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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Dicembre 2014 |
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PARLAMENTO EUROPEO: LE COMMISSIONI INTERBANCARIE PER I PAGAMENTI CON CARTA DI CREDITO, NON SONO TRASPARENTI E DIFFERISCONO TRA I PAESI DELL´UE |
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Strasburgo, 18 dicembre 2014 - Le tasse che le banche addebitano ai retailer per elaborare i pagamenti degli acquirenti dovrebbero avere regole uniformi in tutta l´Unione europea in seguito a un accordo raggiunto dai negoziatori del Comitato economico e monetario e del Consiglio Mercoledì. Le regole si applicherebbero ai pagamenti con carta-based sia transfrontaliere che nazionali e dovrebbe tradursi in una riduzione dei costi per i consumatori. Le Commissioni interbancarie per i pagamenti con carta-based, pagati dalla banca del commerciante alla banca che ha emesso la carta, non sono trasparenti e differiscono tra i paesi dell´Ue, dove sono soggetti, in alcuni casi, alla legislazione e in altri a decisioni adottate dalle autorità nazionali garanti della concorrenza. Tali commissioni sono addebitate dalle banche appartenenti a sistemi di carte come Visa e Mastercard (cosiddetto schemi a quattro parti, che coinvolge un banca emittente, la banca del commerciante, il rivenditore e l´utente della carta), che insieme controllano la parte del leone del mercato. I rivenditori pagano per ogni transazione con carta e aggiungere i costi per i prezzi dei beni e servizi che offrono. Tasse tappate - Per le transazioni con carta di debito transfrontaliere il tappo concordato è di 0,2% del valore della transazione. Per le operazioni interne, gli Stati membri possono applicare il tappo del 0,2% al ponderata del valore di transazione medio annuo di tutte le operazioni interne all´interno del sistema di carte. Negoziatori del Parlamento hanno fatto in modo che il sistema di applicare il tappo in base alla media ponderata si applica solo per cinque anni. In seguito, le commissioni interbancarie per le operazioni nazionali saranno soggetti ad un regime semplice, trasparente dove il tappo per una transazione nazionale è 0,2% del valore della transazione, o fissato a una quota fissa di al massimo cinque centesimi per transazione. Per le transazioni con carta di credito, le parti hanno convenuto di limitare il costo al 0,3% del valore della transazione. Questi tappi entreranno in vigore sei mesi dopo la normativa entrata in vigore. Prezzi più bassi per tutti - Oggi i rivenditori sono spesso costretti ad accettare tutte le carte in qualsiasi sistema di carte di dato, anche se potrebbero preferire di accettare solo quelle con le tasse più basse. Secondo le nuove regole i dettaglianti sarebbero liberi di scegliere quali carte di accettare, a meno che non siano soggetti alla stessa commissione interbancaria, rispettando limiti fissati in queste regole. Anche se la libertà del cliente di scegliere quale pagamento con carta da utilizzare potrebbe essere limitato se i rivenditori esercitare questo diritto, le tasse più basse dovrebbero tradursi in un calo dei prezzi per tutti. I negoziatori hanno inoltre convenuto che le nuove regole non dovrebbero applicarsi ai cosiddetti circuiti di carte a tre parti, come Diners e American Express (che coinvolgono solo una banca) purché la carta è sia emesso e trattati nello stesso schema. Carte commerciali utilizzate solo per spese di lavoro sarebbe anche esenti dalle nuove regole. In tre anni, le norme si applicheranno anche ai sistema di carte a tre parti che licenza altre parti a emettere carte e quindi operare come sistemi a quattro parti, al fine di evitare la concorrenza sleale nel lungo periodo. I prossimi passi - L´accordo deve ancora essere approvato dagli Stati membri dell´Ue e dalla Commissione Affari economici e monetari, prima di essere messo ai voti dalla piena Parlamento il prossimo anno. |
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AGENDA DIGITALE, ASSESSORE TOSCANA: "PER I PROSSIMI ANNI UN PIANO IN CINQUE PUNTI DA CONDIVIDERE" |
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Firenze 18 dicembre 2014 - Banda larga e ultralarga per tutti e un grande cloud, una nuvola di tutta la Toscana, quella a cui sta lavorando la Regione, che semplifichi la vita ai cittadini offrendo un solo luogo ad esempio dove pagare le tasse e capire se uno le ha pagate. Oppure un unico certificato per accedere a servizi diversi. Sono due dei cinque punti che tracciano la rotta per i prossimi anni della Toscana digitale. "Per centrare l´obiettivo, per offrire quei servizi digitali che aiutino i territori a farsi competitivii migliorando i rapporti tra Pa, imprese e cittadini, occorre però anzitutto lavorare assieme: ciascuno con la sua autonomia ma insieme" chiarisce l´assessore alla presidenza e ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli. L´occasione arriva dall´assemblea annuale di Rtrt, la rete telematica della Toscana che conta al suo interno tutti i sindaci, le province, le unioni e circondari della regione e che si è riunita oggi. La prima assemblea di Rtrt per Bugli, dopo la delega ai sistemi informatici ricevuta quest´anno. Con una novità: le linee guida saranno oggetto di un processo partecipativo che durerà un mese, utilizzando la piattaforma regionale Open Toscana. Un piano in cinque punti - La Regione sta lavorando ad un piano in cinque punti: connettività e banda larga per tutti, che è essenziale. La Toscana, assieme a Ministero e Unione europea, ha investito 30 milioni negli ultimi anni per portare la fibra ottica dove non c´era. Altri 11 milioni sono pronti per essere spesi. Un centinaio nei prossimi sette anni dai fondi europei. Dopo la connettività c´è il progetto di un grande e unico cloud regionale che offra servizi a cittadini e imprese e non solo open data, facendo del Tix regionale qualcosa di più di un data center. "Serve inoltre – dice Bugli - un´interfaccia più friendly, come quella inaugurata a fine settembre con open.Toscana.it. Dobbiamo spingere per una connessione tra pubbliche amministrazioni diverse ed è necessario mettere a fattor comune anche la presenza sul territorio fatta di Suap,urp, sportelli Paas e Ecco Fatto". Ma la Regione non si limiterà a staccare assegni o fornire linee guida. "Vogliamo misurarsi su problemi concreti e per questo sono disponibile ad incontri sui singoli territori – conclude l´assessore Bugli - Parleremo inoltre con gli operatori telefonici, per evitare, come in passato è accaduto, che spendiamo per portare la banda larga dove non c´è (e non saremmo neppure tenuti a farlo) e poi le centraline non vengono accese e i cittadini non godono dei servizi. L´importante è fare di questi temi una priorità politica". |
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"INFORMATICA TRENTINA CONTINUERÀ AD ESSERE SOCIETÀ DI RIFERIMENTO PER LA PROVINCIA" |
