|
|
|
VENERDì
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Venerdì 20 Febbraio 2004 |
|
Pagina1 | |
|
LA RIORGANIZZAZIONE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE MIGLIORA LA QUALITÀ DEI SERVIZI ON-LINE |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 20 febbraio 2004. Le amministrazioni pubbliche che combinano il ricorso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per fornire nuovi servizi con la riorganizzazione sostanziale del modo in cui lavorano ottengono migliori valutazioni da parte delle imprese e dei cittadini. È il risultato di un recente sondaggio sul tema “Riorganizzazione delle attività di back-office delle amministrazioni per migliorare i servizi pubblici elettronici – Buone prassi europee”. I risultati migliori sono dovuti al fatto che la riorganizzazione permette una riduzione dei costi e un aumento della produttività, aumenta la flessibilità e semplifica la struttura organizzativa. Contribuisce inoltre a migliorare il modo in cui i sistemi amministrativi lavorano insieme e può migliorare l’ambiente di lavoro del personale. I vantaggi pratici per il pubblico e le imprese sono una diminuzione del numero di visite alle amministrazioni, servizi più rapidi, meno cari, più accessibili e più efficaci, e allo stesso tempo un minor numero di errori, maggiore apertura, sistemi più facili da utilizzare e maggiore controllo da parte degli utilizzatori. Erkki Liikanen, commissario europeo per le imprese e la società dell’informazione, ha dichiarato che il successo dell’amministrazione on-line dipende da una buona combinazione tra Ict, riorganizzazione e formazione e che il sondaggio costituisce un’utile guida per le amministrazioni pubbliche che vogliano aumentare la qualità e il numero di servizi pubblici on-line attraverso una riorganizzazione delle attività di back-office. Tra gli esempi di buona prassi, si possono citare i notevoli risparmi realizzati in Finlandia e nel Regno Unito per le iscrizioni all’istruzione superiore. Nel caso della Finlandia, la possibilità per gli studenti di accedere al servizio on-line ha ridotto il carico di lavoro del personale amministrativo per le iscrizioni. Per fare un esempio, all’Università di Helsinki, il numero di studenti che si recano direttamente presso gli uffici è diminuito di circa 16000 l’anno. Un portale per i cittadini danesi permette di misurare meglio i vantaggi: il risultato più frequente è un risparmio ottenuto per il 20% tramite la tecnologia e per l’80% attraverso una nuova concezione dei processi organizzativi. Il sondaggio comprende lo studio approfondito di 29 casi di «best practice». Finanziato dalla Commissione europea nel quadro della valutazione comparata del piano d’azione eEurope, il sondaggio completa il lavoro incentrato sullo sviluppo di servizi pubblici elettronici (ossia gli sportelli visti dall’utilizzatore), esaminando l’impatto della riorganizzazione delle attività di gestione delle amministrazioni pubbliche per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Questo studio si basa su un sondaggio su larga scala realizzato negli Stati membri (nonché in Islanda, Norvegia e all’interno della stessa Commissione europea) che analizza una lista comune di 20 servizi pubblici di base che, secondo il piano d’azione eEurope, dovrebbero essere disponibili on-line. Lo studio approfondito di questi 29 casi costituisce una base eccellente di confronto e di analisi delle buone prassi in materia di amministrazione on-line. Maggiore importanza è data allo scambio di esperienze e buone idee, piuttosto che alla semplice replica. Il sondaggio ha permesso di formulare una serie di raccomandazioni ai fornitori di servizi pubblici on-line al fine di svilupparli ulteriormente. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE NUOVE NORME PER INCREMENTARE LA CERTEZZA GIURIDICA IN MATERIA DI SERVIZI DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 20 febbraio 2004 - In seguito alla sentenza "Altmark" pronunciata dalla Corte di giustizia, la Commissione ha avviato il processo di revisione, da tempo annunciato, del quadro di regolamentazione, applicabile quando gli Stati membri concedono compensazioni alle imprese che forniscono servizi di interesse economico generale. In data odierna la Commissione ha deciso di avviare le consultazioni su una decisione che stabilirà in quali casi non sarà più necessaria la notifica preventiva alla Commissione europea dei pagamenti previsti. Il progetto di decisione sarà ora trasmesso per ulteriori consultazioni al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e agli Stati membri. I servizi della Commissione avvieranno inoltre consultazioni su una nuova disciplina comunitaria che definirà precisi criteri di valutazione dei pagamenti compensativi che non sono automaticamente esentati dalla suddetta decisione. Le nuove norme proposte sono conformi alla pratica generale della Commissione, che consiste nell'approvare tutte le compensazioni necessarie per fornire servizi pubblici. Contrariamente alle accuse talvolta avanzate, la Commissione non si oppone al pagamento di aiuti volti a finanziare i servizi pubblici, ma si limita soltanto ad impedire gli abusi, quali il pagamento di compensazioni eccessive utilizzate per finanziare attività sui mercati aperti alla concorrenza. Incombe pertanto alla Commissione la salvaguardia del corretto funzionamento dei servizi pubblici, impedendo al contempo pratiche di concorrenza sleale, come è il caso dei prezzi predatori nelle attività aperte alla concorrenza. "Questo nuovo quadro di regolamentazione mira ad accrescere la certezza giuridica a beneficio di tutte le imprese che forniscono servizi di interesse generale. È imperativo incrementare la certezza giuridica per chi offre questi servizi assolutamente necessari per così tanti consumatori dell'Unione" ha dichiarato mercoledì il Commissario alla concorrenza Monti, aggiungendo: "La nostra politica in materia di aiuti di Stato deve tener conto del fatto che i servizi di interesse economico generale sono un pilastro della coesione sociale in tutta l'Unione. È nostra assoluta intenzione creare un ambiente che favorisca il rafforzamento del loro ruolo fondamentale". Le consultazioni svoltesi in relazione al Libro verde sui servizi di interesse generale hanno evidenziato un elevato grado di incertezza in quest'ambito e l'esigenza di chiarimenti. A tale riguardo, le consultazioni che stanno per essere avviate dalla Commissione sul progetto integrano di fatto le più ampie consultazioni relative al Libro verde. L'adozione degli strumenti giuridici definitivi sulle compensazioni degli obblighi di servizio pubblico, al termine di quest'ulteriore tornata di consultazioni, farà parte del seguito al Libro verde. La decisione della Commissione che esenta il finanziamento pubblico di esigua entità dall'obbligo di notifica preventiva La prima misura proposta è una decisione della Commissione relativa al finanziamento pubblico di esigua entità di talune imprese che provvedono alla fornitura di servizi di interesse pubblico. A condizione di non essere superiore ad una soglia annuale di finanziamento pubblico e che le vendite dei beneficiari non oltrepassino un determinato importo, tale finanziamento sarà esentato dall'obbligo di notifica preventiva. Anche il finanziamento dei servizi pubblici offerti dagli ospedali e dall'edilizia popolare non sarà soggetto all'obbligo di notifica, qualunque sia l'importo. L'esenzione riguarda inoltre le compensazioni per il trasporto marittimo verso le isole, concesse in virtù della regolamentazione settoriale e nel caso in cui il volume di traffico annuale non superi i 100 000 passeggeri. Perché esentare i finanziamenti di esigua entità dall'obbligo di notifica preventiva? Per quanto riguarda le imprese di piccole dimensioni, che non ricevono più di un