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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Luglio 2013
COME NASCE IL PENSIERO: IN TOSCANA LA FRONTIERA DELLE RICERCHE SULLE ATTIVITÀ CEREBRALI  
 
Firenze,  8 luglio 2013 – Se perdoniamo, alla fine facciamo innanzi tutto un favore a noi stessi. Insomma, si può dire che il perdono è una sorta di analgesico naturale, un rimedio auto-curativo che aiuta a star meglio e permette all’organismo di recuperare un sano equilibrio psicofisico. E’ questo solo uno dei tanti, ma forse uno dei più sorprendenti risultati del lavoro condotto dall’ Unità operativa di psicologia clinica dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e dal Laboratorio di biochimica clinica e biologia molecolare dell’Università di Pisa entrambi diretti dal professor Pietro Pietrini. Pietrini, insieme a Emiliano Ricciardi, medico, dottore di ricerca in neuroscienze e ricercatore del Laboratorio di biochimica clinica e biologia molecolare, sono stati ricevuti dalla vicepresidente della Regione Toscana, Stella Targetti, per illustrare il complesso e articolato lavoro di indagine che l’equipe sta conducendo sulle basi cerebrali delle funzioni mentali e sull’attività delle diverse aree del cervello umano. E soprattutto l’ultimo loro gioiello: il “computer” che legge il pensiero. L’incontro si è svolto nell’ambito dell’iniziativa “Filo diretto con i ricercatori” che la vicepresidente Targetti ha inaugurato nel settembre scorso. Riconosciuto a livello internazionale e già pluripremiato in ambito scientifico, il gruppo dell’Aoup diretto dal professor Pietrini, ha prodotto un ultimo lavoro (in collaborazione con i ricercatori dell’università di Pavia e Ferrara) che consiste nella messa a punto di un sistema computerizzato in grado di leggere nella testa delle persone. Come? Utilizzando la risonanza magnetica cerebrale funzionale che mostra i flussi di sangue che arrivano al cervello a seconda degli impulsi che esso riceve, si può vedere cosa avviene nel cervello di un individuo ogni volta che esso riceve una stimolazione visiva o uditiva. Dopo esperimenti sempre più raffinati su soggetti sia vedenti che non vedenti che stavano guardando un’azione o una scena ambientale, o che ne stavano semplicemente udendo il rumore, la ricerca ha dimostrato che la rappresentazione del mondo esterno nel nostro cervello è sottesa da un codice universale astratto, quindi identico per tutti. E’ su questa base che si è potuto mettere a punto il “computer – classificatore” dei pensieri che, partendo proprio dai diversi pattern di risposta neuronale della corteccia cerebrale tramite algoritmi riesce a leggere il loro alfabeto. In pratica, una metodologia di analisi dell’attività neuronale “in vivo” che potrebbe essere molto utile nelle situazioni di grave disabilità dovute per esempio a ictus o a malattie neurodegenerative, perché permetterebbe di mettere a punto interfacce cervello-computer. Ed è assai più vasto il campo aperto dalle ricerche dell’equipe pisana dove, tra l’altro, Emiliano Ricciardi ha contribuito a formare un gruppo di ricerca multidisciplinare per lo studio delle basi cerebrali delle attività mentali che riunisce medici, chimici, biologi, psichiatri, linguisti, psicologi, filosofi e esponenti della scienza forense. Tra gli obbiettivi del gruppo di ricerca arrivare a sviluppare strumenti diagnostici che permettano di ottenere analisi con risultati oggettivi. Vale a dire ciò che è sempre mancato alla psichiatria: basta pensare all’ambito giudiziario dove spesso il giudice è chiamato ad esprimersi su questioni di sussistenza o meno di “libero arbitrio” e si assiste spesso a pareri molto doversi degli esperti che dovrebebro supportare l’istruttoria, proprio perchè manca l’oggettività scientifica dell’analisi. Si potrebbe anche arrivare a dare un significato ed un’identificazione oggettiva allo “stato di coscienza”, la cui indefinitezza oggi da luogo ad alcune grandi questioni etiche, prima far tutte quella del diritto alla fine della vita. “Il vostro lavoro – ha detto la vicepresidente Targetti – è motivo di grande orgoglio per la Regione Toscana e di grandissimo interesse per tutti, perché l’affascinante e complesso mondo legato alle attività cerebrali va ben oltre i confini medici e clinici, addentrandosi fino a mettere radici profonde nel campo della linguistica, dell’attività forense fino a quello dell’etica”. Sempre grazie alla risonanza magnetica cerebrale funzionale si può infatti vedere cosa avviene nella testa di una persona ogni volta che deve decidere tra bene o male. Studiando le basi cerebrali delle emozioni e del giudizio morale, la ricerca getta nuova luce sul “funzionamento morale” della mente umana, da qui anche la funzione del perdono visto come estremo atto di egoismo per bypassare lo stress imposto dal torto subito, un meccanismo evolutivo perfezionatosi nel corso del tempo per aiutare l’uomo a superare situazioni di stallo che alterano pericolosamente il suo equilibrio. Una sorta di analgesico naturale, appunto. L’ approccio neuroscientifico tenta in questo modo di dare risposte a quelli che per millenni sono stati i grandi enigmi della filosofia: come nasce il pensiero, cos’è la coscienza, da cosa è dettato il libero arbitrio e come sono regolati i rapporti mente-corpo.  
   
