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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Settembre 2014 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA CONCEDE L¡¯AUTORIZZAZIONE ALL¡¯IMMISSIONE IN COMMERCIO DI IDELALISIB, INDICATO PER IL TRATTAMENTO DELLA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA E DEL LINFOMA FOLLICOLARE |
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Foster City, Ca, 23 settembre 2014 - Gilead Sciences, Inc. (Nasdaq: Gild) ha annunciato il 19 settembre che la Commissione Europea ha concesso l¡¯autorizzazione all¡¯immissione in commercio per idelalisib 150 mg in compresse, un trattamento orale, primo nella sua classe, per due neoplasie ematologiche incurabili: la leucemia linfatica cronica (Llc) e il linfoma follicolare (Lf). Per quanto riguarda il trattamento della Llc, idelalisib ¨¨ stato approvato per l¡¯uso in combinazione con rituximab nei pazienti che hanno ricevuto almeno una precedente terapia; oppure come trattamento di prima linea in presenza di delezione 17p o di mutazione del gene Tp53 nei pazienti non idonei alla chemio-immunoterapia. Per il trattamento del Lf, idelalisib ¨¨ stato approvato come monoterapia nei pazienti refrattari a due linee di trattamento precedenti. Idelalisib inibisce l¡¯isoforma delta di Pi3k, una proteina che ¨¨ iper-espressa in molti tumori maligni a cellule B e svolge un ruolo nella sopravvivenza, proliferazione e migrazione di queste cellule tumorali. La Llc e il Lf sono neoplasie ematologiche incurabili a crescita lenta, che possono determinare complicanze potenzialmente letali, come anemia, gravi infezioni e compromissione del midollo osseo, con conseguente necessit¨¤ di trattamento. L¡¯obiettivo della terapia per i pazienti con questi tumori ¨¨ quello di migliorare la sopravvivenza globale e la qualit¨¤ della vita. ¡°Sebbene inizialmente per trattare sia la Llc sia il Lf venga usata la chemio-immunoterapia, la recidiva ¨¨ comune e molti pazienti rimangono privi di opzioni terapeutiche per curare la malattia durante la sua progressione¡±, ha affermato il professor Peter Hillmen, Phd, Professore in ematologia sperimentale e consulente onorario in ematologia al Leeds Teaching Hospital Nhs Trust. ¡°Inoltre, i pazienti affetti da Llc con delezione 17p o mutazione del gene Tp53 potrebbero non essere idonei ad essere sottoposti alla chemio-immunoterapia e richiedere pertanto opzioni di trattamento di prima linea alternative. Idelalisib rappresenta quindi un¡¯opzione di trattamento importante, in grado di offrire un nuovo approccio nella gestione di questi tumori¡±. ¡°La delezione del cromosoma 17p o una mutazione del gene Tp53 sono state correlate a una prognosi sfavorevole e a una pi¨´ rapida progressione della leucemia linfatica cronica. Per questi pazienti la maggior parte dei trattamenti chemioterapici convenzionali non ¨¨ efficace e fornisce risposte scarse e di durata relativamente breve. In questi pazienti le opzioni di trattamento sono limitate¡±. ¡°Idelalisib rappresenta un¡¯importante innovazione terapeutica per i pazienti affetti da Llc e Lf¡±, ha dichiarato John C. Martin, Phd, Presidente e Chief Executive Officer di Gilead Sciences. ¡°Lieta di poter fare la differenza nella vita delle persone che convivono con questi tumori del sangue, Gilead si ¨¨ impegnata a fare in modo di garantire un accesso tempestivo al trattamento ai pazienti che possono trarre beneficio dalla terapia¡±. L¡¯approvazione di idelalisib nella Llc ¨¨ sostenuta principalmente dai dati provenienti da uno studio randomizzato, di Fase Iii controllato con placebo (Studio 116) su idelalisib pi¨´ rituximab in 220 pazienti con Llc recidivante che non erano in grado di tollerare la chemioterapia standard. Lo Studio 116 ¨¨ stato interrotto all¡¯inizio di ottobre 2013 da un Data Monitoring Committee (Comitato per il monitoraggio dei dati) indipendente, che ha riscontrato un beneficio statisticamente molto significativo nella sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, Pfs) nel braccio idelalisib pi¨´ rituximab rispetto al braccio di trattamento rituximab in monoterapia (hazard ratio = 0,18 (Ic 95%: 0,10, 0,32), p <0,0001). La Pfs mediana non ¨¨ stata raggiunta nel braccio idelalisib pi¨´ rituximab (Ic 95%: 10,7 mesi, Nr) ed ¨¨ stata di 5,5 mesi nel braccio placebo pi¨´ rituximab (Ic 95%: 3,8, 7,1). L¡¯approvazione nel Fl, il tipo pi¨´ comune di linfoma non-Hodgkin indolente (iNhl), ¨¨ supportata dai dati provenienti da uno studio di Fase Ii a braccio singolo (Studio 101-09) con idelalisib in monoterapia, condotto su 125 pazienti con iNhl refrattari a rituximab e alla chemioterapia contenente agenti alchilanti. Nei 72 pazienti con Fl arruolati in questo studio, idelalisib ha ottenuto un tasso di risposta globale del 54% e la durata mediana della risposta non ¨¨ stata raggiunta (range: 0,0, 14,8+ mesi). I risultati dello Studio 116 e dello Studio 101-09 sono stati pubblicati su The New England Journal of Medicine nel marzo 2014. Le reazioni avverse al farmaco (incluse quelle di grado ¡Ý3) riportate negli studi clinici condotti su pazienti con neoplasie ematologiche che ricevevano idelalisib hanno incluso infezioni, neutropenia, polmonite, diarrea/colite, aumento delle transaminasi (indicatore della funzionalit¨¤ epatica), rash cutaneo e piressia. Per ulteriori informazioni sulla sicurezza, vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto sul sito www.Ema.europa.eu |
