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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Marzo 2013 |
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QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: BUDGET, TRASPORTO AEREO, DISOCCUPAZIONE E IMMATRICOLAZIONE DELLE MACCHINE |
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Strasburgo, 19 marzo 2013 - Dibattito sul risultato relativo al quadro
finanziario pluriennale 2014-2020 del vertice europeo con Consiglio e
Commissione, la prima visita del nuovo presidente dell´Eurogruppo Jeroen
Dijsselbloem e i conti delle istituzioni del 2011. Oltre ai temi economici, le
commissioni si occuperanno dei servizi aerei e diritti dei passeggeri, la
disoccupazione giovanile e l´immatricolazione delle macchine in Ue.
"Sono necessari negoziati seri" ha indicato la scorsa
settimana il presidente del Pe Martin Schulz rispetto al quadro finanziario
pluriennale. Mercoledì, i leader dei gruppi politici discuteranno i risultati
del vertice del 14-15 marzo con Van Rompuy e Barroso.
Giovedì, in commissione agli Affari economici, Jeroen Dijsselbloem sarà
in Parlamento europeo per la prima volta come presidente dell´Eurogruppo. Il
ministro olandese della Finanze ha ricevuto l´incarico in gennaio.
La Commissione per il controllo dei bilanci vota tra lunedì e martedì
una raccomandazione per approvare o meno la procedura di discarico per il
budget 2011 per molte istituzioni europeo come la Commissione ed il Parlamento.
Martedì al voto in commissione ai Trasporti la competitività tra
servizi di assistenza a terra negli aeroporti dell´Unione europea. Durante la
giornata ci sarà un dibattito sulle nuove regole legate agli orari di lavoro
dei piloti e i diritti dei passeggeri aerei.
Al voto martedì delle nuove regole sulla registrazione e il
finanziamento dei partiti politici europei in commissione agli Affari
costituzionali.
I cittadini dell´Unione europea stanno invecchiando. Una relazione su
delle pensioni sicure e sostenibili passerà al voto giovedì in commissione al
Lavoro e affari sociali.
Al voto i rapporti di valutazione 2012 su Bosnia e Herzegovina, e sulla
Turchia, giovedí in commissione agli Affari esteri.
Prima di concedere dei permessi
di estrazione di petrolio e gas, gli operatori dovranno presentare i propri
rapporti di rischio e piani in caso di emergenza. Al voto martedì in
commissione all´Industria dopo un recente accordo con il Consiglio sulla nuova
direttiva.
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CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO (14 E 15 MARZO 2013) |
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Bruxelles, 19 marzo 2013 -
Negli ultimi anni abbiamo fatto molto per rispondere alle sfide
pressanti poste dalla crisi del settore finanziario e del debito sovrano, con
l´obiettivo di preparare la strada per il ritorno a una crescita sostenibile
foriera di occupazione e di progredire verso una governance economica
rafforzata sia a livello dell´Ue sia a livello della zona euro. Molto è stato
realizzato, nonostante alcune incertezze residue nei mercati finanziari.
Tuttavia, la stagnazione dell´attività economica prevista per il 2013 e i
livelli di disoccupazione inammissibilmente elevati mettono in rilievo quanto
sia fondamentale accelerare gli sforzi a sostegno della crescita in via
prioritaria, portando avanti nel contempo un risanamento di bilancio favorevole
alla crescita. Il Consiglio europeo ha svolto un ampio dibattito sulla
situazione economica e sociale e ha fissato gli orientamenti per la politica
economica degli Stati membri e dell´Unione europea nel 2013. Occorre
concentrare l´attenzione sull´attuazione delle decisioni adottate, in
particolare per quanto riguarda il patto per la crescita e l´occupazione. È
necessario attribuire una particolare priorità al sostegno dell´occupazione
giovanile e alla promozione della crescita e della competitività. Il Consiglio
europeo ritornerà in giugno sulla valutazione delle politiche in fase di
definizione a livello nazionale per attuare queste priorità, nonché
sull´attuazione del patto per la crescita e l´occupazione. Ha convenuto di
discutere nei mesi a venire temi specifici con un alto potenziale in termini di
generazione di crescita e occupazione. Ha altresì preso atto dei lavori in
corso sull´approfondimento dell´unione economica e monetaria (Uem) in vista
della riunione di giugno.
I. Politica Economica E Sociale
-
Semestre europeo: promuovere competitività, crescita e occupazione, in
particolare per i giovani
1. Come convenuto nel dicembre
scorso, gli Stati membri e l´Unione europea stanno procedendo con azioni
incisive per promuovere la competitività, la crescita e l´occupazione, secondo
le priorità seguenti enunciate nell´analisi annuale della crescita:
(a) portare avanti un risanamento
di bilancio differenziato e favorevole alla crescita,
(b) ripristinare la normale
erogazione di prestiti all´economia,
(c) promuovere la crescita e la
competitività,
(d) lottare contro la
disoccupazione e le conseguenze sociali della crisi,
(e) modernizzare la pubblica
amministrazione.
2. "Attuazione"
continua ad essere la parola chiave. È necessaria un´azione determinata per
supportare il forte impegno politico a sostegno della crescita e
dell´occupazione e per rispondere alle sfide macroeconomiche, strutturali e di
bilancio. Tutto questo dovrebbe rispecchiarsi nei programmi nazionali di
riforma e nei programmi di stabilità e di convergenza degli Stati membri,
tenendo conto appieno delle discussioni che si sono svolte in seno al
Consiglio, nel quadro del semestre europeo, sull´analisi annuale della crescita
elaborata dalla Commissione e che sono riportate nella relazione di sintesi
della presidenza e nelle pertinenti conclusioni del Consiglio , come pure
dell´analisi della Commissione nel contesto della procedura per gli squilibri
macroeconomici, relazione sul meccanismo di allerta compresa.
3. Nel percorso verso bilanci strutturalmente
in pareggio si stanno compiendo progressi sostanziali che devono continuare. Il
Consiglio europeo sottolinea in particolare la necessità di un risanamento di
bilancio differenziato e favorevole alla crescita, ricordando nel contempo le
possibilità offerte dalle norme di bilancio vigenti del patto di stabilità e
crescita e del trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance.
4. È necessaria un´opportuna
combinazione di misure riguardanti la spesa e le entrate a livello degli Stati
membri, che comprenda misure mirate a breve termine per promuovere la crescita
e sostenere la creazione di posti di lavoro, in particolare nei confronti dei
giovani, e dia la priorità agli investimenti favorevoli alla crescita. In tale
contesto il Consiglio europeo ricorda che, nel pieno rispetto del patto di
stabilità e crescita, le possibilità offerte dal quadro di bilancio esistente
dell´Ue per equilibrare la necessità di investimenti pubblici produttivi con
gli obiettivi della disciplina di bilancio potranno essere sfruttate nel
braccio preventivo del patto stesso.
5. Occorre integrare il
risanamento di bilancio e il ripristino della stabilità finanziaria con riforme
strutturali ben congegnate volte a stimolare la crescita sostenibile, l´occupazione
e la competitività, nonché la correzione degli squilibri macroeconomici. In
questo contesto, il Consiglio europeo ricorda l´importanza di alleggerire la
fiscalità sul lavoro, se del caso e riconoscendo le competenze degli Stati
membri in questo settore, come strumento per contribuire ad aumentare
l´occupabilità e la competitività.
6. Nel contesto pressante del
risanamento di bilancio è importante garantire che tutti paghino una parte
congrua di tasse. Occorrono pertanto rinnovati sforzi per migliorare
l´efficacia della riscossione e contrastare l´evasione fiscale, anche mediante
accordi sulla tassazione dei redditi da risparmio con paesi terzi e rapidi
progressi nell´affrontare il problema della frode nel settore dell´Iva. È
necessario che l´Ocse e il G20 cooperino strettamente per sviluppare norme
concordate a livello internazionale al fine di evitare l´erosione della base
imponibile e il trasferimento dei profitti. All´uopo l´Ue coordinerà le sue
posizioni. Occorre portare avanti i lavori sui fascicoli fiscali all´esame, ad
esempio le proposte relative alla tassazione dei prodotti energetici, a una
base imponibile consolidata comune per l´imposta sulle società e alla revisione
della direttiva in materia di tassazione dei redditi da risparmio. Il Consiglio
europeo rileva che i lavori sulla cooperazione rafforzata nel settore
dell´imposta sulle transazioni finanziarie stanno andando avanti.
7. In ordine alle azioni
intraprese a livello dell´Ue occorre continuare ad attuare, appieno e con
urgenza, gli orientamenti decisi dal Consiglio europeo negli ultimi mesi,
soprattutto nel patto per la crescita e l´occupazione, sfruttando in
particolare il potenziale di un´economia verde al fine di promuovere la
crescita e la competitività. Il recente aumento di capitale della Bei di 10
miliardi di Eur consentirà alla banca di prestare 60 miliardi di Eur aggiuntivi
a sostegno della crescita e dell´occupazione e, unitamente al Fondo europeo per
gli investimenti, questo contribuirà a catalizzare progetti per un valore fino
a 180 miliardi di Eur nel periodo 2013 2015. A giugno il Consiglio europeo
valuterà l´attuazione del patto, ponendo in particolare l´accento sulle misure
intese a creare occupazione e sulla promozione del finanziamento dell´economia
per misure ad effetto rapido a favore della crescita. A tale proposito la
Commissione a giugno riferirà, insieme alla Bei, in merito alle possibilità e
alle priorità mirate che occorre individuare, in particolare per quanto
riguarda le infrastrutture, l´efficienza energetica e delle risorse, l´economia
digitale, la ricerca e l´innovazione e le Pmi.
8. Urge completare e attuare il
quadro per una migliore governance economica. La nuova legislazione sulla
sorveglianza di bilancio e macroeconomica ("six pack", "two
pack" e trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance)
deve diventare pienamente operativa. In particolare devono essere effettuati
tutti i necessari lavori preparatori al fine di assicurare che queste nuove
disposizioni siano effettivamente applicate dall´inizio dei nuovi cicli di
bilancio nazionali nel 2013.
9. Il Consiglio europeo pone oggi
un accento particolare sui seguenti temi:
a) affrontare la disoccupazione è
la sfida sociale più importante che ci troviamo davanti. Nell´attuale contesto
è pertanto necessario trattare in via prioritaria e con particolare attenzione
le politiche attive per l´occupazione, sociali e del mercato del lavoro, così
come occorre attribuire una particolare priorità alla promozione
dell´occupazione giovanile. I sistemi di istruzione e formazione devono
funzionare meglio, assicurando ai giovani le competenze necessarie e un
collegamento più efficace tra il mondo del lavoro e quello dell´istruzione. A
seguito dell´accordo raggiunto nel Consiglio europeo di febbraio 2013 sull´iniziativa
a favore dell´occupazione giovanile, la Commissione ha presentato, nell´ambito
dei negoziati in corso sul regolamento relativo al fondo sociale europeo,
proposte sugli aggiustamenti tecnici che consentiranno all´iniziativa di
diventare pienamente operativa dal 1º gennaio 2014. Nel frattempo gli Stati
membri possono avvalersi, attingendo a tutti i fondi strutturali pertinenti,
dei finanziamenti disponibili nell´attuale periodo di programmazione per
contribuire alla lotta contro la disoccupazione giovanile. A tale riguardo, il
Consiglio europeo si compiace degli sforzi della Commissione per sviluppare
ulteriormente la collaborazione con gli Stati membri in cui si riscontrano i
livelli di disoccupazione giovanile più elevati. L´accordo raggiunto il 28
febbraio in sede di Consiglio sulla garanzia per i giovani contribuirà a
garantire che tutti i giovani di età inferiore a 25 anni ricevano un´offerta di
lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio di buona qualità
entro un periodo di quattro mesi dall´inizio della disoccupazione o dall´uscita
dal sistema d´istruzione formale. Tale accordo dovrebbe essere attuato
rapidamente, anche grazie al sostegno dell´iniziativa a favore dell´occupazione
giovanile. Più in generale, occorre altresì portare avanti i lavori nell´ambito
del pacchetto occupazione, anche in ordine a un´occupazione femminile
significativamente maggiore, alla riduzione della disoccupazione di lunga
durata e alla piena partecipazione dei lavoratori anziani. È essenziale affrontare
le conseguenze sociali della crisi e lottare contro la povertà e l´esclusione
sociale.
B) Il mercato unico continua ad
essere una forza trainante fondamentale per la crescita e l´occupazione. In
questo contesto il Consiglio europeo invita gli Stati membri a tenere
pienamente conto delle raccomandazioni contenute nella relazione della
Commissione "Stato dell´integrazione del mercato unico" e si compiace
dell´intenzione della Commissione stessa di integrare tale relazione nelle
prossime analisi annuali della crescita. La conclusione rapida dei lavori su
tutte le proposte dell´Atto per il mercato unico I è una priorità essenziale,
segnatamente in ordine a fascicoli fondamentali quali: direttive contabili,
qualifiche professionali, appalti pubblici, distacco dei lavoratori,
identificazione/firma elettronica, con l´obiettivo di promuovere la
competitività, approfondire il mercato unico e rimuovere ostacoli
ingiustificati. La Commissione presenterà senza indugio le restanti proposte
dell´Atto per il mercato unico Ii nella prospettiva di un rapido esame,
cosicché possano essere adottate entro la scadenza dell´attuale legislatura.
Urge inoltre migliorare l´attuazione di tutta la legislazione sul mercato
unico, compresa la direttiva "Servizi", in particolare attraverso una
rigorosa revisione tra pari e un´azione celere per eliminare ostacoli
ingiustificati. Il Consiglio europeo continuerà a riesaminare periodicamente
tutti questi aspetti.
C) Sono necessari ulteriori
interventi per ridurre l´onere complessivo della regolamentazione a livello
dell´Ue e nazionale, tenendo sempre presente la necessità di tutelare
adeguatamente consumatori e lavoratori dipendenti. Gli Stati membri e la
Commissione dovrebbero portare avanti i lavori sulla regolamentazione intelligente
alla luce delle recenti comunicazioni della Commissione stessa, ponendo in
particolare l´accento sulle esigenze delle Pmi. Gli Stati membri presteranno
particolare attenzione a evitare oneri ulteriori nell´attuazione della
legislazione dell´Ue. Il Consiglio europeo accoglie con favore la recente
relazione della Commissione concernente la regolamentazione più gravosa per le
Pmi e attende con interesse di ricevere le prime proposte concrete per dare
attuazione ai risultati emersi entro giugno. La Commissione verificherà i
progressi attraverso il quadro di valutazione delle Pmi. Provvederà inoltre a
una celere ed efficace attuazione del suo programma "Adeguatezza della
regolamentazione" ("Refit"), in particolare individuando
rapidamente le aree regolamentari e i testi legislativi che più si prestano a
una semplificazione delle disposizioni e a una riduzione dei costi normativi.
Il Consiglio europeo attende di ricevere, in autunno, le prime proposte di
semplificazione e di riduzione dell´onere normativo. Il Consiglio europeo
rileva che, nel contesto del suo programma di lavoro annuale, la Commissione
presenta un elenco di proposte in sospeso da ritirare. Per ridurre l´onere
della regolamentazione e promuovere la competitività, incoraggia la Commissione
ad usare il programma "Refit" per individuare e proporre, in autunno,
i regolamenti da ritirare che non sono più usati e perseguire il consolidamento
della normativa vigente nel contesto dei lavori di semplificazione.
10. Il Consiglio europeo terrà
nei prossimi mesi una serie di discussioni tematiche su aspetti settoriali e
strutturali, essenziali per la crescita economica e la competitività europea.
