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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Giugno 2013 |
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PARLAMENTO EUROPEO: FRA I TEMI DELLA PLENARIA DEL 10-13 GIUGNO 2013 : ASILO, REGIME DI AIUTI, PANDEMIE E TURCHIA |
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Strasburgo, 11 giugno 2013 –ò
Ultimo passo verso un regime comune europeo in materia di asilo -
I deputati adotteranno la
loro decisione finale sull’architettura del sistema comune di asilo europeo con
la votazione di mercoledì. Il nuovo sistema stabilirà le modalità e i termini
comuni per la gestione delle richieste, creerà regole sui diritti di base per i
richiedenti asilo e bloccherà i trasferimenti dei richiedenti verso Stati
membri che non siano in grado di farvi fronte. Nel 2012, 330.000 richiedenti
asilo sono stati registrati nei paesi dell´Ue.
Riforma di Schengen: raid
all´alba per fermare i controlli di frontiera illegali -
Gli ispettori che
garantiscono il rispetto di Schengen sarebbero abilitati a effettuare visite
senza preavviso per evitare controlli di frontiera illegali da parte delle autorità
nazionali alle frontiere interne, come parte di un pacchetto di riforme che
saranno votate mercoledì. La libera circolazione è il risultato più positivo di
50 anni di integrazione europea, secondo il 62% degli intervistati in una
recente indagine dell´Eurobarometro.
Il Parlamento stabilisce il
prossimo regime per gli aiuti europei agli indigenti -
Il Parlamento voterà
mercoledì il bilancio e le regole di partecipazione del Fondo di aiuti europei
agli indigenti. I deputati delle commissioni affari sociali, bilancio e
agricoltura hanno chiesto di mantenere il fondo al livello attuale di 3,5
miliardi di euro per acquistare cibo e vestiti per coprire le esigenze di base
dei cittadini più poveri d´Europa nel corso degli anni 2014-2020.
Petrolio, gas e minerali: le
compagnie saranno costrette a rivelare i pagamenti in favore dei governi -
Le grandi compagnie
petrolifere, di gas, minerarie e forestali potrebbero essere obbligate a
rivelare i dettagli dei loro pagamenti in favore dei governi per ogni progetto
di estrazione, se il Parlamento approverà mercoledì un disegno di legge già
informalmente concordato con il Consiglio.
Epidemie: l´Ue intende
rafforzare il suo sistema di allarme rapido e di reazione -
La capacità dell´Ue di far
fronte alle minacce sanitarie transfrontaliere, come il coronavirus, l´epidemia
di E coli del 2011 o l´epidemia d´influenza H1n1 del 2009, sarà rafforzata da
un disegno di legge discusso e votato martedì. La normativa, già concordata con
il Consiglio, prevede un sistema di allarme rapido su scala europea e una norma
per facilitare la cooperazione fra Stati membri per comprare i vaccini.
Voto sull´utilizzo dei dati
personali dei passeggeri aerei per contrastare il terrorismo -
Una proposta della
Commissione volta a consentire l´uso dei dati personali dei passeggeri aerei
dell´Ue, quali indirizzi e dati delle carte di credito, per indagare reati
gravi e reati terroristici, sarà messa ai voti mercoledì. La commissione per le
libertà civili ha respinto il testo proposto con 30 contrari e 25 favorevoli.
Nuove regole per gli
alimenti per bambini, diete speciali e cibo ipocalorico -
Il disegno di legge che sarà
votato martedì definisce meglio le norme relative all´etichettatura e al
contenuto di latte per bambini e alimenti destinati a fini medici speciali, al
fine di tutelare i consumatori e aiutarli a distinguere più chiaramente tra
alimenti di consumo corrente e alimenti per gruppi specifici. Il progetto,
frutto di un accordo informale fra Parlamento e Consiglio, copre anche alcune
diete ipocaloriche.
Ripartizione dei seggi per
Stato membro dopo le elezioni del 2014 Dibattito pre-Vertice sulle
raccomandazioni specifiche agli Stati membri per le riforme
I deputati discuteranno
mercoledì le raccomandazioni specifiche per paese su riforme di bilancio e
strutturali con il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso e
con la Presidenza irlandese del Consiglio. Nella risoluzione che sarà votata a
mezzogiorno, Il Parlamento inviterà i Capi di Stato e di governo che si
riuniranno per il vertice del 27-28 giugno a Bruxelles a incrementare gli
investimenti per stimolare la crescita e creare posti di lavoro.
Presidente della Slovenia
Borut Pahor in Plenaria -
Il Presidente sloveno, Borut
Pahor, terrà un discorso formale al Parlamento europeo martedì a mezzogiorno.
E´ probabile che il Presidente si concentri sull´attuale situazione in Slovenia
e sull´adesione della vicina Croazia che diventerà il 28° paese membro dell´Ue
dal 1° luglio.
Il Presidente portoghese
Aníbal Cavaco Silva in Plenaria -
Il Presidente del Portogallo
Aníbal Cavaco Silva si rivolgerà all’Aula in seduta solenne mercoledì a
mezzogiorno. E’ probabile che il suo discorso si incentrerà sull´esperienza del
Portogallo con il suo programma di salvataggio e sulle relazioni con l´Ue.
Voto sul nuovo Commissario
croato per la tutela dei consumatori -
Mercoledì, il Parlamento si
pronuncerà sulla nomina del croato Neven Mimica a commissario europeo designato
per la tutela dei consumatori, in seguito all´audizione tenuta dalla
commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori,
congiuntamente alla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la
sicurezza alimentare.
Dibattito sulle proteste in
Turchia -
La repressione violenta
delle proteste anti-governative in Turchia e le restrizioni in materia di
diritti e libertà fondamentali, tra cui la libertà di parola e la libertà dei
media, saranno discusse durante un dibattito tra parlamentari europei e l´Alto
rappresentante per la politica estera dell´Ue Catherine Ashton, mercoledì. Il
malcontento si è diffuso dopo l´uso della forza da parte della polizia per
contrastare una protesta volta a salvare il Gezi Park di Istanbul.
In votazione le prime
proposte per rinforzare la lotta contro il crimine organizzato nell´Ue -
Il Parlamento discuterà e
voterà un pacchetto di proposte finalizzate a rafforzare la lotta contro il
crimine organizzato a livello nazionale, comunitario e internazionale. La
creazione dell´ufficio del Procuratore europeo per garantire la tutela degli
interessi finanziari comunitari e l´introduzione di una definizione comune
europea dei reati di stampo mafioso sono alcune delle misure che saranno
dibattute lunedì e votate il giorno seguente.
I deputati chiedono a
Consiglio e Commissione di andare avanti con la riforma del settore finanziario
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I deputati criticheranno
duramente la Commissione e gli Stati membri per non aver portato a compimento
la fondamentale legislazione sulla riforma del settore finanziario, in una
risoluzione che sarà votata giovedì. Il testo inoltre elenca i progetti di
legge su cui il Consiglio perde tempo, fra cui le regole per proteggere i
depositi bancari, bloccate da oltre un anno. Mercoledì, ci saranno anche alcune
interrogazioni orali su questioni correlate al Consiglio e alla Commissione.
Migliorare la protezione dei
lavoratori contro i campi elettromagnetici -
Il Parlamento voterà martedì
nuove norme Ue per migliorare la sicurezza dei lavoratori più esposti ai campi
elettromagnetici. Il testo, già informalmente concordato con il Consiglio, incorpora
i nuovi valori limite internazionali, ma consente eccezioni settoriali, come ad
esempio per l´esercito o in caso di risonanza magnetica medica. I datori di
lavoro saranno obbligati a valutare e ridurre i rischi.
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POLITICA ECONOMICA E MONETARIA: OGGI UDIENZA NELLA CAUSA C-270/12, REGNO UNITO /CONSIGLIO E PARLAMENTO UE |
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Bruxelles, 11 giugno 2013 - Si svolge oggi dinanzi alla Corte di giustizia
Ue in Lussemburgo la causa C-270/12, Regno Unito /Consiglio e Parlamento Ue (in
tema di politica economica e monetaria).
Il Regno Unito ha impugnato
dinanzi alla Corte il regolamento (Ue)
n. 236/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2012, relativo
alle vendite allo scoperto e a taluni aspetti dei contratti derivati aventi ad
oggetto la copertura del rischio di inadempimento dell´emittente (credit
default swap) ed in particolare il suo
articolo 28.
Fa valere che l´articolo 28
("Poteri di intervento dell´Aesfem in circostanze eccezionali"),
richiede all´Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati
("Aesfem" o "Esma") di vietare o imporre determinate
condizioni alla realizzazione, da parte di persone fisiche o giuridiche, di una
vendita allo scoperto (o di un´operazione simile), o di imporre a tali persone
di notificare o di comunicare al pubblico tali posizioni. L´esma può
infatti intervenire in caso di minaccia
all´ordinato funzionamento e all´integrità dei mercati finanziari o alla
stabilità del sistema finanziario dell´Union, qualora sussistano implicazioni
transfrontaliere e nessuna autorità competente abbia adottato misure per
affrontare la minaccia ovvero abbia adottato misure non adeguate a far fronte
alla minaccia in questione.
Le misure Esma prevalgono su
qualsiasi misura precedentemente adottata da un´autorità competente sono valide
per un periodo fino a tre mesi, ma l´Aesfem può prorogarle a tempo
indeterminato.
Il Regno Unito sostiene che
questa norma è illegittima in quanto :
1) in contrasto con alla giurisprudenza della Corte di giustizia
(nella causa 9/56 Meroni / Alta Autorità):
· i presupposti che consentono all´Esma
di agire implicano un ampio margine discrezionale;
· viene data all´Esma un´ampia gamma di
scelte con rilevanti implicazioni di politica economica
· i fattori di cui l´Esma deve tener
conto includono test molto soggettivi;
· l´Esma ha il potere di prorogare le
proprie misure senza limiti di durata;
2) in contrasto con la giurisprudenza della
Corte (nella causa 98/80, Giuseppe Romano / Institut national d´assurance
maladie-invalidité), in quanto mira a conferire all´Esma il potere di imporre
misure di portata generale con forza di legge;
3) il Consiglio non ha, in base ai Trattati,
l´autorità di delegare il potere di adottare atti non legislativi di portata
generale ad una semplice agenzia;
4) il Trattato non può attribuire
all´Esma il potere di adottare misure individuali dirette a persone fisiche o
giuridiche.
Nella causa sono intervenuti
Francia, Spagna, Italia .
In seguito alla crisi
economica del 2008, il Consiglio Ue ha configurato un Sistema europeo di
vigilanza finanziaria (Sevif) ed istituito(con regolamento 1095/2010 l´Autorità
europea degli strumenti finanziari e dei mercati (European Security and Market
Authority, Esma), con sede a Parigi.
L´esma opera per la sorveglianza del mercato dei valori
mobiliari e mira a salvaguardare la stabilità del sistema finanziario Ue
attraverso l´integrità e la trasparenza dei mercati mobiliari. Ha per finalità
la tutela degli investitori.
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UE: LA CRISI DEL CREDITO E DEL RISPARMIO CONTRAZIONE: COME ROMPERE IL CIRCOLO VIZIOSO DI RECUPERO RILANCIARE? |
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Bruxelles, 11 giugno 2013 - Offerta
di credito al ribasso portano a bassi livelli di consumo, che a loro volta
causano l´economia a stagnare. Questo è il problema fondamentale della crisi
economica. L´unione europea deve reagire e invertire la tendenza, ma una
domanda rimane: come?
Il 6 giugno 2013, il gruppo
Attività diverse del Comitato economico e sociale europeo ha tenuto una
conferenza per suggerire possibili vie
d´uscita della corrente di circolo vizioso che impedisce l´avvio di imprese,
all´esercizio e alla crescita, e ai consumatori di risparmiare denaro in modo
sicuro e produttivo.
Ascoltando la vasta gamma di
parti interessate, le Pmi, i consumatori, le famiglie, le istituzioni
finanziarie alternative, professioni liberali, cooperative e organizzazioni per
la tutela dell´interesse comune, il Comitato sottolinea che chiamano per le
stesse cose: più trasparenza, più assistenza da settoriale organizzazioni con
fare le scelte giuste di investimento, più istruzione, nuove modalità di
interazione con le istituzioni finanziarie quando chiedono prestiti, nuovi modi
di accedere al credito e garanzie, nuovi modi di investire denaro, mentre allo
stesso tempo aiutare la società a crescere e preservare l´ambiente .
Luca Jahier , presidente del
gruppo Attività diverse, sottolinea che "tutti questi attori dovrebbero
essere alleati su una piattaforma comune, come in ultima analisi, hanno un
interesse comune in un sistema di credito più giusta e più sicura, adeguata
alle principali priorità dei cittadini, delle famiglie e diverse forme di
impresa, come liberi professionisti, le Pmi e le cooperative, e in contatto con
la vita quotidiana e l´economia reale ".
Le parti interessate hanno
presentato una serie di buone pratiche che vanno dall´accesso al credito per
ripristinare la fiducia dei mercati e delle istituzioni finanziarie:. Fondi di
mutua garanzia, incentivi fiscali, finanziamento pubblico, project bond, personalizzazione
di valutazione del merito creditizio, l´educazione finanziaria e fondi di
investimento sostenibili Questi e tanti altre pratiche migliori esistenti
sviluppati a livello europeo, nazionale e locale dovrebbero essere messi
insieme, capitalizzate e massimizzati.
Fiducia, la stabilità, la
sicurezza, la redditività e la competitività, accompagnato da regolamenti già
messe in atto a livello europeo e le misure alternative esaminate oggi, sono
gli elementi essenziali necessari per il recupero rilanciare. Una forte
alleanza di famiglie, imprese, consumatori e diversi tipi di imprenditori può
contribuire a rompere il circolo vizioso.
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UE-TURCHIA LEGATI INSIEME |
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Istanbul, Turchia7 Giugno
2013 – Di seguito l’intervento del 7 giugno di Štefan Füle Commissario europeo
per l´allargamento e la politica di vicinato, alla conferenza del Ministero per
gli Affari europei´´ Ripensare Sfide globali: costruzione di un futuro comune
per la Turchia e l´Unione europea´´: “
Primo Ministro, Ministri,
Signore e Signori,
Prima di parlare del nostro
futuro comune, che è il tema di questa conferenza, non possiamo ignorare il
presente. E ´difficile non parlare di eventi che hanno avuto luogo dopo più di
una settimana a poche centinaia di metri dal punto in cui si conviene oggi.
Il dovere di tutti noi,
membri dell´Unione europea, per quanto i paesi che desiderano diventarlo, è
quello di aspirare ai più alti standard e le pratiche democratiche possibili.
Questi includono la libertà di esprimere la propria opinione, la libertà di
riunirsi pacificamente e la libertà dei mezzi di comunicazione per conto di
quanto sta accadendo, come sta accadendo.
Le migliori pratiche
includono attenzione alle esigenze e alle aspettative della società, tra cui
quella dei gruppi che non si sentono rappresentati dalla maggioranza
parlamentare. Manifestazioni pacifiche costituiscano un modo legittimo per
questi gruppi di esprimere le proprie opinioni in una società democratica.
L´uso eccessivo della forza da parte della polizia nei confronti di queste
manifestazioni non ha posto in una democrazia.
Sono felice che anche il
governo ha ammesso che. Ciò che è importante ora, non è solo per lanciare
un´indagine rapida e trasparente, ma anche per portare i responsabili a rendere
conto.
La democrazia è una
disciplina impegnativa - non solo durante le campagne elettorali, ma ogni
giorno. Richiede dibattiti, consultazioni e compromessi. Fin dall´inizio del
mio mandato, ho ammirato l´apertura e la passione dei dibattiti in Turchia.
Auspico di cuore questo da preservare, ma anche tradotto in processo
decisionale armoniosa ed efficace. Energizzante il processo di adesione all´Ue
e rafforzare la democrazia nel rispetto dei diritti e delle libertà sono due
facce della stessa medaglia. E questo mi porta ora verso l´altro lato della
medaglia:
Sei mesi fa, gli Stati
membri dell´Unione europea hanno dichiarato che è nell´interesse di entrambe le
parti che i negoziati di adesione riacquistare slancio presto.
E un paio di settimane fa,
il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha fatto visita punto
di riferimento per la Turchia, che conferma l´importanza cruciale della Turchia
per l´Unione europea, - come disse nel suo discorso ad Ankara: "per
costruire nuovi e più forti ponti tra l´Europa e la Turchia ".
Credo che abbiamo ora tutte
le carte in mano a tradurre queste belle parole in fatti.
Quindi, mi permetta di
condividere con voi come mi immagino le cose pochi anni da oggi:
• Un´unione europea più
profonda, più livelli e più allargamento amichevole.
• Una Unione europea, più
forte e più democratica, trasformando ed evolvendo, raggiungendo a quei vicini
di casa che vogliono anche per ancorarsi alla sua democrazia, la prosperità e
la stabilità.
• Mi immagino la Turchia
come paese democratico e prospero che è riuscita a realizzare una pacifica
convivenza tra stili di vita, credenze e culture, basato sul rispetto reciproco
e sulla base di un dialogo permanente tra tutti i segmenti della società,
indipendentemente delle questioni in gioco o la maggioranza politica del
momento.
