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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedě 18 Dicembre 2014 |
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PARLAMENTO EUROPEO: I DEPUTATI VOTANO PER APRIRE IL MERCATO UE ALLE MELE MOLDAVE, UVA E PRUGNE |
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La Moldova sarŕ in grado di esportare fino a 40.000 tonnellate di mele fresche, 10.000 tonnellate di uva da tavola e 10.000 tonnellate di prugne fresche al turno dell´Ue liberi, grazie a una proposta sostenuta dai deputati il Mercoledě. Questo dovrebbe compensare i produttori di Moldova per le perdite subite a causa di divieto politicamente motivato della Russia sulle importazioni di prodotti moldavo. Moldova sarŕ in grado di importare in franchigia: 40.000 tonnellate di mele fresche (= 0,4% della produzione Ue); 10.000 tonnellate di uva da tavola fresche (= 0,6% della produzione Ue); 10, 000 tonnellate prugne fresche (= 0,7% della produzione Ue); La maggior parte di queste importazioni sono suscettibili di andare in Romania. L´assemblea ha approvato la concessione per 551 voti a 67, con 23 astensioni. "L´importanza del regolamento approvato oggi va molto al di lŕ delle quantitŕ di mele, uva e prugne Serve come una manifestazione di solidarietŕ di fronte alle difficoltŕ:. Si tratta di una boccata d´aria fresca per un settore di vitale importanza per l´economia moldava , che č influenzata da un divieto russo irrazionale, proprio come la stessa Unione europea ", ha affermato il relatore Sorin Moisa (S & D, Ro) dopo il voto. Preferenze commerciali dell´Unione europea per la Moldova - Anche se il 90% di tutte le importazioni dalla Moldova sono entrati il dovere Ue libera dal 2008, sotto la sua regolamentazione "preferenze commerciali autonome", frutta fresca č parte del 10% che non lo fanno. Tuttavia, il vino moldavo č stato aggiunto alla lista di importazione duty-free nel 2013, con l´approvazione del Parlamento europeo. Russia ha imposto un divieto di importazione di prodotti agricoli moldavi il 21 luglio 2014, come risposta politica per approfondire i legami economici e politici dell´Unione europea con la Moldova. Questo male l´economia della Moldavia, perché la Russia č il secondo partner commerciale (dopo l´Ue) e orticoltura occupa circa il 10% della popolazione attiva. La Commissione europea ha proposto la concessione di importazione di frutta in risposta a un appello urgente dalla Moldavia per il sostegno dell´Ue. Questa misura si aggiunge delle preferenze commerciali accordate alla Moldavia come parte della "zona di libero scambio globale e approfondita" con l´Unione europea, istituito con l´accordo di associazione Ue-moldova, che il Parlamento europeo ha ratificato lo scorso mese. Impatto molto limitato sul mercato Ue - I contingenti in esenzione doganale per i tre prodotti in questione sono "molto limitata del volume" rispetto alla produzione europea (0,4% per le mele, 0,7% per le prugne e 0,6% di uve da tavola), ha detto il sig Moisa. Egli ha anche sottolineato che le importazioni supplementari di tre prodotti saranno probabilmente assorbiti dal mercato romeno, "per la sua vicinanza culturale e geografica, cosě come l´attuale situazione di mercato", con la produzione di frutta rumena calo in volume di conseguenza. Le importazioni dalla Moldova hanno rappresentato il 0,1% del totale dell´Ue nel 2013. I prossimi passi - Il contingente di importazione duty-free, che deve ancora essere formalmente approvato dal Consiglio dei ministri dell´Ue, č quello di applicare retroattivamente a partire da agosto 2014 e scadrŕ alla fine del 2015. |
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AGRICOLTURA IN LOMBARDIA: NECESSARIA AGGREGAZIONE DELLE IMPRESE |