   
SECONDA CONFERENZA EUROPEA SULLE INFRASTRUTTURE DATI E MALATTIE DEL CERVELLO  
 
Roma, 8 luglio 2013 - Dal 28 al 30 ottobre 2013 si svolgerà a Roma, in Italia, la seconda conferenza europea sulle infrastrutture dati (Second European Data Infrastructure Conference - Eudat). In anni recenti, sono stati fatti significativi investimenti da parte di stati membri europei per creare una e-infrastruttura paneuropea per supportare la comunità della ricerca. Questa conferenza si concentra su un´infrastruttura dati collaborativa. Gli argomenti di discussione comprendono le malattie del cervello e i dati come una via verso una medicina personalizzata, oltre a questioni legate alla sostenibilità. L´evento riunirà gestori di dati e ricercatori per affrontare nuove sfide nel campo dei dati e per scambiarsi informazioni sulle infrastrutture dati. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Eudat.eu/2nd-conference  
   
   
BASILICATA, STAMINALI: SU ORDINANZA RIPRESA TRATTAMENTO PER DANIELE, IL PROGETTO STAMINA È UN’OPPORTUNITÀ E UNA SPERANZA, SE NON DI GUARIGIONE ALMENO DI ALLUNGAMENTO DELLE ASPETTATIVE DI VITA, CHE VA OFFERTA A PERSONE FINO AD OGGI PRIVE DI ALCUNA PROSPETTIVA  
 
Potenza, 8 luglio 2013 - “L’ordinanza del giudice del lavori di Matera che dispone la ripresa urgente del trattamento con cellule staminali per il piccolo Daniele, presso gli “Spedali di Brescia”, è un’ottima notizia perché riguarda una famiglia lucana, ma anche perché la Regione Basilica e il Dipartimento Salute condividono e sostengono il progetto sperimentale Stamina, che partirà a breve in seguito alla sottoscrizione del Protocollo tra il professore Vannoni e il Ministero della Salute”. Lo dichiara l’assessore alla Sanità Attilio Martorano. “Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla famiglia del piccolo Daniele che non si è arresa dopo l’interruzione disposta dalla struttura ospedaliera lombarda nello scorso mese di aprile, quando aveva ritenuto che non vi fossero più i presupposti per ‘ulteriori somministrazioni’, e la soddisfazione per il risultato ottenuto grazie al lavoro degli avvocati Vincenzo Pizzilli del Foro di Matera, Marco Vorano e Dario Bianchi del Foro di Venezia”. “Il progetto Stamina, che durerà 18 mesi e per il quale il Ministro della Salute ha già firmato il decreto di nomina della Commissione Esperti, - conclude Martorano - è un’opportunità e una speranza, se non di guarigione almeno di allungamento delle aspettative di vita, che va offerta a persone fino ad oggi prive di alcuna prospettiva”.  
   
   
SALUTE FVG: SERRACCHIANI INCONTRA A ROMA MINISTRO LORENZIN  
 
Trieste, 8 luglio 2013 - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha incontrato 04 luglio a Roma il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Al centro dei colloqui i temi della sanità penitenziaria con il relativo trasferimento delle funzioni alla Regione, la rimodulazione dei ticket sanitari introdotti dalla legge 296/2006 e la situazione dei crediti del Friuli Venezia Giulia per la mobilità interregionale. La presidente Serracchiani ha ricordato che "il Friuli Venezia Giulia è l´unica Regione cui non è stata trasferita la competenza sulla sanità penitenziaria: le norme di attuazione sono pronte ma mancano le coperture finanziarie da parte del ministero". Serracchiani ha quindi accennato alla proposta di rimodulazione dell´applicazione del ticket da 10 euro per fasce di reddito e per prestazioni: "il nostro obiettivo - ha sottolineato - è ottenere l´autonomia nella gestione delle risorse, facendo così in modo che i tagli non siano lineari, ma stabiliti da noi in base alla necessità di mantenere l´equilibrio tra servizi e risorse". "A seguito dell´incontro - ha annunciato Serracchiani - ci siamo dati un appuntamento prossimo perché il ministro possa studiare le carte e darci delle risposte".  
   
