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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Ottobre 2012 |
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L´UNIONE EUROPEA TRA LA CRISI E LA SPERANZA DEL FUTURO TRE SEMINARI PER GIORNALISTI SULLE ATTUALITÀ DELL´UNIONE EUROPEA |
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Bruxelles, 22 ottobre 2012 - L´unione europea sta attraversando forse la più pesante delle crisi economiche del dopoguerra. E´ un momento in cui la dimensione delle sue politiche sta crescendo sempre di più, mentre il loro impatto sulla vita dei cittadini europei diventa sempre più visibile. Questa crescente importanza si riscontra anche nei mezzi di comunicazione di massa. Ciò che accade a Bruxelles non è più solo appannaggio delle redazioni "esteri" ma è al centro del lavoro di tutti, indiscriminatamente. Perciò la conoscenza di base delle istituzioni, delle regole e delle fonti dell´Unione europea (Ue) è e sarà sempre di più in futuro uno strumento essenziale per il lavoro giornalistico. Con l´obiettivo di fornire elementi utili al formarsi di questa conoscenza e consapevolezza, da ottobre a dicembre 2012, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, l’Ufficio per l´Italia del Parlamento europeo promuoveranno, in collaborazione con l´Associazione Stampa romana e l´Associazione Giornalisti Scuola di Perugia una serie di tre seminari di formazione per i giornalisti, ciascuno dei quali tratterà un tema di attualità del dibattito sull´Ue. Si elencano qui di seguito i tre appuntamenti: 1) Il Mercato unico europeo Roma, giovedì 18 ottobre, ore 10.00 - Sala Spazio Europa - Il Mercato unico compie 20 anni. Sono sicuramente spesi bene, visti i risultati, ma come sempre a questa età c´è ancora strada da percorrere. Sin dal c.D. Rapporto Monti, presentato dall´attuale Presidente del Consiglio italiano su richiesta del Presidente della Commissione Barroso nel 2010, la necessità di rafforzare il Mercato unico europeo per sfruttarne a pieno il potenziale è stata inserita stabilmente nel dibattito politico. Oggi possiamo dire che molti sono stati i vantaggi di cui noi europei possiamo godere, grazie all´apertura di un unico mercato a 500 milioni di consumatori. Tra i vantaggi principali che ciò ha comportato si annoverano la possibilità di viaggiare, lavorare, vivere e fare business liberamente in 27 Paesi, approfittando di servizi di trasporto, di telecomunicazioni, di finanza più efficienti, accompagnati al tempo stesso da maggiore tutela per i consumatori e sicurezza dei prodotti. Il completamento del mercato unico è un esercizio continuo e un elemento centrale dell´agenda europea per la crescita al fine di affrontare l´attuale crisi economica. Perciò la Commissione europea ha adottato l´Atto per il mercato unico Ii, contenente dodici azioni prioritarie che dovranno essere adottate rapidamente dalle istituzioni dell´Ue. Le azioni si concentrano su quattro fattori principali di crescita, occupazione e fiducia: a) reti integrate, b) mobilità transfrontaliera di cittadini e imprese, c) economia digitale e d) azioni che rafforzino la coesione e i benefici a vantaggio dei consumatori. Questo seminario, organizzato nell´ambito della Settimana del Mercato unico in corso in tutta l´Europa tra il 15 e il 20 ottobre, si pone l´obiettivo di presentare ai giornalisti le principali conquiste e le principali sfide. 2) Un bilancio di investimento Giovedì 15 novembre, ore 10.00 - Sala Spazio Europa - Siamo entrati nel vivo del negoziato sul prossimo quadro finanziario dell´Unione europea per il periodo 2014 – 2020. Moltissime le novità; su alcuni quali la Politica agricola comune e la Politica regionale il dibattito è particolarmente intenso. Sebbene di piccole dimensioni, il bilancio dell´Unione europea ha un forte impatto sui cittadini europei. Proponendo un bilancio pluriennale per il periodo 2014-2020, la Commissione intende far fronte alle preoccupazioni di oggi e alle esigenze di domani. La proposta si concentra su finanziamenti prioritari a livello dell´Ue in grado di offrire un valore aggiunto reale: tra le varie novità introdotte, citiamo il Meccanismo per collegare l´Europa, che finanzierà progetti transnazionali nel campo dell´energia, dei trasporti e delle tecnologie dell´informazione per rafforzare l´ossatura del mercato interno; stanziamenti decisamente maggiori per la ricerca e l´innovazione, in modo da investire nella competitività europea; più fondi per i giovani dell´Unione. Il bilancio proposto è al tempo stesso innovativo e mirato: per i prossimi sette anni si propongono 1 025 miliardi di euro in stanziamenti d´impegno (1,05% dell´Rnl Ue) e 972,2 miliardi di euro in stanziamenti di pagamento (1% dell´Rnl Ue). 3) Parole d´ordine: crescita e occupazione Mercoledì 5 dicembre, ore 10.00 - Sala Spazio Europa - La crisi ha rivelato la presenza di gravi problemi e andamenti insostenibili in molti paesi europei. Ha anche evidenziato la forte interdipendenza delle loro economie. Un maggiore coordinamento delle politiche economiche a livello dell´Ue ci aiuterà ad affrontare i problemi emersi e a sostenere la crescita e la creazione di posti di lavoro. Un´agenda economica rafforzata, con una maggiore sorveglianza da parte dell´Ue. Ne fanno parte le priorità e gli obiettivi strategici concordati nell´ambito della strategia Europa 2020; gli impegni aggiuntivi presi dagli Stati membri che partecipano al patto Euro Plus; una maggiore sorveglianza da parte dell´Ue delle politiche economiche e di bilancio nazionali nell´ambito del patto di stabilità e crescita, integrato da nuovi strumenti per affrontare gli squilibri macroeconomici; un nuovo metodo di lavoro – il semestre europeo – per discutere le priorità economiche e di bilancio ogni anno nello stesso periodo. Interventi per salvaguardare la stabilità dell´area dell´euro. Nel 2010 l´Ue ha reagito alla crisi del debito sovrano istituendo a favore degli Stati membri meccanismi di sostegno temporanei, che nel 2013 saranno sostituiti da uno strumento permanente, vale a dire il meccanismo europeo di stabilità (Esm). Le misure di sostegno sono subordinate al risanamento delle finanze e a programmi di riforma rigorosi e sono messe a punto in stretta collaborazione con l’Fmi. Misure per rimediare ai problemi del settore finanziario, di cui sotto. L’iscrizione al corso è gratuita ed è aperta ai giornalisti e agli studenti post-universitari delle Scuole di Giornalismo. Al termine del Corso sarà rilasciato un attestato di frequenza ai giornalisti che abbiano partecipato ad almeno due dei tre incontri in programma. |
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FLORENCE QUEER FESTIVAL, DIECI ANNI DI CULTURA E IMPEGNO SOCIALE JOBRIATH, JON MCNEILL, AUDRIE LORDE PROTAGONISTI SUL GRANDE SCHERMO DEL CINEMA ODEON DI FIRENZE |
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Firenze, 22 ottobre 2012 - Con un programma a cavallo tra fiction e documentario articolato in trenta titoli, prevalentemente pellicole indipendenti e anteprime, dal 25 al 31 ottobre 2012 il Florence Queer Festival, rassegna di cinema, arte, teatro e letteratura a tematica Lgbti diretta da Bruno Casini e Roberta Vannucci, aprirà una finestra sul tema della diversità. Lo farà nel rispetto della sua identità, impegnato socialmente nella diffusione di tolleranza e lotta contro le discriminazioni, senza tralasciare gli aspetti più colorati e divertenti della queer culture. Una formula capace di parlare a un pubblico sempre più numeroso e variegato e di diffondere un messaggio forte e deciso di inclusione e valorizzazione delle minoranze. Per la sua decima edizione il Festival rivestirà per la prima volta il ruolo di apripista della 50 giorni di cinema internazionale a Firenze, la kermesse della Regione Toscana che riunisce i principali festival cinematografici fiorentini. Sul grande schermo del cinema Odeon di Firenze (piazza Strozzi) si avvicenderanno i protagonisti che hanno contribuito a cambiare parti della società con le loro battaglie per l’affermazione dei diritti umani, oltre a personaggi del mondo della musica, dell’arte, della poesia. Come Jobriath, risposta americana a David Bowie e prima rockstar esponente del glam rock anni ’70 a dichiararsi pubblicamente gay, la cui sfortunata carriera sarà raccontata nel documentario Jobriath A.d. Di Kieran Turner (2012). La ricerca di Diana Torr che con i suoi lavori artistici sviscera gli aspetti teorici, artistici e pratici dell’identità sessuale, nel documentario Man for a day di Katarina Peters (2012). Gli anni berlinesi di Audre Lorde, poetessa e attivista statunitense, raccontati attraverso rari video privati nel documentario Audre Lorde – The Berlin years 1984 to 1992 di Dagmar Schultz (2012). Incontreremo l’emblematico Jon Macneill, il gesuita espulso dall’ordine a seguito delle sue battaglie per i diritti delle persone omosessuali, nella prima europea del documentario Taking a chanche on God di Brendan Fay (2011). La proiezione è organizzata in collaborazione con Kairòs, il gruppo di cristiani omosessuali di Firenze. Le nuove generazioni del Libano contemporaneo si battono per superare i tradizionali confini socio-culturali nel film Out Loud di Samer Daboul (2011). Durante il Festival il regista presenterà anche il suo documentario Out Loud the making (2011) che racconta le difficoltà incontrate durante la realizzazione del progetto filmico. Nei film in programma saranno analizzate anche le situazioni sociali che caratterizzano Indonesia, Turchia e Cuba. Fino alla Toscana dove, con una produzione dal basso costruita giorno dopo giorno grazie al contributo della rete, le filmmakers Laura Landi e Giovanna Selis hanno realizzato il documentario Le lesbiche non esistono (2012), denunciando quella che ritengono la forma di discriminazione più subdola e potente: l´invisibilità delle lesbiche nella società. L’inaugurazione del festival sarà affidata alla proiezione in 3D del film Matthew Bourne´s Swan Lake 3D di Ross Macgibbon (2011), versione maschile e iconoclasta del balletto Il lago dei cigni di Tchaikovsky. A chiudere il Festival sarà invece la prima europea di Bear City 2 di Douglas Langway (2012), preceduta dalla premiazione del vincitore del concorso Videoqueer. Una delle novità della decima edizione sarà la sezione Vintage con una selezione di film cult della cinematografia Lgbt come The Celluloid closet (Lo schermo velato), documentario di Robert Epstein e Jeffrey Friedman ispirato all´omonimo libro di Vito Russo sulla rappresentazione dei personaggi gay e lesbici nel cinema statunitense; Love is The Devil di John Maybury, sulla vita dell’artista Francis Bacon. Quest’ultima proiezione è organizzata in collaborazione con Ccc Strozzina – Firenze, in occasione della mostra Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea. Evento collaterale: il Festival presenterà, dal 24 ottobre al 18 novembre, al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, la mostra fotografica dell’artista e attivista sudafricana Zanele Muholi che recentemente ha esposto a dOcumenta 13 – Kassel (opening 24 ottobre ore 19.00). Con il suo lavoro l’artista denuncia razzismo, sessismo, omofobia e violenza di genere, piaghe ampiamente diffuse nel suo Paese. Dal 26 al 31 ottobre, nella saletta specchi del Cinema Odeon, sarà proiettato il documentario Difficult Love, diretto dalla stessa Zanele Muholi con Peter Goldsmind, sulla vita, l’arte e l’impegno politico dell’artista. Programma: Evento inaugurale, 25 ottobre ore 20.30 - A inaugurare la prima serata del Festival sarà la versione 3D del film Matthew Bourne’s Swan Lake 3D di Ross Macgibbon (2011). Il celebre coreografo inglese Matthew Bourne reinterpreta con un corpo di ballo maschile, il Lago dei cigni di Tchaikovsky: lo spettacolo, andato in scena per la prima volta nel 1995 in un teatro del West End di Londra, fu un successo talmente clamoroso che da allora è divenuto il balletto moderno più rappresentato a Broadway, oltre ad incoronare Bourne come uno dei più geniali e premiati coreografi contemporanei. Grazie al 3D l´impatto della performance è amplificato e l´illusione spinge il pubblico a un´immersione profonda tra le coreografie. Presenterà il film il giornalista e critico di danza Sergio Trombetta. Prima del film sarà presentata la performance a cura di Massimo