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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Marzo 2014 |
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Politica |
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DICHIARAZIONE CONGIUNTA DI IERI SULLA CRIMEA DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO, HERMAN VAN ROMPUY, E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, JOSÉ MANUEL BARROSO |
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Bruxelles, 19 marzo 2014 - La sovranità, l´integrità territoriale e l´indipendenza dell´Ucraina devono essere rispettati. L´unione europea non riconosce né il referendum illegale e illegittima in Crimea né il suo risultato. L´unione europea non fa e non riconosce l´annessione della Crimea e Sebastopoli alla Federazione russa. In linea con la dichiarazione dei capi di Stato e di governo dell´Unione europea del 6 marzo e la nostra dichiarazione sulla Crimea del 16 marzo, il Consiglio europeo discuterà la situazione in Ucraina, nella riunione di questa settimana e concordare una risposta europea unitaria. |
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PARLAMENTO EUROPEO: NUOVE NORME IN MATERIA DI FINANZIAMENTO DEI PARTITI POLITICI EUROPEI E DELLE FONDAZIONI |
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Starsburgo, 18 marzo 2014- I piani per riformare le modalità di finanziamento e lo status giuridico dei partiti politici europei e delle loro fondazioni affiliate sono state sostenute dalla commissione per gli affari costituzionali Martedì. Le nuove regole, già informalmente concordate con il Consiglio, dovrebbero chiarire le finanze di questi organismi e migliorare il loro carattere europeo. Un sistema per monitorare la conformità e imporre sanzioni per la violazione è anche parte del gioco. "Con il voto di oggi non stiamo chiedendo più fondi per i partiti politici europei, ma al contrario, abbiamo migliorato la trasparenza, rendendo le norme sull´utilizzo dei fondi e dei relativi sanzioni più severe. Il testo prevede anche i partiti politici a livello Ue con una personalità giuridica dell´Unione europea che garantisce maggiore trasparenza e responsabilità ", ha detto Marietta Giannakou (Ppe, El), che sta governando la legislazione in Parlamento. La normativa è stata approvata con 18 voti a favore, 4 contrari e 1 astensione. Statuto giuridico Ue Partiti politici europei (Eupps) e delle loro fondazioni affiliate devono essere stabiliti in base al diritto comunitario, al fine di superare gli ostacoli creati dalla diversità delle forme giuridiche nazionali e garantire elevati standard di trasparenza e responsabilità, dice il testo. Maggiore flessibilità finanziaria e della trasparenza - Le nuove regole avrebbero rendere più facile per i partiti e le fondazioni europee di generare le proprie risorse, aumentando il massimale delle donazioni da 12.000 € a 18.000 € per donatore all´anno. Per ogni donazione superiore a € 3.000, i nomi dei donatori e gli importi corrispondenti saranno pubblicamente resi noti (tra € 1.500 e € 3.000, il donatore sarebbe d´accordo). La percentuale di risorse proprie che un Eeup bisogno di raccogliere per ricevere il denaro dell´Ue rimane al 15%. Sanzioni - Il testo dice che il Parlamento europeo e un´Autorità indipendente sarebbe incaricato di valutare la conformità con tali norme. L´autorità, scelti dalle tre istituzioni europee, sarebbe l´unico responsabile di controllare il rispetto delle norme in materia di registrazione e di decidere de-registrazione di un Eeup. Sarebbe anche occuparsi di altri requisiti relativi ai fondi extra-Ue (cioè donazioni e contributi). In caso di violazione violazione, l´Autorità avrebbe chiesto misure correttive, in mancanza della quale si potrebbe imporre sanzioni sotto forma di ammende, e come ultima risorsa, de-registrazione, che escluderebbe il partito dal finanziamento. Il Parlamento imporrebbe sanzioni per l´uso improprio dei fondi comunitari, ad esempio in casi come il mancato rispetto degli obblighi di comunicazione e di trasparenza o di condanna penale. Le sanzioni potrebbero includere essere elencati in un database di blocco del Eupp da finanziamenti Ue per 5 anni (10 in caso di recidiva) e / o multe che vanno dal 2% del valore del contributo fino al 20%, se ripetuto. Il rispetto per l´Ue apprezza un prerequisito - Rispettando i valori dell´Ue, come precisato nel trattato Ue all´articolo 2, sarebbe un prerequisito per ogni alleanza di partiti nazionali che intendono richiedere lo status giuridico dell´Ue e dei fondi. Per ottenere questo stato, un Eeup inoltre dovrebbe avere almeno un deputato eletto. Dove dubbi circa la conformità ai valori dell´Ue sorgere, l´Autorità sarebbe effettuare un controllo e, dopo aver chiesto il parere di un comitato di "personalità indipendenti eminenti", eventualmente decidere su una possibile cancellazione della parte interessata. L´autorità potrebbe decidere di de-registrare un Eeup solo in caso di violazione grave e mai nei due mesi precedenti elezioni europee. La decisione sarebbe applicabile a condizione che il Parlamento europeo e il Consiglio non ha obiezioni. Nessun finanziamento per le campagne elettorali o referendarie nazionali - Lo stato europeo non avrebbe diritto un Eupp di nominare i candidati per le elezioni nazionali o europee o di partecipare a campagne referendarie. Questi problemi rimangono di competenza nazionale degli Stati membri. I prossimi passi e l´entrata in vigore - L´accordo deve ancora essere approvato dal Parlamento completo, in una votazione prevista per la sessione di aprile. La Commissione dovrebbe presentare una proposta di migliorare le regole entro la metà del 2018. Il regolamento si applica dal 1 ° gennaio 2017. |
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UN NUOVO QUADRO DELL´UNIONE EUROPEA PER LA SALVAGUARDIA DELLO STATO DI DIRITTO NELL´UNIONE EUROPEA |
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Bruxelles, 18 marzo 2014 Presentazione di ieri al Consiglio Affari generali di Viviane Reding Vice-presidente della Commissione europea, Ue-giustizia Commissario: “ Accolgo con favore questa opportunità di presentarvi la nuova iniziativa della Commissione di rafforzare lo Stato di diritto ( Ip/14/237 ). Come il presidente Barroso ha ricordato nel suo discorso sullo Stato dell´Unione del settembre scorso, gli eventi di crisi cui abbiamo assistito in alcuni Stati membri negli ultimi anni hanno dimostrato che il rispetto dei valori fondamentali e in particolare per lo Stato di diritto, non può essere dato per scontato. Abbiamo dovuto far fronte a situazioni in cui salvaguardie - compresa la revisione costituzionale - per proteggere la democrazia e ai diritti fondamentali a livello nazionale sono stati gravemente minacciati. La Commissione ha preso molto sul serio queste situazioni, incoraggiato in questo senso da molti di voi che hanno chiesto alla Commissione di reagire. Il rispetto dello Stato di diritto è un prerequisito per la protezione di tutti i valori fondamentali elencati nel trattato sull´Unione europea, come è stato esplicitamente citato nelle conclusioni del Consiglio del giugno dello scorso anno. Istituzioni dell´Ue e gli Stati membri si sono rivolti alla Commissione chiedendo il suo intervento in qualità di custode dei trattati. La Commissione, dopo un attento esame, è intervenuta esercitando pressioni politiche e, se possibile, con una procedura di infrazione. La Commissione ha ottenuto risultati nel difendere o ripristinare lo stato di diritto. Tuttavia, queste esperienze hanno mostrato chiaramente che gli strumenti esistenti a livello dell´Ue non sempre sono adeguate a proteggere lo Stato di diritto. Le procedure di infrazione hanno limitato la portata in quanto possono affrontare solo le questioni di competenza dell´Ue e le soglie per attivare i meccanismi di cui all´articolo 7 del trattato sono molto elevati. In considerazione di tale situazione, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno insistito sulla necessità di nuovi meccanismi o strumenti. Con la creazione di un nuovo quadro Ue per rafforzare lo Stato di diritto, la Commissione risponde a queste chiamate. Il nuovo quadro dell´Ue affronterà le situazioni in cui una minaccia sistemica per lo Stato di diritto emerge in uno Stato membro. Se questa minaccia non può essere efficacemente affrontato le garanzie ei meccanismi esistenti a livello nazionale, non vi è ragione per l´Unione europea a intensificare in In tali situazioni, la Commissione utilizzerà il quadro se gli strumenti esistenti a livello Ue, in particolare una procedura di infrazione ed i meccanismi di cui all´articolo 7 del trattato sull´Unione europea non possono essere applicate. L´obiettivo della disciplina è quello di trovare una soluzione attraverso il dialogo con lo Stato membro interessato Il processo si basa su una serie di elementi chiave : in primo luogo, su una valutazione obiettiva e approfondita da parte della Commissione, della situazione in gioco. In secondo luogo, sulla parità di trattamento degli Stati membri, e il terzo, sulle azioni rapide e concrete per affrontare la minaccia sistemica per lo Stato di diritto e per evitare il ricorso all´articolo 7 del trattato tutti insieme. Noi assicuriamo la parità di trattamento, in primo luogo, attraverso la creazione nel nostro quadro di una procedura chiara le cui caratteristiche sono ben noto in anticipo e potenzialmente si applica a tutti gli Stati