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Rivarolo Mantovano/mn - "Un anno complicato, quello appena vissuto, che testimonia ulteriormente la capacitŕ e la forza dell´organizzazione cooperativistica. Il settore dell´ortofrutta č una voce che interessa, in Lombardia, un comparto che non possiamo trascurare, ma in una logica in cui la Regione si occupi delle regole e il mercato determina le sorti delle imprese". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo all´Assemblea generale dei soci di Apol industriale a Rivarolo Mantovano (Mantova). Sostenere Lo Sviluppo - "Le proposte a favore delle imprese vengano dalle imprese stesse, in forma piů o meno aggregata, modalitŕ che l´Europa sostiene - ha chiarito l´assessore -; noi dobbiamo far sě che si sostenga finanziariamente lo sviluppo. Ma non invertiamo il rapporto: sono le imprese che, facendo massa critica, hanno un osservatorio privilegiato, che puň andare a vantaggio di tutti". Fava ha ricordato che "il settore dell´ortofrutta arriva da un anno difficile. La competizione č avvenuta in un mercato abbastanza fragile, con un quadro climatico senza precedenti per chi lavora in agricoltura. Stiamo operando su diversi scenari, innanzitutto sul Psr, che, per prima, la Lombardia ha completato". Lě ci sono finalitŕ e risorse, maggiori rispetto al passato. Risorse Aumentate, Ora Vanno Spese Bene - "Le abbiamo aumentate del 14,5 per cento rispetto alla vecchia programmazione - ha ricordato l´assessore -. Ora tocca spenderle bene, adeguandone l´impiego a un modello di sviluppo che qualche contraccolpo lo ha avuto. Mi auguro che l´ipotesi di accorpare l´approvazione dei Psr sia superata: ho scritto in tal senso al ministro, ricordando che noi siamo giŕ nelle condizioni di mettere subito a disposizione le risorse". "Se Bruxelles rinvia a giugno l´approvazione - ha spiegato -, prima di fine anno non potremmo fare i bandi. E´ necessario che anche dal mondo delle imprese arrivi una certa mobilitazione: per spiegare che non possiamo attendere oltre l´approvazione del Psr per colpa di chi non ha lavorato in tempo. Su questo sollecito riflessione e un minimo di mobilitazione: le aziende stanno aspettando le risorse". Rischi E Assicurazioni - "Il sistema delle Regioni - ha spiegato Fava - ha rinunciato a un miliardo e 650 milioni di euro a favore dello Stato per fare il piano operativo sulle calamitŕ. Un miliardo e 650 milioni che dovrebbero servire perché tutti i soggetti possano avere accesso a polizze assicurative in modo agevolato, centralizzando la gestione". Sarŕ piů facile spuntare condizioni migliori? "Con questa massa di denaro ha osservato Fava - ci dicono che in teoria sarŕ possibile ottenere condizioni economiche migliori. Nei prossimi mesi assisteremo a questa grande gara che assegnerŕ a un broker gestione del rischio e possibilitŕ di assicurare le imprese attraverso una convenzione nazionale. A quel punto ci saranno pochi alibi: chi č assicurato un minimo di ristoro lo avrŕ in caso di necessitŕ. Noi quantifichiamo i danni, ogni volta che č necessario, attraverso le delibere regionali, ma di risorse a oggi non ce ne sono. Dunque, il rischio assicurabile va assicurato, chi non lo fa, sappia che non ci sono altre modalitŕ. Lo Stato ha scelto: nel momento in cui non ci si assicura, ci si assume il rischio e gli oneri conseguenti". Aggregazioni Ben Viste Da Ue - "La linea della Ue č chiara - ha ricordato Fava -: nella nuova pianificazione le modalitŕ aggregative sono un obiettivo, nella nuova politica agricola comune tutto ciň č che č aggregazione di impresa, sia di tipo cooperativistico che come organizzazione di prodotto, č sostenibile in modo agevolato. Puntando a verticalizzare le filiere produttive, dalla semina al consumatore. Per avere maggiori vantaggi nei finanziamenti. L´aggregazione in agricoltura č dunque una prassi europea ed č modalitŕ che la Ue agevola e sostiene con il Psr". Convezione Con Ismea - Infine, Fava ha ricordato che "stiamo negoziando una nuova convenzione con Ismea sul sistema delle garanzie al credito a tutela delle imprese, abituate fin qui a ottenere sostegno grazie al patrimonio". "Ora serve che le imprese facciano uno sforzo presentando i Bilanci - ha auspicato, in conclusione, l´assessore -, ma dall´altra parte occorre che questo sforzo sia riconosciuto dal sistema creditizio". |