Poccianti “Una primavera particolare” che cattura lo spirito queer presente nella cultura fiorentina fin dal Rinascimento, interpretata da Martina Belloni ed Eugenio E. F. Re. A seguire sarà proiettato il cortometraggio Self defense di Erika e Daniel Beahm. La madrina della serata sarà l’attrice Vittoria Schisano. Evento di chiusura, 31 ottobre ore 20.30 - Il Festival saluterà il pubblico con la premiazione dei vincitori del concorso Videoqueer, dedicato a cortometraggi a tematica Lgbt, che mette in palio 1000 euro, organizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Firenze. Alla premiazione seguirà la proiezione del videoclip contro l’omofobia “Man on fire” dei Novadeaf, brano vincitore del premio Amnesty Emergenti 2012. “Man on fire” è tratto dall’album “Humoresque”, uscito l’8 ottobre per l’etichetta indipendente Dreamingorilla Records. A seguire sarà proiettato per la prima volta in Europa il film Bear City 2 di Douglas Langway (2012), alla presenza del regista, sequel del film-evento 2010 Bear City (spesso definito un Sex and the City gay) sulla comunità degli orsi americani. Un inno alla diversità che fa dei Bears un movimento gay dal grande potenziale trasgressivo. Evento speciale: in collaborazione con la 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze, ore 00.45, sarà proiettato il film cult Frankenstein Junior di Mel Brooks (1974), ironica interpretazione della nota storia di Mary Shelley. Film Dodici le pellicole selezionate per la decima edizione del Festival, tra cui quattro prime europee: Leave it on the floor di Sheldon Larry (2011), musical all black, coreografato e coprodotto dal direttore creativo di Beyoncé, Frank Gatson Jr., sulla scena underground dei ballerini voguers americani (alla presenza del regista). Morgan di Michael D. Akers (2012), la toccante storia di un giovane atleta gay di New York rimasto paralizzato e condannato per sempre su una sedia a rotelle a seguito di un incidente (alla presenza del regista). Gayby di Jonathan Lisecki (2012), storia di due amici trentenni che anni addietro si erano ripromessi di fare insieme un figlio, ovviamente prima di scoprire i diversi orientamenti sessuali (alla presenza del regista). La protagonista di Molly’s Girl di Scott Tomphson (2011) ci porterà tra le sue complicazioni amorose con una lesbica attivista per i diritti civili, figlia di un influente senatore contrario ai matrimoni gay. Violet Tendencies di Casper Andreas, una divertente commedia sull’amicizia e l’amore, che vede protagonista Violet, una “fag hag” di mezza età che ancora non ha trovato la sua anima gemella. Durante il Festival sarà proiettata la prima pellicola a tematica gay prodotta a Cuba dall’Istituto di Arte Cinematografica: Verde Verde di Enrique Pineda Barnet (2011). Il regista ottantenne Enrique Pineda Barnet cita apertamente, rievocando personaggi e atmosfere oniriche, Querelle di Fassbinder (alla presenza di Ivan Giroud, direttore della cineteca cubana). Scorci sulla società turca, libanese e indonesiana con i film Zenne Dancer di Caner Alper e Mehmet Binay (2011), una coraggiosa coproduzione internazionale per denunciare l’omofobia che ancora permea la società turca; Out Loud di Samer Daboul (2011), una finestra sul Libano contemporaneo dove le nuove generazioni si battono per superare i tradizionali confini socio-culturali, in nome dell’uguaglianza. (alla presenza del regista); Lovely Man di Teddy Soeriaatmadja (2011), un intenso dramma familiare in cui viene rappresentata la difficile condizione degli omosessuali in un paese profondamente musulmano come l’Indonesia. Il focus fede e omosessualità vedrà protagonisti Katleen Turner e Richard Chamberlain nel dramma familiare The perfect family di Anne Renton (2011), incentrato sulla storia di Eileen, donna pia e madre premurosa costantemente impegnata nella gestione della sua famiglia “perfetta” che non ammette diversità. Sempre per il focus e omosessualità, nella sezione documentari, sarà proiettato Taking a chanche on God di Brendan Fay (2011). Diritti delle coppie di fatto e vecchiaia saranno invece analizzati nel road movie Cloudburst di Thom Fitzgerald (2011), interpretato dalle attrici premio Oscar Olympia Dukakis e Brenda Fricker. Dall’età anziana all’infanzia con Elliot Loves di Gary Terracino che racconta la storia e il percorso di vita di un bambino di origine dominicana che ha come unica amica la sua giovane madre. In programma anche il cortometraggio La dolce notte di Anna di Malvenuti e Di Gangi: parte delle riprese sono state effettuate durante la precedente edizione del Festival al cinema Odeon. Documentari - Durante il Festival saranno proiettati dodici documentari. Si parte con il focus fede e omosessualità e la proiezione di Taking a chance on god di Brendan Fay (2011), sul percorso umano e spirituale di John Mcneill, sacerdote gesuita espulso dall’ordine e pioniere del movimento di liberazione dei diritti dellepersone Lgbt (anteprima europea alla presenza del regista, in collaborazione con Kairos, il gruppo laicale di donne e uomini cristiani omosessuali di Firenze. Del documentario è stato presentato il trailer all’Europride di Roma del 2011). Jobriath A. D. Di Kieran Turner (2012), sulla storia di Jobriath, prima rockstar apertamente gay ad avere un contratto discografico per una major. Nato come risposta americana a David Bowie, Jobriath si scontrò con le dure regole dell’industria musicale (anteprima nazionale). Presenterà il film Lucille dj. Man for a Day di Katarina Peters (2012): un gruppo di donne partecipa a Berlino a un workshop che le trasformerà in uomini per un giorno, organizzato dall’attivista e artista Diana Torr che studia da oltre trent’anni gli aspetti teorici, artistici e pratici dell’identità sessuale. Audre Lorde – The Berlin years 1984 to 1992 di Dagmar Schultz (2012): gli anni berlinesi di Audre Lorde, una delle più importanti attiviste statunitensi, sono raccontati attraverso rari video privati. Poetessa afroamericana e lesbica, Lorde si è impegnata in prima persona affinché terminassero le discriminazioni razziali e sessuali nel suo Paese estendendo le sue lotte anche in Germania, dove visse tra il 1984 e il 1992. I Am di Sonali Gulati (2011), ambientato in India, terra d’origine della filmmaker Sonali Gulati, che torna in quella che era la casa della sua famiglia a Delhi. Qui realizza un documentario sulla condizione delle persone omosessuali in India, a partire dalla sua vicenda personale. Trans di Chris Arnold (2012), ricognizione nel mondo di coloro che hanno dovuto lottare per conquistare la propria identità sessuale. Come Danann, sette anni, che da quando ne ha due sa di essere una bambina pur essendo nato nel corpo di un bambino (miglior documentario al Torino Glbt Film Festival 2012). Le lesbiche non esistono di Laura Landi e Giovanna Selis (2012) nasce da una produzione dal basso costruita giorno dopo giorno grazie al contributo della rete, curata da due giovani filmmaker toscane, e s’interroga sul problema dell’ invisibilità delle lesbiche, forma di discriminazione altrettanto subdola. (alla presenza delle registe). Del movimento lesbico anni ’80 racconterà Lesbiana a parallel revolution di Myriam Fougére (2012), attraverso interviste con alcune protagoniste del tempo (attiviste, scrittrici, filosofe, insegnanti, carpentiere e infermiere…) che cercavano di inventare un modo diverso di vita incentrato sulle donne (alla presenza della regista). Fino ai racconti più recenti di donne lesbiche che si sono dichiarate tali e che vivono apertamente la loro diversità, ne L’altra altra metà del cielo di Laura Valle (2012), intervistate da Laura Annibali, attivista femminista lesbica (alla presenza di Laura Annibali). La prima europea di The sons of Tennesse Williams di Tim Wolff (2010), la storia del Mardi Gras gay di New Orleans raccontato attraverso filmati d’archivio e interviste, svelando la storia dei primi diritti civili gay negli Stati Uniti (alla presenza del regista). Vito di Jeffrey Schwarz (2011), sulla storia di Vito Russo, attivista celebre per The Celluloid Closet, il primo saggio sulla rappresentazione di gay e lesbiche nella storia del cinema, vera e propria bibbia del sapere lgbt. Out loud the making di Samer Daboul (2011) mostra le difficoltà e i problemi di intolleranza che il regista e la troupe hanno incontrato durante le riprese del film Out Loud in Libano (alla presenza del regista). Sezione Vintage - Al Florence Queer Festival spazio anche ai grandi classici, un’occasione per vedere o rivedere i film cult della cinematografia Lgbt, con sei titoli selezionati per la sezione Vintage: The Celluloid closet (Lo schermo velato), il documentario di Robert Epstein e Jeffrey Friedman (1996), ispirato all´omonimo libro di Vito Russo, che ripercorre la storia della rappresentazione dei personaggi gay e lesbici nel cinema statunitense, con numerose interviste, tra gli altri, a Tony Curtis, Gore Vidal, Susan Sarandon, Whoopi Goldberg, Shirley Maclaine, Tom Hanks; Taxi zum Klo di Frank Ripploh (1980), manifesto della spensieratezza sessuale prima dell’arrivo dell’Aids, il premio Oscar Velvet Goldmine di Todd Haynes, ispirato alla vita di David Bowie; e ancora Better than choccolate di Anne Wheeler (1999), una commedia romantica che vede protagoniste Maggie e la sua nuova fidanzata Kim; Love is the Devil di John Maybury (1997) sul pittore Francis Bacon e la sua relazione con George Dyer: il film rievoca i sette anni del loro rapporto e l’atmosfera dell’ambiente in cui vissero. La proiezione è organizzata in collaborazione con il Ccc Strozzina, in occasione della mostra Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea (05.10.2012-27.01.2013, Ccc Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze). Demoni e Dei di Bill Condon (1998), sulla storia di James Whale (1889-1957) che negli anni ’30 divenne uno dei più famosi registi di Hollywood firmando alcuni classici del cinema horror quali Frankestein, L’uomo invisibile e La moglie di Frankestein. Velvet Goldmine di Todd Haynes (1998), sull’esplosione del glam rock nei primi anni ‘70 a Londra e ispirato alla vita di David Bowie e con citazioni di Oscar Wilde. Una riflessione sul potere dello spettacolo ma anche un’intrigante storia d’amore. 25-31 ottobre Queer Faces – Second Time Durante la decima edizione del Florence Queer Festival, al cinema Odeon, saranno esposti gli scatti fotografici di Filippo Milani che immortalano i protagonisti, gli ospiti e il pubblico dell’edizione 2011 del Festival. Prosegue fino al 18 novembre, alla libreria Ibs di Firenze, l’esposizione di Milani Queer Faces 1 dicembre – Giornata mondiale per la lotta all’Aids. In occasione della giornata mondiale per la lotta all’Aids, il 1° dicembre, il Florence Queer Festival premierà il vincitore del concorso video “Se hai testa fai il test”, sezione dedicata alla prevenzione dell’Aids e realizzata in collaborazione con la Regione Toscana (ore 20.00 -Teatro di Rifredi). Quest’anno, per la prima volta, il Festival presenterà una programmazione teatrale e cinematografica dedicata alla lotta all’Aids che coinvolgerà contemporaneamente tre città: Firenze, Pisa e Grosseto. Il Florence Queer Festival è organizzato dall’associazione Ireos - Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze, in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, con il contributo di Fondazione Sistema Toscana - Mediateca Regionale e il patrocinio del Comune di Firenze. Direzione Artistica: Bruno Casini e Roberta Vannucci, organizzazione generale Silvia Minelli, selezione e programmazione Nicola Dorin e Massimiliano Giunta, consulenti al festival Paolo Baldi e Massimo Poccianti. Www.florencequeerfestival.it |
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A SMAU MILANO È NATA UNA NUOVA STELLA DEL CINEMA: 18TICKETS LA PRIMA APPLICAZIONE CLOUD ITALIANA “PAY PER USE” CHE PERMETTE LA GESTIONE ELETTRONICA DEI BIGLIETTI E L’INTERAZIONE CON I SOCIAL NETWORK PER COINVOLGERE MAGGIORMENTE GLI APPASSIONATI DI CINEMA |
