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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 10 Luglio 2012 |
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SCIENZIATI SOSTENGONO DI AVER TROVATO LA "PARTICELLA DI DIO" |
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Bruxelles, 10 luglio 2012 - Dopo 45 anni di tentativi per spiegare come la materia raggiunge la sua massa, due team di scienziati sostengono di aver scoperto una nuova particella corrispondente alla particella di Higgs. Le affermazioni sono state fatte mercoledì scorso durante un seminario tenuto presso l´Organizzazione europea per la ricerca nucleare (Cern) a Ginevra, in Svizzera, in cui gli scienziati hanno presentato gli ultimi risultati preliminari di due esperimenti coinvolti nella ricerca della particella di Higgs. Entrambi gli esperimenti - vale a dire i progetti Compact Muon Solenoid (Cms) e Atlas, due rivelatori generici - hanno dichiarato di aver osservato una nuova particella nella regione di massa inttorno a 125-126 Gev. Questi risultati corrispondono all´elusivo bosone di Higgs. Spesso definito come la "particella di Dio", il bosone di Higgs apparse per la prima volta in una teoria dettagliata nel 1964 da un team di fisici guidato da Peter Higgs presso l´Università di Edimburgo in Scozia. Trovare la particella dimostra che vi è un campo di energia che riempie il vuoto dell´universo osservabile. Esso svolge il ruolo fondamentale di dare massa ad alcune particelle subatomiche che sono i mattoni della materia. Si pensa che il campo di Higgs si sia attivato un millesimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang che provocò la nascita dell´Universo. Senza il suo intervento, o di qualcosa al suo posto, la struttura dell´Universo sarebbe radicalmente diversa da come la conosciamo oggi. "Nei nostri dati osserviamo chiari segni di una nuova particella, al livello di 5 sigma, nella regione di massa intorno a 126 Gev," ha detto Fabiola Gianotti, portavoce dell´esperimento Atlas. "Grazie agli enormi sforzi di molte persone siamo giunti a questa fase emozionante, ma occorre ancora un po´ di tempo per preparare la pubblicazione di questi risultati." "I risultati sono preliminari, ma il segnale 5 sigma intorno ai 125 Gev è netto," ha proseguito Joe Incandela, portavoce del progetto Cms. "Si tratta davvero di una nuova particella. Sappiamo che dev´essere un bosone e che è il bosone più pesante mai osservato. Le implicazioni sono molto significative e proprio per questo dobbiamo essere estremamente diligenti nelle prossime ricerche e nei controlli incrociati". "È difficile non essere entusiasta per questi risultati", è il commento di Sergio Bertolucci, direttore della ricerca del Cern. "L´anno scorso avevamo stabilito che, se entro il 2012 non avessimo trovato una nuova particella simile a quella prevista da Higgs, avremmo potuto escludere del tutto la sua esistenza nel modello standard. Pur adottando tutta la necessaria cautela, mi sembra che siamo a un punto di svolta: l´osservazione di questa nuova particella indica il percorso per il futuro, verso una comprensione più dettagliata di ciò che stiamo vedendo nei dati". Il team di ricerca ha insistito sul fatto che i risultati presentati nel corso della riunione a Ginevra sono preliminari. Essi sono basati su dati raccolti nel 2011 e nel 2012, questi ultimi sono ancora oggetto di analisi. Le analisi rivelate questa settimana dovrebbero essere pubblicate verso la fine di luglio, e si prevede un quadro più completo delle osservazioni entro la fine dell´anno. Il prossimo passo sarà poi di determinare la precisa natura della particella e il suo significato nell´ambito della nostra comprensione dell´universo. "Abbiamo raggiunto una pietra miliare nella nostra comprensione della natura", ha detto Rolf Heuer, direttore generale del Cern. "La scoperta di una particella conforme con il bosone di Higgs apre la strada a studi più dettagliati, che richiedono grandi statistiche, per definire con precisione le proprietà della nuova particella, e probabilmente getterà luce su altri misteri del nostro Universo". Per maggiori informazioni, visitare: Organizzazione europea per la ricerca nucleare (Cern): http://www.Cern.ch |
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CANCRO: “PER I NUOVI FARMACI BASTA L’OK EUROPEO E ITALIANO” LA COMMISSIONE SANITÀ DEL SENATO APPROVA LA MOZIONE ANTI-RITARDI |
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Roma, 10 luglio 2012 – La Commissione Igiene e Sanità del Senato impegna il Governo “ad intervenire, nell’ambito delle proprie competenze, affinché l’effettiva disponibilità dei nuovi farmaci antitumorali sia garantita in tutte le Regioni immediatamente dopo la loro registrazione da parte dell´Aifa - a garanzia dell’uniformità assistenziale sancita dalla Carta costituzionale - dato che si tratta di presidi farmaceutici che hanno già ricevuto una valutazione positiva, a livello sia europeo sia nazionale”. La Commissione, presieduta dal sen. Antonio Tomassini, accoglie il grido d’allarme sulle gravi diversità di accesso ai “nuovi” farmaci antitumorali tra le Regioni lanciato dalla Favo (Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) nella Vii Giornata nazionale del malato oncologico. Una situazione dovuta a differenti meccanismi di valutazione per l’inserimento dei nuovi medicinali nei Prontuari Terapeutici Regionali (Ptr). In una lettera inviata al Ministero della Salute, prof. Renato Balduzzi, la Favo, insieme all’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e alla Società Italiana di Ematologia (Sie), ha denunciato questa situazione preoccupante. “Apprezziamo la capacità delle Istituzioni – affermano il prof. Francesco De Lorenzo, presidente Favo, e il prof. Stefano Cascinu, presidente Aiom – di ascoltare la voce dei pazienti, che non possono essere lasciati soli”. Oggi solo in poche Regioni e nella Provincia autonoma di Bolzano i farmaci innovativi oncologici sono messi a disposizione dei malati di cancro immediatamente dopo l´approvazione dell´Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), mentre nelle altre Regioni ciò avviene con ritardi anche fino a 50 mesi. “Tali difformità”, si legge nella mozione approvata dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, “dipendono dall’inessenziale ripetizione costituita da un terzo livello di valutazione nelle Regioni dotate di un proprio prontuario terapeutico farmaceutico, ad opera di commissioni localmente costituite, la cui competenza scientifica e completezza di documentazione non possono certo essere superiori a quelle della Commissione europea Ema e dell’Agenzia nazionale Aifa (dove pure le Regioni sono presenti con propri esponenti scientifici e istituzionali)”. “Tale inessenziale valutazione di terzo livello determina, nelle Regioni dove è vigente, ritardi pregiudizievoli per la salute dei malati di tumore ed è in palese contrasto con l’atto d’intesa, con il quale le Regioni si sono impegnate a ridurre le diseguaglianze” è evidenziato nella mozione. “La difformità di trattamento – conclude il prof. De Lorenzo - rappresenta una violazione del principio contenuto nell´articolo 32, della Costituzione, che garantisce la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, in forza del quale i malati di tumore hanno diritto, data la gravità della patologia, a ricevere sempre, ed ovunque residenti, la migliore assistenza possibile, in condizioni di uniformità nazionale”. |
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RIORDINO SISTEMA SANITARIO REGIONALE: UMBRIA E SINDACATI FIRMANO “VERBALE DI ACCORDO” |
