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VENERDì
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 06 Febbraio 2004 |
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Web moda & tendenze | |
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HISTORIC PROPONE CAPI SPORTIVI, RICERCATI NEI MATERIALI E NEI PARTICOLARI LA COL |
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Historic si prepara all’arrivo della primavera con una collezione sportswear ricca di capi comodi, colorati, caratterizzati da tessuti tecnici e da un forte legame con la storia. I capi spalla e pantaloni della collezione Historic P/e 2004 non tradiscono le caratteristiche tipiche del marchio: linea sportiva e ispirazione a personaggi e avvenimenti rilevanti del secolo scorso. La collezione propone alcuni capi già presenti in quella precedente, adattati nei tessuti e nei colori alla stagione entrante, e capi di nuova concezione. L’uomo secondo Historic è legato alla tradizione, al mito di personaggi che hanno fatto costume nello scorso secolo, ama capi classici ma non rinuncia all’evoluzione dei tessuti e dei materiali e alla comodità. Steve, Piggot, Fulton, Massaua, Stormbeater, Plush, Tour, Hunter, Game, Dennis e D.a.k. Rappresentano la primavera/estate 2004 secondo Historic. Ecco Steve, giubbotto che prende il nome da Steve Mc. Queen, ideale per un uomo appassionato di motori ma anche per un uomo che semplicemente dell’automobilismo apprezza lo stile: in microfibra waterproof leggermente trapuntata, la fodera è rigata gusto camiceria. Sono sempre molto curati i dettagli: polsini e colletto in cotone a costine scarto d’ago, tasca interna e doppio cursore. Steve è disponibile in 5 colori vivaci e alla moda: tabacco, rosso chili, blu scuro, turchese e bianco antico. L’equitazione è lo sport a cui è ispirato Piggot. Lester Piggot, figlio d’arte e Golden Boy dei circuiti equestri, vinse il suo primo (di nove) Derby il 2 giugno 1954 montando “Never say Die” e battè ogni record vincendo la classica di St. Leger ben 28 volte. Il successo di Piggot è stato determinato da un nuovo stile di monta, molto corto, chiamato “ scimmia su un bastone”. Piggot è in microfibra waterproof leggermente trapuntata, la fodera è rigata gusto camiceria. Come Steve, polsini e colletto sono in cotone a costine, il cursore è doppio e all’interno è applicata una pratica tasca porta documenti. I colori disponibili sono tabacco, rosso chili, blu scuro, turchese e bianco antico. Historic propone anche Fulton nella versione P/e. Il giubbotto è ispirato all’epica avventura di Robert Fulton, che dopo aver viaggiato per 40.000 miglia attraverso 23 nazioni si imbarcò con la sua moto al porto di Yokohama per San Francisco, e una volta giunto negli Stati Uniti continuò il viaggio con un coast-to-coast per raggiungere New York City nel dicembre 1933. Il capo è in misto lino/cordura lavata, molto tecnico, foderato in tessuto a spina di pesce e rigato tipo camicia. Fulton ha tutte le rifiniture in pelle ed è disponibile in sei colori sempre attuali: rosso chili, marrone, verde oliva, arancione, tabacco e blu scuro. Massaua ricorda i giubbotti indossati dagli avventurieri che colonizzavano le isole esotiche. Il nome è infatti quello di una città araba edificata su un’isola corallina dove la Regia Marina italiana sbarcò nel 1885, una città popolata in prevalenza da arabi ma anche da europei stremati dalla calura e dalle malattie. Le caratteristiche del capo sono il tessuto molto tecnico in misto lino/cordura lavata, l’interno con paramantura a spina di pesce e il resto sfoderato con rifiniture a sbiechi in colori a contrasto, i rinforzi sui gomiti e i passanti per cinturone. Sei sono i colori disponibili: rosso chili, marrone, verde oliva, arancione, tabacco e blu scuro. Molto attuale e pratico è Stormbeater, giubbotto da vela in raso spalmato antigoccia. Foderato in felpa leggera staccabile con ricamo, Stormbeater è rifinito con bottoni a pressione vintage cuciti a mano, contrasti in drill cotone e cappuccio fisso nautico. E’ proposto in 6 colori: giallo, rosso