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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Luglio 2013 |
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COME NASCE IL PENSIERO: IN TOSCANA LA FRONTIERA DELLE RICERCHE SULLE ATTIVITÀ CEREBRALI |
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Firenze, 8
luglio 2013 – Se perdoniamo, alla fine facciamo innanzi tutto un favore a noi
stessi. Insomma, si può dire che il perdono è una sorta di analgesico naturale,
un rimedio auto-curativo che aiuta a star meglio e permette all’organismo di
recuperare un sano equilibrio psicofisico.
E’ questo solo uno dei tanti, ma forse uno dei più
sorprendenti risultati del lavoro condotto dall’ Unità operativa di psicologia
clinica dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e dal Laboratorio di
biochimica clinica e biologia molecolare dell’Università di Pisa entrambi
diretti dal professor Pietro Pietrini.
Pietrini, insieme a Emiliano Ricciardi, medico,
dottore di ricerca in neuroscienze e ricercatore del Laboratorio di biochimica
clinica e biologia molecolare, sono stati ricevuti dalla vicepresidente della
Regione Toscana, Stella Targetti, per illustrare il complesso e articolato
lavoro di indagine che l’equipe sta conducendo sulle basi cerebrali delle
funzioni mentali e sull’attività delle diverse aree del cervello umano. E
soprattutto l’ultimo loro gioiello: il “computer” che legge il pensiero.
L’incontro si è svolto nell’ambito dell’iniziativa
“Filo diretto con i ricercatori” che la vicepresidente Targetti ha inaugurato
nel settembre scorso.
Riconosciuto a livello internazionale e già
pluripremiato in ambito scientifico, il gruppo dell’Aoup diretto dal professor
Pietrini, ha prodotto un ultimo lavoro (in collaborazione con i ricercatori
dell’università di Pavia e Ferrara) che consiste nella messa a punto di un
sistema computerizzato in grado di leggere nella testa delle persone. Come?
Utilizzando la risonanza magnetica cerebrale funzionale che mostra i flussi di
sangue che arrivano al cervello a seconda degli impulsi che esso riceve, si può
vedere cosa avviene nel cervello di un individuo ogni volta che esso riceve una
stimolazione visiva o uditiva.
Dopo esperimenti sempre più raffinati su soggetti sia
vedenti che non vedenti che stavano guardando un’azione o una scena ambientale,
o che ne stavano semplicemente udendo il rumore, la ricerca ha dimostrato che
la rappresentazione del mondo esterno nel nostro cervello è sottesa da un
codice universale astratto, quindi identico per tutti. E’ su questa base che si
è potuto mettere a punto il “computer – classificatore” dei pensieri che,
partendo proprio dai diversi pattern di risposta neuronale della corteccia cerebrale
tramite algoritmi riesce a leggere il loro alfabeto.
In pratica, una metodologia di analisi dell’attività
neuronale “in vivo” che potrebbe essere molto utile nelle situazioni di grave
disabilità dovute per esempio a ictus o a malattie neurodegenerative, perché
permetterebbe di mettere a punto interfacce cervello-computer.
Ed è assai più vasto il campo aperto dalle ricerche
dell’equipe pisana dove, tra l’altro, Emiliano Ricciardi ha contribuito a
formare un gruppo di ricerca multidisciplinare per lo studio delle basi
cerebrali delle attività mentali che riunisce medici, chimici, biologi,
psichiatri, linguisti, psicologi, filosofi e esponenti della scienza forense.
Tra gli obbiettivi del gruppo di ricerca arrivare a
sviluppare strumenti diagnostici che permettano di ottenere analisi con
risultati oggettivi. Vale a dire ciò che è sempre mancato alla psichiatria:
basta pensare all’ambito giudiziario dove spesso il giudice è chiamato ad
esprimersi su questioni di sussistenza o meno di “libero arbitrio” e si assiste
spesso a pareri molto doversi degli esperti che dovrebebro supportare
l’istruttoria, proprio perchè manca l’oggettività scientifica dell’analisi.
Si potrebbe anche arrivare a dare un significato ed
un’identificazione oggettiva allo “stato di coscienza”, la cui indefinitezza
oggi da luogo ad alcune grandi questioni etiche, prima far tutte quella del
diritto alla fine della vita.
“Il vostro lavoro – ha detto la vicepresidente
Targetti – è motivo di grande orgoglio per la Regione Toscana e di grandissimo
interesse per tutti, perché l’affascinante e complesso mondo legato alle
attività cerebrali va ben oltre i confini medici e clinici, addentrandosi fino
a mettere radici profonde nel campo della linguistica, dell’attività forense
fino a quello dell’etica”.
