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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 08 Febbraio 2012 |
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UE: SÌ AL PROLUNGAMENTO DEL PROGRAMMA ALIMENTARE, MA DOPO? |
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Gli eurodeputati approvano il prolungamento fino alla fine del 2013 del programma di aiuti alimentari ai poveri, ma si chiedono con preoccupazione cosa avverrà dopo. Video Europarltv http://www.Europarl.europa.eu/news/it/headlines/content/20120206mun37300/html/s%c3%ac-al-prolungamento-del-programma-alimentare-ma-dopo |
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MALTEMPO E AGRICOLTURA: IL VERO RISCHIO SONO LE SPECULAZIONI
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Venezia - “L’ondata di maltempo che ha colpito la Penisola avrà conseguenze pesanti sulla produzione agricola e sugli agricoltori, che subiranno perdite al momento non esattamente quantificabili. Il vero pericolo, però, sono le speculazioni a danno dei produttori e dei consumatori. Invito tutti a segnalarle e, se del caso, a far intervenire la polizia locale e le forze dell’ordine”. Franco Manzato, assessore all’agricoltura e alla tutela del consumatore del Veneto, è durissimo su questo tema: i produttori già avranno un danno diretto difficilmente ripagabile se non tramite il sistema assicurativo, ma arrivano segnalazioni di prezzi di frutta e verdura alle stelle che non hanno alcuna giustificazione. “Purtroppo alla produzione, primo e debole anello della filiera, i prezzi non aumentano. E’ lungo il resto del percorso fino al banco di vendita, invece, che qualcuno sembra tentato di approfittarne, per una carenza di prodotto rispetto alla domanda, senza che questo ripaghi minimamente l’agricoltura delle perdite dirette causate dal gelo. Per questo voglio mettere in allerta i consumatori e gli organi garanti dell’economia e del mercato, affinché intervengano per eliminare sul nascere qualsiasi distorsione o fenomeni di vero e proprio sciacallaggio”. “L’esperienza ci insegna che gli allarmi veri hanno sempre appesantito i mercati e depresso i listini – ha concluso Manzato – come è successo ad esempio con il batterio killer che ha provocato un calo del 13 per cento del valore degli ortaggi e del 21 per cento per le piante da tubero, oltre ad un crollo quasi totale del mercato dei cetrioli. Quella che si può riscontrare in questi giorni è purtroppo pura e semplice speculazione, che penalizza una categoria di imprenditori, gli agricoltori, che in Veneto svolgono proprio in casi di maltempo estremo anche il compito di spalaneve e spargitori di sale e saranno puniti dall’Imu, dalle accise sui carburanti e dall’Iva”. |
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AVVIATO IL PRIMO AGRINIDO REGIONALE DELLE MARCHE
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Ancona: ´Con il bando per gli agrinido, la Regione Marche ha riconosciuto il valore dell``attivita` agricola non solo come produttrice di beni primari e di tutela dell´ambiente, bensi` anche come promotrice di servizi di welfare sociale, specie in ambito montano e periferico, dove maggiormente carenti sono i servizi alle famiglie. Nell´entroterra un comune su due non dispone di asilo nido, un´iniziativa come questa e` quindi particolarmente importante. Quella di Pievebovigliana e` una delle primissime esperienze del genere in Italia. I bambini che frequenteranno l´agrinido avranno la possibilita` di vivere a contatto con la natura, imparando sin da piccoli a rispettarla, a conoscerla e a familiarizzare con una corretta alimentazione´. Paolo Petrini, vicepresidente della Giunta regionale e assessore all´Agricoltura, commenta cosi` l´avvio del primo agrinido regionale, realizzato a Pievebovigliana (Mc) da parte di un´azienda agricola e agrituristica biologica. Oltre a Petrini era presente all´inaugurazione ufficiale presso la ´Sapori di Campagna´ di Maccario Aureli, anche il Sindaco, Sandro Luciani. Quella avviata e` una piccola classe con massimo sette ospiti, dove verranno garantite tutte le abituali cure quotidiane. I bimbi, seguiti da educatori affiancati dai titolari dell´azienda, potranno partecipare alla cura dell´orto, conoscere gli animali della fattoria, partecipare ai vari momenti della vita in campagna. Il menu, rigorosamente a base di prodotti freschi e di stagione coltivati in azienda, e` stato elaborato in collaborazione con l´Asur 10 di Camerino. L´agrinido e` un servizio educativo rivolto a bambini da 1 a 3 anni, svolto dall``imprenditore agricolo attraverso l``utilizzo della propria azienda, in connessione con le attivita` di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento. L``attivita` agricola rimane principale, sia in termini di tempo dedicato, sia di personale impiegato, mentre quella educativa viene svolta secondo le prescrizioni della normativa di settore, in base al progetto pedagogico e architettonico stabiliti dalla Giunta regionale. Il riferimento e`, rispettivamente, alla legge regionale 9 del 2003 - Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l`infanzia, per l`adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie - e alla delibera di Giunta 722 del 2011 - Modello di agrinido di qualita` per le Marche. Per individuare i migliori modelli educativi, organizzativi e didattici in ambiente rurale, ricco di stimoli e risorse naturali, e` stato costituito un Comitato tecnico scientifico in partnership con la Fondazione Montessori del Comune di Chiaravalle. Con una delibera del luglio 2010, infatti, la Giunta regionale ha approvato uno specifico accordo di collaborazione per lo sviluppo di servizi educativi e didattici con la Fondazione. Il contributo regionale puo` essere concesso a fronte dei costi di gestione per i primi due anni di attivita`, a parziale copertura delle spese per personale, materiale didattico, sanitario, di pulizia, per i pasti, manutenzione, utenze e pubblicita`. Ammesso anche l``adeguamento degli spazi interni ed esterni, dell``impiantistica e degli arredi strettamente funzionali all``attivita`. |
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AGRICOLTURA IN LOMBARDIA: NON PIÙ TASSE |
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Milano - "L´andamento dell´agricoltura lombarda si mantiene positivo anche se, rispetto ai precedenti trimestri, ha subito una battuta d´arresto. Per questo Regione Lombardia intende mantenere alta l´attenzione sul comparto, anche con interventi a costo zero, come quelli realizzati sul fronte della semplificazione". Lo ha detto ieri Giulio De Capitani, assessore regionale all´Agricoltura, partecipando, nella sede di Unioncamere Lombardia, alla presentazione dei risultati dell´Analisi Congiunturale sull´agricoltura lombarda per il Iv trimestre del 2011. "Di concerto con le altre Regioni - ha continuato De Capitani - stiamo cercando di mediare con il Governo sul tema dell´applicazione dell´Imu sui fabbricati rurali. E´ stato approvato in sede di Conferenza Stato-regioni un Odg in cui chiediamo di poter aprire sul tema un tavolo di confronto con il governo". Iv Trimestre: Battuta D´arresto, Ma Tiene L´occupazione - Il quarto trimestre 2011 segna una battuta di arresto nel percorso di ripresa dell´agricoltura lombarda dopo la pesante crisi del 2009: per la prima volta, con la sola eccezione dell´occupazione, tutti gli indicatori elaborati mostrano un peggioramento a livello congiunturale (cioè rispetto al trimestre scorso) anche se ovviamente, grazie alla ripresa dei trimestri precedenti, i confronti tendenziali (cioè rispetto ad un anno fa) rimangono positivi. Alla base di questo mutamento stanno tre fattori: un aumento dei costi dovuto all´impennata del prezzo del gasolio agricolo e dei derivati del petrolio; la crisi dei consumi alimentari domestici e il conseguente calo della domanda di prodotti agricoli a livello nazionale; i sempre maggiori problemi di finanziamento delle imprese agricole legate al più generale restringimento del credito. Il settore del latte continua a trainare l´agricoltura lombarda grazie alla tenuta del prezzo del Grana Padano e all´aumento della produzione, mentre segnali incoraggianti giungono dalle aziende zootecniche grazie alla buona dinamica dei prezzi delle carni e al calo dei costi dei mangimi. Difficoltà maggiori vengono segnalate nei settori florovivaistico, vitivinicolo e degli ortaggi. Il comparto dei cereali è stato interessato da un deciso calo dei prezzi, che ne ha ridotto fortemente i margini. Operare Su Pac Per Nostri Prodotti Di Qualità - De Capitani ha spiegato che Regione Lombardia sta lavorando, affinché "la prossima Pac tenga in considerazione anche le specificità nazionali e territoriali: un lavoro che è stato condiviso con le altre Regioni. L´italia è un contribuente netto dell´Unione Europea ma, così come si va delineando, la nuova Politica Agricola Comune rischia di penalizzare proprio i sistemi agricoli più produttivi e di maggiore qualità, a partire da quello lombardo". Ottenuta La Deroga Sui Nitrati - Altro tema affrontato da De Capitani è stato quello dei nitrati. L´assessore ha ricordato come Regione Lombardia sia riuscita a ottenere la deroga ai limiti imposti dalla direttiva nitrati, ricordando che "il 15 febbraio scadono i termini per la presentazione della richiesta di deroga". |
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GRADUATORIA DEFINITIVA DELLA MISURA 311 DEL PSR CALABRIA
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L’assessore all’Agricoltura Michele Trematerra esprime soddisfazione per la pubblicazione di ieri della graduatoria definitiva della Misura 311 del Psr Calabria. “La Misura – ha dichiarato l’Assessore Trematerra –, più comunemente riconosciuta come la Misura degli ”Agriturismi”, ha l’obiettivo strategico di migliorare la qualità della vita nelle aree rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche. Favorisce il turismo, l’artigianato e l’offerta di attività ricreative nelle zone rurali, offrendo potenzialità per la diversificazione dell’attività in azienda e per lo sviluppo di micro imprese nel contesto dell’economia rurale. Questa graduatoria, in un momento di grave crisi economica, costituisce una vera e propria “boccata di ossigeno” per quanti intendono sviluppare un solido sistema economico e sociale nelle aree rurali esaltando il ruolo multifunzionale dell’impresa agricola, non più solo produttrice di beni ma anche di servizi: sociali, ambientali, formativi, turistico e ricreativi. Si tratta – ha aggiunto - di funzioni che rappresentano modalità d’integrazione del reddito aziendale e opportunità per assorbire il lavoro familiare in eccesso ma che possono svolgere anche un ruolo fondamentale per la crescita, l’occupazione e lo sviluppo sostenibile delle aree rurali. La disponibilità finanziaria di circa 3,5 Milioni di Euro dell’annualità 2010, di questa fondamentale Misura del Psr, è stata volutamente implementata, fino ad arrivare a circa 15 Milioni di Euro. Siamo sicuri – ha concluso Trematerra – che questa importante dotazione finanziaria genererà sul territorio calabrese una spesa pari a 30 Milioni di Euro consolidando lo sviluppo ed il potenziamento dell’economia nelle zone rurali e contribuendo al mantenimento della popolazione rurale attiva in loco e valorizzando le risorse endogene locali, infine creando nuove opportunità di occupazione e di reddito per la famiglia agricola”. |
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AGRICOLTURA IN ABRUZZO: SITUAZIONE ECCEZIONALE, RISPOSTA ADEGUATA IL PUNTO PURE SULLA ZOOTECNIA PER IL MALTEMPO |