chili, verde pistacchio, blu scuro, turchese e bianco. Il capo è ispirato alle vicende della Coppa America, in particolare quando, nel 1962, il ruolo di Defender della Coppa fu assegnato – invece che al Nefertiti ideato da Heal, uno degli inventori della vela moderna – al “vecchio” Weatherly disegnato nel ’58 da Rohdes e rivisto da Ludens. Imponendosi su Gretel (Aus), Weatherly mantenne la Coppa ancora negli Usa. Legato al motociclismo e citato in un catalogo di accessori motociclistici anni ’20, Plush è un giubbotto soffice e ripiegabile, in cotone e nylon in filo tinto lavato, antivento, foderato in tessuto rigato gusto camiceria. Calza perfettamente il tronco ed è stato concepito più comodo all’altezza delle spalle. Plush è rifinito con collo risvoltabile “windproof”, costine scarto d’ago e carrè per areazione. Le tasche, ampie, sono applicate. I colori disponibili sono marrone, verde oliva, arancione, beige deserto e blu scuro. Dolan Crowe in Appunti di viaggio sulla Route 66 racconta di quando, fermatosi a fare rifornimento alla Chevrolet, incontrò “un uomo sui 45, il volto cotto dal sole, capelli brizzolati lunghi e con delle treccine alla “Bo” sulle tempie. Indossava una di quelle Tour Jkt, come le chiamavano i veterani. Seppur stinta dai mille lavaggi, sulla tela olivastra brillavano ancora i ricami colorati in filo di seta cuciti a Saigon o chissà in che luogo del Vietnam…” Ispirato ai giubbotti dei veterani del Vietnam, Tour è un capo in tela leggera delavè oliata, con applicazioni e ricami di gusto militare, rifiniture in cuoio e doppio cursore. Disponibile in 5 colori: marrone, verde oliva, arancione, tabacco e blu scuro. Hunter è invece un modello da caccia ed equitazione in canvas doppio ritorto lavato in capo. Particolare è la fodera in filo tinto con motivo “Prince of Wales”. Le caratteristiche peculiari del modello Hunter sono: monopetto a 4 bottoni, cintura, martingala, foulard regimental all’interno, profonde tasche applicate con patellina, taschino, effetto bretella che si prolunga sin sulla spalla e sul dietro, ampio spacco centrale per facilitare la posizione sulla sella. Proprio come la classica giacca sportiva da caccia ed equitazione di scuola anglosassone. Sette sono i colori disponibili: marrone, verde oliva, tabacco, bianco antico, beige deserto, blu scuro, nero. Anche Game è un pratico e classico modello di giacca da caccia in canvas doppio ritorto lavato in capo. Ispirato alle giornate di caccia che Hemingway e Gary Cooper trascorrevano insieme, Game è monopetto a 4 bottoni, con rinforzi e tasconi applicati uso “country”: La fodera è carrè con foulard regimental applicato. Il capo è disponibile in 7 colori: marrone, verde oliva, tabacco, bianco antico, beige deserto, blu scuro, nero. La collezione P/e 2004 di Historic propone anche pantaloni. Negli anni ’60 i motociclisti californiani indossavano giacche di pelle, adottavano il look militare e si facevano crescere i baffi e i capelli lunghi ispirandosi ai Beatles. A queste situazioni si lega il modello Dennis, che si ispira a Dennis Hopper nel film “Easy Rider”, un classico della cinematografia americana. Realizzato in cotone ritorto tinto in capo, le impunture sono in contrasto e dietro è applicata una pratica taschina portamonete. Dennis è disponibile in 10 colori vivaci e alla moda: turchese, blu scuro, verde pistacchio, rosso chili, beige deserto, tabacco, arancione, verde oliva, marrone e nero. Il modello D.a.k. Si ispira al Deutches Afrika Korp 1941, uno dei corpi di spedizione nord europei che, affascinati, si avventurarono nel deserto Nord Africano per conquistarlo ed assoggettarne le genti. Lungo fino al ginocchio, D.a.k. È realizzato in spina militare, tinto in capo, con cintura inserita in vita e ha un pratico gancio per chiusura laterale. Dieci sono i colori disponibili: turchese, blu scuro, verde pistacchio, rosso chili, beige deserto, tabacco, arancione, verde oliva, marrone e nero. Tutti i capi della collezione Historic P/e 2004 sono disponibili nei migliori negozi di abbigliamento su tutto il territorio nazionale. |
