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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 02 Dicembre 2011
MILANO (PICCOLO TEATRO GRASSI): “SARABANDA” DI INGMAR BERGMAN - IL CAPOLAVORO DEGLI ADDII - AMARA RIFLESSIONE SULLA FAMIGLIA, A TRENT’ANNI DA “SCENE DA UN MATRIMONIO”, CON GIULIANA LOJODICE, MASSIMO DE FRANCOVICH E LA REGIA DI LUCONI - DAL 13 AL 18 DICEMBRE  
 
Sarabanda, ‘il capolavoro degli addii’, ultimo lavoro di Ingmar Bergman, realizzato nel 2003, arriva, nella sua versione teatrale curata da Massimo Luconi (il progetto era stato pensato dal regista svedese sia per il teatro che il cinema), al Piccolo Teatro Grassi di via Rovello, dal 13 al 18 dicembre 2011. Bergman tornò a incontrare, trent’anni dopo, i personaggi di Scene da un matrimonio, capolavoro in parte autobiografico, con il quale presentava una spietata e allo stesso tempo accorata riflessione sulla vita di coppia. Il “sequel” di quel film cult degli anni Settanta si chiamò Sarabanda e fu realizzato per la tv svedese. La riduzione teatrale, in prima esecuzione assoluta per il teatro italiano, conserva quasi integralmente la sceneggiatura originale. Trent’anni dopo, più maturi, più acuti, più crudeli, si confrontano gli stessi personaggi, invecchiati e delusi, incapaci di amare e sopraffatti dal rancore. Ciò che era rimasto fuori da Scene da un matrimonio, e cioè le figure dei figli, rientra prepotentemente in Sarabanda ed è come saldare il conto. Relegati nel fuori campo, esclusi, trent’anni prima, dalle conversazioni tra marito e moglie, i figli sono diventati essi stessi anime, che chiedono di essere ascoltate. Bergman, ancora di più dei suoi riferimenti stilistici (il grande teatro di Ibsen e Strindberg), è spietato nell’analizzare il mondo delle relazioni umane e familiari. Non c´è terapia per la coppia, non c´è ricomposizione per il rapporto genitori-figli. Soltanto l´infanzia o la giovinezza si salvano. Per gli altri non rimane che il perdono di sé e l’accettazione dei propri fantasmi. Sarabanda è un’opera magistrale sull´autismo dei sentimenti, ma anche un canto appassionato sul dolore per la mancanza d’amore. Il Piccolo Teatro ripropone nella programmazione – Sarabanda, prodotto dal Teatro Metastasio, segue a distanza di due settimane le recite di Scene da un matrimonio, lo spettacolo del Teatro Stabile dell’Abruzzo – la naturale successione cronologica e drammaturgica delle due opere. Info: www.Piccoloteatro.org  
   
   
MILANO (PRISCILLA PALACE,TEATRO CIAK): DIRETTAMENTE DA BROADWAY ARRIVA IN ITALIA IL MUSICAL “PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO - DA MERCOLEDÌ 14 DICEMBRE 2011  
 
“Priscilla la Regina del Deserto -Il Musical” Il musical australiano di più grande successo di tutti i tempi dopo Sidney, Londra, Toronto e New York debutta a Milano dal 14 Dicembre nello scintillante Priscilla Palace In Italia e all’estero, la volontà e l’impegno del gruppo Mas Music, Arts & Show di Milano nel produrre, promuovere e diffondere importanti produzioni teatrali prosegue in modo sempre più determinato e rilevante. Attualmente Mas co-produce a Broadway “Priscilla Queen of the Desert – the musical” in società con altri illustri produttori tra cui l’attrice Bette Midler, Allan Scott e James L. Nederlander. Daniele Luppino, fondatore del Mas, è così il primo produttore italiano a rientrare nel Board of Producers di un prestigioso, pluripremiato “First Class Musical” di New York. Ora Mas ha il piacere di annunciare, a pochi mesi dal debutto a Broadway, l’arrivo del Musical “Priscilla, La Regina del Deserto” anche in Italia. Questo eccezionale musical, che si preannuncia essere lo spettacolo evento della prossima stagione, debutterà a Milano il 14 dicembre 2011 con una lunga tenitura al Teatro Ciak Webank.it che per l’occasione sarà trasformato nel “Priscilla Palace” grazie ad un intervento di restyling in perfetto “Priscilla Style” che riguarderà sia l’interno che la facciata della struttura e che permetterà al teatro di accogliere l’imponente allestimento del Musical. Il Musical “Priscilla la Regina del Deserto” musical sfavillante e spumeggiante per eccellenza, è uno degli spettacoli più coinvolgenti e divertenti che vi capiterà di vedere; un vero rimedio contro la monotonia e il grigiore della città! Lo spettacolo debutta per la prima volta in assoluto a Sidney nell’ottobre 2006 e conquista le platee di tutta Australia diventando il musical di più grande successo di tutti i tempi con oltre un milione di spettatori. Due anni dopo, la Prima nel prestigioso Palace Theatre di Londra; debutta a febbraio 2011 a Toronto, ed infine, a marzo 2011 il bus rosa arriva a Times Square e conquista Broadway diventando un Must See per tutti e uno dei musical di maggior successo attualmente in scena a New York. Dal suo debutto ad oggi Priscilla ha ricevuto molteplici Premi e riconoscimenti internazionali, tra cui un Olivier Award; un What’s on Stage Award come Best New Musical; un Best Musical Of The Year al Sobom Awards (Society Of Box Office Managers); e un Tony Award per i Migliori Costumi. Tratto da “Le avventure di Priscilla la Regina del Deserto” - film commedia, vincitore, tra gli altri, di un Premio Oscar e del Grand Prix Du Publique al Festival di Cannes, diretto da Stephan Elliott, con Guy Pearce, Terence Stamp e Hugo Weaving – Priscilla racconta la storia di Tick, Bernadette e Adam, eccentrici artisti che, grazie ad un ingaggio, decidono di lasciare la noia e i problemi della loro vita a Sidney e portare il loro spettacolo di Drag Queen nell’entroterra australiano. Una travolgente avventura “on the road” di tre amici che, a bordo di un vecchio bus rosa (soprannominato Priscilla), viaggeranno attraverso lo sconfinato deserto australiano alla ricerca di amicizia e amore, finendo per trovare più di quanto avessero mai sognato…molto più di uno spettacolo li aspetta infatti ad Alice Springs! La geniale sceneggiatura dello spettacolo, con il suo messaggio sulla famiglia, la tolleranza e l’accettazione, è capace di raccontare e alternare momenti di puro divertimento ad altri più emozionanti, mantenendo uno stile originale, brillante e decisamente non convenzionale. Spettacolare e senza eguali, Priscilla “got it all”: un cast di artisti di incredibile talento; una varietà di oltre 500 magnifici costumi che rendono ogni singola scena simile ad un gran finale; una raffica di battute esilaranti; una splendida colonna sonora di 25 intramontabili hits internazionali tra cui I Will Survive”, “What’s Love Got To Do With It”; “Hot Stuff” e “Go West” che valgono allo show la definizione di Juke Box musical … Priscilla è uno straordinario viaggio che arriva dritto al cuore! Fatti e Curiosita’ Nelle settimane successive l’attentato dell’11 settembre, “The Adventures of Priscilla, Queen of the Desert” è stato uno dei film più trasmessi. Grazie al suo messaggio di tolleranza, la sua capacità di trasmettere positività, Priscilla è stato inserito nel palinsesto televisivo di più di 56 Paesi del mondo Il Budget a disposizione dei Costume Designer, Tim Chappel e Lizzy Gardiner, per la realizzazione dei costumi del film era di soli 15000 dollari, ma questo non ha impedito loro di essere premiati con un Premio Oscar, un Afi e un Bafta Award. Tim e Lizzy hanno ricreato per lo spettacolo i favolosi costumi del film, realizzando dei veri capolavori che rendono ogni momento dello show simile ad un gran finale Nel musical vedremo 495 Costumi; 60 parrucche; 150 paia di scarpe fatte su misura per un totale di 261 cambi-costume Nello spettacolo avvengono 65 cambi-parrucca.Il cambio trucco-parrucco più veloce avviene in soli 15 secondi ! 200 estrosi ed imponenti copricapo sono indossati durante ogni replica e concepiti senza porre limiti alla fantasia nella scelta degli elementi che li compongono: 25 paperelle di gomma gialla, 75 farfalle e perfino un acquario completo di pesci!! 1 kg di glitter, 60 rossetti in 5 differenti nuance vengono utilizzati ogni mese Per la frequenza e la rapidità con cui gli attori cambiano trucco è stato concepito un sistema di 130 mascherine make-up create su misura sui volti del cast, con 30 fantasie di trucco diverse Ogni sera 300 salviettine struccanti vengono usate per rimuovere il trucco dagli attori. Un piccolo “trucco” del mestiere: per togliere velocemente lo spesso strato di glitter dalle labbra il cast “bacia” una striscia di scotch da pacchi! ”Priscilla” pesa quasi 6 tonnellate,la sua lunghezza è di 7 metri e mezzo, ha 3 ascensori al suo interno, è ricoperta da centinaia di led, la cui realizzazione richiede un budget di $. 700.000 200 metri di luci creano in scena il Sydney Harbour Bridge 500 palline da ping pong vengono utilizzate ogni settimana per la scena del bar www.Priscillailmusical.it  – info@priscillailmusical.It    
   