Queste discussioni confluiranno anche, il prossimo anno, in un dibattito sulla
strategia Europa 2020 e sull´analisi dei progressi realizzati verso gli
obiettivi principali della stessa. In vista di queste discussioni, chiede che i
lavori preparatori siano condotti, prioritariamente, sulle questioni seguenti:
a) energia (maggio 2013): sono in
corso i lavori sul completamento del mercato interno dell´energia e sulle
interconnessioni con i mercati europei dell´energia. Nessuno Stato membro
dell´Ue dovrebbe rimanere isolato dalle reti europee di distribuzione del gas e
dell´energia elettrica dopo il 2015. L´europa necessita di investimenti in
moderne infrastrutture energetiche e occorre affrontare la sfida dei prezzi
elevati dell´energia che ostacolano la competitività;
b) innovazione (ottobre 2013): il
Consiglio europeo attende con interesse la presentazione, a cura della
Commissione, della relazione sull´andamento dei lavori riguardo allo spazio
europeo della ricerca nonché della sua comunicazione sullo stato
dell´innovazione nell´Unione nel 2012, compreso l´indicatore unico dell´innovazione,
in tempo per discuterne;
c) agenda digitale e altri
servizi (ottobre 2013): il Consiglio europeo prende atto dell´intenzione della
Commissione di riferire ben prima di ottobre sullo stato dell´arte e sugli
ostacoli che ancora devono essere affrontati per assicurare il completamento
del mercato unico digitale pienamente funzionante entro il 2015, nonché misure
concrete intese a realizzare quanto prima il mercato unico nelle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione;
d) difesa (dicembre 2013): in
questo contesto il Consiglio europeo vaglierà inoltre le modalità di sviluppo
di una base industriale e tecnologica di difesa europea più integrata,
innovativa e competitiva;
e) competitività e politica
industriale (giugno 2013 e febbraio 2014): nel sottolineare quanto sia
importante rendere l´Europa un luogo più competitivo per la produzione e gli
investimenti, il Consiglio europeo attende con interesse il seguito delle
recenti comunicazioni della Commissione sulla politica industriale e su settori
industriali specifici, nonché la presentazione tempestiva di ulteriori
contributi della Commissione a questa discussione: la relazione sulla
competitività europea, la relazione sull´attuazione delle priorità in materia
di politica industriale e le conclusioni del riesame del mercato unico dei
prodotti industriali.
Approfondire l´Uem -
11. Il Consiglio europeo ha
preso atto dei lavori in corso sui quattro ambiti individuati nelle sue
conclusioni del dicembre 2012 sull´approfondimento dell´Uem. Qualsiasi nuova
misura verso il rafforzamento della governance economica dovrà essere
accompagnata da ulteriori misure verso un livello più elevato di legittimità e
responsabilità.
12. Sono urgentemente
necessari progressi verso un quadro finanziario maggiormente integrato per
ripristinare la normale erogazione di prestiti, migliorare la competitività e
contribuire a introdurre i necessari aggiustamenti economici. Oltre ai
progressi compiuti riguardo alle nuove norme relative ai requisiti patrimoniali
delle banche, è necessario risolvere rapidamente i rimanenti problemi tecnici
ancora in sospeso affinché un accordo finale possa essere raggiunto entro la
fine del mese. Concludere nel corso delle prossime settimane il processo
legislativo relativo al meccanismo di vigilanza unico è un compito prioritario.
13. Il Consiglio europeo
ricorda che è imperativo spezzare il circolo vizioso tra banche e Stati. Come
convenuto nel dicembre del 2012, occorre approvare quanto prima possibile nel
primo semestre del 2013 un quadro operativo, compresa la definizione delle
attività preesistenti, cosicché, una volta istituito un efficace meccanismo di
vigilanza unico, il meccanismo europeo di stabilità potrà avere facoltà, sulla
scorta di una decisione ordinaria, di ricapitalizzare direttamente gli istituti
bancari. Occorre giungere ad un accordo sulla direttiva sul risanamento e la
risoluzione delle crisi nel settore bancario nonché sulla direttiva sul sistema
di garanzia dei depositi entro giugno 2013, assicurando un giusto equilibrio
tra paesi d´origine e paesi ospitanti. La Commissione intende presentare, entro
l´estate del 2013, una proposta legislativa sul meccanismo di risoluzione unico
per i paesi partecipanti al meccanismo di vigilanza unico, che dovrà essere
esaminata in via prioritaria con l´intenzione di adottarla durante l´attuale
mandato parlamentare. Dovrebbe assicurare un quadro efficace per risolvere, nel
contesto di crisi bancarie, gli inadempimenti degli istituti finanziari
tutelando nel contempo i contribuenti, essere basato sui contributi del settore
finanziario stesso e comprendere adeguate ed efficaci misure di sostegno,
conformemente alle conclusioni del Consiglio europeo di dicembre 2012.
L´integrità del mercato unico sarà pienamente rispettata e verranno assicurate
condizioni di parità tra gli Stati membri che partecipano al meccanismo di
vigilanza unico e quelli che non vi partecipano.
14. Il Consiglio europeo
prende atto dell´adozione delle regole per l´organizzazione dei lavori dei
Vertici euro e si compiace che queste regole siano intese a migliorare la
qualità della governance della zona euro, preservando nel contempo l´integrità
dell´Unione europea nel suo complesso come riconosciuto in particolare dalle
pertinenti disposizioni del trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla
governance .
Ii. Altri Punti -
15. Il Consiglio europeo ha
proceduto ad uno scambio di opinioni sulle relazioni dell´Ue con i suoi partner
strategici.
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MARTIN SCHULZ AL VERTICE UE: "SONO NECESSARI NEGOZIATI SERI" |
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Strasbugo, 19 marzo 2013 - La povertà e la disoccupazione stanno
crescendo in un´Europa già colpita dalla crisi con ripercussioni economiche,
sociali e politiche gravi. Questo l´avviso del presidente del Pe Martin Schulz
ai leader europei durante il vertice dei Bruxelles del 14 marzo, che ha anche
ricordato che l´austerità e i tagli al budget non possono essere il solo
strumento della politica. Ha inoltre presentato una nuova proposta per il
bilancio europeo 2014-2020, attualmente rifiutato dai deputati.
"Una politica di austerità che aggrava la recessione non è economicamente razionale" ha indicato il
presidente del Pe Martin Schulz. Sottolineando l´importanza delle misure
annunciate come il consolidamento di bilancio e gli investimenti, Schulz ha
indicato che "Molti cittadini si sentono lasciati al margine delle misure
di riforma. Non viene spiegato a sufficienza perché queste misure sono necessarie
per un sereno futuro comune".
Rispetto ai recenti risultati elettorali in Italia, ha invitato a non
sottovalutare le implicazioni che avranno in futuro.
Un giorno dopo al voto del Pe che si oppone alla proposta del Consiglio
per il quadro pluriennale europeo 2014-2020, il presidente Schulz ha richiesto
di affrontare nei prossimi negoziati il tema della spesa dell´Unione fino al
2020.
Per ottenere l´approvazione del Pe, il quadro pluriennale europeo
dovrebbe essere adattato correttamente e libero dai deficit, che possa inoltre
incoraggiare la crescita e il mercato del lavoro. Ha anche aggiunto che il Pe
non inizierà i negoziati a meno che i deficit del 2012 e del 2013 non vengano
garantiti.
"Un compromesso minimo approvato all´unanimità dal Consiglio europeo
non basta per adottare un quadro finanziario pluriennale. Al Consiglio serve
anche una maggioranza qualificata in Parlamento" ha concluso Schulz.
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UE: DICHIARAZIONE DEI VICEPRESIDENTI REHN E TAJANI SUI DEBITI COMMERCIALI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE |
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Bruxelles, 19 Marzo 2013 - La
ripresa dell´economia europea deve poggiare sulle solide basi di finanze
pubbliche sane. Inoltre, dobbiamo incoraggiare gli investimenti produttivi e
ristabilire i flussi di prestito all´economia reale. Condizioni di
finanziamento eccessivamente restrittive, soprattutto nei Paesi meridionali
quali Spagna, Portogallo e Italia, stanno ostacolando il flusso di credito
verso le famiglie e le imprese. Questo frena la crescita delle esportazioni e
l´attività economica.
Dobbiamo anche invertire il declino della competitività industriale
europea e dell´occupazione nel settore industriale. L´occupazione
nell´industria genera un significativo effetto moltiplicatore sul resto
dell´economia, attraverso l´impatto sulla filiera produttiva e sul settore dei
servizi. E questo effetto moltiplicatore può aumentare il potenziale di
crescita delle nostre economie nel lungo termine come nel breve.
Per sostenere la nostra industria, dobbiamo continuare a ridurre gli
oneri amministrativi, e garantire regole semplici per le imprese. Dobbiamo
cogliere le opportunità offerte dalla crescita globale. L´esempio delle
trattative per il libero scambio tra Ue e Usa, che ha grandi potenzialità di
favorire la crescita su entrambe le sponde dell´Atlantico, è estremamente
incoraggiante. E dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per
assicurare che le imprese vengano pagate per i beni e i servizi che hanno
fornito, anche per rispondere alle attuali esigenze di liquidità.
Da questo punto di vista, la Direttiva sui ritardi dei pagamenti è
molto importante. Essa stabilisce regole chiare in tema di pagamento di beni e
servizi acquistati dal settore pubblico. Tutti gli Stati membri hanno l´obbligo
di trasporre e applicare la direttiva a partire dal 16 marzo 2013. Ogni Stato
membro dovrebbe assicurare la sua attuazione puntuale ed effettiva, al fine di
interrompere l´accumulazione di debiti commerciali da parte delle pubbliche
amministrazioni, evitando così l´applicazione degli interessi per il ritardo
del pagamento previsti dalla direttiva stessa.
Ciò premesso, la direttiva non si applica necessariamente all´ammontare
del debito commerciale pregresso. In particolare, nel caso dell´Italia, le
autorità hanno deciso che le nuove regole si applicheranno solo ai contratti
conclusi a partire dal 1 gennaio 2013. Una soluzione realistica al problema
dell´ammontare di debito commerciale pregresso - che si stima essere di
notevoli dimensioni – deve, probabilmente, prevedere un piano di liquidazione
avente come obiettivo quello di portare tale ammontare di debito pregresso a
livelli non attribuibili a ritardi nei pagamenti (livelli fisiologici) in tempi
relativamente brevi. Questo piano dovrebbe prevedere adeguate misure contro il
rischio di comportamenti opportunistici (azzardo morale) da parte delle pubbliche
amministrazioni titolari del debito pregresso.
La liquidazione del debito commerciale pregresso si rifletterebbe in un
corrispondente aumento nel debito pubblico. La parte di questo corrispondente a
spesa per investimenti avrebbe anche un impatto sul deficit pubblico.
Mentre il quadro normativo europeo in tema di sorveglianza di bilancio
pubblico non prevede uno speciale trattamento per specifiche voci di spesa che
incidono sul debito e sul deficit, il Patto di Stabilità e Crescita permette di
prendere in considerazione fattori significativi in sede di valutazione della
conformità del bilancio di uno Stato membro con i criteri di deficit e di
debito del Patto stesso. In tale ambito, la liquidazione di debiti commerciali
potrebbe rientrare tra i fattori attenuanti.
La Commissione è pronta a cooperare con le autorità italiane per
aiutare l´attuazione tecnica del piano di liquidazione del debito commerciale
pregresso e accoglierebbe con favore la disponibilità di informazioni più
dettagliate ed aggiornate sull´attuale ammontare di tale debito da parte di
ogni livello di amministrazione pubblica.
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I DIRITTI DEI CITTADINI A PORTATA DI MANO GRAZIE A 500 CENTRI DI INFORMAZIONE IN TUTTA EUROPA |
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Bruxelles, 19 marzo 2013 - Ieri
Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione europea, e Othmar Karas,
Vicepresidente del Parlamento europeo, hanno dato il via a una nuova
generazione di centri Europe Direct. La nuova rete consentirà ai cittadini di
ottenere più facilmente informazioni pratiche e consigli sull’esercizio dei
loro diritti nell’Unione europea. Attualmente i 500 milioni di cittadini
dell’Unione europea hanno a disposizione 500 centri in tutta Europa. La Croazia
si unirà alla rete nel corso del 2013. L’annuncio viene fatto in occasione
della riunione generale annuale dei responsabili dei centri, che si incontrano
a Bruxelles.
“I centri di informazione Europe Direct rappresentano il volto
pubblico, gli occhi, le orecchie e la bocca dell’Ue e sono in prima linea nel
promuovere i diritti dei cittadini sul campo", ha dichiarato la
Vicepresidente Viviane Reding, Commissaria per la giustizia, i diritti
fondamentali e la cittadinanza. “Le cifre sono impressionanti: solo l’anno
scorso i centri hanno ricevuto oltre un milione di richieste. Per questo oggi
ampliamo la rete, per far sì che i centri possano continuare a fare la loro
parte rispondendo alle domande dei cittadini e incentivando il dibattito
europeo a livello locale."
I nuovi centri, selezionati dalla Commissione europea sulla base di un
bando di concorso, ottengono l’incarico per un periodo di cinque anni, sono
cofinanziati dalla Commissione e possono utilizzare la denominazione di “Centro
di informazione Europe Direct”. La maggior parte dei centri è gestita da enti
locali, associazioni o camere di commercio.
Dal 2005, anno di creazione della prima generazione dei centri, i
cittadini hanno fatto ricorso ai loro servizi in misura sempre maggiore. Solo
negli ultimi quattro anni i centri hanno ricevuto ben 3,3 milioni di richieste
personali, hanno organizzato oltre 41 000 eventi e hanno risposto a più di un
milione di email.
La rete Europe Direct svolge un ruolo cruciale nel fornire un
collegamento diretto agli europei nel loro paese, rivolgendosi ai cittadini in
modo pertinente e comprensibile. L’annuncio di oggi si inserisce anche nel
contesto del 2013 - Anno europeo dei cittadini, un anno dedicato ai cittadini
europei e ai loro diritti. Nell’ambito delle attività di divulgazione previste
per quest’anno la Vicepresidente Reding e gli altri Commissari prenderanno
parte, insieme a politici nazionali e locali, a dibattiti con i cittadini in
tutta Europa per ascoltarli e rispondere alle loro domande.
Http://ec.europa.eu/european-debate/index_it.htm
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GIORNATA EUROPEA DEL CONSUMATORE PER RAFFORZARE IL MERCATO UNICO SERVONO FIDUCIA E SCELTA |
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Bruxelles, 19 marzo 2013 - Se è
vero che per proteggere i consumatori da eventuali danni e dalle conseguenze
della concorrenza sleale servono norme di sicurezza più rigorose e una
sorveglianza dei mercati, è anche vero che una maggiore fiducia e autonomia dei
consumatori possono contribuire a rafforzare il mercato unico. Nel corso della
Giornata europea del consumatore, svoltasi il 14 marzo, il Cese ha sottolineato
ancora una volta che in materia di sicurezza dei prodotti destinati ai consumatori
non ci possono essere compromessi.
In un momento in cui la fiducia dei consumatori è in rapido calo
sull´onda dello scandalo della carne equina, la recente Giornata europea del
consumatore si è occupata di due questioni di grande attualità, vale a dire la
sicurezza dei prodotti e la sorveglianza del mercato. Uno dei temi principali
del dibattito è stato il pacchetto legislativo, recentemente adottato dalla
Commissione europea, per armonizzare le norme sulla sicurezza dei prodotti non
alimentari, migliorare la tracciabilità e introdurre sanzioni più severe,
provvedendo così ad una maggiore sicurezza sia dei consumatori che delle
imprese. La conferenza è giunta alla conclusione che queste misure
costituiscono una premessa essenziale per il buon funzionamento del mercato
interno, e ha dato il via a un appello, sottoscritto da 28 organizzazioni di
livello europeo, per un sistema paneuropeo di raccolta di dati sugli incidenti
e i danni alle persone.
Il Presidente del Cese Staffan Nilsson ha affermato che "per la
crescita sono necessarie delle organizzazioni dei consumatori attive, perché in
fin dei conti sono i consumatori a decidere cosa comprare e dove. I consumatori
ci dicono adesso che se vogliamo ristabilire la fiducia nel mercato unico
dobbiamo anche essere capaci di garantire l´affidabilità dei prodotti in
commercio".
Il commissario europeo per la Salute e la politica dei consumatori
Tonio Borg ha aggiunto che "grazie all´eliminazione di alcune lacune e
sovrapposizioni della legislazione attuale, e a una sua più agevole
applicazione, speriamo di creare le condizioni adatte per una maggiore fiducia
dei consumatori e per una gestione più efficace e rigorosa delle catene di
approvvigionamento".
