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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Settembre 2014 |
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IL PREMIO LEONARDO UGIS VALORIZZA LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA |
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Milano, 17 settembre 2014 - Scade il 18 ottobre il termine per partecipare alla quarta edizione del Premio riservato ai giovani ricercatori-comunicatori. Quest’anno viene privilegiato il tema di Expo 2015. L’iniziativa si svolge con il patronato di Regione Lombardia e il patrocinio oneroso di Fondazione Cariplo. La premiazione avviene mercoledì 3 dicembre 2014 al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, preceduta dal dibattito su Alimentazione e salute. C’è tempo fino al 18 ottobre per partecipare alle selezioni per la Iv edizione del Premio Leonardo-ugis 2014, nato dalla collaborazione tra il Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e l’Ugis (Unione giornalisti italiani scientifici), per sensibilizzare la società e renderla sempre più consapevole dei vantaggi e delle responsabilità di cui il progresso scientifico è portatore. Il Museo e l’Ugis auspicano per quest’anno di ricevere candidature preferibilmente in linea con il tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” nella sua accezione più ampia: sostenibilità nella filiera della produzione di cibo sul pianeta; best practices e innovazioni nel settore dell’alimentazione, salute, benessere, sostenibilità e tecnologia; sicurezza degli alimenti, sistemi di trasporto intelligente e a basse emissioni inquinanti; sistemi e materiali di costruzione sostenibili e innovativi; rapporto tra energia e ambiente: implementazione di soluzioni sostenibili e innovative; turismo e cultura: valorizzazione degli stili di vita rispetto all’educazione e al patrimonio alimentare e ambientale di un territorio e delle sue declinazioni; qualità della vita: valorizzazione dell’aspetto territoriale ed urbanistico della città con attenzione per anziani, diversamente abili, minori e malati; promozione dei valori dello sport in correlazione al tema. Il Premio prevede due riconoscimenti: . Alla carriera: conferito ad una personalità del mondo della ricerca scientifica e tecnologica che si sia distinta, oltre che per le proprie competenze di scienziato, anche per le proprie capacità nella diffusione della conoscenza scientifica e tecnologica; . A un giovane ricercatore-comunicatore: assegnato ad un candidato con meno di 40 anni al 30 settembre 2014 del mondo della ricerca scientifica e tecnologica che abbia ottenuto risultati evidenti e si sia attivamente impegnato nell’ambito della comunicazione verso la società, utilizzando media ad ampia diffusione. La Giuria del Premio, che valuterà i ricercatori sulla base dei curricula accademici, dei risultati raggiunti nell’attività di ricerca e dell’efficacia nel comunicare tali risultati al pubblico attraverso media ad ampia diffusione, è composta da: Giovanni Caprara, Responsabile Scienza Corriere della Sera e Presidente Ugis - Roberto Cingolani, Direttore Scientifico Iit – Istituto italiano di tecnologia - Fiorenzo Galli, Direttore generale Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci - Fabiola Gianotti, Coordinatrice esperimento Atlas – Cern - Giulio Giorello, Professore di Filosofia della Scienza – Università degli studi di Milano - Alberto Pieri, Segretario generale Fast – Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche - Livia Pomodoro, Presidente Centro internazionale di documentazione e studio sulle norme e le politiche pubbliche in materia di alimentazione - Claudia Sorlini, Presidente Comitato scientifico Expo 2015. La cerimonia di premiazione si svolge presso il Museo mercoledì 3 dicembre 2014, alla presenza di personalità del mondo accademico, delle imprese e dei media. E’ preceduta dal convegno sul ruolo fondamentale che possono giocare i media nella corretta informazione dei temi relativi all’alimentazione e alla salute. Le candidature devono essere inviate a ugis@ugis.It entro e non oltre il 18 ottobre 2014 ore 17.00. Ulteriori informazioni, il regolamento e il modulo per la candidatura sono sul sito: www.Ugis.it |
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GIRATA ALL´ENEA LA TRASMISSIONE DI INTRATTENIMENTO SCIENTIFICO DI RAI SCUOLA “LA QUASI FISICA DI DANTE” PER LA SERIE “FEASYCA” |
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Roma, 17 settembre 2014 - Oggi alle ore 21,30 su Rai Scuola, canale 146 Digitale Terrestre, andrà in onda il filmato “La quasi fisica di Dante”, per la serie “fEasyca”, una sorta di fiction che ha luogo in un week-end un po´ “movimentato” tra gli impianti ad alta tecnologia dell’Enea. Con un approccio surreale e divertente, il conduttore Fabio Maiorino si muove intimidito all’interno di un Centro di ricerca dell´Enea, vagando in una sorta di viaggio dantesco tra grandi impianti tecnologici, dietro la guida di un salvifico Virgilio della ricerca, Emilio Santoro. Il filo conduttore di questo filmato sono le intuizioni e i concetti di fisica spesso errati contenuti nell’opera di Dante Alighieri, e il nostro conduttore, ribattezzato “Super-conduttore” proprio in virtù degli esperimenti sulla superconduttività a cui partecipa, ci svela concetti di fisica che sono sotto i nostri occhi, ma che non ci sono evidenti. Perché come diceva Albert Einstein: “Non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarlo a tua nonna”. Si tratta di una significativa occasione per far conoscere alcune delle più importanti attività di ricerca che si svolgono all´Enea. Questa serie televisiva è una realizzazione tutta italiana, che si pone come alternativa ai più noti programmi di intrattenimento scientifico realizzati all’estero e vuole raccontare la fisica in modo semplice e divertente. La regia è di Tiziana Maiorino. |
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XVII EDIZIONE RELIGION TODAY FILMFESTIVAL “CHANGE! RELIGIONI, SOCIETÀ, CAMBIAMENTO” |
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Trento, 17 settembre 2014 - È il cambiamento il filo rosso della Xvii edizione del Religion Today Filmfestival, in programma dal 10 al 21 ottobre a Trento e in altre località italiane. Un tema che esprime la volontà di scavare, più che mai, nelle pieghe del rapporto tra cinema, religioni, società. Se da un lato la ‘trasformazione’ resta ingranaggio essenziale della macchina del cinema, dall’altro il cinema, arte del tempo, conserva infatti una capacità specifica di rappresentare e interpretare la mobile pluralità dei fenomeni religiosi e la dialettica tra religioni e società civile. Un compito tanto più urgente in un frangente di mutamenti epocali: traumi che ci costringono a ricomporre lo spettro dei futuri possibili, mentre nel mondo torna il fantasma (deprecabile) dello “scontro di civiltà”; ma anche rinascite personali e collettive che si alimentano del doppio incontro, con l’altro e con Dio. Lo conferma l’esuberante varietà delle storie, dei contenuti, delle soluzioni formali e dei generi rappresentati nei film selezionati per il concorso. Particolarmente numerosi anche gli