Sempre grazie alla risonanza magnetica cerebrale
funzionale si può infatti vedere cosa avviene nella testa di una persona ogni
volta che deve decidere tra bene o male. Studiando le basi cerebrali delle
emozioni e del giudizio morale, la ricerca getta nuova luce sul “funzionamento
morale” della mente umana, da qui anche la funzione del perdono visto come
estremo atto di egoismo per bypassare lo stress imposto dal torto subito, un
meccanismo evolutivo perfezionatosi nel corso del tempo per aiutare l’uomo a
superare situazioni di stallo che alterano pericolosamente il suo equilibrio.
Una sorta di analgesico naturale, appunto.
L’ approccio neuroscientifico tenta in questo modo di
dare risposte a quelli che per millenni sono stati i grandi enigmi della
filosofia: come nasce il pensiero, cos’è la coscienza, da cosa è dettato il
libero arbitrio e come sono regolati i rapporti mente-corpo.
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SECONDA CONFERENZA EUROPEA SULLE INFRASTRUTTURE DATI E MALATTIE DEL CERVELLO |
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Roma, 8 luglio
2013 - Dal 28 al 30 ottobre 2013 si svolgerà a Roma, in Italia, la seconda
conferenza europea sulle infrastrutture dati (Second European Data
Infrastructure Conference - Eudat).
In anni recenti, sono stati fatti significativi
investimenti da parte di stati membri europei per creare una e-infrastruttura
paneuropea per supportare la comunità della ricerca.
Questa conferenza si concentra su un´infrastruttura
dati collaborativa. Gli argomenti di discussione comprendono le malattie del
cervello e i dati come una via verso una medicina personalizzata, oltre a
questioni legate alla sostenibilità.
L´evento riunirà gestori di dati e ricercatori per
affrontare nuove sfide nel campo dei dati e per scambiarsi informazioni sulle
infrastrutture dati.
Per ulteriori informazioni, visitare:
http://www.Eudat.eu/2nd-conference
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BASILICATA, STAMINALI: SU ORDINANZA RIPRESA TRATTAMENTO PER DANIELE, IL PROGETTO STAMINA È UN’OPPORTUNITÀ E UNA SPERANZA, SE NON DI GUARIGIONE ALMENO DI ALLUNGAMENTO DELLE ASPETTATIVE DI VITA, CHE VA OFFERTA A PERSONE FINO AD OGGI PRIVE DI ALCUNA PROSPETTIVA |
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Potenza, 8 luglio 2013 - “L’ordinanza del giudice del
lavori di Matera che dispone la ripresa urgente del trattamento con cellule
staminali per il piccolo Daniele, presso gli “Spedali di Brescia”, è un’ottima
notizia perché riguarda una famiglia lucana, ma anche perché la Regione
Basilica e il Dipartimento Salute condividono e sostengono il progetto
sperimentale Stamina, che partirà a breve in seguito alla sottoscrizione del
Protocollo tra il professore Vannoni e il Ministero della Salute”. Lo dichiara
l’assessore alla Sanità Attilio Martorano. “Esprimiamo tutta la nostra
vicinanza alla famiglia del piccolo Daniele che non si è arresa dopo
l’interruzione disposta dalla struttura ospedaliera lombarda nello scorso mese
di aprile, quando aveva ritenuto che non vi fossero più i presupposti per
‘ulteriori somministrazioni’, e la soddisfazione per il risultato ottenuto
grazie al lavoro degli avvocati Vincenzo Pizzilli del Foro di Matera, Marco
Vorano e Dario Bianchi del Foro di Venezia”.
“Il progetto Stamina, che durerà 18 mesi e per il
quale il Ministro della Salute ha già firmato il decreto di nomina della
Commissione Esperti, - conclude Martorano - è un’opportunità e una speranza, se
non di guarigione almeno di allungamento delle aspettative di vita, che va
offerta a persone fino ad oggi prive di alcuna prospettiva”.
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SALUTE FVG: SERRACCHIANI INCONTRA A ROMA MINISTRO LORENZIN |
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Trieste, 8 luglio 2013 - La presidente del Friuli
Venezia Giulia
Debora Serracchiani ha incontrato 04 luglio a Roma il
ministro della
Salute Beatrice Lorenzin.
Al centro dei colloqui i temi della sanità
penitenziaria con il
relativo trasferimento delle funzioni alla Regione, la
rimodulazione dei ticket sanitari introdotti dalla
legge 296/2006
e la situazione dei crediti del Friuli Venezia Giulia
per la
mobilità interregionale.
La presidente Serracchiani ha ricordato che "il
Friuli Venezia
Giulia è l´unica Regione cui non è stata trasferita la
competenza
sulla sanità penitenziaria: le norme di attuazione
sono pronte ma
mancano le coperture finanziarie da parte del
ministero".