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GENOVA: OGGI AL GALLIERA INCONTRO CON I CITTADINI E STAKEHOLDER PER LA PRIMA GIORNATA DELLA TRASPARENZA EVENTO APERTO AL PUBBLICO SUI TEMI DELL´AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE IN SANITA´ |
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Genova, 23 settembre 2014 – Oggi il Salone Congressi del Galliera (1°piano, ingresso principale Via Volta 8) ospita la prima Giornata della Trasparenza. L´evento, che si svolgerà dalle ore 15 alle ore 17 è aperto a tutta la cittadinanza senza bisogno di iscrizione e prevede un focus a 360° sul tema dell´amministrazione trasparente in campo sanitario. “L´obiettivo – spiega Adriano Lagostena, Direttore Generale dell´Ospedale Galliera – è di informare e comunicare a tutti i soggetti, a vario titolo interessati alla vita dell´ospedale - cittadini, media, istituzioni, associazioni ecc..- il nucleo di azioni portate avanti dall´Ente nell´ambito del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, nonché del Piano anticorruzione. Verrà quindi illustrata - in un´ottica di trasparenza - la pianificazione adottata dal Galliera per il triennio 2014/2016. Credo che questa occasione sia in primo luogo un atto dovuto nei confronti dei cittadini ma che rappresenti anche un passaggio necessario a livello di sistema nell´ambito della Pubblica Amministrazione”. L´evento consentirà anche di presentare due strumenti di rendicontazione utilizzati dal Galliera nell´ambito del tema della trasparenza: la Carta dei Servizi aziendali e il Bilancio di Sostenibilità 2013, sulle performance dell´organizzazione rispetto all’obiettivo dello sviluppo sostenibile. Il programma della Giornata della Trasparenza: Ore 15.00 - Saluti e introduzione alla Giornata della Trasparenza - Dott. Adriano Lagostena, Direttore Generale. Ore 15.15 - La Trasparenza: evoluzione normativa - Dott. Luciano Grasso, Direttore Amministrativo. Ore 15.30 - La Carta dei Servizi - Dott.ssa Micaela Pagliano, Dirigente responsabile Ufficio Relazioni con il Pubblico. Ore 15.45 - Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e il Programma per la Trasparenza e l´Integrità - Dott. Francesco De Nicola, Dirigente responsabile S.c. Affari generali. Ore 16.15 - Il Bilancio di Sostenibilità 2013 Dott. Simone Canepa, Dirigente responsabile S.c. Qualità e comunicazione. Ore 16.30 – Dibattito. I documenti presentati sono disponibili sul sito internet dell´Ente al link www.Galliera.it/amministrazione-trasparente |
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FVG: UN NUOVO SISTEMA DI MANAGEMENT SANITARIO |
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Trieste, 23 settembre 2014 - Il Friuli Venezia Giulia aderirà alla sperimentazione della Regione Veneto per l´uso del "sistema Acg - Adjusted Clinical Group", che, utilizzando i dati censiti dai sistemi informativi, misura lo stato di salute di una popolazione inserendo diagnosi e uso dei farmaci in gruppi clinicamente coerenti. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su indicazione dell´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, la quale rileva come questo strumento internazionale di management sanitario possa favorire l´attività di screening e rivelarsi utile nel più ampio contesto del miglioramento della qualità del servizio sanitario regionale e di una razionalizzazione della spesa. "L´innovazione ed il potenziamento dell´assistenza sanitaria primaria, così come la conoscenza e la governance dei bisogni di salute dei cittadini, rappresentano per noi obiettivi centrali - conferma l´assessore - ed è in quest´ottica che abbiamo deciso di sottoscrivere una convenzione con la Regione Veneto per la valutazione sul campo di un applicativo sviluppato da medici e ricercatori della Johns Hopkins University, la Scuola di Igiene e Salute pubblica di Baltimora (Maryland, U.s.a.)". "Acg consentirà la stratificazione della popolazione in relazione al consumo di risorse sanitarie a partire dall´insieme di patologie che ogni singola persona sperimenta nel suo percorso clinico, ma soprattutto - continua Telesca - il sistema permette di individuare i soggetti a rischio e ne consente una presa in carico anticipata". Una volta stipulata la convenzione si provvederà alla composizione di un "Comitato direttivo di progetto", che si occuperà del coordinamento e del monitoraggio dell´iniziativa, supporterà le Ass coinvolte e verificherà i risultati raggiunti, provvedendo quindi alla loro diffusione. La sperimentazione durerà un anno ed il costo massimo previsto è di 35 mila euro. |