   
MILANO (TEATRO SMERALDO): IL TEATRO DELL’OPERA DI MILANO PRESENTA CARMEN, I COLORI DELLA PASSIONE DI GEORGES BIZET  
 
Dopo il grande successo della scorsa stagione, il Teatro dell’Opera di Milano si rinnova con la scelta evidente di portare l’opera lirica in un teatro popolare come il Teatro Smeraldo. Inaugura la stagione 2011/2012 Carmen di Georges Bizet sabato 10 e domenica 11 dicembre 2011 a cui seguiranno, in ordine, La Bohème dal 9 all’11 marzo 2012 e Tosca il 31 marzo e 1 aprile 2012 di Giacomo Puccini. In chiusura Cenerentola di Gioacchino Rossini, opera musical dal 21 al 22 aprile 2012. Quattro opere il cui nucleo tematico è sempre e in modi diversi il dramma dell’uomo e della sua esistenza. Ancora una volta il regista Mario Migliara, che firma le quattro opere, decide di comunicare in modo differente per mezzo di scelte registiche inedite e coraggiose, ideazioni sceniche e stilistiche originali e innovative, conservando gli elementi tradizionali dell’Opera stessa. Le Opere, che quest’anno toccheranno 13 piazze per più di 40 date, vengono organizzate in modo del tutto indipendente: le produzioni non hanno infatti sovvenzioni istituzionali e tutto, dalle scenografie ai costumi all’attrezzeria, viene realizzato nel laboratorio del Teatro dell’Opera da Arti di Scena. Ciò che contraddistingue Teatro dell’Opera di Milano è l’immediatezza comunicativa. Vogliamo avvicinarci ad un pubblico giovane, alla continua ricerca di contaminazioni culturali, di opere dal sapore tradizionale, ma che lascino spazio ad una rilettura che si sviluppa su diversi livelli, dai contenuti alla scenografia. Allo stesso tempo però vogliamo rivolgerci anche a chi ha sempre apprezzato l’opera lirica, quella che racconta di persone, emozioni, vita. La gente è tornata a cercare contenuti nel divertimento e noi questa ricerca la vogliamo soddisfare, è già parte di noi e della nostra storia. Ad accompagnare la Carmen saranno, l’Orchestra Accademia Ueco e il Coro di Teatro dell’Opera di Milano. Le Ispirazioni È un semplice oggetto – simbolo ciò che descrive e rappresenta con assoluta chiarezza la condizione esistenziale dei personaggi: una tela di ragno sembra imprigionare i protagonisti dell’opera nel disegno – inevitabilmente impietoso- del destino. La simbolizzazione è tanto diretta quanto innovativa: la ragnatela protagonista della scenografia è infatti costruita in fibra ottica come tutte le restanti immagini scenografiche. I colori vengono sviluppati scena per scena con una stretta collaborazione con gli esperti che fanno capo all’Istituto Italiano del Colore. Il colore rosso, dominante, simbolo della vita pagana, costruisce e definisce ancora di più la scena in tutte le sue sfumature. Ogni costruzione scenica risponde a un mondo immaginario dove gli interpreti muoveranno parole e fatti in gesti simbolicamente legati alla natura delle loro passioni. Le collaborazioni: Colore Continua anche per questa stagione la collaborazione con Colore che si esplicita fattivamente in una regia del colore applicata all’Opera Lirica Carmen. Il colore diventa protagonista simbolico delle porzioni di tempo espresse nell’opera in tutti i suoi particolari e costruisce e definisce ancora di più la scena. Fort Fibre Ottiche La fibra ottica rappresenta una delle proposte più innovative del panorama scientifico attuale . Il suo utilizzo decorativo ed illuminotecnico è ancora per lo più inesplorato maggiormente se lo si vuole considerare un elemento scenico in una regia lirica. L’unione del tecnicismo della fibra ottica , l’utilizzo dello spazio e il percorso dello sviluppo della equazione colore = emozione rendono ogni messa in scena particolare e mai fine a se stessa. Le emozioni dello spettacolo infatti si raffinano e si esaltano. Accademia del Costume I costumi alimentano ed enfatizzano lo sviluppo del cambiamento del colore in corresponsione delle emozioni. La trasformazione del colore in scena viene evidenziata dai movimenti che si legano in modo indissolubile alle emozioni dell’opera . Anche il costume diventa macchina scenica. Lo studio si è concentrato quindi sella costruzione di costumi che avessero al loro interno diverse possibilità cromatiche. Il colore nero viene usato come basse per far risaltare mano a mano i colori richiesti. Atto I: introducono l’opera i toni caldi della terra Atto Ii: dal giallo al rosso fuoco della seguidilla Atto Iii: si raffredda in un´ondata di blu Atto Vi: colata d´oro nel finale Aggettivi E Sostantivi Dell’opera In collaborazione con la rivista Colore Amore Allegria Frivolezza Provocazione Attrazione Decisionismo Turbamento Animosità Seduzione Corteggiamento Fascino Dolcezza Irriverenza Spavalderia Tradimento Rabbia Dipendenza Depressione Gelosia Sadismo Rimorso Morte. L’elenco è ridotto, ma efficace nell’indicare la complessità emotiva dell’opera. Dovendo individuare un “colore guida” dell’opera il più indicato è l’Arancione. Da un punto di vista emozionale e psicologico si tratta di un colore particolarmente vitale, simbolo di creatività. Ponendosi a metà strada tra il giallo(spinta alla conoscenza) e il rosso (spinta all’amore), cioè tra l’oro, simbolo celeste e la profondità della terra, l’arancione rappresenta un punto d’equilibrio tra lo spirito e i sensi, ma è un equilibrio facile a rompersi non avendo la determinatezza dei 2 colori primari. Così può spingersi o verso l’accentuazione tutta spirituale ( i monaci Zen portano una tunica arancione), oppure acquistare una valenza tutta sessuale (nell’antica Inghilterra serviva per alludere volgarmente ai genitali femminili) come simbolo di lussuria, infedeltà, tradimento. L’arancio stimola alla leggerezza e alla dissipazione dell’energia, all’estroversione. Nei suoi richiami tropicali stimola anche la sensazione del calore. Gli altri colori su cui si orienta la descrizione del dramma attraverso l’utilizzo del colore sono il Giallo (oro), il Rosso e il Blu(notte). Il Giallo più che altri colori tende all’ambivalenza. Il simbolismo del giallo nell’antichità non può essere disgiunto dall’immagine e dalla rappresentazione del sole. In Cina il Giallo era riservato agli imperatori mentre nel Medioevo era riservato a traditori e debitori. Gialla era la bandiera delle navi con a bordo gli appestati. Psicologicamente è un colore allegro, brillante associato a speranza e ottimismo. Esprime un’energia accumulata che, nel momento in cui si libera si sfoga esponendosi al rischio della manifestazione precipitosa della fuga nel sogno e persino nella follia. Il carattere di superficialità del giallo evoca anche la volubilità, la mutevolezza, il fascino per l’effimero. Il Rosso è immediatamente associato al sangue ed è perciò molto importante. Il rosso è energia, fu il colore del dio Eros. L’eros è energia in evidente relazione con l’esperienza dell’amore che comporta una forte carica energetica e passionale, una spinta creativa, una tensione verso la vita e l’esperienza. Quando l’energia si esprime nella pulsione aggressiva, il rosso diventa il colore della cieca istintività, della violenza animalesca, della lotta cruenta e del potere distruttivo. Se il rosso è il colore dell’agire il blu è il colore del sentire. Cielo ed aria, il colore degli dei. E’ un colore che invita alla meditazione, è l’immagine dell’amicizia, della fedeltà, della comprensione, dell’abbandono fiducioso. Nella polarità inferiore diventa passività esasperata e rassegnazione e prende il colore dell’esperienza depressiva. Www.teatrosmeraldo.  
   