approfondimenti, gli eventi, le partnership e le personalità che arricchiranno la proposta itinerante del Festival, a cominciare dal ricco programma delle nove giornate in Trentino. Il concorso cinematografico Un mosaico di cambiamenti, dirompenti o sotterranei, attesi o subìti, compiuti o mancati. È quanto emerge da una proposta cinematografica ricca di 49 film provenienti da oltre 20 paesi,selezionati tra oltre 300 iscrizioni da tutto il mondo (dall’Europa all’America, dal Sudafrica al Bangladesh). Venti i documentari, che esprimono un’ampia varietà di generi e ricerche,attraversando l’intera gamma espressiva compresa tra le nuove sperimentazioni narrative e il classico approccio tematico, spesso in rapporto stretto con l’attualità più scottante; ventinove in tutto le animazioni, i lungometraggi e i cortometraggi a soggetto, con i quali il Festival prosegue l’esplorazione delle diverse modalità dell’incontro tra cinema e religioni, dalla commedia al thriller spirituale. Le schede di tutti i film sono disponibili sul sito del Festival. I quattro premi principali (“Nello spirito della Fede”, al miglior film a soggetto, al miglior documentario e al miglior cortometraggio) verranno assegnati dalla giuria internazionale,quest´anno composta da Renato Butera sdb (Roma), docente di giornalismo e di cinema presso la Fsc della Università Pontificia Salesiana, John Forrest (London), direttore dell’Insight Film Festival, produttore, regista ed esperto di media training, Mohammad Gozarabadi (Teheran), traduttore, story analyst e insegnante di sceneggiatura presso la Sooreh University, Giovanni Guaita (Mosca), ieromonaco della Chiesa Ortodossa russa, storico ed autore di studi su cinema e simbolismo religioso, e Daniella Tourgeman (Jerusalem), direttrice del dipartimento del cinema ebraico alla Cineteca di Gerusalemme-israel Film Archive. Altri premi saranno assegnati dalla giuria Signis (Word Catholic Association for Communication) e dalle giurie speciali del Festival per le sezioni competitive “Exploring the differences”, “In Short”, “Peace & Human Rights”, “Visions” e “Changes”. Percorsi ed eventi Accanto alla proiezione di tutti i film in concorso, la sede di Trento, dove il Festival è nato e si è sviluppato negli anni, in relazione con la storica vocazione della città a farsi ponte tra fedi e culture, ospiterà un denso programma di conferenze ed eventi speciali (10-18 ottobre). Tra le principali novità dell’edizione 2014, in particolare, si colloca un percorso sul ruolo delle religioni nella difesa della legalità e nella promozione della giustizia e della sicurezza sociale, organizzato in stretta collaborazione con la sezione regionale dell’Associazione Nazionale Magistrati. Dall’antimafia alla lotta contro il terrorismo, la proposta intende sensibilizzare un pubblico ampio e diversificato su questioni che interrogano la politica come la società civile, particolarmente in un tempo, qual è il nostro, di crisi universale di senso e di ideali. Per indagare il contributo che le religioni possono e devono fornire in un ambito così delicato, la serata inaugurale del Festival, venerdì 10 ottobre 2014, si aprirà sulle note intense e personali del monologo “U Parrinu – La mia storia con Padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia”, scritto e interpretato da Christian Di Domenico. Seguirà una tavola rotonda sulla necessità di portare avanti la lotta contro la mafia e trasmetterne l’urgenza alle nuove generazioni. Parteciperà Piergiorgio Morosini, giudice del Tribunale di Palermo che ha affrontato numerosi processi di mafia (ed è autore di libri sull´argomento) tra i quali, da ultimo, quello sulla cosiddetta “trattativa Stato-mafia”; interverrà fra gli altri anche don Maurizio Francoforte, parroco del quartiere Brancaccio di Palermo, già teatro della ‘battaglia’ e della morte di don Puglisi, assassinato esattamente 31 anni fa, il 15 settembre del 1993, nel giorno del suo 56° compleanno. Il tema attualissimo dell’impegno della chiesa contro il crimine organizzato sarà ripreso anche attraverso la proiezione del documentario Rai “Non tacerò – La storia di don Peppe Diana”. Il percorso avrà un’altra tappa di altissimo profilo nel pomeriggio di sabato 11 ottobre, quando il magistrato Armando Spataro, invitato anche per la sua esperienza dei rapporti tra giustizia e terrorismo internazionale di presunta matrice identitaria, culturale e religiosa, dialogherà con l’Imam di Firenze Izzedin Elzir, presidente dell’Unione Comunità Islamiche d’Italia (Ucoii); la discussione si propone di affrontare un argomento delicato, che suscita oggi crescente allarme in Italia e nel mondo, superando i pregiudizi e la superficialità ed evidenziando la necessità di combattere il terrorismo attraverso la cultura della legalità e la lotta contro l’esclusione. In linea con la storia e la mission del Festival, un’intera sezione del concorso, organizzata con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, proseguirà l’analisi dei grandi temi che necessitano di continue e assidue trattazioni, a partire dal complesso rapporto tra donne e religioni. Particolare pregnanza avrà inoltre la proiezione, venerdì 17 ottobre, del documentario “Il cuore dell’assassino”, sulla storia di Samundar Singh, il giovane fanatico indù che nel 1995 uccise ferocemente suor Rani Maria, missionaria francescana originaria del Kerala. Arrestato e condannato all’ergastolo, Samundar viene perdonato dalla famiglia di Rani, che non solo chiede (e ottiene) per lui la grazia, ma arriva ad accoglierlo come un figlio e come un fratello. Alla serata, in collaborazione con la sezione italiana di Religions for Peace, saranno eccezionalmente presenti anche Suor Selmy Paul, sorella della missionaria uccisa, e Padre Swami Sadanand, il sacerdote pacificatore che ha accompagnato il giovane assassino in un profondo cammino di trasformazione. Un’impressionante testimonianza di riconciliazione contro la tragica moltiplicazione dell’odio e della violenza fondamentalista. Su analoghe questioni globali, dalle dinamiche post-conflitto al fenomeno delle migrazioni, passando per le grandi sfide della cooperazione internazionale e il nodo dei diritti umani in zone di guerra, sono previste altre proiezioni commentate in collaborazione con Osservatorio Balcani, Cinformi Centro informativo per l’immigrazione della Provincia autonoma di Trento, Centro Astalli, Fondazione Fontana e il gruppo di Trento di Amnesty International – Italia. Come di consueto, la dimensione del dialogo sarà sviluppata di concerto con l’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Trento e con il Tavolo locale per le appartenenze religiose; prosegue inoltre il rapporto con la Fondazione Bruno Kessler, che alla vigilia del Festival proporrà un seminario scientifico dedicato alle tracce del religioso nel cinema di animazione, e con il Museo Diocesano Tridentino, per un appuntamento su cinema e arte sacra contemporanea, mentre la Biblioteca Comunale di Trento ospiterà tra l’altro una mostra bibliografica sui temi del Festival. Il Festival si fregia anche del patrocinio dell’Università di Trento per un’anteprima che offrirà un’interpretazione del tema dell’anno