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PIANO SOCIO-SANITARIO: FIRMATO IL PROTOCOLLO REGIONE MARCHE – CUPLA SPACCA: “IMPORTANTE COLLABORAZIONE SUI TEMI PRIORITARI PER LA COESIONE E IL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE: SANITÀ E SERVIZI SOCIALI”. |
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Ancona, 23 settembre 2014 - E’ stato istituito ieri mattina tra la Regione Marche ed il Cupla (Coordinamento Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo) un tavolo di informazione, confronto e partecipazione con il compito di condividere il percorso di attuazione delle indicazioni del “Piano Socio-sanitario Regionale 2012-2014 - Sostenibilità, appropriatezza, innovazione e sviluppo” attinenti la condizione degli anziani e degli anziani non autosufficienti. La collaborazione è stata ufficializzata attraverso la firma di un Protocollo regionale sulla attuazione degli indirizzi programmatici. Per la Regione Marche erano presenti il presidente Gian Mario Spacca, l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani e l’assessore ai Servizi Sociali Luigi Viventi. Per le organizzazioni dei pensionati era presente il presidente Franco Gattari e i rappresentanti di Anp della Cia, Federpensionati della Coldiretti, Pensionati della Confagricoltura, Cna Pensionati della Cna, Anap della Confartigianato, Fnpa della Casartigiani, 50&Più della Fenacom Confcommercio e Ficap della Confesercenti. “Questo protocollo – ha commentato il presidente della Regione Gian Mario Spacca – è molto importante in quanto focalizza i temi prioritari per la coesione di questa regione: sanità e servizi sociali. Il contributo del Cupla è prezioso perché l’organizzazione si configura come un importante terminale a contatto con il territorio e i cittadini e siamo sicuri che avremo preziose indicazioni per l’allocazione delle risorse. L’azione di questo governo regionale recupera la centralità del territorio rispetto all’ ospedale in funzione delle patologie croniche che derivano dal processo di invecchiamento della popolazione. Le Marche in particolare, detengono anche il primato italiano della longevità. Dobbiamo quindi dare risposte adeguate alle disabilità, alla cronicità e alla non- autosufficienza e vogliamo condividere le azioni in relazione ad un settore che soffre della dissociazione tra risorse in calo da parte del governo nazionale e i problemi e i disagi che aumentano. La situazione è complessa e lo sarà anche negli prossimi anni. Il dialogo è il miglior mezzo per un utilizzo equo e proficuo delle risorse a disposizione, per selezionare interventi e indirizzare i progetti e per stabilire con le famiglie un forte rapporto di sostegno. La Regione in questi anni ha compensato, con grande impegno finanziario, i tagli nazionali sul sociale, non facendo venir meno ai Comuni le risorse per i servizi ai cittadini”. “Ringrazio la Regione Marche per averci coinvolto – ha commentato Franco Gattari - Il Paese è in un momento di grande difficoltà, è allo stremo e ne sono ben consapevoli i nostri 220mila iscritti. Riteniamo quindi fondamentale far parte del percorso di costruzione degli atti. Metteremo in campo competenze e impegno in un percorso comune particolarmente attento alle aspettative dei pensionati”. “Nell’ultimo periodo – ha voluto sottolineare l’assessore Mezzolani - abbiamo preso provvedimenti rapidi in emergenza per far quadrare i conti nell´ambito della spending review imposta dal governo in tempi strettissimi. Oggi vogliamo recuperare quei passaggi di socializzazione che sono mancati. Adesso, messo in sicurezza dal punto di vista finanziario il sistema, ci sono i tempi e i modi per trovare un modo condiviso per governare un processo delicato e difficile e per eliminare le criticità a partire dalle liste d´attesa su cui sono pronti una serie di provvedimenti”. “Questo protocollo – ha aggiunto l’assessore Viventi – è la dimostrazione del coinvolgimento di tutte le organizzazioni sindacali con pari attenzione e dignità. Ricordo inoltre che nonostante le serie difficoltà, questa giunta non ha portato tagli al settore. Una parte significativa del bilancio è andata ai servizi sanitari e sociali per fare in modo che non mancassero mai i servizi a cittadini”. In base al Protocollo saranno tema di confronto: • l’assetto istituzionale dell’integrazione sociale e sanitaria e l’organizzazione territoriale dei Distretti/ambiti territoriali sociali; • gli atti strategici di interesse specifico con particolare riferimento alla fase di definizione e attuazione del Piano Socio Sanitario Integrato Regionale; • la gestione del Fondo per la Non Autosufficienza e di altre risorse che favoriscano un corretto ed equo accesso per i cittadini che usufruiscono dei servizi socio-sanitari; • la revisione della legislazione regionale in materia di Servizi sociali e agli atti di attuazione della Programmazione sociale; • la rete degli Ospedali di Comunità e la loro dotazione di Servizi; • la soluzione delle problematiche per l’accorciamento delle liste di attesa nell’accesso alle prestazioni diagnostiche e alle visite specialistiche. |
