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Notiziario Marketpress di
Venerdì 13 Aprile 2012 |
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MILANO (MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA):BUON COMPLEANNO LEONARDO - UNA GIORNATA DI EVENTI SPECIALI PER FESTEGGIARE I 560 ANNI DEL MAESTRO DI VINCI- DOMENICA 15 APRILE |
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Il Museo dedicato a Leonardo da Vinci propone ai suoi visitatori una giornata speciale nell’anniversario della sua nascita. Sarà possibile visitare la Galleria che espone i modelli storici delle macchine progettate da Leonardo insieme al Curatore del Dipartimento Leonardo Arte e Scienza, partecipare a un nuovo percorso nel laboratorio interattivo o immergersi nella Milano rinascimentale con l’animazione teatrale “Vita quotidiana in cantiere ai tempi di Leonardo”. Per i bambini è disponibile un Minikit con 8 carte, per giocare e scoprire nuove curiosità su Leonardo e i suoi brillanti progetti. Per approfondire la visita e ampliarla nella città è possibile scaricare la nuova applicazione Leonardoaround sui luoghi del maestro a Milano. Must Shop, il bookshop del Museo, offre uno sconto del 10% sui modellini in legno da ricostruire delle macchine di Leonardo. I.lab Leonardo Novità Leonardo e il disegno Ore 10.00, 12.00, 15.00 e 17.00 Da 8 anni | Durata: 45 minuti circa | max 25 partecipanti - prenotabile all’infopoint il giorno stesso Un nuovo percorso per sperimentare quali strumenti Leonardo usava per i suoi schizzi e perché il disegno era così importante per i suoi studi. L’i.lab Leonardo sarà aperto durante tutta la giornata anche con altri percorsi: Leonardo e la scrittura (ore 11, da 6 anni), in cui provare a scrivere con la penna d’oca e al contrario; La tecnica dell’affresco (ore 14, da 8 anni), per realizzare un affresco come gli artisti del Rinascimento; Scalpellini del Duomo per un giorno (ore 16, da 8 anni), in cui cimentarsi con mazzetta e scalpello. Visita Guidata Alla Galleria Leonardo Incontra il Curatore Ore 11.00, 14.00, 16.00 Da 9 anni | Durata: 45 minuti circa | max 25 partecipanti - prenotabile all’infopoint il giorno stesso Una visita insieme al curatore della Galleria che espone i modelli storici delle macchine progettate da Leonardo, per scoprire il contributo del maestro rispetto al suo tempo e all’evoluzione della scienza e della tecnica. Animazione Teatrale Vita quotidiana in cantiere ai tempi di Leonardo Ore 14.00, 15.00, 16.00 e 17.00 Da 8 anni | Durata: 45 minuti circa | max 25 partecipanti - prenotabile all’infopoint il giorno stesso Milano, fine 1400: il cantiere del Duomo, brulicante di lavoratori, scandisce la vita di un’intera città. Quali lavori da svolgere, quali mansioni, quali le condizioni dei lavoratori e le tecnologie a disposizione? Cosa rimane oggi del cantiere? Scopriamolo vivendo di persona il ruolo di aspiranti lavoratori della Fabbrica. Minikit Un kit pensato per i ragazzi tra i 7 e gli 11 anni e le loro famiglie, per giocare insieme e scoprire nuove curiosità su Leonardo e le sue idee. Nel Minikit si trovano otto carte e strumenti per svolgere giochi e attività. Attraverso le indicazioni contenute, si può esplorare la Galleria Leonardo, osservare i modelli storici, sperimentare i suoi studi, disegnare dal vero, mettersi alla prova con cartamodelli e misurazioni all’antica. Il minikit può essere richiesto in omaggio presso la cassa insieme al biglietto intero d’ ingresso al Museo (10 euro). La promozione è riservata ai ragazzi dai 7 agli 11 anni. Il minikit può anche essere acquistato separatamente presso Must Shop al costo di 4 €. Leonardoaround Leonardoaround è l’applicazione per iPhone e iPad in italiano e inglese, progettata e realizzata dal Museo in collaborazione con Fondazione Ibm Italia. Scaricabile gratuitamente attraverso App Store, permette di conoscere ed esplorare i luoghi di Leonardo da Vinci a Milano. Leonardoaround consente di percorrere la città di Milano alla ricerca dei luoghi legati a Leonardo da Vinci: musei che espongono opere sue o di maestri leonardeschi, luoghi da lui descritti, opere e luoghi legati all’epoca sforzesca o francese. L’applicazione presenta mappe, percorsi tematici, punti di interesse, schede di approfondimento e video. Inoltre… Fuori Dal Museo Sempre in occasione dei 560 anni dalla nascita di Leonardo, il Museo interviene alla conferenza “Leonardo da Vinci da Milano ad Amboise” organizzata dal Castello di Clos Lucé, sua ultima dimora (http://vinci-closluce.Com/), in collaborazione con l’Institut Français di Milano presso la cui sede di Corso Magenta 63 si terrà l’incontro giovedì 19 aprile alle ore 18.00. Presso la Pinacoteca del Castello Sforzesco di Vigevano, il 21 aprile alle ore 17.00, Claudio Giorgione, Curatore del Dipartimento Leonardo, Arte e Scienza, terrà la conferenza “Leonardo da Vinci e Vigevano: vie d’acqua e la città ideale”, appuntamento inaugurale del ciclo “Parola di Museo”. Il programma dettagliato e aggiornato di tutte le attività del weekend (mostre temporanee, visite guidate, laboratori interattivi) è disponibile all’indirizzo http://www.Museoscienza.org/attivita. Tutte le attività sono incluse nel biglietto d’ingresso al Museo, ad eccezione della visita guidata al sottomarino S-506 Enrico Toti e della Mostra “Buon Appetito. L’alimentazione in tutti i sensi”. Se non è diversamente indicato, le attività sono prenotabili solo all’infopoint il giorno stesso della visita, fino a esaurimento posti (max 2 attività al giorno per persona). Info: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Dove siamo: Ingresso Via San Vittore 21 | Uscita via Olona 6 20123 Milano Giorni di apertura: aperto da martedì a domenica Giorni di chiusura: i lunedì non festivi, il 24 e 25 dicembre, il 1° gennaio Orari: da martedì a venerdì 9.30-17.00 | sabato e festivi 9.30-18.30 Biglietti d’ingresso intero 10,00 € | ridotto 7,00 € per giovani sotto i 25 anni; adulti accompagnatori (max 2 persone) dei minori di 14 anni; gruppi di almeno 10 persone; docenti delle scuole statali e non statali; convenzioni speciale 4,00 € per gruppi di studenti accompagnati dall’insegnante previa prenotazione; persone oltre i 65 anni. Ingresso gratuito per: visitatori disabili e accompagnatore, bambini sotto i 3 anni. Must Shop: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00; lunedì chiuso. Programma membership card: presso Must Shop sono in vendita 4 tipologie di card per l´accesso gratuito e illimitato al Museo in compagnia di una persona a scelta o della famiglia. Visite guidate al sottomarino Enrico Toti Non è possibile acquistare il biglietto per la visita guidata all´interno del sottomarino Enrico Toti separatamente da quello del Museo. Il costo del biglietto Museo + Toti varia tra gli 8 e i 18 euro. È possibile acquistare il biglietto per il giorno stesso direttamente alla cassa del Museo (fino a esaurimento dei posti disponibili) o prenotando telefonicamente al numero dedicato 02.48555330, attivo il martedì e il venerdì dalle 13.30 alle 16.30, o via email all´indirizzo infototi@museoscienza.It . - www.museoscienza.org - info@museoscienza.It - Tel 02485551 |
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MILANO (GALLERIA PACE, PIAZZA SAN MARCO, 1): ANDREA BASSANI -
INAUGURAZIONE: 14 APRILE 2012 - ORE 18.00
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Vi sembrerà strano ma, nell´arte, il termine estroflessione ha molto più a che fare con una visione intimista e minimalista della vita piuttosto che con quella d´un carattere espansivo.Le shaked canvas, le tele estroflesse o sagomate, nascono negli anni Sessanta come forma artistica tesa a creare una dilatazione spaziale oltre le tradizionali dimensioni delle superfici piane. Nulla di particolarmente nuovo. In fondo era già accaduto in passato. Per esempio nelle pale d´altare rinascimentali, quando i pittori cominciavano dal basso con dei gradini per introdurre la scena e in qualche modo accompagnare lo sguardo e gli spettatori stessi ad entrare e parteciparvi. Più tardi, durante il Barocco, la tela si fa spesso ovale, anche qui per cercare di uscire in qualche modo dalle prigioni della bi-dimensionalità. L´unica, ma fondamentale, differenza è che -ovviamente- dopo la metà del Xx secolo, questa spinta propulsiva non poteva che accendere i suoi motori sulle fondamenta dell´astrattismo. Se è vero che l´Impressionismo era riuscito a rendere autonomo il colore, dalla verosimiglianza al reale, altrettanto aveva fatto il Cubismo con le forme. Forma e colore rispondono ora soltanto a criteri di assonanze o dissonanze estetiche. Senza nulla dovere all´immagine reale masticata e digerita dalla tecnologia. Così gli accorgimenti per ´bucare´, ´tagliare´ avrebbe detto Lucio Fontana, comunque uscire dalla tela, si avvalgono di sagome persino irregolari e quasi sempre monocromatiche. Il fine è quello di determinare un sinuoso, sottile e poetico gioco di luci e ombre capaci di creare un´illusione cinetica. Un movimento sobbalzante del colore tra dietro, sopra e fuori. Così forte da conferire all´opera un che di quasi "oggettivo". O meglio di un´immagine che esiste e sta lì solo per sé. Non per alludere o significare altro. Le ricerche statunitensi di Frank Stella verso la metà degli anni Sessanta sono inquadrabili nella neo-avanguardia di arte minimal newyorchese, in particolare nel movimento "Top Art" del 1966.In Gran Bretagna il leader è Richard Smith. Mentre già dalla fine degli anni Cinquanta lo Spazialismo di Fontana e alcune combustioni di Burri possono senza dubbio essere letti come significative anticipazioni degli esponenti principali di questa corrente: Enrico Castellani, Agostino Bonalumi e Luigi Malice. Per accostarsi ai lavori di Andrea Bassani (classe 1956) è indispensabile conoscere questi antefatti. La spinta propulsiva dello Spazialismo fu così forte da essere ancora viva oggi. Le opere di Andrea fanno scorrere il colore come fluido, incanalato da solchi neri. Incorniciando i bottoni e le venature che emergono dalle tele come una sorta di teatrino delle ombre cinesi. In questo modo, come appunto volevano i maestri antesignani dell´estroflessione, i bianchi, i blu, i rossi e i neri non sono mai colori compiuti. Pur essendo nella struttura monocrome, queste superfici si arricchiscono di movimenti e di ombre. Lasciando spazi persino a immagignifiche e suggestive sinestesie acustiche. Personalmente sono rimasto colpito dalla serie dei neri, credo per un semplice motivo. Le sagome della tela sul nero moltiplicano i riflessi della luce esterna, creando dei rimbalzi quasi fluorescenti. Mentre il bianco risulta più lirico e poetico. Ovviamente anche i rossi e i blu hanno le loro ragioni, specifiche e oggettive. Ciascun singolo colore si trasforma sotto le gobbe