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Milano, 22 ottobre 2012 - È stata presentata nell’ambito di Smau 2012, “18Tickets” ( www.18tickets.Com ) una nuova applicazione cloud nata per rivoluzionare la gestione imprenditoriale delle sale cinematografiche, anche quelle di piccole dimensioni, e per rilanciare la passione e la voglia di andare al cinema in Italia. “18Tickets” significa, di fatto, un nuovo modo di vivere il cinema, partendo dall’acquisto semplificato dei biglietti attraverso lo smartphone, fino allo scambio via web di opinioni tra appassionati. L’applicazione è stata sviluppata da 18Months Srl - start up nata nell’Incubatore Lib di Sesto San Giovanni – e consente ai gestori di sale cinematografiche e di attività culturali di gestire la vendita dei biglietti direttamente sullo smartphone, di interagire con i clienti attraverso i social network e di accedere via web ad un insieme di servizi gestionali, promozionali e commerciali: dalla vendita online dei biglietti e di altri prodotti, all’automatizzazione della gestione del personale e del magazzino, alla pianificazione di attività mirate di marketing. Partner tecnologici del progetto sono stati Keepod, un’altra start up dell’Incubatore Lib, e Datalogic. “18Tickets” è la prima soluzione It italiana in cloud completamente “pay per use”, ideata appositamente per permettere ai gestori di sale cinematografiche o di teatri di colmare il loro gap tecnologico in 24h senza essere obbligati ad investire nell’acquisto di licenze o nell’implementazione dei sistemi informativi. I gestori hanno accesso ai servizi e alle attrezzature tecniche previste da “18Tickets” riconoscendo una piccola commissione sui biglietti venduti. La soluzione “18Tickets” è infatti pensata per tutte le attività culturali e commerciali che prevedono la vendita di biglietti ed è pronta ad allargarsi anche a musei, eventi culturali, sportivi, musicali e fiere. “La applicazione “18Tickets” è in grado di colmare istantaneamente il gap tecnologico delle monosale cinematografiche rendendo al contempo molto più competitivo anche il mercato delle multisala, e di rivoluzionare il modo di fruire il cinema, riportandolo ad un momento di aggregazione e di condivisione di gusti e di passioni, grazie all’interazione dell’applicazione con i social network”, spiega Alvise Biffi, Amministratore Delegato e socio fondatore di 18Months Srl. La nuova applicazione mette a disposizione dei singoli gestori un sito web, una piattaforma e-commerce e una cassa elettronica per la vendita dei biglietti, gadget e prodotti del bar, un gestionale per l’automatizzazione di tutte le attività, un pos virtuale personalizzabile per i pagamenti con tutte le carte di credito. Prevede inoltre, come sottolinea A. Biffi, “altre funzioni orientate al marketing, molto facili da utilizzare, che permettono di segmentare e profilare i clienti/spettatori in modo da poter interagire con loro attraverso un’attività di comunicazione mirata, oppure di abilitare l´utilizzo della sala anche per eventi diversi dalla proiezione”. “18Tickets” è anche il frutto della passione per il cinema dei suoi creatori che, per illustrare come deve essere utilizzata l’applicazione dai gestori e dagli spettatori, hanno deciso di promuovere la realizzazione di due cortometraggi. I due filmati, presentati oggi durante la conferenza stampa, sono stati realizzati dai giovani videomaker Giovanni Abitante e Cristian Benaglio e partecipano al Concorso Movi&co. |
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NON È PIÙ TEMPO DI IMPROVVISARSI EDITORI. DUE GIORNI DI CORSO AIE A ROMA (6– 7 NOVEMBRE) PER DIVENTARLO. UN’IDEA? ISTAT FOTOGRAFA GLI INDICI DI MORTALITÀ NEGLI ULTIMI VENTI ANNI: SONO PIÙ CHE RADDOPPIATI DAL 1990. MA UNA NUOVA GENERAZIONE DI EDITORI AVANZA. |
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Milano, 19 ottobre 2012 - Non è più tempo di improvvisarsi editori. Questo è il momento in cui cambiano i paradigmi editoriali, i sistemi e le condizioni distributive, il digitale impatta su processi e prodotti (anche di carta), il marketing, la comunicazione e pure la contrattualistica devono confrontarsi con uno scenario completamente cambiato. In più il mercato si internazionalizza, i prodotti editoriali incorporano quote crescenti di servizi, gli autori hanno a disposizione strumenti per raggiungere i loro lettori fino a poco tempo fa impensabili per flessibilità ed efficacia. Non si scherza più. I dati - Indicatore delle difficoltà con cui le case editrici si stanno confrontando in questi ultimissimi anni è l’indice di interruzione di attività (Fonte: Istat, Statistiche sulla produzione 2012). Anche se il dato si arresta al 2010 –ben prima dell’acuirsi dei fattori congiunturali di crisi – si osserva chiaramente come fatti pari a 100 i valori di “avvio/“cessazione” di attività nel 1990 (primo anno di raccolta dei dati), l’indice di avvio di nuove attività editoriali è sceso progressivamente (anche se in modo non lineare) a un valore di 11 nel 2010 (-83%) mentre quello di cessazione di attività è balzato a 230 (+130%). In questo indice di mortalità – ma anche nelle nuove nascite - c’è anche il segnale di un nuovo modo di vedere il lavoro editoriale. E quindi la necessità di strumenti e competenze da mettere in campo nell’aprire una nuova casa editrice. Per questo l’Aie/ediser organizza per gli editori esordienti il 6 e 7 novembre a Roma il corso Come diventare editori. I primi passi per aprire una casa editrice (pensando anche agli ebook). Una full immersion in due giornate per conoscere il complesso di norme che regolano l’esercizio dell’attività editoriale: gli adempimenti previsti nel momento in cui si avvia una casa editrice, le norme seguite in materia di contratti di edizione e di normativa fiscale. Ma anche le prassi commerciali, il quadro della distribuzione e quali elementi considerare nel definire una prima traccia di conto economico e di fattibilità editoriale del progetto. L’appuntamento, in due giornate, pur non affrontando in modo specifico le opportunità che si offrono a un piccolo editore - che oggi non può che nascere “digitale” e “internazionale” – offre anche un primo inquadramento del mercato degli e-book e del Web. Il corso – a pagamento - è in programma nella sede di Aie a Roma (via Crescenzio 19) ed è tenuto da Giovanni Peresson (Ufficio studi Aie, Scuola librai Umberto ed Elisabetta Mauri) e Gianmarco Senatore (Ufficio Aie di consulenza legale ai soci). Tutte le informazioni sul programma e le modalità di iscrizione sono riportate sul sito www.Aie.it nella sezione Corsi. |
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ROMA: PRESENTATA A PALAZZO VALENTINI LA SECONDA EDIZIONE DEL “PREMIO GABRIELE SANDRI” |
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Roma, 22 ottobre 2012 – Presentata il 18 ottobre a Palazzo Valentini, presso la Sala Peppino Impastato, la seconda edizione del Premio di Letteratura Calcistica Gabriele Sandri, la cui finalità è la valorizzazione della letteratura legata al calcio (poesie, saggi, narrativa) per contribuire, nel nome di Gabriele Sandri, a diffondere tra i giovani e nella società civile italiana una cultura del football fondata su valori sani, aggregativi e principi costruttivi. L´ edizione di quest´anno verrà dedicata al giornalista Andrea Pesciarelli, scomparso un anno fa in un incidente stradale e includerà anche un progetto di solidarietà per le popolazioni terremotate dell´Emilia Romagna, per le quali si pensa di ricostruire alcuni dei campi sportivi distrutti dal sisma. Nel corso della presentazione, alla quale ha partecipato il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti è stato anche presentato il volume “Nel nome di Gabbo” , una raccolta dei testi vincitori della scorsa edizione distribuito gratuitamente presso la Biblioteca del Calcio di Piazza della Libertà, a Roma, nel quartiere Prati. Oltre al presidente Zingaretti, a presentare il Premio 2012, è intervenuto Cristiano Sandri, il fratello di Gabbo, e i membri della giuria che selezionerà le opere. La giuria che esaminerà i lavori è composta da: Cristiano Sandri (Presidente della Giuria); Maurizio Martucci (Scrittore, Direttore della Biblioteca del Calcio); Clemente Mimun (Direttore Tg5); Darwin Pastorin (Scrittore, Direttore Quartarete Tv); Antonello Venditti (Cantautore); Giancarlo Governi (scrittore, autore e produttore televisivo), Mauro Mazza (Direttore Rai Uno); Michele Plastino (giornalista, autore e conduttore Goal di Notte); Prof. Antonio Lombardo (Delegato del Rettore allo Sport, Università Roma Tor Vergata); Fabio Argentini (Giornalista, Direttore Spqr Sport); Simona Ercolani (autrice televisiva Sfide) e Pierpaolo Gentili (scrittore). Il premio si compone di due sezioni: opere edite e opere inedite, che dovranno essere inviate alla Fondazione entro l´ 11 novembre, giorno del quinto anniversario dall´omicidio di Gabriele e allo stesso tempo, del derby Lazio-roma. "La Provincia di Roma - ha affermato il presidente Zingaretti - segue e sostiene fortemente il lavoro della Fondazione, perché è un lavoro che riguarda tutti noi. Viviamo in un tempo in cui c´è un grande bisogno di esempi positivi, soprattutto per i giovani, perché siamo in una fase difficile della comunità". "Il fatto che dal dramma di un ragazzo sia nata con forza una fondazione che con azioni concrete ricorda il suo nome e a partire dal calcio propone valori positivi, - ha proseguito ancora il presidente dell’Amministrazione provinciale - è un fatto straordinario. Gabriele ci ha consegnato un´eredità figlia della persona che era, e grazie alla sua Fondazione questi valori positivi giungono anche ai ragazzi più lontani". "Questo Premio - ha invece sottolineato Cristiano Sandri - rientra in un percorso che la Fondazione ha intrapreso fin da subito. Non abbiamo risorse infinite e mirabolanti, ma quella più importante, quella che più conta, è il sostegno, l´ interesse e l´affetto della gente che accompagna tutte le nostre attività.” “Il punto di riferimento – ha aggiunto – è la solidarietà e riguardo a questo basti pensare che in tutta Italia ci sono 8 gruppi di donatori volontari che negli ospedali si riuniscono per donare il sangue in memoria di Gabriele. Tutto questo fa bene a noi come famiglia, ma anche a tutti coloro che partecipano alle nostre iniziative". Per maggiori informazioni www.Fondazionegabrielesandri.it |
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ENGAGING THE READER: LE CONVERGENZE DELLA LETTURA UNA RIFLESSIONE TRA CARTACEO ED ELETTRONICO |
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Milano, 22 ottobre 2012 – Martedì 13 novembre 2012 a partire dalle ore 9.30 avrà luogo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (sede Largo Gemelli 1, aula Pio Xi) la terza edizione di Engaging The Reader, workshop organizzato dal Master di Ii livello in Professione Editoria. Troppo spesso si parla delle divergenze tra mondo cartaceo e mondo digitale. Filo rosso della giornata sarà una riflessione intorno al delicato tema delle “Convergenze della lettura”. Si parlerà di quelle inedite esperienze che conducono la lettura tradizionale e lineare verso nuovi approcci ipertestuali e telematici. Non più, insomma, pagina e schermo come rivali, ma al contrario potenziali alleati nel creare uno spazio di lettura continuo, interattivo e integrato. La giornata si aprirà con la lectio di Valentina Kalk (Responsabile Edizioni Onu) dal titolo “Per un’editoria Integrata: l’esperienza di un grande ente internazionale”. Interverranno sull’argomento Gino Roncaglia (Università della Tuscia), Cristina Mussinelli (Aie). Modera Marco Bardazzi (La Stampa). Sarà poi presentata l’edizione 2012-2013 del Master in Professione Editoria e saranno assegnati il Premio Ancora aldina per la cultura del libro 2012 e i premi Master Professione Editoria. Il pomeriggio si aprirà con la tavola rotonda dal titolo Produrre Convergenze. Pierdomenico Baccalario (Atlantyca) proporrà una riflessione sul creare testi amplificati, Danco Singer (Encyclomedia) e Vittorio Ravaioli (Rcs) offriranno una prospettiva sulle nuove strategie dell’e-commerce, sul vendere libri in più formati e sul pubblicare testi amplificati. Modera Antonio Dini (L’impresa – Il Sole 24 Ore). La seconda tavola rotonda affronterà il tema del Leggere Convergenze. Interverranno Stefano Parise (Presidente Aib), Giuseppe Ferrari (Zanichelli) e Claudio Giunta (Università degli Studi di Trento). Modera Giovanni Peresson (Giornale della Libreria). Come ricorda il Direttore del Master Edoardo Barbieri : “Tutti usiamo in modo ibrido la comunicazione cartacea e quella elettronica. Per questo pare chiaro che ogni contrapposizione netta tra carta e bit sia irrealistica o faziosa. Noi crediamo invece che anche il mercato premierà quelle forme editoriali che sapranno integrare in modo virtuoso cartaceo e digitale. Per questo abbiamo radunato un folto gruppo di professionisti variamente legati al mondo dell´editoria per raccontarci esperienze e novità in questo settore”. La partecipazione al workshop è gratuita previa iscrizione al sito www.Engagingthereader.it fino esaurimento posti. Per maggiori informazioni scrivere a engaging@unicatt.It |