   
MAGGIOR IMPORTO DI CIRCA 170 MILIONI ASSEGNATO DALLO STATO ALLA REGIONE PIEMONTE PER IL COMPARTO SANITARIO  
 
Torino, 8 luglio 2013 - Il 2 luglio, il Ministero dell’Economia, tramite la Ragioneria Generale dello Stato, ha emesso il Decreto direttoriale che assegna alla Regione Piemonte il maggior importo di 169 milioni e 825 mila euro, a valere sul Dl 35 “Sblocca Crediti”, relativo al comparto sanitario. Commenta il Vice Presidente e assessore regionale al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin: «Con questo ulteriore intervento, il Governo risponde alla richiesta avanzata dalla Regione Piemonte nel corso del recente incontro del Presidente Roberto Cota con il Ministro Fabrizio Saccomanni. Questo importo si aggiunge ai 633 milioni già assegnati, consentendoci di raggiungere una copertura del disavanzo del 2007, di 864 milioni, tramite fondi statali, pari a circa 803 milioni. È evidente che la copertura della differenza, di circa 61 milioni, dovrà essere valutata concordemente con il Tavolo presieduto dal dottor Massicci, con l’utilizzazione di entrate regionali per circa 11 milioni, oltre a 50 milioni da addizionale Irpef. La soddisfazione per l’assegnazione dei fondi da parte del Ministero dell’Economia alla Regione Piemonte non può quindi che considerarsi parziale».  
   
   
PUGLIA: TARIFFE LABORATORI, NO A TAGLIO TARIFFE. POSSIBILE TAGLIO TETTI  
 
Bari, 8 luglio 2013 - L´assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile, comunica che il 4 luglio il Ministero della Salute ha trasmesso il parere richiesto dalla Regione sul Tariffario Regionale per le prestazioni ambulatoriali, riguardo l’applicabilità delle decurtazioni alle tariffe previste dalla Finanziaria del 2007. “L’orientamento - riferito in via ufficiosa a cura dei dirigenti ministeriali sulla non applicabilità delle suddette decurtazioni – l´ho già reso pubblico durante l´audizione resa in Consiglio Regionale, e ha trovato conferma nel parere espresso”. Pertanto, sin dal primo mese di fatturazione con il nuovo tariffario, gli erogatori vedranno corrisposto il proprio fatturato nel rispetto degli interi valori tariffari. “Va detto però che il Ministero ha confermato le preoccupazioni espresse dalla Regione sulla tenuta dei conti, che avevano motivato l’impostazione della delibera di adozione del nuovo Tariffario, e ha precisato quindi che i maggiori costi devono trovare copertura attraverso una corrispondente decurtazione del volume delle prestazioni da acquistare dai privati”. “Il Ministero nei fatti ha confermato la necessità di contenere i costi relativi all´erogazione di analisi di laboratorio, esprimendo un orientamento che di fatto conferma l´interpretazione offerta dagli uffici regionali” “Insomma – conclude l´assessore - se non è zuppa è pan bagnato: si recuperano le tariffe, ma ci sarà il rischio di dover ritoccare i tetti di spesa attualmente assegnati, proporzionalmente al taglio del 20%”.  
   
   
LAZIO: NUOVI DIRETTORI GENERALI DI ASL E OSPEDALI. PARTE LA SECONDA FASE DEL BANDO DI SELEZIONE  
 
Roma, 8 luglio 2013 - Si è chiuso il 4 luglio alle 12 il bando per la selezione dei nuovi 21 direttori generali della sanità per Asl e ospedali. Sono stati 945 i manager che hanno inserito i propri dati sulla piattaforma online sviluppata da Lait. Sulla base delle prime verifiche, sono 663 le domande in regola, cioè quelle che hanno concluso il tutto il percorso tracciato dalla piattaforma. Le domande saranno esaminate da una commissione competente composta da tre esperti indicati da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Si tratta di Marco Frey, professore ordinario di economia e gestione delle imprese della Scuola Superiore Sant´anna di Pisa, Francesco Longo, docente della Bocconi e componente della Commissione Nazionale Siveas e Franco Riboldi, già direttore del Mayer di Firenze e con esperienze in altre regioni per quel che riguarda la selezione dei Direttori Generali. I tre esperti valuteranno le domande per procedere alla formazione dell´elenco idonei e, successivamente, formulare una short list di 50 nomi tra cui scegliere le persone selezionate. “Il ricambio dei direttori generali avverrà a scadenza degli attuali vertici o se ci fossero delle incongruenze o dei commissariamenti – ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti - valuteremo nel corso d´opera e si potrà procedere prima della scadenza naturale grazie a questa nuova lista a cui possiamo fare riferimento”.  
   
