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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 27 Aprile 2012 |
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MILANO: AMO CHI LEGGE, CHE SI CHIUDE IL 23 MAGGIO CON LA FESTA DEL LIBRO PER BAMBINI E RAGAZZI, PIENA DI INCONTRI E CON UNA GRANDE SORPRESA IN LIBRERIA PER TUTTI I GIOVANI LETTORI |
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Una grande Festa della lettura per bimbi e ragazzi, dentro alla più generale Festa del libro che chiuderà il Maggio dei libri: sarà questo il 23 maggio quest’anno. Si chiama Amo chi legge l’iniziativa voluta dall’Associazione Italiana Editori (Aie) proprio per promuovere la lettura dei più giovani, e che si tradurrà in una Giornata, il 23 maggio, piena di parole, disegni e incontri appositamente costruiti per loro. Con un pensiero speciale in più: un regalo per i bambini e i ragazzi che acquisteranno un libro il 23 maggio pieno dei loro personaggi preferiti. Amo chi legge interesserà tutta Italia e tutte le librerie espressamente dedicate ai ragazzi (e non solo). Già da oggi nelle librerie, e grazie ai librai, nelle scuole, si potranno trovare cartoline e poster dell’iniziativa per invitare i ragazzi ad andare in libreria il 23 maggio: quel giorno poi troveranno eventi, disegni, parole. E acquistando un libro, riceveranno una sorpresa tutta per loro. “Il 23 maggio quest’anno sarà la Festa dei giovani lettori – ha spiegato Antonio Monaco, responsabile del gruppo editori per ragazzi di Aie – L’associazione ha scelto di lavorare sui giovani, perché è da lì che comincia il lavoro per incrementare gli indici di lettura in Italia. L’iniziativa è semplice, ma “mette in rete” davvero tutti gli attori del mondo del libro e la scuola. E la sorpresa, il 23 maggio, sarà davvero qualcosa di unico, da non perdere”. L’attenzione ai giovani parte dalle cifre: i giovani leggono infatti molto più della media nazionale. Se in media è il 45,3% degli italiani a leggere almeno un libro (in un anno), per la fascia 6-17 anni si arriva al 56.9% (elaborazioni Aie su dati Istat). Tuttavia, senza spingerci a latitudini nordiche, l’ultimo rapporto sulla lettura in Spagna indica all’83,1% la lettura di libri nella popolazione 14-24 anni (Hábitos de lectura y compra de libros en España 2011, a cura di Federación de Gremios de editores de en España). “Numeri (45% vs 83%) che indicano la centralità che devono assumere iniziative di promozione della lettura rivolte alle fasce giovanili – ha proseguito Monaco -. Anzi che evidenziano la necessità di una programmazione e una pianificazione nel tempo di queste iniziative”. Sul sito Aie all’indirizzo http://www.Aie.it/eventi/amochilegge.aspx tutti i dettagli dell’iniziativa. A ridosso del 23 maggio sarà inoltre disponibile l’elenco degli appuntamenti legati a Amo chi legge, in programma nelle librerie per ragazzi in Italia |
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MILANO (PICCOLO TEATRO): "I RUSTEGHI” DI CARLO GOLDONI CON LA REGIA DI GABRIELE VACIS - UN GOLDONI NERO E FEMMINISTA ANTE LITTERAM - RITRATTO AGGIORNATO DI RICCA E OTTUSA BORGHESIA
CON UN CAST INTERAMENTE MASCHILE - FINO AL 6 MAGGIO 2012 |
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Via Rovello, come dire la casa di Goldoni. La sala storica del Piccolo è stata testimone di tutte le possibili declinazioni sceniche del grande veneziano, da quelle storiche di Strehler ai Gemelli veneziani (2001) di Ronconi, fino alla recente Trilogia di Toni Servillo (2007).
Al Piccolo Teatro Grassi arriva ora, dal 24 aprile al 6 maggio 2012, una delle sue commedie più cupe, i Rusteghi con la regia di Gabriele Vacis (prodotto dal Teatro Stabile di Torino), al suo secondo Goldoni dopo la Trilogia del 1993.
Due padri, tanto ricchi quanto gretti e ignoranti, vorrebbero che i rispettivi figli si sposassero, ma senza dar loro la possibilità di conoscersi prima delle nozze. La siora Felice, trasgredendo, fa incontrare i ragazzi che sono scoperti e accusati di aver disobbedito agli ordini paterni.
Goldoni tratteggia la condizione dell´uomo adagiato nella propria stoltezza: per questo un rinoceronte campeggia sul palco, rimandando all´universo ioneschiano di Rhinocéros, commedia sull´omologazione e sull´ottusità dell’uomo. La rilettura in chiave moderna dell´opera settecentesca operata da Gabriele Vacis e Antonia Spaliviero, che firmano insieme traduzione e adattamento, sottolinea la meschinità e la chiusura dei personaggi principali. La scelta di affidare i ruoli femminili a uomini rappresenta un tentativo di calarsi nei panni altrui per meglio capire il proprio prossimo.
“Le donne dei Rusteghi”, spiega la Spaliviero, “non fanno mai veramente parte del mondo che decide le regole. Sono solo a disposizione di quel mondo, lo vivono nascoste e finiscono per adeguarne le loro stesse ambizioni. Per questo, quando abbiamo cominciato a riscrivere Rusteghi in italiano dal veneziano, ci è sembrato realistico che le donne fossero essenzialmente un costume, un abito sulla scena maschile. La scelta di affidare ad attori maschi anche le parti femminili è solo un piccolo scarto, data l’ininfluenza di un corpo femminile così scisso dalla complessità della sua intelligenza, in questo mondo di padroni, più che di padri o mariti”.
“Quello dei Rusteghi è un mondo fatto di legami fra maschi che esclude ogni scheggia di femminile. Quella è gente, i rusteghi”, dice Vacis, “che ha bisogno di tenere asserviti i giovani e le donne. Ai rusteghi non basta decidere il matrimonio dei figli. Pretendono anche che non si incontrino prima. Una prepotenza gratuita. La prepotenza ha bisogno della gratuità, ha bisogno di passare i limiti, quando le pretese dei prepotenti diventano smisurate. Quando si allargano gli squilibri. Sostanzialmente quando i ricchi diventano troppo ricchi e i poveri troppo poveri. Ci sono dei periodi così. Periodi in cui si perdono le proporzioni. Quelli di Goldoni dovevano essere tempi schiodati. Un po’ come i nostri. Tempi in cui i ricchi sono troppo ricchi e i poveri troppo poveri” |
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IL FASCINO DEL MONTE BIANCO AL 60° TRENTOFILMFESTIVAL |
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Fino al 6 maggio Courmayeur porterà alto il nome del Monte Bianco al più antico festival del cinema di montagna. Riflettori puntati sull’appuntamento targato “Piolets d’Or” con la partecipazione straordinaria di Reinhold Messner e dell’alpinista valdostano Hervé Barmasse, impegnati in un incontro-dibattito sul rapporto fra uomo e alpinismo. A Montagnalibri invece la mostra fotografica del concorso Click on The Mountain e la presentazione di due libri sul Tor des Géants, l’endurance trail più duro al mondo. Courmayeur e il Monte Bianco sono pronti a sfilare sul red carpet del festival della montagna per eccellenza. La località turistica che rappresenta l´essenza stessa della tradizione alpina sarà protagonista alla 60esima edizione del Trentofilmfestival con alcuni eventi dedicati ad alcune tra le sue manifestazioni più significative, i Piolets d’Or, Click on the Mountain e Tor des Géants. Reinhold Messner e Hervé Barmasse presentano i Piolets d’Or L’inventiva nella ricerca di nuovi itinerari, la massima economia di mezzi, l’intensità dell’esperienza, il rispetto dell’uomo e della natura. Più che il riconoscimento di un’impresa, i “Piolets d´Or” celebrano un impegno e dei valori, che traggono ispirazione dalla storia dell’alpinismo e dall’autenticità dello spirito di cordata. Sarà questo il punto di partenza dell’attesissimo incontro-dibattito I Piolets d’Or al Trentofilmfestival, moderato da Sandro Filippini, che vedrà impegnati il Piolet d’Or alla Carriera Reinhold Messner e il giovane alpinista valdostano Hervé Barmasse in una riflessione sul rapporto fra alpinista e premi. All’appuntamento prenderanno parte anche Edmond Joyeusaz e Francesco Civra in rappresentanza della storica Società Guide Alpine di Courmayeur, e il sindaco della località ai piedi del Bianco, Fabrizia Derriard. Nel corso dell’evento, in programma venerdì 4 maggio alle ore 15.00, presso la sala Conferenze della Fondazione Bruno Kessler, gli ospiti presenteranno al pubblico la manifestazione che celebra un alpinismo etico e ricco di emozioni. Domenica 29 aprile alle ore 15.30 presso la sala 3 del Cinema Modena, sarà proiettata la pellicola Les Piolets d’Or di Jean Afanassief, un ritratto dei primi tre vincitori del “Piolet d’Or Carrière”, da quest’anno “Premio Walter Bonatti”. Il riconoscimento, istituito nel 2009, è conferito alle figure che hanno segnato la storia dell’alpinismo mondiale: il primo è stato attribuito a Walter Bonatti, nel 2010 a Reinhold Messner, nel 2011 a Doug Scott e quest’anno a Robert Paragot. Click on the Mountain: scatti di adrenalina raccolti in una mostra Direttamente dai pendii innevati di Courmayeur, gli scatti adrenalinici di Click on The Mountain arrivano al Trentofilmfestival all’interno di Montagnalibri, rassegna internazionale dell’editoria di montagna, per raccontare i momenti più belli di una sfida in cui la passione per la fotografia si unisce alle emozioni del freeride nell’immensa bellezza dei paesaggi del Monte Bianco. Per tutta la durata del festival, dal 26 aprile al 6 maggio, sarà esposta Click on the Mountain, scatti di adrenalina a Courmayeur, una selezione delle migliori foto realizzate nelle quattro edizioni dell’evento-concorso curato della Scuola di Sci e Snowboard di Courmayeur e sostenuto dal Csc Courmayeur e dagli operatori locali, che ha visto impegnati i migliori rider e fotografi italiani e stranieri di settore nel misurarsi a colpi di