   
MILANO (TEATRO NUOVO): TANIA CORSARO – QUINTE D’ARGENTO PRESENTA GIANFRANCO D’ANGELO - ELEONORA GIORGI IN DUE RAGAZZI IRRESISTIBILI -DAL 6 AL 18 DICEMBRE 2011  
 
Gianfranco D’angelo ed Eleonora Giorgi sulle onde dei decenni intrecciano i loro ricordi umani e professionali di una lunga vita di successi: monologhi sferzanti e dichiarazioni toccanti, piccole debolezze di donna e ironiche considerazioni maschili, divertenti gag a due e citazioni di un passato che è ancora nella memoria di tutti. Il comico ironico e dissacrante, ma anche l’attore che ti fa commuovere e pensare; la bellissima interprete di tanti film di successo, con ancora tanta voglia di ridere e di prendersi in giro. Un uomo e una donna con l’anima da eterni ragazzacci e una grande passione in comune: il teatro. I tanti momenti divertenti, surreali, emozionanti, sono scanditi dalle parole delle canzoni che tutti abbiamo amato, e ancora amiamo, cantate dalla giovane voce di Tania, una vera rivelazione. I sei bravissimi ballerini del corpo di ballo “i ragazzi irresistibili” – quattro ragazze e due ragazzi – sottolineano con le loro coreografie – ideate da Evelyn Hanack - e i loro colorati e allegri costumi – di Graziella Pera - l’eterno gioco del teatro, dove finzione e realtà si mescolano così bene. Molto originale la trovata di far entrare e uscire i protagonisti dai due mondi attraverso pannelli girevoli in un continuo susseguirsi di emozioni e risate. La scenografia è firmata da Alessandro Chiti. La brillante regia è di Giovanni De Feudis, il testo di Mario Scaletta, con la collaborazione di Marina Baumgartner, Giancarlo Borrelli e Walter Delle Donne. Lo spettacolo è prodotto e distribuito da Tania Corsaro - Quinte d’argento www.Teatronuovo.it    
   
   
MILANO (TEATRO CARCANO): ENZO VETRANO E STEFANO RANDISI IN FANTASMI  
 
Con la riscrittura de L’uomo dal fiore in bocca e Sgombero di Luigi Pirandello, Enzo Vetrano e Stefano Randisi raccolgono i fili di un lungo percorso iniziato nel 1999 con la messinscena de Il berretto a sonagli, proseguito con L’uomo, la bestia e la virtù e Pensaci, Giacomino! e culminato con la coproduzione con Teatro de Gli Incamminati, Teatro Stabile di Sardegna e Teatro Carcano de I giganti della montagna, vincitore del premio Le Maschere del Teatro Italiano 2011 per il miglior spettacolo di prosa. Tra questi allestimenti uno studio sull’uomo Pirandello ha generato Per mosse d’anima, una lettura/spettacolo che evidenzia le affinità e analogie tra la biografia del drammaturgo e le vicende narrate in molti suoi testi – novelle o drammi – sovrapponendo le parole scelte da Pirandello per raccontare la sua vita a battute dei personaggi da lui creati. In Fantasmi, in un gioco di contaminazioni e sovrapposizioni, i due attori e registi siciliani – affiancati sul palco da Margherita Smedile – intrecciano quindi i fili del loro percorso con dialoghi surreali e citazioni fulminee attinte dal repertorio di Totò e Vicè, personaggi fantastico/poetici nati dalla fantasia dell’autore palermitano Franco Scaldati, per comporre una riflessione umoristica e struggente sull’attesa, il rifiuto e l’accettazione della morte. Così fusi, i due atti unici pirandelliani danno la percezione del senso di grande vitalità e disprezzo del comune pensare che si respira in tutta drammaturgia di Pirandello, della capacità di irridere e far ridere con amarezza dei vizi e dei paradossi della società. Il luogo delle azioni – una stazione ferroviaria in cui sembra si sia fermato il tempo, per un bombardamento o una calamità naturale – diventa la “stanza della tortura” che Giovanni Macchia individua come topos costante nel lavori pirandelliani. E il fiore in bocca diventa malattia di un’intera società. Info: al Teatro Carcano di Milano da lunedì 12 a domenica 18 dicembre 2011 Teatro de Gli Incamminati www.Teatrocarcano.com    
   