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Pescara - "Siamo di fronte ad evento eccezionale che tutti i meteorologi è stato associato a quelli del ´56 dell´85 ma posso garantire che la risposta da parte nostra è adeguata". L´assessore regionale alle Politiche agricole Mauro Febbo fa un punto sulla situazione di emergenza che in questi giorni interessa anche i settori zootecnico e agricolo. "La situazione è sicuramente pesante e grave soprattutto per quanto riguarda il sistema zootecnico in quanto si sono registrate numerose difficoltà, oltre ai danni subiti dalle strutture, nelle operazioni per riportare gli animali nelle stalle. A questo proposito voglio sottolineare il grande lavoro svolto dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato che grazie al loro contributo hanno permesso di riportare la situazione alla quasi normalità. Per quanto riguarda le problematiche legate agli approvvigionamenti pur avendo delle scorte sufficienti ci sono delle difficoltà per le consegne visto che molte vie di accesso sono quasi impraticabili. Stiamo comunque monitorando la situazione su tutto il territorio regionale. Per quanto riguarda il capitolo relativo lo stato di calamità - ha detto ancora l´assessore Mauro Febbo - ci eravamo già attivati nei tempi dovuti. La Delibera di Giunta per lo stato di emergenza infatti non è in ritardo perché andava fatta con cognizione di causa sulla base di una fotografia il più possibile definita della situazione abruzzese. Avevamo già concordato con il Presidente Chiodi il percorso da seguire successivamente che deve comprendere uno Studio dettagliato del territorio per quantificare i danni, non essendo sufficiente una semplice comunicazione al Ministero. Solo attraverso un monitoraggio della reale situazione è possibile stabilire ciò che può essere oggetto di intervento attraverso le risorse nazionali. L´auspicio è che il Ministero delle Politiche agricole adotti un provvedimento ad hoc affinché siano rimborsabili da parte dello Stato i danni a tutte le colture e alle strutture aziendali. Inoltre stiamo lavorando affinché Bruxelles ci consenta di superare i limiti previsti dalle attuali normative comunitarie per quanto riguarda gli aiuti di Stato. Tutti gli uffici della Direzione Politiche agricole e i nostri tecnici stanno lavorando intensamente per affrontare al meglio la situazione e a questo proposito voglio ricordare che le richieste di ristoro dei danni andranno fatte solo una volta passata l´emergenza in modo da avere dati attendibili e certi. In tal senso anche le organizzazioni professionali stanno dando il loro fattivo e prezioso contributo per portare avanti tutte le procedure. Ci siamo attivati anche per affrontare la situazione legata alla distribuzione dei prodotti, anche attraverso un monitoraggio costante su tutta la rete regionale con l´ausilio dei dati forniti dal Corpo Forestale dello Stato e dalla Guardia di Finanza. Se la grande distribuzione (Gdo) ha avuto qualche difficoltà nell´approvvigionamento di frutta, verdura e ortaggi posso assicurare che il Mercato ortofrutticolo "Valle della Pescara" di Cepagatti ha una grande disponibilità di prodotti che sono destinati principalmente ai piccoli esercizi commerciali, che si sono rivelati importantissimi in questa fase di emergenza. Inoltre - ha concluso l´assessore alle Politiche Agricole - abbiamo invitato i soggetti della Grande distribuzione a rifornirsi proprio al Mof. Situazione sotto controllo anche per la distribuzione del latte: in base ai dati in nostro possesso a oggi non si registrano grosse criticità se non una riduzione del 30-40% che non ci preoccupa affatto in quanto potrebbe influire solo sulla produzione dei prodotti derivati (formaggi e latticini) ma i magazzini dei produttori abruzzesi sono ben forniti. Possiamo quindi auspicare che non ci saranno problemi per quanto riguarda la distribuzione del latte fresco. Il nostro lavoro procede a 360 gradi anche per la creazione di un osservatorio sui prezzi dei prodotti agricoli, che ci consenta di avere un quadro preciso di tutto il territorio e di eventuali anomalie, i cui dati saranno forniti alla Guardia di Finanza". |
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AGRICOLTURA, OLTRE SETTE MILIONI DI EURO PER GAL |
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Milano - Oltre sette milioni di euro ai Gruppi di Azione Locale lombardi, assegnati grazie ai fondi dell´asse 4 leader del Programma di Sviluppo Rurale a valere sulle misure 411 e 413, che sostengono rispettivamente la competitività delle aziende agricole e forestali e gli interventi a favore delle popolazioni che risiedono in aree rurali svantaggiate. Nel dettaglio si tratta di 7.448.589,81 così suddivisi: 281.617,38 assegnati a 11 beneficiari per interventi di ammodernamento aziendale e 7.166.972,81 euro assegnati a 106 beneficiari per interventi che spaziano dalla diversificazione delle attività agricole, come l´agriturismo e l´agroenergia, alla riqualificazione del patrimonio rurale attraverso la promozione di attività turistiche e la realizzazione di infrastrutture e servizi per migliorare la fruizione del territorio, tanto ai visitatori quanto ai residenti delle aree rurali. Con quest´ultima assegnazione ammontano 23.066.417 euro i progetti finanziati grazie alle risorse che il Programma di Sviluppo Rurale assegna ai Gruppi di Azione Locale per stimolare, in attuazione del principio di sussidiarietà, uno sviluppo strategico dei territori attraverso azioni condivise e partecipate dai diversi enti, pubblici e privati, locali. Tutti i dettagli sono da oggi consultabili sul sito della Direzione Generale Agricoltura e sul Burl. |
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PICCOLI ALLEVATORI, LA REGIONE TOSCANA OFFRE UNA RISPOSTA ‘PLURALE’ AI LORO PROBLEMI
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Firenze – “Affrontare in una dimensione più ampia i problemi legati ai piccoli allevamenti, perché se il settore centrale è quello agricolo, la soluzione agli aspetti problematici sollevati dalla categoria dei piccoli allevatori, dall’anagrafe del bestiame allo smaltimento della carcasse, dalle certificazioni e controlli ai requisiti per la vendita del latte crudo, va trovata in una pluralità di strumenti facenti capo a settori diversi. Si tratta di elaborare un metodo che consenta di muoversi con flessibilità dentro le normative, costituendo un tavolo permanente con gli altri assessorati coinvolti, diritto alla salute, ambiente e urbanistica e aprendo un confronto costante con le associazioni per costruire un sistema”. Così l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori ha risposto agli interventi dei tanti allevatori che hanno partecipato in Sala Pegaso all’incontro pubblico sulla piattaforma di proposte per la piccola zootecnia toscana formulata da Legambiente, Aiab, Cia Toscana e Ctpb e illustrata da Beppe Croce. All’incontro, presieduto da Maria Grazia Mammuccini, è intervenuto anche il senatore Francesco Ferrante, membro della Commissione parlamentare Ambiente, territorio e beni ambientali che si sta occupando di rifiuti e sottoprodotti degli allevamenti. Le conclusioni sono state affidate all’assessore al governo del territorio Anna Marson. “Snodo centrale per i piccoli allevatori non è tanto il crescere, quanto la costruzione di reti – ha detto ancora l’assessore Salvadori – E questo significa mercato, ricerca, e progetti di filiera cui sono stati destinati ulteriori venti milioni dopo il buon esito del primo bando che ha visto assorbiti tutti i 25 milioni stanziati. L’impegno della Regione per la costruzione di un sistema c’è, e va mandato avanti con le associazioni sulle varie linee d’azione. Entro metà marzo ad esempio uscirà un bando per investimenti sul pascolo di montagna e nel bosco, presidio fondamentale per il territorio. Il mio è un impegno a fornire delle risposte concrete, come dimostrano le tante adesioni che stiamo raccogliendo sul progetto Giovanisì in agricoltura”. “Le piccole aziende cosiddette ‘marginali’ – ha detto l’assessore Marson -, soprattutto nell’appennino e in generale nell’alta collina, sono invece centrali per quanto riguarda la riproduzione del paesaggio e del territorio. Sono a tutti gli effetti una ricchezza per il territorio oltre che per una diversificazione dell’economia”. “Con le associazioni degli agricoltori – ha aggiunto – c’è già l’impegno a rivedere insieme gli articoli della legge 1/2005 che trattano di territorio rurale. Prima di rivedere la legge, però, dobbiamo costruire insieme una visione strategica complessiva sul futuro dell’agricoltura in Toscana. Ritengo altresì – ha concluso l’assessore Marson – che la Regione Toscana possa promuovere una modalità per garantire ai giovani che vogliono fare agricoltura l’accesso a terreni agricoli ad un costo sostenibile. In tal senso potremmo pensare di trattare con apposito Programma Unitario di Valorizzazione territoriale (Puv) le diverse aree agricole di proprietà degli enti pubblici.” |
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BOLZANO: AVVIATO A LAIMBURG IL PROGETTO VEGEMONT PER LA PRODUZIONE DI ORTAGGI |
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Si è svolto lunedì scorso presso il Centro Laimburg un convegno sui criteri per la definizione degli ortaggi adatti per il progetto Ue Vegemont. Vi hanno preso parte 24 rappresentanti di 16 gruppi d’interesse dell’agricoltura tra i quali il Bauernbund, le scuole professionali ed i rappresentanti dei commercianti. Il progetto Vegemont, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), si pone l’obiettivo di promuovere la coltivazione di ortaggi nelle zone montane e di mettere a disposizione dei contadini informazioni sulle possibilità di coltivazione e sui tempi di raccolta in determinate zone. "Vogliamo orientare il progetto il più possibile alle esigenze della prassi. A tutti i gruppi d’interesse per la coltivazione di ortaggi altoatesini è stato richiesto di contribuire con le loro esperienze pratiche e conoscenze dalla coltivazione fino alla commercializzazione”, spiega Giovanni Peratoner, coordinatore del progetto del Centro di Sperimentazione Laimburg, lo scopo dell’incontro all’avvio del progetto Vegemont. Mediante la combinazione di una gran mole di dati climatici e topografici si cercherà di sviluppare un modello matematico che valuti se un luogo è adatto alla coltivazione di diversi ortaggi. Inoltre nell’ambito del progetto saranno stimati i relativi periodi di raccolta delle verdure. Nelle zone montane la raccolta degli ortaggi avviene più tardi rispetto alle aree di coltivazione in pianura. Le verdure potranno essere messe sul mercato, quando altri produttori non sono in grado di rifornire la merce. I 24 partecipanti dell’incontro hanno compilato un questionario e dato le loro valutazioni sui dispendi per la coltivazione, l’idoneità di stoccaggio e la commercializzazione di 30 diversi ortaggi, dal cavolfiore alle insalate, dalle patate e le barbabietole fino alle cipolle. I dati raccolti nei questionari costituiranno la base per la scelta degli ortaggi di maggior rilievo pratico per il progetto. “Siamo lieti della partecipazione registrata all’incontro. Ciò conferma che il nostro approccio scelto nel progetto Vegemont è condiviso dal mondo agricolo”, ha detto Michael Oberhuber, direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg. Nel 2010 in Alto Adige la superficie coltivata ad ortaggi è stata di 300 ettari. Sono state raccolte 12 mila tonnellate di verdura, tra le quali 6 mila tonnellate di patate seguite da 2.650 tonnellate di cavolfiori e 2.350 tonnellate di barbabietole. Il Centro di Sperimentazione Laimburg è l’istituto di ricerca leader nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa soprattutto di ricerca applicata diretta ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura altoatesina. Ogni anno, i 180 collaboratori del centro lavorano a più di 400 progetti e attività in tutti campi dell’agricoltura altoatesina, dalla frutticoltura e viticoltura fino all’agricoltura montana. |
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ALIMENTARE LIGURIA, IGP ITALIANA PER LA FOCACCIA DI RECCO COL FORMAGGIO ENTRO LA FINE DEL MESE, IN ATTESA DELLA CERTIFICAZIONE DEFINITIVA UE |
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Genova. “Promossa” la focaccia di Recco con il formaggio , che dopo la recente approvazione del “disciplinare” che ne regola ingredienti e produzione, da parte del Ministero delle Politiche Agricole, nelle prossime settimane potrà fregiarsi dell’Igp- Indicazione geografica protetta sul territorio italiano. In attesa della definitiva certificazione dell’Unione Europea, a Bruxelles. Ieri in mattinata, al termine di una riunione del consiglio del Consorzio Focaccia di Recco guidato dalla presidente Mauro Macchiavello, i soci hanno infatti formalmente trasmesso al Ministero delle Politiche agricole alimentari la richiesta di “protezione transitoria a livello nazionale” con l’Igp per la focaccia di Recco col formaggio”, spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Giovanni Barbagallo. Con il marchio Igp scatterà il divieto assoluto per ristoranti, trattorie, supermercati, negozi e bancarelle al di fuori della zona di produzione (Recco, Sori, Camogli e Avegno) di scrivere nei menu e offrire focacce con formaggio “tipo Recco”. Pena l’intervento dell’antifrode. Se nei successivi 180 giorni dalla la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea non interverranno contenziosi da parte dei vari Paesi , la focaccia di Recco col formaggio sarà tutelata a livello europeo. Nel frattempo, proprio per combattere ogni abuso, Camera di Commercio e Consorzio avvieranno i piani di controllo e di tutela della focaccia. La Regione Liguria, in questi anni ha confermato il sostegno al riconoscimento Igp, “ritenendola un obiettivo strategico alla politica di valorizzazione territoriale e produttiva della Liguria, in quanto, la filiera economica di riferimento, oltre che ad interessare tutti i possibili panificatori-ristoratori dei territori interessati produttori di focaccia, coinvolge e sostiene anche i trasformatori ed i produttori di latte ligure”, spiega Barbagallo. |
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AGRICOLTURA: REGIONE ABRUZZO ATTENTA AGLI OPERATORI MARSICANI |