• relazioni della Turchia
con l´Europa ancora più vicini di adesso, con un ampio processo di adesione
inclusivo basato sulla consegna e guidato dalle aspirazioni della società
civile e contribuire a costruire la fiducia del pubblico.
• I cittadini della Turchia
un viaggio in Europa senza visto.
• (immagino) Beni e servizi
circolano senza ostacoli da Van a Helsinki e da Istanbul a Lisbona.
• Caspio e gas dell´Asia
centrale - e chissà, forse anche orientale del gas del Mediterraneo - in
esecuzione attraverso nuovi gasdotti di marca in tutta la Turchia e nell´Unione
europea.
• trattative (immagino)
adesione ovviamente in uno stato così avanzato, con molti più capitoli aperti e
chiusi, con l´Unione europea come un punto di riferimento per le riforme
• La questione di Cipro
risolto con una soluzione globale ri-unire due comunità di pari.
Vedo alcune facce scettiche
così lasciato andare un po ´indietro nel tempo. Un anno e mezzo fa, i
commentatori e osservatori in Turchia e in Europa avevano dichiarato
all´unanimità le relazioni Ue-turchia europea moribonda.
Ministro Egemen Bağιş e ho
pensato in anticipo e abbiamo immaginato un programma concreto per la Turchia
per aiutare a mettere il processo di ritorno di adesione in pista.
Quindi, in concreto, che
cosa abbiamo fatto?
Ci siamo confrontati con la
stagnazione nei negoziati di adesione. Così abbiamo lavorato duramente per
continuare l´allineamento della Turchia con gli standard dell´Unione europea e
le politiche. Dal lato turco, abbiamo spinto lontano "noi deservism"
- l´idea che il progresso è stato meritato e non ha guadagnato - e da parte
dell´Unione europea: abbiamo spinto via i dubbi circa il ruolo dei negoziati di
adesione ..
Già in autunno sono stato in
grado di informare Egemen che una serie di condizioni e requisiti importanti
sono state soddisfatte in diversi capitoli che vengono attualmente bloccati,
compreso il capitolo relativo al sistema giudiziario e ai diritti fondamentali
(capitolo 23).
Abbiamo capito che avanza
sulle nostre preoccupazioni e le richieste in materia di visti, mobilità e
migrazione comuni sarebbe un impulso importante per le nostre relazioni. Da
allora, la Commissione ha elaborato un ambizioso tabella di marcia visto che
dovrebbe spianare la strada verso la liberalizzazione dei visti e l´attuazione
dell´accordo di riammissione
Abbiamo osservato come
benefico miglioramento della cooperazione in materia di energia sarebbe per
entrambe le parti. Così abbiamo anche istituito un ordine del giorno di energia
maggiore e di dialogo per coordinare la nostra cooperazione. Il mio collega
Günther Öttinger e il ministro turco Taner Yildiz rimangono concentrati su
questo ordine del giorno.
Abbiamo capito che un approccio
comune in materia di politica estera renderebbe entrambi i lati più forte. Così
abbiamo deciso di migliorare il dialogo strategico e di cooperazione tra
l´Unione europea e la Turchia. Non c´è una sola settimana, quando il ministro
Davutoğlu e Alto rappresentante Cathy Ashton non sono al telefono insieme. Ciò
è particolarmente rilevante alla luce della crisi in Siria, dove insieme
cerchiamo di promuovere una soluzione politica per porre fine allo spargimento
di sangue.
In questo contesto, essere
certi della grande ammirazione e gratitudine dell´Unione europea per la
generosità del popolo turco, per la gestione altamente professionale della
Turchia di migliaia e migliaia di profughi siriani riparati sul territorio.
Sono contento che siamo in grado di fornire 27 milioni di euro di sostegno in
Turchia per aiutare questi rifugiati. Proprio ieri la Commissione europea ha
annunciato un extra di € 400.000.000 per sostenere il popolo siriano e dei suoi
vicini di casa.
Il vostro ruolo nella
ricerca della soluzione politica alla crisi è la chiave - e così deve essere la
nostra sempre più stretta collaborazione per il futuro della Siria e l´intera
regione.
Abbiamo notato che l´unione
doganale, anche se il nostro più grande successo fino ad ora, ha portato anche
a frustrazioni su entrambi i lati. Così abbiamo deciso di rivederlo e di
esplorare come migliorare ulteriormente a vantaggio di entrambe le parti.
E anche se non abbiamo
aperto i capitoli, questo non significa che non stava accadendo nulla. Al
contrario, l´Unione europea impegnata 4,9 miliardi per la Turchia di euro per
il periodo 2007-2013. Attraverso questo sostegno abbiamo spostato la Turchia
più vicina agli standard e alle politiche dell´Ue.
Signore e Signori,
In altre parole, l´ordine
del giorno positivo ha consegnato! E ´stato pensato per formare un ponte per il
processo di adesione. Dispone di - e oggi, chi oserebbe dichiarare le
trattative morto?
Noi siamo in grado di aprire
il capitolo dei negoziati sulla politica regionale. Ciò significherebbe un
passo importante nella preparazione della Turchia per la politica dell´Unione
europea di solidarietà tra regioni ricche e regioni più povere.
Per quanto riguarda le
riforme politiche, la Turchia ha superato pacchetti di riforme giudiziarie che
sono tappe fondamentali per la strada al pieno rispetto dei diritti
fondamentali. Vorrei cogliere questa occasione per rendere omaggio al lavoro di
ministro Ergin. Il 4 ° pacchetto di riforma del sistema giudiziario, in
particolare, rappresenta un significativo passo in avanti. Ma è l´attuazione
che conta. E come i recenti avvenimenti hanno dimostrato - più deve essere
fatto per rispettare pienamente i criteri politici di Copenaghen.
In breve, abbiamo fatto
buoni progressi rispetto all´anno scorso. Ma ora abbiamo bisogno di entrare in
una nuova dimensione e di creare un vero e proprio slancio sostenibile che
porterà il processo ulteriormente nel corso dei prossimi anni. Il mese scorso a
Bruxelles, il ministro Davutoğlu, quando si citano il capitolo sulla politica regionale,
ha aggiunto che un singolo fiore non significa che è arrivata la primavera. E
sono d´accordo che abbiamo bisogno di un giardino rigoglioso di dichiarare il
successo. Ora abbiamo piantato i semi. Quindi ulteriore acqua andiamo e
fertilizzare loro.
Più concretamente, dobbiamo
lavorare sulle seguenti priorità:
Propongo di proseguire il
dialogo che ha portato alle recenti riforme politiche, nello spirito
costruttivo di ordine del giorno positivo. Ciò include il lavoro su come far
rispettare i diritti fondamentali, in pratica, e fare in modo che le
limitazioni a tali diritti sono rigorosamente incorniciata, specifico e
proporzionato. Si può essere certi del nostro sostegno a questo sforzo, che può
tradursi in un pacchetto di riforme quinte - per completare il progresso
raggiunto. E io continuerò a fare tutti gli sforzi possibili per l´avvio di
negoziati su due capitoli chiave del processo di adesione, vale a dire i
capitoli 23-giudiziario e diritti fondamentali, e di 24 la giustizia, libertà e
sicurezza.
Nella zona di del visto e di
riammissione, facciamo solo avviare il dialogo sui visti in parallelo con la
firma dell´accordo di riammissione! Esso ci consentirà di procedere senza
intoppi verso l´obiettivo finale, ossia la possibilità di visto per i cittadini
turchi a tutti i 26 Paesi dell´area Schengen.
Per quanto riguarda i
negoziati di adesione, abbiamo bisogno di costruire su dei notevoli progressi
realizzati con l´adozione della nuova legge sulle organizzazioni sindacali.
Tuttavia, è necessario un ulteriore passo se vogliamo aprire il capitolo per
l´occupazione e delle politiche sociali nel corso del prossimo semestre. Noi
continueremo a lavorare su questo con Egemen Bağιş, ministro Celik e le parti
sociali turchi ed europei.
Ma questo non è ancora
abbastanza: vogliamo che i negoziati di adesione per spostarsi in t ingranaggi
op. Capisco la frustrazione dei miei amici turchi in materia di capitoli che
sono stati unilateralmente bloccati. E sto lavorando duramente per superare
questi blocchi, quali che siano le loro cause. Inoltre, l´attuazione piena e
non discriminatoria, il protocollo aggiuntivo dovrebbe dare una spinta al
processo di adesione: alcuni capitoli potrebbero essere aperti e alcuni anche
chiusi in fretta.
Un´altra importante priorità
davanti a noi interessa nostre economie, e lavoreremo con successo insieme per
assicurarsi che la storia di successo della nostra unione doganale, che ha
portato grandi benefici a entrambi, è perseguito e sviluppato. Ha integrato
l´economia turca nei mercati europei, nonché i mercati globali.
La Commissione è anche disposta
a rispondere alle preoccupazioni legittime della Turchia per quanto riguarda il
previsto transatlantico Commercio e Investment Partnership con gli Stati Uniti.
Accogliamo con favore la decisione di creare un gruppo di lavoro bilaterale tra
la Turchia e gli Stati Uniti per esplorare le possibilità in questo settore
Saremo includere la Turchia nel nostro studio di sostenibilità commerciale e di
tenerlo informato sui progressi nel corso dei negoziati.
Signore e signori,
Vorrei concludere con un
appello. Sono fermamente convinto che abbiamo una opportunità storica per
risolvere la questione di Cipro, una volta per tutte. Il neo-eletto Presidente
della Repubblica di Cipro è veramente impegnata a raggiungere una soluzione
globale. A causa della grave crisi economica il Paese sta attraversando, e dopo
anni e anni di blocco, è necessario un po ´di ulteriore pazienza - a pochi mesi
veramente prima della ripresa dei colloqui delle Nazioni Unite è un
investimento degno. Facciamo tutti danno questa prospettiva una seria
possibilità di successo.
Il primo ministro,
Gli innumerevoli sforzi che
avete stata la visualizzazione di porre fine alla violenza terroristica, che
era un veleno per il vostro paese, per portare la pace e la prosperità per il
sud-est della Turchia e di affrontare la questione curda, stanno iniziando a
dare i suoi frutti. Questo dimostra le virtù della pazienza, dialogo e
coinvolgimento. Queste stesse virtù devono prevalere nei confronti degli
sviluppi qui a Istanbul e altrove in Turchia.
Quando mi si è ricevuto ad
Ankara lo scorso anno, è invitato l´Unione europea "non rinunciare ai suoi
valori". Queste erano le parole di saggezza. Ho risposto di si invita a
"non rinunciare all´adesione all´Ue". In realtà, i valori dell´Unione
europea, l´adesione all´Unione europea - tutto è collegato.
Ed eccomi qui, di fronte a
te, e oggi mi ha lasciato - ripetendo le sue parole - richiesta alla Turchia
"non rinunciare ai suoi valori" di libertà e dei diritti
fondamentali. E lasciate che vi assicuro che noi, da parte nostra, non abbiamo
nessuna intenzione di "mollare sull´adesione della Turchia all´Ue."
Noi siamo legati insieme -
attraverso l´apertura di un nuovo capitolo e di progresso nei negoziati di
adesione - per creare nuove, slancio sostenibile. Siamo legati ad evitare tutto
ciò che rischia di minare questo.
Siamo legati per avere
successo insieme.
Teşekkür ederiz!
La ringrazio molto per la
vostra attenzione.”
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L´ECONOMIA SOSTENIBILE AL CENTRO DEL DIBATTITO TRA I CITTADINI E LA COMMISSIONE EUROPEA, PARLARE DI ECONOMIA SOSTENIBILE IN TEMPI DI CRISI NON È UN LUSSO MA UNA NECESSITÀ PERCHÉ IL CAMBIAMENTO CLIMATICO NON È IL FUTURO MA LA REALTÀ DEL PRESENTE. |
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Milano, 11 giugno 2013 - Il
7 giugno la Commissaria europea responsabile per l´azione climatica Connie
Hedegaard è stata protagonista a Milano dell´ultima tappa di dialoghi tematici
con i cittadini. Alla presenza del sindaco Giuliano Pisapia si è svolto in
diretta streaming un dialogo franco e serrato tra la Commissaria e un
consistente gruppo di cittadini interessati a questo tema e al ruolo
dell´Europa nel mondo. Al dibattito si sono aggiunti i followers via twitter
che hanno contribuito ad arricchire i temi trattati con domande e commenti
postati live sullo schermo.
Tra gli argomenti che hanno
attratto maggiormente l´attenzione: l´impatto sull´economia delle misure a cui
l´Europa si è impegnata per contrastare il cambiamento climatico, la
possibilità di investire maggiormente in un´economia verde e sostenibile, il
ruolo guida dell´Unione europea nel contesto internazionale di fronte alle
sfide climatiche globali. Si è parlato tra l´altro delle prospettive per l´auto
elettrica, del problema dello smaltimento dei rifiuti, delle innovazioni
tecnologiche e del potenziale dell´economia verde per creare crescita e posti
di lavoro.
In Italia l´iniziativa
europea "Dialogo con i cittadini" si è articolata in diversi
appuntamenti. Per mettere a fuoco le aspettative concrete nei confronti
dell´Unione europea è stato realizzato un percorso di ascolto della
cittadinanza attraverso una serie di dialoghi tematici. Questo percorso
culminerà a Trieste il 16 settembre 2013 con un grande appuntamento conclusivo
al quale parteciperà tra gli altri Viviane Reding, Vicepresidente della
Commissione europea.
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UE, STATISTICHE: NUOVE NORME PER GARANTIRE STATISTICHE COMPARABILI E DI ALTA QUALITÀ PER LA PROCEDURA PER GLI SQUILIBRI MACROECONOMICI |
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Bruxelles, 11 giugno 2013 - La Commissione europea ha proposto il 7 giugno nuove
severe regole per la realizzazione, il monitoraggio e la comunicazione delle
statistiche relative alla procedura per gli squilibri macroeconomici (Pdm) di
qualità. Tali norme mirano a garantire che i dati utilizzati per la Pdm sono
comparabili, affidabili e di alta qualità, di individuare efficacemente gli
squilibri macroeconomici negli Stati membri e per affrontare il più velocemente
possibile. Eurostat è responsabile di assicurare che i dati trasmessi dagli
Stati membri sono conformi i criteri di qualità, ma anche di gestire il
processo e comunicare. Proposta prevede sanzioni nel caso in cui uno Stato
membro distorce deliberatamente i dati per il Pdm.
Il commissario europeo per
le statistiche, Algirdas Šemeta ha detto in proposito: " Una buona
governance economica si basa su una base statistica solida. Proposte nuove
regole oggi sarà sancire nella legge la necessità di indicatori macroeconomici
attesi per essere forte come i dati utilizzati per valutare il livello del
debito pubblico e del deficit. Queste nuove norme prevedono, in quanto tale, un
importante contributo al rafforzamento della governance economica nell´Ue.
"
L´approccio adottato dalla
regolamentazione proposta è in gran parte basata su procedure statistiche
collaudate già utilizzate nella procedura per i disavanzi eccessivi (Pde). Gli
Stati membri saranno tenuti a fornire a Eurostat richiesto in conformità con i
criteri di qualità stabiliti statistiche macroeconomiche il regolamento
relativo alle statistiche europee . Essi potranno anche informare fonti
Eurostat e dei metodi utilizzati per elaborare i dati. Eurostat esamina le
statistiche comunicate dagli Stati membri, assicura che siano notificate in
modo tempestivo e per comunicare esigenze il Pdm.
Eurostat stima che, se le
statistiche sul Pdm ha ricevuto problema, si può esprimere riserve o modificare
i dati, se necessario. Inoltre, sarà autorizzato a recarsi agli Stati membri se
hanno dubbi per soddisfare gli standard statistici dell´Ue. Assumendo uno Stato
membro distorce deliberatamente le statistiche per il Pdm, le multe sono
"efficaci, proporzionate e dissuasive" fino al 0,05% del Pil può
essere imposto su di lui.
La proposta è anche
sufficientemente flessibile per adattare le procedure ai cambiamenti delle
condizioni economiche e del settore statistico. Le nuove norme si applicano e
non più difficile diventare necessario apportare modifiche alle statistiche
utilizzate per la il Pdm.
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L’ ALTO RAPPRESENTANTE CATHERINE ASHTON NOMINA DI NUOVI CAPI DELLE DELEGAZIONI DELL´UNIONE EUROPEA IN PERÙ E SERBIA |
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Bruxelles, 11 giugno 2013
- Catherine Ashton, Alto rappresentante
dell´Unione europea per gli affari esteri e la politica / Vice Sicurezza
Presidente della Commissione, ha annunciato il 7 giugno la nomina di due nuovi capi delle delegazioni
dell´Unione.
Irene Horejs è stato
nominato capo della delegazione dell´Unione europea in Perù. Attualmente capo
della delegazione dell´Unione europea nella Repubblica Dominicana (ea Cuba
prima di ottobre 2012), che era in precedenza capo unità per lo sviluppo umano,
la coesione sociale e l´occupazione, la Commissione europea Direzione generale
per lo sviluppo e ha anche servito come capo delle ex delegazioni della
Commissione europea per il Mali e il Niger.