determinato quantitativo di sussidi annui, gli ospedali e l'edilizia popolare qualunque sia l'importo delle compensazioni ricevute nonché il trasporto marittimo verso le isole nel caso in cui il volume di traffico annuale non superi i 100 000 passeggei - la Commissione non reputa necessaria al funzionamento del mercato interno la notifica preventiva di tali compensazioni. L'esigua entità di tale finanziamento non altera la concorrenza e gli scambi al punto tale da farlo risultare contrario all'obiettivo dell'Unione europea di creare un mercato interno di beni e servizi. Ne consegue che la proposta di decisione relativa ai finanziamenti di esigua entità mira a sollevare dall'obbligo di notifica preventiva gli Stati che cercano di sovvenzionare tali imprese operanti prevalentemente a livello locale. Perché la Commissione non fissa delle soglie ben precise per i finanziamenti di esigua entità? Alla luce delle situazioni completamente diverse che si registrano negli Stati membri, la Commissione ritiene necessario consultarsi con gli Stati membri per quanto attiene alle soglie esatte da applicare alle imprese operanti a livello locale che dovrebbero essere esentate dall'obbligo di notificare alla Commissione i finanziamenti ricevuti. Per non pregiudicare le consultazioni, la Commissione ha deciso di non proporre soglie ben definite nel suo progetto di decisione. La Commissione è convinta che il livello di tali soglie sarà uno dei principali argomenti che verranno discussi nel corso delle consultazioni con il Parlamento, gli Stati membri, il Comitato economico e sociale europeo, il Comitato delle regioni e le parti interessate. La Commissione attende ora le osservazioni da parte di tutti gli interessati, che le consentiranno di determinare ancora meglio quale dovrà essere l'importo di tali soglie. In aggiunta, un progetto di disciplina per i finanziamenti su vasta scala soggetti a notifica preventiva La seconda misura, che allo stato attuale consiste in un documento di lavoro dei servizi della Commissione, è un progetto di disciplina sul finanziamento pubblico in favore delle restanti imprese che non sono esentate dall'obbligo di notifica preventiva previsto dalla decisione della Commissione, ossia le società di servizi pubblici di più grandi dimensioni. In tale progetto di disciplina sono stabiliti i criteri di valutazione delle compensazioni che, per il loro ammontare e le dimensioni dei beneficiari, restano soggette al principio di notifica preventiva. Da dove deriva la necessità di nuove disposizioni per il finanziamento dei servizi pubblici? In base alla sentenza "Altmark", le compensazioni per la fornitura di servizi di interesse generale non rappresentano aiuti di Stato - e non sono pertanto soggette alla notifica e all'approvazione preventive della Commissione - soltanto se sono soddisfatte quattro condizioni fondamentali: il beneficiario deve essere incaricato dell'assolvimento di obblighi di servizio pubblico definiti in modo chiaro; i parametri sulla base dei quali viene calcolata la compensazione devono essere previamente definiti in modo obiettivo e trasparente; la compensazione non deve eccedere i costi originati dall'adempimento degli obblighi di servizio pubblico, detratti gli introiti ricavati con la fornitura del servizio (può tuttavia comprendere un ragionevole profitto); il beneficiario viene selezionato sulla base di una procedura di appalto pubblico, oppure la compensazione non deve eccedere i costi di un'impresa gestita in modo efficiente ed adeguatamente dotata di mezzi atti a garantire la fornitura del servizio pubblico. Partendo da questi presupposti, la compensazione per la fornitura di servizi pubblici non rientra negli aiuti di Stato soggetti a notifica se il beneficiario viene selezionato in base ad una procedura di appalto pubblico aperta e trasparente. Non sussistono inoltre aiuti di Stato anche quando lo Stato può dimostrare che il beneficiario della compensazione pubblica non riceve un importo superiore ai costi netti supplementari - detratti gli introiti - sostenuti da una qualunque impresa gestita in modo efficiente e opportunamente dotata dei mezzi atti a garantire la fornitura del servizio. In base a questa sentenza della Corte, tutti gli altri tipi di compensazione sono da ritenersi aiuti di Stato e sono pertanto soggetti all'obbligo di notifica preventiva. La decisione proposta dalla Commissione mira ad esentare le società di servizi pubblici più piccole dall'obbligo di notifica. Quali norme stabiliscono i nuovi progetti normativi? Nel caso in cui un regime di compensazione non sia conforme ai suddetti criteri "Altmark", i pagamenti non devono essere una sovracompensazione dei costi di fornitura dei servizi di interesse pubblico. A tale riguardo, i progetti stabiliscono le norme sulla determinazione della ripartizione dei costi per adempiere agli obblighi di servizio pubblico. L'obiettivo di tale ripartizione sta nel garantire che i fondi pubblici non siano impiegati per alterare la concorrenza nelle attività aperte alla concorrenza. Va da sé che tutti i finanziamenti necessari al funzionamento dei servizi pubblici sono compatibili con le disposizioni del trattato. La Commissione pubblicherà le informazioni contabili trasmesse dagli operatori di servizi di interesse pubblico? Le precedenti decisioni della Commissione, che approvavano pagamenti compensativi in favore di operatori di servizi di interesse pubblico, contenevano tabelle sulle cifre contabili rappresentanti la base della decisione stessa. Gli Stati membri hanno tuttavia il diritto di chiedere alla Commissione che alcune informazioni, ritenute riservate, non vengano pubblicate. Gli Stati membri possono inoltre notificare non soltanto singoli casi, bensì anche regimi di compensazione per i servizi pubblici che possono poi essere applicati a diversi casi individuali senza ulteriore intervento da parte della Commissione. Come si colloca in rapporto con il Libro verde sui servizi di interesse generale la disciplina proposta relativa ai finanziamenti? La proposta di decisione della Commissione e quella relativa ad una disciplina comunitaria sul finanziamento dei servizi di interesse pubblico sono complementari al più ampio dibattito avviato con il Libro verde. Il Libro verde affronta questioni fondamentali, quali i rispettivi ruoli della Comunità e degli Stati membri nel settore dei servizi pubblici, ovvero l'eventuale definizione dei servizi pubblici a livello comunitario. Contrariamente alla vasta portata del Libro verde, le presenti proposte mirano esclusivamente ad eliminare l'incertezza giuridica che persiste attualmente nel settore del finanziamento statale dei servizi pubblici secondo le definizioni degli Stati membri. In effetti, le consultazioni che stanno per essere avviate estendono quelle relative al Libro verde, includendovi l'aspetto specifico del finanziamento dei servizi pubblici. Le misure oggi proposte sono indispensabili a garantire un maggior grado di certezza giuridica sugli strumenti finanziari che gli Stati membri possono concedere ai fornitori di servizi di interesse economico generale. Perché la questione dei finanziamenti è talmente urgente da non poter attendere la maggiore chiarezza che può dare il seguito al Libro verde? Le disposizioni proposte, relative al finanziamento dei servizi pubblici e non conformi ai criteri "Altmark", mirano ad aumentare la certezza giuridica di cui gli Stati devono disporre per erogare tali finanziamenti. La misura proposta dalla Commissione cerca di evitare il rischio di controversie in materia, che, in assenza di tali disposizioni relative al finanziamento dei servizi pubblici, potrebbero verificarsi per i seguenti motivi: in primo luogo, sembra che siano molti i fornitori di servizi di interesse generale a non soddisfare i suddetti criteri "Altmark"; in secondo luogo, nella maggior parte dei casi questi pagamenti compensativi non sono stati notificati prima dell'esecuzione. In tali circostanze, per gli operatori dei servizi di interesse generale sussiste il rischio di controversie sulla legittimità dei pagamenti stessi. La Commissione deve pertanto agire ora per realizzare il livello richiesto di certezza giuridica ed è questo lo scopo che si propone di realizzare con le disposizioni proposte. Cosa accadrà ora? Il progetto di decisione sarà ora presentato per ulteriori consultazioni al Parlamento europeo, agli Stati membri, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni. Esso verrà inoltre pubblicato per consultazione pubblica. Contemporaneamente, la Dg Concorrenza avvierà discussioni con gli esperti degli Stati membri sul progetto di disciplina comunitaria per le compensazioni relative ai servizi pubblici di maggiore entità. