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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Luglio 2013 |
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SISTEMI DI ACCUMULO: ENEA E TOSHIBA EUROPA REALIZZERANNO UN LABORATORIO. |
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Roma, 15 luglio 2013 Enea e Toshiba Europe
realizzeranno laboratorio congiunto delle Nazioni Unite per lo Sviluppo dei
Sistemi di Accumulo delle Reti Elettriche e della mobilità elettrica. Oggi vengono
illustrati i casi di successo delle aziende italiane che sono diventate leader
di nda Settori ad alta tecnologia grazie alla collaborazione con l´Enea.
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ELETTRODOTTO PIEMONTE-SAVOIA: CON IL PROGETTO SMART SUSA VALLEY IL PIEMONTE CHIEDE AL MINISTRO ZANONATO UNA RISERVA DI ENERGIA A FAVORE DEL TERRITORIO |
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Torino, 16 luglio 2013
- La Regione Piemonte ha consegnato
ieri al ministro allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, a margine
dell’inaugurazione dei lavori della nuova interconnessione elettrica
Piemonte-savoia, il progetto Smart Susa Valley, che intende indirizzare le
compensazioni legate alla Tav per delineare una strategia comune di Valle in
ottica di connettività, efficienza energetica, eco-sostenibilità, sicurezza e
attrattività territoriale.
Il progetto, elaborato dall’assessorato all’Energia in
sinergia con l’assessorato al Lavoro, ed articolato in cinque assi di
intervento (Mobility, Energy, Environment, Building ed Economy), intende porre
le condizioni per concepire, anche grazie alle ricadute della nuova linea
Torino-lione, un regime speciale in grado di premiare la Valle di Susa
attraverso la valorizzazione di luoghi, saperi e competenze, politiche di
agevolazione tariffaria e processi di semplificazione amministrativa.
“Molte delle 40 principali aziende della Val di Susa -
spiega il presidente della Regione Roberto Cota - sono entrate in crisi e
questo ha ripercussioni preoccupanti sui tassi di disoccupazione.
Il progetto presentato oggi, grazie anche alla
simultaneità con la definizione del nuovo Piano energetico-ambientale
regionale, fornisce ora gli strumenti per favorire una crescita intelligente,
sostenibile ed inclusiva: la Val di Susa è un territorio che per troppi anni è
stato dimenticato e oggi occorre recuperare questo gap”.
“L’obiettivo principale - precisa l’ assessore
all´Energia Agostino Ghiglia - è quello di riconoscere al territorio della
Valle di Susa una riserva di energia, rapportata al volume trasportato
attraverso la frontiera franco-italiana, almeno per il periodo di tempo legato
alla realizzazione del cavidotto tra Piossasco e Grand Ile: si tratta di 100 Mw
elettrici, che potrebbero far fronte al 90% del fabbisogno pubblico (edifici ed
illuminazione pubblica) ed industriale di Valle.
Il sistema sarà in grado di operare acquistando
l’energia elettrica in Francia e rivendendola ai consorziati della Valle di
Susa al prezzo di approvvigionamento: questo da un lato avrà immediate ricadute
sul tessuto produttivo locale, che potrà beneficiare di una tariffa elettrica
ridotta, dall’altro permetterà agli Enti Locali di liberare risorse per servizi
al cittadino ed investimenti”.
“Il progetto - conclude Ghiglia - riserva particolare
attenzione alle aree ´interne´, soprattutto quelle rurali e montane, con l’obiettivo
di favorire lo sviluppo locale, grazie al coinvolgimento diretto delle realtà
produttive ed imprenditoriali, e di mantenere e rafforzare il presidio umano
presente sul territorio”.
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NUOVA LINEA ELETTRICA ITALIA-FRANCIA, SAITTA: “CHIEDIAMO AL GOVERNO UNA QUOTA DI ENERGIA DA DESTINARE ALLE AZIENDE LOCALI” |
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Torino, 16 luglio 2013 - “La costruzione di questo nuovo strategico
elettrodotto è l’occasione per chiedere al governo nazionale di adoperarsi
affinché al territorio e alle sue aziende sia garantita una riserva di energia
elettrica a costo ridotto. Crediamo che vada riconosciuto alla Valle di Susa il
grande contributo offerto per la costruzione del Tav”.
Il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta
è intervenuto stamattina presso la Stazione elettrica Terna di Piossasco alla
cerimonia di avvio del cantiere per la costruzione della nuova connessione
elettrica Italia-francia. Si tratta del più lungo elettrodotto interrato al
mondo: 190 chilometri a corrente continua e ad altissima tensione da Piossasco
a Grand’ile (Savoia). Per minimizzare l’impatto paesaggistico la linea è stata
progettata in modo da integrarsi con le infrastrutture stradali e autostradali
esistenti. La nuova interconnessione porterà la capacità di trasporto della
rete tra i due paesi dagli attuali 2659 Mw a oltre 4400 Mw, con risparmi per il
sistema elettrico italiano per 150 milioni di euro l’anno.
“La nostra richiesta, condivisa dalla Regione e dalle
istituzioni locali” ha detto ancora Saitta “ha l’obiettivo di migliorare le
condizioni di lavoro delle imprese presenti in Valle di Susa e di aumentare la
capacità di attrazione del territorio nei confronti di nuove aziende”.
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TRENTA SPA HA VINTO LA GARA PER LA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA ALLA PROVINCIA DI TRENTO |
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Trento, 16 luglio 2013 - Entrerà in vigore il 17
luglio la nuova convenzione firmata pochi giorni fa a Trento, presso gli uffici
dell’Agenzia provinciale per gli Appalti e Contratti, fra la Provincia autonoma
di Trento e la società Trenta spa, riguardante le norme e le condizioni per la
fornitura di energia elettrica e dei servizi connessi. La convenzione, che è
stata sottoscritta dalla Provincia in qualità di centrale di committenza,
coinvolge anche gli altri enti della realtà trentina, quali i Comuni, le
Comunità, le agenzie e gli enti strumentali della Provincia.
Il ricorso allo strumento della “centrale di
committenza” costituisce un modello organizzativo e uno strumento di raccordo
tra vari enti, che consente alla Provincia autonoma di Trento di operare come
unica stazione appaltante, che provvede ad aggiudicare appalti pubblici e a
concludere accordi quadro, destinando gli effetti del suo operato anche ad
altre amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori della realtà
istituzionale trentina.
La società fornitrice Trenta è stata individuata
attraverso una gara di appalto, indetta mediante procedura aperta, con una base
d’asta di 54.000.000 euro, al netto degli oneri fiscali. La Trenta spa si è
aggiudicata la gara, con un´offerta economica pari a 42.009.300 euro,
corrispondente ad un ribasso percentuale del 22,205%.
La convenzione sostituisce il precedente contratto,
riguardante gli stessi servizi, scaduto il 16 luglio 2013 e finora gestito da
Informatica Trentina.
La nuova convenzione decorre dal 17 luglio 2013 e
scade dopo 24 mesi, nei limiti del quantitativo massimo fissato in 400 Gwh..
Entro tale periodo le amministrazioni locali interessate potranno aderire alla
convenzione, tramite ordinativi di fornitura telematici firmati digitalmente e
usufruire così degli stessi prezzi, patti e condizioni per la fornitura di
energia elettrica ottenuti dalla Provincia autonoma di Trento, nonché dei
servizi connessi, come il monitoraggio dei consumi ed il controllo della spesa,
mediante l’uso di nuove tecnologie e soluzioni organizzative, attraverso
strumenti di information technology.
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CERIMONIA DI RIAPERTURA DELL’API, SPACCA: “RIACCENSIONE DELLA FIACCOLA FRUTTO DI UNA COLLABORAZIONE EQUILIBRATA". |
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Ancona, 16 luglio 2013 - “Oggi è una giornata molto
positiva perché dopo tante situazioni difficili, di crisi profonda, vediamo una
fiaccola di speranza riaccendersi”. Lo ha detto il presidente della Regione
Marche, Gian Mario Spacca, all’Api di Falconara per la riapertura della
raffineria, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Flavio
Zanonato. “Gli economisti – ha detto Spacca - dicono che siamo alla fine di un
lungo periodo di crisi. Ci auguriamo che questa giornata sia davvero il
prodromo di un cambiamento di ciclo”. Spacca ha rivolto il proprio
apprezzamento nei confronti dell’azienda, della proprietà, dei lavoratori,
delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni che “hanno saputo
attraversare questo momento difficile per l’impresa attraverso un forte
rapporto di collaborazione. Questo ha consentito di tenere in equilibrio il
confronto, che ha portato alla riapertura, anche in anticipo sui tempi previsti,
di questa azienda così importante per il reddito e l’occupazione della nostra
comunità. Un metodo di confronto che deve divenire un esempio. Solo attraverso
il dialogo, infatti, senza cedere a intemperanze, demagogia ed emotività, è
possibile trovare soluzioni anche alle situazioni difficili”. Spacca ha poi
ringraziato il ministro Zanonato per la sua presenza. “Oggi il ministro – ha
aggiunto - viene a celebrare un momento felice, ma nelle sue mani si trovano
diverse situazioni di crisi che riguardano la nostra Regione. Diverse vertenze
aziendali che toccano direttamente la sua responsabilità di ministro, come
Indesit e Impresa spa, l’azienda affidataria dei lavori della Quadrilatero. La
recente nomina del commissario di Impresa spa che ha richiesto l’accesso alla
Marzano, deve aprire in tempi rapidissimi a una soluzione, affinché siano
ripresi i lavori in un’arteria su cui poggia tutto il sistema logistico della
nostra regione: porto, aeroporto, interporto e la stessa mobilità della
raffineria Api”.
