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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Maggio 2012 |
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L´UE DOVREBBE AIUTARE GLI AEROPORTI REGIONALI A STIMOLARE LE ECONOMIE LOCALI |
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Bruxelles, 14 maggio 2012 - In una risoluzione approvata giovedì, i deputati sostengono che l´Ue debba prestare maggior attenzione allo sviluppo degli aeroporti regionali. Per sfruttare al meglio il loro potenziale economico e decongestionare gli hub principali, gli aeroporti locali dovrebbero essere meglio integrati nella rete di trasporto trans-europea Ten-t, sostengono i deputati. Gli aeroporti regionali sono cruciali per la coesione territoriale e la diversificazione economica dell´Unione, specialmente in regioni nelle quali mancano altri mezzi di trasporto. I deputati credono che tali strutture possano essere un motore di sviluppo per il turismo regionale e per il trasporto merci specializzato. Il relatore Philip Bradbourn (Cre, Uk) ha sottolineato, durante il dibattito di mercoledì, che la crisi ha fortemente colpito gli aeroporti regionali. Questi sono "attualmente fuori mercato, situazione che porta a un maggiore consolidamento tra i principali aeroporti e le compagnie aeree, con il risultato che c´è meno scelta e prezzi più elevati per i clienti". "Questa situazione deve essere affrontata rimuovendo le barriere economiche e attraverso una migliore definizione del loro ruolo nella rete dei trasporti", ha aggiunto il relatore, invitando la Commissione ad accelerare i lavori sull´iniziativa conosciuta come "Single European Sky", e a progettare una rete in cui gli aeroporti regionali possano contribuire a alleviare le difficoltà dei grandi aeroporti. Limitare alcune pratiche delle compagnie low-cost I deputati sostengono che l´inclusione degli aeroporti regionali negli orientamenti della Ten-t faciliterà l´accesso ai finanziamenti privati e incoraggerà gli Stati membri a investire in migliori reti di trasporti terrestri, in particolare treni a alta velocità. Tuttavia, per migliorare la qualità generale dei servizi è necessario affrontare alcune pratiche adottate dalle principali compagnie a basso costo, come le tasse di prenotazione eccessive e le restrizioni sul bagaglio a mano che scoraggiano i viaggiatori a acquistare prodotti in aeroporto. Infatti, i deputati "plaudono alla decisione della Spagna di bandire tali pratiche" poiché diminuiscono le vendite al dettaglio locali, e ritengono sia necessario imporre limiti massimi di peso comuni alle compagnie aeree, nonché un massimale per il supplemento imposto per il peso in eccesso. |
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SECONDO WORKSHOP DEL PROGETTO BEMOSA SULL´EQUILIBRIO TRA GESTIONE, DIPENDENTI E TECNOLOGIA |
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Bruxelles, 14 maggio 2012 - Il 15 maggio 2012 si svolgerà a Bruxelles, in Belgio, il secondo workshop del progetto Bemosa sull´equilibrio tra gestione, dipendenti e tecnologia (Second Bemosa Project Workshop on Balancing Management, Employees and Technology). Il progetto Bemosa ("Behaviour modelling for security in airports"), finanziato dall´Ue, tiene una serie di workshop sul tema del miglioramento della sicurezza negli aeroporti. Questo secondo evento ruoterà sull´applicazione dei principi del social networking per la sicurezza negli aeroporti, le operazioni di sicurezza negli aeroporti in generale, e i falsi allarmi e le relazioni manager-dipendenti in particolare. Il team di scienziati Bemosa analizzerà i risultati del progetto con particolare attenzione alle decisioni di gruppo, le reti sociali informali e le deviazioni dalle regole e procedure. Inoltre, fornirà informazioni sulla loro metodologia di ricerca, tra cui la scalabilità e la trasferibilità. Saranno altresì messi in evidenza i modelli di comportamento univoci sviluppati da Bemosa, che in futuro formeranno la base per lo sviluppo di un nuovo programma di formazione di personale aeroportuale. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www.Bemosa.eu/news/item/49-invitation-for-a-structured-series-of-workshops-on-airport-security Per ottenere informazioni via e-mail sulla registrazione individuale: Contact http://cordis.Europa.eu/mailanon/index.cfm?fuseaction=hiding.postalform&address=00620065006d006f007300 61004000620065006d006f00730061002e00650075 |