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IL PRESIDENTE FRAUNHOFER PRESENTA LE CONCLUSIONI PRELIMINARI DELL'ESAME INTERMEDIO DEGLI STRUMENTI DEL 6PQ |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 20 febbraio 2004 - Al momento della presentazione della prima bozza della relazione di valutazione dei nuovi strumenti del sesto programma quadro (6Pq), il presidente del Fraunhofer Gesellschaft e membro del comitato ad alto livello incaricato di condurre la valutazione Hans-jörg Bullinger ha reso noti alcuni risultati preliminari. Dopo avere commentato con compiacimento l'alto numero di proposte ricevute, al pari della generale accettazione dei nuovi strumenti e dei loro obiettivi integrati, il prof. Bullinger si è soffermato sulle questioni di chiarezza, gestione dei progetti e trasparenza, per un'ulteriore analisi. 'Il numero di proposte presentate dimostra la forza d'attrazione del programma, specie le Tsi [tecnologie della società dell'informazione],' ha detto il prof. Bullinger. Parlando dei progetti ai quali cui è stato negato il finanziamento, si è chiesto se le spiegazioni fossero state sufficientemente precise. 'Vi sono settori in cui c'è bisogno di maggiori chiarimenti'. Richard Escritt, un direttore della Dg Ricerca della Commissione, presente anche lui all'avvenimento, ha risposto all'osservazione affermando che 'la differenza tra numero di proposte presentate e quelle accettate non è tanto drammatica quanto sembra'. Quanto alla limitazione del bilancio, solo da metà a un terzo delle proposte presentate poteva essere finanziato. Escritt ha risposto anche a un'altra delle critiche del prof. Bullinger, a proposito del bilancio per la gestione dei progetti, fissato al 7% del bilancio complessivo di ciascun progetto. Il prof. Bullinger aveva lamentato che l'importo in questione era insufficiente per gestire un grande consorzio, ed Escritt ha replicato che se la cifra per i costi di gestione si limita al 7%, adesso i consorzi di progetto possono chiedere il 100% dei costi, diversamente da quanto accadeva per il 5Pq. Il prof. Bullinger ha inoltre evidenziato le difficoltà sperimentate da alcune università in termini di gestione di progetto a causa dell'assenza di capacità direttive. Il maggior problema di comprensione è riguarda il concetto di rete di eccellenza, ha detto Bullinger. Non è ancora abbastanza chiaro se tale rete vada costruita in base a criteri politici, garantendo la copertura dell'intera Europa, o se il concetto significa che solo le organizzazioni che hanno dato prova di una reale eccellenza entrano a farne parte. 'Sull'eccellenza incideranno considerazioni sulla coesione. Se una rete di eccellenza è veramente una rete di eccellenza, è proprio sull'eccellenza che dev'essere basata', ha dichiarato. Pur accogliendo i nuovi strumenti come mezzi che incoraggiano veramente l'integrazione e la collaborazione, il prof. Bullinger si è chiesto se i grandi consorzi rispondano veramente agli scopi di aumento della flessibilità e riduzione della burocrazia. Con tanti partner che partecipano a ciascun progetto, la parte di finanziamento comunitario che riceve ciascuno di loro è spesso scarsa. Quanto al resto del 6Pq, il prof. Bullinger ha proposto che la Commissione fornisca maggiori informazioni specifiche su quanto chiesto nelle proposte di progetto e conservi i tradizionali strumenti di finanziamento accanto ai nuovi, poiché 'le reti di eccellenza e i progetti integrati non convengono per tutti i settori prioritari'. In termini pecuniari, ha proposto che si stanzi di più per la gestione dei progetti e che il taglio al bilancio richiesto dopo la selezione del progetto sia meno drastico. Pensando già al settimo programma quadro (7Pq), il prof. Bullinger ha invitato la Commissione a conservare i programmi quadro come strumento chiave per il sostegno alla ricerca europea, ma ha sollecitato maggiori finanziamenti per le aree fondamentali. Ha inoltre sottolineato la necessità di preservare la continuità e la diversità degli strumenti di finanziamento. Si è detto scettico quanto ad una nuova iniziativa di finanziamento per la ricerca di base, ed ha sollecitato la Commissione a non operare una separazione tra scienza di base e scienza applicata. 'Non vi sono differenze - ha detto - è solo una questione di prospettiva temporale. C'è la ricerca che dà risultati in vent'anni e quella che li dà in cinque. E c'è anche la ricerca di cui non si sa quando arriveranno i risultati. Ma prima o poi arriveranno'. L'europarlamentare tedesco Ralph Linkohr, autore di una relazione in cui si chiede un aumento del bilancio per la ricerca a 30 miliardi di euro per il 7Pq, ha accolto favorevolmente la presentazione del prof. Bullinger ed ha invitato a cambiare mentalità in seno alla Commissione per quanto attiene al finanziamento della ricerca. Parlando degli obiettivi di Lisbona e di Barcellona, di fare dell'economia europea l'economia più competitiva al mondo e di portare il finanziamento della ricerca al 3% del Pil, rispettivamente, Linkohr ha detto: 'La Commissione continuerà ad avere problemi finché conserverà questa mentalità da contabile'. Egli ha insistito perché si passi dalla ricerca orientata al bilancio a quella orientata ai risultati. La seconda bozza di relazione sull'esame intermedio dei nuovi strumenti sarà pronta a maggio, mentre le conclusioni finali saranno presentate a giugno. Infolink: http://www.Cordis.lu/fp6/instruments_review |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BOND IN DOLLARI AUSTRALIANI: RISULTATI DEL COLLOCAMENTO |
|
|
|
|
|
Roma, 20 febbraio 2004 - Il Mef comunica che la Repubblica italiana (rating Aa2/aa) ha stabilito il prezzo dell’emissione Global da un miliardo di dollari australiani con cedola al 5,875% e scadenza 14 agosto 2008. Il bond è stato prezzato con un rendimento di 40 punti base superiore al titolo governativo australiano agosto 2008 con cedola 8,75% e pari a quello della curva swap del dollaro australiano. Il costo di finanziamento una volta riportato in euro è stato inferiore a quello dei titoli domestici sulla scadenza corrispondente. Deutsche Bank e Ubs sono stati i lead manager dell'operazione. L’italia è il primo Paese sovrano internazionale ad emettere un bond formato Global denominato in dollari australiani. Una novità accolta molto positivamente dal mercato: la domanda è stata così sostenuta da determinare il raddoppio dell’ammontare in emissione inizialmente previsto: l’offerta è passata da 500 milioni ad un miliardo di dollari australiani. Il libro ordini, ben equilibrato e diversificato a livello internazionale, ha superato il controvalore di 1,42 miliardi al momento del pricing. Il gruppo di oltre 50 investitori che hanno partecipato alla transazione è costituito per il 66% da asset manager, per il 18% da banche centrali e pubbliche amministrazioni e per il 15% dal settore bancario. La distribuzione geografica comprende il mercato australiano con il 24% seguito dall’Asia, incluso il Giappone, con il 20%, dal Regno Unito con il 18%, dalla Germania con l’11%, dalla Svizzera e gli Stati Uniti entrambi con l’8%, dall’Italia con il 5% ed dal resto dell'Europa con il 6%. Per l’emittente l’operazione consente di raggiungere obiettivi di gestione strategica del debito in termini di allargamento della base degli investitori, diversificazione delle fonti di finanziamento e conquista di nuovi mercati. Per l’investitore, il titolo offre la possibilità di diversificare il rischio emittente ed investire in un asset molto liquido. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