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SECONDO CONGRESSO DELL´ORGANIZZAZIONE POLACCA PER LO SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA DELLE POMPE DI CALORE |
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Varsavia, 16 luglio 2013 - Il 17 ottobre a Varsavia, in Polonia, si
terrà il Secondo congresso dell´Organizzazione polacca per lo sviluppo della
tecnologia delle pompe di calore.
Le vendite di pompe di calore in Polonia sono
aumentate di oltre il 20% negli ultimi due anni. Questo dimostra la crescente
popolarità dei dispositivi meccanici meglio attrezzati per trasferire energia
in modo efficiente.
Questo congresso ha lo scopo di presentare i benefici
economici delle pompe di calore per ottenere edifici efficienti dal punto di
vista energetico. Le aree di discussione comprenderanno le reti intelligenti,
le fonti di calore e la regolazione energetica.
L´evento riunirà ingegneri degli impianti, consulenti
energetici ed esperti del settore edilizio per scambiarsi opinioni e
informazioni sul futuro dei sistemi energetici.
Per ulteriori informazioni, visitare:
http://www.Renexpo-warsaw.com/334.html?&l=1
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DA REGIONE LIGURIA NESSUNA SANZIONE AD AGENZIE PER MANCATA INDICAZIONE PRESTAZIONE ENERGETICA IMMOBILI |
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Genova, 16 Luglio 2013 - La Regione Liguria non ha
ritenuto di applicare, in questa fase, alcuna sanzione in caso di esposizione
di annunci non riportanti l´indice di prestazione energetica degli immobili, né
esercita direttamente o attraverso organismi esterni attività ispettive
relative a tale obbligo.
Lo ha reso noto l´assessore allo Sviluppo economico
Renzo Guccinelli, dopo le notizie di stampa su presunte ispezioni e multe da
parte di "emissari regionali" nelle agenzie immobiliari della
Liguria.
Con riferimento alla prestazione energetica degli
immobili da riportare negli annunci economici di compravendita si fa presente
che la legge regionale 29 maggio 2007, n.22 ("Norme in materia di
energia") prevede che, a far data dal primo gennaio 2012, "in caso di
offerta in vendita o in locazione, l´indicatore di prestazione energetica
globale che figura nell´attestato dell´edificio o dell´unità immobiliare, debba
essere riportato in tutti gli annunci dei mezzi di comunicazione
commerciali".
Tale obbligo deriva dal recepimento di quanto previsto
nel Dlgs 28/2011 che, a sua volta, attua le disposizioni previste dalla
Direttiva europea in materia di certificazione energetica degli edifici. Ma da
parte della regione Liguria non è prevista alcuna sanzione nei casi citati.
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MILANO - LE NOVITÀ DEL MERCATO IMMOBILIARE |
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Milano, 15 luglio 2013 - Quali sono le novità sul mercato
immobiliare milanese, anche come indicatore della qualità della vita, nella
prima metà del 2013? Quanto valgono le case? Investire in un immobile rende
ancora in questo periodo di crisi? In quale zona della città conviene
acquistare? E affittare quanto costa? Come va il mercato in periferia e in
provincia? Sono i temi che emergono dalla “Rilevazione dei prezzi degli
immobili sulla piazza di Milano e Provincia”, giunta alla sua 43° edizione
(gennaio - giugno 2013) edita da Ossmi Borsa Immobiliare - azienda speciale
della Cdc di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano Monza & Brianza.
L´indagine verrà presentata martedì 16 luglio alle ore 11 a Palazzo Turati, in
via Meravigli, 97b a Milano. Parteciperanno tra gli altri: Marco Dettori,
presidente di Osmi Borsa Immobiliare - azienda speciale della Cdc di Milano;
Vincenzo Albanese, presidente di Fimaa Milano Monza & Brianza; Claudio
Lossa, presidente del Comitato Prezzi di
Osmi Borsa Immobiliare; Gabriele Bisio, presidente del Gruppo Giovani
Imprenditori Edili di Assimpredil. Il programma prevede il Workshop
“Presentazione Prezzi degli Immobili di Milano e Provincia I semestre 2013” e
la tavola rotonda “Scenari e prospettive del mercato immobiliare locale”.
Tutta la documentazione sarà disponibile sul sito
http://www.borsaimmobiliare.net/
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“GIUSTA LA PROPOSTA DI BLOCCO DEGLI SFRATTI PER MOROSITÀ. PERUGIA AL DECIMO POSTO IN ITALIA |
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Perugia, 16
luglio 2013 - L’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti
ritiene “giusta la proposta avanzata dalle principali organizzazione degli
inquilini e da alcune forze politiche in merito al blocco degli sfratti per
morosità incolpevole. Il Sunia Cgil, l’Unione Inquilini e Rifondazione
Comunista, afferma Vinti, chiedono una iniziativa al governo centrale per un
sostegno alle famiglie che rischiano di
perdere la casa per cause imputabili alla diminuzione o all’annullamento del
reddito dovute alla crisi economica, una situazione particolarmente grave in
Umbria sia in termini assoluti che in termini percentuali rispetto alle altre
regioni italiane.
I dati sull’emergenza abitativa parlano chiaro: in
Italia nel 2012 i provvedimenti di convalida degli sfratti sono stati 70 mila
ed il 95% di questi sono i cosiddetti “sfratti incolpevoli”, dovuti cioè a
problematiche legate alla morosità. 28 mila famiglie sono rimaste senza
abitazione per morosità incolpevole, soprattutto per vicende legate alla crisi
economica ed alla perdita del posto di lavoro. Anche in Umbria, sostiene
l’assessore, si registra una situazione drammatica. Nei prossimi tre anni 4500
famiglie potrebbero restare senza casa per la crisi occupazionale ma anche per
l’impennata delle locazioni, con punte del 150% per i nuovi locatari. Nella
classifica generale stilata dal Ministero dell’Interno, Perugia si piazza al
10° posto con 984 esecuzioni nel 2012, cifra destinata a salire se si considera
che i dati sono ancora provvisori e che le stime per il 2013 parlano di 1300
possibili sfratti. Così come è preoccupante per la nostra regione l’indice
della sofferenza abitativa (il rapporto tra gli sfratti emessi e la popolazione
residente), considerando che la media italiana è di una sentenza di sfratto ogni 371 famiglie residenti (1 ogni
74 famiglie in affitto), la sola Terni
presenta uno sfratto ogni 252 famiglie residenti e uno ogni 50 famiglie
in affitto, superando Perugia, dove si conta un’esecuzione ogni 280 famiglie
residenti e 1 ogni 56 famiglie in affitto.
Per questo, conclude Vinti, occorre una svolta nelle
politiche a sostegno delle famiglie e dei lavoratori che rischiano di perdere
la propria abitazione in barba al diritto alla casa costituzionalmente
riconosciuto”.
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MILANO, CASA. ‘OSPITALITÀ SOLIDALE’ NEI QUARTIERI POPOLARI: 22 ALLOGGI AI GIOVANI IN CAMBIO DI ATTIVITÀ DI VICINATO SOCIALE PROGETTO VIRTUOSO: ALLOGGI SOTTRATTI AL DEGRADO, SOSTEGNO AI GIOVANI IN DIFFICOLTÀ, OPPORTUNITÀ PER RIVITALIZZARE LE PERIFERIE |
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Milano, 16 luglio 2013 - Il progetto si chiama ‘Ospitalità solidale’ e
consentirà di assegnare 22 alloggi popolari sottosoglia a giovani tra i 18 e i
30 anni con redditi minimi, a patto che si rendano disponibili ad attività di
vicinato solidale nel quartiere.
La Giunta ha approvato le linee guida del bando per
individuare il soggetto gestore del progetto che si occuperà di trovare i
giovani assegnatari, gestire la consegna degli alloggi, organizzare le attività
di volontariato.
“Questo progetto virtuoso – spiega l’assessore
all’Area metropolitana, Casa e Demanio Daniela Benelli – ci consente di
sottrarre all’abbandono alloggi non assegnabili, sostenendo i ragazzi in
difficoltà in un momento di crisi economica e del lavoro. Inserire dei giovani
nei quartieri popolari, dando loro una casa a fitto agevolato e coinvolgendoli
in attività di coesione sociale e volontariato, vuol dire contribuire
concretamente alla rivitalizzazione delle periferie. Come stiamo già facendo
grazie ai bandi che hanno permesso di assegnare ad associazioni, giovani
imprese e start-up, i piccoli negozi sfitti ai piedi di molti caseggiati
popolari”.
Gli alloggi si trovano in via Del Turchino, via
Demonte e via Monte Rotondo, nei quartieri popolari Ponti e Ca’ Granda
Nord/monterotondo. Si tratta di 22 appartamenti sottosoglia, ovvero troppo
piccoli per essere assegnati tramite graduatoria Erp e per questo esclusi dal
patrimonio disponibile.
Grazie ad un finanziamento statale (Dipartimento della
Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri) pari a circa 430 mila
euro, l’Amministrazione comunale provvederà a sistemare e arredare tutti gli
spazi.
Nel progetto si inseriscono anche 3 unità ad uso
diverso che potranno essere utilizzate come sede per le attività di vicinato
solidale o destinate, ad esempio, a lavanderia comune o Internet point.
I giovani assegnatari, che saranno individuati grazie
ad una graduatoria aperta e trasparente, dovranno avere tra i 18 e i 30 anni e
un reddito non superiore ai 1.500 euro. Potranno essere studenti, ricercatori,
studenti-lavoratori, lavoratori con contratto di stage, formazione,
apprendistato, a tempo determinato, a progetto, ritenuta d’acconto occasionale.
