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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Febbraio 2014
MILANO: SCUOLA DI CINEMA E TELEVISIONE  
 
Milano, 20 febbraio 2014 - Conoscere le origini, le evoluzioni e il futuro del linguaggio del videogioco. Questo il tema di “Viaggio nel videogioco”, un nuovo appuntamento del cartellone “Gli incontri della Civica”, in programma giovedì 20 alle 14.30, all’Auditorium Lattuada in corso di Porta Vigentina 15/a. L´iniziativa, organizzata da Milano Scuola di Cinema e Televisione, ha l’obiettivo di rafforzare l’interazione tra formazione e mondo dello spettacolo, avvicinando i cittadini alla “macchina dell’entertainment” per comprenderne i meccanismi e i linguaggi espressivi. L’appuntamento di domani avrà come protagonisti due “specialisti “ del mondo gaming, Fabrizia Malgieri e Lorenzo Mosna, che dialogheranno con gli studenti e i partecipanti al corso analizzando il videogame come metafora del viaggio, passando dall’esplorazione all’interattività sino a comprendere le differenti tipologie di appassionati e fruitori, dal single player al multiplayer. Un viaggio nelle diverse modalità di consumo del videogioco, dagli anni Ottanta a oggi. Spazio anche a temi come la filiera produttiva e la rivoluzione delle case indipendenti, cui si alterneranno estratti del film “Indie Game: The Movie”. L’incontro è a ingresso gratuito fino esaurimento posti, previa prenotazione telefonica o via email: tel. 0297152711; email a.Larato@fondazionemilano.eu  Biografie relatori Fabrizia Malgieri. Nata a Napoli nel 1985, muove i suoi primi passi nel mondo del gaming su di un vecchio Commodore 64. Laureata in Televisione, Cinema e Produzione Multimediale presso l’Università Iulm di Milano con una tesi sull’ultimo decennio del cinema di animazione italiano, ha collaborato per tre anni con la rivista cinematografica “Duellanti” diretta da Gianni Canova. Dopo diverse collaborazioni con testate legate al mondo dei videogiochi, dal 2013 è caporedattrice della redazione italiana del network internazionale Gamereactor. Dottoranda di ricerca presso l’Università Iulm in Comunicazione e Nuove Tecnologie, sta analizzando il cambiamento di fruizione e percezione nelle console videoludiche dotate di secondo schermo. Lorenzo Mosna. Nato a Trento nel 1984, gioca a videogiochi dall’età di tre anni. Ha conseguito la laurea magistrale in Televisione, Cinema e Produzione Multimediale presso l’Università Iulm di Milano con una tesi sul rapporto tra il videogame e il cinema. Fondatore della community Wiitalia, prima risorsa italiana dedicata al mondo Nintendo, ha diretto dal 2010 al 2013 la redazione italiana del network internazionale Gamereactor. Dal 2012 è professore a contratto presso l’Università Iulm. Da giugno 2013 è vicedirettore della testata Spaziogames.  
   