POLIGRAFICO: NOMINATO IL NUOVO CDA |
|
|
|
|
|
Roma,20 febbraio 2004 Il Mef comunica che in data odierna si è tenuta l’assemblea degli azionisti dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che, a seguito delle dimissioni della maggioranza dei precedenti amministratori, ha provveduto a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione. Sono stati nominati membri del Cda: 1. Dott. Silvano Boroli, con la carica di Presidente; 2. Dott. Fabio Bortolazzi; 3. Dott. Fernando Carpentieri; 4. Dott. Vittorio Cutrupi; 5. Prof. Giovanni Fiori; 6. Avv. Nunzio Guglielmino; 7. Dott. Piero Meloni; 8. Dott. Stefano Nannerini; 9. Dott. Augusto Zodda. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BMPS PRECISAZIONI SULLE ISPEZIONI |
|
|
|
|
|
Siena, 20 Febbraio 2004 - In relazione a notizie di agenzia di ieri relative ad un articolo in corso di pubblicazione su “L’espresso” di oggi, la Banca Monte dei Paschi di Siena Spa (Bmps) precisa che le risultanze delle ispezioni condotte dalla Banca d’Italia presso Mps Finance Banca Mobiliare Spa e presso Bmps nel 2001 furono analizzate dal Consiglio di Amministrazione della stessa Bmps nella riunione del 7 febbraio 2002. In quell’occasione il Consiglio di Amministrazione di Bmps approvò l’inoltro alla Banca d’Italia delle controdeduzioni relative alle constatazioni formulate. Successivamente, con lettera in data 3 giugno 2002, la Banca d’Italia comunicò a Bmps la chiusura dell’iter istruttorio e in particolare che, valutate le controdeduzioni presentate dai soggetti interessati e tenuto conto del complesso delle informazioni raccolte, lo stesso iter istruttorio doveva ritenersi concluso senza l’adozione di alcun tipo di provvedimento. Con riferimento agli oneri relativi ai reclami in materia di piani finanziari e di prodotti strutturati, Bmps ribadisce che essi trovano copertura nei consistenti fondi rischi disponibili. In relazione ai fatti e alle notizie oggetto delle precisazioni di cui al presente comunicato, Bmps valuterà in ogni caso termini e modalità per azioni, in qualunque competente sede, a doverosa tutela della propria posizione. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE ASSEGNA MANDATO PER EMISSIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO |
|
|
|
|
|
Brescia, 20 febbraio 2004 - Banca Lombarda e Piemontese ha dato mandato a Ing, Jp Morgan e Ubs, in qualità di joint bookrunners, per l'emissione di un prestito obbligazionario benchmark da collocare in euro. L'emissione verrà lanciata nelle prossime settimane, una volta ottenuta l'autorizzazione della Banca d'Italia, a condizioni di mercato. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ERSEL FINANZIARIA ACQUISISCE IL 100% DI ONLINE SIM CON QUESTA OPERAZIONE IL GRUPPO ERSEL DIVERSIFICA LE PROPRIE ATTIVITÀ APRENDOSI AD UN SEGMENTO DI MERCATO - QUELLO DELLA VENDITA DI FONDI ONLINE |
|
|
|
|
|
Torino, 20 febbraio 2004 - Ersel Finanziaria ha raggiunto un accordo con gli attuali azionisti di Online Sim per l’acquisto del 100% della società. L’acquisto è subordinato alle necessarie autorizzazioni da parte degli organi competenti. Online Sim è leader in Italia nel collocamento di fondi comuni tramite il canale Internet, consentendo agli investitori di accedere a 1300 prodotti finanziari di oltre 50 tra le più importanti società di gestione italiane ed estere. Nata nel 2000, è stata la prima società italiana attiva nel settore, e nel 2003 ha più che raddoppiato la propria massa, pari oggi a 130 milioni di Euro, con un totale di 2600 conti aperti. Con una storia di quasi 70 anni alle spalle, Ersel rappresenta nel panorama italiano una realtà di grandi tradizioni ed è attiva nel private banking e nell’asset management, tramite diverse società. Nel 1984 ha creato il 1° fondo comune di diritto italiano, ed è oggi uno dei maggiori protagonisti in Italia anche nel settore dei fondi di fondi hedge, con dimensioni e performance importanti; la massa amministrata totale è di circa 5,7 miliardi di Euro. Per Guido Giubergia, amministratore delegato Ersel “con questa operazione l’Ersel affianca alle tradizionali attività di private banking, asset management e corporate finance un business in forte crescita, e diversifica le proprie attività aprendosi ad un segmento di mercato in costante sviluppo, con grandi potenzialità future. La strategia del Gruppo, con riferimento ad Online Sim, è quella di mantenerne l’assoluta indipendenza e la continuità del management, di rafforzarne la struttura e di migliorarne costantemente funzionalità e servizi, con l’obiettivo di svilupparne l’attività e consolidarne la leadership sul mercato italiano”. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SORIN: CDA APPROVA OBIETTIVI DI BUDGET 2004 E IL PIANO 2004-2008. IL RISULTATO OPERATIVO 2004 PREVISTO IN CRESCITA DEL 50%, MALGRADO LA DEBOLEZZA DEL DOLLARO DANNEGGI L’INDUSTRIA EUROPEA |
|
|
|
|
|
Milano, 20 febbraio 2004 –Il Consiglio di Amministrazione di Sorin Spa, riunitosi oggi a Milano sotto la presidenza di Umberto Rosa, ha preso visione dei risultati preliminari 2003 - già approvati dal Cda di Snia del 12 febbraio u.S.- della divisione Tecnologie Medicali di Snia (trasferita a seguito della scissione del 2 gennaio 2004 alla società di nuova costituzione Sorin Spa). L’amministratore Delegato Drago Alberto Cerchiari ha presentato al Consiglio, che li ha approvati, gli obiettivi di budget per l’esercizio 2004 e le linee strategiche del piano 2004-2008. Risultati preliminari 2003 (settore Tecnologie Medicali di Snia) Il fatturato 2003, pari a € 715 milioni, è cresciuto del 6,4% rispetto al 2002; a parità di cambi e di perimetro di consolidamento il fatturato è in linea con l’anno precedente. Il margine operativo lordo del 2003 è pari all’ 11,4% del fatturato (14,7% nel 2002) e il risultato operativo (dopo l’ammortamento del goodwill per € 17,5 milioni) è di € 10,2 milioni nel 2003 (pro-forma, inclusi i costi della capogruppo). Il calo di redditività è dovuto: i) al rafforzamento dell’Euro, che ha penalizzato la redditività per circa 1,4 punti percentuali di Mol; ii) a maggiori spese in Ricerca & Sviluppo (aumentate del 14% in valore nel 2003, con una incidenza sul fatturato del 7,3%, rispetto al 6,8% del 2002), sostenute per alimentare una pipeline innovativa, in particolare nel settore Cardiac Rhythm Management (Crm) e Vascolare (Vt); iii) alla forte concorrenza di prezzo nel settore vascolare, a seguito dell’introduzione da parte di alcune società della nuova generazione di stent a rilascio di farmaco, che Sorin prevede di lanciare nel corso del 2004 iv) alla non ancora completa integrazione della neo-acquisita Carbomedics, che ha peraltro apportato una redditività in linea con la media del gruppo. Piano strategico 2004-2008 Sorin intende fare leva sulla propria leadership mondiale nel settore della cardiochirurgia per affermarsi come un riconosciuto player nel trattamento delle patologie del ritmo cardiaco e nel settore della cardiologia interventista. L’implementazione, da inizio anno, della nuova struttura organizzativa, che attribuisce responsabilità non solo per business unit ma anche per aree geografiche, rafforzata dall’ingresso nel gruppo di nuove figure