Serracchiani ha quindi accennato alla proposta di
rimodulazione
dell´applicazione del ticket da 10 euro per fasce di
reddito e
per prestazioni: "il nostro obiettivo - ha
sottolineato - è
ottenere l´autonomia nella gestione delle risorse,
facendo così
in modo che i tagli non siano lineari, ma stabiliti da
noi in
base alla necessità di mantenere l´equilibrio tra
servizi e
risorse".
"A seguito dell´incontro - ha annunciato
Serracchiani - ci siamo
dati un appuntamento prossimo perché il ministro possa
studiare
le carte e darci delle risposte".
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MAGGIOR IMPORTO DI CIRCA 170 MILIONI ASSEGNATO DALLO STATO ALLA REGIONE PIEMONTE PER IL COMPARTO SANITARIO |
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Torino, 8 luglio 2013
- Il 2 luglio, il Ministero dell’Economia, tramite la Ragioneria
Generale dello Stato, ha emesso il
Decreto direttoriale che assegna alla Regione Piemonte il maggior importo di 169 milioni e 825 mila euro, a valere sul
Dl 35 “Sblocca Crediti”, relativo al
comparto sanitario.
Commenta il Vice Presidente e assessore regionale al
Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin: «Con questo ulteriore intervento, il
Governo risponde alla richiesta avanzata
dalla Regione Piemonte nel corso del recente incontro del Presidente
Roberto Cota con il Ministro Fabrizio
Saccomanni. Questo importo si aggiunge ai 633 milioni già assegnati, consentendoci di raggiungere una
copertura del disavanzo del 2007, di 864
milioni, tramite fondi statali, pari a circa 803 milioni. È evidente che
la copertura della differenza, di circa
61 milioni, dovrà essere valutata concordemente
con il Tavolo presieduto dal dottor Massicci, con l’utilizzazione di
entrate regionali per circa 11 milioni,
oltre a 50 milioni da addizionale Irpef. La soddisfazione per l’assegnazione dei fondi da parte del
Ministero dell’Economia alla Regione
Piemonte non può quindi che considerarsi parziale».
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PUGLIA: TARIFFE LABORATORI, NO A TAGLIO TARIFFE. POSSIBILE TAGLIO TETTI |
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Bari, 8 luglio 2013 - L´assessore alle Politiche della
Salute, Elena Gentile, comunica che il 4 luglio il Ministero della Salute ha trasmesso il
parere richiesto dalla Regione sul Tariffario Regionale per le prestazioni
ambulatoriali, riguardo l’applicabilità delle decurtazioni alle tariffe
previste dalla Finanziaria del 2007. “L’orientamento - riferito in via
ufficiosa a cura dei dirigenti ministeriali sulla non applicabilità delle
suddette decurtazioni – l´ho già reso pubblico durante l´audizione resa in
Consiglio Regionale, e ha trovato conferma nel parere espresso”. Pertanto, sin
dal primo mese di fatturazione con il nuovo tariffario, gli erogatori vedranno
corrisposto il proprio fatturato nel rispetto degli interi valori tariffari.
“Va detto però che il Ministero ha confermato le preoccupazioni espresse dalla
Regione sulla tenuta dei conti, che avevano motivato l’impostazione della
delibera di adozione del nuovo Tariffario, e ha precisato quindi che i maggiori
costi devono trovare copertura attraverso una corrispondente decurtazione del
volume delle prestazioni da acquistare dai privati”. “Il Ministero nei fatti ha
confermato la necessità di contenere i costi relativi all´erogazione di analisi
di laboratorio, esprimendo un orientamento che di fatto conferma
l´interpretazione offerta dagli uffici regionali” “Insomma – conclude
l´assessore - se non è zuppa è pan bagnato: si recuperano le tariffe, ma ci
sarà il rischio di dover ritoccare i tetti di spesa attualmente assegnati,
proporzionalmente al taglio del 20%”.
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LAZIO: NUOVI DIRETTORI GENERALI DI ASL E OSPEDALI. PARTE LA SECONDA FASE DEL BANDO DI SELEZIONE |
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Roma, 8 luglio 2013 - Si è chiuso il 4 luglio alle 12
il bando per la selezione dei nuovi 21 direttori generali della sanità per Asl
e ospedali. Sono stati 945 i manager che hanno inserito i propri dati sulla
piattaforma online sviluppata da Lait.
Sulla base delle prime verifiche, sono 663 le domande
in regola, cioè quelle che hanno concluso il tutto il percorso tracciato dalla
piattaforma.
