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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Giugno 2015
MOLISE: EDIFICI PUBBLICI "GREEN", AVVISO PUBBLICO DA 4 MILIONI DI EURO. FRATTURA: RAZIONALIZZIAMO I COSTI E RISPETTIAMO L´AMBIENTE  
 
Campobasso, 30 giugno 2015- Razionalizzazione dell´uso delle fonti energetiche sugli edifici pubblici, la Giunta regionale approva l´avviso pubblico per un importo complessivo di 4 milioni di euro. Lo comunica il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. L´avviso è rivolto alle amministrazioni comunali e agli enti pubblici molisani per il finanziamento di progetti finalizzati a rendere energeticamente più efficienti gli utilizzi degli stabili pubblici e le utenze energetiche. "Pubblichiamo un avviso che va nella direzione per il nostro governo regionale prioritaria di conseguire una maggiore autonomia energetica regionale e una migliore sostenibilità ambientale, attraverso la razionalizzazione dei consumi energetici e la valorizzazione delle fonti rinnovabili - spiega il presidente -. Un processo green non più rinviabile che deve partire dagli edifici pubblici, per questo guardiamo alle amministrazioni comunali e agli enti pubblici regionali. Rispondendo all´avviso, che per il momento parte con una dotazione finanziaria di 4 milioni di euro, contribuiamo non solo a fronteggiare l´incidenza dei costi relativi alla gestione dell´illuminazione pubblica, ma anche alla qualità del rispetto ambientale che vogliamo assicurare al nostro territorio". L´avviso pubblico si sviluppa in due categorie, la categoria A destinata al risparmio energetico negli edifici pubblici, la categoria B mirata al risparmio energetico su pubblica illuminazione e all´efficientamento energetico del ciclo integrato dell´acqua. Per entrambe le categorie, le agevolazioni possono coprire fino al 100 percento del costo dell´investimento. Per i progetti ricadenti nella categoria A le agevolazioni sono concesse nella seguente forma: il 30% a titolo di contributo alla spesa (da non rimborsare); il 70 per cento a titolo di prestito soggetto a restituzione senza interessi. Il prestito sarà erogato a valere sul Fondo rotato per l´efficienza energetica. Potranno essere proposti interventi riguardanti: a)interventi sull´involucro degli edifici, finalizzati alla riduzione della trasmittanza termica degli elementi costituenti l´involucro; b)opere di ristrutturazione(sostituzione di impianti generali e/o di riscaldamento e raffrescamento convenzionali; c)caldaie ad alta efficienza energetica, anche alimentate da biomassa; d)impianti di cogenerazione ad alto rendimento e/o di impianti di teleriscaldamento; e)pompe di calore; f)realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (impianti solari fotovoltaici e/o termici, impianti di mini/microeolico operanti in scambio sul posto, etc); g)redazione della diagnosi energetica con previsione della collocazione post-intervento degli edifici interessati in una classe energetica adeguata; h)certificazione energetica degli edifici interessati dagli investimenti. L´investimento non può riguardare interventi appartenenti alle sole classi di cui alle lettere g) e h), può essere composto da uno o più interventi e può riguardare uno o più edifici. Non può inoltre avere un costo complessivo inferiore a 40 mila euro e superiore a 699.999 euro. Gli interventi proposti non possono presentare cronoprogrammi eccedenti la seguente tempistica: realizzazione e rendicontazione dei lavori commisurati alla quota del 30% entro e non oltre il prossimo 20 dicembre; funzionalità dell´intervento e uso entro e non oltre il 31 dicembre 2016; rendicontazione complessiva finale entro e non oltre il 20 gennaio 2017. Per i progetti relativi alla categoria B le agevolazioni sono concesse interamente nella forma di contributo alla spesa (da non rimborsare). Possono essere proposti interventi riguardanti: a)risparmio energetico su pubblica illuminazione; b)efficientamento energetico del ciclo integrato dell´acqua. L´investimento complessivamente proposto può essere composto da uno o più interventi e non può avere un costo complessivo inferiore a 40 mila euro e superiore a 499.999,99 euro. Gli interventi proposti nell´ambito della categoria B non possono presentare cronoprogrammi eccedenti la seguente tempistica: realizzazione e rendicontazione finale entro e non oltre il 20 dicembre 2015; funzionalità dell´intervento e uso entro e non oltre il 31 dicembre 2016. Non saranno considerati ammissibili gli interventi che complessivamente comportino un parametro di risparmio energetico annuo inferiore a 0,043 tep per ogni mille euro di investimento. Le risorse saranno assegnate mediante procedura valutativa con procedimento "a sportello". La valutazione delle domande di agevolazione si effettuerà secondo l´ordine cronologico di presentazione delle stesse, a prescindere dalla categoria di candidatura prescelta, nonché secondo le soglie e le condizioni stabilite dal bando. L´avviso pubblico è pubblicato sul sito istituzionale della Regione Molise, www.regione.molise.it     
   
   
BOLZANO: RIFORMA URBANISTICA, THEINER INCONTRA AMBIENTALISTI E CATEGORIE ECONOMICHE  
 
Bolzano, 30 giugno 2015 - Nuovo passo in avanti per il via libera alle linee guida della nuova legge provinciale sull´urbanistica attese nel mese di luglio. Lo scorso 25 giugno l´assessore Richard Theiner ha incontrato i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e del mondo economico. Obiettivo: testo semplificato in grado di far convivere sviluppo del territorio e tutela del paesaggio. Dopo il primo giro di consultazioni con gruppi di interesse, comuni e parti sociali, e dopo la possibilità aperta a tutti di avanzare idee, critiche e proposte online, la discussione sulle linee guida (rielaborate) della futura legge provinciale sull´urbanistica è entrata nella seconda fase. Ieri pomeriggio (25 giugno), infatti, l´assessore Richard Theiner ha incontrato i rappresentanti di associazioni e movimenti ambientalisti e le categorie professionali ed economiche, proseguendo lungo la strada intrapresa già dall´autunno scorsa. "Crediamo molto nella partecipazione e nel coinvolgimento - ha sottolineato Theiner - e la stessa proposta relativa alle linee guida che verrà portata a luglio in Giunta provinciale esce rafforzata da questi incontri nei quali si discute in maniera costruttiva". Tra le esigenze emerse nel corso di questi mesi, Theiner cita "la volontà comune di dare vita ad una legge in grado di regolamentare la materia in maniera più coordinata, con un testo più semplice e comprensibile, e capace di far convivere sviluppo del territorio e tutela del paesaggio". Entrando maggiormente nei dettagli del provvedimento, l´assessore ha sottolineato che "i comuni avranno maggiori margini di manovra, ma in un´ottica che mira a contenere l´espansione urbana. Verrà inoltre dato grande sostegno alla collaborazione tra le varie amministrazioni municipali". Durante l´incontro si è poi discusso di commissioni urbanistiche, possibilità di espansione in zone turistiche e produttive, severe limitazioni alle costruzioni nel verde agricolo e utilizzo misto delle aree residenziali. "Il nostro territorio è il nostro più grande capitale - ha aggiunto Richard Theiner - e in Alto Adige circa un terzo della superficie edificabile risulta costruito. Dobbiamo fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per mantenere integri i restanti due terzi e per gestire nella maniera più efficiente le espansioni future, e questo traguardo è raggiungibile solo tramite la pianificazione". Di proposte e idee avanzate ieri dai partecipanti all´incontro verrà tenuto conto nell´elaborazione del testo finale relativo alle linee guida che verrà sottoposto all´attenzione del Consiglio dei Comuni e, quindi, passerà in Giunta provinciale nel mese di luglio per l´ok definitivo. "Questi criteri - ha concluso Theiner - saranno i pilastri su cui costruire la riforma dell´urbanistica che si concluderà nell´autunno 2016".  
   
