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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 03 Febbraio 2014 |
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CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE PROSEGUE LA SUA INDAGINE SULLA FUSIONE TRA TELEFONICA DEUTSCHLAND E E-PLUS, SENZA RINVIARE IL CASO ALLA GERMANIA |
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Bruxelles, 3 febbraio 2014 - La Commissione europea ha respinto la richiesta della Germania per assicurare che il progetto di acquisizione della società E-plus da Telefónica Deutschland (Telefónica) viene restituito all´autorità tedesca garante della concorrenza per la sua valutazione ai sensi diritto nazionale della concorrenza. La Commissione ha concluso che era nella posizione migliore per gestire il caso, data la sua esperienza nel controllo delle concentrazioni nel settore delle telecomunicazioni mobili, e la necessità di applicare in modo coerente le norme in materia di controllo Le concentrazioni nell´Ue. La Commissione adotta una decisione definitiva entro il 14 maggio 2014. 31 ottobre 2013, Telefónica ha informato la Commissione che intendeva acquisire il controllo esclusivo di E-plus. 20 Novembre 2013, l´autorità garante della concorrenza tedesca ha presentato una richiesta di rinvio sulla base dell´articolo 9, paragrafo 2, a), del regolamento del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Questa disposizione permette alla Commissione di rinviare tutto o in parte di un caso di uno Stato membro, a condizione che gli effetti della concorrenza sono limitate ai mercati puramente nazionali, anche geograficamente più ristretto. L´autorità tedesca per la concorrenza ha ritenuto che l´operazione proposta avrebbe minacciato di incidere in modo significativo la concorrenza nel mercato della telefonia mobile vendita al dettaglio e il mercato all´ingrosso dell´accesso e raccolta delle chiamate su reti di telefonia mobile in Germania. Si sentiva anche che era l´entità più in grado di affrontare questo. Quando si decide di rinviare un caso ad uno Stato membro, sulla base dell´articolo 9, paragrafo 2, a), del regolamento sulle concentrazioni, la Commissione tiene conto, in particolare, l´autorità nella posizione migliore per affrontare la ´caso. Considerata la necessità di garantire la coerenza nell´applicazione delle norme sul controllo delle concentrazioni nel settore delle telecomunicazioni mobili, e la sua esperienza nella valutazione di business in questo settore 1 , la Commissione ha concluso che in questo caso, si è nella posizione migliore per affrontare la questione. Tuttavia, si continuerà a cooperare strettamente con l´autorità tedesca per la concorrenza di valutare l´operazione proposta. La Commissione proseguirà la sua indagine approfondita della transazione proposta, aperta 20 dicembre 2013 (cfr. Ip/13/1304 ). |
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PARLAMENTO ITALIANO: DA OGGI ON LINE NOMOSCSP.EU TUTTI GLI APPROFONDIMENTI PARLAMENTARI IN UN UNICO SITO |
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Roma, 3 febbraio 2014 - Per tutti coloro che, per professione o per interesse personale, vogliano seguire da vicino ciò che accade veramente nei “Palazzi”, è da oggi disponibile il nuovo sito di approfondimento dell’attività legislativa http://www.nomoscsp.eu/ curato da Nomos Centro Studi Parlamentari, società leader nel settore delle relazioni istituzionali. Si tratta di uno strumento di consultazione immediata di tutta l’attività legislativa, costantemente monitorata e aggiornata, e dei documenti di analisi e approfondimento prodotti dallo staff di Nomos. E’ possibile visualizzare le news legislative in evidenza in home page e gli approfondimenti delle stesse nelle sezioni dedicate, dove si possono anche scaricare i testi di articoli, provvedimenti, emendamenti, memorie depositate e schede d’analisi indipendentemente dal luogo in cui ci si trova o dal dispositivo informatico utilizzato. Ogni mattina, alle 9:00, è on line una breve scheda sugli argomenti principali all’attenzione degli organismi parlamentari e sui principali eventi politici della giornata. Sulla home page, aggiornata continuamente, è possibile poi consultare un calendario con i principali avvenimenti previsti nella giornata (quali le dirette televisive e web degli appuntamenti istituzionali di rilievo e i compleanni di deputati e senatori), notizie aggiornate in materia di energia, sanità, ambiente e tlc e aggiornamenti di politica generale. Nomos è presente anche su Twitter con l’account @Nomoscsp |
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TELECOM ITALIA: PATUANO, BENE ATTENZIONE DEL GOVERNO SU RETI IN FIBRA SERVONO NORME E REGOLE PER PROMUOVERE GLI INVESTIMENTI |
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Roma, 3 febbraio 2014 - “Il Rapporto Caio si è rivelato un’occasione importante per fare il punto sulle prospettive di sviluppo della banda larga e ultralarga in Italia. È più che apprezzabile l’attenzione del Governo per un settore decisivo per il rilancio dell’economia”. È quanto sottolinea l’Amministratore Delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, commentando il Rapporto presentato il 30 gennaio alla Presidenza del Consiglio. “L’indagine ha evidenziato una positiva evoluzione verso il conseguimento degli obiettivi di copertura ultrabroadband dell’Agenda Digitale – ha proseguito Patuano - grazie agli investimenti pianificati dagli operatori nelle reti di nuova generazione, non solo fisse ma anche mobili. Concordiamo che in questo percorso, come auspica il Rapporto, il Governo avrà un ruolo chiave nel promuovere lo sviluppo della domanda e delle infrastrutture. Gli interventi infrastrutturali di matrice pubblica saranno determinanti per risolvere la problematica della connettività nelle aree a fallimento di mercato, non coperte dai piani degli operatori privati”. “Telecom Italia contribuisce e contribuirà in modo determinante – sottolinea Patuano - al conseguimento degli obiettivi 2020 dell’Agenda Digitale, come confermato dall’accelerazione dei propri piani di sviluppo della rete, auspicando regole e misure che favoriscano gli investimenti”. “Sono convinto che il caso dello scorporo citato come "extrema ratio" – conclude l’Amministratore Delegato – sia un modo molto efficace per enfatizzare l´assoluta strategicità del tema e della necessità di chiudere il gap digitale con gli altri Paesi europei. Le ipotesi di scorporo ex lege della rete, tuttavia, mi sembrano difficilmente conciliabili con il quadro normativo, tanto europeo quanto nazionale, in un settore completamente liberalizzato, ormai dal 1998, e caratterizzato da una crescente concorrenzialità.” |
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3DPRINT HUB: LA RIVOLUZIONE DELLA STAMPA 3D CHE INNOVA LA PRODUZIONE |
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Milano, 3 febbraio 2014 – La stampa 3D rappresenta una vera e propria rivoluzione all’interno del sistema produttivo italiano, a partire da quello industriale arrivando a coinvolgere artigiani, progettisti architetti, designer e ingegneri che hanno la necessità di realizzare modelli e prototipi in tempi rapidi e con costi limitati. Gli attuali sistemi produttivi sono alla ricerca di nuove potenzialità che permettano la personalizzazione di pezzi singoli e unici, per soddisfare ogni tipo di necessità e dare così la possibilità a un numero crescente di persone di dare forma alle proprie idee. Per mostrare come cambia il mondo della produzione a fronte dell’innovazione portata dalla stampa 3D, Senaf ha ideato ‘3Dprint Hub’, un nuovo evento internazionale, che si terrà a Milano nel 2015, con l’obiettivo di definire i trend e gli sviluppi futuri del settore. Il progetto 3Dprint Hub è tra i vincitori del Bando Innovafiere indetto da Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano e Fondazione Fiera Milano: bando studiato per favorire i processi d’innovazione del sistema fieristico milanese e per sostenere i protagonisti del settore di oggi e di domani. "La stampa 3D è un argomento definito in più occasioni come la quarta rivoluzione industriale e nei prossimi anni asservirà alla produzione digitale distribuita portando innumerevoli vantaggi a tutto il sistema artigianale e manifatturiero – spiega Emilio Bianchi, Direttore di Senaf – Assecondando le esigenze emerse dai nostri sondaggi, aree dimostrative e formative saranno il cuore pulsante di questa nuova iniziativa, che sosterrà lo sviluppo di un nuovo mercato e accompagnerà le aziende in un nuovo sistema produttivo". Nel corso del 2014, per avvicinare i professionisti al tema della stampa 3D e alle sue conseguenti implicazioni, Senaf realizzerà all´interno delle principali fiere organizzate - dedicate al manifatturiero, alla sanità e all’edilizia - uno spazio espositivo ad hoc e verticalizzato per esplorare le potenzialità di questa tecnologia applicata ai diversi comparti, con un focus particolare nei confronti delle diverse tecnologie, dei materiali e dei software impiegati. Il primo appuntamento con il roadshow di 3Dprint Hub sarà a Parma, dal 27 al 29 marzo 2014 in occasione di Mecspe, la manifestazione internazionale delle tecnologie per l’innovazione, punto di riferimento per il comparto della meccanica e della subfornitura, dove verranno proposte nuove tecniche di utilizzo della stampa 3D nei settori della produzione manifatturiera, della meccanica, della modellazione e del design industriale. Proseguirà a Exposanità (Fiere di Bologna dal 21 al 24 maggio 2014) con un approfondimento dedicato al tema della sanità, intesa come laboratorio, protesica, dentale. Il terzo appuntamento, invece, si terrà a Bari dal 22 al 24 novembre 2014 a Proenergy+expoedil, con lo scopo di declinare la stampa 3D nell’ambito dell’architettura, del design e delle costruzioni. |