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IL DIRETTORE GENERALE DELL’ENAC PARTECIPA ALLA 37A ASSEMBLEA DI EUROCONTROL
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Roma, 14 maggio 2012 - Il Direttore Generale dell’Enac, Alessio Quaranta, e il Vice Direttore Generale, Benedetto Marasà, hanno partecipato alla 37a riunione del Provisional Council di Eurocontrol che si è svolta il 10 maggio, a Bruxelles. Alessio Quaranta, da maggio dello scorso anno ricopre in Eurocontrol il ruolo di Vice Presidente dell’Assemblea (Provisional Council), l’organo responsabile dell’attuazione della politica generale di Eurocontrol e che si occupa, tra l’altro, dell’implementazione e della supervisione degli atti adottati. Vari i temi di interesse per la navigazione aerea europea trattati duranti l’incontro. In particolare, in apertura dei lavori, il Provisional Council ha ricevuto dal responsabile del network sul traffico aereo, un rapporto che fotografa l’attuale situazione che, a livello generale, pur essendo in miglioramento, presenta ulteriori possibilità di perfezionamento con potenziale riduzione dei ritardi. È stato presentato un accordo tra l’Unione Europea ed Eurocontrol per reciproci rapporti di collaborazione. Nel corso dei lavori, inoltre, è stato condiviso con i delegati dei 39 Paesi membri, un aggiornamento sull’attuazione del “Cielo Unico Europeo” e in particolare del programma Sesar (Single European Sky Air Traffic Management Research). Il Sesar è il progetto che sviluppa un nuovo sistema integrato nell’ambito del “Cielo Unico Europeo” ed è finalizzato alla realizzazione di un’infrastruttura tecnologica di nuova generazione per la gestione del traffico aereo che superi l’attuale frammentazione a livello nazionale. Eurocontrol è l’organismo intergovernativo fondato nel 1960, di cui l’Italia fa parte dal 1995, che riunisce 39 Paesi e gestisce la navigazione aerea sui cieli del continente europeo. Ha, inoltre, un ruolo chiave anche nella gestione di situazioni di crisi che coinvolgono l’aviazione civile e che richiedono coordinamento e decisioni uniformi per tutti gli aderenti. |
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AEROPORTI PUGLIA: UN UTILE MOLTO IMPORTANTE |
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Bari, 14 maggio 2012 - “Noi oggi presentiamo non solo una dato di traffico passeggeri strepitoso, Bari e Brindisi sono i due aeroporti che dal 2006 al 2011 crescono di più in assoluto battendo tutti gli altri scali, ma presentiamo anche una società che consolida il proprio patrimonio infrastrutturale, che si modernizza continuamente, che ogni giorno apre un cantiere e apre una sfida, una società che ha quasi un milione di euro in attivo”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola incontrando i giornalisti il 10 maggio al termine dell’assemblea degli azionisti di Aeroporti di Puglia alla quale ha partecipato insieme con l’assessore alle infrastrutture strategiche e mobilità Guglielmo Minervini. “Noi siamo in una condizione assolutamente straordinaria, unica – ha aggiunto Vendola - la Regione Puglia infatti oggi può affermare di avere l’insieme delle sue società e delle sue agenzie in una condizione che è controcorrente. Difficile trovare una sola società partecipata da una Regione in Italia che non sia oggi in profondo rosso, che non sia in crisi e in caduta libera. In Puglia non è così. Ieri – ha detto Vendola - ho presieduto il cda di Sviluppo Italia, una società che ha consolidato il patrimonio e che è in attivo e oggi ho presieduto il cda di Aeroporti di Puglia che ha presentato anch’essa un utile molto importante nonostante ci sia la crisi ovunque del trasporto aereo e delle società aeroportuali”. Per Vendola insomma sono dei “significati su cui occorre riflettere”. “Potrei dire – ha concluso il Presidente - che qualunque situazione di difficoltà oggi è monitorata e c’è un piano industriale per il rilancio, ma la maggior parte delle nostre società godono di ottima salute e dicono che la Puglia è una regione che sta facendo la differenza”. Gli aeroporti di Puglia hanno fatto registrare un utile di esercizio di 921.908 euro, pari a un incremento del 30% rispetto al 2010 e nell´ultimo anno i passeggeri in arrivo e partenza negli scali pugliesi sono stati 5.847.817, a fronte dei 5.076.699 del 2010, con un