   
UMBRIA: INNOVAZIONE TECNOLOGICA; AL VIA BANDO “TIC CINEMA 2014”: PREVISTE AGEVOLAZIONI PER MICROIMPRESE DEL SETTORE  
 
Perugia, 20 febbraio 2014 - Sostenere l’innovazione tecnologica audio e video necessaria al passaggio dall’analogico al digitale nelle sale cinematografiche di piccole dimensioni: è quanto prevede il bando Tic Cinema 2014 che verrà pubblicato, 19 febbraio, nel Supplemento ordinario n.6 al Bollettino Ufficiale della Regione Umbria. Il bando ha una dotazione finanziaria iniziale di 100 mila euro, a valere sulle risorse del Por Fesr 2007-2013. Sono previste agevolazioni per gli investimenti nell’acquisto di apparecchi di produzione e riproduzione digitale e di impianti e apparecchiature per la ricezione del segnale digitale via terrestre e via satellite. Beneficiari del provvedimento sono le microimprese che hanno nel territorio regionale almeno un’unità locale nella quale svolgono attività di proiezione cinematografica. “Questo intervento, che segue due precedenti bandi emanati dalla Regione nel 2011 e 2013 – ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Riommi, ha l’obiettivo di consolidare e sviluppare le piccole imprese del settore attraverso l’acquisizione e l’utilizzo delle nuove tecnologie in vista dello ‘switch-off’ dalla pellicola analogica al digitale che dovrà attuarsi entro il 2014. Si tratta di imprese che svolgono una importante funzione di promozione culturale e che rappresentano punti di socializzazione e di relazione sul territorio, caratterizzandosi come elementi di vitalità di molti centri storici. Da qui le agevolazioni previste, che dovrebbero concorrere a mantenere l’attività economica e a scongiurarne, per quanto possibile, la chiusura”. Le spese ammissibili ai finanziamenti riguardano: sia investimenti per l’acquisto di apparecchi di produzione e riproduzione digitale e di impianti e apparecchiature per la ricezione del segnale digitale via terrestre e via satellite, sia servizi, intesi come acquisizione di consulenze tecniche specialistiche, finalizzati allo sviluppo o realizzazione dei sistemi digitali nella misura massima del 10% della spesa ammessa e a condizione che si dimostrino preliminari e strettamente funzionali all’effettiva realizzazione dell’intervento e proporzionate all’ammontare delle spese complessivamente previste. L’ammontare complessivo delle spese ammissibili, risultante a seguito di valutazione, dovrà essere compreso tra i 20 e i 120 mila euro. Le imprese potranno scegliere la misura delle agevolazioni del 35% o del 40% sia nell’ambito del regime Ce (800/2008), se oggetto di agevolazione sono spese per Servizi, sia nell’ambito del regime “de minimis” se oggetto di agevolazione sono spese per Investimenti.le domande di contributo dovranno essere presentate alla Regione entro e non oltre il 21/03/2014. Per ulteriori informazioni il bando è già consultabile nel sito www.Regione.umbria.it nel canale bandi.  
   
   
GLI EDITORI ITALIANI PER LA PRIMA VOLTA IN TURCHIA: PRIMA MISSIONE ICE - AIE IL 20 E 21 FEBBRAIO NEL PAESE DELLA SUBLIME PORTA ENORMI LE POTENZIALITÀ DI SCAMBI: È IL TREDICESIMO MERCATO DELL’EDITORIA LIBRARIA, CON UN FORTE TASSO DI ACQUISTO DIRITTI  
 
Milano, 20 febbraio 2014 - Gli editori italiani per la prima volta in Turchia: prima missione Ice - Aie il 20 e 21 febbraio nel Paese della Sublime Porta Enormi le potenzialità di scambi: è il tredicesimo mercato dell’editoria libraria, con un forte tasso di acquisto diritti Gli editori italiani per la prima volta in Turchia: la missione, organizzata dall’Ice - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (Aie), coinvolgerà il 20 e 21 febbraio una decina di case editrici italiane pronte a cogliere nuove opportunità e a conoscere meglio la realtà turca. Grandi e piccoli editori insieme – dal settore della narrativa a quello d’arte, dalle guide turistiche fino al segmento ragazzi e ai libri illustrati –, guidati dal direttore di Aie Alfieri Lorenzon e dal responsabile editoria Ice Leopoldo Sposato - incontreranno altrettanti editori turchi per avviare un rapporto e favorire scambi commerciali. L’economia turca ha confermato infatti il trend di crescita in atto da oltre un decennio: nel Paese sono presenti 1800 case editrici, 6mila librerie e 150 società di distribuzione. Nel 2013 si sono stampati oltre 47mila titoli per 536milioni di copie di libri. Circa un terzo sono traduzioni, per il 95% dall’inglese. Sicuramente grande è l’attenzione per i libri educativi (90milioni di copie nel 2013), seguiti da libri per bambini (63milioni) e fiction per adulti. Numeri importanti che confermano il Paese, seconda i dati Ipa, come tredicesimo mercato dell´editoria libraria, con un fatturato di 1 miliardo e 682 milioni di euro. Gli editori e il programma: alla missione parteciperanno, tra gli altri, 24 Ore Cultura, Ats Italia Editrice, Clementina Liuzzi Literary Agency, De Agostini Libri, Editrice Il Castoro, Edizioni Del Baldo, Fanucci Editore, Guerra Edizioni, Lo Scarabeo, Lt Editore, Rcs Libri, Salento Books. Il workshop si articolerà in due giornate: nella prima, alla presenza del Console Generale d’Italia a Istanbul Gianluca Alberini e del Direttore Ice Istanbul Ferdinando Pastore, verranno presentati i due mercati editoriali, Italia e Turchia, e si svolgeranno incontri fra case editrici turche e italiane. Nella seconda giornata, si terrà nella mattinata un incontro con Askos, il consorzio delle Università anatoliche, e, a seguire, una visita alla Biblioteca Bilgi e a un’importante libreria della catena D&r.  
   