dal punto di vista della sociologia delle religioni. Anche il dibattito tra scienza e fede troverà spazio grazie alla nuova collaborazione con il Muse – Museo delle Scienze: la proiezione del documentario “Questioning Darwin” sarà infatti seguita da una conversazione su evoluzionismo e creazionismo con l´intervento del filosofo Paolo Costa e di Telmo Pievani, epistemologo italiano e direttore di Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione. L’edizione 2014 segnerà anche una nuova tappa alla scoperta delle culture e delle religioni mondiali, aprendo una finestra sul mondo indiano e indù, grazie a numerosi film in concorso e ad un evento speciale di danza Kuchipudi che conferma l’apertura del Festival alla contaminazione multimediale di diverse espressioni artistiche. In questa dimensione si colloca anche l’idea per la cerimonia di premiazione del Festival, in programma sabato 18 ottobre; in occasione del centenario dello scoppio della Grande Guerra, di cui il Trentino è stato suo malgrado protagonista, verrà proposto un reading musicale dedicato particolarmente al tema poco esplorato della pluralità religiosa negli eserciti in campo. Ogni sessione del programma trentino potrà contare inoltre sulla partecipazione di ospiti internazionali; anche in questa edizione proseguirà infatti l’esperienza del “laboratorio di convivenza” tra esperti cinematografici di diverse fedi e nazionalità, che avranno l’occasione di condividere le giornate del Festival e confrontarsi sul tema dell’anno e sul potenziale del cinema per il dialogo e l’educazione alla pace. Un Festival itinerante Attraverso giurie speciali e proiezioni per il pubblico e per le scuole, l’edizione coinvolgerà anche le località di Arco, Rovereto, Borgo Valsugana e Lisignago (Tn), mentre fuori provincia si rinnova il sodalizio con l’Associazione Amici di Villa San Giuseppe a Bassano del Grappa. Tra conferme e novità, si rafforza anche la dimensione regionale del Festival, con un doppio appuntamento a Merano – dove prosegue la partnership con l’Università popolare Urania Meran, la Fondazione Upad, Mairania 857 e la Chiesa Evangelica Luterana – e a Bolzano, dove prende il via una nuova prestigiosa collaborazione con il Centro per la Pace. Ancora una volta il Festival troverà una prestigiosa vetrina nella capitale; a Roma proseguirà infatti l’esperienza consolidata del seminario internazionale organizzato con la Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana, che assegnerà anche un premio speciale del Festival. Dopo la tappa tradizionale presso la comunità di Nomadelfia, con tre giorni di proiezioni ed eventi aperti anche alle scuole grossetane (20-22 novembre), riprenderanno infine gli scambi con i partner internazionali, a cominciare dal Jewish Film Festival di Gerusalemme. |
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BOLZANO: REVISIONE DEL SOSTEGNO ALLE CASE EDITRICI: "IMPORTANTI FONTI DI CULTURA" |
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Bolzano, 17 settembre 2014 - Il sistema che garantisce un sostegno economico alle case editrici verrà rivisto e armonizzato con quello della Regione. Questo il punto più importante dell´incontro del 15 settembre fra i responsabili delle case editrici, gli assessori Achammer e Tommasini e il presidente Kompatscher. "Vogliamo valorizzare il loro ruolo di importanti fonti di cultura", ha spiegato Kompatscher. La delegazione guidata da Hermann Gummerer, presidente del gruppo degli editori presso l´Unione commercio servizi turismo, ha trovato un punto d´intesa con i tre membri della Giunta provinciale altoatesina per quanto riguarda il futuro degli strumenti di sostegno a favore del settore. "Le case editrici - sottolinea Arno Kompatscher - devono essere in grado di rappresentare un valore aggiunto per la vita culturale e anche economica della nostra terra". Entrando nel dettaglio, l´ipotesi di accordo punta sostanzialmente su due binari. "Il primo riguarda la riforma della nostra legge sulla cultura - aggiunge Kompatscher - che dovrebbe essere elaborata nel giro di qualche mese, e che renderà possibile sostenere in maniera più diretta le case editrici". In sostanza, ciò significa che non solo potranno essere elargiti contributi a singole opere, come già accade ora, "ma la mano pubblica - spiega l´assessore Philipp Achammer - potrà decidere di sostenere in maniera più ampia programmi annuali di case editrici che si distinguono per il loro particolare valore da un punto di vista culturale". "In questo percorso - aggiunge poi l´assessore Christian Tommasini - è importante individuare criteri di effettiva qualità allo scopo di evitare il proliferare della contribuzione a pioggia". Dal punto di vista della tempistica, la nuova legge sulla cultura dovrebbe vedere la luce nella prima metà del 2015, e una volta superato questo passaggio sarà la volta di stabilire le linee guida sul sistema di incentivi e sostegni anche alla luce delle direttive europee in materia. L´altro binario lungo cui impostare la politica di sostegno alle case editrici passa poi per l´armonizzazione del sistema provinciale con quello regionale, che nei prossimi mesi sarà oggetto di una revisione. "L´obiettivo - conclude il presidente Arno Kompatscher - è quello di evitare i doppioni e garantire in questo modo una maggiore chiarezza e trasparenza a tutto il sistema". |
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PRESENTAZIONE DEL VOLUME “ENTOMOLOGIA APPLICATA”, DI ALDO POLLINI |
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Parma, 17 settembre 2014 – Si svolgerà venerdì 26 settembre 2014, alle ore 9,15, presso l´Oratorio Novo dell´Istituzione Biblioteche del Comune di Parma (Vicolo Santa Maria 5 – Parma) l´incontro di presentazione del volume “Entomologia applicata” del noto agronomo fitopatologo Aldo Pollini. Il volume presentato è l’ultima edizione, comprendente un aggiornamento relativo a numerose specie di recente introduzione accidentale in Italia, che stanno determinando situazioni fitosanitarie preoccupanti su alcune colture, e dunque risponde alla necessità di conoscenza di entomologi agrari, biologi, naturalisti, studenti di istituti tecnici e universitari. La presentazione è stata promossa e patrocinata dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia e dalla biblioteca Bizzozero del Comune di Parma, col patrocinio di prestigiose Istituzioni nazionali quali l’Accademia dei Georgofili di Firenze, l’Unione Nazionale delle Accademie Scientifico Agrarie, l’Associazione Italiana di Protezione delle Piante, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Unipr&expo’ 2015. L´evento fa parte del ciclo "Come la cattedra ambulante di Antonio Bizzozero": incontri di presentazione dei testi aggiornati nell´agro-alimentare alla presenza degli autori, nella biblioteca a lui dedicata. L’entomologia applicata, intesa come “il mestiere dell’entomologo”, consiste nell’apprendimento delle necessarie conoscenze riguardanti gli insetti di interesse economico, indispensabili nell’ambito professionale per lo svolgimento dell’assistenza nel campo della difesa delle piante, della disinfestazione delle derrate di varia origine, dei locali di lavorazione (mulini, pastifici) e dei legnami, ma anche per chi svolga consulenze di parte o Ctu, per cause giudiziarie riguardanti aspetti entomologici in campo agrario ma non solo. Il Programma Dopo i saluti del vice Presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari e dell’assessore alla cultura del Comune di Parma Laura Maria Ferraris, seguiranno gli interventi dell’autore dott. Aldo Pollini, di Piero Cravedi, Maria Cristina Reguzzi e Rinaldo Nicoli Aldini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Roberto Reggiani dell’Azienda Agraria Sperimentale Stuard, Valentino Testi del Consorzio Fitosanitario di Parma, il dott. Alessandro Cantarelli della Provincia di Parma. È previsto il riconoscimento di crediti (Cfp) da parte dell´Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Parma Altre informazioni sul sito http://www.agriparma.it/ |