La giornata europea del consumatore ha anche messo in luce l´esigenza
di una maggiore fiducia delle imprese, in un contesto in cui i consumatori sono
restii a spendere. Kieran Grace, direttore del dipartimento Consumatori e
concorrenza del governo irlandese, ha osservato che le nuove norme sulla
sicurezza dei prodotti, insieme a un´applicazione più efficace, potrebbero
offrire alle imprese europee un contesto concorrenziale equo, garantendo che
tutti gli operatori rispettino le stesse norme. La direttrice generale
dell´Ufficio europeo delle unioni dei consumatori Monique Goyens, nel corso
della successiva tavola rotonda, ha dichiarato che delle regole più severe in
materia di sicurezza dei prodotti potrebbero servire a far progredire
l´innovazione nelle imprese, facendo in modo che per esse la sicurezza abbia
costi inferiori a quelli derivanti da incidenti e danni.
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OSSERVAZIONI DI ŠTEFAN FüLE, COMMISSARIO UE PER L´ALLARGAMENTO E LA POLITICA DI VICINATO ALLA STAMPA DOPO L´INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELLA SERBIA TOMISLAV NIKOLIć |
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Belgrado, 19 Marzo 2013 - ´´
Come si può osservare l´alta frequenza dei contatti tra Belgrado e Bruxelles
quale importanza che attribuiamo alla Serbia e il suo percorso europeo. Quando
ho incontrato il presidente Nikolić nel giugno scorso per il suo insediamento,
ho detto che lo strumento migliore per realizzare la modernizzazione della
Serbia è l´integrazione europea. E ´ancora valido.
Ho anche detto che non vedo l´ora di lavorare a stretto contatto con il
Presidente e tutte le istituzioni serbe sul comune obiettivo di portare la
Serbia, non solo verso l´Unione europea, ma nell´Ue. Questo è esattamente ciò
che stiamo lavorando ora.
Insieme a Cathy Ashton sosteniamo le aspirazioni della Serbia e
vogliamo che la Serbia riuscire nei suoi sforzi europei.
So che la domanda nella tua mente in questo momento è: "la Serbia
sarà davvero ottenere la data per l´avvio dei negoziati nel giugno?" Bene,
la risposta dipende dagli sforzi nel fornire sulle riforme e sulla priorità di
un tasto: i progressi verso un miglioramento visibile e sostenibile delle
relazioni con il Kosovo.
In questo contesto, accolgo con grande favore la nuova dinamica nel
dialogo tra i primi ministri. La riunione dei Presidenti nel mese di febbraio è
stato anche un importante passo avanti. Speriamo che i risultati significativi
possono essere raggiunti.
La nostra relazione di primavera sta per essere pubblicato il 16
aprile, e si riflette gli ultimi sviluppi nei vostri sforzi di riforma e gli
ultimi accordi del dialogo. Tuttavia, il lavoro deve continuare anche dopo che
- in alcune zone anche gli sforzi devono essere intensificati, in particolare
nel settore giudiziario, strategia anticorruzione, la non discriminazione, la
libertà dei media, o l´inclusione di gruppi vulnerabili.
Parlerò più in dettaglio con il Primo Ministro in pochi istanti.´´
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BILANCIO 2013 RETTIFICATO PER L´INGRESSO DELLA CROAZIA NELL´UE |
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Bruxelles, 19 Marzo 2013 - la Commissione europea propone di modificare il bilancio dell´Ue di quest´anno di prendere in considerazione l´impatto di adesione della Croazia all´Unione europea. L´importo proposto aumento di Eur 655,1 milioni in stanziamenti d´impegno 1 (0,4% del bilancio 2013) e Eur 374,0 milioni (0,3%) nei pagamenti 2 . Questi valori rappresentano le disposizioni del trattato di adesione firmato tra l´Ue e la Croazia."dal 1 ° luglio 2013, quando la Croazia entrerà nell´Ue, ha dichiarato il commissario europeo per la programmazione finanziaria e il bilancio Janusz Lewandowski, le regioni croate e le città, piccole e medie imprese, le Ong, gli scienziati e gli altri potranno beneficiare di fondi europei, proprio come qualsiasi altro membro Stato. Presente bilancio rettificativo limita a dare attuazione agli aspetti finanziari del l´accordo unanime di Stato membro dell´Ue ad accogliere la Croazia come il 28 ° membro dell´Unione europea. "Contributo della Croazia al bilancio 2013 Ue sarà pari a 211,9 milioni.Il progetto di bilancio rettificativo dovranno essere adottata dall´autorità di bilancio, vale a dire il Consiglio e il Parlamento europeo.Vedere la tabella di seguito dettagliato.Progetto di bilancio rettificativo 1 (l´adesione della Croazia alla Ue) in milioni di euro, a prezzi correnti | | 1. Crescita sostenibile | 496,6 | 167,4 | 1a Competitività per la crescita e l´occupazione (1) | 47,2 | 17,6 | 1b Coesione per la crescita e l´occupazione | 449,4 | 149,8 | di cui Fondi strutturali | 299,6 | 89,9 | di cui Fondo di coesione | 149,8 | 59,9 | 2. Conservazione e gestione delle risorse naturali | 10,2 | 2,6 | fondo europeo per la pesca | 8,7 | 2,2 | altro Pcp supporto, Life + (1) | 1,5 | 0,4 | 3. Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia | 73,3 | 42,2 | 3a Libertà, sicurezza e giustizia (1) | 2,1 | 1,1 | strumento Schengen | 40,0 | 40,0 | 3b Cittadinanza (1) | 2,2 | 1,1 | strumento di transizione | 29,0 | | 4. L´ue come attore globale | | 86,8 | 6. Compensazioni ( i flussi di tesoreria) | 75,0 | 75,0 | totale | 655,1 | 374,0 | 1) non pre-assegnata spese dato solo a scopo illustrativo. | |
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L´UE INTENSIFICA LA SUA RISPOSTA PER COMBATTERE IL RICICLAGGIO DI DENARO E IL TRAFFICO DI STUPEFACENTI IN AFRICA OCCIDENTALE |
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Bruxelles,
19 Marzo 2013 -
L´unione
europea ha lanciato un nuovo progetto che contribuirà alla lotta contro il
riciclaggio di denaro in Ghana, Nigeria, Senegal e Capo Verde. Il progetto di
aiuto alle forze dell´ordine di indagare meglio il riciclaggio di denaro, e
quindi combattere la criminalità organizzata. Allo stesso tempo, esso aumenterà
la cooperazione regionale tra i paesi che fanno parte della "rotta della
cocaina", vale a dire il percorso utilizzato dai cartelli della droga del
Sud America a spedire la droga in Europa.
Andris
Piebalgs, commissario per lo Sviluppo ha dichiarato: "Il traffico di droga
è una piaga internazionale che deve essere affrontato a livello mondiale di
questo commercio illegale provoca gravi conseguenze per la salute economico,
sociale, politica e pubblica Nella sola Unione europea, 140 tonnellate di
cocaina sono consumati ogni.. Anno. Nei paesi colpiti dell´Africa occidentale,
il riciclaggio di denaro enorme, generato da questi profitti illeciti,
destabilizza intere economie, minacciando sia il loro sviluppo e la loro
stabilità. "
Ha
poi aggiunto: "Con questo nuovo progetto, che prevede la formazione,
supporto tecnico - di istituire banche dati elettroniche o e-mail sicura per
esempio - alle forze dell´ordine e affidatarie scambi transfrontalieri tra le
autorità pubbliche."
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UE, IMMIGRAZIONE: "UN SISTEMA A PUNTI PER ATTIRARE GLI IMMIGRATI PIÙ BRILLANTI" |
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Strasburgo, 19 marzo 2013 - Secondo la relazione adottata giovedì 14
marzo, la politica comune di immigrazione europea deve essere migliorata per
attirare gli immigrati più qualificati facilitandone l´integrazione. La
relazione propone un approccio comune per la sicurezza sociale dei cittadini
che lavorano all´estero e un modello "all´australiana" per
sollecitare l´interesse di lavoratori altamente qualificati. Tre domande alla
deputata liberale tedesca Nadja Hirsch, relatrice della relazione.
Perché un approccio comune per la sicurezza sociale?
L´essenziale è garantire che durante la pensione i cittadini ricevano
quanto gli spetta. I cittadini europei devono poter ricevere la propria
pensione, non importa dove hanno lavorato. All´interno dell´Unione europea è
piuttosto facile, ma fuori dall´Ue diventa complesso.
La relazione indica che nei prossimi dieci anni, l´Ue dovrà utilizzare
le competenze degli immigrati qualificati per compensare all´invecchiamento
della propria popolazione...
L´evoluzione demografica europea ha spinto alcune aziende a cercare
nuovo personale qualificato... Necessario al rilancio economico dell´Ue. Per
attrarre dei profili di questo tipo, dobbiamo proporre delle offerte migliori
rispetto al resto del mondo. Per richiamare immigrati più brillanti, proponiamo
un sistema d´entrata basato su certi criteri, che gli Stati membri potranno
adottare su base volontaria
Il sostegno all´immigrazione sta perdendo sostenitori in molti paesi...
Soprattutto a causa dei problemi legati all´integrazione. In che modo questa
legge cerca di risolvere questo problema?
Sono previsti degli uffici di pre-partenza sia nei paesi di origine che
in quelli ospitanti per aiutare gli immigrati a trovare una casa o un corso di
lingue. In questo modi, potranno già cominciare la propria preparazione.
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ROSSI: “IL MEDITERRANEO PUÒ DIVENTARE LO SNODO DELL’ECONOMIA INTERNAZIONALE” |
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Firenze, 19 marzo 2013 – “Due
grandi disegni dovrebbero guidare l’azione delle Regioni nel Mediterraneo. Da
un lato, l’idea di Prodi di concepire l’area mediterranea come uno dei grandi
centri di snodo dell’economia internazionale: l’Hub Mediterraneo. A noi pare un
orizzonte interessante in cui iscrivere la nostra azione. Dall’altro occorre
considerare che le precedenti forme di articolazione mediterranea saranno
profondamente modificate e il processo di ricomposizione territoriale
dell’Europa con il disegno delle macro-regioni, quelle del Baltico, del Danubio
e dell’Adriatico-ionio, è uno scenario che influenzerà lo spazio nord-sud del
Mediterraneo”.
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel suo
intervento di apertura dei lavori dell’ufficio politico della Commissione
intermediterranea (Cim) che si è svolta a Firenze in Palazzo Strozzi Sacrati.
Per Rossi sono tre i temi sui quali occorre concentrare e l’impegno
politico delle Regioni della Cim per il futuro: la democratizzazione e il
decentramento, che interessano soprattutto la sponda sud per un processo che
deve basarsi sul rafforzamento delle istituzioni locali con la formazione di
nuova classe dirigente, con particolare attenzione ai quadri dei governi locali
e dei sistemi produttivi locali (nuova imprenditorialità e un programma di
young leaders); c’è poi il supporto ai processi di sviluppo locale e
all’internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali; infine c’è la grande
questione delle reti transeuropee di trasporto, soprattutto quelle periferiche
e quelle marittime. A questo proposito il presidente ha ricordato che nella
prospettiva di realizzare una diramazione sud del Corridoio n. 3 “Mediterraneo”
i porti di Livorno e Ancona sono stati inseriti nella rete dei porti principali
europei, il che sottolinea un’evoluzione positiva in vista del rafforzamento di
questa corridoio, che deve essere inteso come “ponte” tra le due sponde del
Mediterraneo.
“L’europa – ha concluso il presidente Rossi – non è soltanto
un’incompiuta impalcatura istituzionale e una politica monetaria comune, ma
queste devono poggiare sempre più stabilmente su territori, comunità e
istituzioni locali rappresentative dei cittadini europei, pena un pericoloso
scollamento fra istituzioni europee e cittadini che potrebbe avere effetti
nefasti per l’intero continente”.
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JOANA ORTEGA E ENRICO ROSSI: REGIONI MEDITERRANEE UNITE CONTRO LA DISOCCUPAZIONE |
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Firenze, 19 marzo 2013 – La
disoccupazione giovanile ha raggiunto nell’Ue livelli allarmanti e non accenna
a diminuire. Più di un giovane su cinque non riesce a trovare lavoro: 7,5
milioni, di età compresa tra 15 e 24 anni, sono senza lavoro e non seguono
corsi di istruzione o formazione e il 30,1% dei disoccupati al di sotto dei 25
anni non lavora da oltre 12 mesi.
E’ di fronte ad un quadro come questo che il presidente della Regione
Toscana, Enrico Rossi e la vicepresidente della Catalogna, Joana Ortega, nel
corso della conferenza stampa tenuta al termine della prima sessione dei lavori
dell’Ufficio politico della Commissione intermediterranea della Crpm, la
Conferenza delle Regioni periferiche e marittime d’Europa che si è tenuta a Firenze a Palazzo Strozzi Sacrati, hanno
espresso una preoccupazione comune e la stessa determinazione ad affrontare la
questione in occasione dell’assegnazione del budget comunitario per le
politiche del lavoro.
“Abbiamo discusso – ha spiegato Enrico Rossi – di questo e di come
aiutare le piccole e medie imprese. Mi ha fatto molto piacere che il progetto
Giovanisì della Toscana abbia riscosso apprezzamenti unanimi e possa essere
preso a modello dalle altre Regioni mediterranee”.
Il presidente e la vicepresidente hanno risposto alle domande dei
giornalisti mostrando unità di intenti e volontà di procedere uniti.
“Condividiamo le stesse preoccupazioni – ha aggiunto la vicepresidente
Ortega – per la crisi occupazionale e credo che tra le azioni prioritarie per
riattivare l’economia vadano privilegiate quelle che fanno leva sul turismo,
sulla cultura e sulla realizzazione delle infrastrutture a partire dal
corridoio mediterraneo n. 3, capace di mettere in comunicazione la Spagna con i
Balcani, attraverso l’Italia”.
Rossi ha detto che in fatto di trasporti occorre far leva sulle
autostrade del mare e ha affrontato poi la questione della sicurezza della
navigazione, chiedendo una normativa europea capace di garantirla e reti di
monitoraggio in grado di scongiurare incidenti come quello della Costa
Concordia.
La vicepresidente Ortega ha parlato poi della necessità di “una
strategia macroregionale integrata da parte di tutte le Regioni del
Mediterraneo per aiutare i Paesi della riva sud, dei quali occorre aiutare la
crescita economica sviluppando le loro potenzialità”.
La vicepresidente catalana ha infine risposto ad una domanda sulla
situazione italiana affermando di essere fiduciosa per il suo futuro anche
perchè “la politica deve saper trovare le migliori soluzioni per i propri
Paesi”.
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PROGETTI PROGRAMMA MARITTIMO UE, 8,2 MLN ALLA LIGURIA TURISMO, VIABILITÀ, PORTI, AMBIENTE, AGROALIMENTARE FRA LE INIZIATIVE FINANZIATE DA BRUXELLES |
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Genova, 19 marzo 2013 -
Infrastrutture, porti, viabilità, ambiente, turismo, beni culturali,
agroalimentare, servizi: la Liguria
incassa 8,2 milioni di fondi del programma europeo Italia-francia-marittimo
2013 di cui fanno parte anche Corsica,
Sardegna e Toscana .
Di questi, oltre tre milioni sono destinati a co-finanziare progetti
realizzati dalla Regione gli altri
andranno a sostenere finanziariamente quelli presentati Comuni, Province,
istituti, porti.
“Questo risultato conferma che,
per quante incognite ci siano, i fondi
europei rappresentano ancora una certezza per tanti diversi asset territoriali,
dobbiamo sfruttarli sempre di più”, spiega l’assessore al Turismo Angelo
Berlangieri, coordinatore del programma per la giunta Burlando che ha
fortemente sostenuto l’iniziativa.