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IL 26 E IL 27 OTTOBRE LA QUARTA EDIZIONE DELLE GIORNATE DEL LIBRO POLITICO A MONTECITORIO – TAVOLE ROTONDE
E CONVEGNI IN DIRETTA WEBTV
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Roma, 22 ottobre 2012 - Torna il 26 e il 27 ottobre l’annuale appuntamento con la saggistica politica rappresentato da “Il Volume della Democrazia - Giornate del Libro Politico a Montecitorio”, manifestazione giunta quest’anno alla quarta edizione. Saranno due giornate di cultura politica con una ricca rassegna libraria (Sala della Regina) e un nutrito programma di tavole rotonde dedicate alle novità editoriali della stagione (Sala Aldo Moro). L’iniziativa è promossa dalla Camera dei deputati e dall’Associazione Italiana Editori con la collaborazione dell’Associazione Librai Italiani di Roma. Le Giornate saranno inaugurate dal Presidente Gianfranco Fini con un convegno dal titolo “Politica 2.0 – Le prospettive della democrazia digitale” (ore 10.00 Sala del Mappamondo) a cui parteciperanno Daniele Bellasio (caporedattore dell’edizione on line del Sole 24 Ore), Serena Danna (Lettura del Corriere della Sera) Juan Carlos De Martin (responsabile italiano del progetto Creative Commons), Fabrizio Goria (Linkiesta), Piero Ignazi (politologo dell’Università di Bologna). Modererà: Gianni Riotta. Il convegno affronterà uno dei grandi temi che si sono recentemente imposti con grande forza nel dibattito politico-culturale. Come interagisce la politica sul web con quella che utilizza le forme tradizionali? E´ comunicazione politica e/o forma politica? Come può cambiare l´offerta politica il tipo di discorso che attecchisce in Rete? La democrazia diretta attraverso il web è una realtà possibile o un mito problematico? Questi alcuni dei quesiti che verranno affrontati nel dibattito. E’ prevista anche una diretta twitter sull’account @libropolitico e una diretta sulla webtv di Montecitorio (http://webtv.Camera.it). Nell’ambito della manifestazione sarà anche allestita una rassegna didattica dal titolo “Alfabeto delle fiabe”, curata dalle Biblioteche di Roma. In tutto quattordici tavole rotonde - tutte in diretta webtv - che si snoderanno in successione dalle 11.00 alle 20.00 e a cui parteciperanno, tra autori e relatori, numerosi esponenti della cultura, del giornalismo e della politica: Paolo Alazraki, Monica Amari, Nicolò Amato, Fabio Arpe, Pierluigi Battista, Carla Bodo, Massimo Bordin, Vittorio Cogliati Dezza, Jean Marie Del Bo, Tullio De Mauro, Paolo Ercolani, Giovanni Farese, Giuliano Ferrara, Francesco Forte, Paolo Franchi, Carlo Galli, Maurizio Gasparri, Antonio Gnoli, Vincenzo Griesi, Mario Isnenghi, Giorgio La Malfa, Marco Lillo, Paolo Maddalena, Luca Maroni, Giacomo Marramao, Enzo Marzo, Stefano Masini, Giuseppe Mazzei, Alberto Michelini, Margherita Miotto, Mario Morcellini, Valerio Onida, Tiziana Panella, Gianfranco Pasquino, Francesco Perfetti, Stefano Petrucciani, Bartolomeo Pietromarchi, Pino Pisicchio, Alessandro Roncaglia, Giorgio Ricchebuono, Stefano Rodotà, Paola Rossi, Giovanni Sabbatucci, Paolo Savona, Mario Sechi, Mirella Serri, Gianluca Sgueo, Serena Sileoni, Kostas Stamouils, Tiziano Vecchiato, Walter Veltroni, Guido Vitiello. |
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ANNA LAURA ANGELETTI INVENTARIO CON ANIMA |
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Roma, 22 ottobre 2012 - “Ho provato a raccontare con ironia cinquanta anni di lavoro di interior designer, dove ho sempre corso scivolando sui problemi e cercando una certa sensualità che volevo diventasse il mio stile". Anna Laura Angeletti Le case di Valentino e Giammetti, di Audrey Hepburn, di Ira von Furstenberg, dei Brachetti Peretti, di Tomas Milian sono solo alcuni dei lavori realizzati da Anna Laura Angeletti, interior designer, arredatrice di barche, di case magnifiche oltre che grande collezionista e amante dell’arte contemporanea. Il suo lavoro, svolto sempre con grande entusiasmo, con uno spirito avventuroso, innovativo e lungimirante, l’ha portata negli anni a viaggiare da Hong Kong all’Australia, dall’India alla Giordania, in ambienti esclusivi, tra nobili inglesi, armatori greci e salotti intellettuali. Edito da Umberto Allemandi & C., curato da Luca Ronchi, con una prefazione di Folco Quilici, Inventario con anima racconta la vita di Anna Laura Angeletti, attraverso gli episodi e gli incontri più importanti della sua carriera. Come spiega Luca Ronchi, “attraverso di lei, ho voluto ricordare una Roma scomparsa,una città che una volta «c’era» nella cultura e nell’arte, e che «sorrideva».Adesso non esiste più ed è difficile da raccontare a chi non l’ha vissuta”. Il volume, che contiene un testo introduttivo di Peter Benson Miller, è corredato da una ricca selezione di immagini inedite realizzata da Andrea Fogli, e verrà presentato al Maxxi B.a.s.e martedì 23 ottobre 2012 alle ore 18.30. Aneddoti curiosi, personaggi intriganti, sensuali, grandi litigate e viaggi avventurosi caratterizzano i racconti di questo libro, il cui titolo, Inventario con anima “è ispirato a un quadro di Mario Schifano e di riflesso, affettuosamente, ad anni a cui sono molto legata.” Protagonista della scena culturale romana dagli anni sessanta, nel libro sono raccontate le amicizie e i legami con i protagonisti di quel periodo:Franco Angeli (che ha ritratto la Angeletti in alcuni scatti presenti nel libro) Mario Schifano, Tano Festa, Giorgio Franchetti, Graziella Lonardi, Carla Panicali, facendo rivivere per un momento “un certo stile di vita a Roma ormai perduto per sempre.” L’avventura professionale di Anna Laura Angeletti inizia a Sabaudia, quando Giuseppe Casa, un tecnico navale amico del padre, la chiama, giovanissima, ad arredare uno yacht. Anna Laura si butta a capofitto in questa nuova attività, studiando e lavorando giorno e notte. La barca riceve premi e riconoscimenti e decolla così la sua carriera di arredatrice di navi. Nel 1958 conosce ad Ustica Folco Quilici, con cui nasce un’amicizia e un legame profondo, “un emozionante, a volte difficile, spesso entusiasmante viaggio nell’avanguardia, nella follia, sempre nel buon gusto” come scrive lui nella prefazione del libro. Ed è lo stesso Quilici a presentarle Teddy Millington Drake, aristocratico inglese, cosmopolita, figura chiave nella sua vita professionale e privata. E’ lui a introdurla nel mondo culturale romano, l’amico Cy Twombly, Gore Vidal, il salotto inaccessibile del grande collezionista Franchetti, e poi i balli di corte in Inghilterra, l’isola di Patmos in Grecia, i viaggi in India... L’intesa intima tra di loro, l’amore per le cose belle, la passione per l’arte contemporanea, contribuiranno a formare lo stile unico che contraddistingue la sua attività“le cose, o le case, devono essere pensate per vivere la vita intensamente e al massimo, e non come forma di ostentazione o status symbol”. Nel 1966 apre il suo primo studio di arredamento a Roma in via del Babuino “c’era Tano Festa, e c’erano già tutti, Mambor, Schifano, Angeli, un Twombly alto tre metri». Nel 1971 la sua carriera ormai consolidata, le permette di fare un accordo con la Marlborough Gallery che le fornisce i quadri per il suo nuovo studio a Piazza di Spagna:500 metri quadri arredati con le opere dei più grandi artisti contemporanei. Richiestissima dal jet-set internazionale, la Angeletti si è avvalsa sempre di prestigiose collaborazioni: artisti, scenografi e architetti come Dante Ferretti, Giancarlo Bartolini Salimbeni, François Catroux, che hanno contribuito a realizzare l’altissima a qualità del suo lavoro “mi chiedevano il massimo e io davo il massimo, non mi tiravo indietro davanti a nessuna sfida.” Altro incontro fondamentale nella sua vita personale e lavorativa è quello con Piero Dorazio: “instaurammo un rapporto di complicità, una gioia di capirci reciproca, con una dose notevole di esibizionismo e di ironia”. Aldilà del grande artista la Angeletti ci presenta un ritratto di un Dorazio grande anfitrione, sempre elegantissimo, ma con un amore verso le cose semplici, rustiche, e una grande passione per lamusica jazz “un uomo divertente, pieno di energie e di idee, e sempre pronto a dar manforte se gli prospettavi un’idea originale”. Nel 1996 lo Studio Angeletti si trasferisce a Via Gregoriana, dove si trova ancora oggi, ed ha ospitato negli anni mostre dedicate a Piero Dorazio, Dante Ferretti, Bill Viola,andrea Fogli, Gilberto Zorio,domenico Bianchi. Il 20 novembre 2012 la galleria inaugurerà la prima mostra in Italia dedicata all’artista indiana Prabhavathi Meppayil, a cura di Deepakananth. Presentazione del volume: Maxxi B.a.s.e. Martedì 23 ottobre 2012 ore 18.30 Maxxi Museo nazionale delle arti del Xxi secolo via Guido Reni, 4 A - 00196 Roma. |
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“DI BESTIALE BELLEZZA” SALVA PODENCA. |
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Venezia, 22 ottobre 2012 - “La cultura ambientale ha salvato una vita e le hanno dato un futuro. Sono semplicemente felice di constatare quale seguito positivo abbia avuto una storia che la Regione in parte ha contribuito a costruire”. Franco Manzato, assessore ai parchi del Veneto, saluta così il primo salvataggio “canino” ottenuto grazie alla vendita del libro “Di bestiale bellezza. Itinerari fra animali, sassi e acque di un Veneto ritrovato” della giornalista Macri Puricelli, vincitrice nel 2010 del Premio Parchi del Veneto, promosso dalla Regione per l’Anno mondiale della biodiversità, con l’articolo “Vietato disturbare i Fraticelli d’Italia”, apparso sul Corriere del Veneto, che ha dato il “la” al primo capitolo della sua opera. Con il primo ricavato della vendita, e grazie anche al Gruppo Veganzi di Mestre, Macri Puricelli ha potuto consegnare all’Enpa un anticipo sui diritti d’autore con il quale è stato possibile liberare Podenca, una cagnolina ancora cucciola abbandonata in una perrera spagnola e fino a qualche giorno fa destinata a morte sicura. Podenca cerca ora una famiglia che l’adotti perché presto arriverà in Italia grazie al Progetto Spagna dell’Enpa di Treviso, sezione di Conegliano. “Non potrò adottare Podenca – commenta Manzato – anche se mi piacerebbe. I cani però hanno bisogno di chi dedichi loro più tempo di quanto io possa fare. E anche questo è un invito – ha aggiunto – a non considerare i cani un accessorio alla moda, ma esseri viventi e compagni con i quali dobbiamo sempre confrontarci. Lo stesso vale – aggiunge – anche per il territorio: non possiamo dire di amarlo e poi abbandonarlo, non è qualcosa di immobile e avulso da ciò che possiamo fare: i nostri Parchi, ad esempio sono tutelati e presentano l’ambiente che possiamo constatare perché l’uomo che ci vive”. Per avere più notizie di Podenca e vederlo: http://dibestialebellezza.Wordpress.com/2012/10/17/podenca-salva-anche-grazie-a-questo-libro/ |
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IL BILANCIO DI GIUSEPPE BERNONI IN “UNA VITA PER LA PROFESSIONE. CINQUANT’ANNI DI RICORDI E INCONTRI DI UN COMMERCIALISTA MILANESE” |