shooting sui pendii del comprensorio della Courmayeur Mont Blanc Funivie e lungo i fuoripista delle Funivie Monte Bianco. Due libri per raccontare le emozioni del Tor des Géants Manca poco alla terza edizione del Tor des Géants, l’endurance trail più duro al mondo che partirà da Courmayeur il 9 settembre 2012 per snodarsi lungo le Alte Vie della Valle d’Aosta e rientrare ai piedi del Monte Bianco dopo 330 km di corsa e 24 mila metri di dislivello. Nell’attesa di rinnovare la sfida ai giganti delle Alpi, sarà possibile rivivere i momenti più emozionanti degli ultimi due anni, grazie alla presentazione in anteprima, nell’ambito della rassegna internazionale Montagnalibri, di due volumi dedicati alla spettacolare gara di corsa in montagna. L’appuntamento Tor des Géants è fissato per giovedì 3 maggio alle ore 18.00 presso Palazzo Roccabruna, quando il pubblico potrà finalmente tuffarsi nei racconti di Fabrizio Pistoni, autore di Elogio del limite e sognare ad occhi aperti grazie agli scatti di Stefano Torrione con Tor des Géants - Endurance Trail della Valle d´Aosta. Fabrizio Pistoni è uno dei 179 concorrenti arrivati al traguardo della prima edizione del Tor des Géants, nel 2010. Nel suo libro racconta la fatica e la sofferenza, ma anche l´emozione, data da paesaggi mozzafiato in una montagna a volte aspra ma bellissima. Stefano Torrione è stato il fotografo ufficiale del Tor des Géants nel 2010 e nel 2011. Il suo libro conduce sulle due Alte Vie che con un percorso ad anello percorrono la Valle d’Aosta al ritmo dei trailers, in un viaggio non convenzionale nel cuore di questa splendida regione: 240 pagine di foto, di aneddoti raccontati da Paola Pignatelli e d’illustrazioni firmate da Monica Parussolo |
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LAGO MAGGIORE BOAT FESTIVAL: DAL 18 AL 20 MAGGIO AL PORTO TURISTICO |
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Tre giornate dedicate al mondo della nautica nella cornice del porto turistico di Verbania: la prima edizione del Lago Maggiore Boat Festival sì terrà da venerdì 18 a domenica 20 maggio. Un’occasione per ammirare e testare le imbarcazioni in vista dell’estate. Quattro le zone in cui si dividerà l’area del festival: una dedicata all’esposizione delle barche e agli oggetti per la navigazione, una per testare le imbarcazioni, con pontili in acqua, una dedicata alla sicurezza e al rispetto del territorio, e una per la stampa di settore. http://www.lagomaggiore-boatfestival.it/ |
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L’ARTE DEL FIORE A MOTTA DI COSTIGLIOLE D’ASTI, CON FLOART |
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Domenica 29 aprile, dalle ore 9, si svo lgerà a Motta di Costigliole d’Asti La rassegna florovivaistica Floart, dedicata all’arte del fiore. Saranno esposte piante e fiori da in terno, giardino, rustiche, insolite, da collez ione, aromatiche e varie s pecie dal mondo: acquatiche, tropicali, carnivore e bonsai. Nell’ambito di una rassegna dedicata alla’artigianato artistico, l’associazione “Dal fuso in poi” passerà in rassegna i mestieri dimenticati e le eccellenze dell’agroalimentare. Si potranno inoltre gust are “I sapori della tradizione”, grazie ai piatti cucinati dalle Pro Loco di Motta, Costigliole d’Asti e Boglietto. Non mancheranno le esibizioni della Banda musicale costigliolese, degli s bandieratori, dei musici "Gli Alfieri" e delle majorettes "Il Tiglio". Alle ore 14 l’attesa e spettacola re “battaglia d ei cuscini fioriti” e, alle 16, un defilè di bouquet artistici dedicato alla sposa. Www.comune.costigliole.at.it/ |
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MILANO (TEATRO CARCANO): GUIDA ALLA SOPRAVVIVENZA DELLE VECCHIE SIGNORE - DAL 2 MAGGIO |
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Guida alla sopravvivenza delle vecchie signore (The old ladies’ guide to survival),nuova produzione del Teatro Carcano, è una deliziosa commedia scritta dal commediografo americano Mayo Simon (premio Oscar nel 1968 per il documentario Why man creates) e messa in scena per la prima volta nel 1992 a Louisville, Kentucky. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale al Teatro Carcano di Milano mercoledì 2 maggio e sarà in tournée nella stagione 2012/2013. Netty è un’anziana signora che vive in perfetta autonomia finché non inizia ad accusare seri problemi alla vista. Pragmaticamente, Netty adotta Shprintzy - che ha con lei in comune l’età avanzata ma non la spiccata indipendenza - come “occhi surrogati”. Il loro rapporto riserverà più di una sorpresa. Questo ritratto sincero e onesto della vecchiaia, alla ricerca del difficile equilibrio tra senso di sé ed egoismo, dipendenza e relazione, è un eccezionale banco di prova per due attrici brillanti, sensibili e ricche d’esperienza come Marina Bonfigli (Netty) e Isa Barzizza (Shprintzy) dirette da un altro attore di grande popolarità come Giuseppe Pambieri. Netty e Shprintzy si incontrano per la prima volta alla fermata di un autobus a San Diego, California. Netty, una donna coraggiosa e indipendente, rimasta vedova da poco, è alla ricerca di un autobus specifico, ma ha seri problemi alla vista. L’aiuta la timida, eccentrica e svolazzante Shprintzy, smemorata e malata di Alzheimer, ma che conosce a fondo la mappa dei trasporti della città. Da quel momento Shprintzy, la cui voglia di impressionare e fantasticare è frustrata dalla concretezza e logica linearità di Netty, non la mollerà più. E siccome quest’ultima sta perdendo la vista e Shprintzy la mobilità, si trovano loro malgrado a dipendere sempre più l’una dall’altra. L’orgoglio di Netty, che disdegna le offerte di aiuto che Shprintzy le porge con ossessiva continuità, si scioglie di fronte all’ingenua disponibilità dell’amica quando capisce di non poterne fare a meno. L’autore ci mostra come due persone così diverse, attraverso le loro differenze fisiche e caratteriali, riescano, al di là delle reciproche insofferenze, a intrecciarsi in un mutuo soccorso d’amore. L’allestimento, che si avvale di scene e costumi firmati da Carla Ricotti, se da una parte tiene conto di un clima realistico, quasi intimista fra le due protagoniste, dall’altra cerca, attraverso elementi scenografici assolutamente essenziali, di inserire la vicenda in un’atmosfera quasi surreale che sottolinei l’elemento poetico. Lo spettatore si troverà davanti a momenti di delicato umorismo, comicità esplicita e dolce melanconia che, tra un battibecco e l’altro, segnano il trascorrere del tempo. In un’epoca come quella attuale in cui la violenza, la prepotenza, l’apparire a tutti i costi sembrano diventati strumenti necessari per imporsi nella vita, la tenera storia di Netty e Shprintzy ci invita a fermarci per un attimo per guardarci dentro e considerare quanto siano importanti, proprio per la nostra “sopravvivenza”- come recita il titolo - la solidarietà e la comprensione umana. Incontro Con Il Pubblico. Giovedì 3 maggio alle ore 18 al Teatro Carcano Marina Bonfigli, Isa Barzizza e Giuseppe Pambieri incontreranno il pubblico. Ingresso libero Info: http://www.teatrocarcano.com/ |
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LANA: LANALIVE 2012 - FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CULTURA - ARTE E TERRITORIO ALTOATESINO RACCONTATI ATTRAVERSO L’ACQUA - DAL 10 AL 31 MAGGIO 2012 |
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Arte e territorio legati insieme dall’elemento dell’acqua: questo il tema del festival internazionale di cultura intitolato Lanalive che si tiene a Lana e dintorni dal 10 al 31 maggio 2012. Musica, pittura, cinema e arte a 360° sono un omaggio all’acqua quale preziosa fonte di vita. I fiumi Valsura e Adige e i torrenti che attraversano o confinano con il comune di Lana regalano teatri a cielo aperto per rappresentazioni di alto livello artistico che appassionano il pubblico di turisti e di gente del posto. Lanalive quest’anno si propone come un evento dedicato non solo all’arte in tutte le sue espressioni ma anche al territorio e in particolare all’importanza dell’elemento dell’acqua, in una zona ricca di torrenti e fiumi come Lana e dintorni. L’obiettivo è di mettere in evidenza gli effetti che i due fiumi principali della zona (Valsura e Adige) hanno sull’uomo e di conseguenza sulla sua cultura. Dal 10 al 31 maggio, sono tre le settimane dedicate alle esibizioni di artisti di grande valore artistico rivolte a tutte le età. Compositori tirolesi della scuola di musica di Lana si esibiscono nello splendido scenario della Tenuta Rosengarten e jazzisti altoatesini nell’enoteca Bacchus di Lana. Le opere dell’artista Mattias Schönweger si possono ammirare nel giardino vicino alla Latteria e concerti di musica tradizionale altoatesina si tengono alla stazione di Postal. Ci sono inoltre star internazionali come l’ecclettico praghese David Cajythaml, che espone le proprie opere al Werkbank di Lana, e il jazzista sudafricano Rus Nerwich, che propone suoni provenienti dalla cultura ebrea mescolati ai ritmi africani sul palco allestito alla piscina naturale di Gargazzone. Rappresentazioni teatrali vengono messe in scena sulla riva del lago biotopo di Lana e un’escursione lungo il fiume Valsura, un omaggio alla riflessione sul rapporto tra uomo e l’elemento dell’acqua, si conclude con la performance sonora di Lana-art e Marcello Fera. Non solo musica e canto ma anche appuntamenti letterari, pittura e cinema immersi totalmente nella natura del territorio. Lanalive conferma la volontà, da parte degli organizzatori, di comunicare un messaggio preciso e cioè che la cultura è parte del territorio e può esprimersi in qualsiasi forma raccontando la storia dell’uomo e della sua terra. Il programma di Lanalive è consultabile su www.Lanalive.it. Info: www.lana.info - www.Dolomiti.it/it/alto-adige/lana-e-dintorni/ |