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Pescara - L´assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo, interviene in merito alla situazione relativa alle agevolazioni per l´acquisto di carburante agricolo. "Premesso che la disciplina della materia trae origine da una Legge nazionale che concede una riduzione delle accise a favore degli agricoltori, in Regione si affrontano le varie problematiche che interessano tutto il territorio nel corso degli incontri del Tavolo verde, insieme agli esponenti delle quattro organizzazioni professionali che rappresentano il mondo agricolo. In seguito a questi incontri abbiamo proceduto alle modifiche delle tabelle considerando che si tratta di fondi dello Stato e siamo quindi assoggettati a strettissimi vincoli e continui controlli da parte degli organi centrali. Devo constatare con amarezza che la Cgil continua ad intervenire con grande tempismo su qualsiasi argomento, compresa l´agricoltura che non mi sembra essere di loro competenza, palesando una certa scarsità di conoscenza. E´ successo anche in quest´ultima occasione con le esternazioni relative al gasolio per gli agricoltori della Marsica, da parte di qualche rappresentante del sindacato. Volevo ricordare che le tabelle dei consumi sono state modificate in aumento, dal tavolo delle organizzazioni professionali, per ben due volte negli ultimi anni: nel 2009 e nel maggio 2011. Con atti successivi, così come era avvenuto negli anni precedenti, abbiamo apportato anche una maggiorazione per eventi eccezionali del 15% per la zona di Avezzano. Inoltre in sede di revisione delle stesse tabelle sono state inserite anche nuove colture che prima non venivano prese in considerazione. Non è vero, quindi, che la Regione è ferma o non tiene conto di tutte le situazioni con le quali i nostri agricoltori si trovano a confrontarsi quotidianamente. I consumi sono stati modificati e sempre in aumento ma questo, dovrebbero saperlo gli esponenti della Cgil, non può essere fatto in maniera arbitraria perché deve essere legato ad eventi eccezionali ed al parere del Ministero delle Politiche agricole e trattandosi di agevolazioni fiscali interviene anche il controllo del Ministero delle Finanze, attraverso l´Utf e Guardia di Finanza, con tutte le problematiche che ne conseguono (vedi gli ultimi episodi di abusi che si sono registrati proprio nella Marsica ultimamente). Invito quindi i rappresentanti della Cgil ad informarsi attentamente prima di lanciarsi in dichiarazioni prive di fondamento, per conquistare visibilità mediatica, e se vogliono strumentalizzare la difficile situazione della nostra agricoltura lo facciano con argomenti concreti". |
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MALTEMPO IN LOMBARDIA: NO CRITICITÀ SU AGRICOLTURA |
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Milano - "Stiamo seguendo con attenzione gli effetti del maltempo sul comparto agricolo, ma al momento non ci sono segnali di criticità gravi. Certo è che il gelo comporta un aumento considerevole dei consumi per le nostre aziende agricole". Lo ha detto, oggi, Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, a margine della conferenza stampa di presentazione dei dati congiunturali del comparto a Unioncamere Lombardia, parlando della situazione nelle campagne della regione dopo l´ondata di maltempo che sta colpendo tutto il Paese. "Sono semmai da valutare, qualora il gelo e i fenomeni metereologici dovessero continuare anche nel prossimo periodo, - ha aggiunto l´assessore - eventuali ricadute sull´approvvigionamento di mangimi e dei prodotti della quarta gamma, ovvero i prodotti freschi in agricoltura, e gli effetti su alcuni tipi di colture". |
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CRISI DELLA PESCA, A BOLOGNA UN INCONTRO DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI DI SETTORE. TRA LE RICHIESTE: CREDITO D´IMPOSTA PER IL RINCARO DEI COSTI PETROLIFERI, STRUMENTI DI ACCESSO AL CREDITO, MODALITÀ DI RECUPERO DEI PUNTI DI PENALITÀ, MA ANCHE L´OPERATIVITÀ DEL DISTRETTO "ALTO ADRIATICO".
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Bologna - Credito d’imposta per far fronte al rincaro dei prezzi, in particolare di quelli petroliferi; estensione alle imprese del settore e alle loro cooperative di strumenti per favorire l’accesso al credito quali i Confidi; modalità di recupero dei punti di penalità assegnati ai possessori di licenza di pesca e ai comandanti dei peschereggi. Sono alcune delle richieste per far fronte alla crisi che sta colpendo il comparto della pesca, emerse oggi a Bologna nel corso di una riunione convocata dall’assessore regionale all’agricoltura ed economia ittica Tiberio Rabboni. Ai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati presenti Rabboni ha annunciato un prossimo incontro a Roma con il ministro Mario Catania il 16 febbraio. “ Porterò l’esito della riunione odierna al Ministro – ha detto Rabboni – e gli sottoporrò le proposte che oggi abbiamo condiviso. Si tratta di misure necessarie, alcune delle quali da attivare con urgenza, per far fronte a una crisi del settore che si sta aggravando”. Tra le proposte su cui si è trovato l’accordo oggi in Regione anche quella relativa al fermo biologico, con la richiesta di predisporre l’organizzazione del prossimo periodo di interruzione obbligatorio (luglio-settembre), individuando per tempo le risorse finanziarie e gli ammortizzatori sociali per il suo sostegno e definendo modalità e tempistiche in modo da renderlo maggiormente congruo con le esigenze dell’area dell’alto Adriatico. Secondo i partecipanti va inoltre rivisto l’accordo multi regionale per consentire alle Regioni di impegnare le risorse inutilizzate del Fondo Europeo per la Pesca per finanziare la “rottamazione” delle imbarcazioni. Dall’incontro è infine emersa la richiesta di rendere immediatamente operativo il distretto di pesca “Alto Adriatico” con la partecipazione delle tre Regioni Emilia-romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Ministero, apportando le opportune modifiche al decreto istitutivo del 23 febbraio 2010. “Occorre rendere più efficiente la governance del distretto – ha spiegato Rabboni - attraverso un più stretto legame con il territorio e le rappresentanze imprenditoriali e dei pescatori. A tal fine chiediamo la costituzione di una Commissione Consultiva, composta dai rappresentanti delle Associazioni di categoria più rappresentative, per concertare le politiche di attuazione dell’area distrettuale, con particolare riferimento all’emanazione dei piani di gestione locali e alle peculiarità di un contesto fortemente segnato dal delta del Po”. |
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TRENTO: ATOMIZZATORI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE E PREMIO INSEDIAMENTO: FINANZIATE LE PRIME DOMANDE
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Il Servizio Aziende agricole e territorio rurale ha approvato, con due determinazioni, un primo elenco di domande inserite in area di priorità e dunque immediatamente finanziabili relative alle richieste di contributo per le Misure 121 health-check e 112 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 della Provincia di Trento. Per la prima misura, che riguarda i contributi per la realizzazione di vasche per la gestione dei reflui e atomizzatori a basso impatto ambientale, le domande che trovano copertura sono 208; per quanto riguarda la misura 112 relativa al Premio di insediamento per i giovani, sono state inserite in area di priorità le prime 75 domande su un totale di 117 presentate. L´approvazione di una limitata priorità di finanziamento è dovuta al blocco fino al 30 per cento degli stanziamenti complessivi disponibili sui capitoli di bilancio sui quali sono stanziati i fondi per il finanziamento delle domande (oltre alle misure citate, sono inserite anche le misure 121 ammodernamento delle aziende agricole, e 311 diversificazione in attività non agricole - agriturismo) disposto dal "Piano Salva Italia" del governo. Non appena la Giunta provinciale sbloccherà questo limite di utilizzo dei fondi, sarà possibile dare copertura finanziaria anche ad altre domande che attualmente non rientrano in priorità. Con le medesime determinazioni sono stati chiusi i procedimenti per le domande attualmente fuori priorità. Per quanto riguarda queste ultime, è stato stabilito che nel caso in cui si rendessero disponibili sul bilancio ulteriori risorse finanziarie ne sarà data comunicazione ai richiedenti e le domande verranno riconsiderate automaticamente fino all’esaurimento delle risorse. Sul sito www.Trentinoagricoltura.it nello spazio dedicato al Psr 2007-2013, nel link relativo alle singole Misure, sono pubblicate le determinazioni che stabiliscono le domande finanziabili e le graduatorie complete, oppure, è possibile effettuarne la ricerca tramite il numero e la data sul sito della Provincia al link “ricerca delibere e determinazioni”. |
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PUGLIA: FIRMA CONVENZIONE PER TUTELA ULIVI MONUMENTALI
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"Gli ulivi monumentali sono un patrimonio da tutelare, un elemento storico e naturale caratteristico della nostra regione che, però, non deve essere avvertito come un vincolo irragionevole dagli operatori del settore agricolo. Questa sottoscrizione è un modo per fare sistema con gli agricoltori veri custodi del mondo, custodi di una ricchezza a livello nazionale e forse europeo". Così esordisce l´assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro che il 4 febbraio, durante la settima edizione di ‘Mediterre 2012 – Cantiere europarlamentare della sostenibilità’, ha sottoscritto con Cia (è intervenuto il presidente regionale Antonio Barile), Coldiretti e Confagricoltura una convenzione a sostegno degli interventi di rilevazione sistematica degli ulivi della Puglia. Presente anche il dirigente del settore Ecologia Francesco Matarrese. "L’accordo – aggiunge Antonello Antonicelli, dirigente dell’assessorato all’Ecologia della Puglia – arriva dopo l´approvazione delle modifiche alla legge di tutela degli ulivi per dare il via alla fase di censimento in loco delle piante a seguito del primo rilevamento satellitare. Fotografare e catalogare in situ le piante vuol dire interagire con i conduttori dei fondi agricoli, per questo abbiamo ritenuto importante, attraverso le associazioni di categoria, avviare una azione di informazione presso gli agricoltori in merito al lavoro che stiamo svolgendo". "Questa attività di informazione e soprattutto di sensibilizzazione – conclude Nicastro – sarà l’occasione per avviare le collaborazioni delle associazioni di settore che avranno come obiettivo quello di incontrare gli agricoltori per condividere con loro la tutela delle piante monumentali nell´ottica di uno sviluppo del sistema Puglia: sono a disposizione 48mila euro per seminari, convegni e workshop da utilizzare per educare chi ha la fortuna di avere una ricchezza infinita e inestimabile tra le mani". |
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IL FORMAGGIO RE DELLA TAVOLA ITALIANA BATTE LA PASTA
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Secondo uno studio biennale condotto da Astra Ricerche per Assolatte, il latte e i suoi derivati hanno scalzato la pasta dal primo posto sulle tavole degli italiani. I formaggi sono nel menù del 92% della popolazione e il latte in quello dell´85%. Il primato dei latticini, confermato per l´ottavo anno, vede in aumento, rispetto al 2006 i consumatori di burro (dal 74% al 77%) e di panna (dal 67% al 70%). Se i formaggi vincono soprattutto tra i 25-34enni dei ceti medio-alti, il latte spopola al sud, yogurt e latti fermentati sono preferiti dai 45-54enni delle regioni centrali, di ceto e istruzione medio-alti. Il burro, a sorpresa, si consuma piu’ al sud che al nord nella fascia 35-44 anni, tra i diplomati, i lavoratori autonomi, i dirigenti e le casalinghe mentre la panna e’ amata dai giovani adulti, soprattutto del Triveneto. A favore dei prodotti dei prodotti lattiero-caseari gioca inoltre l´immaginario collettivo. La ricerca mostra che associamo al latte sensazioni di sana alimentazione (83%), freschezza dissetante (47%) e calma e serenità (39%), "quasi uno psicofarmaco naturale di tradizione e di accompagnamento lungo tutte le fasi della vita. Anche lo yogurt ha una connotazione legata alla salute (53%), al dimagrimento (49%) e al relax. I formaggi, invece, sono associati al gusto (55%), alla sazieta" (53%) e al godimento (48%). Il burro, ha visto crescere i consumi negli ultimi dieci anni e che viene scelto oltre che per l’indispensabilita’ in certe preparazioni anche per il gusto e le molte varianti in cui viene proposto. Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti", auspica che la presentazione in parlamento del disegno di legge per la riorganizzazione della filiera della produzione del latte, nell’ottica di una maggiore trasparenza, venga difesa dagli attacchi di lobby come quella della grande distribuzione. |
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È IL VENETO L’ORTO EUROPEO DELLA QUALITÀ. DALL’ 8 AL 10 FEBBRAIO A FRUITLOGISTICA DI BERLINO