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CURIOSITÀ NELLO ZODIACO VERGINE LE PIU' ALTE SCORPIONE LE PIU' PICCOLE |
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Il concorso Miss Zodiaco International, organizzato dalla Fashion Suisse, coinvolge ragazze dai 14 ai 32 anni, provenienti da varie regioni d¹Italia e anche da altre Nazioni: Australia, Brasile, Cile, Colombia, Croazia, Equador, Germania, Gran Bretagna, Kosovo, Repubb. Dominicana, Romania, Russia, Serbia, Stati Uniti, Svizzera, Tunisia, Turchia. Complessivamente quasi 200 le ragazze accettate su più di 1000 richieste di partecipazione. La loro altezza? Suddividendo per segno zodiacale le prime sette classificate di ogni segno emerge che le Vergine sono le più alte, con una media di 173 centimetri . Al secondo posto l'Ariete con 172,6; al terzo l'Acquario con 171,9 centimetri . Partendo dal basso abbiamo invece lo Scorpione con 166,3 centimetri . Di 1,6 centimetri più alte (167,9), la media di Gemelli e Leone, a pari altezza. Un rilevamento provvisorio in quanto il concorso si esaurisce nel mese di maggio con votazioni tramite internet. La classifica attuale considera le prime 7 ragazze di ogni segno tra quelle iscritte da più di 30 giorni, quindi suscettibile di ulteriori variazioni essendo ancora aperte le iscrizioni fino ad aprile. Ragazze che nella finale garantiranno anche lo spettacolo in quanto si esibiranno cantando, ballando, recitando, sfilando... Si rilevano anche altre curiosità: il segno del Leone si direbbe il più disponibile a mettersi in gioco con ben 23 iscritte. Mentre Toro (10), Vergine (10) e Pesci (11) sono evidentemente le più timorose a sottoporsi al giudizio del pubblico. Alle ragazze è stato chiesto anche quanto credono all'oroscopo. La media si posiziona a 7,1. Decisamente sopra questa media la Vergine con 8,0, Pesci (7,9), Gemelli (7,7). Più scettiche, per contro, le aspiranti miss del Leone (6,3) e del Capricorno (6,6). Altra curiosità legata al segno zodiacale è emersa con le domande: con quali segni legate maggiormente?; con quali segni avete dei problemi? Nel confronto tra positività e negatività emerge in negativo (-24) lo Scorpione, mentre Capricorno e Bilancia si dividono i gradimenti. Per iscriversi è attivo il sito ufficiale http://www.Fashionsuisse.com |
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TEXTILEBUSINESS E MODA ML: L’E-BUSINESS CHE “FUNZIONA” NEL SETTORE TESSILE-ABBIG |
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Creare una piattaforma di servizi di integrazione di eccellenza, consolidare e sistematizzare un vocabolario per il settore tessile-abbigliamento, offrendo un riferimento nazionale che sia anche un contributo al consolidamento di uno standard europeo per lo scambio di informazioni gestionali e tecniche (ad esempio ordini, avanzamenti di produzione, stato magazzino, ecc) lungo la filiera. Con questi ambiziosi obiettivi è nata la partnership tra Textilebusiness.it, la piattaforma internet del distretto tessile comasco (soluzione adottata da Textileitaly.it, il portale dell’Associazione Tessile Italiana) e Moda–ml, il progetto finanziato dalla Ce per lo scambio di documenti elettronici in formato Xml nell’ambito del settore tessile che ha contribuito alla nascita del primo nucleo di specifiche standard per il settore, Cen/isss Texspin. Scopo dell’iniziativa è unire le risorse dei soggetti coinvolti valorizzando la complementarietà delle esperienze ed attivare anche il contributo dei fornitori di tecnologia It del settore; si vuole cioè ottenere un effetto a catena per raggiungere la massa critica necessaria a fare compiere all’intero settore un vero e proprio salto nell’integrazione dei sistemi aziendali. In questo modo, oltre ad essere di maggior aiuto al sistema tessile italiano nel suo complesso, ci si propone di diventare un punto di riferimento anche a livello europeo. Con questa nuova partnership si vuole implementare un unico vocabolario comune, pubblico, condiviso e compatibile con gli standard internazionali, su cui potranno fondarsi anche ulteriori soluzioni