I progetti della Regione Liguria finanziati dal programma Ue sono:
Terragir 2 dedicato ai servizi di cooperazione tra piccole imprese per la
valorizzazione e la commercializzazone dei prodotti agroalimentari di qualità,
comprese le enoteche regionali di Dolceacqua, Ortovero, Genova e Castelnuovo
Magra, (858 mila 200 euro), Innolabs + (810 mila) e Innolabs++ (695 mila)per lo
sviluppo socio economico dei territori, fra cui il progetto "Cerchio del
Caucaso Fontanabuona" con i 130 chilometri di sentieri da Levanto a Sestri
Levante, una piattaforma web per i siti archeologici di Sanremo, Bussana,
Taggia, Riva Ligure, il molo di Vernazza, Cinque Terre, l´avvio del car-sharing
Parco Cinque Terre, Levanto e La Spezia.
Gli altri progetti della Regione Liguria finanziati dal fondo per la
cooperazione transfrontaliera Marittimo sono Proterina 2 per la prevenzione dei
rischi idrogeologici e incendi boschivi (436 mila 150) e Resmarine, per gli
interventi contro l´erosione costiera. Il budget della Regione Liguria è di 274
mila euro e di 325 mila per Arpal.
Finanziato con 2,5 milioni anche il progetto I-perla la messa in
sicurezza della strada provinciale 38 Pian di Barca-pignone- Monterosso, nello
Spezzino.
Gli altri progetti che in Liguria hanno ricevuto finanziamenti dal
programma europeo Marittimo sono Vento e Porti di Mare di cui fanno parte le
Autorità Portuali di Genova, Savona e La Spezia e l´Università di Genova (1,4
milioni), I-perla per la sicurezza delle zone costiere, Provincia della Spezia
(500 mila euro), I-no far Access per gli sposamenti dei soggetti deboli in aree
svantaggiate, Provincia della Spezia (400 mila euro), Pliss, sistema logistico
portuale per rete commerciale, comune di Savona (90 mila), Oltre Bampè, per il
rafforzamento delle Pmi agroalimentari locali ,il sostegno alle mense
scolastiche, e lo sviluppo della filiera corta, Comune di Genova (423 mila),
Mistral+ per potenziare l´offerta di servizi innovativi per la nautica e porti
turistici, Camera di Commercio e Provincia della Spezia (400 mila euro), Sicomar,
per la sicurezza in mare, fra i beneficiari Arpal Liguria (146 mila), Biomass+
per favorire la tutela e la valorizzazione delle risorse agricole e forestali,
Consorzio Valli Stura e Orba, Consorzio basilico Coltivaprà, comune di
Castelnuovo Magra (550 mila), Serena 2.0, per lo sviluppo di reti
trasfrontaliere della nautica, Provincia della Spezia, Agenzia Liguria Lavoro
(370 mila), Ucat Nw per la realizzazione di servizi comuni, Anci Liguria e
Comune di Genova (176 milioni ).
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LA CONVENZIONE DELLE ALPI” IN VALLE D’AOSTA APRE IL CONFRONTO ALLA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA |
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Aosta, 19 marzo 2013 - L’assessorato
regionale del territorio e ambiente comunica che mercoledì 20 marzo si svolgerà
a Courmayeur, nel salone del Museo Transfrontaliero del Monte Bianco (Jardin de
l’Ange), a partire dalle ore 10, un workshop pubblico sul tema: Sostenibilità
ambientale e sociale del turismo alpino. L’iniziativa si inquadra nell’ambito
della Convenzione delle Alpi, alla quale aderisce anche la Valle d’Aosta,
insieme ad altre regioni ed enti territoriali dell’arco alpino. Il biennio
2013-14 vede inoltre l’Italia alla Presidenza della Convenzione.
«Tra gli obiettivi della Convenzione delle Alpi – spiega l’assessore
Manuela Zublena - figurano la conservazione e la protezione delle Regioni
alpine e il loro sviluppo sostenibile con un uso responsabile e durevole delle
risorse da coniugare con gli interessi economici delle popolazioni residenti.
L’evento in programma a Courmayeur segna un positivo avvio di collaborazione
all’interno della Convenzione alpina tra Valle d’Aosta e Ministero
dell’Ambiente e si pone quale occasione privilegiata di scambio e dibattito,
organizzato congiuntamente dalla nuova Task Force della Presidenza italiana sul
turismo sostenibile e dall´Assessorato al Territorio e Ambiente della Regione
autonoma Valle d´Aosta. Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa nel
novembre scorso, le Regioni e gli altri enti territoriali hanno avuto la
possibilità di essere parte attiva di un tavolo tecnico di lavoro nel quale
definire tra l’altro le priorità tematiche e gli obiettivi da seguire e
l’organizzazione degli eventi.»
I lavori prevedono tra l’altro la presentazione del Piano Integrato
transfrontaliero dell’Espace Mont-blanc e dell’Osservatorio del Monte Bianco,
sistema di indicatori ambientali, economici e sociali costruito raccogliendo i
dati scientifici e statistici dell´Espace Mont-blanc. Oltre all’assessore
Zublena, interverranno Fulvio Bovet, direttore della Direzione Ambiente e il
sindaco di Chamonix Eric Fournier.
Sarà anche illustrata la Strategia per il futuro del Monte Bianco,
esempio di visione comune e transfrontaliera per lo sviluppo locale del
territorio del Monte Bianco. Entrambe le iniziative sono ricomprese nel
progetto Camp de Base del Pit Espace Mont-blanc, finanziato nell’ambito del
programma di cooperazione territoriale Alcotra 2007-2013.
Durante il workshop saranno inoltre presentati i risultati della Iv
Relazione sullo Stato delle Alpi dedicata al turismo sostenibile. Sarà anche
illustrato - da parte dell´Istat e del Segretariato Permanente della
Convenzione delle Alpi - il programma di sviluppo della V Relazione sullo Stato
delle Alpi.
La mattinata del 21 marzo sarà invece riservata all‘expert meeting
della Task Force il cui lavoro è incentrato sul tema dei cambiamenti
demografici nell’area alpina.
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MARONI PROCLAMATO UFFICIALMENTE PRESIDENTE IERI MATTINA PASSAGGIO CONSEGNE, OGGI SI INSEDIA GIUNTA IL PRESIDENTE:PRIORITÀ AL LAVORO, SALA 500 INTITOLATA A BIAGI |
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Milano, 19 marzo 2013 - Roberto
Maroni è stato proclamato
ufficialmente presidente di Regione Lombardia dalla Corte
d´Appello nella mattinata di oggi. Il passaggio di consegne tra
il presidente uscente Roberto Formigoni e il nuovo presidente
Roberto Maroni è avvenuto alle 10.45 a Palazzo Lombardia,
nell´atrio del nucleo Np. Formigoni ha consegnato a Maroni il
campanellino, simbolo dell´autorità e del ruolo di presidente.
Il Passaggio Di Consegne - "Sono molto lieto e onorato - ha
detto Formigoni - di passare a Roberto Maroni la responsabilità
così importante di guidare una regione straordinaria come la
Lombardia, che entrambi amiamo moltissimo. Condividiamo anche la
grande stima per la nostra gente e la sua laboriosità.
Conosciamo la passione delle nostre associazioni e delle nostre
famiglie. Maroni ha intensamente desiderato di governare la
Lombardia, si è assunto i suoi rischi e ha vinto la battaglia. A
lui rivolgo i miei migliori auguri".
Priorità A Lavoro E Macroregione - "Con grande emozione - ha
detto Maroni - assumo una responsabilità importante. Voglio
continuare l´esperienza di buon governo di chi mi ha preceduto,
valorizzare le eccellenze che ci sono e migliorare il lavoro
svolto. Ho infatti l´ambizione di fare meglio".
Maroni - che ha ringraziato Formigoni e il segretario generale
uscente Nicola Sanese, cui subentrerà Andrea Gibelli - ha
annunciato che avrà una squadra di 14 assessori (7 uomini e 7
donne), che verrà insediata domani. "Da oggi - ha proseguito -
sono al lavoro sulle tante urgenze che ci sono. La prima è il
lavoro e la crisi economica". A questo proposito Maroni ha
ricordato di aver già incontrato i sindacati sul tema specifico
della Cassa integrazione in deroga - strumento da lui stesso
promosso da ministro -, che aiuta i lavoratori delle aziende in
crisi, dato che i soldi stanziati per il 2013 per la Lombardia
sono già finiti. "Ho incontrato il ministro Fornero - ha
riferito Maroni - chiedendo di stanziare ulteriori fondi, ma mi
ha risposto che i soldi non ci sono".
Serve Governo A Roma - Questo dunque il primo tema da
affrontare, insieme a quello delle infrastrutture e della
macroregione "necessaria per aumentare la capacità di
intervenire sulle politiche nazionali". Il presidente Maroni si
è augurato a questo proposito che nasca presto a Roma un Governo
con pieni poteri "che possa dunque essere un interlocutore al
100 per cento".
Sala Dei 500 Intitolata A Biagi - Maroni ha inoltre annunciato
che, martedì 19 marzo, anniversario della morte di Marco
Biagi, la Sala dei 500 di Palazzo Lombardia (la più grande e
importante della sede regionale) sarà intitolata al
giuslavorista ucciso dalla Brigate Rosse. Alla cerimonia,
prevista alle 17, sono stati invitati tutti i consiglieri
regionali. Maroni ha infine riferito di aver chiesto al
presidente uscente del Consiglio regionale di convocare la prima
seduta del Consiglio stesso per il prossimo 28 marzo.
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INDIPENDENZA VENETO: OGGI IL VIA A COMMISSIONE GIURISTI SU REFERENDUM PER AUTODETERMINAZIONE |
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Venezia, 19 marzo 2013 - Si insedia oggi a palazzo Balbi a
Venezia, la commissione tecnica composta da sei giuristi e costituzionalisti istituita dal presidente
della Giunta veneta, Luca Zaia e dal presidente del Consiglio, Clodovaldo
Ruffato, voluta dall’assemblea regionale di palazzo Ferro-fini, per fornire un
parere consultivo sulla possibilità di indire un referendum tra i veneti al
fine di “accertarne” la volontà di autodeterminarsi come “popolo”, con proprie
forme di autonomia giuridica.
La commissione è composta da: Mario Bertolissi, ordinario di
diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Padova; Luigi
Benvenuti, ordinario di diritto amministrativo presso l’Università Ca’ Foscari
di Venezia; Luca Azzano Cantarutti, avvocato del foro di Rovigo; Andrea Favaro,
docente incaricato presso la facoltà di diritto canonico “San Pio X” dello
Studium Generale Marcianum di Venezia; Maria Patrizia Petralia, dirigente della
direzione regionale affari legislativi; Alessandro Rota, dirigente responsabile
della segreteria della Prima Commissione del Consiglio regionale.
Ai sei esperti di ordinamenti e diritto costituzionale, la
Regione affida il mandato di accertare la percorribilità giuridica, con
riguardo anche al diritto comunitario e internazionale, del percorso
referendario, a seguito del voto espresso il 28 novembre scorso dal Consiglio
regionale.
In quella seduta l’assemblea accolse con 29 voti a favore, 5
astenuti e 2 contrari, la risoluzione n. 44 presentata da Mariangelo Foggiato e
dai capigruppo di Pdl e Lega. Il documento del Consiglio impegna il Presidente
del Consiglio Regionale del Veneto e il Presidente della Giunta a “tutelare in
ogni sede competente, nazionale e internazionale, il diritto del popolo veneto
all’autodeterminazione” e a costituire un’apposita commissione,
“senza alcun onere a carico della Regione”, per
verificare
la possibilità di indire una consultazione referendaria che
accerti quali siano le reali intenzioni dei veneti in merito alla propria
autodeterminazione.
“Con l’insediamento della commissione – sottolinea il
presidente Zaia – la Giunta regionale, in stretto raccordo con il Consiglio,
conferma la volontà di comprendere se e come sia possibile indire un referendum
sull’autodeterminazione. Si tratta di un passaggio fondamentale, perché
vogliamo muoverci nell’alveo della legalità. Il lavoro di questi ottimi
giuristi indicherà quali strade sono giuridicamente percorribili e costituirà
la base di future iniziative. Molte regioni europee – in primis la Catalogna –
hanno battuto e stanno battendo la strada dell’autodeterminazione dei propri
popoli. Rivolgo un augurio di buon lavoro a tutti i componenti della
commissione”.
“Insieme al presidente Zaia – dichiara il presidente
dell’assemblea consiliare Clodovaldo Ruffato – ci siamo adoperati per dare
rapido adempimento alle indicazioni del Consiglio individuando figure tecniche
di acclarata competenza e di grande esperienza. Nel ringraziarli tutti per la
generosa disponibilità data a titolo gratuito, sono certo che sapranno
individuare i possibili percorsi per garantire ai veneti il diritto di
esprimersi sul proprio futuro, nel pieno rispetto della Costituzione italiana e
del diritto internazionale, così come indicato dai primi due articoli del nuovo
statuto regionale”.
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MACROREGIONE, ZAIA: SONO D’ACCORDO CON TONDO, UN NORD COMPATTO PER FAR SENTIRE IL PROPRIO PESO A ROMA |
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Venezia, 19
marzo 2013
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“Non
posso che essere d’accordo con il Presidente Tondo che immagina una
macroregione che comprenda anche Emilia Romagna e Liguria. Un Nord che si muove
compatto per far sentire il proprio peso a Roma. Siamo consapevoli del fatto
che i nostri territori producono la maggior parte del Pil del Paese, ma il
frutto del lavoro delle nostre comunità serve spesso per colmare e per
ripianare i debiti di altre regioni sprecone. Questo meccanismo adottato ormai
da anni dallo Stato centrale deve finire e la macroregione rappresenta l’argine
per dire basta a questa logica che ci crea soltanto danni. A partire dal superamento
del patto di stabilità che ha “sequestrato” alla Regione Veneto e ai suoi
produttori ben 1 miliardo 300 milioni.”
Così
il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta le parole di Renzo Tondo che è
intervenuto oggi sul tema della Macroregione.
“L’obiettivo
della Macroregione – conclude Zaia – è quello di dare la sveglia a Roma e
comportarci come una vera e propria lobby per difendere gli interessi e le
comunità del Nord, ovvero la parte più virtuosa e produttiva del Paese.
Dobbiamo saper fare squadra tutti insieme per poter finalmente contare in modo
determinante nelle scelte nevralgiche che avvengono nei palazzi romani.”
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TRENTINO E PALESTINA: UN IMPEGNO PER APPROFONDIRE LE COLLABORAZIONI |
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Trento, 19 marzo 2013 - Cooperazione
e ricerca scientifica: questi i temi emersi dai colloqui avuti nei giorni
scorsi in Palestina, a Ramallah, dal presidente della Provincia autonoma di
Trento Alberto Pacher con i ministri all´agricoltura e al lavoro dell´Autorità
palestinese Wallid Assaf e Ahmed Madjalani, e con il consigliere del presidente
Abu Mazen, Nehmer Hammad. Il settore dove la collaborazione potrebbe dare
maggiori frutti è quello agricolo, vitale per l´economia della Cisgiordania. Da
un lato, la Palestina considera preziose le competenze della Fondazione Mach,
soprattutto nel campo della genetica. Dall´altro, vi è un forte interesse per
l´esempio della cooperazione trentina, nell´ambito del credito così come in
quello della commercializzazione. Al termine della breve visita, il presidente
Pacher ha siglato con il ministro all´agricoltura un accordo che impegna
Trentino e Palestina ad approfondire le relazioni, coinvolgendo San Michele e
la Federazione trentina della cooperazione. Fra le azioni possibili: formazione
di personale palestinese, collaborazione con il centro di ricerca in campo
agricolo di Al Arroub, presso Hebron, sostegno alla realizzazione di un
laboratorio di analisi della produzione locale, la cui assenza costituisce un
elemento di ulteriore freno all´export palestinese, che si somma a quelli
creati dalla politica.