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Milano, 22 ottobre 2012 - A cinquant’anni dalla fondazione del suo studio associato nel cuore di Milano, in piazza Meda, a un passo dal Duomo e dalla Scala, Giuseppe Bernoni, classe 1936, noto avvocato e dottore commercialista, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti negli anni ’90, in questa biografia intreccia la sua storia personale e professionale con quella di una grande città come Milano aperta al talento, alla voglia di fare, alla capacità imprenditoriale. Ed è così che Una vita per la professione. Cinquant’anni di ricordi e incontri di un commercialista milanese, (pagg. 200, euro 22,00, a cura di Gianni Fossati e Isidoro Trovato) pubblicato da Mursia, diventa un bilancio dove Bernoni ai numeri sostituisce, per una volta, i ricordi fuori e dentro lo studio dove sono passati i protagonisti della storia di Milano e dell’intero Paese: da Giorgio Ambrosoli ad Alberto Falck, da Roberto Mazzotta a Oliviero Nespoli, da Ulrico Hoepli a Sergio Giunti, da Mariapia Garavaglia agli arcivescovi di Milano Carlo Maria Martini e Dionigi Tettamanzi. La storia di Bernoni che oggi dirige una realtà che coinvolge un centinaio di persone ed è inserita in un network internazionale, è la storia di un ragazzo nato in una famiglia di modeste condizioni che attraversa, incarnando al meglio quello stile meneghino fatto di competenza, eccellenza, buonsenso e grande capacità di innovare, il dopoguerra, dove tutto era possibile ma niente era facile, gli anni Sessanta dell’autunno caldo, gli anni di piombo, il decennio degli yuppies e della città da bere, Tangentopoli, la Seconda Repubblica. Lavorando di giorno e studiando di notte per laurearsi all’Università Cattolica, nel 1961 fonda il primo studio associato di Milano, all’avanguardia rispetto ai tempi, tanto che la sua collega è una donna. Le sue idee per rinnovare la figura e il ruolo del commercialista gli valgono una carriera rapida all’interno dell’Ordine provinciale prima e poi nazionale, quindi della Fédération des Experts Comptables Européens di Bruxelles. «Ci sono poche cose capaci di coinvolgere e al tempo stesso travolgere un uomo come l’esercizio di una libera professione», scrive nella prefazione Claudio Siciliotti, attuale presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti: «quella di Bernoni è una testimonianza perfetta di quanto passione e quanto entusiasmo possano accompagnarsi all’esercizio della nostra professione. Una testimonianza che potrà essere utile e interessante sia per coloro che vogliono capire dall’esterno quali siano le molle emozionali che trasformano un lavoro in passione, sia per coloro che vogliono recuperare dall’interno la capacità di vivere il proprio lavoro con passione». Gianni Fossati, nato a Massa nel 1941, vive e lavora a Milano. Giornalista free lance collabora a quotidiani, periodici e programmi televisivi. Già docente all’Alta Scuola in Media e Comunicazione dell’Università Cattolica di Milano è responsabile del servizio stampa e comunicazione del Corpo Consolare di Milano e della Lombardia. Isidoro Trovato, siciliano, nato nel 1970, è laureato in Lettere classiche e vive a Milano. Professionista dal 1998, ha lavorato come autore televisivo. È un giornalista economico del «Corriere della Sera»: scrive di imprese, lavoro e mondo professionale. Presentazione a Milano, martedì 23 ottobre, ore 18.00 presso la Libreria Pecorini di Foro Bonaparte. Insieme a Giuseppe Bernoni intervengono Sebastiano Grasso, Gianni Fossati, Isidoro Trovato. |
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BONACOSSA LECTURE 2012 22 OTTOBRE 2012 – AULA VOLTA UNIVERSITÀ DI PAVIA |
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Pavia, 22 ottobre 2012 - Il prof. Gianpaolo Calchi Novati terrà lunedì 22 ottobre alle ore 16,00 presso l’Aula Volta dell’Università di Pavia la “Bonacossa lecture 2012”, dedicata quest’anno al tema: Oriente senza Orientalismo. L’opera storiografica di Giorgio Borsa nella prospettiva del postcolonialismo. L’appuntamento è organizzato dal Centro Studi per i Popoli Extra-europei “Cesare Bonacossa” della facoltà di Scienze Politiche. Intitolato a Cesare Bonacossa, insigne cultore di problemi asiatici, allievo e collaboratore dell´Ateneo Pavese. Il ciclo, inaugurato da Umberto Eco nel 1992, ha visto la presenza di illustri esponenti della cultura italiana e internazionale, da Franco Cardini al premio Nobel Amartya Sen, da Keiichi Takeuchi a Gherardo Gnoli, da Elémire Zolla a Enrica Collotti, a Jerome A.cohen ad Amid Bhaduri. Fondato nel 1959 da Vittorio Beonio-brocchieri, il Centro Studi Popoli Extraeuropei, è stato diretto, tra gli altri, da Giorgio Borsa, da Paolo Beonio Brocchieri, da Marco Mozzati. E Renata Targetti Lenti. Dal 2008 è Direttore del Centro Silvio Beretta docente di Politica economica nella Facoltà di Scienze Politiche Gian Paolo Calchi Novati , docente di Storia e Istituzioni dei paesi afroasiatici presso l´Università di Pavia, è uno degli africanisti più autorevoli sia in Italia che nel più ampio scenario internazionale. E´ ricercatore all’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi) di Milano e al Center of African Studies di Boston. Direttore dell’Istituto per le relazioni fra l’Italia e i Paesi dell’Africa, America Latina e Medio Oriente (Ipalmo) di Roma e della rivista mensile “Politica Internazionale” dal 1971 al 1987. Visiting professor all’Università di Addis Abeba, ha tenuto corsi e seminari in varie Università italiane e straniere. È stato preside della Facoltà di Scienze politiche all’Università di Urbino dal 1992 al 1996. È stato titolare dal 1996 al 2007 all’Università di Pavia della cattedra di Storia e Istituzioni dei Paesi afro-asiatici e Direttore del Dipartimento di studi politici e sociali. Insegna per contratto Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Roma Sapienza. Ha collaborato a molti periodici scientifici. È direttore della nuova serie di «Asia Major», pubblicazione del Centro Studi sui popoli extraeuropei C. Bonacossa (Cspe) dell’Università di Pavia. È membro del Comitato Scientifico di Festivalstoria. È Associate Senior Research Fellow all’Ispi e responsabile dell’Osservatorio sull’Africa. I suoi temi di ricerca sono il il colonialismo e la decolonizzazione, il Terzo mondo nelle relazioni internazionali, il Corno d’Africa, il Nord Africa e il Medio Oriente. Il suo ultimo libro:L’africa d’Italia. Una storia coloniale e postcoloniale (Carocci, 2011) |
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FVG FESTEGGIA RIAPERTURA BIBLIOTECA GUARNERIANA |
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Trieste, 22 ottobre 2012 - "Con la riapertura di quest´oggi si restituisce in primis alla collettività di San Daniele un pezzo molto significativo della propria storia, ma anche al Friuli Venezia Giulia e all´Italia un istituto di inestimabile valore e punto di riferimento per appassionati e ricercatori di ogni parte del mondo". Con queste parole, il 19 ottobre, l´assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, ha voluto ricordare il prestigio della biblioteca Guarneriana, che dopo circa quattro anni di lavori ha riaperto i battenti al pubblico. Alla cerimonia del taglio del nastro erano presenti anche il sindaco, Emilio Iob, l´assessore provinciale alla Cultura, Adriano Piuzzi, e il consigliere regionale Paolo Menis, ex primo cittadino di San Daniele. De Anna ha ricordato i molteplici aspetti per i quali il riavvio dell´attività costituisce un momento importante per il territorio. "La Guarneriana - ha affermato - rappresenta una preziosità poiché i codici in essa contenuti sono un patrimonio di inestimabile valore anche per la conoscenza. Un bene per il quale in molti si muovono da ogni parte d´Italia per poter consultare questi tomi che rappresentano a volte delle vere e proprie opere d´arte. La cultura, quindi, diventa strumento per la promozione dei luoghi, accostando in questo caso al piacere del sapere anche quello del gusto in una città che si caratterizza anche per l´aspetto legato all´enogastronomia". Quindi De Anna ha fatto riferimento alla rete delle biblioteche, che proprio qualche giorno fa è stata presentata in occasione di una apposita conferenza stampa. "Senza nulla voler togliere alla specificità di ogni realtà locale - ha detto l´assessore - ora è stata istituito un network che mette in circolo il patrimonio librario custodito da ogni biblioteca. Ora che anche la Guarneriana ha riaperto i battenti ci auguriamo che essa entri a far parte di questo sistema integrato del Friuli Venezia Giulia". Infine un riferimento al testo unico della Cultura, che la Giunta e il Comitato delle Autonomie locali hanno già approvato e che quindi ora deve solo passare in aula per diventare legge. "Il percorso avviato per la stesura della norma - ha detto De Anna - consente di raggiungere due obiettivi: il primo è quello di dare certezza pluriennale del contributo agli aventi diritto ma anche e soprattutto la definizione di criteri il più possibili oggettivi in base ai quali definire priorità ed entità della sovvenzione. Un sistema questo che verrà applicato anche per le biblioteche". |
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PUBBLICAZIONE DEL SECONDO RESOCONTO ANNUALE DELLA COMMISSIONE CULTURA DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI |
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Catanzaro, 22 ottobre 2012 - L’assessore regionale e Coordinatore della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni Mario Caligiuri, in occasione della pubblicazione del secondo resoconto annuale della Commissione, ha evidenziato i risultati ottenuti sul coordinamento tra le varie istituzioni, con la costituzione della Cabina di regia al Ministero dei Beni Culturali, dove insieme si stanno confrontando Ministero, Regioni, Province e Comuni. "Abbiamo fatto la nostra parte per porre la cultura al centro delle politiche pubbliche", ha detto l’Assessore Caligiuri. Inoltre e´ molto significativo il rapporto avviato con i privati per la valorizzazione del patrimonio culturale, tanto che sono state proposte delle linee guida all´attenzione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Ma l´attivita´ della Commissione ha affrontato tanti temi: dalla valorizzazione del patrimonio culturale alle biblioteche; dai musei agli archivi; dallo spettacolo al cinema; dalla cultura creativa alle professioni; dalle politiche fiscali al confronto costante con gli attori del settore; dalle fondazioni liriche all´accordo con il Ministero per la valorizzazione del patrimonio culturale. Com´e´ noto dal giugno 2010 la Regione Calabria ha avuto l’incarico di coordinare il settore e nei due rapporti annuali sono descritti in sintesi l’organizzazione interna del coordinamento, le attività, i risultati ottenuti e le prospettive per il futuro. "E’ necessario - ha dichiarato ancora l’assessore Caligiuri - creare un modello di sviluppo economico basato sulla cultura attraverso politiche pubbliche in grado di favorire il ruolo di sviluppo economico, partecipazione democratica e tenuta sociale della cultura.” I resoconti sono disponibili sul sito www.Assessoratoculturacalabria.it alla voce Coordinamento nazionale e su www.Delegazionecalabriaroma.it alla voce Commissione Cultura Regioni. |
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FLORENCE QUEER FESTIVAL: UNA RISPOSTA ALLA VOGLIA DI DIRITTI E CONTRO OGNI DISCRIMINAZIONE” |
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Firenze, 22 ottobre 2012 – “Il Florence Queer Festival oggi è un’esigenza necessaria, per dare al mondo Lgbtqi i giusti spazi, con l’intenzione di avvicinare un pubblico sempre più ampio a queste tematiche. In Italia c’è infatti una grande voglia di diritti, il divario che ci separa dagli altri paesi, in particolare dai paesi europeri a noi più vicini, è ancora troppo grande e c’è davvero moltissimo da fare per uscire dall’arretratezza. Questa è una manifestazione che aiuta a colmare il nostro handicap sociale”. L’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti ha così sottolineato la convinta adesione a questo festival di cultura e impegno sociale giunto alla sua X edizione e che quest’anno inaugura anche la 50 giorni del cinema internazionale di Firenze. “Il successo raggiunto dimostra peraltro la grande qualità delle forme artistiche espresse nell’ambito degli spazi creativi Lgbtqi. Il mio augurio – ha concluso l’assessore - è che il Florence Queer contribuisca davvero a rendere la nostra società più moderna e civile”. Dal 25 al 31 ottobre il cinema Odeon ospiterà un programma articolato in trenta titoli, prevalentemente pellicole indipendenti e anteprime che aprono una finestra sulla diversità. Da segnalare le incursioni nella musica, nella letteratura e nel teatro grazie alle collaborazioni attivate con il Teatro di Rifredi, Viper. Le librerie Ibs Bookshop e Ireos e con la Strozzina e il Centro Museo Pecci di Prato. |
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LUBEC A LUCCA: RINASCITA CULTURALE FONDAMENTA DEL FUTURO |