   
IN ATTESA DEL REFERENDUM, ITALIA-GRECIA: -4,4% L’EXPORT NEI PRIMI 3 MESI DEL 2015 BOOM DELL’IMPORT IN LOMBARDIA (+67%)  
 
Monza, 30 giugno 2015 - Con la Grecia, mentre si attende il referendum, salgono le importazioni nei primi tre mesi del 2015: +14,5% in un anno, l’Italia esporta di meno (-4,4%). Complessivamente l’interscambio tra gennaio e marzo tra Italia e Grecia vale quasi 1,6 miliardi di euro, di cui oltre 1,4 miliardi di euro riguardano il settore manifatturiero. 100 milioni di euro è il valore dei prodotti agricoli scambiati, di cui il 70% riguarda l’import. È quanto emerge da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza e della Camera di commercio di Milano, su dati Registro Imprese, Unctad – Banca d’Italia e Istat Coeweb. Nel 2014 l’export italiano teneva rispetto all’anno precedente (+0,1%), dava segni di crescita l’import (+2%). Nei primi tre mesi del 2015, in Lombardia l’interscambio vale 423 milioni di euro (con Milano 180 milioni), +30,5% in un anno, +11,8% per l’export +67,4% l’import. Nei dodici mesi del 2014, l’import di 510 milioni è cresciuto del 23% rispetto all’anno precedente, l’export di 981 milioni è aumentato del 5%. Milano esporta per 300 milioni, Pavia, Bergamo e Brescia per circa 100. L’import è per Milano di 265 milioni, per Brescia di 60, per Bergamo e Monza di circa 40. Quota limitata a 2,3 miliardi di dollari gli investimenti italiani in Grecia, circa lo 0,7% degli investimenti esteri italiani in paesi Ue. In Italia ci sono poi 430 titolari di impresa nati in Grecia. Elaborazioni della Camera di commercio di Monza e Brianza e della Camera di commercio di Milano Interscambio commerciale Italia-grecia. 1° trimestre 2015. Valori assoluti, pesi % e variazioni %.
Merce 1° trimestre 2015* Peso % 1° trimestre 2015 Var.% 1°trim.2015/1°trim.2014
import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale
Totale 676.149.816 905.313.800 1.581.463.616 100,0% 100,0% 100,0% 14,5% -4,4% 2,9%
Di cui
Prodotti Dell´agricoltura, Della Silvicoltura E Della Pesca 70.866.805 31.648.836 102.515.641 10,5% 3,5% 6,5% -14,2% 7,1% -8,6%
Prodotti Delle Attivita´ Manifatturiere 583.281.578 861.725.709 1.445.007.287 86,3% 95,2% 91,4% 23,3% -4,8% 4,8%
* dato provvisorio Interscambio commerciale dei prodotti delle attività manifatturiere Italia-grecia. 1° trimestre 2015
Merce 1° trimestre 2015* Var.% 1°trim2015/ 1°trim2014
import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale
Ca-prodotti alimentari, bevande e tabacco 235.957.902 104.208.600 340.166.502 277,3% -12,1% 87,9%
Cb-prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 15.462.242 147.009.154 162.471.396 7,8% 10,5% 10,3%
Cc-legno e prodotti in legno; carta e stampa 10.419.287 39.112.865 49.532.152 2,3% 3,2% 3,0%
Cd-coke e prodotti petroliferi raffinati 58.968.336 8.917.851 67.886.187 -72,3% -75,9% -72,8%
Ce-sostanze e prodotti chimici 34.858.246 110.812.972 145.671.218 12,4% -7,4% -3,3%
Cf-articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 8.086.018 74.498.842 82.584.860 -6,4% 16,3% 13,6%
Cg-articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 12.519.773 64.837.034 77.356.807 -13,6% 1,2% -1,5%
Ch-metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 129.749.760 64.166.731 193.916.491 35,8% -17,8% 11,7%
Ci-computer, apparecchi elettronici e ottici 62.102.410 17.880.388 79.982.798 398,2% 29,0% 203,8%
Cj-apparecchi elettrici 7.237.782 43.247.261 50.485.043 50,7% 24,5% 27,7%
Ck-macchinari ed apparecchi n.C.a. 3.714.208 100.201.987 103.916.195 24,2% 8,4% 8,9%
Cl-mezzi di trasporto 2.339.856 39.933.134 42.272.990 65,9% -37,8% -35,6%
Cm-prodotti delle altre attività manifatturiere 1.865.758 46.898.890 48.764.648 12,4% -1,9% -1,4%
Totale prodotti attività manifatturiere 583.281.578 861.725.709 1.445.007.287 23,3% -4,8% 4,8%
* dato provvisorio Interscambio commerciale Lombardia-grecia. 1° trimestre 2015. Valori assoluti, pesi % e variazioni %.
Merce 1° trimestre 2015* Peso % Var.% 1°trim.2015/1°trim.2014
import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale
Totale 182.601.354 240.817.703 423.419.057 100,0% 100,0% 100,0% 67,4% 11,8% 30,5%
Di cui
A-prodotti Dell´agricoltura, Della Silvicoltura E Della Pesca 21.600.914 4.532.586 26.133.500 11,8% 1,9% 6,2% -11,4% 1,3% -9,4%
C-prodotti Delle Attivita´ Manifatturiere 157.151.044 235.298.769 392.449.813 86,1% 97,7% 92,7% 95,5% 12,2% 35,3%
*dato provvisorio Interscambio commerciale dei prodotti delle attività manifatturiere Lombardia-grecia. 1° trimestre 2015
Merce 1° trimestre 2015* Var.% 1°trim.2015/1°trim.2014
import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale
Ca-prodotti alimentari, bevande e tabacco 17.816.371 20.843.615 38.659.986 68,0% -2,4% 21,0%
Cb-prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 4.912.849 28.005.347 32.918.196 11,2% -13,7% -10,7%
Cc-legno e prodotti in legno; carta e stampa 5.159.238 4.848.086 10.007.324 -22,8% -10,8% -17,4%
Cd-coke e prodotti petroliferi raffinati 15.244.684 440.382 15.685.066 148266,8% -55,4% 1471,4%
Ce-sostanze e prodotti chimici 9.615.346 37.459.244 47.074.590 -1,2% 7,1% 5,3%
Cf-articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 7.152.195 31.094.758 38.246.953 -8,3% 102,3% 65,1%
Cg-articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 4.264.473 19.382.444 23.646.917 -6,9% 6,5% 3,8%
Ch-metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 28.442.198 19.021.394 47.463.592 23,7% -7,9% 8,8%
Ci-computer, apparecchi elettronici e ottici 60.623.559 8.011.527 68.635.086 447,2% 5,9% 268,1%
Cj-apparecchi elettrici 1.235.087 13.284.889 14.519.976 33,3% 16,7% 18,0%
Ck-macchinari ed apparecchi n.C.a. 1.407.030 33.975.270 35.382.300 55,0% 30,6% 31,4%
Cl-mezzi di trasporto 450.233 9.161.399 9.611.632 135,0% 53,5% 56,0%
Cm-prodotti delle altre attività manifatturiere 827.781 9.770.414 10.598.195 76,8% 4,0% 7,5%
Totale prodotti attività manifatturiere 157.151.044 235.298.769 392.449.813 95,5% 12,2% 35,3%
*dato provvisorio Interscambio commerciale Milano-grecia. 1° trimestre 2015. Valori assoluti, pesi % e variazioni %.
Merce 1° trimestre 2015* Peso % Var.% 1°trim.2015/1°trim.2014
import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale
Totale 101.851.950 77.774.993 179.626.943 100,0% 100,0% 100,0% 129,1% 6,1% 52,5%
Di cui