"Una visita che ci ha consentito di confermare ed approfondire
ulteriormente l´amicizia fra i trentini e il popolo palestinese, partendo da
ciò che, in Palestina, ci chiedono con maggiore forza: non tanto aiuti
finanziari ma un sostegno all´agricoltura, sul piano scientifico e della
formazione, e alla diffusione del modello cooperativo, con un´attenzione
particolare alle nostre casse rurali". Così il presidente Alberto Pacher,
rientrato stanotte dalla Terrasanta, ha commentato l´esito della visita svoltasi
nei giorni scorsi in Cisgiordania, a cui hanno partecipato anche il consigliere
provinciale Michele Nardelli, referente del Forum trentino per la pace, il
rappresentante dell´autorità palestinese in Italia, Ali Rashid e il presidente
della cantina Pravis, Mario Zambarda.
Al centro dei colloqui l´agricoltura. Per la Cisgiordania, grande circa
come il Trentino, ma con una popolazione 10 volte più numerosa, ed un reddito
medio di 800 euro (a fronte di un costo della vita in linea con quello
europeo), è naturalmente di vitale importanza. La situazione politica ne limita
fortemente le potenzialità: anche nei territori su cui formalmente è l´autorità
palestinese ad essere sovrana (la Palestina è divisa in zone A, B o C a seconda
del grado di "autonomia" di cui godono) i vincoli posti da Israele
sono moltissimi, e vanno da divieto di scavare pozzi o di produrre energia ai
limiti "fisici" creati dal muro che separa i due popoli, e che
serpeggia attraverso tutta la Cisgiordania (in quanto all´enclave di Gaza,
l´altro "spezzone" dell´entità palestinese, essa è attualmente la
zona più densamente popolata del mondo, e già questo aiuta a capire gli enormi
problemi che deve affrontare).
Anche in un contesto così difficile, però, esistono margini di
miglioramento. La ricerca genetica, ad esempio, per coltivare varietà migliori
e più resistenti ai parassiti, anche senza l´aiuto della chimica. Disporre di
un laboratorio di analisi sarebbe ugualmente importante, perché consentirebbe
di effettuare sulle merci le analisi necessarie per esportare secondo standard
riconosciuti internazionalmente. E poi, è necessario irrobustire la filiera:
dal credito rurale alla commercializzazione, le opportunità offerte dal modello
cooperativo sono molteplici. "Vogliamo un´economia che produca, non
un´economia assistita - ha sottolineato a questo proposito il ministro Assaf -
, per questo guardiamo con molto interesse al Trentino, che ho visitato
personalmente un paio di anni fa. A Gaza è necessario intervenire
massicciamente con gli aiuti, ma in Cisgiordania possiamo puntare su una
politica che incentivi la crescita economica. Per noi però è vitale stringere
collaborazioni, non rimanere isolati".
In Palestina c´è un settore in particolare nel quale la collaborazione
con il Trentino è già feconda: si tratta di quello vitivinicolo. Nel corso
della sua visita Pacher ha inaugurato la cantina di Aboud, piccolo centro di
2000 abitanti, per metà musulmani e per l´altra metà cristiani, nei pressi
della capitale amministrativa Ramallah. In queste terre si produceva il vino
già prima dei Romani. In seguito questa tradizione si è persa - anche per
l´arrivo dell´Islam, che vieta il consumo di alcol - e la viticoltura si è
orientata quasi esclusivamente alla produzione di uva da tavola. Adesso, però,
essa sta lentamente rinascendo. "Motore" di questo sviluppo la
cantina del convento dei salesiani di Cremisan, a Beit Jalla, che ha iniziato
già nel 2009, in seguito a una mozione del Consiglio provinciale, una
collaborazione con la Fondazione Mach di San Michele all´Adige . Aboud, con la
sua produzione per ora modesta - 4000 bottiglie di "vino di Cana"
all´anno - è parte di una rete di piccoli produttori che, anche grazie anche al
successo di Cremisan (che presenterà quest´anno al Vinitaly tre produzioni
autoctone, delle 39 varietà isolate grazie a San Michele) sta acquistando
fiducia. Oggi dopo le olive l´uva è la seconda coltura in Cisgiordania. Solo il
5% però diventa vino: la gran parte viene consumata come uva da tavola, o
utilizzata per produrre succhi, dolci e altro. Diverse varietà di vigneti sono
state letteralmente "scoperte" da San Michele: 17, in particolare,
quelle che fanno capo alla cantina Cremisan e che prima erano sconosciute. Per
alcune specie, inoltre, grazie alla cooperazione scientifica in corso, la
produzione è aumentata anche del 25-30%.
Ciò spiega l´interesse nei confronti del Trentino del centro di Al
Arroub, presso Hebron, il più prestigioso della Palestina, dove fra gli altri
si è laureato anche l´attuale ministro all´agricoltura giordano. Il centro
funziona esattamente come quello di San Michele, dividendosi fra attività di
formazione e attività di ricerca, e appoggiandosi a 7 stazioni sperimentali che
lavorano in rete, 5 in Cisgiordania e 2 a Gaza, ognuna specializzata su un
settore (viticoltura, orticoltura, produzione di grano e così via). Il centro
venne creato all´epoca del mandato britannico su queste terre; dal ´95 esso si
è ulteriormente ampliato, cercando di dare all´agricoltura palestinese quella
competitività che, se messa a confronto ad esempio con quella israeliana, non
può avere, per l´enorme divario esistente fra le due realtà (per incentivi
pubblici, uso delle tecnologie, capacità di penetrazione sui mercati esteri).
Molte le possibilità per approfondire la collaborazione, fra cui soggiorni di
ricercatori e di "quadri" palestinesi in Trentino, ma anche scambio
di conoscenze e know how, perché, come sottolineato dal presidente Pacher,
"il può crescere grazie a voi e alla vostra esperienza". Due esempi
fra i tanti: il patrimonio di conoscenze presente in Palestina nel settore
delle erbe medicinali e l´uso di piante - come l´Inula viscosa - per tenere
lontani insetti e funghi.
Nel corso della missione, infine, c´è stato anche il tempo per una
breve visita al centro sociale di Beit Jalla, realizzato anch´esso con il
sostegno della solidarietà trentina e diventato un punto di riferimento
importante soprattutto per i giovani, con attività che spaziano dalla danza al
teatro allo sport. Il centro, dove opera un´animatrice proveniente dal Trentino,
organizzerà un festival delle arti nel corso dell´estate e ha invitato i
giovani della provincia a partecipare. La delegazione si è recata inoltre alla
Fondazione Giovanni Paolo Ii, a Betlemme, che ha visitato assieme ad una guida
d´eccezione, padre Ibrahim Faltas, frate francescano, già custode della
basilica della natività di Betlemme e oggi responsabile economo della custodia
di Terrasanta, di cui si ricorda fra l´altro il prezioso ruolo di mediazione
svolto nel 2002, in occasione della seconda Intifada e dell´occupazione
israeliana.
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SARDEGNA, CAPPELLACCI: PATTO DI GOVERNO CHE RINFORZA AZIONE AUTONOMISTA, RIFORME, SOSTEGNO FAMIGLIE E IMPRESE" |
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Cagliari, 18 Marzo 2013 - "Un patto di governo che rinforza la
nostra azione autonomista, le riforme, le iniziative a sostegno della famiglia
e delle imprese". E´ quanto annunciato dal presidente della Regione
Sardegna, Ugo Cappellacci, durante la presentazione il 14 marzo a villa Devoto del patto che sancisce
l´assestamento programmatico della Giunta regionale. "Dopo aver cercato
invano il dialogo con lo Stato e aver visto le nostre ragioni riconosciute in
sede giurisdizionale - ha spiegato - , daremo luogo ad una vera e propria ribellione contro quel
patto di stabilità che vincola la nostra azione amministrativa : adotteremo una
legge regionale per rivedere i vincoli e liberare così le risorse disponibili
per le imprese, le famiglie e i territori".
Il presidente ha evidenziato altresì la prosecuzione del percorso
avviato sulle riforme: “Oltre ad abolire le province, taglieremo i consigli di
amministrazione, dimezzeremo le Asl e i consorzi”. Cappellacci ha inoltre
illustrato una serie di misure volte finalizzate a sostenere la famiglia e
l’impresa, ad iniziare dalla restituzione dell’Imu ai nuclei che hanno un
reddito Isee inferiore ai 20 mila euro, dal reddito di comunità per 10 mila
disoccupati che non fruiscono di altre forme di integrazione del reddito e dai
crediti di imposta per nuove assunzioni a tempo indeterminato. Il patto prevede
il potenziamento del microcredito (altri 47 milioni di euro) e l’apertura di
tale strumento alle imprese agricole. Circa due milioni di euro saranno
destinati all’istituzione dell’agenzia delle entrate sarda, “per liberare i
sardi dal giogo di Equitalia”, e all’avvio di quella che il presidente
definisce una vera e propria innovazione: la moneta complementare.
Il presidente ha anche confermato l’iniziativa di forte rivendicazione
per la zona franca integrale. Inoltre ha annunciato il varo di un piano
straordinario per il lavoro e i giovani (tra i 50 e i 70 milioni di euro di
risorse già disponibili da riprogrammare) destinato a potenziare le iniziative
per l’apprendistato, i tirocini formativi presso le imprese e lo sviluppo
dell’imprenditorialità giovanile e femminile. “Proseguiamo nel segno della
rivendicazione dei diritti dei sardi, dell’azione concreta al servizio delle
famiglie, dell’impresa e dei territori e della responsabilità".
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REGIONI, PRESIDENTE UMBRIA MARINI RICEVE MINISTRO ESTERI ALBANIA |
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Perugia, 19 marzo 2013 - La presidente della Regione Umbria, Catiuscia
Marini, ha ricevuto ieri a Palazzo Donini, a Perugia, in visita di cortesia il
Ministro degli Esteri della Repubblica di Albania, Edmond Panariti. Il
diplomatico era accompagnato, tra gli altri, dal nuovo Ambasciatore albanese a
Roma, Neritan Ceka, e dal´Ambasciatore d´Italia a Tirana, Massimo Gaiani.
Nel corso del cordiale colloquio, la presidente Marini e il Ministro
Panariti hanno entrambi sottolineato gli eccellenti rapporti di amicizia tra la
Repubblica di Albania e la Regione Umbria e hanno ricordato le diverse
iniziative di cooperazione internazionale tra Umbria e Albania.
"Conosco molto bene Perugia e l´Umbria - ha detto il Ministro - luoghi che frequento da tempo, e che
rappresentano delle eccellenze sotto il profilo culturale, ma anche economico e
turistico. Ritengo che vi possano essere tra le nostre comunità ulteriori spazi
ed opportunità per intensificare la cooperazione, soprattutto nell´ambito delle
produzioni agricole".
La presidente Marini, per parte sua, ha ricordato di aver più volte
visitato l´Albania, sia in veste di sindaco della città di Todi sia di
parlamentare europeo: "Sono certa anche io - ha affermato la presidente
Marini - che vi sono tutte le condizioni per intensificare la nostra
cooperazione". La presidente ha quindi fatto riferimento all´attività del
Centro estero regionale, quale soggetto che opera nell´ambito della promozione
dell´internazionalizzazione delle imprese umbre, e del Parco Tecnologico
agroalimentare, quale soggetto particolarmente titolato ad operare in ambito
internazionale, con particolare riferimento al settore della certificazione
della qualità delle produzioni alimentari.
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ZINGARETTI SCRIVE AI DIPENDENTI DELLA REGIONE LAZIO: "INSIEME PER UN GRANDE LAVORO" |
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Roma, 19 marzo 2013 - "Carissimi, ho ritenuto giusto che il primo
atto formale dopo il mio insediamento fosse scrivere questa lettera,
rivolgendomi a tutte le lavoratrici e i lavoratori della Regione Lazio per
avviare insieme un percorso comune".
E´ il testo della lettera che il presidente della Regione Lazio, Nicola
Zingaretti ha inviato ieri a tutti i
dipendenti.
"Per me, certo, inizia un´avventura nuova, complessa ed
entusiasmante, che già in questi giorni sto cercando di affrontare con tutto il
mio impegno, le mie competenze e le mie capacità. Ma questa avventura di
governo non è e non sarà mai la mia avventura personale. Perché di una cosa,
nella vita, sono sempre stato convinto: il cambiamento non si afferma nella
solitudine di un uomo al comando, ma solo dentro la forza di un´organizzazione
collettiva, fatta del lavoro di donne e di uomini impegnati per il bene comune.
La Pubblica Amministrazione, come ben sapete vivendo ogni giorno al suo
interno, è un organismo complesso, la cui forza, incisività e salute dipendono
in primo luogo dalla passione, dalle competenze e dalla motivazione delle donne
e degli uomini che lavorano al suo interno.
A questo serve una buona organizzazione e per questo ritengo che essa
non possa prescindere dal riconoscimento del valore del lavoro pubblico,
ricostruendo e rendendo più forte, anche dentro questa amministrazione, un
patto fondato sulla trasparenza, il merito, la capacità di dialogo e la fiducia
reciproca.
So che in questa amministrazione trovo una grande passione e molte
competenze. Ad esse, insieme alla mia giunta, mi rivolgerò per metterle insieme
al servizio della nostra comunità.
Soprattutto in un tempo di crisi come quello che stiamo vivendo, è
fondamentale affermare questa priorità mostrando il volto di uno Stato amico,
aperto, trasparente, utile perché impegnato fattivamente nella risoluzione dei
problemi quotidiani dei cittadini e delle imprese, nel miglioramento dei
servizi fondamentali, nella garanzia dei diritti individuali e collettivi,
nella realizzazione di un progetto di sviluppo.
Ci attende un grande lavoro. E sono sicuro che insieme sapremo
farcela".
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DEBITI P.A. ZAIA: POSITIVA L’APERTURA UE SULLO SBLOCCO DEI PAGAMENTI ARRETRATI |
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Venezia, 19 marzo 2013 - “Finalmente si vede una luce alla fine del
tunnel in cui giacciono sequestrati dal governo Monti miliardi di euro per
effetto del patto di stabilità”. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, commenta
positivamente l’apertura della Ue sullo sblocco dei pagamenti arretrati a
imprese e fornitori.
“Ora, piuttosto che perdere le giornate trattando sulle poltrone che
potrebbero riguardarlo – attacca Zaia - il premier Monti concentri tutta la sua
attenzione sulla soluzione immediata di questo problema che sta attanagliando
le economie dei territori più produttivi del Paese”.
Zaia, che per primo aveva lanciato l’allarme sugli effetti “distorti”
del patto di stabilità e aveva avanzato nelle settimane scorse la proposta di
una iniziativa congiunta con comuni e province per sforare il patto di
stabilità, è tornato a ricordare a quanto ammonta la posta in gioco: “Soltanto
come Regione del Veneto abbiamo bloccati in tesoreria ben 1 miliardo 300
milioni che potrebbero dare una boccata d’ossigeno a un’economia ormai asfittica.
Non si può più continuare a sequestrare le risorse ai veneti e alle regioni
virtuose per ripianare buchi prodotti da regioni sprecone: i soldi delle nostre
imposte e degli enti restino e vengano gestiti sul territorio. Io comunque non
abbasso la guardia e se non vedo fatti concreti sono pronto a sforare il patto
di stabilità”.
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DERIVATI IN CAMPANIA: CALDORO, INTERESSATI AD OPERAZIONE TRASPARENZA |
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Napoli, 19 marzo 2013 - "Massima collaborazione con l´azione
avviata dalla magistratura. L´obiettivo di tutti è tutelare l´interesse dei
cittadini." Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.
"Nessuna volontà, da parte della Giunta, di criminalizzare le
banche che rappresentano un volano imprescindibile per lo sviluppo nè tantomeno
di individuare responsabilità dei singoli.
La Giunta regionale è in prima linea perché non venga sprecato un euro.
È questa la nostra priorità. Siamo interessati a tutte le operazioni
trasparenza. Abbiamo avviato con coraggio e determinazione questa operazione e
non faremo passi indietro", conclude il presidente Caldoro.
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BASILICATA: RIDUZIONE NUMERO ASSESSORI, PRESENTATA PROPOSTA DI LEGGE |
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Potenza, 19 marzo 2013 - Una proposta di legge statutaria per ridurre
da 6 a 4 gli assessori regionali a partire dalla prossima legislatura è stata
presentata ieri dal presidente del
Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Santochirico, e dai componenti
dell’Ufficio di Presidenza: Franco Mattia, Nicola Benedetto, Mariano Pici e
Luigi Scaglione.