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BANDO “TIC BASIC”, REGIONE UMBRIA INCREMENTA RISORSE; DOMANDE DAL 19 FEBBRAIO |
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Perugia, 3 febbraio 2014 - Ammontano ora a 650mila euro le risorse destinate dalla Regione Umbria per il bando "Tic Basic 2013 Ii call", a sostegno dello sviluppo delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione nelle piccole e medie imprese umbre. A seguito dell´accertamento di economie a valere sull´edizione precedente del bando, è stata infatti incrementata la dotazione iniziale di risorse, pari a 550mila euro. È stata, inoltre, fissata la nuova data di apertura dei termini di presentazione delle domande: potranno essere effettuate dal 19 febbraio prossimo, alle ore 10. Il bando utilizza una procedura automatica a sportello per la prenotazione delle risorse disponibili, basata sull´ordine di presentazione dei progetti che viene rilevato attraverso un sistema informativo dedicato. Questa modalità, tra i vari vantaggi, permetterà all´impresa di conoscere in tempo reale l´esito della prenotazione delle risorse richieste e la relativa posizione nell´ordine cronologico. I progetti, che devono avere un costo compreso tra 10mila e 50mila euro, dovranno riguardare infrastrutture quali reti Lan, server farm e così via, portali web e software gestionali, sistemi integrati per la produzione quali sistemi a controllo numerico, Cad/cae ed altri. Saranno accettate prenotazioni di risorse fino ad un ammontare pari al 150% dello stanziamento. |
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MEDAGLIA D’ORO ALLA BANDA LARGA DEL TRENTINO |
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Trento, 3 febbraio 2014 - “Se esistesse un premio per la velocità di trasmissione video – ha riferito Nazareno Balani, regista sportivo Rai - allora dovrebbe essere dato a Trentino Network per l’eccellente lavoro svolto”. Certamente avvantaggiati dalla realizzazione dell’infrastruttura di rete per i Mondiali di sci nordico del 2013, i tecnici di Trentino Network hanno saputo realizzare una copertura totale a banda ultra larga dei Mondiali Juniores 2014 della Val di Fiemme andando a connettere lo Stadio del Salto e del Fondo. Lavori che hanno subito dato i loro risultati, con oltre 700 utenti accreditati, e un traffico dati giornaliero superiore a un terabyte (miliardo di byte), stimando dunque di raggiungere a fine manifestazione i 10 terabyte complessivi. I Mondiali Juniores 2014 sono, dunque, i più tecnologici e diffusi nel mondo mai esistiti con velocità di navigazione pari a 500 Mbit per secondo e con la presenza, oltre a Rai Sport, di reti internazionali quali Svt, Eurosport, Nrk, Wcsn e la giapponese Jsna. “Questa linea – hanno infatti subito commentato gli utenti nazionali e internazionali - è la più veloce che abbiamo mai provato”. Sul web, è dunque sufficiente digitare Mondiali Juniores 2014 per vedere apparire video, immagini e notizie a volte caricati direttamente dagli stessi giovani atleti. Un traffico dati degno di nota, dunque, quello registrato sulla neonata infrastruttura in fibra ottica della val di Fiemme. “In questo modo – ha aggiunto Bruno Felicetti, direttore dell’Apt della Val di Fiemme – abbiamo la possibilità concreta di far conoscere la bellezza del nostro territorio in tutto il mondo favorendo sempre di più il turismo”. La possibilità di connettersi al web, di navigare online, è sempre più sentita come un servizio indispensabile, per questo su mandato della Provincia autonoma di Trento in tutto il Trentino sono state predisposte dalla società di sistema Trentino Network ben 520 aree Wifi gratuite – in prossimità di piazze o zone di ristoro – delle quali 10 sono presenti nel comune di Predazzo e Tesero. L’importanza del servizio di connettività lo si evince direttamente dall’incremento d’uso delle aree Wifi gratuite durante la manifestazione mondiale. La media d’uso della rete nella settimana dei Mondiali Juniores è stata di 400 utenti a differenza dei 30 delle settimane precedenti. Molteplici i commenti positivi registrati dalla società provinciale preposta allo sviluppo tecnologico territoriale: “Siamo soddisfatti – riporta Alessandro Zorer, amministratore delegato di Trentino Network – dei risultati raggiunti. Il nostro è il primo territorio alpino ad essere stato completamente cablato in fibra ottica e le potenzialità della rete sono ancora in gran parte da scoprire. Naturalmente i trentini hanno subito colto i vantaggi della rete, come per l’organizzazione di manifestazioni sportive di portata globale, i Mondiali Juniores ne sono un esempio, o per promuovere le proprie attività commerciali”. |
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BOLZANO, KOMPATSCHER INCONTRA IL WIRTSCHAFTSRING: BANDA LARGA E POLITICA FISCALE |
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Bolzano, 3 febbraio 2014 - Una delle parole d´ordine della nuova Giunta provinciale è: concertazione. Il Presidente Arno Kompatscher prosegue nella serie di incontri con le parti sociali, e il 31 gennaio è stata la volta del Südtiroler Wirtschaftsring. "Un confronto costruttivo - ha commentato Kompatscher - dal quale sono emerse proposte concrete su banda larga e politica fiscale". Dopo l´incontro con i sindacati confederali di settimana scorsa, e in attesa del tavolo della concertazione con tutte le parti sociali in programma martedì 4 febbraio, sono arrivati oggi a Palazzo Widmann i vertici del Südtiroler Wirtschaftsring, l´associazione che raggruppa gli operatori economici di lingua tedesca dei più svariati settori: dal commercio al turismo, dall´industria all´artigianato. "Il cuore del nostro programma di governo è il lavoro e l´economia - ha spiegato il Presidente della Provincia Arno Kompatscher - e per questo motivo riteniamo importante coinvolgere le parti sociali, discutendo con loro e ascoltando le loro proposte già prima della decisione definitiva". Kompatscher ha proseguito definendo l´incontro come "costruttivo", e annunciando che "su alcuni punti potranno esserci concreti passi in avanti già nel breve periodo". Dal canto suo, il presidente del Wirtschaftsring, Hansi Pichler, ha spiegato che "vi è stato un positivo scambio di idee sul futuro della nostra terra. Siamo fiduciosi, e siamo convinti che con la collaborazione di tutti l´Alto Adige potrà diventare un territorio economicamente ancora più competitivo". Durante il vertice, durato circa un´ora e mezza, sono stati discussi diversi temi: dal fisco alla burocrazia, dalla formazione alla sicurezza sul lavoro, dalla valorizzazione delle zone periferiche alle infrastrutture. "Un passaggio importante per il quale potranno esserci sviluppi a breve termine - ha commentato Arno Kompatscher - è quello riguardante la banda larga. Non si tratta solo di finanziare i Comuni per il completamento dell´ultimo miglio, ma anche di elaborare la strategia migliore per mettere la rete pubblica sul mercato e arrivare così nelle case e nelle imprese degli utenti finali". Per quanto riguarda il fisco, Kompatscher ha confermato che "la Giunta si impegnerà a garantire sgravi non solo alle famiglie con l´addizionale Irpef, ma anche alle imprese. Da un lato con la riduzione delle imposte sugli immobili produttivi, e dall´altro con una diversa impostazione dell´Irap che non vada ad intaccare le entrate di Palazzo Widmann. Stiamo inoltre lavorando ad una nuova legge sugli appalti". |
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“MANGIARE BENE PER STARE BENE”: LA COMMISSIONE PROPONE DI RIUNIRE E POTENZIARE I PROGRAMMI FRUTTA NELLE SCUOLE E LATTE NELLE SCUOLE |