incremento del 15,2% su base annua, rispetto al +6,4% a livello nazionale. “La Regione Puglia – ha evidenziato l’assessore Minervini – sta accompagnando questo importante risultato operativo e gestionale intervenendo sul fabbisogno infrastrutturale interno ed esterno al sistema aeroportuale. Per superare i deficit operativi che stanno emergendo dallo sviluppo del traffico abbiamo programmato all’interno del Piano di azione e coesione interventi per oltre 80 milioni di euro. In particolare: 37 per il rifacimento dei piazzali all´aeroporto di Brindisi, 34 milioni per l´adeguamento dell´aerostazione di Bari e 14 milioni per l´allungamento della pista dell´aeroporto Gino Lisa di Foggia”. Sul tema poi dell’accessibilità ai principali scali pugliesi Minervini ha detto che “il rpoblema lo si sta aggredendo in termini di interconnessioni con le reti ferroviarie. A Bari, infatti, entro fine anno, sarà operativo il passante che porterà il treno direttamente sotto l’aerostazione e farà diventare l’aeroporto Karol Wojtyla un riferimento per il sistema territoriale esteso a tutto il nord barese. Ma presto anche Brindisi potrà diventare davvero l’aeroporto del grande Salento con l’attivazione del Metrobus in fase di progettazione”. Infine un accenno anche all’apertura di Aeroporti di Puglia a capitali privati. “L’abbiamo immaginata – ha concluso Minervini – perché realizzi tre obiettivi: consolidi il capitale sociale della società, metta in sicurezza i contratti finora in essere grazie all’apporto delle risorse finanziarie della Regione e, attraverso un importante partner industriale, irrobustisca la rete di collegamenti internazionali del nostro sistema aeroportuale”. |
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BENZINA, DE VINCENTI: AVVIATO RIBASSO PREZZI, MISE MONITORA SITUAZIONE
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Roma, 14 Maggio 2012 - “I dati del Ministero dello Sviluppo Economico registrano un primo ribasso generalizzato del prezzo dei carburanti. L’invito ad abbassare i listini formulato nei giorni scorsi dal governo comincia dunque ad essere accolto”. E’ quanto osserva il sottosegretario con delega all´Energia Claudio De Vincenti. “Il Mise - sottolinea ancora De Vincenti- monitora attentamente la situazione e si aspetta che la riduzione del differenziale con gli altri Paesi europei continui costantemente nei prossimi giorni". |
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MILANO: TAXI, DA LUGLIO SCATTANO ADEGUAMENTI TARIFFARI |
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Milano, 14 maggio 2012 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, in applicazione dell´accordo sottoscritto con gli Enti locali e i sindacati di categoria nel settembre del 2008, ha deliberato l´adeguamento automatico delle tariffe dei taxi del bacino aeroportuale del 3,36 per cento a partire dal 1 luglio. Gli adeguamenti automatici, così come previsto dall´intesa del 2008, riguardano esclusivamente il recupero dell´inflazione e sono calcolati in base al raggiungimento, o meno, degli indici di qualità predeterminati. Malpensa Linate E Fiera - Sempre dal 1 luglio scatteranno anche gli adeguamenti sulle corse a tariffa fissa da Linate alla Fiera di Rho e da Malpensa a Linate. Da luglio si pagheranno dunque 105 euro, contro i 100 attuali, per andare dall´aeroporto di Linate a quello di Malpensa; mentre il viaggio da Linate alla Fiera di Rho costerà 55 euro invece di 50. Rimangono invece invariate le tariffe Milano-malpensa (90 euro) e Malpensa-rho Fiera e Malpensa-varese (65 euro). Gli Indici Di Qualità - Sono quattro quelli individuati e sanciti nell´accordo, vale a dire: auto attrezzate con strumenti di pagamento elettronico; conducenti che conoscono una o più lingue straniere; numero di auto con alimentazione ecologica o che rispettino lo standard euro più recente commercializzato; disponibilità di auto in servizio. L´adeguamento del 3,36 per cento è dovuto al raggiungimento, nel 2011, del solo parametro relativo alle auto dotate di pagamento tramite Pos. Riguardo a questa possibilità i Comuni di Milano, Bergamo e Varese si impegnano a verificare la dotazione a bordo delle vetture al momento dell´aggiornamento del tassametro, mentre la Regione procederà alla conferma o alla rettifica del parametro di qualità, tenendone conto in sede di adeguamento tariffario per l´anno successivo. |