La proposta punta a modificare l’articolo 32 dello Statuto della Regione
Basilicata (approvato dal Parlamento con la legge n. 350/1971) per adeguare il
numero degli assessori alle disposizioni approvate alcuni mesi fa dal
Parlamento per la riduzione dei costi della politica nelle Regioni (decreti
legge n. 138/2011 e 174/2012 e legge di conversione n. 213 2012).
La Regione Basilicata ha già approvato la riduzione da 30 a 20 del
numero dei consiglieri regionali (art. 7, comma 10 legge n. 35/2012 –
finanziaria regionale 2013). Per completare le misure di adeguamento alla legislazione
nazionale entro il mese di giugno vanno invece approvate le modifiche
statutarie per la riduzione del numero degli assessori.
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GIUNTA REGIONALE CAMPANA, I PROVVEDIMENTI. VIA A DUE ACCORDI DI PROGRAMMA QUADRO PER INTERVENTI A DIFESA DELL´AMBIENTE |
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Napoli, 19 marzo 2013 - Si è riunita il 15 marzo a palazzo Santa Lucia
la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro.
Su proposta del presidente, è stato approvato il testo dell´Accordo di
Programma quadro sugli interventi di rilevanza strategica regionale nel settore
ambiente per la manutenzione straordinaria del territorio.
D´intesa con gli assessori al Bilancio Gaetano Giancane e all´Ambiente
Giovanni Romano è stato dato altresì il via libera al testo relativo ad un
altro Accordo di Programma Quadro, per interventi relativi alla depurazione delle
acque I testi verranno sottoposti alle Amministrazioni centrali competenti per
la sottoscrizione. Subito dopo saranno avviati gli interventi previsti dai
piani.
Sempre in campo ambientale, su proposta dell´assessore Romano la Giunta
ha approvato il finanziamento programmatico delle attività previste per
l´adeguamento della rete di monitoraggio della qualità dell´aria e per
l´aggiornamento dell´inventario delle emissioni, nell´ambito dell´obiettivo
operativo "Migliorare la salubrità dell´ambiente".
Su proposta dell´assessore ai Lavori Pubblici Edoardo Cosenza, la
Giunta ha approvato il protocollo di intesa con il Comune di Salerno per la
realizzazione di opere a difesa del litorale.
Su proposta congiunta degli assessori all´Istruzione Caterina Miraglia
e alla Formazione Severino Nappi sono state definite le Linee Guida per la
costituzione dei poli formativi tecnico professionali in Campania.
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BOLZANO: 1,6 MILIONI DI EURO PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO |
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Bolzano, 19 marzo 2013 - Anche
quest´anno il programma della Giunta provinciale in tema di cooperazione allo
sviluppo si basa su tre pilastri: sostegno ai progetti delle organizzazioni di
volontariato, progetti diretti di cooperazione allo sviluppo, attività di
sensibilizzazione. Oggi (18 marzo) è stato stanziato il budget per il 2013, che
ammonta a 1,66 milioni di euro.
"Per la sensibilizzazione e l´educazione allo sviluppo e alla
mondialità - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - metteremo a
disposizione 240mila euro, 1 milione di euro sarà destinato ai progetti delle
organizzazioni di volontariato nel Sud del mondo, e altri 400mila euro verranno
investiti in attività diretta di cooperazione gestita dalla Provincia di
Bolzano". Per quanto riguarda le
attività di sensibilizzazione, sono stati 24 i progetti presentati: 17 hanno
ottenuto il necessario via libera per un investimento totale di 403.800 euro e
un finanziamento di poco superiore ai 237mila euro.
Passando ai progetti delle organizzazioni di volontariato e dei singoli
volontari nel settore della cooperazione allo svilupppo e della tutela delle
minoranze, le proposte giunte entro la scadenza del 31 gennaio sono state 61 da
parte di 45 organizzazioni. L´importo complessivo degli investimenti sarebbe
pari a 3,7 milioni di euro, con un finanziamento richiesto di 2,1 milioni,
l´approvazione definitiva degli stanziamenti è prevista per il mese di giugno.
In ogni caso, circa il 60% delle risorse messe a disposizione dalla Provincia
di Bolzano per l´attività di cooperazione allo sviluppo verranno riservate a
questo settore.
Il restante quarto degli investimenti, sarà assegnato ai progetti
gestiti e promossi direttamente dalla Provincia di Bolzano, normalmente in
collaborazione con istituzioni pubbliche che si occupano di cooperazione allo
sviluppo. Gli interventi si concentreranno in maniera particolare in Uganda e
nel Burkina Faso: per questi due paesi sono già operativi dal 2011 due tavoli
di confronto per gestire al meglio attività e interventi, e in futuro, con
l´aggiunta dello Sri Lanka, si valuterà la possibilità di avviare iniziative di
partnership tra pubblico e privato. Il presidente Luis Durnwalder, infine, ha
annunciato che oltre ai fondi provinciali (1,66 milioni di euro), la cooperazione
allo sviluppo sarà sostenuta anche dalla Regione Trentino-alto Adige con un
contributo di 300mila euro.
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IL PRESIDENTE SCOPELLITI COMMENTA I LAVORI DEL VERTICE EUROPEO: “GOLDEN RULE NON BASTA” |
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Catanzaro, 19 marzo 2013 - Il
Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha così commentato i lavori al
vertice dei leader dell’Ue: “La “golden rule” ottenuta da Monti nell’ultimo
vertice a Bruxelles, poter ricominciare a spendere denaro pubblico quando ci si
trova nella forbice tra il pareggio e il 3% di deficit, è un pannicello
tiepido. A noi serve una scossa che può arrivare solo da una azione incisiva
del Governo italiano sui vertici dell’Unione europea. Un segnale forte che
faccia ripartire anche gli investimenti esteri nel nostro Paese. Per questo
chiediamo di cambiare radicalmente i parametri del patto di stabilità che ci
consentiranno di sbloccare una mole di liquidità tale da permetterci di far
ripartire migliaia di opere pubbliche che significano assunzioni e liquidità per
le imprese. Solo in questa maniera possiamo riattivare quel circolo che ci
aiuterà ad uscire dalla stagnazione in cui è caduta l’Italia. Per la Calabria e
il Sud può essere il passo fondamentale per rilanciare non solo l’occupazione
nelle grandi opere e lo sviluppo di tutte le attività collaterali ma anche un
territorio che vuole competere con il Nord e che si vuole affermare nel bacino
del Mediterraneo. Pieno sostegno all’invito lanciato da Cappellacci e Zaia
perché come sistema della regioni siamo chiamati a fare la nostra parte senza
perdere ulteriormente tempo. In questo momento, forse il più duro della crisi,
la crescita economica delle nostre terre e il benessere delle famiglie devono
essere la nostra unica e principale preoccupazione.
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BILANCIO. LA GIUNTA COMUNALE DI MILANO APPROVA IL RENDICONTO 2012 RISPARMI DI SPESA PER 75 MILIONI E 123 MILIONI DI INVESTIMENTI PER TRASPORTI E VIABILITÀ A FAVORE DELLA CITTÀ |
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Milano, 19 marzo 2013 - E’ stato approvato il 15 marzo dalla Giunta Comunale il rendiconto per l’anno 2012. Un percorso di gestione dei conti pubblici che ha portato l’Amministrazione a raggiungere l’equilibrio finanziario di parte corrente per il secondo anno consecutivo. Un risultato ottenuto soprattutto grazie al lavoro di contenimento della spesa da parte dell’Amministrazione con risparmi per 75 milioni di euro pari circa al 3% della spesa complessiva, cui si affiancano anche alcune entrate straordinarie per il 2012 come i 27,7 milioni di euro di oneri di urbanizzazione, i 45 milioni di euro aggiuntivi rispetto alla vendita delle quote Sea a seguito dall’aumento delle tariffe aeroportuali oltre ai 110 milioni euro aggiuntivi derivanti dalla premialità ottenuta dal Comune a seguito della partecipazione al Patto di Stabilita Nazionale Orizzontale. Per quanto concerne la componente in conto capitale del bilancio si segnalano 383 milioni di investimenti tra i quali si evidenziano 122,42 milioni per viabilità e trasporti, 54 milioni per l’ambiente e la gestione del territorio oltre ai 75,4 milioni per contributi a favore di Expo 2015 spa e 26,3 milioni per Arexpo spa. L’indebitamento complessivo del Comune è di 4.1 miliardi, da segnalare come nell’esercizio 2012 si sia arrivati all’estinzione anticipata di mutui con Cassa Depositi e Prestiti per 19,9 milioni, evitando così al Comune di Milano la riduzione dei trasferimenti erariali. Diminuito inoltre di 71 milioni di euro lo stock di debito. Nel corso del 2012 è aumentata la velocità di riscossione e di pagamento, riducendo cosi l’incidenza dei residui passivi (differenza tra crediti e debiti). Le gestione dei conti pubblici condotta sino ad oggi dall’Amministrazione consentirà di mettere a disposizione di investimenti futuri di varia natura circa 381 milioni di euro. |
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BOLZANO, DALLA GIUNTA: RICORSI CONTRO LA FINANZIARIA, PROVINCIA RESISTE IN GIUDIZIO |
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Bolzano, 19 marzo 2013 - La Giunta provinciale ha deciso il 18 marzo di resistere in giudizio contro
l´impugnazione della legge finanziaria 2013 da parte dal governo centrale.
Quattro i punti da dirimere di fronte alla Corte Costituzionale: sgravi
fiscali, Imu, suddivisione dei compiti tra Corte dei Conti e Nucleo di
valutazione, contributi ai pendolari.
"Siamo convinti che la Corte Costituzionale ci darà ragione in
merito al conflitto di competenze contestato dallo Stato - ha spiegato il
presidente Luis Durnwalder - come peraltro già accaduto in passato con analoghe
sentenze". La questione di legittimità costituzionale sollevata nei
confronti della legge finanziaria provinciale per l´anno 2013, si concentra
fondamentalmente su quattro punti: il primo riguarda gli sgravi fiscali
concessi a livello locale. "Pensiamo soprattutto alla riduzione
dell´aliquota Irap - ha spiegato Durnwalder - e all´azzeramento della stessa
imposta per le imprese di nuovo insediamento, oppure all´abbattimento
dell´addizionale regionale Irpef per i redditi più bassi, o alle agevolazioni
sul bollo auto. Lo Stato ci accusa di invadere le sue competenze e di praticare
una sorta di "concorrenza sleale" nei confronti delle Regioni
confinanti che non possono usare la leva fiscale: in realtà tutto ciò che
facciamo in questo settore è previsto e concesso dall´Accordo di Milano".
Gli altri tre punti oggetto del ricorso di fronte alla Corte
Costituzionale, per cui la Provincia di Bolzano ha deciso di resistere in
giudizio, riguardano la normativa sull´Imu, la suddivisione dei compiti di
controllo tra Corte dei Conti e Nucleo provinciale di valutazione, e i
contributi ai pendolari. "Ci accusano di essere troppo generosi in questo
ambito - ha commentato Luis Durnwalder - in realtà cerchiamo di fare tutto
quanto è nelle nostre possibilità per cercare di tenere viva la periferia,
garantendo uno sviluppo equilibrato anche nelle zone rurali e più decentrate
che devono fare i conti con il rischio di spopolamento".
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FVG, AUTONOMIE LOCALI: APPROVATO PIANO VALORIZZAZIONE |
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Trieste, 19 marzo 2013 - La Giunta regionale ha approvato il 14 marzo in via preliminare lo schema di Piano di valorizzazione territoriale per l´anno 2013, in base alle leggi regionali 1 del 2006 sull´ordinamento delle Autonomie locali e 14 del 2011 sulle Unioni montane. Il Piano sarà ora trasmesso al Consiglio delle Autonomie locali (Cal), per la prevista intesa. Il Piano contiene la ricognizione annuale delle varie forme associative fra Enti locali (Unioni di Comuni, Associazioni intercomunali, fusioni fra Comuni), che al 14 febbraio scorso erano in tutto 41. Sono inoltre indicati i criteri di assegnazione degli incentivi previsti per il 2013, pari a 5 milioni di euro. |
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CONFERENZA DELLE REGIONI: IN CAMPANIA LA XIII SESSIONE CONSIGLIO NAZIONALE CONSUMATORI E UTENTI |
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Napoli, 19 marzo 2013 - Si svolgerà in Campania la tredicesima Sessione
Programmatica del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (Cncu).
La candidatura è stata approvata, su proposta del consigliere del
presidente Caldoro alle Attività produttive e allo Sviluppo economico Fulvio
Martusciello, dalla Commissione Attività Produttive - Settore Commercio della
Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome riunita presso il Ministero
dello Sviluppo Economico.
"E´ motivo di orgoglio - sottolinea Martusciello - che il
Ministero abbia accettato la candidatura della Regione Campania ad ospitare la
Sessione Programmatica del Cncu.
La proposta è nata per l´attenzione che la Giunta pone nei confronti
delle criticità da cui sono colpiti i consumatori e per la necessità di mettere
al centro delle politiche nazionali e regionali le problematiche in materia di
tutela dei consumatori", conclude Martusciello.
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SALVAGUARDIA E SVILUPPO CANSIGLIO. INSEDIA TAVOLO DI LAVORO CON SINDACI |
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Tambre d’Alpago (Belluno), 19 marzo 2013 - L’assessore regionale
all’agricoltura e alle aree protette Franco Manzato, su delega del presidente
del Veneto Luca Zaia, ha insediato ieri
mattina a Tambre d’Alpago il tavolo di lavoro per lo sviluppo del Cansiglio,
presenti i sindaci dei Comuni bellunesi di Tambre , Oscar Facchin, e di Farra
d’Alpago, Floriano De Pra, e quello del Comune trevigiano di Fregona, Giacomo
De Luca. Il tavolo in questione era stato fortemente richiesto dagli
amministratori locali come strumento di confronto, di proposta e di sintesi per
dare soluzione alle tantissime problematiche di questa straordinaria zona,
storicamente tutelata ma dove si sono accumulate difficoltà e questioni che
hanno bisogno di risposte intersettoriali che coinvolgano tutte le istituzioni
impegnate per la tutela e lo sviluppo del territorio.
Oggi è stata l’occasione per mettere in fila i temi e le iniziative da
approfondire: dalla eccessiva presenza di cervi che penalizza gli allevatori
della zona alla manutenzione del territorio; dalla viabilità ai parcheggi,
dalle prospettive di sviluppo ai vincoli, dalle potenzialità turistiche a
quelle sportive e culturali. Ogni istituzione presente si farà carico ora di
approfondire gli argomenti messi sul tappeto, ciascuna per le proprie
competenze, per ritrovarsi poi venerdì 5 aprile prossimo e mettere assieme le
risposte possibili.
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INDAGINE DISAGIO ECONOMICO: MARCHE SUL PODIO PER CAPACITA´ RESISTENZA ALLA CRISI . |
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Ancona, 19 marzo 2013 - “Le
Marche confermano la loro volontà e capacità di resistenza alla crisi. Dopo i
recenti dati Istat sull’export che ci pongono al quarto posto tra le Regioni
per crescita delle esportazioni nel 2012, ora una nuova indagine conferma
quanto affermato più volte. Che le Marche, pur nella durezza straordinaria
della crisi che sicuramente non ha risparmiato la nostra economia, sono tra le
regioni che hanno saputo affrontare le difficoltà con maggiore forza”. E’ il
commento del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, alla
classifica sul disagio economico realizzata dal Centro studi Sintesi per Il
Sole 24 Ore e pubblicata oggi sul quotidiano economico. “La ricerca – dice
Spacca – posiziona le Marche al secondo posto tra le Regioni a statuto
ordinario dopo la Liguria, e al terzo posto assoluto considerando la prima
posizione del Trentino Alto Adige, tra i territori meno colpiti dalla crisi.