matematiche della tela. Il lavoro di Bassani è molto suggestivo anche nelle composizioni bicromatiche. In ogni caso la tela si trasforma sempre in una sorta di ideale materasso cromatico. Che naviga, anziché sull´acqua, nella luce. Devo dunque fare i complimenti all´autore che mostra una semplicità giocosa nel manipolare l´orizzonte piatto trasformando la pittura in una scultura del futuro. Ma devo anche complimentarmi con il gallerista Gimmi Stefanini che con il tema dell´estroflessività ha in archivio molti ricordi, da parte di padre e di nonno. Se ben ricordo Agostino Bonalumi fece, nel lontano 1962, una mostra alla Eidac (acronimo di Ente Internazionale D´arte Contemporanea), la galleria fondata dal nonno e dal papà di Gimmi nel 1955. I primi anni Sessanta non erano certo generosi con quel tipo di espressione artistica e infatti mi risulta che nessuna opera di quella esposizione fu venduta. Ma l´aspetto incredibile di questa storia me l´ha raccontata Gimmi nei giorni scorsi. "L´amico Agostino, per aiutare nei pagamenti dell´allestimento espositivo e del testo critico, al termine lasciò a mio padre tutte le opere esposte. Benchè allora il valore delle stesse fosse prossimo allo zero". Dei due nonni fu quello paterno (industriale attivo nella lavorazione delle erbe palustri mantovane) a finanziare la galleria. L´altro, quello materno, "era un agricoltore diretto -racconta Gimmi- e si occupava molto di politica. Nel 1949, ricevette un diploma d´onore della Cgil, firmato dall´On. Giuseppe di Vittorio, che conservo gelosamente nel mio studio". Va bene, ma torniamo alle opere di Bonalumi. Che fine hanno fatto? "Ahh se te lo racconto...". Racconta. "Quei quadri, una trentina circa, finirono nel magazzino del nonno materno. Non valevano nulla. Anzi, chi li vedeva li canzonava. Le estroflessioni erano fatte con all´interno della paglia. Il nonno, aveva un granaio umido. E pensò bene, senza la contrarietà di alcuno, di rivestire con quei quadri il perimetro del suo granaio. Dopodiché vi depositò il grano, pensandolo così all´asciutto...". Non ci credo...Sembra la storia del quadro di Van Gogh dato per pagare la pigione e messo a toppare una buca del pollaio.. "Sì esatto, Paolo. Sai che fine fecero quei quadri degli anni Sessanta che oggi varrebbero quasi tre milioni di euro?... Furono mangiati dai topi!". Incredibile. "Sì, a dire il vero se ne salvarono due. Uno lo utilizzai negli anni Settanta scambiandolo con l´amico Remo Brindisi che mi diede una sua opera di pari misura. Ora il Brindisi vale massimo dieci, dodici mila euro mentre il Bonalumi centomila. Penso sia esposto al museo Brindisi di Lido di Spina. L´altro lo ritornai ad Agostino in cambio di un´opera più piccola blu, che vendetti alla Galleria Il Castello di via Brera per ottocento mila lire". Ecco un piccolo pezzo di storia dell´arte. Di quelle vissute sul serio. Nonno e papà Stefanini con l´estroflessione fecero -come si suol dire- un bel buco nell´acqua. Se è vero che l´esperienza insegna ora però con i quadri di Andrea Bassani la guardia si è davvero alzata. State sicuri che chi acquisterà una sua opera, dopo aver letto questa storia, di sicuro non permetterà a nessuno di confinarla nemmeno in caldo solaio. Buone estro-flessioni a tutti |
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MILANO: LE GALLERIE DI PIAZZA SCALA FESTEGGIANO I 100.000 VISITATORI
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Le Gallerie di Piazza Scala, nuovo polo museale di Intesa Sanpaolo a Milano, hanno festeggiato in questi giorni i primi centomila visitatori. Inaugurate lo scorso 3 novembre nell’ambito di Progetto Cultura, piano strategico pluriennale delle iniziative culturali della Banca, le Gallerie presentano 197 opere dell’Ottocento, tra dipinti e sculture, provenienti dalle collezioni della Fondazione Cariplo – partner dell’iniziativa – e di Intesa Sanpaolo. Il percorso espositivo, curato da Fernando Mazzocca, conduce attraverso un secolo dell’arte italiana: dal Neoclassicismo, rappresentato da una serie di magnifici bassorilievi di Antonio Canova, fino al preludio del Futurismo, documentato da quattro capolavori di Umberto Boccioni. A ingresso libero fino all’inaugurazione della nuova sezione del museo dedicata al Novecento, prevista nell’autunno 2012, nei primi mesi di apertura le Gallerie di Piazza Scala hanno accolto un pubblico diversificato, attratto tanto dalla preziosità delle collezioni quanto dalla bellezza degli ambienti ove è proposto l’itinerario espositivo. Il progetto ha infatti significato l’apertura al pubblico di un eccezionale complesso architettonico situato nel cuore di Milano tra piazza Scala, via Manzoni e via Morone e composto da pregevoli palazzi storici di proprietà dell’Istituto. La sezione delle Gallerie di Piazza Scala in cui sono esposte le collezioni dell’Ottocento è ubicata nei palazzi sette-ottocenteschi Anguissola Antona Traversi e Brentani, con accesso da via Manzoni. In autunno è prevista l’apertura del palazzo che affaccia su piazza della Scala, edificato nel primo Novecento e già sede della Banca Commerciale Italiana, che ospiterà a rotazione opere del Novecento appartenenti alle collezioni di Intesa Sanpaolo e sarà dotato di ampi spazi da dedicare a mostre temporanee. Il progetto di riqualificazione dell’intero complesso è curato dall’architetto Michele De Lucchi. “Con grande soddisfazione abbiamo raggiunto nei primi mesi di apertura un traguardo così significativo per la Banca e, insieme, per la città e il Paese - ha affermato recentemente il Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli - Abbiamo voluto inaugurare, in occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia, questo nuovo spazio espositivo, che si aggiunge ai poli museali dell’Istituto già presenti a Vicenza e a Napoli andando a formare le rete delle “Gallerie d’Italia”, nell’intento di creare nelle città nuovi e vitali spazi di bellezza e di poesia, volti a diffondere i valori della conoscenza e della memoria del Paese; questo perché, con piena consapevolezza del ruolo che è proprio di un’impresa bancaria, riteniamo nostro dovere concorrere alla crescita economica, ma insieme – e inscindibilmente – a quella civile e culturale dell’Italia”. “Le Gallerie di Piazza Scala permettono la fruizione di un quadrilatero architettonico di incomparabile valore e bellezza – prosegue il professor Bazoli – la cui conoscenza e frequentazione era stata prima d’ora riservata a pochissimi, e che Intesa Sanpaolo ha scelto di mettere a disposizione in modo permanente della collettività. “Il successo delle Gallerie d’Italia è un segnale della voglia che il pubblico ha di riscoprire quei tesori che per molto tempo non hanno potuto godere di un’ampia fruizione – dice l’avvocato Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo – In particolare, per la nostra collezione incentrata sull’800 c’è anche la voglia di riscoprire il nostro passato, le nostre radici in un momento di difficoltà come quello che sta attraversando l’Italia. Credo che l’arte possa davvero avere anche la funzione di unire le persone, nel condividere un fatto storico raccontato da un capolavoro, contemplandone la bellezza e immedesimandosi nell’autore nel vivere un salto indietro nel tempo”. Le Gallerie di Piazza Scala sono aperte dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.30, il giovedì fino alle 22.30. All’interno delle Gallerie sono disponibili gratuitamente audioguide multilingue e iPod con approfondimenti. Sono previsti inoltre visite guidate su prenotazione e percorsi didattici per le scuole. Al termine del percorso espositivo, articolato in tredici sezioni e ventitré sale, i visitatori giungono in una accogliente caffetteria con annesso bookshop, affacciata sul giardino prospicente Casa Manzoni. Www.gallerieditalia.com info@gallerieditalia.Com |
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MILANO MIART): LORENZELLI ARTE - MOSTRA DI ARTURO BONFANTI, PAOLO ICARO, LUCA SERRA PADIGLIONE 3 – STAND B1713 - 15 APRILE 2012
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Lorenzelli Arte rinnova l’appuntamento con Miart, la Fiera d’arte moderna e contemporanea con una proposta assolutamente in sintonia con il tema di questa diciassettesima edizione che, nella volontà del neo direttore, Frank Boehm, vuole evidenziare espressamente le reciproche contaminazioni per presentare al meglio il periodo che va dai primi del ‘900 fino ai nostri giorni. Lo stand di Lorenzelli Arte sarà infatti in buona parte dedicato ad Arturo Bonfanti, uno dei protagonisti del secondo dopoguerra, fra i più interessanti astrattisti per l’autonomia della ricerca e lo sviluppo del lavoro. Quello di Bonfanti rappresenta un ideale e rigoroso percorso di ricerca estetica che coniuga la grande tradizione italiana ad un astrattismo internazionale dando luogo ad un linguaggio molto personale, radicato nelle nostre tradizioni e aperto alle influenze del mondo, che si evolve in una ricerca ancora attuale e significativa. A tale proposito si segnala che un’opera di Bonfanti è stata scelta per la mostra Il “testo modernista” e le sue ri-letture curata da Giorgio Verzotti e ospitata all’interno della fiera. Sino alla sua scomparsa (1978) l’artista ha avuto un rapporto esclusivo con i Lorenzelli che a partire dagli anni Cinquanta gli hanno dedicato più di quindici mostre personali. Questa stretta collaborazione ha portato alla compilazione del Catalogo Ragionato dell’opera di Arturo Bonfanti, curato da Luca Massimo Barbero di recente pubblicazione per i tipi di Electa che sarà disponibile in fiera. Lo stand ospiterà inoltre Paolo Icaro, esponente fra i più interessanti della recente contemporaneità che, a partire dagli anni Sessanta, ha costruito la sua ricerca secondo un profondo rigore teorico e formale esplorando diverse tecniche, dal disegno alla performance e concentrandosi principalmente sulla scultura e l’installazione. Icaro, “storico” artista della galleria -la sua ultima personale risale al settembre 2011- sarà in mostra con alcuni importanti lavori degli anni Settanta. Anche Luca Serra sarà presente con un estratto della mostra “Gris y grandes dibujos” in corso in galleria sino al 28 aprile. L’artista bolognese, da tempo trapiantato in Spagna, espone un nuovo ciclo di opere -tutti calchi su tela- frutto della sua più recente ricerca formale nella quale esprime la sua posizione dialettica con la pittura che egli riporta sostanzialmente ad una concreta esperienza di gestazione alchemica. Orari Miart: 13 e 14 aprile dalle ore 12 alle ore 20 | 15 aprile dalle ore11 alle ore 21 Ingresso: Viale Scarampo | Gate 5 | Padiglione 3 |
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TORINO: LE GRANDI OPERE D’ARTE DELLA GALLERIA SABAUDA NELLA MANICA NUOVA DI PALAZZO REALE - FINO AL 9 SETTEMBRE