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SANITA´ IN ABRUZZO:TROVATE RISORSE PER COMPARTECIPAZIONE L´ANNUNCIO DURANTE L´INCONTRO CON I SINDACATI |
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Pescara, 23 settembre 2014 - "Abbiamo individuato nel bilancio della Regione le risorse che per il 2014 garantiranno la quota di compartecipazione, in modo da non gravare sui bilanci di Comuni e famiglie. Inizia al tempo stesso un lavoro per la riconversione e l´adeguamento delle strutture che avrà un primo checkup entro il 30 settembre e si completerà entro l´anno. È doveroso ricordare che si tratta di un adempimento "Lea" come prevede il Dpcm del 22 novembre 2001 cui la Regione deve attenersi da 13 anni e che rappresenta una condizione necessaria per uscire dal commissariamento". Lo annuncia l´assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, dopo l´incontro di questa mattina con Cgil, Cisl e Uil sulla compartecipazione alle spese sanitarie. "Ringrazio le organizzazioni sindacali per il contributo operativo ? sottolinea Paolucci ? perché il sistema di protezione sociale che vogliamo costruire non può lasciare nessuno senza rete. Sicuramente si interverrà garantendo tutti servizi per le fasce di reddito più basse, e laddove il regime della compartecipazione non dovesse slittare al 2015, l´Abruzzo ha comunque trovato le risorse che consentiranno agli utenti di poter contare su una copertura pressoché totale dei costi sanitari per tutto l´anno in corso. Per il 2015 ci sarà ugualmente un ruolo centrale della Regione, che sta procedendo comunque a tappe forzate verso l´adeguamento alla normativa nazionale e verso le prassi già fatte proprie da altre Regioni. L´aver individuato le risorse tuttavia è solo il primo passo, perché vogliamo rendere strutturalmente efficiente il sistema e per questo avviamo una revisione profonda delle strutture: un lavoro che dovrà chiudersi entro tre mesi così da dare risposte concrete all? utenza. Il metodo che ci siamo dati è evidente: rispetto degli impegni assunti con le parti sociali, tempi rapidi, partecipazione alle scelte. Allo stesso tempo il nostro obiettivo è quello di presentarci all´appuntamento previsto sui nuovi standard con la piena autonomia in sanità". Lunedì 29 settembre un nuovo incontro con i sindacati, stavolta assieme all´assessore alle politiche sociali; Marinella Sclocco, definirà il disciplinare della compartecipazione. |
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ZAIA INAUGURA RINNOVATO PRONTO SOCCORSO OSPEDALE CONEGLIANO. IL 92% DEGLI UTENTI GRADISCE IL SERVIZIO DEGLI STEWARD. |
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Venezia, 23 settembre 2014 - Il Presidente della Regione Luca Zaia ha inaugurato ieri il rinnovato Pronto Soccorso dell’ospedale di Conegliano, realizzato con un investimento di 230 mila euro e ora rispondente in pieno alle indicazioni regionali in materia di assistenza al paziente, a chi si trova nelle sale d’attesa e, più in generale, di “umanizzazione” del rapporto tra la sanità pubblica e il cittadino. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Sindaco della città Floriano Zambon, il presidente della Provincia Leonardo Muraro, il direttore generale dell’Ulss 7 Gian Antonio Dei Tos, numerosi sindaci del territorio. Zaia ha iniziato il suo intervento con un “sincero grazie ai 94 mila uomini e donne che mandano avanti la sanità veneta e contribuiscono ogni giorno alle sue eccellenze, come questo nuovo Pronto Soccorso, dove l’umanizzazione e i servizi alla gente sono stati portati al massimo livello possibile”. “Un nuovo tassello – ha aggiunto il Governatore – di una vera e propria rivoluzione culturale avviata 4 anni fa e che oggi si sta concretizzando, con la riorganizzazione generale, con gli ospedali aperti di notte per tagliare le liste d’attesa e venire incontro alle esigenze dei cittadini che lavorano, con le sale d’attesa dei Pronto Soccorso attrezzate per rendere il più confortevole possibile un momento sempre difficile anche psicologicamente, e soprattutto presidiate dagli steward che assistono i pazienti, danno loro informazioni sulla situazione complessiva del reparto, sui tempi di attesa, sulle condizioni di congiunti e amici in trattamento. La carenza di informazioni e di contatto con le strutture – ha ricordato Zaia – era una delle lamentele più frequenti che ricevevo e abbiamo così dato risposta a questa lacuna”. “Siamo già i migliori – ha detto ancora Zaia – ma possiamo migliorare ancora, e per questo rivolgo ai direttori generali l’appello a riconsiderare l’attività dei Centri Unici di Prenotazione (Cup). A volte io stesso faccio delle telefonate di verifica – ha rivelato Zaia – e qualche volta capita di rivolgere la stessa domanda a tre Cup diversi, ricevendo tre risposte diverse. Ciò non deve accadere e bisogna affinare ancora i protocolli”. Lusinghieri sono stati comunque i dati diffusi sul funzionamento del servizio di Pronto soccorso nell’Ulss 7. Solo lo 0,03% dei circa 70.000 pazienti assistiti in un anno dai reparti di Conegliano e Vittorio Veneto ha segnalato qualche disfunzione e il gradimento del nuovo servizio da parte degli steward in sala d’attesa ha toccato il 92%. |