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Perugia, 10 luglio 2012 - Oltre ad essere un "elemento fondante di coesione dell´Umbria e un ´benchmarking´ di qualità", come sostenuto dal Rapporto sull´Umbria della Banca d´Italia, il sistema sanitario regionale umbro è "un patrimonio dei cittadini umbri, e il processo di riforma in atto è finalizzato a garantire alta qualità a favore di tutti i cittadini della regione". È quanto sottolinea il "verbale di accordo sulle misure relative al riordino del sistema sanitario regionale", firmato ieri a conclusione di un incontro fra l´assessore regionale alla Sanità Franco Tomassoni e le rappresentanze sindacali confederali, di categoria e del Sindacato Pensionati. "La proposta della giunta regionale di riordino del sistema sanitario regionale - ha dichiarato l´assessore alla sanità Franco Tomassoni - è stata condivisa nel suo impianto complessivo, con particolare attenzione a quanto riguarda il percorso di stabilizzazione di tutti i lavoratori precari, perché non siano i dipendenti a fare le spese dei tagli. Al tempo stesso - ha aggiunto Tomassoni - è stata ampiamente riaffermata l´importanza della condivisione, della collaborazione e della stabilità delle relazioni sindacali". Dopo un confronto, definito "lungo e approfondito", le parti, secondo quanto recita il verbale di accordo, hanno convenuto: "a) di prevedere una garanzia occupazionale per tutti i lavoratori del Sistema Sanitario Regionale, con specifici accordi sindacali per regolare le varie fasi di attuazione del piano stesso, tenendo conto delle professionalità acquisite dal personale medesimo, in riferimento anche ai nuovi assetti che il processo di riforma prevede; b) di tendere ad un percorso di stabilizzazione di tutti i lavoratori precari dipendenti; c) di stabilire relazioni sindacali strutturate, con le categorie di riferimento e coerente con il disegno di legge. Tali riunioni avranno cadenze periodiche in ogni bimestre; d) di impegnarsi a realizzare un confronto preventivo, con il coinvolgimento di tutte le rappresentanze sindacali, relativamente alla sottoscrizione del protocollo d´intesa Servizio Sanitario Regionale-università; e) a partire dalle valutazioni e dagli impegni sopra richiamati si esprime un giudizio complessivamente positivo sull´impianto generale e sugli obiettivi espressi sul disegno di legge proposto, tenendo anche presente alcuni contributi e le integrazioni proposte dalle Organizzazioni Sindacali; nella consapevolezza che i risparmi che si rendono necessari, in relazione alle scelte nazionali, non possono essere realizzati a carico dei lavoratori, ma vanno indirizzati puntando a superare sovrapposizioni e duplicazioni. A tal fine - conclude il verbale di accordo - le parti convengono di concertare con i sindacati di categoria le misure che li coinvolgono, tenendo anche conto delle proposte contenute nel documento da loro presentato". |
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SANITÀ INIZIATIVA PD: PRESIDENTE UMBRIA MARINI, “VERA FINALITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO È PROMUOVERE SALUTE” |
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Perugia, 10 luglio 2012 - "Stiamo assistendo ad un vero e proprio assalto al Sistema sanitario nazionale e, con l´obiettivo di riqualificare la spesa pubblica, con i tagli lineari di fatto si somministra ´la stessa medicina a pazienti diversi´, trascurando che se oggi ci sono Regioni virtuose, è perché grazie alla programmazione, in questi anni hanno messo sotto controllo la spesa sanitaria razionalizzando e riorganizzando le reti ospedaliere, diminuendo la spesa farmaceutica, ottimizzando l´acquisto di beni e servizi. Tutto ciò in maniera concertata e condivisa con tutti gli operatori della sanità". Lo ha affermato ieri a Roma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo all´iniziativa dal titolo "Il Pd per il diritto alla salute", presenti il segretario Pier Luigi Bersani ed il ministro della sanità Renato Balduzzi. "Già nel 2011 - ha riferito la presidente Marini - come presidenti delle Regioni italiane, abbiamo iniziato ad abbozzare delle proposte nella salvaguardia di un sistema sanitario e che rispondevano anche ad esigenze di contenimento, quelle misure che però oggi si aggiungono alle distorsioni del sistema. Il decreto del governo infatti, mostra disattenzione sulle distorsioni finanziarie del sistema stesso". "Dobbiamo recuperare la finalità del servizio sanitario - prosegue la presidente - che è quella della promozione della salute sapendo che questo produce benifici e risparmi. Le Regioni in proposito, avevano da tempo sottoposto dei temi su riforme strutturali, ma i tecnici del Ministero della salute hanno fatto, per esempio, una semplificazione della rete ospedaliera, non considerando che il parametro dei posti letto per abitante è vecchio di dieci anni. Ciò che è importante è l´appropriatezza anche dell´offerta ospedaliera in tutto il territorio che deve innanzitutto garantire prestazioni di qualità e il diritto alla salute, in un quadro certo di risparmi e razionalizzazioni. Insomma - ha detto - non sempre ´piccolo´ ospedale è sinonimo di spreco e ´grande´ di qualità. In Umbria in questi anni abbiamo puntato a realizzare una rete di presidi ospedalieri guardando alla loro innovatività, accorpando e razionalizzando, e grazie a questo oggi noi già siamo in linea con gli standard indicati dal Governo nel rapporto abitanti/posti letto". In riferimento alla spesa farmaceutica, la presidente Marini ha fatto un preciso riferimento al tema dei farmaci innovativi, che "va affrontato in maniera molto seria ed approfondita perché proprio su questo capitolo, si potrebbero realizzare economie di spesa molti significative, offrendo al tempo steso cure ancor più efficaci. In pratica - ha riferito la presidente - non si può continuare a guardare soli ai saldi del bilancio, ma saper guardare all´interno degli stessi, cercando di salvaguardare innanzitutto un sistema sanitario pubblico ed universalistico che verrebbe invece seriamente compromesso se questa logica continuasse a prevalere". La presidente, ricordando che il totale delle risorse destinate dal precedente governo e da quello in carica al Fondo sanitario nazionale registrano una diminuzione di oltre 22 miliardi di euro, ha anche lanciato un allarme circa i ticket la cui introduzione era stata imposta dal precedente governo:"Dobbiamo vedere cosa accadrà tra un anno e mezzo, perché a bilancio sono stati scritti due miliardi quale ipotetico ricavo dall´applicazione dei ticket, mentre dai dati dell´anno in corso emergerebbe che siamo solo al 50 per cento delle somme stimate". |
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FVG,RIUNITA CONFERENZA PROGRAMMAZIONE SANITARIA E SOCIO-SANITARIA |
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Udine, 10 luglio 2012 - La Conferenza per la programmazione sanitaria, sociale e socio-sanitaria regionale, riunitasi il 5 luglio a Udine sotto la presidenza del sindaco di Sacile Roberto Ceraolo, ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo sui bilanci di esercizio e sui rendiconti finanziari 2011 delle Aziende Ospedaliero Universitarie di Trieste e di Udine, dell´Azienda Ospedaliera di Pordenone, nonché dell´Istituto "Burlo Garofolo" di Trieste e del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. Sono stati riconosciuti gli sforzi compiuti nell´erogazione dei servizi ai cittadini ed è stata espressa la sostanziale soddisfazione per i risultati complessivamente raggiunti dall´intero comparto regionale. Da parte dell´Amministrazione regionale, il direttore centrale della Salute Gianni Cortiula, ha fornito puntuali risposte a tutte le questioni emerse ed ha ricordato come l´avanzo di esercizio delle Aziende Ospedaliere registrato nel 2011, pari a circa 21 milioni di euro (l´1 per cento del bilancio complessivo della sanità), sia stato già destinato - per 2 milioni di euro - all´incremento delle risorse per il Fondo per l´Autonomia Possibile, mentre il riparto della restante quota avverrà entro breve tempo. Il presidente Ceraolo, facendosi interprete delle segnalazioni provenienti da più parti del territorio e condividendo l´esigenza di innovare il sistema sanitario, per mantenerlo aderente alle reali necessità dell´utenza e per poterne garantire la sostenibilità nel lungo periodo, ha auspicato un tempestivo e sereno confronto tra la Regione e il sistema delle Autonomie locali sull´annunciata riforma del comparto, in una logica