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FVG A KRAGUJEVAC (SRB), INTERESSE PER AUTOMOTIVE |
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Udine, 14 maggio 2012 - Le aziende del Friuli Venezia Giulia che operano nel settore dell´automotive sono fortemente interessate al mercato serbo. Lo dimostra il numero sempre maggiore di ditte presenti alla fiera specialistica di settore il 10 maggio a Kragujevac, una cittadina a sud di Belgrado in cui la Fiat ha insediato uno dei più grandi stabilimenti all´estero e dove il Friuli Venezia Giulia è presente con il proprio sistema produttivo. Grazie alla stretta collaborazione a livello diplomatico tra il presidente uscente Boris Tadic e l´Amministrazione regionale, sono 11 le realtà che con un proprio stand stanno partecipando alla Fiera specialistica, inaugurata dall´assessore alle Relazioni internazionali Elio De Anna e dal presidente della Camera di Commercio del centro produttivo dedicato all´automobile, Dusan Puaca. Tutto ciò è reso possibile dal lavoro di squadra compiuto da un team di cui fanno parte Finest, presente in loco con il "Progetto Destinazione Kragujevac", Informest che ha cercato in Europa i fondi da indirizzare a questa iniziativa e dalla Camera di Commercio di Pordenone che con la sua azienda speciale Concentro ha organizzato l´aspetto logistico e gli incontri B2b tra gli imprenditori del Friuli Venezia Giulia e quelli presenti in Serbia. Della delegazione faceva parte anche il Polo tecnologico di Pordenone che ha avviato rapporti di collaborazione con la locale Università e che a breve firmerà una partnership nell´ambito dell´innovazione di processi produttivi nonché lo Ial di Pordenone e l´agenzia Obiettivo Lavoro. La Fiera dell´Automotive di Kragujevac sta diventando il punto di riferimento nell´intera area dei Balcani. Lo dimostrano le occasioni di incontro che si traducono poi in opportunità di business tra imprenditori, e che sono passate dalle poche centinaia degli esordi alle quasi quattrocento di quest´anno. Inoltre proprio in occasione della cerimonia di inaugurazione della Fiera, è stato ricordato che a breve partirà il nuovo progetto Autonet che intende mettere insieme le eccellenze in questo settore creando un centro di innovazione con un progetto di lungo periodo mirato alla creazione di prodotti ad alto valore tecnologico. Come ha ricordato il presidente della Camera di Commercio di Kragujevac, l´organismo - al quale hanno già aderito Bosnia, Macedonia e Moldavia - conta molto anche sulle aziende italiane e in particolare del Friuli Venezia Giulia. "È interessante - ha spiegato l´assessore De Anna - vedere l´attenzione che i nostri imprenditori dedicano a questa parte dell´area balcanica. E lo fanno non con l´ottica della delocalizzazione quanto invece dell´internazionalizzazione, penetrando in questo mercato con propri prodotti realizzati in regione e poi esportati in Serbia. Dal canto nostro c´è la volontà di rafforzare questo rapporto che la Regione ha instaurato con questa nazione, relazioni che trovano come controparte la frequente presenza del presidente Tadic in Friuli Venezia Giulia". |
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FVG A KRAGUJEVAC (SRB), INTERESSE PER AUTOMOTIVE |
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Udine, 14 maggio 2012 - Le aziende del Friuli Venezia Giulia che operano nel settore dell´ automotive sono fortemente interessate al mercato serbo. Lo dimostra il numero sempre maggiore di ditte presenti alla fiera specialistica di settore in corso di svolgimento a Kragujevac, una cittadina a sud di Belgrado in cui la Fiat ha insediato uno dei più grandi stabilimenti all´estero e dove il Friuli Venezia Giulia è presente con il proprio sistema produttivo. Grazie alla stretta collaborazione a livello diplomatico tra il presidente uscente Boris Tadic e l´amministrazione regionale sono 11 le realtà che con un proprio stand stanno partecipando alla Fiera specialistica, inaugurata dall´assessore alle relazioni internazionali Elio De Anna e dal presidente della Camera di commercio del centro produttivo dedicato all´automobile, Dusan Puaca. Tutto ciò è reso possibile dal lavoro di squadra compiuto da un team di cui fanno parte Finest, presente in loco con il "Progetto Destinazione Kragujevac", Informest che ha cercato in Europa i fondi da indirizzare a questa iniziativa e dalla Camera