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ASL 10 FIRENZE: DALL’ORTO DELLA SALUTE MENTALE PRODOTTI BIO E UNA PIANTA “MAGICA” |
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Firenze, 23 settembre 2014 - Curarsi curando. È quello che fanno una ventina di pazienti del servizio di salute mentale dell’Azienda sanitaria di Firenze, alcuni dei quali ospiti delle strutture residenziali psichiatriche “Bonsai” e “Le Querce”, altri residenti in famiglia. A gruppi di 8-10 al giorno, alternandosi tra loro tutto l’anno senza interruzioni, alcuni quotidianamente dal lunedì al venerdì, altri in maniera più sporadica, frequentano il Bruco, un centro orto-vivaistico a carattere riabilitativo nato nella prima metà degli anni ’90 attualmente situato, dopo alcuni spostamenti avvenuti nel corso del tempo, a Torregalli alle spalle del nuovo ospedale S. Giovanni di Dio, proprio accanto al nuovo centro di riabilitazione “Don Gnocchi”. Una serra e un pezzo di terra, dove si semina, si coltiva l’orto, si cura la crescita delle piante, seguendo la stagionalità delle coltivazioni che vengono poi vendute al mercato Agrikulturae dell´Isolotto ogni secondo sabato del mese e, settimanalmente, al mercato che il Bruco tiene, ormai da anni, all´interno dell´ Ospedale. Pomodori, peperoncini, vegetali da interno e altri doni della terra, ma anche una miracolosa pianta: il Sedum telephium, della famiglia delle Crassulaceae le cui proprietà furono descritte nel 1770 dal monaco medico botanico vallombrosano Fulgenzo Vitman. Una pianta ai più nota come l’Erba della Madonna che il dottor Sergio Balatri, per trent’anni chirurgo al pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Ognissanti ed ancora oggi animatore dell’associazione S. Giovanni di Dio, ha riscoperto divulgandone le doti e favorendone l’impiego. L’erba della Madonna viene impiegata negli ascessi, cisti sebacee supporanti, punture di insetti e ancora per aumenti di volume gengivale, bartolinite, calli, complicazioni di ferite, corpi estranei sottocutanei, fistole sottocutanee, foruncoli, idroadenite ascellare, mastiti, osteiti piccole ossa, patereccio (giradito), seno pilonidale, radiodermiti, tendiniti. Utilizzato com’è in natura, strappando la pellicola che ne ricopre le carnose foglie e sfregando la superficie umida sulle parti da curare, il Sedum telephium, che si trova facilmente nelle campagne toscane, viene coltivato in esclusiva, anche in alcune variabili tipiche di altri paesi, proprio al centro orto-vivaistico il Bruco dove, a fianco della dottoressa Gemma Brandi responsabile del servizio di salute mentale del Quartiere 4, e della dottoressa Laura Salvestrini, responsabile del presidio, operano tre operatori della Cooperativa sociale onlus “G. Di Vittorio”: un tecnico del verde, Mara Bartolini, due animatori, Francesca Mazzoni e Giovanni Ducci ed un educatore professionale della Asl, Federica Frediani. L’erba della Madonna, nella sua sottospecie “maximum”, viene preparata come prodotto erboristico da una ditta farmaceutica in forma di gel ed usata come modulatore del processo infiammatorio. La coltivazione delle piante – utilizzando quasi esclusivamente metodi e prodotti concessi in agricoltura biologica e facendo attenzione agli sprechi anche attraverso il ri-uso e la raccolta differenziata dei rifiuti – così come la vendita nei mercatini favoriscono l’attività di gruppo degli ospiti del Bruco e lo sviluppo di un atteggiamento collaborativo di mutuo aiuto. Un sostegno importante allo sviluppo delle personalità e delle relazioni dal quale ne derivano appunto anche prodotti di qualità e un portentoso rimedio naturale. I proventi dell´attività derivati dalla vendita delle piante con i metodi dell´agricoltura biologica e di altri eventuali manufatti è finalizzato al finanziamento dell´attività stessa. |
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UNA RETE DI DEFIBRILLATORI PER SALVARE CENTINAIA DI VITE UMANE IN PIEMONTE: UN APPARECCHIO INSTALLATO STAMANI NELLA SEDE DEL CE.SE.DI. |
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Torino, 23 settembre 2014 - In 5 minuti si salva una vita, grazie ad un defibrillatore facilissimo da usare: l’appello viene dalla Piemonte Cuore Onlus ( www.Piemontecuore.eu ), che promuove l´importanza delle manovre salvavita. Oggi e domani, martedì 23 settembre, l´associazione ha in programma la consegna di defibrillatori semiautomatici ai Vigili del Fuoco e ad ottanta scuole piemontesi, che si aggiungono alle 25 già cardioprotette in Torino e provincia. Stamani dirigenti scolastici, docenti di educazione fisica e referenti per la salute di moltissime scuole del primo e del secondo ciclo delle province di Torino, Cuneo ed Asti hanno partecipato ad un incontro formativo nell’Aula Magna dell’Itis “Amedeo Avogadro”. Durante l’incontro sono state illustrate le modalità di donazione dei defibrillatori, i dettagli legali, medico-scientifici e amministrativi del progetto e lo schema per l’inserimento dell’iniziativa nei Piani di Offerta Formativa. Sono anche state presentate le nuove opportunità per l’attivazione dei soccorsi da parte della Regione Piemonte e le iniziative per la Giornata Europea della Rianimazione, in programma il 16 ottobre al Palasport Ruffini. Al termine dell’incontro il Presidente della Piemonte Cuore Onlus, Marcello Segre, ha inaugurato insieme ai testimonial del progetto due Punti Blu Salva Vita dotati di defibrillatore semiautomatico esterno: uno presso l’Istituto Avogadro, l’altro all’ingresso del vicino Cesedi, il Centro Servizi Didattici della Provincia, in via Gaudenzio Ferrari. Salvare Vite Per Onorare La Memoria Di Un Campione - Testimonial delle iniziative della Piemonte Cuore Onlus è Federica Lisi Bovolenta, vedova del pallavolista Vigor Bovolenta, morto il 24 marzo 2012 in seguito ad una crisi cardiaca avvenuta durante la partita fra la sua squadra - la Volley Forlì - e la Lube Macerata. Da quel tragico giorno del marzo 2012 la vedova, gli amici e i tanti ammiratori di uno dei campionissimi della “Generazione di fenomeni” della Nazionale di Julio Velasco si chiedono angosciati se la disponibilità di un defibrillatore nel Palasport di Macerata avrebbe potuto salvare la vita al pallavolista veneto. Federica Lisi Bovolenta è già da tempo testimonial del progetto europeo “Vita Piacenza - Defibrillazione precoce”, ideato nel 1998 dal professor Alessandro Capucci e dalla dottoressa Daniela Aschieri. In Provincia di Piacenza esiste una rete di defibrillatori semiautomatici, dislocati in punti strategici ed utilizzabili anche da personale non sanitario; una rete che ha consentito di salvare sinora una novantina di vite. In Piemonte, prima del 22 settembre erano già una cinquantina le scuole e gli impianti sportivi dotati di defibrillatori. Il Comitato regionale della Fipav (Federazione Italiana Pallavolo) ed il Torino Football Club sono solo due tra i moltissimi partner sportivi del progetto della Piemonte Cuore Onlus, che (anche grazie al sostegno della Fondazione Specchio dei Tempi) vuole portare la cardioprotezione negli impianti sportivi e in tutti i luoghi pubblici in cui può essere necessario soccorrere persone a rischio di vita per un attacco cardiaco. Un defibrillatore è stato sistemato, ad esempio, all’esterno del Museo dello Sport, allo stadio Olimpico di Torino. Fra le società sportive in prima fila nel sostegno all’iniziativa vi è la Bussola Volley di Beinasco, le cui atlete sono ambasciatrici del progetto indossandone il simbolo sulle loro magliette da gioco. |
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NUOVO OSPEDALE PADOVA: ZAIA, “DICHIARIAMO IL NON INTERESSE PUBBLICO PER IL PROJECT FINANCING SUL PROGETTO PADOVA OVEST MA SERVE COMUNQUE UNA GRANDE E NUOVA SANITA’”. |
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Venezia, 23 settembre 2014 - La Giunta regionale ha dichiarato il non pubblico interesse rispetto alla Proposta di finanza di progetto presentata il 30 marzo 2012 per il nuovo ospedale di Padova. Lo ha comunicato ieri il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia a margine dell’inaugurazione del rinnovato pronto soccorso dell’ospedale di Conegliano. L’iter degli atti formali è stato definito e comunicato per lettera all’Amministrazione Comunale. La situazione prodottasi dopo la comunicazione del Comune, avvenuta il 28 luglio scorso in sede di Coordinamento tra gli Enti sottoscrittori del Progetto, di non condividere la soluzione oggetto della proposta di Project (ospedale nuovo in un’area a Padova Ovest) preferendo la soluzione di realizzazione del “nuovo” intervenendo sull’attuale Policlinico di Via Giustiniani, è stata sottoposta al vaglio giuridico dei legali. Da tale valutazione “è emersa l’impossibilità “rebus sic stantibus”, e ove il Comune non riveda la sua posizione, di proseguire con il Progetto di Finanza avviato con la Proposta del 30 marzo 2012, che dovrà quindi concludersi con una dichiarazione di non pubblico interesse”. Ciò “in considerazione del fatto che la Proposta del Progetto di Finanza è strettamente legata alla localizzazione della nuova struttura in una specifica area, e che alla localizzazione dell’opera nell’area medesima (Padova Ovest ndr) il Sindaco del Comune di Padova, titolare dei poteri urbanistici e delle competenze anche realizzative nel campo dell’urbanizzazione del sito, ha dichiarato allo stato il proprio fermo dissenso”. Non secondario è inoltre il fatto che l’approvazione del Comune dell’indicazione dell’area (Padova Ovest) e gli impegni alla destinazione della stessa, nonché gli impegni alla valorizzazione futura degli attuali edifici ospedalieri, sono sanciti in Accordi sottoscritti nel tempo. L’amministrazione Comunale ha comunque un paio di settimane per comunicare in via definitiva le sue decisioni in materia. “Deve essere chiaro comunque – ha tenuto a riaffermare con forza il Governatore – che la Regione ritiene assolutamente necessario dare a Padova un’organizzazione sanitaria e strutturale nuova e più moderna. Sul tappeto – ha ricordato – c’è la nostra ultima proposta, che porterebbe a realizzare non uno, ma due ospedali: uno da 1000 posti letto, assimilabile a quelli di Treviso o Vicenza, dove c’è ora il Policlinico, che accorperebbe il Sant’antonio e ospiterebbe lo Iov; un altro Policlinico Universitario, nuovo, nell’area che volesse il Comune, dove creare il punto di eccellenza internazionale per antonomasia, con altri 1000 posti letto, tutte le attività universitarie e la ricerca”. |