di leale collaborazione e di auspicata condivisione. La Conferenza, infine, ha completato il proprio organigramma con l´elezione a vicepresidente di Giorgio Kosic, assessore del Comune di Muggia, che sostituisce Pietro Paviotti, già sindaco di Cervignano, al quale la Conferenza ha espresso unanime ringraziamento per il lavoro svolto e per l´impegno profuso. Nel corso della riunione della Conferenza per la programmazione sanitaria sociale e sociosanitaria regionale i rappresentanti degli Enti locali hanno altresì avanzato talune osservazioni sul mancato raggiungimento degli obiettivi programmati dalle Aziende ospedaliere e dagli Ircccs, "Burlo Garofolo" e Cro, nonché sul permanere di alcune criticità locali. Il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, ha posto l´accento sul fenomeno della fuga che si registra dall´ambito pordenonese verso i presidi ospedalieri del vicino Veneto, a cui contribuisce, anche a detta del collega di San Vito al Tagliamento, Antonio Di Bisceglie, la carenza di idonee attrezzature ospedaliere, quali la "Tac" e la risonanza magnetica nell´ospedale di San Vito al Tagliamento. Il sindaco di Udine, Furio Honsell, ha manifestato l´esigenza di rivedere i criteri di finanziamento del sistema sanitario regionale, ancora sostanzialmente basati sulla spesa storica. Ha sottolineato altresì la necessità di seguire attentamente il trasferimento nel nuovo ospedale, fornendo sempre un´adeguata informazione ai cittadini. Infine, ha espresso l´auspicio che possa entrare presto in funzione la nuova centrale tecnologica dell´ospedale, nonché l´impianto per il teleriscaldamento del quale potranno beneficiare anche i privati dell´area Nord della città. Per l´area Giuliano-isontina, l´assessore comunale di Trieste Laura Famulari ha sottolineato la necessità di risolvere le criticità dell´ospedale di Cattinara, in particolare per gli interventi urgenti di ristrutturazione edilizia, ed avanzato la richiesta di ulteriori finanziamenti per la concludere i lavori all´Ospedale Maggiore. Il rappresentante dell´Amministrazione giuliana ha altresì espresso condivisione, quanto alle strutture dell´Irccs "Burlo Garofolo", di effettuare i lavori nell´attuale sede, con una prospettiva di medio termine. Unanime, infine, la preoccupazione espressa dalla Conferenza circa il funzionamento dei sistemi informatici e la richiesta alla Regione di intervenire sollecitamente presso la società informatica (Insiel) per porvi rimedio. |
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INAUGURATO A REGGIO CALABRIA IL NUOVO CENTRO DI CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA DELL’A.O. “BIANCHI-MELACRINO-MORELLI” REGGIO |
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Calabria, 10 luglio 2012 Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha partecipato il 7 luglio all’inaugurazione del Centro di Cardiologia Interventistica dell’Azienda Ospedaliera ‘Bianchi-melacrino-morelli’ di Reggio Calabria. Ad introdurre ed illustrare le novità del servizio a tutte le autorità presenti e ai giornalisti è stato il Direttore dell’A.o. ‘Bianchi-melacrino-morelli’ Carmelo Bellinvia. Il Centro di Cardiologia Interventistica assolve le funzioni di elettrofisiologia ed emodinamica e consta di tre sale di Angiografia: la sala n. 1 è dedicata all’attività di elettrofisiologia ed aritmologia; la sala n. 2 è dedicata alla esecuzione di coronarografia, aortografie, angioplastiche coronariche ed impianti di stent che consentono di mantenere la pervietà del flusso coronarico dei pazienti colpiti da infarto miocardico acuto; la sala n. 3, simile alle precedenti, ha anche caratteristiche tecniche per studi angiografici periferici. In atto l’attività, già esistente, di Cardiologia Interventistica continuerà ad essere effettuata con l’impiego del personale sanitario in servizio (Medici e Infermieri) utilizzando in modo adeguato le più moderne tecnologie esistenti nel settore. “Si tratta di una struttura all’avanguardia e molto moderna – ha dichiarato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – che offre la possibilità di avere anche in questa città un nuovo punto di eccellenza. L’inaugurazione di Cardiochirurgia Interventistica rappresenta, infatti, un altro gioiello di questa struttura ospedaliera e costituisce un altro passo in avanti significativo che spero ci porti, in tempi brevi, all’avvio di Cardiochirurgia. Dal nostro punto di vista – ha aggiunto il Presidente Scopelliti – l’impegno ed il confronto con il Governo è molto serrato affinché avvenga. Vorrei sottolineare che nel comparto sanitario regionale, il nostro lavoro si è sempre caratterizzato al taglio degli sprechi non dei servizi al cittadino, anche perché l’obiettivo prioritario è restituire alla Calabria una sanità efficiente per tutti”. “Il Centro Cuore – ha dichiarato il Dg dell’A.o. Bianchi-melacrino-morelli Carmelo Bellinvia - che occupa un’area di 4000 mq circa, rappresenterà una piattaforma avanzata per la diagnosi e la cura di tutte le patologie cardiovascolari, con l’obiettivo di ridurre la mortalità elevata per tali patologie, ridurre la mobilità passiva ed invertire tale tendenza con la possibilità di mobilità attiva, rappresentando un Centro di Riferimento per l’intero meridione”. A portare il saluto della città di Reggio Calabria è stato il Sindaco Demetrio Arena. |
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INAUGURATO IL NUOVO REPARTO CTO DI MILANO |
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Milano, 10 luglio 2012 - Inaugurati dall´assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani due nuovi reparti al Centro Traumatologico Ortopedico (Cto) di Milano. Nel complesso ospedaliero, dalla fine di giugno 2012, è stato attivato il nuovo reparto di degenza che ospita il Week Hospital, grazie a un trasferimento del precedente dal terzo piano padiglione C al primo piano padiglione F. Al Cto Il Week Hospital Per Pazienti Affetti Da Parkinson - Si tratta di una modalità organizzativa per un´area che ospita l´attività ambulatoriale chirurgica a bassa complessità (Boca) e ambulatoriale non chirurgica, il day surgery, il day hospital e quella parte di degenza neurologica per i pazienti affetti da malattia di Parkinson per la quale la permanenza non supera i 5 giorni. Questa soluzione organizzativa nasce dall´esigenza di ottimizzare le risorse del personale deputato all´assistenza, in modo da sospendere l´attività durante il week-end. L´ubicazione in prossimità all´ingresso nord del blocco operatorio facilita la gestione dei pazienti chirurgici e permette di ottenere un risparmio sui tempi di trasferimento. Attualmente la struttura ospita 16 posti letto con la possibilità di una stanza singola per quei pazienti ambulatoriali a bassa intensità assistenziale e/o chirurgia a basso rischio. Il Cto Parte Di Un Network Del´efficienza - Il Cto fa parte dell´Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento insieme al Buzzi, l´Ospedale dei bambini, al Bassini di Cinisello Balsamo e all´ospedale Città di Sesto San Giovanni. "Il Cto è una struttura efficace, che ha saputo fare rete - ha commentato l´assessore Bresciani - di fatto traducendo in realtà ciò che da anni sostengo sia la strada per il cambiamento radicale della sanità in Lombardia. E´ quindi possibile una sinergica integrazione dei reparti, dei medici, delle tecnologie e del personale qualificato oltre che dello straordinario contributo offerto dalle associazioni di volontariato". "Puntiamo su specialità e aggregazione - ha sottolineato il Direttore Generale del Cto, Alesssandro Visconti - due fattori che collocano la nostra struttura tra le prime in Italia per la cura di chi è affetto dal morbo di Parkinson. I nostri pazienti, infatti, provengono da diverse regioni per ricevere qui cure altamente specializzate". Sanita´ E Spending Review - L´assessore Bresciani non ha perso l´occasione per ribadire le critiche ai cosiddetti tagli longitudinali previsti dalla ´spending review´ del Governo: "La razionalizzazione dei costi - ha detto l´assessore regionale - va tradotta e collocata nei territori: il rapporto tra costi di produzione e servizi offerti ai cittadini non è uguale in tutte le regioni d´Italia". "La nostra Regione, insieme a Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Marche ha i conti a posto, è una delle regioni più virtuose ma questo al Governo non interessa: la riduzione dei costi della sanità - ha spiegato Bresciani - massacra chi si è comportato bene, con i bilanci in pareggio, riducendo i trasferimenti statali e dunque penalizzando chi ha lavorato bene mentre ci sono regioni che hanno prodotto buchi colossali per curare non sempre adeguatamente i cittadini". |