di mercato per lo scambio di dati gestionali e tecnici al fine di favorire l'integrazione tra tutte le aziende della filiera tessile: da chi si occupa della produzione del filato a chi realizza i tessuti, da chi disegna i capi a chi li confeziona, per arrivare a chi li distribuisce sul mercato. Il progetto congiunto sfrutta lo stato dell’arte della tecnologia, con soluzioni Peer to Peer e riconosciuti standard di comunicazione (Xml, Web Services, ebXml) per permettere alle aziende di fruire di nuovi servizi di facile utilizzo che migliorino significativamente la competitività delle imprese aderenti. Grazie alla standardizzazione dei documenti, alla gestione on-line delle offerte e degli ordini, al controllo via Internet dei magazzini e delle scorte e alla possibilità di monitorare in tempo reale gli stati di avanzamento della lavorazione, le aziende potranno gestire in maniera efficiente i nuovi ritmi del ciclo produttivo, con tempi di risposta più brevi e minori costi. Www.textilebusiness.it www.Moda-ml.org |
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L’ASSESSORE MILANESE VERGA INCONTRA AL LIPSTICK CESAR PELLI PER IL MASTER PLA |
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L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga con la delegazione del Comune di Milano, composta dagli assessori Giovanni Bozzetti (Moda, Turismo e Grandi Eventi), Salvatore Carrubba (Cultura, Musei e Relazioni Internazionali) dai consiglieri Alberto Martinelli e Paolo Massari e da Andrea Vento, direttore Relazioni Internazionali, ha incontrato a New York l’arch. César Pelli che ha ricevuto l’incarico alla fine dello scorso agosto dal Gruppo Hines (detentore dell’86% dei diritti edificatori privati dell’area) di predisporre il master plan della Città della moda nell’area di Garibaldi Repubblica. L’arch. Pelli, dopo aver accolto l’assessore Verga e i componenti della delegazione presso il grattacielo Lipstick Building, l’avveniristico “palazzo rossetto” progettato dall’arch. Philip Johnson dai colori rosa e bruni e dalla forma a telescopio, realizzato proprio dalla stessa Hines, ha illustrato le sue prime riflessioni e spunti progettuali per quello che è destinato a diventare a breve uno dei poli d’eccellenza della città di Milano. Durante l’incontro, l’assessore Verga ha sottolineato: “si colgono già gli elementi della mano e l’intelligente guida dell’architetto. L’intuizione dell’Amministrazione Comunale e dei collaboratori che hanno costruito la variante, vengono interpretati in modo creativo e pertinente da un grande architetto. E’ un anticipo anche per i restanti edifici previsti sull’area che verranno progettati e realizzati da altri grandi architetti che potranno esprimere le loro diverse creatività”. Dalle prime indicazioni del suo Master Plan è emerso come l’arch. César Pelli abbia interpretato le linee guida del piano Nicolin e le indicazioni di volta in volta pervenute dai cittadini e dai quartieri circostanti. In particolare Pelli sta tenendo conto della relazione che l’intervento avrà con Corso Como, l'Isola, e le nuove sedi della Regione e del Comune con l’obiettivo di creare una connessione pedonale attraverso i Giardini di Porta Nuova che eviti gli attraversamenti stradali ed escludendo l'impatto veicolare connesso ai parcheggi e le ricadute negative che gli stessi generano in superficie. Giardini di Porta Nuova - Dalle prime linee guida del Master Plan i Giardini di Porta Nuova e la piazza si porranno come il vero tessuto di connessione tra le varie funzioni circostanti e come polo catalizzatore di periodiche attività culturali e didattiche di supporto: una piazza pedonale collegata con Corso Como, la Stazione Garibaldi attraverso ponti e passerelle pedonali di elevata qualità architettonica e presidiata da un sistema di sicurezza avanzato per la fruizione di eventi pubblici all’aperto. Il Campus come elemento predominante di Garibaldi Repubblica, come luogo di collegamento dell’intero quartiere: partendo dal polo della Regione, attraversando la Città della Moda per ricongiungersi con corso