Le domande saranno esaminate da una commissione
competente composta da tre esperti
indicati da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari
regionali. Si tratta di Marco Frey, professore ordinario di economia e gestione
delle imprese della Scuola Superiore Sant´anna di Pisa, Francesco Longo,
docente della Bocconi e componente della Commissione Nazionale Siveas e Franco
Riboldi, già direttore del Mayer di Firenze e con esperienze in altre regioni
per quel che riguarda la selezione dei Direttori Generali.
I tre esperti valuteranno le domande per procedere
alla formazione dell´elenco idonei e, successivamente, formulare una short list
di 50 nomi tra cui scegliere le persone selezionate.
“Il ricambio dei direttori generali avverrà a scadenza
degli attuali vertici o se ci fossero delle incongruenze o dei commissariamenti
– ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti - valuteremo nel corso d´opera e
si potrà procedere prima della scadenza naturale grazie a questa nuova lista a
cui possiamo fare riferimento”.
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PIEMONTE, PRESENTATI A BRUXELLES I PROGETTI DEL TERRITORIO PER L´INVECCHIAMENTO SANO E ATTIVO PREMIATO IL MASTER INFERMIERISTICO IN MEDICINA DI FAMIGLIA |
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Torino, 8 Luglio 2013
- Dal 2012 la Regione Piemonte è
uno dei 32 siti europei di riferimento per l’invecchiamento sano e attivo.
La Regione, come coalizione di territori, Asl ed
aziende ospedaliere, associazioni per la prevenzione e la cura, ha presentato
come propria buona pratica l’organizzazione del Master infermieristico in
medicina di famiglia, in grado di fornire alla rete di assistenza una figura
professionale nuova, al servizio della medicina domiciliare personalizzata e di
comunità.
Per questo progetto, il Piemonte è una delle cinque
Regioni italiane che hanno ottenuto il riconoscimento, con Emilia Romagna,
Liguria, Campania e l’Istituto regionale dei Ciechi del Friuli Venezia Giulia.
A completare il quadro, varie esperienze di
telemedicina hanno trasferito al domicilio dei pazienti, con notevole riduzione
dei disagi e con buoni risultati, procedure sanitarie che, in questo modo,
lasciano tempo e tranquillità alle persone, con la stessa sicurezza di qualità
e minori costi della prestazione in ambulatorio o in ospedale.
Lunedì 1° luglio scorso a Bruxelles si è svolta una
giornata di riconoscimento del lavoro svolto e di confronto per imparare dalle
esperienze già condotte e instradare la progettazione di nuovi sistemi
sanitari, meno dispendiosi e più focalizzati su attenzioni e cure adatte ai
bisogni dei pazienti anziani e delle loro famiglie.
Soddisfazione per il riconoscimento assegnato al Piemonte
è stata espressa dall’Assessore alla Sanità e alle Politiche sociali della
Regione, Ugo Cavallera: “L’unione Europea ha promosso la creazione di una rete
internazionale di partenariati per l’invecchiamento sano e attivo. Questa
iniziativa punta a favorire un aumento degli anni in salute, prevenendo e
ritardando le patologie croniche gravi e i loro effetti invalidanti. Molto può
essere fatto introducendo innovazioni tecniche e organizzative, ma anche
attraverso cambiamenti di natura sociale. Il riconoscimento giunge in un
momento -sottolinea Cavallera- in cui è in atto un confronto anche serrato sul
tema delle risorse per il socio-assistenziale e per la definizione di modelli
di intervento integrato tra sanità ed assistenza per affrontare le casistiche
della cronicità e della non auto-sufficienza.”
L’interesse per queste attività è cresciuto di pari
passo con i successi sanitari e i movimenti demografici che hanno allungato la
vita e fatto invecchiare il continente, ma anche con le preoccupazioni derivanti
dalla sostenibilità finanziaria delle cure sanitarie e dalla tenuta delle
condizioni di vita per gli anziani e le loro famiglie.
All’iniziativa, che raccoglie l’impegno di centinaia
di amministrazioni in tutta Europa, sono affiancati gruppi di lavoro a cui a
partecipano attualmente i rappresentanti piemontesi che lavorano sui temi delle
cure integrate e sulla prevenzione delle fragilità, incaricati di trasferire in
linee guida europee le migliori esperienze disponibili.
Annualmente vengono pubblicati bandi per progetti
internazionali in questo ambito, all’ultimo dei quali sono stati presentati 2
progetti piemontesi, in collaborazione con l’Università di Torino e con vari
partners esteri, per la salute della donna nella terza età e per migliorare le
terapie multifarmaco.
I soggetti che hanno partecipato con la Regione
all’iniziativa sono: Asl Cn2 Alba-bra, Asl Vco, Asl To3 e l’ Azienda
Ospedaliera Città della Salute di Torino.