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Firenze, 22 ottobre 2012 – “Cultura e beni culturali devono essere la leva per la crescita e per l’occupazione del Paese. Una rinascita economica che passa attraverso una rinascita culturale, attraverso la valorizzazione del sapere e della creatività dei giovani”. Queste le parole pronunciate stamani dall’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti nel corso dell’inaugurazione di Lu.be.c, la rassegna sui beni culturali promossa a Lucca da Promo Pa Fondazione, giunta ormai all’ottava edizione e che si è concluso sabato 20. “La Regione, nonostante la scure della revisione della spesa, i tagli che hanno ridotto di un miliardo il nostro bilancio e una crisi che non accenna a rallentare la sua corsa, nei fatti, attraverso azioni concrete, ha dimostrato di dare un ruolo centrale alla cultura nelle dinamiche di ripresa della regione. Lasciamo ad altri la responsabilità di impoverire settori portanti e qualificanti per la Toscana, come la cultura e il turismo che viaggiano sempre affiancati. Noi non vogliamo rinunciare a trovare le risorse per fornire ai propri cittadini strumenti di coesione e confronto”. Le politiche culturali in Toscana puntano sempre alla promozione turistica, ha proseguito l’assessore, e il turismo culturale è una risorsa a cui l’Italia dovrebbe guardare con sempre maggiore interesse, migliorando la promozione di prodotti turistici legati all’arte e cultura. La Toscana lo sa bene e lavora da anni su questo. “Non è un caso che la prima fiera internazionale del turismo culturale sia nata qui in Toscana. Si avvicina la seconda edizione Art&tourism, l’11 e il 12 aprile 2013, dove le eccellenze dei due settori si incontreranno, in un confronto che è un potenziamento reciproco”. La manifestazione è nata con l’intento di diventare il punto d’incontro privilegiato tra domanda e offerta turistica legata al mondo dell’arte e della cultura italiana e straniera, in linea con il trend che registrano una crescita costante della domanda di cultura e dei flussi turistici verso le città e i luoghi d’arte o in occasione di specifici eventi culturali, producendo circa il 30 per cento del fatturato globale del settore. “La prima edizione si è conclusa con risultati più che soddisfacenti: la nuova edizione sarà più orientata al business con due giorni interamente dedicati agli operatori e con molti più momenti dedicati alla formazione – ha concluso l’assessore Scaletti -. L’obbiettivo è certamente ambizioso, ma quanto mai utile per comprendere quali siano le rispettive difficoltà e per iniziare un nuovo processo volto a migliorare l’immagine e insieme la fruibilità turistica del comparto culturale in tutte le sue forme”. |
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SCOPRI LA FIRENZE DEGLI ANNI ´30 |
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Firenze, 22 ottobre 2012 - In occasione della mostra Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo, i visitatori hanno la possibilità andare alla scoperta della Firenze degli Anni ´30 attraverso una serie di conferenze e visite speciali, per far rivivere spazi e luoghi – poco visitati e spesso inaccessibili –eccezionalmente aperti al pubblico per l’occasione. Secondo Appuntamento: Martedì 23 Ottobre 2012, Ore 17,00 Ludovica Sebregondi presenterà Santa Croce e il Ventennio Famedio di Santa Croce (Ingresso da Largo Bargellini) Ingresso Libero Fino Ad Esaurimento Posti A Disposizione Santa Croce, elevata al rango di basilica nel dicembre del 1933, assume un ruolo importante nella Firenze del Ventennio: si decide infatti di trasformare i sotterranei in «Sacrario dei martiri fascisti», per introdurre i morti del regime nel Pantheon degli Italiani, edificio simbolo dell’identità della Nazione. Le trentasette salme vi sono traslate il 27 ottobre del ’34. Su progetto dello stesso Alfredo Lensi, viene poi realizzato il Famedio, per celebrare i fiorentini caduti nel primo conflitto mondiale. Nel febbraio del ’38 si decide di ampliare il Sacrario per includervi le memorie dei soldati fiorentini caduti «per l’Impero e per la Spagna». Hitler, nella sua visita del 9 maggio, rende omaggio insieme a Mussolini al Sacrario che – alla fine della Seconda guerra mondiale – viene profondamente trasformato, mentre il Famedio conserva la struttura e gli arredi del decennio. La conferenza si terrà proprio all’interno del suggestivo ambiente. Ludovica Sebregondi storica dell’arte, ha studiato in particolare l’associazionismo laicale e la storia artistica dell’Ordine di Malta. Si è occupata della fortuna iconografica di numerosi personaggi e soprattutto di Girolamo Savonarola. Ha realizzato il nuovo Museo del Tesoro di San Lorenzo a Firenze e collabora al progetto Mudi, il nuovo Museo degli Innocenti. Ha dedicato numerosi lavori al complesso di Santa Croce: tra l’altro suo il volume Santa Croce sotterranea, che tratta dei lavori eseguiti nel Ventennio. È responsabile del coordinamento scientifico ed editoriale della Fondazione Palazzo Strozzi e cura mostre su temi rinascimentali. |
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SESTA EDIZIONE DI LU.BE.C. LUCCA BENI CULTURALI |
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Catanzaro, 22 ottobre 2012 - L´assessore regionale e Coordinatore della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni Mario Caligiuri, intervenendo il 18 ottobre in video conferenza alla sesta edizione di Lu.be.c. Lucca Beni Culturali - l’incontro internazionale sulle tecnologie per i beni culturali che ha aperto i battenti per concludersi il 20 ottobre - ha sottolineato che "L´italia e´ una nazione culturale e rappresenta la prima potenza mondiale del settore. Appunto per questo e´ una priorità politica costruire in Italia e nelle singole regioni modelli di sviluppo economici basati sulla cultura". Caligiuri, che e´ intervenuto al convegno "Cantiere Cultura: dal dire al fare: pubblico e privato, ricerca e tecnologia, turismo e nuove opportunità di lavoro", ha evidenziato i risultati conseguiti dalla Commissione Cultura delle Regioni con la costituzione della Cabina di regia, coordinata dal Sottosegretario Roberto Cecchi, istituita presso il Ministero dei Beni Culturali, dove insieme si stanno confrontando Ministero, Regioni, Province e Comuni. Inoltre ha anche ricordato il rapporto avviato con i privati per la valorizzazione del patrimonio culturale, tanto che sono state proposte delle linee guida all´attenzione della prossima seduta della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Caligiuri ha pure sottolineato il progetto "Calabria Jones", promosso della Regione Calabria, che e´ presente a Lucca con lo stand istituzionale dove viene illustrata con materiali e documentazione l´iniziativa. "Calabria Jones" - ha ribadito Caligiuri - "e´ il progetto di educazione all´archeologia più significativo che si stia realizzando attualmente in Italia, coinvolgendo oltre 5 mila giovani della scuola media, che noi vogliamo diventino i primi conoscitori, studiosi e divulgatori della storia e dei tesori culturali della nostra regione". L´assessore ha illustrato infine il coinvolgimento di prestigiosi atenei italiani e internazionali, oltre quelli calabresi, per "fare diventare la Calabria una delle più significative aree di studio scientifico sull´archeologia dell´Europa e del Mediterraneo". |
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VIAGGIO NELLA STORIA E NELL’ARTE LOMBARDA ATTRAVERSO I GRANDI CASATI NOBILIARI |
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Milano, 22 ottobre 2012 – Le vicende storiche, i soggetti promotori e le famiglie committenti che hanno portato alla realizzazione di alcune fra le più belle ville di delizia lombarde, dei loro giardini e dei loro parchi: dimore storiche nobiliari che compongono un patrimonio vasto, non abbastanza conosciuto e tuttora a rischio ma di grande pregio. Sono questi i temi del Convegno che si terrà il 25 e 26 ottobre prossimi, nelle sale di Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno. Protagonisti dell’incontro saranno i prestigiosi mecenati appartenenti alla vecchia nobiltà lombarda ma anche i personaggi di quel ceto emergente di nobili giunti alla conquista del titolo per meriti personali. Questa infatti è la grande committenza che tra il Sei e il Settecento ha dato vita nelle campagne lombarde a insediamenti grandiosi, celebrativi, ricchi di ogni forma d’arte. Sono le ville gentilizie che, diffondendo il concetto di dimora per il soggiorno estivo, davano visibilità a un movimento politico-culturale teso soprattutto al potenziamento e al prestigio delle nobili casate. Solo molto più tardi nei confronti di queste dimore viene attivata una strategia, tipica della società democratica, che le apre al pubblico, escluso per secoli, e avvia progetti di indagine artistica e valorizzazione culturale. L’analisi delle relazioni tra le famiglie committenti e le ville di delizia e i giardini lombardi porrà l’accento su alcuni aspetti fondamentali quali l’importanza della rete che si costituì tra i casati, il rapporto tra palazzo di città e villa di campagna, la relazione che le famiglie instaurarono con il contesto territoriale agricolo, la circolazione di artisti, le scelte architettoniche, iconografiche e stilistiche. In definitiva l’orizzonte culturale in cui il processo di espansione delle ville di delizia si è sviluppato. Senza tralasciare le scottanti e più attuali questioni di tutela. Al tavolo dei relatori, in un’analisi aperta ai più vasti orizzonti geografici e temporali, si avvicenderanno esperti delle dinamiche storiche di committenza e di trasformazione territoriale, e studiosi di arte e architettura: temi di cui le ville lombarde sono un emblema. In agenda l’inquadramento degli studi già condotti, la messa a fuoco di inedite interpretazioni, l’apertura di nuove prospettive di ricerca. A conclusione delle due giornate, è prevista anche una visita al Cantiere della Villa Reale di Monza, residenza nobiliare d’eccellenza, ora investita da un importante progetto di recupero e, in parte, di restauro. Il Programma Delle Due Giornate Giovedì 25 ottobre 2012: Ore 9,30 Saluti istituzionali Inizio lavori. Introduce e coordina: Maria Antonietta Crippa; Ore 10,15 – Le ville gentilizie del milanese: cronache di una presa di coscienza. Pietro Petraroia, Eupolis Lombardia; Ore 11,00 - Comportamenti sociali, allineamenti politici, orientamenti culturali della élite lombarda tra Sei e Settecento. Cinzia Cremonini, Università Cattolica di Milano; Ore 11,40 - “A gloria della nobiltà milanese”. Le ville e i loro committenti a partire dall’opera di Marc’antonio Dal Re. Alessandra Kluzer, Politecnico di Milano; Ore 12,10 -La civiltà delle ville nell’alto milanese: valorizzazione nuovi utilizzi e modifiche territoriali. Maria Antonietta Crippa, Politecnico di Milano; 12,50-13,15 – Dibattito - Pausa pranzo; Ore 14,30 - Inizio lavori. Introduce e coordina: Cinzia Cremonini; Ore 14,40 - I giardini delle ville nobiliari nell’alto milanese. Margherita Azzi Visentini, Politecnico di Milano; Ore 15,20 - Spazio rituale e iconologia politica a Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno. Andrea Spiriti, Università degli Studi dell’Insubria; Ore 16,00 - Committenti e architetti delle ville lombarde: Villa Arconati a Castellazzo, Villa Crivelli a Limbiate e altri casi. Lettura del testo di Patrizia Ferrario, storico dell’architettura, e intervento in suo ricordo. Ore 16,40 Sezione dedicata ai poster. |
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FRANCESCO CAVUOTO IN “PER FAVORE TOGLIETEVI LE SCARPE” TEATRO TESTACCIO DI ROMA DAL 15 AL 25 NOVEMBRE 2012 |