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Da mercoledì 8 fino a venerdì 10 febbraio prossimi, il Veneto sarà presente con le sue produzioni ortofrutticole a Fruitlogistica di Berlino, la più importante manifestazione fieristica del settore a livello mondiale. Il Veneto è uno dei leader indiscussi tra le regioni italiane nell’esportazione dei prodotti agroalimentari. Il valore della produzione totale del solo settore ortofrutticolo regionale vale circa 700 milioni di euro, dei quali il 67 per cento è rappresentato dagli ortaggi. La principale caratteristica delle produzioni venete è la grande varietà, in virtù di una corrispondente varietà territoriale rappresentata da mare, montagna, collina, pianura, laghi, fiumi, lagune. Tanta diversità di ambienti regala una pluralità di prodotti tipici, molti dei quali a denominazione o indicazione d’origine protetta. Anzi: il Veneto è la prima regione europea per produzioni riconosciute a denominazione. “Il solo comparto ortofrutticolo regionale propone al mercato internazionale tre Dop e quattordici Igp – sottolinea l’assessore al commercio estero Marino Finozzi – che ben qualificano la nostra campagna come ‘orto di qualità per l’Europa’. Ogni giorno partono dai nostri mercati Tir che portano la nostra verdura e frutta fresca in gran parte dei Paesi dell’Unione europea, soprattutto in Germania e in Europa centrale. La denominazione di queste produzioni sono una garanzia per i consumatori e un esempio di bontà; spesso sono produzioni assolutamente uniche e dimostrano anche la qualità del territorio e l’attenzione degli agricoltori veneti per la conservazione della biodiversità, a fronte di produzioni mondializzate omologate nell’uniformità”. Nel settore ortofrutticolo, i prodotti a Denominazione d’Origine Protetta sono 3: Aglio Bianco Polesano; Asparago Bianco di Bassano; Marrone di S. Zeno Le produzioni ortofrutticole e cereali a Indicazione Geografica Protetta sono invece 14: Asparago Bianco di Cimadolmo; Asparago di Badoere; Ciliegia di Marostica; Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese; Insalata di Lusia; Marrone di Combai; Marroni del Monfenera; Pesca di Verona; Radicchio di Chioggia; Radicchio di Verona; Radicchio Rosso di Treviso; Radicchio Variegato di Castelfranco; Riso del Delta del Po; Riso Vialone Nano Veronese. |
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"IL CIBO E LE PAROLE" DAL 19 AL 22 FEBBRAIO 2012 PRENDERÀ FORMA A ERBA (CO) UNA NUOVA EDIZIONE DI RISTOREXPO
STAGE, WORKSHOP E SEMINARI DI APPROFONDIMENTO SULLA CUCINA DEL PERÙ
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Ristorexpo 2012, la quindicesima edizione della fiera dedicata ai professionisti della ristorazione torna a Lariofiere di Erba (Co) dal 19 al 22 febbraio. Il tema ¨¨ tutto nuovo: "Il cibo e le parole". Protagonisti grandi cuochi, giornalisti e opinion leader che accompagneranno i visitatori in un percorso tra degustazioni, scoperte e racconti. Sar¨¤ anche l¡¯occasione per presentare un nuovo modello di ¡°fare cucina¡± grazie al focus sul Per¨´ che prevede la partecipazione di alcuni dei migliori chef di questa Terra. ¡ú Il tema dell¡¯edizione 2012: ¡°Il cibo e le parole¡± Il cibo non solo si mangia. Si gusta. E di cibo si parla. Nella nostra societ¨¤ infatti, mangiare non ¨¨ pi¨´ semplicemente un atto necessario per la vita, ma ha assunto connotazioni diverse e pi¨´ profonde. La cucina ¨¨ oggi una forma d¡¯arte e il saper mangiare bene un vero e proprio stile di vita. Da argomento per gli addetti ai lavori, il cibo ¨¨ ormai un tema sulla bocca di tutti. Chef spopolano in tv, schiere di blogger buongustai propongono ricette sul web, sempre pi¨´ film e romanzi sono ambientati tra i fornelli, in un mix di ingredienti che soddisfa tutti i gusti! Ad analizzare, esporre e discutere sul tema di questa edizione interverranno Giovanni Ciceri, presidente di Lariofiere, Giacomo Mojoli, giornalista e docente universitario, Chiara Maci, blogger, Davide Scabin, chef, Andrea Petrini, giornalista, e Marco Bolasco, direttore editoriale Slow Food Ristorexpo sar¨¤ il palcoscenico ideale dove raccontare il cibo. Il termine ¡°raccontare¡± porta con se una molteplicit¨¤ di sfumature che vanno dall¡¯atto divulgativo e promozionale a quello pi¨´ esteso del comunicare, informare e formare. Raccontare il cibo significa trovare il linguaggio e le parole del cibo, sperimentare le forme e i canali di comunicazione che meglio si prestano per raggiungere il target di questo racconto. Raccontare il cibo significa entrare in un¡¯altra dimensione del gusto, quella che oltre al palato solletica anche gli altri sensi. Naturalmente a Ristorexpo oltre alle ¡°parole¡± si faranno anche i ¡°fatti¡± che vedranno in scena le eccellenze lombarde (in particolar mondo lecchesi e comasche) e non solo. Tra i protagonisti da non perdere i prodotti e i vini della Valtellina, ospite d¡¯eccezione di questa edizione. Per addentrarsi alla scoperta della difficile arte della cucina, non mancheranno i concorsi i dedicati ai cuochi organizzati dalla Fic (Federazione italiana cuochi): dal concorso di cucina calda nazionale Boton d¡¯or, a quello per eleggere il ¡°Cuoco dell¡¯anno 2012¡±, fino al concorso Cuoco Arturo della Torre, dedicato ai professionisti e agli studenti. Proprio le nuove promesse avranno un ruolo di rilievo in questa edizione con la partecipazione di numerosi istituti alberghieri |
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PROGETTO “100 ENOTECHE ITALIANE IN CINA”
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Calabria - L’assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi ha illustrato ieri mattina ai rappresentanti delle associazioni di categoria interessate il progetto “100 Enoteche italiane in Cina” promosso da Enoteca Italiana. Un intervento che prevede l’apertura di 100 enoteche nell’arco del 2012 in un mercato in rapida espansione, come quello cinese, e che si realizza mediante una serie di iniziative correlate e integrate: dall’organizzazione di workshop per accrescere l’immagine dei vini promossi e ad aumentarne la conoscenza da parte degli operatori di settore a maggior potenziale, all’allestimento di corner personalizzati all’interno dei punti vendita rappresentativi della grande distribuzione, fino all’abbinamento dei vini italiani ai principali piatti della cucina cinese. Diverse sono le Regioni che hanno già aderito al progetto di Enoteca Italiana. La Calabria, per valutarne l’opportunità, ha deciso di coinvolgere i diretti interessati. L’assessore alle Attività Produttive Antonio Caridi ha sottoposto l’iniziativa alle Associazioni di Categoria, che hanno condiviso e apprezzato questa nuova modalità di individuare occasioni di sviluppo, incentrata sulla partecipazione attiva degli attori locali. Al tavolo erano presenti anche Matteo Belgio, Capo della Segreteria dell’Assessore all’Internazionalizzazione Fabrizio Capua, che ha colto l’occasione per presentare le iniziative già promosse in ambito regionale per facilitare processi di internazionalizzazione e Caterina Nano, della Fondazione Field, intervenuta per agevolare la concertazione. I partecipanti - auspicando l’avvio di un tavolo di lavoro permanente che coinvolga Camere di Commercio, vari Assessorati regionali e il mondo imprenditoriale -, hanno chiesto, congiuntamente, di poter approfondire l’iniziativa presentata e di mettere in calendario un nuovo incontro, da realizzarsi in tempi brevi, in cui discutere operativamente sull’opportunità di aggredire il mercato cinese e delle eventuali modalità di intervento. “La concertazione, fondamentale per avviare azioni di successo – ha affermato l’Assessore Caridi – e per creare opportunità di sviluppo reali e sostenibili, non può prescindere da una stretta interazione istituzionale e dal coinvolgimento attivo delle parti interessate. Accolgo con piacere e mi impegno da subito a creare il tavolo di lavoro permanente, quale occasione di confronto e di analisi che punti alla crescita dei settori strategici dell’economia calabrese. Per quanto riguarda il progetto di Enoteca Italiana, benché si possa ritenere un intervento importante, che va ben al di là della classica fiera, l’Amministrazione regionale demanderà la decisione sull’adesione ai produttori locali, i beneficiari diretti di ogni azione di promozione e internazionalizzazione intrapresa”. |
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ETICHET-TI-AMO: LA DATA DI SCADENZA È L’INFORMAZIONE PIÙ LETTA IN TEMPO DI CRISI
DONNE E OVER 45 I PIÙ ATTENTI ALLE INDICAZIONI PRESENTI SUGLI ALIMENTI
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Solo il 4% degli italiani dichiara di non leggere mai, neanche in modo occasionale, le etichette alimentari. Ma a cosa si presta attenzione? La data di scadenza è l’informazione più letta in etichetta, lo dichiara l’88% degli intervistati, a dimostrazione del fatto che i consumatori sono sempre più attenti ad evitare sprechi. Seconda in classifica, la lista degli ingredienti (73% della popolazione) che preoccupa i consumatori: in particolare il 68% degli intervistati controlla che non ci siano i coloranti e a seguire i grassi idrogenati (67%), i conservanti (58%) e l’aspartame (43%). Questi, alcuni dei dati emersi dall’Osservatorio Adi-nestlé 2011 e presentati durante l’incontro “Etichet-ti-amo”, il 1° appuntamento organizzato da Nestlé nell’ambito del nuovo progetto Food Coaching, un momento di scambio ‘live’ tra esperti di dietetica e nutrizione, associazioni di consumatori e pubblico. Oltre 70 le donne presenti al dibattito, dalle neomamme alle nonne, a conferma del loro ruolo di guida all’interno della famiglia e della loro attenzione costante alla corretta alimentazione e al benessere, proprio a partire dal momento dell’acquisto. “I dati dell’Osservatorio Adi-nestlé indicano le donne (88%) come le più predisposte ad un acquisto consapevole, molto attente soprattutto alla lettura del valore energetico e della tabella nutrizionale, a dimostrazione del fatto che, mediamente, hanno maggiore cura di sé nelle scelte alimentari” ha commentato Tommaso Pronunzio del Centro Ricerche Ales Market Research. Nel corso dell’evento, trasmesso in diretta radiofonica nazionale grazie a Mamme in Radio, pubblico ed esperti hanno cercato di approfondire il linguaggio delle etichette alimentari, anche a fronte del nuovo regolamento Ue 1169/2011. Le “future etichette”, che saranno obbligatorie dal 13 dicembre 2014, dovranno seguire alcune linee guida: • Leggibilità: il carattere tipografico minimo delle informazioni riportate in etichetta non dovrà essere inferiore a 1,2 mm (0,9 mm per le confezioni più piccole) • Allergeni: le indicazioni sulla presenza degli allergeni dovranno essere evidenziate in modo da essere facilmente individuate dai consumatori • Tabella nutrizionale: dovrà contenere obbligatoriamente: contenuto energetico, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, proteine, zuccheri, sale, riferiti a 100g o 100 ml di prodotto • Oli e grassi vegetali: non basterà più scrivere “oli/grassi vegetali” ma bisognerà specificare anche la tipologia (soia, palma, arachide, ecc..) • Congelati e surgelati: un alimento congelato o surgelato venduto scongelato dovrà riportare sull’etichetta la parola “scongelato”. Nella carne, nelle preparazioni a base di carne e nei prodotti a base di pesce non trasformati sarà obbligatorio indicarne giorno, mese e anno di surgelazione o congelamento • Luogo di provenienza e scadenza: indicare il Paese d’origine o il luogo di provenienza sarà obbligatorio per la carne suina, ovina, caprina e il pollame. Inoltre la data di scadenza dovrà essere riportata anche sui prodotti confezionati singolarmente • Caffeina: le bibite, escluse tè, caffè e quelle a base di queste bevande, che contengono più di 150 mg/l di caffeina e che riportano la scritta “Tenore elevato di caffeina” dovranno riportare anche l’avvertenza “Non raccomandato per bambini e donne in gravidanza o nel periodo di allattamento” “L’etichetta è il mezzo col quale l’azienda deve trasferire al consumatore tutte le informazioni che gli consentono di fare una scelta consapevole. Di conseguenza rappresenta un tassello di verifica tra le attese e i dubbi del consumatore e i doveri delle aziende in uno spazio molto limitato. E’ dunque una duplice sfida: da una parte quella delle aziende che devono assicurare completezza di informazioni nel modo più chiaro possibile, dall’altra quella del consumatore che deve andare oltre la lettura della data di scadenza e usufruire di ulteriori canali di informazione per approfondire le indicazioni offerte dalle etichette” ha commentato Tina Napoli coordinatrice di Cittadinanzattiva “Le etichette rappresentano infatti per il consumatore la bussola per conoscere le caratteristiche e proprietà degli alimenti ma è necessario possedere anche il giusto orientamento per compiere scelte d’acquisto consapevoli e assumere abitudini alimentari corrette e positive” ha spiegato Michela Barichella, Responsabile Dietetica e Nutrizione Clinica Icp di Milano. “Effettivamente le etichette offrono tutti gli strumenti necessari per guidare il consumatore, come ad esempio le Gda presenti su ogni confezione, indicazioni molto utili ma ancora poco conosciute. Le Gda sono le Quantità Giornaliere Indicative di energia e nutrienti raccomandate per una alimentazione equilibrata, calcolate sulla base di una dieta di 2000 kcal. Per ciascuna persona il fabbisogno di energia e nutrienti varia in base al peso, al sesso e allo stile di vita; nell’utilizzarle, quindi, bisogna tenere sempre presente che si tratta di linee guida e non di obiettivi individuali.” Proprio considerando questo scenario Nestlé ha avviato, nel 2011, in collaborazione