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Nella Manica Nuova di Palazzo Reale (ingresso da via Xx Settembre si apre la mostra “Torino, Europa. Le grandi opere d’arte della Galleria Sabauda nella Manica Nuova di Palazzo Reale”. La mostra è una delle due sezioni in cui si articola l’evento “I quadri del Re. Un’eccezionale mostra con i capolavori delle collezioni sabaude”, organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, insieme alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e al Consorzio ‘La Venaria Reale’. La sezione della Manica Nuova è a cura di Edith Gabrielli, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, e si avvale dell’allestimento dello Studio Albini di Milano. “Questa mostra di capolavori è la prima tappa del trasferimento, destinato a completarsi entro il 2014, di tutte le opere della Galleria Sabauda nella Manica Nuova di Palazzo Reale – spiega il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemone Mario Turetta – che diventa così parte integrante del Polo Reale di Torino, il grande progetto costituirà un grande e importante complesso museale nel centro storico della città, costituito dalla Galleria Sabauda stessa, da Palazzo Reale, da Palazzo Chiablese, dalla Biblioteca Reale, dall’Armeria Reale, dal Museo di Antichità e dai Giardini Reali. ” In quest’ottica la mostra nella Manica Nuova, prosegue il direttore: “Si pone come una operazione di pubblico servizio, per mantenere visibili le più significative opere della Sabauda e preservare il legame di turisti e di cittadini con la Galleria, dare sin da ora inizio al processo di fidelizzazione del pubblico con la nuova sede e comunicare i primi risultati di un capillare ed approfondito lavoro di catalogazione scientifica”. Il percorso di visita si fonda su novantacinque opere d’arte scalate fra il Xiv ed il Xix secolo. “Si tratta di sculture e soprattutto di dipinti, selezionati all’interno degli oltre milleduecento che compongono il patrimonio della Sabauda e sottoposti nella circostanza a un’accurata revisione conservativa – sottolinea la Soprintendente Edith Gabrielli – Non mancano i ‘quadri-manifesto’, ovvero i capi d’opera per cui la Sabauda è nota in tutto il mondo,dalle Stimmate di San Francesco di Jan van Eyck all’Annunciazione di Orazio Gentileschi fino al Ritratto equestre di Tommaso Francesco di Savoia-carignano di Antoon van Dyck. Questi ed altri capolavori saranno però chiamati a dialogo con opere che finora non hanno goduto dello spazio e dell’attenzione che pure meritano, a formare un percorso critico inedito e di grande rigore scientifico, volto a privilegiare il confronto tra la scuola artistica piemontese e le altre scuole, vuoi italiane, vuoi europee”. Attraverso la mostra la Sabauda a centottanta anni esatti dalla sua fondazione - il Museo venne istituito da Carlo Alberto nel 1832 - entra in una fase del tutto nuova. L’operazione si pone una evoluzione rispetto al passato: non è la prima volta che accade nella storia del museo. “Già nel 1865 la Galleria traslocò da Palazzo Madama al Palazzo dell’Accademia delle Scienze – spiega la direttrice della Galleria Sabauda Anna Maria Bava – Allora il trasferimento fu dettato da ragioni conservative, oggi invece serve per adeguare la Sabauda al nuovo ruolo di Torino, una città che almeno dai Giochi Olimpici del 2006 si è proposta sullo scacchiere internazionale come crocevia d’arte e di cultura”. La mostra “Torino, Europa. Le grandi opere d’arte della Galleria Sabauda nella Manica Nuova di Palazzo Reale” è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 18.30 (ultimo ingresso ore 17.30). Lunedì chiuso Ingresso: intero 8 euro, ridotto 6, ridotto scuole 3. Biglietto cumulativo con la mostra a Venaria Reale: intero 18 euro, ridotto 14, ridotto scuole 7 euro. Visite guidate per gruppi e scuole: 80 euro per i gruppi di adulti e 60 euro per le scuole . Il numero di telefono per prenotare e avere informazioni è 011 4992333. Il numero dedicato alle scuole è 011 4992355. Www.piemonte.beniculturali.it |
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MACHERIO (CORTE DEL CAGNAT): EMOZIONI IN ACQUARELLO - DAL 14 AL 29 APRILE 2012
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Una suggestiva carrellata di opere condurrà il visitatore sulle ali di questa tecnica delicata, attraverso la lettura di quattro diversi modi di affrontare questo mezzo pittorico imprevedibile, tra affascinanti paesaggi alpestri, romantici angoli lombardi, suggestive vedute di Venezia, plastiche figure e composizioni floreali. L’acquarello, un fenomeno artistico che vide tra l’Ottocento e i primissimi anni del Novecento un grande fermento e coinvolgimento di artisti Lombardi. Sono quelli gli anni in cui esplose la moda dell’acquarello, una moda trasmessa da oltralpe: Vienna e Parigi e che tra Milano e il Ticino trovò il terreno di coltura, dilagando poi nel resto d’Italia e oltrove. Alessandra Arecco , Francesco Baini, Aurelio Pedrazzini e Giuseppe Sottile sono gli autori di questa rassegna. Quattro acquerellisti esperti, diversi nel metodo con cui affrontano l’acquerello e sfruttano i risultati inaspettati della tecnica, ma accomunati dalla spontaneità e sicurezza del segno, che ci regalano incantevoli emozioni. -- Aurelio Pedrazzini Nato nel 1927 a Milano dove vive e lavora. Dopo il liceo artistico, ha diretto un reparto di decorazioni su porcellana per Richard Ginori ed una fabbrica di Vicenza. Libero professionista dal 1960 nel settore ceramico mentre studia pittura con il prof. Brambati di Milano. Prima esposizione di pittura ad olio nel 1966 presso il Circolo Culturale Milanese. Professionista dal 1970. Molte le mostre personali e collettive in Italia ed all’estero. Fra le principali: Milano, Roma, Como, Cannobio, Messina, Luino, Varenna, Bologna, Frejus (Francia), Citta’ del Messico, Dublino, Dallas (Texas). Ha incontrato gli acquerellisti di Spagna, Irlanda, Ungheria, Svezia. Assieme alla moglie Anna Pavesi figura tra i soci fondatori dell’ A.i.a. Una sua opera si trova nel Museo Naradowe di Cracovia. Dal 1987 tiene corsi di pittura ad acquerello ed olio. Dal 1995 si dedica a perfezionare la tecnica dell’acquerello. -- Alessandra Arecco Nata ad Erba (Como), vive e lavora a Milano. Dopo Liceo Artistico ed Accademia di Brera, ha lavorato come scenografa ed ha realizzato pitture, incisioni, ceramiche raku. Ha dipinto 6 pannelli per la Mostra ornitologica al Museo di Scienze Naturali a Milano e 5 pannelli per la “Difesa dei valori umani” al Museo della Scienza e della Tecnica. Docente di Pittura, dal 1984 ha partecipato a numerose mostre e personali e collettive sia in Italia che all’estero in Irlanda, Messico, Spagna, Belgio, Ungheria, Texas, Russia, Colombia. Presidente dell’A.i.a. Dal 2002 al 2007 -- Francesco Baini Nato a Lodi, ha frequentato la scuola del nudo all’ Accademia delle Belle Arti di Brera. E’ disegnatore di prospettive architettoniche, fa parte degli artisti del Museo della Permanente e dell’ A.i.a. (Associazione Italiana Acquerellisti). Dipinge ad acquerello e acrilico, in una continua ricerca creativa di segno, colore e delle possibilità espressive del loro continuo rapporto. E’ stato selezionato per numerose esposizioni internazionali in Italia e all’estero in Belgio, Città del Messico, Texas, Russia, Francia, Svezia, Spagna. -- Giuseppe Sottile Nato a Castellammare del Golfo (Tp) nel 1937. A Trapani frequenta la Bottega del professore Li Muli ed in seguito la scuola d’Arte. Intanto apprende anche la professione dell’intaglio presso i maestri trapanasi Pio Malizia e Giacomo Quartana. A diciotto anni si trasferisce a Milano e segue dei corsi dal maestro e pittore d’arte Pietro Grossi, imparando la decorazione sui mobili in stile. Dal 1967 al 1973 vive a New York, ove frequenta i corsi di pittura presso la High School di Hempestead a Long Island, arricchendosi di nuove esperienze. Presta la sua opera in Astoria, la famosa ditta produttrice di pianoforti “Stanway & Sons”. Ritornato a Milano, la passione per la pittura ad olio, adoperando la sola tecnica della spatola, lo induce a partecipare a concorsi ed estemporanee regionali e nazionali, vincendone numerosi. Numerose le mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero, ottenendo ottimi consensi da parte di critici e dal pubblico. Dal 1997 fa parte dell’A.i.a. Imponendosi, in breve tempo, fra i migliori in Lombardia. Attualmente vive e lavora a Meda (Mb). Info: un aprile all’insegna della trasparenza - mostra “emozioni in acquarello” - Corte del Cagnat, Via Roma, 38 a Macherio (Mb) - inaugurazione sabato 14 aprile ore 18:00 - dal 14 al 29 aprile 2012 - orario di apertura: giovedì, venerdì: 16:30 – 18:30 - sabato e festivi: 10:30 – 12:00 /16:30 – 18:30 - prenotazioni: visite scolaresche, gruppi - tel.3205788799 |
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BRESCIA (GALLERIA AGNELLINI ARTE MODERNA): SAM FRANCIS, A CURA DI DOMINIQUE STELLA DAL 23 APRILE AL 14 LUGLIO 2012
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Dal 23 aprile al 14 luglio 2012 si terrà alla Galleria Agnellini Arte Moderna di Brescia la personale di Sam Francis a cura di Dominique Stella. La mostra presenta una trentina di opere dell’artista americano, che ripercorrono l’intera esperienza pittorica di Sam Francis, dai primi dipinti che lo collegano all’espressionismo astratto della fine degli anni ’40, includendo l’influenza impressionista francese che segna la sua opera durante il soggiorno parigino tra il 1950 e il 1961. Da questa duplice esperienza, Sam Francis costruisce un´opera autentica e personale nata dal proprio percorso di vita. Precipitato in mezzo al deserto a seguito di un incidente aereo durante la seconda guerra mondiale (pilota dell´Us Air Force, il suo aereo fu abbattuto nel deserto), la grandezza degli spazi sabbiosi illuminati dalla luce accecante del sole e la presenza del cielo immenso, diventano per lui fonte di ispirazione e conducono a una costruzione pittorica nata dallo spazio e dall´infinitamente bianco... Per lui l´uniformità della tela bianca, dove il color sabbia si confonde con il cielo, è quindi ciò che lo porta a dipingere solo lo sfondo, inteso in pittura come luogo dell´infinito. Da lì nasce il seguito del suo percorso: se l´infinito viene dallo sfondo, allora non c´è bisogno di dipingere figure perché ciò che interessa all’artista è "lo spazio che si estende tra le cose". Questo è contrario alla tradizione pittorica: lo sfondo serve solo da spazio teatrale per le figure, il rapporto figura/sfondo incarna invece la storia che il quadro racconta. Sopprimendo le figure, Sam Francis sopprime il finito per conservare solo l´infinito, le sue opere allora non sono altro che un frammento d´infinito che prosegue ben al di là della tela. Il