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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Giugno 2013
PARLAMENTO EUROPEO: FRA I TEMI DELLA PLENARIA DEL 10-13 GIUGNO 2013 : ASILO, REGIME DI AIUTI, PANDEMIE E TURCHIA  
 
Strasburgo, 11 giugno 2013 –ò Ultimo passo verso un regime comune europeo in materia di asilo - I deputati adotteranno la loro decisione finale sull’architettura del sistema comune di asilo europeo con la votazione di mercoledì. Il nuovo sistema stabilirà le modalità e i termini comuni per la gestione delle richieste, creerà regole sui diritti di base per i richiedenti asilo e bloccherà i trasferimenti dei richiedenti verso Stati membri che non siano in grado di farvi fronte. Nel 2012, 330.000 richiedenti asilo sono stati registrati nei paesi dell´Ue. Riforma di Schengen: raid all´alba per fermare i controlli di frontiera illegali - Gli ispettori che garantiscono il rispetto di Schengen sarebbero abilitati a effettuare visite senza preavviso per evitare controlli di frontiera illegali da parte delle autorità nazionali alle frontiere interne, come parte di un pacchetto di riforme che saranno votate mercoledì. La libera circolazione è il risultato più positivo di 50 anni di integrazione europea, secondo il 62% degli intervistati in una recente indagine dell´Eurobarometro. Il Parlamento stabilisce il prossimo regime per gli aiuti europei agli indigenti - Il Parlamento voterà mercoledì il bilancio e le regole di partecipazione del Fondo di aiuti europei agli indigenti. I deputati delle commissioni affari sociali, bilancio e agricoltura hanno chiesto di mantenere il fondo al livello attuale di 3,5 miliardi di euro per acquistare cibo e vestiti per coprire le esigenze di base dei cittadini più poveri d´Europa nel corso degli anni 2014-2020. Petrolio, gas e minerali: le compagnie saranno costrette a rivelare i pagamenti in favore dei governi - Le grandi compagnie petrolifere, di gas, minerarie e forestali potrebbero essere obbligate a rivelare i dettagli dei loro pagamenti in favore dei governi per ogni progetto di estrazione, se il Parlamento approverà mercoledì un disegno di legge già informalmente concordato con il Consiglio. Epidemie: l´Ue intende rafforzare il suo sistema di allarme rapido e di reazione - La capacità dell´Ue di far fronte alle minacce sanitarie transfrontaliere, come il coronavirus, l´epidemia di E coli del 2011 o l´epidemia d´influenza H1n1 del 2009, sarà rafforzata da un disegno di legge discusso e votato martedì. La normativa, già concordata con il Consiglio, prevede un sistema di allarme rapido su scala europea e una norma per facilitare la cooperazione fra Stati membri per comprare i vaccini. Voto sull´utilizzo dei dati personali dei passeggeri aerei per contrastare il terrorismo - Una proposta della Commissione volta a consentire l´uso dei dati personali dei passeggeri aerei dell´Ue, quali indirizzi e dati delle carte di credito, per indagare reati gravi e reati terroristici, sarà messa ai voti mercoledì. La commissione per le libertà civili ha respinto il testo proposto con 30 contrari e 25 favorevoli. Nuove regole per gli alimenti per bambini, diete speciali e cibo ipocalorico - Il disegno di legge che sarà votato martedì definisce meglio le norme relative all´etichettatura e al contenuto di latte per bambini e alimenti destinati a fini medici speciali, al fine di tutelare i consumatori e aiutarli a distinguere più chiaramente tra alimenti di consumo corrente e alimenti per gruppi specifici. Il progetto, frutto di un accordo informale fra Parlamento e Consiglio, copre anche alcune diete ipocaloriche. Ripartizione dei seggi per Stato membro dopo le elezioni del 2014 Dibattito pre-Vertice sulle raccomandazioni specifiche agli Stati membri per le riforme I deputati discuteranno mercoledì le raccomandazioni specifiche per paese su riforme di bilancio e strutturali con il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso e con la Presidenza irlandese del Consiglio. Nella risoluzione che sarà votata a mezzogiorno, Il Parlamento inviterà i Capi di Stato e di governo che si riuniranno per il vertice del 27-28 giugno a Bruxelles a incrementare gli investimenti per stimolare la crescita e creare posti di lavoro. Presidente della Slovenia Borut Pahor in Plenaria - Il Presidente sloveno, Borut Pahor, terrà un discorso formale al Parlamento europeo martedì a mezzogiorno. E´ probabile che il Presidente si concentri sull´attuale situazione in Slovenia e sull´adesione della vicina Croazia che diventerà il 28° paese membro dell´Ue dal 1° luglio. Il Presidente portoghese Aníbal Cavaco Silva in Plenaria - Il Presidente del Portogallo Aníbal Cavaco Silva si rivolgerà all’Aula in seduta solenne mercoledì a mezzogiorno. E’ probabile che il suo discorso si incentrerà sull´esperienza del Portogallo con il suo programma di salvataggio e sulle relazioni con l´Ue. Voto sul nuovo Commissario croato per la tutela dei consumatori - Mercoledì, il Parlamento si pronuncerà sulla nomina del croato Neven Mimica a commissario europeo designato per la tutela dei consumatori, in seguito all´audizione tenuta dalla commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, congiuntamente alla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. Dibattito sulle proteste in Turchia - La repressione violenta delle proteste anti-governative in Turchia e le restrizioni in materia di diritti e libertà fondamentali, tra cui la libertà di parola e la libertà dei media, saranno discusse durante un dibattito tra parlamentari europei e l´Alto rappresentante per la politica estera dell´Ue Catherine Ashton, mercoledì. Il malcontento si è diffuso dopo l´uso della forza da parte della polizia per contrastare una protesta volta a salvare il Gezi Park di Istanbul. In votazione le prime proposte per rinforzare la lotta contro il crimine organizzato nell´Ue - Il Parlamento discuterà e voterà un pacchetto di proposte finalizzate a rafforzare la lotta contro il crimine organizzato a livello nazionale, comunitario e internazionale. La creazione dell´ufficio del Procuratore europeo per garantire la tutela degli interessi finanziari comunitari e l´introduzione di una definizione comune europea dei reati di stampo mafioso sono alcune delle misure che saranno dibattute lunedì e votate il giorno seguente. I deputati chiedono a Consiglio e Commissione di andare avanti con la riforma del settore finanziario - I deputati criticheranno duramente la Commissione e gli Stati membri per non aver portato a compimento la fondamentale legislazione sulla riforma del settore finanziario, in una risoluzione che sarà votata giovedì. Il testo inoltre elenca i progetti di legge su cui il Consiglio perde tempo, fra cui le regole per proteggere i depositi bancari, bloccate da oltre un anno. Mercoledì, ci saranno anche alcune interrogazioni orali su questioni correlate al Consiglio e alla Commissione. Migliorare la protezione dei lavoratori contro i campi elettromagnetici - Il Parlamento voterà martedì nuove norme Ue per migliorare la sicurezza dei lavoratori più esposti ai campi elettromagnetici. Il testo, già informalmente concordato con il Consiglio, incorpora i nuovi valori limite internazionali, ma consente eccezioni settoriali, come ad esempio per l´esercito o in caso di risonanza magnetica medica. I datori di lavoro saranno obbligati a valutare e ridurre i rischi.  
   
   
POLITICA ECONOMICA E MONETARIA: OGGI UDIENZA NELLA CAUSA C-270/12, REGNO UNITO /CONSIGLIO E PARLAMENTO UE  
 
Bruxelles, 11 giugno 2013 - Si svolge oggi dinanzi alla Corte di giustizia Ue in Lussemburgo la causa C-270/12, Regno Unito /Consiglio e Parlamento Ue (in tema di politica economica e monetaria). Il Regno Unito ha impugnato dinanzi alla Corte il regolamento (Ue) n. 236/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2012, relativo alle vendite allo scoperto e a taluni aspetti dei contratti derivati aventi ad oggetto la copertura del rischio di inadempimento dell´emittente (credit default swap) ed in particolare il suo articolo 28. Fa valere che l´articolo 28 ("Poteri di intervento dell´Aesfem in circostanze eccezionali"), richiede all´Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati ("Aesfem" o "Esma") di vietare o imporre determinate condizioni alla realizzazione, da parte di persone fisiche o giuridiche, di una vendita allo scoperto (o di un´operazione simile), o di imporre a tali persone di notificare o di comunicare al pubblico tali posizioni. L´esma può infatti intervenire in caso di minaccia all´ordinato funzionamento e all´integrità dei mercati finanziari o alla stabilità del sistema finanziario dell´Union, qualora sussistano implicazioni transfrontaliere e nessuna autorità competente abbia adottato misure per affrontare la minaccia ovvero abbia adottato misure non adeguate a far fronte alla minaccia in questione. Le misure Esma prevalgono su qualsiasi misura precedentemente adottata da un´autorità competente sono valide per un periodo fino a tre mesi, ma l´Aesfem può prorogarle a tempo indeterminato. Il Regno Unito sostiene che questa norma è illegittima in quanto : 1) in contrasto con alla giurisprudenza della Corte di giustizia (nella causa 9/56 Meroni / Alta Autorità): · i presupposti che consentono all´Esma di agire implicano un ampio margine discrezionale; · viene data all´Esma un´ampia gamma di scelte con rilevanti implicazioni di politica economica · i fattori di cui l´Esma deve tener conto includono test molto soggettivi; · l´Esma ha il potere di prorogare le proprie misure senza limiti di durata; 2) in contrasto con la giurisprudenza della Corte (nella causa 98/80, Giuseppe Romano / Institut national d´assurance maladie-invalidité), in quanto mira a conferire all´Esma il potere di imporre misure di portata generale con forza di legge; 3) il Consiglio non ha, in base ai Trattati, l´autorità di delegare il potere di adottare atti non legislativi di portata generale ad una semplice agenzia; 4) il Trattato non può attribuire all´Esma il potere di adottare misure individuali dirette a persone fisiche o giuridiche. Nella causa sono intervenuti Francia, Spagna, Italia . In seguito alla crisi economica del 2008, il Consiglio Ue ha configurato un Sistema europeo di vigilanza finanziaria (Sevif) ed istituito(con regolamento 1095/2010 l´Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (European Security and Market Authority, Esma), con sede a Parigi. L´esma opera per la sorveglianza del mercato dei valori mobiliari e mira a salvaguardare la stabilità del sistema finanziario Ue attraverso l´integrità e la trasparenza dei mercati mobiliari. Ha per finalità la tutela degli investitori.  
   
   
UE: LA CRISI DEL CREDITO E DEL RISPARMIO CONTRAZIONE: COME ROMPERE IL CIRCOLO VIZIOSO DI RECUPERO RILANCIARE?  
 
Bruxelles, 11 giugno 2013 - Offerta di credito al ribasso portano a bassi livelli di consumo, che a loro volta causano l´economia a stagnare. Questo è il problema fondamentale della crisi economica. L´unione europea deve reagire e invertire la tendenza, ma una domanda rimane: come? Il 6 giugno 2013, il gruppo Attività diverse del Comitato economico e sociale europeo ha tenuto una conferenza per suggerire possibili vie d´uscita della corrente di circolo vizioso che impedisce l´avvio di imprese, all´esercizio e alla crescita, e ai consumatori di risparmiare denaro in modo sicuro e produttivo. Ascoltando la vasta gamma di parti interessate, le Pmi, i consumatori, le famiglie, le istituzioni finanziarie alternative, professioni liberali, cooperative e organizzazioni per la tutela dell´interesse comune, il Comitato sottolinea che chiamano per le stesse cose: più trasparenza, più assistenza da settoriale organizzazioni con fare le scelte giuste di investimento, più istruzione, nuove modalità di interazione con le istituzioni finanziarie quando chiedono prestiti, nuovi modi di accedere al credito e garanzie, nuovi modi di investire denaro, mentre allo stesso tempo aiutare la società a crescere e preservare l´ambiente . Luca Jahier , presidente del gruppo Attività diverse, sottolinea che "tutti questi attori dovrebbero essere alleati su una piattaforma comune, come in ultima analisi, hanno un interesse comune in un sistema di credito più giusta e più sicura, adeguata alle principali priorità dei cittadini, delle famiglie e diverse forme di impresa, come liberi professionisti, le Pmi e le cooperative, e in contatto con la vita quotidiana e l´economia reale ". Le parti interessate hanno presentato una serie di buone pratiche che vanno dall´accesso al credito per ripristinare la fiducia dei mercati e delle istituzioni finanziarie:. Fondi di mutua garanzia, incentivi fiscali, finanziamento pubblico, project bond, personalizzazione di valutazione del merito creditizio, l´educazione finanziaria e fondi di investimento sostenibili Questi e tanti altre pratiche migliori esistenti sviluppati a livello europeo, nazionale e locale dovrebbero essere messi insieme, capitalizzate e massimizzati. Fiducia, la stabilità, la sicurezza, la redditività e la competitività, accompagnato da regolamenti già messe in atto a livello europeo e le misure alternative esaminate oggi, sono gli elementi essenziali necessari per il recupero rilanciare. Una forte alleanza di famiglie, imprese, consumatori e diversi tipi di imprenditori può contribuire a rompere il circolo vizioso.  
   