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Bruxelles, 3 febbraio 2014 - La Commissione europea ha pubblicato il 30 gennaio una proposta intesa a riunire in un quadro comune due distinti programmi per le scuole, Frutta nelle scuole e Latte nelle scuole. A fronte del calo dei consumi di tali prodotti tra i bambini, l’obiettivo della proposta è affrontare con maggiore decisione il problema della cattiva alimentazione, rafforzare la dimensione educativa dei programmi e contribuire alla lotta contro l’obesità. All’insegna dello slogan “Mangiare bene per stare bene”, questo programma rafforzato, che crea un filo diretto tra aziende agricole e scuole, darà maggiore enfasi alle misure educative destinate a sensibilizzare i bambini sull’importanza di abitudini alimentari corrette, sulla gamma di prodotti agricoli disponibili e su aspetti riguardanti la sostenibilità, l’ambiente e i rifiuti alimentari. Dacian Cioloș, Commissario per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato oggi: “Con i cambiamenti proposti oggi intendiamo prendere le mosse dai programmi esistenti per invertire la tendenza al calo dei consumi e rendere i bambini più consapevoli dei potenziali benefici di tali prodotti. Si tratta di un passo importante per realizzare cambiamenti duraturi nelle abitudini alimentari dei bambini e sensibilizzarli a tematiche importanti per la società. Spero inoltre che sarà un’occasione preziosa per avvicinare il mondo rurale ai bambini, ai loro genitori e agli insegnanti, soprattutto nelle aree urbane”. Il nuovo regime funzionerà nell’ambito di un quadro giuridico e finanziario comune, che permetterà di migliorare e semplificare i requisiti amministrativi dei due programmi esistenti. Disporre di un quadro unico permetterà di ridurre l’onere, in termini di gestione e organizzazione, per le autorità nazionali, le scuole e i fornitori, ma anche di aumentare l’efficacia del programma. La partecipazione al programma sarà facoltativa per gli Stati membri, che potranno inoltre scegliere i prodotti che intendono distribuire. Come già previsto nell’accordo dell’anno scorso sulla spesa futura dell’Ue, il nuovo programma, una volta approvato, avrà una dotazione di 230 milioni di euro per anno scolastico (150 milioni di euro per gli ortofrutticoli e 80 milioni di euro per il latte). Nel bilancio 2014 la dotazione era di 197 milioni di euro (122 milioni di euro e 75 milioni di euro rispettivamente). La proposta, che sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio, si basa sui dati emersi dalle relazioni di valutazione e sulla consultazione pubblica che si è svolta nel 2013 nell’ambito del processo di valutazione d’impatto. |
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DOMANDE FREQUENTI SUI NUOVI SISTEMI DI SCUOLA PER FRUTTA, VERDURA E LATTE |
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Bruxelles, 3 febbraio 2014 Quali sono gli attuali programmi dell´Ue? Ci sono attualmente due programmi separati finanziati dall´Ue distribuzione nelle scuole nell´ambito della politica agricola comune dell´Ue (Pac) che colpiscono specificamente i bambini nelle scuole: il regime di latte nelle scuole (Sms), istituito nel 1977 e il programma Frutta nelle scuole (Sfs) istituite in 2009/2010 . Anche se ci sonodifferenze nel design e amministrazione, t egli regimi sostanzialmente mirano a incoraggiare il consumo di frutta, verdura e latte in quanto questi hanno dimostrato benefici in termini di salute pubblica. La Scuolaprogramma Frutta, in particolare, è stato istituito nel contesto della cattiva alimentazione e crescenti tassi di obesità infantile, e sulla base del fatto che le buone abitudini contratte nell´infanzia continuare nella vita successiva. Chi trae vantaggio da questi regimi esistenti? Un ll Stati membri dell´Ue partecipano al Latte nelle scuole (Croazia e Grecia aderito al regime per l´anno scolastico 2013/2014). Si stima che 20,3 milioni di bambini in tutta l´Ue hanno beneficiato del regime nel 2011/2012, un aumento del 18% rispetto al 2010/2011. Il supporto è attualmente basata su un pagamento di 18,5 € / 100 kg di latte o di equivalente latte. I dati precisi sull´utilizzo dei fondi sono disponibili solo una volta che i dati definitivi sono presentate dagli Stati membri. (I dati relativi 2012/13 saranno completati a breve.) Finanziamenti per Scuola regime di aiuti Latte per Stato membro nel 2011/12 (in migliaia di €)
Austria |
712 |
Finlandia |
3 685 |
Lituania |
638 |
Slovacchia |
573 |
Belgio |
748 |
Francia |
14 127 |
Lux |
20 |
Slovenia |
6 |
Bulgaria |
2 |
Germania |
5 624 |
Malta |
24 |
Spagna |
418 |
Cipro |
238 |
Ungheria |
1 355 |
Nl |
551 |
Svezia |
8 959 |
Rep. Ceca |
388 |
Irlanda |
466 |
Polonia |
9 564 |
Regno Unito |
5 047 |
Danimarca |
1 789 |
Italia |
1 987 |
Portogallo |
2 668 |
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Estonia |
675 |
Lettonia |
311 |
Romania |
8 285 |
Totale Ue |
68 858 | Nb Grecia e Croazia non hanno partecipato al regime nel 2011/12; Venticinque Stati membri partecipano al programma Frutta nelle scuole nel 2013/2014, che attualmente è del 50% -75% di co-finanziamento (destinato ad aumentare al 75% -90% per il 2014/2015 anno scolastico), vale a dire il contributo dell´Ue ha essere affiancati da un 50% -25% i finanziamenti nazionali. Il Regno Unito, la Svezia e la Finlandia hanno scelto di non partecipare. Circa 8,4 milioni di bambini in 61 396 scuole hanno beneficiato del regime in tutta l´Ue nel 2012/2013 per un budget totale di 90 milioni. Questo è stato un aumento da 8,1 milioni di bambini nel 2011/12. Ripartizione degli aiuti programma Frutta nelle scuole per Stato membro per 2013/2014 (in migliaia di €)
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% co-finanziamento |
´000 € |
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% co-finanziamento |
´000 € |
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% co-finanziamento |
´000 € |
Belgio |
50% |
1 761 |
Francia |
51% |
4 750 |
Nl |
50% |
2 925 |
Bulgaria |
75% |
2 128 |
Croazia |
75% |
1 110 |
Austria |
50% |
750 |
Czech R. |
73% |
4 199 |
Italia |
58% |
20 521 |
Polonia |
75% |
13 663 |
Danimarca |
50% |
1 531 |
Cipro |
50% |
175 |
Portogallo |
68% |
2 172 |
Germania |
52% |
12 023 |
Lettonia |
75% |
900 |
Romania |
75% |
4 932 |
Estonia |
75% |
418 |
Lituania |
75% |
1 600 |
Slovenia |
75% |
672 |
Irlanda |
50% |
455 |
L ux |
50% |
284 |
Slovacchia |
73% |
1 891 |
Grecia |
59% |
1 838 |
Ungheria |
69% |
4 529 |
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Spagna |
59% |
4 487 |
Malta |
75% |
285 |
Totale Ue |
58% |
90 000 |
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Nb Finora Finlandia, Svezia e Regno Unito hanno scelto di non partecipare al regime; Perché hanno bisogno di essere modificate le due regimi? La Corte dei conti segnala * nel 2011 ha raccomandato una serie di modifiche al fine di rendere i programmi più efficaci, compreso un migliore coordinamento e la coerenza tra i due sistemi al fine di migliorare l´efficienza della gestione. Così fecero le valutazioni esterne. Gli ultimi dati mostrano che i problemi di obesità nei bambini è sempre peggio. Il consumo di frutta e verdura e latte alimentare fresco è in declino, aggravato dalle moderne tendenze di consumo verso alimenti altamente trasformati (spesso con aggiunta di zuccheri, grassi, sale, ecc.) I n 2010, l´Oms ha stimato che circa 1 a 3 bambini tra 6 e 9 nella Ue sono in sovrappeso o obesi. Recentemente, nel 2008 era di 1 a 4! * http://ec.Europa.eu/agriculture/sfs/documents/cdc_en.pdf Quali sono i cambiamenti nel quadro del nuovo regime? Un principio guida è la semplificazione e una migliore regolamentazione, ma rafforzando anche gli aspetti educativi dei programmi. Il nuovo regime mira ad adeguare le regole per i programmi in corso, ad esempio riducendo gli oneri amministrativi di avere due sistemi simili, ma diversi. Poiché vi è una chiara tendenza al ribasso nel consumo di frutta e verdura e latte alimentare fresco, il nuovo regime dovrebbe concentrarsi su questi prodotti. Il finanziamento dovrebbe coprire anche le misure più educativo, promuovendo un´alimentazione sana e di sensibilizzazione di questioni quali la varietà di prodotti agricoli, la sostenibilità, le questioni ambientali e rifiuti alimentari. Questo potrebbe includere anche visite alle aziende agricole, per esempio. Per essere più coerente, gli Stati membri saranno tenuti a presentare una strategia nazionale congiunta con le priorità e gli obiettivi. Quanto denaro sarà disponibile per il regime unico proposto in futuro? La proposta odierna è il bilancio neutro, nel senso che non modifica le 2014-2020 dati relativi ai regimi di scuola, vale a dire un budget annuale di € 80 milioni per il latte e € 150 per la frutta e la verdura. Questo è più alto rispetto agli importi del periodo di bilancio precedente. La proposta consentirebbe anche agli Stati membri di trasferire fino al 15% di uno stanziamento all´altro. Come faranno gli stanziamenti tra gli Stati membri sono decisi? Stanziamenti futuri saranno basati sulla combinazione di criteri oggettivi (numero di 6-10 anni i bambini in uno Stato membro) e l´utilizzo dei fondi esistenti. Stanziamenti definitivi dipenderanno anche gli importi che gli Stati membri richiesta - con la possibilità di importi ri-assegnazione che non vengono presi in programmi degli Stati membri. È stato il pubblico consultato sulla revisione dei regimi esistenti? Una consultazione pubblica * è stata effettuata da gennaio ad aprile 2013, previo parere della pubblica sulla formulazione preliminare dei problemi da affrontare, obiettivi della revisione e scenari possibili per raggiungere l´obiettivo. La stragrande maggioranza dei contributi concordati con i problemi e le sfide individuate nel documento di consultazione. L´importanza di (educative) misure di accompagnamento è venuto fuori molto forte, in quanto questi sono stati considerati cruciali o importanti dal 95% degli intervistati. Il sostegno finanziario dell´Unione europea è stata identificata come un fattore chiave per il loro successo. * http://ec.Europa.eu/agriculture/consultations/school-children/2013_en.htm
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NASSIR ABDULAZIZ AL-NASSER (UNAOC): “COLLEGARE CONFINI CULTURALI E RELIGIOSI E PROMUOVERE L’INTEGRAZIONE E IL RISPETTO PER LA DIVERSITÀ” |