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FESTIVAL DELLA SALUTE, DAL 25 AL 28 SETTEMBRE A VIAREGGIO |
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Firenze 23 settembre 2014 - "Una manifestazione ormai consolidata, una formula vincente che coniuga gli aspetti più rigorosamente scientifici con quelli più aperti e divulgativi. La Regione Toscana ha sempre dato importanza al Festival della Salute, giunto quest´anno alla settima edizione, e anche quest´anno il contributo è significativo, sia in termini economici che organizzativi. A Viareggio c´è un impegno corale della Regione, dal presidente, agli assessori, ai dirigenti, agli operatori". Con queste parole l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha presentato la settima edizione del Festival della Salute, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in Palazzo Strozzi Sacrati. Con lui, a illustrare il programma del Festival, c´erano Paolo Amabile, che del Festival è ideatore e direttore, Brunero Baldacchini, direttore generale della Asl 12 di Viareggio, Andrea Strambi, assessore allo sport del Comune di Viareggio." Il Festival della Salute torna quest´anno a Viareggio, nei padiglioni allestiti davanti al Principe di Piemonte, dal 25 al 28 settembre. Tema di questa settima edizione, "Conoscere, divulgare, prevenire". Organizzato da Goodlink, in stretta collaborazione con Regione Toscana e Asl 12 di Viareggio, il Festival sarà aperto giovedì 25 dal ministro della salute Beatrice Lorenzin e sarà concluso domenica 28 dal presidente della Regione Enrico Rossi. "Quella del 2014 è l´edizione più ricca di tutte - ha sottolineato Paolo Amabile - 70 convegni, 250 relatori, oltre 40 screening gratuiti proposti al pubblico. Un grazie particolare alle associazioni di volontariato per la loro collaborazione su questo fronte". Brunero Baldacchini ha evidenziato come "il programma del Festival sia al passo con i tempi, molto collegato all´attualità, con temi come l´assistenza agli anziani, e il pronto soccorso". Andrea Strambi si è detto molto contento che "il Festival ritrovi la sua collocazione naturale tornando a Viareggio. Ci auguriamo di ospitare al meglio questo evento". "Questa è un´edizione particolarmente in sintonia con le scelte e le azioni della Regione Toscana - ha aggiunto l´assessore Marroni - Il tema principale, il filo conduttore di quest´anno è l´educazione e la cultura della prevenzione, temi sui quali la sanità toscana è impegnata da anni. Prevenire significa non dover curare: promuovere la salute e non solo intervenire sulle malattie". Il taglio del nastro, giovedì 25 alle 9.30, alla presenza del ministro Beatrice Lorenzin e dell´assessore Luigi Marroni, che subito dopo parteciperanno, nella Sala Tobino del Centro Congressi del Principe di Piemonte a un incontro sul tema "Per un nuovo sistema sanitario universale, equo ed inclusivo, volano dell´economia". A conclusione del Festival, domenica 28, alle 17, sul Palco della Salutre, il presidente Enrico Rossi sarà intervistato da Gerardo Greco. Da giovedì a domenica, incontri, iniziative rivolte ai ragazzi (la parte preponderante del Festival), screening, manifestazioni sportive, esibizioni, spettacoli. Guarda il programma del Festival http://www.Goodlink.it/calendario/3/0/2/festival-della-salute
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SANITÀ, IN UMBRIA PIANO INVESTIMENTI PER DIECI MILIONI DI EURO |
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Perugia, 23 settembre 2014 – Dieci milioni di euro per l´acquisto di nuove strumentazioni tecnologiche sanitarie e per interventi di adeguamento dei presidi sanitari alle normative antincendio e antisismica. È quanto prevede il Piano per gli investimenti in conto capitale approvato dalla Giunta regionale dell´Umbria ed illustrato nei suoi contenuti ieri mattina alla stampa dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini (che è titolare delle deleghe alla Sanità), nel corso di un incontro con i giornalisti svoltosi a Palazzo Donini, a Perugia, presente anche il direttore regionale alla Sanità, Emilio Duca. "Grazie al fatto che il nostro sistema sanitario – ha affermato la presidente Marini – garantisce tutti i Livelli essenziali di assistenza ed è in equilibrio di gestione, abbiamo potuto destinare queste importanti risorse aggiuntive per un