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MILANO (TEATRO LEONARDO DA VINCI): MODÌ MUSICA(L) PER ANIME A COLORI - DAL 2 AL 6 MAGGIO 2012
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L’amore più struggente e disperato della storia dell’arte Il capostipite degli artisti maledetti del Xx secolo, Amedeo Modigliani, morì a 35 anni a Parigi senza aver conosciuto fortuna in vita, una vita piena di eccessi, alcool e droga nell´atmosfera irripetibile della Parigi del primo Novecento. Due giorni dopo la giovane compagna Jeanne Hèbuterne, al nono mese di gravidanza, si suicida gettandosi dal quinto piano dell´appartamento dei genitori. Neanche William Shakespeare poteva immaginare un epilogo più drammatico e struggente. Modì è un musical che non ha nulla a che vedere con tutti gli altri musical. Come Modigliani, pur essendo un pittore, non aveva nulla a che vedere con tutti gli altri pittori. Raccontare la storia di Amedeo Modigliani vuol dire raccontare la storia di chi cerca di vivere d´arte, negli anni Dieci di un secolo, in una grande metropoli. La Parigi di inizio Novecento non è paragonabile a nessun altro posto, né geografico né temporale, nella storia della cultura e delle arti, ma è passato esattamente un secolo da quegli irripetibili anni e voler vivere d´arte tra le vie di Milano non è certo una scelta “comoda”. La storia di Amedeo, del primo artista geniale e maledetto del Novecento, così struggente, crudele e poetica, non è solo un´occasione per raccontare la nascita di un mito, ma rappresenta la possibilità di descrivere cosa si nasconda dietro l´urgenza, dietro la necessità di fare arte a tutti i costi. Senza l´utilizzo di ricostruzioni storiche, né musicali né estetiche, Modì mette in scena, attraverso una partitura musicale continua, questa affascinante epopea lasciandone i contorni sfuocati e procedendo per macchie di colore, di ricordi, di atmosfere, proprio come un ritratto dipinto in uno squallido atelier parigino di inizio Novecento, riscaldato a malapena da una piccola stufa. Gipo Gurrado. Per informazioni e prenotazioni: Teatro Leonardo da Vinci – Via Ampère 1, angolo piazza Leonardo da Vinci, Milano - tel 02 26.68.11.66, dal lun al sab dalle 15.30 alle 19.30 - biglietteria@teatroleonardo.It - www.Teatroleonardo.it |
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VICENZA: ALLA FIERA DELL´EST: SULLE ROTTE DI MARCO POLO E THELONIOUS MONK - 17° EDIZIONE - 4/12 MAGGIO 2012 |
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Sarà dedicata soprattutto all´estremo oriente la diciassettesima edizione del festival New Conversations – Vicenza Jazz, che si terrà dal 4 al 12 maggio. Saranno quindi musicisti provenienti dall´India, il Giappone e il sud est asiatico a rendere davvero unico il programma ideato dal direttore artistico Riccardo Brazzale e intitolato "Alla Fiera dell´Est: sulle rotte di Marco Polo e Thelonious Monk": un omaggio alle perlustrazioni sia geografiche che musicali attraverso le figure di due grandi esploratori. Festival tra i più rinomati a livello internazionale, Vicenza Jazz 2012 sarà un contenitore per molteplici ascolti jazzistici: dalle esoteriche proposte estremo orientali alle grandi firme del jazz afro-americano, dalle piccole formazioni cameristiche alle magniloquenti produzioni orchestrali di grande respiro, dagli artisti per ´intenditori´ ai gruppi dal vasto seguito popolare. Tutto raccolto in nove giorni ad altissima concertazione musicale: il programma, di cui per ora sono annunciati gli eventi principali mentre ancora in via di definizione sono i numerosi appuntamenti di contorno, offrirà un centinaio di spettacoli. Tutta la città di Vicenza sarà amichevolmente invasa dalle improvvisazioni afro-orientali: dai teatri (con l´immancabile e monumentale cornice del palladiano Teatro Olimpico, oltre al Teatro Comunale) ai palazzi storici, dalle chiese alle piazze e le vie del centro, dai numerosi locali notturni al Conservatorio "Pedrollo". Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2012 è organizzato dall´assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, in collaborazione con Aim Vicenza e Trivellato Mercedes Benz, con la partecipazione dell´associazione Panic Jazz Club, il contributo della Regione Veneto e del Ministero per i beni e le attività culturali, oltre che con il sostegno di Confcommercio Vicenza e molti altri sponsor fra i quali Aquila Corde. Il primo fine settimana del festival offrirà un raro concentrato di ascolti dall´estremo oriente, con proposte di grande prestigio oltre che di notevole sforzo produttivo: in teatro si potranno seguire i concerti dell´indiano Trilok Gurtu e del trio multietnico di Ernst Reijseger (il 4 maggio), il Saiyuki Trio del vietnamita Nguyên Lê e la band dell´indo-americano Rudresh Mahanthappa (il 6). Ad alto impatto spettacolare si preannunciano le parate in costume della Jaipur Kawa Brass Band proveniente dal Rajasthan (il 5 e il 6). In un festival dalla lunga tradizione come Vicenza Jazz non possono mancare proposte di spessore storico, oltre a sfide di grande impegno e originalità produttiva. Tra gli appuntamenti principali del cartellone figurano due progetti con orchestra che ruotano attorno a solisti di grande fama: il pianista statunitense Uri Caine eseguirà la sua personale ed esuberante riscrittura delle pianistiche 33 Diabelli Variations di Beethoven assieme all´Orchestra del Teatro Olimpico diretta da Carlo Tenan (l´8 maggio), mentre l´11 il trombettista Fabrizio Bosso unirà il proprio quartetto jazz all´ampio organico classico dell´Orchestra del Teatro Olimpico diretta da Stefano Fonzi nel progetto più ambizioso della sua brillante carriera: un omaggio jazz sinfonico alle musiche di Nino Rota, già testato addirittura con la London Symphony Orchestra. La bandiera della grande storia del jazz afro-americano sarà portata dal contrabbassista per eccellenza: Ron Carter (in trio, il 9), oltre che dai pianisti Kenny Barron e Mulgrew Miller, impegnati assieme a Dado Moroni in un trittico di pianoforti in omaggio a Thelonious Monk (il 12, in una serata che vedrà sul palco anche il sestetto del pianista Franco D´andrea, anch´esso sulle note di Monk). Tra i big del festival figurano anche Paolo Fresu, Roswell Rudd, Danilo Rea, martux_m e il noto giornalista e organizzatore musicale Filippo Bianchi, riuniti in un insolito quintetto multisensoriale (il 7). Le voci di Sarah-jane Morris e Cristina Donà daranno invece un notevole appeal al concerto della trombonista Annie Whitehead, un tributo alle musiche del rocker Robert Wyatt (il 10). Di tutt´altro approccio l´appuntamento con Elio e le Storie Tese, protagonisti del grande evento a ingresso gratuito che come ogni anno si terrà in Piazza dei Signori, il 5 maggio: per accontentare tutti, anche chi guarda il jazz un po´ meno da vicino. Il cartellone di Vicenza Jazz 2012 si arricchirà di numerosi altri nomi di spicco grazie ai concerti ospitati tutte le sere nella Basilica Palladiana all´interno del Panic Jazz Café Trivellato, curato da Luca Berton del Panic Jazz Club di Marostica, che quest´anno sbarca su Piazza dei Signori negli spazi sotto le logge, di fronte al Bar Borsa. I nomi annunciati non lasciano dubbi sulla forza jazzistica (e non solo) di queste notti vicentine: Antonio Sanchez, Dominic Miller, Curtis Fuller, Miguel Zenón, Oliver Lake & Orrin Evans, Tingvall Trio, i Moriarty, Marco Tamburini, Michele Polga & Fabrizio Bosso, Giovanni Guidi e molti altri musicisti italiani e non, oltre a tanti giovani, promettenti allievi dei corsi di jazz del Conservatorio Pedrollo che animeranno le jam session sia in orario spritz che nel dopofestival. Con una serie di epiloghi live, il Panic Jazz Café Trivellato proseguirà la sua programmazione sino al 15 maggio. Attorno ai concerti di Vicenza Jazz si svilupperanno poi numerose altre iniziative correlate ai suoi temi musicali: incontri con poeti, seminari e masterclass con artisti, mostre ed esposizioni fotografiche. *** Programma venerdì 4 maggio Teatro Olimpico, ore 21 Ernst Reijseger Trio Ernst Reijseger (violoncello), Mola Sylla (voce, xalam, kalimba), Harmen Fraanje (pianoforte) Trilok Gurtu Band Trilok Gurtu (batteria, percussioni, voce), Roland Cabezas (chitarra), Carlo Cantini (violino, melodica tastiera), Andy Suzuki (sax, flauto, tastiera), Johann Berby (basso el.), Mukti Shri (kathak, danza, voce) Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 21:30 Gallucci-tondo-fongaro-cogo Quartet Antonio Gallucci (sax), Emanuele Tondo (pianoforte), Alessando Fongaro (contrabbasso), Massimo Cogo (batteria) ore 22:30 Marco Tamburini Trio Marco Tamburini (tromba, live electronics), Stefano Onorati (pianoforte, sintetizzatore, live electronics), Stefano Paolini (batteria, live electronics) The Jazz Travellers Pietro Tonolo (sax), Paolo Birro (pianoforte), Lorenzo Conte (contrabbasso), Emanuele Maniscalco (batteria) sabato 5 maggio Galla Cafè, ore 17 Stefano Zenni presenta il suo libro "Storia del Jazz. Una prospettiva globale" Strade del centro storico, ore 17 Jaipur Kawa Brass Band Cortile di Palazzo Trissino, ore 18 Modoko Jelly Rolls Band Centro Diurno "Proti", ore 18 Logos Piano Quartet "Ispirazioni Mahleriane" dir. Annalisa Petrella Palazzo Cordellina, ore 19 Thelorchestra, dir. Ettore Martin Inaugurazione di Round About Monk Mostra-ritratto di un genio del nostro tempo, con i quadri di Mariella Scandola. A cura dell´Associazione Thelonious di Vicenza Piazza dei Signori, ore 21 Elio