   
UE-TURCHIA LEGATI INSIEME  
 
Istanbul, Turchia7 Giugno 2013 – Di seguito l’intervento del 7 giugno di Štefan Füle Commissario europeo per l´allargamento e la politica di vicinato, alla conferenza del Ministero per gli Affari europei´´ Ripensare Sfide globali: costruzione di un futuro comune per la Turchia e l´Unione europea´´: “ Primo Ministro, Ministri, Signore e Signori, Prima di parlare del nostro futuro comune, che è il tema di questa conferenza, non possiamo ignorare il presente. E ´difficile non parlare di eventi che hanno avuto luogo dopo più di una settimana a poche centinaia di metri dal punto in cui si conviene oggi. Il dovere di tutti noi, membri dell´Unione europea, per quanto i paesi che desiderano diventarlo, è quello di aspirare ai più alti standard e le pratiche democratiche possibili. Questi includono la libertà di esprimere la propria opinione, la libertà di riunirsi pacificamente e la libertà dei mezzi di comunicazione per conto di quanto sta accadendo, come sta accadendo. Le migliori pratiche includono attenzione alle esigenze e alle aspettative della società, tra cui quella dei gruppi che non si sentono rappresentati dalla maggioranza parlamentare. Manifestazioni pacifiche costituiscano un modo legittimo per questi gruppi di esprimere le proprie opinioni in una società democratica. L´uso eccessivo della forza da parte della polizia nei confronti di queste manifestazioni non ha posto in una democrazia. Sono felice che anche il governo ha ammesso che. Ciò che è importante ora, non è solo per lanciare un´indagine rapida e trasparente, ma anche per portare i responsabili a rendere conto. La democrazia è una disciplina impegnativa - non solo durante le campagne elettorali, ma ogni giorno. Richiede dibattiti, consultazioni e compromessi. Fin dall´inizio del mio mandato, ho ammirato l´apertura e la passione dei dibattiti in Turchia. Auspico di cuore questo da preservare, ma anche tradotto in processo decisionale armoniosa ed efficace. Energizzante il processo di adesione all´Ue e rafforzare la democrazia nel rispetto dei diritti e delle libertà sono due facce della stessa medaglia. E questo mi porta ora verso l´altro lato della medaglia: Sei mesi fa, gli Stati membri dell´Unione europea hanno dichiarato che è nell´interesse di entrambe le parti che i negoziati di adesione riacquistare slancio presto. E un paio di settimane fa, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha fatto visita punto di riferimento per la Turchia, che conferma l´importanza cruciale della Turchia per l´Unione europea, - come disse nel suo discorso ad Ankara: "per costruire nuovi e più forti ponti tra l´Europa e la Turchia ". Credo che abbiamo ora tutte le carte in mano a tradurre queste belle parole in fatti. Quindi, mi permetta di condividere con voi come mi immagino le cose pochi anni da oggi: • Un´unione europea più profonda, più livelli e più allargamento amichevole. • Una Unione europea, più forte e più democratica, trasformando ed evolvendo, raggiungendo a quei vicini di casa che vogliono anche per ancorarsi alla sua democrazia, la prosperità e la stabilità. • Mi immagino la Turchia come paese democratico e prospero che è riuscita a realizzare una pacifica convivenza tra stili di vita, credenze e culture, basato sul rispetto reciproco e sulla base di un dialogo permanente tra tutti i segmenti della società, indipendentemente delle questioni in gioco o la maggioranza politica del momento. • relazioni della Turchia con l´Europa ancora più vicini di adesso, con un ampio processo di adesione inclusivo basato sulla consegna e guidato dalle aspirazioni della società civile e contribuire a costruire la fiducia del pubblico. • I cittadini della Turchia un viaggio in Europa senza visto. • (immagino) Beni e servizi circolano senza ostacoli da Van a Helsinki e da Istanbul a Lisbona. • Caspio e gas dell´Asia centrale - e chissà, forse anche orientale del gas del Mediterraneo - in esecuzione attraverso nuovi gasdotti di marca in tutta la Turchia e nell´Unione europea. • trattative (immagino) adesione ovviamente in uno stato così avanzato, con molti più capitoli aperti e chiusi, con l´Unione europea come un punto di riferimento per le riforme • La questione di Cipro risolto con una soluzione globale ri-unire due comunità di pari. Vedo alcune facce scettiche così lasciato andare un po ´indietro nel tempo. Un anno e mezzo fa, i commentatori e osservatori in Turchia e in Europa avevano dichiarato all´unanimità le relazioni Ue-turchia europea moribonda. Ministro Egemen Bağιş e ho pensato in anticipo e abbiamo immaginato un programma concreto per la Turchia per aiutare a mettere il processo di ritorno di adesione in pista. Quindi, in concreto, che cosa abbiamo fatto? Ci siamo confrontati con la stagnazione nei negoziati di adesione. Così abbiamo lavorato duramente per continuare l´allineamento della Turchia con gli standard dell´Unione europea e le politiche. Dal lato turco, abbiamo spinto lontano "noi deservism" - l´idea che il progresso è stato meritato e non ha guadagnato - e da parte dell´Unione europea: abbiamo spinto via i dubbi circa il ruolo dei negoziati di adesione .. Già in autunno sono stato in grado di informare Egemen che una serie di condizioni e requisiti importanti sono state soddisfatte in diversi capitoli che vengono attualmente bloccati, compreso il capitolo relativo al sistema giudiziario e ai diritti fondamentali (capitolo 23). Abbiamo capito che avanza sulle nostre preoccupazioni e le richieste in materia di visti, mobilità e migrazione comuni sarebbe un impulso importante per le nostre relazioni. Da allora, la Commissione ha elaborato un ambizioso tabella di marcia visto che dovrebbe spianare la strada verso la liberalizzazione dei visti e l´attuazione dell´accordo di riammissione Abbiamo osservato come benefico miglioramento della cooperazione in materia di energia sarebbe per entrambe le parti. Così abbiamo anche istituito un ordine del giorno di energia maggiore e di dialogo per coordinare la nostra cooperazione. Il mio collega Günther Öttinger e il ministro turco Taner Yildiz rimangono concentrati su questo ordine del giorno. Abbiamo capito che un approccio comune in materia di politica estera renderebbe entrambi i lati più forte. Così abbiamo deciso di migliorare il dialogo strategico e di cooperazione tra l´Unione europea e la Turchia. Non c´è una sola settimana, quando il ministro Davutoğlu e Alto rappresentante Cathy Ashton non sono al telefono insieme. Ciò è particolarmente rilevante alla luce della crisi in Siria, dove insieme cerchiamo di promuovere una soluzione politica per porre fine allo spargimento di sangue. In questo contesto, essere certi della grande ammirazione e gratitudine dell´Unione europea per la generosità del popolo turco, per la gestione altamente professionale della Turchia di migliaia e migliaia di profughi siriani riparati sul territorio. Sono contento che siamo in grado di fornire 27 milioni di euro di sostegno in Turchia per aiutare questi rifugiati. Proprio ieri la Commissione europea ha annunciato un extra di € 400.000.000 per sostenere il popolo siriano e dei suoi vicini di casa. Il vostro ruolo nella ricerca della soluzione politica alla crisi è la chiave - e così deve essere la nostra sempre più stretta collaborazione per il futuro della Siria e l´intera regione. Abbiamo notato che l´unione doganale, anche se il nostro più grande successo fino ad ora, ha portato anche a frustrazioni su entrambi i lati. Così abbiamo deciso di rivederlo e di esplorare come migliorare ulteriormente a vantaggio di entrambe le parti. E anche se non abbiamo aperto i capitoli, questo non significa che non stava accadendo nulla. Al contrario, l´Unione europea impegnata 4,9 miliardi per la Turchia di euro per il periodo 2007-2013. Attraverso questo sostegno abbiamo spostato la Turchia più vicina agli standard e alle politiche dell´Ue. Signore e Signori, In altre parole, l´ordine del giorno positivo ha consegnato! E ´stato pensato per formare un ponte per il processo di adesione. Dispone di - e oggi, chi oserebbe dichiarare le trattative morto? Noi siamo in grado di aprire il capitolo dei negoziati sulla politica regionale. Ciò significherebbe un passo importante nella preparazione della Turchia per la politica dell´Unione europea di solidarietà tra regioni ricche e regioni più povere. Per quanto riguarda le riforme politiche, la Turchia ha superato pacchetti di riforme giudiziarie che sono tappe fondamentali per la strada al pieno rispetto dei diritti fondamentali. Vorrei cogliere questa occasione per rendere omaggio al lavoro di ministro Ergin. Il 4 ° pacchetto di riforma del sistema giudiziario, in particolare, rappresenta un significativo passo in avanti. Ma è l´attuazione che conta. E come i recenti avvenimenti hanno dimostrato - più deve essere fatto per rispettare pienamente i criteri politici di Copenaghen. In breve, abbiamo fatto buoni progressi rispetto all´anno scorso. Ma ora abbiamo bisogno di entrare in una nuova dimensione e di creare un vero e proprio slancio sostenibile che porterà il processo ulteriormente nel corso dei prossimi anni. Il mese scorso a Bruxelles, il ministro Davutoğlu, quando si citano il capitolo sulla politica regionale, ha aggiunto che un singolo fiore non significa che è arrivata la primavera. E sono d´accordo che abbiamo bisogno di un giardino rigoglioso di dichiarare il successo. Ora abbiamo piantato i semi. Quindi ulteriore acqua andiamo e fertilizzare loro. Più concretamente, dobbiamo lavorare sulle seguenti priorità: Propongo di proseguire il dialogo che ha portato alle recenti riforme politiche, nello spirito costruttivo di ordine del giorno positivo. Ciò include il lavoro su come far rispettare i diritti fondamentali, in pratica, e fare in modo che le limitazioni a tali diritti sono rigorosamente incorniciata, specifico e proporzionato. Si può essere certi del nostro sostegno a questo sforzo, che può tradursi in un pacchetto di riforme quinte - per completare il progresso raggiunto. E io continuerò a fare tutti gli sforzi possibili per l´avvio di negoziati su due capitoli chiave del processo di adesione, vale a dire i capitoli 23-giudiziario e diritti fondamentali, e di 24 la giustizia, libertà e sicurezza. Nella zona di del visto e di riammissione, facciamo solo avviare il dialogo sui visti in parallelo con la firma dell´accordo di riammissione! Esso ci consentirà di procedere senza intoppi verso l´obiettivo finale, ossia la possibilità di visto per i cittadini turchi a tutti i 26 Paesi dell´area Schengen. Per quanto riguarda i negoziati di adesione, abbiamo bisogno di costruire su dei notevoli progressi realizzati con l´adozione della nuova legge sulle organizzazioni sindacali. Tuttavia, è necessario un ulteriore passo se vogliamo aprire il capitolo per l´occupazione e delle politiche sociali nel corso del prossimo semestre. Noi continueremo a lavorare su questo con Egemen Bağιş, ministro Celik e le parti sociali turchi ed europei. Ma questo non è ancora abbastanza: vogliamo che i negoziati di adesione per spostarsi in t ingranaggi op. Capisco la frustrazione dei miei amici turchi in materia di capitoli che sono stati unilateralmente bloccati. E sto lavorando duramente per superare questi blocchi, quali che siano le loro cause. Inoltre, l´attuazione piena e non discriminatoria, il protocollo aggiuntivo dovrebbe dare una spinta al processo di adesione: alcuni capitoli potrebbero essere aperti e alcuni anche chiusi in fretta. Un´altra importante priorità davanti a noi interessa nostre economie, e lavoreremo con successo insieme per assicurarsi che la storia di successo della nostra unione doganale, che ha portato grandi benefici a entrambi, è perseguito e sviluppato. Ha integrato l´economia turca nei mercati europei, nonché i mercati globali. La Commissione è anche disposta a rispondere alle preoccupazioni legittime della Turchia per quanto riguarda il previsto transatlantico Commercio e Investment Partnership con gli Stati Uniti. Accogliamo con favore la decisione di creare un gruppo di lavoro bilaterale tra la Turchia e gli Stati Uniti per esplorare le possibilità in questo settore Saremo includere la Turchia nel nostro studio di sostenibilità commerciale e di tenerlo informato sui progressi nel corso dei negoziati. Signore e signori, Vorrei concludere con un appello. Sono fermamente convinto che abbiamo una opportunità storica per risolvere la questione di Cipro, una volta per tutte. Il neo-eletto Presidente della Repubblica di Cipro è veramente impegnata a raggiungere una soluzione globale. A causa della grave crisi economica il Paese sta attraversando, e dopo anni e anni di blocco, è necessario un po ´di ulteriore pazienza - a pochi mesi veramente prima della ripresa dei colloqui delle Nazioni Unite è un investimento degno. Facciamo tutti danno questa prospettiva una seria possibilità di successo. Il primo ministro, Gli innumerevoli sforzi che avete stata la visualizzazione di porre fine alla violenza terroristica, che era un veleno per il vostro paese, per portare la pace e la prosperità per il sud-est della Turchia e di affrontare la questione curda, stanno iniziando a dare i suoi frutti. Questo dimostra le virtù della pazienza, dialogo e coinvolgimento. Queste stesse virtù devono prevalere nei confronti degli sviluppi qui a Istanbul e altrove in Turchia. Quando mi si è ricevuto ad Ankara lo scorso anno, è invitato l´Unione europea "non rinunciare ai suoi valori". Queste erano le parole di saggezza. Ho risposto di si invita a "non rinunciare all´adesione all´Ue". In realtà, i valori dell´Unione europea, l´adesione all´Unione europea - tutto è collegato. Ed eccomi qui, di fronte a te, e oggi mi ha lasciato - ripetendo le sue parole - richiesta alla Turchia "non rinunciare ai suoi valori" di libertà e dei diritti fondamentali. E lasciate che vi assicuro che noi, da parte nostra, non abbiamo nessuna intenzione di "mollare sull´adesione della Turchia all´Ue." Noi siamo legati insieme - attraverso l´apertura di un nuovo capitolo e di progresso nei negoziati di adesione - per creare nuove, slancio sostenibile. Siamo legati ad evitare tutto ciò che rischia di minare questo. Siamo legati per avere successo insieme. Teşekkür ederiz! La ringrazio molto per la vostra attenzione.”  
   
   
L´ECONOMIA SOSTENIBILE AL CENTRO DEL DIBATTITO TRA I CITTADINI E LA COMMISSIONE EUROPEA, PARLARE DI ECONOMIA SOSTENIBILE IN TEMPI DI CRISI NON È UN LUSSO MA UNA NECESSITÀ PERCHÉ IL CAMBIAMENTO CLIMATICO NON È IL FUTURO MA LA REALTÀ DEL PRESENTE.  
 
Milano, 11 giugno 2013 - Il 7 giugno la Commissaria europea responsabile per l´azione climatica Connie Hedegaard è stata protagonista a Milano dell´ultima tappa di dialoghi tematici con i cittadini. Alla presenza del sindaco Giuliano Pisapia si è svolto in diretta streaming un dialogo franco e serrato tra la Commissaria e un consistente gruppo di cittadini interessati a questo tema e al ruolo dell´Europa nel mondo. Al dibattito si sono aggiunti i followers via twitter che hanno contribuito ad arricchire i temi trattati con domande e commenti postati live sullo schermo. Tra gli argomenti che hanno attratto maggiormente l´attenzione: l´impatto sull´economia delle misure a cui l´Europa si è impegnata per contrastare il cambiamento climatico, la possibilità di investire maggiormente in un´economia verde e sostenibile, il ruolo guida dell´Unione europea nel contesto internazionale di fronte alle sfide climatiche globali. Si è parlato tra l´altro delle prospettive per l´auto elettrica, del problema dello smaltimento dei rifiuti, delle innovazioni tecnologiche e del potenziale dell´economia verde per creare crescita e posti di lavoro. In Italia l´iniziativa europea "Dialogo con i cittadini" si è articolata in diversi appuntamenti. Per mettere a fuoco le aspettative concrete nei confronti dell´Unione europea è stato realizzato un percorso di ascolto della cittadinanza attraverso una serie di dialoghi tematici. Questo percorso culminerà a Trieste il 16 settembre 2013 con un grande appuntamento conclusivo al quale parteciperà tra gli altri Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione europea.  
   
   
UE, STATISTICHE: NUOVE NORME PER GARANTIRE STATISTICHE COMPARABILI E DI ALTA QUALITÀ PER LA PROCEDURA PER GLI SQUILIBRI MACROECONOMICI  
 
Bruxelles, 11 giugno 2013 - La Commissione europea ha proposto il 7 giugno nuove severe regole per la realizzazione, il monitoraggio e la comunicazione delle statistiche relative alla procedura per gli squilibri macroeconomici (Pdm) di qualità. Tali norme mirano a garantire che i dati utilizzati per la Pdm sono comparabili, affidabili e di alta qualità, di individuare efficacemente gli squilibri macroeconomici negli Stati membri e per affrontare il più velocemente possibile. Eurostat è responsabile di assicurare che i dati trasmessi dagli Stati membri sono conformi i criteri di qualità, ma anche di gestire il processo e comunicare. Proposta prevede sanzioni nel caso in cui uno Stato membro distorce deliberatamente i dati per il Pdm. Il commissario europeo per le statistiche, Algirdas Šemeta ha detto in proposito: " Una buona governance economica si basa su una base statistica solida. Proposte nuove regole oggi sarà sancire nella legge la necessità di indicatori macroeconomici attesi per essere forte come i dati utilizzati per valutare il livello del debito pubblico e del deficit. Queste nuove norme prevedono, in quanto tale, un importante contributo al rafforzamento della governance economica nell´Ue. " L´approccio adottato dalla regolamentazione proposta è in gran parte basata su procedure statistiche collaudate già utilizzate nella procedura per i disavanzi eccessivi (Pde). Gli Stati membri saranno tenuti a fornire a Eurostat richiesto in conformità con i criteri di qualità stabiliti statistiche macroeconomiche il regolamento relativo alle statistiche europee . Essi potranno anche informare fonti Eurostat e dei metodi utilizzati per elaborare i dati. Eurostat esamina le statistiche comunicate dagli Stati membri, assicura che siano notificate in modo tempestivo e per comunicare esigenze il Pdm. Eurostat stima che, se le statistiche sul Pdm ha ricevuto problema, si può esprimere riserve o modificare i dati, se necessario. Inoltre, sarà autorizzato a recarsi agli Stati membri se hanno dubbi per soddisfare gli standard statistici dell´Ue. Assumendo uno Stato membro distorce deliberatamente le statistiche per il Pdm, le multe sono "efficaci, proporzionate e dissuasive" fino al 0,05% del Pil può essere imposto su di lui. La proposta è anche sufficientemente flessibile per adattare le procedure ai cambiamenti delle condizioni economiche e del settore statistico. Le nuove norme si applicano e non più difficile diventare necessario apportare modifiche alle statistiche utilizzate per la il Pdm.  
   