Como. Città della Moda, del Design e della Comunicazione - Nel suo Master Plan l’arch. Pelli sta lavorando per realizzare una connessione reale, una combinazione e integrazione dei Giardini di Porta Nuova e dell’intero progetto Garibaldi Repubblica con le strutture dedicate alla moda, al design, e alla comunicazione e con quelle culturali e universitarie dedicate alle attività non-profit (Modam). Queste ultime, sotto la regia della Fondazione della Città della Moda, saranno oggetto di una successiva competizione internazionale che, indicativamente, porterà alla realizzazione di edifici realizzati con materiali innovativi e ad alta tecnologia. Si affacceranno sul Campus e sulla Piazza, spazi pubblici studiati e organizzati in modo tale da poter essere anch’essi utilizzati per sfilate, eventi, manifestazioni legate alla moda e al design. La moda, dunque, non avrà un solo luogo deputato ma uscirà dallo spazio fisico per ispirare e coinvolgere l’intero nuovo quartiere insieme a quelli adiacenti. In questo senso a Garibaldi Repubblica nascerà la città della moda. L’arch. Pelli sta pensando come integrare naturalmente il comparto dedicato al non profit con gli spazi pubblici e gli altri edifici dove avranno sede residenze, uffici e negozi. Uno di questi potrà arrivare ai 100 mt. E raccordarsi con edifici di minor altezza a quote sempre più degradanti sino a raggiungere le altezze medie del tessuto urbano circostante. Questi edifici, che saranno progettati e realizzati tenendo conto degli studi più recenti nel campo del risparmio energetico, dell’innovazione dei materiali e della sostenibilità ambientale, sfrutteranno al massimo le energie naturali sia per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti sia per la loro illuminazione, seguendo così i principi base della bioarchitettura. L’edificio di maggior altezza, come anche gli altri, sarà realizzato in modo da poter sfruttare la luce naturale e rinunciare in larga parte alla luce artificiale durante le ore diurne. Le facciate degli edifici assumeranno un ruolo di primo piano che coinvolge la loro stessa vivibilità, il rapporto con l’ambiente esterno e la sostenibilità ambientale. Viabilità e parcheggi - Nel suo Master Plan Pelli prevede di migliorare l’intera viabilità dell’area attraverso una netta distinzione fra la viabilità del quartiere e quella del resto della città per fare di Garibaldi Repubblica un luogo di sosta e passeggio e non di transito. A tale scopo ci saranno grandi aree pedonali con percorsi per pedoni e biciclette che si collegheranno ai Giardini di Porta Nuova e al resto del quartiere esistente. L’intera area sottostante la piazza pedonale della Città della Moda sarà adibita a parcheggio progettato per soddisfare le nuove esigenze del quartiere e per alleggerire il fabbisogno dell’intera zona. Il grande parcheggio sotterraneo, di circa 40.000 mq, consentirà al Garibaldi Repubblica di evitare le invasioni di automobili a benefico del paesaggio e della qualità ambientale. E’ prevista, inoltre, la realizzazione del capolinea della Mm 5. Con l’incontro del 4 febbraio 2004 l’Amministrazione conferma la sua volontà di implementare e coordinare le proposte che possano contribuire, con spirito innovativo e caratteri di prestigio, alla definizione di un progetto di richiamo internazionale riducendo i tempi e procedendo in parallelo in tutte le fasi necessarie al suo completamento. L’amministrazione ha registrato nell’ultimo anno importanti passi in avanti per le tre grandi funzioni che andranno a comporre Garibaldi Repubblica: il Campus, la Città della Moda e il Polo Istituzionale. Per il Campus, attorno al quale sorgeranno la Città della Moda e il Polo Istituzionale, il prossimo 6 febbraio sarà proclamato il vincitore del concorso internazionale di progettazione bandito dal Comune di Milano lo scorso aprile. Il Campus sarà il grande polmone verde di 100.000 mq e costituisce il primo intervento pubblico che dà il via all’intero progetto. Il costo massimo di realizzazione dell’intervento da progettare è di euro 20.000.000,00. L’architetto César Pelli