e le Storie Tese Elio (voce, flauto), Rocco Tanica (pianola), Cesareo (chitarra alto), Faso (chitarra basso), Christian Meyer (batteria), Jantoman (ulteriori pianole), Paola Folli (voce) e Mangoni (artista a sé) Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 19:30 Clemente-fongaro-bonucci Trio Giovanni Clemente (chitarra), Alessandro Fongaro (contrabbasso), Lorenzo Bonucci (batteria) ore 23 Eyot Jazz Quartet Dejan Ilijic (pianoforte), Sladjan Milenovic (chitarra), Marko Stojiljkovic (basso el.), Milos Vojvodic (batteria) domenica 6 maggio Chiesa Aracoeli (piazza Aracoeli), ore 11 Coro e Orchestra di Vicenza "Jazz Mass" dir. Giuliano Fracass Forum Center, 15:30 "Bilancio sociale del jazz in Italia" convegno a cura dell´associazione I-jazz da Piazza Matteotti, ore 16 Jaipur Kawa Brass Band da Piazza Castello, ore 16 Magicaboola Cortile di Palazzo Trissino, ore 17:30 Abbey Town Orchestra Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana, ore 17:30 Eyot Jazz Quartet Dejan Ilijic (pianoforte), Sladjan Milenovic (chitarra), Marko Stojiljkovic (basso el.), Milos Vojvodic (batteria) Viart, ore 18 Dire poesia: la poetessa Natalia Molebatsi incontra la fotografia di Pino Ninfa In Sudafrica: Round About Township. Con Simone Serafini (basso) da Piazza Matteotti, ore 19 Magicaboola Teatro Comunale, ore 21 Una Serata a Oriente del Jazz Nguyên Lê "Saiyuki Trio" Nguyên Lê (chitarra, elettronica), Mieko Miyazaki (koto, shamisen, voce), Prabhu Edouard (tabla, percussioni, voce) Rudresh Mahanthappa "Samdhi" Rudresh Mahanthappa (sax), Nguyên Lê (chitarra), Rich Brown (basso el.), Gene Lake (batteria) Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 21:30 Campagnolo-todescato-straforini Trio Giulio Campagnolo (pianoforte), Michele Todescato (contrabbasso), Remo Straforini (batteria) ore 22:30 Curtis Fuller Sextet Curtis Fuller (trombone), Jim Rotondi (tromba), Piero Odorici (sax tenore), Rob Bargard pianoforte), Milan Nicolic (contrabbasso), Joris Dudli (batteria) lunedì 7 maggio Palazzo Cordellina, ore 19 Robert Bonisolo (sax) & Michele Calgaro (chitarra) Teatro Comunale, ore 21 "Microlezioni di Jazz" Fresu-rudd-rea-martux-bianchi Quintet jazz sounds, words & images Paolo Fresu (tromba, effetti), Roswell Rudd (trombone, voce), Danilo Rea (pianoforte), martux_m (elettronica), Filippo Bianchi (voce narrante) testi a cura di Filippo Bianchi immagini a cura di Pier Paolo Pitacco videoproiezioni live a cura di Enzo Varriale (Lanvideosource) (dal libro 101 microlezioni di jazz, 22publishing editore, 2011) produzione originale i-jazz 2012 Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 21:30 Les Manouche Bohemiens ore 22:30 Moriarty Rosemary Standley alias Rosemary Moriarty (voce, xilofono, kazoo), Thomas Puéchavy alias Tom Moriarty (armonica, machine à écrire), Arthur B. Gillette alias Arthur Moriarty (chitarra, pianoforte, percussioni), Stephan Zimmerli alias Zim Moriarty (basso, chitarra), Charles Carmignac alias Charles Moriarty (dobro, chitarra, xylofono), Vincent Talpaert, Éric Tafani (batteria e percussioni) martedì 8 maggio Palazzo Cordellina, ore 19 Pietro Tonolo (sax): "Corner Brilliance" Teatro Olimpico, ore 21 Uri Caine & Orchestra del Teatro Olimpico Beethoven´s 33 Diabelli Variations Uri Caine (pianoforte) dir. Carlo Tenan Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 21:30 C.f.p. Trio Federico Pozzer (pianoforte), Alessandro Fongaro (contrabbasso), Massimo Cogo (batteria) ore 22:30 Tarbaby feat. Oliver Lake Oliver Lake (sax), Orrin Evans (pianoforte), Eric Revis (contrabbasso), Nasheet Waits (batteria) mercoledì 9 maggio Palazzo Cordellina, ore 19 Thelonious Ensemble Teatro Comunale, ore 21 Stefano Battaglia Trio Stefano Battaglia (pianoforte), Salvatore Maiore (contrabbasso), Roberto Dani (batteria) Ron Carter "Golden Striker Trio" Ron Carter (contrabbasso), Russell Malone (chitarra), Donald Vega (pianoforte) Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 21:30 Tondo-bueloni-cogo Trio Emanuele Tondo (pianoforte), Nicola Bueloni (contrabbasso), Massimo Cogo (batteria) ore 22:30 Tingvall Trio Martin Tingvall (pianoforte), Omar Rodriguez (contrabbasso), Jurgen Spiegel (batteria) giovedì 10 maggio Palazzo Cordellina, ore 19 Ettore Martin (sax) & Matteo Alfonso (piano) Teatro Comunale, ore 21 Annie Whitehead "Soupsongs: tribute to Robert Wyatt" Sarah-jane Morris e Cristina Donà (voce), Annie Whitehead (trombone, leader), Jennifer Maidman (chitarra, voce), Janette Mason (pianoforte, tastiere), Brian Hopper (sax tenore), Mark Lockheart (sax tenore e soprano), Tim Harries (basso el.), Liam Genockey (batteria) Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 21:30 Pagliaccia-gallucci-pozzer Trio Antonio Gallucci (sax), Federico Pozzer (Fender Rhodes), Gioele Pagliaccia (batteria) ore 22:30 Antonio Sanchez Quartet Antonio Sanchez (batteria), Dave Binney (sax), John Escreet (pianoforte), Matt Brewer (contrabbasso) venerdì 11 maggio Vie del centro storico, ore 17 Mo´ Better Band per la Festa del Jazz a cura della Confcommercio di Vicenza Palazzo Cordellina, ore 19 Le canzoni di Monk Paolo Birro (piano) con la partecipazione di Franco Costantini (voce recitante) Teatro Olimpico, ore 21 Fabrizio Bosso & Orchestra del Teatro Olimpico Enchantment: l´incantesimo di Nino Rota dir. Stefano Fonzi Fabrizio Bosso (tromba), Claudio Filippini (piano), Rosario Bonaccorso (basso), Lorenzo Tucci (batteria) Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 21:30 G.j. Quintet Giulio Campagnolo (pianoforte), Luca Moresco (trombone), Francesco Guidolin (sax tenore), Michele Todescato (contrabbasso), Andrea Bertoncello (batteria) ore 22:30 Dominic Miller Quartet Dominic Miller (chitarra), Mike Lindup (tastiere), Nicolas Fiszman (basso el.), Rhani Krija (percussioni) sabato 12 maggio Chiostri di S. Corona, dalle 9 alle 16 Musicoterapia e Professione: identità, prospettive e riflessioni Convegno a cura dell´Associazione Italiana dei professionisti della Musicoterapia e del Centro Studi Musicoterapia Alto Vicentino Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, ore 18 La poetessa Anna Maria Farabbi incontra Rossano Emili (sax baritono e clarinetto), Angelo Lazzeri (chitarra) Piazza Matteotti, ore 17 Ukulele Lovers Federica Baccaglini, Nicola D´orazio, Barbara Fortin, Piera Marsilio, Tommaso Viola (ukulele e voce), Milena Dolcetto, Andrea Boschetti, Vittore Dalla Benetta, Antonella Pasqualini, Marco Barion, Sandra Ferrari (ukulele e cori), Vincenzo Malva (contrabbasso) Teatro Olimpico, ore 21 Franco D´andrea Sextet "Monk e la macchina del tempo" Franco D´andrea (piano), Andrea ´Ayace´ Ayassot (sax alto), Mauro Ottolini (trombone), Daniele D´agaro (clarinetto), Aldo Mella (contrabbasso), Zeno de Rossi (batteria) Kenny Barron, Mulgrew Miller, Dado Moroni "3 Monkish Pianos" Kenny Barron, Mulgrew Miller, Dado Moroni (pianoforte) Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 21:30 Zambon-fongaro-straforini Trio Davide Zambon (chitarra), Alessadro Fongaro (contrabbasso), Remo Straforini (batteria) ore 22:30 Michele Polga meets Fabrizio Bosso Michele Polga (sax), Fabrizio Bosso (tromba), Luca Mannutza (pianoforte), Luca Bulgarelli (contrabbasso), Tommaso Cappellato (batteria) ore 23:30 Final Jam Session Epiloghi: domenica 13 maggio Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 21:30 Jam session ore 22:30 Miguel Zenón Quartet Miguel Zenón (sax alto), Luis Perdomo (pianoforte), Hans Glawischnig (contrabbasso), Henry Cole (batteria) lunedì 14 maggio Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 21:30 Jam session ore 22:30 Get The Blessing Quartet Jake Mcmurchie (sax), Pete Judge (tromba), Jim Barr (basso el.), Daisy Palmer (batteria) martedì 15 maggio Panic Jazz Cafè Trivellato, Basilica Palladiana ore 21:30 Pettinà-vallicella-soldà Trio Riccardo Pettinà (pianoforte), Matteo Vallicella (contrabbasso), Marco Soldà (batteria) ore 22.30 Giovanni Guidi New Quintet Giovanni Guidi (pianoforte), Shane Endsley (tromba), Dan Kinzelman (sax, clarinetto), Thomas Morgan (contrabbasso), Gerald Cleaver (batteria) * * * Il jazz al Conservatorio "A. Pedrollo" Sabato 5 maggio Sala concerti, dalle ore 17 - Ensemble di jazz: Omaggio a Thelonious Monk - Ensemble cameristico: Omaggio a Piazzolla Martedì 8 maggio I martedì del conservatorio duo pianistico Aleck Carratta, Fiore Favaro: musiche di Ravel e Gershwin Venerdì 11 maggio, ore 11 Seminario con Maurizio Franco: "Africa e Monk: un rapporto obliquo" Sabato 12 maggio ore 11, Seminario con Franco D´andrea: "Aree Intervallari" (in coll. Con le ed. Volontè & co) ore 17, Sala concerti, Ensemble di jazz Dal 10 al 13 maggio Masterclass di Teatro-danza Classico Bharatanatyam con la danzatrice Priyadarsini Govind Mostre Viart - La voce della musica (strumenti musicali, fonografi, grammofoni, radio, precinema e altro). A cura del Museo Tibaldo di Trissino - Vicenza - In Sudafrica: Round About Township Mostra fotografica di Pino Ninfa Palazzo Cordellina - Round About Monk Mostra-ritratto di un genio del nostro tempo, con i quadri di Mariella Scandola. A cura dell´Associazione Thelonious di Vicenza Inaugurazione: sabato 5 maggio ore 19 con Thelorchestra, dir. Ettore Martin Info: Assessorato alla Cultura, Ufficio Festival - Palazzo del Territorio, Levà degli Angeli, 11 Vicenza - Tel.: 0444 221541 / 0444 222101 - Fax: 0444 222155 - info@vicenzajazz.Org - www.Vicenzajazz.org |
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MILANO (PICCOLO TEATRO STUDIO EXPO): GERUSALEMME PERDUTA - UN VIAGGIO CONTROMANO DA TORINO A GERUSALEMME INSEGUENDO LE BRICIOLE DI DIO - DAL 3 AL 5 MAGGIO |