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PUGLIA: CONTROPROPOSTE DEI CARDIOLOGI RECEPITE E CONDIVISE NEL PIANO RIENTRO
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Bari, 10 luglio 2012 - L’assessore alle Politiche della Salute, Ettore Attolini comunica che le “controproposte dei cardiologi” – così come nel titolo dell’articolo pubblicato il 9 luglio dalla Gazzetta del Mezzogiorno – sono state, in realtà, individuate e condivise dal tavolo tecnico per la cardiologia, promosso dall’Ares ormai già da quattro anni. Lo stesso, infatti, ha prodotto risultati ampiamente positivi che hanno di fatto ispirato le fasi tecniche preliminari del piano di rientro, dove si sono condivise con le direzioni aziendali le linee di indirizzo. Di tali risultati positivi ne sono testimonianza le audizioni delle società scientifiche cardiologiche registrate in data odierna dalla commissione salute del Consiglio regionale. E quindi, alla luce dell’ampia condivisione registrata tra i tecnici dell’Agenzia, dell’Assessorato e i cardiologi pugliesi sullo sviluppo e miglioramento della rete cardiologica pugliese, lo stesso assessore ha da tempo dato mandato all’Agenzia per sostenere ed incrementare tavoli tecnici per i differenti ambiti specialistici, onde addivenire alla promozione di un sistema assistenziale ampiamente condiviso. |
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LATTOSIO: UN’INTOLLERANZA SCRITTA NEI GENI IN AREA SCIENCE PARK, G&LIFE HA MESSO A PUNTO UN TEST RAPIDO PER SCOPRIRE LA PREDISPOSIZIONE ALL’INTOLLERANZA AL LATTOSIO. |
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Trieste, 10 luglio 2012 - Nel mondo si consumano più di 10.000 litri di latte al secondo. Questo alimento presente nella dieta dell’uomo sin dai primi mesi di vita e fondamentale per le sue proprietà nutritive, può essere tuttavia causa di reazioni allergiche o intolleranze. Secondo il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, l’intolleranza al lattosio, lo zucchero contenuto nel latte, è piuttosto comune, molto diffusa in Asia e in alcune regioni dell’America. In Europa, è più frequente nelle aree mediterranee, tra cui l’Italia, e meno nei Paesi nordici. I più recenti studi scientifici dicono che la causa di questo fenomeno vada ricercata nella genetica. “Di solito un adulto dà per scontato che bere il latte non crei problemi, ma solo benefici - afferma Paolo Gasparini, genetista medico e referente scientifico della G&life, azienda insediata in Area Science Park. In realtà la digeribilità del lattosio è il risultato di una mutazione nel gene della lattasi”. Questa mutazione, comparsa tra i 10.000 e i 6.000 anni fa in alcune zone geografiche, quando l’uomo ha iniziato a integrare il latte nell’alimentazione, era assente nei primi agricoltori europei, come dimostrano le analisi fatte sul Dna estratto da scheletri umani risalenti al Neolitico. L’intolleranza al lattosio è principalmente dovuta al deficit di produzione delle cellule intestinali del duodeno della lattasi, enzima deputato alla scissione del lattosio in glucosio e galattosio; si manifesta con disturbi gastroenterici che compaiono all´ingestione di alimenti contenenti questo zucchero. Diventa quindi fondamentale verificare in modo rapido e semplice se si è predisposti a tale patologia. Per rispondere a questa esigenza G&life, azienda che opera nei settori di nutrigenetica e genetica applicata alla nutrizione, ha elaborato un test per riscontrare l’intolleranza al lattosio. Si chiama test g-lacto ( www.Genex.me ), non è diagnostico, tuttavia permette di conoscere la propria predisposizione, che nel 95% dei casi porta a un’intolleranza. È composto da un kit contenente l’occorrente per prelevare un campione di saliva. Una volta seguite le istruzioni, il tutto va spedito presso i laboratori di G&life, dove viene analizzato. L’idea di realizzare un test rapido e alla portata di tutti è nata dai risultati emersi dalle analisi genetiche effettuate nei laboratori di G&life. “L´analisi dei nostri dati ha confermato che la frequenza di non-persistenza della lattasi è molto alta – sottolinea Gasparini – Il 60% dei soggetti analizzati è risultato predisposto all´intolleranza. Tuttavia il dato più eclatante è che il 75% di coloro che sono predisposti non sanno di esserlo: i sintomi sono così variabili che non sono spesso sufficienti a far sospettare un´intolleranza.” |
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IRCCS CROB: MEDICINA NUCLEARE TRA I 10 CENTRI SELEZIONATI AIMN |
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Potenza, 10 luglio 2012 - L´unità Operativa Complessa di Medicina Nucleare dell´Irccs Crob di Rionero in Vulture è entrata a far parte dei dieci centri a livello nazionale in possesso dei requisiti di idoneità richiesti dall´Associazione Italiana di Medicina Nucleare per la prima fase del percorso di applicazione del modello di accreditamento Aimn – Bureau Veritas. A comunicarlo è la stessa associazione che nella seduta del consiglio di amministrazione del 31 maggio ha deliberato la graduatoria con l´elenco dei dieci centri di medicina nucleare italiani selezionati tra gli oltre trecento operanti in Italia. Si tratta - spiega una nota - di un percorso che porterà ad un´ulteriore certificazione di qualità per la medicina nucleare dell´Irccs Crob, diretta da Giovanni Storto, che dal 2009 ha il riconoscimento En Iso 9001:2008 Tuv Austria, nonché l´accreditamento presso l´Eanm-european Union of Medical Specialists. Il modello di accreditamento Aimn, che rappresenta il riferimento in Italia delle attività di medicina nucleare ed imaging molecolare, si propone di definire i requisiti necessari per garantire un alto livello di qualità, sicurezza, efficacia e sostenibilità delle attività svolte nelle strutture di Medicina Nucleare. L´uoc di medicina nucleare dell´Irccs Crob è in grado di offrire all´utenza prestazioni di diagnostica medico nucleare convenzionale (scintigrafie), Tomoscintigrafie Pet -Tc e degenze protette per la terapia radiometabolica. |
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TRENTO: APSS: NOMINATO IL DIRETTORE DELLA MEDICINA NUCLEARE INCARICO A FRANCA CHIERICHETTI |
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Trento, 10 luglio 2012 - Franca Chierichetti è il nuovo direttore dell’unità operativa di medicina nucleare dell’ospedale di Trento. La professionista, nominata il 6 luglio dal direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, Luciano Flor, è stata scelta, sulla base di una rosa di candidati idonei selezionati da un’apposita commissione, in virtù della sua esperienza professionale e delle ottime competenze organizzative e gestionali maturate. L’incarico di direttore avrà durata quinquennale. Franca Chierichetti è nata Genova il 16 gennaio 1957. Si è laureata in medicina e chirurgia all’Università degli studi di Padova nel 1987 dove si è specializzata in medicina nucleare. Ha svolto l’attività professionale nella disciplina medicina nucleare lavorando dal 1989 all’Ussl 8 della Regione Veneto dove ha ricoperto vari incarichi di responsabilità in ambito gestionale e professionale. È stata titolare dell’incarico di professionale «Modulo di diagnostica Pet». Da gennaio 2002 è direttore dell’unità operativa di medicina nucleare dell’ospedale di Castelfranco Veneto. La dottoressa Chierichetti ha effettuato oltre 45 mila esami di cui almeno 30 mila Pet e si è occupata, anche con produzione scientifica, della diagnostica neurologica Spect e Pet. Dal 2002 effettua prestazioni di terapia con radioiodio. La professionista vanta una corposa attività scientifica composta da 191 pubblicazioni, tra cui otto capitoli di libri e numerosi lavori pubblicati su varie riviste nazionali e internazionali. Dal 2008 fa parte del gruppo europeo Eortc (European organisation for research and treatment of cancer) per l’applicazione della diagnostica Pet nei linfomi. Ai fini di addestramento ha frequentato il centro Pet dell’Istituto San Raffaele di Milano, il Northern Pet Imaging Center di Sacramento, il centro Pet del National Institute of Health di Washington e l’Università Johns Hopkins di Los Angeles. È stata docente e relatrice in numerosi corsi e convegni sulle tematiche di competenza. |