manageriali, rappresenta un primo passo fondamentale verso una cultura orientata al mercato e che pone al centro dell’attenzione la gestione del rapporto con l’ospedale/cliente. La strategia di crescita del gruppo prevede una prima fase (2004 e 2005) in cui i fattori di sviluppo principali saranno: la crescita, prevalentemente in Europa, del settore Crm, Vt, delle valvole biologiche e del nuovo mini by-pass system; l’avvio di un processo di razionalizzazione e rafforzamento industriale, con le sinergie derivanti dal completamento delle integrazioni di Ela Medical e Carbomedics; gli investimenti in studi clinici, in particolare nel settore dei Drug Eluting Stent e nel nuovo Defibrillatore per trattare lo scompenso cardiaco (Crt-d). Nella seconda parte del piano (2006-2008) la crescita sarà principalmente guidata dalla maggiore penetrazione nel mercato nordamericano, il cui contributo al fatturato totale è previsto aumentare di circa 10 punti percentuali, passando dal 24% nel 2003 al 34% nel 2008. Nell’arco di piano, il fatturato del Gruppo Sorin è previsto crescere ad un tasso medio annuo del 10% circa (a pari tassi di cambio). L’aumento del profitto lordo, previsto in circa 5-7 punti rispetto al 2003, derivante dallo sviluppo del fatturato in segmenti prodotto/mercato più redditizi, il mantenimento delle spese di ricerca ai livelli del 2004 (circa 8% del fatturato) e la riduzione di 2-3 punti dell’incidenza delle spese G&a porteranno ad un sensibile incremento del margine operativo lordo, che si prevede superiore al 20% del fatturato nel 2008. Obiettivi di budget 2004 Rispetto ad un cambio medio 2003 di Us$/€ 1,13, il budget 2004 della società è stato costruito con un cambio di Us$/€ 1,28. Con questa ipotesi, il fatturato atteso per il 2004 è di circa € 720 milioni (in crescita di oltre il 5% a parità di cambi con il 2003), grazie anche allo sviluppo, che si prevede superiore al mercato, nel settore Cardiac Rhythm Management (pacemakers e defibrillatori impiantabili) e Vascular Therapy (stents). Il profitto lordo (ante ammortamento del goodwill e contributi), è previsto in crescita di circa 1 punto percentuale dal 47% del 2003 al 48% del 2004 (a parità di cambi il miglioramento è di circa 2 punti percentuali). La crescita della redditività industriale, rispetto ai target di piano è ancora limitata in quanto l’apporto del fatturato nei nuovi segmenti prodotto/ mercato più redditizi (stent Janus a rilascio di farmaco, defibrillatori Crt-d per il trattamento dello scompenso cardiaco, vendite negli Usa) non sarà ancora significativo nel 2004. Le spese operative di vendita, generali ed amministrative si prevedono costanti in termini di incidenza sul fatturato, pari al 34% circa. Le spese di Ricerca & Sviluppo, che riflettono un forte impegno in studi clinici (principalmente per lo stent Janus, per il defibrillatore Crtd e per l’approvazione Fda della valvola biologica Mitroflow) si prevede incideranno per circa l’8% nel 2004, con un incremento di circa il 9% rispetto al 2003. Il margine operativo lordo 2004 si prevede raggiungerà circa € 87 milioni, pari a un’incidenza sul fatturato di circa il 12% (+0,6 punti percentuali rispetto al 2003, +2 punti percentuali a cambi costanti). Il risultato operativo 2004, dopo l’ ammortamento del goodwill per circa € 17 milioni, è previsto in crescita del 50%. Il cash flow operativo del gruppo è previsto in sensibile miglioramento. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
HUGO BOSS: RISULTATI PRELIMINARI AL 31.12.2003 IL GRUPPO HA RAGGIUNTO I TARGETS SIA DI RICAVI CHE DI PROFITTI |
|
|
|
|
|
Metzingen, 20 febbraio 2004 - Nonostante le persistenti difficoltà del mercato, il gruppo Hugo Boss è riuscito a raggiungere i propri obiettivi con i ricavi a cambi costanti che mostrano un incremento dell’1% e con un aumento dell’utile consolidato pari al 10% (2003: 82,4 milioni di Euro). I ricavi consolidati, a cambi correnti, sono diminuiti del 4% a 1.054,1 milioni di Euro (2002: 1.093,4 milioni di Euro). Il gruppo Hugo Boss è riuscito ad aumentare gli utili netti del 10% a 82,4 milioni di Euro (2002: 74,7 milioni di Euro). Gli utili prima delle imposte sono aumentati, ancora più significativamente, del 27% (2003: 120,6 milioni di Euro, 2002: 95,1 milioni di Euro). “La continua ricerca di una proficua crescita da parte del Gruppo ci ha permesso di incrementare considerevolmente i nostri utili e di raggiungere gli obiettivi R.o.i. Nonostante uno sviluppo economico meno che favorevole,” è stato il commento del Presidente del Managing Board, Dr. Bruno Sàlzer, sui dati preliminari. In particolare Boss Woman è riuscita a migliorare sostanzialmente sia le vendite (2003: 50,8 milioni Euro, 2002: 37,0 milioni Euro) che i risultati netti (2003: - 3,0 milioni Euro, 2002: - 18,1 milioni Euro) ed a raggiungere il break even nella seconda metà dell’esercizio 2003. Inoltre il gruppo Hugo Boss ha raggiunto, nell’esercizio 2003, un free cash flow, prima del pagamento dei dividendi, pari a 60,5 milioni di Euro, appena inferiore al livello record dell’esercizio precedente (2002: 61,0 milioni di Euro). Tale risultato è stato raggiunto mediante le misure, tuttora in corso, per |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ECOLAB ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI PER L'ANNO 2003 RECORD DI VENDITE E PROFITTI PER IL QUARTO TRIMESTRE 2003 |
|
|
|
|
|
St. Paul Minnesota, 20 febbraio 2004 – Ecolab – leader a livello mondiale nelle soluzioni professionali per l‘igiene, la sanificazione e la disinfestazione – ha annunciato i risultati relativi al quarto trimestre e all’anno fiscale 2003. Le vendite consolidate sono aumentate dell’8% raggiungendo il valore record di 956 milioni di dollari nel quarto trimestre del 2003. L’utile netto è aumentato del 32% stabilendo il nuovo record di 67 milioni di dollari. L’utile netto per azione è cresciuto del 37%, mentre l’ utile operativo del 18%. Risultati positivi sono stati conseguiti anche per l’intero anno fiscale 2003 che si è chiuso con vendite nette pari a 3.761 milioni di dollari e con una crescita del 10,5% rispetto al 2002. L’utile netto ha superato quota 277 milioni di dollari, con un aumento del 32% rispetto all’anno precedente. "Un eccellente miglioramento dei margini in Europa e nelle attività americane di igiene e sanitizzazione ha aperto la via a profitti straordinari nel quarto trimestre", commenta Allan L. Schuman - Chairman e Chief Executive Officer di Ecolab. "Le persistenti condizioni di difficoltà del mercato in alcuni dei nostri rami di attività, inclusi quelli al servizio del settore industriale, sono state superate dalla nostra capacità di far leva su un’ampia gamma di proposte. Grazie alla solidità e all’ equilibrio della nostra strategia di business siamo riusciti a migliorare in modo significativo i nostri margini di profitto, ottenendo delle performance eccellenti. Siamo molto soddisfatti sia dei risultati raggiunti, sia del nostro posizionamento per il prossimo futuro". "Crediamo che il 2004 beneficerà di un clima economico più favorevole", ha aggiunto Schuman. "In particolare, abbiamo riscontrato un continuo miglioramento nei mercati della ristorazione e dell‘ospitalità e siamo pronti a sfruttarlo totalmente. Nei primi mesi del 2004 Ecolab, oltre ad avere proposto una vasta gamma di nuovi prodotti di qualità elevata, ha già investito in modo significativo nelle organizzazioni di vendita e assistenza, attività che continuerà in modo costante per tutto l’anno. La nostra posizione finanziaria consolidata ci consente, inoltre, di proseguire sulla strada di acquisizioni strategiche e sviluppo di nuove opportunità di business. Abbiamo infine rafforzato il nostro gruppo manageriale attraverso sviluppi interni e assunzioni selettive dall’esterno. Tutto questo ci fa credere che Ecolab potrà raggiungere risultati migliori della media di settore e conseguire una forte crescita degli utili anche nel 2004". Commentando i risultati, Luciano Iannuzzi - Executive Vice President Emea sottolinea che "il 2003 è stato un anno di successo per le operazioni di Ecolab in Europa, nel Medio Oriente e in Africa, che rappresentano circa un terzo del giro d’affari della società. Nonostante la persistente situazione di difficoltà dei principali Paesi europei, siamo riusciti a incrementare il volume di affari e a migliorare la profittabilità. Nel corso del 2003 abbiamo, inoltre, proceduto con i nostri investimenti strategici, completando l’integrazione di Adams Healthcare nel Regno Unito e finalizzando l‘acquisizione della società francese Nigiko - leader nel settore della disinfestazione - che insieme alla precedente acquisizione della società britannica Terminix, rafforza decisamente la nostra posizione di leadership nel settore". |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