con Cittadinanzattiva, la campagna “Etichet-ti-amo - L’importanza di una corretta lettura delle etichette alimentari” un altro momento di scambio tra Nestlé, le famiglie e gli esperti all’insegna della buona alimentazione e di una vita più sana. “Etichet-ti-amo” rappresenta il primo step del progetto ‘Food Coaching’ nato con l’obiettivo di essere sempre più vicino ai consumatori con strumenti utili per orientarsi nelle scelte nutrizionali, dal momento dell’acquisto fino alla tavola e alle occasioni di svago, sport e tempo libero. “L’impegno di Nestlé verso i propri consumatori parte proprio dall’etichetta: il Nutritional Compass è uno strumento utilissimo e di facile consultazione, che fornisce informazioni importanti e consigli preziosi riguardo nutrizione, salute e benessere. Forma e contenuti sono frutto di un lavoro di equipe realizzato dal Nestlé Research Center che ha coinvolto nutrizionisti, creativi, psicologi della percezione e neuroscienziati. Oltre alla tabella con i valori nutrizionali dell´alimento, è presente un box "Buono a sapersi", che indica le informazioni sul plus del prodotto o sulla qualità e i benefici apportati dagli ingredienti. Il box "La buona domanda", invece, introduce con un linguaggio diretto e semplice la rilevanza nutrizionale del consumo del prodotto. La “buona informazione”, infine, che cambia a seconda dell’alimento, evidenzia l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano. Quest’ultimo box include la sezione "Contattaci” con i riferimenti per parlare direttamente con una nutrizionista a disposizione dei consumatori” ha spiegato Bianca Maria Vecchio, Market Nutritionist Nestlé. Proprio come ogni famiglia ha il suo “food coach” per elezione, che diviene naturalmente l’effettivo responsabile dell’alimentazione di tutti i componenti, dai bambini agli adulti, così Nestlé, in quanto storico nutritional partner delle famiglie, si prende cura della nutrizione e della cultura alimentare di genitori e figli, offrendo le linee guida per un allenamento quotidiano al mangiare più sano e vivere meglio. Attraverso una serie di iniziative, incontri con gli esperti, attività di informazione e sensibilizzazione, Nestlé vuole dunque accompagnare i “food coach” di ogni famiglia a divenire i creatori e i responsabili di una vita alimentare più sana per se stessi e per gli altri, tessendo al contempo una rete tra i vari “allenatori”, fatta di scambio, condivisione e dialogo. Www.nestle.it |
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DANACOL COMBATTE IL COLESTEROLO COINVOLGENDO UNO DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA
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A Milano si è tenuto l’evento “La Rete incontra il Piano Danacol”. Un gruppo di blogger dell’area benessere, food e comunicazione ha partecipato all’incontro. Danacol di Danone, durante questa prima occasione, ha voluto raccontare loro il nuovo progetto 2012 che ha realizzato a Castell’arquato, in provincia di Piacenza. Il Piano Danacol realizzato con la collaborazione scientifica del Policlinico Universitario “A. Gemelli”, ha l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano per ridurre e tenere sotto controllo il colesterolo. L’iniziativa, da cui sono state tratte le scene per lo spot tv attualmente on air, ha coinvolto l’intero paese di Castell’arquato con l’obiettivo di cambiarne le abitudini e migliorarne lo stile di vita. A dar voce al Piano Danacol e al progetto portato avanti a Castell’arquato, il 26 gennaio, sono stati: - Maia Ottogalli – Brand Manager Danacol - Salvatore Castiglione – Quality & Food Safety Director - Simone Ceruti – Dir. Relazioni Esterne Danone - Ivano Rocchetta – Sindaco di Castell’arquato Il Piano Danacol si avvale dell’appoggio di due esperti, gli Esperti Danacol in nutrizione e in movimento, anche loro presenti il 26 gennaio: - Esperto Danacol in nutrizione – Gianmaria Alborino - Esperto Danacol in movimento – Matteo Scorza Il Progetto realizzato a Castell’arquato ha previsto il coinvolgimento dell’intero paese attraverso incontri con gli abitanti durante i quali gli esperti Danacol, in collaborazione con il Policlinico Gemelli, hanno illustrato i principi del Piano, i pericoli del colesterolo e come migliorare il proprio stile di vita. Castell’arquato si è reso di fatto un vero e proprio borgo della salute. La domanda sorge spontanea: perché proprio Castell’arquato? Castell’arquato è un bellissimo borgo medievale che si trova nel cuore dell’Emilia, terra conosciuta per l’ottima compagnia, l’ospitalità e il buon cibo! Per questo il paese è stato invitato a seguire realmente il Piano, con il supporto degli esperti Danacol e in collaborazione con il Policlinico Gemelli. Ma come è andata realmente a Castell’arquato? A raccontarlo sono stati gli esperti Danacol, il nutrizionista Gianmaria Alborino e l’esperto in movimento Matteo Scorza che, durante gli incontri, hanno guidato i cittadini a comprendere al meglio le regole di una corretta alimentazione e di uno stile di vita attivo. Cos´è Danacol? Danacol è una bevanda a base di latte scremato fermentato addizionato di steroli vegetali. Grazie a questi ultimi favorisce una riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue. Una bottiglietta di Danacol contiene 1,6 grammi di steroli vegetali e, per assicurarne l´efficacia, va consumato una volta al giorno in concomitanza con uno dei pasti principali. Danacol di Danone è una bevanda a base di latte scremato fermentato e arricchita con steroli vegetali, che ti aiuta a ridurre il colesterolo in modo efficace e naturale. Danacol è anche un prodotto gustoso e pratico da consumare. Puoi provarlo nella versione Bianco o alla frutta: Fragola, Ananas, Frutti Rossi e da oggi anche Frutti Tropicali! Nell´intestino si trova sia il colesterolo che viene introdotto con gli alimenti, sia quello prodotto dal fegato. Danacol, con i suoi steroli vegetali (fitosteroli), insieme ad uno stile di vita sano e a una dieta equilibrata aiuta a ridurre l´assorbimento del colesterolo all´interno dell´intestino. Danacol quindi, aiuta a ridurre il colesterolo cattivo che, se è in eccesso, si accumula nelle arterie favorendo la formazione di placche. Come funziona Nell´intestino si trova sia il colesterolo che viene introdotto con gli alimenti, sia quello prodotto dal fegato. Dall´intestino il colesterolo viene trasportato al fegato attraverso il sangue. Da qui, insieme alla maggior parte del colesterolo prodotto dal fegato stesso, ritorna nell´intestino attraverso la bile. Danacol, con i suoi steroli vegetali, aiutando a ridurre l´assorbimento del colesterolo all´interno dell´intestino, consente di limitare la quantità di colesterolo che "torna" al fegato e che quindi si può ritrovare nel sangue Il consumo di Danacol va accompagnato ad una vita sana e una dieta equilibrata (che riduca l´apporto di acidi grassi saturi e che comporti un adeguato apporto di frutta e verdura), in modo da mantenere alti i livelli di carotenoidi e con sane abitudini comportamentali. Insieme ad una vita attiva e ad una dieta equilibrata. Danacol aiuta a ridurre il colesterolo già dopo 21 giorni. E’ naturale: Danacol, con i suoi steroli vegetali, aiuta a contrastare l´assorbimento del colesterolo nel sangue in modo naturale E’ semplice: Basta una bottiglietta al giorno da consumare dopo uno dei pasti principali. Il colesterolo e´ un grasso che svolge diverse funzioni importanti nell´organismo umano. Il colesterolo infatti è coinvolto nella sintesi di componenti indispensabili nel processo di digestione. Il colesterolo inoltre partecipa alla produzione di Vitamina D, utile per la salute delle ossa, favorisce la "costruzione" della parete delle cellule, in particolare del sistema nervoso e consente la formazione di ormoni come il testosterone e gli estrogeni. Le due facce del colesterolo Si sente parlare spesso di colesterolo buono e colesterolo cattivo. In realtà il colesterolo è unico ma si comporta in modo diverso a seconda di chi lo accompagna nel suo viaggio nel sangue. Come l´olio non si scioglie nell´acqua, così il colesterolo, essendo un grasso, non è capace di circolare nel sangue se non viene accompagnato da proteine che lo rendono idrosolubile. Vi sono due tipi principali di proteine: Ldl e Hdl. Le prime hanno un´azione negativa perché facilitano la permanenza del colesterolo all´interno delle arterie, favorendo la formazione di placche aterosclerotiche. Le Hdl non lasciano il colesterolo "circolare" nelle arterie ma lo trasportano verso il fegato, dove viene metabolizzato. Cos´è il piano Danacol? Il Piano Danacol, realizzato con la collaborazione scientifica del Policlinico Universitario "A. Gemelli" – Università Cattolica del Sacro Cuore – , è un vero e proprio "Piano" di educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita finalizzato a ridurre e a tenere sotto controllo il colesterolo. Infatti, elevati livelli di colesterolo, in particolare di colesterolo Ldl, rappresentano uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, come arteriosclerosi e infarto. Considerando che le malattie cardiovascolari rappresentano oggi la principale causa di mortalità e disabilità in Europa, la loro prevenzione attraverso la correzione dei cosiddetti "fattori di rischio" modificabili (fra cui il livello di colesterolo) è un obiettivo di salute fondamentale che parte proprio dall´educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita. Livelli di colesterolo superiori ai 240 mg/dL rappresentano un importante fattore di rischio per il quale la correzione delle abitudini alimentari e degli stili di vita va affiancata a una adeguata terapia farmacologica. Per un approccio completo e corretto di riduzione dei livelli di colesterolo in questi casi si rimanda al consiglio del Medico Curante. Il Piano Danacol nasce da questa consapevolezza e dalla volontà di offrire consigli e strumenti personalizzati, facili da seguire senza stravolgere le abitudini quotidiane così da ridurre e tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.* *Nell´ambito di uno stile di vita sano il Piano danacol è destinato a chi vuole ridurre e mantenere sotto controllo il livello di colesterolo, non nelle forme familiari. Alimentazione corretta1 Quando si parla di colesterolo, non esistono alimenti "buoni" o "cattivi" in assoluto Non è necessario rinunciare ad alcuni alimenti, ma è fondamentale bilanciare i nutrienti all´interno dell´alimentazione quotidiana, facendo attenzione alle porzioni. 2 Oltre alla scelta degli alimenti, è importante anche il modo di cucinarli! Spesso non è necessario smettere di mangiare ciò che ci piace: può bastare scegliere il modo migliore per cucinarlo (dai la preferenza alla cottura al vapore, al forno e alla griglia) e fare attenzione alla preparazione (elimina il grasso, usa meno condimento, insaporisci con le spezie).3 A tavola cerca di non annoiarti mai Variare le scelte degli alimenti ti aiuta a non perdere il piacere di stare a tavola, mantenendo una dieta sana. 4 Aumenta il consumo di frutta e verdura Per una sana alimentazione è importante consumare frutta e verdura almeno 4-5 volte al giorno. 5 Segui la stagionalità Vanno privilegiate frutta e verdura di stagione, perché più ricche di nutrienti e indubbiamente più gustose. Le varietà e i colori sono tanti, anche questo ti aiuta a non annoiarti, rispettando un´alimentazione sana! Il Piano Danacol aiuta a promuovere uno stile di vita sano per ridurre e tenere sotto controllo il colesterolo. Per questo il paese di Castell´ Arquato, un bellissimo paese dell´Emilia, è stato invitato a seguire realmente il Piano con il supporto degli esperti Danacol e alcuni incontri formativi in collaborazione con il Policlinico Gemelli. Interesse scientifico dei Ricercatori del Policlinico universitario "A. Gemelli" nello studio del colesterolo. Un alto livello di colesterolo nel sangue rappresenta il fattore di rischio cardiovascolare più diffuso in Italia; inoltre, questo rischio aumenta in maniera considerevole quando sono presenti altri fattori concomitanti, come una non corretta alimentazione, una vita sedentaria e l´abitudine al fumo. Considerando che il livello elevato di colesterolo nel sangue è molto spesso sottovalutato perché sostanzialmente asintomatico, il Policlinico Gemelli ha deciso di investire il suo impegno in tale ambito attraverso una campagna di educazione e di prevenzione sull´argomento. Il progetto di educazione a uno stile di vita sano ha come obiettivo principale quello di "portare" la salute attraverso una corretta alimentazione al maggior numero possibile di persone. A questo fine, il Policlinico Gemelli ha collaborato alla realizzazione del cosiddetto "Piano Danacol", un progetto integrato che include una serie di attività e di buone regole da seguire per aiutare a ridurre e mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo. L´obiettivo dell´intero progetto è quindi quello di sensibilizzare il maggior numero di persone possibile sul "problema colesterolo", per farlo diventare un tema di portata nazionale, offrendo un aiuto concreto per ridurlo e tenerlo sotto controllo |
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FREDDO? A TAVOLA ATTENZIONE AI CONSIGLI DELLA NONNA!