   
«L’OPERA, CHE FESTA!», UN (B)ABBO NATALE FIRMATO SOCIALE  
 
Busto Arsizio (Varese) - Dicembre, tempo di regali. A chi è alla ricerca di un cadeau originale e prestigioso da mettere sotto l’albero di parenti e amici il teatro Sociale di Busto Arsizio propone, per il quinto anno consecutivo, «A Natale dona…cultura e divertimento». Per questa edizione, l’iniziativa ripresenta l´apprezzata formula-abbonamento «L´opera, che festa!». Tre gli spettacoli che sarà possibile donare al prezzo promozionale di 60,00 euro: «La Cenerentola» di Rossini, in un’inedita versione musical, e i melodrammi «La Bohème» e «Tosca» di Giacomo Puccini. Protagonista di tutti e tre le messe in scena sarà il Teatro dell’Opera di Milano, «prima compagnia itinerante di produzione di allestimenti completi di opera lirica in Italia». Sul palco, sotto la regia di Mario Riccardo Migliara, saliranno anche l’orchestra Accademia Ueco e la Corale lirica ambrosiana. Il primo appuntamento, quello con «La bohème», è fissato per giovedì 23 febbraio 2012 e porterà il pubblico a confrontarsi con una delle storie d’amore più celebri dell’opera lirica, quella tra il poeta Rodolfo e la dolce e delicata Mimì. Innovativo l’allestimento, che ambienterà la vicenda non a Parigi, come vuole il libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, ma Milano. «La memoria dell’autore riemerge» è, infatti, il sottotitolo scelto per questa inedita rilettura, che sposta la narrazione tra le vie del quartiere di Brera, nei bar degli artisti che videro la nascita delle avanguardie culturali di inizio Novecento. Il compositore lucchese sarà al centro anche del secondo appuntamento in cartellone, «Tosca», che nella serata di giovedì 22 marzo 2012 permetterà ai melomani e non di riascoltare celebri arie del repertorio belcantistico come «Recondita armonia», «Vissi d´arte», «E lucevan le stelle». Originale e coinvolgente anche questo l’allestimento, intitolato «Un mondo dove Dio è assente». Il tragico rapporto tra umano e divino, che anima l’universo di Floria Tosca e Mario Cavaradossi, verrà, infatti, raccontato attraverso un gioco scenico, dominato da pochi elementi: un crocifisso, un altare ed ex voto, che fuoriescono da artistiche pareti in vetroresina. La “strenna” natalizia del teatro Sociale di Busto Arsizio prevede, infine, un vero e proprio esperimento scenico: la rilettura in chiave musical dell’opera buffa «La Cenerentola» di Rossini, che andrà in scena giovedì 10 maggio 2012. Un compositore costretto a lottare con cantanti e coristi anarchici, il mondo fatato delle lettere, un principe in cerca di moglie e una scarpetta (o un bracciale) da cercare in ogni dove: questi gli elementi che caratterizzano la rilettura della celebre fiaba di Charles Perrault, firmata dal regista Mario Riccardo Migliara e dal maestro Vito Lo Re. Una rilettura, questa, che avrà addirittura tre finali, tra i quali uno noir. La promozione dicembrina permetterà anche di acquistare, in un allegra e colorata “confezione” a tematica natalizia, coppie di biglietti per alcuni tra gli spettacoli in programmazione nel 2012, a cominciare dall’attesissimo balletto «Il lago dei cigni», che nella serata di giovedì 5 gennaio 2012 porterà sul palcoscenico del teatro Sociale, grazie all’impegno della Fondazione Teatro lirico siciliano, il Russian Ballet Moscow (ingresso singolo: poltronissima € 38,00, poltrona € 30,00, galleria o ridotto € 25,00). Tra gli appuntamenti che sarà possibile regalare a parenti e amici si segnalano, inoltre, le tre opere liriche proposte dal Teatro dell’Opera di Milano (ingresso singolo: € 32,00 per l’intero ed € 25,00 per il ridotto) e lo spettacolo comico «Tre civette sul comò» di Romeo de Baggis, per la regia di Delia Cajelli e con gli attori del teatro Sociale, in cartellone nella serata di venerdì 9 marzo 2012 (ingresso singolo: € 16,00 per l’intero ed € 12,00 per il ridotto). Due le “confezioni” che il pubblico potrà scegliere: una cartolina-regalo con una illustrazione della giovanissima Giulia Pezzato, che rilegge in chiave poetica e onirica le atmosfere della fiaba «Il pianeta degli alberi di Natale» di Gianni Rodari e che è stata realizzata appositamente per il teatro Sociale di Busto Arsizio, e un cartoncino con la raffigurazione di una Natività d’autore e trama e immagini dello spettacolo scelto. La promozione, il cui diritto di prevendita è fissato a 1.00 euro più il prezzo dell’abbonamento «L’opera, che festa!» (che sarà acquistabile anche dall’ 11 gennaio al 22 febbraio 2012) o della coppia di biglietti scelti, sarà attiva da venerdì 2 a mercoledì 21 dicembre, con i seguenti orari: mercoledì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, e sabato, dalle 10.00 alle 12.00. Informazioni al numero 0331.679000. Www.teatrosociale.it    
   
   
APRICA: PORTAMI DI LÀ, SPETTACOLO TEATRALE SULL´ESPATRIO FORZATO DEGLI EBREI – 7 DICEMBRE  
 
Già rappresentato in prima a Tirano e poi a Brusio e a Grosio, arriverà presto ad Aprica, precisamente mercoledì 7 dicembre, lo spettacolo teatrale Portami di là. Il tema rappresentato, a episodi, è quello dell´espatrio clandestino dalla terra valtellinese verso la vicina Svizzera degli sfollati ebrei nel periodo 1943-44. Incentrato su una vicenda principale, quella dello "strano coraggio" del poliziotto Mario Canessa (ora insignito dell’onorificenza di Giusto tra le nazioni e della cittadinanda onoraria di Tirano) - uno dei protagonisti positivi di quelle tristi vicende, che fecero emergere grandezze e miserie umane - lo spettacolo fa rivivere anche quelle di altre figure significative che hanno caratterizzato quel tragico momento storico. Ad esempio quella di Ciro De Benedetti, ragazzino espatriato in Svizzera con la nonna, sempre grazie a Mario Canessa. Oppure quella di uno Svizzero che, in Italia per organizzare l´espatrio dei perseguitati, riuscì miracolosamente a salvarsi da una brutta fine per mano delle Ss. In scena sono protagonisti i Pueri Cantores e, nelle vesti di soldati delle Ss, i componenti del Coro Cime di Redasco. La direzione è di Patrizia Fabbri, mentre al pianoforte suona Maurizio Fasoli. Nello spettacolo è ripresa anche la storia dei duecento Ebrei sfollati ad Aprica dal 1943 a 1944 e del loro rocambolesco passaggio notturno del confine elvetico, al seguito di guide locali. Suggestivi i canti Iddish dello spettacolo. L´evento, con ingresso è libero, è presso la Sala Congressi del Centro Direzionale in Corso Roma 150 ad Aprica, la sera del 7 dicembre alle ore 21:15  
   
   
PRESENTATA LA QUARTA EDIZIONE DELLA "SETTIMANA CORALE" DELLA VAL DI NON DAL 2 ALL´11 DICEMBRE IL "FESTIVAL" DEL CANTO GREGORIANO: CONCERTI, UN SEMINARIO E INCONTRI PUBBLICI  
 