membri, e in secondo luogo, facendo riferimento allo stato di diritto come principio sostanziale comune tutte le tradizioni costituzionali di tutti gli Stati membri. La giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte europea dei diritti dell´uomo, così come gli studi della Commissione di Venezia sono la base per la nostra comprensione comune dello stato di diritto, come valore comune dell´Unione. Il quadro stabilisce un processo in tre fasi costituito da una valutazione della Commissione, una raccomandazione della Commissione e di un follow-up alla raccomandazione della Commissione. Se nessun follow-up soddisfacente per la raccomandazione è messo in atto da parte dello Stato membro interessato, la Commissione valuterà la possibilità di attivare uno dei meccanismi di cui all´articolo 7. Il Consiglio e il Parlamento europeo saranno tenuti regolarmente e strettamente informati dei progressi compiuti in ciascuna delle fasi. Al fine di ottenere la conoscenza di esperti su questioni particolari relative alla stato di diritto negli Stati membri, la Commissione può chiedere ad esperti esterni. A seconda della situazione in gioco, come esperienza potrebbe essere fornita dall´Agenzia dell´Unione europea per i diritti fondamentali, dai membri le reti giudiziarie nell´Unione europea, come la rete dei Presidenti delle Corti supreme dell´Unione europea e anche dal Consiglio d´Europa e la sua Commissione di Venezia. Vorrei sottolineare che l´attuale quadro si basa sulle competenze della Commissione, che sono previsti dai trattati esistenti. La Commissione ha il generale potere di emanare raccomandazioni e specifiche - anche se non esclusivo - di competenza di proporre il lancio dell´articolo 7 meccanismi. Come ho detto, il nostro quadro è una fase preliminare per l´applicazione dell´articolo 7 . Un cambiamento Trattato non è quindi necessario. Tuttavia, la Commissione ritiene che le future modifiche dei trattati in questo settore non devono essere esclusi , ma dovrebbero essere discusse nell´ambito delle riflessioni più ampie sul futuro dell´Europa. Vorrei concludere sottolineando che il ruolo del Consiglio e del Parlamento europeo - oltre alla azione della Commissione - sarà fondamentale per rafforzare la determinazione dell´Ue a sostenere lo Stato di diritto all´interno dei suoi confini. Se l´Ue vuole sostenere in modo credibile lo Stato di diritto esternamente, dobbiamo garantire prima lo stato di diritto è sancito internamente nella nostra Unione. |
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UE EMETTE € 2,6 MILIARDI DI OBBLIGAZIONARIA A 10 ANNI PER L´IRLANDA E IL PORTOGALLO |
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Bruxelles, 19 marzo 2014 - L´unione europea ha emesso ieri a € 2,6 miliardi 10 anni delle obbligazioni di riferimento. Questo sarà suddiviso all´Irlanda (€ 0,8 miliardi) e al Portogallo (€ 1,8 miliardi), come parte dei loro programmi di assistenza finanziaria. Ciò è stato fatto dalla Commissione europea, a nome dell´Unione europea nell´ambito del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (Efsm). Per l´Irlanda, è l´ultima erogazione Efsm nell´ambito del programma di assistenza finanziaria che si è concluso con successo lo scorso dicembre. Per il Portogallo, solo un ulteriore esborso è ora sospeso. Accesso al mercato a condizioni favorevoli è stata recentemente confermata per entrambi i paesi. Questo legame 10 anni è la prima delle due operazioni di finanziamento Efsm previste per il 2014, a seguito di un periodo di assenza dal mercato dal 2012. L´ulteriore piano di finanziamento è € 2,1 miliardi di euro per Efsm e fino a € 2 miliardi sotto l´assistenza macrofinanziaria (Mfa) del programma, compreso il finanziamento per i prestiti per l´Ucraina. L´importo bond è stato determinato dai prestiti a Irlanda e Portogallo. La scadenza dieci anni è stata decisa come il miglior punto di re-entry per il mutuatario a causa della sua prolungata assenza di mercato e come la curva di riferimento Ue perso un 10 anni punto di punto di riferimento. Inoltre, la scadenza a 10 anni è stato previsto di portare sia della domanda da parte degli investitori breve termine come istituzioni ufficiali e di liquidità della banca e gli investitori a lungo termine del settore delle assicurazioni e dei fondi pensione. La scadenza legame non determina il massimo di prestito di durata come tutte le obbligazioni in scadenza fino al 2026 può essere rifinanziato per estendere le scadenze dei prestiti iniziali. Libri sono stati aperti alle 9 del mattino Cet con una guida prezzo di mid-swap +10 zona e chiuso alle 11, contenenti gli ordini con 140 investitori coinvolti e più di 110 assegnazioni di ordine. Dimensione totale book esclusi gli interessi di piombo è superiore a € 4,7 miliardi. Il prezzo è stato fissato a mid-swap +9 punti base, più stretti di quanto i pensieri dei prezzi iniziali +11 zona. Il legame € 2600000000 scadenza il 4 aprile 2024, paga una cedola del 1,875%, cedola più basso mai raggiunto dalla Ue, e produce 1.919%. Costi di finanziamento saranno comunicati ai paesi beneficiari, senza alcun margine. Le erogazioni sono previste per il 25 marzo 2014, data di regolamento del prestito obbligazionario. Geograficamente, Germania / Austria aveva il più alto stanziamento con il 45% delle obbligazioni, seguita dal Regno Unito / Irlanda (6%), Francia (6%), Benelux (3,5%), Svizzera (3%), e nei paesi nordici ( 3%). Il 33% è stato destinato in Asia. In termini di tipologia di investitore, tesorerie bancarie erano in testa con il 46,5% della dotazione, seguita dalle banche centrali Istituzioni / ufficiali (34%), gestori di fondi (11%), assicurazioni / fondi pensione (6%) e le banche private ( 2%). |
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NUOVE MISURE PER INCORAGGIARE I LOBBISTI A FIRMARE IL REGISTRO PER LA TRASPARENZA UE |
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Strasburgo, 19 marzo 2014 - Misure volte a promuovere lobbisti lavorare con l´Unione europea a firmare pubblico "Registro per la trasparenza" dell´Ue sono stati sostenuti dalla commissione per gli affari costituzionali il Martedì. I deputati hanno ribadito la loro richiesta che il registro sia resa obbligatoria e nel frattempo ha approvato nuove disposizioni per spingere i gruppi di interesse per le loro relazioni con l´Ue più trasparenti. Roberto Gualtieri (S & D, It), deputato in carica per l´aggiornamento del Registro, ha dichiarato: "L´approvazione di questa relazione, che approva un accordo raggiunto dal Parlamento e dalla Commissione Europea, è un passo importante verso una maggiore trasparenza delle istituzioni dell´Ue . Insistiamo sulla nostra richiesta di un registro obbligatorio per tutte le organizzazioni impegnate nel processo decisionale dell´Ue e chiamare la Commissione ad adottare tutte le misure necessarie a tal fine. Parlamento si impegna ad adeguare le proprie disposizioni interne, al fine di garantire incentivi per le organizzazioni registrate. " La decisione è stata approvata all´unanimità. Finora circa il 75% di tutte le organizzazioni connessi alle imprese rilevanti e circa il 60% delle Ong che operano a Bruxelles hanno firmato il registro. Il comitato ha ribadito la sua richiesta che la firma del registro di rendere obbligatoria e ha chiesto alla Commissione europea di presentare una proposta entro la fine del 2016, a questo fine. Misure di incentivazione - La commissione ha sostenuto l´introduzione di misure di incentivazione che collegare l´iscrizione a: ulteriore agevolazione dell´accesso ai locali e aiutare a contattare i deputati del Parlamento europeo, autorizzazione più facile da organizzare o eventi co-conduttore nei suoi locali, trasmissione agevolato delle informazioni, anche attraverso specifiche mailing list, la partecipazione in qualità di relatori in audizioni, migliore probabilità di ottenere il patrocinio da parte dell´ente per eventi, La commissione ha inoltre incoraggiato la Commissione ad adottare misure analoghe. Definizioni più chiare - La commissione ha chiesto una definizione più dettagliata del concetto di "comportamento inappropriato", come definito nel codice di condotta allegato al registro, e ha chiesto per la piena rivelazione dell´identità di tutti i clienti rappresentati da ogni organizzazione registrata. Sfondo - L´attuale Registro è stato istituito congiuntamente dal Parlamento e dalla Commissione nel 2011. Il Parlamento ha sempre voluto il registro diventi obbligatorio, ma si è dimostrato difficile trovare una base giuridica adeguata per questo nel trattato sull´Unione europea. Prossimi passi - Saranno realizzate internamente dal Parlamento Queste misure. I deputati hanno anche chiesto una valutazione del Registro entro la fine del 2017. |
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STRUMENTI DI DIFESA COMMERCIALE: COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE L´ACCORDO DI SETTORE DELL´UE CON LA CINA NEI CASI POLISILICIO ANTIDUMPING E ANTISOVVENZIONI |