Con un punteggio di 120,5 siamo al di sopra della media nazionale per
resistenza, unica regione del centro Italia. Un risultato particolarmente
significativo, tenuto conto dei numerosi ed eterogenei indicatori presi in
considerazione per stilare la classifica”. L’indagine sul disagio economico si
basa infatti sulla variazione, tra il 2008 e il 2012, di 10 indicatori: tasso
di disoccupazione, reddito disponibile delle famiglie, consumi delle famiglie,
investimenti, spesa media mensile familiare, sofferenza delle famiglie,
sofferenza delle imprese, imprese protestate, fallimenti, ore di cassa
integrazione. “La crisi non è alle spalle, di questo siamo consapevoli –
conclude Spacca – Ma la forza del sistema imprenditoriale marchigiano, la
tenacia dei lavoratori e delle famiglie, la solidità del tessuto sociale uniti
degli strumenti anticrisi massicciamente adottati dalla Regione sin dai primi
segnali di crisi, stanno consentendo alle Marche di farcela”.
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ABRUZZO, COMUNITA’ MONTANE: SOSTEGNO A COMUNI PER TRASFORMAZIONE |
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Pescara, 19 marzo 2013 - "Quello con i rappresentanti delle
Comunità montane è stato un incontro particolarmente proficuo. Infatti, ci
siamo confrontati sulla nuova legge regionale, entrata in vigore all´inizio
dell´anno, secondo cui i Comuni saranno chiamati a decidere se sopprimere
questi enti territoriali locali oppure se trasformali in Unioni dei Comuni
montani". Lo ha affermato l´assessore agli Enti Locali ed alle Riforme
Istituzionali, Carlo Masci, al termine della riunione che si è tenuta a
Pescara, in Regione, su input del consigliere regionale Franco Caramanico.
"A tal proposito - ha ricordato Masci ‘ è stato fatto il punto della situazione
sulle prossime scadenze che ormai incombono. In particolare, quella del 31
marzo prossimo entro cui la Regione dovrà stabilire i criteri per
l´assegnazione dei fondi alle Unioni dei Comuni e quella immediatamente
successiva del 30 aprile entro cui i Comuni appartenenti alle Comunità montane
dovranno decidere se sopprimerle oppure se trasformarle in Unione dei Comuni
montani". A giudizio dei Comuni e delle Comunità montane, il termine
sembrerebbe troppo ravvicinato rispetto alla decisione della Regione sui
criteri per l´assegnazione dei fondi. "In realtà, - ha chiarito
l´assessore - non abbiamo alcun problema a fare in modo che i Comuni abbiano
più tempo per decidere. Una cosa è certa ? ha proseguito - il processo di
trasformazione, che porterà i servizi ad essere erogati in forma associata, è
ormai avviato. Tanto è vero che, ad esempio, il 1 gennaio 2014 si partirà con
la gestione in forma associata di tutti i servizi e di tutte le finzioni da
parte dei singoli Comuni. La Regione, e nello specifico la struttura tecnica
del mio assessorato, sta cercando di accompagnare questo percorso in maniera
tale da evitare problemi e garantire servizi migliori a costi inferiori".
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AMMORTIZZATORI SOCIALI. ZAIA: “SIAMO A FIANCO DEI NOSTRI LAVORATORI. IL VENETO CONTINUERA’A FARE SUA PARTE, COME SEMPRE. DA 2009 A 2012 RISORSE REGIONALI PER CIG IN DEROGA E POLITICHE ATTIVE LAVORO SONO STATE DI COMPLESSIVI 108.903.685 EURO. ORA TOCCA A NUOVO GOVERNO: RIFINANZI ADEGUATAMENTE GLI AMMORTIZZATORI PER IL 2013” |
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Venezia, 19
marzo 2013 - “La
Regione Veneto non lascia
soli i lavoratori alle prese con le
crisi aziendali, la Regione ha sempre fatto fino in
fondo la sua parte anche assumendo
in proprio gli oneri degli ammortizzatori sociali”. Lo afferma il Presidente
della Regione Luca Zaia, aggiungendo: “Basti un dato: per il finanziamento della
Cig in deroga negli ultimi 4 anni, dal 2009 al 2012, il Veneto ha destinato
risorse proprie regionali per 55.720.364
euro, di questi abbiamo recentemente di
trasferito a Inps 11 milioni; inoltre sono state stanziati ulteriori 53.183.321 euro per finanziare le collegate ‘politiche attive
del lavoro’ (formazione
professionale, orientamento, ricollocazione nel mercato del lavoro), per un totale complessivo di 108.903.685 euro.
Dei 55,7
milioni di euro destinati al finanziamento della
Cig in deroga, alla
provincia di Padova è stato destinato un sostegno regionale di 14.849.548 euro;
14.350.648 euro alla
provincia di Vicenza; 9.902.467 euro alla
provincia di Treviso; 6.183.452 euro alla
provincia di Venezia; 5.434.373 alla
provincia di Verona; 4.417.130 alla
provincia di Rovigo; 582.746 euro alla
provincia di Belluno.
Le domande di Cig in deroga sono
state nel 2012 10.814 e i lavoratori
coinvolti sono stati 61.612. “Va comunque ricordato – sottolinea il Governatore – che le aziende
chiedono la cassa integrazione in
deroga che è tuttavia usufruita solo nella
misura del 22%, elemento che dimostra il timore delle aziende per l’incertezza
del quadro economico e la
predisposizione a far richiesta della
Cig in deroga che poi potrà essere del tutto o in parte usufruita”.
Zaia
ricorda inoltre che nel Veneto sono stati firmati accordi ogni anno dal 2009
con le parti sociali sulle modalità e le caratteristiche degli ammortizzatori
sociali “l’ultimo è quello del 28 dicembre 2012 destinato ai lavoratori che andranno in cassa integrazione in
deroga nel 2013. Da noi – sottolinea
- ha sempre prevalso, rispetto a logiche
settoriali, il senso di responsabilità delle parti e il nostro modello
comune è sempre stato di responsabilità istituzionale. Responsabilità che chiediamo di avere anche al futuro Governo. Il
Veneto chiede di far presto. Vanno rifinanziati adeguatamente gli
ammortizzatori sociali e destinate prontamente le risorse alle Regioni, come
prevede del resto l’Intesa tra Stato e Regioni per il 2013. Parliamo di 650 milioni di euro da ripartire tra le
Regioni in base alla spesa storica,
contro un fabbisogno annuo stimato dalle Regioni di 1,8 miliardi di euro; per il Veneto si tratterebbe di 38 milioni di euro, pari all’80% delle
risorse dell’accordo a cui si aggiungeranno le ulteriori risorse del
rimanente 20% e le nuove risorse inserite nella
legge di stabilità nazionale”.
Infine il Governatore veneto fa presente che gli
ammortizzatori sociali messi a disposizione dalla
Regione spesso sono stati legati non solo alla
risposta di assistenza per la cig e
per la mobilità in deroga ma a un sostegno al reddito legato a
politiche attive del lavoro il che
significa formazione professionale dei lavoratori
in cig, ri-orientamento nel mercato del lavoro,
borse-lavoro o impiego dei lavoratori in cig in progetti di pubblica utilità.
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WELFARE, DELEGAZIONE LATINO-AMERICANA IN VISITA IN LIGURIA SU BUONE PRASSI NELLE CARCERI |
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Genova, 19 marzo 2013 - Visita il 18 marzo mattina in Regione di una
delegazione latino-americana di quattordici paesi per conoscere più da vicino
il sistema carcerario ligure e le possibilità che offre ai detenuti di un
successivo inserimento lavorativo. La delegazione, composta di rappresentanti
del sistema carcerario e dei vari Ministeri di Giustizia sudamericani, è stata
ricevuta dall’assessore al welfare, Lorena Rambaudi che ha illustrato le
principali misure messe in atto in Liguria per l’inserimento dei detenuti nel
mondo del lavoro, grazie ai fondi del piano sociale. All’incontro erano
presenti, tra gli altri, anche il provveditore dell’amministrazione penitenziaria
regionale della Liguria, Giovanni Salamone e il vicecapo dipartimento
dell’amministrazione penitenziaria nazionale, Luigi Pagano. Nel pomeriggio la
delegazione si recherà al carcere di Marassi e domattina a quello di
Pontedecimo. La visita si inserisce nell’ambito del programma Eurosocial Ii,
finanziato dalla commissione europea, che nasce nell’ambito degli accordi
stipulati durante il summit dei capi di Stato e di Governo della Ue con quelli
dell’America Latina che prevede interventi di interscambio, tra paesi europei e
latinoamericani, nell’ambito delle buone prassi e della coesione sociale.
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LEGALITÀ IN CAMPANIA: OLTRE 15 MILIONI PER PROGETTI DI SICUREZZA DELLE CITTÀ |
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Napoli, 19 marzo 2013 - "Ad oggi, tra i programmi di
riqualificazione delle città medie della Campania ed altri bandi finanziati,
abbiamo impegnato risorse per la sicurezza per oltre 15 milioni di euro."
Così l´assessore alle Autonomie locali Pasquale Sommese.
"I fondi investiti riguardano – sottolinea l’assessore – i
progetti di sicurezza previsti all’interno degli accordi di programma siglati
con le 20 città con oltre 50 mila abitanti e quelli per videosorveglianza,
contrasto al racket e all’usura, utilizzo beni confiscati e potenziamento
servizi polizia municipale."
In particolare, per le città medie sono stati impegnati 12 milioni, cui
si aggiungono 1 milione e 700 mila euro
per la videosorveglianza nei Decumani, 1 milione e 300 mila euro per progetti
antiracket e antiusura, oltre ai finanziamenti ai Comuni per i progetti
relativi all’utilizzo a fini sociali e collettivi dei beni confiscati e per il
potenziamento del servizio di polizia municipale in relazione alle azioni di
contrasto alla criminalità.
"Prosegue intanto - conclude l’assessore Sommese - il lavoro di
riprogrammazione strategica dei fondi europei in virtù di quanto stabilito dai
presidenti delle Regioni del Sud e dal Governo sul Piano Azione Coesione.
Saranno utilizzati per finanziare le priorità della Giunta Caldoro, tra cui la
sicurezza e la legalità."
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TRENTO: DONNE DEL MONDO: GIOVEDI´ ARRIVANO LE AMBASCIATRICI D´AFRICA |
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Trento, 19 marzo 2013 - Benin,
Ghana, Kenya, Mozambico, Sud Africa, Sudan e Zimbabwe hanno scelto come
ambasciatore una donna. E Marie Rosemonde Maoussi Deffon Yakoubou, Evelyn Anita
Stokes-hayford, Josephine Wangari Gaita, Carla Elisa Luis Mucavi, Nomatemba
Tambo, Amira Daoud Hassan Gornass e Mary Sibusisiwe Mubi giovedì 21 marzo sono
in Trentino per un doppio, eccezionale appuntamento: a Trento alle 10 nella
sede della Provincia un momento istituzionale di accoglienza e benvenuto; e al
Casinò municipale di Arco, alle 17, una tavola rotonda dal titolo «Donne del
mondo», aperta al pubblico e condotta dal politico, accademico, giornalista e
scrittore Jean-léonard Touadi, presente Rosanna Coniglio, già direttrice
centrale del Ministero degli affari esteri italiano per l’Africa subsahariana
Un evento assolutamente eccezionale, di cui non c’è memoria in Trentino
e in Italia: le ambasciatrici di sette Paesi africani presenti tutte assieme
per un evento proposto nell´ambito del ciclo di iniziative messe in campo per
la Giornata internazionale della donna dall´assessorato alla solidarietà
internazionale e alla convivenza della Provincia autonoma di Trento, e per il
Comune di Arco dall’assessorato alla cultura e dalla biblioteca civica «Bruno
Emmert», per affrontare i temi delle pari opportunità e del rapporto
uomo-donna. Prima a Trento, in un incontro istituzionale alle 10 nella sala
Depero nel palazzo provinciale; e poi ad Arco, in un confronto pubblico
(l’inizio è alle ore 17) nel salone delle feste del Casinò municipale,
protagoniste le «donne del mondo». All´incontro di Arco le ambasciatrici
racconteranno le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne nel
continente africano, e metteranno in luce il ruolo delle donne nella politica,
nelle istituzioni e nelle relazioni internazionali.
«Per il Comune di Arco è un evento di per sé d’eccezione, ma che
s’inserisce in un rapporto di continuità con le iniziative del passato – spiega
l’assessore di Arco Massimiliano Floriani – perché con il cartellone
d’iniziative «Dedicato alla donna» è da anni che organizziamo momenti di
confronto con la formula della tavola rotonda, ogni volta con un tema diverso.
Riteniamo che informare e creare occasioni di confronto e di approfondimento
sia un dovere delle istituzioni, al quale Arco adempie con convinzione, specie
per quanto riguarda i temi legati al mondo femminile».
«Apprezziamo in modo particolare la sensibilità con cui le
amministrazioni locali, e Arco in particolare, aderiscono alle iniziative sul
tema della donna – dice Andrea Morghen per l’assessorato provinciale alla
solidarietà internazionale e alla convivenza – e non possiamo che essere molto
soddisfatti di poter proporre ora un evento così importante, volto a dare
profondità e una dimensione internazionale al dibattito che in Trentino stiamo
sostenendo da anni, con in prima fila l’assessore Lia Giovanazzi Beltrami».
«Trentino e continente africano sono uniti da un rapporto che si è
costruito nel tempo – dice Luciano Rocchetti per il settore solidarietà
internazionale e convivenza della Provincia – e questo evento ne è una sorta di
esito prestigioso, oltre che di estremo interesse: pensiamo solo al fatto che
l’Africa è di fatto tenuta in piedi dalle donne, le quali allo stesso tempo
sono quindi una straordinaria risorsa ma anche il soggetto più penalizzato ed
esposto a difficoltà, ingiustizie e sofferenze. Con questo incontro, ci
aspettiamo di riuscire ad andare oltre stereotipi e pregiudizi, e di far capire
come l’Africa sia un luogo che negli ultimi decenni ha affrontato un’evoluzione
profonda, capace di suggestionare in modo positivo e costruttivo il nostro
Trentino, nel momento in cui si appresta ad affrontare un periodo storico certo
non facile. Il Trentino ha fatto molto per l’Africa, ma dall’Africa ha anche
molto da ricevere».
Il Programma
giovedì 21 marzo
ore 10, Trento, Sala Depero, piazza Dante n. 15
La rappresentanza femminile nelle istituzioni del mondo-
ore 17, Arco, Salone delle feste del Casinò Municipale
Tavola rotonda "Donne del mondo"
Le Ambasciatrici dell’Africa in Italia di Benin, Ghana, Kenya,
Mozambico, Sud Africa, Sudan, Zimbabwe raccontano le conquiste sociali,
politiche ed economiche delle donne nel continente africano. Metteranno in luce
il ruolo delle donne nella politica, nelle istituzioni e nelle relazioni
internazionali.
Coordina:
Jean-léonard Touadi
politico, accademico, giornalista, scrittore -
Touadi è uno dei pochi politici italiani d´origine africana insieme a
Dacia Valent, Khaled Fouad Allam, Souad Sbai, Magdi Allam e Mercedes Lourdes
Frias. Laureato in filosofia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, e
in giornalismo e scienze politiche alla Luiss, insegna all´Università di
Bologna, all´Università degli Studi di Milano e all´Università degli Studi di
Roma "Tor Vergata". Dirige il programma di Rai 2 e Rai Storia
"Un mondo a colori" e scrive per la rivista "Nigrizia". In
Italia dal 1979, è stato assessore alla sicurezza, alle politiche giovanili e
ai rapporti con le università del Comune di Roma, nella giunta di Walter Veltroni.
Nelle elezioni politiche del 2008 è stato eletto al parlamento italiano. Nelle
ultime elezioni, per la Regione Lazio è stato capolista dei Democratici a
sostegno della candidatura di Nicola Zingaretti (quest´ultimo proclamato
presidente il 12 marzo).