 E´ l´Avvento il tema del concorso di composizioni corali per giovani musicisti di tutto il mondo della "Settimana Corale 2011", che si terrà in Valle di Non dal 2 all´11 dicembre prossimi. La manifestazione canora, giunta quest´anno alla quarta edizione, è stata presentata oggi a Trento, presso il palazzo sede della Provincia autonoma, dall´assessore alla cultura Franco Panizza e dai responsabili della Corale Monteverdi di Cles, organizzatrice della rassegna-concorso. Dal 2 all´11 dicembre la Val di Non si riempirà delle note armoniose del canto polifonico che riecheggeranno nelle chiese della valle. Si tratta della quarta edizione della "Settimana Corale" organizzata dalla Corale Monteverdi di Cles, che per l´occasione ha invitato in Trentino alcune formazioni corali di sicuro prestigio e successo. "La Schola Gregoriana Benedetto Xvi" di Bologna, diretta da Dom Nicola Bellinazzo, terrà un concerto il 3 dicembre alle ore 21, nella Basilica dei Martiri Sisinio, Martirio e Alessandro di Sanzeno. Il "Coro giovanile Jauna Vox" di Genova, diretto da Roberta Paraninfo, sarà in concerto venerdì 9 dicembre, alle 21, nella chiesa di S.orsola e Compagne di Tuenno. Il "Coro Città di Roma", diretto da Mauro Marchetti, canterà sabato 10 dicembre, alle 21, nella chiesa dei Santi Gervasio e Protasio di Denno. Non poteva mancare la Corale Polifonica "Claudio Monteverdi" di Cles che, diretta da Caterina Centofante, si esibirà nel concerto finale dell´11 dicembre a Cles (ore 19, chiesa di S.maria Assunta). Nel corso della settimana, però, non ci saranno solo concerti. Domani, venerdì 2 dicembre (dalle 20 alle 22.30 nella chiesa dei padri Francescani di Cles) e sabato 3 dicembre (dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30, nella medesima chiesa di Cles) Dom Nicola Bellinazzo, direttore della Schola Gregoriana Benedetto Xvi di Bologna, terrà un seminario sul canto gregoriano intitolato "Melodia a servizio della Parola". Il seminario è aperto a tutti e chiunque lo vorrà potrà anche cimentarsi con il canto gregoriano. Del futuro della musica corale si parlerà poi anche sabato mattina, 3 dicembre alle ore 10.30 a Palazzo Assessorile a Cles assieme ai giurati del concorso ed alla Corale Monteverdi che eseguirà alcuni brani. Un´occasione - ha spiegato la direttrice Centofante - per confrontare esperienze e pensieri di altri territori. La "Settimana Corale 2011" ha inoltre indetto – per la seconda volta – un concorso internazionale di composizione: una prima sezione è dedicata a brani originali per coro giovanile a cappella, una seconda a brani per coro misto e organo. Tra i numerosi lavori pervenuti, una giuria – composta da Giovanni Bonato (presidente), Elena Camoletto, Ambrož Čopi, Daniele Venturi, Cristian Gentilini e Simone Weber – ha già scelto i brani finalisti, che saranno eseguiti nella serata conclusiva dell´11 dicembre dal Coro Janua Vox, dalla Corale polifonica "C.monteverdi" di Cles e dal Coro Città di Roma. I brani finalisti, che dovevano ispirarsi come tema al periodo dell´Avvento, per la sezione "coro giovanile a cappella", sono: "Mentre il silenzio" di Roberto Brisotto (Treviso), "A Christmas Song" di Mattia Culmone (Rovereto), "Tu scendi dalle stelle" di Yuri Ban Sakaue (Tokio). Per la sezione "coro misto e organo", i finalisti sono: "Nobis Natus Nobis Datus" di Stefano Vicelli (Novara), "Lectio Dominicae Secundae Adventus" di Klaus Miehling (Friburgo, Germania) e "Jerusalem Surge" di Palmo Liuzzi (Taranto). Pur essendo la più antica forma musicale, il canto gregoriano sta registrando da alcuni anni una nuova stagione d´interesse: non è più una novità che cori gregoriani arrivino a scalare le classifiche dei dischi più venduti. <Per i musicologi il canto gregoriano ha però sempre avuto "successo" - spiega la direttrice della Corale Monteverdi, Caterina Centofante - è il canto più puro, che si basa sul ritmo della parola, e del quale fortunatamente non conosciamo i mezzi per sapere come veniva eseguito, è una incredibile fonte di studio>. Una fonte alla quale la Corale Monteverdi, giunta al 32esimo anno di attività, attinge proponendo "arrangiamenti" di grande modernità e brani di nuovi e giovani compositori. Una tendenza che anche la Settimana Corale 2011 rappresenterà al più alto livello, con il Coro giovanile Janua Vox di Genova, composto da cantori tra i 15 e i 28 anni. L´eccellenza e la qualità di questa rassegna è stata sottolineata sia dall´assessore Panizza (<la Corale Monteverdi e la sua direttrice sono un elemento di assoluta qualità che il Trentino può vantare>), che dal presidente Fabrizio Paternoster: <Il nostro impegno è quello di mantenere alto il livello artistico e musicale, ma anche quello di offrirlo a tutta la comunità. Vogliamo dimostrare che si possono organizzare e proporre manifestazioni di grande qualità anche nei piccoli centri, per le famiglie e i giovani, che vogliamo incentivare ad avvicinarsi a questa affascinante espressione canora>.  
   
   
MADAGASCAR- CORSO REPORTAGE FOTOGRAFICO DI ANGELO TONDINI – 20/28 GENNAIO 2012  
 
Ad ogni partecipante in regalo una foto 20x30 con dedica autografa del maestro Un viaggio particolare in Madagascar, l’isola che è come un continente a sé, essendosi staccata dall’Africa milioni di anni fa. Per questo ha conservato migliaia di specie animali ormai estinte e una vegetazione particolare, con decine di migliaia di baobab. E’ la Natura che fa da protagonista in questo viaggio indietro nel tempo : lemuri, camaleonti, farfalle, conchiglie rare, l’albero-bottiglia, i cactus giganti, le tartarughe, i Parchi di Ranomafana e dell’Isalo, la spiaggia bianca di Ifaty, vallate immense, rocce singolari. Poi ci sono gli uomini, etnìe interessanti, paesini sperduti con i loro grandi mercati pieni di colore, le grandi tombe dipinte Mahafaly,la città coloniale di Tulear, la capitale Antananarivo e i suoi famosi mercati di spezie e artigianato. Il programma dettagliato delle lezioni teoriche e pratiche e la scheda di iscrizione si trovano accedendo ai siti www.Angelotondini.com  oppure www.Corsifotomilanoinviaggio.com.  Per iscriversi basta compilate la scheda di iscrizione ed inviarla a mezzo mail o fax con in allegato la ricevuta di versamento dell´anticipo di 1.500 euro. Minimo 7 partecipanti.. Quota base da 2.200 euro. Scadenza iscrizioni : 20 dicembre 2011. Angelo Tondini è un noto reporter internazionale: 169 Paesi visitati nel corso di circa 300 viaggi in tutti i continenti, 1 milione d’immagini in archivio. Primo uomo occidentale alle sorgenti del Fiume Giallo in Cina nel 1988, premiato in Costarica nel 1993 come reporter dell’anno e in Italia nel 2002 dall’Adutei (Associazione degli Enti del Turismo). Ha pubblicato articoli in tutto il mondo e dieci libri in Russia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia. Info: www.Angelotondini.com  - www.Corsifotomilanoinviaggio.com  
   
   
LO SCHIACCIANOCI, CON GLI ALLIEVI DELLA SCUOLA DI BALLO DELL’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA - MUSICA PËTR IL´IČ ČAJKOVSKIJ, AL TEATRO STREHLER DI MILANO  
 