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Trento, 18 dicembre 2014 - Le Cantine Rotari hanno ospitato la celebrazione per i 30 anni di Informatica Trentina. I dipendenti e gli amministratori dell’azienda hanno voluto ritrovarsi per rivisitare in una serata la storia della società di sistema dell’Ict che ha cambiato il Trentino, traghettandolo dall’era analogica a quella digitale: dai computer a fosfori verdi alle reti in fibra ottica e ai sistemi in Cloud. E così è stato, perché nel corso della serata, il pubblico è stato accompagnato nella rivisitazione multimediale della storia degli ultimi 30 anni: dal Centro Elaborazione Dati degli anni ´70 alle sfide di ammodernamento ed innovazione del nostro sistema rese pressanti dalla congiuntura economica corrente. Di futuro ha parlato invece il vicepresidente della provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi: “Informatica Trentina deve poter essere contemporaneamente la società che garantisce l´uniformità, l´interoperabilità e la qualità dei servizi informativi della pubblica amministrazione e nel contempo un acceleratore della crescita di un tessuto imprenditoriale privato nel distretto dell’Ict. Affinché le due funzioni possano svilupparsi al meglio - ha aggiunto Olivi - occorre avviare una discussione su quale sia il perimetro dentro il quale debbono rimanere funzioni pubbliche di carattere strategico e quali le possibili interazioni con il mercato. Tutto questo dovrà avvenire con l’obiettivo e la condizione permissiva rappresentata dalla salvaguardia delle competenze e la sicurezza sociale di tutti i lavoratori”. “Informatica Trentina –ha esordito il presidente Paolo Boschini –ha svolto un ruolo importante nella trasformazione del Trentino e spero di contribuire anche io a garantire alla società un futuro solido. Abbiamo ereditato una società con competenze e conoscenze su cui è possibile investire in futuro”. E´ stata la serata dell´orgoglio quella che si è celebrata ieri alle Cantine Rotari di Mezzocorona: gli oltre 300 dipendenti della società hanno ripercorso 30 anni di storia. Per primo lo ha fatto il presidente Paolo Boschini aprendo il programma di attività. Lo stesso orgoglio è stato rivendicato anche dal direttore generale Clara Fresca Fantoni che ha ringraziato tutti coloro i quali hanno costruito e portato avanti negli anni di Informatica Trentina: "La speranza è quella di poter continuare a lavorare per contribuire a migliorare il futuro del nostro territorio come strumento di sistema capace di rispondere in maniera efficace sia alle richieste della pubblica amministrazione che ai bisogni di servizi e risposte dei trentini”. Il filo conduttore dell´appuntamento è stato tessuto da Alessandro Garofalo che portato il pubblico dagli anni ’70 ad oggi, in un viaggio multimediale sospeso tra video, immagini, musica e testimonianze dei volti che hanno segnato la storia di Informatica Trentina. “Per capire i motivi per cui è stata fatta Informatica Trentina - racconta Paolo Passamani, ex direttore generale - bisogna risalire al decennio dal 1970 al 1980 e vedere i problemi di automazione per gli enti pubblici”. Uno dei problemi principali era la presenza di macchine “obsolete, a causa di vincoli burocratici che impedivano l’accelerazione e la velocità nel fare gli ordini”. In questo contesto venne emanata nel 1980, da cui prese forma Informatica Trentina, “nella convinzione che solo attraverso l’informatizzazione dei dati si poteva avere un formidabile potere conoscitivo per la programmazione provinciale.” Le partnership con altre realtà sono state un elemento fondamentale nei primi anni di vita di Informatica Trentina, come ad esempio quelle con Sip (oggi Telecom Italia) per collegare gli enti locali, con il ministero della Sanità per un sistema informativo sanitario e con Anci-unicem per l’informatizzazione dei Comuni. Nel suo video intervento, l’ex presidente Sergio Niccolini ha ricordato anche le collaborazioni con la Regione per l’informatizzazione del Catasto e Libro Fondiario - con la possibilità di accesso ai dati per i professionisti e per la progettazione urbanistica, con l’Università di Trento, l’Irst (oggi Fbk) e con Delta (oggi Dedagroup). “La Provincia ricercò un partner industriale che fosse in grado di supportare lo sviluppo e la crescita dell’azienda - conferma Marcello Battistoni, ex direttore generale -. Questo partner fu trovato in Finsiel, del gruppo Iri". Il trasferimento tecnologico e delle metodologie di sviluppo software furono sicuramente elementi di questa partnership, ma soprattutto venne trasferita una cultura d’impresa, dalle tecniche di gestione, alle metodologie di marketing e soprattutto ai piani di formazione dei dipendenti. “Mi ricordo che ci furono allora dei corsi della durata di 3 - 4 mesi, che non si riscontrano oramai più nel panorama nazionale!”, racconta Battistoni. Non sono mancate le testimonianze dei dipendenti di lungo corso, che hanno condiviso le storie e le foto del lavoro in Informatica Trentina, delle iniziative tra colleghi e di aneddoti che fanno parte a pieno titolo della storia aziendale. Le epoche storiche e tecnologiche si sono susseguite sullo schermo dietro al palco, mostrando il passare degli anni e le grandi evoluzioni in campo tecnologico. Verso la fine degli anni ‘80 si passa dall’It all’Ict - Information and Communication Technology e in questi periodo Informatica Trentina “ha raggiunto una competenza e una struttura di efficienza tale per cui era in grado di affrontare questa nuova sfida - spiega Giacomo Corrà, consigliere delegato di Informatica Trentina dal 1989 al 2002, nel suo video intervento - sviluppando applicazioni come internet provider, un esempio tra tutti Vivoscuola, e dimostrando di essere in grado di affrontare il mercato che si stava aprendo”. Ivano Dalmonego, presidente di Informatica Trentina dal 2001 al 2010, racconta il passaggio della società da azienda di mercato a “strumento di sistema” e le sue potenzialità: in un panorama frammentato come quello trentino una visione di sistema diventa indispensabile, in un’ottica di interoperabilità e riuso dei progetti validi, nonché in un periodo di contrazione delle risorse pubbliche: “I progetti di informatizzazione sono lo strumento abilitante all’innovazione, un driver fondamentale per la modernizzazione e l’innovazione sia del sistema pubblico che di quello privato”. Come chiarisce l’ex vice presidente Gianfranco Postal: “Per Informatica Trentina si poteva ipotizzare sia una soluzione di mercato, oppure continuare un rapporto con le pubbliche amministrazione che diventava esclusivo”. “Alla fine si optò per la seconda soluzione - racconta Postal - cioè quella di fare di Informatica Trentina la società in-house, la società strumentale di tutto il sistema pubblico trentino”. Nel primo triennio della crisi, Informatica Trentina ha rivelato, ancora di più, le proprie potenzialità sia in ambito pubblica amministrazione, sia per il supporto alle piccole e medie imprese locali “riversando sul sistema delle imprese una quota di domanda pubblica molto qualificata e molto innovativa in grado di stimolare le imprese stesse a crescere e a migliorare”. Come racconta Paolo Spagni, presidente dal 2010 al 2013: "L’indice di esternalizzazione di nuovi sviluppi ha raggiunto il totale dei nuovi sviluppi, con un consistente numero di ordini aggiudicati da imprese trentine". Spagni ha anche sottolineato il ruolo degli oltre 300 collaboratori dell’azienda, come preziosa risorsa per tutto il sistema pubblico trentino. Il video-intervento conclusivo è toccato all’ex vice Presidente Marino Simoni che ha sottolineato l’importanza di Informatica Trentina come "strumento fondamentale per il superamento del digital divide, non solo per la pubblica amministrazione ma anche per tutti gli enti del comparto locale. La partecipazione alla governance, ma anche la creazione di pacchetti di servizi dedicati agli Enti Locali, hanno permesso un maggiore coinvolgimento di questi ultimi in aggiunta allo sviluppo di soluzioni effettive". |