   
IL SISTEMA BIBLIOTECARIO VALDOSTANO È IN RETE  
 
Aosta, 20 febbraio 2014 - Prendere in prestito un libro in Valle d’Aosta non è mai stato così semplice, grazie al nuovo Sistema bibliotecario in rete. Recentemente, infatti, è stata completata la connessione telematica di tutte le strutture con il catalogo collettivo informatizzato, unificando in questo modo la gestione dei prestiti su tutto il territorio regionale. Si è così concluso un progetto di aggiornamento degli strumenti a disposizione del pubblico e degli operatori pensato per rendere più agevole ed efficiente l’accesso ai documenti e per migliorare il servizio delle strutture comunali sotto molti punti di vista. Joseph Rivolin, Direttore della Biblioteca regionale - Il percorso è durato alcuni anni e sostanzialmente è consistito nel rimettere un po’ in sesto il Sistema bibliotecario regionale collegandolo in maniera interattiva alla biblioteca centrale: adesso le biblioteche sono tutte collegate per via informatica al catalogo collettivo del Sistema, il che consente a tutte le biblioteche e naturalmente a tutti gli utenti, addirittura da casa loro, di verificare se possono o non possono prendere in prestito determinati libri e quindi è possibile gestire l’insieme delle biblioteche regionali e comunali in maniera unitaria, consentendo a tutti di seguire le stesse regole di prestito e di restituzione dei volumi. D’ora in poi, i residenti di età superiore ai 14 anni, possono accedere ai servizi d dell’intero Sistema bibliotecario da una qualunque biblioteca della regione in maniera semplice e diretta. Joseph Rivolin, Direttore della Biblioteca regionale - Altra novità importante è il fatto che non sarà più necessario, per gli adulti, avere una specifica carta d’iscrizione alla biblioteca, ma potranno semplicemente utilizzare la carta dei servizi, vale a dire la tessera sanitaria, e farsela abilitare in una qualsiasi delle biblioteche della regione. In questo modo saranno automaticamente iscritti all’intero Sistema bibliotecario. Il catalogo di tutto il materiale a disposizione degli utenti è pubblicato sul portale biblio.Regione.vda.it., dove è possibile selezionare elenchi di libri per genere, lingua e temi specifici. Joseph Rivolin, Direttore della Biblioteca regionale - Questo sistema consente di velocizzare gli scambi tra biblioteche – in effetti abbiamo anche un sistema di prestito inter bibliotecario che permette, ad esempio a chi abita a Pont-saint-martin, di accedere a libri che ci sono soltanto alla biblioteca di Courmayeur e viceversa, nel giro di pochi giorni – e questo è stato reso possibile con un cambio del sistema di gestione del catalogo che offre nuove possibilità agli utenti. Ad esempio di collaborare a un forum, di conoscere in tempo reale tutti gli eventi che sono organizzati dalle biblioteche del territorio, il tutto semplicemente collegandosi anche da casa via web. Attraverso le credenziali di accesso ricevute al momento dell’iscrizione, l’utente può verificare lo stato dei prestiti in corso, visualizzare la lista di tutti i prestiti effettuati nel tempo, creare elenchi personalizzati dove memorizzare dei titoli. Il sistema effettua inoltre la comunicazione automatica, via email, di eventuali ritardi nella restituzione, ricordando di riconsegnare libri e Cd prima che scattino le sanzioni previste. Il completamento del collegamento interattivo di tutte le biblioteche consentirà, a breve, di attivare nuovi servizi quali la prenotazione online e il rinnovo del prestito direttamente dal proprio computer. Ulteriori sviluppi possibili prevedono l’accesso anche a documenti digitali che potranno essere scaricati su Pc, tablet o smartphone. Joseph Rivolin, Direttore della Biblioteca regionale - Il passaggio agli e-book, bilancio permettendo, dovrebbe essere messo in atto quest’anno. Si tratterà sostanzialmente di abbonamenti che consentiranno agli utenti delle singole biblioteche di disporre, anche in questo caso, da casa loro, di un accesso a una banca di pubblicazioni in rete a cui dobbiamo abbonarci come Sistema.  
   