UNIONE EUROPEA, PARTNER PREFERITA DALLE IMPRESE LOMBARDE |
|
|
|
|
|
Milano, 20 febbraio 2004. Come funziona la marcatura Ce? E la sicurezza dei prodotti? Dove arriva la responsabilità del produttore? Come deve essere l’etichettatura e la confezione dei prodotti? Sono alcuni dei dubbi che hanno le imprese lombarde sul funzionamento del mercato interno dell’Unione Europea. Dove non mancano ancora le barriere per commerciare coi Paesi membri, a sentire le 43 imprese lombarde che si sono rivolte all’Euro Info Centre della Camera di Commercio di Milano grazie al programma Ipm (Interactive Policy Making), per segnalazioni di malfunzionamenti poi trasmesse alla Commissione Europea. Ma comunque più della metà delle importazioni e delle esportazioni lombarde, provengono o si collocano tra i paesi dell’Ue e tra i 10 paesi dell’allargamento. La provincia di Milano si aggiudica la maggior parte con 34 miliardi di euro di importazioni e 13 miliardi di esportazioni. Milano guida per l’import (72,3% delle importazioni lombarde verso i paesi dell’Ue allargata a 25 membri), davanti a Bergamo (2,7%) e Brescia (2,6%). Simile la situazione per le esportazioni, con Milano (42,5%) davanti a Brescia (13,1%) e Bergamo (11,2%). Tra le province che importano dall’Ue allargata, guida Lodi con la percentuale più alta sul totale delle sue importazioni verso il mondo (92,5%), davanti Lecco (74,9%) e Sondrio (70,3%). Per le esportazioni, simile la situazione con Lodi (80,6%) che precede Lecco (73,5%) e Sondrio (71,8%). In totale la Lombardia importa quasi 48 miliardi di euro dai 25 paesi Ue, il 67,5% del totale delle importazioni lombarde, ed esporta quasi 32 miliardi di euro verso i 25 paesi Ue, il 59,5% delle esportazioni lombarde. Il progetto Ipm: dialogo tra imprese del mercato unico e Commissione Europea. Ci sono segnalazioni delle imprese su un cattivo funzionamento del mercato europeo? Al servizio è possibile accedere telefonando al numero 02 8515 5241, via e mail (eic@mi.Camcom.it) o tramite il sito internet www.Eurosportello.com. “Il commercio con i paesi dell’Unione Europea allargata, - commenta Guido Galardi, presidente dell’Euro Info Centre, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano- rappresenta la gran parte del commercio estero italiano e lombardo. Euro Info Centre partecipa al progetto Ipm, con l’obiettivo di aiutare le attività milanesi e lombarde ad essere sempre più competitive e cogliere le opportunità in un mercato allargato. Attraverso i suoi servizi certificati, (dall'ottobre 2003 certificato dal Sistema di Gestione per la Qualità) Euro Info Centre aiuta le imprese ad usufruire di questi strumenti per aumentare l’integrazione commerciale a livello europeo”. Import e export delle province lombarde dall’Unione Europea verso i paesi Eu 15, esclusa l’Italia, e verso i paesi Eu 25 con l’allargamento, al 3° trimestre 2003.
Prov. | Imp. Eu 15 (mld. Di €) | % imp. Lomb. | % tot. Import prov. | Imp. Eu 25 (mld. Di €) | % imp. Lomb. | % tot. Imp. Prov. | Exp. Eu 15 (mld. Di €) | % exp. Lomb. | % tot. Exp. Prov. | Exp. Eu 25 (mld. Di €) | % exp. Lomb. | % tot. Exp. Prov. | Varese | 2,2 | 4,9% | 62,0% | 2,3 | 4,9% | 65,3% | 2,8 | 9,6% | 56,6% | 3,0 | 9,4% | 61,1% | Como | 1,0 | 2,1% | 55,2% | 1,0 | 2,2% | 59,6% | 1,8 | 6,2% | 57,3% | 1,9 | 6,0% | 61,3% | Sondrio | 0,2 | 0,4% | 70,3% | 0,2 | 0,4% | 75,3% | 0,2 | 0,7% | 63,8% | 0,2 | 0,7% | 71,8% | Milano | 33,1 | 72,3% | 67,8% | 34,1 | 71,3% | 69,9% | 12,1 | 42,2% | 48,0% | 13,5 | 42,5% | 53,6% | Bergamo | 2,4 | 5,2% | 58,9% | 2,7 | 5,7% | 67,6% | 3,2 | 11,0% | 53,7% | 3,6 | 11,2% | 60,8% | Brescia | 2,4 | 5,2% | 59,4% | 2,6 | 5,5% | 65,4% | 3,8 | 13,1% | 61,2% | 4,2 | 13,1% | 67,7% | Pavia | 1,5 | 3,3% | 49,9% | 1,6 | 3,3% | 51,1% | 1,1 | 3,8% | 61,2% | 1,2 | 3,6% | 65,5% | Cremona | 0,7 | 1,4% | 40,8% | 0,7 | 1,4% | 42,8% | 0,6 | 2,2% | 56,4% | 0,7 | 2,1% | 60,5% | Mantova | 0,9 | 2,1% | 45,0% | 1,1 | 2,3% | 51,4% | 1,6 | 5,6% | 57,1% | 1,9 | 6,1% | 68,4% | Lecco | 0,7 | 1,5% | 74,9% | 0,7 | 1,5% | 80,1% | 1,2 | 4,0% | 68,9% | 1,2 | 3,9% | 73,5% | Lodi | 0,8 | 1,7% | 92,5% | 0,8 | 1,7% | 93,4% | 0,4 | 1,5% | 77,3% | 0,5 | 1,4% | 80,6% | Totale | 45,8 | 100% | 64,6% | 47,9 | 100% | 67,5% | 28,7 | 100% | 53,6% | 31,9 | 100% | 59,5% | Elaborazione Euro Info Centre della Camera di Commercio di Milano su dati Istat. Dati in miliardi di euro. Il progetto Ipm: dialogo tra imprese del mercato unico e Commissione Ce. Euro Info Centre partecipa dal 2000 ad un progetto della Commissione europea, denominato Ipm, Interactive Policy Making, grazie al quale raccoglie dati sul funzionamento del Mercato Interno attraverso l'analisi e la verifica delle domande poste dalle imprese. I quesiti più articolati aventi come oggetto ostacoli e/o problemi di funzionamento del Mercato Interno sono segnalati da Euro Info Centre alla Commissione Europea che provvede a valutarli ed esaminarli al fine di adottare misure e regolamentazioni a favore delle Pmi, migliorando il funzionamento del Mercato Interno. Questo strumento permette alla Commissione di ricevere informazioni e far fronte alle esigenze e ai problemi delle imprese riguardo al mercato unico. Alcuni casi segnalati dall’Euro Info Centre. I casi complessivamente inseriti dall’Eic di Milano nella Banca Dati della Commissione Europea nel corso del 2003 sono stati 43. Tali casi hanno avuto come oggetto problemi di: reperimento di informazioni per lo scambio di prodotti nell’Ue; reperimento di indicazioni relative alle procedure per la commercializzazione di prodotti tra diversi stati membri dell’Ue; mancato adeguamento della normativa nazionale alle legislazione comunitaria; non corretta applicazione delle misure di recepimento. Le tematiche specifiche oggetto dei quesiti sono state: certificazione obbligatoria di prodotti (marcatura Ce); sicurezza generale dei prodotti, responsabilità del produttore; tutela del consumatore; etichettatura e confezione di prodotti; Iva ed aliquote; regimi fiscali; fiscalità diretta; procedure doganali. I casi inviati sono attualmente al vaglio della Commissione europea per l’adozione di misure e regolamentazioni e l’elaborazione di politiche di intervento a favore delle imprese nell’ottica di un migliore funzionamento del Mercato Interno. I servizi e le certificazioni di Euro Info Centre. La Camera di Commercio di Milano offre alle imprese e agli enti pubblici e privati, attraverso il proprio Euro Info Centre, un servizio di informazione e assistenza su tematiche comunitarie di interesse per il mondo economico e produttivo. Gli obiettivi dell' Euro Info Centre della Camera di Commercio di Milano sono: fornire “servizi di assistenza tecnica" proponendosi quale struttura tecnica di assistenza per l'utilizzo di finanziamenti comunitari, nazionali e regionali di derivazione comunitaria sia per le Piccole e Medie Imprese (Pmi) che per gli enti pubblici e privati; fornire “servizi di informazione" sulle tematiche comunitarie sia alle Piccole e Medie Imprese (Pmi) che a enti pubblici e privati. L’euro Info Centre é un azienda con Sistema di Gestione per la Qualità certificato. La certificazione é stata conseguita nell’ottobre 1999 secondo la norma Uni En Iso 9002:1994, rinnovata ed adeguata nell’ottobre 2002 con riferimento alla norma Uni En Iso 9001:2000 (Certificato n. O 007). Il Sistema di Gestione per la Qualità (S.g.q.) è applicato per l’erogazione dei seguenti servizi: assistenza tecnica per l'utilizzo di finanziamenti comunitari, nazionali e regionali; informazione su tematiche comunitarie. Dall'ottobre 2003, il Sistema di Gestione per la Qualità é applicato anche all'erogazione di servizi di informazione e assistenza in materia di Ricerca & Sviluppo, Innovazione e Trasferimento Tecnologico. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