di Commercio di Pordenone che con la sua azienda speciale Concentro ha organizzato l´aspetto logistico e gli incontri B2b tra gli imprenditori del Friuli Venezia Giulia e quelli presenti in Serbia. Della delegazione faceva parte anche il Polo tecnologico di Pordenone che ha avviato rapporti di collaborazione con la locale Università e che a breve firmerà una partnership nell´ambito dell´innovazione di processi produttivi nonché lo Ial di Pordenone e l´agenzia Obiettivo lavoro. La fiera dell´Automotive di Kragujevac sta diventando il punto di riferimento nell´intera area dei balcani. Lo dimostrano le occasioni di incontro che si traducono poi in opportunità di business tra imprenditori, e che sono passate dalle poche centinaia degli esordi alle quasi quattrocento di quest´anno. Inoltre proprio in occasione della cerimonia di inaugurazione della fiera, è stato ricordato che a breve partirà il nuovo progetto Autonet che intende mettere insieme le eccellenze in questo settore creando un centro di innovazione con un progetto di lungo periodo mirato alla creazione di prodotti ad alto valore tecnologico. Come ha ricordato il presidente della Camera di Commercio di Kragujevac, l´organismo - al quale hanno già aderito Bosnia, Macedonia e Moldavia - conta molto anche sulle aziende italiane e in particolare del Friuli Venezia Giulia. "È interessante - ha spiegato l´assessore De Anna - vedere l´attenzione che i nostri imprenditori dedicano a questa parte dell´area balcanica. E lo fanno non con l´ottica della delocalizzazione quanto invece dell´internazionalizzazione, penetrando in questo mercato con propri prodotti realizzati in regione e poi esportati in Serbia. Dal canto nostro c´è la volontà di rafforzare questo rapporto che la Regione ha instaurato con questa nazione, relazioni che trovano come controparte la frequente presenza del presidente Tadic in Friuli Venezia Giulia". |
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FORD TRIPLICHERÀ LA PRODUZIONE EUROPEA DEI MOTORI ECOBOOST ENTRO IL 2015 |
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Roma, 14 maggio 2012 – Ford triplicherà l’attuale produzione degli efficienti motori a benzina Ecoboost, superando le 480.000 unità nel 2015, contro le 141,000 del 2011; oltre 300.000 vetture monteranno il nuovo motore Ecoboost 1.0 a tre cilindri entro il 2015. L’annuncio arriva in occasione dell’avvio della produzione del motore Ecoboost 1.0 presso il nuovo impianto di Craiova, in Romania. La famiglia Ecoboost è caratterizzata da tecnologie avanzate come iniezione diretta, turbo e fasatura variabile, per garantire la potenza di un motore di cilindrata maggiore, ma con i consumi ridotti di un motore compatto. Ford prevede di produrre per l’Europa 800.000 veicoli dotati del nuovo efficiente motore Ecoboost 1.0, prodotto in Romania e a Colonia, in Germania, tra il 2012 e il 2015, su un totale di 1,3 milioni di veicoli che monteranno i motori Ecoboost. “Il nostro piano di produzione per i motori Ecoboost è molto intenso, e siamo sicuri che i nostri clienti se ne avvantaggeranno,” ha spiegato Sherif Marakby, direttore motori e trasmissioni di Ford Europa. “E’ il risultato della massima innovazione, e il motore Ecoboost 1.0 non ha rivali in quanto a equilibrio tra efficienza, potenza e brillantezza.” L’aumento della produzione si accompagna alla disponibilità dei motori Ecoboost per un numero crescente di vetture Ford europee, che entro il 2015 raddoppierà, passando dagli attuali 5 modelli, a 10. I motori Ecoboost saranno montati, entro il 2015, su più della metà di tutte le vetture europee Ford a benzina. I motori Ecoboost sono stati lanciati nel 2010, in versione 1.6, a bordo della C-max, e in versione 1.6 e 2.0 per S-max, Galaxy e Mondeo. Successivamente, nel 2011, si è aggiunta la Ford Focus. Quest’anno Ford ha lanciato la nuova Focus Ecoboost 1.0, che ha ricevuto una straordinaria accoglienza e riscontrato i pareri entusiastici dei media grazie alla grande efficienza, la migliore della sua classe, ed eccellenti prestazioni. Il nuovo motore arriverà, nel corso dell’anno, anche a bordo di C-max e B-max, nonché, in futuro, su altri modelli Ford. La popolarità dei motori Ecoboost permette di prevedere un aumento della produzione fino a 330.000 unità nel corso del prossimo anno, raggiungendo circa il 44% del totale dei motori a benzina Ford montati a bordo dei