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TRENTO, STANZIATI 15 MILIONI PER L´ACQUISTO DI ATTREZZATURE E PROTESI |
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Trento, 10 luglio 2012 - Sono 15.470.000 euro i soldi stanziati dalla Provincia autonoma di Trento per l´acquisto di attrezzature sanitarie a favore dei vari distretti sanitari e degli ospedali trentini. Nel dettaglio il 6 lugli ola Giunta, su proposta dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, ha messo a disposizione dell´Azienda provinciale per i Servizi sanitari lo stanziamento destinato a coprire i costi per l´acquisto di nuove attrezzature sanitarie (ecografi, attrezzature di ostetricia, mammografi, trapani ortopedici, ecocardiografo, letti per degenza) economali e di presidi protesici. La giunta provinciale ha approvato nella seduta odierna il Programma acquisti 2012 dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di attrezzature sanitarie, economali e presidi protesici. L´investimento complessivo è di 15,470 milioni di euro, diviso in presidi protesici (3 milioni di euro), attrezzature economali (4.818.100 euro, fra cui tecnologie informatiche, arredi ed attrezzature varie) e attrezzature sanitarie (7.651.900 euro). Si tratta di investimenti destinati a migliorare la qualità del servizio sanitario provinciale sia negli ospedali del Servizio ospedaliero provinciale che nei Distretti sanitari delle zone periferiche con l´acquisto di nuove apparecchiature. La lista comprende ecografi, attrezzature di ostetricia, mammografi, trapani ortopedici, ecocardiografi, letti per degenza e anche uno speciale sistema per la chirurgia robotica, del costo di 2,5 milioni di euro, destinato al presidio di Trento. |
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SANITÀ, DA GIUNTA REGIONALE FONDI PER AMPLIAMENTO DEA SAN CAMILLO
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Roma, 10 luglio 2012 - Via libera dalla Giunta Polverini ai fondi per l’ampliamento del Dea dell’ospedale San Camillo Forlanini. La delibera approvata stanzia 467mila euro destinati all’azienda ospedaliera per risolvere le criticità dovute agli spazi ristretti del pronto soccorso rispetto al numero di paziente visitati. L’intervento prevede un ampliamento di circa 500 metri quadrati al piano rialzato con la realizzazione di una boarding area di 18 posti letto e un posto letto isolato, oltre a locali per infermieri, di servizio e di attesa. La nuova area sarà collegata al pronto soccorso, attraverso due monta letti, e alla medicina d’urgenza mediante un nuovo accesso orizzontale. “Con questo provvedimento rispondiamo ad una richiesta del San Camillo, che al momento non può accedere ad altre fonti di finanziamento, dettata dall’urgenza di realizzare l’ampliamento del Dea” - spiega la presidente Renata Polverini. “Naturalmente, prima dell’erogazione dei fondi dei fondi, si procederà alla valutazione del progetto esecutivo presentato dal San Camillo verificandone, ai fini dell’approvazione, la necessaria coerenza con il Piano di rientro e dopo il parere del Nucleo di Valutazione regionale”. |
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FORMAZIONE: SICILIA ISTITUISCE COMITATO INDIRIZZO E CONCERTAZIONE |
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Palermo, 10 luglio 2012 - L´assessore regionale all´Istruzione e alla Formazione professionale Accursio Gallo ha istituito con decreto un comitato di indirizzo e concertazione allo scopo di promuovere, implementare e monitorare le iniziative nel settore della Formazione Professionale. L´istituzione del comitato e´ il primo atto formale del neo-assessore alla Formazione ed ha l´espressa missione di realizzare il pieno coinvolgimento dei soggetti istituzionali responsabili delle attivita´ di programmazione e delle parti sociali. Il comitato, inoltre, avra´ il compito di supportare l´attivita´ del Dipartimento nello svolgimento delle proprie funzioni e responsabilita´ di indirizzo politico-amministrativo, per garantire la massima trasparenza dell´azione amministrativa a sostegno di quanti operano nel settore della Formazione Professionale. |
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SPENDING REVIEW, LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE “DRAMMATICAMENTE PREOCCUPATA” PER LE DECISIONI DEL GOVERNO NEL SETTORE DELLA SANITÀ”. |
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Ancona, 10 luglio 2012 - La Giunta regionale delle Marche è “drammaticamente preoccupata per le conseguenze nei servizi sanitari locali determinate dal decreto di revisione della spesa pubblica adottato dal Governo nazionale. Dobbiamo essere uniti e compatti per contrastare le pesanti ricadute che si avranno nei nostri territori”. L’esecutivo si è riunito ieri , alla presenza del presidente Gian Mario Spacca, per approfondire le conseguenze e le implicazioni del provvedimento nazionale che abbassa a 3,7 i posti letto per mille abitanti (di cui lo 0,7 per la riabilitazione e la lungodegenza). Un provvedimento che si aggiunge alle altre manovre introdotte e alle altre azioni di contenimento della spesa, operate dai precedenti governi, determinando un quadro “fosco e allarmante”. La situazione, secondo la Giunta regionale, “va affrontata e gestita in stretta sintonia con le amministrazioni locali, superando campanilismi e incomprensioni che non giovano alla salvaguardia del sistema sanitario e dei servizi territoriali ai cittadini fino a ora assicurati. La preoccupazione maggiore riguarda i paventati tagli lineari alla spesa, che potranno essere imposti dal Governo centrale per riequilibrare i conti, determinando conseguenze gravissime per la popolazione marchigiana in termini di programmazione sanitaria”. La Giunta ha ribadito che la strada da percorrere è quella dei “costi standard”, mentre a livello locale è necessario accelerare sulla riorganizzazione dei sistema socio sanitario per Area vasta, così come previsto dalla normativa di riordino regionale. L’obiettivo è quello di definire i piani di Area vasta entro il 20 luglio, con la prevista riduzione contenuta a 159 posti letto. Il traguardo va raggiunto “con la piena collaborazione dei territori. Non è più tempo di alzare barricate, occorre remare tutti nella stessa direzione, perché lo scenario nazionale non è rassicurante e particolarmente penalizzante anche per le Marche, unica Regione italiana ad avere i conti in equilibrio. Occorre, indubbiamente, riequilibrare la spesa pubblica, eliminare gli sprechi, riorganizzare i servizi. È quello che abbiamo intrapreso da tempo e consolidato con il processo di riforma in atto. Ora tutto viene rimesso in discussione dalla modalità dei tagli nazionali, per cui è necessario una risposta coesa e unitaria di tutti i territori, per continuare a essere i protagonisti dei processi di riforma sanitaria, usufruendo di servizi adeguati e localmente rispondenti alle esigenze della comunità”. |
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ELISOCCORSO, DE FILIPPO: SANITÀ LUCANA SEMPRE PIÙ COMPETITIVA |