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A GUALDO TADINO ARRIVA LA RETE A BANDA ULTRA LARGA DEL TERRITORIO COMUNALE |
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Perugia, 18 dicembre 2014 - Nella prestigiosa location del Palazzo delle Esposizioni di Roma, nell´ambito del concorso "Italia Connessa", nella giornata di martedì 16 dicembre il Comune di Gualdo Tadino ha ricevuto da Telecom Italia, "riconoscendo la validità e l´importanza del progetto presentato al contest" realizzerà l´infrastruttura dedicata allo sviluppo della banda ultra larga digitale anche nel territorio di Gualdo Tadino. L´annuncio è stato dato, nel Palazzo delle Esposizioni di Roma, nell´ambito del concorso "Italia Connessa" dal Presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi. Il verdetto finale della giuria del Premio, infatti, pur vedendo al primo posto il Comune di Capannori (Lu) ha riconosciuto la bontà del lavoro presentato dal Comune di Gualdo Tadino, ed ha accolto la proposta del Presidente della Giuria Gabriele Falciasecca (Presidente della Fondazione Marconi) di finanziare anche il Comune di Gualdo Tadino insieme a quello di Montoro, altro Comune arrivato in finale. Il Contest "Italia Connessa" è un concorso di proposte, idee ed iniziative, giunto alla sua terza edizione, indetto da Telecom Italia per diffondere la cultura dell´innovazione tra le Amministrazioni locali con l´obiettivo di promuovere la digitalizzazione del Paese e favorire la diffusione dei servizi innovativi ai cittadini ed alle imprese e la realizzazione sul proprio territorio dell´infrastruttura Ngn fissa e mobile di ultima generazione (4G Plus) a totale cura e costi di Telecom Italia e in anticipo rispetto ai piani di investimento. Alla manifestazione hanno partecipato ben 118 Comuni tra 15.000 e 50.000 abitanti che, dopo una prima selezione si sono ridotti ad una shortlist di 13 e successivamente a soli 3 finalisti: Gualdo Tadino, Capannori e Montoro. Il progetto presentato dal Comune di Gualdo Tadino al contest Telecom punterà, in sintesi, su sei linee guida che interesseranno: Agricoltura, Artigianato, Scuola, Biblioteche e Musei, Pro Loco e Comune. La manifestazione si è svolta alla presenza dei vertici di Telecom tra cui il Presidente Giuseppe Recchi, e l´Amministratore Delegato Marco Patuano, nonchè la partecipazione di numerose personalità politiche ed ha visto impegnati nella presentazione dei progetti i tre sindaci dei Comuni selezionati: per Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, per Capannori Luca Menesini e per Montoro Mario Bianchino. |
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NUOVO SERVIZIO DELLA REGIONE VENETO: GLI UTENTI AVVISATI VIA MAIL DELLA SCADENZA DEL BOLLO AUTO |
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Venezia, 18 dicembre 2014 - Dal 1 gennaio 2015 l’avviso cartaceo che veniva inviato a domicilio per ricordare la scadenza della tassa automobilistica per il veicolo di proprietà, meglio conosciuto come “bollo auto”, è sostituito da una informazione online recapitata nella casella di posta elettronica personale comunicata da ogni contribuente. Ne dà notizia la Regione del Veneto, sottolineando che questo nuovo servizio gratuito, più veloce, economico e preciso, consentirà di ricordare in tempo utile a ogni utente che aderirà all’iniziativa, la sua scadenza, evitando di incorrere in sanzioni e spese per pagamenti ritardati od omessi. “Cerchiamo di avvalerci dei più moderni sistemi informativi per favorire i cittadini – spiega l’assessore regionale al bilancio, Roberto Ciambetti –, ma essendo consapevoli che non tutti dispongono dei mezzi telematici, abbiamo deciso di mantenere l’invio cartaceo dell’avviso per i contribuenti aventi almeno 70 anni che non si siano registrati online”. L’attivazione del servizio è semplice: dopo essersi collegati al portale “Infobollo” (http://infobollo.Regione.veneto.it) del sito regionale, ci si registra inserendo il proprio codice fiscale, la targa del veicolo di proprietà e l’indirizzo di posta elettronica al quale si desidera venga recapitato il promemoria (a quello stesso recapito il sistema invierà una mail per completare l’attivazione). A registrazione avvenuta, in prossimità di ogni scadenza del bollo auto, verrà inviato un avviso telematico contenente i dati del veicolo, l’importo dovuto e la data entro cui versare la tassa. “L’avvio di questo nuovo servizio – precisa ancora Ciambetti – consentirà alla Regione di costituire anche più aggiornata banca dati tributaria, con la partecipazione e il contributo diretti del contribuente. Insomma, un altro modo per avvicinare la pubblica amministrazione al cittadino”. Per informazioni o problematiche attinenti alla registrazione nel portale, è possibile chiamare il call center regionale al numero 840848484, che per il solo mese di gennaio 2015 sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 13. Ma informazioni relative alle tasse automobilistiche si possono richiedere anche agli uffici e delegazioni dell’Aci e nelle agenzie pratiche auto autorizzate. |
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MILANO: NAVIGARE SUL WEB E GIOCARE D´AZZARDO PERCORSI DIDATTICI ESPERENZIALI PER UN USO CONSAPEVOLE |
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Milano, 18 dicembre 2014 - Il Consiglio di Zona 7, in collaborazione con le associazioni “Icaro ce l’ha fatta” e “Meno x meno” propone degli incontri sui temi del gioco d’azzardo, cyberbullismo e dipendenza dal web, promossi dalla Commissione Sport, Benessere e Verde. Scopo delle iniziative è quello di rendere la cittadinanza ed in particolare i più giovani, maggiormente consapevoli dei rischi che si corrono a gestire in maniera non avveduta il proprio tempo libero. Il primo incontro si terrà lunedì 22 dicembre 2014 alle ore 18:00 presso il Comitato di Quartiere San Siro. Il secondo incontro avrà luogo giovedì 15 gennaio 2015 alle ore 21:00 presso l’Ics Loria. La partecipazione è libera e gratuita. |
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MARONI: NELLA NOSTRA SILICON VALLEY SI ANTICIPA IL FUTURO |
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Cernusco sul Naviglio/mi, 18 dicembre 2014 - "Nel corso della visita allo stabilimento Hewlett Packard, nel cuore della nostra Silicon Valley lombarda, ho visto applicazioni di business intelligence che anticipano il futuro, applicazioni che serviranno per efficientare servizi in settori strategici come i trasporti e la sanità o per aumentare la sicurezza. Un´altra eccellenza della nostra Lombardia". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso della sua visita allo stabilimento di Cernusco sul Naviglio (Milano) della multinazionale Hewlett Packard. |
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UCIMU ADERISCE ALL’ITS MECCATRONICO VENETO |