Michael Davenport è stato
nominato capo della delegazione dell´Unione europea in Serbia. Attualmente
l´ambasciatore britannico in Serbia, che ha precedentemente lavorato come
direttore per la Russia, il Caucaso meridionale e dell´Asia centrale nel esteri
e del Commonwealth britannico e come vice ambasciatore britannico in Egitto .
Alto rappresentante
Catherine Ashton ha dichiarato: "Sono lieto di annunciare la nomina di
questi ottimi candidati per dirigere le delegazioni dell´Ue in Perù e Serbia il
loro talento e le competenze sono un patrimonio importante per l´azione esterna
dell´Unione europea e non vedo l´ora di lavorare con loro in. Loro nuovi ruoli
".
Queste nomine sono parte
dell´esercizio 2013 la rotazione all´interno del Servizio europeo per l´azione
esterna (Seae).
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OCCUPAZIONE GIOVANILE : SOSTEGNO UE PER PROGRAMMI DI APPRENDISTATO E DI TIROCINIO |
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Bruxelles, 11 giugno 2013
- L´importanza dei tirocini di buona
qualità e tirocini nella transizione dalla scuola al lavoro e per l´attuazione
della garanzia per i giovani è l´obiettivo principale di una conferenza
ospitata da László Andor, commissario europeo per l´Occupazione, gli affari
sociali e l´inclusione a Bruxelles il 5-6 ° giugno . La Conferenza ha anche
esaminato come i fondi Ue possono essere usati per aiutare a sviluppare nuovi
schemi o migliorare quelli esistenti, e ciò che rende un tirocinio o progetto
di apprendistato successo in termini di mercato garanzia per i giovani
outcomes.The lavoro, approvato dal Consiglio di occupazione dell´Ue e sociale
ministri degli Affari, invita gli Stati membri a garantire che i giovani sono
offerti un lavoro, formazione continua, un apprendistato o un tirocinio, entro
quattro mesi diventano disoccupati o in uscita di scuola (vedi Ip/12/1311 ,
Memo/12/938 , Speech / 12/910 , Memo/13/152 ).
Commissario Andor ha
dichiarato: " Buona apprendistato e tirocini di qualità sono due delle
quattro opzioni in una garanzia per i giovani Aumentare apprendistati e tirocini
nell´Ue è quindi cruciale per mettere una garanzia per i giovani sul posto, in
termini sia quantitativi che qualitativi Intensificare il numero.. Di
apprendistati e tirocini aumenteranno le opportunità per i giovani, e di
aumentare le competenze professionali è una valida alternativa alla formazione
accademica ".
" Solo la scorsa
settimana, il 29 maggio, la Commissione ha pubblicato le proposte di
raccomandazioni specifiche per paese nell´ambito del semestre europeo. Esse
stabiliscono quello che noi consideriamo essere le riforme prioritarie, per
portarci fuori dalla crisi e verso un futuro sostenibile. La Commissione ha
raccomandato una particolare attenzione alla garanzia per i giovani per i 12
Stati membri, e la necessità di riformare i sistemi di formazione professionale
per non meno di 17 Stati membri, tra cui forti componenti di apprendimento
basato sul lavoro e di apprendistato .´´
Facendo riferimento al Fondo
sociale europeo (Fse), accordi di partenariato per le prossime prospettive
finanziarie (2014-20), ha sottolineato: " Ci aspettiamo di vedere gli
Stati membri raccomandazioni specifiche per paese relative alla loro di concentrarsi
attentamente sulle garanzie della Gioventù e di apprendistato. Due priorità
europee di investimento del Fondo sociale sono rilevanti qui: l´integrazione
sostenibile del mercato del lavoro di giovani che non lavorano, di istruzione o
di formazione, e di aumentare la rilevanza del mercato del lavoro dei sistemi
di istruzione e formazione, anche attraverso l´apprendistato ".
Helpdesk on apprendistati e
tirocini -
I partecipanti alla
conferenza sono stati inoltre informati su un servizio unico offerto dalla Commissione
europea a tutti gli Stati membri: un Helpdesk su schemi e programmi di
apprendistato e di tirocinio. Esso fornisce su misura strategica, operativa e
consulenza politica sulla creazione, l´esecuzione, il miglioramento e la
valutazione di tali sistemi. Fornisce aiuto pratico per l´attuazione per i
responsabili politici a livello nazionale, regionale e locale, per Autorità di
Gestione Fse, per i datori di lavoro e sindacati Fortrade. Esso durerà fino
alla fine del 2014.
L´helpdesk è parte di un più
ampio progetto dal titolo ´Fornire consulenza mirata al sostegno del Fse per
l´apprendistato e di formazioni ", che comprende anche corsi su misura di
formazione per le autorità nazionali, un seminario sul monitoraggio e la
valutazione delle risorse e un sito web.
Preparare il terreno per
l´Alleanza europea per apprendistato
La Conferenza ha anche
segnato una tappa importante nella tabella di marcia verso la creazione
dell´Alleanza europea per l´apprendistato, che è parte del pacchetto
occupazione giovanile adottata dalla Commissione il 5 dicembre 2012 (vedi
Ip/12/1311 e Memo/12/938 ). E ´stata l´occasione per le parti interessate per
affinare le loro prossime azioni in sessioni di consulenza specifici per paese.
I seguenti argomenti sono
stati discussi nei gruppi di lavoro tematici:
tirocini: sfide e buone
pratiche,
apprendistato: sfide chiave
e buone pratiche,
coinvolgimento degli attori
chiave (parti sociali, datori di lavoro) in schemi di tirocinio e apprendistato,
fonti di finanziamento e
modelli di finanziamento per l´apprendistato / tirocinio,
garanzia della qualità di
apprendistati e tirocini,
cambiare mentalità imposta
verso l´apprendistato - come possono essere resi più attraenti?
L´alleanza europea per
apprendistato sarà lanciato a Lipsia il 2 luglio 2013.
´Indicazioni per il
tirocinio e di formazioni, con il sostegno del Fse´ La conferenza si è svolta a
Bruxelles il 05-06 giugno 2013 e ha raccolto più di 150 occupazione, formazione
e istruzione esperti di 27 Stati membri dell´Ue e la Croazia, che rappresenta
le autorità nazionali, in particolare quelle di gestione Fse, nonché servizi
per l´impiego pubblici e privati, parti sociali e società civile.
Per maggiori informazioni:
Fse Assistenza Tecnica:
http://ec.Europa.eu/social/main.jsp?catid=1045&langid=en
Maggiori informazioni sul
Convegno:
http://ec.Europa.eu/social/main.jsp?langid=en&catid=88&eventsid=891&furtherevents=yes
Occupazione giovanile
Pagina: http://ec.Europa.eu/social/youthemployment
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INONDAZIONI IN EUROPA: DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO BILANCIO UE JANUSZ LEWANDOWSKI |
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Bruxelles, 11 giugno 2013
- "Per quanto potenti alluvioni
sono state colpendo l´Europa centrale, decine di migliaia di tedeschi,
austriaci e cechi hanno bisogno di aiuto in Europa. Nel passato questi paesi
hanno dimostrato grande solidarietà aiutando altri colleghi stati membri
colpite da catastrofi naturali, in particolare attraverso il Fondo di
solidarietà dell´Unione europea. Oggi è nostro dovere mostrare la stessa
solidarietà nei loro confronti.
Voglio affermare
categoricamente che la Commissione Ue è pronta ad aiutarli. Il Fondo di
solidarietà è lì per tutti coloro che hanno bisogno a seguito di una calamità
naturale, e voglio che i cittadini tedeschi, austriaci e cechi a sapere che
farò tutto il possibile per garantire che il momento in cui i loro governi
chiedere l´aiuto del Fondo di solidarietà, l´Europa offre veloce. E ´una
promessa.
Dobbiamo trarre insegnamento
da questo anno, come stiamo entrando nella fase finale dei negoziati sul
prossimo periodo finanziario dell´Ue (2014-2020). Questa catastrofe naturale,
con i costi umani e finanziari che essa comporta, dovrebbe incoraggiarci a fare
in modo che, in futuro, il bilancio dell´Ue sarà in grado di assolvere il suo
primo e più importante funzione: aiutare gli Stati membri e dei cittadini
europei in generale in uno spirito di solidarietà.
Per definizione, le
catastrofi naturali sono imprevedibili. Per l´Unione europea sia in grado di
fornire la migliore assistenza nel più breve tempo possibile, il bilancio Ue di
domani ha bisogno di essere governata da regole moderne e flessibili.
Credo che tutte le parti
intorno alla quota tavolo negoziale questo punto di vista. L´ostacolo
fondamentale da superare ora è circa la forma precisa e la portata di tale flessibilità.
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L’UE E IL MAROCCO FIRMANO UN PARTENARIATO PER GESTIRE LA MIGRAZIONE E LA MOBILITÀ |
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Bruxelles, 11 giugno 2013 - Le relazioni tra il Marocco e l’Ue si
estenderanno ai settori della migrazione e della mobilità delle persone grazie
alla firma del partenariato di mobilità Ue-marocco da parte della commissaria
europea per gli affari interni, la sig.Ra Cécilia Malmström, il Ministro
marocchino per gli affari esteri e la cooperazione, M. Saad dine El Otmani, ed
i Ministri competenti per la migrazione dei nove Stati membri dell’Ue
partecipanti al partenariato: Belgio, Germania, Spagna, Francia, Italia, Paesi
Bassi, Portogallo, Svezia e Regno Unito.
«Sono lieta che il Marocco
sia il primo partner tra i paesi del Mediterraneo con cui l’Ue si impegna in un
simile partenariato. Aprire una collaborazione a livello strutturale nel
settore della migrazione e della mobilità rappresneta una svolta per le nostre
relazioni con il Marocco. Si tratta di un importante passo avanti e mi auguro
che altri paesi partner seguano presto», ha dichiarato Cecilia Malmström,
Commissaria europea per gli affari interni, a margine del Consiglio «Giustizia
e affari interni» tenutosi a Lussemburgo.
Il partenariato di mobilità
Ue-marocco fissa una serie di obiettivi politici e prevede delle iniziative da
realizzare per assicurare la corretta gestione della circolazione delle
persone. Nel quadro di queste iniziative, l’Unione europea e il Marocco sono
pronti ad avviare negoziati su un accordo volto a semplificare le procedure di
rilascio dei visti per determinate categorie di persone, in particolare gli
studenti, i ricercatori e gli uomini d’affari, e riprenderanno i negoziati per
un accordo di riammissione degli immigrati irregolari.
Il partenariato punta ad
informare meglio i cittadini marocchini in possesso delle qualifiche richieste
riguardo alle offerte di lavoro, di studio e di formazione disponibili nell’Ue
nonché a facilitare il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali
ed accademiche. Il partenariato intende inoltre sostenere una migliore
integrazione dei cittadini marocchini che soggiornano legalmente nell’Ue.
In materia di migrazione
irregolare, l’Unione europea e il Marocco lavoreranno insieme per lottare più efficacemente
contro le reti di traffico dei migranti e la tratta di esseri umani e per
assistere le vittime. Le due parti collaboreranno strettamente per assistere il
Marocco nell´organizzazione di un sistema nazionale di asilo e di protezione
internazionale.
La dichiarazione
politica firmata oggi è un documento che
presenta gli obiettivi del partenariato e riprende le priorità di entrambe le
parti. Essa è accompagnata da un allegato
che elenca le iniziative concrete che verranno attuati per realizzare questo
partenariato.
Informazioni base e cifre
chiave
- Il Marocco e l’Ue hanno
avviato un dialogo sulla migrazione, la mobilità e la sicurezza nell’ottobre
2011. I negoziati sulla dichiarazione politica del partenariato per la mobilità
tra l’Unione europea e il Marocco si sono conclusi in occasione di una visita
del presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, e della
commissaria Malmström in Marocco il 1° marzo 2013.
Il partenariato per la
mobilità con il Marocco è il quinto di questo tipo. Esso va ad aggiungersi a
quelli conclusi con la Repubblica Moldova e Capo Verde nel 2008, con la Georgia
nel 2009 e con l’Armenia nel 2011.
Inoltre sono stati
intrapredi negoziati per la conclusione di un
partenariato analogo con l’Azerbaigian, e dialoghi sono in corso con
altri partner meridionali (Tunisia e Giordania).
I partenariati per la
mobilità costituiscono un quadro flessibile, giuridicamente non vincolante, per
una corretta gestione della circolazione delle persone tra l’Ue e un paese
terzo. Il loro obiettivo è arrivare – tramite il dialogo e una cooperazione
concreta - ad una gestione comune e responsabile dei flussi migratori
nell’interesse dell’Unione, dei suoi partner e degli stessi migranti. Essi
rientranonel quadro dell’attuazione dell’approccio globale in materia di
migrazione, sviluppata dall’Ue nel corso di questi ultimi anni (Ip/11/1369 e
Memo/11/800).
- Nel 2012 i consolati degli
Stati Schengen hanno rilasciato 322 094 "visti Schengen" al Marocco.
Il Marocco è il settimo paese nella graduatoria mondiale di rlascio di questi
visti.
L’europa è di gran lunga la
destinazione principale dei marocchini residenti all’estero. Infatti secondo un
rapporto della Fondazione europea per la formazione, nel 2011 su quasi 3,5
milioni di cittadini marocchini residenti all’estero (3 473 209 persone), circa
2,9 milioni di persone (84 %) vivevano in Europa. Il 58,6 % dei migranti marocchini è di
sesso amschile mentre il 41,4 % sono donne.
Secondo i dati Eurostat nel
2011 il numero di permessi di soggiorno rilasciato a cittadini marocchini in
Europa era di 119 728.
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SECONDO VERTICE EUROPEO SULLA NORMALIZZAZIONE |
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Copenaghen, 11 giugno 2013
- Dal 18 al 20 giugno 2013 si terrà a
Copenaghen, in Danimarca, il Secondo vertice europeo sulla normalizzazione
(Second European Standardization Summit).
La reciproca dipendenza
economica tra le nazioni è il fondamento dell´integrazione europea. La
normalizzazione ha un ruolo essenziale nel facilitare e rafforzare il mercato
unico dei servizi, visto che questo settore rappresenta circa il 70 %
dell´attività economica e dell´occupazione negli Stati membri.
Il tema della conferenza di
quest´anno è il miglioramento degli standard dei servizi in tutta l´Ue. Tra le
aree di discussione ci saranno le tendenze future nell´industria dei servizi,
le prospettive politiche sul mercato europeo e gli standard dei servizi nella
pratica.
L´evento riunirà
respondabili delle politiche ed esperti di normalizzazione per presentare la
ricerca e scambiarsi migliori pratiche.
Per ulteriori informazioni,
visitare:
http://cph2013.Ds.dk/en/programme/standardization-summit/
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ACCORDO QUADRO FRA BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI E IL KOSOVO |
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Bruxelles / Pristina, 7
Giugno 2013 - Anton Rop, Vice-presidente
della Banca europea per gli investimenti (Bei), e il ministro delle Finanze del
Kosovo, Besim Beqaj, lo scorso 7 giugno hanno
firmato un accordo quadro che disciplina le future attività della Bei in
Kosovo, alla presenza del Primo Ministro del Kosovo, il signor Hashim Thaçi, e
il capo dell´Ufficio Ue in Kosovo / Rsue, il signor Samuel Ž bogar.
Vicepresidente della Bei
Anton Rop ha commentato: "Questo accordo quadro consentirà alla Bei di
estendere il finanziamento a progetti che sono significativi per lo sviluppo
della competitività del Kosovo. E ´l´espressione della volontà dell´Unione
europea di sostenere lo sviluppo del Kosovo, dandogli una chiara prospettiva
europea ".
L´accordo quadro consentirà
alla Banca di procedere con il finanziamento di progetti in Kosovo, in
particolare nei settori delle infrastrutture dell´ambiente, dei trasporti,
delle telecomunicazioni e dell´energia, e di fornire assistenza tecnica
concentrata sulla preparazione e il finanziamento di progetti prioritari che
sono importanti per la sviluppo del Kosovo. La partecipazione della Bei
faciliterà anche il co-finanziamento di progetti con gli altri donatori e le
sovvenzioni dell´Ue e sostenere l´attuazione di vari strumenti quali il quadro
per gli investimenti nei Balcani occidentali (Wbif) ei Balcani occidentali, lo
sviluppo delle imprese e l´innovazione Facility (Wb Edif).
Il Responsabile dell´Ufficio
/ Rsue, Samuel Zbogar, Ue ha sottolineato la propria soddisfazione per
l´accordo raggiunto. "La firma di oggi è il risultato di mesi di duro
lavoro da entrambe le parti - il governo del Kosovo e la Bei. Il ritorno della
Bei per il Kosovo è un segnale positivo per gli investitori stranieri e un
passo verso una vita migliore per i cittadini del Kosovo. Mentre l´attuazione
dell´accordo di Dialogo tra la Serbia e il Kosovo avrebbe portato una
sensibilità necessaria di normalità per la regione, questo Accordo quadro segna
un´importante opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Kosovo
".
