolana, un barone e un soldato piemontese, evocati dal narratore stesso, a comporre un mosaico di racconti fatto di voci e punti di vista differenti. Questa fermentazione narrativa vive all’interno di una speciale scatola luminosa, che racchiude il narratore e la sua storia in un caleidoscopio di immagini proiettate. Brevi squarci di vita, memorie di luoghi, riflessioni si amalgamano in uno spezzato affresco. Al centro sta il conflitto del brigante contadino, la sua impossibile riconciliazione col mondo. La forma dell’evento teatrale è tutt’uno con questa impossibile pacificazione, con l’incapacità di ricondurre le vicende in un unico lineare racconto. Il succedersi e sovrapporsi di parole suoni e immagini mostrano un paese non ricomposto, una terra non riconciliata, dove ai perdenti non resta che divenire stranieri a se stessi perdendosi nelle innumerevoli figure degli emigranti. Marco Baliani E Salvo Arena, Naike Anna Silipo, Aldo Ottombrino, Michele Sinisi; Drammaturgia Maria Maglietta; Musiche Mirto Baliani; Produzione Crt Artificio Di Milano. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta, Direzione sostegno e sviluppo attività culturale, musicale, teatrale ed artistica, n. Verde 800141151, 0165 32778, 0165 273277. Sito Internet: www.Regione.vda.it , e-mail: saison@regione.Vda.it