coinvolgimento fisico dell´artista nella sua opera, così come lo spazio creato, libero e aperto, intrinseco alla tecnica dell´ "all over", sono altrettanti elementi che rimandano alla pittura americana successiva alla Seconda Guerra Mondiale. Seguendo Jackson Pollock, Sam Francis adotta un´astrazione lirica e gestuale senza tuttavia accordare un primato al dinamismo del gesto. Il suo spazio, attraversato dal colore, diventa esso stesso colore: "Lo spazio è colore? Il colore, scrive l´artista, è per me la vera sostanza, il punto di partenza che non è né il disegno né la linea". Il lavoro di Sam Francis, è basato essenzialmente sul colore, come dimostrano le opere in mostra. L´uso della pittura acrilica permette all´artista di realizzare colature e spruzzi, ma soprattutto rende possibili i giochi di trasparenza che conferiscono all´opera la sua luminosità. Le macchie di colore appaiono allora come schegge attraversate dalla luce e rivelano una delle preoccupazioni maggiori dell´artista, meno interessato al "gioco della luce che alla sostanza di cui è fatta". Spesso relegate al margine dell’opera, queste proiezioni di colore prendono l´aspetto di una cornice e interrogano i limiti della superficie, negata virtualmente dalla pratica dell´ "all over". Sam Francis amava lavorare soprattutto sulla carta; questa tecnica gli consentiva una maggior libertà e la consistenza fibrosa offriva un supporto che interagiva con la pittura, conferendo all´opera un aspetto più organico, più profondo. Sam Francis diceva infatti: "La carta è assai più bella della tela. È più profonda. Mi piace il modo in cui la pittura scivola nella fibra". Catalogo: Edito da Agnellini Arte Moderna, bilingue Italiano-inglese, con testo di Dominique Stella Inaugurazione mostra: sabato 21 aprile 2012, ore 18.30 Info: Galleria Agnellini Arte Moderna Via Soldini 6/A – 25124 Brescia Tel. +39 030.2944181 Fax 030.2478801 info@agnelliniartemoderna.It - www.Agnelliniartemoderna.it |
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AL VIA IL XVI VALSUSA FILMFEST |
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Dal 13 aprile al 17 maggio in 9 Comuni della Val di Susa torna protagonista il Valsusa Filmfest, festival sul recupero della memoria storica e sulla difesa dell’ambiente. La sedicesima edizione verterà sul filone delle "Terre contese" e proporrà un ricco repertorio di documentari, mostre fotografiche, incontri. L´inaugurazione sarà affidata a videoclip musicali; seguirà il 14 aprile "La grande esperienza dell´Alaska", incontro con Roberto Ghidoni. In tutto 17 giorni di festival con proiezioni, reading, un workshop sulle tecnologie di produzione video e un concorso cinematografico con 315 opere provenienti da tutta Europa. Www.valsusafilmfest.it |
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MILANO (GALLERIA GIçMARCONI): WILL BENEDICT - INAUGURAZIONE: VENERDÌ 13 APRILE 2012 DALLE 19.00 ALLE 22.00 (IN OCCASIONE DELLA NOTTE BIANCA DI MIART) - ORE 20.00 PERFORMANCE DI LUCY DODD - DAL 14 APRILE AL 19 MAGGIO 2012
DAL MARTEDÌ AL SABATO 10.00-13.00, 15.00-19.00
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Nel corso degli ultimi anni Will Benedict ha lavorato in maniera professionale come fotografo, pittore e turista. Nel mese di aprile Benedict presenterà presso la galleria Giò Marconi Bonjour Tourist, nuovi lavori realizzati attraverso la combinazione di gouaches e fotografie sagomate, montate su speciali cornici in alluminio e foamcore. Organizzati in distinte serie, corrispondono alle categorie nominali di giornalisti televisivi, cartoline, bandiere, coppie a cena e nazioni che sbirciano attraverso finestre. Se paragoniamo l’esperienza alla stimolazione estetica vissuta guardando la televisione, questi lavori permettono di guardare due, forse tre canali nello stesso momento. Il brusio delle cose, i luoghi, i cibi e le persone sono fossilizzati in lucidi passepartout di foamcore abbondantemente dipinti, congelando la tristezza del turista e del pubblico (la stessa cosa) in una lieve miscela ipomaniacale di euphoria e irritabilità. Congelati insieme a tutto e tutti, all’interno di questi passepartout ci sono dipinti su tela che raffigurano un nazionalismo di seni e peni che vende cibo al ristorante, biglietti aerei per località esotiche, muri o francobolli. Le relazioni sociali sono stimolanti, incarnano la crescita, la distruzione e la riformulazione delle idee. Nei dipinti di Benedict, attraverso la costante rimediazione, l’unico elemento immutabile è la moltiplicazione dei livelli interpellativi. In occasione dell’inaugurazione sarà possibile vedere le fotografie a grandezza naturale che popolano il suo lavoro e assistere alla performance di Lucy Dodd che romperà l’atmosferà. Con un’attenzione illimitata, la pittura diventa uno zoom perpetuo che genera e penetra senza fine i livelli ricorsivi di un dilemma falsamente faustiano – lavorare o non lavorare, cenare o dipingere, cena, dipinto, cena, dipinto, etc. Come un primo appuntamento metropolitano in cui ingrassiamo, parliamo, subiamo tendenze nazionalistiche e vediamo a fatica cosa può essere fatto. Mathieu Malouf Will Benedict (1978), vive e lavora a Vienna. Ha studiato all’Art Center College of Design, Pasadena, e alla Staedelschule, Frankfurt am Mein. I lavori di Will Benendict sono stati recentemente presentati nelle personali presso Neue Alte Brücke, Frankfurtam Main, 2010, Galerie Meyer Kainer, Vienna, 2009 e in occasione delle collettive ‘Flaca’, a cura di Tom Humphreys, Portikus, Frankfurt am Main. 2011, ‘Will Benedict, Nikolas Gambaroff, Carissa Rodriguez’, Renwick Gallery, New York, 2011 e ‘Before and After’, Balice Hertling, Paris, 2010. Per il 2012 sono previste una nuova personale presso la Meyer Kainer e la partecipazione in veste di curatore presso la Andrew Kreps Gallery di New York. Dal 2008 si occupa insieme a Lucie Stahl dello spazio espositivo Pro Choice, Vienna. Via Tadino, 15 20124 Milano Tel +39 02 2940 4373 Fax +39 02 2940 5573 Www.giomarconi.com - Info@giomarconi.com |
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TAVAZZANO CON VILLAVESCO (CHIESETTA DEL VIANDANTE,– LO, VIA EMILIA N. 23): EVENTO CASAIDEA - INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA PERSONALE DELL’ARTISTA TONY DALLARA - 15 APRILE / 20 MAGGIO
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Domenica 15 Aprile 2012, alle ore 17.00, a Tavazzano con Villavesco (Lodi), presso la Chiesetta del Viandante - antica chiesetta dedicata a San Giovanni Battista, risalente al 1626, restaurata dalla famiglia Acerbi e divenuta sede dell’antiquariato e Centro Culturale denominato Casa delle Idee -, si terrà una nuova iniziativa culturale ideata da Casaidea: la Mostra Personale di Tony Dallara. In questa esposizione saranno presentate oltre una ventina di opere, che racchiudono il lungo e a volte contrastato percorso di Tony Dallara nell´arte, caratterizzato da continue sperimentazioni non usuali, alla ricerca mai banale dell´infinito. Tony Dallara è un cantante famoso quasi per caso. In realtà fin da ragazzo si intuiva la sua versatilità: sognava, infatti, di iscriversi all´Accademia di Brera per diventare un artista. Così, mentre negli anni Sessanta incideva dischi e viaggiava per il mondo, durante i ritagli di tempo frequentava il quartiere di Brera e gli studi degli artisti più rappresentativi di quel periodo: Roberto Crippa, con il quale stringe una forte amicizia che si consoliderà nel tempo; conosce Lucio Fontana, Remo Brindisi, Piero Dorazio, Enrico Baj, solo per citarne alcuni. In quel periodo Dall’ara si dedica alla pittura, cercando sempre il confronto con gli altri pittori suoi amici. Discute sulle teorie dell´astrattismo e sull´utilizzo di nuovi materiali come la plastica o il catrame liquido, per affrontare la tematica a lui cara dello spazio. La sua prima mostra risale al 1960, presso la Galleria Cairola di Milano. Da allora ha esposto anche all´estero, in Paesi quali Canada, America, Giappone, Corea, ottenendo consensi e apprezzamenti maggiori rispetto a quelli ricevuti in Italia. Dichiara lo stesso Dallara quasi con rammarico: “Difficilmente quando un personaggio è noto in un campo riesce ad ottenere la stessa credibilità in un altro”. Dino Buzzati, scettico, trascinato da un amico a visitare il suo studio, dichiarò: “...Quando si dice che Tony Dallara è un buon ragazzo, si registra puntualmente la verità. Non mi è mai capitato di vedere una persona di così vasta popolarità che appaia cosi rigorosamente immune dall´influsso nefasto del successo”. Alla Inaugurazione della mostra, in data 15 Aprile (domenica), alle ore 17, sarà presente l´artista, cui il pubblico potrà rivolgere domande inerenti il suo percorso artistico. Dopo l’introduzione affidata a Giuseppe Acerbi, le opere di Tony Dallara saranno presentate dal giornalista Ugo Perugini. Dopo il dibattito con il pubblico, seguirà rinfresco. La mostra,curata da Francesca Bellola, Direttore Editoriale della rivista “Ok Arte”, resterà aperta dal 15 Aprile al 20 Maggio 2012, nei seguenti Orari: dal martedì al sabato - dalle ore 10.00 alle ore 12.00; dalle ore 16.00 alle ore 19.00; domenica - dalle ore 15.30 alle ore 18.30. Per informazioni e appuntamenti, contattare i seguenti numeri telefonici: 3332301800 – 0371 760212. L’ingresso alla mostra, che è patrocinata da “Ok Arte”, del Comune di Tavazzano e dalla Camera di Commercio di Lodi, è gratuito. L’appuntamento organizzato da Casaidea è parte di un percorso che prevede nell’arco dell’anno dieci incontri su argomenti di taglio culturale e imprenditoriale, proposti all’interesse di tutti i Cittadini. L’obiettivo è innovativo: creare una “simbiosi” tra beni e bisogni materiali ed immateriali, nel collegamento stretto tra mondo economico, cultura e territorio. Ogni incontro è affidato a relatore qualificato ed è patrocinato dalla Fondazione Plef - Planet Life Economy Foundation; inoltre, ogni argomento proposto viene affrontato nel doppio risvolto pubblico e privato. In occasione del primo incontro, Giuseppe Acerbi aveva dichiarato quanto segue: «Le nostre origini artigiane risalgono ai primi anni del ’900, con attività legate al mondo della falegnameria. Da quel momento in poi il percorso è stato lungo e il susseguirsi delle vicende ha modificato gli assetti dell’azienda, che ancora oggi opera con gli stessi principi da cui è nata e con la medesima passione grazie alla quale è cresciuta fino ad ora. Con il recupero dell’antica “Chiesetta del Viandante”, Casaidea si impegnerà a promuovere un progetto di particolare significato, che farà leva sulla storia e il valore simbolico che pensiamo essa rivesta per la nostra comunità e per il territorio. Sarà proprio questo che fungerà da propulsore per il progetto di rilancio della nostra azienda, con l’ausilio di strette collaborazioni con ambienti pubblici e privati che permetteranno di concretizzare i nostri obiettivi culturali e informativi, per così facilitare l’avvicinarsi alla gente e alle istituzioni». Per informazioni: Casaidea: Tel. 0371 760212 – E-mail: casaidea-snc@libero.It |