A-prodotti Dell´agricoltura, Della Silvicoltura E Della Pesca 15.759.073 1.793.278 17.552.351 15,5% 2,3% 9,8% 3,8% -51,1% -6,9%
C-prodotti Delle Attivita´ Manifatturiere 85.244.908 75.337.771 160.582.679 83,7% 96,9% 89,4% 195,1% 8,7% 63,5%
*dato provvisorio Interscambio commerciale dei prodotti delle attività manifatturiere Milano-grecia. 1° trimestre 2015
Merce 1° trimestre 2015* Var.% 1°trim.2015/1°trim.2014
import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale
Ca-prodotti alimentari, bevande e tabacco 4.823.512 2.564.054 7.387.566 210,2% 21,4% 101,5%
Cb-prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 1.902.926 12.501.261 14.404.187 22,7% -21,3% -17,4%
Cc-legno e prodotti in legno; carta e stampa 866.447 1.076.629 1.943.076 44,1% 6,7% 20,6%
Cd-coke e prodotti petroliferi raffinati 0 429.870 429.870 - -47,9% -47,9%
Ce-sostanze e prodotti chimici 4.686.285 14.129.290 18.815.575 108,3% 14,8% 29,3%
Cf-articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 4.629.100 5.846.488 10.475.588 -14,7% 23,6% 3,1%
Cg-articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1.842.976 7.269.758 9.112.734 -15,0% 11,7% 5,0%
Ch-metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 4.073.562 4.579.799 8.653.361 55,3% 34,1% 43,3%
Ci-computer, apparecchi elettronici e ottici 60.595.864 4.698.148 65.294.012 448,1% 24,8% 340,5%
Cj-apparecchi elettrici 798.226 3.705.921 4.504.147 42,2% -0,5% 5,1%
Ck-macchinari ed apparecchi n.C.a. 695.510 11.661.768 12.357.278 13,8% 41,8% 39,8%
Cl-mezzi di trasporto 29.530 3.514.093 3.543.623 -82,5% -4,9% -8,3%
Cm-prodotti delle altre attività manifatturiere 300.970 3.360.692 3.661.662 -3,8% 7,6% 6,5%
Totale prodotti attività manifatturiere 85.244.908 75.337.771 160.582.679 195,1% 8,7% 63,5%
*dato provvisorio Interscambio commerciale Monza e brianza-Grecia. 1° trimestre 2015. Valori assoluti, pesi % e variazioni %.
Merce 1° trimestre 2015* Peso % Var.% 1°trim.2015/1°trim.2014
import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale
Totale 11.318.956 16.132.124 27.451.080 100,0% 100,0% 100,0% 25,7% -9,4% 2,4%
di cui
A-prodotti Dell´agricoltura, Della Silvicoltura E Della Pesca 0 16.084 16.084 0,0% 0,1% 0,1% - -4,6% -4,6%
C-prodotti Delle Attivita´ Manifatturiere 11.293.581 16.072.761 27.366.342 99,8% 99,6% 99,7% 25,8% -9,6% 2,3%
*dato provvisorio Interscambio commerciale dei prodotti delle attività manifatturiere Monza e Brianza-grecia. 1° trimestre 2015
Merce 1° trimestre 2015* Var.% 1°trim.2015/1°trim.2014
import export Interscambio commerciale import export Interscambio commerciale
Ca-prodotti alimentari, bevande e tabacco 9.085.491 471.725 9.557.216 26,8% -9,0% 24,4%
Cb-prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 43.498 1.878.466 1.921.964 -46,3% -7,4% -8,9%
Cc-legno e prodotti in legno; carta e stampa 183.472 333.643 517.115 1525,7% -26,3% 11,4%
Cd-coke e prodotti petroliferi raffinati 0 0 0 - -100,0% -100,0%
Ce-sostanze e prodotti chimici 387.570 2.672.633 3.060.203 -57,1% -11,7% -22,1%
Cf-articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 1.348 404.701 406.049 -60,5% -16,1% -16,4%
Cg-articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 203.744 1.240.740 1.444.484 -25,2% 8,6% 2,1%
Ch-metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 645.625 1.214.733 1.860.358 82,9% -35,9% -17,2%
Ci-computer, apparecchi elettronici e ottici 3.843 1.039.601 1.043.444 -47,2% -49,1% -49,1%
Cj-apparecchi elettrici 250.354 1.872.492 2.122.846 811,7% 24,3% 38,4%
Ck-macchinari ed apparecchi n.C.a. 441.724 2.517.567 2.959.291 250,7% -15,1% -4,3%
Cl-mezzi di trasporto 0 566.732 566.732 - -14,8% -14,8%
Cm-prodotti delle altre attività manifatturiere 46.912 1.859.728 1.906.640 49,6% 75,4% 74,7%
Totale prodotti attività manifatturiere 11.293.581 16.072.761 27.366.342 25,8% -9,6% 2,3%
*dato provvisorio Titolari di imprese individuali attive nati in Grecia al 1° trimestre 2015. Italia -valori assoluti
1° trim 2015
Abruzzo 14
Basilicata 4
Calabria 7
Campania 21
Emilia Romagna 65
Friuli-venezia Giulia 7
Lazio 39
Liguria 20
Lombardia 51
Marche 16
Molise 1
Piemonte 24
Puglia 24
Sardegna 5
Sicilia 15
Toscana 66
Trentino - Alto Adige 3
Umbria 16
Veneto 32
Italia 430
Import export anno 2014 e 2013
Territorio 2013 2014 var %
import export import export import export
103012-Varese 32.829.396 66.686.970 32.375.258 75.840.636 -1,4% 13,7%
103013-Como 19.057.187 46.649.662 18.031.526 51.548.824 -5,4% 10,5%
103014-Sondrio 9.720.917 7.207.616 729.025 8.207.897 -92,5% 13,9%
103015-Milano 167.531.687 343.426.318 264.779.793 322.140.540 58,0% -6,2%
103016-Bergamo 47.716.067 97.939.660 42.928.402 108.439.863 -10,0% 10,7%
103017-Brescia 44.137.905 84.095.556 57.626.078 94.661.874 30,6% 12,6%
103018-Pavia 11.242.372 75.976.372 5.339.163 111.109.328 -52,5% 46,2%
103019-Cremona 13.989.444 27.746.806 10.196.694 28.904.137 -27,1% 4,2%
103020-Mantova 7.442.748 55.949.126 5.909.132 45.754.985 -20,6% -18,2%
103097-Lecco 3.655.934 21.029.578 3.576.547 23.958.870 -2,2% 13,9%
103098-Lodi 34.451.513 32.211.296 28.913.309 40.904.320 -16,1% 27,0%
103108-Monza e della Brianza 23.294.656 76.258.316 39.330.239 69.225.542 68,8% -9,2%
Lombardia 415.069.826 935.177.276 509.735.166 980.696.816 22,8% 4,9%
Italia 2.278.524.223 3.771.007.277 2.323.721.020 3.774.020.481 2,0% 0,1%
Import export primo trimestre 2015 e 2014
Territorio 2014 2015 var %
import export import export import export
103012-Varese 9.166.279 18.464.325 6.763.678 19.443.161 -26,2% 5,3%
103013-Como 5.848.849 12.536.686 4.261.948 12.391.284 -27,1% -1,2%
103014-Sondrio 208.594 1.274.678 38.155 1.368.364 -81,7% 7,3%
103015-Milano 44.466.893 73.297.316 101.851.950 77.774.993 129,1% 6,1%
103016-Bergamo 11.193.359 23.086.422 10.740.151 23.598.323 -4,0% 2,2%
103017-Brescia 14.539.818 20.537.440 18.202.471 21.846.947 25,2% 6,4%
103018-Pavia 1.559.227 17.047.928 1.131.013 30.946.007 -27,5% 81,5%
103019-Cremona 2.292.164 6.341.771 3.575.638 8.207.193 56,0% 29,4%
103020-Mantova 2.355.755 11.892.894 16.724.048 11.304.513 609,9% -4,9%
103097-Lecco 787.708 5.295.666 1.047.493 5.394.129 33,0% 1,9%
103098-Lodi 7.633.983 7.796.253 6.945.853 12.410.665 -9,0% 59,2%
103108-Monza e della Brianza 9.006.681 17.809.038 11.318.956 16.132.124 25,7% -9,4%
Lombardia 109.059.310 215.380.417 182.601.354 240.817.703 67,4% 11,8%
 