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MILANO: A PALAZZO REALE LA GRANDE RETROSPETTIVA DEDICATA A MARC CHAGALL DAL 17 SETTEMBRE 2014 AL 1 FEBBRAIO 2015 |
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Milano, 17 settembre 2014 – È stata presentata ieri a Palazzo Reale la mostra “Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985”, in programma dal 17 settembre 2014 al 1° febbraio 2015. Promossa dal Comune di Milano-cultura, l’esposizione è organizzata e prodotta da Palazzo Reale, 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, Arthemisia Group, Gamm Giunti, ed è curata da Claudia Zevi con la collaborazione di Meret Meyer. “Questa mostra è un viaggio a tappe nella storia, che accompagna il visitatore a percepire la molteplice identità, poetica e artistica, della cultura europea: per questo la retrospettiva dedicata a Chagall è uno degli appuntamenti più importanti di ‘Milano Cuore d’Europa’, il palinsesto che animerà la vita culturale milanese durante l’autunno 2014, dedicato all’Europa e alla centralità del ruolo che la nostra città ha sempre avuto nella costruzione dello spirito unitario europeo – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno – Con opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, tra le quali molti capolavori, questa mostra intende ripercorre una mappa non solo geografica, ma soprattutto artistica e spirituale complessa e caleidoscopica, che sta a fondamento dell’originale ‘profilo apolide’ dell’artista”. La mostra partecipa a Milano Cuore d’Europa, il palinsesto culturale multidisciplinare dedicato all´identità europea della nostra città anche attraverso le figure e i movimenti che, con la propria storia e la propria produzione artistica, hanno contribuito a costruirne la cittadinanza europea e la dimensione culturale. L’esposizione, che si aprirà il 17 settembre a Palazzo Reale, è la più grande retrospettiva degli ultimi 50 anni mai dedicata in Italia a Marc Chagall, con oltre 220 opere – prevalentemente dipinti, a partire dal 1908, data in cui Chagall realizzò le sue prime opere dal grande Nudo rosso del 1909, fino alle ultime, monumentali opere degli anni ‘80 – che guideranno i visitatori lungo tutto il percorso artistico di Marc Chagall, accostando, spesso per la prima volta, opere ancora nelle collezioni degli eredi, e talvolta inedite, a capolavori provenienti dai maggiori musei del mondo, quali il Moma, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, il Museo Nazionale Russo di S. Pietroburgo, il Centre Pompidou, oltre a 50 collezioni pubbliche e private che hanno generosamente collaborato. All’interno di un rigoroso e completo percorso cronologico, la mostra si articolerà in sezioni, partendo dalle opere degli esordi realizzate in Russia; durante il primo soggiorno francese, e il successivo rientro in Russia fino al 1921; con l’autobiografia scritta da Chagall al momento del suo definitivo abbandono della Russia, si aprirà il secondo periodo del suo esilio, prima in Francia e poi, negli anni ’40 a causa del nazismo, in America dove vivrà anche la tragedia della morte dell’amatissima moglie Bella; con il rientro in Francia e la scelta definitiva di stabilirsi in Costa Azzurra Chagall ritroverà il suo linguaggio poetico più disteso, rasserenato dai colori e dall’atmosfera del Midi. Lungo il percorso espositivo i visitatori avranno modo di capire come fu possibile che Chagall, pur vivendo in un perenne esilio, non abbia mai perso quel filo rosso che gli tenne sempre nel cuore il bimbo che era stato; come seppe mantenere intatta, attraverso il tempo e le vicissitudini terribili che attraversarono la sua esistenza, la forma dello stupore, la gioia della meraviglia di fronte alla natura e all’umanità e, insieme ad esse, la fiducia di credere e di provare in tutti i modi a costruire un mondo migliore. E ancora scopriranno la sua originalissima lingua poetica, nata dall’assimilazione delle tre culture cui appartiene: la cultura ebraica (dalla cui tradizione visiva dei manoscritti ornati egli trae gli elementi espressivi, non prospettici a volte mistici della sua opera); la cultura russa (cui attinge sia attraverso le immagini popolari dei luboki che attraverso quelle religiose delle icone); la cultura occidentale (in cui assimila grandi pittori della tradizione, da Rembrandt come gli artisti delle avanguardie che frequenta con assiduità). La sua arte viene a costituire una sorta di metissage fra le culture e le tradizioni e nella volontà di fare della contaminazione un valore, dell’opera d’arte un linguaggio in grado di esprimere alcuni interrogativi a tutt’oggi irrisolti dall’umanità, sta la radice fondamentale della sua modernità. Dopo Milano, dal 27 febbraio al 28 giugno 2015, in virtù di un consolidato rapporto di cooperazione culturale tra Palazzo Reale di Milano e il Musées royaux des Beaux-arts de Belgique iniziato nel 2009, la mostra di trasferirà in quest’ultima prestigiosa struttura a Bruxelles. Le Sezioni - Sala 1 Marc Chagall Una retrospettiva, 1887-1985 - Dalle Memorie inedite riscoperte in occasione di questa esposizione, nasce l’immagine di uno Chagall pittore e uomo complesso, la cui vena poetica e favolistica “fra cielo e terra” nasce e si rafforza durante gli anni di esilio, senza mai rinnegare le proprie origini russo-ebraiche e tuttavia senza estranearsi da una realtà storica in cui confluiscono tutte le tragedie del ‘900. Questa sarà la storia che le 220 opere di questa mostra andranno a raccontare. Sala 2 1907- 1914 Le prime opere russe e il viaggio a Parigi - Dopo avere studiato a S. Pietroburgo nell’atelier di Bakst, il giovane pittore, poco più che ventenne, parte da Vitebsk per Parigi. Qui scopre il linguaggio delle avanguardie francesi che rielabora alla luce delle immagini che gli provengono dalla tradizione popolare russa ed ebraica. Sala 3 1914-1919 Il rientro in Russia - Rientrato a Vitebsk per sposare Bella, egli non potrà più tornare in Occidente a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. La casa natale, la famiglia - le presenze affettuose che hanno costituito il mondo di Chagall bambino – sono i soggetti che compaiono adesso nei suoi dipinti. Su tutte prevarrà però l’immagine di Bella raffigurata spesso in opere che rappresentano coppie di amanti. Sala 4 1920-1921 Il viaggio a