   
PIEMONTE, PRESENTATI A BRUXELLES I PROGETTI DEL TERRITORIO PER L´INVECCHIAMENTO SANO E ATTIVO PREMIATO IL MASTER INFERMIERISTICO IN MEDICINA DI FAMIGLIA  
 
Torino, 8 Luglio 2013 - Dal 2012 la Regione Piemonte è uno dei 32 siti europei di riferimento per l’invecchiamento sano e attivo. La Regione, come coalizione di territori, Asl ed aziende ospedaliere, associazioni per la prevenzione e la cura, ha presentato come propria buona pratica l’organizzazione del Master infermieristico in medicina di famiglia, in grado di fornire alla rete di assistenza una figura professionale nuova, al servizio della medicina domiciliare personalizzata e di comunità. Per questo progetto, il Piemonte è una delle cinque Regioni italiane che hanno ottenuto il riconoscimento, con Emilia Romagna, Liguria, Campania e l’Istituto regionale dei Ciechi del Friuli Venezia Giulia. A completare il quadro, varie esperienze di telemedicina hanno trasferito al domicilio dei pazienti, con notevole riduzione dei disagi e con buoni risultati, procedure sanitarie che, in questo modo, lasciano tempo e tranquillità alle persone, con la stessa sicurezza di qualità e minori costi della prestazione in ambulatorio o in ospedale. Lunedì 1° luglio scorso a Bruxelles si è svolta una giornata di riconoscimento del lavoro svolto e di confronto per imparare dalle esperienze già condotte e instradare la progettazione di nuovi sistemi sanitari, meno dispendiosi e più focalizzati su attenzioni e cure adatte ai bisogni dei pazienti anziani e delle loro famiglie. Soddisfazione per il riconoscimento assegnato al Piemonte è stata espressa dall’Assessore alla Sanità e alle Politiche sociali della Regione, Ugo Cavallera: “L’unione Europea ha promosso la creazione di una rete internazionale di partenariati per l’invecchiamento sano e attivo. Questa iniziativa punta a favorire un aumento degli anni in salute, prevenendo e ritardando le patologie croniche gravi e i loro effetti invalidanti. Molto può essere fatto introducendo innovazioni tecniche e organizzative, ma anche attraverso cambiamenti di natura sociale. Il riconoscimento giunge in un momento -sottolinea Cavallera- in cui è in atto un confronto anche serrato sul tema delle risorse per il socio-assistenziale e per la definizione di modelli di intervento integrato tra sanità ed assistenza per affrontare le casistiche della cronicità e della non auto-sufficienza.” L’interesse per queste attività è cresciuto di pari passo con i successi sanitari e i movimenti demografici che hanno allungato la vita e fatto invecchiare il continente, ma anche con le preoccupazioni derivanti dalla sostenibilità finanziaria delle cure sanitarie e dalla tenuta delle condizioni di vita per gli anziani e le loro famiglie. All’iniziativa, che raccoglie l’impegno di centinaia di amministrazioni in tutta Europa, sono affiancati gruppi di lavoro a cui a partecipano attualmente i rappresentanti piemontesi che lavorano sui temi delle cure integrate e sulla prevenzione delle fragilità, incaricati di trasferire in linee guida europee le migliori esperienze disponibili. Annualmente vengono pubblicati bandi per progetti internazionali in questo ambito, all’ultimo dei quali sono stati presentati 2 progetti piemontesi, in collaborazione con l’Università di Torino e con vari partners esteri, per la salute della donna nella terza età e per migliorare le terapie multifarmaco. I soggetti che hanno partecipato con la Regione all’iniziativa sono: Asl Cn2 Alba-bra, Asl Vco, Asl To3 e l’ Azienda Ospedaliera Città della Salute di Torino.  
   