Le attività di vicinato solidale risponderanno alle
esigenze del quartiere e saranno principalmente: doposcuola, animazione
culturale-ricreativa, attività di coesione sociale, supporto al Comune per la
diffusione del rispetto delle regole e del corretto uso degli spazi comuni.
I contratti di locazione avranno durata pari a quella
del rapporto lavorativo o di formazione in corso e i canoni non saranno mai
superiori ai 300 euro mensili.
Il soggetto che dovrà gestire il progetto (per un
periodo massimo di 10 anni) sarà un ente senza scopo di lucro individuato
tramite bando. Si occuperà di individuare i giovani utenti insieme
all’Amministrazione comunale, gestire gli alloggi e i rapporti contrattuali,
supportare i ragazzi nel percorso personale verso l’autonomia abitativa ed
economica, organizzare le attività di vicinato solidale e le iniziative di
informazione e orientamento al lavoro e alla casa rivolte anche ai giovani del
quartiere. A carico del gestore, andranno anche gli interventi di manutenzione
degli spazi.
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PIANO PAESAGGISTICO: INSEDIATO GRUPPO DI LAVORO REGIONE UMBRIA, ANCI, MINISTERO DEI BENI CULTURALI |
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Perugia, 16 luglio 2013 - Avviare un confronto
istituzionale sull´applicazione di specifiche prescrizioni d´uso nell´ambito
dei territori qualificati come Beni paesaggistici, così come previsto dal
Codice sul paesaggio e sugli ambienti informativi ed informatici utili per la
gestione del Piano Paesaggistico: è con questo obiettivo che la Regione Umbria,
su iniziativa dell´assessore all´Ambiente, Silvano Rometti, ha previsto un gruppo di lavoro tra Regione, Anci Umbria
e Ministero del Beni e attività culturali, che si è ufficialmente insediato la
scorsa settimana.
Tra gli obiettivi del gruppo di lavoro c´è anche
quello di garantire la partecipazione
dei Comuni alle attività di formazione del Piano paesaggistico regionale, anche
attraverso la conoscenza degli strumenti che la Regione metterà a disposizione
dei Comuni nell´ottica della partecipazione e semplificazione dei rapporti tra
le istituzioni coinvolte. Per favorire ciò sarà previsto un programma di
attività formative.
"I Comuni - ha detto l´assessore Rometti - in base al Protocollo sottoscritto tra
Regione e Governo per la redazione del Piano paesaggistico, sono infatti tenuti
a formulare proposte al Comitato Tecnico paritetico per applicare nelle parti
di territorio di maggiore pregio, una disciplina d´uso volta a garantire una
migliore tutela e valorizzazione nelle trasformazioni".
Nel corso della prima riunione del Gruppo di lavoro
quali rappresentanti al Tavolo, per i Comuni hanno partecipato rappresentanti
di Foligno, Perugia, Norcia, Assisi, Spello, Panicale, Terni, Orvieto e
Umbertide, per la Regione oltre all´assessore Silvano Rometti, il coordinatore
dell´Ambito Ambiente e Territorio e Infrastrutture, Diego Zurli e il dirigente
del Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio, Ambra
Ciarapica. In rappresentanza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
ha partecipato ai lavori, il Direttore regionale, Francesco Scoppola.
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PMI, VICARI: A MARZO FORUM INTERNAZIONALE MADE IN ITALY A MONTECARLO |
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Roma, 16 luglio 2012- "L´italia guarda con grande attenzione
ed interesse alle opportunitá che il Principato di Monaco offre al mondo delle
piccole e medie imprese italiane, e a nome del governo italiano l´ho ribadito al
primo ministro Michel Roger. E la decisione di svolgere il prossimo 14-16 marzo
a Monaco, nella prestigiosa sede del ´Grimaldi Forum´, il Forum Internazionale
del Made in Italy, promosso dai ministeri degli Esteri e dello Sviluppo
Economico con il sostegno del governo monegasco, ne è un segno tangibile”. E’
quanto afferma la senatrice Simona Vicari, Sottosegretario allo Sviluppo
Economico, in visita ufficiale nel Principato di Monaco, nel corso della quale
ha incontrato, oltre al premier monegasco, anche il ministro delle Finanze e
dell’Economia Jean Castellini.
“Quello del prossimo marzo- prosegue Vicari- è un evento al
quale dobbiamo guardare non solo come una vetrina, ma piuttosto come l´occasione
per rilanciare in maniera decisa le nostre imprese. É questa anche la volontá
degli imprenditori che ho incontrato insieme all´ambasciatore Antonio Morabito e
che hanno deciso di costituire il Comitato Organizzativo del Forum. Ed in questo
contesto sono convinta che le nostre imprese debbano puntare sullo strumento del
contratto di rete, che puó rappresentare una soluzione vincente come furono,
decine di anni fa, i distretti industriali”.
“Perció- conclude l’esponente del governo- non dobbiamo
perdere questa grande occasione che puó consentire alle imprese di affrontare le
sfide della globalizzazione, vivendole come una ricchezza. I contratti di rete
sono un formidabile strumento, spetta allo Stato sostenerlo ma è il momento che
le aziende lo colgano seriamente". |
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NELLE MARCHE IL PRESIDENTE DELL’AGENZIA NAZIONALE BRASILIANA PER IL SUPPORTO ALLE IMPRESE ED EX MINISTRO DEL TURISMO. |
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Ancona, 16 luglio 2013 - I legami economico
istituzionali con la sesta economia mondiale acquisiscono un valore sempre più
significativo. In questo contesto si inserisce la missione nelle Marche di una
importante delegazione guidata dal presidente del Sebrae nazionale (Servizio
brasiliano per il supporto alla micro e piccola impresa), già ministro
brasiliano del Turismo, Luiz Barretto, dall’ 11 luglio in visita nella nostra
regione. Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, e il presidente
del Sebrae Barreto, hanno sottoscritto un accordo quinquennale per il
rafforzamento e l’ampliamento del campo d’attuazione del partenariato
strategico tra l’agenzia brasiliana e la Regione Marche. Obiettivo, nuove forme
di collaborazione per il sostegno delle micro, piccole e medie imprese,
partendo dal modello metodologico sperimentato con il progetto Rst (Rete
Servizi Tecnologici) che ha riguardato il comparto del mobile. Progetto
finanziato dalla Regione Marche, dal Sebrae e dalla Banca Interamericana di
Sviluppo, e che ha avuto il Cosmob – il Centro di trasferimento tecnologico per
il settore legno e mobile di Pesaro - come soggetto attuatore per le Marche.
Nell’area di sperimentazione del progetto concentrata attualmente negli stati
dell’Amazonas e del Parà, si è attuato l’appoggio allo sviluppo e
trasformazione di circa 600 piccole e micro imprese brasiliane del settore del
mobile. Oggi, grazie al nuovo accordo, la collaborazione si estende anche ad altri
settori strategici per le Marche. “E’ un grandissimo piacere – ha detto Spacca
– avere di nuovo nelle Marche le massime cariche dell’agenzia per le micro e
piccole imprese del Brasile. Assieme a loro una delegazione di alto livello,
per consolidare un legame di amicizia che prosegue da anni e per gettare le
basi per nuovi progetti comuni. L’accordo di oggi estende questa collaborazione
dall’arredamento alla ricerca, tramite la presenza dell’Università di Camerino,
e alla calzatura. Il progetto con il Sebrae, anche grazie all’assistenza del
Cosmob, è non solo uno strumento di sviluppo per le imprese marchigiane, ma
anche un affidabile sistema di relazioni che onora l’Italia”. Erano presenti,
tra gli altri, oltre ai presidenti Spacca e Barretto, il presidente del
Consiglio deliberativo del Sebrae nazionale – che ha auspicato un ulteriore
futuro sviluppo delle relazioni ad altri settori, come la meccanica e
l’agroalimentare - e Roberto Simões, vicepresidente dell’associazione nazionale
agricoltori, che ha sottolineato l’opportunità di maggiore apporto tecnologico
nel comparto agricolo. Presenti anche il presidente Cosmob, Claudio Ferri, Il
prorettore vicario - relazioni internazionali dell’Università di Camerino,
Claudio Pettinari, il docente del Politecnico di Milano, direttore della
Fondazione per l’innovazione e la Ricerca Cotec (presieduta dal Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano) e consulente scientifico Cosmob, Claudio
Roveda. Tra gli obiettivi dell’accordo, la continuazione di forme di collaborazione
che hanno posto la Regione Marche come interlocutore privilegiato delle
istituzioni e dei principali soggetti economici e tecnologici brasiliani, che
possono efficacemente supportare la penetrazione delle imprese marchigiane nel
rilevante mercato brasiliano. Scheda Tecnica Dell’accordo Il progetto Rete dei
Valori e Integrazione Produttiva è un modello di risposta innovativo e
altamente competitivo indirizzato al Well being, alla sostenibilità sociale e
ambientale e a migliorare le condizioni di vita e di accesso alle
infrastrutture in genere anche energetiche e urbanistiche, tramite
progettazioni integrate sul Sistema Abitare. Si vuole estendere questa
strategia, sviluppando in partnership un progetto che il Brasile intende
testare e applicare in suoi stati dall’economia matura: dopo Amazonas e Parà,
dove la collaborazione con il Sebrae ha già prodotto ottimi frutti, anche Santa
Caterina, Paranà, Pernambuco e lo Stato di San Paolo. Questi territori
possiedono infatti un tessuto imprenditoriale e di distribuzione commerciale
che è già in grado di sostenere ampiamente per il livello tecnologico e
gestionale, la formazione di joint venture e partnership imprenditoriali con le
imprese marchigiane. Per lo sviluppo del modello di intervento si riconfermano
nei Centri Tecnologici, quali il Cosmob, i principali soggetti attuatori per la
regione Marche. Riconfermando anche l’interazione con l’Università i Centri di
Ricerca e gli Enti come il Centro Studi di Politica Internazionale, promosso
dal Ministero degli Esteri Si intende organizzare una serie di eventi specifici
in Brasile che possano, presentare alle istituzioni e al sistema
imprenditoriale brasiliano la compagine delle nostre imprese leader e delle
nostre Reti complesse di impresa. La Regione Marche ha consolidato una
interazione diretta con la sede della Confederazione Nazionale dell’Industria
nello Stato di San Paolo, che permette di avere accesso a tutte le sedi di
rappresentanza disseminate sul territorio nazionale, che lavorano trasversalmente
in tutti i segmenti produttivi. Si propone poi di operare azioni di rilancio
dei progetti organizzando a Washington un evento su iniziativa del Banca
interamericana di sviluppo, per la presentazione della metodologia testata in
Brasile, agli altri Stati dell’America Latina. Si intende inoltre progettare
azioni congiunte e strutturate sul territorio regionale e nazionale per
attività di follow up della Missione congiunta Governo/regioni svoltasi nel
maggio 2012 in Brasile, accedendo a fondi del Ministero Sviluppo Economico.