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Roma, 22 ottobre 2012 - Per favore toglietevi le scarpe di Francesco Cavuoto, rappresenta uno degli esperimenti più interessanti del monologo brillante italiano. Scritto con Adelchi Battista e messo in scena da Franco Mannella, il monologo di Cavuoto è un grande affresco delle paure umane più ridicole, dal rapporto tra i sessi all´amore per il proprio lavoro, con una galleria di personaggi appartenenti a quel canone appenninico – adriatico che è un po´ la colonna vertebrale d´Italia. Il maresciallo dei carabinieri, il parroco traffichino, la suocera emozionata il giorno del matrimonio e via così, a giocare sulle piccolezze del costume italiano che tanto facilmente ricadono anche nella politica. La verve frizzante dell´attore, che i più conoscono per le sue performances radiofoniche degli scorsi anni e per il bel contributo al doppiaggio, è ben sottolineata da una potente conoscenza del gesto, del movimento, del corpo, tenendo in considerazione sempre e comunque l´impatto visivo, perché il suo fine ultimo è quello di dare spettacolo, come ai vecchi tempi. Un lavoro di sicuro effetto, che non lascia nessuno spettatore indifferente. Non perdetelo. Francesco Cavuoto (attore) è nato nel 1979. E’ un attore, doppiatore e conduttore radiofonico. Ironico, pungente, esilarante. Vanta oltre 15 anni di intrattenimento a 360°….Dal villaggio turistico alla piazza, dalla radio al teatro, dalle discoteche al cinema. Presta la voce al piccolo e grande schermo e a moltissimi spot nazionali. E´ stato scelto dalla Fox come voce ufficiale del canale Nat Geo Adventure. Adelchi Battista (testi e musiche) è nato nel 1967. Scrive per la radio, la televisione e il teatro. Con il suo primo romanzo “Io sono la guerra” edito da Rizzoli ha vinto il premio E.hemingway 2012 per la narrativa. Franco Mannella (regia) è nato nel 1963. E’ un attore , doppiatore e regista teatrale. Nel 2006 ha vinto il Premio Voci nell’ombra per la Miglior Voce Caratterista. Www.francescocavuoto.it |
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VOCI DI TOSCANA, UNA GUIDA ALLE EMOZIONI DI UNA TERRA SEMPRE SORPRENDENTE |
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Firenze, 22 ottobre 2012 – Voci di Toscana, pubblicato da De Agostini, è una guida alle emozioni che la Toscana offre ai suoi ospiti. Suggestive immagini accompagnano il testo redatto da Giorgio De Martino, e rimandano ad un’originale descrizione della regione corredata da citazioni, sensazioni e ricordi di Andrea Bocelli. Una voce toscana d’eccellenza, fil rouge dell’opera accompagnato da citazioni di altri importanti autori toscani e non, che suggerisce esperienze di viaggio ricordando le più note risorse toscane e proponendo nuove scoperte. “Con questa pubblicazione prestigiosa, nata dalla felice collaborazione con la casa editrice De Agostini, abbiamo dato vita alla prima guida sensoriale della Toscana “ ha sottolineato oggi l’assessore regionale alla cultura e al turismo Cristina Scaletti nel corso della presentazione del volume, presente Andrea Bocelli. “Un vero e proprio percorso emozionale, in cui ogni tappa è un ricordo, un rimando ad un sapore, ad un odore, a tanti suoni e visioni diverse. I richiami storici e letterari sono i più illustri; e in modo particolare ringraziamo il maestro Bocelli che ci ha regalato il contributo della sua grande visione culturale e della sua capacità di riflessione”. “Credevo di conoscere abbastanza la mia terra, che ho girato in lungo e in largo – ha detto Bocelli -. Nel rapporto con le pagine Voci di Toscana ne ho scoperto mille aspetti inaspettati e sorprendenti”. “Attraverso questo strumento, elegante e raffinato, vogliamo offrire tante immagini della Toscana, una per ogni sensazione che evoca nel viaggiatore – ha aggiunto l’assessore Scaletti -. Una Toscana più intima, che nasce sommando le esperienze di vita dei suoi figli, dalle persone comuni agli uomini che l’hanno resa grande, ieri come oggi. Vogliamo raccontare non di un luogo, nel senso geografico del termine, ma di una cultura e di uno stile di vita. E l’interprete ideale per tutto questo, ambasciatore della nostra storia, non poteva che essere uno dei toscani più conosciuti al mondo come Andrea Bocelli”. |
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PAOLO SCIRPA LUCE VERA - SPAZIO SIMULATO |
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Milano, 22 ottobre 2012 - Una mostra in due sedi, Milano e Padova, a cura di Marco Meneguzzo, incentrata sull’attività storica di Paolo Scirpa. Questo progetto, fortemente voluto dai due galleristi, non vuole essere unicamente un osservatorio privilegiato sul lavoro dell’artista siciliano trapiantato a Milano, ma anche uno spunto di riflessione storica sulla presenza, nella storia dell’arte contemporanea italiana, di personalità singole di forte spessore espressivo e inventivo, che vanno riscoperte alla luce di un rinnovato interesse per gli anni Settanta e per l’attenzione che oggi anche in campo internazionale si pone verso ogni esperienza ottico-percettivo. Viene presentata in mostra una selezione di Ludoscopi, opere luminose realizzate a partire dagli inizi degli anni ’70 che, grazie a un inganno ottico si protraggono all’infinito. In esse la luce, emanata da tubi al neon piegati secondo le forme geometriche “platoniche”, e riflessa da pareti specchianti si moltiplica in una serie di traslazioni e di incroci che superano lo spazio fisico dell’opera, simulando uno spazio concettualmente infinito. L’interesse per la luce, da parte di Scirpa, nasce dalla tensione spirituale, dalla ricerca dell’infinito nella sfera più profonda della condizione umana, nonostante l’utilizzo di materiali di consumo o elettrici, come in questo caso, venga talvolta interpretato con l’assenza di significato come ad esempio nella ricerca minimalista o nell’arte cinetica: l’artista tratta infatti la luce ideale, come fu concepita e studiata dalla filosofia medievale e dall’ottica protoumanistica, ancora permeata di trascendenza religiosa e persino mistica. Così, la ricerca di Scirpa - nonostante oggi venga riproposta in maniera formalmente identica da altri artisti come cosa nuovissima e originale –se ne distacca per questa attenzione al lato spirituale e al significato contemplativo che la luce, intesa come metafora dell’essere “illuminati”, ha sempre portato con sé in tutte le esperienze di riflessione e di indagine interiore: “…auspico – ha scritto - che i fenomeni straordinari del nostro tempo, pronti a mettere in crisi i valori dello spirito, possano invece rivelarci la ricchezza della fantasia e la volontà di indagare nel buio”. Milano: martedì 20 novembre 2012 ore 18 – Galleria Allegra Ravizza, via Gorani 8; Padova: venerdì 23 novembre 2012 ore 18 – Maab Studio d’Arte, riv. San Benedetto 15, Fino al 18 gennaio 2013. Milano: dal martedì al venerdì dalle 11.30 alle 19. Padova: da mercoledì a sabato dalle 16.00 alle 19.30. Paolo Scirpa (Siracusa, 1934) vive a Milano. Il suo lavoro è sempre stato proteso ad una ricerca interiore fuori da ogni legame di appartenenza. Dagli anni ´70 passa da una iconografia bidimensionale alla modularità di uno spazio oggettuale che la luce e gli specchi trasformano in polioggettuale. La sua ricerca si orienta verso una dimensione in cui luce e spazio divengono protagonisti immateriali e spettacolari. L’artista è interessato a rappresentare non tanto la luce reale quanto la luce “ideale” cioè l’idea dell’infinito e per questo si serve dei mezzi a sua disposizione, tubi luminosi e specchi. Realizza i Ludoscopi, opere tridimensionali che propongono la percezione di profondità fittizie, veri iperspazi-luce in cui è abolito il limite tra il reale e l’illusorio. Bruno Munari ne evidenzia anche l’aspetto ludico. I suoi spazi virtuali sollecitano l’attenzione di studiosi di arte e scienza. Nel corso degli anni realizza anche grandi opere di denuncia consumistica - tra le quali Megalopoli consumistica del ´72 - delle installazioni e delle pitture che sono quasi una rappresentazione bidimensionale dei Ludoscopi. Negli anni ‘80 sviluppa i primi interventi progettuali inserendo le sue voragini luminose in architetture varie e ambienti di grande prestigio. Per anni è presente al Salon Grands et Jeunes d’aujourd’hui di Parigi; alla Ix e alla Xiii Quadriennale di Roma, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, allo Zkm di Karlsruhe, alla Neue Galerie di Graz, al Mart di Rovereto e alla Galleria Nazionale d´Arte Moderna di Roma. Inoltre sue opere sono in Musei - tra i quali il Maga di Gallarate, il Museum Ritter di Waldenbuch, il Museo del Novecento di Milano, le Civiche Raccolte delle Stampe Achille Bertarelli al Castello Sforzesco di Milano, al Museo Civico d´Arte Contemporanea di Gibellina, al Museum di Bagheria, alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento - e collezioni tra cui Vaf-stiftung. É stato docente all’Accademia di Belle Arti di Brera. |
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UN FRANCOBOLLO PER L’ARTE CERAMICA DI CASTELLAMONTE |
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Torino, 22 ottobre 2012 - Il francobollo dedicato all’arte ceramica di Castellamonte, con relativo annullo filatelico, è stato presentato il 18 ottobre, presso la sede dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, dall’assessore Michele Coppola, insieme a Nella Falletti Geminiani, assessore alla Cultura del Comune di Castellamonte. Infatti, il 14 ottobre scorso le Poste Italiane hanno emesso cinque francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica “Made in Italy” dedicati all’arte della ceramica, del valore di 60 centesimi, stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in due milioni e mezzo di esemplari per ciascuno. Quattro francobolli riproducono le lavorazioni di pregio legate alla storica tradizione delle località di Castellamonte, Castelli, Caltagirone, Squillace, mentre il quinto è dedicato genericamente all’arte della ceramica. Nel francobollo di Castellamonte il soggetto sono due stufe artistiche in ceramica di cui il paese vanta una tradizione secolare. Gli sportelli filatelici degli uffici postali di Castellamonte hanno utilizzato nel giorno di emissione l’annullo filatelico ed ora i francobolli sono posti in vendita presso gli uffici postali, gli sportelli filatelici di Torino e sul sito www.Poste.it “Il francobollo di Castellamonte sarà sicuramente un valido veicolo di comunicazione e promozione del territorio e delle famose stufe artistiche in ceramica, richieste da tutta Italia e dall’estero - ha detto l’assessore Coppola - a dimostrazione concreta della validità del Made in Italy, sinonimo di eccellenza riconosciuta nel mondo. Gli artisti che ancora oggi rendono affascinante l’arte antica della ceramica rappresentano un patrimonio della nostra regione ed anche una iniziativa come questa può valorizzare il lavoro costante di molte persone”. |
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RELIGIONI, DEMOCRAZIA E STATO NEL MONDO CRISTIANO E IN QUELLO MUSULMANO |
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Trento, 22 ottobre 2012 - "Da quattro anni Trento si propone come luogo di confronto fra esperti nei campi del dialogo interreligioso e della risoluzione dei conflitti. Ci eravamo chiesti se davvero le religioni sono solo veicolo di conflitti; se esse non potrebbero essere strumento di pace e di democrazia. In questo percorso abbiamo imparato che, sì, le religioni possono essere a tutti gli effetti uno strumento di dialogo e di risoluzione dei conflitti, pur non nascondendo le problematicità che portano con sé." Con queste parole l´assessore provinciale alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami ha aperto il 18 ottobre la tavola rotonda dedicata ai processi di secolarizzazione in Europa e nel mondo islamico, nell´ambito della quarta edizione della manifestazione "Religioni e relazioni internazionali". Il Trentino di nuovo si propone dunque come "spazio aperto", dove persone di diversa provenienza possono dialogare in maniera serena, cosa che spesso risulta difficile nei paesi d´origine. L´evento prosegue stasera con uno spettacolo teatrale alla Filarmonica di Trento. Domani le conclusioni dei lavori. "Religione, democrazia e Stato: crisi e reinterpretazione del Secolarismo in Europa e nel Mondo musulmano", è il titolo dell´incontro pubblico che si è tenuto in sala Depero nell´ambito della quarta edizione di “Religioni e Relazioni Internazionali”. L´iniziativa è promossa da Ispi-istituto per gli studi di politica internazionale, Ministero Affari Esteri - Unità di Analisi e Programmazione e Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione di Religion Today Filmfestival. Ad aprire i lavori l´assessore alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami; a seguire un dibattito con Piero Bassetti (già presidente della Regione Lombardia), Lajmi Lourimi (membro del comitato esecutivo del partito tunisino