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MATERA: LE DECISIONI DEL CONSIGLIO NAZIONALE ANCI SU IMU TERRENI AGRICOLI |
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Uno dei temi assai dibattuti nel corso del Consiglio Nazionale Anci tenutosi a Roma č stato quello riferito al Decreto Interministeriale che ha introdotto l’Imu sui terreni agricoli anche per i Comuni Montani , una misura che interessa una cinquantina di Enti Locali della nostra Regione. L’anci Basilicata - si legge in una nota - aveva da subito dichiarato la propria contrarietŕ alla misura che costringeva i Sindaci ad applicare una nuova tassa nei confronti di cittadini , con una tempistica inopportuna e con un pasticcio contabile sui bilanci comunali. Il Sindaco di Matera , Salvatore Adduce (Presidente Anci Basilicata) ed il Sindaco di Lavello , Sabino Altobello (membro Consiglio Nazionale Anci) , hanno espresso grande soddisfazione per la posizione assunta al termine dei lavori dello stesso Consiglio . Infatti , il Presidente Fassino ha assicurato che in sede di confronto con il Governo , verrŕ richiesta entro il mese di gennaio , l’abolizione della misura di tassazione dell’Imu sui terreni agricoli . “Valuteremmo – hanno affermato ancora i due rappresentanti Anci della Basilicata – anche la possibilitŕ di aderire , insieme ad altri Comuni Italiani , con un ricorso formale , avanti al Tar Lazio , per impugnare il provvedimento che colpisce i nostri territori ed i nostri agricoltori”. |
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SUCCESSO PER INIZIATIVA "IO MANGIO LUCANO" |
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La seconda edizione del weekend “Io mangio Lucano”, realizzata dal 28 al 30 novembre grazie all´iniziativa della Camera di Commercio di Potenza, in collaborazione con Legambiente Basilicata, Associazione Cuochi Potentini, Ascom, Confcommercio e Confagricoltura, č stata un successo. Dopo le positive sensazioni raccolte a caldo, ora sono anche i numeri a certificarlo. I 17 ristoranti e i 9 agriturismi certificati aderenti all’iniziativa, che hanno ideato e proposto alla clientela specifici menu tipici, al costo promozionale di 18 euro, hanno redatto e inviato all´Ente camerale un report da cui si evincono dati molto interessanti. Si legge che l´iniziativa ha attratto in particolare nuova clientela, incuriosita dalla proposta. C´č chi segnala un modesto incremento, in termini percentuali, ma sottolinea la bontŕ di un´iniziativa che ha portato attenzione verso la struttura, e chi invece enfatizza i risultati eccellenti, dopo aver registrato un incremento della clientela che ha raggiunto l´80% in piů rispetto alla media del periodo, sottolineando l´afflusso di clientela nuova proveniente dalle regioni vicine. In due strutture si č addirittura registrato il tutto esaurito, con il clima mite che ha invogliato molte persone a trascorrere una giornata fuori porta. "L´aspetto piů soddisfacente che emerge dai report, al di lŕ del dato numerico, č la volontŕ di riproporre il menu “Io mangio lucano” in maniera spontanea da parte degli operatori economici – dichiara il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte -, a testimonianza di una formula che si č rivelata semplice ed efficace, soprattutto in periodi in cui la ristrettezza dei consumi porta molte famiglie a rinunciare al pasto fuori casa. Faremo tesoro dei dati emersi dai report, che rielaboreremo per comprendere i punti di forza su cui agire e quelli di debolezza da limare per la prossima edizione". Tra i “plus” indicati c´č stata una ottima promo-comunicazione e la scelta del periodo autunnale, di solito poco attrattivo per la clientela. C´č chi vorrebbe ripetere l´iniziativa anche in primavera e chi sta pensando di abbinare al menu “Io mangio Lucano” un pacchetto di escursioni e visite guidate. E c´č stata anche la richiesta di un supermercato, molto attento alla qualitŕ, di poter entrare a far parte del circuito. Segnali evidenti che cresce la sensibilizzazione di operatori e clienti verso l’utilizzo dei prodotti tipici lucani, con ritorni territoriali di tipo economico, sociale e turistico. |