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Cinisello Balsamo, 18 dicembre 2014 - Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, è entrata a far parte di Its Meccatronico Veneto di Vicenza/padova/treviso, l’istituto per la formazione superiore di superperiti attivo dal 2010. L’adesione al progetto Its Meccatronico, avvenuta nel mese di novembre, è stata resa ufficiale mercoledì 17 dicembre in occasione di un incontro ospitato presso la sede dell’istituto e presenziato dal vicepresidente di Ucimu, e titolare di Omera, Massimo Carboniero accolto dal presidente di Its Luigi Rossi Luciani. Nell’occasione, Massimo Carboniero ha illustrato ai circa 30 studenti, ai tutor, alle istituzioni e ai membri della Fondazione presenti, l’attività e il ruolo di Ucimu-sistemi Per Produrre, che riunisce circa 200 imprese costruttrici di macchine utensili in rappresentanza di oltre il 70% della produzione nazionale di settore. “Ucimu ha deciso di aderire al progetto – ha spiegato Carboniero – perché ritiene che la sinergia con Its meccatronico sia utile strumento per facilitare l’avvicinamento del mondo della scuola a quello del lavoro e delle imprese, in un territorio, quello vicentino, a elevatissima concentrazione di aziende della meccanica e meccatronica. Essere tra le istituzioni che fanno parte della Fondazione, infatti, significa poter dare suggerimenti e indicazioni pratiche indirizzando i programmi dei corsi affinché si avvicinino il più possibile alle reali esigenze del mondo dell’industria”. “Si tratta di un’attività - ha aggiunto Carboniero - che Ucimu-sistemi Per Produrre intende seguire con grande attenzione e dedizione perché gli studenti di oggi rappresentano il futuro delle nostre imprese”. Massimo Carboniero ha anche distribuito a studenti e tutor il “Tecnicario” della macchina utensile, repertorio tecnologico di circa 4.600 espressioni tecniche, tra le più diffuse tra gli operatori del comparto, in italiano, inglese, tedesco e francese, strumento di lavoro e di formazione concepito nel più ampio progetto di Ucimu “La fabbrica per l’uomo” per gli studenti che seguono percorsi di formazione tecnologica. Il Tecnicario verrà utilizzato anche come strumento didattico nel corso di inglese – ha spiegato Lavinia Vettore, che coordina le attività formative in lingua – in quanto diventerà spunto per lezioni tecniche specialistiche. La preparazione in inglese – ha ricordato il presidente Rossi Luciani – è uno dei tanti “must” dell’Its, in quanto le aziende hanno bisogno di tecnici che siano in grado di destreggiarsi a livello mondiale. E l’Its ha raccolto la sfida perché le lezioni sono svolte per livelli di conoscenza degli studenti, suddivisi in tre gruppi, con l’obiettivo di portarli a certificazione. L’adesione di Ucimu all’Its - ha concluso Carboniero - favorisce tra l’altro l’Alternanza Scuola Lavoro. L’associazione infatti promuoverà presso le imprese associate della zona progetti di stage per gli studenti dell’Its”. Con Its Meccatronico Veneto sono tre gli istituti nei quali Ucimu-sistemi Per Produrre è presente: la nuova partecipazione nell’istituto vicentino si aggiunge a quella in due istituti lombardi: Istituto Tecnico Superiore Meccatronico presso l’Opera Salesiana di Sesto San Giovanni e Istituto Tecnico Superiore per le nuove tecnologie per il made in Italy presso Abbazia di San Paolo d’Argon (Bergamo). |
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SCUOLA E SVILUPPO: PIGLIARU E ASSESSORI A NUORO. INCONTRI CON DOCENTI, STUDENTI E MONDO DELLE IMPRESE |
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Nuoro, 18 Dicembre 2014 - È iniziata ieri intorno alle 9,30 la giornata nuorese del presidente della Regione Francesco Pigliaru e degli assessori della giunta regionale, una visita articolata in tre momenti legati a istruzione, sviluppo e riforme degli enti locali. La prima parte, dedicata all´illustrazione della strategia per la scuola nelle aree interne e all´ascolto delle domande di studenti, genitori e docenti, si è svolta all´istituto d´istruzione superiore Ciusa. Rispondendo alle domande degli studenti, il presidente Pigliaru ha evidenziato il valore di numerose buone pratiche, in giro per il mondo, sul tema dell´istruzione. Ha ricordato, inoltre, le infinite possibilità offerte da internet e dall´informatica se si impara a conoscerne bene le potenzialità, sia dal punto di vista della abbondanza di informazioni che da quello delle possibilità di lavoro, con l´apprendimento della scrittura dei codici di programmazione informatica, che in alcuni Paesi comincia sin dalle scuole elementari. "Cosa facciamo dopo la scuola dipende dal cosa facciamo ora, che non può essere isolato da cosa si fa nel resto del mondo", ha spiegato Francesco Pigliaru, sottolineando come sia fondamentale "allinearci per costruire il futuro". Sull´università il presidente ha rimarcato l´importanza di frequentarla, evidenziando le maggiori possibilità per i laureati di trovare lavoro. "Noi lavoriamo su tre punti: orientamento non dall´ultimo anno delle superiori ma ben prima, borse di studio, portare l´università di qualità vicino ai territori almeno come primo ingresso e, perché no, cominciare a discutere di altre possibilità compreso il prestito d´onore". Agli studenti, infine, il presidente Pigliaru ha lanciato l´idea di far partire un progetto proprio sulla scrittura dei codici per il web. "Si chiama Hour of code ed è un sistema diffusissimo tra i giovani nel mondo. Si impara divertendosi, sperimentando sui giochi, e si acquisiscono competenze richiestissime dal mercato. Avviatelo, tornerò qui presto - ha concluso - e ci lavoreremo insieme". In precedenza, nel corso di un dibattito moderato dal capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu, l’assessore dell’Istruzione Claudia Firino, aveva esposto i pilastri del programma Iscol@ a partire dall´inclusione sociale, la formazione dei docenti e gli interventi nel settore dell´edilizia scolastica, in particolare la messa in sicurezza delle strutture e le nuove tecnologie. L´assessore ha sottolineato l´esigenza di rinnovare gli edifici scolastici, anche creandone di nuovi, per renderli adatti alle nuove esigenze didattiche. L´altro aspetto evidenziato dall´assessore è quello della riorganizzazione scolastica attraverso il piano di dimensionamento. Si tratta di una strategia ad ampio respiro, che non prevede tagli ma una serie di misure che garantiranno un´offerta scolastica migliore. Il presidente della Regione si è poi spostato al Cesp nella zona industriale di Pratosardo per un incontro dedicato a sviluppo e lavoro, dalla crisi alla crescita delle eccellenze e delle buone pratiche. Ad accompagnare Francesco Pigliaru ci sono gli assessori del Lavoro e dell’Industria, Virginia Mura e Maria Grazia Piras. Si parla di imprese e strategia di sviluppo del Nuorese. La fase finale della giornata vedrà l´intervento degli assessori Raffaele Paci e Cristiano Erriu, rispettivamente responsabili di Programmazione/bilancio ed Enti locali. Nell’aula consiliare della Provincia di Nuoro, dalle ore 16, si parlerà di strategia di sviluppo territoriale, di riforma degli enti locali e di rilancio del nuorese. |