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MONZA E BRIANZA - IN ITALIA CHIUSE 9MILA IMPRESE STORICHE |
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Monza, 16 luglio 2013 - Tempi duri per le imprese
storiche, tra acquirenti stranieri che comprano marchi tradizionali del made in
Italy e attività che non ce la fanno a resistere. Per la crisi, secondo una
elaborazione e stima dell’Ufficio Studi della Cdc di Monza e Brianza, tra il
2008 e il 2012 hanno chiuso circa 9mila imprese storiche, con più di 50 anni di
attività. Si tratta di un´impresa storica su quattro. Prima del 2008, tra le
imprese con più di 50 anni di attività, il medesimo dato si fermava a 1 su 5.
Tra le regioni italiane, in Calabria la percentuale sale e supera la metà delle
imprese storiche (53%, circa 250 imprese), così come in Puglia (47,6%, circa
300 imprese). In Lombardia un´impresa storica su tre ha cessato l’attività in
questi anni di crisi (più di 4200 imprese). Complessivamente in Italia sono più
di 45mila le imprese con almeno 50 anni di storia, attive ancora oggi, di cui
più di 14mila in Lombardia. A Monza e Brianza le imprese ultracinquantenni sono
circa 900. È quanto emerge da elaborazioni e stime dell’Ufficio Studi della Cdc di Monza e
Brianza su dati Registro Imprese. Dati che sono stati diffusi e commentati
durante la sesta edizione del premio Brianza Economica, svoltosi venerdì 14
luglio. Il premio, con cui la Cdc di Monza e Brianza celebra le imprese e i
lavoratori della Brianza, vuole essere un omaggio a quell’operosità diffusa che
è da sempre un valore per il territorio e alla tenacia di mantenere l’impresa
anche nei periodi più difficili. Presso l’Autodromo di Monza, sono state
premiate 53 imprese della Brianza con almeno 25 anni di attività e 113
dipendenti con almeno 20 anni di lavoro nella stessa impresa, alla presenza di
Carlo Edoardo Valli, presidente della Cdc di Monza e Brianza, Dario Allevi,
presidente della Provincia di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi, prefetto di
Monza e Brianza, Carlo Abbà, assessore alle attività produttive del Comune di
Monza. Tutti i premiati hanno ricevuto una medaglia d’oro del conio camerale,
raffigurante la chioccia con i pulcini, opera dell’oreficeria longobarda
risalente al V e Vi secolo e un attestato personalizzato.
“In questo periodo di difficoltà, accanto ad
iniziative dedicate alle start up e ai giovani, abbiamo il dovere di
salvaguardare e sostenere le imprese storiche, attraverso interventi ad hoc,
per il valore che esse rappresentano per il territorio in termini di benessere
e posti di lavoro – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Cdc di
Monza e Brianza - Oggi con Brianza Economica premiamo proprio quelle imprese
che hanno fatto la storia del nostro territorio, che hanno contribuito alla
crescita del sistema imprenditoriale e che grazie al loro saper fare hanno
partecipato alla diffusione del ´Made in Brianza´ in Italia e nel mondo.”
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TOSCANA: AL VIA IL PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO PER LA MECCANICA E LA COMPONENTISTICA |
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Firenze, 16
luglio 2013 – Un progetto integrato per sostenere il settore della meccanica e
della componentistica auto che rappresenta il 20 per cento del manifatturiero
con 73 mila addetti e circa 7 mila imprese e che oggi, pur in espansione,
risente negativamente della congiuntura economica. Per questo la Regione si
propone di consolidarlo e sviluppare una filiera per il trasferimento
tecnologico e l’innovazione. Il Pis meccanica attinge agli strumenti ordinari e
ad alcuni accordi e protocolli specifici, spaziando trasversalmente nella
programmazione regionale, grazie a risorse della Regione e del Por Creo Fesr
2007-2013, per dare forza alle imprese di uno dei comparti più importanti
dell’economia toscana. La giunta ha approvato qualche settimana fa il Cluster per
la meccanica e la componentistica, concretizzando così uno dei Progetti
integrati di sviluppo (Pis) individuati dal Prs 2011-2015. “E’ un risultato
importante – spiega l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini –
che conferma la validità della strategia che la Regione ha voluto tracciare con
la previsione di progetti specializzati, che concentrano risorse ed energie su
precisi filoni legati a vocazioni, settori e territori specifici. In quattro
anni abbiamo erogato alle imprese toscane del settore circa 200 milioni di
euro, che hanno attivato investimenti per circa 400 milioni, quasi il doppio.
L’individuazione di questi settori è in sintonia con il requisito della
‘specializzazione intelligente’ che chiede l’Unione europea nell’ambito della
politica di coesione per il periodo 2014-20 e che noi, con il Prs, avevamo già
avviato. Anche per questo la prossima stagione dei fondi strutturali sarà
essenziale per sostenere il comparto”. E’ a questa logica che risponde il
progetto per la meccanica avanzata e la componentistica, che si propone di
consolidare il comparto a partire dall’automotive, dalla camperistica, dai
settori auto e motociclo, per sviluppare sia settori di nicchia diffusi sul
territorio, che il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di innovazioni di
processo e di prodotto.
“Quello della meccanica e in particolare della
componentistica auto – spiega l’assessore Simoncini – è un settore strategico
per la Toscana. La crisi del mercato dell’auto ha colpito duramente tutta la
filiera. Il comparto oggi ha bisogno di interventi di sostegno,
riqualificazione, innovazione a tutela della presenza produttiva e
dell’occupazione. Per questo abbiamo deciso di concentrare su di esso le forze,
stabilendo priorità a favore del settore all’interno dei nostri interventi a
sostegno del sistema produttivo. Oggi presentando i primi risultati, cerchiamo
un confronto con categorie ed imprese per capirne gli effetti e l’efficacia”.
Ecco alcuni dei principali risultati degli interventi
già messi in campo.
Ricerca e innovazione Il Bando unico ricerca e sviluppo
2012 ha visto ammessi a finanziamento 20 progetti del settore meccanica, per un
contributo complessivo di quasi 14 milioni e 37 milioni di investimenti
ammessi. Nel 2010 erano stati ammessi 13 progetti per oltre 9 milioni di
contributo, mentre il bando del 2008 per il settore manifatturiero ha visto 98
domande ammesse, per un contributo complessivo di oltre 10 milioni di euro. Con
una procedura negoziale sono poi stati cofinanziati 7 progetti di ricerca e
sviluppo per un contributo complessivo di oltre 10 milioni di euro. In bando
per l’acquisto di servizi ha visto una forte partecipazione: 297 domande
ammesse per quasi 9 milioni di contributi. Il Polo di innovazione per la
meccanica (Polo 12) e l’incubatore d’impresa hanno avuto, per il triennio 2011-2014,
535 mila euro di contributi su un investimenti di oltre 1 milione di euro.
Ingegneria finanziaria Dal 2009 al giugno 2012
nell’ambito di “Emergenza economia”, sulla misura liquidità sono state fornite
garanzie per 71 milioni di euro, a fronte di quasi 114 milioni di euro di
finanziamenti alle imprese; sulla misura investimenti sono state fornite
garanzie per oltre 31 milioni di euro, a fronte di 40 milioni di euro di
finanziamenti alle imprese, che hanno attivato oltre 46 milioni di
investimenti; nell’ambito di “Nuova Emergenza economia”, ad aprile 2013
risultano accolte 30 operazioni di imprese dei settori della meccanica, per un
importo totale garantito di oltre 5 milioni di euro.
Sostegno all’integrazione Il bando per l’aggregazione
di imprese per incrementarne efficienza e capacità innovativa, ha visto ammesse
a finanziamento, dal 2011, 18 imprese del settore meccanica, per un contributo
di quasi 900mila euro e un costo totale dei progetti di 2,6 milioni.
Sostegno all’internazionalizzazione Sono stati ammessi
a finanziamento, dal 2010, 25 progetti di imprese del settore meccanica, per
contributo ammesso di 1,8 milioni.
Fare impresa Al 31 marzo sono state deliberate 21
richieste di garanzie per 1,6 milioni di euro e assegnati 8 contributi in conto
interessi per circa 144 mila euro.
Incentivi e tirocini Nelle imprese del settore
meccanica sono stati ammessi incentivi per 214 lavoratori per 1,2 milioni di
euro. I tirocini retribuiti sono stati 178 e le iniziative per la formazione
hanno beneficiato di oltre 7 milioni di euro di contributi.