significativo Piano di investimenti sia per nuove tecnologie, sia per l´adeguamento dei presidi sanitari alle normative antincendio e antisismica. Con ciò contribuendo ad elevare ulteriormente la qualità del nostro servizio sanitari e quindi la salute dei nostri concittadini". Questa opportunità – è stato spiegato nel corso della conferenza stampa – deriva dal nuovo Patto per la Salute che prevede la possibilità per le Regioni che siano in equilibrio di bilancio, e rispettino tutti i "Lea", i livelli essenziali di assistenza, di garantire una programmabilità degli investimenti attraverso la predisposizione di appositi piani annuali che ne definiscano fabbisogni e sostenibilità. "Questa previsione – ha aggiunto Marini – è il frutto di una forte azione che abbiamo svolto in sede di elaborazione del nuovo Patto per la salute e contribuisce in parte a risolvere quel ‘vulnus´ che per anni, a causa della contrazione del fondo sanitario nazionale, ha bloccato di fatto gli investimenti in sanità. Ci fa inoltre piacere che il nostro Piano, tra i primi ad essere stato predisposto, ha avuto il benestare da parte del Ministero delle Finanze il quale ha anche ritenuto la nostra metodologia innovativa e estendibile anche alle altre regioni italiane". I dieci milioni di euro saranno così suddivisi: 3 milioni 200mila euro Azienda Usl Umbria 1; 2 milioni 800mila euro Azienda Usl Umbria 2; 2 milioni di euro Azienda Ospedaliera Perugia; 2 milioni di euro Azienda Ospedaliera Terni. Le Aziende sanitarie regionali dovranno inviare, entro il 30 settembre 2014, un programma dettagliato che illustri gli interventi prioritari che intendono realizzare con le risorse assegnate e sarà cura della Direzione "Salute e Coesione sociale" effettuare il monitoraggio del piano degli investimenti, anche attraverso l´analisi del bilancio di esercizio nel quale ciascuna Azienda sanitaria sarà tenuta ad esporre puntuale descrizione dell´impiego delle proprie risorse finanziarie nonché dello stato di avanzamento dei lavori in corso di realizzazione. In ogni caso, sulla base delle priorità già anticipate dalle Aziende all´Assessorato alla Sanità, le risorse saranno utilizzate dalla Usl Umbria 1 per l´acquisto di un nuovo acceleratore lineare per l´Ospedale di Città di Castello e adeguamento antincendio e impianti per varie strutture; la Usl Umbria 2 le investirà per l´aggiornamento della dotazione tecnologica e adeguamento antincendio dell´Ospedale di Spoleto e Residenza sanitaria "Le Grazie" di Terni; l´Azienda Ospedaliera di Perugia per acquisto angiografo digitale, Tac e apparecchiature per anestesia; l´Azienda Ospedaliera di Terni per acquisto angiografo digitale, Tac, e arredi e attrezzature varie. La presidente Marini ha quindi aggiunto che "questa opportunità di investimenti è anche il risultato di una lungimirante strategia di politica sanitaria e di razionalizzazione della spesa messa in atto dall´Assessorato alla Sanità dopo la riforma regionale del Sistema sanitario umbro, che ha consentito già nel corso del 2013 alla Regione Umbria di porre in essere specifici provvedimenti diretti alla totale copertura delle perdite pregresse: circa 72 milioni di euro, situazione riconducibile agli anni 2010 e precedenti". Nel corso della conferenza stampa è stato anche ricordato che, con riferimento ai debiti verso i fornitori e con l´obiettivo di ridurre i tempi di pagamento, nell´ottica della progressiva convergenza verso i 60 giorni previsti, la Regione è intervenuta sia attraverso provvedimenti straordinari a carattere erogativo, sia attraverso l´attivazione dell´anticipazione di liquidità. Tali misure hanno permesso un notevole miglioramento: tre Aziende Sanitarie su quattro registrano, al momento, tempi medi di pagamento entro i 60 giorni, mentre l´Azienda Ospedaliera di Terni i tempi oscillano tra i 70 e 90 giorni (comunque in linea con le medie nazionali e con un significativo trend in progressivo miglioramento). A quest´ultima Azienda è stato comunque assegnato per l´anno 2014 l´obiettivo specifico della progressiva convergenza verso i tempi contemplati dalla normativa vigente, da attestare in occasione delle rilevazioni trimestrali periodiche attraverso due verifiche previste per il prossimo 30 settembre e per il 31 dicembre. "I significativi risultati raggiunti – ha affermato il direttore Duca - costituiscono un riconoscimento importante per l´Umbria. Essi dimostrano come, pur in una piccola Regione penalizzata dalle economia di scala, sia possibile avere un Sistema Sanitario pubblico in grado di garantire massima qualità delle prestazioni ed equilibrio di bilancio. I programmi della Giunta Regionale tuttavia non si esauriscono, soprattutto nell´attuale congiuntura economica: l´operazione messa in campo intende, infatti, impiegare ulteriori risorse economiche per ‘investire´ sui servizi, garantendo al contempo l´innalzamento della qualità della Sanità umbra oltre che un positivo impulso sul sistema economico locale". |
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