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ROBOTICA EDUCATIVA PER SUPERARE LE DIFFICOLTá OGGI ALLA CITTÀ EDUCATIVA DI ROMA STUDENTI E DOCENTI PRESENTANO I RISULTATI DEL PROGETTO “COSTRUIRE LE ALI: INCLUSIONE DI BAMBINI CON DISAGI DELLA COMUNICAZIONE ATTRAVERSO LA ROBOTICA EDUCATIVA”. |
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Roma, 18 dicembre 2014 - I più piccoli hanno imparato a programmare la piccola ape robot, i più grandi si sono cimentati con lo zoo robotico e la progettazione di un automa calciatore. Sono i giovani protagonisti, tra i 7 e i 10 anni, del progetto Costruire le ali: inclusione di bambini con disagi della comunicazione attraverso la robotica educativa, finanziato dalla Regione Lazio e promosso dalla Fondazione Mondo Digitale, che ha coinvolto tre classi dell´Istituto comprensivo Viale dei Consoli, nel quartiere Tuscolano di Roma. I risultati del progetto sperimentale di robotica educativa dedicato ai bambini con disturbi specifici di apprendimento (Dsa) vengono presentati domani 18 dicembre 2014 alle ore 10 in un evento pubblico alla Città educativa di Roma (via del Quadraro 102). Sono principalmente i bambini con bisogni educativi speciali che hanno dimostrato in questo progetto di saper lavorare in maniera efficace con i loro compagni. Un esempio concreto lo racconta la maestra di sostegno Donatella Tanzi. È la storia di un bambino che non riesce a mostrare le proprie emozioni. Un giorno si commuove, felice, a vedere il robot che ha costruito con le sue mani. Per le maestre è l’ennesima conferma che il progetto funziona! Perché di piccole conferme è costellato tutto il percorso progettuale, anzi ogni sessione di lavoro è una scoperta straordinaria. Grazie allo stile di lavoro cooperativo e la metodologia costruttivista e inclusiva, ovvero “imparare facendo” (learning by doing), anche gli alunni più fragili hanno sperimentato soluzioni insieme ai compagni e, coordinati dal docente facilitatore, esperto di robotica educativa, hanno raggiunto risultati importanti. E per una classe, la seconda, l´esperienza continua: i piccoli progettisti si stanno preparando per gareggiare alla Romecup 2015 nella categoria dance. Partecipano all’incontro: · Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale · Rosanna Sapia, dirigente scolastico Ic Viale dei Consoli 16 · Luciana Pitti, docente della classe Iia Ic Viale dei Consoli 16 · Donatella Tanzi, docente di sostegno della classe Va Ic Viale dei Consoli 16 · Giulia Graziani, docente della classe Ii E, Ic Viale dei Consoli 16 · Alfonso Molina, professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale. |
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FIRENZE: OLTRE MEZZO MILIONE DI EURO PER INTERVENTI NELLE SCUOLE |
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Firenze, 18 dicembre 2014 - Oltre mezzo milione di euro per interventi nelle scuole. Lo ha stanziato ieri mattina la giunta approvando due delibere presentate dalla vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi. Con la prima, che prevede un investimento di 378 mila euro, sarà portato termine il risanamento acustico nella scuola materna e primaria Rodari (in viale Corsica), della scuola materna Amendola e dell’asilo Piccolo Naviglio (in via dei Caboto). I 170 mila euro stanziati con la seconda delibera serviranno a realizzare opere per la messa in sicurezza e la prevenzione degli incendi. «L’amministrazione comunale continua a investire nell’edilizia scolastica – ha sottolineato la voce sindaca Giachi - grazie a questi lavori i nostri ragazzi avranno scuole belle e sicure dove poter studiare. Come Comune continueremo nell’azione di pianificazione economica necessaria per migliorare le strutture fondamentali per la formazione di tanti giovani e, quindi, dei cittadini adulti di domani». Sempre sul fronte dell’edilizia scolastica, nella giunta di oggi è stata approvata una delibera presentata dall’assessore all’ambiente Alessia Bettini che riguarda interventi di manutenzione straordinaria delle aree esterne delle scuole Ambrosoli, Ciari e Don Milani. In questo caso l’investimento è di 33mila euro. «Sono piccoli lavori, come la sistemazione della raccolta dell’acqua piovana – ha sottolineato l’assesore Bettini – ma molto utili per fare in modo che, quando piove, le scuole non si trasformino in laghi di fango. Piccoli interventi, dunque, che risolvono problemi ben più grandi che riguardano la quotidianità della vita delle persone». |
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“ESPLORATORI DELL’ACQUA”, AL VIA PROGETTO AMBIENTALE PER LE SCUOLE |
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Potenza, 18 dicembre 2014 - Il Dipartimento regionale all’Ambiente propone il progetto “Waterexplorer” per diventare “Esploratori dell’Acqua” e comprendere, sin da piccoli, come sia importante imparare a gestire la risorsa idrica, bene prezioso da non sprecare. Riservato alle scuole, il progetto è on line e coinvolge i ragazzi dagli 8 ai 14 anni. Le iscrizioni sono già aperte, basta cliccare sul portale http://www.Waterexplorer.org/italia Sono già disponibili i materiali informativi per gli insegnanti. A gennaio 2015 il portale sarà pronto per partire con le attività. La partecipazione al progetto è a costo zero ed è previsto per le scuole partecipanti l’affiancamento di Ineuropa, che da anni svolge attività di sensibilizzazione sul tema dei cambiamenti climatici. In modo innovativo e divertente, i ragazzi potranno sviluppare progetti per affrontare temi importanti quali il risparmio dell’acqua, l’acqua pulita, l’acqua “nascosta” negli alimenti e nei beni di consumo e l’accesso all’acqua. Ciascun esploratore sarà coinvolto, in prima persona, in attività volte a favorire competenze comunicative, capaci di stimolare senso critico e capacità gestionali, nonché capacità di lavorare in team. Inoltre, tutti i ragazzi che completeranno la sfida Waterexplorer saranno premiati con certificati Unep, il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite. Ciascuna squadra, poi, svilupperà il proprio piano di azioni pratiche. Si guadagneranno di volta in volta dei punti che permetteranno di vincere premi. Inoltre le 5 scuole con il miglior punteggio saranno premiate a livello nazionale ed internazionale. “Waterexplorer ,è un’iniziativa di respiro internazionale, nata dalla partnership di Hsbc e Global Action Plan, e ha ricevuto un finanziamento di 4.3 milioni di dollari nell’ambito dell’Hsbc Water Programme. Oltre ai ragazzi italiani sono stati coinvolti gli studenti di Gran Bretagna, Germania, Francia, Irlanda, Spagna, Polonia, Sud Africa, Bermuda, Svizzera e Turchia. I dettagli del progetto sono visibili su www.Eposbasilicata.it |
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PARLAMENTO EUROPEO: ALLUVIONI DEL 2013: IL PARLAMENTO APPROVA €16 MILIONI DI FONDI PER L’ITALIA |
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Strasburgo, 18 dicembre 2014 - Il Parlamento ha dato il via libera mercoledì a sette richieste di sostegno finanziario Ue, per un totale di 126,7 milioni di euro, provenienti da Italia, Grecia, Slovenia, Croazia, Serbia e Bulgaria per affrontare le conseguenze dei disastri naturali del 2013 e del 2014. Le richieste di attivazione del Fondo di solidarietà dell’Ue (Fsue) sono già state approvate dal Consiglio durante la procedura di bilancio.