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Bruxelles, 19 marzo 2014 - Dopo la Cina ha avviato antidumping e inchieste antisovvenzioni sulle importazioni europee di polisilicio in Cina nel novembre 2012, il produttore di polisilicio tedesca Wacker Chemie Ag e il Ministero cinese del Commercio (Mofcom) hanno annunciato oggi che un accordo è stato trovato per risolvere la procedimento attraverso un impegno sui prezzi. Il commissario Ue al commercio Karel De Gucht ha dichiarato : ´Sono molto soddisfatto che la Cina non imporrà misure di difesa commerciale sulle esportazioni europee di silicio policristallino. Con questo accordo, la nostra industria sarà in grado di portare avanti le sue operazioni in Cina, dove vi è una forte domanda di polysilicon di alta qualità. La Commissione europea e il governo tedesco hanno lavorato mano nella mano nel corso dell´ultimo paio di mesi per sostenere con forza Wacker Chemie Ag nella sua trattativa per un prezzo minimo all´importazione economicamente sostenibile. Sono sicuro che la rimozione di questo commercio irritante rafforzerà l´Ue - Cina relazioni bilaterali ´. |
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UE / GIORDANIA: € 180.000.000 PACCHETTO DI ASSISTENZA MACROFINANZIARIA FIRMATO |
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Bruxelles, 19 marzo 2014 - Ieri, Olli Rehn, vicepresidente della Commissione europea responsabile per gli affari economici e monetari e l´euro, firmato, a nome dell´Unione europea, una (Mfa) pacchetto di assistenza macrofinanziaria € 180.000.000 per la Giordania, insieme ad un memorandum of Understanding and Loan Facility Agreement con la Giordania. L´accordo è stato co-firmato dal ministro delle Finanze giordano, il dottor Umayya Toukan, e dal Governatore della Banca Centrale di Giordania, Dr. Ziad Fariz . "L´ue sta aiutando la Giordania per superare la grave impatto della crisi economica e politica regionale. Noi sosteniamo i continui sforzi verso la stabilizzazione macroeconomica, " ha dichiarato il vicepresidente Rehn. "Tale assistenza contribuirà ad allentare i vincoli di finanziamento della Giordania e sostenere le riforme economiche, per il bene di migliorare le condizioni di vita del popolo giordano". L´assistenza finanziaria, sotto forma di un prestito a medio termine saranno fornite nel corso di quest´anno in due rate:. € 100 e € 80.000.000 L´assistenza parte degli sforzi globali dell´Ue per aiutare Giordania affrontare le conseguenze della una serie di shock economici esterni, in particolare legati al conflitto in Siria e l´interruzione delle importazioni di gas dall´Egitto. Questi fattori hanno influenzato l´accumulo di squilibri significativi per quanto riguarda l´equilibrio della Giordania dei pagamenti e della situazione di bilancio. L´assistenza integra le maggiori risorse finanziarie previste dall´Ue in Giordania nel quadro dello strumento europeo di vicinato e partenariato, il programma Spring Ue a sostenere partnership, le riforme e la crescita inclusiva nel quartiere meridionale dell´Ue, nonché umanitarie e di altre forme di assistenza. Il Mae è collegato a un programma di aggiustamento economico e di riforma triennale concordata tra la Giordania e l´Fmi nel 2012 e ad una serie di condizioni di politica economica come stabilito nel memorandum d´intesa. |
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UE: METTERE 32 FUNZIONARI RUSSI IN UN "ELENCO MAGNITSKY" |
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Strasburgo, 19 marzo 2014 - L´ue dovrebbe vietare i visti e congelare i beni dell´Ue di 32 funzionari russi coinvolti nel caso dell´avvocato russo Sergei Magnitsky, ha detto che la commissione affari esteri in una risoluzione votata Martedì. Mr Magnitsky è morto in custodia cautelare nel 2009, dopo aver presumibilmente dopo essere stato torturato e privato di cure mediche. Il Consiglio Ue dovrebbe elaborare un elenco comune di funzionari ritenuti responsabili della tortura e la morte dell´avvocato russo Sergei Magnitsky, per la sua giudiziario cover-up e per continuare le molestie di sua madre e vedova. A questi funzionari dovrebbero essere vietato di viaggiare in tutti i paesi dell´Ue e le loro attività finanziarie detenute nell´Unione europea dovrebbero essere sequestrati, affermano i deputati in una risoluzione elaborata da Kristiina Ojuland (Alde, Ee) e adottati con 53 voti a favore, 1 contrario e 2 astensioni . I deputati si riferiscono a indagini indipendenti che pensa che il sig Magnitsky è stato sottoposto a "condizioni disumane, negligenza deliberata e torture" e indicano la necessità di una politica comune dell´Ue e decisa nei confronti della Russia. Chiedono inoltre la Russia a chiudere il processo postumo contro il sig Magnitsky. I deputati criticano l´Alto rappresentante dell´Ue per gli affari esteri Catherine Ashton per non aver porre la questione all´ordine del giorno del Consiglio Affari esteri, nonostante ottobre 2012 la richiesta del Parlamento europeo che dovrebbe farlo. L´elenco I deputati chiedono che i seguenti funzionari russi, tra l´altro, essere inseriti nella lista: Alisov Igor; Droganov Aleksey, Egorova Olga, Gaus Alexandra, Gerasimov Anastasia, Grin Victor, Karpov Pavel, Khimina Yelena, Klyuev Dmitry, Camera Dmitriy, Krivoruchko Aleksey, Kuznetsov Artem, Logunov Oleg, Mayorov Yulia, Pavlov Andrey, Pechegin Andrey, Podoprigorov Sergei, Ponomarev Konstantin, Prokopenko Ivan Pavlovic, Reznichenko Mikhail, Sapunova Marina, Shupolovsky Mikhail, Silchenko Oleg, Stashina Yelena, Stepanova Olga, Stroitelev Denis, Tagiev Fikhret, Tolchinskiy Dmitry, Ukhnalyova Svetlana, Urzhumtsev Oleg, Vinogradov Natalya, Voronin Victor A sedici dei funzionari in questa lista è già stato vietato di entrare negli Stati Uniti o utilizzando il suo sistema bancario, dagli Stati Uniti "Magnitsky bill". I deputati suggeriscono di 16 ulteriori nomi dei funzionari che sono coinvolti nel processo postumo del signor Magnitsky. Allo stesso tempo, essi sottolineano che l´elenco dovrebbe essere rivisto regolarmente e sollecitare la Russia ad avviare un´indagine credibile sulla morte del signor Magnitsky e di assicurare i responsabili alla giustizia. Prossimi passi La raccomandazione "lista Magnitsky" deve ancora essere sostenuta da tutta la Casa sulla plenaria di aprile (da confermare). La decisione di stabilire un tale elenco deve essere presa dal Consiglio dell´Ue. |
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PEER REVIEW DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA: RISCONTRATI IMPORTANTI PROGRESSI |
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Lussemburgo, 19 marzo 2014 – Il gruppo di esperti, comprendente rappresentanti delle istituzioni superiori di controllo (Isc) di Germania, Francia e Svezia, ha concluso che la Corte ha dato sistematicamente seguito alle raccomandazioni espresse nella precedente peer review del 2008 e ha adottato una serie di misure per accrescere l’efficienza e l’efficacia dei controlli di gestione dell’Ue. “Riteniamo il giudizio espresso dai nostri pari molto incoraggiante,” ha affermato Vítor Caldeira, Presidente della Corte dei conti europea, “e ne apprezziamo i commenti costruttivi che indicano le opportunità e le sfide che ci attendono per rafforzare ulteriormente le nostre pratiche in materia di controllo di gestione”. Nell’ambito della peer review sono state formulate alcune raccomandazioni, individuando le opportunità che gli auditor dell’Ue dovranno sfruttare e le sfide che dovranno raccogliere per rafforzare ulteriormente le pratiche della Corte in materia di controllo della gestione. Fra queste, la necessità di razionalizzare e accelerare il processo decisionale e di formulare raccomandazioni più concrete, rivolte in maniera più esplicita a organismi specifici a livello nazionale o dell’Ue. Nella strategia per il periodo 2013 – 2017, la Corte ha già adottato alcuni provvedimenti per attuare una serie di iniziative in risposta a diverse questioni sollevate nell’ambito della peer review. I princìpi di audit internazionali incoraggiano lo svolgimento di peer review a livello internazionale, in quanto offrono alle Isc l’opportunità di ottenere una valutazione volontaria, basata su princìpi internazionali, del modo in cui assolvono le proprie funzioni. La peer review si avvale dell’esperienza di tutte le parti e costituisce un esercizio molto utile sia per gli esecutori della valutazione sia per coloro che ne sono oggetto. Essa è inoltre basata su criteri generalmente riconosciuti – applicati dalle stesse Isc nel proprio lavoro - e tiene conto degli orientamenti forniti nei principi internazionali delle Istituzioni superiori di controllo (Issai). |
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BEI E UNICREDIT FIRMANO € 700.000.000 CONTRATTO DI FINANZIAMENTO A SOSTEGNO DELLE IMPRESE ITALIANE € 200.000.000 PER L´OCCUPAZIONE GIOVANILE, A 400 MILIONI DI € PER GLI INVESTIMENTI, 100 MILIONI DI € PER LA TUTELA DELL´AMBIENTE |