La Commissione europea a
Bruxelles ha elogiato la firma dell´accordo quadro. Vicepresidente Olli Rehn e
il Commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato, Stefan
Fule, ha detto in una dichiarazione congiunta:
"L´ue è impegnata a
sostenere lo sviluppo socio-economico del Kosovo, al di là di divisioni sullo
status. La firma di accordo quadro di oggi pone le basi per una buona
cooperazione tra la Bei e il Kosovo che sosterrà la prospettiva europea del
Kosovo. La Bei può offrire esperienza significativa, in aggiunta ai fondi, che
saranno utilizzati, in linea con le politiche dell´Ue e in coordinamento con la
consulenza tecnica e la cooperazione finanziaria che la Commissione gestisce
attraverso lo strumento di preadesione. Siamo particolarmente lieti che questo
accordo arriva in un momento quando il Consiglio sta discutendo la possibilità
di negoziare un accordo di stabilizzazione e di associazione. Ci aspettiamo che
la Bei sarà presto operativo in modo che possa iniziare a investire in progetti
infrastrutturali in Kosovo, così come dare particolare attenzione alle piccole
e medie imprese. "
* Questa designazione, la
firma dell´accordo quadro e le operazioni della Bei in Kosovo non influiscono,
e non pregiudicano la posizione espressa dagli Stati membri dell´Unione europea
sullo status del Kosovo e sono in linea con la risoluzione del Consiglio di
sicurezza No . 1244 e la Corte Internazionale di Giustizia Parere del 22 luglio
2010 relativa dichiarazione di indipendenza del Kosovo.
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LOMBARDIA.PRESIDENTE:VOGLIAMO REGIONE IN CIMA A CLASSIFICHE IL GOVERNATORE ALL´ASSEMBLEA GENERALE DI ASSOLOMBARDA CONFERMATO IMPEGNO CONCRETO PER SOSTENERE MONDO IMPRESE |
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Milano, 11 giugno 2013
- L´impegno di Regione Lombardia per aiutare
il mondo delle imprese,
contrastare la crisi e creare
occupazione per ´far tornare
la Lombardia dove merita di essere
e di restare: in cima alle
classifiche dell´imprenditorialità,
della produttività e della
crescita´. Lo ha detto il presidente
della Regione, intervenendo
ieri, a Milano, all´Assemblea
generale di Assolombarda.
Situazione Economica
Difficile - Il numero uno di Palazzo
Lombardia non ha nascosto la
difficoltà di lavorare in un quadro
economico molto complesso.
´Sento forte la responsabilità che i
cittadini mi hanno voluto
affidare´ ha detto, ricordando che la
Lombardia è sempre stata al
top di tutte le statistiche. ´La
nostra regione - ha
ricordato - è sempre stata ai vertici, per
l´operosità, per il lavoro,
per l´intrapresa´. ´Oggi però - ha
riconosciuto - anche noi
stiamo attraversando un momento molto
difficile. Sono i numeri a
dirlo. La disoccupazione è più che
raddoppiata, quella
giovanile ha superato il 26 per cento. Non
sono le cifre drammatiche di
altre zone del Paese, ma per noi è
comunque molto grave´.
Nord Sull´orlo Del Baratro -
Il presidente si è detto d´accordo
con l´ultima relazione del
presidente di Confindustria Giorgio
Squinzi, che lanciava un
forte grido d´allarme sulla situazione
economica del Nord.
´Condivido l´analisi di Squinzi. Il Nord -
ha ribadito il presidente -
è sull´orlo di un baratro. Se
sprofondasse, trascinerebbe
con sé tutto Paese. Bisogna agire.
Noi come Regione Lombardia
ci siamo mesi subito a lavorare´.
Da Regione Interventi
Concreti - ´In soli due mesi, siamo già
riusciti a raggiungere
risultati importanti, cose concrete, in
perfetto ´stile ambrosiano´´
ha fatto notare il governatore,
citando alcuni interventi
particolarmente significativi. ´Con
Finlombarda - ha ricordato -
abbiamo predisposto un pacchetto di
misure per un valore
superiore al miliardo di euro, che saranno
messe a disposizione delle
imprese entro giugno, per favorire
liquidità, finanziamento,
innovazione, affinché possano tornare
a investire, competere,
crescere e creare occupazione´. ´Il
primo impegno con il nuovo
presidente - ha detto rivolgendosi
direttamente a Gianfelice
Rocca - sarà proprio confrontarci su
come finalizzare queste
risorse´.
22 Milioni Per Confidi - ´La
settimana scorsa - ha proseguito il
governatore - abbiamo
approvato una norma sui Confidi, mettendo
a disposizione del sistema
22 milioni. Un intervento che crea un
effetto leva sul sistema
economico lombardo che permetterà di
rilasciare garanzie per
circa 500 milioni di euro´. ´Infine - ha
proseguito - a tempo di
record è stata approvata la legge
regionale che consente ai
500 Comuni lombardi inadempienti di
realizzare il Pgt,
mantenendo attuali gli strumenti urbanistici
vigenti´. ´Questo - ha fatto
notare - sbloccherà almeno 3000
cantieri oggi chiusi,
realizzando interventi di edilizia
pubblica e privata per un
valore di almeno 500 milioni di euro´.
Politica Deve Dare Buon
Esempio - Oltre agli investimenti, anche
i risparmi. Il governatore
ha ricordato che, soprattutto nei
momenti di crisi, ´la
politica deve fare la sua parte. Deve dare
l´esempio per rendersi
credibile´. ´Noi - ha ricordato - abbiamo
tagliato i costi di
funzionamento della Giunta regionale,
risparmiando 10 milioni di
euro in cinque anni´.
Voglio Una Lombardia ´Mafia
Free´ - Concludendo il suo
intervento, il presidente
della Regione Lombardia ha ringraziato
il leader uscente di
Assolombarda Alberto Meomartini, ricordando
l´impegno comune nella lotta
alla criminalità organizzata.
´Assolombarda si è impegnata
in modo straordinario, per
garantire la legalità nel
mondo delle imprese´ ha osservato il
presidente, confermando il
massimo impegno di Regione Lombardia
su questo fronte. ´Abbiamo
costituito un gruppo di lavoro per
controllo degli appalti - ha
detto - molto importante
soprattutto in vista di
Expo. L´esperienza maturata proprio con
Assolombarda quando sono
stato ministro dell´Interno è da
continuare assolutamente,
perché non vogliamo lasciare alcun
tipo di spazio a mafia e
malaffare: l´Expo e la Lombardia devono
essere ´mafia free´´.
Chiederò A Ministro
Rassicurazioni Su Cig - Parlando a margine
dell´Assemblea, il
governatore è tornato sulla questione degli
ammortizzatori sociali e, in
modo particolare, della Cassa
integrazione in deroga. ´Noi
come Regione - ha ricordato -
possiamo anticipare i soldi,
ma dobbiamo sapere dal Governo a
quanto ammontano i fondi che
ci verranno trasferiti´. ´Oggi - ha
assicurato - ne parlerò con il ministro´. |
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VENETO A TAJANI: ALLE AMMINISTRAZIONI VIRTUOSE DEVE ESSERE CONSENTITO DI UTILIZZARE LE RISORSE BLOCCATE DAL PATTO DI STABILITÀ |
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Venezia, 11 giugno 2013 -
“Valore al lavoro, valore
alle imprese e non alla speculazione, difesa dell’economia reale e non
dell’economia di carta: dobbiamo
ripristinare la divisione tra chi raccoglie il risparmio e lo investe destinandolo
alle imprese e al consumo, cioè le banche tradizionali, e chi invece raccoglie
fondi da usare nella speculazione finanziaria.
Aziende e consumatori hanno bisogno dell’accesso al credito. Se non
ripristiniamo il circuito virtuoso tra risparmio privato e finanziamento alle
imprese, difficilmente si riuscirà a superare l’attuale scenario”. Lo ha detto
l’assessore al bilancio della Regione del Veneto, Roberto Ciambetti, intervenendo ieri a
Marghera (Ve) a un incontro con il vicepresidente della Commissione Europea,
Antonio Tajani, promosso da Unioncamere – Eurosportello Veneto, durante il
quale sono state approfondite tematiche relative ai ritardi dei pagamenti alle
imprese, garanzie dei consumatori, sviluppo e crescita economica, accesso al
credito.
Ciambetti, dopo aver
ricordato che l’agenzia Fitch ritiene che, se la Regione del Veneto fosse in
Svizzera sarebbe da ‘Tripla A’, cioè più solida dell’Austria, invece del rating
‘Bbb +’ attribuitole, ha sottolineato che l’accesso al credito è essenziale per
il nostro tessuto socio-economico, “che ha fatto e fa del lavoro la propria
forza”.
“Inutilmente ho più volte
sollecitato le autorità statali italiane a rivedere i parametri del meccanismo
del Patto di stabilità interno – ha ribadito l’assessore –. Alcune regioni sono
chiamate a sopportare vincoli ben superiori a quelli medi nazionali:
ricalibrando gli obiettivi e mantenendo inalterato il saldo nazionale, si
permetterebbe a quelle virtuose nella
gestione dei conti, con disponibilità di cassa concreta, di immettere nel
mercato capitali freschi. Se il Veneto potesse avere un tetto di spesa pari a
quello medio, potrebbe immettere nel mercato circa 760 milioni di euro che ha
già a sua disposizione, visto che in cassa sono bloccati circa 1 miliardo e 380
milioni”.
“Anche alla Commissione
europea – ha concluso Ciambetti – chiediamo di distinguere tra Regioni
virtuose, come il Veneto, che hanno una base economica salda anche nei conti
pubblici, dai territori più problematici: non si può usare la stessa medicina
per affrontare i mali diversi di economie e società profondamente diverse tra
loro”.
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POLITICA: CHIODI, INCOMPATIBILITA´ NON COSTA UN EURO IN PIU´ PRESIDENTE,RIFORME NON SI GIOCANO SU ALTARE DELLO SPERPERO |
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Pescara, 11 giugno 2013 - Un "volgare tentativo di svilire quanto
di buono è stato fatto sulle nuove regole", definisce il presidente della
Giunta regionale, Gianni Chiodi, la polemica sulla incompatibilità tra la
carica di assessore e quella di consigliere regionale. "C´è chi vuol far credere
che il dibattito sulla riforma della nostra Carta statutaria si giochi
sull´altare del poltronificio e dello sperpero del denaro pubblico ma così non
è. L´incompatibilità non costerà al cittadino abruzzese un euro in più".
Chiodi spiega che sul tavolo del confronto sono state poste "questioni di
efficienza e di produttività della politica, di governabilità, di coerenza
programmatica da tutelare come obbligo verso l´elettorato, contemplando anche
la salvaguardia dei costi". "E´ falso che ci sia un aumento della spesa
pubblica - insiste il Presidente - perché viene assicurata l´invarianza dei
costi complessivi per il funzionamento del Consiglio regionale che, comunque,
con la riforma approvata sul taglio dei consiglieri, degli assessori e degli
esterni consentirà un risparmio di oltre 2 milioni di euro all´anno che ha
oltre 11 milioni in cinque anni". Sulla questione della incompatibilità
tra le cariche, il Presidente ricorda il "raggiungimento di un´ampia
maggioranza che comprendeva anche il Pd, rappresentato in sede di commissione
dal consigliere, Giovanni D´amico. Perciò - spiega - la carta della
delegittimazione giocata verso l´opinione pubblica dal Parto democratico fa
cadere dalle nuvole". Infine, la questione dei costi della politica per il
Presidente "fa il paio con la definizione di regole per l´ottimale
funzionamento degli organi della Regione. E poi, se proprio vogliamo parlarne
allora dico che il Consiglio d´Abruzzo può vantare i costi più bassi tra le
regioni italiane e che il mio Governo ha tagliato di un terzo la spesa pubblica
e ridotto il debito del 25 per cento. In questo caso - ha concluso Chiodi -
trattandosi di riforme, abbiamo voluto che fossero espressione di una ampia
maggioranza. Se così non è non è un problema per nessuno di noi ma per la funzionalità
del prossimo governo regionale". |
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BILANCIO MILANO: RECUPERATE RISORSE, GARANTITI INTERVENTI PER MINORI, PERSONE CON DISABILITÀ, ADULTI IN DIFFICOLTÀ E SUSSIDI ANZIANI |
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Milano, 11 giugno 2013
- “Abbiamo recuperato le risorse
necessarie a evitare la riduzione dei contributi per l’assistenza domiciliare
indiretta e a garantire l’erogazione intera del sussidio di integrazione al
minimo vitale per gli anziani, già a partire dal prossimo bimestre che sarà
liquidato all’inizio di agosto. L’approvazione avvenuta ieri in Giunta del bilancio a progetti, per
interventi fino al 30 settembre, mette a disposizione delle Politiche sociali
44 milioni di euro che utilizzeremo per assicurare i servizi finora messi a
disposizione e anche le misure di sostegno al reddito per anziani e persone con
disabilità. In più, grazie al provvedimento di oggi, sbloccheremo le liste di
attesa, ferme dal 2009, per l’inserimento di persone con disabilità in
strutture residenziali, servizi di formazione all’autonomia e centri
socio-educativi. In un periodo di crisi come questo, in cui la domanda di
servizi e di contributi è inevitabilmente aumentata, non dimentichiamo chi si
trova in difficoltà. Chiediamo a Regione e Governo di non lasciarci soli sui
temi della lotta alla povertà e del sostegno alle persone con disabilità".
Queste le parole
dell’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, al temine della
seduta di Giunta svoltasi questa mattina a Palazzo Marino.
“Al fine di garantire agli
anziani che hanno veramente bisogno il sussidio integrativo – spiega
l’assessore Majorino – avvieremo dei controlli mirati e completi al fine di
conoscere caso per caso le reali situazioni economiche dei 3.300 beneficiari
del sostegno. Vogliamo essere certi che nessuno sia escluso da questo aiuto, ma
anche che non ci siano persone che lo percepiscono senza averne realmente
diritto”.
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FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: CASA, LAVORO |
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Torino, 11 giugno 2013 - La
Giunta regionale si è riunita ieri mattina per l’esame dei punti all’ordine del
giorno.
Tra le delibere approvate
durante la seduta, coordinata come sempre dal presidente Roberto Cota, si
segnalano:
- su proposta dell’assessore
Giovanna Quaglia, un disegno di legge che intende risolvere le difficoltà applicative
manifestate dall’Agenzia territoriale per la casa di Torino per la conclusione
della vendita degli alloggi di edilizia sociale ai profughi italiani
dell’Istria e della Dalmazia che ne hanno diritto; per questo ddl la Giunta
intende proporre la convocazione della Commissione in sede legislativa;
- su proposta dell’assessore
Agostino Ghiglia, alcune modifiche alla delibera del 2006 sulla disciplina
dell’onere aggiuntivo per le grandi strutture di vendita, in base alle quali si
stabilisce che non va corrisposto nei casi di riduzione della superficie di
vendita di una grande struttura già attivata, mentre nel caso di riduzione di
una grande struttura non ancora attivata va corrisposto in base alla superficie
lorda di pavimento risultante dopo tale diminuzione;
- su proposta dell’assessore
Claudia Porchietto, la presa d’atto del protocollo d’intesa tra la Regione e il
Consiglio provinciale dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Torino, che
prevede momenti informativi continuativi sulle tematiche giuslavoristiche, con
particolare riguardo alla lotta al lavoro irregolare, al rispetto delle norme
dei contratti collettivi di lavoro, alla leale concorrenza tra imprese nel
rispetto della legalità;
- su proposta dell’assessore
Claudio Sacchetto, i piani di prelievo selettivo del cinghiale degli ambiti
territoriali di caccia Biella1 e Torino1.
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AVVIATO IL CONFRONTO TRA REGIONE CALABRIA E PARTENARIATO ISTITUZIONALE ED ECONOMICO SULLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 |
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Catanzaro, 11 giugno 2013
- La Regione ha aperto il confronto con
il Partenariato sulla programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. Il 7
giugno, presso la Fondazione Terina a Lamezia Terme, si è svolto l’incontro in
cui sono stati presentati gli indirizzi per la definizione del documento di
orientamento strategico che sarà alla base della programmazione delle risorse
comunitarie nel nuovo periodo di utilizzo dei fondi Ue. L’incontro è stato
presieduto dall’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione nazionale
e comunitaria Giacomo Mancini. “Siamo impegnati a scrivere la nuova
programmazione e a definire l´impiego delle risorse europee per il periodo
2014-2020. Puntiamo - ha detto -all’elaborazione di un programma che sia più
operativo e più concreto e che individui poche priorità rispetto alle quali,
però, siano stanziate risorse consistenti. E questa sfida -ha precisato- la
vogliamo condividere anche con il partenariato istituzionale e con quello
economico e sociale. E attraverso di loro con i nostri concittadini. Siamo
soddisfatti di quanto definito nel corso di questo appuntamento. Ha aumentato
in noi l´ambizione di redigere un documento condiviso -ha concluso Mancini- che
porti la Calabria a essere più competitiva e più forte nel panorama nazionale e
in quello comunitario”. All’incontro sono intervenuti gli assessori al Lavoro,
Nazzareno Salerno e all’Urbanistica, Alfonso Dattolo; le Autorità di gestione
dei programmi operativi Fesr, Fse e Psr Paola Rizzo, Bruno Calvetta, Maurizio
Nicolai e, naturalmente, gli esponenti del partenariato istituzionale,
economico e sociale. Il Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione
nazionale e comunitaria, Paola Rizzo, ha illustrato gli indirizzi strategici
che mirano a identificare i metodi, le finalità e le direttrici delle politiche
di sviluppo e coesione in Calabria nel periodo 2014-2020. Approccio comune dei
fondi, concentrazione tematica, approccio territoriale rafforzato e
condizionalità sono, come ha sottolineato Paola Rizzo, le linee guida del nuovo
ciclo di programmazione. Un percorso di coinvolgimento, quello iniziato oggi,
per il quale è stato già indicato un calendario di attività e di incontri per
giungere in breve tempo, e con la collaborazione del partenariato, alla
definizione del documento di orientamento alla nuova programmazione regionale
unitaria. Quattro i tavoli tecnici tematici proposti dalla Regione: lavoro,
competitività dei sistemi produttivi e innovazione; valorizzazione, gestione e
tutela dell’ambiente; qualità della vita, inclusione sociale; istruzione,
formazione e competenze. Estremamente positiva la risposta dei rappresentanti
del partenariato che, in attesa di analizzare nel dettaglio gli indirizzi
presentati oggi, hanno dato piena disponibilità ad un dialogo aperto e
costruttivo, esprimendo apprezzamento per l’apertura del confronto partenariale
al quale la Regione intende conferire un peso sostanziale nella definizione dei
documenti, coinvolgendo e mobilitando tutte le parti interessate a livello
regionale in un clima di fattiva e concreta condivisione. Il prossimo incontro
tra Regione e Partenariato è fissato per il 20 giugno, quando sarà presentata
la proposta organizzativa con i criteri e le modalità di identificazione delle
componenti partenariali.