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Milano, 3 febbraio 2014 – «La Terza Giornata Interculturale è una vera riflessione sulla coesistenza pacifica e il dialogo interculturale e nessun luogo sarebbe stato più adatto ad ospitare questo evento dell’Università Milano Bicocca e di questa bellissima città. Costruire ponti che colleghino confini culturali e religiosi, promuovere la comprensione, il rispetto per la diversità e ispirare le persone attraverso l’arte, la musica e lo sport: sono tutti elementi fondamentali dell’attività di United Nations Alliance of Civilizations e rappresentano il centro della sua mission». Così l’Alto Rappresentante delle Nazioni Unite per Unaoc Nassir Abdulaziz Al-nasser, intervenuto , il 31 gennaio alla Terza Giornata Interculturale Bicocca “Muoversi Verso. Luoghi delle città, dialoghi interculturali", organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, in partnership con United Nation Alliance for Civilization, The Intercultural Innovation Award e Bmw Group Italia. Ha ottenuto il patrocinio del Ministro per l’Integrazione, di Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di Milano e dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. L’unaoc, infatti, ha siglato nel 2013 una partnership con Bmw Group, che ha portato alla realizzazione di diversi progetti tra cui l’Intercultural Innovation Award, un´iniziativa globale volta a individuare e fornire supporto finanziario o materiale ad iniziative di base avviate per alleviare le tensioni e i conflitti basati sull´identità nel mondo. Selene Biffi con Plain Ink e Ombonya Victor Odindo con Film Aid, hanno raccontato i progetti che hanno permesso loro di vincere l’edizione 2012. «Per l’Università di Milano-bicocca – ha detto il rettore Cristina Messa - l’intercultura è parte integrante non solo dei principi fondativi ricordati anche nel nostro Statuto ma soprattutto del modo di fare ricerca e formazione. Non a caso, e vorrei sottolinearlo con orgoglio, anche se siamo un Ateneo molto giovane, quella di oggi è già la terza Giornata Interculturale che organizziamo e ospitiamo. E le riflessioni che si svolgono in questa giornata partono prevalentemente da ricerche, studi, interessi che si sono sviluppati all’interno della Bicocca». «Noi – ha affermato Bill Mcandrews, Vice President Communication Strategy Corporate and Market Communications, Bmw Group - siamo convinti che il dialogo interculturale promuova lo sviluppo economico e che rappresenti un aspetto positivo per sia per le aziende, che per la società e gli individui. Come azienda che opera globalmente, il Bmw Group si assume la responsabilità di promuovere il dialogo interculturale e la diversità, anche perché questo rappresenta la base del nostro successo. Dal 2011 abbiamo rafforzato il nostro impegno grazie alla cooperazione stretta con Unaoc (United Nation Alliance for Civilization). Insieme abbiamo lanciato l’Intercultural Innovation Award che rende omaggio e supporta i progetti che creano nuovi modi per promuovere l’intercultura in tutto il mondo». Secondo Mariangela Giusti, docente di Pedagogia Interculturale dell’ateneo milanese e direttore scientifico della Terza Giornata Interculturale Bicocca, «Il pensiero interculturale in educazione è un pensiero complesso; ha fatto la sua comparsa nel sistema scolastico italiano alla fine degli anni Ottanta, dunque è un pensiero recente che si costruisce progressivamente. Ma per crescere e radicarsi ha necessità di ascoltare voci, prospettive di studio, esperienze varie e diverse. Questo evento intende offrire un’opportunità di ascolto, dialogo, conoscenza reciproca con lo scopo di aumentare la consapevolezza che ciascuno di noi è parte di un tutto». La Terza Giornata, dedicata al tema dell’intercultura, si è articolata in quattro conferenze, una plenarie e tre tematiche per condividere e valorizzare esempi di buone convivenze fra cittadini immigrati e nativi, attraverso gli interventi di istituzioni, docenti, rappresentanti della società civile, sociologi, antropologi, imprenditori sociali. A partire dal 27 gennaio 2014, all’interno dell’atrio dell’edificio U6, è stata allestita la mostra fotografica itinerante Guardami – Volti e storie della citta verso l’Expo, a cura dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Infine, a disposizione di Associazioni, Organizzazioni, Centri Studi, lo Spazio Poster e Demo. |
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SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLA VI EDIZIONE DEL MASTER IN IMMIGRAZIONE, GENERE, MODELLI FAMILIARI E STRATEGIE DI INTEGRAZIONE DELL´UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA. |
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Pavia, 3 febbraio 2014- Questo Master di I livello ha lo scopo di formare e potenziare le capacità progettuali e di gestione delle figure professionali che sono chiamate a disegnare, gestire e monitorare servizi e misure volti a facilitare l’integrazione degli immigrati e delle loro famiglie. Una professione del presente! L’impostazione dei contenuti formativi del Master è contrassegnata dalla prospettiva di genere e da un taglio fortemente interdisciplinare: discipline sociologiche, storico-politiche, psicologiche, giuridiche, linguistiche, della comunicazione e sanitarie e offre 60 crediti formativi. L’inps mette a disposizione 7 borse di studio a copertura totale della quota di partecipazione a favore dei figli e orfani di dipendenti della Pubblica Amministrazione e dei figli e orfani di pensionati Inps/inpdap. Il bando e le indicazioni per la domanda sono disponibili sul sito http://www.Inps.it/portale/default.aspx?itemdir=9329 Sono disponibili anche altre borse di studio secondo le indicazioni che saranno riportate e periodicamente aggiornate sul sito del Master (www.Immigrazionegenere.com ). |
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TRENTO: C’È TEMPO FINO AL 28 FEBBRAIO PER ISCRIVERSI ALLE BORSE DI STUDIO DELLA REGIONE |
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Trento, 3 febbraio 2014 - Studiare e vivere per un intero anno scolastico all’estero, in Austria, Germania, Gran Bretagna, Irlanda o Francia. E’ una possibilità prevista dalla legislazione scolastica italiana e sostenuta dalla Regione Autonoma Trentino-alto Adige/südtirol che mette a disposizione degli studenti delle scuole medie superiori della regione 60 borse di studio per l’anno scolastico 2014/2015. L’iniziativa, finalizzata a promuovere l’integrazione europea, si rivolge agli studenti residenti in regione, frequentanti la terza classe di uno degli istituti superiori del Trentino-alto Adige o dei comuni confinanti di Pedemonte, Colle Santa Lucia, Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana, Magasa e Valvestino. L’iniziativa è rivolta a tutti gli studenti interessati a perfezionare le proprie conoscenze linguistiche ed a confrontarsi con la cultura ed i costumi di uno dei cinque Paesi ospitanti. L’anno scolastico trascorso all’estero sarà poi riconosciuto in Italia. La borsa di studio della Regione copre le spese di vitto e alloggio, tasse scolastiche e libri e per l’utilizzo di tutte le attrezzature scolastiche. Non sono incluse le spese di viaggio e le spese per il trasporto dei mezzi pubblici sul posto, le gite scolastiche e le spese personali. La domanda dovrà essere presentata entro il 28 febbraio 2014 agli Uffici per l’Integrazione Europea e gli Aiuti Umanitari presso la Regione Autonoma Trentino-alto Adige/südtirol a Trento in via Gazzoletti 2 o a Bolzano in Piazza Università 3. Per informazioni gli interessati possono chiamare il numero 0461 201344 a Trento e lo 0471 322122 a Bolzano o consultare il sito www.Regione.taa.it/europa da cui possono essere scaricati i moduli per la presentazione delle domande. Sarà un apposito comitato di valutazione regionale a selezionare i borsisti, verificando la conoscenza delle lingue dei candidati e la loro preparazione sulle nozioni di base in materia europeistica. |
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BOLZANO: 200 TIROCINI ESTIVI IN PROVINCIA: DOMANDE ENTRO IL 28 FEBBRAIO |