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Milano, 19 marzo 2014 - Nei giorni scorsi la Banca europea per gli investimenti (Bei) e il Gruppo Unicredit hanno firmato a Milano tre nuovi contratti di finanziamento medio-lungo termine per complessivi € 700.000.000 volte a pompare nuove risorse nell´economia in Italia. Tre aree sono mirati: oltre ad un prestito per le piccole e medie imprese, una delle linee di credito (€ 200.000.000), si rivolge a imprese che creano nuovi posti di lavoro per i giovani e un altro è destinato a progetti volti a combattere e prevenire i danni causati da disastri naturali. Il prestito per l´occupazione giovanile viene fornito alle Jobs for Youth programma lanciato dalla Bei a seguito della riunione del Consiglio europeo di Bruxelles nel giugno 2013. Questa linea di credito di € 200.000.000 aperto con Unicredit si rivolgerà Pmi innovative , Midcaps e start-up, al fine di favorire la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani nel 15 ei 29 di età. Questa operazione porta finanziamenti della Bei totale sotto il Lavoro per i giovani programma in Italia a 440 milioni di €. "La nostra collaborazione di lunga data con Unicredit è stato rafforzato da queste operazioni, che sono tutti volti a canalizzare nuovi fondi nell´economia in Italia in un momento in cui i germogli verdi di ripresa stanno cominciando ad apparire. Vorrei sottolineare l´importanza di questi prestiti per imprese che impiegano o la formazione dei giovani e per le start-up: solo gli investimenti in grado di combattere la crescente piaga della disoccupazione giovanile ", ha dichiarato il Vicepresidente della Bei Dario Scannapieco . "Questi nuovi accordi sottoscritti con la Bei confermano l´impegno della nostra banca per aiutare le imprese italiane e ci permetterà di rafforzare il nostro sostegno alle imprese con finanziamenti a medio e lungo termine per stimolare la ripresa - con un focus particolare su un argomento che è vicino al nostro cuore: la creazione di posti di lavoro per i giovani. Queste operazioni con la forma parte della Bei di un più ampio programma di sostegno alle imprese del Gruppo, che prevede oltre € 6000000000 vale la pena di prestare solo per il segmento corporate nel 2014 ", ha detto il Ceo di Unicredit Federico Ghizzoni . L´occupazione giovanile (200 milioni di €) € 200.000.000 è stato reso disponibile tramite Unicredit e Unicredit Leasing per finanziare i progetti delle imprese italiane che creano posti di lavoro per i giovani. Pmi (fino a 250 dipendenti) e media capitalizzazione (fino a 3 000 dipendenti) , che risponda almeno uno dei seguenti criteri potranno beneficiare di prestiti : - Che hanno assunto almeno un lavoratore (tre nel caso di media capitalizzazione) di età compresa tra i 15 ei 29, nei sei mesi precedenti la richiesta di prestito o lo faranno nei successivi sei mesi; - Che prevedono programmi di formazione professionale o tirocini per i giovani ; - Che collaborano con la scuola, istituto tecnico o università di assumere giovani (ad esempio in stage estivi); - Che hanno una struttura di proprietà in cui la maggioranza del capitale (oltre il 50%) è detenuta da giovani sotto i 29 anni di età . I progetti ammissibili non possono costare più di € 25 milioni. Le piccole e medie imprese (400 milioni di €) La Bei fornirà € 400.000.000 per le Pmi italiane a condizioni particolarmente favorevoli. Tale linea di credito, che sarà sempre incanalata attraverso Unicredit e Unicredit Leasing, servirà a finanziare sia nuovi investimenti e gli investimenti già in corso, ma non è ancora finito. I progetti ammissibili non possono costare più di € 25 milioni. Tutti i settori produttivi sono ammissibili per i prestiti (agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi). I prestiti possono essere utilizzati per acquistare, costruire, ampliare o ristrutturare edifici, impianti acquisto, attrezzature, veicoli o macchinari, i costi relativi al progetto di copertura, costi aggiuntivi e immateriali, compresi i costi di ricerca, sviluppo e innovazione e il capitale circolante che è sempre necessaria in relazione alle attività operative . Unicredit si è impegnata a fornire le proprie risorse alle Pmi beneficiarie, aumentando così il massimale globale dei prestiti messi a disposizione a sostegno dell´economia in Italia. La tutela dell´ambiente (100 milioni di €) La terza linea di credito è destinata a finanziare gli investimenti delle Pmi e media capitalizzazione finalizzate a ricostruire le infrastrutture nei settori dell´industria, del turismo e agricoltura nelle regioni colpite da calamità naturali (più di recente, Sardegna, Emilia Romagna, Toscana e Liguria). Può anche essere utilizzato per finanziare opere di prevenzione come anti-terremoto e programmi di riabilitazione idrogeologico in Italia. |
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FVG-CARINZIA: INTENSIFICARE LA COOPERAZIONE ECONOMICA |
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Udine, 19 marzo 2014 - Cooperazione europea, snellimento della burocrazia e armonizzazione dei sistemi autorizzativi per irrobustire l´attività produttiva in tutta l´area dell´Euroregione "Senza Confini". Sono stati questi gli argomenti al centro dell´incontro che si è svolto a Udine tra il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello e l´assessore carinziano per le Autorizzazioni e le Tematiche giuridiche, la Caccia e i Parchi nazionali Christian Ragger. Sono numerosi i settori nei quali Friuli Venezia Giulia e Carinzia vogliono intensificare i rapporti. "La cosa in assoluto più importante - ha affermato il vicepresidente Bolzonello - è portare avanti la collaborazione nel campo economico". Ragger ha menzionato le opportunità di cooperazione nell´ambito della Programmazione europea 2014-2020 per quanto concerne i parchi naturali (nello specifico quelli nazionali), che dovrebbe coinvolgere anche Slovenia, Croazia e altri Paesi balcanici, e la biodiversità, che vedrà la partecipazione anche di altre Regioni dell´Italia settentrionale e dell´Austria. Il vicepresidente Bolzonello e l´assessore Ragger hanno affrontato anche la comune lotta alla burocrazia. Mentre in Italia, a causa dei separati livelli di competenza (Stato, Regione, Comuni), è all´ordine del giorno "lo scontro fra le normative", il Land carinziano, grazie al sistema federale, coordina tutti i passaggi burocratici con un notevole risparmio di tempo per i cittadini che devono ottenere le necessarie autorizzazioni. Uno specifico Tavolo di confronto finalizzato a semplificare la burocrazia sarà istituito in occasione della prossima conferenza dell´Euroregione, è stato deciso. Bisogna creare condizioni uguali di sviluppo dell´impresa in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, è stato sottolineato. "Anche perché non è piacevole - ha ricordato Ragger - sentire gli imprenditori italiani dire ´veniamo da voi, poiché in Italia c´è confusione´". Nell´ambito dell´Euroregione si dovrebbe quindi "collaborare e non competere". Il vicepresidente ha parlato con Ragger anche del settore del legno e dei possibili sviluppi della collaborazione nell´edilizia ecocompatibile. |
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CHIODI, INDICATORI PROGETTO SPEEDY IN MACROREGIONE RIUNITI I PARTNER DEL PROGETTO PR APPLICAZIONE DIRETTIVA VAS |
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L´aquila, 19 marzo 2014 - La "piattaforma" Speedy è destinata ad entrare nel futuro della macroregione Adriatico-jonica che conoscerà l´esperienza e le buone pratiche in campo ambientale e in tema di corretta applicazione della direttiva europea sulla Vas. È questo il senso del meeting tecnico che si è tenuto all´Aquila nell´ambito del progetto europeo "Speedy", che vede la Regione Abruzzo quale soggetto capofila. Nella città aquilana si sono infatti incontrati i partner del progetto europeo che vede impegnato oltre all´Abruzzo, a sua volta affiancato dalla Fira regionale, dall´Università di Pescara e L´aquila, la Regione Marche, la Regione Molise, il ministero dell´Ambiente, la città di Rakovica (Serbia), la Regione di Corfù (Grecia), l´Agenzia di pianificazione territoriale di Tirana, il Centro di Ricerca e Sviluppo albanese e il ministero dell´Ambiente della Serbia. L´obiettivo di Speedy è creare una piattaforma tecnologica per la corretta applicazione della direttiva europea sulla Vas, la valutazione ambientale strategica. Linee guida da proporre poi all´attenzione dell´Unione europea che non a caso segue molto da vicino lo sviluppo del progetto. "L´abruzzo - spiega il presidente Gianni Chiodi - sta recitando un ruolo importante nel percorso di realizzazione della Macroregione. Il nostro obiettivo è capitalizzare le risultanze del progetto all´interno della Macroregione. È questo un percorso possibile grazie all´individuazione di alcuni importanti indicatori ambientali, da individuare tramite la piattaforma Speedy per la Vas, che potrebbero essere calati sui quattro pilastri che vanno a costituire la Macroregione Adriatico-jonico e che potrebbero essere parte centrale nella fase di programmazione". Nella riunione di , inoltre, è stato presentato il sito internet del progetto: www.Speedyipa.eu |
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INCONTRO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA CON DELEGAZIONE DI MALTA |
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Bologna, 19 marzo 2014 - Più scambi culturali ed economici, a partire dall’offerta turistica e di viaggi di studio, tra le regioni Emilia-romagna e quella maltese di Gozo. Ma anche maggiore collaborazione in altri settori economici, in primo luogo nell’agroalimentare e nell’enogastronomia. Questi i temi al centro degli incontri istituzionali che si sono svolti nella sede della Regione Emilia-romagna, dove prima la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera e poil’assessore regionale a Scuola e formazione Patrizio Bianchi hanno ricevutouna delegazione di amministratori locali e imprenditori di Malta, guidata da Samuel Azzopardi (sindaco di Victoria e presidente della Regione di Gozo) e Joseph Sultana (sindaco di Munxar e vice presidente di Gozo). La delegazione, composta da diversi sindaci maltesi e da rappresentanti delle categorie economiche dell’isola del Mediterraneo, è giunta in Emilia-romagna il 16 marzo scorso e ripartirà il 19 dopo aver avuto una serie di incontri anche con associazioni economiche di diverse città. Durante l’incontro si sono poste le basi per una collaborazione tra istituzioni e sistemi educativi e formativi finalizzata alla mobilità di studenti e formatori, al rafforzamento dei partenariati tra i soggetti formativi come strumento per accedere alle risorse comunitarie e allo scambio di buone prassi di metodologie di insegnamento e apprendimento, con particolare riferimento alle competenze linguistiche. L’incontro in Regione è stata anche l’occasione per porre le basi per una futura intesa tra Emilia-romagna e Gozo per promuovere il turismo, intensificare gli scambi culturali e cooperare in specifici settori economici. |