Protocolli e accordi Al Progetto concorrono anche
specifici atti “negoziali”, come il Protocollo sulla filiera produttiva della
camperistica (per il sostegno a ricerca e sviluppo, innovazione ed efficienza
energetica, promozione di contratti di rete e accordi di filiera, formazione
dei lavoratori per affrontare le nuove sfide del mercato, implementazione dell’
internazionalizzazione, miglioramento dei servizi post vendita e
infrastrutture, creazione di un tavolo di coordinamento nazionale per una
normativa mirata e il supporto alle infrastrutture); il protocollo Continental
per l’automotive (con Polo di innovazione 12 e Università di Pisa); il
protocollo Nuovo Pignone (con Pontlab, Unifi e Unipi per sviluppo e consolidamento
presenza); l’accordo con il Polo Sant’anna Valdera (istituto di biorobotica);
il protocollo per la mobilità a idrogeno (Unipi, Sant’anna, Pont-tech, Comune
di Pontedera per progetti di mobilità a idrogeno). A questi va aggiunta la
richiesta di riconoscimento al ministero dello sviluppo economico di area di
crisi industriale complessa per la componentistica e l’area urbana di Livorno e
Collesalvetti.
I numeri del settore La presenza della meccanica è
significativa: il suo peso all’interno del manifatturiero regionale supera il
20%. Gli addetti sono circa 73 mila, per circa 7 mila imprese, con una
dimensione media di circa 10,7 addetti per impresa. Il peso del settore nelle
esportazioni appare in crescita: nonostante la crisi è passato dal 3,2% degli anni
’90 al 5,1% del 2011.
Il settore della camperistica toscano produce circa
l’80% della produzione nazionale, con un fatturato annuo di oltre 200 milioni e
circa 1300 addetti. Il polo della componentistica auto di Livorno e
Collesalvetti costituisce uno dei cinque poli nazionali della subfornitura
meccanica.
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SOCIETÀ MISTE; SCOPELLITI: “RECENTE LEGGE APPROVATA DAL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA OFFRE OPPORTUNITÀ PER RISOLVERE I PROBLEMI” |
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Catanzaro, 16 luglio 2013 - “La recente legge approvata all’unanimità dal
Consiglio regionale nel corso dell’ultima seduta, offre un’opportunità concreta
alle amministrazioni locali della regione Calabria chiamate ad affrontare la
difficile questione delle società pubbliche partecipate”. Lo dichiara il
Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti.
“Il provvedimento, che nasce a seguito della
problematica che ha interessato la Multiservizi di Reggio Calabria, è il frutto
delle riunioni al Ministero dell’Interno e per ultima presso la Prefettura di
Reggio Calabria che, nell’incertezza normativa, offre una soluzione concreta
che va soprattutto nell’interesse di salvaguardare i livelli occupazionali
garantendo continuità nell’erogazione dei servizi. Anche la conferenza delle
Regioni è impegnata nella risoluzione dei problemi che interessano varie
società miste nel nostro paese”.
“Infatti - aggiunte Scopelliti - nell’ultimo confronto
avuto in Prefettura, alla presenza dei rappresentanti ministeriali, siamo stati
invitati a verificare la possibilità che la Regione Calabria, nel rispetto
delle sue competenze in materia, potesse adottare un provvedimento finalizzato
all’accompagnamento verso questo tipo di percorso”.
“Il Consiglio regionale ha accolto il nostro invito
molto responsabilmente ed approvato all’unanimità la legge che contiene norme,
nell’ambito delle politiche attive del lavoro, che offrono opportunità concrete
al tavolo tecnico insediato dal Comune di Reggio Calabria. Pertanto è
necessario che l’ente decida quale strategia adottare per la risoluzione delle
problematiche che riguardano tutte le società miste.
Una strategia chiara che salvaguardi i livelli
occupazionali di tutti i lavoratori e possa dare loro stabilità. Solo un quadro
nitido potrà dare certezza alle maestranze e potrà garantire uno standard alto
dei servizi erogati”.
“Ci stiamo muovendo con grande tempismo per risolvere
questo delicato problema che coinvolge centinata di famiglie reggine, ma che
sicuramente riguarda altre famiglie calabresi”.
“La decisione del liquidatore, obbligato ad assolvere
gli obblighi di legge, che paventa l’avvio delle procedure di risoluzione del
rapporto di lavoro tra i dipendenti della multiservizi e l’azienda su cui cade
la responsabilità della gestione, potrebbe essere compatibile con le procedure
previste dalla norma regionale approvata, proprio attraverso la realizzazione
del nuovo modello delle società miste del comune di Reggio”.
“La Regione continua ad accompagnare questo percorso
ed è necessario che in tempi brevi il Comune presenti un progetto complessivo
anche grazie alla proroga al 31 dicembre da noi chiesta al Governo Letta-alfano
e contenuta nel recente decreto del fare. Il mio auspico è che il tavolo
tecnico produca celermente la proposta. Da parte nostra – conclude il
Presidente Scopelliti - ci sarà sempre massima collaborazione per salvaguardare
i livelli occupazionali ed i servizi comunali”.
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EX ISI (ELECTROLUX), INCONTRA CURATORE, SINDACATI E ISTITUZIONI |
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Firenze, 16 luglio 2013 – Il rifinanziamento della
Cassa integrazione in deroga, la messa a punto di un nuovo strumento regionale
di microcredito per integrare il reddito dei lavoratori, il sostegno alla
richiesta delle organizzazioni sindacali di riattivare il tavolo romano presso
il ministero del Lavoro e le iniziative per la formazione: questi i temi
attorno ai quali si è sviluppata ieri pomeriggio la discussione nel corso
dell’incontro per l’ex Isi (Electrolux). Una discussione, a tratti molto
vivace, cui hanno partecipato le organizzazioni sindacali provinciali e di
categoria, l’Rsu, il curatore fallimentare Vincenzo Pilla, il sindaco di
Scandicci Simone Gheri,il presidente della Provincia Andrea Barducci e una
folta delegazione di lavoratori.
Primo tema, particolarmente caldo, la questione della
Cassa integrazione in deroga. “La Regione continuerà a fare pressioni nei confronti
del governo per chiedere il rifinanziamento della cassa – ha detto Simoncini –
in modo da assicurare la copertura per tutto il 2013, così come abbiamo fatto
insieme alle altre Regioni fino ad oggi, praticamente quasi ogni giorno.
Purtroppo su questo, per ora, non ci sono certezze. Sappiamo solo che con
l’ultima tranche di 36 milioni, già stanziata, potremo coprire le richieste
pervenute fino ai primi di aprile, cosa che taglia fuori ancora circa 19 mila
lavoratori, fra cui quelli della ex Electrolux. E’ chiaro che non appena il
finanziamento ci sarà, la Regione procederà con le autorizzazioni per il
pagamento immediato di quanto spetta a ciascun lavoratore sicuramente fino alla
fine dell’anno”.
L’assessore ha poi ricordato il lavoro che la giunta
sta facendo per mettere a punto uno strumento di microcredito, che consentirà
ai lavoratori che lo vorranno, tramite un fondo di garanzia, di accedere a
prestiti per fare fronte all’emergenza, i cui interessi saranno a carico della
Regione. Presto il consiglio regionale stanzierà 5 milioni che dovrebbero poter
consentire l’operatività entro il prossimo settembre.
La Regione sosterrà e rilancerà la richiesta dei
sindacati di riaprire il tavolo nazionale presso il ministero del Lavoro per
fare il punto sulla vicenda. Al tavolo nazionale dovrà essere affrontata anche
la questione del diritto alla mobilità ,da cui oggi sono esclusi circa 120
lavoratori e per cui si sollecita una soluzione. Un impegno anche sul tema
della formazione, per cui l’assessore ha annunciato che convocherà le aziende
del settore pelletteria che insistono sul territorio di Scandicci e le
associazioni di categoria per informarle della possibilità di usufruire di una
“dote” pari a 12 mila euro per ciascun lavoratore, messa a disposizione dalla Regione
per le imprese che assumono lavoratori ex Electrolux. Si tratta in particolare
di un mix di incentivi all’assunzione per 8 mila euro, cui si aggiungono 3 mila
auro per la formazione e sgravi sull’imponibile Irap.
I rappresentanti della curatela hanno fatto presente
che, al momento, non vi sono manifestazioni di interesse per quanto riguarda
l’acquisizione dello stabilimento da parte di eventuali compratori.
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PACKAGING SOSTENIBILE: NASCITA RETE CONFERMA VALIDITÀ STRATEGIA REGIONE CAMPANIA |
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Napoli, 16 luglio 2013 - "La nascita della rete
del packaging sostenibile in Campania conferma la validità della strategia
della Regione Campania che punta su modelli efficaci di aggregazione tra micro,
piccole e medie imprese."
Così l´assessore alle Attività produttive della
Regione Campania Fulvio Martusciello sulla sottoscrizione del contratto di rete
Packaging Sostenibile 100% Campania tra 7 aziende del comparto.
"Dati recenti sottolineano la grande crescita dei
distretti campani e la loro propensione all´export. In finanziaria abbiamo
previsto una misura a favore dei distretti produttivi e del contratto di rete,
cui è stata data operatività attraverso un piano di azione a supporto delle
Pmi, finalizzato a sensibilizzare le imprese sul tema.
Grazie all´affiancamento di Campania Innovazione nelle
attività di informazione, accompagnamento e tutoraggio alle imprese, abbiamo
supportato 9 imprese del settore calzaturiero e 7 imprese del settore caffè
verso la costituzione del contratto di rete e avviato un tavolo per la
realizzazione del distretto della difesa con 21 aziende del settore",
conclude Martusciello.