Berlino e ‘Ma vie’ - La scelta di scrivere, appena trentenne, la propria autobiografia coinciderà con la fuga di Chagall dalla Russia e con il suo soggiorno berlinese. L’incontro con il gallerista Paul Cassirer segnerà la scoperta dell´importanza della grafica. In ‘Ma vie’ egli prosegue con questa nuova tecnica una riflessione formale sull’attività grafica e sul disegno già iniziata in Russia al tempo del teatro. Sala 5 1914-1919 La raffigurazione del mondo ebraico - Chagall racconterà per tutta la vita il mondo ebraico delle sue origini. Ai grandi ritratti di vecchi ebrei si affiancano nel tempo le diverse versioni dell’ebreo in volo sopra Vitebsk tra cui quella del 1914 proveniente da Toronto mai più esposta negli ultimi 50 anni. Particolarmente interessante il bozzetto del ‘Rabbino con cedro’ affiancato al dipinto realizzato successivamente. Sala 6 1915-1917 L’amore per Bella - L’immagine di Bella sarà la figura prevalente nei capolavori del periodo russo, che, apparentemente realistici nella resa pittorica, narrano la favola di un amore realizzato e di una vita domestica intrisa di felicità. Sala 7 e 8 1919-1920 Chagall e il teatro - Anche Chagall sarà travolto dall’entusiasmo per la rivoluzione russa fino a essere eletto commissario del popolo a Vitebsk. Proprio in questi anni egli svilupperà la sua vena creativa a confronto con i grandi miti del teatro russo come Gogol. Questo interesse culminerà nell’incontro fondamentale con il teatro ebraico: Chagall ne sarà l’interprete, il regista, il coordinatore e trasformerà in immagini l’aspetto più caratteristico della cultura ebraica: il senso dell’humour. Sala 9 1923-1931 Il rientro in Francia - Chagall rientra a Parigi dove, a La Ruche, non trova più nulla delle sue cose: l’atelier è svuotato, i quadri sono scomparsi. Tuttavia, dopo i difficili anni della rivoluzione sovietica, la riscoperta delle luci e dei fiori della Francia lo colma di gioia. L’attenzione del pittore si rivolge ora allo studio dei classici, tra cui soprattutto Rembrandt. Attraverso una serie di grandi ritratti l’artista si confronta a tutto campo con i grandi pittori della tradizione classica occidentale. Sala 10 1926-27 Le favole de La Fontaine - Il ciclo delle gouaches delle Favole di La Fontaine, che nasce dal fortunato incontro con il grande editore e gallerista Vollard, è uno degli esempi più stupefacenti della vitalità creativa di Chagall in questo periodo. In esse l’artista si confronta con l’autore classico della letteratura novellistica francese e, contemporaneamente, affronta, con le fiabe, un tema particolarmente caro alla cultura russa. Ne nascerà una serie di opere dal carattere arditamente originale che, in mostra, saranno affiancate da una voce recitante che racconterà alcune fiabe. Sala 11 1925-1931 I fiori di Francia - La luce di Francia, la sua campagna soleggiata, i fiori, si riflettono nelle opere gioiose di questo periodo che sarà segnato anche dal breve sodalizio intellettuale con il mondo surrealista. La raffigurazione delle finestre come limite tra interno ed esterno, come punto di passaggio tra il mondo interiore, emozionale, e quello esterno, naturale, saranno caratteristiche di questo periodo. Sala 12 1931-1947 Venti di guerra - Già a partire dai tardi anni ‘20 appare evidente la percezione da parte dell’artista dell’addensarsi delle nubi minacciose che incombono sul suo popolo. I colori si scuriscono, le ombre aumentano, compaiono le effigi tragiche del Cristo crocefisso e della Madonna, accostate a quelle dell’Ebreo in fuga e del Rabbino che fugge cercando di salvare i rotoli della Torà. Nel 1939 Chagall è costretto all’esilio. Negli Stati Uniti, dove trova rifugio, dovrà ancora sopportare il lutto terribile dell´improvvisa scomparsa di Bella, la compagna della sua vita. Sala 13 1943- 1966 Chagall e la musica - Anche durante la guerra l’arte rimane per Chagall la risorsa estrema che lo salverà dalla disperazione. L’incontro con la musica e le commissioni per i balletti di Aleko di Rachmaninoff e per l’Uccello di fuoco di Stravinsky, finiranno per rendere concreta attività la grande passione della sua vita per la musica. Negli anni sessanta arriveranno, poi, le commesse monumentali per opere pubbliche, affreschi, mosaici e vetrate e, soprattutto, quelle per l’Opera Garnier di Parigi o per il Lincoln Art Center del Metropolitan Theater di New York. Sala 14 1946-1951 Il rientro in Francia - Subito dopo la guerra compaiono grandi dipinti di animali dalla pregnanza mitologica che riprendono alcune immagini archetipe della cultura ebraica. Grandi rappresentazioni di mucche, di pendole con le ali, di galli. In particolare, la figura del gallo ricorda Kaparot, il sacrificio ebraico di espiazione durante il quale, alla vigilia della festività di Yom Kippur, viene sacrificato un gallo, che assume simbolicamente su di sé tutte le colpe della comunità. Sala 15 1951- 1975 Gli anni di Nizza - Chagall è ormai un artista di successo, il Museum of Modern Art di New York e gli altri grandi musei del mondo gli hanno dedicato mostre monografiche ed egli sente il suo rientro in Francia come finalmente definitivo. Accanto alla seconda moglie Vava egli sembra ritrovare una rinnovata felicità creativa che porta con sé nuovi colori, nuove tecniche, nuove immagini, come quelle degli innamorati fluttuanti nel cielo di St. Paul de Vence. Il differenziarsi del linguaggio formale di Chagall attraverso scelte sempre più complesse, tra cui l’uso dei collages come opere d’arte a sé stanti, ma anche come bozzetti per grandi dipinti verrà esemplificato qui in modo inedito. Informazioni e prenotazioni: www.Mostrachagall.it Telefono: 02 54911 - http://www.Ticket.it/chagall |
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DAL 26 AL 28 SETTEMBRE 2014 TRE GIORNI IN TRIENNALE CON #TEMPODELLEDONNE, E MILANO È #CITTÀDELLEDONNE INCHIESTA, SPETTACOLO, LABORATORIO, DIVERTIMENTO, FORMAZIONE, ARTE, PARTECIPAZIONE 100 EVENTI CON OSPITI ITALIANI E STRANIERI IN TEATRI, GALLERIE, UNIVERSITÀ, BIBLIOTECHE |
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Milano, 17 settembre 2015 - La prima edizione nazionale de Il tempo delle donne, evento del Corriere della Sera, avrà luogo dal 26 al 28 settembre 2014 a Milano, negli spazi della Triennale e del Teatro dell’Arte, con il patrocinio del Comune di Milano. Il Tempo delle Donne - Storie, idee, azioni per partecipare al cambiamento è un progetto del Corriere della Sera che ha scelto di costruire sulle donne e con le donne una grande inchiesta, che raccoglie e incrocia le voci di personalità pubbliche, esperte, artiste, giornaliste e giornalisti, lettrici e lettori. Organizzato con La 27ma Ora e Io Donna, Fondazione Corriere della Sera e Valore D, Il Tempo delle Donne è nato un anno fa e non si è più fermato: il palinsesto è cresciuto di mese in mese coinvolgendo donne e uomini in una felice serie di incontri, spettacoli, laboratori. Expo Milano 2015, partner de Il Tempo delle Donne fin dagli eventi di avvicinamento della primavera, con il progetto We-women for Expo contribuisce attivamente al palinsesto di settembre parlando di temi legati all’Esposizione Universale. “Quello fin qui ideato, prodotto