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MARCHE: IL PRESIDENTE SPACCA INCONTRA LA DELEGAZIONE DELLA BOEMIA CENTRALE. IMMINENTE UN MEMORANDUM PER COLLABORAZIONI STRATEGICHE. |
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Ancona, 19 marzo 2014 - Cultura, ricerca, turismo, ambiente, formazione e istruzione, economia, sono alcune delle tematiche strategiche per intensificare i rapporti di collaborazione delineate nel corso della visita istituzionale del Consigliere per lo sviluppo regionale della Boemia centrale, Karel Horčička, al presidente della Regione, Gian Mario Spacca. Si è trattato di un primo scambio di opinioni e di intenti preparatori alla firma di un Memorandum sulla futura cooperazione tra la Regione Marche e la Boemia Centrale, rappresentata dalla delegazione formata dal Consigliere Horčička (in rappresentanza del Governatore, Josef Řihák), da Jirina Dzamkova, dell’ufficio Governatore Responsabile per rapporti internazionali e da Mares Maclav, responsabile settore no profit progetti prevenzione e sicurezza. Un incontro molto proficuo e necessario per consolidare e sviluppare ulteriormente i buoni rapporti che si sono creati tra le due regioni. L’interesse comune per la cooperazione tra partner è alla base degli intenti che verranno presto tradotti nel Memorandum in cui le parti sosterranno lo scambio di conoscenze e progetti di cooperazione tra aree. |
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MARONI: A RENZI CHIEDERÒ DI LASCIARCI I NOSTRI SOLDI |
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Milano, 19 marzo 2014 - "Giovedì mattina incontrerò Renzi e gli consegnerò il ´dossier Lombardia´, cioè la fotografia delle eccellenze della Regione, poi una serie di richieste sulle infrastrutture e quella di lasciarci i soldi che paghiamo in tasse, visto che abbiamo un residuo fiscale annuo di 57 miliardi di euro, ovvero più del doppio del nostro bilancio regionale". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine dell´inaugurazione di Milano Eataly Smeraldo, conversando con i giornalisti. "Gli dirò - ha proseguito il presidente - che mi aspetto che ci dia un aiuto, semplicemente lasciando una parte delle tasse pagate dai Lombardi qui in Lombardia. Si tratta di un esercizio utile per la Lombardia e per l´Italia, perché la Lombardia è la locomotiva e, se parte la locomotiva, anche i vagoni vanno, altrimenti si resta tutti fermi". |
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LA VIRTUOSA REGIONE LOMBARDIA VA PREMIATA |
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Milano, 19 marzo 2014 - "Se Spending Review nel settore sanitario significa applicazione dei costi standard, ottimizzazione delle risorse e taglio dei sprechi, come annunciato dal Commissario Cottarelli al Senato, noi siamo perfettamente d´accordo. La Lombardia è da sempre un modello di efficienza e di qualità per l´intero Paese e dal Governo ci aspettiamo dunque passi concreti e reali in modo da premiare e non ancora penalizzare le Regioni virtuose. In caso contrario, esprimeremo la nostra forte opposizione". Così dichiara Mario Mantovani, vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia. |
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PATTO DI STABILITÀ, SBLOCCATI 150 MILIONI: QUEST´ANNO LA REGIONE EMILIA ROMAGNA HA AUMENTATO LA PROPRIA QUOTA MA OCCORRE RIVEDERE LE NORME NAZIONALI |
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Bologna, 19 marzo 2014 - Nuove risorse per imprese, Comuni, Province e mondo del lavoro. La Regione Emilia-romagna sblocca 150 milioni di euro di potenzialità di spesa grazie alla legge regionale in materia di patto di stabilità territoriale: si tratta di risorse che Comuni e Province hanno in cassa ma che, senza l’intervento delle norme previste nella legge regionale, rimarrebbero bloccate a causa della legge nazionale in materia di patto. “Prosegue il nostro impegno per il sostegno agli Enti locali e al sistema produttivo: dal 2010 a oggi la Regione ha così sbloccato 750 milioni di euro di investimenti e di pagamento dei fornitori da parte di Comuni e Province”, spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore regionale al Bilancio, che sottolinea: “Quest’anno per la Regione è stato uno sforzo ancora maggiore visto che le nuove norme sul patto di stabilità approvate nell’ultima legge hanno ridotto la nostra possibilità di aiutare i Comuni”. Infatti, la legge di stabilità 2014 ha previsto un taglio di 1 miliardo di euro per le Regioni, ha imposto di attuare il riparto delle quote di patto entro il 15 marzo e non più il 31 ottobre, riducendo di molto la possibilità di reperire e ottimizzare le risorse, e ha previsto meccanismi fissi di ridistribuzione tra Comuni e Province (25% per le Province, 37,5% per i Comuni superiori ai 5.000 abitanti e 37,5% per quelli Comuni inferiore ai 5.000 abitanti). “Se la Regione non avesse aumentato la propria quota di risorse a disposizione dei Comuni, oggi molti Enti locali si sarebbero trovati fortemente penalizzati”, aggiunge Saliera. “Se si vuole continuare a dare risposta ai problemi degli Enti locali bisogna che si superino le difficoltà imposte dalla legge di stabilità 2014: spero davvero che le Associazioni degli Enti locali (Anci, Upi, Legautonomie, Uncem), le parti sociali e i parlamentari si impegnino insieme a noi affinché il Governo e il Parlamento rivedano le norme recentemente introdotte ristabilendo per la Regione Emilia-romagna quegli spazi di autonomia che nell’ultimo triennio hanno permesso di raggiungere obiettivi molto importanti per la nostra economia e di soddisfare i bisogni e le richieste dei nostri Comuni”. |
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PATTO DI STABILITÀ, LA REGIONE MOLISE CEDE QUOTA A COMUNI E PROVINCE. FRATTURA: INTERVENTO A FAVORE DELLO SVILUPPO |
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Campobasso, 19 marzo 2014 - Per Comuni e Province possibilità maggiori di fare investimenti con la garanzia di pagamenti certi per i fornitori, senza il rischio per gli amministratori di sforare il Patto di stabilità: la Regione Molise cede agli enti locali una parte importante della propria capacità di spesa. Lo ha stabilito, con delibera, la giunta guidata dal presidente Paolo di Laura Frattura. "Abbiamo ceduto oltre 10,2 milioni di euro in favore delle amministrazioni territoriali del Molise: poco meno di 8 milioni, la quota per i Comuni; oltre 2,5 milioni, invece, la parte destinata alle due Province. Un modo concreto per immettere nel sistema regionale nuova liquidità, evitando alla Regione di dover ridurre la spesa destinata allo sviluppo e agli investimenti", così, nel dettaglio del provvedimento, il governatore Frattura. "Diamo una boccata di ossigeno - prosegue il presidente della Regione -, ai nostri Comuni, in particolare a quelli di piccole dimensioni, già fortemente limitati nella possibilità di spesa da vincoli troppo stretti. Alla Provincia di Campobasso e a quella di Isernia offriamo, con la quota ceduta, la possibilità vera di ridurre i debiti contratti con imprese e fornitori privati di servizi. Le risorse che mettiamo a disposizione consentiranno agli enti beneficiari di godere di maggiore spazio, così da effettuare pagamenti senza incorrere nelle sanzioni previste dal mancato rispetto del Patto di stabilità". Nei criteri di riparto è previsto che il 50 per cento degli spazi ceduti agli enti locali sia destinato ai Comuni con una popolazione tra i mille e i 5 mila abitanti. "Una scelta, questa, - fa notare Frattura -, rispettosa della natura più autentica del nostro territorio e delle sue esigenze: i comuni con tali caratteristiche rispondono alla fetta numericamente più importante delle nostre realtà locali. Con la condivisione delle rappresentanze istituzionali delle autonomie locali, Anci e Upi Molise - rimarca il governatore -, abbiamo messo in campo uno strumento atteso dai nostri sindaci, sempre più in difficoltà con il pagamento delle obbligazioni di parte capitale. Un nuovo intervento concreto a favore dello sviluppo che vogliamo garantire ai cittadini e alle imprese del nostro Molise", conclude Paolo Frattura. |
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GIUNTA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE |
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Torino, 19 marzo 2014 - Cinema, contributi per la cultura, lotta alle zanzare, fiere internazionali e cave sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Cinema. Come proposto dal presidente Roberto Cota è stata disposta l’apertura di un nuovo bando dell’importo di 1,5 milioni di euro per le piccole e medie imprese che intendono qualificare le sale cinematografiche industriali e parrocchiali che eserciscono con l’acquisto di impianti per la proiezione cinematografica digitale 2K o 4K, nonché apparecchiature tecnologiche di supporto (linee internet, sistemi audio, risparmio energetico). Contributi alla cultura. Confermati per il 2014, su proposta dell’assessore Michele Coppola, gli indirizzi ed i criteri di valutazione adottati lo scorso anno per le domande di contributo per la promozione e valorizzazione di beni ed attività culturali: valutare ogni progetto sulla base della qualità, della rilevanza, della sostenibilità economica del bilancio preventivo, delle modalità di comunicazione. I contributi non potranno essere superiori al 70% del preventivo e non saranno concessi per somme inferiori a 5.000 euro, mentre nei casi da 50.000 euro in su la valutazione sarà effettuata da una commissione interna regionale. Turismo. E’ stato definito, come proposto dall’assessore Alberto Cirio, il quadro delle azioni di promozione e informazione turistica relative al secondo trimestre 2014, o che devono necessariamente essere avviate entro tale periodo, e che sono indispensabili per valorizzare il Piemonte anche in relazione ad Expo 2015 ed agli eventi di grande richiamo turistico-religioso previsti nel prossimo anno. Con uno stanziamento stimato in 526.000 euro verranno sostenuti i progetti di partenariato con le Atl nei cui territori si svolgono iniziative turistico-religiose (come il Salone internazionale del Libro di Torino, che avrà come Paese ospite la Città del Vaticano, e la Borsa dei percorsi devozionali di Oropa), il Festival della Montagna di Cuneo, il 62° Raduno nazionale dei Bersaglieri di Asti, il Congresso mondiale degli editori di Torino, gli Open d’Italia di golf. Si provvederà inoltre all’ideazione e produzione di materiali multimediali in funzione dell’Expo. Scuole di montagna. Su proposta dell’assessore Gian Luca Vignale sono stati stanziati 700.000 euro per sostenere i servizi scolastici nei territori montani nell’anno 2014-15. Con il contributo regionale i Comuni, singoli o associati, potranno coprire i costi sostenuti per l’impiego di personale nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie nell’ambito di iniziative per il mantenimento dell’offerta e la razionalizzazione di particolari realtà di pluriclasse. Sarà data priorità ai Comuni che svolgono gli interventi in forma associata ed a quelli sedi di plesso scolastico ed ubicati al sopra dei 600 metri di altitudine. Cave. Sono state adeguate, sempre su proposta dell’assessore Gian Luca Vignale, le linee guida per il recupero ambientale dei siti di cava e per il calcolo delle garanzie a carico del richiedente. Visto il perdurare della crisi economica che ha colpito il settore delle attività estrattive, si conferma il conteggio delle cauzioni secondo una suddivisione per lotti che ha determinato notevoli riduzioni, soprattutto per le cave già autorizzate. Fiere. Vengono aggiornati, come proposto dall’assessore Agostino Ghiglia, i criteri per riconoscere la qualifica internazionale ad una fiera ed i requisiti di idoneità che devono avere le aree espositive che intendono ospitare tali manifestazioni. Lotta alle zanzare. Con uno stanziamento di 5 milioni di euro indicato dall’assessore Ugo Cavallera sarà possibile effettuare anche nel 2014 la campagna di lotta alle zanzare secondo la proposta presentata dall’Ipla, che si suddivide in: progetto riguardante le aree risicole, progetti urbani presentati dagli enti locali, attività di informazione e monitoraggio riguardanti il ruolo delle zanzare nella diffusione di malattie verso persone ed animali. Nel corso della riunione sono stati anche approvati: - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, le modalità di individuazione degli studenti con esigenze educative speciali; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, la quota minima aggiuntiva per la caccia di selezione agli ungulati, il pagamento di una annualità aggiuntiva dei contributi per il benessere animale previsti dal Piano di sviluppo rurale utilizzando la disponibilità di 2,5 milioni ancora esistente sulla programmazione 2007-13, l’autorizzazione della continuazione fino al 30 giugno 2014 dell’attività dei Centri autorizzati di assistenza agricola. |
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TRENTINO ALTO ADIGE: LA GIUNTA REGIONALE ISTITUISCE UN CAPITOLO DI BILANCIO PER LE RESTITUZIONI DEI VITALIZI |
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Trento, 18 Marzo 2014 - La Giunta regionale ha approvato ieri una delibera con la quale si prevede una variazione al documento tecnico di accompagnamento del bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2014, con cui si istituisce un nuovo capitolo di entrata. Su tale capitolo potranno confluire i versamenti dei consiglieri regionali o degli ex consiglieri regionali che intendono restituire l’anticipo ricevuto sui vitalizi e le quote accantonate nel cosiddetto Fondo Family. Il capitolo sarà vincolato ad un utilizzo di carattere sociale ed in futuro vi potranno confluire anche le somme che saranno recuperate in conseguenza della revisione dell’intera normativa, che prevederà l’istituzione di un apposito Fondo per l’occupazione e l’emergenza sociale che avrà la finalità di sostenere le famiglie e l’occupazione sul territorio regionale in coerenza con le politiche sociali, della famiglia e del lavoro di ciascuna Provincia autonoma. |
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PRESENTATO IL PATTO REGIONALE VERTICALE “INCENTIVATO”, “DALLA REGIONE RISPOSTE IMPORTANTI PER COMUNI E PROVINCE CALABRESI” |
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Catanzaro, 19 marzo 2014 - nel corso di una conferenza stampa l’Assessore al Bilancio e Programmazione Comunitaria Giacomo Mancini ha presentato il patto regionale verticale “incentivato”. All’incontro ha preso parte anche il Dirigente Generale del Dipartimento Bilancio Pietro Manna. Con questo provvedimento vengono messi a disposizione dei Comuni e delle Province calabresi soggette al Patto di stabilità interno spazi finanziari per un importo complessivo di 58,2 milioni di euro. “Malgrado i limiti di spesa imposti dal patto di stabilità si siano ulteriormente ridotti rispetto all’anno precedente – ha dichiarato l’Assessore Mancini - la Regione ha coraggiosamente deciso di ridursi di ben 58 milioni il proprio obiettivo di spesa del patto fissato dal Governo per l’anno 2014, dando la possibilità agli Enti locali che beneficiano di questi spazi di spendere di più rispetto al limite loro assegnato, al fine di consentire agli stessi di pagare i loro debiti e di far fronte alle obbligazioni assunte nei confronti delle imprese per la realizzazione di investimenti. Secondo quanto stabilito dalla norma statale, il 25% di questo importo, e cioè 14,5 milioni di euro di maggiore spazio è stato ceduto alle Province, mentre il 75% e cioè 44 milioni di euro sono stati equamente divisi fra i piccoli Comuni compresi fra i 1.000 e 5.000 abitanti e quelli superiori a 5 mila abitanti. Malgrado la tempistica stringente fissata dalla normativa statale, con scadenze largamente anticipate rispetto ai due anni precedenti, l’obiettivo di pieno coinvolgimento degli enti locali calabresi è stato pienamente raggiunto, grazie anche all’intesa con Anci e Upi Calabria che hanno, oltre che condiviso, concretamente collaborato all’avvio della procedura di evidenza pubblica, tesa a sollecitare nel più breve tempo possibile i Comuni e le Province calabresi ad aderire al patto verticale incentivato. C’era il rischio infatti di perdere una quota dei 58 milioni in caso di scarsa adesione dei piccoli comuni, che avrebbe provocato una perdita di risorse a favore dei piccoli comuni di altre Regioni”. “Gli Enti locali calabresi – ha detto ancora Mancini - si sono mostrati invece molto sensibili all’iniziativa della Regione e di Anci ed Upi, dando conferma di quanto il tema del patto di stabilità sia molto sentito e rappresenti una grande criticità per tutti le amministratori territoriali. Sono, infatti, pervenute presso l’Amministrazione regionale istanze da parte di 162 Comuni su 249 (il 65%) con popolazione compresa fra i 1.000 e 5.000 abitanti, per una richiesta totale di spazi per 95 milioni di euro, mentre sono stati 56 su 84 (il 67%) i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti che hanno effettuato richieste per un totale di circa 86 milioni. Gli spazi finanziari richiesti dalle Province (4 su 5) sono stati pari a 36 milioni di euro su 14 milioni disponibili. Gli spazi finanziari richiesti sono stati quindi enormemente superiori agli spazi che la Regione poteva concedere, per cui si è reso necessario procedere ad un riparto proporzionale della somma richiesta, apportando dei correttivi di natura statistica basati sul peso della popolazione e sui saldi obiettivo stabiliti ad inizio anno dal Governo per ciascun Ente Locale, al fine di eliminare almeno in parte le distorsioni derivanti da richieste eccessive sproporzionate rispetto alla situazione di bilancio di ciascun comune o Provincia. Con decreto del Dirigente Generale n. 2936 del 14 marzo gli spazi sono stati ripartiti fra i Comuni e le province calabresi ed i dati sono stati già inseriti nel sito web del Ministero del Tesoro. Essi sono anche pubblicati sul bollettino Ufficiale della Regione Calabria e sul sito internet www.Regione.calabria.it”. “La Regione, quindi – ha detto l’Assessore al Bilancio e Programmazione Nazionale e Comunitaria Giacomo Mancini - pur trovandosi in grosse difficoltà con gli obiettivi di spesa fissati dal patto di stabilità 2014, ha fatto molto di più del proprio dovere, cogliendo il bisogno e la necessità della gran parte degli amministratori locali calabresi di sbloccare un pezzo di pagamenti per opere pubbliche, nella direzione di alleviare una situazione di forte sofferenza per le imprese calabresi che lamentano gravi ritardi nel pagamento delle loro spettanze anche a causa del forte irrigidimento della spesa che le regole rigide del patto di stabilità interno hanno determinato negli ultimi anni. Adesso è asupicabile che anche gli Enti Locali facciano il proprio dovere, non solo utilizzando appieno gli spazi concessi, ma facendo anche una scelta qualitativa della spesa da realizzare nella direzione indicata dalla regione (pagamenti da destinare prioritariamente ad interventi finanziati con le risorse del Fondo sviluppo e coesione e dei Fondi strutturali comunitari), al fine di accelerare la certificazione della spesa comunitaria e quella relativa agli investimenti destinati allo sviluppo della Regione”. |