modelli europei, percentuale che salirà al 57% entro il 2015. Ford Europa produrrà anche 800.000 motori Ecoboost destinati ai mercati extraeuropei, una crescita importante rispetto ai 90.000 del 2011. Solo in Nord America, più di 180.000 veicoli sono dotati oggi di un motore Ecoboost. “Che si tratti del motore 1.0 da 125 cavalli o il 2.0 ad alte prestazioni da 250 cavalli che monterà la nuova Focus St, la famiglia Ecoboost garantisce sempre straordinari risultati in quanto ad efficienza e prestazioni, con un rapporto tra cilindrata e potenza che solo pochi anni fa sarebbe sembrato impossibile,” ha dichiarato Barb Samardzich, vice presidente Sviluppo Prodotti di Ford Europa. “Combina il dinamismo, la coppia e la potenza che i clienti si aspettano da un motore brillante, ma con i consumi e l’efficienza di un motore compatto.” Nel nuovo impianto di Craiova, oltre al motore Ecoboost 1.0, sarà prodotta anche la nuova Ford B-max, che sarà disponibile nel corso di quest’anno. “Oggi portiamo in questa parte Europa un nuovo livello di tecnologia di produzione,” ha dichiarato Dirk Heller, direttore di produzione di Ford Europa. “Con progetti importanti come il motore Ecoboost e la nuova B-max, l’impianto di Craiova sarà determinante per il nostro successo in Europa.” La produzione del motore Ecoboost 1.0 è iniziata a Colonia nel novembre 2011. La variante di cilindrata 1.6 è prodotta a Bridgend, in Galles, mentre la versione 2.0 è prodotta a Valencia, in Spagna. |
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ALLA GUIDA SENZA PATENTE SI RISCHIA FINO A 7000 € DI MULTA E IL FERMO AMMINISTRATIVO DELL’AUTO
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Lecce, 14 maggio 2012 - Guai grossi chi viene sorpreso alla guida nonostante il ritiro della patente. Rischia una multa di oltre 7000 €, la revoca e il fermo amministrativo, questo anche in assenza di un provvedimento del Prefetto se l’automobilista non ha chiesto la restituzione del titolo di guida. Ad evidenziarlo è Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, a seguito della lettura della sentenza numero 7032 del 9 maggio 2012. Protagonista della vicenda un automobilista al quale era stata ritirata la patente perché trovato in stato di ebbrezza. La suprema Corte ha accolto la sentenza del Tribunale di Catania che aveva respinto il ricorso contro il verbale che accertava la violazione dell’articolo 218 Cds per guida nonostante l’avvenuta sospensione della patente. Nello statuito gli ermellini, hanno distinto tra ritiro e sospensione della patente, sottolineando la disposizione secondo cui l’agente accertatore rilascia permesso provvisorio limitatamente al periodo necessario per condurre il veicolo nel luogo di custodia indicato dall’interessato, concludendo che, ove vi fossero stati i presupposti il ricorrente avrebbe potuto chiedere la restituzione ma non guidare senza patente. Oltremodo i giudici di legittimità della sesta sezione civile, osservando che è stato contestato il provvedimento sanzionatorio ex articolo 218 Cds per avere il trasgressore circolato senza patente durante il periodo di ritiro della stessa, in vista del provvedimento di sospensione, hanno ritenuto legittima la notifica dopo l’accertamento della nuova trasgressione. Sulla scorta di tali argomentazioni, Giovanni D’agata rileva con l’occasione che, laddove è stata ritirata la patente, il trasgressore può richiedere la restituzione, se entro quindici giorni non vi è l’emissione del provvedimento prefettizio. Ma, se la richiesta non è stata fatta e l’automobilista è stato sorpreso a guidare, scatta la sanzione secondo l’articolo 218 del Codice della strada. |
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TOSCANA, ANAS: GARA D’APPALTO PER L’INSTALLAZIONE DI BARRIERE LATERALI E ANTIRUMORE SULLA SS 715 SIENA-BETTOLLE IN GAZZETTA UFFICIALE IL BANDO DI GARA PER OLTRE 800MILA EURO
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Firenze, 14 maggio 2012 - L`anas pubblicherà sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì, 14 maggio 2012, un bando di gara per l’affidamento dei lavori di posa in opera di barriere laterali integrate (antirumore e sicurezza) sulla strada statale 715 “Siena-bettolle”, nel tratto Ruffolo-casetta, in provincia di Siena. I lavori, per un importo complessivo di oltre 800mila euro, avranno una durata contrattuale di quattro mesi a partire dal momento della consegna. Le imprese che intendono concorrere dovranno consegnare le proprie offerte entro le 12:00 di lunedì 18 giugno 2012 ad Anas Spa – Compartimento della Viabilità per la Toscana - viale dei Mille, 36 – 50131 Firenze. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.Stradeanas.it |