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WELFARE: CONFERMATI PER LA LIGURIA 9 MILIONI SBLOCCO FONDO POLITICHE SOCIALI |
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Genova, 8 Luglio 2013. "Saranno 9 milioni le
risorse a disposizione della Liguria grazie allo sblocco dei fondi per le
politiche sociali". Lo ha comunicato l´assessore al welfare della Regione
Liguria e coordinatrice della commissione politiche sociali della Conferenza
delle Regioni, Lorena Rambaudi, dopo aver appreso la notizia dello sblocco dei
fondi.
"Si tratta di finanziamenti – ha detto
Rambaudi - che verranno erogati ai
Comuni e ai distretti socio-sanitari che da tempo aspettavano queste risorse
per tenere aperti i servizi".
Rambaudi sottolinea come il riparto dei fondi per i
servizi sociali "era già stato preventivato dagli Enti locali e se tali
risorse non fossero state confermate, come era stato assicurato in Conferenza
Unificata, si sarebbero aperti notevoli problemi sul territorio".
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PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE |
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Bari, 4 luglio 2013 - “La vita indipendente e autonoma
è un diritto che va garantito a tutti, indipendentemente dalle condizioni
fisiche di ciascuno”. È con queste parole che l’Assessore regionale al Welfare
e alle politiche della Salute Elena Gentile spiega la nuova iniziativa messa in
cantiere dall’Assessorato al Welfare per garantire alle persone disabili della
Puglia di vivere la propria vita in autonomia. Si chiamano Progetti di Vita
indipendente e sono uno strumento del tutto innovativo che favorisce per la
prima volta in Puglia e in tutto il Sud Italia, l’autonomia delle persone con
disabilità.
“Con questa iniziativa – continua l’assessore Gentile
– abbiamo voluto affermare il principio che sta alla base del nostro approccio
alla disabilità: le persone disabili da oggetto di cura dovrebbero sempre più
porsi ed essere percepite come soggetti attivi che decidono autonomamente della
propria vita, mettendo in atto le proprie scelte con strumenti adeguati anche a
favorire la conciliazione dei tempi di vita-lavoro e cura, in coerenza con le
indicazioni contenute nella Convenzione Onu per la tutela dei diritti delle
persone disabili”.
E per farlo la Regione ha messo in campo
complessivamente 8 milioni di euro che andranno a finanziare i cosiddetti
Progetti di Vita indipendente, tramite un Avviso che verrà pubblicato a giorni.
Destinatarie dei Progetti di Vita indipendente sono tutte le persone con
disabilità motoria in età compresa tra 16 e 64 anni con reddito individuale non
superiore a 20mila euro annui, e che, a prescindere dal livello di
autosufficienza, presentino elevate potenzialità di autonomia e vogliano
realizzare un progetto di vita indipendente orientato al completamento del
percorso di studi, alla formazione professionale per l’inserimento socio-lavorativo,
alla valorizzazione delle proprie capacità funzionali nel contesto lavorativo,
nell’agire sociale e in favore di iniziative solidali, attraverso la conduzione
delle principali attività quotidiane.
“Sarà possibile per una persona disabile – spiega
l’assessore Gentile – poter completare i propri studi, per esempio iscrivendosi
ad una Facoltà o ad un corso professionalizzante, oppure coronare il sogno di
fare sport con ausilii adeguati che abbattono le barriere; partecipare alla
vita sociale, cercare attivamente lavoro e recarvisi in autonomia, insomma fare
tutto quello che per i cosiddetti ‘normodati’ è ordinario e quotidiano e che
per le persone disabili ha un costo, spesso altissimo”. I Progetti di Vita
Indipendente che potranno essere avviati nella prima fase di sperimentazione
saranno fino a 210 circa e partono già con la certezza di un finanziamento per
un biennio, ove ricorrano le condizioni per dare prosecuzione al progetto di
vita per un ulteriore anno oltre il primo. Come le altre Regioni italiane che
hanno già sperimentato i Pro.v.i. (tra cui Toscana, Lombardia, Piemonte,
Marche), anche la Puglia parte dalle disabilità motorie perché la
sperimentazione possa fondarsi in modo chiaro sul principio più importante, che
è quello della autodeterminazione della persona disabile che chiede
l’attivazione di un progetto di vita indipendente. È importante evidenziare che
con i Pro.v.i. Si aggiunge in Puglia una misura decisiva nell’ambito delle
politiche per le disabilità a quelle già esistenti, per distinguere nettamente
gli approcci: da un lato gli interventi a carattere socioassistenziale e
connessi alla “cura”, come ad esempio gli assegni di cura, le prestazioni
domiciliari, i buoni servizio per le rette dei centri diurni, dall’altro lato
gli interventi per l’inclusione sociale e l’autonomia, come i progetti di vita
indipendente, i progetti per l’inclusione lavorativa dei soggetti svantaggiati,
ecc… “In questo modo – conclude l’assessore Gentile – la Regione Puglia
anticipa e celebra così la Iv Conferenza Nazionale sulle Politiche della
disabilità Bologna 2013, che si terrà nei prossimi 12 e 13 luglio, nel corso
della quale la nuova iniziativa sarà presentata insieme al Progetto nazionale
di ricerca e monitoraggio sulle politiche di tutte le Regioni italiane in
materia di indipendent living e di abitare sociale in autonomia, che la Puglia
coordina per conto del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali e della
Conferenza delle Regioni”. Per ciascun Progetto di Vita indipendente è
riconosciuto un massimo di 15mila euro per anno, che equivale a un massimo di
1.250 euro al mese. Sono finanziabili fino a 280 Progetti per la durata di un
anno, prorogabili per ulteriori 12 mesi.