   
WELFARE: CONFERMATI PER LA LIGURIA 9 MILIONI SBLOCCO FONDO POLITICHE SOCIALI  
 
  Genova, 8 Luglio 2013. "Saranno 9 milioni le risorse a disposizione della Liguria grazie allo sblocco dei fondi per le politiche sociali". Lo ha comunicato l´assessore al welfare della Regione Liguria e coordinatrice della commissione politiche sociali della Conferenza delle Regioni, Lorena Rambaudi, dopo aver appreso la notizia dello sblocco dei fondi. "Si tratta di finanziamenti – ha detto Rambaudi - che verranno erogati ai Comuni e ai distretti socio-sanitari che da tempo aspettavano queste risorse per tenere aperti i servizi". Rambaudi sottolinea come il riparto dei fondi per i servizi sociali "era già stato preventivato dagli Enti locali e se tali risorse non fossero state confermate, come era stato assicurato in Conferenza Unificata, si sarebbero aperti notevoli problemi sul territorio".  
   
   
PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE  
 
Bari, 4 luglio 2013 - “La vita indipendente e autonoma è un diritto che va garantito a tutti, indipendentemente dalle condizioni fisiche di ciascuno”. È con queste parole che l’Assessore regionale al Welfare e alle politiche della Salute Elena Gentile spiega la nuova iniziativa messa in cantiere dall’Assessorato al Welfare per garantire alle persone disabili della Puglia di vivere la propria vita in autonomia. Si chiamano Progetti di Vita indipendente e sono uno strumento del tutto innovativo che favorisce per la prima volta in Puglia e in tutto il Sud Italia, l’autonomia delle persone con disabilità. “Con questa iniziativa – continua l’assessore Gentile – abbiamo voluto affermare il principio che sta alla base del nostro approccio alla disabilità: le persone disabili da oggetto di cura dovrebbero sempre più porsi ed essere percepite come soggetti attivi che decidono autonomamente della propria vita, mettendo in atto le proprie scelte con strumenti adeguati anche a favorire la conciliazione dei tempi di vita-lavoro e cura, in coerenza con le indicazioni contenute nella Convenzione Onu per la tutela dei diritti delle persone disabili”. E per farlo la Regione ha messo in campo complessivamente 8 milioni di euro che andranno a finanziare i cosiddetti Progetti di Vita indipendente, tramite un Avviso che verrà pubblicato a giorni. Destinatarie dei Progetti di Vita indipendente sono tutte le persone con disabilità motoria in età compresa tra 16 e 64 anni con reddito individuale non superiore a 20mila euro annui, e che, a prescindere dal livello di autosufficienza, presentino elevate potenzialità di autonomia e vogliano realizzare un progetto di vita indipendente orientato al completamento del percorso di studi, alla formazione professionale per l’inserimento socio-lavorativo, alla valorizzazione delle proprie capacità funzionali nel contesto lavorativo, nell’agire sociale e in favore di iniziative solidali, attraverso la conduzione delle principali attività quotidiane. “Sarà possibile per una persona disabile – spiega l’assessore Gentile – poter completare i propri studi, per esempio iscrivendosi ad una Facoltà o ad un corso professionalizzante, oppure coronare il sogno di fare sport con ausilii adeguati che abbattono le barriere; partecipare alla vita sociale, cercare attivamente lavoro e recarvisi in autonomia, insomma fare tutto quello che per i cosiddetti ‘normodati’ è ordinario e quotidiano e che per le persone disabili ha un costo, spesso altissimo”. I Progetti di Vita Indipendente che potranno essere avviati nella prima fase di sperimentazione saranno fino a 210 circa e partono già con la certezza di un finanziamento per un biennio, ove ricorrano le condizioni per dare prosecuzione al progetto di vita per un ulteriore anno oltre il primo. Come le altre Regioni italiane che hanno già sperimentato i Pro.v.i. (tra cui Toscana, Lombardia, Piemonte, Marche), anche la Puglia parte dalle disabilità motorie perché la sperimentazione possa fondarsi in modo chiaro sul principio più importante, che è quello della autodeterminazione della persona disabile che chiede l’attivazione di un progetto di vita indipendente. È importante evidenziare che con i Pro.v.i. Si aggiunge in Puglia una misura decisiva nell’ambito delle politiche per le disabilità a quelle già esistenti, per distinguere nettamente gli approcci: da un lato gli interventi a carattere socioassistenziale e connessi alla “cura”, come ad esempio gli assegni di cura, le prestazioni domiciliari, i buoni servizio per le rette dei centri diurni, dall’altro lato gli interventi per l’inclusione sociale e l’autonomia, come i progetti di vita indipendente, i progetti per l’inclusione lavorativa dei soggetti svantaggiati, ecc… “In questo modo – conclude l’assessore Gentile – la Regione Puglia anticipa e celebra così la Iv Conferenza Nazionale sulle Politiche della disabilità Bologna 2013, che si terrà nei prossimi 12 e 13 luglio, nel corso della quale la nuova iniziativa sarà presentata insieme al Progetto nazionale di ricerca e monitoraggio sulle politiche di tutte le Regioni italiane in materia di indipendent living e di abitare sociale in autonomia, che la Puglia coordina per conto del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali e della Conferenza delle Regioni”. Per ciascun Progetto di Vita indipendente è riconosciuto un massimo di 15mila euro per anno, che equivale a un massimo di 1.250 euro al mese. Sono finanziabili fino a 280 Progetti per la durata di un anno, prorogabili per ulteriori 12 mesi. Le persone disabili che vogliano fare un Progetto di Vita indipendente, devono rivolgersi ad uno dei 5 Centri ausilii e di assistenza per la domotica sociale e la connettività sociale, messi a regime tra il 2010 e il 2012, con l’obiettivo di attivare una rete di riferimento di punti regionali per la consulenza alle famiglie su ausilii protesici, informatici, domotici e per la mobilità in favore delle persone disabili e non autosufficienti. Ciascun Centro, attraverso gli sportelli dedicati, farà orientamento, formazione e consulenza, elaborerà una scheda tecnica di valutazione del grado di disabilità e appronterà il Progetto di Vita indipendente in stretta collaborazione con le strutture regionali. Le istanze, inviate esclusivamente in maniera telematica, possono essere presentate a partire dalle ore 12 del 2 settembre 2013. Per informazioni sul bando è possibile formulare richieste all’indirizzo di posta elettronica: pugliasociale.Provi@regione.puglia.it ovvero consultare il sito all’indirizzo http://bandi.pugliasociale.regione.puglia.it/ dove verrà periodicamente pubblicata una raccolta aggiornata di risposte a Faq.  
   