e messo in scena” spiega Barbara Stefanelli, vicedirettrice del Corriere della Sera, “È un percorso che ha cercato di indagare su scienza e politica, arte e cucina, sessualità, tecnologie e lavoro, per raccontare come stanno le donne nel nostro tempo. E, soprattutto, come vorrebbero stare. Cercheremo di mischiare i linguaggi, di informare e divertire, senza chiuderci nel recinto del dibattito. Ci saranno workshop, mostre, conversazioni, video produzioni e anche una grande festa. Tutto dedicato alle donne. E agli uomini che amano le donne.” E aggiunge: “Per noi non ci sono ideologie, non ci sono codici di genere: conta solo la libertà. E libertà è partecipazione”. “Per Il Tempo delle Donne, La 27ma Ora e Io Donna hanno lavorato fianco a fianco per raccontare storie, persone, valori capaci di lasciare il segno – piccolo o grande – nel nostro tempo e nel nostro destino” racconta Diamante D´alessio, direttrice di Io Donna. “Siamo molto felici della ricchezza di idee che stiamo condividendo con il pubblico delle nostre lettrici.” La creazione di una vasta rete ha reso possibile aggregare energie e idee intorno all’iniziativa del Corriere della Sera, rendendo Il Tempo delle Donne un progetto collettivo dove vive e cresce il racconto del nostro tempo. L’adesione è stata così vasta da non poter contenere nei tre giorni tutti gli eventi proposti: accanto al palinsesto #tempodelledonne delle giornate 26, 27 e 28 settembre, si è creato un palinsesto parallelo, #cittàdelledonne, che è già iniziato e proseguirà fino ai primi di ottobre. I due percorsi sono contrassegnati dal fiore cangiante che Il Tempo delle Donne ha scelto da tempo come simbolo. Nel suo insieme, Il Tempo delle Donne offrirà oltre 100 appuntamenti. “Abbiamo messo in rete decine e decine di eventi dedicati alla maternità, all’informazione, al lavoro, alla ricerca, tutti declinati al femminile” – racconta Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera. “Licei, università, teatri, associazioni, carceri, cinema e biblioteche hanno risposto con entusiasmo, confermando lo spirito di partecipazione costruito in anni di collaborazione.” A proposito della manifestazione, il vicensindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris commenta: “Milano vuole essere accogliente e aperta anche per le donne, per questo si interroga e si confronta su quali sono i tempi e i modi per garantire loro tutte le opportunità, senza rinunce”. “Il Tempo delle Donne è un appuntamento culturale molto importante per la nostra città” aggiunge Filippo Del Corno, assessore alla Cultura al Comune di Milano, “stimolante, trasversale e multitasking, come sono le donne milanesi di oggi. Un programma ricco di iniziative dal quale emerge la capacità delle donne di condividere e confrontarsi imparando l’una dall’altra, indipendentemente dall’età, la professione e il ceto sociale”. Negli spazi della Triennale si svolgerà la tre giorni fitta di appuntamenti realizzati da La 27ma Ora, Io Donna, Fondazione Corriere della Sera, Valore D, We-women for Expo: dal 26 al 28 settembre (venerdì, sabato e domenica), #tempodelledonne sarà un evento fiume, dove navigare da soli o in gruppo dalle dieci del mattino a mezzanotte, con un palinsesto di proposte che permetterà di individuare percorsi individuali molto vari: tre macro sezioni - inchieste, conversazioni, workshop - a intervalli di due ore proporranno incontri a partecipazione libera. Ci saranno anche laboratori per bambini e mostre permanenti. Le serate saranno all’insegna dello spettacolo. Tutto sarà a ingresso gratuito, per alcuni appuntamenti sarà richiesta la prenotazione. Impossibile raccontare per esteso il palinsesto delle tre giornate, che avranno come madrine nella cerimonia di apertura le sei rettrici italiane (79 i rettori maschi): Monica Barni, Daria de Pretis, Paola Inverardi, Cristina Messa, Elda Morlicchi e Aurelia Sole. Tra gli ospiti del #tempodelledonne, per citare solo alcuni nomi, le ministre Beatrice Lorenzin e Roberta Pinotti; Giusi Nicolini, Catia Pellegrino, Elisabetta Tripodi; studiosi come Gustavo Pietropolli Charmet, Silvia Fegetti Finzi, Barbara Mapelli, Nuccio Ordine, Andrea Vitullo e Riccarda Zezza; attrici, tra cui Cristiana Capotondi, Paola Cortellesi, Elena Sofia Ricci, Maria Sole Tognazzi; scrittori: Silvia Avallone, Gianni Biondillo, Irene Cao, Ivan Cotroneo, Margherita d’Amico, Cristina De Stefano, Beatrice Masini, Candida Morvillo, Benedetta e Cristina Parodi, Valeria Parrella, Pulsatilla, Igiaba Scego, Antonio Scurati; e poi: Camilla Baresani, Lella Costa, Geppi Cucciari, Ilaria D’amico e Camila Raznovic come conduttrici; testimoni come Ilaria Capua, Cristiana Collu, Caroline Drucker, Patrizia Grieco, Rossella Orlandi; la fotografa Cristina Nunez, con workshop sull’autoscatto; le sorelle Nonino, con i loro aperitivi; il pane fatto a mano di Margherita e Valeria Simili; seminari per i più piccoli, per scoprire informatica e matematica, con la collaborazione di Microsoft; shooting fotografici ispirati alla giovane dama del Pollaiolo, in collaborazione con il Museo Poldi Pezzoli. Teatro, musica e spettacolo per gli appuntamenti serali: venerdì sarà di scena Maria Cassi in My life with men… and other animals, regia di Peter Snaider; sabato, il concerto Il nostro canto libero sei tu offerto ai lettori e alle lettrici, con le musiciste classiche Laura Gorna e Cecilia Radic, Rossana Casale, Andrea Mirò, Roberto Vecchioni, e un finale a sorpresa. E poi grande festa in giardino, con Alice Rohrwacher. Il palinsesto #cittàdelledonne, che ha preso vita già dall’11 settembre e proseguirà fino ai primi di ottobre, comprende spettacoli e reading, presentazioni di libri, workshop, lezioni, anteprime, rappresentazioni teatrali, visite guidate, laboratori e seminari. I temi sono a 360 gradi, nella logica inclusiva che ha guidato fin dalla nascita gli appuntamenti de Il tempo delle donne. Hanno aderito decine di istituzioni e associazioni: Accademia Palermo 8, Anteo spazioCinema, Arci, Avanade, Carcere di San Vittore, Centro di Ricerca Interuniversitario Culture di Genere, Comune di Milano, Cooperativa Minotauro, Fondazione Masi, Gallerie d’Italia, Ispi Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, Khorakhanè, Libera Università delle Donne, Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm, Liceo Classico Manzoni, Lim Librerie Indipendenti di Milano, Lobby europea delle donne, L’oreal, Museo Poldi Pezzoli, Olinda, Outis - Trame d’autore, Piccolo Teatro, Pio Albergo Trivulzio, Pirelli Fondazione Hangarbicocca, Politecnico di Milano, Quartieri Tranquilli, Rete Biblioteche Civiche, Teatro Elfo Puccini - Festival Milanoltre, Teatro Franco Parenti, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Commerciale Luigi Bocconi, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano-bicocca, Università Vita-salute San Raffaele, Young Women Network. Il Tempo delle Donne è stato da subito sostenuto da aziende prestigiose che contribuiscono alla realizzazione del progetto con eventi e conversazioni dedicate. Tra questi: Poste Italiane, partner istituzionale; Dolce & Gabbana Beauty, main partner, Luxottica, main partner; Swatch, che rinnova la sua adesione in qualità di party partner, Farmaceutici Dott. Ciccarelli con il brand Cera di Cupra e infine Vodafone, partner tecnologico. Per conoscere Il tempo delle donne, le inchieste, il programma dettagliato, le prenotazioni: iltempodelledonne.Corriere.it |