Dal 14 al 23 dicembre al Teatro Strehler (Milano, L.go Greppi 1) gli allievi della Scuola di ballo interpreteranno per la prima volta un classico intramontabile nella storia del balletto, Lo schiaccianoci, sulle celeberrime note di Pëtr Il´ič Čajkovskij, in una nuova edizione, prodotta dall’Accademia Teatro alla Scala con la coreografia di Frédéric Olivieri da Lev Ivanov. Favola natalizia per eccellenza, Lo Schiaccianoci si ispira al racconto di Ernst Hoffmann Schiaccianoci e il re dei topi: la prima rappresentazione risale al dicembre del 1892 al Marinskij di San Pietroburgo. Successivamente il balletto è stato oggetto di numerose rivisitazioni, fra le più note delle quali quella di George Balanchine del 1954 a cui si deve anche la nascita della consuetudine di metterlo in scena durante il periodo invernale o quella di Rudolf Nureyev del 1967. L’allestimento in scena allo Strehler, nato nel 2000 al Teatro alla Scala per la firma di Roberta Guidi di Bagno, è stato riportato a nuovo vigore e vivacità da un gruppo di ex allievi del Corso per scenografi realizzatori e del Corso per sarti dello spettacolo, sapientemente seguiti dalla scenografa e costumista romana. Lo spettacolo costituisce solo uno dei numerosi impegni a cui sono chiamati in questa stagione particolarmente intensa gli allievi della Scuola di ballo, impegni che vanno ad affiancarsi al rigoroso studio giornaliero. Il 31, accompagnati dall’orchestra del Teatro alla Scala diretta da David Coleman, saluteranno il 2011 nel Galà di fine anno, interpretando sul palcoscenico del Piermarini un Divertissement da Lo schiaccianoci di Lev Ivanov e Tema e variazioni di George Balanchine. Le coreografie verranno precedute da una presentazione della scuola in cui gli allievi si esibiranno, a seconda dei diversi livelli accademici, sulle note di Johann Sebastian Bach. A gennaio 2012 una nuova creazione per alcuni degli allievi dell’ultimo anno. Sei di loro saranno impegnati in Nineteen Mantras, una produzione Fondazione Musica per Roma e Fondazione Maxxi in coproduzione con Accademia Teatro alla Scala, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti che, oltre alla scenografia e ai video, firma anche la drammaturgia con Riccardo Nova, autore delle musiche. La coreografia è di Shantala Shivalingappa, artista di origine indiana trapiantata in Francia, mirabile interprete per Maurice Béjart, Peter Brook, Bartabas e Pina Bausch, fra le maggiori ambasciatrici nel mondo di Kuchipudi, classica danza indiana che ha una tradizione millenaria. Nineteen Mantras sarà in scena a Roma all’Auditorium Parco della Musica (10, 11 gennaio) e a Milano al Piccolo Teatro (Teatro Strehler, 13, 14 gennaio). A marzo nell’ambito del Festival Internazionale della danza di Roma la scuola di ballo si esibirà al Teatro Olimpico (21-25 marzo) in uno spettacolo prodotto dall’Accademia Filarmonica Romana con coreografie di Petipa, Kylián e Preljocaj. Gli allievi torneranno al Teatro Strehler nel mese di maggio per il tradizionale appuntamento con lo spettacolo istituzionale (9-13 maggio). Www.piccoloteatro.org  - www.Accademialascala.it    
   
   
FIRENZE FORTEZZA DA BASSO IMMAGINE ITALIA & CO. FESTEGGIA CINQUE ANNI DAL SUO DEBUTTO 3/5 FEBBRAIO 2012  
 
Un primo lustro di progetti, proposte e traguardi condivisi. Un’ulteriore conferma. Cinque anni di incontri, decisioni e confronti. Un prezioso evolversi che ha messo in contatto Immagine Italia & Co. Con il mondo a cui si propone e dal quale ha recepito informazioni e consigli, in un costante processo di rinnovamento. Una preziosa edizione: per l’unicità e la qualità delle collezioni presentate in anteprima, per l’originalità e l’eleganza delle imprese selezionate, per la cura e l’impegno dedicato ai progetti, alla scenografia, al lay-out raffinato dei padiglioni. Immagine Italia & Co. È la preziosa risposta allo scandire del tempo che trasforma passione in prodotto e la tradizione in innovazione. Cura per il dettaglio che si trasforma e si evolve al passo con il tempo  
   
   
ROMA (TEATRO SALA UNO): GLS PRODUZIONI IN COLLABORAZIONE CON BSMT PRESENTANO SWEENEY TODD, UN MUSICAL THRILLER DI STEPHEN SONDHEIM E LIBRETTO DI HUGH WEELER NELLA VERSIONE ITALIANA DI ANDREA ASCARI - FINO AL 18 DICEMBRE  
 
Sarà in scena al Teatro Sala Uno di Roma, fino al 18 dicembre 2011, uno dei musical più affascinanti e di maggior successo di sempre: Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street. Un musical Thriller di Stephen Sondheim e libretto di Hugh Weeler, nella versione italiana di Andrea Ascari. La regia è di Marco Simeoli, coadiuvato dalla direzione musicale di Dino Scuderi e dai movimenti coreografici di Fabrizio Angelini. In scena un cast di tutto rispetto: Andrea Croci (Sweeney Todd), Federica Ugolini (Mrs Lovett), Gianluca Spatti (Tobias), Filippo Strocchi (Anthony), Francesca Risoli (Johanna), Luca Santamorena (Giudice Turpin), Dario Faini (Ufficiale Beadle Bamford), Monica Salvi (Baggar Woman), Maurizio Di Maio(signor Adolfo Pirelli). Benjamin Barker è un uomo realizzato e smisuratamente felice. È un barbiere eccellente, un padre affettuoso e un marito devoto. Accusato e condannato ingiustamente dal giudice Turpin, Barker viene deportato lontano da Londra. Diversi anni dopo, mutato il nome in Sweeney Todd, il barbiere torna a chiedere soddisfazione all´uomo che gli ha "usurpato" la vita, insediando il suo talamo e crescendo la sua prole. Affittata una bottega in Fleet Street, Sweeney Todd affila i rasoi e torna ad esercitare la professione del barbiere. Turpin e gli ignari avventori scopriranno che la vendetta per Mr.todd è un piatto da servire caldo, cotto e sfornato. Sweeney Todd è un musical ironico e macabro al tempo stesso, dove non mancano i risvolti sociali e sentimentali. Una storia strana, assurda, affascinate, coinvolgente dove i cattivi vengono trasformati in torte grazie all´ingegnosa collaborazione tra un barbiere ed una pasticcera. Uno spettacolo da non perdere, realizzato dall’unione delle forze produttive di Andrea Croci, Francesca Risoli, Federica Ugolini e della Gls Produzioni in collaborazione con la Bsmt di Bologna, che in un periodo difficile per lo spettacolo dal vivo, decidono di realizzare una grande sfida e portare in scena uno spettacolo dal fascino senza tempo. Per tre settimane dunque Sweeney Todd avrà la sua bottega al Teatro Sala Uno, pronto ad accogliere chiunque voglia accomodarsi sulla sua poltrona da barbiere! Sweeney Todd, è un personaggio che appare in vari scritti inglesi della metà del Xix secolo, uno dei primi esempi di serial killer nella letteratura; la sua storia è stata tratta dal vero Sweeney Todd (serial killer). La sua prima comparsa è stata nel film del 1936 diretto da George King. Comparve anche in un musical degli anni settanta di cui nel 2008 è stato tratto un musical/horror Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street, diretto da Tim Burton ed interpretato da Johnny Depp. Anni prima era stato fatto anche un film tv La bottega degli orrori di Sweeney Todd, diretto da John Schlesinger. Lo spettacolo ha una durata di due ore e trenta minuti circa con intervallo, cantato e suonato dal vivo con trenta artisti in scena e band composta da pianoforte, contrabbasso, violoncello e percussioni. I brani del musical sono: • La Ballata di Sweeney Todd –Prologo (Compagnia) • Niente è come Londra (Anthony, Sweeney Todd e la Mendicante) • I tortini più cattivi di Londra (Mrs Lovett) • Povera lei (Mrs Lovett) • Amici miei (Sweeney Todd,mrs. Lovett e Compagnia) • Fringuelli e Passeri (Johanna) • Ah si ! (Anthony) • Johanna (Anthony) • L’elisir del Cavalier Pirelli (Tobias, Mrs. Lovett e la folla) • L’entrata di Pirelli (Signor Adolfo Pirelli) • La Gara (Signor Adolfo Pirelli) • Johanna (Giudice Turpin) • Calma (Mrs. Lovett) • La morte di Pirelli (Signor Adolfo Pirelli) • Un bacio (Johanna ed Anthony) • Donne e sensitività (Ufficiale Beadle Bamford e Giudice Turpin) • Belle donne (Giudice Turpin e Sweeney Todd) • Epifania (Sweeney Todd) • Un po’ di prete (Sweeney Todd e Mrs. Lovett) • Che Bontà! (Compagnia) • Johanna (Lucy Barker, Anthony e Johanna) • Al mare (Mrs. Lovett) • La lettera (Compagnia) • Se sarai con me (Tobias e Mrs Lovett) • Canzoni da salotto (Ufficiale Bearle Bamford e Mrs Lovett) • Tutto va a fuoco (Compagnia) • La ricerca (Mrs Lovett, Sweeney Todd, Anthony e Johanna) • Il ritorno del giudice (Giudice Turpin e Sweeney Todd) • La ballata di Sweeney Todd - Epilogo (Compagnia) Teatro Sala Uno - Roma - P.zza di Porta S. Giovanni, 10 Info al nuovo numero: Tel. 06-88976626 – Fax. +39 06.89531154 info@salauno.It  - http://www.Salauno.it/  - www.Sweeneytodd.it    
   