   
L’ ALTO RAPPRESENTANTE CATHERINE ASHTON NOMINA DI NUOVI CAPI DELLE DELEGAZIONI DELL´UNIONE EUROPEA IN PERÙ E SERBIA  
 
Bruxelles, 11 giugno 2013 - Catherine Ashton, Alto rappresentante dell´Unione europea per gli affari esteri e la politica / Vice Sicurezza Presidente della Commissione, ha annunciato il 7 giugno la nomina di due nuovi capi delle delegazioni dell´Unione. Irene Horejs è stato nominato capo della delegazione dell´Unione europea in Perù. Attualmente capo della delegazione dell´Unione europea nella Repubblica Dominicana (ea Cuba prima di ottobre 2012), che era in precedenza capo unità per lo sviluppo umano, la coesione sociale e l´occupazione, la Commissione europea Direzione generale per lo sviluppo e ha anche servito come capo delle ex delegazioni della Commissione europea per il Mali e il Niger. Michael Davenport è stato nominato capo della delegazione dell´Unione europea in Serbia. Attualmente l´ambasciatore britannico in Serbia, che ha precedentemente lavorato come direttore per la Russia, il Caucaso meridionale e dell´Asia centrale nel esteri e del Commonwealth britannico e come vice ambasciatore britannico in Egitto . Alto rappresentante Catherine Ashton ha dichiarato: "Sono lieto di annunciare la nomina di questi ottimi candidati per dirigere le delegazioni dell´Ue in Perù e Serbia il loro talento e le competenze sono un patrimonio importante per l´azione esterna dell´Unione europea e non vedo l´ora di lavorare con loro in. Loro nuovi ruoli ". Queste nomine sono parte dell´esercizio 2013 la rotazione all´interno del Servizio europeo per l´azione esterna (Seae).  
   
   
OCCUPAZIONE GIOVANILE : SOSTEGNO UE PER PROGRAMMI DI APPRENDISTATO E DI TIROCINIO  
 
Bruxelles, 11 giugno 2013 - L´importanza dei tirocini di buona qualità e tirocini nella transizione dalla scuola al lavoro e per l´attuazione della garanzia per i giovani è l´obiettivo principale di una conferenza ospitata da László Andor, commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione a Bruxelles il 5-6 ° giugno . La Conferenza ha anche esaminato come i fondi Ue possono essere usati per aiutare a sviluppare nuovi schemi o migliorare quelli esistenti, e ciò che rende un tirocinio o progetto di apprendistato successo in termini di mercato garanzia per i giovani outcomes.The lavoro, approvato dal Consiglio di occupazione dell´Ue e sociale ministri degli Affari, invita gli Stati membri a garantire che i giovani sono offerti un lavoro, formazione continua, un apprendistato o un tirocinio, entro quattro mesi diventano disoccupati o in uscita di scuola (vedi Ip/12/1311 , Memo/12/938 , Speech / 12/910 , Memo/13/152 ). Commissario Andor ha dichiarato: " Buona apprendistato e tirocini di qualità sono due delle quattro opzioni in una garanzia per i giovani Aumentare apprendistati e tirocini nell´Ue è quindi cruciale per mettere una garanzia per i giovani sul posto, in termini sia quantitativi che qualitativi Intensificare il numero.. Di apprendistati e tirocini aumenteranno le opportunità per i giovani, e di aumentare le competenze professionali è una valida alternativa alla formazione accademica ". " Solo la scorsa settimana, il 29 maggio, la Commissione ha pubblicato le proposte di raccomandazioni specifiche per paese nell´ambito del semestre europeo. Esse stabiliscono quello che noi consideriamo essere le riforme prioritarie, per portarci fuori dalla crisi e verso un futuro sostenibile. La Commissione ha raccomandato una particolare attenzione alla garanzia per i giovani per i 12 Stati membri, e la necessità di riformare i sistemi di formazione professionale per non meno di 17 Stati membri, tra cui forti componenti di apprendimento basato sul lavoro e di apprendistato .´´ Facendo riferimento al Fondo sociale europeo (Fse), accordi di partenariato per le prossime prospettive finanziarie (2014-20), ha sottolineato: " Ci aspettiamo di vedere gli Stati membri raccomandazioni specifiche per paese relative alla loro di concentrarsi attentamente sulle garanzie della Gioventù e di apprendistato. Due priorità europee di investimento del Fondo sociale sono rilevanti qui: l´integrazione sostenibile del mercato del lavoro di giovani che non lavorano, di istruzione o di formazione, e di aumentare la rilevanza del mercato del lavoro dei sistemi di istruzione e formazione, anche attraverso l´apprendistato ". Helpdesk on apprendistati e tirocini - I partecipanti alla conferenza sono stati inoltre informati su un servizio unico offerto dalla Commissione europea a tutti gli Stati membri: un Helpdesk su schemi e programmi di apprendistato e di tirocinio. Esso fornisce su misura strategica, operativa e consulenza politica sulla creazione, l´esecuzione, il miglioramento e la valutazione di tali sistemi. Fornisce aiuto pratico per l´attuazione per i responsabili politici a livello nazionale, regionale e locale, per Autorità di Gestione Fse, per i datori di lavoro e sindacati Fortrade. Esso durerà fino alla fine del 2014. L´helpdesk è parte di un più ampio progetto dal titolo ´Fornire consulenza mirata al sostegno del Fse per l´apprendistato e di formazioni ", che comprende anche corsi su misura di formazione per le autorità nazionali, un seminario sul monitoraggio e la valutazione delle risorse e un sito web. Preparare il terreno per l´Alleanza europea per apprendistato La Conferenza ha anche segnato una tappa importante nella tabella di marcia verso la creazione dell´Alleanza europea per l´apprendistato, che è parte del pacchetto occupazione giovanile adottata dalla Commissione il 5 dicembre 2012 (vedi Ip/12/1311 e Memo/12/938 ). E ´stata l´occasione per le parti interessate per affinare le loro prossime azioni in sessioni di consulenza specifici per paese. I seguenti argomenti sono stati discussi nei gruppi di lavoro tematici: tirocini: sfide e buone pratiche, apprendistato: sfide chiave e buone pratiche, coinvolgimento degli attori chiave (parti sociali, datori di lavoro) in schemi di tirocinio e apprendistato, fonti di finanziamento e modelli di finanziamento per l´apprendistato / tirocinio, garanzia della qualità di apprendistati e tirocini, cambiare mentalità imposta verso l´apprendistato - come possono essere resi più attraenti? L´alleanza europea per apprendistato sarà lanciato a Lipsia il 2 luglio 2013. ´Indicazioni per il tirocinio e di formazioni, con il sostegno del Fse´ La conferenza si è svolta a Bruxelles il 05-06 giugno 2013 e ha raccolto più di 150 occupazione, formazione e istruzione esperti di 27 Stati membri dell´Ue e la Croazia, che rappresenta le autorità nazionali, in particolare quelle di gestione Fse, nonché servizi per l´impiego pubblici e privati, parti sociali e società civile. Per maggiori informazioni: Fse Assistenza Tecnica: http://ec.Europa.eu/social/main.jsp?catid=1045&langid=en Maggiori informazioni sul Convegno: http://ec.Europa.eu/social/main.jsp?langid=en&catid=88&eventsid=891&furtherevents=yes Occupazione giovanile Pagina: http://ec.Europa.eu/social/youthemployment  
   
   
INONDAZIONI IN EUROPA: DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO BILANCIO UE JANUSZ LEWANDOWSKI  
 
Bruxelles, 11 giugno 2013 - "Per quanto potenti alluvioni sono state colpendo l´Europa centrale, decine di migliaia di tedeschi, austriaci e cechi hanno bisogno di aiuto in Europa. Nel passato questi paesi hanno dimostrato grande solidarietà aiutando altri colleghi stati membri colpite da catastrofi naturali, in particolare attraverso il Fondo di solidarietà dell´Unione europea. Oggi è nostro dovere mostrare la stessa solidarietà nei loro confronti. Voglio affermare categoricamente che la Commissione Ue è pronta ad aiutarli. Il Fondo di solidarietà è lì per tutti coloro che hanno bisogno a seguito di una calamità naturale, e voglio che i cittadini tedeschi, austriaci e cechi a sapere che farò tutto il possibile per garantire che il momento in cui i loro governi chiedere l´aiuto del Fondo di solidarietà, l´Europa offre veloce. E ´una promessa. Dobbiamo trarre insegnamento da questo anno, come stiamo entrando nella fase finale dei negoziati sul prossimo periodo finanziario dell´Ue (2014-2020). Questa catastrofe naturale, con i costi umani e finanziari che essa comporta, dovrebbe incoraggiarci a fare in modo che, in futuro, il bilancio dell´Ue sarà in grado di assolvere il suo primo e più importante funzione: aiutare gli Stati membri e dei cittadini europei in generale in uno spirito di solidarietà. Per definizione, le catastrofi naturali sono imprevedibili. Per l´Unione europea sia in grado di fornire la migliore assistenza nel più breve tempo possibile, il bilancio Ue di domani ha bisogno di essere governata da regole moderne e flessibili. Credo che tutte le parti intorno alla quota tavolo negoziale questo punto di vista. L´ostacolo fondamentale da superare ora è circa la forma precisa e la portata di tale flessibilità. "  
   
   
L’UE E IL MAROCCO FIRMANO UN PARTENARIATO PER GESTIRE LA MIGRAZIONE E LA MOBILITÀ  
 
Bruxelles, 11 giugno 2013 - Le relazioni tra il Marocco e l’Ue si estenderanno ai settori della migrazione e della mobilità delle persone grazie alla firma del partenariato di mobilità Ue-marocco da parte della commissaria europea per gli affari interni, la sig.Ra Cécilia Malmström, il Ministro marocchino per gli affari esteri e la cooperazione, M. Saad dine El Otmani, ed i Ministri competenti per la migrazione dei nove Stati membri dell’Ue partecipanti al partenariato: Belgio, Germania, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia e Regno Unito. «Sono lieta che il Marocco sia il primo partner tra i paesi del Mediterraneo con cui l’Ue si impegna in un simile partenariato. Aprire una collaborazione a livello strutturale nel settore della migrazione e della mobilità rappresneta una svolta per le nostre relazioni con il Marocco. Si tratta di un importante passo avanti e mi auguro che altri paesi partner seguano presto», ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli affari interni, a margine del Consiglio «Giustizia e affari interni» tenutosi a Lussemburgo. Il partenariato di mobilità Ue-marocco fissa una serie di obiettivi politici e prevede delle iniziative da realizzare per assicurare la corretta gestione della circolazione delle persone. Nel quadro di queste iniziative, l’Unione europea e il Marocco sono pronti ad avviare negoziati su un accordo volto a semplificare le procedure di rilascio dei visti per determinate categorie di persone, in particolare gli studenti, i ricercatori e gli uomini d’affari, e riprenderanno i negoziati per un accordo di riammissione degli immigrati irregolari. Il partenariato punta ad informare meglio i cittadini marocchini in possesso delle qualifiche richieste riguardo alle offerte di lavoro, di studio e di formazione disponibili nell’Ue nonché a facilitare il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali ed accademiche. Il partenariato intende inoltre sostenere una migliore integrazione dei cittadini marocchini che soggiornano legalmente nell’Ue. In materia di migrazione irregolare, l’Unione europea e il Marocco lavoreranno insieme per lottare più efficacemente contro le reti di traffico dei migranti e la tratta di esseri umani e per assistere le vittime. Le due parti collaboreranno strettamente per assistere il Marocco nell´organizzazione di un sistema nazionale di asilo e di protezione internazionale. La dichiarazione politica firmata oggi è un documento che presenta gli obiettivi del partenariato e riprende le priorità di entrambe le parti. Essa è accompagnata da un allegato che elenca le iniziative concrete che verranno attuati per realizzare questo partenariato. Informazioni base e cifre chiave - Il Marocco e l’Ue hanno avviato un dialogo sulla migrazione, la mobilità e la sicurezza nell’ottobre 2011. I negoziati sulla dichiarazione politica del partenariato per la mobilità tra l’Unione europea e il Marocco si sono conclusi in occasione di una visita del presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, e della commissaria Malmström in Marocco il 1° marzo 2013. Il partenariato per la mobilità con il Marocco è il quinto di questo tipo. Esso va ad aggiungersi a quelli conclusi con la Repubblica Moldova e Capo Verde nel 2008, con la Georgia nel 2009 e con l’Armenia nel 2011. Inoltre sono stati intrapredi negoziati per la conclusione di un partenariato analogo con l’Azerbaigian, e dialoghi sono in corso con altri partner meridionali (Tunisia e Giordania). I partenariati per la mobilità costituiscono un quadro flessibile, giuridicamente non vincolante, per una corretta gestione della circolazione delle persone tra l’Ue e un paese terzo. Il loro obiettivo è arrivare – tramite il dialogo e una cooperazione concreta - ad una gestione comune e responsabile dei flussi migratori nell’interesse dell’Unione, dei suoi partner e degli stessi migranti. Essi rientranonel quadro dell’attuazione dell’approccio globale in materia di migrazione, sviluppata dall’Ue nel corso di questi ultimi anni (Ip/11/1369 e Memo/11/800). - Nel 2012 i consolati degli Stati Schengen hanno rilasciato 322 094 "visti Schengen" al Marocco. Il Marocco è il settimo paese nella graduatoria mondiale di rlascio di questi visti. L’europa è di gran lunga la destinazione principale dei marocchini residenti all’estero. Infatti secondo un rapporto della Fondazione europea per la formazione, nel 2011 su quasi 3,5 milioni di cittadini marocchini residenti all’estero (3 473 209 persone), circa 2,9 milioni di persone (84 %) vivevano in Europa. Il 58,6 % dei migranti marocchini è di sesso amschile mentre il 41,4 % sono donne. Secondo i dati Eurostat nel 2011 il numero di permessi di soggiorno rilasciato a cittadini marocchini in Europa era di 119 728.  
   
   
SECONDO VERTICE EUROPEO SULLA NORMALIZZAZIONE  
 
Copenaghen, 11 giugno 2013 - Dal 18 al 20 giugno 2013 si terrà a Copenaghen, in Danimarca, il Secondo vertice europeo sulla normalizzazione (Second European Standardization Summit). La reciproca dipendenza economica tra le nazioni è il fondamento dell´integrazione europea. La normalizzazione ha un ruolo essenziale nel facilitare e rafforzare il mercato unico dei servizi, visto che questo settore rappresenta circa il 70 % dell´attività economica e dell´occupazione negli Stati membri. Il tema della conferenza di quest´anno è il miglioramento degli standard dei servizi in tutta l´Ue. Tra le aree di discussione ci saranno le tendenze future nell´industria dei servizi, le prospettive politiche sul mercato europeo e gli standard dei servizi nella pratica. L´evento riunirà respondabili delle politiche ed esperti di normalizzazione per presentare la ricerca e scambiarsi migliori pratiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://cph2013.Ds.dk/en/programme/standardization-summit/  
   
   
ACCORDO QUADRO FRA BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI E IL KOSOVO  
 
  Bruxelles / Pristina, 7 Giugno 2013 - Anton Rop, Vice-presidente della Banca europea per gli investimenti (Bei), e il ministro delle Finanze del Kosovo, Besim Beqaj, lo scorso 7 giugno hanno firmato un accordo quadro che disciplina le future attività della Bei in Kosovo, alla presenza del Primo Ministro del Kosovo, il signor Hashim Thaçi, e il capo dell´Ufficio Ue in Kosovo / Rsue, il signor Samuel Ž bogar. Vicepresidente della Bei Anton Rop ha commentato: "Questo accordo quadro consentirà alla Bei di estendere il finanziamento a progetti che sono significativi per lo sviluppo della competitività del Kosovo. E ´l´espressione della volontà dell´Unione europea di sostenere lo sviluppo del Kosovo, dandogli una chiara prospettiva europea ". L´accordo quadro consentirà alla Banca di procedere con il finanziamento di progetti in Kosovo, in particolare nei settori delle infrastrutture dell´ambiente, dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell´energia, e di fornire assistenza tecnica concentrata sulla preparazione e il finanziamento di progetti prioritari che sono importanti per la sviluppo del Kosovo. La partecipazione della Bei faciliterà anche il co-finanziamento di progetti con gli altri donatori e le sovvenzioni dell´Ue e sostenere l´attuazione di vari strumenti quali il quadro per gli investimenti nei Balcani occidentali (Wbif) ei Balcani occidentali, lo sviluppo delle imprese e l´innovazione Facility (Wb Edif). Il Responsabile dell´Ufficio / Rsue, Samuel Zbogar, Ue ha sottolineato la propria soddisfazione per l´accordo raggiunto. "La firma di oggi è il risultato di mesi di duro lavoro da entrambe le parti - il governo del Kosovo e la Bei. Il ritorno della Bei per il Kosovo è un segnale positivo per gli investitori stranieri e un passo verso una vita migliore per i cittadini del Kosovo. Mentre l´attuazione dell´accordo di Dialogo tra la Serbia e il Kosovo avrebbe portato una sensibilità necessaria di normalità per la regione, questo Accordo quadro segna un´importante opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Kosovo ". La Commissione europea a Bruxelles ha elogiato la firma dell´accordo quadro. Vicepresidente Olli Rehn e il Commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato, Stefan Fule, ha detto in una dichiarazione congiunta: "L´ue è impegnata a sostenere lo sviluppo socio-economico del Kosovo, al di là di divisioni sullo status. La firma di accordo quadro di oggi pone le basi per una buona cooperazione tra la Bei e il Kosovo che sosterrà la prospettiva europea del Kosovo. La Bei può offrire esperienza significativa, in aggiunta ai fondi, che saranno utilizzati, in linea con le politiche dell´Ue e in coordinamento con la consulenza tecnica e la cooperazione finanziaria che la Commissione gestisce attraverso lo strumento di preadesione. Siamo particolarmente lieti che questo accordo arriva in un momento quando il Consiglio sta discutendo la possibilità di negoziare un accordo di stabilizzazione e di associazione. Ci aspettiamo che la Bei sarà presto operativo in modo che possa iniziare a investire in progetti infrastrutturali in Kosovo, così come dare particolare attenzione alle piccole e medie imprese. " * Questa designazione, la firma dell´accordo quadro e le operazioni della Bei in Kosovo non influiscono, e non pregiudicano la posizione espressa dagli Stati membri dell´Unione europea sullo status del Kosovo e sono in linea con la risoluzione del Consiglio di sicurezza No . 1244 e la Corte Internazionale di Giustizia Parere del 22 luglio 2010 relativa dichiarazione di indipendenza del Kosovo.  
   