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FONDI EUROPEI, EMILIA-ROMAGNA PRIMA IN ITALIA PER SPESA CERTIFICATA. CON CIRCA 170 MILIONI DI EURO SUL POR FESR E OLTRE 479 MILIONI SUL POR FSE L´EMILIA-ROMAGNA GUIDA LA CLASSIFICA NAZIONALE STILATA DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO. |
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Bologna, 11 giugno 2013
- - L’emilia-romagna è prima in Italia per
capacità di utilizzo dei fondi europei Por Fesr e Por Fse. Lo certifica il
Rapporto annuale del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica,
pubblicato dal Mise (ministero dello Sviluppo economico), che pone
l’Emilia-romagna in testa alla classifica delle Regioni italiane, comprese le
Regioni a Statuto speciale e le due Province autonome di Trento e Bolzano.
Per il Fondo europeo di
sviluppo regionale (Fesr), i numeri parlano di quasi 170 milioni di euro di
spesa certificata al 28 febbraio, su un totale di 347 milioni di risorse a
disposizione per la programmazione 2007-2013. In termini percentuali,
l’Emilia-romagna ha certificato il 48,9% degli impegni di spesa, superando così
di 0,5 punti la virtuosa Provincia autonoma di Trento e staccando nettamente le
Marche, seconda tra le Regioni a Statuto ordinario, che si ferma al 43,6%.
«Molte delle questioni che
pone l’Europa – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alle
Attività produttive – fanno già parte integrante delle nostre politiche: dalla
strategia Europa 20-20, scritta nel Piano energetico, all’impegno su ricerca,
innovazione, cluster tecnologici, recepito dal nuovo Programma attività
produttive. E, nonostante la capacità di utilizzo delle risorse comunitarie
certificata dal Mise – fondata sull’integrazione delle politiche regionali e
sull’efficienza della macchina amministrativa – resta anche in Emilia-romagna
l’urgenza di trovare soluzioni convincenti e di breve periodo a quelle che sono
le priorità delle priorità, cioè il lavoro e la finanza per l’impresa».
Con l’obiettivo – dopo un
2012 segnato dalla recessione e dalle conseguenze devastanti del sisma – di
agganciare la ripresa già nel 2013, proprio partendo dall’impatto concreto dei
fondi strutturali sullo sviluppo e la crescita della comunità regionale:
«Continuiamo a credere nella centralità delle politiche strutturali dell’Unione
europea – ricorda Patrizio Bianchi, assessore regionale alla Formazione e
Lavoro – sia per permettere al maggior numero possibile di persone di
partecipare ai processi decisionali, sia per garantire un reale miglioramento
delle condizioni di vita dei cittadini».
Quadro analogo per il Fondo
sociale europeo (Fse), che vede l’Emilia-romagna prima, con il 59,4% della
spesa certificata sul totale: in termini assoluti, oltre 479 milioni di euro su
806,5. Sul secondo gradino del podio, anche in questo caso, la Provincia
autonoma di Trento – con il 59,2% della spesa certificata – mentre tra le
Regioni a Statuto ordinario l’Emilia-romagna si deve misurare con il 51,6%
della Lombardia.
Questo per l’Emilia-romagna
– che già nelle precedenti rilevazioni figurava nelle prime posizioni, a
livello nazionale, per capacità di utilizzo dei fondi Ue – è un ulteriore biglietto
da visita per Roma e Bruxelles, che in questi mesi si stanno confrontando sulla
nuova programmazione dei fondi Fesr ed Fse relativa al periodo 2014-2020.
Proprio a Bologna si è tenuto infatti, il 15 maggio scorso, il primo incontro
pubblico di ascolto e confronto sulla nuova programmazione, con
l’Emilia-romagna pronta a giocare un ruolo ancora più attivo nella definizione
delle priorità d’intervento e dei meccanismi di gestione, a partire dalle nuove
regole comunitarie che impongono concentrazione delle risorse su un numero
limitato di priorità e stringenti meccanismi di valutazione dell’impatto reale
delle misure su occupazione e crescita.
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EMILIA ROMAGNA: LA GIUNTA APPROVA L´ASSESTAMENTO DI BILANCIO: RISORSE PER SANITÀ, DIFESA DEL SUOLO E SOSTEGNO ALLE IMPRESE. LICENZIATO ANCHE UN PROGETTO DI LEGGE PER SBLOCCARE 420 MILIONI DI PAGAMENTI IN SANITÀ |
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Bologna, 11 giugno 2013 -
Sbloccati circa 420 milioni di pagamenti ai fornitori nel settore sanitario,
impegno per sanità, investimenti a difesa del suolo e sostegno alle imprese.
La Giunta regionale
dell’Emilia-romagna ha approvato due distinti atti per il rilancio
dell’economia: un progetto di legge che, partendo da quanto previsto dai
provvedimenti nazionali, reperisce le risorse affinché le Aziende Usl possano
sbloccare i pagamenti per i fornitori in sanità e l’assestamento di bilancio
2013 con misure mirate alla tutela del suolo, gestione delle emergenze dovute
al maltempo di questi mesi e con interventi destinati a ridurre il divario
digitale tra le varie zone della regione.
“Si tratta di provvedimenti
volti a sostenere sviluppo e coesione sociale e che si inseriscono a pieno nel
programma politico di questa amministrazione”, spiega Simonetta Saliera,
vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Emilia-romagna.
“Nonostante le grandi difficoltà della finanza pubblica, la Regione non
rinuncia ad agire su quelle che sono le sue priorità: sostegno all’economia,
difesa e cura del nostro territorio, salvaguardia della qualità del servizio
sanitario universalistico”.
Nello specifico il “pdl
pagamenti” permetterà alle Ausl di pagare fornitori per circa 400 milioni di
euro già nei prossimi mesi del 2013, mentre una seconda tranche altrettanto
significativa è prevista per il 2014. “In questo modo siamo certi di mettere in
circolo liquidità fresca per le imprese in un momento in cui l’accesso al
credito è il principale problema della nostra economia”, sottolinea Saliera.
Per quanto riguarda
l’assestamento di Bilancio, le risorse sono indirizzate, tra le altre cose, a
un rafforzato impegno per mantenere alti i servizi sanitari con circa 60
milioni di euro. Sei milioni di euro serviranno per interventi su strade e
frane colpite dall’eccezionale maltempo dei mesi scorsi; 23,5 milioni di euro
per il cofinanziamento del Documento Unico di Programmazione (Dup) per opere
pubbliche che interessano anche turismo, cultura e potenziali locali, qualità
urbana e mobilità sostenibile e ambiente; 7,2 milioni di euro per nuovi
interventi in agricoltura (di cui 6 per migliorare l’efficienza irrigua delle
aziende agricole e 1,2 per la lotta alle malattie delle piante); 700 mila euro
serviranno per le piste da sci dell’Appennino e la promozione turistica
sciistica sul nostro Appennino; 600 mila per manifestazioni e iniziative
culturali (di cui 450.000 per sostenere le attività dei teatri, tra cui l’Arena
del Sole di Bologna); 150 mila euro per le attività dei Comuni associati in
montagna.
Prosegue, inoltre, l’impegno
della Regione per garantire a tutto il territorio l’accesso alla rete veloce
internet grazie al piano telematico e per l’adeguamento del sistema informatico
regionale nella prospettiva del rinnovamento e della razionalizzazione
dell´informatizzazione interna, nonché della semplificazione. Per questi
interventi con l’assestamento vengono destinati ulteriori 2,75 milioni di euro
per il triennio 2013-2015, di cui 0,6 destinati ad interventi per favorire
l’accesso alla banda larga nelle zone rurali.
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AOSTA: RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL POR FESR COMPETITIVITÀ REGIONALE 2007/13 |
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Aosta, 10 giugno 2013 -
Si è tenuto, venerdì 7 giugno, nella sala Consigliare del Comune di
Aosta, il Comitato di sorveglianza del Programma Competitività regionale
2007/13, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).
Hanno partecipato
all’incontro, i rappresentanti della Direzione generale Politica regionale
della Commissione europea, del Ministero dello Sviluppo economico, della
Regione e del partenariato istituzionale, economico e sociale.
Gli argomenti all’ordine del
giorno erano l’esame e approvazione del rapporto annuale di esecuzione al 31
dicembre 2012, l’informativa sullo stato di attuazione finanziaria e fisica del
Programma e sulle azioni di comunicazione realizzate, la presentazione del
Rapporto di valutazione del Programma, la presentazione di alcune operazioni
avviate nell’ambito del Programma; informativa in merito al Rapporto annuale di
controllo, l’informativa in merito al futuro della Politica di coesione 2014/20
e l’informativa sul futuro Programma per la Crescita 2014/20.
Il Comitato ha approvato il
rapporto annuale di esecuzione e ha analizzato lo stato di avanzamento del
Programma: dal punto di vista finanziario, al 31 dicembre 2012, risultano
impegni complessivi per un valore pari a 41,4 milioni di euro e pagamenti per
un importo di 24,3 milioni di euro. Tale avanzamento ha consentito alla Valle
d’Aosta di evitare, anche per l’anno 2012, il rischio di perdita di contributi
europei e statali. Il Programma ha, inoltre, superato l’obiettivo di spesa
certificata, fissato dal Ministero dello sviluppo economico al 31 maggio 2013,
e, secondo le previsioni dell’Autorità di gestione, non si dovrebbero
riscontrare particolari difficoltà a raggiungere gli obiettivi previsti al 31
ottobre e al 31 dicembre di quest’anno.
Nel corso della riunione è
emerso che, anche dal punto di vista fisico e procedurale, l’attuazione del
Programma risulta in linea con quanto previsto, con l’avvio di tutti gli
interventi pianificati. In particolare, nell’ultimo anno, è stata avviata
l’azione che prevede il finanziamento di progetti di ricerca industriale e
sviluppo sperimentale delle piccole e medie imprese valdostane e le attività
relative al secondo stralcio funzionale del Piano Vda Broadbusiness per la
copertura del territorio con la banda
larga. Inoltre, nel corso del 2012 ha avuto luogo la scadenza della seconda
chiamata di idee del Bando per la creazione e lo sviluppo di unità di ricerca,
è stato pubblicato l’avviso pubblico per il finanziamento degli audit
energetici (2a edizione) ed è stata riproposta l’attività di animazione
territoriale a favore delle imprese. Infine, nei primi mesi del 2013, è stato
avviato il progetto per la realizzazione di allestimenti multimediali
finalizzati alla valorizzazione economica del Parco archeologico di
Saint-martin de Corléans.
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SVILUPPUMBRIA: G.R. NOMINA NUOVO PRESIDENTE |
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Perugia, 11 giugno 2013 - La Giunta regionale dell´Umbria
nella seduta di ieri, acquisiti i curricula a seguito dell´avviso pubblico per
la raccolta di manifestazioni di interesse per l´incarico di presidente di
Sviluppumbria spa, ha deciso di nominare
l´ing. Gabrio Renzacci, quale nuovo presidente.
La Giunta ha inoltre (ai sensi della legge
n.1/2009)indicato quale membro del Consiglio di amministrazione di
Sviluppumbria, Annalisa Doria, attualmente coordinatore regionale della
Direzione regionale salute, coesione sociale e società della conoscenza.
La presidente Marini, anche
a nome della Giunta regionale, ha espresso il proprio ringraziamento
all´amministratore unico di Sviluppumbria, Calogero Alessi, per la preziosa
attività svolta in questi anni.
Analoga espressione di ringraziamento
è stata rivolta formalmente dall´esecutivo al prof. Vinicio Bottacchiari,
direttore generale di Sviluppumbria che ha lasciato l´incarico il 24 maggio
scorso.
Il curriculum di gabrio renzacci -
Gabrio Renzacci nasce a
Città di Castello nel 1954, dopo aver completato gli studi presso il Liceo
scientifico Piero della Francesca di Sansepolcro, consegue la laurea in
ingegneria meccanica all´Università degli studi di Bologna. Nel
1982 entra nell´azienda di famiglia Renzacci spa. Ricopre l´incarico di amministratore unico
della Teknozen, azienda per la produzione di apparecchiature elettromedicali.
E´ attualmente amministratore delegato della Firen Leasing, società che opera
nel settore delle locazioni finanziarie. E´ presidente della Sistema Formativi
di Confindustria Umbria, società che opera nel campo del terziario avanzato, e
della Fondazione Istituto tecnico superiore nuove tecnologie per il made in
Italy. E´ vice presidente di Fiera Expo Detergo di Milano, Consigliere di
amministrazione dell´Associazione fornitori
aziende manutessili, consigliere nazionale di Acimit. E´ stato
presidente dell´Associazione territoriale Alta Valle del Tevere aderente a
Confindustria Perugia. E´ stato vice presidente del Consorzio Umbria Export. E´
stato Consigliere di amministrazione della Cassa di Risparmio di Città di
Castello e della Banca Popolare di Spoleto. E´ stato presidente del Gruppo
giovani imprenditori di Confindustria Pg, del sindacato delle aziende
meccaniche aderenti a Confindustria provincia di Perugia e del C.d.a. Del Centro di formazione
professionale regionale "Opera Pia Officina meccanica G.o. Bufalini".
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UMBRIA, SEMPLIFICAZIONE: ABBATTUTI DEL 25 PER CENTO I TEMPI DEI PROCEDIMENTI REGIONALI |
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Perugia, 11 giugno 2013 - Il
percorso di semplificazione dei procedimenti amministrativi, avviato dalla
Giunta regionale con la legge 8 del 2011, comincia a dare i suoi frutti. A
fronte, infatti, dell’obiettivo di riduzione di almeno il 20% dei tempi medi
dei procedimenti amministrativi, posto dalla Giunta regionale nel piano
triennale di semplificazione 2012-2013, il lavoro di riprogettazione
amministrativa, compiuto dai dirigenti e funzionari regionali sui propri procedimenti,
ha visto, nell’anno 2012, un abbattimento di quasi il 25 per cento dei tempi
medi. E’ questo il dato saliente che è emerso da una serie di incontri di
verifica che si sono svolti nella Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di
Villa Umbra, a Perugia, ed ai quali hanno partecipato i dirigenti ed i
responsabili degli uffici regionali, organizzati al fine di condividere con
tutta la struttura regionale il percorso di semplificazione dei procedimenti
amministrativi. Gli incontri sono stati
incentrati sull’attività svolta ed i risultati conseguiti nonchè
all’illustrazione del percorso ancora da fare, che riguarderà specificatamente
ai processi autorizzatori, così come è stato illustrato da Ernesta Ranieri,
coordinatore delle attività di semplificazione della Regione Umbria, che ha
introdotto i lavori, dopo i saluti dell’amministratore della Scuola, Alberto
Naticchioni. La giornata di
approfondimento ha visto la partecipazione del Professor Antonio Bartolini, ordinario
di Diritto amministrativo dell’Università degli Studi di Perugia e coordinatore
del comitato scientifico a supporto delle attività regionali di
semplificazione, di Marina Balsamo, dirigente regionale responsabile
dell’organizzazione e gestione del personale.
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BANKITALIA SU ECONOMIA DELLA PUGLIA. VENDOLA: "NON CI SONO ISOLE FELICI" |
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Bari, 11 giugno 2013 - “Sono
soddisfatto di quello che abbiamo fatto, ma sono molto preoccupato per il
presente e per il futuro. Purtroppo non ci si salva da soli, non ci sono isole
felici. Il confronto tra la Puglia e le altre regioni del Sud è impressionante.
C’è un differenziale nostro, pugliese, di crescita e di sviluppo straordinario.
Tuttavia, in un contesto in cui il Sud crolla e l’Italia si avvita sulla
propria straordinaria incapacità di rimettersi in piedi, anche la Puglia
inciamperà”.