DA LONDRA A FIRENZE PER 55 MILIONI DI EURO ASSICURAZIONI RECORD PER I DIPINTI DELLA MOSTRA DI BOTTICELLI. IN TOTALE SI SFIORANO I MILLE MILIARDI DI VECCHIE LIRE |
|
|
|
|
|
Firenze, 20 febbraio 2004 – La Natività Mistica di Botticelli tornerà a Firenze, dove fu dipinta, per 35 milioni di sterline, oltre 55 milioni di euro. E’ il valore assicurativo chiesto e ottenuto dalla National Gallery di Londra per dare l’opera in prestito a Firenze Mostre che sta organizzando la prima mostra mai dedicata al pittore della Primavera e della Nascita di Venere (11 marzo – 11 luglio 2004, Botticelli e Filippino. L’inquietudine e la grazia nella pittura fiorentina del 400). Si tratta probabilmente della cifra più elevata mai registrata per un dipinto. L’accordo tra la National Gallery e Firenze Mostre è stato raggiunto ieri. Una seconda opera di Botticelli, Madonna e San Giovannino adoranti il Bambino della National Galleries of Scotland di Edimburgo, sarà invece assicurato per 25 milioni di sterline, pari a circa 40 milioni di euro. In totale si calcola che sfiori ormai i 500 milioni di euro, pari a circa 1000 miliardi delle vecchie lire, il valore assicurativo delle oltre sessanta opere che saranno esposte a Palazzo Strozzi: 29 di Botticelli, 21 di Filippino Lippi, oltre a una serie di dipinti e disegni di riferimento di Leonardo, Piero di Cosimo e altri. Secondo alcuni esperti è l’assicurazione più alta con cui sia mai stata tutelata un’esposizione d’arte. Come conseguenza, sono previsti un allestimento e un servizio di sicurezza particolari. La Natività Mistica è uno dei più importanti dipinti di Botticelli, l’unico datata e firmato dall’autore. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ENI: AVVIATA LA PRODUZIONE DEL GIACIMENTO BAYU-UNDAN SITUATO TRA TIMOR EST E AUSTRALIA |
|
|
|
|
|
San Donato Milanese, 20 febbraio 2004 - Eni ha avviato la produzione del giacimento Bayu-undan, situato nelle acque profonde tra Australia e Timor Est, a 500 chilometri a Nord Ovest dalla città australiana di Darwin. Nella prima fase la produzione totale del campo di Bayu Undan sarà di 115.000 barili al giorno di condensati e Gpl. La seconda fase di sviluppo inizierà nel 2006 e riguarderà la produzione anche di gas che sarà inviato attraverso metanodotto all'impianto di liquefazione (Lng) di Darwin, della capacità di 3,52 milioni di tonnellate all'anno, la cui costruzione è già iniziata. Il giacimento di Bayu-undan contiene idrocarburi recuperabili pari a 96.3 miliardi di metri cubi di gas e 400 milioni di barili di condensati. Eni ha nel giacimento la quota del 12,04% e gli altri partner sono Conoco-phillips, (operatore con il 56,72%), Santos (10,64%); Inpex (10,53%); Tokyo Electric Power e Tokyo Gas (che detengono congiuntamente il 10,08 %). Eni è impegnata in Australia in attività di esplorazione, sviluppo e produzione in 13 concessioni, in sette delle quali è operatore. La produzione dell'Eni nel Paese (giacimento di Wollybutt, dove l'Eni è operatore, e Bayu Undan) è di 30.000 barili al giorno di olio equivalente. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
“DALLA METROPOPLI ALLA M2POLI”: I MIGLIORI WEBDESIGNER DELL’AREA MILANESE IN MOSTRA ALLA TRIENNALE |
|
|
|
|
|
Milano, 20 febbraio 2004 - Il Forum della Net Economy (associazione informale tra Comune di Milano, Provincia di Milano, Camera di Commercio) promuove Net@pmi (alla Triennale di Milano dal 18 al 20 marzo 2004), un evento dove le piccole e medie imprese, protagoniste indiscusse dell'economia italiana, potranno trovare risposte concrete alle loro domande, curiosità, incertezze in merito all’utilizzo delle nuove tecnologie. All’interno della manifestazione è prevista una speciale mostra il cui titolo – Dalla metropoli alla m2poli - intende da subito indicare alle Pmi la portata della rivoluzione tecnologica in atto. La diffusione della rete e di tutte le tecnologie che grazie a essa continuano a evolversi ha introdotto una nuova dimensione che moltiplica le direzioni, le possibilità e i percorsi. Nuovi spazi e canali d’azione possibili per le Pmi (da qui l’idea del metro2, metro al quadrato, ovvero spazio moltiplicato per se stesso) all’interno dei quali, grazie alla speciale mostra, i visitatori potranno provare a orientarsi. Tutte quelle imprese che sono state investite solo parzialmente dal processo di innovazione tecnologica che ha coinvolto le aziende di grandi dimensioni negli ultimi anni potranno scoprire così – con un approccio innovativo e concreto – una “città nella città” (la metropoli al quadrato) che contiene nuove opportunità di movimento e di business. La mostra (allestita in una speciale vettura metropolitana al centro degli spazi occupati in Triennale dalla manifestazione) presenterà 12 realtà dell’area milanese (new media agency, liberi professionisti, studi grafici, software house, ecc.) e le loro migliori realizzazioni scelte da uno speciale Comitato per originalità, creatività e portata innovativa. Ai selezionati sarà anche data la possibilità di presentare durante la manifestazione, all’interno di mini-incontri, alcune case history di proprie realizzazioni e la propria metodologia di lavoro e di approccio ai progetti, facendo al contempo chiarezza su alcune “leggende m2politane”, complici del mancato o difficile dialogo tra i fornitori di tecnologia e Pmi. I mini-incontri presenteranno un concentrato di realtà per “smontare” (con un approccio leggero e concreto e un linguaggio privo di tecnicismi) le false credenze e avvicinare, senza pregiudizi, le Pmi a un più efficiente ed efficace utilizzo della rete. Fino al giorno 7 marzo 2004 il sito www.Netpmi.it raccoglierà le candidature di tutti coloro che desiderano aggiudicarsi l’opportunità di prendere parte alla mostra. I nomi delle 12 realtà selezionate saranno comunicati il 10 marzo 2004. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
REPUBBLICA CECA: DUPONT ACQUISISCE ATTIVITA' NEGLI INTERSTRATI PVB PER VETRO DI SICUREZZA |
|
|
|
|
|