NON SERVE INCREMENTARE LE QUANTITÀ, LE CALORIE, L’ALCOOL E I DOLCI.
5 BREVI CONSIGLI DELL’OSSERVATORIO ADI-NESTLÉ PER LE TEMPERATURE RIGIDE.
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Al di là dei disagi di trasporto, il clima di questi giorni non deve cambiare le regole di una corretta alimentazione. Se le tradizioni e la convivialità sono alla base della buona tavola e della dieta mediterranea, attenzione a non seguire dicerie prive di fondamenti nutrizionali per farne un alibi alla trasgressione. O, almeno, se ci si vuole concedere piatti particolarmente elaborati, è bene farlo consapevolmente senza attribuire colpe al freddo. “Se non stiamo andando a sciare, per proteggersi in modo efficace dal freddo non è necesario stravolgere le abitudini di vita ma sono sufficienti alcune accortezze” consiglia Giuseppe Fatati, coordinatore scientifco dell’Osservatorio Adi-nestlé e presidente della Fondazione Adi. Poche regole ma efficaci per non arrivare in primavera con chili di troppo non previsti e, soprattutto, con abitudini difficili da perdere. 1. Mangiare in modo equilibrato: via libera a vitamina C, ferro, fibre, sali minerali e altre sostanze antiossidanti che contribuiscono a rafforzare le nostre difese immunitarie. 2. Dedicare tempo soprattutto alla prima colazione: assumere alimenti con zuccheri a lento rilascio, carburante per tutta la mattina, e prevedere una bevanda calda, un frutto (arance, mandarini ma anche kiwi o melograno) o un succo di frutta e dei cereali, meglio se integrali, che costituiscono una fonte di calcio (latte o yogurth). Per le pause si può ricorrere al tradizionale toast al prosciutto, oppure, se non si ha tempo, a barrette ai cereali; una volta ogni tanto un quadratino di cioccolato non è peccato! 3. Si a zuppe e minestre di legumi: fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche oltre ad apportare energia contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l`organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali 4. Attenzione all’incremento del consumo di alcool per riscaldarsi: si tratta solo di un falso mito. E non zuccheriamo troppo le bevande calde (caffè, tè e orzo 100% naturale) 5. Anche in inverno beviamo in modo corretto: l’idratazione è importante E, in generale, due regole banali ma indispensabili: coprirsi in modo adeguato ma senza sudare, soprattutto i bambini che anche all’aperto non stanno mai fermi. Attenzione alle estremità: capo, mani e piedi. In ogni caso non sostare fermi all’aperto: non serve chiudersi in casa ma evitiamo di contemplare la neve al parco seduti per ore su una panchina... Fatta eccezione per il giorno di San Valentino! L’osservatorio Adi-nestlé sulle abitudini alimentari e sugli stili di vita L’osservatorio Nestlé-adi è una delle iniziative che danno concretezza all’impegno in Nutrizione, Salute e Benessere di Nestlé. Avviata in occasione dell’Obesity Day 2009, la collaborazione pluriennale tra Adi e Nestlé nasce con l’obiettivo comune di favorire scelte alimentari equilibrate e consapevoli. Il questionario per la valutazione delle proprie abitudini alimentari e del proprio stile di vita, ad uso dei cittadini, rappresenta dunque il principale canale di intervento, in linea con la strategia Adi secondo la quale il primo passo per una scelta consapevole è la riflessione sulle proprie consuetudini e il confronto con un esperto. La grande quantità di informazioni, raccolte ed elaborate dall´Istituto di Ricerche Ales Market Research, ha permesso di maturare una riflessione specifica e mirata sui possibili interventi preventivi e correttivi per guidare, informare ed educare ad una corretta alimentazione. Obiettivi che Adi e Nestlé condividono fin dall’inizio della loro collaborazione e per i quali intendono produrre sempre nuovi strumenti di sensibilizzazione e comunicazione. Tutti i risultati dell’Osservatorio sono disponibili nel sito www.Buonalavita.it |
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LA FARFALLA PROTAGONISTA A IDENTITÀ GOLOSE IL TRENTINO È LA REGIONE OSPITE DELLA MANIFESTAZIONE
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Prodotti tipici, ricette della tradizione, vere e proprie prelibatezze, il tutto riletto in chiave moderna. All’ottava edizione di «Identità Golose», evento cult della gastronomia italiana, è andata in scena ieri tutta l’autenticità del territorio trentino, visto attraverso il caleidoscopio delle sue specialità culinarie, nel racconto di quattro grandi chef. Paolo Donei, Alessandro Gilmozzi, Alfio Ghezzi e Daniel Facen hanno presentato le loro interpretazioni dei piatti della tradizione, ma soprattutto hanno trasmesso, attraverso queste creazioni, lo spaccato di un Trentino che sa proporsi come terra del “buon mangiare”, dei cibi sani e genuini. Grande cerimoniere della giornata è stato Paolo Marchi, mente e anima della manifestazione: «Queste ricette – ha detto – sono vere e proprie cartoline che sanno interpretare ed esprimere il senso profondo di un territorio come poche altre cose». Parole confermate anche da Nereo Pederzolli, giornalista Rai: «Non dobbiamo vergognarci di dire che la cucina trentina è nata dal contesto di povertà e di ruralità che ha caratterizzato questa provincia fino ai primi anni ‘60. Allo stesso modo va riconosciuto a questa cucina il suo carattere “di frontiera”, che rispecchia la storia e la collocazione geografica ed è legata a doppio filo con una cultura di tipo contadino». Aspetti ripresi anche nella prima ricetta proposta nello “showcooking”, dimostrazione e descrizione dell’attività culinaria nei suoi aspetti più peculiari, che ha visto impegnato Paolo Donei, chef di “Malga Panna” a Moena. «Quello che mi preme rappresentare – ha detto - sono i valori della gente di montagna che derivano dalle origini contadine, fatte di un rapporto con le Dolomiti e con la natura davvero stretto, poiché i campi, il bestiame e gli alpeggi erano allora l’unica vera ricchezza». “Il profumo del legno e dei fiori: evoluzione della cucina contadina” il titolo della sua dimostrazione culinaria, che ha proposto un risotto leggermente affumicato con maiale scottato e olio al pino mugo. Un fil rouge che ha caratterizzato anche la seconda parte delle dimostrazioni culinarie, a cura di Alessandro Gilmozzi de “El Molin” a Cavalese (premiato tra l’altro con il riconoscimento “Artigiano della gola”, consegnatogli da Paolo Marchi e dedicato ai protagonisti del gusto), che ha proposto “Il gallo forcello... Sotto la chioma dell´albero”, ricetta con protagoniste tante erbe aromatiche, lingua di cervo salmistrata e gallo forcello, con il contorno dei “frutti” delle foreste come foglie di betulla, bacche, ginepro, pinoli e licheni. Come è ad esempio anche il salmerino alpino, protagonista della terza ricetta portata sul grande palco-cucina della sala congressi di “Identità golose” da Alfio Ghezzi, chef di “Locanda Margon” con grande esperienza internazionale. «Questo pesce – ha detto – rappresenta benissimo il territorio trentino, grazie alle sue carni sode e al gusto elegante. Cresce in acque molto fredde, di torrente o di lago di alta montagna, ed è un vero e proprio “relitto glaciale” risalente a centinaia di anni fa, passato attraverso la storia di questa terra e molto apprezzato anche in epoca rinascimentale». E “glaciale” è anche l’aspetto del piatto proposto, di grande stile, che ha ricreato, attorno al salmerino, l’aspetto di un nevaio di alta quota. In chiusura l’intervento di Daniel Facen, trentino “in trasferta” a Bergamo nel ristorante “Anteprima”, che ha proposto i piatti “del ricordo” della sua infanzia vissuta in Trentino, rivisti attraverso la cosiddetta tecnica della cucina “molecolare”. Nel pomeriggio è stato poi proposto un approfondimento dedicato al mondo dell’alpeggio, vera anima della tradizione trentina, un piccolo mondo antico in cui è possibile scoprire i sapori più autentici e caratteristici del nostro territorio. “Bianchi estremi del territorio” era il titolo del seminario, condotto da Fabio Piccoli, esperto di bollicine e consulente per Trentino Marketing di Trentodoc,incentrato sui formaggi, erbe e miele, oltre a Trentodoc, con le testimonianza del casaro Luca Alessandri, dell’apicoltore “nomade” Andrea Paternoster, dell’esperta raccoglitrice di erbe selvagge Eleonora Cunaccia. La Farfalla è per la prima volta presente a questa tre giorni di “Identità Golose” con un proprio stand istituzionale, organizzato da Trentino Marketing in collaborazione con l´Istituto Trentodoc. In mostra alcune eccellenze come Trentodoc di Ferrari F.lli Lunelli e Cavit, l’Olio extravergine d’Oliva del Garda Trentino, trote e salmerini di Trota oro, il miele di Mieli Thun, la pasta del Pastificio Felicetti, le erbe selvagge di Primitivizia, l’aceto di Pojer e Sandri. |
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AMERICAN PISTACHIO GROWERS:
AL VIA LA NUOVA CAMPAGNA PR E COMUNICAZIONE
A FAVORE DEI PISTACCHI AMERICANI
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Al via in Italia la nuova campagna Pr e comunicazione a favore dei pistacchi americani lanciata da American Pistachio Growers, l´associazione americana che rappresenta i coltivatori di pistacchi, i lavoratori e i partner del settore in California, Arizona e New Messico. La campagna, della durata di un anno, si svolge contemporaneamente anche in Francia, Germania, Regno Unito, Giappone e Cina, e nasce dall’esigenza di diffondere fra i consumatori italiani la conoscenza delle caratteristiche specifiche dei pistacchi americani, la loro bontà, la qualità e gli effetti benefici che possono avere sulla salute. “Far conoscere e apprezzare i pistacchi americani agli Italiani è uno dei nostri obiettivi principali“. - dichiara Judy Hirigoyen - Director, Global Marketing di American Pistachio Growers - “L’italia, infatti, è una realtà in cui i pistacchi sono già integrati nella cultura alimentare e quindi un contesto ideale in cui valorizzare ulteriormente la qualità dei nostri pistacchi, controllati e certificati in ogni fase della filiera produttiva, e i loro benefici per la salute, proponendoli non solo come snack nutriente e salutare ma anche come ingrediente ideale per preparare originali ricette gourmet”. La campagna di comunicazione in Italia si svilupperà su due filoni principali: uno dedicato a illustrare le caratteristiche nutrizionali e i benefici salutari di questo prodotto, approfondendo anche la sua valenza nell’area fitness, l’altro sarà focalizzato sul suo impiego e la sua versatilità in cucina. Per questo motivo è stato creato un Advisory Board ad hoc, composto da: Omar Allievi, giovane chef emergente del ristorante Spazio Bianca di Milano e Giorgio Donegani, esperto in nutrizione ed educazione alimentare, Presidente di Food Education Italy - Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare. “Dal punto di vista gastronomico” – dichiara Omar Allievi – “il pistacchio è un alimento interessante non solo per le sue proprietà intrinseche ma anche per la sua versatilità. Ideale per creare croccanti panature, come ingrediente per ricette sia dolci che salate, è una fonte