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Bolzano, 3 febbraio 2014 - Anche per l´estate 2014 la Giunta provinciale offre la possibilità a 200 studenti delle scuole superiori ed universitari nonché neolaureati di svolgere un tirocinio pratico presso uffici e servizi dell´Amministrazione provinciale. Le relative domande possono essere presentate entro il 28 febbraio 2014 all´Ufficio assunzione del personale in via Renon, 13 a Bolzano. Con i tirocini estivi, della durata massima di tre mesi, la Giunta provinciale intende avvicinare gli studenti ed i neolaureati al mondo del lavoro, tra l´altro anche mettendo a loro disposizione un certo numero di posti all´interno degli uffici dell´Amministrazione provinciale. Per essere ammesso al praticantato l´alunno deve frequentare almeno la quarta classe di una scuola media superiore o professionale dell´ambito tecnico (per es. Istituto tecnico per geometri, istituto tecnico industriale, istituto professionale per l´industria e l´artigianato) agricolo (per es. Istituto tecnico agrario) dell´ambito relativo a economia e turismo (per es. Istituto tecnico commerciale, istituto professionale per l´economia e il turismo, le scuole professionali provinciali) o altre scuole superiori di secondo grado. Studentesse universitarie e studenti universitari, neolaureate e neolaureati (sono parificati agli studenti universitari coloro che frequentano corsi parauniversitari) dell´area giuridica(scienze politiche, scienze sociali ed economiche), dell´area scientifica, dell´area tecnica (inclusi gli studi in scienze agrarie e forestali) e dell´area umanistica. Le domande devono essere redatte secondo il modulo predefinito e presentate entro il 28 febbraio 2014 all´Amministrazione provinciale, Ufficio assunzioni personale, via Renon,13 a Bolzano. L´indennità per i praticanti è determinata come segue: per alunni di scuole medie superiori ( 30,00 € lordi/giorno) per studenti universitari e neolaureati (40,00 € lordi /giorno), praticanti presso gli uffici di Bruxelles e Roma (50,00 € lordi /giorno) Per ulteriori informazioni si possono contattare i numeri telefonici: 0471-412218 e 0471 412116, oppure consultare il sito Internet: http://www.Provincia.bz.it/personale/temi/assunzione-tirocinanti-amministrazione-provinciale.asp |
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RICERCA, FINANZIAMENTI DEL MINISTERO: LA TOSCANA PRIMA TRA LE REGIONI |
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Firenze, 3 febbraio 2014 - Ottimi risultati per la Regionte Toscana nell´ambito del Bando Ricerca Finalizzata 2011-2012 del Ministero della Salute, rivolto agli operatori del Servizio sanitario nazionale. Con 35 progetti di ricerca finanziati, di cui 17 presentati da ricercatori con meno di 40 anni, la Toscana si colloca infatti al primo posto tra le Regioni e al secondo posto nella classifica generale dei Destinatari istituzionali dei fondi ministeriali (ossia Regioni, Province Autonome, Istituto Superiore di sanità, ex Ispesl-oggi Inail, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, Istituti zooprofilattici sperimentali), preceduta dall´Ircss Ospedale San Raffaele di Milano. "Questo primato ci riempie di orgoglio - è il commento dell´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - La ricerca sanitaria, intesa come parte integrante delle attività del nostro Servizio sanitario regionale, è un elemento fondamentale per garantire ai cittadini una sanità efficiente e rispondente ai reali bisogni di assistenza e cura. Fare e promuovere ricerca di qualità in ambito sanitario costituisce un investimento a beneficio della salute dei cittadini e della qualità del nostro servizio sanitario. Per questo in Toscana abbiamo puntato tanto sulla ricerca, e ora ne stiamo raccogliendo i frutti". |
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VENETO: FIRMA DEL PROTOCOLLO PER LA REALIZZAZIONE DEL PRIMO RAPPORTO ANNUALE SUL DIRITTO ALLO STUDIO |
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Venezia, 3 febbraio 2014 - Presso la sede dell’Esu di Padova, il 30 gennaio l’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan ha partecipato alla firma del Protocollo di Intesa tra Regione, Fondazione Andisu e Esu di Padova, Venezia e Verona per la realizzazione del primo rapporto annuale sul diritto allo studio nel Veneto. I dati mettono il Veneto tra le Regioni che primeggiano nell’erogazione dei servizi per il diritto allo studio universitario. Lo scorso anno accademico, infatti, è stata garantita la copertura integrale di tutte le borse di studio, cancellando di fatto l’odioso stato dello studente non beneficiario, distinguendosi per la qualità dei servizi di ristorazione, residenzialità ed orientamento che gli Esu integrano con servizi non obbligatori ma essenziali. Per l’analisi dello stato qualitativo e quantitativo dei servizi, è stata coinvolta, quale strumento operativo, la Fondazione Andisu, soggetto istituito con il compito di studiare, analizzare e monitorare le dinamiche socio-economiche del diritto allo studio e dei servizi agli studenti, anche ai fini della misurazione della competitività del sistema nazionale. Il Protocollo di Intesa prevede l’istituzione di un gruppo di lavoro, coordinato dalla Regione e composto da un rappresentante per ciascuno dei firmatari dell’ intesa, con funzioni d’indirizzo, coordinamento e supervisione delle attività, nonché di monitoraggio in corso d’opera e di certificazione della conformità e della coerenza del report finale prodotto con gli indirizzi enunciati Gli Esu di Padova, Verona e Venezia si occupano di raccogliere i dati attinenti la gestione ed i costi dei servizi erogati a favore degli studenti nel territorio di rispettiva competenza per il periodo temporale richiesto. La Fondazione a sua volta, sulla base di linee guida condivise attraverso periodici incontri nell’ambito del gruppo di lavoro istituito, si occupa dell’elaborazione e dell’analisi dei dati ricevuti, avendo come output atteso la redazione del report finale. L’andisu, nell’ambito di tale rapporto, ha in particolare il compito di analizzare il sistema di gestione dei servizi erogati dagli Esu di Padova, Venezia e Verona, evidenziandone le differenze e le peculiarità, in un’ottica di benchmarking con le altre realtà operanti nel stesso settore nell’ambito del territorio nazionale, al fine di individuare le migliori prassi e gli eventuali margini di miglioramento. “Abbiamo deciso di aderire alla Fondazione Andisu perché vogliamo portare all’attenzione nazionale le ottime esperienze degli Esu del Veneto e vogliamo costruire politiche di governo per il diritto allo studio”, ha commentato l’assessore Donazzan. |
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COMUNE DI PISTOIA: ISCRIZIONE SCOLASTICA ON-LINE - I GENITORI POTRANNO AVVALERSI DEL SUPPORTO DEI PUNTI PAAS DELLA CITTÀ FINO AL 28 FEBBRAIO È APERTA LA PROCEDURA PER L’ISCRIZIONE ALLE SCUOLE STATALI DI OGNI ORDINE E GRADO |
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Pistoia, 3 febbraio 2014- Per l’iscrizione alle scuole statali per l’anno scolastico 2014/2015 i genitori dovranno servirsi della procedura on-line, resa obbligatoria dalla circolare ministeriale dello scorso 10 gennaio. Il servizio sarà disponibile sul sito Miur. (www.Iscrizioni.istruzione.it) fino al 28 febbraio. Come è già accaduto l’anno passato, il Comune mette a disposizione gratuitamente alcuni punti Paas per aiutare le famiglie nelle fasi di iscrizioni e per facilitare l’utilizzo delle nuove tecnologie e dei contenuti digitali, nel rispetto della tutela dei dati personali. Di seguito i punti Paas disponibili a Pistoia: La Fabbrica delle emozioni in via P.antonelli 305, disponibile dal lunedì al mercoledì dalle 8 alle 12 (tel. 0573/450296) L’angolo, in via Gentile 11 nella sede dell’Associazione Anteas il mercoledì, il venerdì e il sabato dalle 11 alle 12 (tel.0573/450826) Il Centro Interculturale nei locali della cooperativa Pantagruel Onlus in via dei Macelli 11 il martedì e il giovedì dalle 17 alle18 (tel. 0573/371368-371369) Il circolo Arci di Bottegone in via Giovanni da Terrazzano. Il servizio deve essere prenotato allo 0573/946482 ed è disponibile anche in orari serali. |
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IL PIEMONTE SALVAGUARDA LE BORSE DI STUDIO: IN COMMISSIONE NESSUN TAGLIO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO |
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Torino, 3 febbraio 2014 - L’assessore regionale all’Università, Riccardo Molinari: “ Per la Giunta Cota la formazione universitaria è un investimento strategico. Se l’aula confermerà l’emendamento oggi approvato, si otterrà un importante risultato politico per l’Università”. Il, 30 gennaio, la Commissione Bilancio del Consiglio regionale del Piemonte si è riunita per approvare il maxiemendamento al bilancio di previsione 2014, utile anche a recepire le osservazioni espresse dai revisori dei conti. Nel maxiemendamento approvato dalla Commissione si prevede che per il 2014 la Regione Piemonte stanzi 10 milioni di euro per le borse di studio universitarie, una cifra pari a quella stanziata per l’anno 2013 e di 2 milioni superiore rispetto allo stanziamento di 8 milioni previsto nell’originale progetto di bilancio per il 2014. Dunque, se il bilancio preventivo sarà approvato inalterato dal Consiglio regionale, quest’anno non si assisterà a nessun taglio alle borse di studio piemontesi rispetto allo scorso anno. Al contrario, per il 2014 lo Stato centrale ha tagliato di un milione di euro il suo finanziamento delle borse di studio, passando da 7 a 6 milioni. “ Come assessore all’Università – dice Riccardo Molinari - mi sono molto impegnato per ottenere questo stanziamento, che per me rappresentava il risultato minimo. Sarebbero necessarie maggiori risorse per coprire il 100% degli idonei alla borsa in Piemonte ma, nel contesto in cui ci troviamo, lo stanziamento di una somma pari a quella dell’anno scorso è comunque un risultato molto positivo. Infatti, il maxiemendamento approvato è inteso a recepire le indicazioni dei revisori dei conti nel senso di una riduzione degli stanziamenti regionali. Pertanto, il maxiemendamento contiene riduzioni di spesa in relazione a molti capitoli del bilancio. In questo contesto, lo stanziamento aggiuntivo di 2 milioni rispetto al progetto di bilancio originario, utili a pareggiare lo stanziamento dello