   
   
GEOGRAFIA D’IMPRESA 2014: IL PIEMONTE TRA I CENSIMENTI 2001 E 2011  
 
Torino, 30 giugno 2015 - Unioncamere Piemonte ha realizzato il Rapporto sulla Geografia d’impresa 2014, naturale prosecuzione dell’Osservatorio sulla geografia d’impresa in Piemonte realizzato nel 2008 con l’obiettivo di analizzare lo sviluppo imprenditoriale regionale attraverso la lettura dei dati censuari dal 1971 al 2001. Oggi, grazie alla disponibilità dei dati del 9° Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi 2011, è stato possibile analizzare, in questo nuovo rapporto, i cambiamenti intervenuti tra il 2001 e il 2011 nel tessuto imprenditoriale piemontese[1]. Il Rapporto trova il proprio fulcro nella rappresentazione cartografica: si è scelto, infatti, di sintetizzare le molteplici informazioni derivanti dall’analisi dei dati censuari attraverso la costruzione di opportuni indici e di rappresentarli graficamente in modo da rendere l’informazione più snella, immediata e fruibile. “Quello tra imprese e territorio è un legame imprescindibile: il contesto economico locale è un fattore cruciale nei processi di crescita e di capacità strategica delle imprese - ha dichiarato Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte -. Il Rapporto sulla Geografia d’impresa ci restituisce la fotografia di un Piemonte che, nonostante le difficoltà generate dalla crisi finanziaria internazionale, ha saputo resistere, confermando la sua vocazione industriale e reinventandosi anche in nuove attività legate ai servizi e alla valorizzazione turistica dele nostre eccellenze. Questo è stato possibile anche grazie alle politiche messe in atto dai diversi attori istituzionali, Camere di commercio in primis, mirate alla creazione di un contesto territoriale favorevole all’insediamento delle imprese e al loro sviluppo nel medio-lungo periodo”. Lo scenario economico di riferimento L’evoluzione del sistema imprenditoriale piemontese tra il 2001 e il 2013 si colloca in un contesto generale che ha visto, sino al 2007, una crescita modesta della produzione di ricchezza regionale. A partire dal 2008, le difficoltà generate dalla crisi finanziaria internazionale hanno dato il via a un periodo di depressione economica, sfociato in un indebolimento del tessuto economico regionale, una progressiva erosione della base imprenditoriale e un generale peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro locale. Nel periodo considerato, l’unico elemento di tenuta è rappresentato dalle esportazioni regionali, che, dopo il repentino crollo nei mesi a cavallo fra la seconda metà del 2008 e i primi trimestri del 2009, hanno successivamente recuperato, perlomeno in termini di valore esportato. L’evoluzione del sistema produttivo regionale nel decennio 2001-2011 Il 9° Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi rileva come nel 2011 il Piemonte è sede amministrativa di 336.338 imprese, il 7,6% del totale nazionale, in cui risultano occupati complessivamente 1.331.000 addetti, l’8,1% di quelli italiani. Considerando le unità locali delle imprese attive, sul territorio regionale se ne contano 366.976, il 7,7% del totale nazionale, per un numero di addetti pari a 1.354.444, l’8,2% del totale nazionale. Rispetto al Censimento del 2001 si registra un lieve incremento della numerosità delle localizzazioni (+2,8%), cui però si accompagna una contrazione dei relativi livelli occupazionali (-3,5%): si tratta, in entrambi i casi, di dinamiche peggiori rispetto a quelle registrate a livello complessivo nazionale, dove il numero delle unità locali è aumentato dell’8,5% e quello degli addetti è cresciuto del 4,5%. Tale andamento è scaturito da dinamiche settoriali fortemente differenziate: il consolidamento del processo di terziarizzazione del sistema produttivo ha determinato, nel decennio intercensuario, un notevole ridimensionamento delle attività industriali, che hanno registrato consistenti flessioni tanto del numero di unità locali (-20,0%), quanto degli addetti (-23,1%), a favore di un progressivo incremento delle attività dei servizi (le unità locali e gli addetti dei servizi alle imprese sono aumentati rispettivamente del 14,3% e 3,6%, il turismo ha registrato uno sviluppo del 27,5% delle localizzazioni e uno del 40,5% degli addetti). Ciononostante, la specializzazione del sistema industriale regionale continua a rivestire un ruolo di primo piano nell’economia locale. Anche nel 2011, infatti, le specializzazioni produttive più rilevanti del territorio sono rappresentate dalle produzioni manifatturiere su cui è incentrato da sempre il sistema economico regionale, vale a dire la fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi; le industrie tessili; la fabbricazione di altri mezzi di trasporto; l’industria delle bevande; la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche; la fabbricazione di macchinari e apparecchiature; le altre industrie manifatturiere.  
   
   
A MILANO IL 30 GIUGNO INCONTRO TRA BUYER ITALIANI E STRANIERI DEL SETTORE COSMESI 1,8 MILIARDI L’EXPORT DI COSMETICI LOMBARDI  
 