inesauribile d’ispirazione per la creazione di piatti originali, gustosi e anche piacevoli alla vista”. Giorgio Donegani, che curerà la parte dedicata agli aspetti nutrizionali, dichiara: “Il pistacchio americano ha notevoli proprietà salutari che derivano dalla sua composizione e dalla ricchezza di micronutrienti benefici per l’organismo. E’ infatti un alimento energetico con un’altissima densità nutritiva, ricco di proteine, carboidrati, grassi “buoni”, fibre vitamine e minerali che favoriscono il benessere generale dell’organismo. Diverse ricerche in campo medico-scientifico hanno infatti riconosciuto al pistacchio effetti benefici e di protezione nei confronti di alcuni disturbi ad aggi molto diffusi come il diabete di tipo 2, il sovrappeso, i problemi cardiovascolari e i processi infiammatori. Un alimento dalle tante qualità che merita di essere inserito nell’alimentazione quotidiana e uno snack perfetto per chi pratica attività sportiva, poiché facile da gestire e capace di fornire energia e nutrienti senza appesantire la digestione. Per valorizzare ancora di più l’aspetto nutrizionale, specialmente in relazione allo sport, la campagna sarà presente in alcune tra le più significative manifestazioni sportive organizzate in Italia: la Stramilano, una delle maratone urbane più conosciute al mondo che si terrà a Milano domenica 25 marzo; la Mezza Maratona di Genova, una gara podistica dedicata non solo ad atleti professionisti ma anche ad appassionati e famiglie, in programma domenica 22 aprile; la Festa dello Sport, tre giorni (dal 25 al 27 Maggio) interamente dedicati allo sport nella città di Genova, e la Rimini Wellness Fair, la più importante fiera dedicata al fitness, al benessere e allo sport che si svolgerà alla Fiera di Rimini dal 10 al 13 maggio. Obiettivo della campagna è anche quello di comunicare in maniera interattiva e coinvolgente con i consumatori e con tutti coloro che hanno interesse per le tematiche di alimentazione e stile di vita orientato al benessere. Per questo, durante la campagna, attività specifiche si svolgeranno anche sul web e sui principali social media attraverso la creazione di un sito internet, una pagina Facebook, costantemente aggiornata con le attività della campagna, e una comunicazione mirata sui principali forum e blog italiani di alimentazione e benessere. American Pistachio Growers American Pistachio Growers è un’associazione commerciale di carattere agricolo formata da volontari che rappresenta i coltivatori di pistacchi, i lavoratori e i partner del settore in California, Arizona e New Messico. Complessivamente questi stati costituiscono il 100% della produzione commerciale di pistacchio statunitense. Solo la California produce il 98% del totale con i suoi 245.000 acri sparsi in 22 contee. Qui ci sono 800 coltivatori di pistacchi e il valore netto di produzione annuo per la California è pari a 1,16 miliardi di dollari. Le aree d’azione principali dell´associazione sono: attività di ricerca sugli aspetti nutrizionali del pistacchio; gestione dei Public Affairs; sviluppo di nuovi prodotti; promozione delle proprietà benefiche per la salute dei pistacchi. Guidata da un consiglio di amministrazione di 18 persone, l’American Pistachio Grower si trova a Fresno, in California, e fornisce i servizi fondamentali per i coltivatori di pistacchi americani. Www.americanpistachios.org |
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GILDO RACHELLI MAESTRO
QUALITA’, BONTA’, TRADIZIONE
ARRIVA IN GDO LA LINEA DESSERT DI ECCELLENZA CON 4 NUOVE REFERENZE
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Rachelli, noto marchio milanese della gelateria italiana specializzato nella produzione di gelati e dessert, arriva in Gdo con la linea Maestro, la gamma che prende il nome dal Nonno-maestro Ermenegildo Rachelli, fondatore dell’azienda che ha posto le basi per una realtà imprenditoriale oggi sinonimo di pasticceria di alta qualità. Gusto naturale, senza aromi artificiali o coloranti, queste le caratteristiche dei dessert Rachelli, preparati secondo le ricette della tradizione dolciaria italiana, seguendo l’arte del Nonno-maestro. Una passione che arriva dal passato e che ogni giorno rivive nel know how di un’azienda capace di realizzare prodotti dalla bontà artigianale, realizzati però secondo rigidi sistemi produttivi e garanzia di sicurezza per il consumatore finale. Quattro le nuove referenze in arrivo sul mercato: Tiramisu, Panna Cotta, Profiteroles e Mocha. Un’offerta diversificata che si adatta a ogni esigenza di gusto e che rappresenta il connubio ideale tra tradizione e innovazione: selezione garantita degli ingredienti, semplicità di preparazione, qualità certificata e attenzione per il packaging. Il risultato è una linea industriale che mantiene integre l’artigianalità della preparazione, le proprietà organolettiche degli ingredienti e si distingue per unicità di gusto e servizio. Le confezioni sono eleganti, conformi e adatte a qualsiasi tipo di consumo. Per il Tiramisu Rachelli sceglie savoiardi artigianali prodotti solo con farina, zucchero e uova, mentre il caffè è un’ottima miscela 100% arabica. Il mascarpone, associato a panna e latte freschi di rigorosa provenienza italiana, rendono il Tiramisu Gildo Rachelli Maestro buono come fatto in casa. Tiramisu Gildo Rachelli Maestro è disponibile nella confezione da 90 gr. Il Profiteroles Gildo Rachelli Maestro è un dessert realizzato con panna fresca e cioccolato olandese, sapientemente mixati e dosati, per una specialità senza eguali. Il Profiteroles Gildo Rachelli Maestro è disponibile nella confezione da 90 gr. Per la Panna Cotta Gildo Rachelli Maestro la ricetta prevede panna fresca e caramello che donano al dessert la morbidezza tipica del dessert conquistando anche i palati più raffinati. La Panna Cotta Gildo Rachelli Maestro è disponibile nella confezione da 90 gr. La Mocha Gildo Rachelli Maestro è realizzata con una miscela di caffè 100% arabica, latte italiano e cacao. La Mocha Gildo Rachelli Maestro è disponibile nella confezione da 100 gr |
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DAL FORNO DI MOTTA IMPERDIBILI CLASSICI E GOLOSE NOVITÀ
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Anche per la Pasqua 2012 Motta propone ai suoi affezionati consumatori una gamma ricca di sofficità, dolcezza e fantasia. Davvero tutti troveranno un goloso modo per festeggiare questa primavera, sia i fedelissimi dei gusti classici e della tradizione che gli amanti delle novità, di combinazioni di sapori ricercati ed inediti. Ecco tutte le proposte del forno Motta per la prossima Pasqua. La Pasqua Disney Dolcezza ed allegria sono le parole d’ordine della Colombina Winnie The Pooh dedicata ai più piccoli. Soffice dentro e golosa fuori, grazie alla copertura di cioccolato al latte e alla granella di zucchero. Questa colombina è anche divertente perchè in ogni confezione è contenuto uno dei simpatici “Winnie the Pooh Smile”, piccoli gadget 3D per giocare con le faccine del tenero orsetto. Le Colombine Loves – Novita’ 2012 Sono una delle novità Motta della Pasqua 2012. Contenute nella forma, grandi nel gusto, queste colombine sono dedicate a chi non vuole aspettare e desidera godersi tutta la dolcezza della festa in anticipo. Debuttano con tre varianti di gusto destinate a spopolare. Colombina Loves Vanilla: pasta alla vaniglia, decorazione di cioccolato fondente e granella bianca. Colombina Loves Crème Caramel: pasta al crème caramel, decorazione di granella al caramello e cioccolato al latte. Colombina Loves Moka: pasta al caffè, cioccolato fondente e granella croccante sulla superficie. Le Torte Di Pasqua Delicate, soffici, raffinate: le torte di Pasqua sono il dono perfetto per festeggiare con gli amici. Il Coniglietto di Pasqua abbina alla leggerezza della pasta lievitata naturalmente la golosità della crema di cioccolato e la delicatezza dello zucchero a velo sulla superficie. E’ un dolce che anche grazie alla sua forma simpatica conquista adulti e bambini. Primavera in fiore è un soffice tronchetto di pasta lievitata farcito con crema pasticcera e finemente decorato sulla superficie con cioccolato e fiori di zucchero. Infine un classico Motta, la Campana Chantilly: l’inconfondibile forma tridimensionale e la farcitura di cioccolato in pezzi con raffinata crema chantilly che rendono la soffice pasta ancora più golosa fanno di questa torta un’idea regalo elegante ed originale. La Linea Tartufone Gli amanti del cioccolato non potranno farsi mancare una delle proposte della linea Tartufone che fa di questo ingrediente il protagonista assoluto in tante squisite declinazioni. La Colomba Cacao è un trionfo di sapore: impasto al cacao, doppia farcitura alla vaniglia e gianduia e una croccante copertura di cioccolato fondente. Riccioli di cioccolato fondente sulla superficie, crema al cacao amaro all’interno: la Colomba Ciocco Noir sarà una tentazione irresistibile per gli amanti del gusto intenso e pieno del fondente. Dolce Uovo è una torta dalla forma originale che all’interno nasconde la sorpresa di una farcitura di crema alla vaniglia mentre la copertura esterna è di cioccolato al latte e granella di meringa pralinata al fondente. L’ Agnello Motta Tartufone ricorda un classico simbolo pasquale: è tutta da scoprire la farcitura alla crema gianduia che insieme alla copertura di cioccolato fondente con la pioggia di codette al latte rendono questa proposta davvero intrigante. Novita’ 2012 - La linea Tartufone si arricchisce quest’anno di una vera specialità. La Colomba Stracciatella è ricoperta di cioccolato bianco decorato da una filettatura di fondente che le conferisce un aspetto, oltre che goloso, davvero elegante. La soffice pasta lievitata è inoltre resa ancora più ghiotta da mille gocce di cioccolato fondente e crema stracciatella. Le Colombe Di Pasticceria Questa linea è frutto di tutta la cura e la passione artigianale dei maestri pasticceri di Motta che con l’aggiunta di speciali combinazioni d’ingredienti hanno rivisitato la ricetta tradizionale del più classico dei dolci pasquali. La Colomba con crema pasticcera è farcita con uvette e crema pasticcera, ricoperta con cioccolato al latte e decorata con filetti di mandorle e granella di zucchero. La Colomba con crema cioccolato ha una ricca farcitura di gocce e crema di cioccolato, una copertura fondente e una dolce decorazione di mandorle e granella di zucchero. Le Colombe Tradizionali Sofficità e delicatezza caratterizzano tutte le Colombe Tradizionali. La Colomba Classica: il soffice impasto con canditi è arricchito sulla superficie dalla glassa croccante con mandorle intere e granella di zucchero. La Grancolomba Paradiso: l’impasto è senza canditi ed ha un gusto particolarmente delicato e fresco grazie all’aroma di limone. La copertura è di glassa con mandorle intere e granella di zucchero. La Colomba Gransoffice: ha un delicato morbidissimo impasto lievitato naturalmente. Ricca di uvette, ma senza canditi, è decorata da una croccante glassa alle mandorle che le regalano un sapore unico e delicato. Novita’ 2012 – Nuova tra le tradizionali è la Colomba Primavera: non ha canditi ne uvetta ma pezzi di pesca e albicocca 100% italiane che impreziosiscono il soffice impasto conferendogli un sapore fresco ed originale, davvero primaverile. Le Strenne Le Strenne sono le confezioni con più prodotti pensate per fare un dono raffinato e ricco di bontà. Buona Pasqua è il pack che contiene la Colomba Classica Motta e una bottiglia di spumante Dolce Gancia. Nella Strenna Topazio c’è la Colomba Classica abbinata ad un goloso Uovo al Cioccolato Motta al latte finissimo. La strenna Party Tartufone abbina invece la Colomba Cacao Tartufone alle frizzanti bollicine dello spumante Dolce Gancia |