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GENOVA (PORTO ANTICO): RUN FOR PARKINSON’S - UNA CORSA NON COMPETITIVA PER SENSIBILIZZARE SULLA MALATTIA CON TESTIMONIAL NAZIONALE PIETRO MENNEA - DOMENICA 15 APRILE |
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Una corsa non competitiva a beneficio di tutti i malati di Parkinson e delle loro famiglie. Si svolgerà a Genova domenica 15 aprile al Porto antico dalle 10 alle 13 per sensibilizzare su questa patologia. Punto di ritrovo il piazzale delle Feste dove sarà visibile un arco gonfiabile che indicherà la partenza. Si tratta di una corsa non competitiva in cui ognuno potrà partecipare camminando, correndo o marciando in base alle proprie possibilità. La partecipazione è aperta a chiunque lo desideri: pazienti, parenti, amici e tutti coloro che vorranno testimoniare la propria vicinanza a chi si confronta ogni giorno con questa malattia. La corsa si svolgerà contemporaneamente in altre 64 città italiane che hanno aderito insieme ad altri 8 Paesi nel mondo. È la prima volta che questa iniziativa si svolge a Genova, grazie alla collaborazione tra l´associazione ligure Parkinson e l´assessorato allo sport del Comune di Genova e della Regione Liguria. Al termine della corsa, al circolo nautico del Mandraccio, verranno messe a disposizione dei pazienti e dei loro familiari alcune barche a vela per portare le persone ad ammirare Genova dal mare. Chiunque voglia partecipare può inviare una mail di richiesta all´indirizzo Alessandro_ferretti@hotmail.com. "Con questa iniziativa – ha spiegato l´assessore regionale allo sport Gabriele Cascino – la Liguria vuole contribuire ad un cambio di mentalità eliminando le barriere che ancora esistono tra atleti abili e meno abili e dopo gli gli special olympics dell´anno scorso abbiamo l´orgoglio di affermarci come regione dello sport paralimpico". La corsa Run for Parkinson´s è nata nel 2010 da un´idea di un malato di Parkinson di origine italiana, ma residente a Barcellona che è riuscito a coinvolgere numerose città in Spagna e aggregare, già nella seconda edizione 25 città in 8 paesi del mondo dove 20.000 persone hanno percorso oltre 60.000 chilometri. Ammontano A 12.000 i malati liguri di Parkinson e a 300.000 quelli italiani con un incremento di 1000 nuove persone ogni anno. Una malattia che colpisce non solo gli anziani, ma anche i più giovani |
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MILANO (SPAZIO MUSEALE SABRINA FALZONE): DUE PERCORSI ESPOSITIVI DEDICATI ALLA VALORIZZAZIONE DELL’ARTE E DELLA CREATIVITÀ IN OCCASIONE DEL SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE A MILANO - MARTEDÌ 17 MARZO ALLE ORE 18
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Attimi Di Felicita” Personale di Pittura di Regina Di Attanasio (Salone Bernini) “Come gocce di ottimismo le tele realizzate da Regina Di Attanasio ci introducono in scenari di fiaba e in universi cromatici in sospensione tra il suono della vita e il silenzio. L’esperienza pittorica dell’autrice comunica il senso profondo della “joye de vivre” con campiture ed accenti non più fauvisti, ma temprati dalla sintesi e dalla leggerezza del colore” a cura di Sabrina Falzone Nata nel 1955, Regina Di Attanasio si occupa di arte figurativa attraverso il linguaggio della pittura ad olio. Eredita l’abilità esecutiva dei grandi maestri della pittura dell’Ottocento, ai quali dedica un’ampia parte della propria produzione artistica, ripercorrendo le tracce storiche delle correnti pittoriche del Xix secolo, dai Macchiaioli agli Impressionisti, senza dimenticare la lezione del paesaggismo romantico inglese e tedesco. Regina Di Attanasio è stata selezionata per il Premio Città di New York nel 2010. Ha esposto in Francia, Portogallo, Germania e in diverse città italiane (Roma, Milano, Palermo, Ferrara, Spoleto, etc.). E’ presente con le sue opere sul catalogo Mondadori “Dal bunker all’estasi” della V Biennale Internazionale d’Arte di Ferrara (Editoriale Giorgio Mondadori, 2011), sul catalogo ufficiale del 55° Salone Internazionale Arts Plastiques della Societé des Beaux-arts di Béziers, sul catalogo “Arte e Emocao” (Multimedia Art, 2011), sul giornale di arte e cultura “Ok Arte” (n.Luglio-agosto 2009). Attualmente vive e lavora a Cesena. Ulteriori info: www.Paintingclouds.it "Fuori Salone 2012", collettiva (Sale Guttuso e Mirò) Espongono: Liberia Gracco “La sensibilità verso quanto ci circonda affiora timidamente sull’alba di una nuova poetica pittorica, sorretta dai pilastri dell’equilibrio compositivo e della massima tensione alla luce” Sabrina Falzone Pittrice, fotografa e poetessa, vive e lavora a Trieste, dove è nata. Ha iniziato a dipingere giovanissima da autodidatta, privilegiando la pittura ad olio. Si è avvicinata in seguito alla grafica frequentando il corso di incisione tenuto dal Maestro August Cernigoj e conclusosi con una mostra collettiva presso il Narodni Dom (Teatro Stabile Sloveno) di Trieste. Dopo un lungo intervallo, ha ripreso recentemente l´attività artistica ed ha iniziato ad esporre le sue opere in diverse mostre e rassegne con lusinghieri riscontri. Lorenzo Butturi “Dall’impeto pittorico, che contraddistingue la produzione artistica di Lorenzo Butturi, restiamo soggiogati: il blu, intenso e drammatico, si veste di una teatralità che rende anche la sofferenza più atroce uno straordinario scenario dell’esistenza” Sabrina Falzone Nasce nel biellese nel 1958. Nel 2000 si trasferisce a Milano, dove la sua attività principale si svolge nel mondo della comunicazione e del marketing. Pittore autodidatta, sin da ragazzo si dedica al disegno. Nel corso degli anni sperimenta vari generi che vanno dal paesaggio alla rappresentazione di figure antropomorfe di matrice espressionista, passando dall´astratto. E’ artista istintivo e sensibile alle suggestioni che gli vengono dalla natura. In particolare del mondo contadino affiorano il timore reverenziale di fronte alla grandezza della natura e il fascino suscitato dalla sua ineffabilità.. Marzia Bernascone “Mediante l’impiego magistrale della resina, Marzia Bernascone riesce a elogiare la forma e la gestualità del movimento. La sua ricerca formale appare in completa armonia con il gesto.” Sabrina Falzone Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel settore della Decorazione, nel 2001 Marzia Bernascone si è specializzata nell’arte del mosaico, sotto l’influenza dell’arte di Gaudì e dei suoi viaggi a Barcellona. L’artista ha frequentato l’ambiente artistico internazionale e partecipato alla Fiera Restructura al Ligotto Fiere, esperienze che l’hanno segnata profondamente: comincerà infatti a sperimentare la resina nella propria ricerca artistica. E ancora gli artisti: Michela Moretti Luciano Besi Lauretta Barcaroli Anna Galli Valenberg Vesna Pavan Valerio Tizzi Inaugurazione: Martedì 17 Aprile 2012 alle ore 18 con Aperitivo In mostra dal 17 al 30 aprile 2012 Galleria Spazio Museale: Via Giorgio Pallavicino 29 20145 Milano - Italy Orari di apertura: mart-ven h.16-19; sabato h.10-12 Chiuso lunedì e festivi www.Galleriasabrinafalzone.com |
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PAVIA (SANTA MARIA GUALTIERI IN PIAZZA DELLA VITTORIA):
MOSTRA INTERATTIVA: ONDIVAGHIAMO - DAL 15 AL 29 APRILE 2012
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Dopo il grande successo della mostra Laserfest (2010), il dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia presenta la mostra Ondivaghiamo, percorso interattivo sulle onde dedicato ai bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. La mostra verrà proposta al pubblico dal 15 al 29 aprile 2012 presso Santa Maria Gualtieri in Piazza della Vittoria, con il patrocinio del Comune di Pavia (Assessorato Cultura, Turismo, Promozione della Città e Marketing territoriale). Ondivaghiamo è un racconto sulle onde, in cui i bambini e i ragazzi con l’aiuto di esperimenti semplici e intuitivi possono vivere un viaggio interattivo alla scoperta dei vari tipi di onde che osserviamo o utilizziamo nella vita di tutti i giorni. Partendo dalle onde acustiche, vengono effettuati dal vivo divertenti esperimenti sulla propagazione del suono, sulle vibrazioni e sul funzionamento degli strumenti musicali. Inoltre viene mostrato come si generano le onde del mare e gli tsunami. In analogia alle onde meccaniche vengono introdotte le onde elettromagnetiche, come le microonde e la luce laser, e viene mostrato come esse abbiano molte caratteristiche in comune con le onde meccaniche. Per finire, i bambini avranno modo di capire come utilizziamo le onde tutti i giorni per comunicare anche a grande distanza e per generare energia. Gli esperimenti saranno guidati da ricercatori dell’Università di Pavia, in modo interattivo e originale, sotto forma di gioco o esperienza sensoriale, prevedendo il coinvolgimento diretto del giovane pubblico. La mostra Ondivaghiamo è già stata presentata con successo a ottobre 2011 al festival Bergamoscienza ed è stata allestita durante l’anno scolastico in diverse scuole primarie e secondarie di Pavia e Provincia (Angelini, San Giorgio, Canna, Certosa). Orari Presso Santa Maria Gualtieri la mostra è disponibile per le scuole durante i giorni feriali (previa prenotazione ore 9, ore 11, ore 14,30), mentre durante il fine settimana è aperta al pubblico con due spettacoli al giorno: alle ore 11 e alle ore 15. Sono inoltre previsti due eventi speciali organizzati dall’associazione genitori@scuola: domenica 22 aprile, ore 15 – “Ondivaghiamo e Improvvisiamo”. Lo spettacolo della scienza e le ´divagazioni´ di Improvvisamentepavia. Per ragazzi dagli 8 ai 12 anni sabato 28 ottobre, ore 15 – “Sulle onde del vento”. Esperimenti e racconti in collaborazione con la Biblioteca Paternicò Prini. Per bambini dai 5 e 7 anni Per prenotazione (obbligatoria): ondivaghiamo@unipv.It Tel (ore ufficio) 0382-985207 Per prenotazioni eventi speciali: 22 ottobre: associazione genitori@scuola – genitoriscuolapv@gmail.Com , tel. 340-5061050 28 ottobre: Biblioteca Paternicò Prini tel. 0382/399610 |
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MILANO (PALAZZO ISIMBARDI): MOSTRA FOTOGRAFICA
"I VOLTI DELL’ACQUA" - “LA FOTOGRAFIA INTERPRETA L’ACQUA”
A CURA DI PEPPA BUZZI - AUTORI ANDREA BASILE, BEPPE BRANCATO, CARLA DE BERNARDI, MICHELE GASTL, SOFIA MEDA, FEDERICA RAIMONDI, LAURA SALVATI, ALVISE SILENZI, CLAUDIA ZORZI -
17/22 APRILE