sta coordinando il master plan della Città della Moda che vedrà la partecipazione anche di altri architetti allo scopo di fare della Città della Moda il luogo non solo “della moda” ma “per la moda”, ovvero il luogo dove università, spazi, creatività, comunicazione, produzione si incontrano, si studiano, si combinano fino a creare tutto quell’universo che c’è davanti e dietro al sistema moda. All’interno del progetto la Fondazione della Città della Moda coordina le due iniziative non-profit: il Modam, nuovo centro museale e di esposizione e ricerca della creatività contemporanea e il Progetto di Alta Formazione. Il Modam, sintesi di "moda" e "modem", si presenta come la prima istituzione al mondo che sappia riflettere gli intrecci della realtà contemporanea. Modam raccoglie la vocazione interdisciplinare del Made in Italy e della città di Milano per collocare la moda al centro delle connessioni tra i linguaggi del presente, dall'arte al design passando per la comunicazione. Il Progetto di Alta Formazione nasce dalla sinergia tra l'Università Bocconi, l'Università Cattolica e il Politecnico di Milano. Nel piano formativo saranno coinvolti studiosi e ricercatori delle discipline economico-gestionali, socio-comunicative, estetico-progettuali. Il progetto si propone di lanciare una serie di master su aree strategiche del settore della moda. Per quanto attiene il Polo Istituzionale, è in fase di ultimazione la gara pubblica che prevede la costruzione della nuova sede degli uffici tecnici del Comune e la valorizzazione della sede esistente di via Pirelli, destinata a essere data in concessione. Inoltre, sono già noti i finalisti del concorso di progettazione del nuovo palazzo della Regione Lombardia. Lo scorso luglio Regione e Comune hanno siglato il protocollo d’intesa con cui la Regione ha acquistato dal Comune, per 78 milioni di euro, l’area dove sorgerà il suo nuovo palazzo. Aspetti Economico-finanziari - Garibaldi Repubblica è destinato ad essere un progetto di eccellenze che sarà completato nel 2009, a costo zero per l’Amministrazione comunale. Il Gruppo Hines ha deciso di investire nell’acquisto delle aree e nella realizzazione del progetto che, complessivamente, renderà al Comune, in termini di oneri di urbanizzazione, 75 milioni di euro Nel corso del 2003 il Gruppo Hines ha raggiunto accordi con 7 proprietari privati nell’ambito del progetto Garibaldi Repubblica controllando l’86% dei diritti edificatori privati. Questo ha reso possibile, grazie alle intese con gli altri proprietari privati, di raggiungere, lo scorso 11 luglio, la firma del protocollo di intesa con il Comune e quindi di avviare effettivamente il progetto Garibaldi Repubblica. Hines sta finanziando l’operazione tramite uno dei propri fondi chiusi europei che includono partecipazioni anche da parte di alcuni dei più importanti investitori istituzionali europei. Sono inoltre in corso trattative con alcuni investitori istituzionali italiani e con gli istituti di credito. L’effettivo perfezionamento dell’investimento avverrà al momento in cui l’iter urbanistico si sarà positivamente concluso. Recentemente è stato incaricato César Pelli per la predisposizione del master plan relativo all’area dove verrà sviluppato il progetto della Città della Moda nell’ambito del piano urbanistico Garibaldi Repubblica predisposto dall’arch. Nicolin. Una volta definito l’assetto strategico dell’area tramite il master plan, verranno selezionati studi di architettura per progettare i singoli edifici che sorgeranno nell’area. Dati indicativi di Garibaldi Repubblica - Moda, design e comunicazione: Espositivo s.L.p. Mq. 20.000; Showrooms/uffici mq. 50.000; Commercio/ristorazione/ricreazione mq. 10.000; Residenza mq. 15.000; Ricettivo mq. 15.000 ; Spazi museali + formazione universitaria/ professionale + spazi culturali e complementari mq. 20.000; Polo istituzionale: Regione Lombardia mq. 87.000; Comune di Milano mq. 29.000; Provincia e/o altri enti mq. 3.000. Giardino centrale, verde pubblico, piazze mq. 108.000. |
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