scorso anno, rappresenta un’assoluta eccezione. La Giunta Cota ha così dimostrato ancora una volta di non praticare una politica di tagli lineari indiscriminati ma di operare una revisione ragionata della spesa. In particolare, ha dimostrato di sapere che la formazione universitaria è un investimento strategico per la crescita della Regione, tutelandola di conseguenza. Confidiamo quindi che il Consiglio regionale non farà mancare la definitiva approvazione di questo stanziamento ”. “ Vogliamo continuare ad operare in questa direzione – conclude l’ assessore Molinari – nonostante le crescenti difficoltà createci dal Governo di Roma che, a distanza di anni, ancora non emana i decreti attuativi della riforma del diritto allo studio universitario. Questa riforma, se attuata, renderebbe più efficiente il sistema del diritto allo studio, soddisfando meglio le esigenze degli studenti. Proprio per ovviare a questa inerzia ho presentato un disegno di legge regionale, già approvato dalla Giunta, che riforma il sistema del diritto allo studio nel senso di una maggiore flessibilità e razionalità dei servizi erogati agli studenti. Per far fronte alla diminuzione delle risorse pubbliche su questo settore strategico, nella riunione del Coreco svoltasi oggi 30 gennaio abbiamo concordato con i rettori delle università piemontesi la necessità di coinvolgere le altre istituzioni territoriali e soggetti privati per pensare anche a modelli alternativi di finanziamento del diritto allo studio a supporto delle politiche messe in campo dalla Regione". |
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BOLZANO: PREMIATE LE TESI SULLE PARI OPPORTUNITÀ E LA SITUAZIONE FEMMINILE |
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Bolzano, 3 febbraio 2014 - Le vincitrici del Premio pari opportunità 2013 sono, Claudia Kuenz, Stefanie Wörer e Verena Unterhauser. Sono state premiate, venerdì 31 gennaio 2014, a Palazzo Widmann a Bolzano, per le loro tesi di laurea relative alla condizione della donna nella società o le pari opportunità. La premiazione è avvenuta a cura della neo assessora provinciale alle pari opportunità Martha Stocker, e delle presidente e vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer e Franca Toffol. Con il Premio la Commissione provinciale per le Pari opportunità intende insignire i migliori elaborati scientifici concernenti la condizione della donna nella società o le pari opportunità tra donna e uomo e a stimolare l´interesse e a promuovere l´impegno delle studentesse e degli studenti a confrontarsi con il tema della pari opportunità tra i sessi in tutti gli ambiti della vita sociale e in altre questioni di genere (il primo premio ammonta a 2.500,00 Euro, il secondo a 2.000,00 Euro ed il terzo a 1.700,00 Euro). Come ha sottolineato Martha Stocker, neo assessora provinciale per le pari opportunità, è giusto premiare tesi di così elevato livello auspicando che in futuro vengano presentate ancora di più lavori incentrati sulle problematiche di genere. Da parte sua la presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, ha invitato a trattare anche tematiche quali lo sport o la medicina di genere. Per Franca Toffol, vicepresidente della Commissione, le tesi presentate e gli studi effettuati costituiscono dei piccoli passi importanti per giungere alla comprensione del rapporto fra i generi. Le autrici delle tesi premiate sono nell´ordine Claudia Kuenz, Stefanie Wörer, Verena Unterhauser. Claudia Kuenz nel suo lavoro "Intersektionen in der bezahlten Hausarbeit. Badanti auf der Suche nach Arbeit in Südtirol" si è focalizzata sul lavoro domestico retribuito che negli ultimi decenni è sempre più espletato da donne con background migratorio. L´analisi si è basata anche su una serie di interviste a lavoratrici, datori di lavoro e ad addetti dei Centri di mediazione lavoro riferite anche al momento della ricerca di lavoro dove si cristallizzano quali fattori determinanti elementi quali genere, razza, classe sociale, età, religione e lingua. Il lavoro di ricerca ha inteso far emergere esperienze di discriminazione e le condizioni di lavoro da sfruttamento delle collaboratrici familiari. Nella laudatio, letta da Ulrike Oberhammer, si evince che la tesi è stata premiata con il 1° premioper l´analisi scientifica critica con un tema di attualità e per l´approccio particolare. Stefanie Wörer nel suo lavoro "De Menstruis Mulierum - Über die Menstruation in griechischen und lateinischen Texten. Ein kulturhistorischer Überblick unter Berücksichtigung von methodisch-didaktischen Überlegungen für einen Einsatz im Lateinunterricht" analizzando come la questione del ciclo mensile femminile sia stata trattata in testi storici latini e greci affronta in generale la posizione delle donne nella società nel corso della storia fino ai giorni nostri. Lo studio è strutturato quale guida per l´attività didattica. A Wörer è andato il 2° premio perché, come ha detto nella laudatio Helga Innerhofer, è riuscita a trattare e a comunicare una materia così complessa in modo egregio sia dal punto di vista dei contenuti che del linguaggio dosando in modo equilibrato teoria e prassi da un´ottica femminile. La giuria consiglia di mettere a disposizione la tesi quale materiale didattico al maggiorn numero possibile di insegnanti. Verena Unterhauser nel suo lavoro "Doing gender und undoing gender. Eine intersektionelle Analyse in einem Wiener Jugendzentrum" analizzando la situazione di un centro giovanile di Vienna analizza se i giovani, ragazze e ragazzi abbiano un rapporto paritario o gerarchico ed un accesso equivalente all´offerta dell´attività del centro giovanile ed inoltre fino a che punto stereotipi di genere e di ruolo possano essere scardinati nell´ambito dell´attività con i giovani. Come sottolinea Judith Gögele nella laudatio, a Unterhauser viene assegnato il 3° premio perché nella sua tesi è riuscita ad evidenziare il contraddittorietà del tema indicando la compresenza sia della tendenza verso l´equiparazione fra uomo e donna che la permanenza di strutture di dominio maschile gerarchico. Alla premiazione erano presenti due terze classi superiori dell´ Itc tedesco "Wirtschaftsfachoberschule H. Kuntner", le componenti della Commissione provinciale per le pari opportunità, il direttore di ripartizione Helmuth Sinn e l´assessora provinciale alla famiglia Waltraud Deeg. |
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MALTEMPO, ORLANDO: QUATTRO COSE DA FARE SUBITO PER METTERE IN SICUREZZA IL TERRITORIO |
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Roma, 3 febbraio 2014 – Di seguito una dichiarazione del ministro dell´Ambiente Andrea Orlando: “ In stretto contatto con la Protezione civile, il ministero dell´Ambiente sta seguendo con grande attenzione la situazione di emergenza che si è creata in molte zone italiane per le forti piogge di queste ore. Mi associo al giusto ringraziamento che il presidente del Consiglio ha rivolto a tutti i rappresentanti dello Stato e ai volontari che in queste ore si stanno adoperando in tutti i modi per attenuare i disagi per i cittadini. Dobbiamo abituarci purtroppo a considerare sempre meno simili situazioni come eventi eccezionali. La percezione dei cambiamenti climatici e il venir meno della manutenzione tradizionale dei suoli sono ormai dati strutturali percepiti da tutti i cittadini, non solo dagli scienziati che li studiano, e le precipitazioni intense come quelle di queste ore vanno affrontate con sempre maggiore preparazione e prevenzione. Il ministero dell´Ambiente nei mesi scorsi ha messo in piedi a una serie di puntuali iniziative di lungo respiro per poter rendere a questo riguardo il Paese meno vulnerabile, penso ad esempio alla Strategia nazionale sui cambiamenti climatici. Ci sono però alcune cose che possono essere fatte in poche settimane e che offrirebbero subito strumenti adeguati per mettere uno stop al dissesto del nostro territorio e iniziare il necessario lavoro di messa in sicurezza e manutenzione. Ne elenco quattro. Chiudere entro metà febbraio il confronto con le Regioni per individuare le specifiche priorità da affrontare immediatamente con i fondi di coesione e sviluppo. Attivare al più presto i fondi già stanziati nelle contabilità speciali e a disposizione dei commissari. Approvare quanto prima la legge sul consumo del suolo, finalmente pronta per passare all´esame del Parlamento dopo una lunga giacenza in conferenza delle regioni, un provvedimento rivoluzionario per la tutela e il recupero del tessuto urbano del Paese. Approvare infine il collegato ambientale, soprattutto nelle parti che prevedono il riassetto della governance delle strutture che si occupano di dissesto idrogeologico. Un Paese che davvero vuole pensare e programmare il suo futuro deve compiere al più presto questi passaggi, lo deve fare per il bene e la sicurezza del suo territorio e dei suoi cittadini. |
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BOLZANO: MESE DI GENNAIO RECORD PER LE PRECIPITAZIONI |