Ennahda), Olivier Roy (professore di Teoria Sociale e Politica, Robert Schuman Centre for Advanced Studies, European University Institute), Charles R. H. Tripp (professore di Politica con focus sul Medio Oriente, Soas) e Fabio Petito (Senior Lecturer in Relazioni Internazionali, Università del Sussex). Molte le questioni sul tappeto: il rapporto fra Islam e democrazia ma anche fra i partiti europei di ispirazione democratico-cristiana e le nuove forze politiche emerse nei paesi del Mediterraneo, a partire dalla Tunisia, dopo la cosiddetta "primavera araba". Il tutto alla luce dei processi di secolarizzazione che interessano tanto l´Europa quanto i paesi arabi e delle richieste espresse con forza dalle società civili, in campi che vanno dai diritti umani al ruolo della donna. Ed ancora, il sostegno dato dall´Occidente ai dittatori ´secolari´, nella convinzione che comunque la secolarizzazione fosse un presupposto della democratizzazione; comportamento che in realtà ha portato quasi ovunque alla reislamizzazione della società, ad una società più religiosa di quella precedente. Ma la "primavera araba" ha rotto questi schemi, portando avanti una richiesta tout court di democrazia, a prescindere dai fattori religiosi, che pure erano e sono presenti. Fino ad oggi le rivoluzioni non hanno prodotto degli stati come quello iraniano. Molto atteso quindi l´intervento del rappresentante del partito tunisino Ennahda, islamico-democratico. "Il nostro è un partito politico moderno - ha detto Lourimi - , analogo a quelli che fanno politica nei paesi democratici dell´Europa. Ma è un partito che ha una sua specificità: ha l´Islam come riferimento. Il nostro partito è stato legittimato da elezioni libere e trasparenti. Noi rifiutiamo la violenza e vogliamo che le regole democratiche regolino i nostri rapporti con gli altri partiti. I partiti di isprazione islamica devono essere visti come una presenza ´normale´ nei paesi arabi, esattamente come i partiti socialisti o liberali in Occidente. La loro presenza nei parlamenti non deve spaventare. C´è un valore aggiunto che noi vogliamo portate: i valori etici che dalla religione travasiamo nella politica e nelle istituzioni. Fin dal primo giorno, però, noi abbiamo reclamato la libertà per noi e per tutti gli altri. Abbiamo subito la repressione del regime di Ben Ali, che ci ha dipinti come estremisti nei confronti dell´Europa. L´unione europea, così, per molto tempo ha preferito la stabilità garantita dai regimi autoritari al cambiamento. Oggi ci auguriamo che si possa aprire una nuova stagione nei rapporti fra i nostri paesi e l´Europa. Ci chiedono come un partito islamico possa convivere con uno stato secolare. In realtà noi non vogliamo costruire uno stato teocratico. Vogliamo uno stato ´civile´, uno stato basato sul diritto e le istituzioni, uno stato che non discrimina i cittadini, che prevede l´alternanza pacifica delle forze democratiche alla guida del governo. Certo, prima venivamo discriminati e carcerati; oggi siamo attori fondamentali nella costruzione del paese. Dopo le ultime elezioni siamo andati al potere, governando con altri partiti e sulla base di un programma di coalizione. Avremo presto una nuova costituzione che garantirà l´equilibrio fra i diversi poteri. Difenderemo la democrazia e le sue procedure." Piero Bassetti nel suo intervento ha ricordato due cose: che la parola "democrazia" non è uguale in ogni epoca e a tutte le latitudini, e che l´Italia è stata governata democraticamente da un partito che si definiva cristiano. "Negli ultimi decenni l´Occidente a volte si è imposto di esportate la propria democrazia. E´ un atteggiamento di imperialismo culturale. Il mondo oggi è glocale ed è cambiato soprattutto per effetto di forze che non sono espressione della politica tradizionale, il mondo è stato cambiato dalle tecnoscienze. Oggi siamo nell´era della tecnocrazia. Se vogliamo vivere in pace e dialogare dobbiamo imparare a riconoscere e rispettare le altre forme di democrazia e di stato. Quello che è successo in Tunisia è solo una parte del percorso compiuto dalla sponda sud del Mediterraneo. Stanno avanzando molte esperienze diverse, diverse tra loro e diverse dalla nostra. E dobbiamo avere rispetto per la fatica, per gli sforzi che questi paesi stanno facendo per affrontare sfide che abbiamo affrontato anche noi, meno di cento anni fa, nel fare convivere il potere secolare e quello religioso. Tenendo a mente che la ricchezza del Mediterraneo è sempre stata la diversità di popoli e culture, non l´essere tutti uguali." Nel prosieguo del dibattito sono emersi i fattori che consentono di rispondere alla domanda: perché le rivoluzioni recenti non hanno prodotto stati teocratici, stati modellati sull´esempio di realtà come l´Iran? Ad essere stati esaminati sono i fattori che hanno prodotti i cambiamenti sociali avvenuti negli ultimi 30 anni, cambiamenti che l´Occidente spesso ha ignorato. La crescita dell´istruzione, dell´individualismo, la fine del modello patriarcale ma anche del culto del leader carismatico sono alcuni di questi fattori. Anche il processo di reislamizzazione ha portato in realtà ad una maggiore diversificazione della società, non a una standardizzazione di pensieri e comportamenti: nel mondo islamico ci sono oggi molte correnti, si dibatte su cosa sia il "vero Islam", gli stessi partiti islamisti non controllano l´universo religioso nel suo complesso. La separazione fra religione e politica è già, in molti paesi, nei fatti. Ciò ha portato necessariamente le stesse forze politiche ad orientarsi verso soluzioni di compromesso. Soluzioni che sono alla base delle costituzioni che stanno emergendo da questa fase convulsa battezzata "primavera araba" e delle esperienze di democratizzazione in corso, che l´Occidente deve sostenere con convinzione. |
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LIU XIAODONG THESE DAYS, VERY HAPPY YAN PEI-MING FALL, WINTER, SPRING, SUMMER: LANDSCAPES |
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Milano, 22 ottobre 2012 - Il 31 ottobre la galleria Massimo De Carlo inaugura la doppia personale di Liu Xiaodong e Yan Pei-ming. I due artisti, che condividono le origini cinesi, espongono per la prima volta insieme a Milano, presentando due progetti dai titoli These Days, Very Happy e Fall, Winter, Spring, Summer: Landscapes. Liu Xiaodong, artista cinese di fama internazionale che vive e lavora a Pechino, è il pittore della realtà. Le sue tele, spesso di grandi dimensioni e dai colori intensi, narrano, come fossero fotografie, la Cina contemporanea. Xiaodong presenta in galleria una nuova serie di lavori e un video realizzati appositamente per l´occasione. Trascorrendo un mese a Milano, l’artista ha creato un evento nell’evento: ha dipinto dal vivo i suoi modelli, osservandoli in presa diretta, li ha studiati minuziosamente e ritratti. I soggetti, una scena conviviale e ritratti di donna, ispirati al gusto tardo-rinascimentale e barocco, sono un omaggio alla tradizione pittorica italiana ed europea, che l’artista decide di reinterpretare in chiave moderna. Giorno dopo giorno si è potuto assistere al lavoro di Liu Xiaodong e le tele bianche hanno lasciato il posto a dipinti dalla qualità fotografica. Un video, installato nell’ultima sala della galleria, mostra allo spettatore l’intero processo creativo. Yan Pei-ming, che vive e lavora a Digione, torna in galleria con una nuova personale. L’artista cinese è noto al pubblico per i suoi dipinti monocromi di grandi dimensioni. Si tratta soprattutto di ritratti. Gesti dinamici e potenti e pennellate veloci delineano volti realistici, di grande impatto visivo e con una forte connotazione psicologica. La potenza e l’intensità che caratterizzano i suoi ritratti, si ritrovano anche nei dipinti proposti in mostra. Ispirandosi alle stagioni Yan Pei-ming realizza quattro paesaggi di grandi dimensioni. Non si tratta di luoghi reali riferiti a un tempo determinato, ma sono espressione di uno sguardo esistenziale sul mondo. Inaugurazione 31 ottobre, dalle ore 19.00 alle ore 21.00. Liu Xiaodong è nato a Jincheng, nella provincia di Liaoning, in Cina nel 1963. Vive e lavora a Pechino. Fra le sue mostre personali più recenti: Liu Xiaodong´s Hotan Project, Today Art Museum, Pechino, 2012. The Process of Painting, Kunsthaus Graz, Graz, 2012; Liu Xiaodong: Hometown Boy, Ucca, Pechino, 2010; Awakening From a Ten-year Long Sleep 1997-2007, Hjy Art Center, Pechino, 2007. Ha partecipato alle mostre collettive Face, Minsheng Art Museum, Shanghai, 2012; Reshaping History: China Art from 2000 to 2009, China National Convention Center, Pechino, 2011; Fresh Ink, Museum of Fine Art, Boston, 2010; The Three Gorges Dam and Contemporary Chinese Art, Salt Lake Art Center, Salt Lake City, 2009. Yan Pei-ming è nato a Shanghai in Cina nel 1960. Vive e lavora a Digione in Francia. Le sue ultime esposizioni personali sono state: Painting The History, a cura di Francesco Bonami, Qma Gallery, Doha, 2012; Un jour parfait, Le Voyage à Nantes 2012, Chapelle de l´Oratoire, Nantes, 2012; Landscape of Childhood, a cura di Jerome Sans and Guo Xiaoyan, Ucca, Pechino, Cina, 2009; Les Funérailles de Monna Lisa, Musée du Louvre, Parigi, 2009. L’artista ha partecipato a numerose esposizioni collettive presso le più importanti sedi espositive italiane e internazionali come: For President, a cura di Mario Calabresi e Francesco Bonami, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2012; Tracing the Milky Way, Tang Contemporary Art, Pechino, Cina, 2011; La force de l’Art, Grand Palais, Parigi, 2010; I (ichi) Performative Ontology, Secession, Vienna, 2006. |
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BOLZANO: "ÖTZI 3" TORNA A INNSBRUCK PER LA SEPOLTURA |
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Bolzano, 22 ottobre 2012 - Il Museo Archeologico dell´Alto Adige per la ricerca, al fine di perfezionare la camera di raffreddamento in cui è conservato l´Uomo venuto dal ghiaccio, ha impiegato dal 1997 ad oggi, il corpo di un uomo (chiamato Ötzi 3") che lo aveva messo a disposizione della scienza prima di morire. A missione conclusa , mercoledì 17 ottobre 2012, ha fatto ritorno a Innsbruck, dove sarà sepolto. A metà degli anni Novanta, su incarico della Giunta provinciale di Bolzano, alcuni esperti di tecniche di conservazione sviluppano dei prototipi per una cellula di raffreddamento, che in futuro dovrà accogliere l´Uomo venuto dal ghiaccio. Rispetto al luogo in cui era all´epoca custodito, presso l´Università di Innsbruck, Ötzi non doveva solo trovare una migliore "dimora", ma doveva essere anche esposto ai visitatori e ciò comportava non pochi problemi di carattere tecnico. Non esiste, infatti, al mondo una mummia "umida" così ben conservata e non ci sono praticamente precedenti o esempi d´impianti di raffreddamento a tale livello tecnologico. A quel punto, il settore di ricerca decide di testare le possibili condizioni di conservazione sul corpo di un uomo deceduto. L´istituto di anatomia dell´Università di Innsbruck, dove all´epoca è conservato anche l´originale di Ötzi, custodisce il cadavere di un uomo che, a suo tempo, aveva lasciato disposizioni affinché il suo corpo fosse messo a disposizione della scienza e dello studio. Questo cadavere viene quindi mummificato artificialmente, affinché la struttura dei suoi tessuti si avvicini il più possibile a quella dell´Uomo venuto dai ghiacci, ritrovato 5300 anni dopo la sua morte. La mummia così costruita supera tutta la serie di test, che in conclusione porta a una camera di raffreddamento tecnicamente all´avanguardia. Nella cosiddetta Icemanbox, Ötzi sarà in futuro conservato in maniera ideale e il suo corpo visibile ai visitatori. Anche negli anni seguenti, Ötzi 3 sarà nuovamente impiegato in alcuni test per il perfezionamento del sistema di raffreddamento: solo una volta appurato che le innovazioni tecnologiche non manifestano conseguenze sul corpo dell´uomo, vengono quindi adottate sul suo illustre antenato. Quindici anni dopo, il sistema di raffreddamento è stato perfezionato a tal punto da poter fare a meno di Ötzi 3. Come previsto per le donazioni di corpi, la salma è stata ora trasferita nella sua città, a Innsbruck, dove l´uomo sarà sepolto in una tomba d´onore nel cimitero di Pradl. |
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