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PUGLIA: EMERGENZA XYLELLA, RIUNIONE CON ORGANIZZAZIONI AGRICOLE E VIVAI |
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Si č svolta presso la Regione Puglia, alla presenza dell´assessore Nardoni, una riunione per fare il punto sulle attivitŕ per l’emergenza Xylella (disseccamento ulivi). All’incontro hanno partecipato le organizzazioni professionali agricole ed un ampia rappresentanza di vivaisti salentini e del distretto del florovivismo. Durante la riunione la Regione Puglia ha dato atto delle attivitŕ sinora svolte riguardanti: - Il monitoraggio per l´individuazione della zona cuscinetto e del cordone fitosanitario; - Le attivitŕ da farsi in area tampone e in area infetta come da decreto ministeriale per la lotta obbligatoria; - il reperimento dei limiti di patto di stabilitŕ al fine di impegnare le risorse stanziate con bilancio regionale; - La sottoscrizione del protocollo d´intesa con l´agenzia regionale Arif come soggetto esecutore delle attivitŕ previste dalla decisione comunitaria e dai decreti ministeriali; - la sottoscrizione della convenzione con il Corpo Forestale,dello Stato per le attivitŕ di supporto, controllo e vigilanza; - la costituzione del Comitato Regionale sulla Xylella prevista dalla delibera di giunta regionale; - L´approvazione e l´attuazione del dossier di solidarietŕ per le attivitŕ di eradicazione del batterio; - la predisposizione di un regime di aiuti, previa determinazione degli indennizzi spettanti a agricoltori e vivaisti. Dopo ampia discussione nella quale sono stati approfonditi tutti gli aspetti, e la Regione ha ribadito l´impegno a completare rapidamente tutte le attivitŕ di propria competenza e ad attivare le procedure finalizzate al pagamento degli indennizzi ai vivaisti, per la pubblicazione del bando entro il mese di gennaio, i presenti hanno convenuto sulla necessitŕ di rivolgere un appello a tutti i deputati, senatori e parlamentari europei pugliesi affinché profondano il loro impegno per: - Il reperimento dal Bilancio dello Stato e dai fondi Eu delle risorse necessarie a svolgere le attivitŕ di eradicazione e a risarcire agricoltori e vivaisti dei danni conseguenti; - la proposta di emendamenti alla Legge di Stabilitŕ per escludere dai vincoli di patto di stabilitŕ le risorse destinate alle fitopatie come la xylella; - la modifica della decisione comunitaria che escluda l´eradicazione delle piante di ulivo in area infetta; che elimini il divieto di impianto per varietŕ resistenti o tolleranti delle specie ospiti; che escluda il quercus dalle specie ospiti; - l´approvazione del regime d´aiuto per il pagamento di indennizzi che sarŕ inviato alla Commissione Europea. |
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AOSTA, PROSEGUE LA COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITŔ DI SCIENZE GASTRONOMICHE DI POLLENZO |
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Nel pomeriggio di, martedě 16 dicembre, si č tenuto all’Universitŕ di Scienze gastronomiche di Pollenzo un incontro-conferenza incentrato sulla Fontina Dop, organizzato per approfondire il tema della Fontina a seguito della sessione di degustazioni, svoltasi lo scorso novembre nella nota Universitŕ, nell’ambito del Concorso Fontina d’Alpage 2014. Un’ottantina di studenti ha seguito la relazione del direttore della Ricerca dell’Institut Agricole Régional Andrea Barmaz, che, dopo un breve excursus storico sulle origini della Fontina, ha presentato e argomentato i fattori che comprovano il suo indissolubile legame con la zona di origine e che costituiscono, come in pochi altri casi, un modello pressoché ideale per illustrare il concetto di denominazione di origine di un prodotto agroalimentare. L’appuntamento, al quale erano presenti anche l’Assessore all’agricoltura e risorse naturali Renzo Testolin, il presidente del Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina Livio Vagneur e due medagliati del Concorso Fontina d’Alpage 2014 – Fabrizio Bisson dell’azienda La Borettaz di Gressan e Tiziana Cerise di Doues – č proseguito con una degustazione delle Fontine dei produttori presenti. L’assessore Testolin esprime soddisfazione: «L’incontro si inserisce nella collaborazione tra Assessorato e Universitŕ, con la quale abbiamo recentemente riallacciato i rapporti, e prelude a ulteriori iniziative congiunte per la valorizzazione dell’agroalimentare valdostano che vedranno coinvolti gli attori del settore agricolo regionale». |