   
LOMBARDIA.PRESIDENTE:VOGLIAMO REGIONE IN CIMA A CLASSIFICHE IL GOVERNATORE ALL´ASSEMBLEA GENERALE DI ASSOLOMBARDA CONFERMATO IMPEGNO CONCRETO PER SOSTENERE MONDO IMPRESE  
 
Milano, 11 giugno 2013 - L´impegno di Regione Lombardia per aiutare il mondo delle imprese, contrastare la crisi e creare occupazione per ´far tornare la Lombardia dove merita di essere e di restare: in cima alle classifiche dell´imprenditorialità, della produttività e della crescita´. Lo ha detto il presidente della Regione, intervenendo ieri, a Milano, all´Assemblea generale di Assolombarda. Situazione Economica Difficile - Il numero uno di Palazzo Lombardia non ha nascosto la difficoltà di lavorare in un quadro economico molto complesso. ´Sento forte la responsabilità che i cittadini mi hanno voluto affidare´ ha detto, ricordando che la Lombardia è sempre stata al top di tutte le statistiche. ´La nostra regione - ha ricordato - è sempre stata ai vertici, per l´operosità, per il lavoro, per l´intrapresa´. ´Oggi però - ha riconosciuto - anche noi stiamo attraversando un momento molto difficile. Sono i numeri a dirlo. La disoccupazione è più che raddoppiata, quella giovanile ha superato il 26 per cento. Non sono le cifre drammatiche di altre zone del Paese, ma per noi è comunque molto grave´. Nord Sull´orlo Del Baratro - Il presidente si è detto d´accordo con l´ultima relazione del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, che lanciava un forte grido d´allarme sulla situazione economica del Nord. ´Condivido l´analisi di Squinzi. Il Nord - ha ribadito il presidente - è sull´orlo di un baratro. Se sprofondasse, trascinerebbe con sé tutto Paese. Bisogna agire. Noi come Regione Lombardia ci siamo mesi subito a lavorare´. Da Regione Interventi Concreti - ´In soli due mesi, siamo già riusciti a raggiungere risultati importanti, cose concrete, in perfetto ´stile ambrosiano´´ ha fatto notare il governatore, citando alcuni interventi particolarmente significativi. ´Con Finlombarda - ha ricordato - abbiamo predisposto un pacchetto di misure per un valore superiore al miliardo di euro, che saranno messe a disposizione delle imprese entro giugno, per favorire liquidità, finanziamento, innovazione, affinché possano tornare a investire, competere, crescere e creare occupazione´. ´Il primo impegno con il nuovo presidente - ha detto rivolgendosi direttamente a Gianfelice Rocca - sarà proprio confrontarci su come finalizzare queste risorse´. 22 Milioni Per Confidi - ´La settimana scorsa - ha proseguito il governatore - abbiamo approvato una norma sui Confidi, mettendo a disposizione del sistema 22 milioni. Un intervento che crea un effetto leva sul sistema economico lombardo che permetterà di rilasciare garanzie per circa 500 milioni di euro´. ´Infine - ha proseguito - a tempo di record è stata approvata la legge regionale che consente ai 500 Comuni lombardi inadempienti di realizzare il Pgt, mantenendo attuali gli strumenti urbanistici vigenti´. ´Questo - ha fatto notare - sbloccherà almeno 3000 cantieri oggi chiusi, realizzando interventi di edilizia pubblica e privata per un valore di almeno 500 milioni di euro´. Politica Deve Dare Buon Esempio - Oltre agli investimenti, anche i risparmi. Il governatore ha ricordato che, soprattutto nei momenti di crisi, ´la politica deve fare la sua parte. Deve dare l´esempio per rendersi credibile´. ´Noi - ha ricordato - abbiamo tagliato i costi di funzionamento della Giunta regionale, risparmiando 10 milioni di euro in cinque anni´. Voglio Una Lombardia ´Mafia Free´ - Concludendo il suo intervento, il presidente della Regione Lombardia ha ringraziato il leader uscente di Assolombarda Alberto Meomartini, ricordando l´impegno comune nella lotta alla criminalità organizzata. ´Assolombarda si è impegnata in modo straordinario, per garantire la legalità nel mondo delle imprese´ ha osservato il presidente, confermando il massimo impegno di Regione Lombardia su questo fronte. ´Abbiamo costituito un gruppo di lavoro per controllo degli appalti - ha detto - molto importante soprattutto in vista di Expo. L´esperienza maturata proprio con Assolombarda quando sono stato ministro dell´Interno è da continuare assolutamente, perché non vogliamo lasciare alcun tipo di spazio a mafia e malaffare: l´Expo e la Lombardia devono essere ´mafia free´´. Chiederò A Ministro Rassicurazioni Su Cig - Parlando a margine dell´Assemblea, il governatore è tornato sulla questione degli ammortizzatori sociali e, in modo particolare, della Cassa integrazione in deroga. ´Noi come Regione - ha ricordato - possiamo anticipare i soldi, ma dobbiamo sapere dal Governo a quanto ammontano i fondi che ci verranno trasferiti´. ´Oggi - ha assicurato - ne parlerò con il ministro´.  
   
   
VENETO A TAJANI: ALLE AMMINISTRAZIONI VIRTUOSE DEVE ESSERE CONSENTITO DI UTILIZZARE LE RISORSE BLOCCATE DAL PATTO DI STABILITÀ  
 
Venezia, 11 giugno 2013 - “Valore al lavoro, valore alle imprese e non alla speculazione, difesa dell’economia reale e non dell’economia di carta: dobbiamo ripristinare la divisione tra chi raccoglie il risparmio e lo investe destinandolo alle imprese e al consumo, cioè le banche tradizionali, e chi invece raccoglie fondi da usare nella speculazione finanziaria. Aziende e consumatori hanno bisogno dell’accesso al credito. Se non ripristiniamo il circuito virtuoso tra risparmio privato e finanziamento alle imprese, difficilmente si riuscirà a superare l’attuale scenario”. Lo ha detto l’assessore al bilancio della Regione del Veneto, Roberto Ciambetti, intervenendo ieri a Marghera (Ve) a un incontro con il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, promosso da Unioncamere – Eurosportello Veneto, durante il quale sono state approfondite tematiche relative ai ritardi dei pagamenti alle imprese, garanzie dei consumatori, sviluppo e crescita economica, accesso al credito. Ciambetti, dopo aver ricordato che l’agenzia Fitch ritiene che, se la Regione del Veneto fosse in Svizzera sarebbe da ‘Tripla A’, cioè più solida dell’Austria, invece del rating ‘Bbb +’ attribuitole, ha sottolineato che l’accesso al credito è essenziale per il nostro tessuto socio-economico, “che ha fatto e fa del lavoro la propria forza”. “Inutilmente ho più volte sollecitato le autorità statali italiane a rivedere i parametri del meccanismo del Patto di stabilità interno – ha ribadito l’assessore –. Alcune regioni sono chiamate a sopportare vincoli ben superiori a quelli medi nazionali: ricalibrando gli obiettivi e mantenendo inalterato il saldo nazionale, si permetterebbe a quelle virtuose nella gestione dei conti, con disponibilità di cassa concreta, di immettere nel mercato capitali freschi. Se il Veneto potesse avere un tetto di spesa pari a quello medio, potrebbe immettere nel mercato circa 760 milioni di euro che ha già a sua disposizione, visto che in cassa sono bloccati circa 1 miliardo e 380 milioni”. “Anche alla Commissione europea – ha concluso Ciambetti – chiediamo di distinguere tra Regioni virtuose, come il Veneto, che hanno una base economica salda anche nei conti pubblici, dai territori più problematici: non si può usare la stessa medicina per affrontare i mali diversi di economie e società profondamente diverse tra loro”.  
   
   
POLITICA: CHIODI, INCOMPATIBILITA´ NON COSTA UN EURO IN PIU´ PRESIDENTE,RIFORME NON SI GIOCANO SU ALTARE DELLO SPERPERO  
 
Pescara, 11 giugno 2013 - Un "volgare tentativo di svilire quanto di buono è stato fatto sulle nuove regole", definisce il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, la polemica sulla incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere regionale. "C´è chi vuol far credere che il dibattito sulla riforma della nostra Carta statutaria si giochi sull´altare del poltronificio e dello sperpero del denaro pubblico ma così non è. L´incompatibilità non costerà al cittadino abruzzese un euro in più". Chiodi spiega che sul tavolo del confronto sono state poste "questioni di efficienza e di produttività della politica, di governabilità, di coerenza programmatica da tutelare come obbligo verso l´elettorato, contemplando anche la salvaguardia dei costi". "E´ falso che ci sia un aumento della spesa pubblica - insiste il Presidente - perché viene assicurata l´invarianza dei costi complessivi per il funzionamento del Consiglio regionale che, comunque, con la riforma approvata sul taglio dei consiglieri, degli assessori e degli esterni consentirà un risparmio di oltre 2 milioni di euro all´anno che ha oltre 11 milioni in cinque anni". Sulla questione della incompatibilità tra le cariche, il Presidente ricorda il "raggiungimento di un´ampia maggioranza che comprendeva anche il Pd, rappresentato in sede di commissione dal consigliere, Giovanni D´amico. Perciò - spiega - la carta della delegittimazione giocata verso l´opinione pubblica dal Parto democratico fa cadere dalle nuvole". Infine, la questione dei costi della politica per il Presidente "fa il paio con la definizione di regole per l´ottimale funzionamento degli organi della Regione. E poi, se proprio vogliamo parlarne allora dico che il Consiglio d´Abruzzo può vantare i costi più bassi tra le regioni italiane e che il mio Governo ha tagliato di un terzo la spesa pubblica e ridotto il debito del 25 per cento. In questo caso - ha concluso Chiodi - trattandosi di riforme, abbiamo voluto che fossero espressione di una ampia maggioranza. Se così non è non è un problema per nessuno di noi ma per la funzionalità del prossimo governo regionale".  
   
   
BILANCIO MILANO: RECUPERATE RISORSE, GARANTITI INTERVENTI PER MINORI, PERSONE CON DISABILITÀ, ADULTI IN DIFFICOLTÀ E SUSSIDI ANZIANI  
 
Milano, 11 giugno 2013 - “Abbiamo recuperato le risorse necessarie a evitare la riduzione dei contributi per l’assistenza domiciliare indiretta e a garantire l’erogazione intera del sussidio di integrazione al minimo vitale per gli anziani, già a partire dal prossimo bimestre che sarà liquidato all’inizio di agosto. L’approvazione avvenuta ieri in Giunta del bilancio a progetti, per interventi fino al 30 settembre, mette a disposizione delle Politiche sociali 44 milioni di euro che utilizzeremo per assicurare i servizi finora messi a disposizione e anche le misure di sostegno al reddito per anziani e persone con disabilità. In più, grazie al provvedimento di oggi, sbloccheremo le liste di attesa, ferme dal 2009, per l’inserimento di persone con disabilità in strutture residenziali, servizi di formazione all’autonomia e centri socio-educativi. In un periodo di crisi come questo, in cui la domanda di servizi e di contributi è inevitabilmente aumentata, non dimentichiamo chi si trova in difficoltà. Chiediamo a Regione e Governo di non lasciarci soli sui temi della lotta alla povertà e del sostegno alle persone con disabilità". Queste le parole dell’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, al temine della seduta di Giunta svoltasi questa mattina a Palazzo Marino. “Al fine di garantire agli anziani che hanno veramente bisogno il sussidio integrativo – spiega l’assessore Majorino – avvieremo dei controlli mirati e completi al fine di conoscere caso per caso le reali situazioni economiche dei 3.300 beneficiari del sostegno. Vogliamo essere certi che nessuno sia escluso da questo aiuto, ma anche che non ci siano persone che lo percepiscono senza averne realmente diritto”.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: CASA, LAVORO  
 
Torino, 11 giugno 2013 - La Giunta regionale si è riunita ieri mattina per l’esame dei punti all’ordine del giorno. Tra le delibere approvate durante la seduta, coordinata come sempre dal presidente Roberto Cota, si segnalano: - su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, un disegno di legge che intende risolvere le difficoltà applicative manifestate dall’Agenzia territoriale per la casa di Torino per la conclusione della vendita degli alloggi di edilizia sociale ai profughi italiani dell’Istria e della Dalmazia che ne hanno diritto; per questo ddl la Giunta intende proporre la convocazione della Commissione in sede legislativa; - su proposta dell’assessore Agostino Ghiglia, alcune modifiche alla delibera del 2006 sulla disciplina dell’onere aggiuntivo per le grandi strutture di vendita, in base alle quali si stabilisce che non va corrisposto nei casi di riduzione della superficie di vendita di una grande struttura già attivata, mentre nel caso di riduzione di una grande struttura non ancora attivata va corrisposto in base alla superficie lorda di pavimento risultante dopo tale diminuzione; - su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, la presa d’atto del protocollo d’intesa tra la Regione e il Consiglio provinciale dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Torino, che prevede momenti informativi continuativi sulle tematiche giuslavoristiche, con particolare riguardo alla lotta al lavoro irregolare, al rispetto delle norme dei contratti collettivi di lavoro, alla leale concorrenza tra imprese nel rispetto della legalità; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, i piani di prelievo selettivo del cinghiale degli ambiti territoriali di caccia Biella1 e Torino1.  
   
   
AVVIATO IL CONFRONTO TRA REGIONE CALABRIA E PARTENARIATO ISTITUZIONALE ED ECONOMICO SULLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020  
 
Catanzaro, 11 giugno 2013 - La Regione ha aperto il confronto con il Partenariato sulla programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. Il 7 giugno, presso la Fondazione Terina a Lamezia Terme, si è svolto l’incontro in cui sono stati presentati gli indirizzi per la definizione del documento di orientamento strategico che sarà alla base della programmazione delle risorse comunitarie nel nuovo periodo di utilizzo dei fondi Ue. L’incontro è stato presieduto dall’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini. “Siamo impegnati a scrivere la nuova programmazione e a definire l´impiego delle risorse europee per il periodo 2014-2020. Puntiamo - ha detto -all’elaborazione di un programma che sia più operativo e più concreto e che individui poche priorità rispetto alle quali, però, siano stanziate risorse consistenti. E questa sfida -ha precisato- la vogliamo condividere anche con il partenariato istituzionale e con quello economico e sociale. E attraverso di loro con i nostri concittadini. Siamo soddisfatti di quanto definito nel corso di questo appuntamento. Ha aumentato in noi l´ambizione di redigere un documento condiviso -ha concluso Mancini- che porti la Calabria a essere più competitiva e più forte nel panorama nazionale e in quello comunitario”. All’incontro sono intervenuti gli assessori al Lavoro, Nazzareno Salerno e all’Urbanistica, Alfonso Dattolo; le Autorità di gestione dei programmi operativi Fesr, Fse e Psr Paola Rizzo, Bruno Calvetta, Maurizio Nicolai e, naturalmente, gli esponenti del partenariato istituzionale, economico e sociale. Il Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria, Paola Rizzo, ha illustrato gli indirizzi strategici che mirano a identificare i metodi, le finalità e le direttrici delle politiche di sviluppo e coesione in Calabria nel periodo 2014-2020. Approccio comune dei fondi, concentrazione tematica, approccio territoriale rafforzato e condizionalità sono, come ha sottolineato Paola Rizzo, le linee guida del nuovo ciclo di programmazione. Un percorso di coinvolgimento, quello iniziato oggi, per il quale è stato già indicato un calendario di attività e di incontri per giungere in breve tempo, e con la collaborazione del partenariato, alla definizione del documento di orientamento alla nuova programmazione regionale unitaria. Quattro i tavoli tecnici tematici proposti dalla Regione: lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione; valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente; qualità della vita, inclusione sociale; istruzione, formazione e competenze. Estremamente positiva la risposta dei rappresentanti del partenariato che, in attesa di analizzare nel dettaglio gli indirizzi presentati oggi, hanno dato piena disponibilità ad un dialogo aperto e costruttivo, esprimendo apprezzamento per l’apertura del confronto partenariale al quale la Regione intende conferire un peso sostanziale nella definizione dei documenti, coinvolgendo e mobilitando tutte le parti interessate a livello regionale in un clima di fattiva e concreta condivisione. Il prossimo incontro tra Regione e Partenariato è fissato per il 20 giugno, quando sarà presentata la proposta organizzativa con i criteri e le modalità di identificazione delle componenti partenariali.  
   