Catastrofi |
Danno diretto (milioni di euro) |
Importo totale degli aiuti proposti (euro) |
Alluvioni in Italia |
652 |
16.310.467 |
Terremoto in Grecia |
147 |
3.683.320 |
Grandinate/tempeste in Slovenia |
428 |
18.388.478 |
Alluvioni in Croazia |
291 |
8.616.263 |
Serbia |
1,105 |
60.224.605 |
Croazia |
297 |
8.959.725 |
Bulgaria |
311 |
10.542.110 |
Totale |
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126.724.968 | Nel caso dell’Italia, i fondi europei andranno a coprire i danni causati dalle forti alluvioni che hanno colpito il Paese, e la Sardegna in particolare, nel novembre 2013. Gli aiuti sono stati approvati con 651 voti a favore, 26 contrari e 7 astensioni. Contesto Il Fsue è stato istituito nel 2002 per aiutare i paesi membri Ue e quelli in via di adesione colpiti da disastri naturali. Con un budget annuale di €500 milioni, il fondo è stato utilizzato 63 volte da 24 paesi per un importo totale di circa €3,7 miliardi, secondo la Commissione europea. L’italia è il paese Ue che ha ricevuto maggiori fondi Fsue: 1,262 miliardi di euro dal 2002 a oggi. Le richieste devono essere approvate dal Parlamento e dal Consiglio. |
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DIFESA DEL SUOLO – LA GIUNTA DELLE MARCHE APPROVA NUOVI INTERVENTI DI MANUTENZIONE IDRAULICA |
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Ancona, 18 dicembre 2014 - Su proposta dell’assessore alla Difesa del suolo, Paola Giorgi, la Giunta regionale ha approvato nuovi interventi di manutenzione idraulica per oltre 850mila euro. “Si tratta di opere finanziate mediante risorse reperite nell’ambito dell’assestamento di bilancio recentemente approvato. Abbiamo quindi realizzato un piano di interventi di riduzione del rischio idrogeologico a seguito delle molteplici segnalazioni fatte dagli enti locali, che evidenziano una situazione molto critica per il territorio regionale, come noto oggetto di notevoli eventi climatici che hanno determinato frane ed esondazioni. Interveniamo nei comuni di Cerreto D’esi, Offagna, Corinaldo, Ostra, Tre Castelli, San Ginesio, Petriolo, Potenza Picena, Pesaro, Montefalcone Appennino, Montalto Marche. Ulteriori situazioni, specie quelle che richiedono finanziamenti più rilevanti, potranno essere affrontate con gli interventi attuati insieme al Ministero dell’Ambiente”. Solo nei mesi di marzo e aprile scorsi la Giunta regionale aveva messo a punto un programma di interventi per un totale di due milioni di euro, per mitigare e ridurre il rischio idrogeologico, mediante manutenzione e difesa del suolo. “Come purtroppo noto – ricorda Giorgi – la nostra regione è stata interessata nell’ultimo anno da eventi eccezionali, a novembre e dicembre 2013, per poi culminare con le alluvioni dello scorso maggio. Si tratta quindi, pur nelle limitazioni derivanti dagli obblighi di finanza pubblica, sia di ripristinare la funzionalità di infrastrutture idrauliche danneggiate, sia di prevenire futuri danni mediante periodica manutenzione. Per prevenire i dissesti, occorre una condivisione degli interventi e risorse adeguate per realizzarli. Per questo siamo attenti alle motivate richieste di provincie e comuni, mentre lavoriamo assieme al Ministero affinché non manchino le risorse per fronteggiare una battaglia che colloca la prevenzione al primo posto tra le priorità nazionali. Esigenza che le Marche hanno ben presente, considerate le risorse significative, rispetto alle limitate capacità dl bilancio regionale, investite nel settore della difesa del suolo. Nel 2014 la Regione ha stanziato oltre 10 milioni di euro del proprio bilancio per il contrasto al dissesto, risorse che, in parte hanno attivato l´assegnazione di 35 milioni di euro da parte del Ministero dell’Ambiente. Anche sui fondi europei sono previste specifiche risorse per la difesa della costa e la manutenzione dei corsi d’acqua. Per non dimenticare l´intervento di riforestazione, unico a oggi in Italia, attivato con Autostrade quale opera compensativa per i lavori di ampliamento dell’A14 che prevede undici milioni di euro per opere di piantumazione”. |
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MALTEMPO, ASSESSORE LOMBARDIA: GOVERNO DIA 650 MILIONI PER 212 OPERE |
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Milano, 18 dicembre 2014 - "Una richiesta complessiva di circa 650 milioni di euro per 212 opere, più della metà delle quali già dotate di un progetto e quindi pronte per l´avvio dei cantieri. E, cosa non indifferente, anche alla luce delle criticità di oggi, con i problemi avuti dalla linea 3 della metro, alcuni di essi riguardano Milano e l´area metropolitana". L´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia Viviana Beccalossi annuncia così che Regione Lombardia, rispettando quanto concordato nell´ultimo incontro con la Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio Italia Sicura, ha consegnato l´elenco delle opere per il Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico 2015-2020. In Lombardia Opere Subito Cantierabili - "L´aspetto più rilevante - ha continuato l´assessore Beccalossi - sta proprio nel fatto che oltre il 50 per cento delle nostre proposte è già dotato di progetto o studio di fattibilità e quindi, se finanziate, immediatamente cantierabili. Ci auguriamo quindi che il Governo rispetti l´intenzione di voler dare la precedenza, nel concedere i finanziamenti alle Regioni, a chi è già pronto per partire. Non si può più permettere che Regioni virtuose abbiano i cantieri fermi per mancanza di fondi, mentre altre ricevano a prescindere risorse che non sono in grado di spendere". Principali Interventi - I principali interventi sui quali si sono concentrate le richieste di Regione Lombardia seguono un rigoroso elenco di priorità, basato, tra l´altro, sugli studi condotti nel corso di quest´anno dall´Autorità di Bacino e dalle Regioni. L´analisi ha portato all´individuazione di 165 aree a rischio significativo sul territorio lombardo, 6 delle quali di valenza distrettuale, 27 regionale e 132 locale. Le 6 aree distrettuali sono caratterizzate da un livello di rischio molto elevato e corrispondono al nodo idraulico di Milano, al nodo idraulico di Brescia, alle città di Lodi e Mantova, alla Valtellina e al Fiume Po. Necessario Impegno Governo - "Le nostre richieste - ha concluso Viviana Beccalossi - riguardano con grande attenzione zone particolarmente esposte, a partire dalla città di Milano. Anche gli eventi di questa mattina, a Milano, con il blocco della linea 3 della metropolitana a causa di infiltrazioni della falda, ci dimostrano come sia assolutamente necessario che il Governo impegni risorse che consentano sbloccare le opere". |
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BOLZANO: ASSEGNATI I PREMI AMBIENTE EUREGIO 2014 |
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Bolzano, 18 dicembre 2014 - Con la consegna dei riconoscimenti oggi pomeriggio (17 dicembre) a Bolzano è giunta a conclusione la sesta edizione del Premio ambiente Euregio, bando di concorso per promuovere tutela dell´ambiente e sostenibilità nei tre territori del Gect, ovvero Tirolo, Alto Adige e Trentino. L´assessore provinciale all´ambiente Richard Theiner ha premiato le iniziative lanciate in Alto Adige. Il Premio Ambiente è stato bandito per 2 categorie, complessivamente sono state presentate 102 proposte: 25 in Tirolo, 46 in Alto Adige e 31 in Trentino, delle quali 66 nella categoria "progetti ed idee" e 36 nella categoria "impegno ed attività". Obiettivo del Premio ambiente Euregio è quello di fornire a persone private, enti, organizzazioni, associazioni e aziende la possibilità di avere una vetrina pubblica per idee e proposte in tema di tutela dell´ambiente. A conclusione della sesta edizione, i progetti giudicati migliori sono stati premiati all´Eurac dagli assessori Richard Theiner (Alto Adige) e Ingrid Felipe (Tirolo) e dal direttore dell´Agenzia per le risorse idriche e l´energia della Provincia di Trento, Fabio Berlanda. "Con soddisfazione riscontriamo - ha detto