Le persone disabili che vogliano fare un Progetto di
Vita indipendente, devono rivolgersi ad uno dei 5 Centri ausilii e di
assistenza per la domotica sociale e la connettività sociale, messi a regime
tra il 2010 e il 2012, con l’obiettivo di attivare una rete di riferimento di
punti regionali per la consulenza alle famiglie su ausilii protesici,
informatici, domotici e per la mobilità in favore delle persone disabili e non
autosufficienti. Ciascun Centro, attraverso gli sportelli dedicati, farà
orientamento, formazione e consulenza, elaborerà una scheda tecnica di
valutazione del grado di disabilità e appronterà il Progetto di Vita
indipendente in stretta collaborazione con le strutture regionali. Le istanze,
inviate esclusivamente in maniera telematica, possono essere presentate a
partire dalle ore 12 del 2 settembre 2013. Per informazioni sul bando è
possibile formulare richieste all’indirizzo di posta elettronica:
pugliasociale.Provi@regione.puglia.it
ovvero consultare il sito all’indirizzo
http://bandi.pugliasociale.regione.puglia.it/
dove verrà periodicamente pubblicata una raccolta aggiornata di risposte
a Faq.
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UMBRIA: PRESENTATO PROGETTO “ZERO WASTE” |
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Perugia, 8 luglio 2013 - La sostenibilità e la
solidarietà sono i "pilastri" alla base del progetto "Zero
Waste", finalizzato a diffondere in Umbria la cultura del consumo
consapevole e sostenibile attraverso la
realizzazione di un sistema basato sul recupero dei beni invenduti a favore
delle persone e delle famiglie bisognose. Il progetto è stato presentato il 4
luglio a Perugia alla presenza della vicepresidente della Regione Umbria con
delega al Welfare, Carla Casciari, e dei rappresentanti degli enti e delle
istituzioni coinvolte, tra cui il Comune
di Perugia, con l´assessore Andrea Cernicchi, il Cesvol, il Comune di
Castello con l´assessore ai Servizi
sociali, Andreina Ciubini.
La coordinatrice del progetto per il Cesvol,
Alessandra Stocchi, ha spiegato che "Zero Waste" rientra nell´ambito del Programma di
contribuzioni 2012 di Philip Morris Italia attraverso il Fondo Vge-pmi ed è
promosso dalla Regione Umbria in collaborazione con il Comune di Perugia, il
Comune di Città di Castello (Zona Sociale 1) e il Cesvol Perugia. Tra i partner
operativi rientrano il Banco Alimentare
dell´Umbria, l´associazione "Il Samaritano" e la Caritas diocesana di
Città di Castello.
Con
l´iniziativa - è stato spiegato - si vuole dar vita ad una rete di solidarietà
dinamica e stabile tra il mondo del profit e del non profit, dove il bene
invenduto acquista un valore socio-assistenziale e il suo recupero ha ricadute
positive a livello ambientale, economico, sociale e sanitario. La
sperimentazione del progetto avverrà su due territori umbri, e cioè il
comprensorio di Perugia e la Zona Sociale n. 1 di Città di Castello, dove si
darà vita a un sistema di gestione per
la raccolta e la distribuzione di beni invenduti che potrà essere riproposto in
altre aree della regione con il contributo delle attività produttive e
commerciali, delle pubbliche amministrazioni, delle associazioni e degli enti
caritativi attivi in tutta l´Umbria.
Tra i risultati attesi dall´avvio del progetto oltre,
ovviamente, alla riduzione del problema alimentare che coinvolge molte persone
indigenti dell´Umbria, c´è anche quello della riduzione degli sprechi
alimentari e della diffusione di una maggiore consapevolezza e sensibilità
della comunità sul tema del consumo consapevole, del contrasto alla povertà e
allo spreco alimentare.