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NUOVO CDA PER INNOVAPUGLIA. VENDOLA: "RINGRAZIO IL MANAGEMENT DIMISSIONARIO" |
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Bari, 16 luglio
2013 - L’assemblea dei soci di Innovapuglia, società in house della Regione
Puglia, ha nominato ieri mattina il nuovo Cda.
Il nuovo Presidente è Pasquale Chieco, i due
componenti del Consiglio di amministrazione, così come indicato dalla normativa
nazionale sulla spending rewiew, sono i dirigenti regionali Catia Angiolillo e
Silvia Piemonte.
Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nel
ringraziare il management dimissionario (il Presidente Sabrina Sansonetti e i
componenti del Cda Luca Limongelli e Guido Pasquariello) ha ricordato come il
loro apporto sia stato decisivo nella realizzazione del definitivo start up
della società in house Innovapuglia, risultante dalla trasformazione di
Tecnopolis Csata.
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ILVA E VALUTAZIONE DANNO SANITARIO. VENDOLA: "LE GRANDI INDUSTRIE BOICOTTANO" |
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Bari, 16 luglio 2013 - “L’ilva è solo la punta di un iceberg. E’
molto preoccupante infatti che, mentre lo stabilimento siderurgico, almeno in
una prima fase, ha di fatto accettato l’introduzione nell’Autorizzazione
Integrata Ambientale della Valutazione del Danno Sanitario (salvo poi
contraddirsi rispondendo in modo confuso e illogico per il buon senso comune),
altre grandi industrie insediate a Brindisi e a Taranto hanno fatto attività di
ostruzionismo attivo. Tra queste ad esempio, Enel, Edipower ed Enipower, che
gestiscono le grandi centrali che insistono in aree già dichiarate critiche da
molti anni, hanno impugnato il nostro regolamento attualmente in contenzioso.
Si tratta, peraltro, di centrali che non sono mai state valutate sotto il
profilo del possibile impatto sulla salute”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi
Vendola, intervenendo nuovamente sulla vicenda Ilva e sul significato della
Valutazione del Danno Sanitario.
“Alcuni dei
consulenti di queste grandi industrie italiane - ha aggiunto Vendola –
coincidono con i tecnici che hanno lavorato per Ilva e che hanno firmato la
relazione di Bondi (allegata alla lettera che il commissario ha inviato alla
Regione Puglia ndr). Forse è legittimo, a questo punto, ipotizzare che le
grandi industrie abbiano deciso di fare fronte comune per sottrarsi alla
applicazione di uno strumento di tutela della salute che ormai appare
imprescindibile”.
“La crisi dell’Ilva, nella sua grande drammaticità –
ha spiegato Vendola - ha consentito alla Regione Puglia di fare un primo,
significativo passo verso la tutela della salute attraverso l’introduzione
della Valutazione del Danno Sanitario, strumento assolutamente innovativo che
non è mai stato disciplinato in maniera sistematica in Italia”.
Per Vendola “introdurre la Valutazione del Danno
Sanitario nelle grandi produzioni industriali significa modificare
completamente l’approccio tradizionale. Non significa cioè distruggere le
attività industriali o ostacolarle, bensì significa spingere queste attività,
che in Italia non hanno mai avuto particolare attenzione nei confronti dei
profili sanitari, verso il tema vero degli effetti delle loro produzioni sulla
salute dei cittadini”.
“La questione – ha aggiunto Vendola – diventa quindi
tema nazionale e tema di grande modernizzazione. Si tratta ora di capire se lo
Stato, in sintonia lo scorso anno con la Regione Puglia che ha legiferato in
tal senso, voglia condividere ancora oggi questo approccio e lo voglia
estendere a tutta Italia. A mio avviso, l’approccio non può che essere unitario
proprio per evitare che i livelli di salvaguardia della salute siano
diversificati tra le diverse parti della nazione”.
Per Vendola, questa strada è “l’unica strada possibile
che consente al sistema industriale italiano di investire efficacemente
sull’ambientalizzazione degli impianti e, contestualmente, di cercare di
risolvere il vero tema cruciale dell’accettabilità da parte dei territori”.
“Oggi tutte le comunità - ha spiegato il Presidente -
sviluppano un atteggiamento di rifiuto verso le produzioni industriali,
percependone la potenziale pericolosità. Uno Stato attento al bene salute e
capace di dotarsi di procedimenti amministrativi che affrontino il tema, lo
elaborino e definiscano quali sono le attività industriali compatibili con la
salute, è uno Stato certamente in grado maggiormente di governare le
preoccupazioni dei territori”.
“In questo momento - ha concluso Vendola – l’approccio
innovativo al tema salute è la vera questione in discussione tra la grande industria
e la Regione Puglia. Noi vorremmo che fosse tra la grande industria e lo
Stato”.
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ILVA E LETTERA BONDI. VENDOLA: "CONFERMA IMPORTANZA VALUTAZIONE DANNO SANITARIO" |
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Bari, 16 luglio
2013 - “La lettera del commissario dell’Ilva Enrico Bondi alla Regione Puglia
risponde alle conclusioni di Arpa e Asl nel procedimento di Valutazione di
Danno Sanitario. La Regione ora dovrà rispondere alle osservazioni critiche del
commissario Bondi, osservazioni che sono già oggetto di valutazione tecnica da
parte di Arpa e Asl. Sarà bene però, chiudere nel più breve tempo possibile
l’intera procedura, tenendo conto che gli esiti della stessa avranno effetti in
sede di Autorizzazione integrata ambientale”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola,
in relazione alla lettera che il commissario dell’Ilva, Enrico Bondi, ha
inviato alla Regione Puglia, osservando criticamente i dati forniti dall’Arpa e
dalla Asl.
“A mio avviso – ha aggiunto Vendola - questo passaggio
conferma la rivoluzione copernicana determinata dalla valutazione di danno
sanitario. Per la prima volta in Italia, in un procedimento amministrativo, ci
si occupa degli effetti delle attività industriali sulla salute dei cittadini.
Il tema della tutela della salute dei cittadini, diventa dunque imprescindibile
e prioritario”.
Per Vendola
“gli studi e le conclusioni di Arpa e Asl forniscono evidenze scientifiche
chiare e lampanti e, in ogni caso, indicano una possibile strada per la
sopravvivenza delle attività industriali che debbono essere assoggettate alla
condizione di non danneggiare la salute dei cittadini”.
“È una conferma, a posteriori, dell’importanza della
validità della scelta che ha fatto la Regione Puglia quando ha voluto
introdurre, con legge regionale, il concetto di valutazione del danno sanitario
(legge regionale 24 luglio 2012, n. 21 ndr)”.
Vendola ha poi aggiunto che nonostante “il tema sia
inequivocabilmente un tema tecnico” è rimasto estremamente colpito dalle
argomentazioni utilizzate dal commissario Bondi che “sembrano smentire del
tutto i rilievi dell’Arpa e della Asl ma, prima ancora, i risultati della
perizia epidemiologica acquisita in sede di incidente probatorio, fondata su
dati Asl e Arpa che non sono mai stati contestati, in sede processuale
dall’Ilva”.
In realtà Vendola si sarebbe aspettato “vista la
natura di organo dello Stato del commissario, che le affermazioni di Bondi non
fossero una smentita così forte e determinata, come invece sono state, di atti
oramai acquisiti nel processo”.
“Mi sarei aspettato dal commissario - ha aggiunto il
Presidente - anche una più netta presa di distanza dall’approccio negazionista
che l’Ilva ha tenuto negli ultimi vent’anni. Come temevo, invece, le
osservazioni di Bondi commissario non sembrano molto diverse da quelle di Bondi
amministratore delegato”.
“Infine – prosegue Vendola - vorrei ancora una volta
confermare la mia assoluta fiducia nei confronti del lavoro delicato e
complesso che stanno affrontando i vertici delle strutture regionali coinvolte,
l’Arpa e la Asl, e sono certo che, anche nella fase di contraddittorio con
l’impresa, il loro faro guida continuerà ad essere, come è sempre stata, solo
ed esclusivamente l’evidenza dei dati scientifici. Confido anche nel lavoro
dell´Istituto Superiore di Sanità".
"Mi piacerebbe tuttavia – ha concluso Vendola -
che la dialettica di queste ore non resti confinata alla questione Ilva. La
valutazione degli impatti sulla salute delle attività industriali non è
problema di Taranto. E´ dell´Italia. Una legge della Regione Puglia consente
ora al pubblico di capire in modo plastico come certi settori industriali
considerino la questione ´salute´: l´Ilva fa meno male delle sigarette. Ma
Pm10, diossine, benzo(a)pirene non sono solo scorie a Taranto. Spero almeno che
la questione tarantina non sia un inutile esorcismo, ma sia invece un motivo di
riflessione autentico sulla sostenibilità sanitaria e ambientale dell’industria
tradizionale italiana e sul bisogno sociale che essa si modernizzi ”.
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MESSINA SI CONFERMA TERZO POLO DELL’ECONOMIA SICILIANA |
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Messina, 16 luglio 2013 - Nonostante la profonda crisi
economica che attanaglia il territorio peloritano, Messina occupa una posizione
quanto meno stabile, confermandosi il terzo polo dell’economia siciliana.
Questo quanto emerge dal “Rapporto camerale 2013”, realizzato da Matteo Caroli,
professore ordinario di Economia e gestione delle imprese internazionali
all´Università “Luiss Guido Carli” di Roma, e presentato questa mattina al
Palazzo camerale durante l’11. Giornata dell’economia. “Quest’anno, al rapporto
economico della Camera di Commercio di Messina si è voluto dare una particolare
importanza – osserva il commissario straordinario dell’Ente camerale, Franco De
Francesco – perché può rappresentare una bussola utile per orientare le scelte
di politica economica, indicando alle amministrazioni locali, di concerto con
il governo nazionale e regionale, le possibili strade da intraprendere per uno
sviluppo sostenibile del territorio della provincia messinese”.