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Tratto dall’omonimo libro di Paolo Rumiz e Monika Bulaj arriva al Piccolo Teatro Gerusalemme perduta, con Elia Schilton e la regia di Graziano Piazza da un progetto di Aleksandar Sasha Karlic. Lo spettacolo è in scena allo Studio Expo per tre sole recite, da giovedì 3 a sabato 5 maggio 2012. Gerusalemme perduta è un reportage che percorre in senso contrario la strada dei primi cristiani dall’Italia a Gerusalemme, intrecciandosi con le altre fedi, l’Islam e il Giudaismo. Un viaggio senza guide, denso di inquietudini e suggestioni che diventa teatro. Un “ritorno” alle origini della fede col Vangelo, il Corano e la Torah intrecciati in un unico filo rosso fin dalla partenza a sorpresa in mezzo alle Alpi. Questo è un percorso in cerca delle briciole di Dio, dice Rumiz. Le religioni, come i grandi fiumi, hanno una sorgente modesta, appartata, nascosta. Le radici nomadiche della fede si possono rintracciare solo se il viaggio si fa pellegrinaggio – che è quell’esperienza che si paga al giusto prezzo – e se ai luoghi si preferiscono le persone. Aprire uno spazio nel teatro per ospitare la peregrinazione compiuta dagli autori del libro significa rispondere a queste tre suggestioni: far nostra questa sorgente modesta, appartata, nascosta, continuare a custodirla in teatro, e alimentarla, mai violarla; significa dar vita a un pellegrinaggio dell’emozione, della visione e della conoscenza chiedendo allo spettatore di pagare il suo giusto prezzo in termini di partecipazione attiva; significa infine interrogare il corpo e il suo desiderio, la sua capacità di generare immagini-pensieri e di scavalcare le goffe architetture della ragione raziocinante; il corpo dell’attore innanzitutto, non semplice narratore, e il corpo dello spettatore, chiamato dalla musica, sempre e comunque, alla nostalgia della danza. La musica avrà il compito di generare la molteplicità e l’intimità degli spazi e dei luoghi attraversati. Il loro residuo fisico. La parola, quello di fornire allo spettatore ascoltatore gli strumenti primi per costruire intimamente, quasi fatte in casa, le proprie immagini, le immagini della sua avventura verso la propria esperienza religiosa primigenia. Info e prenotazioni 848800304 - www.Piccoloteatro.org |
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MILANO (TEATRO NUOVO ): GIUSEPPE GIACOBAZZI IN APOCALYPSE - DAL 1°AL 6 MAGGIO |
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Nel nuovo spettacolo Giacobazzi continua a prendere in esame l´attualità italiana con la sua mimica e il suo umorismo unici. Dai reality show ai telegiornali, dalla pubblicità alle mode del momento. Ovviamente fondamentale, poi, è il suo rapporto con le donne all´interno del rapporto di coppia. Non manca infine l´ironia sempre affettuosa con cui Giacobazzi analizza gli stereotipi del quarantenne perennemente giovane. Risate incontenibili e riflessioni amare: tutto questo è Apocalypse. Info: www.Teatronuovo.it |
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"GUARDA IL MONDO CON OCCHI DIVERSI": IL LANCIO DI ART & TOURISM
FIRMATO LIQUID |
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Una grande campagna pubblicitaria per il lancio di Art & Tourism 2012 Nuova campagna e nuovo cliente per la struttura fondata da Leonardo Nicastro e Paolo Conca. Ttg Italia, società del Gruppo Rimini Fiera, ha affidato a Liquid Group le attività di comunicazione per il lancio di Art & Tourism. Art & Tourism è la prima fiera al mondo dedicata al turismo culturale, che si terrà a Firenze dal 18 al 20 maggio 2012. Raccoglierà il meglio dell´offerta culturale e artistica di tutto il mondo: paesi, città, musei, festival, eventi culturali metteranno in mostra, all´interno dei suggestivi spazi della Fortezza da Basso, le proprie suggestioni ed i propri avvenimenti. La campagna di comunicazione, multimediale, multisoggetto e molto articolata (dall´advertising classico, con affissioni, quotidiani e periodici, al web e ai social, al materiale di presentazione, fino ai biglietti d’ingresso, tutto è stato studiato in modo coordinato), è stata creata e realizzata da Liquid Group partendo da un concetto strategico dal duplice valore. Un invito, ma anche un segno di riconoscimento e di appartenenza, per la community di chi viaggia per interessi artistici e culturali: "Guarda il mondo con occhi diversi". Il segno di una visione del mondo personale, unica, profonda e aperta. Votata al bello e alla conoscenza. Il linguaggio creativo è alto, sofisticato, ma nello stesso tempo semplice e comprensibile. Fa leva sull´incontro del bello nel senso più classico (attraverso l´uso di opere come La Dama con l´Ermellino di Leonardo) con un´ironia creativa inusuale (il globo terrestre che ne diventa gli occhi e che richiama, con un gioco di rimandi l´head line "Guarda il mondo con occhi diversi"). Leonardo Nicastro, presidente di Liquid Group, dichiara: "Siamo molto orgogliosi di aver realizzato questa campagna per Art & Tourism: è una campagna importante, di respiro internazionale e con un linguaggio creativo forte, sofisticato e nello stesso tempo semplice. Ce ne siamo innamorati tutti, al primo colpo. Nessuno ha avuto dubbi che fosse la campagna giusta per un evento internazionale di questa portata. E non capita, ahimè, spesso!" La direzione creativa è di Nuria Martin de Sauceda |
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PARMA: CIBUS 2012 - L’INTERA FILIERA ALIMENTARE INCONTRA GLI OPERATORI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO |
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E’ il dato eclatante del 2011: la domanda di food made in Italy proveniente da tutto il mondo cresce ancora, nonostante la crisi economica. Non solo nei Paesi tradizionali importatori di cibo italiano, come la Germania o gli Usa, ma anche nei Paesi emergenti: 300 milioni di indiani benestanti consumano pasta, olio e formaggi italiani; in Brasile proliferano i ristoranti italiani e nei negozi crescono i consumi di pasta, salumi, formaggi, pizza e gelato; la Russia, che importa il 40% del proprio fabbisogno alimentare compra fortemente italiano; l’occidentalizzazione delle abitudini alimentari tocca anche milioni di cinesi e vietnamiti.
L’export dell’industria alimentare non a caso è cresciuto del 10,3% nel 2011 e le previsioni per il 2012 sono buone. Inoltre le aziende Italiane tengono anche le quote sul difficile mercato interno e portano la bilancia commerciale dei prodotti tipici del made in italy ad un saldo positivo di 7 miliardi di Euro.
Ma il mantenimento di questi tassi di crescita dipenderà da vari fattori: dalla coesione dell’intera filiera agroalimentare, dalla integrazione delle attività mirate all’internazionalizzazione di enti governativi e non, dalla capacità di veicolare i prodotti italiani nella grande distribuzione estera, dai risultati della lotta contro i prodotti imitativi, il cosiddetto “italian sounding”.
Di queste tematiche si è parlato oggi nella conferenza stampa di presentazione di Cibus 2012, 16° edizione del Salone Internazionale dell’alimentare italiano che si terrà dal 7 al 10 maggio a Parma, tenutasi oggi a Milano.
“Cibus è una fiera delle aziende e per le aziende – ha detto Franco Boni, presidente di Fiere di Parma – pertanto, dato che l’obiettivo principale dell’agroalimentare è la conquista dei mercati esteri, abbiamo raddoppiato i nostri sforzi per assicurare l’arrivo di buyers ed operatori dai Paesi maggiormente interessati. I visitatori troveranno 120 mila mq di quartiere fieristico, completamente ristrutturato e dotato di ampi parcheggi, circa 2.300 aziende espositrici e tante novità”.
La manifestazione fieristica, che sarà inaugurata nella mattinata del 7 maggio dal Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, ospiterà anche la assemblea annuale di Federalimentare.
“L’industria alimentare italiana – ha dichiarato in conferenza stampa Filippo Ferrua, presidente di Federalimentare - fatta di 6.500 medie e piccole imprese che impiegano 410.000 lavoratori e genera 130 miliardi di euro di fatturato, è la seconda realtà manifatturiera del Paese e produce l’8,1% del PIL. Cibus, frutto della collaborazione tra Federalimentare e Fiere di Parma, è da ventisette anni l’evento espositivo di eccellenza per il settore, una vetrina di assoluto prestigio sempre di più rilevante nel favorire l’export agroalimentare italiano. Grazie anche a Cibus, il nostro modello alimentare è sempre più popolare nel mondo, mentre in Italia soffre la costante contrazione dei consumi dell’ultimo quinquennio. “Tornare a crescere” sarà pertanto il titolo dell’assemblea annuale della nostra Federazione che si terrà a Parma nel contesto della giornata inaugurale di Cibus: un momento di confronto in cui imprese, istituzioni e opinionisti saranno chiamati a dibattere modi e tempi per ritrovare un percorso virtuoso di sviluppo”.
Sul fronte dell’export, Fiere di Parma conferma di aver triplicato le prenotazioni dei buyers provenienti dai Paesi emergenti (dalla cinese Shanghai City Supermarket alla brasiliana Grupo Pão de Açúcar), come dai mercati storici di sbocco con la partecipazione di tutti i retailer di riferimento (Delhaize, Rewe, Auchan, Metro e via dicendo).
Un focus dedicato quest’anno anche ai key player del “fuori casa” americano a cui verrà dedicato un incoming specifico per illustrare concretamente le differenze qualitative tra il vero made in italy e l´italian sounding.
Particolarmente attivo sarà il “Cibus Export Desk” dove le aziende espositrici potranno incontrare i buyers indiani, nipponici, cinesi, brasiliani, tedeschi, statunitensi ed altri ancora e seguire anche i workshop di approfondimento.