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Potenza, 10 luglio 2012 - “In Sanità si ha il dovere di migliorare continuamente il livello delle prestazioni, lo si ha per il sacro rispetto alla vita ma anche per un bilancio sociale poiché solo un sistema sanitario affidabile può essere un sistema sanitario produttivo. Pertanto, anche in questo momento, siamo convinti che la strategia migliore sia quella del potenziamento”. Il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha spiegato così la scelta di attivare l’elisoccorso notturno del 118. “Sono diversi i programmi che la Basilicata, nonostante le difficoltà, ha attivato e che sta cercando di portare avanti mantenendo standard qualitativi alti, dagli screening di prevenzione alla campagna diagnostica e terapeutica dell’Ima. Con questa nuova iniziativa - ha aggiunto - cerchiamo di accrescere maggiormente la sicurezza di tutti i lucani puntando ancora una volta sul fattore tempo come elemento fondamentale per offrire una rete di soccorso sempre più efficace. I lucani possono stare certi che le manovre a cui siamo obbligati per ridurre i costi possono incidere sui modelli organizzativi, ma non sulle qualità delle prestazioni sanitarie per le quali l’indirizzo è e resta quello del continuo miglioramento”. |
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SDS SUD EST: DAL 9 LUGLIO E’ ATTIVO IL NUMERO VERDE 800301337 PER TUTTI I COMUNI DELLA ZONA FIORENTINA SUD EST PER OFFRIRE SOSTEGNO AGLI ULTRA SETTANTACINQUENNI
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Firenze, 10 luglio 2012 - La Sds Sud Est informa che da lunedì prossimo, 9 luglio e fino al 2 settembre, in tutti i Comuni della zona ((Bagno a Ripoli, Barberino Val d’Elsa, Figline Valdarno, Greve in Chianti, Impruneta, Incisa Val d’Arno, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Casciano Val di Pesa, San Godendo, Tavarnelle Val di Pesa), è presente il progetto regionale Estate Sicura Anziani. Si tratta di un progetto che prevede una serie di interventi a favore dei cittadini ultrasettantacinquenni, per contrastare i disagi e le difficoltà causate dall’ innalzamento della temperatura nel periodo estivo. Sono infatti, le persone anziane quelle che hanno condizioni fisiche generalmente più compromesse e l’organismo può esser meno efficiente nel compensare lo stress da caldo e rispondere adeguatamente ai cambiamenti di temperatura. Il progetto ha attivato un numero verde gratuito 800.301.337, che sarà in funzione tutti i giorni (compresa la Domenica) dalle 9 alle 21, dove si possono richiedere informazioni e fare segnalazioni. In particolare questo centralino offre un sostegno sociale e sorveglianza attiva. Nello specifico, prevede eventuali visite e contatti periodici, aiuto nelle azioni quotidiane e nella cura personale (compagnia, disbrigo pratiche, consegna spesa e pasti a domicilio, aiuti nei servizi a domicilio, interventi di ospitalità diurna, ecc.). Estate Sicura Anziani nasce ad integrazione e sviluppo delle attività socio-sanitarie nell’ambito della Sds Sud Est in collaborazione con i Medici di famiglia, le Associazioni di Volontariato, le Cooperative Sociali e le Reti di Solidarietà locali. Consigli Per Gli Anziani - “Il Decalogo Per Battere Il Caldo” - 1. Per compensare la perdita di sodio, senza affaticare l’apparato digerente, è bene mangiare poco, preferendo il pesce alla carne e il formaggio fresco a quello stagionato. Pasta sì ma solo una volta al giorno e senza esagerare, inoltre è bene limitarsi alla crosta del pane, per evitare i grassi contenuti nella mollica. 2. Bere spesso, almeno dieci bicchieri d’acqua al giorno. Bere anche il tè, mentre sono da evitare le bevande gassate (specie se contengono caffeina) e troppo caffè: sono diuretiche e causano una perdita di liquidi anziché rimpiazzarli. 3. Vietato l’alcool, che è un vasodilatatore e aumenta la frequenza cardiaca, con tutti i rischi che derivano per persone avanti negli anni. 4. No alle bevande ghiacciate: il pericolo congestione è dietro l’angolo. 5. Bene i frullati, sorbetti e gelati alla frutta. Gli esperti mettono in guardia però da quelli alla crema: dopo una sensazione iniziale di fresco, questi dolci ricchi di burro e più pesanti, provocano più sete. 6. L’afa si può combattere anche con gli abiti: quando fa più caldo è bene preferire le fibre naturali, come lino e cotone, perché il sintetico scalda. 7. Quando si va fuori casa, poi, è bene coprirsi il capo e fare attenzione agli occhi: le congiuntiviti sono in agguato; mai dimenticare gli occhiali da sole. 8. Nei giorni più torridi è meglio uscire di casa solo al mattino presto e dopo il tramonto, arieggiare la casa nelle prime ore del giorno e poi chiudere vetri e imposte. 9. Occhio ai condizionatori: sono utili, ma è bene non creare uno sbalzo di temperatura troppo elevato (al massimo cinque o sei gradi). Gli anziani dovrebbero evitare il ventilatore, che aumenta la disidratazione. Bene, invece, il deumidificatore. 10. Se si prova una sensazione di svenimento o mancamento, è bene distendersi subito, se possibile, in ambiente fresco e rimanere un po’ a riposo. |
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UMBRIA, RESIDENZE ANZIANI AUTOSUFFICIENTI: AL VIA CENSIMENTO STRUTTURE FUNZIONANTI |
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Perugia, 10 luglio 2012 - Mentre la "Disciplina in materia di autorizzazione al funzionamento dei servizi socio assistenziale a carattere residenziale e semiresidenziale per le persone anziane autosufficienti", continua l´iter per la definitiva approvazione in Consiglio regionale, la Giunta regionale dell´Umbria su iniziativa della vicepresidente, Carla Casciari, ha approvato i criteri per il censimento delle strutture esistenti sul territorio. "Il regolamento preadottato dalla Giunta regionale - ha detto la vicepresidente - prende in esame anche le strutture residenziali e semiresidenziali per anziani autosufficienti già operanti nel territorio regionale, dettando specifiche disposizioni al fine di adeguare l´autorizzazione provvisoria rilasciata dal Comune in cui è situata la struttura, ai nuovi requisiti richiesti dal regolamento. In particolare le strutture e i servizi dovranno presentare una domanda di autorizzazione al funzionamento, per la verifica del rispetto dei requisiti minimi previsti dal regolamento, la quale viene assoggettata alla stessa procedura prevista dal regolamento per le strutture di nuova costituzione, fatta eccezione per quanto concerne la verifica di congruenza con la programmazione sociale di territorio. La disciplina - ha aggiunto - prevede per le strutture già funzionanti sul territorio regionale, che non possiedono i requisiti gestionali, organizzativi o i requisiti strutturali previsti per il rilascio dell´autorizzazione, tempi e modalità per l´adeguamento. Per garantire quindi, un sistematico processo di adeguamento il regolamento pone in capo alla struttura regionale competente il ´governo´ dell´intero percorso con il compito di monitorare il rispetto dei termini previsti". Sarà compito del Servizio regionale competente di effettuare la comunicazione formale alle strutture circa la nuova regolamentazione e, conseguentemente, dare avvio al monitoraggio del processo di adeguamento ai requisiti richiesti dal regolamento, che dovranno effettuare le strutture socio assistenziali residenziali e semiresidenziali per anziani operanti nel territorio regionale. Entro termini ben definiti, tutte le strutture interessate dovranno provvedere alla presentazione della domanda di rilascio di una nuova autorizzazione al funzionamento all´A.t.i competente per territorio, alla luce di quanto previsto dal regolamento, e contestualmente dovranno presentare il piano di adeguamento ai requisiti gestionali, funzionali e strutturali richiesti. "Alla luce di questo adempimento - ha precisato la vicepresidente - diventa ancora più necessario procedere ad un nuovo censimento e ad un monitoraggio delle strutture presenti sul territorio regionale. Gli uffici regionali quindi somministreranno una scheda di rilevazione per l´individuazione del possesso o meno dei seguenti requisiti richiesti dal regolamento regionale che dovrà tener conto della situazione anagrafica della struttura, del possesso dei requisiti di