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IL ROMEO SUSHI BAR&RESTAURANT PRESENTA IL NUOVO MENU DEI CALDI
E LA CUCINA DELLO CHEF KEISUKE ARAMAKI
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. Ricerca gastronomica e attenta selezione delle materie prime caratterizzano la nuova carta del ristorante che si arricchisce di piatti e proposte: non solo sushi e sashimi, ma anche piatti caldi della più autentica tradizione nipponica come zuppe, tempura e stufati. Dopo l’esperienza maturata con Zero di Milano, la cucina del Romeo Sushi Bar&restaurant si perfeziona ulteriormente per offrire ai propri ospiti un’esperienza cultural-gastronomica completa dove Oriente e Occidente convivono armoniosamente in numerose combinazioni. Lo chef Keisuke Aramaki, classe 1972, originario di Saitama e in Italia dal 2003, porta nei suoi piatti cultura nipponica e gusto italiano. La sua cucina si esprime in piatti di alta qualità, frutto di una continua ricerca nel mondo dei sapori, dei profumi e delle consistenze. La piena padronanza delle tecniche di preparazione e di cottura della cucina giapponese, la sua esperienza nelle cucine italiane, contribuiscono a creare piatti che sono la perfetta sintesi di tradizione e innovazione. Una vasta scelta di vini italiani e champagne, di sakè cocktails, accompagnano i piatti. Elegante e informale al tempo stesso, il Romeo Sushi Bar&restaurant è al piano terra di Romeo hotel e accoglie gli ospiti in un ambiente unico per design e cura dei particolari: si può cenare al grande bancone in marmo arabescato attraversato da una singolare fontana o ai tavolini, tra luci soffuse e giochi di colore. Preziosa e ricercata è la mise en place con bacchette di avorio, ebano ed argento, porcellane e cristalli di nuovo design. Romeo hotel Via Cristoforo Colombo, 45 – Napoli. T. 081 0175001 – www.Romeohotel.it |
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WINE TOURISM CONFERENCE & WORKSHOP: IN PUGLIA IL CONNUBIO FRA SETTORE VITIVINICOLO E TURISMO ENOGASTRONOMICO SI CONFERMA FIORE ALL’OCCHIELLO DEL SISTEMA PRODUTTIVO
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Archiviata con grande successo la prima parte del Wine Tourism Conference & Workshop, il grande evento internazionale dedicato al turismo del vino a Perugia. Fra le sessioni clou della giornata l’intervento di Dario Stefàno, intervenuto in qualità di Assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia e Coordinatore della Commissione Politiche Agricole della Conferenza Stato-regioni. La platea internazionale, composta da giornalisti, blogger, player dell’enoturismo e produttori, ha seguito con grande attenzione l’analisi dell’assessore Stefàno, che ha anche avanzato proposte di notevole interesse per il futuro del comparto. Stefàno ha introdotto sottolineando l’importanza della tutela e valorizzazione delle identità dei diversi territori, elemento essenziale per coniugare agricoltura e modernità. Come assessore regionale, ha poi citato la Puglia proprio come esempio di regione che ha avvertito la responsabilità politica, ma anche l’obbligo nei confronti delle nuove generazioni, di interpretare in chiave moderna la tradizione millenaria che ci appartiene, per correggerne gli errori e valorizzarne le potenzialità. Il sensibile incremento di iscrizioni alle facoltà di agraria nelle Università pugliesi risponde presumibilmente proprio a questa inversione culturale. Per quanto riguarda il tema specifico del turismo del vino, l’assessore ha presentato il “caso Puglia” come esempio significativo di regione in cui “l’enoturismo è ormai una realtà affermata, un segmento strategicamente importante dell’offerta turistica regionale, oltreché uno spicchio importante dell’economia delle cantine”. In questo percorso di crescita, le scelte politiche del governo regionale hanno certamente contribuito a valorizzare il patrimonio enogastronomico e il segmento turistico ad esso collegato, avvalendosi in particolare della competenza, passione e professionalità del Movimento Turismo del Vino Puglia. Oggi la Puglia vanta infatti 220 prodotti tipici tradizionali, 9 Dop e 4 Igp riconosciute, 4 vini Docg, 29 Doc e 6 Igt, oggi oggetto di una politica di razionalizzazione che punti a meglio orientare il consumatore a scegliere un prodotto a "brand Puglia". In merito allo specifico settore vinicolo, ai successi internazionali del Negroamaro e del Primitivo, si aggiunge la continua crescita dell’export. L’obiettivo è quello di supportare la crescita della produzione primaria regionale destinata a vinificazione di qualità che attualmente ha superato il valore del 40% e che, entro il 2015, punta a raggiungere il 50%. Ci sono infine due importanti progetti di prossima realizzazione: l’apertura di Eataly a Bari, una scelta che riconosce alla Puglia la leadership tra tutte le regioni del Mezzogiorno d´Italia, e consacra la nostra tradizione di produttori ed il nostro brand a riferimento delle produzioni agroalimentari di qualità; l’organizzazione del 1^ Concorso nazionale dei vini rosati che si svolgerà in Puglia in aprile. Al termine della relazione gli ospiti hanno partecipato alla degustazione dal titolo “Tutta Puglia” riservata ai vini pugliesi delle aziende socie del Movimento Turismo del Vino Puglia |
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ROCCO MOLITERNI: PARLAMI D´AMORE RAGÙ
DI MONDADORI IN LIBRERIA DAL 14 FEBBRAIO
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L’idea di “Fratelli di teglia”, la rubrica del quotidiano “La Stampa”, che è l’embrione di questo libro, in cui ho raccontato i rapporti, le curiosità, i personaggi e le bizzarrie delle cucine del nostro Paese, nasce dalla convinzione che ancora oggi, a un secolo e mezzo dall’epopea risorgimentale, in realtà una cucina italiana non esista, ma esista una cucina degli italiani, che si portano dietro le tradizioni gastronomiche, i piatti e i prodotti della loro regione d’origine. Pronti a confrontarli, mescolarli e arricchirli con quelli di altre regioni o Paesi, ma anche poco disposti a cancellarli perché rappresentano un pezzo importante della propria identità. Forse proprio perché ha a che fare con le nostre radici, ma anche perché oggi è molto di moda parlare di cibo e di cucina, e chi lo fa sovente si prende un po’ troppo sul serio. Così, dentro Parlami d’amore ragù c’è anche l’idea di scherzarci un po’ sopra, di parlare del cibo in modo ironico e leggero e anche di smitizzare, mettendoli a tavola e rendendoli umani, i vari personaggi risorgimentali (da Verdi a Garibaldi, da Mazzini a Cavour, da Radetzky a Bixio). Variazioni sul tema “cucina”: tanti affrontano questo tema – in tv, alla radio, sui giornali, in libreria – ma pochi lo fanno con ironia. Ci ha pensato il giornalista Rocco Moliterni con questo volume che raccoglie 100 pezzi, per lo più provenienti dalla rubrica Fratelli di teglia, pubblicata dall’aprile 2010 ogni giovedì sulla pagina di enogastronomia Il bello & il buono del quotidiano “La Stampa”, affiancati da ricette, talora ideate dallo stesso autore. Gli argomenti? Variano dai piatti prediletti da personaggi famosi (Garibaldi, Manzoni, Cavour, Rossini…) a specialità regionali (gli strangolapreti, i salumi, la porchetta…), dai misteri sull’origine di alcuni classici (carbonara, insalata russa, carpaccio…) a prodotti del nostro immaginario (Idrolitina, Buondì Motta, Fernet Branca) e della pubblicità (cornetto Algida, Birra Peroni…). E per alleggerire l´exursus storico, ogni pezzo si conclude con un calembour (da Parlami d´amore ragù ai Ragazzi della Via glu-glu, da Prima che il gallo chianti a Meglio tordi che mai...) Accompagnano i testi 50 ricette che prendono spunto dai pezzi proposti. In menù: finanziera, cotoletta alla milanese, ragù napoletano, pancotto, orecchiette cime di rapa, parmigiana, minestra riso latte e castagne, carbonara, calamari ripieni, budino d´uva, ... E qua e là spunti di “gossip” a sorpresa: Radezky innamorato, degli gnocchi di zucca e della lavandaia milanese che glieli aveva preparati. Ma che amava anche la cotoletta al punto da mandarne alla corte imperiale la ricetta raccomandando di usare carne di maiale e non di vitello, perché non si parlasse di plagio. Sulla cotoletta insomma Radezky “ci marciava”. Parola di Rocco Moliterni. Biografia Rocco Moliterni, responsabile delle pagine di enogastronomia Il Bello&ilbuono della Stampa. Per lo stesso quotidiano cura il blog La gola Sommario Prologo Beati i primi Secondi a nessuno Verdure e dintorni Non solo dolci Tutto in un bicchiere La storia è servita Apparati Indice delle ricette |
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GLI SPUMANTI E I VINI CAVIT PROTAGONISTI
DELLE FESTE DEL “CARNEVALE DI VENEZIA 2012”
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I vini e gli spumanti Cavit saranno i protagonisti esclusivi dei brindisi delle cene di gala, delle feste e degli aperitivi che, nell’ambito del Carnevale di Venezia 2012 - uno degli appuntamenti mondani più celebrati a livello internazionale - si susseguiranno per undici notti (da sabato 11 a martedì 21 febbraio) nella sfavillante cornice delle sale del piano nobile di Palazzo Vendramin Calergi, sede del Casinò di Venezia e della nuova suggestiva location Capsula di 300 metri quadri, allestita per l’occasione all’interno del parco. Durante i dinner ufficiali - dalla cena del gran gala d’inaugurazione di sabato 11 febbraio a quella dell’”atto finale” di martedì 21 febbraio, così come durante tutte le altre feste caratterizzate dalle raffinate ambientazioni musicali e luminose curate dalla direzione artistica del Carnevale 2012 - l’azienda vinicola trentina proporrà speciali degustazioni degli spumanti della linea Altemasi Trentodoc e dei migliori vini della collezione Bottega Vinai sapientemente abbinati ai piatti studiati di volta in volta, per l’occasione, dagli chef del ristorante del Casinò di Venezia. Ricordiamo che quest’anno gli spettacoli che si terranno a Palazzo Vendramin Calergi saranno ispirati al tema burlesque con l’esibizione di affascinanti artiste di rilevanza internazionale. Nata nel 1950 come grande consorzio di cantine, Cavit oggi conta 4.500 viticoltori che operano su 5.500 ettari di vigneti e produce più di 100 etichette che, partecipando ai concorsi enologici internazionali più rinomati e prestigiosi, hanno ottenuto, dal 2000 ad oggi, più di 400 tra premi e riconoscimenti |
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