   
FONDI EUROPEI, EMILIA-ROMAGNA PRIMA IN ITALIA PER SPESA CERTIFICATA. CON CIRCA 170 MILIONI DI EURO SUL POR FESR E OLTRE 479 MILIONI SUL POR FSE L´EMILIA-ROMAGNA GUIDA LA CLASSIFICA NAZIONALE STILATA DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO.  
 
Bologna, 11 giugno 2013 - - L’emilia-romagna è prima in Italia per capacità di utilizzo dei fondi europei Por Fesr e Por Fse. Lo certifica il Rapporto annuale del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica, pubblicato dal Mise (ministero dello Sviluppo economico), che pone l’Emilia-romagna in testa alla classifica delle Regioni italiane, comprese le Regioni a Statuto speciale e le due Province autonome di Trento e Bolzano. Per il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), i numeri parlano di quasi 170 milioni di euro di spesa certificata al 28 febbraio, su un totale di 347 milioni di risorse a disposizione per la programmazione 2007-2013. In termini percentuali, l’Emilia-romagna ha certificato il 48,9% degli impegni di spesa, superando così di 0,5 punti la virtuosa Provincia autonoma di Trento e staccando nettamente le Marche, seconda tra le Regioni a Statuto ordinario, che si ferma al 43,6%. «Molte delle questioni che pone l’Europa – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attività produttive – fanno già parte integrante delle nostre politiche: dalla strategia Europa 20-20, scritta nel Piano energetico, all’impegno su ricerca, innovazione, cluster tecnologici, recepito dal nuovo Programma attività produttive. E, nonostante la capacità di utilizzo delle risorse comunitarie certificata dal Mise – fondata sull’integrazione delle politiche regionali e sull’efficienza della macchina amministrativa – resta anche in Emilia-romagna l’urgenza di trovare soluzioni convincenti e di breve periodo a quelle che sono le priorità delle priorità, cioè il lavoro e la finanza per l’impresa». Con l’obiettivo – dopo un 2012 segnato dalla recessione e dalle conseguenze devastanti del sisma – di agganciare la ripresa già nel 2013, proprio partendo dall’impatto concreto dei fondi strutturali sullo sviluppo e la crescita della comunità regionale: «Continuiamo a credere nella centralità delle politiche strutturali dell’Unione europea – ricorda Patrizio Bianchi, assessore regionale alla Formazione e Lavoro – sia per permettere al maggior numero possibile di persone di partecipare ai processi decisionali, sia per garantire un reale miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini». Quadro analogo per il Fondo sociale europeo (Fse), che vede l’Emilia-romagna prima, con il 59,4% della spesa certificata sul totale: in termini assoluti, oltre 479 milioni di euro su 806,5. Sul secondo gradino del podio, anche in questo caso, la Provincia autonoma di Trento – con il 59,2% della spesa certificata – mentre tra le Regioni a Statuto ordinario l’Emilia-romagna si deve misurare con il 51,6% della Lombardia. Questo per l’Emilia-romagna – che già nelle precedenti rilevazioni figurava nelle prime posizioni, a livello nazionale, per capacità di utilizzo dei fondi Ue – è un ulteriore biglietto da visita per Roma e Bruxelles, che in questi mesi si stanno confrontando sulla nuova programmazione dei fondi Fesr ed Fse relativa al periodo 2014-2020. Proprio a Bologna si è tenuto infatti, il 15 maggio scorso, il primo incontro pubblico di ascolto e confronto sulla nuova programmazione, con l’Emilia-romagna pronta a giocare un ruolo ancora più attivo nella definizione delle priorità d’intervento e dei meccanismi di gestione, a partire dalle nuove regole comunitarie che impongono concentrazione delle risorse su un numero limitato di priorità e stringenti meccanismi di valutazione dell’impatto reale delle misure su occupazione e crescita.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: LA GIUNTA APPROVA L´ASSESTAMENTO DI BILANCIO: RISORSE PER SANITÀ, DIFESA DEL SUOLO E SOSTEGNO ALLE IMPRESE. LICENZIATO ANCHE UN PROGETTO DI LEGGE PER SBLOCCARE 420 MILIONI DI PAGAMENTI IN SANITÀ  
 
Bologna, 11 giugno 2013 - Sbloccati circa 420 milioni di pagamenti ai fornitori nel settore sanitario, impegno per sanità, investimenti a difesa del suolo e sostegno alle imprese. La Giunta regionale dell’Emilia-romagna ha approvato due distinti atti per il rilancio dell’economia: un progetto di legge che, partendo da quanto previsto dai provvedimenti nazionali, reperisce le risorse affinché le Aziende Usl possano sbloccare i pagamenti per i fornitori in sanità e l’assestamento di bilancio 2013 con misure mirate alla tutela del suolo, gestione delle emergenze dovute al maltempo di questi mesi e con interventi destinati a ridurre il divario digitale tra le varie zone della regione. “Si tratta di provvedimenti volti a sostenere sviluppo e coesione sociale e che si inseriscono a pieno nel programma politico di questa amministrazione”, spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Emilia-romagna. “Nonostante le grandi difficoltà della finanza pubblica, la Regione non rinuncia ad agire su quelle che sono le sue priorità: sostegno all’economia, difesa e cura del nostro territorio, salvaguardia della qualità del servizio sanitario universalistico”. Nello specifico il “pdl pagamenti” permetterà alle Ausl di pagare fornitori per circa 400 milioni di euro già nei prossimi mesi del 2013, mentre una seconda tranche altrettanto significativa è prevista per il 2014. “In questo modo siamo certi di mettere in circolo liquidità fresca per le imprese in un momento in cui l’accesso al credito è il principale problema della nostra economia”, sottolinea Saliera. Per quanto riguarda l’assestamento di Bilancio, le risorse sono indirizzate, tra le altre cose, a un rafforzato impegno per mantenere alti i servizi sanitari con circa 60 milioni di euro. Sei milioni di euro serviranno per interventi su strade e frane colpite dall’eccezionale maltempo dei mesi scorsi; 23,5 milioni di euro per il cofinanziamento del Documento Unico di Programmazione (Dup) per opere pubbliche che interessano anche turismo, cultura e potenziali locali, qualità urbana e mobilità sostenibile e ambiente; 7,2 milioni di euro per nuovi interventi in agricoltura (di cui 6 per migliorare l’efficienza irrigua delle aziende agricole e 1,2 per la lotta alle malattie delle piante); 700 mila euro serviranno per le piste da sci dell’Appennino e la promozione turistica sciistica sul nostro Appennino; 600 mila per manifestazioni e iniziative culturali (di cui 450.000 per sostenere le attività dei teatri, tra cui l’Arena del Sole di Bologna); 150 mila euro per le attività dei Comuni associati in montagna. Prosegue, inoltre, l’impegno della Regione per garantire a tutto il territorio l’accesso alla rete veloce internet grazie al piano telematico e per l’adeguamento del sistema informatico regionale nella prospettiva del rinnovamento e della razionalizzazione dell´informatizzazione interna, nonché della semplificazione. Per questi interventi con l’assestamento vengono destinati ulteriori 2,75 milioni di euro per il triennio 2013-2015, di cui 0,6 destinati ad interventi per favorire l’accesso alla banda larga nelle zone rurali.  
   
   
AOSTA: RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL POR FESR COMPETITIVITÀ REGIONALE 2007/13  
 
Aosta, 10 giugno 2013 - Si è tenuto, venerdì 7 giugno, nella sala Consigliare del Comune di Aosta, il Comitato di sorveglianza del Programma Competitività regionale 2007/13, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Hanno partecipato all’incontro, i rappresentanti della Direzione generale Politica regionale della Commissione europea, del Ministero dello Sviluppo economico, della Regione e del partenariato istituzionale, economico e sociale. Gli argomenti all’ordine del giorno erano l’esame e approvazione del rapporto annuale di esecuzione al 31 dicembre 2012, l’informativa sullo stato di attuazione finanziaria e fisica del Programma e sulle azioni di comunicazione realizzate, la presentazione del Rapporto di valutazione del Programma, la presentazione di alcune operazioni avviate nell’ambito del Programma; informativa in merito al Rapporto annuale di controllo, l’informativa in merito al futuro della Politica di coesione 2014/20 e l’informativa sul futuro Programma per la Crescita 2014/20. Il Comitato ha approvato il rapporto annuale di esecuzione e ha analizzato lo stato di avanzamento del Programma: dal punto di vista finanziario, al 31 dicembre 2012, risultano impegni complessivi per un valore pari a 41,4 milioni di euro e pagamenti per un importo di 24,3 milioni di euro. Tale avanzamento ha consentito alla Valle d’Aosta di evitare, anche per l’anno 2012, il rischio di perdita di contributi europei e statali. Il Programma ha, inoltre, superato l’obiettivo di spesa certificata, fissato dal Ministero dello sviluppo economico al 31 maggio 2013, e, secondo le previsioni dell’Autorità di gestione, non si dovrebbero riscontrare particolari difficoltà a raggiungere gli obiettivi previsti al 31 ottobre e al 31 dicembre di quest’anno. Nel corso della riunione è emerso che, anche dal punto di vista fisico e procedurale, l’attuazione del Programma risulta in linea con quanto previsto, con l’avvio di tutti gli interventi pianificati. In particolare, nell’ultimo anno, è stata avviata l’azione che prevede il finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle piccole e medie imprese valdostane e le attività relative al secondo stralcio funzionale del Piano Vda Broadbusiness per la copertura del territorio con la banda larga. Inoltre, nel corso del 2012 ha avuto luogo la scadenza della seconda chiamata di idee del Bando per la creazione e lo sviluppo di unità di ricerca, è stato pubblicato l’avviso pubblico per il finanziamento degli audit energetici (2a edizione) ed è stata riproposta l’attività di animazione territoriale a favore delle imprese. Infine, nei primi mesi del 2013, è stato avviato il progetto per la realizzazione di allestimenti multimediali finalizzati alla valorizzazione economica del Parco archeologico di Saint-martin de Corléans.  
   
   
SVILUPPUMBRIA: G.R. NOMINA NUOVO PRESIDENTE  
 
Perugia, 11 giugno 2013 - La Giunta regionale dell´Umbria nella seduta di ieri, acquisiti i curricula a seguito dell´avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse per l´incarico di presidente di Sviluppumbria spa, ha deciso di nominare l´ing. Gabrio Renzacci, quale nuovo presidente. La Giunta ha inoltre (ai sensi della legge n.1/2009)indicato quale membro del Consiglio di amministrazione di Sviluppumbria, Annalisa Doria, attualmente coordinatore regionale della Direzione regionale salute, coesione sociale e società della conoscenza. La presidente Marini, anche a nome della Giunta regionale, ha espresso il proprio ringraziamento all´amministratore unico di Sviluppumbria, Calogero Alessi, per la preziosa attività svolta in questi anni. Analoga espressione di ringraziamento è stata rivolta formalmente dall´esecutivo al prof. Vinicio Bottacchiari, direttore generale di Sviluppumbria che ha lasciato l´incarico il 24 maggio scorso. Il curriculum di gabrio renzacci - Gabrio Renzacci nasce a Città di Castello nel 1954, dopo aver completato gli studi presso il Liceo scientifico Piero della Francesca di Sansepolcro, consegue la laurea in ingegneria meccanica all´Università degli studi di Bologna. Nel 1982 entra nell´azienda di famiglia Renzacci spa. Ricopre l´incarico di amministratore unico della Teknozen, azienda per la produzione di apparecchiature elettromedicali. E´ attualmente amministratore delegato della Firen Leasing, società che opera nel settore delle locazioni finanziarie. E´ presidente della Sistema Formativi di Confindustria Umbria, società che opera nel campo del terziario avanzato, e della Fondazione Istituto tecnico superiore nuove tecnologie per il made in Italy. E´ vice presidente di Fiera Expo Detergo di Milano, Consigliere di amministrazione dell´Associazione fornitori aziende manutessili, consigliere nazionale di Acimit. E´ stato presidente dell´Associazione territoriale Alta Valle del Tevere aderente a Confindustria Perugia. E´ stato vice presidente del Consorzio Umbria Export. E´ stato Consigliere di amministrazione della Cassa di Risparmio di Città di Castello e della Banca Popolare di Spoleto. E´ stato presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Pg, del sindacato delle aziende meccaniche aderenti a Confindustria provincia di Perugia e del C.d.a. Del Centro di formazione professionale regionale "Opera Pia Officina meccanica G.o. Bufalini".  
   
   
UMBRIA, SEMPLIFICAZIONE: ABBATTUTI DEL 25 PER CENTO I TEMPI DEI PROCEDIMENTI REGIONALI  
 
Perugia, 11 giugno 2013 - Il percorso di semplificazione dei procedimenti amministrativi, avviato dalla Giunta regionale con la legge 8 del 2011, comincia a dare i suoi frutti. A fronte, infatti, dell’obiettivo di riduzione di almeno il 20% dei tempi medi dei procedimenti amministrativi, posto dalla Giunta regionale nel piano triennale di semplificazione 2012-2013, il lavoro di riprogettazione amministrativa, compiuto dai dirigenti e funzionari regionali sui propri procedimenti, ha visto, nell’anno 2012, un abbattimento di quasi il 25 per cento dei tempi medi. E’ questo il dato saliente che è emerso da una serie di incontri di verifica che si sono svolti nella Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di Villa Umbra, a Perugia, ed ai quali hanno partecipato i dirigenti ed i responsabili degli uffici regionali, organizzati al fine di condividere con tutta la struttura regionale il percorso di semplificazione dei procedimenti amministrativi. Gli incontri sono stati incentrati sull’attività svolta ed i risultati conseguiti nonchè all’illustrazione del percorso ancora da fare, che riguarderà specificatamente ai processi autorizzatori, così come è stato illustrato da Ernesta Ranieri, coordinatore delle attività di semplificazione della Regione Umbria, che ha introdotto i lavori, dopo i saluti dell’amministratore della Scuola, Alberto Naticchioni. La giornata di approfondimento ha visto la partecipazione del Professor Antonio Bartolini, ordinario di Diritto amministrativo dell’Università degli Studi di Perugia e coordinatore del comitato scientifico a supporto delle attività regionali di semplificazione, di Marina Balsamo, dirigente regionale responsabile dell’organizzazione e gestione del personale.  
   