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Bolzano, 3 febbraio 2014 - In oltre 90 anni da quando vengono effettuati i rilevamenti meteo, come fa presente il metereologo del Servizio provinciale Günther Geier, mai le precipitazioni atmosferiche erano state così abbondanti. A Bolzano con 159 millimetri, ben otto volte in più rispetto al normale. Un altro aspetto la scarsità delle giornate con temperature sotto le zero termico. Anche nel fine settimana e nei prossimi giorni non è previsto un cambiamento sostanziale e si dovrà fare i conti con ulteriori precipitazioni piovose e nevose. Solo nelle ultime 24 ore nelle Dolomiti sono caduti dai 60 agli 80 centimetri di neve fresca, fino ad un metro in alcune zone; solo nel Brissinese e nella zona di Resia non vi sono state nuove precipitazioni degne di nota. Il mese di gennaio 2014 è stato caratterizzato dall´avvento di sei depressioni mediterranee che hanno portato piogge abbondanti; accanto ai 159 millimetri di pioggia caduti a Bolzano, ne sono caduti 138 a Merano e 94 a Bressanone. Anche l´irradiazione solare è stata scarsa con 85 ore di sole a Bolzano a fronte delle 125 ore che normalmente si registrano. La temperatura più elevata si è registrata il 21 gennaio a Merano con +14,2°, mentre quella inferiore è stata registrata dalla stazione meteo di San Vito/braies con -14,9° il 29 gennaio. |
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AMBIENTE FVG: BIOMONITORAGGIO E STUDIO EPIDEMIOLOGICO PER MONFALCONE |
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Trieste, 3 febbraio 2014 - L´arpa ha già ricevuto l´incarico di portare avanti, in collaborazione con l´Università di Trieste, "uno studio approfondito sulla qualità dell´aria del monfalconese che preveda, oltre all´utilizzo di apparecchiature automatiche per la rilevazione su basi chimico-fisiche, anche l´uso dei licheni epifiti come bioindicatori, al fine di certificare il livello delle emissioni nell´aria con particolare riguardo per i metalli pesanti". Lo conferma l´assessore regionale all´Ambiente ed Energia, Sara Vito, nella sua risposta all´interpellanza del consigliere Rodolfo Ziberna sulle emissioni della Centrale termoelettrica, aggiungendo che, in condivisione con l´assessore alla Salute Maria Sandra Telesca, "abbiamo dato incarico alla direzione Salute, Integrazione socio-sanitaria, Politiche sociali e Famiglia ed alla stessa Arpa di collaborare per l´avvio di uno studio epidemiologico". L´assessore Vito evidenzia che solo con l´attuale esecutivo la Regione si è fatta carico di questo importante problema, che la precedente Giunta Tondo aveva trascurato. "Solo ora l´attenzione relativa ai livelli di inquinamento nel monfalconese ha acquisito centralità nell´azione amministrativa della Regione, in quanto né il biomonitoraggio con i licheni, né tanto meno l´indagine epidemiologica sono mai stati avviati con l´obiettivo di avere, aggiornati, tutti gli elementi scientifici che potrebbero motivare anche un eventuale riesame dell´Aia (Autorizzazione integrata ambientale)". "Biomonitoraggio ed indagine epidemiologica sono due ricerche promosse per la prima volta dalla Regione a Monfalcone per verificare i valori dei metalli pesanti ed approfondire il grado di rispetto della qualità ambientale e della salute dei cittadini di questo territorio", spiega l´assessore, ricordando che già l´Arpa aveva fatto uso dei licheni epifiti localizzandoli su tutto il territorio regionale, ma che in quell´occasione non era stato fatto alcun riferimento ai valori dei metalli pesanti. Inoltre, le rilevazioni sinora eseguite nel monfalconese si riferivano a parametri come l´anidride solforosa, gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio, le polveri, ma erano carenti di informazioni su alcuni inquinanti, come appunto i metalli pesanti, e prevedevano un unico punto di rilievo vicino ad un´arteria stradale ad elevata densità di traffico. L´assessore Vito ricorda anche che la Regione, in linea con il Comune di Monfalcone e la Provincia di Gorizia, ha espresso parere favorevole al progetto della società A2a per l´installazione del sistema di abbattimento degli ossidi di azoto sui gruppi a carbone della centrale termoelettrica di Monfalcone con una delibera dello scorso 17 gennaio. "In questo modo, oltre ad aver chiuso l´iter della raccolta dei pareri, abbiamo preso posizione ufficiale in merito alla installazione dei sistemi Denox - osserva Sara Vito - perché siamo convinti che si tratterà di un intervento migliorativo in termini di impatto ambientale, ma abbiamo anche fissato una serie di prescrizioni aggiuntive, affinché questa soluzione sia posta in atto con il massimo scrupolo in modo da garantire la sicurezza di cittadini e lavoratori". Infine, per quanto concerne l´avvio di un tavolo tecnico, l´assessore nota che già ne sono stati costituiti ben due: uno tecnico ambientale, istituito dal Comune di Monfalcone con A2a, Regione, Provincia, Arpa ed Azienda sanitaria, ed uno varato dalla Provincia di Gorizia. |
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PROTEZIONE CIVILE, AL VIA BANDI PER I PIANI COMUNALI. CALDORO: INTERVENIAMO CON MISURE EFFICACI.15 MILIONI DI EURO PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI DI TUTTA LA CAMPANIA |
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Napoli, 3 febbraio 2014 - "Al via bandi per complessivi 15 milioni di euro per dotare comuni e province di piani di protezione civile che siano a misura di cittadino nel 100% del territorio campano." Così l´assessore regionale alla Protezione civile Edoardo Cosenza. L´avviso pubblico per il finanziamento degli interventi finalizzati alla predisposizione, applicazione e diffusione dei piani comunali e provinciali di Protezione civile è sul portale www.Regione.campania.it. "Al momento - ha detto Cosenza - dobbiamo purtroppo evidenziare che solo il 40% dei Comuni campani ha un Piano di protezione civile. "Con questo avviso pubblico la Regione dà la possibilità agli enti locali di recuperare gravi mancanze nel settore della prevenzione, di dotare il proprio territorio di fondamentali strumenti per la difesa del territorio dai rischi naturali e di mettersi in regola con le prescrizioni della legge 100/2012. Tale azione dovrà determinare un aumento della sicurezza dei 6 milioni di abitanti della Campania: per questo la Regione verificherà la rispondenza dei Piani redatti alle linee guida già approvate. "Si tratta di una occasione importante per un territorio, come quello campano, che è un concentrato di rischi naturali di varia natura: da quelli connessi al dissesto idrogeologico, a quelli legati alla sismicità, fino al rischio vulcanico. Il nostro fine - ha concluso Cosenza - è costruire la sicurezza del cittadino." "Il nostro territorio - ha sottolineato il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro - ha diversi rischi, per anni non è stato curato come doveva. Distrazioni e cattive pratiche hanno contribuito ad accentuare le criticità. Oggi ci trasferiscono meno risorse eppure interveniamo con misure efficaci e garantiamo il massimo impegno. Con una buona ed efficace programmazione riusciamo ad utilizzare meglio le risorse. La difesa e la tutela del territorio rappresentano una priorità. Lo ripetiamo ogni volta, perché ogni volta mettiamo in campo misure concrete." Modalità di assegnazione delle risorse previste dall´avviso pubblico • Il riparto per i Comuni, ai quali sarà assegnata complessivamente la somma di 14 milioni di euro, avverrà in funzione del numero di abitanti, con un minimo di 15.000 euro per i Comuni più piccoli fino a 200.000 euro per i comuni con popolazione superiore ai 200mila abitanti. E´ prevista una maggiorazione del 25% del contributo ammissibile per i Comuni ricadenti nella zona individuata a rischio vulcanico dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile: Vesuvio e Campi Flegrei. Sono previste maggiorazioni dal 10% al 20% ai Comuni limitrofi appartenenti ad uno stesso Centro operativo misto (quello che viene attivato in caso di emergenza) che sviluppino piani di protezione civile in forma associata. • I Comuni che già dispongono di piani aggiornati potranno utilizzare i fondi per azioni di diffusione delle informazioni ed altre attività collegate al Piano. Le Province avranno complessivamente a disposizione un milione di euro, per sviluppare piani provinciali e per le azioni collegate. La ripartizione avverrà in funzione del numero degli abitanti, del numero dei Comuni, delle superfici provinciali e delle estensioni delle coste. Linee guida regionali per il Piano di emergenza comunale Il Piano di emergenza comunale è lo strumento che deve definire le attività coordinate e le procedure da adottare per fronteggiare un evento calamitoso atteso e/o in atto nel territorio comunale. Ciò al fine di garantire una risposta efficiente ed efficace mediante l’impiego delle risorse disponibili e necessarie ad organizzare i primi interventi, per prevenire, soccorrere e superare un’emergenza e favorire il ritorno alle normali condizioni di vita. E´ il supporto operativo di riferimento fondamentale per la gestione dell´emergenza, con l´obiettivo di salvaguardare la vita delle persone e i beni presenti in un´area a rischio riducendo il danno che l’evento provoca sul territorio. Il Piano di Emergenza Comunale deve contenere: • indicazioni di coordinamento ed indirizzo per tutte le fasi di risposta previste dal Piano; • procedure semplici e non particolareggiate; • individuazione delle singole responsabilità nel modello di intervento; • flessibilità operativa nell’ambito delle funzioni di supporto. Il Piano di Emergenza Comunale deve essere in grado di rispondere ai seguenti quesiti: • Quali eventi calamitosi possono interessare il territorio comunale? • Quali persone, strutture e servizi ne saranno coinvolti o danneggiati? • Quale risposta operativa è necessaria per ridurre al minimo l’impatto dell´evento? • Quali risorse sono disponibili per fronteggiare l’emergenza? • A chi vengono assegnati i ruoli e i compiti per la gestione delle emergenza? Il Piano dovrà essere costituito da tre sezioni principali: 1. Parte generale Raccoglie tutte le informazioni relative alla conoscenza del territorio e alle reti di monitoraggio presenti, finalizzate all’elaborazione dei possibili scenari di danno che si possono verificare nell’area in esame. 