"Come
amministrazione regionale - ha detto la vicepresidente Casciari - ci siamo
sentiti molto vicini a quest´iniziativa che abbiamo deciso di sostenere anche
dal punto di vista finanziario, per rispondere anche così ai bisogni delle nuove povertà che
coinvolgono cittadini e famiglie che non abituate a normalmente a
chiedere".
"Il nostro obiettivo è di inserire il progetto nella programmazione
comunitaria - ha concluso Casciari -
visto che la sua peculiarità di innescare un modello culturale innovativo che va oltre le
forme tradizionali di assistenza, attraverso un consumo intelligente e il riuso
sempre nel massimo rispetto dell´ambiente. Motivazioni queste per le quali la
Regione Umbria ha concesso a Cesvol Perugia per il progetto ´Zero Waste´ il
marchio di sostenibilità ambientale, Green Heart Quality".
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SPORT. A MILANO LA FINAL FOUR 2014 DELLA BASKET EUROLEAGUE SUCCESSO STRAORDINARIO, PER LA PRIMA VOLTA ARRIVA A MILANO LA COMPETIZIONE PIÙ IMPORTANTE DELLA PALLACANESTRO CONTINENTALE |
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Milano, 8 luglio 2013 - Milano è stata scelta come sede per ospitare
la Final Four 2014 della Euroleague di basket in programma nel maggio del
prossimo anno.
L’annuncio è arrivato poco fa da Barcellona, dove si è
svolto il sorteggio dei gironi. A ricevere l’investitura direttamente dalle mani
di Jordi Bertomeu, Ceo di Euroleague è stata la stessa assessora allo Sport del
Comune di Milano Chiara Bisconti.
“È un successo straordinario per Milano. Per la prima
volta nella storia saremo la città ospitante della Final Four, l’appuntamento
più importante a livello continentale per la pallacanestro. Per due giorni
Milano sarà la capitale del basket. Stiamo lavorando per portare a Milano gli
appuntamenti sportivi più importanti e prestigiosi, grazie a un fitto lavoro di
squadra e a una programmazione attenta. Questa assegnazione, dal sapore
storico, si aggiunge ai mondiali di pallavolo previsti sempre nel 2014, alla
Heineken Cup del 2015 e restiamo in pole position per l’aggiudicazione della
Champions League del 2016. Nei prossimi tre anni avremo almeno un grande evento
sportivo all’anno. È una grande soddisfazione vedere come si possa lavorare
contemporaneamente sullo sport di base garantendo manifestazioni di assoluta
eccellenza. Stiamo riqualificando i campetti di basket nelle periferie, stiamo
lavorando per fare di questa città una palestra a cielo aperto ma
contemporaneamente portiamo ai milanesi i più importanti appuntamenti sportivi
del calendario internazionale”, ha concluso Bisconti.
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BASKET: PISAPIA, FINALI EUROLEGA 2014 CONFERMANO MILANO COME UNA DELLE CAPITALI DELLO SPORT EUROPEO |
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Milano, 8 luglio 2013 - “Milano ha una grande tradizione sportiva che
non riguarda solo il calcio e la scelta della nostra città per ospitare le
finali di Eurolega di basket dell’anno prossimo lo dimostra. E’ la prima volta
che Milano ospita la finale della più importante competizione europea di
pallacanestro e questo evidenzia la considerazione internazionale della città.
Per me e per i tanti appassionati di pallacanestro
milanesi sarà un piacere accogliere le migliori squadre del continente e i loro
tifosi, sono certo che le finali di Eurolega dell’anno prossimo saranno per la
città anche un´occasione di festa.
Nei prossimi anni ci saranno anche altre importanti
manifestazioni a Milano che si conferma come una delle capitali dello sport
europeo”.
Lo afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
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MAREMMA CAPITALE MONDIALE DELLA VELA DAL 5 AL 26 LUGLIO |
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Firenze, 8
luglio 2013 – Ancora grandi eventi sportivi ospitati dalla Toscana. Stavolta
sarà il mare a farla da protagonista e tutta la Maremma è in festa per l’inizio
dei Mondiali di vela 2013. Dal 5 luglio e fino al 26, Marina di Grosseto sarà
la capitale mondiale di questa affascinante disciplina. Due le competizioni in
programma: la formula 18 Word Championship dal 5 al 12 luglio e la classe
Rs.feva Under 16 dal 19 al 26 luglio.
Il 4 luglio nella sala stampa della Presidenza della
giunta regionale, a Palazzo Strozzi Sacrati, l’assessore al welfare e allo
sport Salvatore Allocca, in compagnia del sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi,
del vice sindaco con delega allo sport Paolo Borghi e del presidente del
Comitato Marevela internazionale Marco Borioni, hanno presentato la rassegna
iridata.