   
FIRENZE: BITAC 2011 - LUNEDÌ 5 DICEMBRE ALLE ORE 17.00 PRESSO L’OBIHALL  
 
Il turismo cooperativo attrae l´interesse delle persone favorendo la collaborazione delle strutture ricettive dei piccoli comuni con i fornitori di servizi culturali, sportivi ed eno-gastronomici. Tutto è pronto per la quarta edizione della Bitac, la Borsa Italiana del Turismo Cooperativo e Associativo che si terrà a Firenze, il 5 e il 6 dicembre, nella splendida e accogliente cornice dell´Obihall (ex Saschall). L´iniziativa è promossa da Agci Culturalia, Federcultura Turismo Sport - Confcooperative e Legacoop Turismo, i settori “turistici” delle tre maggiori Centrali Cooperative. Nel capoluogo fiorentino è previsto l´arrivo di tante cooperative, consorzi e associazioni che operano nel campo della ricettività alberghiera, extra-alberghiera e, più in generale, dei servizi turistici. Assieme a loro un numero elevato di buyer, Cral (Circoli Ricreativi Aziendali), associazioni, agenzie di viaggio e tour operator. La Bitac sarà una due giorni dedicata a una forma di turismo, quella cooperativa, in crescita perché in linea con alcune tendenze della domanda: sono oltre 1.200 le imprese cooperative che operano in questo ambito e circa 10mila gli addetti, per un fatturato complessivo che supera il miliardo di euro. Il turismo cooperativo ha dimostrato di saper attrarre l´interesse delle persone valorizzando le specificità dei territori, favorendo la collaborazione delle strutture ricettive con i fornitori di servizi culturali, sportivi ed eno-gastronomici. Il risultato è la creazione di un’offerta ricca di contatti umani, di luoghi talvolta poco noti, ma ricchi di storia, di tradizioni. Un’offerta che equivale a una piccola, ma significativa, esperienza di vita. La specificità cooperativa, con la sua capacità aggregativa di risorse territoriali, è al centro della Bitac. La cooperativa parte da ciò che il territorio offre, lo valorizza, trasformandolo in un’offerta turistica. Nel fare questo, la cooperazione crea opportunità di lavoro anche per le comunità di riferimento: ciò è dimostrato dalla tenuta occupazione palesata, in questo periodo di crisi, dalle imprese cooperative. La manifestazione si articolerà in due giornate. Il lunedì si terranno seminari e incontri per favorire i contatti tra imprese attraverso la condivisione di testimonianze e buone pratiche. Alle 17,00 il convegno, aperto a tutti gli interessati, dal titolo “Risorse del territorio e offerta turistica: l´esperienza della cooperazione”: sarà il momento clou della giornata, all´interno del quale sarà rimarcata la cifra portante del turismo cooperativo, ossia la sua capacità di valorizzare al meglio le risorse territoriali per offrire una vacanza non banale. Tra i relatori anche Giacomo Billi, Assessore al Turismo della Provincia di Firenze. Il martedì, invece, sarà la volta del matching tra domanda e offerta dopo il saluto ai presenti di Cristina Scaletti, Assessore al Turismo della Regione Toscana. La Bitac è un significativo momento di collaborazione tra le centrali cooperative che ben s´innesta nel solco dell´Alleanza delle Cooperative Italiane, il coordinamento nazionale stabile, nato lo scorso gennaio, delle tre storiche Centrali del movimento cooperativo. Occorre ricordare, infine, che la Bitac è realizzata in collaborazione con Fitel (Federazione Italiana del Tempo Libero) e gode del patrocinio dell´Enit e della Regione Toscana. Info: Evento: Bitac - Borsa Italiana del Turismo Cooperativo e Associativo - 5/6 dicembre 2011 - Firenze, Obihall (ex Saschall) - Segreteria Organizzativa: Consorzio Italia Holiday Service (infoline 035 – 222901)  
   
   
GUIDO SPADOLINI: RETROSPETTIVA DI UN ARTISTA DELLA PRIMA METÀ DEL ‘900 SESTO FIORENTINO, 4 DICEMBRE 2011 – 22 GENNAIO 2012  
 