funzionamento del servizio, delle prestazioni e dei servizi erogati, della capacità ricettiva, della dotazione di personale, delle qualifiche professionali possedute, della tipologia di contratti di lavoro, dei requisiti strutturali". Concludendo Casciari ha illustrato i dati relativi alla popolazione anziana umbra, "numeri e valutazioni - ha detto - che confermano l´importanza di una programmazione puntuale in meteria, visto che tra i temi che riguardano la grande rivoluzione demografica in atto nel nostro Paese da qualche decennio un ruolo di primo piano va indubbiamente assegnato alla radicale trasformazione della struttura per età della popolazione". "In proposito - ha aggiunto - i dati illustrano in modo evidente le tendenze che ci si aspettano nel prossimo futuro. Se infatti la popolazione degli ultra 65enni (i nonni) supera già adesso oltre mezzo milione quella con meno di 20 anni (i nipoti), stime accreditate mostrano come tra vent´anni il divario potrebbe superare i 6 milioni; nel contempo sembra prospettarsi, poco prima del 2030, anche il sorpasso numerico della popolazione ultraottantenne (i bisnonni) su quella con meno di dieci anni (i pronipoti)". In Umbria la popolazione anziana con età superiore ai 65 anni è passata dal 12,4per cento del 1971 al 23,1 per cento del 2011. Inoltre, all´interno della composita componente anziana, cresce il numero dei grandi anziani poiché l´aumento della speranza di vita rende maggiori le probabilità di raggiungere età molto avanzate. La quota delle persone con più di 75 anni è passata in Umbria dal 4,4 per cento del 1971 all´odierno 11 per cento. In termini assoluti i grandi anziani sono oltre 100.000 e in prevalenza donne (62 per cento). L´analisi della struttura per età della popolazione umbra al primo gennaio 2011, considerata su tre fasce di età è così distribuita: giovani tra 0 e 14 anni, 12,9 per cento, adulti di età compresa tra i 15 e i 64 anni (64per cento), anziani con 65 anni di età, 23,1 per cento. "Alla luce di questi numeri così importanti - ha concluso la vicepresidente Casciari - e per rispondere ai mutati bisogni delle persone anziane e delle loro famiglie, diventa fondamentale la qualificazione della rete dei servizi dedicata e ciò assume maggior senso in vista del progressivo invecchiamento della popolazione umbra, con un aumento della quota di popolazione di età superiore ai 65 anni, la progressiva femminilizzazione della popolazione stessa con circa i 2/3 dell´universo anziani composto da donne, la modificazione della struttura familiare con l´aumento delle famiglie uni-personali, per circa 2/3 composte da persone di età superiore ai 60 anni, l´aumento della quota di anziani che vivono da soli, soprattutto donne ultra ottantenni". |
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SICILIA: INVALIDITA´ E 104,INTESA CON INPS PER UN SISTEMA MIGLIORE |
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Palermo, 10 luglio 2012 - Importanti novita´ nelle procedure di accertamento delle invalidita´ civili e dell´handicap grazie a un protocollo d´intesa firmato il 6 luglio dall´assessore regionale per la Salute Massimo Russo e il direttore regionale dell´Inps, Sandra Petrotta. L´obiettivo e´ quello di rendere efficiente e trasparente l´intero processo burocratico che presentava numerosi punti deboli e che costringeva gli utenti a lunghe attese. Il protocollo prevede anche l´intensificazione dei controlli dei requisiti sanitari per il riconoscimento dei benefici della legge 104 al personale in servizio nelle aziende del Servizio sanitario regionale, "settore nel quale - ha ammesso Russo - vengono segnalati alcuni abusi". Le principali novita´ inserite nel protocollo, sono l´obbligo di non superare il limite di venticinque visite per ciascuna seduta di Commissione; l´obbligo di sottoporre ad unica visita i soggetti che avanzano richieste diverse di accertamento dello stato invalidante; l´obbligo per tutte le Commissioni mediche di utilizzare la procedura telematica predisposta dall´Inps per la redazione e l´invio telematico dei verbali attestanti l´esito della visita collegiale; l´obbligo di allegare al verbale, in formato elettronico, tutta la documentazione sanitaria presentata dall´utente; l´obbligo di incrementare il numero delle sedute settimanali per smaltire le richieste nei termini previsti ed evitare il ricorso a contenziosi da parte dei cittadini. L´inps si impegna ad assicurare la massima partecipazione dei propri medici nelle sedute delle Commissioni per evitare che il cittadino debba essere regolarmente sottoposto a seconda visita, con evidenti disagi e rallentamenti delle procedure. L´inps provvedera´ anche a fornire eventuale supporto informatico. "Grazie alla collaborazione con l´Inps - ha dichiarato l´assessore Russo - snelliremo le procedure burocratiche e smaltiremo gli arretrati agevolando i cittadini che devono spesso sopportare ritardi e inefficienze causati anche da una certa approssimazione organizzativa. Con questo provvedimento rendiamo obbligatoria la procedura telematica che non tutte le commis-sioni adottavano e daremo trasparenza e omogeneita´ alle pratiche permettendo la tracciabilita´ del provvedimento e la contrazione dei tempi del giudizio definitivo. Fissando a 25 il numero massimo delle visite giornaliere eviteremo le lunghe attese e favoriremo visite mediche piu´ approfondite, prevedendo al tempo stesso un numero maggiore di sedute delle commissioni mediche. La presenza stabile di un medico dell´Inps alle riunioni delle commissioni evitera´ tra l´altro inutili duplicazioni del lavoro. E´ un provvedimento che va nella direzione della "sburocratizzazione sanitaria" che ritengo un presupposto fondamentale per un migliore rapporto tra i cittadini e le istituzioni". |
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LA VALLE D’AOSTA OSPITA IL RITIRO DEGLI ARBITRI DI CALCIO DELLA FEDERAZIONE RUSSA |
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Aosta, 10 luglio 2012 - L’assessorato regionale del turismo, sport, commercio e trasporti comunica che martedì 10 luglio, alle ore 17, al Foyer du fond di Brusson verrà presentato, dal Sindaco Giulio Grosjacques e dall’Assessore regionale al turismo Aurelio Marguerettaz, il ritiro di preparazione per la prossima stagione agonistica degli arbitri di calcio della Federazione russa, che seguono gli incontri della massima divisione. Il ritiro in Valle d’Aosta coinvolgerà 64 arbitri, che saranno seguiti dall’italiano Roberto Rosetti, ex direttore di gara e dirigente arbitrale italiano. |
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LA VALLE D’AOSTA ASPETTA I BIANCONERI: LA JUVENTUS IN RITIRO A CHATILLON/SAINT-VINCENT DAL 12 AL 23 LUGLIO |
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Aosta, 10 luglio 2012 - Nove sono gli anni trascorsi dall’ultimo ritiro della Juventus in Valle d’Aosta. Come nove sono state le stagioni in cui la squadra di Marcello Lippi (dal 1995 al 1999 e dal 2001 al 2004) e di Carlo Ancelotti (1999/2001) ha preparato Campionato e Coppe ai piedi del Cervino. Tutto è comunciato il 18 luglio 1995 quando i bianconeri capitanati da Gianluca Vialli sbarcarono per la prima volta a Châtillon e lì posero le basi per la conquista della Champions League e della Supercoppa italiana. Fu l’inizio di un ciclo memorabile che portò alla conquista di 4 Scudetti (1996/97, 1997/1998, 2001/02, 2002/03), 4 Supercoppe italiane (1995/97, 2002/03), 1 Supercoppa intercontinentale (1996), 1 Coppa campioni (1995/96) e 1 Supercoppa europea 1996. Furono gli anni in cui Del Piero, Zidane, Nedved, Vialli, Ravanelli, Ferrara e Buffon, per citarne alcuni, scrissero alcune delle pagine più belle della storia juventina, tutte con un prologo comune: la Valle d’Aosta. E quest’anno, la Vecchia Signora torna a Châtillon/saint-vincent con al petto un tricolore tanto inaspettato quanto meritato, per provare a riaprire un ciclo vincente. Le premesse perché ciò accada ci sono tutte, anche perché nell’organizzazione del ritiro, che dal 12 al 23 luglio vedrà impegnati gli uomini di Conte al