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BOLZANO: GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE 2014 "LA BIBLIOTECA FUORI DI SÈ" IL 25 SETTEMBRE |
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Bolzano, 17 settembre 2014 - In occasione della Giornata europea delle lingue, il 25 settembre l´Ufficio bilinguismo e lingue straniere del Dipartimento cultura italiana e le sue due sedi, il Centro Multilingue di Bolzano e la Mediateca Multilingue di Merano, organizzano una serie di attività che si svolgeranno nelle principali biblioteche di Bolzano e Merano, per sensibilizzare la popolazione all´autoapprendimento delle lingue. La Giornata europea delle lingue, indetta oltre dieci anni fa dal Consiglio d´Europa e dall´Unione europea, viene festeggiata ogni anno in tutto il continente ( http://edl.Ecml.at/home/whatisit/tabid/1760/language/it-it/default.aspx ), In Alto Adige, l´Ufficio bilinguismo e lingue straniere del Dipartimento cultura italiana e le sue due sedi, il Centro Multilingue di Bolzano e la Mediateca Multilingue di Merano con il motto "La biblioteca fuori di sè" organizzano un evento a spstegno dell´apprendimento delle lingue, in programma giovedi 25 settembre2014. "Apprendere le lingue è bello e importante", come afferma il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, "e non è mai troppo presto e troppo tardi per coltivare la passione per una o più lingue. Per tale ragione nel proseguire l´impegno per giungere al plurilinguismo diffuso nella nostra terra le nostre strutture ed i nostri addetti saranno disponibili nel corso della giornata per consigliare e supportare tutti i cittadini, che invito vivamente a partecipare all´iniziativa". Dalla mattina alla sera, nelle biblioteche di Bolzano e Merano: per una giornata la biblioteca Civica e le sue succursali, la Biblioteca provinciale tedesca Tessmann, la biblioteca dell´Università, l´Eurac Library, la Civica di Merano e molte altre si uniranno creando una rete di biblioteche per far conoscere agli interessati tante diverse possibilità per imparare le lingue. I tutor e le referenti del Centro e della Mediateca Multilingue saranno presenti nelle diverse biblioteche per informare sull´importanza e sull´efficacia dell´auto-apprendimento; presenteranno risorse bibliografiche e multimediali, risorse online gratuite e consigli pratici per imparare in autonomia una o più lingue. Il programma dettagliato da oggi, 12 settembre, è disponibile sul sito web del Centro Multilingue di Bolzano e della Mediateca Multilingue di Merano: www.Provincia.bz.it/centromultilingue |
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SERGEY SAPOZHNIKOV: TOTAL PICTURE 17 SETTEMBRE – 20 OTTOBRE 2014 MUSEO POLDI PEZZOLI MILANO |
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Milano, 17 settembre 2014 - Il Museo Poldi Pezzoli di Milano e la V-a-c Foundation di Mosca sono lieti di presentare una mostra di opere fotografiche del giovane artista russo Sergey Sapozhnikov. Curata da Francesco Bonami, questa esposizione è per il fotografo il debutto in Italia con una mostra monografica e il suo primo progetto all’interno di un museo di arte antica. La mostra presenta una selezione di opere fotografiche che mettono a confronto immagini dell’archivio storico del Museo, scatti già esistenti provenienti dalla V-a-c Foundation e una serie di nuove fotografie dinamiche scattate durante la permanenza di Sapozhnikov al Poldi Pezzoli. Negli scatti già noti di Sergey Sapozhnikov le figure umane sono presentate in pose inusuali e in ambientazioni particolari: piegate a metà durante un salto o aggrappate ai rami degli alberi in campi incolti o in fitte foreste. Queste fotografie, che ricordano fotogrammi del cinema d’autore, hanno ognuna una propria storia. Alcune delle immagini, ambientate nelle periferie di Rostov-sul-don, città natale dell’artista, o in cortili di case private, trasformano spazi grigi in paesaggi fantastici grazie all’utilizzo di materiali economici facilmente reperibili: materassini gonfiabili luminosi, involucri di cibo, stracci sgargianti, nastro adesivo, vecchi coperchi, travetti di legno con vernice scrostata e reti metalliche arrugginite. Dando vita ad un mondo immaginario, dove tutto sembra come sul punto di crollare, Sapozhnikov indaga le leggi fisiche e, superata la forza di gravità, scopre nuove possibilità di espressione attraverso lo strumento della fotografia. Le nuove opere di Sapozhnikov realizzate in occasione di questa mostra sono il risultato della sua totale immersione negli ambienti del Museo: accanto a una serie di fotografie degli interni del Poldi Pezzoli, nelle quali l’artista gioca con i dettagli, le proporzioni e la luce, sono esposti gli scatti della struttura architettonica che il fotografo ha installato per alcune ore ai piedi dello Scalone Antico della Casa Museo, ispirata alla tradizione dell’avanguardia russa. Questa ´invasione´ del contemporaneo all’interno di uno spazio classico suggerisce un dialogo provocatorio di Sergey Sapozhinkov con gli interni affascinanti, la collezione di dipinti, le arti decorative e i manufatti del Poldi Pezzoli. Il curatore della mostra, Francesco Bonami, aggiunge: "Negli ultimi tempi la fotografia contemporanea, lasciandosi andare alla tecnologia digitale, si è fusa con la pittura confondendo la sua identità. Credo che Sergey Sapozhnikov sia uno dei pochi fotografi dell´attuale generazione a resistere a questa tentazione riuscendo ancora a concentrarsi sulla natura pittorica della fotografia. Inoltre, il progetto del Museo Poldi Pezzoli ha reso la sua idea ancora più chiara." A corredo della mostra sarà pubblicato dalla V-a-c Foundation un catalogo con testi di Francesco Bonami, Giovanna Bertazzoni e Yelena Yaichnikova. |
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RECUPERO DELLE FORTIFICAZIONI ALPINE: UN CONVEGNO E L´INAUGURAZIONE DI UN FORTE |