   
PRESENTATO "L´INDIA: DA PAESE IN VIA DI SVILUPPO A POTENZA ECONOMICA. STRATEGIA DI SVILUPPO E RUOLO DEI MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALI”  
 
Trieste, 20 febbraio 2014 - Il libro di Emanuela Scridel propone un’interessante analisi del percorso che ha permesso all’India di diventare una delle principali potenze economiche del pianeta Ha suscitato interesse la presentazione del volume "L´india: da paese in via di sviluppo a potenza economica. Strategia di sviluppo e ruolo dei mercati finanziari internazionali” di Emanuela Scridel, avvenuta giovedì alla Camera di Commercio di Trieste. L’autrice ha infatti proposto agli intervenuti un chiaro spaccato del percorso che ha permesso all’India di diventare una delle principali potenze economiche del pianeta. A partire dagli anni Ottanta il debito pubblico indiano è cresciuto in maniera sproporzionata per gli standard della nazione e l’omicidio nel 1991 del premier Rajiv Gandhi ha gettato il paese in una condizione di instabilità che ha portato le agenzie di rating a rivedere al ribasso il proprio giudizio sulla nazione, scatenando una crisi finanziaria, dovuta al venir meno di buona parte degli investimenti esteri. Una situazione gravissima che ha portato il governo successivo, guidato da Narasimha Rao, a chiedere l’aiuto del Fondo monetario internazionale, ma soprattutto ad abbandonare le politiche precedentemente attuate sul fronte economico e attuare strategie completamente nuove. <Il protezionismo degli anni precedenti – ha detto l’autrice – viene abbandonato per favorire l’importazione di tecnologie dall’estero. In molti settori industriali viene allentato il regime esistente di licenze e autorizzazioni: i capitali stranieri cominciano ad affluire copiosi, attratti dalle opportunità di un nuovo mercato e dalla manodopera a bassissimo costo. Il successo dell’operazione è evidente, con tassi di crescita mirabolanti per i due decenni successivi. Liberalizzazioni e apertura al mercato, quindi, hanno aiutato l’India a diventare potenza globale>. Emanuela Scridel è laureata all’Università L. Bocconi di Milano in “Economia politica”. Ha lavorato in qualità di analista politico-economico ed esperto in strategie internazionali presso le Nazioni Unite a New York e la Commissione Europea a Bruxelles e presso istituzioni pubbliche e private, fra cui Confindustria, Ministero Affari Esteri, Presidenza del Consiglio, Ministero dei Beni Culturali, dove ha svolto attività di coordinamento, valutazione e analisi politico-economica, in ambito europeo e internazionale. Ha approfondito i temi dell’interculturalità ed è stata fra i Membri dello Steering Committee istituito per la gestione strategica dell’ “Anno Europeo del Dialogo Interculturale” e Membro della Commissione istituita per la redazione del “Libro Bianco sulla Creatività”. E’ chiamata in qualità di Esperto presso la Commissione Europea. E’ Visiting Professor nell’Emba della Sda Bocconi ed è professore in Luiss e in Link Campus University. E’ autrice di numerose pubblicazioni sui temi di competenza.  
   