Il numero complessivo delle imprese registrate nella
provincia peloritana al 31 dicembre 2012 è pari a 59.987 unità, praticamente
stabile rispetto al 2011. Le attive sono 46.123, anch’esse stabili come
numerosità rispetto all’anno precedente. Sembra, quindi, almeno interrotta la
contrazione in atto da alcuni anni che aveva ridotto il numero delle imprese di
circa il 10% rispetto al picco raggiunto nella seconda metà dello scorso
decennio. Le imprese in crisi conclamata, invece, sono quasi 4.300.
In termini di numerosità delle imprese attive, il
tessuto produttivo della provincia di Messina è caratterizzato da una netta
prevalenza numerica delle imprese del commercio. Relativamente alta anche la
consistenza numerica del comparto “costruzioni” e “agricoltura”.
La presenza di imprese femminili è abbastanza in linea
con la media nazionale; al di sopra, quella delle imprese giovanili; inferiore,
quella delle imprese “straniere”.
Tutti gli indicatori relativi all’innovazione mostrano
che Messina ha una discreta posizione a livello regionale, ma modestissima sul
piano nazionale. Per quel che concerne, poi, l’internazionalizzazione, dal 2009
le esportazioni sono aumentate a tassi molto consistenti e ampiamente maggiori
a quelli di tutte le altre province siciliane. Oltre il 70% delle esportazioni
sono generate dal comparto della chimica, gomma e plastiche; rispetto al totale
regionale è anche molto rilevante il valore delle esportazioni alimentari. Nel
complesso, Messina si conferma la prima provincia per esportazioni, dopo
Siracusa.
Insieme con Trapani e Palermo, è uno dei tre poli
dell’economia del mare in Sicilia. La provincia di Messina, è la principale
area di attrattività turistica della Sicilia con circa il 25% del totale delle
presenze e, addirittura, un terzo di quelle straniere. Rispetto allo scorso
anno, le presenze sono aumentate di circa il 4%. “Il nostro sistema produttivo
– afferma Caroli – da circa quindici anni, ha un deficit di produttività
rispetto agli altri. Si registra un forte ritardo sull’innovazione e
l’internazionalizzazione: i due fattori di sviluppo su cui è essenziale,
invece, puntare per uscire da periodo di crisi”.
Ad intervenire all’incontro, moderato dal giornalista
Piero Orteca, sono stati anche il vicesindaco Guido Signorino, professore
ordinario di Economia applicata all´Università degli Studi di Messina; e Maurizio
Lanfranchi, professore associato di Economia e politica agraria all´Università
degli Studi di Messina. “Edilizia, cantieristica e risorse del mare, turismo e
crocierismo, green economy e interventi di sistema per fare sistema – dichiara
Signorino – sono questi i punti principali sui quali l’amministrazione comunale
intende puntare per rilanciare l’economia messinese”. Subito dopo, Lanfranchi
si è soffermato sul turismo rurale e sul settore dell’agroalimentare,
definendolo “una risorsa” ed invitando gli imprenditori a fare sistema e a
puntare sull’innovazione e la formazione.
Durante i lavori, la sig. Luciana Salvato De Francesco
ha consegnato il premio camerale al Merito del progresso economico “Loggia dei
Mercanti” all’imprenditrice Isabella Bambara De Luca “per aver contribuito a
sviluppare il sistema imprenditoriale provinciale, raccogliendo nel contempo
costanti successi per la sua infaticabile attività”.
Al termine dell’incontro, il commissario De Francesco
ha dato lettura del messaggio inviato dal presidente di Unioncamere, Ferruccio
Dardanello.
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CAMPANIA, DISTRETTO CONCIARIO DI SOLOFRA: LE ACQUE DI SPRUZZO POTRANNO ESSERE DEPURATE DALL´IMPIANTO DI CARPISANO: REGIONE DIMOSTRA COSÌ VICINANZA AD IMPRESE |
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Napoli, 16 luglio 2013 - "Le aziende del
distretto conciario di Solofra potranno conferire le acque di spruzzo al
depuratore di Carpisano."
Lo ufficializza l´assessore all´Ambiente della Regione
Campania, Giovanni Romano che ha accolto le istanze del territorio rendendosi
promotore di tale soluzione.
"La Regione - ha commentato Giovanni Romano - è
partita dalla consapevolezza che un punto di criticità per il distretto di
Solofra (che è uno dei tre poli conciari italiani e rappresenta un caso di
particolare interesse per l´economia campana) era proprio legato non solo ai
costi ambientali già notevoli per tutte le aziende di settore ma ad aggravi di
spesa derivanti dalla necessità di segregazione delle acque di spruzzo e al
loro trasferimento con apposite autobotti ad impianti adeguati. Ci siamo
chiesti se, con l´attuazione di importanti interventi infrastrutturali di
adeguamento del depuratore già effettuati fosse ora possibile rivedere
l´ordinanza commissariale che nel 1995 vietava l´uso del depuratore.
L´istruttoria tecnica ha confermato che sono venute meno le ragioni che avevano
portato il Commissario Jucci ad emanare il provvedimento di segregazione delle
acque di spruzzo. Siamo soddisfatti che l´interventismo della Regione e il
modello di regolazione adottato possa rappresentare un valido aiuto per
l´economia del distretto frenando l´emorragia delle imprese specializzate nel
settore conciario.
E´ stato un lungo lavoro che - ha detto ancora
l´assessore regionale all´Ambiente - ha coinvolto gli uffici dell´Assessorato
che rappresento, ma anche Arpac e gli altri enti locali interessati.
Un´istruttoria che ci ha consentito di verificare l´esistenza delle condizioni
tecniche necessarie a consentire la fine di enormi sacrifici per le aziende del
polo conciario costrette da 18 anni ad utilizzare autobotti per il
trasferimento di tali reflui.
E´ emerso che il depuratore di Solofra - ha spiegato
l´assessore Romano - è tecnicamente adeguato a ricevere e trattare tali acque
di spruzzo, che è stata completata (come dichiarato dal sindaco di Solofra) la
separazione della rete fognaria industriale dalle altre reti di collettamento e
che, quindi, non è più necessaria la ´segregazione´ degli scarti. Le procedure
seguite nel rigoroso rispetto delle vigenti leggi sono perfettamente coerenti
con le normative di settore: il rilascio di queste acque di lavorazione in
fognatura pubblica è stato determinato da un rigoroso accertamento della loro
qualità e della loro assimilabilità ai reflui urbani (e non più, quindi, a
rifiuto liquido). Il risultato è stato raggiunto anche grazie alla costruttiva
collaborazione tra Regione e Comune."
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PAGAMENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, TOSCANA: ENTRO AGOSTO 325 MILIONI PER LE IMPRESE |
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Firenze, 16
luglio 2013 – La Regione accorcia i debiti della pubblica amministrazione con
le imprese, grazie alle possibilità che arrivano dal Decreto 35 del governo:
325 milioni entro agosto. “Un buon lavoro – ringrazia l’assessore alla
presidenza e al bilancio, Vittorio Bugli – Sembrava un meccanismo complicato ed
invece è stato fatto presto e bene ed il Governo Letta ha ben operato”.
Prima del rientro dalle ferie saranno staccati infatti
i primi assegni: si comincia dalle aziende che vantano crediti di più vecchia
data. Il ministero del Tesoro erogherà 95,2 milioni per i debiti della Regione;
altri 230,7 milioni saranno destinati all’estinzione dei debiti degli enti del
Servizio sanitario nazionale. Poi, nel 2014, sarà la volta di una seconda
tranche. Due anticipazioni di cassa che la Regione restituirà in 30 anni ad un
tasso tra il 3,7 e il 4 per cento. La Toscana sarà probabilmente tra le prime
Regioni a tagliare il traguardo.
Mercoledì consiglio convocato d’urgenza – “Ci eravamo
preparati da tempo – spiega l’assessore Bugli –, ma solo negli ultimi giorni il
ministero dell’Economia ha provveduto a definire nel dettaglio i termini
tecnici che mancavano”. “Le imprese sono in attesa di questi pagamenti e non
vogliamo farle aspettare ulteriormente: immettere 325 milioni in circolo
aiuterà l’economia e va fatto quanto prima, una cosa importante. Così abbiamo
chiesto la convocazione d’urgenza di una seduta consiliare per approvare la
proposta di legge e la variazione di bilancio propedeutica, tra l’altro, anche
alla sottoscrizione del contratto per questo finanziamento. Ci sarà mercoledì
prossimo e ringraziamo il Consiglio per la sollecitudine e la Prima Commissione
per quanto sta già facendo”.
Firma del contratto a metà agosto – Ci sono tempi
tecnici obbligati: dopo il via libera del Consiglio regionale occorrerà
perfezionare le carte. La firma del contratto con il ministero del Tesoro è
attesa entro metà agosto. Poi, in quindici giorni, potranno essere erogate
tutte le risorse e pagate le imprese. “E’ un’operazione che ha un costo –
sottolinea l’assessore -. Di fatto funziona come un prestito. Il tasso che
pagheremo, poco meno del 4 per cento, è comunque inferiore alla media di un
mutuo presso la Cassa depositi e prestiti, che si aggira tra il 5,5 e il 6 per
cento”.