   
BANKITALIA SU ECONOMIA DELLA PUGLIA. VENDOLA: "NON CI SONO ISOLE FELICI"  
 
Bari, 11 giugno 2013 - “Sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto, ma sono molto preoccupato per il presente e per il futuro. Purtroppo non ci si salva da soli, non ci sono isole felici. Il confronto tra la Puglia e le altre regioni del Sud è impressionante. C’è un differenziale nostro, pugliese, di crescita e di sviluppo straordinario. Tuttavia, in un contesto in cui il Sud crolla e l’Italia si avvita sulla propria straordinaria incapacità di rimettersi in piedi, anche la Puglia inciamperà”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 7 giugno alla presentazione del documento di Banca d’Italia sulla situazione economica della Puglia, che si è svolta al Politecnico di Bari, “un’occasione preziosa perchè ogni anno permette di guardarci allo specchio”. Sistema del credito (nella cui organizzazione Vendola ha individuato una delle cause della crisi), fondi europei, spesa sanitaria, spesa per l’innovazione e razionalizzazione generale della spesa sono stati i punti principali toccati dal Presidente nel suo intervento. “Se persino il governatore della Banca europea - ha detto Vendola - ha rimproverato il sistema delle banche italiane per un atteggiamento di avarizia nei confronti dell’erogazione del credito, a partire invece da ciò che le banche hanno ricevuto dalla Bce, ad un tasso assolutamente agevolato, talvolta si ha l’impressione che le iniezioni robuste di capitali nel sistema del credito abbiano portato a reinvestimenti negli stessi mercati, nelle stesse modalità che hanno originato la crisi, e cioè nei processi di finanziarizzazione”. Per quanto riguarda la spesa dei fondi europei, Vendola ha ricordato che “la Puglia, con il 46 per cento di spesa effettuata dei fondi europei, a fronte del 18-20 per cento delle altre regioni del Sud, rappresenta più di un quarto di tutta la spesa di tutte le regioni d’Italia”. Non solo. “La commissione Europea, ancora in queste ore – ha aggiunto Vendola - dichiara che alcuni dei nostri risultati sono buone pratiche a livello continentale”. Sul risanamento sanitario Vendola ha detto “sarò soddisfatto quando la rivoluzione, la distribuzione di servizi territoriali evoluti potrà essere vissuta direttamente dai cittadini, quando cioè la domanda di salute dei cittadini potrà ricevere una risposta rapida e appropriata. Allora sarò contento. Certo - ha aggiunto - noi abbiamo risanato completamente i conti della sanità. Abbiamo provato a modificare l’idea dell’offerta sanitaria. Oggi siamo soddisfatti perchè rispetto a tante altre regioni anche del nord, noi abbiamo una prospettiva davanti, gli altri hanno una saracinesca chiusa”. Vendola ha voluto ricordare anche il dato nuovo con il quale occorre oggi confrontarsi, e cioè quel dato relativo “al disvelamento degli ammortamenti non sterlizzati, cioè a quelle quote di debito portate ad emersione, e che erano state occultate in questi anni, che portano un buco di 5 miliardi in una regione come il Lazio, un buco di 2,7 miliardi in Campania, di 3,3 miliardi in Piemonte e di 2,5 miliardi in Veneto”. “Credo che il problema dell’innovazione abbia carattere nazionale - ha concluso infine Vendola - l’Italia è uno tra gli ultimi Paesi dell’Ocse ad investire sia per parte pubblica che per parte privata nei processi d’innovazione. In questi anni la Puglia anche su questo tema ha rappresentato un’eccezione, perché noi pensiamo che non c’è nessuna il ciclo economico, se non si guarda avanti, se non si investe nelle frontiere più avanzate della ricerca e dell’innovazione tecnologica”.  
   
   
STAZIONE UNICA DEGLI APPALTI, LIGURIA: SODDISFAZIONE PER ADESIONE DEI PRIMI 18 COMUNI  
 
Genova, 11 Giugno 2013 - Sono 18 i primi Comuni liguri che hanno aderito venerdì 7 giugno, con la firma di un protocollo d´intesa con la Regione Liguria, alla stazione unica appaltante regionale. Lo comunica l´assessore regionale al bilancio, Pippo Rossetti. L´adesione prevede la possibilità di rivolgersi alla Regione per l´espletamento di gare di lavori di importo, sia superiore che inferiore a 500mila euro. "Oggi firmiamo le prime convenzioni con i Comuni – ha spiegato Rossetti - dando compimento al lavoro fatto insieme alla Prefettura per mettere sotto controllo gli appalti e rilevare immediatamente quelle aziende che possono essere a rischio di criminalità organizzata. Un lavoro essenziale per la Liguria perché fenomeni correlati alla criminalità organizzata sono diversificati e molteplici. Inoltre la centrale unica degli appalti consente di sviluppare competenze che porteranno a una riduzione dei costi, mantenendo una buona qualità". I Comuni che hanno aderito sono Arcola, Ameglia, Andora, Sarzana, Pignone, Bonassola, Camporosso, Framura, Orco Feglino, Urbe, Vernazza, Brugnato, Bergeggi, Triora, Carpasio, Finale Ligure, Bordighera, Zoagli. La stazione unica appaltante nasce nell´ambito della centrale di committenza che opera all´interno dell´amministrazione generale della Regione Liguria, per garantire un monitoraggio completo di tutte le gare di appalto soprattutto per prevenire fenomeni di infiltrazioni malavitose. Si occupa infatti dello svolgimento di tutte le procedure di gara per l´appalto di servizi e acquisto di beni.  
   
   
CALABRIA: LA GIUNTA HA APPROVATO L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2013 E PLURIENNALE 2013 – 2015  
 
Catanzaro, 11 giugno 2013 - Si è riunita l’ 8 giugno la Giunta regionale sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta del Presidente Scopelliti è stato approvato il piano delle performance 2013. La Giunta ha, inoltre, approvato l’avviso pubblico per la formazione di un elenco ad aggiornamento biennale degli aspiranti idonei alla nomina a direttore generale delle aziende sanitarie provinciali, delle A.o. E dell’Azienda ospedaliera - universitaria della Regione. L’esecutivo ha licenziato lo schema di convenzione con l’Istituto per l’analisi ambientale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) per la collaborazione in attività di protezione civile. La Giunta ha approvato la delibera relativa alla nomina dei componenti il Comitato di consulenza giuridica della stessa Giunta regionale. Su proposta dell’assessore Giacomo Mancini è stato deliberato l’assestamento di bilancio 2013 e pluriennale 2013 – 2015. Su proposta dell’assessore Giuseppe Gentile, la Giunta ha incrementato il fondo relativo all’annualità 2011 per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. Su proposta dell’assessore all’agricoltura Michele Trematerra è stato prorogato al 2013 il piano regionale per la programmazione delle attività di programmazione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi. Così come previsto dalla legge regionale 25/2013, la Giunta ha nominato il commissario liquidatore dell’Afor che è Federico Postorino, già commissario della stessa. Nominato anche il direttore generale dell’Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell´Agricoltura) a seguito di avviso pubblico. Si tratta di Flavio Francesco Cedolia. La Giunta ha infine deliberato di nominare il Presidente della Commissione provinciale per l’abilitazione all’esercizio venatorio per la provincia di Vibo Valentia. Si tratta del dipendente regionale Pasquale Cricenti.  
   
   
MOLISE: PROGRAMMAZIONE 2014-2020, LA NUOVA STAGIONE DELLA PARTECIPAZIONE  
 
Campobasso, 11 giugno 2013 - «Ogni singolo passaggio sarà contraddistinto dall´opportunità di partecipare da protagonisti e non più da spettatori. In questa nostra sfida il partenariato assume una centralità assoluta». Con un invito alla partecipazione reale il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha dato avvio al percorso di costruzione condivisa per la programmazione 2014-2020. Nell´affollata sala del Parlamento di via Genova a Campobasso, il governatore Frattura ha incontrato i rappresentanti del partenariato istituzionale, sociale e economico. Una riunione che segna il nuovo corso per l´importante partita nella quale il Molise si misurerà con l´Europa. «Sapremo fare e sapremo cosa e come fare. Parleremo di investimenti possibili - ha sottolineato il governatore -, solo quando garantiti da risorse comunitarie. Ogni scelta l´affronteremo con l´idea ferma che il beneficiario finale è il protagonista principale delle nostre azioni. Condivideremo assieme il metodo, rigoroso nell´utilizzo degli strumenti a disposizione, flessibile quando ci renderemo conto che è necessario e più utile cambiarlo. Questo è il modello possibile che abbiamo immaginato nelle linee programmatiche per il nostro Molise, non certo «il Molise dei sogni». I sogni si realizzano se fondati su indicatori certi, se verificati, con scadenze precise e regolari, da indicatori di risultato precisi». «Abbiamo approntato - ha proseguito il presidente -, sette innovazioni di metodo, abbiamo fissato undici obiettivi. Così concorreremo a nuova stagione di sviluppo per il nostro Molise, mettendo via le vecchie liste della spesa. Alzeremo la qualità della proposta e il salto di qualità lo affronteremo tutti insieme. Il Molise dei prossimi sei anni sarà un Molise pieno di contenuti, con le istituzioni capaci, nella loro autonomia, di accompagnare gli attori in campo». «Ci siamo fissati tempi certi - ha aggiunto il presidente -. Oggi partiamo da una bozza di accordo di programma tra Regione e partenariato. Entro luglio sarà definitiva: abbiamo 45 giorni per arricchirla di idee e proposte. Ci auguriamo che sempre più soggetti ci seguano nella condivisione di questo progetto che segna il cambio di passo rispetto al passato. Non stringiamo un accordo solo sui numeri, lo stringiamo per raccogliere contenuti. Salutiamoci con l´impegno di ritrovarci a breve con tantissime idee valide, condivise, per lo sviluppo del nostro Molise. Il futuro di tutti noi inizia da qui», ha concluso Frattura.  
   
   
TOSCANA: FRA I TEMI DELLA DIRETTA STREAMING DELLA GIUNTA DI IERI: ANTINCENDIO, FINANZA, VIVAI  
 
Firenze 10 giugno 2013 – Si è tenuta ieri mattina in Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati la seduta di Giunta regionale, trasmessa in diretta streaming sul sito di Toscana Notizie. Approvati in tutto 30 provvedimenti tra i quali meritano di essere segnalati: ripartizione alle zone-distretto di 18 milioni di euro per il mantenimento del sistema degli interventi e servizi sociali (minuto 2’50”-4’19”); regolamento di attuazione dell’articolo 2 della legge finanziaria 2013 in base al quale le micro, piccole e medie imprese che sostengono nel 2013 spese per l’assunzione di personale a tempo determinato e indeterminato, per almeno 2 anni, hanno diritto per gli anni fiscali 2013, 2014 e 2015 a dedurle dalla base imponibile ai fini Irap (minuto 6’10”-7’18”); regolamento di attuazione della legge 23 del 2012 sul settore vivaistico toscano (disposizioni per il sostegno dell’attività vivaistica e per la qualificazione e valorizzazione del sistema del verde urbano) (minuto 34’13”-35’14”); Pis previsto dal Prs 2011-2015, cluster per la meccanica avanzata e la componentistica: approvazione del progetto integrato di sviluppo che si articola su diversi settori, strumenti e linee di intervento. Azioni per il rilancio del settore (minuto 40’15”-44’00”); piano regionale agro-forestale: complesso di interventi relativi soprattutto all’attività del servizio antincendio boschivo. Assegnazione di risorse ai Comuni (200mila euro) e ad Artea (5,1 mln euro) (minuto 54’28”-55’51”). Si ricorda che gli atti approvati sono disponibili all’indirizzo http://web.Rete.toscana.it/attinew dopo la loro verbalizzazione da parte degli uffici regionali.  
   
   
ADDIZIONALI IRPEF: NESSUN AUMENTO È PREVISTO IN PUGLIA  
 
Bari, 11 giugno 2013 - Il governo della Regione Puglia non ha alcuna intenzione di appesantire l’addizionale Irpef a carico dei suoi cittadini. “Non prendiamo in considerazione un inasprimento fiscale nemmeno come ipotesi di lavoro - dichiara l’assessore al Bilancio Leonardo Di Gioia - perché sarebbe dannoso per la situazione contabile e finanziaria dell’Ente, che ad onta delle difficoltà determinate dal Patto di Stabilità, è assolutamente tranquilla”. “Il nostro impegno - dice ancora l’assessore - è far fronte al ripianamento del debito sanitario, che vede peraltro la Puglia fra le regioni italiane meno indebitate, secondo le modalità che ci verranno indicate in sede ministeriale. Ma qualunque ipotesi ci venga prospettata, sarà integralmente praticata con il ricorso ad entrate proprie già previste in bilancio ed economie di spesa, senza gravare sulla pressione fiscale complessiva cui sono sottoposti i cittadini pugliesi”. “Al limite, una manovra sull’Irpef cercheremo di farla - conclude Di Gioia - dopo ampia condivisione con il Consiglio e la maggioranza e concertandola con le forze sindacali, sociali e datoriali: ma sarà una manovra in diminuzione, non certo in aumento”.  
   
   
PATTO DI STABILITÀ. REGIONE VENETO IN AIUTO DEI COMUNI POLESANI COLPITI DAL TERREMOTO  
 
Venezia, 11 giugno 2013 - “Mettiamo a vostra disposizione ulteriori 5 milioni di euro di ‘spazio finanziario’ per consentirvi di avere un più ampio margine di manovra rispetto agli originali obiettivi del vostro Patto di stabilità interno”. Lo ha comunicato ieri nella sala consiliare del municipio di Occhiobello (Ro) l’assessore al bilancio e agli Enti locali della Regione del Veneto, Roberto Ciambetti, incontrando, insieme al consigliere regionale Cristiano Corazzari, i rappresentanti dei 21 Comuni polesani colpiti dal terremoto. “Si tratta di un plafond aggiuntivo – ha precisato Ciambetti – a quello che avevamo reso disponibile per tutti gli enti locali veneti nelle scorse settimane attraverso l’operazione del cosiddetto Patto verticale incentivato 2013. Ci è parso doveroso riconoscere un ulteriore spazio finanziario alle amministrazioni del rodigino che, a causa del terremoto dello scorso anno, sono costrette a far fronte a interventi imprevisti e d’urgenza. Consentiremo così ai 21 Comuni di effettuare pagamenti che altrimenti sarebbero rimasti bloccati, onorando gli impegni da loro assunti con le aziende incaricate a eseguire opere e interventi”.  
   
   
PAGAMENTI PER 268 MILIONI SONO STATI EFFETTUATI QUESTA SETTIMANA DALLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE CALABRIA  
 
Catanzaro, 11 giugno 2013 - La Ragioneria generale della Regione Calabria ha effettuato nel corso della settimana pagamenti per un totale di 268 milioni. “Proseguiamo con impegno la nostra azione – ha evidenziato l’assessore regionale al bilancio Giacomo Mancini - per tentare di dare risposte efficienti e sempre più puntuali ai nostri concittadini”. L´importo più consistente, pari a 250 milioni, è stato liquidato a favore del comparto sanitario. Si tratta della quota a destinazione indistinta del Servizio sanitario regionale a favore delle Aziende sanitarie e ospedaliere relative al mese di maggio 2013. Nel dettaglio sono stati erogati circa 12 milioni e 700 mila euro all’Azienda ospedaliera di Catanzaro, 14 milioni e 200 mila euro a quella di Cosenza, 4 milioni e 200 mila euro all’Azienda Mater Domini di Catanzaro e 12 milioni e 300 mila euro all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria; all’Asp di Catanzaro sono stati, invece, destinati 37 milioni, oltre 76 milioni e mezzo all’Asp di Cosenza, circa 21 milioni a quella di Crotone; quasi 54 milioni all’Asp di Reggio Calabria e circa 17 milioni a quella di Vibo Valentia. Inoltre, su disposizione del Dipartimento lavoro e formazione, la Ragioneria ha effettuato un pagamento di circa 6 milioni di euro a favore delle Residenze sanitarie assistenziali e Case protette. La somma di 7,4 milioni è stata, poi, liquidata per il pagamento delle Royalties ai comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Crucoli, Cirò, Cutro e Melissa. Infine, sono stati destinati al Por Fesr 2007-2013 circa s 4,6 milioni di euro su richiesta dei Dipartimenti lavori pubblici e attività produttive.  
   
   
FVG, LAVORO: FISSATO A 20/6 TERMINE PER DOMANDE INCENTIVI SU LR 18/2005  
 
Trieste, 11 giugno 2013 - Su proposta dell´assessore regionale al lavoro, Loredana Panariti, la Giunta regionale ha fissato al prossimo 20 giugno il termine per la presentazione delle domande per la concessione di incentivi per interventi di politica attiva del lavoro previsti dalla legge regionale 18 del 2005 (Norme regionali per l´occupazione, la tutela e la qualità del lavoro). La decisione è stata assunta a seguito del parere favorevole espresso nei giorni scorsi dal Comitato di coordinamento interistituzionale, previsto dalla stessa legge 18. Secondo quanto previsto dal regolamento di attuazione della legge, le domande vanno presentate alle amministrazioni provinciali, che provvederanno ad erogare gli incentivi regionali. L´assessore Panariti ha rilevato che "la crisi sta cambiando il panorama economico, con conseguente necessità di cambiare il modello di politiche attive. Va immaginato - ha detto - un percorso condiviso fra imprese e territorio".  
   