   
MUSICA IN ATENEO, PARTE IL CICLO “I CONCERTI IN BICOCCA”  
 
Milano, 20 febbraio 2014 – Undici appuntamenti con la musica, da febbraio a luglio 2014, gratuiti e aperti a tutta la città. I Concerti in Bicocca, nove aperitivi musicali e due concerti speciali organizzati dell’Università di Milano-bicocca, si terranno sempre di giovedì – tranne il concerto del 16 giugno – e sempre alle 18.00, nello spazio davanti all’Aula Magna dell’Ateneo, nell’edificio U6 in piazza dell’Ateneo Nuovo, 1 e in Auditorium, in Via Vizzola, 12. «I Concerti in Bicocca – dice il rettore Cristina Messa – sono un’iniziativa che ha lo scopo di offrire a tutti i milanesi e a chiunque sia interessato alla musica un momento di condivisione e interesse culturale. Con proposte come questa, vogliamo fare in modo che l’Università di Milano-bicocca sia sempre più un luogo di offerta culturale aperto a tutta la città, oltre che un luogo di ricerca e conoscenza». Apertura giovedì 20 febbraio 2014, con la lezione-concerto per pianoforte a quattro mani Tra esotismi e tradizione popolare (clicca qui per il programma completo e le note) dei pianisti Carlo Balzaretti (clicca qui per la bio) e Kuniko Kumagai (clicca qui per la bio). La lezione-concerto verterà sulle prime composizioni di Claude Debussy, in particolare la rara Sinfonia in Si minore, scritta all’età di 18 anni per pianoforte a quattro mani, qui ripresentata in una revisione di Carlo Balzaretti, fino all’Enfant Prodigue, trascritto per pianoforte a quattro mani dallo stesso compositore, per la prima esecuzione al Prix de Rome del 1884. Assieme a Debussy ci saranno le musiche di Carlos Guastavino, raffinato e poliedrico compositore argentino ma poco conosciuto in Italia. Nella lezione-concerto, oltre ad ascoltare le composizioni, verranno evidenziati i rapporti tra la musica latino-americana con quella del vecchio continente. Il 13 marzo sarà la volta del concerto di canto lirico della mezzosoprano Ainhoa Lopez Soraluze, mentre il 10 aprile Emanuele Ferrari, docente di Musicologia e Storia della Musica nell’Università di Milano-bicocca, terrà una delle sue molto apprezzate dal pubblico lezioni-concerto (il percorso musicale è arricchito da poesie, letture e immagini che aiutano il pubblico a capire meglio la ricchezza del brano, confrontandolo con altre espressioni artistiche della sua epoca). Completano il programma le esibizioni delle orchestre Barocca, Jazz e di Chitarre dell’Università di Milano-bicocca e il coro dell’Ateneo. Gli aperitivi musicali si terranno ogni due giovedì del mese alle ore 18.00, presso l’Edificio U6, in Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1 nell’area accanto all’Aula Magna:
20 febbraio Concerto di pianoforte Tra esotismi e tradizione popolare. Pianisti Carlo Balzaretti e Kuniko Kumagai, pianoforte a quattro mani
13 marzo Concerto di canto lirico. Mezzosoprano Ainhoa Lopez Soraluze
10 aprile Lezione/concerto di pianoforte. Pianista Emanuele Ferrari
24 aprile Concerto barocco, Orchestra Barocca dell’Università degli Studi di Milano-bicocca
8 maggio Concerto di canto: i migliori scherzi dell’opera
22 maggio Concerto di chitarre, Orchestra di Chitarre dell’Università degli Studi di Milano-bicocca
5 giugno Concerto di canto Arie Brevi e brevissime
26 giugno Concerto del Coro dell’Università degli Studi di Milano-bicocca
10 luglio Concerto Jazz, Orchestra Jazz dell’Università degli Studi di Milano-bicocca
Sono invece due i concerti speciali che verranno organizzati presso l’Auditorium Guido Martinotti in via Vizzola 12, sempre alle ore 18.00:
27 marzo Concerto di violino, Anton Sorokow (1° Konzertmeister della Wiener Symphoniker)
16 giugno Concerto sinfonico degli allievi del Corso in Tecnica della Direzione d’Orchestra dell’Università di Milano-bicocca, centro Qua_si dell’Università di Milano-bicocca
Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti
 