Milano, 30 giugno 2015. Nella cornice di Expo 2015, nuove opportunità di business per le imprese milanesi e lombarde. A Milano tre giornate di incontri d’affari interamente dedicate ai settori cosmesi, apparecchiature elettromedicali, moda e oreficeria. L’iniziativa è stata organizzata da Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio di Milano, e si inserisce nel progetto di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Sistema Camerale Lombardo che prevede l’incoming di buyer esteri nel corso dei sei mesi dell’esposizione universale. Martedì 30 giugno il primo incontro dedicato alle imprese italiane e straniere che operano nel settore della cosmesi. A Palazzo Giureconsulti, Piazza dei Mercanti 2, si incontreranno una sessantina di buyer locali e una quindicina di operatori esteri provenienti da Polonia, Corea del Sud, Sud Africa, Cile e Perù. Settore cosmesi in Lombardia, +8,3% di export col mondo in un anno, da 1,66 a 1,8 miliardi. Emerge da un’elaborazione del Servizio Studi della Camera di commercio di Milano su dati Istat 2014 e 2013. Più di un terzo delle esportazioni parte da Milano (35,5% sul totale regionale), con un giro di affari di quasi 640 milioni di euro. A seguire in regione: Lodi (220 milioni), Bergamo (211 milioni) e Monza Brianza (207 milioni) tutte tre con un peso del 12% sul totale regionale. Export lombardo per principali Paesi. I Paesi con cui le province lombarde hanno effettuato maggiori esportazioni nel 2014 sono stati Francia (354 milioni), Germania (293 milioni), Stati Uniti (165 milioni), Spagna (150 milioni) e Regno Unito (148 milioni). Import-export lombardo - settore cosmesi
Aree geografiche Export Import
Valori assoluti Pesi % Variazione % 2014/2013 Valori assoluti Pesi % Variazione % 2014/2013
2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014
Mi 590.429.532 639.876.085 35,5% 35,5% 8,4% 751.230.015 640.506.618 62,5% 53,2% -14,7%
Lo 203.935.465 219.754.837 12,3% 12,2% 7,8% 176.174.433 168.257.027 14,7% 14,0% -4,5%
Bg 187.113.355 211.259.452 11,2% 11,7% 12,9% 16.080.378 77.955.293 1,3% 6,5% 384,8%
Mb 185.613.836 206.732.636 11,2% 11,5% 11,4% 79.205.664 18.280.796 6,6% 1,5% -76,9%
Cr 124.673.222 128.802.922 7,5% 7,1% 3,3% 7.813.808 31.658.690 0,7% 2,6% 305,2%
Co 108.617.375 123.114.345 6,5% 6,8% 13,3% 29.006.046 11.843.502 2,4% 1,0% -59,2%
Pv 91.543.053 104.316.871 5,5% 5,8% 14,0% 114.985.084 222.847.633 9,6% 18,5% 93,8%
Va 74.864.436 73.564.571 4,5% 4,1% -1,7% 14.732.698 22.713.115 1,2% 1,9% 54,2%
Bs 43.619.094 46.037.346 2,6% 2,6% 5,5% 6.582.060 8.424.122 0,5% 0,7% 28,0%
Lc 42.223.559 37.890.745 2,5% 2,1% -10,3% 1.059.506 1.125.381 0,1% 0,1% 6,2%
Mn 9.243.282 8.741.888 0,6% 0,5% -5,4% 5.074.510 798.644 0,4% 0,1% -84,3%
So 2.026.707 2.025.701 0,1% 0,1% 0,0% 90.231 28.918 0,0% 0,0% -68,0%
Lombardia 1.663.902.916 1.802.117.399 100,0% 100,0% 8,3% 1.202.034.433 1.204.439.739 100,0% 100,0% 0,2%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat Export lombardo settore cosmesi per principali Paesi
Descrizione Paese Valori assoluti Var. % 2014/2013
2013 2014
1 France 317.862.626 353.795.281 11,3%
2 Germany 267.019.315 292.535.066 9,6%
3 United States 139.571.984 164.641.789 18,0%
4 Spain 137.513.067 149.535.790 8,7%
5 United Kingdom 139.217.039 147.522.105 6,0%
6 Netherlands 110.799.981 119.085.660 7,5%
7 Russian Federation 100.801.709 97.798.593 -3,0%
8 Poland 77.950.026 72.210.311 -7,4%
9 United Arab Emirates 57.705.341 69.487.583 20,4%
10 Switzerland 54.974.856 65.866.716 19,8%
11 Belgium 57.509.769 63.449.543 10,3%
12 Greece 39.600.912 42.643.167 7,7%
13 Singapore 37.291.494 39.823.244 6,8%
14 Hong Kong 33.536.342 39.319.890 17,2%
15 Turkey 37.274.925 38.351.706 2,9%
16 China 31.306.884 32.860.938 5,0%
17 Austria 31.440.700 30.569.612 -2,8%
18 Portugal 28.705.295 30.463.559 6,1%
19 Hungary 24.536.007 26.536.831 8,2%
20 Korea, Republic Of 25.725.371 25.814.531 0,3%
21 Czech Republic 21.479.383 22.534.340 4,9%
22 Canada 22.175.971 22.243.246 0,3%
23 Japan 26.273.420 20.913.944 -20,4%
24 Israel 18.882.099 20.779.223 10,0%
25 Saudi Arabia 17.877.277 20.638.448 15,4%
26 Australia 17.707.037 19.022.503 7,4%
27 Romania 18.506.772 18.830.651 1,8%
28 Sweden 16.555.682 17.686.791 6,8%
29 Slovenia 16.703.992 16.776.223 0,4%
30 Taiwan 15.381.230 16.251.250 5,7%
31 Brazil 14.477.859 13.718.111 -5,2%
32 Denmark 10.758.082 13.455.362 25,1%
33 South Africa 14.808.925 12.103.785 -18,3%
34 Serbia 12.077.670 11.739.607 -2,8%
35 Ukraine 16.492.948 11.015.952 -33,2%
36 Croatia 10.127.951 9.984.518 -1,4%
37 Iran, Islamic Republic Of 8.078.491 9.782.597 21,1%
38 Mexico 9.884.899 9.582.746 -3,1%
39 Chile 8.233.017 9.430.737 14,5%
40 Panama 8.880.156 9.061.535 2,0%
41 Egypt 6.911.642 8.476.215 22,6%
42 Finland 8.182.616 8.281.692 1,2%
43 Bulgaria 7.804.889 8.057.636 3,2%
44 Libyan Arab Jamahiriya 8.602.533 7.770.302 -9,7%
45 Argentina 7.168.372 7.019.664 -2,1%
46 Slovakia 5.668.073 6.622.152 16,8%
47 Tunisia 8.017.284 6.539.916 -18,4%
48 Azerbaijan 3.612.012 6.231.278 72,5%
49 Malta 6.599.281 5.838.506 -11,5%
50 Cyprus 8.191.745 5.674.824 -30,7%
51 Lebanon 4.711.204 5.648.722 19,9%
52 Kuwait 5.658.737 5.543.790 -2,0%
53 India 3.790.266 5.128.645 35,3%
54 Thailand 4.862.924 5.082.058 4,5%
55 Ireland 3.613.702 5.068.200 40,2%
56 Albania 4.095.223 4.647.423 13,5%
57 Belarus 4.203.013 4.479.275 6,6%
58 Jordan 4.111.859 4.270.360 3,9%
59 Malaysia 3.655.473 4.119.357 12,7%
60 Lithuania 4.113.900 4.026.868 -2,1%
61 Morocco 3.894.676 3.748.141 -3,8%
62 Norway 3.243.332 3.582.433 10,5%
63 Algeria 3.197.789 3.491.051 9,2%
64 Viet Nam 2.718.886 3.257.962 19,8%
65 Bosnia And Herzegovina 2.899.171 3.117.072 7,5%
66 Indonesia 2.427.282 3.051.141 25,7%
67 Uruguay 3.160.303 2.949.322 -6,7%
68 Colombia 2.689.227 2.912.514 8,3%
69 Peru 3.296.639 2.704.840 -18,0%
70 Kazakhstan 2.418.105 2.530.448 4,6%
71 Venezuela, Bolivarian Republic Of 2.812.622 2.460.657 -12,5%
72 Iraq 1.450.256 2.454.417 69,2%
73 Qatar 1.734.482 2.164.394 24,8%
74 Nigeria 2.144.826 2.150.287 0,3%
75 Estonia 1.747.316 2.030.007 16,2%
76 Latvia 1.919.821 1.916.363 -0,2%
77 Uzbekistan 1.687.763 1.896.014 12,3%
78 Pakistan 2.062.565 1.757.090 -14,8%
79 Dominican Republic 1.324.227 1.475.305 11,4%
80 Paraguay 996.408 1.334.605 33,9%
81 Syrian Arab Republic 971.162 1.171.848 20,7%
82 Costa Rica 963.167 1.048.570 8,9%
83 Montenegro 1.324.851 1.035.072 -21,9%
84 Armenia 1.210.438 1.034.928 -14,5%
85 Philippines 821.580 1.024.723 24,7%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat Export provincia di Milano settore cosmesi per principali Paesi
Descrizione Paese Valori assoluti Var. % 2014/2013
2013 2014
1 France 98.065.220 104.316.626 6,4%
2 Germany 60.363.963 78.023.038 29,3%
3 United States 53.500.996 58.697.053 9,7%
4 Russian Federation 52.800.422 52.118.097 -1,3%
5 Spain 39.372.036 50.288.005 27,7%
6 United Kingdom 40.639.289 47.220.052 16,2%
7 Belgium 26.483.606 29.718.288 12,2%
8 Switzerland 26.486.640 29.043.766 9,7%
9 Poland 27.564.580 25.374.292 -7,9%
10 United Arab Emirates 18.798.270 19.345.334 2,9%
11 Greece 14.448.073 17.925.576 24,1%
12 Turkey 18.105.844 17.740.999 -2,0%
13 Netherlands 19.781.997 17.106.872 -13,5%
14 Hong Kong 10.933.214 14.877.160 36,1%
15 Canada 10.043.867 14.625.384 45,6%
16 Israel 9.765.512 13.123.627 34,4%
17 Czech Republic 9.384.768 10.581.610 12,8%
18 China 7.010.839 9.943.616 41,8%
19 Singapore 9.444.360 9.091.658 -3,7%
20 Japan 11.118.019 9.016.973 -18,9%
21 Saudi Arabia 10.538.362 8.956.138 -15,0%
22 Hungary 7.484.034 8.897.378 18,9%
23 Chile 7.271.710 8.680.076 19,4%
24 Korea, Republic Of 9.788.944 8.447.068 -13,7%
25 Denmark 5.968.172 7.728.652 29,5%
26 Romania 7.300.486 7.656.332 4,9%
27 Panama 6.513.339 7.222.974 10,9%
28 Brazil 7.050.809 7.020.057 -0,4%
29 Portugal 5.773.982 6.363.811 10,2%
30 South Africa 6.236.907 5.947.941 -4,6%
31 Australia 6.584.298 5.939.545 -9,8%
32 Iran, Islamic Republic Of 4.570.204 5.829.768 27,6%
33 Mexico 6.473.869 5.801.245 -10,4%
34 Austria 4.746.815 5.716.739 20,4%
35 Serbia 5.137.654 5.508.130 7,2%
36 Slovenia 6.318.157 5.410.975 -14,4%
37 Libyan Arab Jamahiriya 6.425.035 5.316.621 -17,3%
38 Sweden 3.404.294 5.274.264 54,9%
39 Egypt 3.888.904 4.812.750 23,8%
40 Taiwan 7.169.364 4.290.131 -40,2%
41 Azerbaijan 1.975.446 3.999.454 102,5%
42 Tunisia 4.299.253 3.743.273 -12,9%
43 Bulgaria 3.177.277 3.555.602 11,9%
44 Croatia 4.324.295 3.503.020 -19,0%
45 Lebanon 3.010.568 3.148.414 4,6%
46 Albania 2.645.260 2.934.305 10,9%
47 Slovakia 2.736.747 2.869.644 4,9%
48 Cyprus 5.027.288 2.790.781 -44,5%
49 Kuwait 2.458.118 2.726.681 10,9%
50 Belarus 2.810.332 2.687.894 -4,4%
51 Morocco 2.482.636 2.424.255 -2,4%
52 Ukraine 3.861.389 2.275.920 -41,1%
53 Indonesia 1.703.432 2.247.112 31,9%
54 Thailand 2.183.866 2.176.957 -0,3%
55 India 2.172.276 2.068.353 -4,8%
56 Malta 3.560.397 1.967.208 -44,7%
57 Jordan 1.881.189 1.948.843 3,6%
58 Norway 1.825.404 1.900.840 4,1%
59 Peru 2.307.776 1.707.950 -26,0%
60 Qatar 1.405.697 1.514.756 7,8%
61 Argentina 990.501 1.494.346 50,9%
62 Bosnia And Herzegovina 1.582.127 1.419.091 -10,3%
63 Malaysia 1.364.653 1.353.729 -0,8%
64 Colombia 1.436.814 1.353.053 -5,8%
65 Latvia 1.244.876 1.249.749 0,4%
66 Finland 1.391.580 1.240.813 -10,8%
67 Lithuania 1.216.981 1.215.094 -0,2%
68 Iraq 1.133.680 1.186.378 4,6%
69 Nigeria 253.492 1.181.535 366,1%
70 Algeria 1.032.347 1.172.586 13,6%
71 Estonia 799.410 1.094.663 36,9%
72 Ireland 433.349 1.087.017 150,8%
73 Kazakhstan 872.437 1.040.210 19,2%
74 Viet Nam 998.434 1.005.774 0,7%
75 Pakistan 915.977 1.001.556 9,3%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat
 
   
   
VISITA IN PUGLIA PER IL PRESIDENTE DEL SENATO DEL NUOVO GALLES DEL SUD ( AUSTRALIA)  
 
Bari, 30 giugno 2015 - L’on. Don Harwin Mlc, appena rieletto Presidente del Senato dello Stato del Nuovo Galles del Sud (Australia), ha voluto trascorrere qui in Puglia, la prima delle sei settimane di ferie che, dopo l’insediamento successivo alle elezioni, il Parlamento australiano concede ai suoi componenti. Ricevuto questa mattina dai vertici della Regione Puglia, ed accompagnato dal presidente degli imprenditori pugliesi in Australia, Felice Montrone,il Presidente Harwin ha voluto visitare personalmente la terra dalla quale provengono i “pugliesi d’Australia”, giunti ormai alla terza generazione e che costituiscono la seconda comunità italiana , con una forte presenza nelle Istituzioni e nell’economia del Paese. I suoi incontri proseguiranno poi a Lecce, dove sono in programma visite istituzionali e con i rappresentanti degli industriali salentini.  
   