Marie Rosemonde Maoussi Deffon Yakoubou
Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica del Benin -
Nominata nel 2010, ha a cuore la popolazione femminile del Benin, che
vive per il 70% nelle aree rurali ed è responsabile dell´80% della produzione
agricola. In Benin, paese francofono dell´Africa occidentale che ha imboccato
dagli anni ´90 la strada della democrazia. Fra i progetti che il Trentino ha
condotto in Benin vi sono la costruzione di pozzi per alcuni villaggi situati
nella parte centro-settentrionale e la realizzazione di strutture nel centro
Boko.
Evelyn Anita Stokes-hayford
Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica del Ghana -
Evelyn Anita Stokes-hayford, che ha lavorato con il segretariato del
Commonwealth a Londra, ha già visitato il Trentino in precedenza. I rapporti
fra Trento e il Ghana sono infatti solidi: fra le iniziative vi sono quelle nel
campo della formazione medico-sanitaria (in particolare per la cura
dell´idrocefalo, patologia molto diffusa in Africa) e dello sviluppo agricolo.
Il Ghana è stato il primo paese dell´Africa subsahariana ad ottenere
l´indipendenza, che può presentare oggi al mondo credenziali democratiche
"impeccabili" e attrae investitori dall´estero, in settori che vanno
dalle infrastrutture, all´agricoltura, all´immobiliare. La Banca mondiale ha
recentemente dichiarato il Ghana "il paese che oggi sta crescendo più
velocemente dopo il Qatar".
Josephine Wangari Gaita
Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica del Kenya -
Josephine Wangari Gaita ambasciatrice della Repubblica del Kenya in
Italia, ha alle spalle una solida esperienza diplomatica e in Italia ha anche
un ruolo cruciale per il Kenya come rappresentante presso la Fao. Fra Trentino
e Kenya, dove da poco si sono tenute le elezioni presidenziali, sono in corso
progetti rivolti in particolare a stimolare l´auto-sviluppo, soprattutto delle
aree più remote. Sebbene questo Paese sia conosciuto soprattutto per le sue
straordinarie bellezze turistiche, oggi sta sviluppando alcuni interessanti
vantaggi competitivi come la crescita delle partnership pubblico-private,
l´apertura agli investimenti esteri, nuovi assetti amministrativi. Il Kenya,
tra l´altro ha da poco ha abbracciato il sistema federale ed è interessato
all´esempio dell´Autonomia del Trentino).
Carla Elisa Luis Mucavi
Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica del Mozambico -
Ambasciatrice per il Mozambico in Italia fin dal 2007, Carla Elisa Luis
Mucavi ha già visitato il Trentino, con il quale sono in corso rapporti molto
stretti fra le istituzioni, che fra i missionari, che con l´università. Uscito
dalla guerra civile nel ´92, il Mozambico vive da vent´anni in pace (grazie
anche al Governo italiano e al trentino Mario Raffaelli, all´epoca
sottosegretario agli Esteri). Ciò ha aperto nuove possibilità di sviluppo e di
interscambio. Le priorità vengono date all´istruzione, all´agricoltura, alla lotta
alla povertà. Accanto a un programma di cooperazione comunitaria avviato a
Caia, il Trentino ha numerose altre attività nel paese africano.
Nomatemba Tambo
Ambasciatrice designata della Repubblica del Sud Africa -
Figlia del defunto Oliver Tambo, che ha condiviso con Nelson Mandela
l´African National Congress, Nomatemba Tambo è stata in precedenza console
generale a Hong Kong e a Macao. In Sud Africa il Trentino è coinvolto in una
serie di interventi a favore dei migranti africani: il Sud Africa accogliere
rifugiati che hanno lasciato il proprio Paese a causa di guerre civili, in
particolare provenienti dai grandi laghi. Vi sono quindi programmi di
formazione professionale e di accoglienza, corsi di lingua inglese e
informatica, nonché investimenti strutturali nei centri di accoglienza.
Amira Daoud Hassan Gornass
Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica del Sudan -
L´ambasciatore Amira Gornass in precedenza ha lavorato per il Ministero
per gli Affari Esteri del Sudan. Attualmente non sono in corso progetti di
solidarietà fra Trentino e Sudan.
Mary Sibusisiwe Mubi
Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica dello Zimbabwe -
Nominata nel 2010, ha sostenuto più volte che la vera rivoluzione nello
Zimbabwe è stata l´istruzione, soprattutto femminile. Fra Trentino e Zimbabwe
vi sono solidi rapporti: nell´ospedale di Mutoko, nel cuore della savana, opera
da anni il chirurgo trentino Carlo Spagnolli. E proprio qui, grazie anche al
supporto del dottor Michele Conti, si è avviato un progetto di formazione rivolto
ai medici locali realizzato dalla Provincia autonoma e dall´Azienda provinciale
per i servizi sanitari che sta consentendo di operare numerosi bambini e di
salvarli da una patologie più diffuse, l´idrocefalo.
Rosanna Coniglio
già direttrice centrale del Ministero degli Affari Esteri italiano per
l’Africa Subsahariana.
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“NON SOLO DONNE: PARLIAMONE!”, MERCOLEDÌ 20 CONFRONTO PROMOSSO DA CONSIGLIERE REGIONALI PARITÀ DELL’ UMBRIA |
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Perugia, 19 marzo 2013 - "Non solo donne: parliamone!": è il
tema dell´incontro promosso dalle consigliere regionali di parità dell´Umbria,
Elena Tiracorrendo e Cristhia Falchetti Ballerani, che si terrà mercoledì 20
marzo, dalle ore 17, nella Sala Fiume di Palazzo Donini, a Perugia. Il titolo
"vuole essere una ´provocazione´ positiva - spiegano le promotrici - In
questi giorni si parla tanto di donne e della loro condizione nella società, ma
lo si fa spesso in chiave problematica, evidenziando i nodi non ancora risolti
che ostacolano una reale affermazione paritaria tra i sessi o che, peggio,
costituiscono vere e proprie emergenze sociali, come la violenza. Ma è questa -
ci si domanda - l´unica chiave di lettura? Quali immagini alternative a quelle
di ´donna-madre´ o ´donna-vittima di violenza´ potrebbero essere proposte, e
perché dovremmo farlo?". Parlando, inoltre, di discriminazioni in ambito
lavorativo - sfera di competenza delle Consigliere di parità - "in che
modo il principio di parità uomo-donna può essere ampliato, ponendo la parità
come diritto fondamentale della Persona, che si eleva al di sopra del problema
di genere, estendendosi così alla tutela di tutte le diversità?".
Su questi temi, le Consigliere regionali di parità per l´Umbria
propongono un confronto, che alternerà momenti di intervento e dibattito ad
altri di ascolto musicale e lettura di brani. Coordinati da Elena Tiracorrendo
interverranno Clarisse Schiller, scrittrice, psicologa, imprenditrice, autrice
del libro "Donna: alla ricerca dell´origine"; Cristhia Falchetti
Ballerani; la psicologa Federica Invernizzi e il coordinatore del Gruppo
giovani Michele Mommi per l´associazione "Omphalos". Ascolto musicale
e letture saranno a cura di Beatrice Ripoli e Nicol Martini del Teatro Stabile
di Innovazione "Fontemaggiore".
Una riflessione "multisensoriale" condivisa "per
un´azione antidiscriminatoria - rilevano le Consigliere regionali di parità -
che sia sempre più efficace, diffusa, consapevole e a favore di tutti".
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CALABRIA: FONDO DI GARANZIA DI 300 MLN DI CREDITO ALLE IMPRESE FEMMINILI |
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Catanzaro, 19 marzo 2013 - La consigliera regionale di parità Stella
Ciarletta esprime apprezzamento per la creazione di un fondo centrale di
garanzia per le imprese femminili, approvato il 14 marzo su iniziativa del ministro del lavoro e delle
politiche sociali Elsa Fornero e del ministro dello sviluppo economico Corrado
Passera .
“La sezione del fondo, finanziata con 20 milioni di euro messi a
disposizione in quota paritaria dalla presidenza del consiglio dei
ministri-dipartimento per le pari opportunità e da risorse del fondo stesso,
permetterà – ha spiegato Stella Ciarletta - alle piccole e medie imprese in
rosa di accedere con maggiore facilità e a condizioni di favore a 300 milioni
di euro di credito garantito. Queste le principali caratteristiche della
sezione speciale del fondo: utilizzo delle risorse per interventi di garanzia
diretta, cogaranzia e controgaranzia del fondo, a copertura di operazioni
finanziarie finalizzate all’attività di impresa; ripartizione del rischio al
50% tra le risorse a valere sul fondo e quelle della sezione speciale;
condizioni piuÌ favorevoli per la concessione della garanzia; riserva di una
percentuale della dotazione ad interventi in favore di imprese start up
(inizialmente la metà, in seguito la percentuale sarà modificata sulla base di
valutazioni del Dipartimento per le pari opportunità); Il comitato di gestione
del fondo saraÌ da subito impegnato per rendere operativa la sezione e per
monitorarne i risultati. Lo strumento del fondo di garanzia – ha evidenziato
ancora la consigliera regionale di parità - è fondamentale per sostenere le
imprese femminili sia nella fase di start up che in corso di gestione, in
considerazione dei problemi che da sempre le donne hanno nell´accedere al
credito. I minori redditi legate alla dimensione microimpenditoriale delle
attività rende le imprenditrici soggetti poco bancabili, ancora di più in questa
fase di crisi economica. Scommettere sulle donne significa investire su una
parte sana e stabile dell´economia Italia, laddove l’imprenditoria femminile
rappresenta una delle componenti piuÌ dinamiche del sistema produttivo: nel
2012 le imprese femminili sono aumentate di 7.298 unitaÌ con un incremento
della base imprenditoriale dello 0,5% rispetto all’anno precedente (incremento
superiore rispetto al totale delle imprese italiane che sono cresciute, nel
2012, dello 0,3%). L´intesa raggiunta - ha detto infine la consigliera
Ciarletta - integra l´offerta di servizi dedicati alle imprese femminili con
una importante componente finanziaria”.
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NUOVA EDIZIONE DEL PROGETTO BUSY-NESS WOMEN MADREFIGLIA |
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Firenze, 19 marzo 2013 - Parte
la nuova edizione di Busy-ness Women Madrefiglia, il percorso gratuito
formativo per la promozione dell´imprenditoria femminile in Toscana,
organizzato da Regione Toscana e Unioncamere Toscana, con il contributo tecnico
di C.o.a.p., Metropoli e A.s.se.fi. Le Aziende Speciali delle Camere di
Commercio di Grosseto, Firenze e Pisa. L’esperimento progettuale avviato nel
2007, si articolerà nel 2013 in cinque edizioni, Firenze, Grosseto e Pisa
daranno il via alle prime tre, seguiranno Arezzo e Carrara per le ultime due
edizioni.
La formazione sarà realizzata con la nota tecnica del “mentoring”
attraverso azioni di interazione personale, finalizzate al trasferimento della
professionalità e del Know-how imprenditoriale tra le Mentor, esperte
imprenditrici con una consolidata esperienza manageriale e le Mentee, aspiranti
e neo-imprenditrici desiderose di arricchire la propria competenza manageriale
e professionale.
Per ciascuna area geografica saranno ammesse 36 candidate di cui 12
Mentor e 24 Mentee in possesso dei seguenti requisiti:
- residenza o domicilio nel territorio della Regione Toscana;
- per le Mentor, esperienza imprenditoriale minima di tre anni con
ruoli di responsabilità nella conduzione dell’attività d’impresa;
- per le Mentee: già imprenditrici, è richiesta un’esperienza della
durata massima di tre anni; aspiranti imprenditrici, è richiesto lo sviluppo di
un progetto d’impresa da realizzarsi nel territorio regionale condividendone la
valutazione della sua prefattibilità.
Le candidature saranno aperte fino al 19 aprile 2013. Per info e
approfondimenti: Elisa Polverini Tel. 0552671643 elisa.Polverini@metropoliaziendaspeciale.it
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UMBRIA: AL VIA PERCORSO FORMATIVO PROGETTO “PIUMA” A DIFESA DEI MINORI VITTIME DI ABUSO E SFRUTTAMENTO SESSUALE |
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Perugia, 19 marzo 2013 - Prende avvio il 19 marzo, alla Scuola umbra di amministrazione
pubblica a Villa Umbra (loc.Pila, Perugia) il percorso di formazione
specialistica del progetto "Piuma" (Progetto integrato unità
multidisciplinare abuso) che ha come finalità la difesa dei minori vittime di
abuso e sfruttamento sessuale e di cui la Regione Umbria è capofila, con il
compito di coordinamento e monitoraggio,
insieme a soggetti pubblici e privati (Usl Umbria n.1, Azienda
Ospedaliera, Zona sociale n. 2, Cooperativa Borgorete, Nuova Dimensione,
Associazione con finalità relativa alla tutela psico-fisica dei minori).
"Il progetto - sottolinea la vicepresidente della Giunta regionale
e assessore alle Politiche sociali, Carla Casciari - si colloca nello scenario
della programmazione della Regione Umbria che, nelle linee di indirizzo per
l´area diritti dei minori e responsabilità familiari, si pone l´obiettivo di
superare gli steccati tra le istituzioni attraverso un lavoro sinergico e
integrato come la via più efficace per difendere con rapidità i minori vittime
di abuso e sfruttamento sessuale".
Il percorso formativo è stato affidato dalla Regione Umbria alla Scuola
umbra di amministrazione pubblica; è rivolto a psicologi, neuropsichiatri,
educatori di cooperative, assistenti sociali impegnati nella tutela e
costituisce una delle azioni di sistema del progetto "Piuma". Sarà
trasversale alle varie fasi e si articolerà su più livelli, rispondendo alle
diverse caratteristiche e necessità degli operatori della rete dei servizi
territoriali e alla promozione e diffusione di una cultura dei diritti
dell´infanzia e dell´adolescenza nella comunità locale.
"Siamo grati alla Regione Umbria per questo delicato compito che
ci è stato assegnato e che consente alla Scuola umbra di amministrazione
pubblica di ampliare ulteriormente i suoi campi di intervento", ha
sottolineato l´amministratore unico Alberto Naticchioni.
Nello specifico, si terranno percorsi di sensibilizzazione, rivolti ai
quei soggetti "sentinella" della comunità che potrebbero venire in
contatto con le vittime e che vivono quotidianamente nel mondo dello sport,
ricreativo o educativo. Si terranno corsi di formazione integrata di base,
rivolti agli operatori del servizi pubblici e del privato sociale che a vario
titolo si occupano di interventi di bambini e di adolescenti e possono avere
l´occasione di individuare segni e sintomi del presunto abuso. Verrà, inoltre,
programmata una formazione mirata che li porti ad affrontare correttamente
l´approccio con il minore vittima di abusi e il suo contesto familiare.
Infine, sono previsti percorsi di formazione specialistica realizzati
attraverso moduli formativi a livello
nazionale relativi all´ambito dell´intervento sociale, della valutazione e del
trattamento clinico delle vittime e dei loro familiari, dai componenti
dell´Unità competente multidisciplinare, attivata nell´ambito del progetto.
Il percorso di formazione specialistica, gestito dalla Scuola umbra di
amministrazione pubblica, è condotto da esperti di qualificata competenza ed
esperienza che fanno capo al Centro specialistico provinciale di Bologna contro
il maltrattamento e gli abusi all´infanzia "Il Faro". Nel centro,
opera un team di specialisti, composto dal neuropsichiatra infantile Giovan Battista
Camerini e due psicologi con competenze psicoterapeutiche, due pediatri, due
assistenti sociali e un consulente legale che lavorano nell´Azienda sanitaria
locale di Bologna.
Le prime due giornate del corso, domani martedì 19 marzo e 9 aprile,
insieme agli esperti del "Faro", avranno come relatori Gemma Miliani,
sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Perugia e Giuseppina Arcella, giudice del Tribunale per i Minorenni di Perugia,
componenti del gruppo interistituzionale del progetto "Piuma", che
tratteranno gli aspetti civili e penali della tutela dei minori coinvolti nei
casi di abuso.
I docenti delle successive lezioni del corso sono la psicologa Agnese
Cheli ("Il Faro"), il neuropsichiatra infantile Cosimo Ricciutello
("Il Faro") e l´assistente sociale Tiziana Mori.
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