“Lo sport – ha detto l’assessore Salvatore Allocca – è
un veicolo straordinario di integrazione e di sviluppo economico. La Toscana
già da tempo ospita tanti eventi sportivi internazionali e ha dimostrato di
saper accogliere e organizzare. La Maremma, nel caso specifico, ha tanti valori
che possono essere messi a frutto con tutti gli strumenti mediatici che ci sono
oggi a disposizione. Valori ambientali e culturali, grazie a splendidi paesaggi
e tesori veri e propri. Ma anche quelli della propria comunità, sempre pronta a
dare il massimo quando si tratta di accoglienza ed ospitalità. Il mare toscano
– ha concluso Allocca – se sfruttato in modo giusto ed intelligente può
costituire un veicolo di promozione fondamentale”.
Molto
soddisfatto anche il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, che ha voluto
sottolineare il lavoro svolto per il recupero della colonia San Rocco. “Un
lavoro reso possibile grazie anche al contributo della Regione, per restituire
alla comunità maremmana un luogo da tempo abbandonato. É stata anche questa la
molla per arrivare all’organizzazione di questo evento. La colonia sarà il
punto di approdo degli equipaggi, ma anche la sede del comitato organizzatore.
Una struttura totalmente rinnovata ed organizzata per agevolare gli atleti e
tutto lo staff. La nostra ambizione – ha concluso Bonifazi – è trasformare la
colonia in centro federale e farlo funzionare per l’organizzazione di eventi
velici tutto l’anno. I mondiali saranno un eccellente banco di prova in questo
senso, ma soprattutto un’occasione unica per far conoscere a tutto il mondo le
bellezze e le ricchezze di questo territorio |
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ACROBAZIA IN PARAPENDIO IN FRIULI E 1031 CHILOMETRI IN VOLO LUNGOLE ALPI |
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Torino, 8 luglio 2013 - Dall´8 al 14 luglio a Gemona
del Friuli (Udine) si svolgerà Acromax, la
coppa del mondo di acrobazia in parapendio, sotto
l´egida della Federazione
Aeronautica Internazionale, della Federazione Italiana
Volo Libero e
dell´Aero Club d´Italia.
All´appuntamento italiano della massima competizione
di volo acrobatico che
si svolge in più tappe mondiali parteciperanno piloti
provenienti da una
dozzina di nazioni.
Teatro della manifestazione il Lago di Cavazzo, o Lago
dei Tre Comuni, cioè
Cavazzo Carnico, Trasaghis e Bordano, lungo 6500
metri, il più esteso tra
quelli naturali del Friuli. La riva dello specchio
lacustre di quest´ultima
località, sarà il cuore della manifestazione ed
ospiterà una zattera
galleggiante utilizzata come atterraggio finale dei
piloti che decolleranno
dal monte San Simeone a 1180 metri d´altezza. Durante
il volo i concorrenti
eseguiranno figure acrobatiche in "solo",
cioè individuale, e "syncro", vale
a dire in coppia.
La gara è suddivisa in due parti: i primi tre giorni
varranno come
Campionato Italiano di acrobazia e serviranno anche
come prove libere per i
partecipanti alla coppa del mondo che occuperà gli
ultimi tre. Testimonial
dell´evento e del progetto "Gemona Città dello
Sport e del Benstare" la
campionessa europea di parapendio, la friulana Nicole
Fedele.
Sono 32 i piloti di parapendio, provenienti da 21
nazioni, che stanno per
decollare per l´edizione 2013 della Red Bull X-alps,
1031 chilometri lungo
l´arco alpino da percorrere rigorosamente volando con
questi mezzi privi di
motore oppure a piedi.
La sfida parte il 7 luglio da Salisburgo in Austria
per concludersi a
Montecarlo nel più breve tempo possibile. Obbligatorio
aggirare 10 punti
geografici prestabiliti al cospetto di panorami
mozzafiato come la vetta
dello Zugspitze (2962 m), la montagna più alta della
Germania, oltrepassare
l´Oberland Bernese in Svizzera, salire fino al Cervino
(4478 m), superare il
Monte Bianco (4810 m), prima di dirigersi a sud lungo
le Alpi Marittime,
verso la sospirata meta finale. Ogni pilota è seguito
da un team a terra
composto da due persone.
A rappresentare l´Italia Aaron Durogati, ventiseienne di
Merano che lo
scorso gennaio ha vinto la Coppa del Mondo di
parapendio, e Andy Frötscher,
alto atesino di 43 anni, che ha preso parte a tutte le
edizioni dell´X-alps.
Nel 2011 vinse lo svizzero Christian Maurer in 11
giorni, 4 ore e 22 minuti
quando i chilometri erano ... Solo 800 circa.
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