2. Lineamenti della pianificazione Individua gli obiettivi da conseguire per organizzare un’adeguata risposta di protezione civile al verificarsi dell’evento e indica le Componenti e le Strutture Operative. 3. Modello di intervento Indica l’insieme, ordinato e coordinato secondo procedure, degli interventi che le Componenti e le Strutture Operative di Protezione Civile individuate nel Piano attuano al verificarsi dell’evento. Il Piano dovrà specificare le procedure da mettere in atto al verificarsi dell´evento e, in particolare: • individuare le competenze; • individuare le responsabilità; • definire il concorso di Enti ed Amministrazioni; • definire la successione logica delle azioni. Le linee guida della Regione prevedono, inoltre, che il Piano di Emergenza Comunale sia corredato di una Carta del Modello di Intervento, che sintetizzi tutte le informazioni necessarie alla gestione dell’emergenza. I Piani dovranno tenere conto dei seguenti rischi: • rischio idrogeologico compreso quello da mareggiata; • rischio sismico; • rischio vulcanico; • rischio incendi boschivi e di interfaccia; • rischio chimico industriale. |
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FVG, AMBIENTE: EDUCARE A USO CONSAPEVOLE DELLE ACQUE SOTTERRANEE |
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Morsano al Tagliamento, 3 febbraio 2014 - Una nuova tappa del percorso che la Regione ha avviato per sensibilizzare i cittadini su un utilizzo più attento del bene acqua, in particolare relativamente all´abitudine diffusa nella bassa pianura friulana di disporre di pozzi o fontane privati, per il prelievo diretto delle acque dalle falde acquifere sottostanti, ed il loro impiego domestico, è stata rappresentata ieri sera dall´incontro con la popolazione di Morsano al Tagliamento. La riunione, nel centro civico, alla quale hanno partecipato i cittadini della località della destra Tagliamento, aveva per tema ´L´acqua del mio pozzo: cosa posso fare per proteggerla´. E - come commenta l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito - "s´inquadra in un´azione avviata dalla Regione, per coinvolgere le intere fasce della popolazione locale, a partire dagli scolari delle 4. E 5. Della scuola primaria, per diffondere la conoscenza delle criticità che un´usanza tradizionale del posto può presentare, a discapito dello scadimento della qualità delle acque ". Vito si riferisce allo studio condotto dalla Regione con il Dipartimento di geo scienze dell´Universita degli studi di Trieste, in seguito al quale sono state quantificate la disponibilità della risorsa idrica del Friuli Venezia Giulia e la sostenibilità dell´uso che ne stiamo facendo. Infatti, com´è stato spiegato nel corso dell´incontro, che era il terzo di una serie che si articolerà sul territorio dopo quelli già svoltisi a Fiume Veneto e a Fiumicello, la notevole quantità d´acqua, che fuoriesce a getto continuo da questi pozzi, viene per gran parte dispersa nell´ambiente. Ma non ritorna direttamente nella falda dalla quale essa è fuoriuscita tramite il pozzo. Bensì, raggiunge la rete idrica circostante, creando problematiche all´efficacia dei depuratori situati nella zona. L´acqua dispersa dai pozzi situati in prossimità della Laguna, costringe infatti a un aggravio di lavoro il sistema di idrovore che mantiene all´asciutto l´area delle bonifiche. Rendendo così tale servizio più oneroso per l´intera collettività. Come hanno spiegato i tecnici del Servizio disciplina servizio idrico integrato, gestione risorse idriche, tutela acque da inquinamento, della Direzione centrale ambiente ed energia, e dell´Università di Trieste, per evitare tali criticità è però sufficiente limitare il prelievo al reale fabbisogno dotando ciascuna pompa di un semplice rubinetto. In tal modo si potrà contribuire a preservare una risorsa preziosa per la collettività, che è l´acqua potabile. |
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PARMA: TERMOVALORIZZATORE, LA COMMISSIONE AMBIENTE IN VISITA ALL’IMPIANTO CASTELLANI: “L’ATTENZIONE E L’IMPEGNO PER GARANTIRE LA SICUREZZA E L’EFFICIENZA DELL’IMPIANTO NON SI SONO ESAURITI” |
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Parma, 3 febbraio 2014 – Commissione provinciale Ambiente in visita al termovalorizzatore di Ugozzolo. La Iv Commissione consiliare (Difesa e risorse ambientali), accompagnata dall’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani, ha fatto un sopralluogo all’impianto nella mattinata del 30 gennaio. Al sopralluogo hanno partecipato i consiglieri Giovanni Carancini, Paola Zilli, Roberto Bernardini, Caterina Bonetti, Giovanni Battista Tombolato, Stefania Contesini, Barbara Zerbini e Pietro Baga. I responsabili di Iren hanno illustrato ai consiglieri il funzionamento dell’impianto e le modalità di trattamento alle quali i rifiuti sono sottoposti una volta varcati i cancelli, e hanno accompagnato i consiglieri per le varie sezioni impiantistiche, dalla sala di controllo alle caldaie, passando per il sistema di trattamento delle emissioni.I consiglieri hanno potuto constatare la complessità dell’impianto, che attualmente sta lavorando in condizioni di sicurezza anche in relazione alle emissioni, significativamente inferiori ai limiti imposti dall’autorizzazione. Un apprezzamento è stato espresso dalla Commissione per la presentazione dei tecnici Iren e per l’utilità della visita, che ha permesso ai partecipanti di conoscere più da vicino il termovalorizzatore.“Per quanto ci riguarda – spiega Castellani – l’attenzione e l’impegno per garantire la sicurezza e l’efficienza dell’impianto non si sono certo esauriti con la procedura di autorizzazione, ma continuano attraverso anche queste iniziative che hanno lo scopo di aprire l’impianto alla comunità, perché tutti possano avere la piena consapevolezza della realtà.Credo sia opportuno che le visite all’impianto siano sempre più frequenti e partecipate, per questo ritengo utile che Iren possa offrire questa opportunità ai nostri concittadini”. |
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LOMBARDIA: TROVARE SOLUZIONE PER DISCARICHE DI CONFINE |
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Milano, 3 febbraio 2014 - "Credo che non sarà semplice far retrocedere le autorità elvetiche sull´ampliamento della discarica di Stabio, con annessa area di trattamento, al confine con il Comune lombardo di Cantello, ma confido di avere ampi margini di manovra su quella di Bizzarone". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, al termine della Vi Commissione Ambiente congiunta con la Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Svizzera, sul tema delle discariche di confine (Stabio e Bizzarone). Intervento Immediato - "Come Regione Lombardia ci siamo attivati non appena informati della vicenda - ha precisato l´assessore -. Da subito abbiamo monitorato l´intera situazione, partecipando, per la prima volta come da nostra stessa richiesta, all´interno del Gruppo ´inerti´ di Regio Insubrica, creato proprio per gestire la movimentazione del materiale da e verso la Svizzera". No A Scarica Barili - "Confermo la piena volontà della Regione - ha concluso la titolare regionale dell´Ambiente - di intervenire a salvaguardia delle comunità lombarde di confine, per evitare che i problemi del Canton Ticino vengano ´scaricati´ sulla Lombardia". Sanita´ - Presidente Cota: Il Ministero Renda Gratuito Il Vaccino Per La Prevenzione Della Meningite Torino, 3 febbraio 2014 - “Non possono esistere Regioni di seria A e Regioni di serie B quando si tratta di tutelare la salute dei più piccoli. Per questo chiediamo che il Ministero della Salute inserisca immediatamente il nuovo vaccino Anti Meningococco B nei Livelli essenziali di assistenza, in modo che possa essere distribuito gratuitamente. Al momento, infatti, risulta a pagamento in quelle Regioni che sono sottoposte a piano di rientro”: lo dichiara il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. In base alla Sentenza della Corte Costituzionale n. 104 del 22 maggio 2013, le Regioni in piano di rientro non possono finanziare le cosiddette “prestazioni extra Lea” non solo con il Fondo sanitario nazionale, ma nemmeno con risorse proprie. “Per sistemi sanitari come quello del Piemonte, con oggettivi risultati di virtuosità - conclude Cota - dovrebbe quanto meno essere prevista una deroga, perché si tratta evidentemente di una spesa socialmente sensibile”. |
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