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TRENI, LA SARONNO-SEREGNO SARÀ APERTA A DICEMBRE
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Saronno/va, 14 maggio 2012 - Con il prossimo cambio orario invernale la tratta ferroviaria Saronno-seregno cesserà di essere un cantiere e diventerà una linea, su cui viaggeranno i treni che collegheranno la Brianza con la provincia di Varese e, dunque, con lo scalo di Malpensa. Lo ha confermato l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo al termine del sopralluogo compiuto al cantiere di Saronno (Va). La Nuova Pedemontana Ferroviaria - "I cantieri in Lombardia avanzano veloci - ha detto l´assessore Cattaneo - questa tratta ferroviaria è un altro esempio dell´impegno che la Regione sta profondendo per portare avanti i cantieri e chiuderli nei tempi previsti senza alcun aumento dei costi. In un momento in cui sembra faccia notizia solo quel che non va, questo cantiere è l´esempio di qualcosa che va. Ed è la dimostrazione che non ci occupiamo solo dei cantieri autostradali, come dice qualcuno: a pochi chilometri da qui c´è l´autostrada Pedemontana, che procede nel rispetto dei tempi e questa, come ho avuto modo di dire in altre occasioni, è la Pedemontana ferroviaria. Saranno realizzate entrambe, anzi, la Pedemontana ferroviaria sarà pronta prima di quella su asfalto". Collegamento Est-ovest - "La Saronno-seregno - ha proseguito Cattaneo - nasce con l´obiettivo di collegare lungo l´asse est-ovest le linee ferroviarie che oggi percorrono la Lombardia lungo l´asse nord-sud. Un servizio che permetterà di decongestionare il traffico sul nodo di Milano e intercettare quello proveniente dal Nord Europa, senza intasare il capoluogo". La nuova linea, che sarà lunga 15 chilometri, 7,8 dei quali a doppio binario, metterà in interconnessione le reti di Ferrovienord a Saronno, che conducono a Malpensa, Varese, Novara e Como, con la linea delle Ferrovienord che va in Brianza, verso Asso, e la direttrice di Rete ferroviaria italiana, che va verso Chiasso e Milano, quella da cui scenderanno i traffici innestati dal tunnel del Gottardo. "Da questa direttrice Malpensa-saronno-seregno, che proseguirà a est fino a Bergamo, - ha concluso Cattaneo - transiteranno sia i passeggeri che le merci, creando nuove opportunità di mobilità per l´intero territorio lombardo e ripristinando la tratta della cosiddetta ´Gronda Nord´. Con questa linea, inoltre, si attiverà il prolungamento a Saronno della S9, che, da Milano, oggi arriva solo a Seregno". 75 Milioni Di Euro Investiti - L´investimento di 75,5 milioni di euro prevede il ripristino e l´elettrificazione della linea, la riqualificazione della sede ferroviaria, il raddoppio dei binari nei Comuni di Saronno, Solaro e Ceriano Laghetto, la riduzione dei passaggi a livello da 18 a 6, tutti automatizzati e 6 nuove fermate intermedie, ovvero la stazione sotterranea di Saronno Sud, di interscambio con la linea Milano-saronno, e quelle di Ceriano Laghetto-solaro, Ceriano Laghetto-groane, Cesano Maderno-groane, Cesano Maderno (Interscambio con la linea Milano-seveso-asso) e Seveso Barrucana. Traffico Merci - E´ stato realizzato un binario di precedenza a Ceriano Laghetto e di un posto di movimento, (lunghi oltre 600 metri) nella zona delle Groane, al servizio dei raccordi industriali. Mitigazione Ambientale - Verranno piantati circa 8.000 alberi su una superficie di 5 ettari e sono stati realizzati 11 corridoi ecologici per l´attraversamento della linea ferroviaria, di cui 8 sotterranei per animali di piccola e media taglia e 3 in quota per piccoli mammiferi arboricoli. |
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TRASPORTI. RISTRUTTURAZIONE STAZIONE SFMR A SAN STINO DI LIVENZA È PROGETTO FESR A REGIA REGIONALE |