 Il Gruppo “La Soffitta, Spazio delle Arti”, intende dare continuità alla prima edizione di “Alto – Basso” che si è svolta a Sesto Fiorentino nei mesi di novembre e dicembre 2010, attraverso la realizzazione di un nuovo evento di rilevanza culturale che coinvolga i due spazi espositivi presenti sul territorio di Sesto Fiorentino: “La Soffitta Spazio delle Arti” di Colonnata, nella parte alta della città e il Centro espositivo “Antonio Berti”, più in basso, vicino al centro storico. Il progetto del Gruppo “La Soffitta”, che vanta una tradizione pluridecennale nell’organizzazione di mostre, è stato realizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino, che ha fortemente creduto in una nuova occasione di promozione culturale ed artistica per il territorio. La scelta dell’autore della prossima mostra è ricaduta su un importante artista fiorentino della prima metà del Xx secolo, non ancora molto noto al vasto pubblico: Guido Spadolini, padre dello Statista Giovanni Spadolini, dell’architetto Pierluigi e del medico radiologo Paolo. Per la realizzazione di questo evento il Gruppo “La Soffitta” si avvarrà della compartecipazione della Fondazione Spadolini Nuova Antologia che si è resa disponibile non solo per il prestito delle opere, ma anche per una fattiva collaborazione all’organizzazione della mostra. L’occasione ci è propizia per far conoscere una figura che ha vissuto un particolare momento storico: Guido Spadolini nacque nel ventennio successivo all’Unità d’Italia, nel 1889, ed morì sotto i bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale, l’11 marzo del 1944, prestando soccorso ai feriti, in qualità di Capitano della Croce Rossa Italiana. Come per la precedente edizione, anche per quella del 2011, la curatela scientifica della mostra sarà affidata alla storica dell’arte Giulia Ballerini, alla quale spetterà, in collaborazione con la nipote Maria Donata Spadolini e sotto la supervisione del Presidente della Fondazione, Prof. Cosimo Ceccuti, la selezione delle opere provenienti in gran parte dalla Fondazione Spadolini – Nuova Antologia di Firenze. Solo due fino ad oggi le mostre che hanno presentato opere di Guido Spadolini: quella organizzata a Castiglioncello nel giugno del 2000 in cui è stata esposta un’esauriente serie di dipinti e incisioni legati al paesaggio: da una parte il Pian dei Giullari e dall’altro la costa livornese. La seconda mostra, presentata all’Accademia delle Arti e del Disegno nel 2006, è stata dedicata all’importante opera grafica di Guido Spadolini, riordinata e approfondita da due studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Il presente progetto, oltre alla presentazione delle opere più note dell’artista, prevede l’esposizione di diverse opere inedite, provenienti da collezioni private, spesso corredate da disegni o altro materiale preparatorio, col preciso intento di dare maggiore completezza possibile all’operato dell’artista e di approfondirne il discontinuo fare artistico. La copiosa produzione di Spadolini verrà divisa in due grandi filoni: la pittura e la grafica che verranno esposte in sede separate. La doppia sede espositiva rispetterà, per quanto possibile, questa divisione, mostrando due aspetti complementari dell’operato dell’artista: nello spazio espositivo “Antonio Berti” si potranno ammirare i dipinti ad olio e alcuni pastelli, mentre nei locali de “La Soffitta” sarà allestita la sezione dedicata alla grafica. Attraverso i disegni e le acqueforti sarà possibile ricostruire l’excursus pittorico dell’artista, seguire quel particolare uso del “chiaro-scuro” che inizialmente risente delle indicazioni artistiche fornitegli dall’artista Tito Lessi, suo maestro alla Scuola Libera di Nudo all’Accademia, della passione del segno di tradizione Fattoriana e del gioco di luce caratteristico di opere macchiaiole. Dopo la Grande Guerra, sviluppato un linguaggio intimo e personale, Spadolini lavorò a contatto con artisti quali Plinio Novellini, Primo Conti e il giovane Pietro Annigoni, ma anche Ardengo Soffici. La sua passione per le fotografie, che usava come sussidio alla pratica artistica, è testimoniata anche dall’amicizia con Vittorio Alinari e dall’ingente numero degli scatti fotografici presenti nell’archivio della famiglia Spadolini ancora in fase di inventariazione, depositato presso la Fondazione Alinari per la fotografia. Per quanto riguarda la pittura, possiamo affermare che quelle di Guido Spadolini sono opere vissute nella pienezza degli affetti familiari: amava dipingere i dintorni fiorentini, soprattutto la “sua” Pian de´ Giullari, S. Margherita a Montici e la costa livornese (Castiglioncello, Rosignano, Vada), dimostrando sempre interesse per la natura in generale, nella sua ricca semplicità, fermandone i giochi di luce e i contrasti cromatici. Gli olii dell’artista offrono uno spaccato della “Toscana com’era”, con i suoi giardini, le sue ville, i suoi campi lavorati, colti attraverso scorci paesaggistici di grande coinvolgimento emotivo. In mostra saranno presenti un centinaio di opere di Guido Spadolini, fra studi, disegni, pastelli su cartone, acqueforti, alcune con le relative lastre in zinco, numerose tele e tavole ad olio: di tutte le opere esposte saranno redatte le schede tecniche e le relative riproduzioni per arricchire la pubblicazione del catalogo che sarà edito da Polistampa Edizioni – Firenze, per la curatela della Dr.ssa Giulia Ballerini che si occuperà degli approfondimenti critici e arricchito da alcuni interventi legati all’ambito storico e a quello biografico dell’artista.  
   
   
“PROGETTARE PAESAGGIO, LANDSCAPE AS INFRASTRUCTURE” A STUDIO RESEARCH REPORT OF THE HARVARD GRADUATE SCHOOL OF DESIGN  
 
Venerdì 2 dicembre alle ore 11.00 a Roma, presso il Complesso Monumentale di San Michele a Ripa, verrà presentato il volume “Progettare Paesaggio, Landscape as Infrastructure”, risultato della Convenzione sottoscritta il 17 agosto 2010, tra l’Harvard University Graduate School of Design, il più antico ateneo degli Stati Uniti - e la Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l´Architettura e l´Arte Contemporanee (Dgpbaac) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La Convenzione, primo esempio di scambio culturale dedicato al paesaggio tra il Ministero per i beni e le attività culturali e il mondo accademico degli Stati Uniti, è stata stipulata ed attuata nell’ambito delle competenze della Direzione Generale in materia di formazione e promozione della conoscenza del paesaggio italiano in Italia e all’estero. L’iniziativa ha costituito una preziosa opportunità di arricchimento tanto per gli studenti della Harvard Graduate School of Design coordinati dalla prof.Ssa arch. Paola Cannavò, quanto per i funzionari del Servizio “Tutela e qualità del paesaggio” della Direzione Generale, ai quali è affidato l’oneroso compito di valutare progetti di grande rilevanza e di trovare le migliori soluzioni per il loro inserimento nel contesto paesaggistico. Proprio per tale motivo, la scelta non è caduta casualmente sul prestigioso Dipartimento statunitense: Charles Waldheim – attuale Direttore del Dipartimento di Architettura del Paesaggio della Harvard Graduate School of Design - ha coniato nel 1996 il termine “Landscape urbanism”, in riferimento ad un processo di progettazione che collocasse il paesaggio in posizione centrale e preminente. Lo studio è basato sulla volontà/opportunità/necessità di promuovere e concretizzare iniziative di collaborazione tra l’amministrazione attiva ed il mondo universitario per la tutela e qualità del paesaggio, in piena coerenza con le disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio che ha dato risalto a forme pattizie quali protocolli ed accordi con il mondo universitario e le realtà sociali per costruire una efficace valorizzazione del patrimonio culturale del quale il paesaggio è parte integrante. L’area indagata è stata quella interessata dalla realizzazione del Porto di Fiumicino, scelta emblematica per la complessità del progetto e per le specifiche caratteristiche del luogo. Sulla base delle conoscenze acquisite gli studenti hanno elaborato diverse soluzioni progettuali per la via d’accesso a Roma sull’acqua, nell’ottica di contemperare l’efficienza della struttura con la salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici che caratterizzano l’area. Intervengono alla presentazione: Walter Bordini, Università La Sapienza di Roma; Lucio Carbonara, Università La Sapienza di Roma; Andrea Filpa, Università Roma Tre di Roma; Franco Karrer, Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; Massimo Radiciotti, Direttore Ansas - Lazio – Marche – Sardegna; Antonia P. Recchia, Direttore Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee; Daniela Sandroni, Direttore del Servizio tutela e qualità del paesaggio – Dg Pabaaac; Interviene Paolo Conti, giornalista del Corriere della Sera. “In questo lavoro - sottolinea Antonia P. Recchia, si confrontano: da un lato le stimolanti proposte progettuali redatte dal gruppo di studenti della Harvard Graduate School of Design guidati dalla docente Paola Cannavò; dall’altro l’analisi del territorio portuense ed ostiense e delle possibili future trasformazioni del contesto paesaggistico determinate dai progetti infrastrutturali, in fase di realizzazione o di valutazione, con ipotesi di linee guida per la riqualificazione e la valorizzazione di questa area, svolte e coordinate dagli architetti della Direzione Generale Stefania Cancellieri e Piero Aebischer. La chiave interpretativa e dialettica è il rapporto tra il piano e il progetto”. “Questa pubblicazione e la ricerca progettuale qui documentata – afferma il Prof. Arch. Charles Waldheim - , propongono una opportuna testimonianza delle sfide contemporanee della forma urbana, del processo ecologico e dello sviluppo economico affrontato dalla capitale italiana. Evidenziando gli impulsi complessi e contraddittori di tipo ecologico ed economico di un paesaggio portuale attivo, Cannavò propone un nuovo ruolo chiave per l’architettura del paesaggio come strumento urbanistico. Così facendo, promuove una posizione italiana all’interno del dibattito contemporaneo sul Landscape Urbanism e l’Ecological Urbanism fornendo al contempo una prospettiva futura per l’urbanistica, anche nell’area di Fiumicino”.