   
UMBRIA: PRESENTATO PROGETTO “ZERO WASTE”  
 
Perugia, 8 luglio 2013 - La sostenibilità e la solidarietà sono i "pilastri" alla base del progetto "Zero Waste", finalizzato a diffondere in Umbria la cultura del consumo consapevole e sostenibile attraverso la realizzazione di un sistema basato sul recupero dei beni invenduti a favore delle persone e delle famiglie bisognose. Il progetto è stato presentato il 4 luglio a Perugia alla presenza della vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari, e dei rappresentanti degli enti e delle istituzioni coinvolte, tra cui il Comune di Perugia, con l´assessore Andrea Cernicchi, il Cesvol, il Comune di Castello con l´assessore ai Servizi sociali, Andreina Ciubini. La coordinatrice del progetto per il Cesvol, Alessandra Stocchi, ha spiegato che "Zero Waste" rientra nell´ambito del Programma di contribuzioni 2012 di Philip Morris Italia attraverso il Fondo Vge-pmi ed è promosso dalla Regione Umbria in collaborazione con il Comune di Perugia, il Comune di Città di Castello (Zona Sociale 1) e il Cesvol Perugia. Tra i partner operativi rientrano il Banco Alimentare dell´Umbria, l´associazione "Il Samaritano" e la Caritas diocesana di Città di Castello. Con l´iniziativa - è stato spiegato - si vuole dar vita ad una rete di solidarietà dinamica e stabile tra il mondo del profit e del non profit, dove il bene invenduto acquista un valore socio-assistenziale e il suo recupero ha ricadute positive a livello ambientale, economico, sociale e sanitario. La sperimentazione del progetto avverrà su due territori umbri, e cioè il comprensorio di Perugia e la Zona Sociale n. 1 di Città di Castello, dove si darà vita a un sistema di gestione per la raccolta e la distribuzione di beni invenduti che potrà essere riproposto in altre aree della regione con il contributo delle attività produttive e commerciali, delle pubbliche amministrazioni, delle associazioni e degli enti caritativi attivi in tutta l´Umbria. Tra i risultati attesi dall´avvio del progetto oltre, ovviamente, alla riduzione del problema alimentare che coinvolge molte persone indigenti dell´Umbria, c´è anche quello della riduzione degli sprechi alimentari e della diffusione di una maggiore consapevolezza e sensibilità della comunità sul tema del consumo consapevole, del contrasto alla povertà e allo spreco alimentare. "Come amministrazione regionale - ha detto la vicepresidente Casciari - ci siamo sentiti molto vicini a quest´iniziativa che abbiamo deciso di sostenere anche dal punto di vista finanziario, per rispondere anche così ai bisogni delle nuove povertà che coinvolgono cittadini e famiglie che non abituate a normalmente a chiedere". "Il nostro obiettivo è di inserire il progetto nella programmazione comunitaria - ha concluso Casciari - visto che la sua peculiarità di innescare un modello culturale innovativo che va oltre le forme tradizionali di assistenza, attraverso un consumo intelligente e il riuso sempre nel massimo rispetto dell´ambiente. Motivazioni queste per le quali la Regione Umbria ha concesso a Cesvol Perugia per il progetto ´Zero Waste´ il marchio di sostenibilità ambientale, Green Heart Quality".  
   