   
CALABRIA: CERIMONIA CONCLUSIVA DEL PROGETTO “ENTER WORK”  
 
Catanzaro, 11 giugno 2013 - L’assessore regionale al lavoro, formazione professionale e politiche sociali, Nazzareno Salerno, insieme al dirigente generale del Dipartimento Bruno Calvetta e al commissario dell’Azienda Calabria Lavoro Pasquale Melissari, ha partecipato alla conferenza conclusiva del progetto “Enter Work–orientamento itinerante in Calabria”, rivolto agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori calabresi. Il progetto punta alla formazione professionale e soprattutto alla valorizzazione del capitale umano ed è stato realizzato tramite la tecnica dell’incontro diretto utilizzando tre camper e uno staff di 18 operatori specializzati. “Questa iniziativa – ha spiegato l’assessore Salerno - si è tradotta in una fase di crescita dei giovani che, spesso, si trovano a fare i conti con mille incertezze in un momento cruciale quale quello del passaggio dal mondo dell’istruzione e della formazione a quello del lavoro. Ritengo – ha sottolineato l’esponente della Giunta - che questo tipo di esperienze rappresenti un modello da istituzionalizzare in quanto capace di produrre delle ricadute positive sugli studenti che sono le nostre più preziose risorse e che possono diventare il vero motore del processo di sviluppo. Sono apprezzabili, inoltre, la sensibilità dimostrata verso gli immigrati e l’attenzione verso le metodologie d’integrazione e di valorizzazione delle differenze. In coerenza con gli obiettivi della giunta regionale guidata dal presidente Giuseppe Scopelliti – ha spiegato Salerno – si sta dunque cercando di congiungere le attitudini dei giovani con le richieste del mercato lavorativo, riducendo le asimmetrie informative e ampliando le possibilità di scelta. D’altra parte, in una regione come la nostra, costretta a confrontarsi con problematiche occupazionali dalle origini lontane, la priorità non può che essere quella di favorire l’inserimento nel pianeta lavorativo. L’avvio di una rete di collaborazione fra i giovani ed il tessuto imprenditoriale locale – ha detto infine l’assessore Salerno – costituisce un primo strumento per superare le difficoltà e consentire che vengano premiati il senso del dovere, la competenza e la serietà professionale”.  
   
   
PUGLIA: SU AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA: NESSUNA ILLUSIONE SU RISORSE  
 
Bari, 11 giugno 2013 - Dichiarazione dell’assessore al Lavoro, Leo Caroli sugli ammortizzatori Sociali in deroga: “le notizie diffuse in questi giorni relative allo sblocco dei decreti per gli ammortizzatori sociali in deroga non devono illudere: si tratta di risorse stanziate dal precedente Governo, che le Regioni hanno già impegnato e speso per il primo quadrimestre”. “L’unica possibile boccata di ossigeno per le Regioni – spiega - e, di conseguenza per lavoratori e aziende, sarebbe ricevere le risorse (in realtà molto inferiori al miliardo di cui si parla sulla stampa) del recente decreto approvato dal Governo Letta; risorse che comunque garantirebbero il pagamento degli ammortizzatori non oltre il mese di Luglio 2013”. “Abbiamo già evidenziato al Parlamento e al Governo - prosegue - manifestando la nostra soddisfazione per aver finalmente avviato un percorso di dialogo con le regioni, la nostra preoccupazione per i mesi che ci attendono. Non ci sono risorse, quelle stanziate sono insufficienti e, soprattutto, non sono ancora nelle casse dell’Inps”. Al di là della Puglia, dove grazie al senso di responsabilità delle parti, si sono realizzati interventi straordinari sulla bilateralità e sulla limitazione delle prestazioni, arginando così l’aumento della spesa, nel resto d’Italia si registra un incremento delle richieste rispetto al 2012 di oltre il 30%. E resta il tema gravissimo della chiusura del 2012, annualità per cui in tutta Italia sono sospesi i pagamenti e per cui bisogna immediatamente intervenire. Bene ha fatto quindi il Presidente Errani, a nome della Conferenza delle Regioni, a chiedere nuovamente al Governo di fare la propria parte e precisi impegni in tal senso chiederemo al Ministro del Lavoro in occasione dell’incontro con tutti gli assessori regionali al lavoro che si terrà domani Roma”. “Obiettivi: passare – conclude - dalla fase degli annunci a quella della certezza delle risorse; scongiurare l’inaccettabile ipotesi che siano dirottate nel fondo nazionale per gli ammortizzatori sociali in deroga le risorse del sud le risorse delle Regioni del Sud del fondo Pac ; erogare le prestazioni ai lavoratori aventi diritto; alleviare il clima di crescente tensione sociale che registriamo nei nostri territori”.  
   
   
BOLZANO, PATTO PER IL LAVORO: OK DELLA COMMISSIONE IMPIEGO, IL PIANO IN GIUNTA  
 
Bolzano, 11 giugno 2013 - Via libera all´unanimità della Commissione impiego al piano provinciale per il lavoro, il documento programmatico che contiene le strategie pluriennali in tema di politiche occupazionali. La palla passa ora alla Giunta provinciale, che dovrebbe dare l´ok definitivo entro il mese di giugno. Soddisfatto l´assessore Bizzo, che parla di "importante passo in avanti per dare risposte concrete al mondo del lavoro. Questo piano vuole mettere in sicurezza il nostro futuro e dare stabilità alla comunità altoatesina, in particolare ai giovani". Dal patto generazionale nel pubblico impiego agli sgravi fiscali per le imprese che assumono, dal rilancio del settore edile al sostegno per chi assume disoccupati di lungo periodo. Sono tante, e molto diverse fra loro, le misure contenute nel piano provinciale per il lavoro (durata 7 anni), progetto che ha preso il via all´inizio dell´anno con il lancio della piattaforma interattiva www.Pattolavoro.it raccogliendo pareri, proposte, documenti. Ora il percorso è quasi arrivato al termine con l´approvazione del piano da parte della Commissione per l´impiego, che raccoglie Provincia, sindacati, associazioni di categoria del mondo economico, cooperative e associazionismo sociale. "Pur avendo dati molto migliori rispetto al resto d´Italia - sottolinea l´assessore Roberto Bizzo - anche in Alto Adige dobbiamo fare i conti con una disoccupazione in crescita, in maniera particolare per quanto riguarda le fasce più giovani della popolazione. A loro dobbiamo dare risposte concrete e immediate: per questo abbiamo anticipato di un anno i tempi del piano provinciale per il lavoro, che vuole rappresentare un nuovo patto stipulato non solo tra forze sociali, ma anche tra generazioni". E proprio in quest´ottica si inquadra una delle misure più innovative del piano, che riguarda il settore del pubblico impiego. "Dobbiamo favorire un ricambio generazionale - prosegue Bizzo - consentendo a chi si trova a pochi anni dal termine della carriera lavorativa di ridurre volontariamente il proprio orario, con una decurtazione dello stipendio ma senza conseguenza sulla futura pensione, favorendo l´inserimento dei giovani". Sulla stessa lunghezza d´onda, e con lo stesso obiettivo, si muovono anche gli sgravi fiscali previsti per chi assume con contratti a tempo indeterminato: "per queste aziende - sottolinea l´assessore - è prevista un´esenzione dal pagamento dell´Irap per un periodo di tre anni". Sono inoltre previsti contributi straordinari per chi assume, sempre a tempo indeterminato, disoccupati di lungo periodo con più di 55 anni, mentre per il rilancio del settore edile si punta sull´anticipo ai privati degli sconti fiscali previsti a livello statale per ristrutturazioni e risparmi energetici, e su un programma di risanamento degli edifici pubblici. Per quanto riguarda la conciliabilità lavoro/famiglia, il piano si muove verso ampliamento e maggiore flessibiltà dei servizi di assistenza alla prima infanzia, mentre nel settore della formazione spazio ad un potenziamento dei tirocini per giovani disoccupati e ad un migliore coordinamento dei fondi per riqualificazione e aggiornamento professionale. "Con l´approvazione da parte della Commissione impiego del piano provinciale per il lavoro - conclude Bizzo - abbiamo compiuto un importante passo in avanti per dare risposte concrete al mondo del lavoro. Per il via libera definitivo ora manca solamente il passaggio in Giunta provinciale".  
   
   
CALABRIA: VARIAZIONE DELL’AVVISO RELATIVO ALLA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AGLI ULTRACINQUANTENNI  
 
Catanzaro, 11 giugno 2013 - L’assessore regionale al Lavoro e Politiche sociali Nazzareno Salerno ha comunicato l’integrazione e la modifica parziale dell’Avviso pubblico “Manifestazione di interesse per l’individuazione di lavoratori ultracinquantenni per la concessione di contributi per la prosecuzione volontaria della contribuzione”. Sono state, infatti, ridefinite le disposizioni in modo da renderle più aderenti al nuovo quadro normativo tracciato con la Legge 214/2011 (Riforma Monti) e con il Decreto Milleproroghe, rendendole più rispondenti alla finalità di agevolare il più elevato numero possibile di lavoratori. Alla selezione potevano partecipare i cittadini ultracinquantenni italiani residenti in Calabria che, oltre a godere normalmente dei diritti civili e politici, possedevano specifici requisiti: posizione di disoccupato ex lavoratore dipendente, mancanza di meno di cinque anni di contribuzione per il diritto alla pensione, cessazione della fruizione del trattamento degli ammortizzatori sociali, mancata fruizione dopo l’ultimo rapporto di lavoro subordinato del trattamento degli ammortizzatori sociali per assenza delle condizioni di legge, possesso alla data del 1° gennaio 2009 dei requisiti di ammissione alla contribuzione volontaria e non titolarità di prestazioni pensionistiche previdenziali. “La nostra attività – ha spiegato l’assessore Salerno – punta a dare segnali di vicinanza e risposte concrete ai lavoratori, soprattutto in un momento storico così delicato. Rispettando i criteri della piena legittimità e trasparenza e coerentemente con le linee di orientamento per l’occupazione definite dall’Unione europea oltre che con la strategia di Lisbona, abbiamo ritenuto di concedere il beneficio economico per i versamenti volontari non solo ai partecipanti all’Avviso, ai quali mancano meno di cinque anni di contribuzione per il raggiungimento del diritto alla pensione, che rimane condizione indispensabile di ammissione, ma, fatto salvo tale presupposto, anche ai partecipanti che non hanno ancora raggiunto il requisito anagrafico stabilito dall’attuale sistema pensionistico, nel caso in cui siano già in possesso del solo requisito contributivo previsto per il pensionamento ordinario. L’obiettivo della giunta regionale, guidata dal presidente Giuseppe Scopelliti, è infatti quello di eliminare i fenomeni di marginalizzazione di carattere sociale ed economico e consentire un miglioramento della qualità della vita”.  
   
   
FVG, MINORANZE: MARTINES,´UTILI IN PROSPETTIVA EUROPEA´  
 
Udine, 11 giugno 2013 - Dopo cinque anni di prevalente isolamento il Friuli Venezia Giulia ´può riagganciarsi all´Europa´ anche attraverso la collaborazione transfrontaliera tra le comunità linguistiche e i paesi contermini: la Regione rafforzerà questo reciproco percorso. E´ quanto ha affermato il presidente della V. Commissione regionale per la Cultura, le Autonomie locali e le Lingue minoritarie, Vincenzo Martines, oggi al convegno internazionale sulle Lingue e i diritti delle minoranze linguistiche, svoltosi nella sede della Regione a Udine in occasione dei vent´anni della Carta europea delle lingue regionali e minoritarie. L´incontro, al quale hanno preso parte numerosi esperti italiani e stranieri del settore, è stato organizzato dal Dipartimento di scienze giuridiche e della cattedra Jean Monet dell´Università di Udine in collaborazione con la Direzione centrale Cultura e Relazioni internazionali della Regione. Al convegno è emersa la necessità, d´altronde in diverse occasioni richiesta dal Parlamento europeo e dalle minoranze stesse, di ratifica da parte dello stato italiano della Carta europea. Nell´ambito dell´analisi delle diversità e delle similitudini è stata evidenziata la valenza europea delle istanze di tutela espresse dalle minoranze, che cercano, con diversi risultati (in stretta correlazione naturalmente con i mezzi investiti) di valorizzare e diffondere la propria lingua. Per fronteggiare il continuo e cospicuo calo delle risorse si progetta un maggiore utilizzo dei fondi comunitari. Un altro aspetto critico è rappresentato dalla precarietà dei contratti di lavoro per gli addetti agli sportelli linguistici e di altre strutture, che non permette la necessaria progettazione in questo settore. Se ieri i partecipanti al convegno hanno approfondito la conoscenza relativa alle problematiche delle minoranze presenti in Spagna, Francia, Slovenia, Austria e Croazia, oggi è stata a loro presentata la situazione della comunità friulana, slovena e germanofona in regione. Velia Plozner ha sottolineato come la valorizzazione delle forme arcaiche del tedesco sia, nelle zone montane, strettamente correlata con il mantenimento dei servizi di base in loco. Zaira Vidau (Slori) ha posto l´attenzione su come gli enti locali dovrebbero promuovere tra i cittadini l´uso della lingua slovena. William Cisilino (Arlef) ha evidenziato la mancanza di una programmazione linguistica nella nostra regione e ha spiegato come l´ottenimento dei fondi comunitari dipenda anche dalle proprie risorse allocate.  
   
   
SERVIZI IMPIEGO, TOSCANA: ALLARME PER IL FUTURO E IPOTESI AGENZIA  
 
Firenze, 11 giugno 2013 – Preoccupazione per le incertezze che si addensano sul futuro dei servizi per l’impiego, sui quali gravano la spada di Damocle della mancanza di fondi e i rischi legati alla mancata definizione delle competenze per la gestione. Ad esprimerla con forza è stato l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini che ne ha parlato ieri in occasione del convegno al Circolo Andreoni, a Firenze, su “Le priorità per il mondo del lavoro”. “Il problema più urgente è legato alla sorte delle Province dalle quali ad oggi i servizi per l’impiego dipendono per la gestione- ha spiegato l’assessore – competenza che sappiamo verrà meno a partire dal 31 dicembre 2013. Si tratta di una competenza concorrente ma, ad oggi, non c’è nessun atto del governo che permetta di chiarire l’incertezza sul futuro. A questo si aggiunge il problema delle risorse, visto che i servizi per l’impiego sono finanziati in parte con risorse delle province e in parte con risorse del Fse che, da gennaio 2014 non saranno disponibili almeno fino a fine anno, per i ritardi dei programmi a livello Ue”. Per scongiurare il rischio del blocco dei servizi sul territorio, l’assessore Simoncini, anche nella sua veste di coordinatore delle Regioni per il lavoro, ha sollecitato il governo a trovare una soluzione finanziaria attraverso l’anticipo della quota nazionale di co-finanziamento dei fondi europei, definendo in parallelo una soluzione condivisa per individuare lo strumento per la gestione. “La mia idea – afferma l’assessore – è quella di un’agenzia “federale”, con un sistema nazionale che si articola in una agenzia che a livello centrale elabora e propone gli standard delle prestazioni e svolge funzioni di supporto e monitoraggio degli interventi, e con Agenzie regionali che gestiscono operativamente il rapporto con il territorio e con i privati.”. L’agenzia nazionale dovrebbe inglobare le funzioni di Italia Lavoro ed Isfol e avere funzioni di coordinamento, definizione dei livelli minimi delle prestazioni, garantire a livello nazionale monitoraggio e supporto alle agenzie regionali. Alle Agenzie regionali, dovrebbe competere l’organizzazione della rete dei servizi. “Credo che gli elementi di cui tener conto siano essenzialmente quattro – sottolinea Simoncini – un disegno più uniforme a livello nazionale, che non vuol dire nuovo accentramento di competenze che possono essere solo regionali, ma fissare standard e livelli di qualità uguali per tutti. A questo si deve accompagnare il radicamento territoriale del servizio, perchè solo così si può essere incisivi rispetto al fabbisogno formativo, che è diverso per ciascun territorio. Terzo, ma non meno importante, il fattore semplificazione, con l’unificazione delle sedi delle politiche attive e di quelle passive. Quarto, il rapporto fra pubblico e privato, per cui è indispensabile un’integrazione evitando però una logica che lasci al pubblico solo i casi difficili”. Di questi problemi si parlerà nell’incontro che le Regioni avranno mercoledì 12 con il sottosegretario al lavoro Carlo Dell’aringa. Al quale verrà sollecitato anche un atto del governo per rendere disponibili le nuove risorse per la Cig in deroga, stanziate dal decreto approvato nelle settimane scorse. Si tratta di un miliardo di euro che, con l’eccezione dei 288 milioni destinati al Sud, può già essere ripartito fra le Regioni sulla base dei precedenti criteri. Senza questo intervento, di fatto, per la Toscana e per la maggior parte delle Regioni, la cassa in deroga resterà bloccata.  
   