Lo ha detto il Presidente
della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 7 giugno alla presentazione del documento di Banca
d’Italia sulla situazione economica della Puglia, che si è svolta al Politecnico
di Bari, “un’occasione preziosa perchè ogni anno permette di guardarci allo
specchio”.
Sistema del credito (nella
cui organizzazione Vendola ha individuato una delle cause della crisi), fondi
europei, spesa sanitaria, spesa per l’innovazione e razionalizzazione generale
della spesa sono stati i punti principali toccati dal Presidente nel suo
intervento.
“Se persino il governatore
della Banca europea - ha detto Vendola - ha rimproverato il sistema delle
banche italiane per un atteggiamento di avarizia nei confronti dell’erogazione
del credito, a partire invece da ciò che le banche hanno ricevuto dalla Bce, ad
un tasso assolutamente agevolato, talvolta si ha l’impressione che le iniezioni
robuste di capitali nel sistema del credito abbiano portato a reinvestimenti
negli stessi mercati, nelle stesse modalità che hanno originato la crisi, e
cioè nei processi di finanziarizzazione”.
Per quanto riguarda la spesa
dei fondi europei, Vendola ha ricordato che “la Puglia, con il 46 per cento di
spesa effettuata dei fondi europei, a fronte del 18-20 per cento delle altre
regioni del Sud, rappresenta più di un quarto di tutta la spesa di tutte le
regioni d’Italia”. Non solo. “La commissione Europea, ancora in queste ore – ha
aggiunto Vendola - dichiara che alcuni dei nostri risultati sono buone pratiche
a livello continentale”.
Sul risanamento sanitario
Vendola ha detto “sarò soddisfatto quando la rivoluzione, la distribuzione di
servizi territoriali evoluti potrà essere vissuta direttamente dai cittadini,
quando cioè la domanda di salute dei cittadini potrà ricevere una risposta
rapida e appropriata. Allora sarò contento. Certo - ha aggiunto - noi abbiamo
risanato completamente i conti della sanità. Abbiamo provato a modificare
l’idea dell’offerta sanitaria. Oggi siamo soddisfatti perchè rispetto a tante
altre regioni anche del nord, noi abbiamo una prospettiva davanti, gli altri
hanno una saracinesca chiusa”.
Vendola ha voluto ricordare
anche il dato nuovo con il quale occorre oggi confrontarsi, e cioè quel dato
relativo “al disvelamento degli ammortamenti non sterlizzati, cioè a quelle
quote di debito portate ad emersione, e che erano state occultate in questi
anni, che portano un buco di 5 miliardi in una regione come il Lazio, un buco
di 2,7 miliardi in Campania, di 3,3 miliardi in Piemonte e di 2,5 miliardi in
Veneto”.
“Credo che il problema
dell’innovazione abbia carattere nazionale - ha concluso infine Vendola -
l’Italia è uno tra gli ultimi Paesi dell’Ocse ad investire sia per parte
pubblica che per parte privata nei processi d’innovazione. In questi anni la
Puglia anche su questo tema ha rappresentato un’eccezione, perché noi pensiamo
che non c’è nessuna il ciclo economico, se non si guarda avanti, se non si
investe nelle frontiere più avanzate della ricerca e dell’innovazione
tecnologica”.
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STAZIONE UNICA DEGLI APPALTI, LIGURIA: SODDISFAZIONE PER ADESIONE DEI PRIMI 18 COMUNI |
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Genova, 11 Giugno 2013 - Sono 18 i primi Comuni liguri che hanno
aderito venerdì 7 giugno, con la firma di un protocollo d´intesa con la Regione
Liguria, alla stazione unica appaltante regionale. Lo comunica l´assessore
regionale al bilancio, Pippo Rossetti. L´adesione prevede la possibilità di
rivolgersi alla Regione per l´espletamento di gare di lavori di importo, sia
superiore che inferiore a 500mila euro. "Oggi firmiamo le prime
convenzioni con i Comuni – ha spiegato Rossetti - dando compimento al lavoro
fatto insieme alla Prefettura per mettere sotto controllo gli appalti e
rilevare immediatamente quelle aziende che possono essere a rischio di criminalità
organizzata. Un lavoro essenziale per la Liguria perché fenomeni correlati alla
criminalità organizzata sono diversificati e molteplici. Inoltre la centrale
unica degli appalti consente di sviluppare competenze che porteranno a una
riduzione dei costi, mantenendo una buona qualità". I Comuni che hanno
aderito sono Arcola, Ameglia, Andora, Sarzana, Pignone, Bonassola, Camporosso,
Framura, Orco Feglino, Urbe, Vernazza, Brugnato, Bergeggi, Triora, Carpasio,
Finale Ligure, Bordighera, Zoagli.
La stazione unica appaltante
nasce nell´ambito della centrale di committenza che opera all´interno
dell´amministrazione generale della Regione Liguria, per garantire un
monitoraggio completo di tutte le gare di appalto soprattutto per prevenire
fenomeni di infiltrazioni malavitose. Si occupa infatti dello svolgimento di
tutte le procedure di gara per l´appalto di servizi e acquisto di beni.
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CALABRIA: LA GIUNTA HA APPROVATO L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2013 E PLURIENNALE 2013 – 2015 |
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Catanzaro, 11 giugno 2013
- Si è riunita l’ 8 giugno la Giunta
regionale sotto la presidenza del Presidente
Giuseppe Scopelliti con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali.
Su proposta del Presidente
Scopelliti è stato approvato il piano delle performance 2013.
La Giunta ha, inoltre,
approvato l’avviso pubblico per la formazione di un elenco ad aggiornamento
biennale degli aspiranti idonei alla nomina a direttore generale delle aziende
sanitarie provinciali, delle A.o. E dell’Azienda ospedaliera - universitaria
della Regione.
L’esecutivo ha licenziato lo
schema di convenzione con l’Istituto per l’analisi ambientale del Consiglio
Nazionale delle Ricerche (Cnr) per la collaborazione in attività di protezione
civile.
La Giunta ha approvato la
delibera relativa alla nomina dei componenti il Comitato di consulenza
giuridica della stessa Giunta regionale.
Su proposta dell’assessore
Giacomo Mancini è stato deliberato l’assestamento di bilancio 2013 e
pluriennale 2013 – 2015.
Su proposta dell’assessore
Giuseppe Gentile, la Giunta ha incrementato il fondo relativo all’annualità
2011 per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione.
Su proposta dell’assessore
all’agricoltura Michele Trematerra è stato prorogato al 2013 il piano regionale
per la programmazione delle attività di programmazione, prevenzione e lotta
contro gli incendi boschivi. Così come previsto dalla legge regionale 25/2013,
la Giunta ha nominato il commissario liquidatore dell’Afor che è Federico
Postorino, già commissario della stessa. Nominato anche il direttore generale
dell’Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell´Agricoltura) a seguito di
avviso pubblico. Si tratta di Flavio Francesco Cedolia.
La Giunta ha infine
deliberato di nominare il Presidente della Commissione provinciale per
l’abilitazione all’esercizio venatorio per la provincia di Vibo Valentia. Si
tratta del dipendente regionale Pasquale Cricenti.
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MOLISE: PROGRAMMAZIONE 2014-2020, LA NUOVA STAGIONE DELLA PARTECIPAZIONE |
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Campobasso, 11 giugno 2013
- «Ogni singolo passaggio sarà
contraddistinto dall´opportunità di partecipare da protagonisti e non più da
spettatori. In questa nostra sfida il partenariato assume una centralità
assoluta».
Con un invito alla
partecipazione reale il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura
Frattura, ha dato avvio al percorso di costruzione condivisa per la
programmazione 2014-2020.
Nell´affollata sala del
Parlamento di via Genova a Campobasso, il governatore Frattura ha incontrato i
rappresentanti del partenariato istituzionale, sociale e economico. Una
riunione che segna il nuovo corso per l´importante partita nella quale il
Molise si misurerà con l´Europa.
«Sapremo fare e sapremo cosa
e come fare. Parleremo di investimenti possibili - ha sottolineato il
governatore -, solo quando garantiti da risorse comunitarie. Ogni scelta
l´affronteremo con l´idea ferma che il beneficiario finale è il protagonista
principale delle nostre azioni. Condivideremo assieme il metodo, rigoroso
nell´utilizzo degli strumenti a disposizione, flessibile quando ci renderemo
conto che è necessario e più utile cambiarlo. Questo è il modello possibile che
abbiamo immaginato nelle linee programmatiche per il nostro Molise, non certo
«il Molise dei sogni». I sogni si realizzano se fondati su indicatori certi, se
verificati, con scadenze precise e regolari, da indicatori di risultato
precisi».
«Abbiamo approntato - ha
proseguito il presidente -, sette innovazioni di metodo, abbiamo fissato undici
obiettivi. Così concorreremo a nuova stagione di sviluppo per il nostro Molise,
mettendo via le vecchie liste della spesa. Alzeremo la qualità della proposta e
il salto di qualità lo affronteremo tutti insieme. Il Molise dei prossimi sei
anni sarà un Molise pieno di contenuti, con le istituzioni capaci, nella loro
autonomia, di accompagnare gli attori in campo».
«Ci siamo fissati tempi
certi - ha aggiunto il presidente -. Oggi partiamo da una bozza di accordo di
programma tra Regione e partenariato. Entro luglio sarà definitiva: abbiamo 45
giorni per arricchirla di idee e proposte. Ci auguriamo che sempre più soggetti
ci seguano nella condivisione di questo progetto che segna il cambio di passo rispetto
al passato. Non stringiamo un accordo solo sui numeri, lo stringiamo per
raccogliere contenuti. Salutiamoci con l´impegno di ritrovarci a breve con
tantissime idee valide, condivise, per lo sviluppo del nostro Molise. Il futuro
di tutti noi inizia da qui», ha concluso Frattura.
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TOSCANA: FRA I TEMI DELLA DIRETTA STREAMING DELLA GIUNTA DI IERI: ANTINCENDIO, FINANZA, VIVAI |
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Firenze 10 giugno 2013 – Si
è tenuta ieri mattina in Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati la seduta di
Giunta regionale, trasmessa in diretta streaming sul sito di Toscana Notizie.
Approvati in tutto 30 provvedimenti tra i quali meritano di essere segnalati:
ripartizione alle
zone-distretto di 18 milioni di euro per il mantenimento del sistema degli
interventi e servizi sociali (minuto 2’50”-4’19”);
regolamento di attuazione
dell’articolo 2 della legge finanziaria 2013 in base al quale le micro, piccole
e medie imprese che sostengono nel 2013 spese per l’assunzione di personale a
tempo determinato e indeterminato, per almeno 2 anni, hanno diritto per gli
anni fiscali 2013, 2014 e 2015 a dedurle dalla base imponibile ai fini Irap
(minuto 6’10”-7’18”);
regolamento di attuazione
della legge 23 del 2012 sul settore vivaistico toscano (disposizioni per il
sostegno dell’attività vivaistica e per la qualificazione e valorizzazione del
sistema del verde urbano) (minuto 34’13”-35’14”);
Pis previsto dal Prs
2011-2015, cluster per la meccanica avanzata e la componentistica: approvazione
del progetto integrato di sviluppo che si articola su diversi settori,
strumenti e linee di intervento. Azioni per il rilancio del settore (minuto
40’15”-44’00”);
piano regionale
agro-forestale: complesso di interventi relativi soprattutto all’attività del
servizio antincendio boschivo. Assegnazione di risorse ai Comuni (200mila euro)
e ad Artea (5,1 mln euro) (minuto 54’28”-55’51”).
Si ricorda che gli atti
approvati sono disponibili all’indirizzo http://web.Rete.toscana.it/attinew
dopo la loro verbalizzazione da parte degli uffici regionali.
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ADDIZIONALI IRPEF: NESSUN AUMENTO È PREVISTO IN PUGLIA |
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Bari, 11 giugno 2013 - Il governo della Regione Puglia non ha alcuna
intenzione di appesantire l’addizionale Irpef a carico dei suoi cittadini.
“Non prendiamo in
considerazione un inasprimento fiscale nemmeno come ipotesi di lavoro -
dichiara l’assessore al Bilancio Leonardo Di Gioia - perché sarebbe dannoso per
la situazione contabile e finanziaria dell’Ente, che ad onta delle difficoltà
determinate dal Patto di Stabilità, è assolutamente tranquilla”.
“Il nostro impegno - dice
ancora l’assessore - è far fronte al ripianamento del debito sanitario, che
vede peraltro la Puglia fra le regioni italiane meno indebitate, secondo le
modalità che ci verranno indicate in sede ministeriale.
Ma qualunque ipotesi ci
venga prospettata, sarà integralmente praticata con il ricorso ad entrate
proprie già previste in bilancio ed economie di spesa, senza gravare sulla
pressione fiscale complessiva cui sono sottoposti i cittadini pugliesi”.
“Al limite, una manovra sull’Irpef cercheremo di farla -
conclude Di Gioia - dopo ampia condivisione con il Consiglio e la maggioranza e
concertandola con le forze sindacali, sociali e datoriali: ma sarà una manovra
in diminuzione, non certo in aumento”.
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PATTO DI STABILITÀ. REGIONE VENETO IN AIUTO DEI COMUNI POLESANI COLPITI DAL TERREMOTO |
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Venezia, 11 giugno 2013 - “Mettiamo
a vostra disposizione ulteriori 5 milioni di euro di ‘spazio finanziario’ per
consentirvi di avere un più ampio margine di manovra rispetto agli originali
obiettivi del vostro Patto di stabilità interno”. Lo ha comunicato ieri nella sala consiliare del municipio di
Occhiobello (Ro) l’assessore al bilancio e agli Enti locali della Regione del
Veneto, Roberto Ciambetti, incontrando, insieme al consigliere regionale
Cristiano Corazzari, i rappresentanti dei 21 Comuni polesani colpiti dal
terremoto.
“Si tratta di un plafond
aggiuntivo – ha precisato Ciambetti – a quello che avevamo reso disponibile per tutti gli enti locali
veneti nelle scorse settimane attraverso l’operazione del cosiddetto Patto
verticale incentivato 2013. Ci è parso doveroso riconoscere un ulteriore spazio
finanziario alle amministrazioni del rodigino che, a causa del terremoto dello
scorso anno, sono costrette a far fronte a interventi imprevisti e d’urgenza.
Consentiremo così ai 21 Comuni di effettuare pagamenti che altrimenti sarebbero
rimasti bloccati, onorando gli impegni da loro assunti con le aziende
incaricate a eseguire opere e interventi”.
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PAGAMENTI PER 268 MILIONI SONO STATI EFFETTUATI QUESTA SETTIMANA DALLA RAGIONERIA GENERALE DELLA REGIONE CALABRIA |
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Catanzaro, 11 giugno 2013 - La
Ragioneria generale della Regione Calabria ha effettuato nel corso della
settimana pagamenti per un totale di 268 milioni.
“Proseguiamo con impegno la
nostra azione – ha evidenziato l’assessore regionale al bilancio Giacomo
Mancini - per tentare di dare risposte efficienti e sempre più puntuali ai
nostri concittadini”.
L´importo più consistente,
pari a 250 milioni, è stato liquidato a favore del comparto sanitario. Si
tratta della quota a destinazione indistinta del Servizio sanitario regionale a
favore delle Aziende sanitarie e ospedaliere relative al mese di maggio 2013.
Nel dettaglio sono stati erogati circa 12 milioni e 700 mila euro all’Azienda
ospedaliera di Catanzaro, 14 milioni e 200 mila euro a quella di Cosenza, 4
milioni e 200 mila euro all’Azienda Mater Domini di Catanzaro e 12 milioni e
300 mila euro all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria; all’Asp di Catanzaro
sono stati, invece, destinati 37 milioni, oltre 76 milioni e mezzo all’Asp di
Cosenza, circa 21 milioni a quella di Crotone; quasi 54 milioni all’Asp di
Reggio Calabria e circa 17 milioni a quella di Vibo Valentia.
Inoltre, su disposizione del
Dipartimento lavoro e formazione, la Ragioneria ha effettuato un pagamento di
circa 6 milioni di euro a favore delle Residenze sanitarie assistenziali e Case
protette. La somma di 7,4 milioni è stata, poi, liquidata per il pagamento
delle Royalties ai comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Cirò Marina,
Strongoli, Crucoli, Cirò, Cutro e Melissa. Infine, sono stati destinati al Por
Fesr 2007-2013 circa s 4,6 milioni di euro su richiesta dei Dipartimenti lavori
pubblici e attività produttive.
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FVG, LAVORO: FISSATO A 20/6 TERMINE PER DOMANDE INCENTIVI SU LR 18/2005 |
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Trieste, 11 giugno 2013 - Su
proposta dell´assessore regionale al
lavoro, Loredana Panariti,
la Giunta regionale ha fissato al
prossimo 20 giugno il
termine per la presentazione delle domande
per la concessione di
incentivi per interventi di politica attiva
del lavoro previsti dalla
legge regionale 18 del 2005 (Norme
regionali per l´occupazione,
la tutela e la qualità del lavoro).
La decisione è stata assunta
a seguito del parere favorevole
espresso nei giorni scorsi
dal Comitato di coordinamento
interistituzionale, previsto
dalla stessa legge 18.