centro sportivo di Châtillon, nulla è stato lasciato al caso. E se sarà il capitano di mille battaglie a caricare i suoi uomini, compito della Valle d’Aosta, e in particolare di Châtillon e di Saint Vincent, sarà quello di prendersi cura del dodicesimo uomo, i tifosi bianconeri, assolutamente determinanti, con il loro tifo e il loro calore, nella conquista del titolo 2011/12. Nei momenti in cui i campioni non solcheranno il prato del Centro sportivo, il popolo bianconero al seguito della squadra potrà trovare innumerevoli occasioni di svago. Infatti, oltre alla possibilità di seguire tutti i giorni gli allenamenti dei propri beniamini presso lo stadio Brunod di Châtillon (mattina con inizio ore 10:00/10:30 e pomeriggio ore 17:00/17:30) e di assistere il 17 luglio (ore 17:00) allo stadio Perucca di Saint-vincent, alla prima uscita stagionale dei Campioni d’Italia contro una rappresentativa valdostana, il programma dell’estate valdostana si preannuncia assai nutrito e di livello. In particolare a Saint-vincent, dove le 150enarie terme Fons Salutis si sono appena rifatte il look (è di giugno l’apertura del nuovo stabilimento termale di Saint Vincent), tutto il giorno, sino a sera, ci sarà la possibilità di ritemprarsi con sedute di massaggi e getti d’acqua, rilassandosi al sole, all’interno di un solarium naturale. Info: www.Termedisaintvincent.it Per non dimenticare il Casino di Saint-vincent dove sarà possibile divertirsi, magari giocando i numeri del modulo vincente 3-5-2. Non mancano neppure le possibilità di svago per i più sportivi con l’apertura degli impianti di risalita di Breuil-cervinia, le escursioni nella splendida valle del Cervino, o le discese mozzafiato in mountain bike all´ombra della grande becca dove sono stati disegnati vari tracciati di mtb family e di free-ride serviti dagli impianti di Cime Bianche Laghi (a 2.900 m) e di Plan Maison (a 2.500 m). Info: www.Cervinia.it Coloro che invece desiderano abbinare l’aspetto sportivo a quello culturale, non mancheranno di visitare i celebri castelli ed i manieri medievali presenti nel fondo valle (Castello di Ussel a Châtillon, Castello di Fénis, Castello di Issogne, Castello di Verrès siti negli omonimi comuni nei pressi di Châtillon e Saint Vincent) o di entrare all’interno delle mura romane che racchiudono il centro storico di Aosta, un tempo Augusta Praetoria. Per i tifosi, amanti della buona musica, l’occasione è sicuramente ghiotta con il ricco programma di Musicastelle e con il concerto della rockstar Lenny Kravitz (16 luglio - Aosta) che faranno da degna colonna sonora al ritiro dei Campioni. Sul palco del Forte di Bard per le sei esibizioni di Musicastelle in Blue e negli anfiteatri naturali più panoramici della regione per i quattro appuntamenti di Musicastelle outdoor, si alterneranno, fra gli altri, Malika Ayane (12 luglio Morgex), Dee Dee Bridgewater (14 luglio – Forte di Bard), Dolcenera (18 luglio Saint-christophe) e Francesco Renga (22 luglio – Bionaz) Infine, ma sicuramente non ultima, l’enogastronomia di qualità abbinata ad una ricettività di alto livello che ha portato alla formulazione di una serie di pacchetti vacanza di durata variabile e, soprattutto, per tutte le tasche. Tutte le informazioni sul ritiro: www.Lovevda.it Per acquisto biglietti allenamenti e partita amichevole: www.Valledaostaspettacoli.it Per prenotazione soggiorni a condizioni speciali: www.Liberitutti.net |
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SPORT: REGIONE INCONTRA ATLETI FVG AD OLIMPIADI LONDRA |
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Trieste, 10 luglio 2012 - Ha fatto i migliori auguri a tutti e osservato con un sorriso che, se l´importante è partecipare, qualche medaglia che sottolinei la presenza del Friuli Venezia Giulia a "Londra 2012" non potrà che far piacere. Così il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha salutato gli atleti del Friuli Venezia Giulia pronti a partire per le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Londra, da lui ricevuti il 6 luglio a Trieste assieme all´assessore regionale allo Sport Elio De Anna. Con la rappresentanza della nostra squadra olimpica (il canoista e medaglia di bronzo al valore atletico Daniele Molmenti, la velista Giovanna Micol, Pamela Pezzutto, medaglia d´argento alle Paralimpiadi di Pechino per il tennis da tavolo ed altri) erano presenti anche numerosi dirigenti del mondo dello Sport, a partire da Emilio Felluga, presidente regionale del Coni, che ha consegnato a Tondo e De Anna la maglia azzurra del Comitato, e da Marinella Ambrosio, del Comitato paralimpico italiano del Friuli Venezia Giulia, che ha dato loro il nuovo vessillo del Cip. Il presidente si è rivolto in particolare "a coloro che parteciperanno alle Paralimpiadi, perché portano il valore aggiunto della loro tenacia e della loro capacità di mettersi comunque in discussione", ma a tutti, ha detto, "siamo orgogliosi di voi, ci auguriamo di vedervi sul podio ma soprattutto auspichiamo che continuiate ad essere amici e squadra, che è la cosa più importante". Poi un altro accenno ai risultati positivi di una vittoria sportiva: "il 2 a 1 dell´Italia sulla Germania ha dato una scossa di adrenalina non solo al sistema sportivo - ha osservato - ma anche all´economia, alla voglia di ripartire con fiducia rispetto agli obiettivi che possiamo permetterci di raggiungere in questo momento". Il presidente ha anche ringraziato Felluga, tutto il Coni del Friuli Venezia Giulia e, più in generale, quanti si impegnano a promuovere lo sport, "spesso gratuitamente e a volte spendendo di tasca propria, in quanto sono persone che dedicano le proprie energie a far crescere il senso di comunità", ma ha rivolto il suo ringraziamento anche "agli istituti finanziari che vi sono vicini, perché senza quattrini non si va da nessuna parte ed il sistema pubblico da solo non ce la fa". "Sono molte le discipline rappresentate dai nostri atleti - ha notato a sua volta De Anna - e ciò testimonia il lavoro fatto negli ultimi 15 anni assieme alle Federazioni sportive regionali, a partire dalla legge sul talento atletico, lungimirante perché ha consentito di sostenere gli atleti quando non sono ancora campioni ma già dimostrano le loro capacità, garantendo tra l´altro alle donne quella pari opportunità che ha portato oggi lo sport italiano ad esprimersi a livello internazionale più al femminile che al maschile". Infine l´assessore allo Sport ha sottolineato che "al loro fianco ci sono 5 tecnici ed un giudice di gara ad ulteriore testimonianza del fatto che si tratta di atleti di primo piano" ma anche la presenza di "tanti presidenti di Federazione che, pur non avendo nessuno da inviare a Londra, sono qui per testimoniare che l´incontro odierno riguarda anche loro, perchè l´Olimpiade è come la pioggia, quando arriva è per tutti". |
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TORNEO DELLE REGIONI, RAGAZZE LOMBARDE CAMPIONI D´ITALIA
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Milano, 10 luglio 2012 - "Faccio i miei complimenti alle ragazze, che hanno messo in mostra una pallavolo spettacolare e molto efficace, mantenendo sempre il controllo del gioco, e al loro allenatore, che in poco tempo è riuscito a creare e amalgamare un gruppo vincente". Così l´assessore regionale allo Sport, Luciana Ruffinelli, si congratula con le ragazze lombarde che ad Abano Terme si sono laureate campionesse d´Italia under 15. "Auguro a tutte che questo risultato - continua Ruffinelli - sia di buon auspicio per il futuro della loro carriera sportiva e credo che questa sia un´ulteriore dimostrazione della bontà del lavoro che le società lombarde stanno svolgendo ormai da molto tempo". "Regione Lombardia - conclude l´assessore - guarda con orgoglio all´impegno di tutti coloro, atleti, allenatori, dirigenti e società dilettantistiche, che si sono impegnati e si impegnano per mantenere la pallavolo lombarda ai massimi livelli e, anche in futuro, non farà mancare il proprio supporto al movimento". |
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