   
   
COMMISSIONE CULTURA DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI: DEFINITI I CRITERI DI QUALITÀ DELL´OFFERTA CULTURALE  
 
Catanzaro, 20 febbraio 2014 - L’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, in qualità di Coordinatore della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni, ha commentato i lavori odierni della Commissione, sostenendo che "dopo dieci anni dalla previsione nel Codice dei Beni Culturali ed oltre un intenso anno di lavoro, le Regioni insieme al Ministero hanno definito i criteri di qualità dell´offerta culturale". Infatti, sono stati approvati i documenti relativi all´individuazione dei requisiti di qualità dei servizi di musei, biblioteche, archivi e patrimonio culturali. Adesso gli atti verranno trasmessi al Ministero dei Beni Culturali che a sua volta potrà adottarli con decreto, dopo che avrà acquisito il parere del Conferenza unificata tra Stato-regioni-enti Locali e consultate le università. Hanno dato il loro contributo alla riunione odierna gli assessori regionali alla Cultura Caterina Miraglia (Campania), Massimo Mezzetti (Emilia-romagna), Michele Coppola (Piemonte) e Fabrizio Bracco.  
   
   
CULTURA COME RISORSA/COME VALORE 2.0 LE MARCHE LABORATORIO CULTURALE PER IL PAESE APPUNTAMENTO AD ANCONA, AUDITORIUM MOLE VANVITELLIANA, 28 FEBBRAIO/1 MARZO 2014.  
 