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TRENTINO ALTO ADIGE: SPESE DI RAPPRESENTANZA LA GIUNTA REGIONALE TAGLIA DA 90.000 A 15.000 EURO LE SPESE DI RAPPRESENTANZA |
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Trento, 19 marzo 2014- La Giunta regionale, riunita ieri a Trento, ha deciso di tagliare da 90.000 euro a 15.000 euro all’anno le proprie spese di rappresentanza. Il taglio è stato reso possibile grazie alla rinuncia ad usufruire delle spese di rappresentanza da parte del Presidente Ugo Rossi e del Vicepresidente Arno Kompatscher, che essendo Presidenti delle Province autonome dispongono già di fondi di rappresentanza. I 15.000 euro saranno ripartiti in egual misura, ovvero 5.000 euro a testa, fra gli assessori Violetta Plotegher, Josef Noggler e Giuseppe Detomas. |
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SPACCA ALLA PRESENTAZIONE DELLO STUDIO CENSIS SUI VALORI DEI MARCHIGIANI. |
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Ancona, 19 marzo 2014 - “Un’indagine estremamente interessante. Da un lato ci rimanda un’immagine dei marchigiani inedita, dall’altra ci mostra quanto i cittadini abbiano bisogno di orientamento. Sono gli intellettuali, prima ancora che la politica, a doverlo offrire alla nostra comunità”. Lo ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, partecipando ad Ancona alla presentazione della ricerca del Censis “Identità e Valori nelle Marche” commissionata dalla Fondazione Aristide Merloni. “Dallo studio – ha detto Spacca - emerge il profilo della gente delle Marche. Le potenzialità molto positive, i valori di onestà, coesione, rispetto del territorio, laboriosità, disponibilità a cogliere i cambiamenti e interpretare i fattori innovazione. Un elemento su cui siamo chiamati a riflettere è l’assenza di rappresentanza che evidenziano le risposte degli intervistati. L’assenza, rivela il sondaggio, di soggetti collettivi con cui i marchigiani sentono di riconoscersi. E’ vero, il ruolo delle istituzioni nel soddisfare bisogni primari come la salute e l’istruzione viene riconosciuto, ma manca identificazione nell’interpretazione dei propri interessi”. Il tema, dice Spacca, è dunque il bisogno di orientamento. “Prima ancora che con le categorie della politica – ha aggiunto – è possibile mettere in relazione tale bisogno con quelle del pensiero. Sono insomma gli intellettuali a dover costruire categorie di pensiero che devono svolgere un’azione di orientamento per la comunità”. Un dato su cui Spacca ha poi invitato a riflettere è quel primo posto, tra le motivazioni che animano i marchigiani, rappresentato dal bisogno di “vivere una storia d’amore”. “Il 46% dei marchigiani – ha concluso – che indica questo bisogno quale priorità, è ben il 10% in più rispetto al dato nazionale. Quello che emerge è dunque un carattere sentimentale, addirittura romantico. Un’immagine inedita rispetto a quella che tradizionalmente identifica i marchigiani concreti e minimalisti. Emerge infine la forte attitudine a protestare e segnalare le disfunzioni vissute, a sottolineare soprattutto le carenze della pubblica amministrazione. Uno stimolo costante dell’opinione pubblica nei confronti delle istituzioni, che rende necessaria l’azione di buon governo se si vuole avere un minimo di consenso”. |
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SPENDING REVIEW SULLE FORZE DELL’ORDINE, IL PRESIDENTE ZAIA: LA SICUREZZA DEVE RIMANERE UNA PRIORITÀ |
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Venezia, 19 marzo 2014 - “Non bisogna abbassare la guardia, ma tenere alta l’attenzione su un tema fondamentale come quello della sicurezza che per i veneti resta una priorità. La spending review dovrebbe innanzitutto intaccare gli sprechi e non le forze dell’ordine che ogni giorno lavorano per la legalità e la sicurezza dei cittadini”. Con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sostiene la presa di posizione di Ascom e commercianti sui tagli alle forze dell’ordine. “Il Veneto, da sempre, è un modello – spiega il Governatore - per quel che riguarda le politiche di controllo del territorio e gli straordinari risultati raggiunti in questi anni lo dimostrano. Per questo è fondamentale continuare con l’investimento di risorse per riuscire a debellare fino in fondo la criminalità che si annida nelle nostre città e respingere i tentativi della malavita di infiltrarsi nella nostra regione”. “Gli eroi silenziosi – continua Zaia – che ogni giorno pattugliano le nostre strade, i nostri quartieri garantendo sicurezza a negozianti e commercianti certamente non rappresentano una fonte di spreco. Per questo mi auguro che il Governo non sottovaluti le ricadute che una scelta di questo tipo avrebbe sul territorio. Un aumento di episodi criminosi e del senso di insicurezza nelle nostre città avrebbe una ricaduta pesante anche dal punto di vista turistico mettendo a rischio l’arrivo dei turisti, in una regione, che ogni anno conta oltre 60 milioni di presenze”. “Il mio grazie va – conclude il Presidente – a tutte le forze dell’ordine che con dedizione ed impegno ogni giorno lavorano per la sicurezza dei veneti”. |
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CHIUSURA PRESIDI POLIZIA, LOMBARDIA: ASSURDITÀ |
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Milano, 19 marzo 2014 - "Sembra che il Governo voglia cancellare con un colpo di spugna il commissariato della Polizia di Stato di Treviglio (Bg), i presidi della Polizia Stradale ad Arcore (Mb), Salò e Iseo (Bs) e di quella di frontiera a Montichiari (Bs). Assistiamo ancora una volta a una presa di posizione assurda, assunta da chi non ha la ben che minima idea delle esigenze del territorio lombardo". Cosìl´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione Lombardia Simona Bordonali, in merito alla revisione dei presidi e degli uffici della Polizia di Stato sul territorio, elaborata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Necessità Di Sicurezza - "In un periodo in cui si sente forte la necessità di avere maggiore sicurezza - ha proseguito l´assessore - reale e percepita, sopprimere punti strategici di presidio è un controsenso totale. Anche i rappresentanti degli agenti hanno manifestato la propria contrarietà e mi auguro - ha auspicato - che facendo fronte comune si possa far arrivare forte e chiara la voce del territorio lombardo". Stato Centrale Non Ci Penalizzi - "La nostra Regione offre allo Stato centrale più di quanto riceve in servizi - ha concluso l´assessore Bordonali - e non possiamo permettere ancora una volta di essere penalizzati da tagli indiscriminati". |
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FORMAZIONE PROFESSIONALE: “SBLOCCATI TRE MILIONI DI EURO PER LA PROVINCIA DI IMPERIA“ |
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Genova, 19 marzo 2014 - Tre milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo sono stati trasferiti dalla Regione Liguria alla Provincia di Imperia per il pagamento degli enti di formazione professionale. Lo ha comunicato l´assessore regionale al bilancio e alla formazione, Pippo Rossetti martedì 18 marzo a margine dell´incontro all´Istituto Ruffini di Imperia sul sistema educativo regionale, alla presenza di famiglie, docenti, studenti, associazioni, sindacati. "Grazie ai finanziamenti del Fse – ha detto Rossetti – abbiamo potuto liquidare quasi 500.000 euro agli enti di formazione e mettere a pagamento altri 1,5 milioni che serviranno a dare liquidità al sistema della formazione professionale presente a Imperia". "Si tratta di un´azione congiunta – ha sottolineato l´assessore regionale al bilancio e alla formazione – che pur non risolvendo il problema del predissesto della Provincia di Imperia, a causa dei crediti maturati con il Governo per 5 milioni di euro, mette nelle condizioni gli enti di formazione di pagare, entro il prossimo mese, gli stipendi dei loro dipendenti". Quello di Imperia è stato il secondo incontro territoriale di preparazione alla conferenza regionale sul sistema educativo in programma l´8 e il 9 di ottobre a Genova. "L´obiettivo è quello di intraprendere un percorso partendo dal territorio, tenendo conto della riduzione drastica delle risorse – ha detto Rossetti – per coinvolgere il maggior numero di persone sulla programmazione futura, per l´individuazione dei punti di forza e delle criticità". All´incontro, insieme all´assessore, erano presenti, tra gli altri l´assessore comunale, Maria Teresa Parodi, l´assessore provinciale all´istruzione e formazione, Cristina Barabino, la dirigente dell´ufficio scolastico provinciale, Franca Rambaldi e il preside dell´Istituti Ruffini, Giovanni Poggio. |