l´assessore Theiner - che oggi la tutela dell´ambiente viene percepita dalla popolazione come questione centrale e non come un fastidioso dovere. Per impegnarsi in tal senso serve la disponibilità a innovare continuamente, e il Premio ambiente dell´Euregio fornisce stimoli concreti." Tra i riconoscimenti andati all´Alto Adige, nella categoria "Progetti e idee" figura l´Alpenverein per l´iniziativa "Montagne di rifiuti - sensibilizzazione per montagne pulite contro i rifiuti in montagna", che si è rivolto con ironia a chi getta i rifiuti e per indurlo a riconsiderare quello che sta facendo. Premiata anche l´Accademia Colloqui di Dobbiaco per il progetto Interreg Iv "Neutralità climatica nella regione Dolomiti Live", che promuove l´efficienza energetica e energie alternative nelle aree bellunesi, dell´Alta Pusteria e del Tirolo Orientale. Un premio anche alla Lorenz Puff - Energy Consulting & Solutions per il reattore biologico, un impianto semplice per la produzione di calore con scarti di legno e rifiuti verdi tramite il processo di degradazione microbiologica. Alla fine il materiale può essere usato come humus. Nella categoria "impegno ed attività" premiata sul fronte altoatesino l´impresa Kofler H. & Albert con l´iniziativa "La promessa alla natura": si tratta di una falegnameria che da tempo si impegna a gestire l´azienda in modo ecologico e sostenibile. Premio anche al Comune di Brunico, primo comune in Italia ad ottenere la certificazione European Energy Award Gold. E infine premio all´azione Carsharing Alto Adige, che esiste da novembre 2013 e conta già oltre 800 associati, dei quali il 40% utilizza regolarmente l´offerta. Tutti i premiati e i candidati di questa edizione sono disponibili sul web all´indirizzo www.Transkom.it/ |
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SARDEGNA: PROGETTO ZOUMATE, ADESIONI ENTRO IL 12 GENNAIO 2015 |
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Cagliari, 18 Decembre 2014, L’assessorato della difesa dell’ambiente, per la realizzazione delle attività previste dal progetto Zoumate, ha pubblicato l’avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse per progetti d’educazione all’ambiente e alla sostenibilità. La manifestazione di interesse è rivolta a: Comuni; - Enti Gestori di Aree Marine Protette; - Enti Gestori di Parchi Nazionali e Regionali che abbiano sede in Sardegna e siano titolari di un Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (Ceas), che operi in contesti territoriali caratterizzati dalla presenza di zone umide di pregio ambientale. Le attività previste sono rivolte a bambini e ragazzi in età scolare (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado) che, attraverso la partecipazione alla giornata educativa, potranno acquisire una maggiore coscienza ambientale sulla valenza delle zone umide. In linea con questo principio, le attività previste nel corso della giornata (o delle giornate) dovranno contemplare delle proposte didattiche innovative e stimolanti che potranno essere estese ad un pubblico più vasto (famiglie, operatori, amministratori, operatori economici, turisti e popolazione locale). I progetti proposti, da sviluppare, dovranno possedere le seguenti caratteristiche: - finalità educativo-formativa (diffusione di saperi, sensibilità e tecniche, promozione di valori, formazione di competenze, induzione di comportamenti virtuosi) e non meramente informativa; - carattere innovativo e coerenza delle metodologie e degli strumenti/materiali utilizzati rispetto al target dei destinatari; - capacità di affrontare le varie dimensioni – economiche, sociali, ambientali e culturali – che interessano la gestione delle zone umide; - legame con il contesto culturale/territoriale di riferimento; - coinvolgimento di almeno cinquanta tra bambini e ragazzi; - presenza di procedure e criteri di monitoraggio e valutazione dell’iniziativa sotto il profilo quantitativo/qualitativo (es. Numero di bambini coinvolti nella attività di educazione, livello di soddisfazione degli insegnanti); - realizzazione di un elaborato da parte dei partecipanti alla giornata formativa, quale “restituzione” dell’esperienza vissuta. La documentazione dovrà essere inviata in busta chiusa, tramite posta o corriere entro le ore 13 del 12 gennaio 2015 , a: Assessorato Regionale della difesa dell’ambiente, Servizio tutela della natura, Via Roma 80 – 09123 Cagliari, oppure consegnata a mano presso l’Ufficio Protocollo dell’Assessorato della difesa dell’ambiente, in Via Roma 80 – 09123 Cagliari. |
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VALUTAZIONI AMBIENTALI. TAVOLA ROTONDA VENERDI’ A PIAZZOLA SUL BRENTA |
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Venezia, 18 dicembre 2014 - “I diversi livelli della Valutazione Ambientale Strategica dal Pat (Piano di Assetto del Territorio) al Pua (Piano Urbanistico Attuativo). Bilancio 2014”: sarà questo il tema di una tavola rotonda che si terrà venerdì, con inizio alle ore 10.00, a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova). L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Corso di Alta Formazione sulla Valutazione Ambientale Strategica (Vas) e sulla Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca), promosso dalla Regione in collaborazione con Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (Icea) dell’Università di Padova. I lavori saranno aperti da Barbara Degani, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e da Marino Zorzato, Vicepresidente della Regione. Le Valutazioni Ambientali saranno affrontate sotto diversi profili: come strumento per migliorare l’elaborazione degli strumenti urbanistici, come misuratore della sostenibilità (ecologica, economica e sociale) delle trasformazioni territoriali; come strumento per enfatizzare le potenzialità economiche; come patto sociale per una strategia territoriale condivisa; come elemento per la costruzione di una ‘Vision’ a lungo termine. Alla tavola rotonda parteciperanno Giovanni Campeol, Direttore del Corso di Alta Formazione Vas-vinca; Silvana Ceruffi, Studio Motterle Architettura Urbanistica; Vincenzo Fabris, Dirigente Sezione Urbanistica della Regione; Paola Furlanis, Dirigente Coordinamento Commissioni Vas-vinca-nuvv della Regione; Maria Rosa Pavanello, Presidente dell’Anci Veneto; Elena Picchiolutto, dell’Università degli Studi di Padova (Dipartimento Icea); Piergiorgio Tombolan, già docente di Urbanistica dell’Iuav di Venezia. |
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UMBRIA, RISCHIO FRANE: DA ALLERONA RICHIESTA DI INTERVENTI PER OLTRE DUE MILIONI ED OTTOCENTOMILA EURO |
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Perugia, 18 dicembre 2014 - Occorreranno oltre due milioni ed ottocentomila euro per gli interventi necessari nel comune di Allerona per la mitigazione del rischio idrogeologico. E´ quanto comunicato dallo stesso comune alla Regione dell´Umbria, specificando che 2.125.000 euro sono necessari per la situazione a rischio molto elevato interessante il capoluogo ed i rimanenti 744.134 euro per la situazione a rischio elevato in località Palombara. Per entrambi gli interventi sono previste opere strutturali di consolidamento mediante la realizzazione di paratie in cemento armato e opere di regimazione delle acque superficiali. L´assessore regionale alla mitigazione del rischio geologico, Stefano Vinti, vista l´urgenza, ha auspicato che "il governo predisponga nel più breve tempo gli atti necessari per passare alla fase attuativa del Piano. Per la definizione del Piano Nazionale 2014-2020 contro il dissesto idrogeologico la Giunta regionale ha rappresentato al Governo un fabbisogno di 164 milioni di euro per la mitigazione del dissesto idrogeologico da frana. La richiesta – ha concluso Vinti - è stata formulata sulla base di studi e progetti riguardanti 53 situazioni di dissesto da frana relative a 23 abitati oltre ad alcune strade provinciali, interessando complessivamente 30 territori comunali". |