Ancona, 20 febbraio 2014 - La sfida della riforma delle politiche culturali per rendere le Marche un laboratorio dell’innovazione e di un nuovo sviluppo a traino culturale: questo è il tema dell’appuntamento “Cultura come risorsa/come valore 2.0 – Le Marche laboratorio culturale per il Paese” che si terrà ad Ancona i prossimi 28 febbraio e 1 marzo, all’auditorium Mole Vanvitelliana. Due giorni di ‘immersione totale’ nel caso Marche, il resoconto dei progetti, le idee e le prospettive per gli scenari possibili della cultura nella cornice nazionale ed europea. “Con questo appuntamento –afferma l’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini- ci pro-poniamo di rendicontare, dopo quattro anni, l’attività che abbiamo messo in campo rispondendo ad un preciso impegno programmatico di legislatura, teso a fare della cultura l’ingrediente di una crescita non solo civile e morale, ma anche di occupazione e sviluppo per la comunità marchigiana. Lo sforzo è stato quello di ripensare le politiche culturali nel quadro più generale della tensione a cui sono state sottoposte le politiche pubbliche. L’arco di legislatura è stato in questo senso una sorta di sperimentazione di nuove forme e strumenti di governance e di pro-getti concreti che hanno -da un lato- riorientato la spesa storica, razionalizzandola, e -dall’altro- attivato nuove risorse a sostegno di percorsi in cui la cultura si è aperta e contaminata con l’economia e i territori. Ora, nell’ultimo anno di legislatura, vogliamo accelerare e al contempo focalizzare ancor più le azioni in raccordo con la nuova programmazione europea e le esperienze nazionali più interessanti”. In controtendenza nazionale, le Marche hanno difeso le risorse per la cultura e sviluppato collaborazioni e cooperazioni seguendo la logica delle reti e delle aggregazioni. Così è nato il Distretto Culturale Evoluto delle Marche, con 20 progetti d’iniziativa territoriale e 4 a diretta regia regionale per sviluppare la collaborazione pubblico-privato su azioni sperimentali, coerenti ed integrate, sostenibili e cantierabili, che producano una reciproca contaminazione tra cultura ed economia, in particolare con i settori produttivi delle nuove tecnologie e della manifattura di qualità. Ma anche il Consorzio Marche Spettacolo, che associa oltre trenta enti del settore dello spettacolo dal vivo e che sviluppa economie di scala e una programmazione coordinata del circuito lirico-sinfonico e dello spettacolo marchigiano. E poi la Fondazione Marche Cinema Multimedia, presieduta dall’attore Neri Marcorè, che ha aggregato la Marche Film Commission, la Mediateca delle Marche e le funzioni di catalogazione del patrimonio regionale, con l’obiettivo di sviluppare la filiera del Cinema, dell’audiovisivo e della fruizione digitale del patrimonio. Idee e progetti fattibili che mobilitano risorse ed energie anche in settori diversi, ma non lontani dalla cultura. “Soltanto così - rimarca Marcolini - possiamo da un lato moltiplicare lo sforzo, ampliare la platea dei protagonisti e dei beneficiari e, dall’altro, difendere realmente la cultura. Che deve far percepire la sua importanza per una società civile alle prese con la crisi, dimostrando che ha una ricaduta positiva, non solo dal punto di vista della qualità, ma anche da quello più concreto del lavoro, della produzione di ricchezza e della distribuzione di benefici sociali nel contesto in cui opera”. Quello alla Mole di Ancona sarà un appuntamento di confronto e riflessione a cui prenderanno parte istituzioni, operatori culturali, enti e imprese culturali e creative, intellettuali ed economisti della cultura. Tre le sessioni: “Una legislatura per la cultura: resoconto e prospettive”, “Le imprese culturali e creative: un investimento strategico nella programmazione europea 2014-2020”, “Marche-italia: la cultura come buone pratiche e priorità per lo sviluppo del Paese”. Tra i nomi che prenderanno parte ai lavori: Alessandro Leon, Valeriano Balloni, Fabio Renzi, Luca Dal Pozzolo, Claudio Bocci, Aldo Bonomi, Roberto Pisoni, Carlo Degli Esposti. Il presidente e assessore al Turismo della Regione, Gian Mario Spacca, interverrà sabato mattina con “Investire su cultura e turismo: un patto tra le istituzioni”. I lavori verranno introdotti venerdì dalla proiezione del video: ‘Cultura come risorsa, come valore. Un viaggio nel cuore delle Marche’, mentre le conclusioni di sabato sono affidate all’Europarlamentare Silvia Costa. Info: www.Cultura,.marche.it ; www.Musei.marche.it  e canali social della Regione Marche Musei Facebook e Twitter.  
   
   
DAL 1 MARZO AL 13 APRILE, A POGGIBONSI UN’IMPORTANTE ESPOSIZIONE DI OPERE PITTORICHE DEDICATA A SILVANO BOZZOLINI, MAESTRO DELL’ASTRATTISMO EUROPEO  
 