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FAUNA SELVATICA IN TOSCANA: BENE COLLABORAZIONE PER RISTABILIRE EQUILIBRIO NATURA |
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Firenze- E´ stato firmato a Firenze, alla presenza dell´assessore all´agricoltura e foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori, un protocollo d´intesa che sancisce la collaborazione fra il comando regionale del Corpo Forestale dello Stato e l´Istituto Zooprofilattico sperimentale della Toscana e del Lazio in tema di tutela della fauna selvatica e degli ecosistemi agroforestali. A firmare l´intesa sono stati il comandante regionale del Corpo Forestale, Giuseppe Vadalŕ e il direttore generale dell´Istituto Zooprofilattico Remo Rosati. L´assessore Salvadori ha sottolineato l´importanza dell´accordo firmato che va nella direzione di "una integrazione orizzontale e di condivisione di competenze fra enti pubblici". "La Toscana - ha continuato Salvadori - ha molto bisogno di accordi come questo, che contribuiscono a risolvere problemi complessi, come lo sono quello degli ungulati, che in Toscana sono un esercito di 400 mila capi, e dei predatori, fra i quali ci sono i lupi che sono tutelati, ma ci sono anche gli ibridi, che non possono essere accettati e sui quali si deve intervenire con azioni concordate." "Finora - ha proseguito Salvadori - si č rimasti ancorati ad una visione verticale che poneva da una parte l´ambiente, dall´altra l´agricoltura ecc. Occorre invece integrare le competenze di ciascuno, e questo accordo va nella direzione giusta, perchč quando si assiste ad uno squilibrio in natura si genera un danno ambientale. Questo č quello che accade - ha ribadito Salvadori - quando una specie prevale sull´altra. Per risolvere i problemi e tutelare la natura, perchč di questo si tratta, occorre collaborazione e la Regione su questo č sempre disponibile, perchč crediamo che questa sia la strada per ottenere il meglio per la Toscana." In precedenza il comandante Vadalŕ e il direttore dell´Istituto Zooprofilattico avevano illustrato il protocollo anche con esempi concreti. "Se l´attivitŕ venatoria - aveva spiegato Vadalŕ - č consentita dalla legge, non cosě il bracconaggio, che č un reato e va perseguito. L´istituto Zooprofilattico mette a disposizione le sue competenze e la sua grande esperienza per la formazione del nostro personale e questo sarŕ molto utile per rendere piů incisiva la nostra azione." Il direttore generale dell´Istituto Zooprofilattico ha spiegato, tra l´altro, che proprio a Grosseto l´istituto ha un Centro nazionale per la medicina forense in campo veterinario. "Oggi - ha detto illustrando con qualche esempio l´attivitŕ del Centro - si riesce, attraverso la genetica forense, a stabilire con certezza se un attacco predatorio č stato effettuato da lupi oppure da ibridi. Sono tecniche analoghe a quelle che usa il Ris di Parma, e che noi mettiamo a disposizione. In generale - ha concluso - forniamo supporto per smascherare e prevenire qualsivoglia crimine che venga perpetrato nei confronti degli animali domestici e selvatici e siamo al servizio della collettivitŕ." |
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SIGLATA INTESA REGIONE BASILICATA E UNIONE REGIONALE CUOCHI ITALIANI |