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Trento, 17 settembre 2014 - Promosso dall´Assessorato provinciale alla cultura e dalla Soprintendenza per i Beni culturali in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dell´Università degli Studi di Trento, del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e dell´Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trento, venerdì 19 e sabato 20 settembre si terrà un convegno sul tema "Recupero delle fortificazioni alpine - progetti di architettura e di paesaggio" con il coordinamento scientifico di Fiorenzo Meneghelli. La giornata di venerdì, che vedrà i convegnisti raccogliersi nella Sala delle Marangonerie del Castello del Buonconsiglio, sarà interamente dedicata a una nutrita e qualificata serie di interventi che riguarderanno iniziative, progetti, metodologie ed esperienze di recupero e ristrutturazione di opere fortificate legate alla prima guerra mondiale. Sabato 20 settembre, invece, ci si sposterà a Levico Terme per la inaugurazione ufficiale del Forte Colle delle Benne al termine dei lavori di restauro. Venerdì sera, invece, alle 21, sempre nella Sala delle Marangonerie, si esibirà il Coro di S.isidoro di Trento diretto dalla maestra Giacinta Dapreda, che presenterà un repertorio che si rifà alla tradizione canora nata dalla Grande Guerra. Nel corso del convegno di venerdì 19 settembre numerosi e interessanti i temi che verranno affrontati. Dopo i saluti dell´assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini e del direttore del Dipartimenti di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell´Università degli Studi di Trento e gli interventi di Sandro Flaim, dirigente della Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, di Camillo Zadra, provveditore del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, e di Alberto Winterle, presidente dell´Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Trento, questo è il programma della giornata di lavori: - le iniziative ministeriali per il patrimonio storico della Prima guerra mondiale (Marica Mercalli); - le fortificazioni di fine Xix - inizio Xx secolo: “questioni di restauro” per un patrimonio ad alta complessità (Alessandra Quendolo); - architettura militare e paesaggio (João Nunes); - paesaggi fortificati: guardare senza essere visti. Site Specific Museums (Francesco Collotti, Giacomo Pirazzoli, Sandro Aita); - Forte Dossaccio: il recupero della memoria (Paolo Faccio); - il restauro di Forte San Biagio: la vita nel forte (Gino Malacarne, Renzo Acler); - Forte Tenna: “il riuso della rovina” (Cinzia Broll); - il cantiere aperto di Forte Corno (Michela Favero, Giovanna Massari); - Ecomuseo della Grande Guerra nelle prealpi vicentine: i forti Campolongo, Verena, Campomolon, Lisser, Interrotto (Mirko Caroll); - Fortezza: recupero della fortificazione alpina (Markus Scherer); - i forti del Bellunese: metodologia nel restauro dei forti della Grande Guerra (Luigi Girardini); - Forte Oga: restauro di una batteria corazzata in Valtellina (Stefano Zazzi); - il sistema fortificato della Lessinia: architettura e paesaggio (Fiorenzo Meneghelli). Per informazioni telefonare a Fiorenzo Meneghelli (045/7301783, mf@architettomeneghelli.191.It ) e a Morena Dallemule (0461496674; morena.Dallemule@provincia.tn.it ) |
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"INFANZIA E CITTÀ" A PISTOIA L´ARTE PER GLI SPETTATORI DI DOMANI |
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Firenze 17 settembre 2014 - Mostre, incontri, laboratori ed appuntamenti di teatro, musica, cinema e danza, che guardano soprattutto ad un pubblico giovane, curioso e aperto a nuove esperienze e a nuovi codici espressivi. E´ questa la cifra di Infanzia E Città, la rassegna al suo secondo appuntamento organizzata a Pistoia dal 24 settembre al 31 ottobre prossimi a cura dell´Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con il Comune di Pistoia e con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Il binomio infanzia e città viene affidato dagli ideatori di questo evento, nella scia del tradizione che lega la città di Pistoia al mondo infantile in ogni suo aspetto, alla sensibilità e allo sguardo particolare degli artisti, alla ricerca di una nuova alleanza tra bambini e adulti anche alla luce delle grandi mutazioni che investono il nostro tempo. "La Regione ha avuto particolare attenzione a questo progetto – ha scritto l´assessora regionale alla cultura Sara Nocentini in un saluto inviato agli organizzatori che hanno presentato stamani il programma della manifetsazione – perchè indirizzato in modo particolare alle giovani e giovanissime generazioni. Cioè al pubblico di domani, mettendolo così in condizione di incontrare spesso per la prima volta linguaggi e modalità dell´arte capaci di aprire scenari di conoscenza nuovi. Ma al contempo perché sottolinea l´importanza che va attribuita al mondo dell´infanzia e all´attenzione che gli va dedicata, creando un modello che diventa di riferimento per chiunque tenga alla cultura e alla sua crescita". Ricco il cartellone degli eventi con mostre ("La piccola fuggitiva ed altre storie" di Franco Matticchio, uno dei più noti disegnatori del panorama editoriale italiano; e "Inventario, fra le parole e le immagini di Emme Edizioni (1966-1985)" promossa alla Biblioteca San Giorgio in collaborazione con Orecchio Acerbo Associazione Culturale, inventario, fra le parole e le immagini di Emme Edizioni (1966-1985) che rievoca un esperimento all´avanguardia nella storia editoriale italiana); laboratori didattico-pedagogici; spettacoli di teatro, musica, danza e cinema. Tra questi per l´apertura della rassegna l´imperdibile spettacolo del Teatro dei Fratelli Forman di Praga, Obludarium, che si svolgerà dal 24 al 28 settembre (feriali ore 20.30, festivo ore 17.30) in esclusiva per la Toscana nella magnifica Piazza del Duomo, spazio ideale per accogliere uno degli appuntamenti centrali della manifestazione. Un evento nazionale straordinario, che permetterà di ammirare una delle più importanti compagnie del mondo di circo contemporaneo e teatro di figura, promosso da il Funaro Centro Culturale. E poi l´originale percorso sul tema della vocazione proposto da Teatro Sotterraneo, il giovane collettivo di ricerca fiorentino, compagnia residente presso l´Associazione Teatrale Pistoiese e tra i gruppi di punta della nuova scena teatrale nazionale, nello spettacolo Be Legend! Daimon Projectu, n progetto seriale a puntate (l´altro titolo, Be normal! è stato in programma a Pistoia nella passata stagione del Teatro Manzoni), una docufiction, che ripensa l´identikit infantile di alcuni personaggi storici o dell´immaginario divenuti leggenda, Amleto, Giovanna d´Arco e Adolf Hitler. L´esplorazione dei diversi codici espressivi passa, in "Infanzia e Città", anche attraverso la danza d´autore con Butterfly Corner che Virgilio Sieni, coreografo e danzatore, direttore della Biennale Danza e tra i massimi protagonisti della scena internazionale, firma per quattro giovanissime interpreti, portando all´esterno l´esperienza del "Gruppo Cerbiatti del nostro futuro", da lui ideato e diretto allo scopo di creare e sviluppare un repertorio di danza contemporanea destinato a danzatori tra i 10 e il 15 anni. Spazio anche alla musica con un musicista di ricerca come Enrico Gabrielli polistrumentista toscano molto noto (Mariposa, Calibro 35 e Afterhours), che sarà in concerto alla Villa di Scornio a conclusione di un percorso laboratoriale appositamente svolto con gli allievi della Scuola Comunale di Musica e Danza "Mabellini" di Pistoia e con i ragazzi di "Casa in piazzetta". Infine la proiezione del film "Le meraviglie", scritto e diretto da Alice Rohrwacher, Grand Prix al Festival del Cinema di Cannes 2014, proposto in collaborazione con Mabuse Cineclub. Non solo una storia d´amore piccola e feroce tra un padre e una figlia, con tormenti, gelosie e ritrosie, regali smisurati e dolorosi tradimenti, ma anche il racconto di un legame tra una famiglia e un territorio in profonda mutazione e un´ulteriore riflessione su cosa sia oggi la bellezza e sulle difficoltà e le meraviglie del crescere. |
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