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Partire dalla quotidianità di un bene comune come l’acqua per scoprirne l’essenza e per raccontarne la bellezza. Un viaggio nella sua anima più profonda attraverso l’occhio e la sensibilità di nove famosi fotografi, diversi nello stile e nel modo di osservare il mondo, ma uniti in una esperienza unica: un percorso visivo che vede l’acqua come elemento fondamentale dell’espressione artistica. Una percezione che si traduce in una metafora di vita, di morte e di rinascita. Ogni opera esposta sarà prodotta in un numero limitato di copie, in dimensione unica e firmata dall’autore, e posta in vendita in occasione dell’evento. Parte del ricavato sarà devoluto a favore del progetto di potabilizzazione dell’acqua per Haiti promosso dal Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale. Andrea Basile, nasce a Milano nel 1982, collabora con diverse riviste di architettura e design e il suo lavoro è pubblicato costantemente dal 2010 su Domus. La sua fase di ricerca personale si affianca alla figura femminile e allo studio della luce mista nel foto-giornalismo. Www.andreabasilestudio.it Beppe Brancato, classe 1981, si è specializzato nell´interior design e nel life style. La sua passione per la fotografia, uno stile e una tecnica molto personali, lo hanno portato a una rapida e intensa carriera sfociata in collaborazioni con importanti aziende, studi di architettura e design, riviste e agenzie di respiro internazionale. Vive e lavora tra Milano e Londra. Www.beppebrancato.com Carla De Bernardi, nata nel 1952 ad Alessandria d´Egitto, ha vissuto a lungo a Parigi. Specializzata in ritratti e foto d´interni, ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e collettive. Cosmopolita ed eclettica, ha pubblicato due libri di viaggio e un romanzo. È anche vicedirettore del webmagazine www.Stileedintorni.it www.Carladebernardi.it Michele Gastl, classe 1967, 4 anni di esperienza a New York. Oggi lavora a Milano ed è uno dei più quotati fotografi di still life in Italia: è rappresentato anche a New York, Amburgo e Parigi. Tra i suoi clienti ci sono le maggiori agenzie pubblicitarie e riviste italiane. Ha fotografato moda maschile e femminile, per poi dedicarsi quasi esclusivamente allo still life. Ha partecipato con i suoi lavori a numerose esposizioni ed eventi. Www.michelegastl.com Sofia Meda, milanese, nata nel 1968. Fotografa e progetta giardini, lavora con le piante, l´acqua e la terra. Nelle sue fotografie si ritrova un gesto architettonico rigoroso e formale, un disordine discreto volto alla natura. I suoi lavori sono presenti in varie pubblicazioni. E´ del 2010-2011 la mostra itinerante "piante serrate". Www.sofiameda.com Federica Raimondi, nasce a Milano alla fine degli anni settanta e alla conclusione degli studi inizia a lavorare come assistente fotografo. Affianca fotografi di fama internazionale e collabora con le più prestigiose aziende di arredamento. La crescente passione per la fotografia in generale la conducono a focalizzarsi sul mondo dell´architettura, interni e still-life. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali. Www.federicaraimondi.com Laura Salvati, classe 1946, vive e lavora a Milano, pubblica e collabora con importanti periodici italiani e stranieri. Dagli anni ’70 a oggi affianca alla fotografia professionale la ricerca sull’abitare e sull’architettura "spontanea" nel mondo. Oltre alla Terra, l’Acqua, importante collegamento a villaggi inaccessibili, è teatro per l’ambientazione dei suoi fotoservizi a tema: sul fiume Giallo, sul Gange, sul Niger, sull’Adda, sul Brenta e i altri. Www.laurasalvati.com Alvise Silenzi, nato a Venezia nel1964, è stato assistente nel famoso team di Aldo Ballo e Mariarosa Toscani dal 1981 fino al 1990, quando apre un suo studio. Oggi è particolarmente attivo nel settore del design e dell´arredamento, collabora con le più importanti testate e agenzie pubblicitarie nazionali. Recente la passione per i ritratti. Www.alvisesilenzi.com - www.Ritratelier.com |
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MILANO (FONDAZIONE MARCONI): “MITOGRAFIE” DI GIANLUIGI COLIN - INAUGURAZIONE MOSTRA: 13 APRILE 2012 ORE 19 |
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Gianluigi Colin, voce originale e autonoma nel panorama dell’arte italiana, mette al centro della sua riflessione i simboli della nostra contemporaneità utilizzando il “materiale che il mondo gli offre”: soggetti delle sue opere sono le icone e gli eventi del presente, selezionate in quell’oceano di informazioni che i mezzi di comunicazione di massa ci presentano incessantemente. Nel lavoro di Colin c’è un dialogo costante tra immagini e parole, che trova le sue radici nelle teorie del più grande semiologo del Xx secolo, Roland Barthes. Mitografie vuole proporre al pubblico parte della mostra, da cui il titolo, realizzata qualche mese fa al museo Ivam (Instituto Valenciano de Arte Moderno) di Valencia. Dodici opere di grande formato suddivise in quattro gruppi: Venere, Marte, Saturno e Mercurio. Nelle sue Mitografie, Gianluigi Colin muove da una interrogazione: cosa sono diventati – per noi - Mercurio, Marte, Saturno e Venere? La sua scommessa non consiste nell´avviare un percorso nostalgico. Prova a rintracciare sopravvivenze lontane. Scruta i tanti e spesso distratti affioramenti della classicità disseminati negli interstizi del nostro presente. Si serve del mito come di uno strumento privilegiato non per uscire da "questo" mondo, ma per attraversarlo e comprenderlo. L’artista riflette sul modo in cui la società contemporanea reinterpreta e rielabora la mitologia classica, partendo da dettagli in cui si imbatte per caso e che colpiscono la sua immaginazione. Si tratta di opere di grande formato che indagano il rapporto tra miti classici e contemporanei. Sono messaggi chiari, di forte impatto visivo, che ci aiutano a leggere un presente sempre più confuso. E’ lo stesso Colin a dichiararlo: “Se nel passato la tradizione orale o le grandi narrazioni classiche rappresentavano un racconto corale che diventava forma delle nostre paure, gioie e dolori, oggi i miti si sedimentano nella nostra mente attraverso le copertine dei settimanali, li facciamo nostri guardando la televisione, andando al cinema. E il mondo dei media rappresenta una specie di nuovo Olimpo dove tutte queste divinità, molto terrene eppure così irraggiungibili, mandano messaggi ai “poveri mortali”, condizionandoli, modificando le loro azioni, in qualche modo plasmando le loro coscienze.” L’artista lavora “dentro un mondo di carta” operando con una tecnica complessa: attinge immagini dai quotidiani, accartoccia quei fogli, li fotografa e li stampa su carta di giornale. Il materiale viene poi incollato su un’ulteriore stratificazione fatta di sedimentazioni di carta sempre di giornale e da ultimo l’artista interviene sulla sua opera con nuove stropicciature. Quasi un tentativo di preservare quelle immagini e quelle parole dall’inevitabile destino dei quotidiani a cui appartengono: la breve durata di ventiquattrore. Scrive Gillo Dorfles: “ Colin - rivendicatore e "decontesatatore" di un´arte elaborata e sublimata "con le sue mani" - finisce per ottenere un´immagine mitica del nostro tempo e insieme ammonitrice di vicende future. Ma restituisce anche - e va sottolineato - un´immagine plastica e figurativa (senza bisogno di pennelli di sgorbi che spesso ne tradiscono l´autentica valenza). Un´ immagine, in definitiva, che testimonia molto bene l´aspetto della più recente creatività italiana. E che non ha bisogno di ostentare le etichette di "arte" o di cronaca. C´è solo un modo davvero appropriato per commentare queste opere: "mitografia estetica". Scrive Barbara Rose, che ha curato la recente mostra al Museo Madre di Napoli: “Colin pensa che oggi la realtà sia percepita come uno stravagante mosaico formato da frammenti adiacenti e sovrapposti di immagini riprodotte fotograficamente. Appartiene al novero di quegli artisti che vogliono essere testimoni della storia come Goya, Rauschenberg e Warhol. Invece di limitarsi a riprodurre un’immagine fotografica, però, Colin la trasforma, stropicciando e deformando la pagina stampata su cui è impressa per poi fotografarne gli effetti di rilievo scultoreo”. Scrive Vincenzo Trione che ha curato la sua mostra all’Ivam: “Colin compone affreschi postmoderni, nei quali si rompe ogni centralità. Impegnato a portarsi al di là delle regole consuete del racconto, estrae frammenti senza origine, che fonde in almanacchi eccentrici, che rivelano un audace post-realismo. È’ come assistere a un seduttivo naufragio. L´opera si dona come tessuto increspato, arsenale di memorie sfrangiate, mare agitato da onde, esercizio dotato di un´inattesa consistenza plastica e poetica”. Per l’occasione sarà pubblicato il Quaderno della Fondazione n. 7 una pubblicazione che raccoglie immagini delle opere esposte, fotografie, con testi di Gillo Dorfles, Umberto Galimberti, Giorgio Marconi, Arturo Pèrez-reverte, Arturo Carlo Quintavalle, Barbara Rose, Emilio Tadini e Vincenzo Trione. Allo Studio Marconi ’65 sarà presentata una retrospettiva con opere di piccolo formato dal 1995 ad oggi. Gianluigi Colin nato a Pordenone nel 1956, conduce da molti anni una ricerca artistica intorno al dialogo tra le immagini e le parole. Il suo lavoro nasce come investigazione sul passato, sul senso della rappresentazione, sulla stratificazione dello sguardo. Si tratta di una poetica densa di richiami alla storia dell’arte e alla cronaca, che tende a porre sul medesimo piano memoria e attualità, facendo sfumare i confini tra le epoche. Una poetica dal forte impegno civile ed etico, che vuole restituire all’esperienza artistica forti valenze militanti. Personalità eclettica, Colin è art director del “Corriere della Sera”, ha tenuto conferenze, seminari e corsi universitari. E ha scritto anche saggi e articoli sulla fotografia e sulla comunicazione visiva. Sue personali si sono tenute in numerose città italiane e straniere (tra le sue mostre, da segnalare quelle all’Arengario di Milano (nel 1998), al centro Cultural Recoleta di Buenos Aires (nel 2002), al Museo Manege di San Pietroburgo (nel 2003), al Museo Madre di Napoli, alla Bienal del Fin del Mundo a Ushuaia e al Museo Ivam di Valencia (nel 2011). Protagonista di performance (organizzate in varie parti del mondo), è stato invitato a “Valencia09” (presso l’Ivam di Valencia, nel 2009) e selezionato per il Padiglione Italia della 54 esposizione d’Arte Internazionale della Biennale d’arte di Venezia. Sue opere sono presenti in collezioni private, musei e istituzioni pubbliche in Italia e all’estero. Vive e lavora tra Milano e Roma Fondazione Marconi Arte Moderna e Contemporanea Via Tadino, 15, 20124 Milano Tel. 02 29 41 92 32 fax 02 29 41 72 78 info@fondazionemarconi.Org www.Fondazionemarconi.org Inaugurazione: 13 aprile 2012 ore 19 Durata mostra: 14 aprile – 17 maggio 2012 Da martedì a sabato 10 - 13 e 15 - 19 Ingresso gratuito |