Il livello di competenza raggiunto dal CIBUS Export Desk potrà essere apprezzato in occasione del Cibus Global Award; tutta la business community l’8 pomeriggio potrà assistere al “primo viaggio tra gli scaffali dei principali retailers alla ricerca dei prodotti made in italy”. Negli ultimi 6 mesi, infatti, gli esperti cooptati da Fiere di Parma e Federalimentare hanno visitato, fotografato e filmato le catene della distribuzione Asiatica, Americana ed Europea per capire se e come viene esposta e valorizzata la nostra produzione; l’obiettivo è restituire alle aziende una fotografia aggiornata sui rischi e sulle opportunità che ci offrono i diversi mercati nonché premiare (appunto con i Cibus Global Award) quei retailers che meglio hanno saputo interpretare ruolo e posizionamento del made in italy all’interno dei loro assortimenti.
Per aiutare le imprese alimentari italiane a selezionare e gestire le proprie partecipazioni fieristiche anche nei Paesi emergenti, Fiere di Parma e Fiere di Colonia, hanno costituito una cabina di regia per gestire le relazioni con i buyers di Germania, Europa dell´Est, Giappone, USA e ASIA. Ne parlerà a Cibus 2012 il Ceo di Koeln Messe, Gerald Böse, che sarà presente all’inaugurazione della fiera, anche per illustrare il lavoro che si sta facendo per una grande collettiva firmata Anuga&Cibus al Thaifex,la fiera alimentare in Thailandia evento leader dell´Area, nel maggio 2013, tanto più importante nella prospettiva del nuovo grande mercato unico del Sud Est Asiatico (ASEAN).
La 16° edizione di Cibus dunque guarda molto all’estero, ma non dimentica naturalmente la contrazione dei consumi alimentari interni.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager – è quello di unire il più possibile la filiera alimentare per arricchire la vetrina di Cibus, che è già senza dubbio la più importante in Italia e nel Mondo del food italiano. Questa completezza dell´offerta favorisce l’interesse e la presenza dei buyers sia italiani che esteri. Ecco dunque che avremo nuovi spazi come quello dedicato all’industria del surgelato (Frozen Food), quello dedicato alla realtà in crescita degli automated self shop (Venditalia Self Expo) e quello dedicato ai micro birrifici artigianali (Micro Malto). Anche il BIO diventa protagonista a CIBUS come offerta integrata al convenzionale da parte sia dagli specialisti sia delle grandi marche. Grazie a questa formula CibusBio – con 350 espositori - è già la seconda fiera al mondo del settore dopo Norimberga. Va inoltre segnalata la presenza a Cibus della Piazza dei Prodotti Dop, organizzata dalla Associazione dei Consorzi di Tutela AICIG, in collaborazione col Ministero dell’Agricoltura. I migliori formaggi italiani saranno premiati dalla nota Scuola di Cucina Alma, diretta da Gualtiero Marchesi, e si potranno trovare le specialità delle Regioni italiane nelle Collettive regionali”.
Cibus 2012 ospita due “fiere nelle fiere”: Dolce Italia e Pianeta Nutrizione.
Dolce Italia, organizzato dalla Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane (Aidepi) è arrivato ormai alla sua quinta edizione ed è testimone di un comparto produttivo che mantiene le proprie vendite sul mercato interno e registra una grossa crescita nell’export: +4,6% in volume e + 8,2% in valore, per un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro (vedi cartella stampa).
Pianeta Nutrizione, organizzato da Akesios e giunto alla sua terza edizione, è un Forum multidisciplinare sulla sana e corretta nutrizione cui partecipano medici, nutrizionisti e società scientifiche, ma che ha anche una sua sezione espositiva, con circa 60 aziende espositrici. Tra i temi più importanti che verranno trattati nei convegni: la differente nutrizione per maschi e femmine; l’obesità infantile; come il cibo può prevenire malattie e invecchiamento; la celiachia; la etichettatura nutrizionale; la iodoprofilassi nella filiera alimentare. Tra le aziende espositrici si trovano diversi brand assai noti al grande pubblico come Amadori che propone una linea di prodotti a “iodio protetto”, Eridania, Grissin Bon, la linea Bene.Si della Coop, Equilibra che distribuisce i prodotti salutisti in molti supermercati, Dietetica, CIR Food, Pucci, Sojasun ed altri ancora. Sarà presente anche una “Isola Benessere” dove ogni giorno si terranno convegni scientifici, incontri stampa, presentazione di nuovi prodotti, degustazioni (vedi cartella stampa).
“Non si può più parlare di cibo senza parlare di corretta alimentazione – ha detto il Prof.Sergio Bernasconi, coordinatore scientifico di Pianeta Nutrizione e direttore della Clinica pediatrica dell´Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma - non per moda ma perché è importante, specie per noi italiani, saper coniugare la buona tavola con una alimentazione salutare. E’ ormai stato dimostrato, infatti, che l’adozione di corretti stili di vita ed in particolare le scelte alimentari agiscono in modo incisivo sulla possibilità di evitare lo sviluppo di malattie, di controllarne l’evoluzione o, al contrario, provocarne l’insorgenza”.
Cibus è conosciuta come la fiera della industria alimentare italiana, ma è anche la fiera della grande distribuzione, italiana ed estera, cioè il luogo “where food meets business”, come recita il claim della manifestazione. E dal livello di collaborazione tra industria e distribuzione dipende molto del futuro del comparto alimentare.
Un altro momento che Cibus dedica alla Grande Distribuzione è la presentazione dello Studio sulla Store Brand (Marca Commerciale).
In continuità rispetto al 2010 verrà presentata la seconda edizione della ricerca dell’Università di Parma con Nielsen che analizza la trasformazione della marca commerciale in marca di qualità e potenziale ambasciatrice della qualità alimentare italiana.
“Il persistere di una congiuntura economica negativa e il peggioramento delle aspettative di medio lungo periodo – ha dichiarato il Prof. Giampiero Lugli, Facoltà Economia Università di Parma, coordinatore della ricerca - stanno cambiando il comportamento di acquisto dei consumatori. Per mantenere i volumi necessari, i clienti cambiano il mix delle marche acquistate: negli ultimi dieci anni, Nielsen ha registrato un impoverimento di dieci punti nel valore del carrello.Le aziende commerciali fronteggiano la necessità ed il desiderio di risparmio dei loro clienti anche e soprattutto investendo nel branding distributivo. Sarebbe però un errore pensare alla crescita della marca commerciale solo in termini quantitativi. Le insegne hanno infatti progressivamente esteso la copertura del branding distributivo oltre le categorie basiche ; sono entrate in contesti non presidiati dalle marche industriali ( freschi, gastronomia, prodotti tipici) ed hanno ampliato la gamma al premium price . Nel prossimo futuro la marca commerciale sarà sempre meno “privata” perché, per penetrare nuovi canali ed i mercati in cui il distributore non è presente con propri punti di vendita, occorre rompere la simbiosi con l’insegna. Si aprono così nuove opportunità di collaborazione con l’industria di marca in quanto il copacking per il branding distributivo sta diventando uno dei principali driver delle esportazioni. Nel prossimo futuro, la creazione di valore si baserà anche sulla condivisione del branding”.
Per questa ragione CIBUS e Parma sono diventati da alcuni anni il luogo dove i Retailers più evoluti cercano non solo fornitori ma veri e propri partners per progetti di collaborazione di Lungo Periodo, spesso anche per le loro Premium Store Brands, per creare selezioni di Formaggi e Salumi, Conserve Vegetali italiane 100%, Ready Meals tipicamente italiani, specialità Regionali, ecc.. In sostanza i decisori dei grandi distributori internazionali riescono ad importare nei loro paesi (e nei loro punti vendita) le autentiche atmosfere – e i valori - che caratterizzano un prodotto alimentare unico come quello italiano solo vivendo il territorio.
Tanti i convegni, ufficiali e non, di Cibus 2012: tra quelli ufficiali spicca il 7 maggio quello dedicato al canale della ristorazione negli Usa e alla dicotomia tra prodotti autentici italiani e prodotti imitativi: verrà presentata una ricerca da parte del Management Resourses of America (Mra). L’8 maggio si parlerà dell’avanzata, anche nel nostro Paese, del “vending” cioè della distribuzione automatizzata di bevande e cibo. Il 9 maggio l’Istat e Cariparma offriranno una panorama dettagliato dell’industria alimentare, proponendo la valorizzazione delle filiere agroalimentari. E nella stessa giornata, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni geografiche farà il punto sui prodotti Dop e Igp, presentando una ricerca dell’Ismea sulla loro tutela legale internazionale. Il 10 maggio un convegno sui requisiti richiesti dalla Gdo per la omologazione dei fornitori, organizzato da Fiere di Parma e coordinato da Massimo Gelati (si veda l’elenco completo in cartella stampa).