Nessuna lunga lista - I debiti della Toscana non sono
poi tanti rispetto a quelli di altre Regioni. Ed anche i tempi, tutto sommato,
non sono lunghissimi. “Per la parte non sanitaria già ora pagavamo al più tardi
a 90 giorni – ricorda Bugli – e facilmente, con questa immissioni di ulteriore
liquidità, potremo scendere sotto i sessanta”. Al 31 dicembre dell’anno scorso
ammontavano a 157 milioni i pagamenti scaduti certificati. Di questi ne sono
stati riconosciuti dal governo 95. Il 74% delle fatture è stato liquidato nel
2012 entro 60 giorni, nonostante i ritardi, che pure ci sono stati, nei
trasferimenti da parte dei ministeri. Per la parte sanitaria i debiti, alla
stessa data, valevano 700 milioni. Le Asl toscane nel 2012 hanno pagato imprese
e fornitori con tempi che oscillavano, nel primo trimestre dell’anno scorso,
tra 83 e 280 giorni. La media, migliore del 2011, è stata di 156 giorni.
“Possono sembrare tanti – dice l’assessore – ma sono comunque molti meno
rispetto ad altre realtà”. Anche nell’ammontare, è il 10 per cento del
fatturato annuo. “Con i 230 milioni che ci saranno anticipati ora dal governo
li ridurremo di un terzo – sottolinea Bugli – e ridurremo di un terzo dunque
anche la media sui tempi di pagamento. Con la tranche per il 2014, che sarà
decisa a novembre, scenderemo ancora”. A tutto questo, conclude l’assessore, si
aggiungono poi i 94 milioni di capacità di spesa ceduti a maggio e giugno dalla
Regione agli enti locali con il patto territoriale. “Anche questa – ricorda –
al fine è risultata una boccata di ossigeno per le imprese”.
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TURISMO: LIGURIA CHIEDE A GOVERNO MISURE ANTICRISI URGENTI |
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Genova, 16
Luglio 2013 - Imu e Tares deducibili per le imprese, contratto di sospensione
per i lavoratori stagionali e Fondo nazionale per riqualificare strutture. Il
documento sarà presentato al ministro Bray dall’assessore Berlangieri la
settimana prossima all’Aquila
Genova. Il turismo, unico settore che registra una
crescita della domanda internazionale, anche in tempo di crisi globale, chiede
al governo misure urgenti per aiutare le imprese a superare il calo di
fatturati del mercato interno e aumentare la competitività.
E dalla Liguria, dove il turismo è la voce più
importante dell’economia con 75 milioni di presenze annue e oltre 5,5 miliardi
di fatturato e 75 mila addetti, arriva la richiesta di un “pacchetto” di
provvedimenti che l’assessore Angelo Berlangieri presenterà al ministro del
Turismo Massimo Bray, venerdì 26 luglio 2013, in un incontro con gli assessori
di tutte le regioni italiane all’Aquila e che, in mattinata, ha anticipato nelle
sede della Regione Liguria.
La prima parte del documento – misure fiscali e
tributarie- prevede la deducibilità dell’Imu dal reddito d’impresa per gli
immobili utilizzati per attività turistico –ricettiva e la previsione di un
tetto massimo dello 0.5% del valore dell’aliquota applicabile dai comuni per
gli immobili con imprese turistico-ricettive. Deducibilità dal reddito di
impresa anche della Tares. Chiesta inoltre, per le imprese turistico-ricettive
alberghiere, l’estensione automatica – ex lege – delle riduzioni e delle
agevolazioni previste per le imprese industriali e artigianali dalle leggi
regionali e dai regolamenti comunali in campo urbanistico, dai costi di
costruzione agli oneri di urbanizzazione.
Sul fronte dell’occupazione, per ridurre la “stagionalità”
e sostenere le imprese, il documento della Regione Liguria chiede al governo
l’introduzione del “contratto di sospensione”. Una tipologia di ammortizzatore
sociale che nei momenti di crisi, non superiori ai 4 mesi, preveda una
indennità pari a quella di disoccupazione e il mantenimento degli oneri
previdenziali e assicurativi per i lavoratori.
Per qualificare le strutture, la Regione Liguria
chiede al governo di istituire un fondo nazionale di rotazione con l’utilizzo
di una parte di fondi della Cassa Depositi e Prestiti.
Il fondo dovrebbe funzionare erogando, a bando, aiuti
rimborsabili a tassi agevolati(0,5% per mutui a 5 anni; 1% per mutui a 10 anni
e 1,5% per mutui a 15 anni) alle imprese turistico – ricettive che presentano
progetti di riqualificazione di strutture esistenti o di realizzazione ex novo
di strutture ricettive.
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ASTI - PRESENTAZIONE DEL PROGETTO "DISTRETTI SUL WEB" |
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Asti, 16 luglio 2013 - Venerdì 19 a Canelli (ore 14,
Municipio - Sala delle stelle) verrà presentato il progetto “Distretti sul Web”
promosso da Google e Unioncamere, con il patrocinio del Ministero dello
Sviluppo Economico ed il supporto delle Camere di Commercio. L´obiettivo è
sensibilizzare e formare le Pmi appartenenti a 20 distretti italiani sulle
opportunità offerte dal web: le aziende verranno assistite a titolo gratuito
nell´elaborazione di una strategia e di una proposta operativa per sviluppare
la propria presenza on-line. Per le province di Asti e di Cuneo, il territorio
di riferimento è il "Distretto alimentare e delle bevande di Canelli-santo
Stefano Belbo”; nell´Astigiano il servizio sarà garantito alle prime 50 aziende
che aderiranno al Progetto, con precedenze per le imprese situate nei comuni di
Canelli, Calamandrana, Calosso, Cassinasco, Moasca, Rocchetta Palafea, San
Marzano Oliveto. Il binomio export-Internet è una leva di sviluppo. Recenti
statistiche dimostrano che le aziende attive su Internet fatturano, assumono ed
esportano di più e sono più produttive di quelle che su Internet non sono
presenti. Le Pmi attive in rete hanno infatti registrato una crescita media
dell’1,2% dei ricavi negli ultimi tre anni, rispetto a un calo del 4,5% di
quelle offline e un’incidenza di vendite all’estero del 15% rispetto al 4%
delle offline (fonte: http://www.fattoreinternet.it/ ).
“L´economia digitale rappresenta una opportunità
concreta di crescita e creazione di occupazione nel nostro territorio –
sottolinea Mario Sacco, presidente della Camera di Commercio di Asti – per
questa ragione abbiamo convintamente sostenuto l´avvio del progetto che
coinvolge il Distretto di Canelli, una delle nostre eccellenze”.
All´incontro di venerdì 19 luglio parteciperanno, tra
gli altri: Mario Sacco, presidente della Camera di Commercio di Asti, Ferruccio
Dardanello presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Cuneo, Giorgia
Abeltino, senior policy counsel Google Italy; Domenico Mauriello, responsabile
centro studi Unioncamee e Giuseppe Tardivo, direttore della sezione di Economia
e direzione delle imprese dell´Università di Torino.
Per maggiori informazioni: Camera di Commercio di Asti
- Referente progetto: Ines Tammaro - tammaro.Distretto2@unimercatorum.it tel.
0141535275 – cell. 331 2166946. In allegato l´invito e il programma completo
dell´incontro.
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CAMPANIA: TAVOLO PARTENARIATO, SEMINARIO INTERNAZIONALE SU EUROPA 2020 |
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Napoli, 16 luglio 2013 - "Il Partenariato nella
strategia di Europa 2020: Esperienze a Confronto" è stato il tema del
seminario internazionale promosso dal Tavolo del Partenariato Economico e Sociale
della Regione Campania ed organizzato con la collaborazione del Formezpa. Nel
corso del quale è stato ribadito il ruolo fondamentale che le proposte di
regolamento dei Fondi Strutturali dell´Unione Europea per la programmazione
2014/2020 assegnano al Partenariato, sia nella fase di programmazione delle
politiche e degli interventi, che in quella della valutazione delle azioni
realizzate per il raggiungimento dei risultati prefissati.
I lavori sono stati aperti da Luciano Schifone,
presidente del Tavolo di Partenariato Economico e Sociale della Campania e dal
direttore Generale del Formezpa Marco Villani. Sono intervenuti gli assessori
regionali Severino Nappi e Pasquale Sommese; il consigliere della Presidenza
del Consiglio dei Ministri Carlo Notarmuzi; il capo Unità della Direzione
Generale Occupazione e Affari sociali della Commissione Europea Nicolas Gilbert
Morin che ha illustrato la strategia di Europa 2020; il rappresentante della
Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria comunitaria - Mise-dps
Giorgio Centurelli che ha spiegato il ruolo del partenariato nel confronto
tecnico istituzionale per la preparazione dell´Accordo nazionale; il capo di
Gabinetto della Regione Campania Danilo Del Gaizo, che ha parlato del
coinvolgimento del Partenariato nella elaborazione dell´impianto programmatorio
dei fondi comunitari 2014/2020 ed il direttore dell´Area Sviluppo della
Capacità Istituzionale del Formezpa, Valeria Spagnuolo che ha illustrato le
azioni di sviluppo della Capacità del Partenariato verso il 2014 - 2020.
Alla tavola rotonda sulle "Esperienze
Partenariali a Confronto", moderata dall´esperto Formezpa Raffaele
Colaizzo hanno preso parte: per la Regione Campania, il Presidente del Tavolo
Pes, Luciano Schifone; per la Regione Emilia e Romagna, Cristina Balboni,
direttore generale Cultura, Formazione e Lavoro; per la Regione Umbria, Carlo
Cipiciani, responsabile Programmazione strategica generale; per l´Austria
(Örok), Diane C. Tiefenbacher, Ufficio della Conferenza austriaca sulla Pianificazione
Territoriale; per la Spagna (Istitut De La Mujer), Jesus Casas Grande, vice
direttore generale dei Programmi; per la Slovenia (Cnvos), Tina Divjak, vice
direttore Cnvos.
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