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ROMA (MUSEO DELLA CIVILTÀ ROMANA): IL MOSAICO CROATO - 14 APRILE/12 MAGGIO 2012
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Un mese di eventi che vedranno la presenza di rappresentanti del mondo delle istituzioni e delle accademie, dell´imprenditoria e del giornalismo, dell´arte e della cultura nonché della diplomazia e dell’associazionismo collegati anche al mondo dell´immigrazione e dell’integrazione. È “Il Mosaico Croato”, dal 14 aprile fino al 12 maggio presso il Museo della Civiltà Romana con una rassegna dedicata alla cultura croata nell’ambito dell’iniziativa “Arte e Cultura dell’Europa dell’Est a Roma”, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale e dalla Consigliera Assembleare Aggiunta per l’Europa Tetyana Kuzyk. Come obiettivo dell’iniziativa, l’Associazione Italo-croata di Roma in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Croazia nello Stato Italiano, si propone la promozione e la conoscenza di usi e costumi - attraverso un percorso d’arte e cultura - dell’eterogeneità e della ricchezza del proprio patrimonio artistico-culturale e delle proprie tradizioni. Mostre di quadri, fotografie e altri manufatti che appartengono alla tradizione e alla storia croata, accompagneranno i visitatori oltre le sponde dell’Adriatico. E ancora presentazione di libri, concerti, letture di poesie e sfilate in costumi d’epoca. Sarà allestita, inoltre, un’area dedicata alla gastroenologia croata, con i migliori prodotti vinicoli e alimentari. L’inaugurazione prevista per sabato 14 aprile alle ore 17.00, vedrà la presenza di pittori contemporanei e naif croati, una mostra fotografica su Zagabria, proiezioni di film e documentari e tanti altri eventi. Programma Sabato 14 aprile ore 17.00 - 20.00 - Inaugurazione della rassegna alla presenza delle autorità croate e italiane Intervengono: On.tetyana Kuzyk, Presidente del Gruppo Aggiunto dell’Assemblea Capitolina, Mirko Šikić, Presidente dell´Associazione Italo-croata di Roma, On. Gianni Alemanno, sindaco di Roma, On. Milan Bandić, sindaco di Zagabria, On. Aldo Di Biagio, Camera dei Deputati del Parlamento italiano, On. Gilberto Casciani, Presidente della Commissione Affari Comunitari ed Internazionali della Regione Lazio, S.e. Filip Vučak, Ambasciatore della Repubblica di Croazia presso la Santa Sede, Lucrezia Ungaro, direttrice del Museo della Civiltà Romana, S.e. Tomislav Vidošević, Ambasciatore della Repubblica di Croazia presso lo Stato Italiano, Dragica Hadrović, coordinatrice del progetto “Mosaico croato” - Inaugurazione della mostra dei seguenti artisti: Željko Jančić Zec Stanko Ivanković Andro Grdinić i pittori naif contemporanei croati: Josip Gregurić, Stjepan Pongrac, Zdravko Šabarić e Zlatko Štrfiček Marko Vrdoljak – monografia fotografica „Zagreb“ - Il glagolitico nell’ambito della cultura scritta croata - Laudato - esposizione dell’arte sacra croata - Mario Braškić: plastico della cattedrale di S. Doimo di Spalato ( ex Mausoleo di Diocleziano) - Mostra dei disegni degli allievi della Scuola integrativa croata di Roma - Rinfresco con specialità culinarie croate Intervengono: Prof. Mario Kezić, storico d’arte, Prof. Dunja Kalođera, Università “La Sapienza” di Roma Sabato 21 aprile 2012 ore 10,30: visita guidata del Museo per gli allievi della Scuola integrativa croata di Roma ore 16,30: workshop di disegno degli allievi della Scuola integrativa croata sul tema “Le mie impressioni della visita al Museo”, curato dalla Prof. Renata Grgurević ore 17: - Presentazione del patrimonio culturale, storico e naturale croato - Proiezione di documentari e film sulla Croazia in collaborazione con l’Ente nazionale croato per il turismo: presenta la prof. Ivona Tokić, direttrice dell’ufficio di Roma - Presentazione di Zagabria, città mitteleuropea, e proiezione del film turistico “Zagreb, Zagreb“ (“Arara de Bronze” Festival Internazionale del film turistico a San Paolo del Brasile e con il Gran Prix Italia” al Tourfilm Festival di Lecce) e del film “Moonlight Sonata”. Presenta il sig. Inoslav Venturini dall’Ente per la promozione turistica della città di Zagabria - Presentazione dello “Škraping” e del turismo “Robinson Crusoe”, il nuovo modo di vivere la natura incontaminata delle isole croate: presenta Danijel Katičin, sindaco del comune di Tkon, isola di Pašman - Presentazione delle tradizioni e delle bellezze dell’isola di Korčula, esibizione cavalleresca della “Kumpanija Smokvica”: presenta Mery Bikić - Storia della cravatta, nata come indumento dei soldati croati nel Xvii secolo, in collaborazione con l’Academia Cravatica: presenta Ivana Jureško - Rinfresco con specialità culinarie croate Mercoledi 25 aprile 2012 ore 17.00 - Lettura di poesie in italiano e croato di Vlado Gotovac: poeta, scrittore e politico croato. Presenta il prof. Inoslav Bešker, letture di: Andreja Jakubin, Gianni Garko e Stefano Macchi - Concerto dei musicisti di fama internazionale maestro Goran Listeš, chitarra, e maestro Francesco Squarcia, viola. Modera la prof. Patrizia Frammolini, consigliere del Municipio Xi del Comune di Roma - Degustazione dei vini autoctoni croati e dei prodotti della “Kraš”, rinomata fabbrica di cioccolato di Zagabria Venerdì 4 maggio 2012 ore 17.00 - Presentazione del libro dello storico tedesco Ludwig Steindorff “Croazia. Storia nazionale e vocazione europea“, edizione Beit di Trieste, con un breve cenno dell’editore Piero Budinich: relatore prof. P. Stjepan Krasić O.p., professore emerito di storia all’Università Pontificia di San Tommaso d’Aquino – Angelicum di Roma - Esibizione del gruppo vocale femminile “Rusula” di Spalato - Rinfresco Sabato 5 maggio 2012 ore 17.00 - Ciclo di conferenze: - Croati in Roma e dintorni - Mons. Jure Bogdan, Rettore del Pontificio Collegio croato di San Girolamo a Roma - Le vestigia della civiltà romana antica sul territorio dell’odierna Croazia - prof. Don. Josip Dukić, Spalato - Diocleziano e la restaurazione dell’Impero. Aspetti giuridici ed amministrativi - Avv. Enrico Silverio - L’aristocrazia ragusea a Roma e nell’Italia Meridionale, la famiglia Zamagna-džamanjić - lo storico Fiorentino Pietro Giovino - Esibizione del gruppo folkloristico croato “Šumari” di Vinkovci, Slavonia - Rinfresco Sabato 12 maggio 2012 ore 20.00 - Serata di chiusura per i soci dell’Associazione Italo-croata e gli invitati al Grand Hotel Gianicolo - Sfilata di moda, creazioni della stilista Ivanka Braut - Esibizione alla chitarra classica di Srđan Bulat - Presentazione degli sponsor - Rinfresco con le specialità dell´arte culinaria croata offerti dall’industria alimentare Podravka di Koprivnica e con i vini croati presentati dalla cooperativa agricola “Gospoja” della famiglia Toljanić, isola di Krk ( Veglia) Per maggiori informazioni sulle attività dell’Associazione Italo-croata di Roma visitate il sito web: www.Associazioneitalocroata.org Museo della Civiltà Romana, piazza G. Agnelli, 10 - 00144 Roma Orario martedì-domenica 09.00-14.00 La biglietteria chiude un’ora prima Chiuso il lunedì Info 060608 www.Museociviltaromana.it |
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GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA ALLA PALUDE DI SAN GENUARIO |
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Il Parco Fluviale del Po e dell’Orba in collaborazione con Skua Nature Group celebra domenica 22 aprile la Giornata mondiale della Terra presso i nuovi spazi fruitivi della Riserva Naturale Palude di San Genuario a Fontanetto Po. Dalle ore 10 alle 12:30 verranno organizzate per i bambini attività sensoriali per sviluppare al massimo i cinque sensi e si percorrerà la riserva naturale alla scoperta dei suoi segreti, il tutto accompagnati da fiabe e brevi racconti di avventure naturalistiche. Per partecipare occorre prenotare entro il 20 aprile. Ingresso a 7 euro, ridotto a 4 euro per bambini sotto i 10 anni. Www.skuanature.com/skua_nature/calendario_eventi.html |
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PROTOCOLLO D´INTESA TRA MUSEO DEL GUSTO E PARCO DEL GRAN PARADISO |
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Un protocollo d´intesa per lo sviluppo di attività comuni di valorizzazione dei prodotti e delle tipicità del territorio è stato siglato tra il Museo del Gusto di Frossasco e il Parco Nazionale del Gran Paradiso. La collaborazione vedrà le due realtà importanti lavorare in sinergia per promuovere le eccellenze del territorio, sostenendo iniziative a livello locale, regionale e nazionale per far conoscere i prodotti agroalimentari e artigianali, le tradizioni e la cultura locale. Fra le attività programmate anche alcuni corsi e laboratori didattici sull´enogastronomia e sui prodotti regionali. Www.pnpg.it |
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A BUBBIO SERATA NEL BORGO ANTICO E POLENTONE |
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Bubbio in festa, sabato 14 e domenica 15 aprile, con la regia di Comune e Pro Loco. Si comincia alle ore 20 di sabato 14, con la Serata nel Borgo Antico. Signori, guardie e cortigiani, commercianti ed artigiani, calderai e popolani faranno rivivere atmosfere di tempi antichi, con degustazione di tipiche vivande, osterie e botteghe del vino aperte fino a tarda sera che, serviranno vini locali, da sorseggiare nei tipici bicchieri-ricordo, in una suggestiva cornice medioevale. Domenica 15 sarà la giornata del Polentone, che verrà scodellato alle ore 17, dopo una rievocazione che inizierà sin dalle ore 9, con il mercato del borgo, la lettura sulla pubblica piazza dell’editto annunciante l’inasprimento delle tasse e dei dazi, la sommossa popolare e l’ordine del Castellano ai cuochi di Corte, affinché inizi la cottura della polenta. Www.comune.bubbio.at.it/ |
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IL FUTURO DEGLI ALPEGGI A SPARONE |
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Si svolgerà sabato 14 aprile, dalle 9,30 alle 12,30, presso il salone polivalente, il convegno Un futuro per gli alpeggi piemontesi, iniziativa promossa dal Comune di Sparone in collaborazione con l’Associazione francoprovenzale Effepi e il gruppo del Ppe al Parlamento Europeo, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e della Comunità Montana Valli Orco e Soana. Tra i relatori interverranno amministratori ed esperti del mondo dell’agricoltura e dell’allevamento. Per maggiori informazioni: arp2012@libero.It Www.comune.sparone.to.it |
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LA FONDAZIONE CARICHIETI APRE LA STAGIONE 2012 DEL MUSEO PALAZZO DE’ MAYO CON UNA MOSTRA SIGNIFICATIVA E ORIGINALE: “DE CHIRICO. L’APOCALISSE E LA LUCE”, IN PROGRAMMA DAL 27 APRILE AL 15 LUGLIO 2012.