   
SPORT. A MILANO LA FINAL FOUR 2014 DELLA BASKET EUROLEAGUE SUCCESSO STRAORDINARIO, PER LA PRIMA VOLTA ARRIVA A MILANO LA COMPETIZIONE PIÙ IMPORTANTE DELLA PALLACANESTRO CONTINENTALE  
 
Milano, 8 luglio 2013 - Milano è stata scelta come sede per ospitare la Final Four 2014 della Euroleague di basket in programma nel maggio del prossimo anno. L’annuncio è arrivato poco fa da Barcellona, dove si è svolto il sorteggio dei gironi. A ricevere l’investitura direttamente dalle mani di Jordi Bertomeu, Ceo di Euroleague è stata la stessa assessora allo Sport del Comune di Milano Chiara Bisconti. “È un successo straordinario per Milano. Per la prima volta nella storia saremo la città ospitante della Final Four, l’appuntamento più importante a livello continentale per la pallacanestro. Per due giorni Milano sarà la capitale del basket. Stiamo lavorando per portare a Milano gli appuntamenti sportivi più importanti e prestigiosi, grazie a un fitto lavoro di squadra e a una programmazione attenta. Questa assegnazione, dal sapore storico, si aggiunge ai mondiali di pallavolo previsti sempre nel 2014, alla Heineken Cup del 2015 e restiamo in pole position per l’aggiudicazione della Champions League del 2016. Nei prossimi tre anni avremo almeno un grande evento sportivo all’anno. È una grande soddisfazione vedere come si possa lavorare contemporaneamente sullo sport di base garantendo manifestazioni di assoluta eccellenza. Stiamo riqualificando i campetti di basket nelle periferie, stiamo lavorando per fare di questa città una palestra a cielo aperto ma contemporaneamente portiamo ai milanesi i più importanti appuntamenti sportivi del calendario internazionale”, ha concluso Bisconti.  
   
   
BASKET: PISAPIA, FINALI EUROLEGA 2014 CONFERMANO MILANO COME UNA DELLE CAPITALI DELLO SPORT EUROPEO  
 
Milano, 8 luglio 2013 - “Milano ha una grande tradizione sportiva che non riguarda solo il calcio e la scelta della nostra città per ospitare le finali di Eurolega di basket dell’anno prossimo lo dimostra. E’ la prima volta che Milano ospita la finale della più importante competizione europea di pallacanestro e questo evidenzia la considerazione internazionale della città. Per me e per i tanti appassionati di pallacanestro milanesi sarà un piacere accogliere le migliori squadre del continente e i loro tifosi, sono certo che le finali di Eurolega dell’anno prossimo saranno per la città anche un´occasione di festa. Nei prossimi anni ci saranno anche altre importanti manifestazioni a Milano che si conferma come una delle capitali dello sport europeo”. Lo afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.  
   