Si segnala, infine, il “fuori salone” di Cibus, “CibusinCittà”, che propone degustazioni e lezioni volanti nelle strade di Parma ed un originale triangolare di calcio che si terrà alla Stadio Tardini di Parma, cui parteciperanno i personaggi dello spettacolo della squadra Mediaset Stars e le squadre della Industria Alimentare e della Grande Distribuzione, formate da dirigenti delle imprese. Info: www.cibus.it |
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COMACCHIO: FIERA DEL BIRDWATCHING - DAL 27 AL 29 APRILE |
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“Battute” di birdwatching e di fotografia tra terra e acqua. Trekking in valle alla scoperta del Parco del Delta del Po. Escursioni a piedi, in barca e in bicicletta nella natura. E’ il trionfo del turismo slow tra mostre e gastronomia. Ospiti dell’edizione 2012 l’autorevole birdwatcher Lars Svensson e Francesco Petretti, direttore scientifico della rivista Oasis Tre giorni indimenticabili nel Parco del Delta del Po tra natura, arte, sapori, sport e fotografia. Comacchio, suggestiva capitale del parco affacciata sulle valli e attraversata da una rete di canali, ospita dal 27 al 29 aprile la Fiera del Birdwatching proponendo una full immersion nel turismo slow. Il programma è ricco di iniziative che vanno dai minicorsi di birdwatching all’incontro con Lars Svensson, tra i più famosi birdwatcher del mondo e autore della guida Collins, dai trekking in salina alle escursioni a piedi, in bici e in barca in uno degli angoli naturalistici unici in Europa, dove nidificano centinaia di specie di uccelli palustri. Mostre fotografiche, ma work shop e “battute” di fotografia nel parco e persino un laboratorio sul documentario naturalistico a numero chiuso (massimo 30 partecipanti) con Francesco Petretti, direttore scientifico della rivista Oasis e collaboratore di Geo&geo. Non mancano i percorsi enogastronomici, ospitati in una delle strutture antiche più affascinanti della città, la Manifattura del Marinati, oggi trasformata in un museo che incarna la storia economica della città, e proposti dai tanti ristoranti del circuito fieristico. Tra le iniziative anche il “Big day big Year”, una giornata itinerante tra valli e saline comacchiesi e romagnole. Un’occasione unica di relax per gli amanti del turismo open air, che nell’Holiday Village Florenz (www.Campingflorenz.it), tra i più confortevoli e accessibili della costa, possono soggiornare in camper, bungalow e case mobili immerse nella pineta e affacciate sul mare. Il villaggio dispone di un centro wellness e insieme alle offerte week end mette a disposizione degli ospiti il trattamento di mezza pensione e quella completa. Per info: Primavera Slow - Delta2000 tel.0533 57693 |
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FIRENZE: SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL ENOMUSICALE MELODIADELVINO
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Torna in Toscana, dopo il grande successo della prima edizione, Melodiadelvino, il festival che unisce i concerti dei migliori artisti della musica classica internazionale alle eccellenze del vino toscano. Le note musicali invaderanno ville e castelli della regione, nonché cantine che portano la firma dei più noti architetti al mondo. Melodiadelvino si svolgerà a partire dal 26 giugno e fino al prossimo 7 luglio. Il festival, che nasce sull´impronta del suo gemello francese Grands Crus Musicaux, si propone come ponte ideale tra le eccellenze di Toscana e Francia; per questo la Regione ha deciso di aderire e sostenere l´iniziativa fin dalla sua prima edizione nell´estate dell’anno scorso. Ideatori dell’originalissimo format sono il pianista Marc Laforet, direttore artistico di entrambe le manifestazioni, e Michel Gotlib, amico d’infanzia del maestro Laforet, appassionato di vino e musica e presidente di Melodiadelvino. Il festival è un viaggio che attraversa insieme alla magia della musica le province toscane di Firenze, Massa Carrara, Grosseto, Siena e Livorno, alla scoperta delle più suggestive tenute vitivinicole della regione. Melodiadelvino è realizzato grazie alla collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, e Toscana Promozione, e alla partecipazione preziosa dei proprietari delle varie tenute: Acqua Panna, la famiglia Zuccarino, la famiglia Panerai, la famiglia Zonin, la famiglia Mariani e la famiglia Moretti. “Melodiadelvino è un festival che sta crescendo da ogni punto di vista: lo dimostrano le sedi, le collaborazioni, la qualità culturale espressa dal programma – ha affermato l’assessore regionale a cultura e turismo Cristina Scaletti alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, svoltasi stamani a Palazzo Strozzi Sacrati -. La presenza di artisti famosi, fra i migliori esecutori di musica classica a livello mondiale, è segno indubbio del livello internazionale occupato da questo evento. E le ville della Toscana ne rappresentano la location ideale. Questa edizione del festival è stata resa possibile anche da un alto livello di collaborazione virtuosa con soggetti privati qualificati. Grazie a questa partnership, abbiamo potuto contenere l’impegno economico della Regione nel venticinque per cento del costo totale”. Il programma si apre il 26 giugno a Villa Panna di Scarperia con “Melodie dell’Acqua”. Il 28 successivo Melodiadelvino sarà invece a Villa Malaspina, nel comune di Fosdinovo (Massa Carrara). “L’abbiamo voluta perché i territori colpiti dalla terribile alluvione dello scorso ottobre sono al centro delle politiche della Regione – ha aggiunto l’assessore Scaletti – e questo festival ci offre un’occasione unica” . Sono poi coinvolte anche le province di Grosseto, con la tenuta Rocca di Frassinello a Gavorrano e la tenuta Montemassi a Roccastrada; Siena con il Castello Poggio alle Mura Banfi, a Montalcino; Livorno con la tenuta Petra a Suvereto. Quest’anno è prevista anche un’incursione sulla via Francigena, cui la Regione sta dedicando un progetto specifico di rilancio turistico-culturale. Info e programma : www.Melodiadelvino.it |
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FIRENZE (FORTEZZA DA BASSO): TERRA FUTURA - MOSTRA CONVEGNO DELLE BUONE PRATICHE DI SOSTENIBILITÀ - NONA EDIZIONE - DAL 25 AL 27 MAGGIO 2012 |
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È un confronto sulle diverse idee di società, quello animato dal tema del lavoro. Perché intorno ad esso si declina anche il modello di economia, di relazione, di democrazia, di comunità che vogliamo per il futuro. Proprio per questa sua funzione fondamentale e fondante occorre restituire valore e dignità al lavoro: per tale strada sarà possibile ridare un senso nuovo al produrre, attraverso una riconversione ecologica e sociale dell’economia. Si riassume qui il tema di fondo della nona edizione di Terra Futura, mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, dal 25 al 27 maggio 2012 a Firenze, alla Fortezza da Basso (www.Terrafutura.it). Promossa da Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-agenzia dell’economia sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente. Il sistema attuale, improntato su una finanziarizzazione estrema dell’economia, ha visto imprese e lavoratori indebitarsi per recuperare i soldi che la finanza stessa aveva sottratto loro. E ancora la tirannia della finanza malata ha provocato uno spostamento devastante della ricchezza prodotta, dirottata dagli investimenti (per innovazione, nuovi posti di lavoro, aumento dei salari,…) alle attività speculative. Così questa crisi ha contribuito a privare il lavoro del suo valore economico (fattore di sviluppo) e sociale (fattore di realizzazione degli individui, di coesione e partecipazione), marginalizzandolo pesantemente e minando anche l’equità sociale. «Non solo questo sistema oggi non viene rimesso in discussione – commenta Andrea Baranes, presidente della Fondazione culturale Responsabilità etica, ma addirittura le istituzioni europee e internazionali chiedono alle lavoratrici e ai lavoratori di pagare ancora una volta il conto: il lavoro viene sacrificato per "ridare fiducia" ai mercati finanziari, che però di fiducia non ne meritano affatto». «La finanza deve tornare a essere un mezzo al servizio dell´economia e della società – prosegue -, non un fine in se stessa per fare soldi dai soldi nel più breve tempo possibile. A Terra Futura vogliamo ribaltare completamente la questione e rimettere al centro il lavoro. È questa la soluzione per un´uscita dalla crisi duratura e fondata su basi diverse: la sostenibilità ambientale e sociale e i diritti», come si legge nel Position Paper, il documento condiviso che riassume la visione politica dei partner di Terra Futura. A far conoscere questa nuova direzione, alla quale già in tanti hanno puntato la propria bussola, e a confermare le forti potenzialità di un mondo che sa produrre nuova economia e creare occupazione rimettendo al centro la persona, sono le buone pratiche di vita, di governo e di impresa in mostra alla Fortezza da Basso: prodotti, progetti e percorsi frutto di azioni e scelte di vita di singoli cittadini, enti locali e istituzioni, di associazioni e organizzazioni del non profit, infine di imprese eticamente orientate che nella sostenibilità hanno trovato anche una leva competitiva. Diverse le sezioni tematiche della vasta rassegna espositiva (con le ultime novità del settore e i progetti più innovativi) dedicate a finanza etica ed economia sostenibile, consumo critico, impegno per la pace, welfare, e solidarietà sociale, cittadinanza attiva e partecipazione, tutela dell’ambiente, energie alternative, commercio equo, agricoltura biologica, edilizia e mobilità sostenibili e turismo responsabile. Come sempre anche la proposta di un programma culturale particolarmente ricco e di alta qualità per i temi trattati e gli ospiti: seminari e convegni, dibattiti con esperti e testimoni di livello internazionale; e ancora numerosi workshop e laboratori, per far comprendere ai visitatori di tutte le età come sia possibile costruire la sostenibilità a partire dal quotidiano di ciascuno. Nella scorsa edizione 94.000 i visitatori, 600 le aree espositive con 5.000 realtà rappresentate, 280 gli appuntamenti culturali con 1.000 relatori e più di 250 tra animazioni e laboratori. Terra Futura, a ingresso libero, è un evento sostenibile grazie alle sue scelte e azioni responsabili. Per informazioni, iscrizioni e prenotazioni di stand: Adescoop, segreteria organizzativa, tel.049 8726599 |
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PALINURO: L’ENEIDE - IN SCENA ATTRAVERSO LE LETTURE DI CORINNE CLERY, ANNA RITA DEL PIANO, ORSO MARIA GUERRINI, ALESSANDRO HABER E MICHELE PLACIDO - 30 APRILE |