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Del Maestro della metafisica si conoscono bene l’opera e i capolavori. Poco indagata è, invece, la tematica religiosa, che si sviluppa negli anni Quaranta, a partire dalle incisioni per l’Apocalisse, e prosegue negli anni successivi con una ricerca sconosciuta, e spessoinedita,dagli esiti complessi e problematici. Il percorso della rassegna, ideata da Crocevia – Fondazione Alfredo e Teresita Paglione,prodotta dalla Fondazione Carichieti, in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma,ecurata da Giovanni Gazzaneo e Elena Pontiggia,offre dunque al pubblico e agli studiosi una nuova e sorprendente chiave di lettura dell’opera dechirichiana. Cinquantacinque le opere esposte a Palazzo de’ Mayo. Il percorso espositivo parte idealmente dall’Apocalisse: un’ opera permeata di una poetica decisamente “poco apocalittica – come scrive Elena Pontiggia nel saggio in catalogo – e caratterizzata da atmosfere di tranquilla serenità, di candore fanciullesco, di stilemi iconografici più fantasiosi che raccapriccianti”. Del capolavoro della grafica dechirichiana saranno in mostra sia le venti litografie realizzate nel 1940 e pubblicate nel 1941, rilegate in volume, sia le ventidue litografie acquarellate a mano dal Maestro dell’edizione del 1977. Accanto ad esse figurano dipinti che spaziano dal Buon samaritanoe San Tobia e i viandanti, entrambi del 1939 all’ Annunciazione del1954 al Tondo Doni da Michelangelo, 1975, una delle ultime opere dell’artista. Culmine dell’esposizione è La salita al Calvario, il capolavoro sacro di de Chirico: una tela monumentale realizzata nel 1947 e per anni conservata gelosamente dal Maestro nella sua abitazione. Restaurata per l’occasione dalla Fondazione Carichieti, arriva in prestito straordinario dalla chiesa di San Francesco a Ripa di Roma, dove è collocata sulla tomba di de Chirico e della moglie. Provengono infine dalla Galleria di Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi, il Gesù divino lavoratore (1951) e quattro disegni inediti (1949), mentre dell´Istituto delle Suore Clarisse di Rieti è il prestito della Crocifissione del 1950. In occasione dell’esposizione di Chieti, oltre al catalogo della mostra, introdotto da monsignor Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-vasto, verrà presentato anche il catalogo ragionato dell´opera sacra di de Chirico, a cura di Crocevia – Fondazione Alfredo e Teresita Paglione. Il testo, che per la prima volta affronta l’argomento in maniera sistematica e criticamente approfondita, presenta oltre centocinquanta opere, molte delle quali inedite o di rara pubblicazione. Entrambi i volumi sono pubblicati da Silvana Editoriale |
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TITANIC – DAL CANTIERE ALL’OCEANO UNA RICCA SELEZIONE DI IMMAGINI D’ARCHIVIO DEL TRANSATLANTICO PIÙ FAMOSO DEL MONDO IN MOSTRA A TRIESTE |
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Immagini raffiguranti la costruzione del transatlantico più famoso del mondo sono le protagoniste assolute dell’esposizione intitolata Titanic – Dal cantiere all’oceano, che si inaugura a Trieste, al Centro Commerciale Il Giulia, sabato 14 aprile alle ore 18.30, e che vede proposte una quarantina di fotografie provenienti prevalentemente dall’archivio dello storico navale Maurizio Eliseo. Organizzata da Il Giulia in collaborazione con Luglio Editore, l’esposizione è curata da Claudio Luglio e presenta un insieme di immagini documentanti gli anni antecedenti il varo nei cantieri di Belfast, esposte per la prima volta a Trieste in occasione del centenario del naufragio, avvenuto il 14 aprile 1912. Nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 avveniva una delle più grandi tragedie che la storia della navigazione ricordi in tempo di pace: il naufragio nel corso del suo viaggio inaugurale del transatlantico britannico Titanic, allora la più grande nave passeggeri del mondo. Un evento che ha inciso in profondità sull’immaginario collettivo attraverso decine di libri e film che hanno rievocato il disastro che vide la scomparsa degli oltre 1500 passeggeri. Sono poche, invece, le testimonianze relative agli anni impiegati dalla compagnia britannica White Star Line per la costruzione del transatlantico inaffondabile che potesse battere qualunque altra nave per dimensioni, comfort, lusso, sicurezza e potesse assicurarle il dominio delle rotte oceaniche che collegavano il vecchio continente all’America. Tra queste, una tra le più recenti è rappresentata dal volume “Titanic – dal cantiere all’oceano”, scritto dal giovane ricercatore Gaetano Anania. Il libro, frutto di una passione a lungo coltivata dall’autore, racconta la vicenda del Titanic da una prospettiva inedita, quella di William Walsh, studente di ingegneria navale che ebbe la possibilità di documentare in un diario i lavori di costruzione della nave nei cantieri Harland & Wolff di Belfast. Ed è proprio il ricco apparato iconografico contenuto nel libro, proveniente in buona parte dal prestigioso archivio dello storico navale Maurizio Eliseo, a costituire il cuore della mostra triestina. Una quarantina di immagini d’epoca che raffigurano soprattutto gli operai al lavoro e le diverse fasi di lavorazione del transatlantico all’interno dei cantieri irlandesi che, per poter costruire navi di siffatte dimensioni, all’epoca subirono grandi lavori di potenziamento. “In quegli anni - racconta lo storico navale Matteo Martinuzzi - le compagnie inglesi e tedesche, ovvero le principali potenze marittime dell’epoca, si contendevano il primato delle navi più grandi lussuose e veloci, arrivando a costruire veri e propri colossi del mare. La compagnia britannica White Star Line progettò la realizzazione di tre transatlantici giganti da oltre 45.000 tonnellate: l’Olympic, il Titanic e il Britannic. Tutte e tre le imbarcazioni verranno ricordate come le più sfortunate navi mai esistite, con le ultime due affondate e la prima sopravvissuta ad almeno tre gravi incidenti. L’insegnamento che ci ha lasciato la perdita del Titanic - conclude Martinuzzi - è la sconfitta della superbia dell’uomo che credeva di aver realizzato qualcosa che la natura mai avrebbe potuto distruggere ed invece non fu così”. “La mostra vuole essere un modo originale di rievocare il centenario – dichiara il curatore Claudio Luglio – in quanto la nostra attenzione è diretta a coloro che hanno contribuito alla realizzazione della nave, il più delle volte dimenticati dalle cronache e dalle opere di fiction sul Titanic. Ma l’esposizione triestina - conclude Luglio – oltre ad avere un forte legame con una città che ha una lunga tradizione navale, intende essere anche un significativo sforzo di aprire ad iniziative culturali un luogo solitamente deputato al commercio come Il Giulia”. L’esposizione sarà visitabile dal lunedì al sabato (dalle ore 9.30 alle ore 20.00) e la domenica dalle 10.00 alle 19.30. |
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VERCELLI: APPUNTAMENTI PER LA SETTIMANA DELLA CULTURA |
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Per la “Settimana della Cultura”, che si terrà dal 14 al 22 aprile, a Vercelli all’Auditorium di Santa Maria delle Grazie, in via Manzoni 13, dal lunedì al venerdì ore 10-13, saranno presentati archivi della seconda metà del ‘900, in particolare quelli dei Tribunali e degli Enti del periodo della Ii Guerra Mondiale le cui carte sono state riordinate in questi ultimi anni. Inoltre sabato 14 aprile, alle ore 9.45, al Palazzo Paleologi in Trino Vercellese si terrà il convegno dedicato alle “Donne del primo Cinquecento”, dedicato alle figure femminili di Anna Valois d´Alencon marchesa di Monferrato, Isabella d´Este marchesa di Mantova, Angela Girlani, Maddalena Panettieri a Trino. Www.asvercelli.beniculturali.it/ |
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IL BIELLA GOSPEL CHOIR PER LA SCLEROSI MULTIPLA |
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Venerdì 13 aprile, alle ore 21, a Biella, nella chiesa di San Filippo, in via San Filippo 12, per la prima volta si esibirà il Biella Gospel Choir: un concerto molto sentito dal titolo “Fai squadra con noi”, organizzato in collaborazione e a favore dell´associazione Italiana Sclerosi Multipla. Il coro misto accompagnato da piano, basso e batteria, presenterà un repertorio che spazia dal gospel classico al gospel contemporaneo. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Www.comune.biella.it |
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AL VIA UN PAESAGGIO A COLORI, PATRIMONIO CULTURALE DEL VCO |
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Prenderà il via lunedì 16 aprile dalle 17:30 in Sala Ravasio a Verbania Un paesaggio a colori, il progetto di valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale provinciale del Verbano Cusio Ossola. Realizzato da Provincia, Camera di commercio e Distretto turistico, il progetto è finanziato dalla Fondazione Cariplo, e supportato dal Laboratorio di Economia locale dell’Università Cattolica. Si tratta di un percorso di pianificazione strategica volto a coinvolgere tutti gli attori del territorio per valorizzare il patrimonio culturale della provincia e rafforzarne l’identità territoriale. Www.provincia.verbania.it |
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