   
MAREMMA CAPITALE MONDIALE DELLA VELA DAL 5 AL 26 LUGLIO  
 
Firenze, 8 luglio 2013 – Ancora grandi eventi sportivi ospitati dalla Toscana. Stavolta sarà il mare a farla da protagonista e tutta la Maremma è in festa per l’inizio dei Mondiali di vela 2013. Dal 5 luglio e fino al 26, Marina di Grosseto sarà la capitale mondiale di questa affascinante disciplina. Due le competizioni in programma: la formula 18 Word Championship dal 5 al 12 luglio e la classe Rs.feva Under 16 dal 19 al 26 luglio. Il 4 luglio nella sala stampa della Presidenza della giunta regionale, a Palazzo Strozzi Sacrati, l’assessore al welfare e allo sport Salvatore Allocca, in compagnia del sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, del vice sindaco con delega allo sport Paolo Borghi e del presidente del Comitato Marevela internazionale Marco Borioni, hanno presentato la rassegna iridata. “Lo sport – ha detto l’assessore Salvatore Allocca – è un veicolo straordinario di integrazione e di sviluppo economico. La Toscana già da tempo ospita tanti eventi sportivi internazionali e ha dimostrato di saper accogliere e organizzare. La Maremma, nel caso specifico, ha tanti valori che possono essere messi a frutto con tutti gli strumenti mediatici che ci sono oggi a disposizione. Valori ambientali e culturali, grazie a splendidi paesaggi e tesori veri e propri. Ma anche quelli della propria comunità, sempre pronta a dare il massimo quando si tratta di accoglienza ed ospitalità. Il mare toscano – ha concluso Allocca – se sfruttato in modo giusto ed intelligente può costituire un veicolo di promozione fondamentale”. Molto soddisfatto anche il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, che ha voluto sottolineare il lavoro svolto per il recupero della colonia San Rocco. “Un lavoro reso possibile grazie anche al contributo della Regione, per restituire alla comunità maremmana un luogo da tempo abbandonato. É stata anche questa la molla per arrivare all’organizzazione di questo evento. La colonia sarà il punto di approdo degli equipaggi, ma anche la sede del comitato organizzatore. Una struttura totalmente rinnovata ed organizzata per agevolare gli atleti e tutto lo staff. La nostra ambizione – ha concluso Bonifazi – è trasformare la colonia in centro federale e farlo funzionare per l’organizzazione di eventi velici tutto l’anno. I mondiali saranno un eccellente banco di prova in questo senso, ma soprattutto un’occasione unica per far conoscere a tutto il mondo le bellezze e le ricchezze di questo territorio  
   
   
ACROBAZIA IN PARAPENDIO IN FRIULI E 1031 CHILOMETRI IN VOLO LUNGOLE ALPI  
 
Torino, 8 luglio 2013 - Dall´8 al 14 luglio a Gemona del Friuli (Udine) si svolgerà Acromax, la coppa del mondo di acrobazia in parapendio, sotto l´egida della Federazione Aeronautica Internazionale, della Federazione Italiana Volo Libero e dell´Aero Club d´Italia. All´appuntamento italiano della massima competizione di volo acrobatico che si svolge in più tappe mondiali parteciperanno piloti provenienti da una dozzina di nazioni. Teatro della manifestazione il Lago di Cavazzo, o Lago dei Tre Comuni, cioè Cavazzo Carnico, Trasaghis e Bordano, lungo 6500 metri, il più esteso tra quelli naturali del Friuli. La riva dello specchio lacustre di quest´ultima località, sarà il cuore della manifestazione ed ospiterà una zattera galleggiante utilizzata come atterraggio finale dei piloti che decolleranno dal monte San Simeone a 1180 metri d´altezza. Durante il volo i concorrenti eseguiranno figure acrobatiche in "solo", cioè individuale, e "syncro", vale a dire in coppia. La gara è suddivisa in due parti: i primi tre giorni varranno come Campionato Italiano di acrobazia e serviranno anche come prove libere per i partecipanti alla coppa del mondo che occuperà gli ultimi tre. Testimonial dell´evento e del progetto "Gemona Città dello Sport e del Benstare" la campionessa europea di parapendio, la friulana Nicole Fedele. Sono 32 i piloti di parapendio, provenienti da 21 nazioni, che stanno per decollare per l´edizione 2013 della Red Bull X-alps, 1031 chilometri lungo l´arco alpino da percorrere rigorosamente volando con questi mezzi privi di motore oppure a piedi. La sfida parte il 7 luglio da Salisburgo in Austria per concludersi a Montecarlo nel più breve tempo possibile. Obbligatorio aggirare 10 punti geografici prestabiliti al cospetto di panorami mozzafiato come la vetta dello Zugspitze (2962 m), la montagna più alta della Germania, oltrepassare l´Oberland Bernese in Svizzera, salire fino al Cervino (4478 m), superare il Monte Bianco (4810 m), prima di dirigersi a sud lungo le Alpi Marittime, verso la sospirata meta finale. Ogni pilota è seguito da un team a terra composto da due persone. A rappresentare l´Italia Aaron Durogati, ventiseienne di Merano che lo scorso gennaio ha vinto la Coppa del Mondo di parapendio, e Andy Frötscher, alto atesino di 43 anni, che ha preso parte a tutte le edizioni dell´X-alps. Nel 2011 vinse lo svizzero Christian Maurer in 11 giorni, 4 ore e 22 minuti quando i chilometri erano ... Solo 800 circa.