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La serata sarà preceduta, tra il 28 ed il 30 all’Oasi Alento di Pignano Cilento, dalle Olimpiadi della Natura ispirate ai giochi olimpici dell’antica Grecia. Gli eventi chiuderanno il primo Festival italiano della Natura, che con i suoi numeri si è imposto come un successo internazionale. "... Dalla notte del mito all´Eneide nei luoghi e nei tempi di Virgilio": sarà questo il titolo della serata di Gala che si terrà nell’ Anfiteatro dell’Antiquarium di Centola-palinuro il 30 aprile alle 20 e che chiuderà la prima edizione del “Festival italiano della Natura tra Mito e realtà storica”. L’evento, sarà condotto da Gianni Parisi e Eleonora Brigliadori, e vedrà la lettura, alternata a momenti musicali e di danza, di tavole dell´Eneide di Virgilio sul personaggio di Palinuro, il fidato amico e nocchiero di Enea, di artisti come Corinne Clery, Anna Rita Del Piano, Orso Maria Guerrini, Alessandro Haber e Michele Placido. L’evento sarà preceduto, tra il 28 ed il 30 all’Oasi Alento di Pignano Cilento, dalle Olimpiadi della Natura ispirate ai giochi olimpici dell’antica Grecia con la finalità di insegnare, in forma ludica e secondo i principi sani dello sport, il rispetto della natura. Ed a quasi tre mesi dal suo inizio il primo “Festival italiano della Natura tra Mito e realtà storica” organizzato nel Cilento è già un successo. Sono state infatti decine le troupe delle principali televisioni straniere che stanno girando reportage sul Cilento, prendendo spunto proprio dal fitto programma del Festival, che vede fondersi la natura ed i prodotti tipici con quei miti e quella storia che hanno reso celebre il Cilento nel mondo. Alla fine del suo viaggio il Festival, nonostante il maltempo, può vantare migliaia di presenze, in un periodo, come quello invernale, che ha sempre più necessità di un’offerta turistica strutturata ed all’insegna di un turismo di qualità. “Il successo del Festival, nonostante le condizioni climatiche proibitive, – dichiara l’ideatrice e direttore organizzativo del Festival Paola de Roberto – è la dimostrazione di come il Cilento piaccia sempre di più agli italiani ed al turismo internazionale. Ci incoraggiano i risultati positivi ottenuti da un’inchiesta che abbiamo svolto sulla qualità del Festival sui partecipanti agli eventi e dal monitoraggio effettuato sulle presenze al Festival. Questo progetto ha trovato nella Natura l’elemento unificante e identitario di un’area che è Parco Nazionale, patrimonio dell’umanità, un tesoro così vario dal punto di vista morfologico, fatto di monti e mare. Vogliamo proporre l’Ambiente Cilento, inteso come tutto ciò che questo territorio offre in termini di paesaggio, ospitalità ed emozioni, come un prodotto da suggerire per lanciare un’offerta turistica che duri 365 giorni l’anno. In tutto ciò il punto di forza è che otto comuni tra fascia costiera ed entroterra si sono uniti con l’unico obiettivo di mettere a sistema le proprie potenzialità, espressione di un’unica identità.” Il Festival ha visto, tra gli altri, anche la presenza di personaggi come l’attrice Serena Autieri che è stata madrina alla cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria dell’Eleatica di città di Elea al filosofo Giovanni Casertano. Il “Festival italiano della Natura tra Mito e realtà storica” è organizzato dai Comuni di Stio, Ascea, Casal Velino, Camerota, Centola-palinuro, Ceraso, Moio della Civitella e Novi Velia, dal Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Salerno, Soprintendenza ai Beni Archeologici per le Province di Salerno, Avellino, Caserta, con il contributo dell’Assessorato al Turismo della Regione Campania e finanziato nell’ambito del Programma “Il Racconto” Po Fesr Campania 2007-2013 Ob. Op. 1.12. Per ulteriori informazioni e per partecipare agli eventi: festivaldellanatura@gmail.Com cell 349 5294 539. --- Programma delle Olimpiadi della Natura: 28, 29 aprile Oasi Alento Olimpiadi della Natura L’evento è organizzato su 2 giornate, è ispirato ai giochi olimpici dell’antica Grecia con la finalità di insegnare, in forma ludica e secondo i sani principi dello Sport, il rispetto della Natura seguendo i suoi elementi naturali: Aria, Acqua, Fuoco E Terra. Durante l’evento è prevista l’arrivo della fiaccola olimpica, accesa durante la giornata inaugurale del Festival a Stio. Programma 28 Aprile 2012 Programma Gare Ore 11.00 Inizio Orientireeng I Gara : 11:00 Ii Gara : 11:30 Iii Gara : 12.00 Premiazione ore 13,30 Programma Spettacoli Ore 11.30 Balli della tradizione cilentana Ore 13.00 Spettacolo “Il professor Acquinbocca” Teatrocontinuo Scarl Ore 18.00 Concerto jazz di Sasà Mendoza 29 aprile 2012 Programma Gare Ore 9:00 Inizio Corsa campestre I Gara: 09:30 Ii Gara: 10:00 Iii Gara: 10.30 Piccoli: 11:00 Iv Gara: 11:30 V Gara: 12:00 Vi Gara: 12:30 Premiazione ore 13,00 Ore 9,30 Inizio Green Volley Dalle ore 9:30 alle 13,30 (12 gare) Ore 15:00 Semifinali e finali Ore 16:00 3° e 4° posto Ore 16:30 1° e 2° posto (6 gare) Premiazione Ore 17:00 Programma spettacoli Ore 11.30 Esibizione di Hip Hop Ore 17.00 Spettacolo Teatrale “Parole d’albero” di Teatrocontinuo |
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GLI ANTICHI MAESTRI: MASSIMILIANO D’ASBURGO E LE OPERE PITTORICHE NEL CASTELLO DI MIRAMARE 8 MARZO - 3 GIUGNO 2012 TRIESTE, MUSEO STORICO DEL CASTELLO DI MIRAMARE
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Prosegue con grande successo il ciclo di appuntamenti artistici e culturali ideati dal Museo Storico del Castello di Miramare di Trieste per celebrare l’anniversario dei 150 anni dall’insediamento di Massimiliano d’Asburgo e Carlotta del Belgio nella loro dimora con un’altra iniziativa legata alla committenza artistica asburgica: gli Antichi Maestri. Massimiliano d’Asburgo e le opere pittoriche nel Castello di Miramare dall’8 marzo al 3 giugno 2012. L’esposizione illustra una selezione della collezione pittorica della nobile coppia conservata nei depositi del Museo Storico del Castello di Miramare. Se nella precedente mostra - “Il sogno di Massimiliano e Carlotta. Miramare 1860” - conclusasi il 14 febbraio scorso, si presentavano opere prevalentemente ottocentesche, in questa occasione si vuole invece sottolineare il fascino che esercitò su Massimiliano l’arte del passato. Il precoce interesse verso il mercato antiquario permise infatti al giovane arciduca di costituire una raccolta pittorica arricchita anche da opere di antichi maestri, acquistate, spesso su consiglio di esperti del settore, presso rinomate botteghe d’antiquariato a Vienna e a Venezia. Un nucleo di dipinti che ben riflette i gusti collezionistici dei committenti, da cui traspare la preferenza accordata alla scuola italiana, tedesca e fiamminga dei secoli Xvi-xviii, come dimostrano i lavori legati alla cerchia di Bernardo Strozzi o il Ciclo dei mesi, stagioni ed elementi di Jan van den Hoecke, le allegorie del Gusto e dell’Odorato di Johann Heinrich Schönfeld. A conferma dell’attenzione riservata alle attività culturali che promuovono la storia e la collezione del Castello, da aprile alcune opere del Museo Storico di Miramare saranno inoltre protagoniste di una speciale mostra presso Il Museo Belvue di Bruxelles in Belgio, patria natale di Carlotta. Il Castello di Miramare e il suo Parco sorgono per volontà dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo che decide, attorno al 1855, di farsi costruire alla periferia di Trieste una residenza consona al proprio rango, affacciata sul mare e cinta da un esteso giardino. Affascinato dall’impervia bellezza del promontorio di Grignano, uno sperone carsico a dirupo sul mare, quasi privo di vegetazione, Massimiliano ne acquista vari lotti di terreno verso la fine del 1855. La posa della prima pietra del Castello avviene il 1° marzo 1856. Alla Vigilia del Natale del 1860 Massimiliano e la consorte, Carlotta del Belgio, prendono alloggio al pianoterra dell’edificio, che a quella data presenta gli esterni del tutto completati, mentre gli interni lo sono solo parzialmente, in quanto il primo piano è ancora in fase di allestimento. Il palazzo, progettato dall’ingegnere austriaco Carl Junker, si presenta in stile eclettico come professato dalla moda architettonica dell’epoca: modelli tratti dai periodi gotico, medievale e rinascimentale, si combinano in una sorprendente fusione, trovando diversi riscontri nelle dimore che all’epoca i nobili si facevano costruire in paesaggi alpestri sulle rive di laghi e fiumi. Nel Castello di Miramare Massimiliano attua una sintesi perfetta tra natura e arte, profumi mediterranei e austere forme europee, ricreando uno scenario assolutamente unico grazie alla presenza del mare, che detta il colore azzurro delle tappezzerie del pianoterra del Castello, e ispira nomi e arredi di diversi ambienti. La realizzazione degli interni reca la firma degli artigiani Franz e Julius Hofmann: il pianoterra, destinato agli appartamenti privati di Massimiliano e Carlotta, ha un carattere intimo e familiare, il primo piano è invece quello di rappresentanza, riservato agli ospiti che non potevano non restare abbagliati dai sontuosi ornati istoriati di stemmi e dalle rosse tappezzerie con il simboli imperiali. Www.castello-miramare.it |
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2° EDIZIONE “LA NATURA COME TERAPIA” PRIMO APPUNTAMENTO 28 APRILE TENUTA “I CASALI DEL PINO”, ALTRI 8 FINO AL 21 OTTOBRE |
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Roma – Natura e cultura di nuovo alleate per promuovere attività ricreative volte al benessere del paziente, per sostenerlo nel difficile percorso della malattia. Si rinnova per il secondo anno la collaborazione tra gli Istituti Regina Elena - San Gallicano e l’Ente Regionale Parco di Veio. Visite guidate gratuite in percorsi archeologici e naturalistici, musica popolare da ascoltare nell’antica osteria del Casale Malborghetto, ricerca delle piante medicinali nel verde del Parco Urbano dell’Inviolatella Borghese, visita alle tombe dipinte di Veio, antiche testimonianze della pittura etrusca, sono solo alcuni dei suggestivi eventi in programma tra aprile e ottobre prossimo. Sabato 28 il primo appuntamento nella splendida cornice di Floracult, rinomata mostra mercato di florovivaismo amatoriale presso la Tenuta “I Casali del Pino ”, dove pazienti e amici degli Istituti potranno partecipare ad un’escursione archeologica lungo l’antica Via Veientana. “Il progetto di collaborazione con il Parco di Veio – spiega Lucio Capurso, Direttore Generale degli Ifo – ha l’obiettivo di alleviare il disagio della malattia e favorire l’esito positivo delle cure. Gli Istituti Regina Elena e San Gallicano sono impegnati sul fronte dell’umanizzazione delle terapie affinché la cura del “corpo” e la cura di “sé” seguano lo stesso percorso.” “Il contatto con la natura fa bene alla persona – evidenzia Tonino Cantelmi, Responsabile della Psichiatria Ire e Isg - Inoltre il fatto che alle iniziative partecipino insieme pazienti e operatori sanitari accresce il livello di coesione tra le parti”. Rosa C. È una testimone diretta dell’esperienza legata al progetto “La natura come terapia” e dei suoi benefici nella vita del paziente oncologico. “Le iniziative al Parco di Veio e tutte le attività di umanizzazione (teatro, yoga etc), sono importantissime per noi pazienti. In quei momenti ci sentiamo persone e non malati. La natura, il verde, il paesaggio, le attività culturali hanno stimolato la mia curiosità e la mia gioia di vivere e mi hanno aiutata a non perdere la speranza anche nei momenti più difficili della malattia”. “Siamo felici che il progetto con il Regina Elena e il San Gallicano prosegua anche quest’anno – sottolinea Massimo Pezzella, Commissario Straordinario del Parco di Veio – per noi è importante contribuire alla realizzazione di iniziative a favore dei malati oncologici.” |
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