Secondo quanto previsto dal
regolamento di attuazione della
legge, le domande vanno
presentate alle amministrazioni
provinciali, che
provvederanno ad erogare gli incentivi
regionali.
L´assessore Panariti ha
rilevato che "la crisi sta cambiando il
panorama economico, con
conseguente necessità di cambiare il
modello di politiche attive.
Va immaginato - ha detto - un
percorso condiviso fra
imprese e territorio".
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CALABRIA: CERIMONIA CONCLUSIVA DEL PROGETTO “ENTER WORK” |
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Catanzaro, 11 giugno 2013
- L’assessore regionale al lavoro,
formazione professionale e politiche sociali, Nazzareno Salerno, insieme al
dirigente generale del Dipartimento Bruno Calvetta e al commissario
dell’Azienda Calabria Lavoro Pasquale Melissari, ha partecipato alla conferenza
conclusiva del progetto “Enter Work–orientamento itinerante in Calabria”,
rivolto agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori calabresi.
Il progetto punta alla
formazione professionale e soprattutto alla valorizzazione del capitale umano
ed è stato realizzato tramite la tecnica dell’incontro diretto utilizzando tre
camper e uno staff di 18 operatori specializzati.
“Questa iniziativa – ha
spiegato l’assessore Salerno - si è tradotta in una fase di crescita dei
giovani che, spesso, si trovano a fare i conti con mille incertezze in un
momento cruciale quale quello del passaggio dal mondo dell’istruzione e della
formazione a quello del lavoro. Ritengo – ha sottolineato l’esponente della
Giunta - che questo tipo di esperienze rappresenti un modello da
istituzionalizzare in quanto capace di produrre delle ricadute positive sugli
studenti che sono le nostre più preziose risorse e che possono diventare il
vero motore del processo di sviluppo. Sono apprezzabili, inoltre, la
sensibilità dimostrata verso gli immigrati e l’attenzione verso le metodologie
d’integrazione e di valorizzazione delle differenze. In coerenza con gli
obiettivi della giunta regionale guidata dal presidente Giuseppe Scopelliti –
ha spiegato Salerno – si sta dunque cercando di congiungere le attitudini dei
giovani con le richieste del mercato lavorativo, riducendo le asimmetrie
informative e ampliando le possibilità di scelta. D’altra parte, in una regione
come la nostra, costretta a confrontarsi con problematiche occupazionali dalle
origini lontane, la priorità non può che essere quella di favorire
l’inserimento nel pianeta lavorativo. L’avvio di una rete di collaborazione fra
i giovani ed il tessuto imprenditoriale locale – ha detto infine l’assessore
Salerno – costituisce un primo strumento per superare le difficoltà e
consentire che vengano premiati il senso del dovere, la competenza e la serietà
professionale”.
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PUGLIA: SU AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA: NESSUNA ILLUSIONE SU RISORSE |
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Bari, 11 giugno 2013 - Dichiarazione dell’assessore al Lavoro, Leo
Caroli sugli ammortizzatori Sociali in deroga: “le notizie diffuse in questi
giorni relative allo sblocco dei decreti per gli ammortizzatori sociali in
deroga non devono illudere: si tratta di risorse stanziate dal precedente
Governo, che le Regioni hanno già impegnato e speso per il primo quadrimestre”.
“L’unica possibile boccata di ossigeno per le Regioni – spiega - e, di
conseguenza per lavoratori e aziende, sarebbe ricevere le risorse (in realtà
molto inferiori al miliardo di cui si parla sulla stampa) del recente decreto
approvato dal Governo Letta; risorse che comunque garantirebbero il pagamento
degli ammortizzatori non oltre il mese di Luglio 2013”. “Abbiamo già
evidenziato al Parlamento e al Governo - prosegue - manifestando la nostra
soddisfazione per aver finalmente avviato un percorso di dialogo con le
regioni, la nostra preoccupazione per i mesi che ci attendono. Non ci sono
risorse, quelle stanziate sono insufficienti e, soprattutto, non sono ancora
nelle casse dell’Inps”. Al di là della Puglia, dove grazie al senso di
responsabilità delle parti, si sono realizzati interventi straordinari sulla
bilateralità e sulla limitazione delle prestazioni, arginando così l’aumento
della spesa, nel resto d’Italia si registra un incremento delle richieste rispetto
al 2012 di oltre il 30%. E resta il tema gravissimo della chiusura del 2012,
annualità per cui in tutta Italia sono sospesi i pagamenti e per cui bisogna
immediatamente intervenire. Bene ha fatto quindi il Presidente Errani, a nome
della Conferenza delle Regioni, a chiedere nuovamente al Governo di fare la
propria parte e precisi impegni in tal senso chiederemo al Ministro del Lavoro
in occasione dell’incontro con tutti gli assessori regionali al lavoro che si
terrà domani Roma”. “Obiettivi: passare – conclude - dalla fase degli annunci a
quella della certezza delle risorse; scongiurare l’inaccettabile ipotesi che
siano dirottate nel fondo nazionale per gli ammortizzatori sociali in deroga le
risorse del sud le risorse delle Regioni del Sud del fondo Pac ; erogare le
prestazioni ai lavoratori aventi diritto; alleviare il clima di crescente
tensione sociale che registriamo nei nostri territori”.
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BOLZANO, PATTO PER IL LAVORO: OK DELLA COMMISSIONE IMPIEGO, IL PIANO IN GIUNTA |
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Bolzano, 11 giugno 2013 -
Via libera all´unanimità della Commissione impiego al piano provinciale per il
lavoro, il documento programmatico che contiene le strategie pluriennali in
tema di politiche occupazionali. La palla passa ora alla Giunta provinciale,
che dovrebbe dare l´ok definitivo entro il mese di giugno. Soddisfatto
l´assessore Bizzo, che parla di "importante passo in avanti per dare
risposte concrete al mondo del lavoro. Questo piano vuole mettere in sicurezza
il nostro futuro e dare stabilità alla comunità altoatesina, in particolare ai
giovani".
Dal patto generazionale nel
pubblico impiego agli sgravi fiscali per le imprese che assumono, dal rilancio
del settore edile al sostegno per chi assume disoccupati di lungo periodo. Sono
tante, e molto diverse fra loro, le misure contenute nel piano provinciale per
il lavoro (durata 7 anni), progetto che ha preso il via all´inizio dell´anno
con il lancio della piattaforma interattiva www.Pattolavoro.it raccogliendo
pareri, proposte, documenti. Ora il percorso è quasi arrivato al termine con
l´approvazione del piano da parte della Commissione per l´impiego, che
raccoglie Provincia, sindacati, associazioni di categoria del mondo economico,
cooperative e associazionismo sociale. "Pur avendo dati molto migliori
rispetto al resto d´Italia - sottolinea l´assessore Roberto Bizzo - anche in
Alto Adige dobbiamo fare i conti con una disoccupazione in crescita, in maniera
particolare per quanto riguarda le fasce più giovani della popolazione. A loro
dobbiamo dare risposte concrete e immediate: per questo abbiamo anticipato di
un anno i tempi del piano provinciale per il lavoro, che vuole rappresentare un
nuovo patto stipulato non solo tra forze sociali, ma anche tra
generazioni".
E proprio in quest´ottica si
inquadra una delle misure più innovative del piano, che riguarda il settore del
pubblico impiego. "Dobbiamo favorire un ricambio generazionale - prosegue
Bizzo - consentendo a chi si trova a pochi anni dal termine della carriera
lavorativa di ridurre volontariamente il proprio orario, con una decurtazione
dello stipendio ma senza conseguenza sulla futura pensione, favorendo
l´inserimento dei giovani". Sulla stessa lunghezza d´onda, e con lo stesso
obiettivo, si muovono anche gli sgravi fiscali previsti per chi assume con
contratti a tempo indeterminato: "per queste aziende - sottolinea
l´assessore - è prevista un´esenzione dal pagamento dell´Irap per un periodo di
tre anni". Sono inoltre previsti contributi straordinari per chi assume,
sempre a tempo indeterminato, disoccupati di lungo periodo con più di 55 anni,
mentre per il rilancio del settore edile si punta sull´anticipo ai privati
degli sconti fiscali previsti a livello statale per ristrutturazioni e risparmi
energetici, e su un programma di risanamento degli edifici pubblici.
Per quanto riguarda la
conciliabilità lavoro/famiglia, il piano si muove verso ampliamento e maggiore
flessibiltà dei servizi di assistenza alla prima infanzia, mentre nel settore
della formazione spazio ad un potenziamento dei tirocini per giovani
disoccupati e ad un migliore coordinamento dei fondi per riqualificazione e
aggiornamento professionale. "Con l´approvazione da parte della
Commissione impiego del piano provinciale per il lavoro - conclude Bizzo -
abbiamo compiuto un importante passo in avanti per dare risposte concrete al
mondo del lavoro. Per il via libera definitivo ora manca solamente il passaggio
in Giunta provinciale".
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CALABRIA: VARIAZIONE DELL’AVVISO RELATIVO ALLA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AGLI ULTRACINQUANTENNI |
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Catanzaro, 11 giugno 2013
- L’assessore regionale al Lavoro e
Politiche sociali Nazzareno Salerno ha comunicato l’integrazione e la modifica
parziale dell’Avviso pubblico “Manifestazione di interesse per l’individuazione
di lavoratori ultracinquantenni per la concessione di contributi per la
prosecuzione volontaria della contribuzione”. Sono state, infatti, ridefinite
le disposizioni in modo da renderle più aderenti al nuovo quadro normativo
tracciato con la Legge 214/2011 (Riforma Monti) e con il Decreto Milleproroghe,
rendendole più rispondenti alla finalità di agevolare il più elevato numero
possibile di lavoratori. Alla selezione potevano partecipare i cittadini
ultracinquantenni italiani residenti in Calabria che, oltre a godere
normalmente dei diritti civili e politici, possedevano specifici requisiti:
posizione di disoccupato ex lavoratore dipendente, mancanza di meno di cinque
anni di contribuzione per il diritto alla pensione, cessazione della fruizione
del trattamento degli ammortizzatori sociali, mancata fruizione dopo l’ultimo
rapporto di lavoro subordinato del trattamento degli ammortizzatori sociali per
assenza delle condizioni di legge, possesso alla data del 1° gennaio 2009 dei
requisiti di ammissione alla contribuzione volontaria e non titolarità di
prestazioni pensionistiche previdenziali. “La nostra attività – ha spiegato
l’assessore Salerno – punta a dare segnali di vicinanza e risposte concrete ai
lavoratori, soprattutto in un momento storico così delicato. Rispettando i
criteri della piena legittimità e trasparenza e coerentemente con le linee di
orientamento per l’occupazione definite dall’Unione europea oltre che con la
strategia di Lisbona, abbiamo ritenuto di concedere il beneficio economico per
i versamenti volontari non solo ai partecipanti all’Avviso, ai quali mancano
meno di cinque anni di contribuzione per il raggiungimento del diritto alla
pensione, che rimane condizione indispensabile di ammissione, ma, fatto salvo
tale presupposto, anche ai partecipanti che non hanno ancora raggiunto il
requisito anagrafico stabilito dall’attuale sistema pensionistico, nel caso in
cui siano già in possesso del solo requisito contributivo previsto per il
pensionamento ordinario. L’obiettivo della giunta regionale, guidata dal
presidente Giuseppe Scopelliti, è infatti quello di eliminare i fenomeni di
marginalizzazione di carattere sociale ed economico e consentire un
miglioramento della qualità della vita”.
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FVG, MINORANZE: MARTINES,´UTILI IN PROSPETTIVA EUROPEA´ |
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Udine, 11 giugno 2013 - Dopo
cinque anni di prevalente isolamento il
Friuli Venezia Giulia ´può
riagganciarsi all´Europa´ anche
attraverso la collaborazione
transfrontaliera tra le comunità
linguistiche e i paesi
contermini: la Regione rafforzerà questo
reciproco percorso.
E´ quanto ha affermato il
presidente della V. Commissione
regionale per la Cultura, le
Autonomie locali e le Lingue
minoritarie, Vincenzo
Martines, oggi al convegno internazionale
sulle Lingue e i diritti
delle minoranze linguistiche, svoltosi
nella sede della Regione a
Udine in occasione dei vent´anni della
Carta europea delle lingue
regionali e minoritarie.
L´incontro, al quale hanno
preso parte numerosi esperti italiani
e stranieri del settore, è
stato organizzato dal Dipartimento di
scienze giuridiche e della
cattedra Jean Monet dell´Università di
Udine in collaborazione con
la Direzione centrale Cultura e
Relazioni internazionali
della Regione.
Al convegno è emersa la
necessità, d´altronde in diverse
occasioni richiesta dal
Parlamento europeo e dalle minoranze
stesse, di ratifica da parte
dello stato italiano della Carta
europea. Nell´ambito
dell´analisi delle diversità e delle
similitudini è stata
evidenziata la valenza europea delle istanze
di tutela espresse dalle
minoranze, che cercano, con diversi
risultati (in stretta
correlazione naturalmente con i mezzi
investiti) di valorizzare e
diffondere la propria lingua. Per
fronteggiare il continuo e
cospicuo calo delle risorse si
progetta un maggiore
utilizzo dei fondi comunitari.
Un altro aspetto critico è
rappresentato dalla precarietà dei
contratti di lavoro per gli
addetti agli sportelli linguistici e
di altre strutture, che non
permette la necessaria progettazione
in questo settore. Se ieri i
partecipanti al convegno hanno
approfondito la conoscenza
relativa alle problematiche delle
minoranze presenti in
Spagna, Francia, Slovenia, Austria e
Croazia, oggi è stata a loro
presentata la situazione della
comunità friulana, slovena e
germanofona in regione.
Velia Plozner ha
sottolineato come la valorizzazione delle forme
arcaiche del tedesco sia,
nelle zone montane, strettamente
correlata con il mantenimento
dei servizi di base in loco. Zaira
Vidau (Slori) ha posto
l´attenzione su come gli enti locali
dovrebbero promuovere tra i
cittadini l´uso della lingua slovena.
William Cisilino (Arlef) ha
evidenziato la mancanza di una
programmazione linguistica
nella nostra regione e ha spiegato
come l´ottenimento dei fondi
comunitari dipenda anche dalle
proprie risorse allocate.
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SERVIZI IMPIEGO, TOSCANA: ALLARME PER IL FUTURO E IPOTESI AGENZIA |
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Firenze, 11 giugno 2013 –
Preoccupazione per le incertezze che si addensano sul futuro dei servizi per
l’impiego, sui quali gravano la spada di Damocle della mancanza di fondi e i
rischi legati alla mancata definizione delle competenze per la gestione. Ad
esprimerla con forza è stato l’assessore alle attività produttive lavoro e
formazione Gianfranco Simoncini che ne ha parlato ieri in occasione del convegno al Circolo Andreoni,
a Firenze, su “Le priorità per il mondo del lavoro”.
“Il problema più urgente è
legato alla sorte delle Province dalle quali ad oggi i servizi per l’impiego
dipendono per la gestione- ha spiegato l’assessore – competenza che sappiamo
verrà meno a partire dal 31 dicembre 2013. Si tratta di una competenza
concorrente ma, ad oggi, non c’è nessun atto del governo che permetta di
chiarire l’incertezza sul futuro. A questo si aggiunge il problema delle
risorse, visto che i servizi per l’impiego sono finanziati in parte con risorse
delle province e in parte con risorse del Fse che, da gennaio 2014 non saranno
disponibili almeno fino a fine anno, per i ritardi dei programmi a livello Ue”.
Per scongiurare il rischio
del blocco dei servizi sul territorio, l’assessore Simoncini, anche nella sua
veste di coordinatore delle Regioni per il lavoro, ha sollecitato il governo a
trovare una soluzione finanziaria attraverso l’anticipo della quota nazionale
di co-finanziamento dei fondi europei, definendo in parallelo una soluzione
condivisa per individuare lo strumento per la gestione.
“La mia idea – afferma
l’assessore – è quella di un’agenzia “federale”, con un sistema nazionale che
si articola in una agenzia che a livello centrale elabora e propone gli
standard delle prestazioni e svolge funzioni di supporto e monitoraggio degli
interventi, e con Agenzie regionali che gestiscono operativamente il rapporto con
il territorio e con i privati.”.
L’agenzia nazionale dovrebbe
inglobare le funzioni di Italia Lavoro ed Isfol e avere funzioni di
coordinamento, definizione dei livelli minimi delle prestazioni, garantire a
livello nazionale monitoraggio e supporto alle agenzie regionali. Alle Agenzie
regionali, dovrebbe competere l’organizzazione della rete dei servizi.
“Credo che gli elementi di
cui tener conto siano essenzialmente quattro – sottolinea Simoncini – un
disegno più uniforme a livello nazionale, che non vuol dire nuovo accentramento
di competenze che possono essere solo regionali, ma fissare standard e livelli
di qualità uguali per tutti. A questo si deve accompagnare il radicamento
territoriale del servizio, perchè solo così si può essere incisivi rispetto al
fabbisogno formativo, che è diverso per ciascun territorio. Terzo, ma non meno
importante, il fattore semplificazione, con l’unificazione delle sedi delle
politiche attive e di quelle passive. Quarto, il rapporto fra pubblico e
privato, per cui è indispensabile un’integrazione evitando però una logica che
lasci al pubblico solo i casi difficili”.