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Venezia, 14 maggio 2012 - Il progetto di ristrutturazione della stazione ferroviaria di San Stino di Livenza, in provincia di Venezia, diventa “a regia regionale” nell’ambito dell’Azione 3.2.3 del Por - Cro, parte Fesr (2007-2013). Lo ha deciso la Giunta veneta, su proposta dell’assessore al bilancio. “La stazione – ha spiegato l’assessore regionale alle politiche della mobilità – è collocata lungo la linea Quarto d’Altino – Portogruaro e la sua ristrutturazione è prevista nell´ambito del secondo stralcio del Sistema Ferroviario Metropolitano. Il progetto divenuto a regia regionale prevede, in particolare, l’ampliamento del parcheggio scambiatore, con lo scopo di migliorare l’interscambio gomma-ferro nell’ambito della mobilità del Veneto Orientale, per una spesa complessiva di un milione 525 mila euro”. “L´iniziativa è stata in buona sostanza ´riclassificata´ – ha aggiunto l´assessore – per dare una risposta complessiva e organica a fronte del progetto iniziale, per il quale l’amministrazione comunale aveva evidenziato la difficoltà di reperire la propria quota di cofinanziamento, come effetto di vincoli dovuti al Patto di Stabilità. Inizialmente, infatti, per l’iniziativa era stato previsto un investimento complessivo di un milione 325 mila euro, cofinanziato per il 90 per cento dalla Regione e per il 10 per cento dal Comune di San Stino in quanto soggetto beneficiario ed ente attuatore dell’intervento. La problematica evidenziata dal Comune era stata sottoposta lo scorso anno al Tavolo di Partenariato, che ha dato parere favorevole a portare al cento per cento la copertura finanziaria regionale, mentre il Comune ha chiesto di inserire nel progetto anche un tratto di circa 350 metri di barriera fonoassorbente adiacente al parcheggio, con conseguente aumento dei costi”. “Ringrazio il collega al bilancio per aver proposta la decisione alla Giunta, nell’ambito di un provvedimento complessivo – ha concluso l´assessore regionale alla mobilità – che ha approvato anche alcune variazioni ad altri progetti a regia in altri settori”. |
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UE: UNA CORTE INTERNAZIONALE PER LA PIRATERIA MARITTIMA
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Bruxelles, 14 maggio 2012 - I deputati ritengono che la lotta contro la pirateria non possa essere vinta solo con strumenti militari. In una risoluzione approvata giovedì, l´Aula chiede ai governi nazionali di rinforzare la protezione militare delle navi europee, ma allo stesso tempo di finanziare progetti che affrontino le cause del fenomeno. I deputati domandano inoltre l´istituzione di tribunali speciali per i pirati. L´eu e la Nato dovrebbero coordinarsi meglio per far fronte alla crescente minaccia alle imbarcazioni internazionali da parte della pirateria, soprattutto nella zona a largo della Somalia e del Corno d´Africa. I deputati deplorano che il numero delle navi messe a disposizione dagli Stati membri per l´operazione Ue Navfor Atalanta sia stato ridotto da 8 ad appena 2-3 all´inizio del 2012 e sollecitano pertanto gli Stati membri a "mettere a disposizione maggiori risorse navali per garantire il successo della missione". Il Parlamento chiede all´Alto rappresentante Ue per la politica estera Catherine Ashton e ai governi nazionali di trovare urgentemente una soluzione per liberare i 191 marinai ancora in ostaggio e di assicurare il rilascio delle 7 navi dirottate. I deputati inoltre ricordano alle autorità regionali che, in base al diritto internazionale, "nessuna autorità diversa da quella dello Stato di bandiera può ordinare provvedimenti di arresto o di blocco di una nave". Affrontare le cause della pirateria - La Commissione e il Consiglio devono trovare un accordo su regole comuni per l´uso, sempre più frequente, di personale armato autorizzato a bordo delle navi, continuano i deputati, che sottolineano anche che "il ricorso ad agenti armati privati è una misura che non può sostituirsi alla necessaria soluzione generale dell´articolato problema della pirateria". Per combattere il fenomeno alla radice, la comunità internazionale deve adottare una "strategia globale per la situazione in Somalia, che stabilisca un nesso tra sicurezza, da un lato, e sviluppo, Stato di diritto e rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, dall´altro", afferma il testo adottato. La strategia dovrebbe mirare a migliorare le strutture giudiziarie e a rendere possibile la creazione di tribunali speciali anti-pirateria nella regione. La risoluzione è stata approvata con 434 voti favorevoli, 100 contrari e 5 astensioni. |
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