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Al via la collaborazione tra la Regione Basilicata e l’Unione Regionale Cuochi Lucani per mettere a sistema una serie di azioni per la promozione del settore turistico ristorativo e culturale. Lo prevede il protocollo d’intesa siglato questa mattina dal presidente Marcello Pittella con il presidente dell’Urcl Rocco Cristiano Pozzulo. La Regione Basilicata ha individuato nell’Urcl un valido partner, dotato delle giuste competenze, per dare visibilitŕ ai prodotti agroalimentari tipici, ittici e della pesca regionale, e quindi per renderli piů competitivi sui mercati. Tra i suoi compiti: unificare tramite le associazioni territoriali i cuochi e gli allievi degli istituti alberghieri della provincia, organizzare e gestire attivitŕ di formazione di giovani da immettere nel mercato del lavoro, organizzazione di eventi. Secondo l’intesa all’Unione regionale Cuochi lucani competerŕ il ruolo tecnico per la realizzazione delle iniziative concordate con le direzioni generali regionali attraverso specifici accordi attuativi che ne disciplineranno le modalitŕ di esecuzione e gli eventuali oneri. “Si tratta della prima intesa in Italia per la Fic – ha sottolineato Pozzulo - l’obiettivo principale č far conoscere in Italia e nel mondo la gastronomia lucana. Questa convenzione rappresenta il giusto riconoscimento di un lavoro svolto negli anni da parte dei cuochi e dell’associazione”. “L’intesa - ha detto Pittella - si fonda sul binomio prodotto-territorio e sulla valorizzazione delle giovani professionalitŕ attraverso attivitŕ formative. La gastronomia tipica regionale puň rappresentare un importante veicolo di promozione per le produzioni agroalimentari, ed anche per la diffusione delle consuetudini locali e della cultura rurale. Aprire alle professionalitŕ dei nostri giovani č tra gli obiettivi di questa intesa – ha detto ancora il presidente Pittella – uno dei primi approcci al protocollo sarŕ l’occasione dell’Expo di Milano 2015”. L’urcl costituita nel 1975 č parte integrante della Fic, Federazione Italiana Cuochi, ha sede a Potenza presso l’Istituto Alberghiero di Stato. Indipendente e senza scopi di lucro, si compone dell’associazione Cuochi potentini, dell’associazione Cuochi Materani e dell’associazione del Vulture. |
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RIPARTITA IN LIGURIA LA PESCA (PROVVISORIA) AI “ROSSETTI” |
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Sia pure con un ritardo di oltre un mese, č ripartita in Liguria ( e in Toscana) la campagna di pesca del "rossetto", fondamentale per il reddito dei pescatori nei mesi invernali. La pesca invernale al "rossetto, che non č novellame, bensě una specie adulta, dal 2011, č legata a una deroga speciale da parte della Commissione Europea. Le lungaggini burocratiche sono dovute anche al fatto che il Piano di deroga sia ancora all´esame della Commissione Europea in attesa di rinnovo. Spiega l´assessore Giovanni Barbagallo della Regione Liguria: "Il Ministero dell´Agricoltura e della Pesca, su sollecitazione delle regioni e delle rappresentanze di categoria, ha autorizzato alla pesca provvisoria del "rossetto" tutte le imbarcazioni attive nella precedente campagna, una settantina in Liguria, proprio per acquisire ulteriori elementi scientifici e socio economici necessari ad integrare, come richiesto dalla Commissione, la richiesta di rinnovo. |
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BIO-ECONOMIA, CONCLUSI I LAVORI DELLA CONFERENZA INTERNAZIONALE |
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Inserite nel solco delle raccomandazioni che provengono dall’Europa per rafforzare la piattaforma sulla bio-economia, le esperienze illustrate nel corso della conferenza internazionale #Biobas conclusa al Centro di Ricerche Alsia Agrobios di Metaponto, hanno favorito lo scambio di conoscenze e il confronto diretto tra ricercatori, operatori dell’industria agroalimentare locale e nazionale, consolidando i legami e le connessioni per favorire il trasferimento tecnologico delle innovazioni. “Ricerca collaborativa, sostegno alla domanda di innovazione e alla costituzione dei partenariati europei – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Agricole regionali Michele Ottati - rappresentano le basi