Di questi problemi si
parlerà nell’incontro che le Regioni avranno mercoledì 12 con il
sottosegretario al lavoro Carlo Dell’aringa. Al quale verrà sollecitato anche
un atto del governo per rendere disponibili le nuove risorse per la Cig in
deroga, stanziate dal decreto approvato nelle settimane scorse. Si tratta di un
miliardo di euro che, con l’eccezione dei 288 milioni destinati al Sud, può già
essere ripartito fra le Regioni sulla base dei precedenti criteri. Senza questo
intervento, di fatto, per la Toscana e per la maggior parte delle Regioni, la
cassa in deroga resterà bloccata.
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SULLA RIAPERTURA DEL CARCERE A PIANOSA REGIONE DISPONIBILE E COLLABORATIVA |
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Firenze, 11 giugno 2013 –
“Sulla riapertura del carcere nell’isola di Pianosa la Regione ha una posizione
collaborativa purché l’isola rimanga turisticamente accessibile e si intervenga
per ridurre la pressione carceraria sulle altre strutture presenti in Toscana”.
Lo ha detto il presidente
della Regione, Enrico Rossi, durante il consueto breafing con i giornalisti,
rispondendo ad alcune domande in merito all’ipotesi di tornare ad utilizzare lo
storico e ormai abbandonato carcere esistente su una delle perle dell’Arcipelago
Toscano.
“Nella nostra regione – ha
detto Rossi – ci sono oggi circa 4.200 detenuti contro una capienza massima
delle strutture carcerarie di 3.200. Il 30 per cento di sovraffollamento è
francamente eccessivo. Mi piacerebbe molto poter costruire con il governo un
rapporto tale in grado di risolvere in modo strutturale il problema del
sovraffollamento delle nostre carceri. E se su questo il Governo fa sul serio,
anche noi siamo disposti a fare sul serio e non intendo mettere vincoli
regionalistici rispetto all’esigenza reale di sfoltire gli altri istituti
perché si tratta di una questione nazionale”.
Il presidente Rossi ha
ricordato poi che tra le altre misure da prendere rispetto al “pianeta carcere”
c’è l’esigenza di andare verso la custodia attenuata per una parte dei detenuti
e sfruttare le risorse e i servizi presenti sul territorio in funzione del
recupero dei giovani carcerati e in particolare dei tossicodipendenti.
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PIANO CITTADINANZA DI GENERE 2012-2015, 900MILA EURO DALLA REGIONE TOSCANA |
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Firenze, 11 giugno 2013 – Il
documento di attuazione del Piano regionale per la Cittadinanza di genere
2012-2015, che contiene le iniziative per il 2013 e le risorse per attuarle
(quasi 900 mila euro), è stato approvato con delibera dalla giunta regionale
nell’ultima seduta.
“Le quattro azioni previste
dal documento – ha spiegato l’assessore al welfare con delega alle pari
opportunità Salvatore Allocca – confermano il percorso avviato dalla Regione
con l’approvazione della legge 16 del 2009 sulla cittadinanza di genere che
individua, da un lato, interventi legati alla conciliazione vita-lavoro e alla
valorizzazione della donna nelle professionalità e nella condizione socio
economica e, dall’altro, interventi formativi e di sensibilizzazione nelle
scuole volti a favorire l’equa distribuzione delle responsabilità familiari
uomo-donna, nonché la diffusione e la conoscenza del principio di parità.
Vengono consolidate le esperienze positive finora realizzate – ha concluso
Allocca – ed attivati strumenti che, sebbene previsti dalla legge regionale,
non era stato possibile attivare in una sua prima applicazione”.
La prima azione, che assorbe
la maggior parte delle risorse a disposizione (760 mila euro da suddividere
equamente tra le Province), contiene le iniziative per la conciliazione
vita-lavoro. Il ruolo di promozione e coordinamento nella formazione degli
accordi territoriali di genere continueranno a svolgerlo le Province, come
previsto dalla legge regionale. Confermati i progetti per la lotta agli
stereotipi di genere nelle scuole e per quei servizi che promuovono la
condizione socio economica delle donne e la conciliazione vita-lavoro (servizi
scolastici integrativi, interventi specifici di politiche family friendly come
attivazione o implementazione di asili nido aziendali pubblici e privati,
attivazione di formule organizzative facilitanti la conciliazione vita lavoro
nelle imprese private come la flessibilità oraria e il telelavoro).
La seconda (risorse
disponibili quasi 95 mila euro) riguarda il cosiddetto Bando Associazioni,
previsto dalla legge regionale per valorizzare il ruolo propositivo e
progettuale delle associazioni territoriali attive nel settore. Anche per il
2013 sarà emanato uno specifico bando rivolto alle Associazioni iscritte ai
registri regionali del Volontariato o a quelle il cui statuto o atto
costitutivo prevede la diffusione e l’attuazione del principio di pari
opportunità fra donna e uomo, la promozione e la valorizzazione della
condizione femminile e l’aiuto alla tutela in giudizio nel caso di violazione
dei diritti.
La terza (40 mila euro)
prevede la conferma del cofinanziamento del percorso formativo “Busy Ness Women
– Madrefiglia”, realizzato in collaborazione con Unioncamere Toscana. Per il
2013 in particolare sarà incrementata di 20 ore l’offerta formativa su ciascuna
macroarea e costituita una una Rete sperimentale tra le imprese riconducibili
alle Mentor – Mentee non solo delle edizioni in corso, ma anche di quelle
precedenti, in grado di far riferimento ad una filiera (es. Filiera turistica)
nell’obiettivo di promozione reciproca delle attività.
Infine la quarta (risorse da
definire), il bilancio di genere, strumento di analisi previsto dalla legge
regionale come strumento di monitoraggio e valutazione delle politiche
regionali in tema di pari opportunità. Dopo i due bandi del 2012, volti ad incentivare
l’approvazione di un bilancio di genere da parte degli Enti locali, anche nel
2013, si intende iniziare un percorso interno per l’adozione del bilancio di
genere da parte della Regione.
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MILANO, BULLISMO: COMUNE E TERZO SETTORE AVVIANO PROGETTI DI INTERVENTO SUL DISAGIO GIOVANILE PREVENZIONE E CONTRASTO PER QUARTIERI PIÙ VIVIBILI |
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Milano, 11 giugno 2013 - Per
prevenire e contrastare i fenomeni di disagio giovanile il Comune di Milano
realizza, insieme al Terzo Settore, progetti nei quartieri più soggetti al
bullismo, vandalismo, conflittualità sociale e bande.
E’ stato pubblicato lunedì
10 giugno, sul sito del Comune, il bando indirizzato a soggetti del Terzo
Settore che vogliano co-progettare attività e interventi innovativi e
sperimentali dedicati a giovani e adolescenti tra i 13 e i 21 anni.
L’investimento è di 790 mila euro, in parte finanziati con i fondi della legge
285/1997 (513 mila euro) per la promozione di diritti e opportunità per
l’infanzia e l’adolescenza, in parte da bilancio del Comune (222 mila euro) e
da partner selezionati (51 mila euro). I progetti selezionati avranno durata di
12 mesi, eventualmente prorogabili per altri 12, e partiranno a ottobre 2013.
Negli scorsi mesi
l’assessorato alla Sicurezza e Coesione sociale aveva chiesto alle nove Zone di
decentramento di indicare quartieri, luoghi di aggregazione giovanile spontanea
(la “strada”, piazze, aree verdi, scuole, cortili) dove si fossero evidenziate
situazioni di disagio e fenomeni di delinquenza sui quali intervenire con
azioni educative e sociali che promuovono la partecipazione, l’autonomia,
relazioni positive e costruttive dei giovani con i coetanei, la scuola, le
famiglie, la comunità.
“La presenza dei ragazzi non
è omogenea su tutta la città. Diversi sono i problemi e diversi saranno gli
interventi che devono far emergere quanto di positivo il territorio sta già
esprimendo. Si tratta di realizzare progetti specifici e flessibili che vanno
continuamente rivisti sulla base dei risultati. Intervenire dove i giovani si
incontrano spontaneamente, individuare nuovi luoghi di aggregazione, avviare
attività nelle quali i ragazzi si identificano con l’obiettivo di rendere i
quartieri vivibili e sicuri e sviluppare la convivenza civile. Per questo sarà
fondamentale la connessine con il territorio nel suo complesso ” dichiara Marco
Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione sociale.
Le Zone hanno risposto con
diverse indicazioni: l’invecchiamento della popolazione e la convivenza con le
giovani famiglie straniere in arrivo a Sant’ambrogio 1 e 2 al quartiere Barona;
le baby gang di Quarto Oggiaro/vialba che occupano cantine e spazi comuni nei
caseggiati di largo Boccioni sulle quali un piccolo intervento dello scorso
anno aveva già portato qualche risultato e che adesso potrà essere sviluppato;
i problemi che riguardano i giovani frequentatori della movida del quartiere
Ticinese; l’integrazione e la convivenza al Gratosoglio fra i giovani che si
riuniscono intorno alle scuole.
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SOSTEGNO VITTIME DI REATO, TOSCANA: TEMATICA TRASCURATA A LIVELLO POLITICO E ISTITUZIONALE |
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Firenze, 11 giugno 2013 –
Assistenza e aiuto alle vittime di reato, sia di tipo psicologico che
materiale, e possibilità di creazione di una rete istituzionale. Questi gli
argomenti al centro del seminario che si è tenuto ieri pomeriggio a Palazzo
Granducale a Livorno, sede della Provincia, durante il quale è stato presentato
il progetto Vis network (Victim Supporting Project: a network to support and
aid crime victims). Per la Regione è intervenuto l’assessore al welfare e alle
politiche per la sicurezza dei cittadini e cultura della legalità, Salvatore
Allocca.
“Troppo spesso si scambia
l’accanimento punitivo nei confronti di chi ha commesso il reato come elemento
di sostegno nei confronti della vittima. Ma questo è fuorviante perchè si
finisce da un lato per tradire il dettato costituzionale che parla di
rieducazione per chi viene condannato per reati e, dall’altro, perchè così
facendo si lasciano le vittime stesse prive nella necessaria assistenza, sia
materiale che psicologica. La Regione, che già è attiva in materia con due
progetti specifici (vedi sotto, ndr), ha deciso di aderire al progetto perchè
si tratta di una tematica che non trova grande spazio a livello istituzionale e
politico. Ci è sembrata una buona occasione – ha concluso – per avviare una
riflessione e un approfondimento in collaborazione con altri attori territoriali
per stabilire fin da subito un contatto con le reti in fase di formazione e
studiare eventuali forme di coordinamento e sostegno regionale”.
Il progetto prevede
anzitutto la creazione di una rete locale, successivamente la formazione
congiunta degli operatori delle istituzioni coinvolte nel processo di
trattamento della vittima, quindi la stipula di protocolli d’intesa per la
definizione di misure condivise per le attività di tutela e supporto e la
stesura di procedure concordate per i centri di supporto.
La Regione Toscana non ha
mai intrapreso azioni complessive di tutela delle vittime, pur dedicando un
articolo, il numero 4, alla loro assistenza e aiuto nella legge regionale 38
del 2001 (“Interventi regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza
della comunità toscana”). Tuttavia ha realizzato due interventi specifici.
Il primo con la legge
regionale 55 del 2006 (“Interventi in favore delle vittime del terrorismo e
della criminalità organizzata”) che prevede benefici in favore di vittime o superstiti
(rimborso di alcuni tributi regionali, agevolazioni per l’uso del trasporto
pubblico, borse di studio, contributo per l’acquisto della prima casa e
contributo per i canoni di locazione). Dal 2008 al 2012 la Regione ha impegnato
oltre mezzo milione di euro per rispondere a 244 richieste di contributo.
Il secondo con Contratto,
“Contro la Tratta in Toscana”, avviato dal 2011 a sostegno delle vittime di
reato e di sfruttamento. Destinatari: vittime di sfruttamento lavorativo,
minori e donne sfruttati nella prostituzione di strada e/o al chiuso, persone
immigrate, vittime di forme di violenza e grave sfruttamento in ambiti quali
l’accattonaggio e le attività illegali forzate. Sono previste azioni regionali
(formazione, sistema informativo regionale, comunicazione e sensibilizzazione,
segreteria tecnica regionale, numero verde regionale) e territoriali (unità
mobili territoriali, sportelli di ascolto, strutture di accoglienza). Nel 2012
registrati più di 6mila contatti presso le Unità Mobili Territoriali, 69 i casi
gestiti dal numero verde regionale, 304 le persone accompagnate presso servizi
socio-sanitari, 301 i colloqui effettuati presso gli sportelli drop-in, 197 i
percorsi di emergenza, prima assistenza e accoglienza attivati e 48 quelli di
inclusione lavorativa.
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IL "FAMILY IN TRENTINO" A 10 ASSOCIAZIONI SPORTIVE |
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Trento, 11 giugno 2013
- Sono le prime dieci associazioni, in
provincia, a ricevere la certificazione "Family in Trentino". Si
tratta della Polisportiva Oltrefersina - Madrano - Pergine Valsugana, degli
Amici Nuoto Riva, dell´Arcobaleno Basket di Trento, della Ginnastica acrobatica
Valle del Noce di Mezzana, dell´associazione Orienteering Crea Rossa di
Roncegno Terme, dell´associazione Cavalieri della Valsugana di Roncegno Terme,
dell´associazione Vela Lago di Ledro di Pieve di Ledro, della 2001 slr Ssd che
gestisce la piscina di Rovereto, dell´associazione Mountain & Bike Val di
Sole di Commezzadura e della Rari Nantes di Trento. Stamane, al Palazzo
dell´Istruzione in via Gilli a Trento, la consegna del riconoscimento da parte
dell´assessore provinciale all´istruzione e sport Marta Dalmaso, previa
sottoscrizione di un impegno formale a proseguire sulla strada intrapresa. Fra
i presenti, accanto ai presidenti delle associazioni coinvolte, vi erano
Luciano Malfer dirigente dell´Agenzia per la famiglia, Giorgio Torgler
presidente del Coni e Walter Mosna del Forum Associazioni Familiari del
Trentino.
L´assessore provinciale
Dalmaso, nel salutare e ringraziare le associazioni coinvolte, ha messo in luce
la valenza di questo percorso sotto il profilo della crescita, della socialità,
della salute e della qualità della vita: "I nostri obiettivi sono quelli
di lavorare, nel campo dello sport, per sviluppare una competizione sana, che insegni
anche a perdere e che trasmetta i valori significativi che ritroviamo in questa
certificazione. Sono competenze importanti per affrontare ogni situazione della
vita. Vogliamo guardare i nostri ragazzi a tutto tondo, intrecciando le
politiche familiari con le discipline sportive, stabilendo un patto fra le
famiglie e le società sportive". Tutto questo, ha spiegato l´assessore
Marta Dalmaso, avviene grazie al marchio Family in Trentino, assegnato alle
società sportive che dimostrano determinate attenzioni verso le famiglie:
"Si tratta di piccole cose ma concrete, segnali importanti che ci aiutano
a costruire un tessuto forte. In questi tempi dove lo smarrimento è tanto, a
volte si fa fatica a cogliere segnali di speranza, ma si possono costruire
alleanze educative importanti come queste, che permettano ai nostri figli di
sentirsi inseriti in un contesto che, globalmente, ha un´attenzione particolare
nei loro confronti".
Per il presidente Torgler
"le società sportive devono cominciare a rendersi conto che lo sport è
anche una responsabilità sociale, il nostro compito è quello di farle maturare
sul territorio"; attraverso questo strumento si contribuisce a costruire
"una cultura dello sport come cultura di vita, che poi accompagnerà i
ragazzi e le ragazze fino all´età adulta". Giorgio Torgler ha quindi
ricordato che il Trentino per giovani e sport è fra "le province più
virtuose, ma abbiamo un elevato tasso di abbandono", ed è su questo che
bisogna lavorare, anche attraverso il marchio Family.
Infine Walter Mosna ha
assicurato il sostegno del Forum per "far capire alle famiglie che lo
sport, con questi valori, è un aiuto".
L´assegnazione del marchio è
stata concessa alle società e alle associazioni sportive previa sottoscrizione
di un impegno a proseguire, come ha ricordato il dirigente Luciano Malfer:
"Le associazioni sportive amiche della famiglia sono quelle che improntano
la loro attività sul ruolo educativo che la pratica sportiva può avere, come
peraltro richiesto dalla legge 1/2011 sul benessere familiare e come previsto
nel disegno di legge sulla pratica sportiva che la Giunta provinciale sta
elaborando".
Le associazioni sportive
sono state accompagnate nel loro iter di assegnazione da un gruppo tecnico,
composto da Paolo Crepaz del Coni, da Monica Morandini del Coni - Sportello
dello Sportivo e da Walter Mosna del Forum della Associazioni Familiari del
Trentino. Il marchio è stato concesso per la durata di tre anni; annualmente
l´Agenzia per la famiglia, in collaborazione con il Coni e il Forum, effettuerà
delle visite per riscontrare il mantenimento dei requisiti previsti dal
Disciplinare rivolto alle associazioni sportive. Le associazioni certificate
possono beneficiare della maggiorazione del 10% del contributo provinciale.
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