Poggibonsi, 20 novembre 2013 - Sessantasei dipinti - oli su tela e su tavola - realizzati dal 1946 e al 1992. Una selezione di opere pittoriche di grande impatto, riconducibili al periodo astratto dell’artista e provenienti dalla collezione del Comune di Poggibonsi, da Gallerie d’Arte italiane ed europee, dall’Archivio Pieraccini-bozzolini e da prestigiose collezioni private di Poggibonsi, Firenze, Roma, Milano, Genova, Bergamo e Parigi. Sono il tributo della città di Poggibonsi a Silvano Bozzolini, Maestro dell’astrattismo, cittadino di questa città con cui ha mantenuto per tutta la vita legami culturali e affettivi, attivo tra Italia e Francia fino dal dopo guerra, al quale viene dedicata questa ampia esposizione di oli su tela dal titolo “Silvano Bozzolini, pitture 1946 – 1992” in programma dal 1 marzo al 13 aprile 2014 presso il Centro Culturale Accabì-hospitalburresi che con questo grande evento inaugura i suoi nuovi spazi espositivi. L’esposizione a cura di Beatrice Buscaroli e Luca Bozzolini, promossa da Comune di Poggibonsi, Fondazione Elsa, Vernice Progetti Culturali e Fondazione Monte dei Paschi di Siena nell’ambito delle iniziative culturali di Siena Capitale Europea della Cultura, ripercorre la produzione artistica di Bozzolini, artista poliedrico e molto apprezzato che a dispetto dei numerosi riconoscimenti internazionali, si è sempre definito un “operaio della pittura”. Dopo l’esperienza maturata a partire dal 1947 durante il periodo parigino nel quale, esponendo più volte alla Galleria Denise René, fu a contatto con gli artisti Poliakoff, Vasarely, Mortensen, Gilioli, Jacobsen, dove ebbe un profondo legasme di amicizia con Alberto Magnelli e Sonia Delaunay e dove fu tra i fondatori con André Bloc del “Groupe Espace”, Bozzolini si è imposto all’attenzione di critica e pubblico, fino dagli anni cinquanta, per la propria capacità di innovare e per il suo linguaggio dal timbro inconfondibile nella serie di personali in Europa e a New York. Dalle prime importanti esposizioni alle Gallerie La Hune di Parigi e “l’A.p.i.a.w” di Liegi, da Goldschmidt sempre a Parigi, a quelle milanesi prima alla Galleria Pagani-il Grattacielo e nel 1969 alla Galleria Cavour nelle quali viene accolto con la massima attenzione dovuta ad un Maestro internazionale del suo calibro. Interprete profondo dell’esigenza di rinnovamento di un gusto novecentesco ormai in crisi, Bozzolini ha saputo spingere la propria ricerca oltre il linguaggio figurativo ma anche oltre l’ambito di un certo astrattismo di maniera, verso la comprensione di ciò che ha definito “un´altra realtà visiva che ha la sua radice nell’osservazione delle cose, dei fatti, della vita e dell’esistenza quotidiana dei nostri giorni: cioè non di ieri né di domani”. E’ riuscito a mettere l’accento su quel “nulla visivo” che per l’artista rappresenta l’insieme delle forme esteriori che definiscono l’uomo e le cose tutte, giungendo a cogliere anche le necessità più spirituali, con il ricorso a forme geometriche, conquiste spaziali, dinamismi visivi, incastri e contrasti cromatici, che si accompagnano ad una sorprendente capacità di invenzione e a quel rigore e quella severità nella composizione che caratterizzano gran parte della sua opera. La ricerca di Bozzolini, infine, ha sempre mantenuto il legame fondamentale con la sua terra d’origine, la sua identità toscana che è da sempre il tratto distintivo anche del suo essere stato un “Italien de Paris”. La mostra oltre ad offrirci uno spaccato significato della produzione artistica di Silvano Bozzolini, del periodo Fiorentino con la fondazione della rivista “Posizioni” e le esperienze con il gruppo Arte d’Oggi” e di quelle parigine - ci restituisce tra le righe anche l’uomo, autodidatta della pittura a diciannove anni, appassionato di viaggi in bicicletta che lo hanno portato prima in Svizzera e in Austria e poi anche in Jugoslavia e Bulgaria, operaio in un magazzino di tessuti a Milano alla conquista della propria indipendenza,diplomato in pittura con Felice Carena all’Accademia di Belle Arti di Firenze, soldato nei Balcani e poi clandestino che non ha aderito all’esercito della repubblica di Salò, marito dell’artista Marta Pieraccini e padre di Andrea a Luca, innamorato di Parigi e dell’isola d’Elba, luoghi del cuore insieme a Poggibonsi dove soggiorna per lunghi periodi, coltivando rapporti di amicizia forti con operai, intellettuali e artisti e dove muore nel febbraio del 1998. Il catalogo “Silvano Bozzolini” a cura di Beatrice Buscaroli e Laura Donati è edito da Carlo Cambi Editori. La mostra inaugura sabato 1 marzo alle 17.00 e resterà aperta tutti i giorni dalle ore 17,00 alle 20,00 nei giorni di mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica. Ingresso gratuito