   
SULLA RIAPERTURA DEL CARCERE A PIANOSA REGIONE DISPONIBILE E COLLABORATIVA  
 
Firenze, 11 giugno 2013 – “Sulla riapertura del carcere nell’isola di Pianosa la Regione ha una posizione collaborativa purché l’isola rimanga turisticamente accessibile e si intervenga per ridurre la pressione carceraria sulle altre strutture presenti in Toscana”. Lo ha detto il presidente della Regione, Enrico Rossi, durante il consueto breafing con i giornalisti, rispondendo ad alcune domande in merito all’ipotesi di tornare ad utilizzare lo storico e ormai abbandonato carcere esistente su una delle perle dell’Arcipelago Toscano. “Nella nostra regione – ha detto Rossi – ci sono oggi circa 4.200 detenuti contro una capienza massima delle strutture carcerarie di 3.200. Il 30 per cento di sovraffollamento è francamente eccessivo. Mi piacerebbe molto poter costruire con il governo un rapporto tale in grado di risolvere in modo strutturale il problema del sovraffollamento delle nostre carceri. E se su questo il Governo fa sul serio, anche noi siamo disposti a fare sul serio e non intendo mettere vincoli regionalistici rispetto all’esigenza reale di sfoltire gli altri istituti perché si tratta di una questione nazionale”. Il presidente Rossi ha ricordato poi che tra le altre misure da prendere rispetto al “pianeta carcere” c’è l’esigenza di andare verso la custodia attenuata per una parte dei detenuti e sfruttare le risorse e i servizi presenti sul territorio in funzione del recupero dei giovani carcerati e in particolare dei tossicodipendenti.  
   
   
PIANO CITTADINANZA DI GENERE 2012-2015, 900MILA EURO DALLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 11 giugno 2013 – Il documento di attuazione del Piano regionale per la Cittadinanza di genere 2012-2015, che contiene le iniziative per il 2013 e le risorse per attuarle (quasi 900 mila euro), è stato approvato con delibera dalla giunta regionale nell’ultima seduta. “Le quattro azioni previste dal documento – ha spiegato l’assessore al welfare con delega alle pari opportunità Salvatore Allocca – confermano il percorso avviato dalla Regione con l’approvazione della legge 16 del 2009 sulla cittadinanza di genere che individua, da un lato, interventi legati alla conciliazione vita-lavoro e alla valorizzazione della donna nelle professionalità e nella condizione socio economica e, dall’altro, interventi formativi e di sensibilizzazione nelle scuole volti a favorire l’equa distribuzione delle responsabilità familiari uomo-donna, nonché la diffusione e la conoscenza del principio di parità. Vengono consolidate le esperienze positive finora realizzate – ha concluso Allocca – ed attivati strumenti che, sebbene previsti dalla legge regionale, non era stato possibile attivare in una sua prima applicazione”. La prima azione, che assorbe la maggior parte delle risorse a disposizione (760 mila euro da suddividere equamente tra le Province), contiene le iniziative per la conciliazione vita-lavoro. Il ruolo di promozione e coordinamento nella formazione degli accordi territoriali di genere continueranno a svolgerlo le Province, come previsto dalla legge regionale. Confermati i progetti per la lotta agli stereotipi di genere nelle scuole e per quei servizi che promuovono la condizione socio economica delle donne e la conciliazione vita-lavoro (servizi scolastici integrativi, interventi specifici di politiche family friendly come attivazione o implementazione di asili nido aziendali pubblici e privati, attivazione di formule organizzative facilitanti la conciliazione vita lavoro nelle imprese private come la flessibilità oraria e il telelavoro). La seconda (risorse disponibili quasi 95 mila euro) riguarda il cosiddetto Bando Associazioni, previsto dalla legge regionale per valorizzare il ruolo propositivo e progettuale delle associazioni territoriali attive nel settore. Anche per il 2013 sarà emanato uno specifico bando rivolto alle Associazioni iscritte ai registri regionali del Volontariato o a quelle il cui statuto o atto costitutivo prevede la diffusione e l’attuazione del principio di pari opportunità fra donna e uomo, la promozione e la valorizzazione della condizione femminile e l’aiuto alla tutela in giudizio nel caso di violazione dei diritti. La terza (40 mila euro) prevede la conferma del cofinanziamento del percorso formativo “Busy Ness Women – Madrefiglia”, realizzato in collaborazione con Unioncamere Toscana. Per il 2013 in particolare sarà incrementata di 20 ore l’offerta formativa su ciascuna macroarea e costituita una una Rete sperimentale tra le imprese riconducibili alle Mentor – Mentee non solo delle edizioni in corso, ma anche di quelle precedenti, in grado di far riferimento ad una filiera (es. Filiera turistica) nell’obiettivo di promozione reciproca delle attività. Infine la quarta (risorse da definire), il bilancio di genere, strumento di analisi previsto dalla legge regionale come strumento di monitoraggio e valutazione delle politiche regionali in tema di pari opportunità. Dopo i due bandi del 2012, volti ad incentivare l’approvazione di un bilancio di genere da parte degli Enti locali, anche nel 2013, si intende iniziare un percorso interno per l’adozione del bilancio di genere da parte della Regione.  
   
   
MILANO, BULLISMO: COMUNE E TERZO SETTORE AVVIANO PROGETTI DI INTERVENTO SUL DISAGIO GIOVANILE PREVENZIONE E CONTRASTO PER QUARTIERI PIÙ VIVIBILI  
 
Milano, 11 giugno 2013 - Per prevenire e contrastare i fenomeni di disagio giovanile il Comune di Milano realizza, insieme al Terzo Settore, progetti nei quartieri più soggetti al bullismo, vandalismo, conflittualità sociale e bande. E’ stato pubblicato lunedì 10 giugno, sul sito del Comune, il bando indirizzato a soggetti del Terzo Settore che vogliano co-progettare attività e interventi innovativi e sperimentali dedicati a giovani e adolescenti tra i 13 e i 21 anni. L’investimento è di 790 mila euro, in parte finanziati con i fondi della legge 285/1997 (513 mila euro) per la promozione di diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza, in parte da bilancio del Comune (222 mila euro) e da partner selezionati (51 mila euro). I progetti selezionati avranno durata di 12 mesi, eventualmente prorogabili per altri 12, e partiranno a ottobre 2013. Negli scorsi mesi l’assessorato alla Sicurezza e Coesione sociale aveva chiesto alle nove Zone di decentramento di indicare quartieri, luoghi di aggregazione giovanile spontanea (la “strada”, piazze, aree verdi, scuole, cortili) dove si fossero evidenziate situazioni di disagio e fenomeni di delinquenza sui quali intervenire con azioni educative e sociali che promuovono la partecipazione, l’autonomia, relazioni positive e costruttive dei giovani con i coetanei, la scuola, le famiglie, la comunità. “La presenza dei ragazzi non è omogenea su tutta la città. Diversi sono i problemi e diversi saranno gli interventi che devono far emergere quanto di positivo il territorio sta già esprimendo. Si tratta di realizzare progetti specifici e flessibili che vanno continuamente rivisti sulla base dei risultati. Intervenire dove i giovani si incontrano spontaneamente, individuare nuovi luoghi di aggregazione, avviare attività nelle quali i ragazzi si identificano con l’obiettivo di rendere i quartieri vivibili e sicuri e sviluppare la convivenza civile. Per questo sarà fondamentale la connessine con il territorio nel suo complesso ” dichiara Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione sociale. Le Zone hanno risposto con diverse indicazioni: l’invecchiamento della popolazione e la convivenza con le giovani famiglie straniere in arrivo a Sant’ambrogio 1 e 2 al quartiere Barona; le baby gang di Quarto Oggiaro/vialba che occupano cantine e spazi comuni nei caseggiati di largo Boccioni sulle quali un piccolo intervento dello scorso anno aveva già portato qualche risultato e che adesso potrà essere sviluppato; i problemi che riguardano i giovani frequentatori della movida del quartiere Ticinese; l’integrazione e la convivenza al Gratosoglio fra i giovani che si riuniscono intorno alle scuole.  
   
   
SOSTEGNO VITTIME DI REATO, TOSCANA: TEMATICA TRASCURATA A LIVELLO POLITICO E ISTITUZIONALE  
 
Firenze, 11 giugno 2013 – Assistenza e aiuto alle vittime di reato, sia di tipo psicologico che materiale, e possibilità di creazione di una rete istituzionale. Questi gli argomenti al centro del seminario che si è tenuto ieri pomeriggio a Palazzo Granducale a Livorno, sede della Provincia, durante il quale è stato presentato il progetto Vis network (Victim Supporting Project: a network to support and aid crime victims). Per la Regione è intervenuto l’assessore al welfare e alle politiche per la sicurezza dei cittadini e cultura della legalità, Salvatore Allocca. “Troppo spesso si scambia l’accanimento punitivo nei confronti di chi ha commesso il reato come elemento di sostegno nei confronti della vittima. Ma questo è fuorviante perchè si finisce da un lato per tradire il dettato costituzionale che parla di rieducazione per chi viene condannato per reati e, dall’altro, perchè così facendo si lasciano le vittime stesse prive nella necessaria assistenza, sia materiale che psicologica. La Regione, che già è attiva in materia con due progetti specifici (vedi sotto, ndr), ha deciso di aderire al progetto perchè si tratta di una tematica che non trova grande spazio a livello istituzionale e politico. Ci è sembrata una buona occasione – ha concluso – per avviare una riflessione e un approfondimento in collaborazione con altri attori territoriali per stabilire fin da subito un contatto con le reti in fase di formazione e studiare eventuali forme di coordinamento e sostegno regionale”. Il progetto prevede anzitutto la creazione di una rete locale, successivamente la formazione congiunta degli operatori delle istituzioni coinvolte nel processo di trattamento della vittima, quindi la stipula di protocolli d’intesa per la definizione di misure condivise per le attività di tutela e supporto e la stesura di procedure concordate per i centri di supporto. La Regione Toscana non ha mai intrapreso azioni complessive di tutela delle vittime, pur dedicando un articolo, il numero 4, alla loro assistenza e aiuto nella legge regionale 38 del 2001 (“Interventi regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza della comunità toscana”). Tuttavia ha realizzato due interventi specifici. Il primo con la legge regionale 55 del 2006 (“Interventi in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata”) che prevede benefici in favore di vittime o superstiti (rimborso di alcuni tributi regionali, agevolazioni per l’uso del trasporto pubblico, borse di studio, contributo per l’acquisto della prima casa e contributo per i canoni di locazione). Dal 2008 al 2012 la Regione ha impegnato oltre mezzo milione di euro per rispondere a 244 richieste di contributo. Il secondo con Contratto, “Contro la Tratta in Toscana”, avviato dal 2011 a sostegno delle vittime di reato e di sfruttamento. Destinatari: vittime di sfruttamento lavorativo, minori e donne sfruttati nella prostituzione di strada e/o al chiuso, persone immigrate, vittime di forme di violenza e grave sfruttamento in ambiti quali l’accattonaggio e le attività illegali forzate. Sono previste azioni regionali (formazione, sistema informativo regionale, comunicazione e sensibilizzazione, segreteria tecnica regionale, numero verde regionale) e territoriali (unità mobili territoriali, sportelli di ascolto, strutture di accoglienza). Nel 2012 registrati più di 6mila contatti presso le Unità Mobili Territoriali, 69 i casi gestiti dal numero verde regionale, 304 le persone accompagnate presso servizi socio-sanitari, 301 i colloqui effettuati presso gli sportelli drop-in, 197 i percorsi di emergenza, prima assistenza e accoglienza attivati e 48 quelli di inclusione lavorativa.  
   
   
IL "FAMILY IN TRENTINO" A 10 ASSOCIAZIONI SPORTIVE  
 
Trento, 11 giugno 2013 - Sono le prime dieci associazioni, in provincia, a ricevere la certificazione "Family in Trentino". Si tratta della Polisportiva Oltrefersina - Madrano - Pergine Valsugana, degli Amici Nuoto Riva, dell´Arcobaleno Basket di Trento, della Ginnastica acrobatica Valle del Noce di Mezzana, dell´associazione Orienteering Crea Rossa di Roncegno Terme, dell´associazione Cavalieri della Valsugana di Roncegno Terme, dell´associazione Vela Lago di Ledro di Pieve di Ledro, della 2001 slr Ssd che gestisce la piscina di Rovereto, dell´associazione Mountain & Bike Val di Sole di Commezzadura e della Rari Nantes di Trento. Stamane, al Palazzo dell´Istruzione in via Gilli a Trento, la consegna del riconoscimento da parte dell´assessore provinciale all´istruzione e sport Marta Dalmaso, previa sottoscrizione di un impegno formale a proseguire sulla strada intrapresa. Fra i presenti, accanto ai presidenti delle associazioni coinvolte, vi erano Luciano Malfer dirigente dell´Agenzia per la famiglia, Giorgio Torgler presidente del Coni e Walter Mosna del Forum Associazioni Familiari del Trentino. L´assessore provinciale Dalmaso, nel salutare e ringraziare le associazioni coinvolte, ha messo in luce la valenza di questo percorso sotto il profilo della crescita, della socialità, della salute e della qualità della vita: "I nostri obiettivi sono quelli di lavorare, nel campo dello sport, per sviluppare una competizione sana, che insegni anche a perdere e che trasmetta i valori significativi che ritroviamo in questa certificazione. Sono competenze importanti per affrontare ogni situazione della vita. Vogliamo guardare i nostri ragazzi a tutto tondo, intrecciando le politiche familiari con le discipline sportive, stabilendo un patto fra le famiglie e le società sportive". Tutto questo, ha spiegato l´assessore Marta Dalmaso, avviene grazie al marchio Family in Trentino, assegnato alle società sportive che dimostrano determinate attenzioni verso le famiglie: "Si tratta di piccole cose ma concrete, segnali importanti che ci aiutano a costruire un tessuto forte. In questi tempi dove lo smarrimento è tanto, a volte si fa fatica a cogliere segnali di speranza, ma si possono costruire alleanze educative importanti come queste, che permettano ai nostri figli di sentirsi inseriti in un contesto che, globalmente, ha un´attenzione particolare nei loro confronti". Per il presidente Torgler "le società sportive devono cominciare a rendersi conto che lo sport è anche una responsabilità sociale, il nostro compito è quello di farle maturare sul territorio"; attraverso questo strumento si contribuisce a costruire "una cultura dello sport come cultura di vita, che poi accompagnerà i ragazzi e le ragazze fino all´età adulta". Giorgio Torgler ha quindi ricordato che il Trentino per giovani e sport è fra "le province più virtuose, ma abbiamo un elevato tasso di abbandono", ed è su questo che bisogna lavorare, anche attraverso il marchio Family. Infine Walter Mosna ha assicurato il sostegno del Forum per "far capire alle famiglie che lo sport, con questi valori, è un aiuto". L´assegnazione del marchio è stata concessa alle società e alle associazioni sportive previa sottoscrizione di un impegno a proseguire, come ha ricordato il dirigente Luciano Malfer: "Le associazioni sportive amiche della famiglia sono quelle che improntano la loro attività sul ruolo educativo che la pratica sportiva può avere, come peraltro richiesto dalla legge 1/2011 sul benessere familiare e come previsto nel disegno di legge sulla pratica sportiva che la Giunta provinciale sta elaborando". Le associazioni sportive sono state accompagnate nel loro iter di assegnazione da un gruppo tecnico, composto da Paolo Crepaz del Coni, da Monica Morandini del Coni - Sportello dello Sportivo e da Walter Mosna del Forum della Associazioni Familiari del Trentino. Il marchio è stato concesso per la durata di tre anni; annualmente l´Agenzia per la famiglia, in collaborazione con il Coni e il Forum, effettuerà delle visite per riscontrare il mantenimento dei requisiti previsti dal Disciplinare rivolto alle associazioni sportive. Le associazioni certificate possono beneficiare della maggiorazione del 10% del contributo provinciale.