   
COOP OPERAIE: FVG, FIRMATO ACCORDO SU CASSA INTEGRAZIONE  
 
Trieste, 30 giugno 2015 - I lavoratori delle Cooperative Operaie di Trieste potranno usufruire della cassa integrazione per un anno. Lo prevede l´accordo sottoscritto a Trieste, con il determinante impegno della Regione, negli uffici della direzione centrale Lavoro alla presenza dell´assessore regionale Loredana Panariti. L´accordo prevede in sostanza l´utilizzo della cassa integrazione straordinaria da parte delle Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli, società cooperativa in concordato preventivo, per 12 mesi a decorrere dal 6 luglio 2015 per un numero massimo di 157 lavoratori su un organico do 624 lavoratori alla data del 20 giugno 2015. "La Regione Friuli Venezia Giulia - commenta l´assessore Panariti - ha seguito, in costante raccordo con la procedura e le organizzazioni sindacali, gli sviluppi della complessa vicenda delle Cooperative Operaie. L´accordo di oggi conferma i risultati molto positivi che fino ad ora sono stati raggiunti in termini di salvaguardia dell´attività commerciale e dei livelli occupazionali, risultati resi possibili grazie al senso di responsabilità con cui tutti i soggetti coinvolti hanno operato in collaborazione fra di loro". "La Regione - ha aggiunto l´assessore Panariti - continuerà a impegnarsi, sempre in raccordo con la procedura e le organizzazioni sindacali, per fare in modo che la ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori sia quanto più possibile estesa". L´accordo prevede espressamente che la cassa non riguarderà i 452 dipendenti - in forza ai 34 punti vendita per cui è stata definita la cessione - dei quali risultano essere state definite o in fase di definizione le posizioni. Inoltre, la cassa non riguarderà ulteriori 15 lavoratori per i quali è già stata definita l´uscita per dimissioni o scadenza del contratto di lavoro a tempo determinato. Con riferimento ai 157 lavoratori per i quali verrà richiesta la cassa integrazione, l´accordo chiarisce che per 70 di essi vi sono già prospettive verificate di ricollocazione, mentre 25 potranno maturare i requisiti per la quiescenza nel periodo complessivo di fruizione degli ammortizzatori sociali. Con riferimento ai punti vendita ancora in carico alla procedura, l´accordo evidenzia come siano pervenute alcune manifestazioni di interesse attualmente al vaglio degli organi concordatari, con possibili ulteriori ricadute positive sul piano occupazionale. Inoltre, la procedura favorirà per quanto possibile iniziative di autoimprenditorialità da parte dei dipendenti ancora in carico mirate all´eventuale acquisizione di alcuni dei negozi ancora invenduti.  
   
   
PROGRAMMA I-START 2015, FINANZIATI 43 PROGETTI; ASSESSORE UMBRIA: "L´INNOVAZIONE A MISURA DELLE PICCOLE IMPRESE"  
 
 Perugia, 30 giugno 2015 – Sono 43 i progetti di innovazione ammessi al finanziamento, per un importo complessivo di 475.000 euro, nell´ambito del programma I-start della Regione Umbria, presentati da oltre 140 imprese aggregate in reti per avviare iniziative di innovazione in collaborazione con esperti, Università, centri e laboratori di ricerca in seguito all´avviso pubblico per cluster d´impresa (pmi e imprese artigiane) gestito da Sviluppumbria. "Le motivazioni che ci hanno condotto a ad avviare anche per il 2015 il programma I-start - sottolinea l´assessore regionale allo Sviluppo Economico, Fabio Paparelli - risiedono nella evidente necessità di innescare processi di innovazione nelle piccole e medie imprese soprattutto a causa della scarsa disponibilità di risorse finanziarie proprie, unitamente agli alti costi e alla difficoltà di accesso e attivazione dei servizi di ricerca e sviluppo. Grazie al contributo della Regione, vengono attivati progetti per un valore complessivo di 900.000 euro". "Se spesso la grande impresa può disporre al proprio interno di molti strumenti per innovarsi – rileva - la piccola, e ancora di più la microimpresa, ha spesso bisogno del contributo esterno per riuscire a reperire sul mercato gli elementi necessari, da cui partire come base per poi aggiungere le proprie competenze anche grazie ad un approccio integrato che favorisce la costituzione di reti e cluster. L´intervento della Regione, in questi casi rappresenta una leva fondamentale per le piccole imprese e costituisce uno degli strumenti a disposizione per spingerle verso l´innovazione". "Semplificazione e velocità - conclude Paparelli - sono caratteristiche apprezzate dalle imprese che possono vedere istruiti i progetti in tempi rapidi facilitando la successiva attuazione per quelli che hanno ottenuto le migliori valutazioni. È giusto quindi apprezzare il lavoro svolto da Sviluppumbria che in quaranta giorni ha chiuso l´attività istruttoria ed approvato i progetti per consentire la massima efficacia dei risultati attesi in termini di impatto su prodotti e servizi da immettere sul mercato che saranno realizzati nel tempo massimo di tre, quattro mesi".  
   
   
COMMERCIO, SALDI ESTIVI IN LOMBARDIA AL VIA DAL 4 LUGLIO  
 
Milano, 30 giugno 2015 - "Confido in una buona partecipazione sia sul fronte della domanda interna, che per quella internazionale, attratta dall´unicità dei prodotti ´Made in Italy´ e dall´eccellenza espressa dai nostri commercianti". È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, annunciando l´inizio dei saldi estivi in Lombardia nel giorno di sabato 4 luglio. Opportunità Interessante - "La concomitanza con Expo e la presenza di turisti sul territorio lombardo - ha aggiunto Parolini - rappresentano infatti un´opportunità interessante per il nostro tessuto economico e collocano questa edizione dei saldi in un momento particolarmente promettente, che spero potrà essere confermato da risultati positivi e numeri incoraggianti". L´assessore Parolini, in qualità di presidente del Comitato regionale per la tutela dei diritti dei Consumatori e degli Utenti, ha inoltre sottolineato che "i saldi devono costituire una sana opportunità per il rilancio della domanda, in un rapporto collaborativo tra esercenti e clienti, che deve essere improntato al rispetto delle regole e della trasparenza". "L´auspicio - ha sottolineato l´assessore - è che questa stagione di saldi segni la ripartenza del mercato interno, con una nuova propensione agli acquisti da parte dei consumatori e una rinnovata occasione per i commercianti di cogliere i moderati, ma incoraggianti, segnali di ripresa". Le Norme - Parolini ha infine ricordato le norme che disciplinano la materia: "I commercianti hanno l´obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso applicato (è invece facoltativa l´indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso); i prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale e, se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli; se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiederne la sostituzione o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare. Tutte le normative sono pubblicate e consultabili sul portale di Regione Lombardia nella sezione dedicata al Commercio".  
   