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VITERBO - OPEN DAY "DONNE CHE AIUTANO LE DONNE" |
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Viterbo, 19 marzo 2014 - Bilancio positivo per l’Open Day “Donne che aiutano le donne”, organizzato dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria femminile della Cdc di Viterbo. Turismo e servizi alle persone e alle imprese: sono questi i settori in cui si sono concentrate le richieste delle aspiranti imprenditrici che hanno preso parte all’Open Day “Donne che aiutano le donne”, organizzato dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria femminile, svoltosi venerdì 14 marzo al Cefas, Azienda speciale della Camera di Commercio di Viterbo. Almeno 35 le donne partecipanti all’iniziativa che hanno esposto i loro quesiti per l’accesso al credito, idee, dubbi e progetti alle rappresentanti delle Associazioni di categoria, degli istituti bancari, del Bic Lazio, dello Sportello Marchi e Brevetti, dello Sportello Sostegno e Promozione di Impresa e Assessorato allo Sviluppo economico del Comune di Viterbo, oltre al Focus su “Abc dell’Imprenditorialità”. “La formula dell’Open Day – ha dichiarato Serenella Papalini, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria femminile – anche in questa occasione si è rivelata molto positiva per entrare in relazione con le aspiranti imprenditrici e con le titolari di impresa che vogliono consolidare la loro attività. Una conferma all’impegno che da tempo come Comitato abbiamo intrapreso per mantenere attivo l’ascolto, in modo da fornire quelle informazioni, servizi, agevolazioni, opportunità di cui hanno effettivamente bisogno le donne. Come ad esempio i corsi organizzati insieme a Bic Lazio in programma nei prossimi giorni. E‘ in questo modo che possiamo essere un punto di riferimento utile e una speranza per tantissime donne della nostra provincia, tanto piu’ che nella Tuscia nel 2013 si e‘ registrato un decremento del numero di imprese femminili dello 0,8% rispetto al 2012”. A tal proposito proprio in questi giorni sono aperte le iscrizioni ai seminari formativi riservati alle donne Business e Social network, che si terrà il prossimo 24 marzo all’incubatore Icult Viterbo in via Faul 20-22 a Viterbo (iscrizioni entro il 20 marzo), e al Focus Orienta previsto il 26 e 27 marzo al Cefas, in Camera di Commercio di Viterbo, Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile, tel. 0761.234449, email imprenditoria.Femminile@vt.camcom.it |
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UMBRIA, LAVORO FEMMINILE, CONSIGLIERA REGIONALE PARITÀ: ORA COMPILABILI "ON LINE" RAPPORTI BIENNALI PERSONALE AZIENDE UMBRE CON PIÙ DI 100 DIPENDENTI |
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Perugia, 19 marzo 2014 - "Quest´anno, per la prima volta, le aziende umbre con più di cento dipendenti potranno assolvere all´obbligo della compilazione dei rapporti biennali sulla situazione del personale utilizzando un´applicazione on line". È la novità annunciata dalla consigliera regionale di parità, Elena Tiracorrendo. "Il 30 aprile prossimo – ricorda - è il termine per la compilazione dei Rapporti biennali sulla situazione del personale (art. 46 d.Lgs. 198/2006) da parte delle Aziende pubbliche e private con più di 100 dipendenti e con unità locali situate in Umbria. Il biennio oggetto di rilevazione è il 2012-2013 e il rapporto va inviato, oltre che alle rappresentanze sindacali aziendali, alla Consigliera regionale di parità, che provvederà alla successiva elaborazione ed inoltro alle autorità competenti". Le aziende devono fornire i dati, distinti per genere femminile e maschile, relativi allo stato di assunzioni, formazione, promozione professionale, inquadramenti, passaggi di categoria o di qualifica, fenomeni di mobilità, intervento della Cassa integrazione guadagni, licenziamenti, prepensionamenti e pensionamenti, retribuzione effettivamente corrisposta. "Ora si potrà evitare l´invio del documento cartaceo – rileva la consigliera di parità – compilando il questionario nella pagina della Consigliera di parità sul sito della Regione Umbria (www.Consiglieradiparita.regione.umbria.it). Per l´utilizzo dell´applicazione – spiega - è necessario essere in possesso delle credenziali per l´autenticazione, ottenibili facilmente attraverso la registrazione. Solo la ricevuta di invio, che attesta l´avvenuta compilazione del rapporto, dovrà essere inviata alla Consigliera regionale di parità tramite Pec, la posta elettronica certificata, all´indirizzo giunta@postacert.Regione.umbria.it". L´elaborazione dei dati raccolti "fornirà utili informazioni in merito alla situazione femminile e maschile delle aziende censite – dice la consigliera - in modo da rilevare eventuali ‘gap´ tra i due generi, da cui partire per progettare Piani di azioni positive. La rilevazione, inoltre, potrebbe essere utile alle aziende stesse, nel caso intendessero adottare sistemi di gestione del personale basate sui principi del ‘diversity management´, o aderire alla Carta per le pari opportunità tra uomo e donna (www.Cartapariopportunita.it)". Il rapporto, compilato sia per il complesso delle unità produttive che per ciascuna unità produttiva con più di 100 dipendenti, "si basa su un modello ministeriale (D.m. 17 luglio 1996) che necessiterebbe di essere rivisto – sottolinea Elena Tiracorrendo - alla luce delle novità normative intervenute dal 1996 ad oggi in materia di contratti di lavoro e ammortizzatori sociali. A tal fine, un gruppo di lavoro appositamente costituito presso la Rete nazionale delle Consigliere di parità ha fornito al Ministero del lavoro tutta una serie di indicazioni che però, nonostante le assicurazioni dei vari Ministri che si sono succeduti, non hanno avuto come esito l´aggiornamento del questionario". In caso di mancata trasmissione del rapporto, la Direzione Regionale del Lavoro, previa segnalazione della Consigliera regionale di parità, inviterà l´azienda inadempiente a provvedere entro 60 giorni, termine dopo il quale, in caso di inottemperanza verrà applicata una sanzione amministrativa (ai sensi dell´art. 11 del Dpr 19 marzo 1955, n. 520). Nei casi più gravi può essere anche disposta la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall´azienda. |
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MILANO - AL VIA IL TAVOLO IMPRENDITORIA FEMMINILE VERSO EXPO 2015 |
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Milano, 19 marzo 2014 - I risultati dell’indagine della Camera di commercio “Donne ed Expo” saranno diffusi domani in occasione del “Tavolo Imprenditoria Femminile verso Expo 2015”, iniziativa promossa dal Coordinamento “Tavoli Tematici per Expo” & Comitato promotore Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Milano. Un appuntamento dedicato alla presentazione delle caratteristiche dell’Esposizione Universale e delle relative opportunità per il mondo imprenditoriale femminile. L’incontro si terrà mercoledì 19 marzo 2014, alle ore 17:30 presso sala Conferenze di Palazzo Turati in via Meravigli 9/b. Il Tavolo, a cui parteciperanno le imprese femminili, sarà coordinato da Federica Ortalli – Presidente comitato Imprenditoria Femminile e membro di Giunta della Camera di Commercio di Milano. |
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PARI OPPORTUNITA´: LA REGIONE ABRUZZO A SETTIMANA CONTRO IL RAZZISMO |
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L´aquila, 19 marzo 2014 - L´assessore Federica Carpineta, in occasione della settimana di azione contro il razzismo, ha convocato una conferenza stampa presso la Libreria Feltrinelli (in via Trento, a Pescara) per giovedì 20 marzo alle ore 15.30, per la presentazione del primo Centro territoriale della Regione Abruzzo contro la discriminazione, finanziato nell´ambito progetto Cen.t.r.a.-programma Fei (Fondo europeo per l´integrazione dei paesi terzi), di cui la Regione è capofila. Nell´occasione, saranno premiati i vincitori del concorso fotografico "Più differenze, meno diffidenze", rivolto a tutti gli appassionati e professionisti di fotografia che sono riusciti con il proprio occhio a cogliere i tratti e le immagini di forme del rispetto reciproco, del valore delle diversità e del dialogo interculturale. Una giuria di esperti ha individuato i primi tre vincitori che riceveranno in regalo un coupon per l´acquisto di libri presso una libreria abruzzese, inoltre le prime 10 foto selezionate saranno esposte nelle quattro Province della regione durante la settimana contro il Razzismo (17 ? 23 marzo). Insieme a Federica Carpineta, parteciperanno, all´incontro con la stampa Dasantila Hoxha, dell´associazione Radici E Ali, membro della giuria di selezione del concorso, Claudia Santoro, di Progetti Sociali srl Impresa Sociale partner del progetto Centra che ha curato l´organizzazione del Concorso fotografico e Roberta Copersino, Responsabile dell´Ufficio Pari Opportunità della Regione Abruzzo che illustrerà le competenze del Centro regionale antidiscriminazione. Saranno presenti, inoltre, i partner del progetto: la Provincia dell´Aquila, la Provincia di Teramo, il Comune di Pescara e Progetti sociali srl ? Impresa sociale. |
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