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BASILICATA, LEGAMBIENTE: COMUNI RICICLONI 2014, EDIZIONE REGIONALE |
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Potenza, 18 dicembre 2014 - Sono Banzi (73,45%), Genzano di Lucania (72,31%), Montemilone (69,95%), Pietragalla (68,87%) Palazzo San Gervasio (67,11%), Oppido Lucano (66,20%), Forenza (65,60%) e Rotondella (65,43%) i Comuni lucani che, superando il 65% di raccolta differenziata, vincono l’ottava edizione regionale di Comuni Ricicloni, la campagna nazionale promossa da Legambiente nel 1994 con lo scopo di evidenziare i risultati ottenuti tra i Comuni nella raccolta differenziata destinata al riciclaggio e nelle attività atte a contenere la produzione dei rifiuti. In generale, - si legge in un comunicato - i dati sulla raccolta differenziata relativi al 2013 e contenuti nel Dossier di Comuni Ricicloni redatto da Legambiente Basilicata, ci consegna una Basilicata fanalino di coda a livello nazionale con un dato sulla Raccolta Differenziata nel 2013 pari al 25,8% con la Provincia di Potenza attestata al 29,5% e quella di Matera circa al 22%. La “marcia di avvicinamento” della Provincia di Matera alla Provincia di Potenza, che ha caratterizzato il trend delle raccolte differenziate negli anni passati, si è interrotta con la Provincia di Potenza che sopravanza di quasi 8 punti quella di Matera grazie allo straordinario contributo del sistema dei Comuni dell’Alto Bradano. Sono infatti proprio alcuni di questi Comuni per la prima volta ad entrare a pieno titolo nelle graduatorie nazionali dei Comuni Ricicloni superando la soglia del 65% prevista dalla legge. I dati complessivi sono tuttavia preoccupanti. Ancora oggi il 75% dei nostri rifiuti finisce in discariche e nell’inceneritore. 61 Comuni lucani, per un totale di poco meno di 140.000 abitanti, sono al di sotto del 20% di Raccolta Differenziata e solo 19 Comuni, per un totale di circa 100.000 abitanti, hanno un dato superiore al 50%. La Basilicata - aggiunge Legambiente - è purtroppo fanalino di coda anche per l’impiantisca, unica regione che fa registrare la totale assenza di impianti di compostaggio, obbligando quei Comuni sempre più numerosi che hanno deciso di avviare raccolte differenziate spinte a trattare la frazione organica fuori regione. L’unico impianto di biostabilizzazione che tratta la frazione umida, è funzionale solo alla discarica o all’incenerimento, perché il prodotto in uscita non possiede caratteristiche idonee per essere commercializzato come compost e può solo essere destinato allo smaltimento. Afferma Marco De Biasi, presidente di Legambiente Basilicata: “Possiamo stimare che per il 2013 il solo smaltimento in discarica è costato ai lucani più di 20 milioni di euro, guadagno facile a cui, per qualcuno, evidentemente è proprio difficile rinunciare. Non si può continuare a buttare ingenti risorse economiche nel “fosso” che genera bassa intensità di lavoro, crea enormi danni ambientali e tanti problemi ai bilanci comunali. Il sistema va radicalmente trasformato superando la logica dello “smaltimento” per passare ai sistemi basati sul recupero di materia, che comporta, fra l’altro, oltre agli indubbi vantaggi ambientali, anche una maggiore intensità di occupazione con la creazione di centinaia di posti di lavoro. Nonostante il contesto di grande difficoltà – continua De Biasi - ci sono però in Basilicata dei Comuni che si stanno impegnando per attuare sistemi nuovi di gestione dei rifiuti, operando con trasparenza e con l’aiuto di una collettività che ne condivide gli intenti e che, messa nelle condizioni di “operare”, risponde sempre con impegno. L’analisi dell’esperienza dei Comuni lucani ci dice che tutti riescono in pochi mesi a passare da percentuali di pochi punti ad oltre il 60% di raccolta differenziata, a dimostrazione che questo stesso processo si può attuare ovunque, anche in Basilicata, in tempi brevi, con una grande partecipazione dei cittadini e con risultati europei”. Aggiunge Stefano Ciafani, vece presidente nazionale Legambiente: “La Basilicata è molto indietro, e lo confermano i dati della vicina Campania con 20 punti superiori rispetto alla Basilicata. Bisogna utilizzare la leva economica e attivare la logica per cui i Comuni che non effettuano la raccolta differenziata paghino di più di quelli che la fanno. Basta una modifica delle legge regionale sull’ecotassa che la Regione Basilicata può fare subito e che in altre regioni, come le Marche, ha funzionato portando la regione ad essere la quarta in Italia per la raccolta differenziata. Bisogna poi puntare su impianti di produzione di Css (combustibile solido secondario) per trattare l’organico che, con una tecnologia di digestione anaerobica, sono in attivo dal punto di vista economico”. Anche quest’anno Comuni Ricicloni conferisce menzioni speciali ai diversi comuni che si sono particolarmente distinti nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti, pur non raggiungendo il 65% di raccolta differenziata. La menzione “Start Up” vuole essere un incentivo a quei Comuni che nell’anno in corso hanno deciso di avviare nel proprio territorio un sistema di raccolta porta a porta, l’unico in grado di ottenere i risultati attesi sia in termini di raccolta differenziata, sia in termini di recupero dei materiali. Il riconoscimento va ai comuni di Pignola e Abriola. Riceve la menzione “Emergenti dall’Emergenza”, i Comuni di Acerenza, Cancellara, San Chirico Nuovo e Tolve: percentuali superiori al 60% ma inferiori al 65%. Riceve la menzione speciale “Modello Territoriale”, la Comunità Montana Alto Bradano per aver avviato nel corso del 2011 il primo progetto di raccolta differenziata territoriale in Basilicata che ha portato i Comuni di Acerenza, Banzi, Forenza, Genzano di Lucania, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio e San Chirico Nuovo e da poco anche Pignola al raggiungimento di percentuali di raccolta differenziata superiori al 60% Menzione Buco nero ai Comuni di Colobraro, Pisticci, Salandra e Tricarico che vedono sul loro territorio la presenza di una discarica per rifiuti urbani e non hanno realizzato un serio sistema di Raccolte Differenziate. Gli Indifferenti sono infine quei Comuni che hanno percentuali al di sotto del 5%, addirittura alcuni pari allo 0% (Accettura, Calciano, Cirigliano, Grottole, Missanello, Oliveto Lucano, Pietrapertosa, San Giorgio Lucano, San Costantino Albanese, Teana). |
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RIFIUTI, DALLA REGIONE TOSCANA OLTRE 2 MILIONI ALL´ATO SUD |
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Firenze 18 dicembre 2014 - Dalla Regione arrivano 2 milioni e 200mila euro all´Ato Sud. Con due delibere la Giunta regionale, su proposta dell´assessore Anna Rita Bramerini, ha erogato un pacchetto di importanti finanziamenti. In particolare, 828mila euro sono finalizzati alla prosecuzione delle azioni messe in campo dai vari Comuni per l´attivazione di progetti mirati al raggiungimento dei risultati di raccolta differenziata, a cui vanno ad aggiungersi altri 900mila per premiare l´impegno compiuto dai Comuni essendo stato l´ Ato Sud per ira l´unico dei tre Ato ad aver già concluso la procedura di individuazione del gestore unico come espressamente previsto dalla L.r. 61/07. Infine, come indennità di disagio ambientale per i rifiuti provenienti dagli altri Ato, conferiti agli impianti dell´Ato Sud. La Regione ha assegnato altri 487.500 euro rispettivamente al Comune di Terranova Bracciolini (465mila euro) e a Poggibonsi (22.500mila euro) che serviranno per investimenti di mitigazione ambientale. "Si tratta di un riconoscimento al lavoro fatto in questi anni - ha commentato l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini - ed un aiuto concreto utilissimo in questa fase di avvio del servizio che ha comportato anche notevoli difficoltà. Le somme andranno ad alleggerire il carico sulle singole amministrazioni comunali e consentiranno di avere anche effetti positivi sulle tariffe". |
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