   
INNOVAZIONE:FVG, INCONTRO CON PARCHI SCIENTIFICI  
 
Trieste, 30 giugno 2015 - Il vicepresidente e assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, e l´assessore alla Ricerca, Loredana Panariti, hanno incontrato in Consiglio regionale i rappresentanti del Coordinamento dei Parchi scientifici e tecnologici (Pst) del Friuli Venezia Giulia (Area Science Park, Friuli Innovazione, Consorzio Innova Fvg e Polo tecnologico di Pordenone). Il confronto era stato richiesto proprio dai presidenti dei Pst per illustrare i contenuti e le azioni proposte nell´ambito dell´iniziativa Open Innovation System, finanziata dalla Regione e volta ad attivare processi di rafforzamento della domanda di innovazione, tramite l´avvio di percorsi di analisi, fattibilità e pianificazione dei progetti di ricerca e sviluppo, sia per le singole imprese sia in ottica di filiera. L´obiettivo, hanno spiegato i rappresentanti dei Parchi, è quello di accompagnare l´attività di innovazione dall´ideazione fino alle imprese, monitorandone l´efficacia e valorizzandone la qualità, anche nella prospettiva di accesso a finanziamenti europei e regionali. "L´incontro è stato senza dubbio significativo e la linea indicata dai Parchi scientifici è quella su cui intende muoversi l´Amministrazione regionale" ha affermato il vicepresidente Bolzonello. "Stiamo ragionando su un´attività di scouting sul territorio e di trasferimento dell´innovazione che sia misurabile e monitorabile in modo da avere un´immagine più chiara di quello che è il percorso che vogliamo perseguire". "Occorre dare impulso alla capacità dei Parchi di lavorare in rete e di fare trasferimento tecnologico in maniera tale da costruire un percorso di innovazione in Friuli Venezia Giulia e il sostegno della Regione al sistema Open Innovation va nella direzione di finanziare le azioni che i parchi svolgono congiuntamente", ha sottolineato Panariti. "È necessario valorizzare i progetti di sviluppo e ricerca - ha aggiunto l´assessore - anche attraverso il rapporto proficuo di collaborazione tra le direzioni regionali della Ricerca e delle Attività produttive, in maniera tale che tutta la filiera sia seguita per potere misurare sul territorio gli effetti del lavoro che i nostri centri di ricerca di eccellenza e le Università svolgono e che i Pst come intermediari portano sul territorio e alle imprese".  
   
   
LAVORO IN SARDEGNA,"TAVOLO PARTENARIALE COSTANTEMENTE INFORMATO  
 
Cagliari, 30 Giugno 2015 – "Il tavolo partenariale è costantemente informato delle politiche del lavoro portate avanti dalla Giunta e dall’assessorato. Abbiamo più volte sentito le parti sociali, i cui contributi e suggerimenti sono quanto mai preziosi, anche in merito ai provvedimenti in materia di occupazione approvati di recente”. Lo afferma l’assessore del Lavoro Virginia Mura che risponde alle critiche sollevate dalla Cisl sarda. “Per noi il tavolo partenariale riveste particolare importanza – aggiunge l’assessore Mura – e l’avrà soprattutto quando si dovranno discutere e approvare nel dettaglio le diverse misure delineate dalla delibera sulle politiche attive del lavoro, e quando si discuteranno gli eventuali correttivi delle misure sulla Flexicurity. Il nostro obiettivo – conclude l’assessore Mura – è creare le condizioni per lo sviluppo e la nascita di nuovi posti di lavoro, possibilmente stabili e duraturi. Gli ultimi dati sull’occupazione fanno ben sperare. Lo abbiamo già detto: nessun trionfalismo, c’è ancora tanto da fare. Siamo anche convinti che in questa fase difficile non mancherà l’apporto delle forze sindacali”.  
   
   
SALUTE FVG: APPROVAZIONE PRELIMINARE PIANO REGIONALE PREVENZIONE 2014-18  
 
 Trieste, 30 giugno 2015 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, ha approvato in via preliminare il Piano regionale della prevenzione 2014-2018. La struttura si basa su quella del Piano nazionale, declinandone gli obiettivi sulla base delle peculiarità e dei bisogni di salute della popolazione del Friuli Venezia Giulia, sviluppandosi in un quadro strategico di un quinquennio. Tra le priorità vi sono quelle di promuovere stili di vita sani e il benessere fisico e mentale in tutte le età; ridurre il carico di malattia, in particolare quelle croniche non trasmissibili, incidenti e malattie professionali; promuovere l´invecchiamento attivo; investire sul benessere dei giovani e promuovere una crescita consapevole attraverso stili di vita sani e rifiuto delle dipendenze; l´attenzione ai gruppi fragili, sia come lotta alle disuguaglianze, sia come messa a sistema di interventi per la prevenzione di disabilità; la relazione tra individuo, comunità e ambiente; affrontare la sfida alla resistenza dei microrganismi antibioticoresistenti. Il Piano, definito da Telesca "il pilastro che da qui ai prossimi anni costruirà un sistema per consentire ai cittadini di stare meglio in salute e di vivere più a lungo", si inserisce all´interno del più ampio quadro della riforma sanitaria varata dall´Amministrazione regionale. "La riforma dedica ben due articoli al tema della prevenzione e quindi il Piano discende dalle linee previste dalla riforma e dal Piano nazionale appena approvato. E´ un documento che prevede tantissimi ´sezioni´ di lavoro e riguarda non solo il sistema sanitario ma tutte le politiche regionali, da quella ambientale a quella della viabilità", ha affermato Telesca, ricordando che alla stesura hanno collaborato una ventina di professionisti appartenenti alle Aziende sanitarie, con momenti di confronto con le associazioni di categoria, enti di promozione sportiva, rappresentanze comunali e istituzioni regionali. "Il Piano - ha spiegato ancora Telesca - è supportato da un insieme di sistemi di sorveglianza che studiano stili di vita, accesso ai servizi sanitari, percezione dei rischi per la salute, salute dei bambini e adolescenti. La disponibilità di queste sorveglianze ci consente di valutare nel tempo i cambiamenti che le attività del Piano sono in grado di produrre". Fondamentale per la realizzazione del Piano risulterà il rapporto con il mondo della scuola. "La Regione intende sviluppare una collaborazione stabile attraverso il dialogo con l´Ufficio scolastico regionale per realizzare una cultura partecipata di prevenzione", ha affermato l´assessore. Ma per realizzare il Piano anche le Aziende sanitarie devono favorire funzioni trasversali puntando, oltre che sui dipartimenti di Prevenzione che storicamente hanno questo mandato, sui distretti, sui dipartimenti di Salute mentale e dipendenze, ma anche sugli ospedali e più in generale sui servizi di cura. Particolare evidenza viene data alla gestione delle malattie croniche, sia con interventi in fase precoce sia con un´attività sistematica con cui gestire il percorso di cura e di contrasto alle complicanze. Per quanto riguarda la salute mentale, in una regione come il Friuli Venezia Giulia che presenta un tasso di suicidio e tentativo di suicidio più alto della media nazionale - il progetto "Bersaglio" condotto dalla Scuola superiore Sant´anna di Pisa cui partecipano 10 regioni italiane, ha evidenziato per il triennio 2009-2011 un tasso di mortalità per suicidio del 7,02 contro una media delle regioni partecipanti del 5,92 (standardizzato per 100 mila) - si vuole puntare all´individuazione precoce delle situazioni di disagio. Al Piano è allegato il "profilo di salute" della regione, che descrive la popolazione del Friuli Venezia Giulia dal punto di vista demografico, sociale e sanitario. I dati di sintesi su incidenza e prevalenza di patologie confermano quelli già acquisiti per il precedente Piano e i trend nazionali. Per la parte della situazione socio-economica ciò che è cambiato è l´aumento dei lavoratori temporanei; per quanto riguarda l´impatto delle disuguaglianze sui fattori di rischio, pur non evidenziandosi in Friuli Venezia Giulia una situazione critica, permane la necessità di porre attenzione alle disuguaglianze per i fattori di rischio alimentazione scorretta e inattività fisica, rischio infortuni e malattie professionali, per i quali sono previsti specifici programmi di sorveglianza e prevenzione.  
   