su cui costruire la partecipazione ai bandi della prossima programmazione dello sviluppo rurale in cui, la prioritŕ 1 (“Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale nelle aree rurali”) č trasversale a tutto il Psr 2014-20 e caratterizza la strategia regionale che punta alla creazione di filiere bio-energetiche per le biomasse, progetti pilota per l’introduzione di innovazioni, con network e cluster, e soprattutto alla cooperazione”. “La fase di accompagnamento delle imprese verso percorsi innovativi e di trasferimento tecnologico – ha dichiarato Andrea Freschi, commissario straordinario dell’Alsia - grazie all’Alsia - Agrobios, č giŕ iniziata, e con essa continueremo tramite l’adozione del Piano annuale di Sviluppo e tramite il trasferimento dei risultati dei progetti realizzati con la Misura 124 del Psr Basilicata 2007/2013 nei diversi comparti del settore agricolo e agroalimentare. Il know how di Agrobios e l’utilizzo della piattaforma robotizzata di plant phenomics, unica in Italia e tra le poche al mondo per l’analisi di immagine, ci consentirŕ di sviluppare progetti di ricerca e di supporto alle imprese agro-industriali, in particolare nell’ambito della bio-economia, collaborando e fornendo servizi agli operatori nazionali del settore agroalimentare, ma soprattutto utilizzando la piattaforma robotizzata a livello nazionale per i progetti di ricerca scientifica con i grandi attori del settore”. |
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I LUPI DELLA LESSINIA. CHIESTO AL MINISTERO UNA URGENTE REVISIONE DEL PRECEDENTE PARERE NEGATIVO |
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Venezia - Sulla presenza del branco di lupi in Lessinia e sui problemi da essi innescati nel territorio per gli allevatori di bestiame domestico, l’Assessore regionale alla caccia Daniele Stival ha nuovamente scritto al Ministero per l’Ambiente chiedendo l’espressione di un parere e di un supporto tecnico-scientifico. “Vanno trovate soluzioni alternative soddisfacenti – scrive Stival - per consentire da un lato, in vista della prossima stagione di alpeggio, il contenimento delle predazioni di bestiame domestico, e dall’altro di stemperare l’allarme sociale e la percezione totalmente negativa della popolazione della Lessinia verso la presenza dei lupi. Mi aspetto la disponibilitŕ del Ministero a prendere in considerazione le soluzioni gestionali, anche in regime di deroga, previste dall’ordinamento comunitario e nazionale nonché le soluzioni alternative proposte dagli Amministratori locali della Lessinia nell’ambito del tavolo tecnico ‘di crisi’ istituito presso la Prefettura di Verona, che ha indicato nella sterilizzazione della femmina del branco o nel confinamento del branco in un’area recintata sufficientemente vasta da garantire il benessere del branco stesso”. L’assessore regionale riepiloga la situazione in Lessinia come si č manifestata nel 2014: undici lupi in attivitŕ; 53 capi di bestiame predato, che salgono a 60 con il bestiame predato nella parte trentina e a cui va aggiunta l’uccisione di un cane labrador. “I sistemi di prevenzione solitamente utilizzati per i lupi – rileva inoltre Stival - secondo il parere di molti esperti, risultano di difficile o inefficace applicazione in Lessinia dove esistono centinaia di malghe in cui si pratica per tradizione il pascolo bovino estensivo, in assenza per lo piů di strutture per il ricovero degli animali”. Sull’allarme sociale, Stival aggiunge nella sua lettera che č “sempre piů alto nella popolazione della Lessinia come risulta dagli ordini del giorno che le Amministrazioni Comunali votano uno dopo l’altro, vedi le mozioni di Boscochiesanuova, Erbezzo, Vestenanova e Sant’anna d’Alfaedo per chiedere alla Regione di attivarsi ai fini della traslocazione dei lupi o di individuare altra soluzione che renda compatibile il mantenimento delle attivitŕ tradizionali dell’area (allevamento e turismo) che appaiono irrimediabilmente compromesse dalla presenza del Lupo”. |
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