   
CHIMICA VERDE, PRESIDENTE MARINI A CONVEGNO CLUSTER: VALORE AGGIUNTO PER UMBRIA  
 
Terni, 30 giugno 2015 - "Abbiamo fin da subito sostenuto l´idea che era ed è alla base del Cluster della chimica verde, e cioè una nuova idea di industria basata su quella che oggi viene definita la bioeconomia, che cerca di mettere insieme l´agricoltura con la chimica sostenibile ambientalmente, ed io aggiungerei anche con il settore agroalimentare". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta a Terni ai lavori del convegno sul tema "Tra Spring e Regioni. Dialogo su bioeconomia e strategie sostenibili", organizzato dal Cluster nazionale della chimica verde, che è stato presieduto dalla presidente del Cluster, Catia Bastioli. All´iniziativa ha partecipato anche il vicepresidente e assessore regionale allo Sviluppo economico, Fabio Paparelli, insieme al direttore regionale Lucio Caporizzi. La presidente ha voluto sottolineare in particolar modo il "valore aggiunto" che ha per l´Umbria il Cluster della chimica verde poiché "nella regione, ed a Terni e provincia soprattutto, sono localizzate significative imprese che operano in questo ambito, a partire dalla Novamont, di cui è amministratore delegato proprio Catia Bastioli". "Gli obiettivi di questo Cluster - ha proseguito Marini - e la nostra convinta adesione, sono oggi parte integrante della nostra programmazione strategica. Dal loro raggiungimento dipenderà anche la possibilità che il nostro sistema delle imprese possa accrescere il suo livello di competitività, e quindi contribuire alla crescita economica ed all´aumento dell´occupazione". "C´è poi il tema delle politiche pubbliche – ha detto - che devono saper sostenere questa nuova visione sia dell´economia sia dell´industria. Di ciò come Comitato delle Regioni d´Europa ci siamo fatti promotori e nel prossimo mese di settembre approveremo uno specifico parere per il Parlamento e per la Commissione Europea che pone appunto - ha concluso la presidente Marini - la questione dell´economia circolare, basata sulla necessità di rendere più efficiente il ciclo industriale tramite riciclo ed riutilizzo delle materie prime e delle produzioni industriali in agricoltura e nell´agroindustria. Con ciò contribuendo a realizzare, appunto, uno sviluppo economico sempre più ambientalmente sostenibile".  
   
   
TRENTO: STARTER, IL POLO MECCATRONICA ACCENDE LA SCINTILLA  
 
Trento, 30 giugno 2015 - Dopo il successo della Greenhouse, la “serra verde” di Progetto Manifattura che in pochi anni ha fatto sbocciare una trentina di nuove startup, anche il Polo Meccatronica ha il suo spazio dedicato a chi vuole muovere i primi passi nel campo dell’impresa in un contesto stimolante e protetto. Si chiama Starter, come il sistema che dà la scintilla necessaria per accendere l’automobile, ed offre al costo di un caffè al giorno, per un periodo massimo di 12 mesi, spazi di co-working con accesso a servizi logistici e ad un percorso di accompagnamento “cucito su misura”. Particolarmente rapido anche l’iter di insediamento, per il quale Trentino Sviluppo ha messo a punto una procedura semplificata rispetto al normale iter di ingresso nel Bic. Al programma “Starter Flex” possono accedere aspiranti imprenditori, neo-imprenditori o le aziende costituite da meno di due anni che operano nel settore della meccatronica e delle tecnologie ad essa correlate. Maggiori informazioni su polomeccatronica.It «L’esperienza insegna - osserva Giovanna Flor, consigliere delegato di Trentino Sviluppo – che la fase di ideazione e progettazione di una nuova iniziativa imprenditoriale risulta oggi, in un mercato competitivo e globalizzato, particolarmente delicata. Starter rappresenta un aiuto concreto a chi sta muovendo i primi passi per partire con il piede giusto, senza doversi impegnare con elevati costi per l’affitto di spazi ma potendo soprattutto contare su un percorso di accompagnamento completo e personalizzato. L’imprenditore potrà così acquisire le conoscenze necessarie ed entrare nelle reti che sono fondamentali per avere successo sul mercato: dalle connessioni con i centri di ricerca a quelle con i professionisti, fino alle partnership con altre aziende della filiera». Al costo contenuto di un caffè al giorno, per un periodo massimo di un anno, la formula “Starter Flex” offre un supporto logistico particolarmente flessibile grazie ad appositi spazi allestiti in un’area open space di co-working. A disposizione dell’aspirante imprenditore ci sono una serie di servizi base – quali accesso alla rete wifi, sale meeeting attrezzate, utilizzo fotocopiatrice – oltre a numerosi servizi a valore aggiunto forniti da Trentino Sviluppo: dai percorsi formativi di base ed avanzati al supporto alla costruzione del “piano d’impresa”, dall’assistenza nella ricerca di finanziatori pubblici e privati alla facilitazione nel rapporto con gli enti di ricerca, dall’accesso alle ricerche di mercato in ambito meccatronica alla ricerca di partner tecnologici e commerciali. Tra i servizi aggiuntivi disponibili a tariffa anche il supporto manageriale per incrementare innovazione e competitività ed il tutoraggio avanzato.  
   
   
COOPCA: SERRACCHIANI, APPREZZAMENTO REGIONE PER EROGAZIONE LIBERALE  
 
Udine, 30 giugno 2015 - "La conferma dell´erogazione liberale che la Regione aveva annunciato nelle scorse settimane offre certezze anche quantitative rispetto al recupero del prestito sociale, che pareva fosse da considerarsi perduto". Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, commentando la nota ufficiale con cui Coop Estense, Coop Adriatica e Coop consumatori Nordest hanno reso nota la decisione di procedere a un´erogazione liberale, pari al 50 per cento del valore complessivo, in favore dei prestatori sociali di Coopca. "Desidero esprimere l´apprezzamento della Regione - continua Serracchiani - per il modo in cui questa parte del mondo cooperativo ha voluto dimostrarsi fedele all´ispirazione originaria del mutualismo solidaristico. Il dialogo che abbiamo mantenuto con questa grande realtà della cooperazione italiana è sempre stato volto a migliorare il piano e salvaguardare il più possibile gli interessi di prestatori e lavoratori. La condotta della Regione è sempre stata improntata a ottenere un risultato concreto e oggi siamo contenti - conclude - che si possa verificarne l´efficacia".  
   
   
SARDEGNA, SALONE DELL´INNOVAZIONE: DALLA GIUNTA MASSIMA ATTENZIONE E SOSTEGNO ECONOMICO COI FONDI UE ALLE IMPRESE DEL FUTURO  
 
Cagliari, 30 Giugno 2015 - "La Giunta punta moltissimo su innovazione e tecnologia in settori come Energia, Agroalimentare e Information and Communications Technology (Ict) che in Sardegna danno incoraggianti segni di vivacità. Riteniamo perciò strategico sostenere le imprese innovative". L´ha detto l´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci presentando, insieme alla presidente di Sardegna Ricerche Maria Paola Corona, la terza edizione di Sinnova, Salone dell´Innovazione in Sardegna, in programma il 2 e 3 luglio al Terminal Crociere del Molo Ichnusa a Cagliari. Dalla Parte Delle Imprese Innovative - "Un sostegno concreto alle imprese innovative lo daremo già con S3, Strategia di Specializzazione Intelligente, inserita nel nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi europei e con gli strumenti finanziari innovativi che stiamo attivando per favorire la competitività delle nostre imprese - ha aggiunto il vicepresidente della Regione - Sono però convinto che bisogna fare massa: mettiamo insieme privati, università, ricerca, Regione, proprio come accade in questi giorni a Sinnova e iniziamo a incontrarci e confrontarci. Bisogna avere il coraggio di puntare fortemente su queste scommesse. Le basi favorevoli ci sono tutte - ha sottolineato il vicepresidente della Regione -, sta a noi metterle a sistema per favorire, attraverso l´innovazione, crescita dell´occupazione e ricchezza per l´Isola". Gli Obiettivi Di Sinnova - "Dove il futuro prende forma": è lo slogan e l´obiettivo di Sinnova 2015, arrivato alla terza edizione e presentato oggi da Paci con la presidente di Sardegna Ricerche Maria Paola Corona. Esposizione ed evento B2b, ma anche importante forum di discussione, Sinnova favorisce l’incontro e la collaborazione tra tutti i soggetti che compongono l’ecosistema regionale dell’innovazione (imprese, istituzioni, università e centri di ricerca) e promuove le potenzialità e le competenze del territorio isolano nello sviluppo di prodotti e processi innovativi, identificando le eccellenze territoriali in termini di ricerca ed innovazione, individuandone le potenzialità di crescita. La Strategia Intelligente S3 - L´edizione di quest´anno si svolge contestualmente alla fase di avvio della nuova programmazione europea 2014-2020 e al lancio della “strategia di specializzazione intelligente" (S3) della Regione Sardegna, che recepisce e delinea l’attuazione sul territorio regionale della strategia Europa 2020. L´assessore Paci ha infine ribadito che il futuro dell’Europa e della Sardegna sono destinati a passare attraverso lo sviluppo di un’economia intelligente, sostenibile e solidale grazie alle attività di ricerca e innovazione e alla valorizzazione delle competenze e del capitale umano. La Sardegna, che ha le potenzialità per diventare una vera “isola della conoscenza e dell’innovazione”, dispone infatti di alcune aree di specializzazione che hanno espresso negli ultimi anni eccellenze importanti a livello globale e nelle quali possiede un significativo vantaggio competitivo, che saranno al centro dei nuovi programmi di intervento regionali.