Milano, 20 febbraio 18 febbraio 2004 - Dupont ha annunciato il 18 febbraio l'acquisitzione della societa' Retrim, produttrice di interstrati per vetro stratificato di sicurezza, con attivita' manifatturiere a Zlin, Repubblica Ceca. Le autorizzazioni del governo della Repubblica Ceca sono arrivate in gennaio. I termini della transazione non sono pubblici. Dupont acquisira' tutte le attivita' di Retrim, circa 50 dipendenti e una tecnologia proprietaria che consente il riutilizzo degli scarti di Pvb originati durante la produzione di vetro stratificato per applicazioni nel settore degli autoveicoli e in edilizia/architettura. "Questa acquisizione e' in linea con l'obiettivo di incremento della presenza di Dupont nei mercati in crescita e aiuta Dupont a ottimizzare l'efficienza operativa e a fornire servizi ad alto valore aggiunto ai clienti. La disponibilita' di uno stabilimento per la produzione di interstrati per vetro di sicurezza e relativo know-how nella Repubblica Ceca rafforza la presenza di Dupont nell'Europa centrale e orientale, offrendoci la possibilita' di essere un fornitore preferito e un innovatore in quei mercati." ha dichiarato Craig Binetti, vice president e general manager di Dupont Packaging & Industrial Polymers. "L'acquisizione di Retrim sottolinea anche l'impegno di Dupont per attivita' manifatturiere che tengano conto delle esigenze di protezione dell'ambiente. Inoltre, permettera' a Dupont di fare il migliore uso delle tecnologie disponibili per l'uso di Pvb riciclato nella realizzazione di interstrati di alta qualita' per vetro stratificato." ha proseguito Binetti. Binetti ha spiegato che Dupont si aspetta di realizzare una transizione ottimale della proprieta' in modo che gli attuali clienti di Retrim non debbano registrare interruzioni delle forniture o altri inconvenienti. Infine, ha dichiarato che gli interstrati Pvb prodotti a Zlin continueranno a essere venduti con il marchio Czechtrim. Oltre a questo impianto nella Repubblica Ceca, Dupont conta su stabilimenti produttivi di interstrati con marchio Butacite e con marchio |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IL MOBBING COLPISCE ANCHE IN CULLA LE TENSIONI PSICOLOGICHE, CAUSATE DALL’ANSIA LE PREOCCUPAZIONI ECONOMICHE, INFLUENZANO I FUTURI GENITORI E SI RIPERCUOTONO ANCHE SUI NASCITURI |
|
|
|
|
|
Milano, 20 febbraio 2004 - Lunedì 23 febbraio 2004 alle ore 11.00, presso il Teatrino “La Scala della vita” dell’Ospedale Macedonio Melloni – ingresso da viale Piceno 60 Milano -, si terrà la prima del ciclo di conferenze Leggi la Vita. L’incontro, sul tema “Il Mobbing colpisce anche in culla”, cercherà di mettere in luce una serie di problematiche legate alle difficoltà nella gestione del periodo perinatale. Interverranno: Prof Hiroshi Nishida, Dir. Maternal & Perinatal Center, Tokyo Women’s Medical University; Prof Guido Moro, Primario di neonatologia Ospedale Macedonio Melloni; Massimo Todisco, Direttore Osservatorio di Milano; Ferruccio De Bortoli, Amministratore Delegato Rcs Libri Spa; Enzo Degli Angiuoni, Imprenditore impegnato nel sociale; Paola Guerra Anfossi, Sponsor dell’iniziativa. Nel corso della conferenza saranno illustrati i risultati dei più recenti studi sull’influenza degli stati emotivi dei genitori sul nascituro. I genitori dei futuri neonati sono, spesso, assaliti da preoccupazioni serie sulla salvaguardia della loro carriera e su come impostare il nuovo budget familiare. Sarà sottolineata l’importanza di non isolare i prossimi genitori durante la gravidanza. Alla conferenza sarà presente il Prof. Nishida, luminare giapponese di neonatologia, che sta compiendo una vera e propria maratona da Roma a Nara in Giappone per portare pace, amore e serenità ai bambini da parte del Santo Padre. Ingresso libero fino a esaurimento posti. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
DIRECTA: CORSI IN PUGLIA |
|
|
|
|
|
Torino, 20 febbraio 2004. Si terranno nei giorni 25, 26 e 27 febbraio a Bari, Taranto e Lecce i prossimi incontri sull'utilizzo delle piattaforme di trading Directa organizzati dalla sim torinese. Relatore è Davide Biocchi, trader professionista e fondatore del sito Tradingweek.net. Durante il corso Biocchi illustrerà il trading con la versione base, con il Multibook in tecnologia push, con la Flashboard, con il Flashbook, con Visual Trader e con il wap, tramite dimostrazione a mercati aperti. La partecipazione è gratuita. Per iscriversi contattare l'help-desk Directa al numero 011.530101 oppure via e-mail: directa@directa.It |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA BSI GAMMA FOUNDATION ELARGISCE DUE BORSE DI STUDIO AL CFA PROGRAM DELLA ISIP (ITALIAN SOCIETY OF INVESTMENT PROFESSIONALS) |
|
|
|
|
|
Lugano, 20 febbraio 2004 - Giovedì 19 febbraio 2004, la Bsi Gamma Foundation ha elargito due borse di studio nell’ambito del Cfa Program della Isip. La Bsi Gamma Foundation ha assegnato quest’anno contributi a studenti del Programma Cfa. Le due borse sono state elargite a Rita Mcdonald (Candidato Livello I, Ba Princeton University) sulla base di motivate esigenze economiche in presenza di solide motivazioni professionali, e Fabio Bertoni (Candidato Livello Ii, Ba Politecnico) a fronte di un ottimo cv complessivo. Le borse di studio sono state scelte da un comitato dell’Isip (Italian Society of Investment Professionals) composto da Barbara Valbuzzi (Vicepresidente Isip), Andrea Bergamaschi (Vicepresidente Isip), Fabrizio Ammirati (collegio dei Probiviri Isip), Prof. Francesco Saita (Università Bocconi), Prof. Paolo Petrella (Università Cattolica). I criteri di valutazione sono stati (in ordine di importanza) la necessità finanziarie del candidato, valutazione del curriculum vitae complessivo, età. Il programma Chartered Financial Analyst (Cfa) è lo standard globale per misurare la competenza e l’integrità degli analisti finanziari. Nel 1998, in occasione del suo 125° anniversario, la Bsi ha creato la Bsi Gamma Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro avente l’obiettivo principale di sostenere la ricerca accademica nei campi dell’economia finanziaria e dell’asset management. La Bsi Gamma Foundation si è sempre prefissa lo scopo di promuovere il contatto attivo tra i professionisti della finanza ed i membri dell’accademia. Questi due mondi spesso parlano, infatti, con vocabolari diversi e hanno obiettivi contrastanti: i primi chiaramente commerciali, mentre che i secondi si indirizzano verso ricerche che non trovano applicazioni dirette. Mettere a contatto questi due universi consente ad entrambi di determinare fino a che punto le ricerche teoriche danno realmente delle informazioni utili agli operatori finanziari. Tra le varie iniziative della Fondazione ricordiamo le borse di studio assegnate agli studenti del programma di dottorato dell’Istituto di Finanza dell’Usi di Lugano. La Bsi Gamma Foundation è onorata di poter collaborare con l’Isip, Italian Society of Investment Professionals, ente che ha quale scopo di contribuire allo sviluppo della comunità degli investitori italiani soprattutto tramite l’aumento della conoscenza agli investimenti ed inconraggiando un elevato livello di etica e professionismo, la promozione del certificato Cfa e sostenendo i candidati Cfa in Italia, l’incoraggiamento del contatto e della comunicazione fra investitori professionisti e l’istituzione di seminari continui di formazione per investimenti professionisti. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
UNIVERSITA’ DI PARMA E DEUTSCHE BANK FONDIMMOBILIARI SGR DANNO IL VIA, DAL12 MARZO, AL 1° CORSO STRUTTURATO DI FINANZA IMMOBILIARE |
|
|
|
|
|
Parma, 20 febbraio 2004 - Le operazioni immobiliari stanno sempre più assumendo i connotati di investimento finanziario. In quest’ottica, è necessario non solo possedere gli strumenti e le metodologie proprie della finanza d’impresa e mobiliare, ma anche essere in grado di applicarle correttamente all’investimento immobiliare. Ciò consente la possibilità di corrette valutazioni e gestioni di singoli immobili e di portafogli immobiliari. Obiettivi Il corso - che si svolgerà presso la sede milanese di Deutsche Bank dal 12 marzo al 21 maggio 2004 - si propone di fornire le competenze e le tecniche basilari di approccio finanziario alla realtà degli investimenti immobiliari. Particolare attenzione viene data alla gestione di investitori istituzionali e di operatori professionali del settore. Programma: Fondamenti di finanza aziendale: la valutazione degli investimenti 12 marzo 2004; I principi di creazione del valore 13 marzo 2004: Il trattamento del rischio nell’analisi degli investimenti 19 marzo 2004; La valutazione delle operazioni immobiliari 20 marzo 2004; L’applicazione delle metodologie finanziarie alle valutazioni immobiliari 26 marzo 2004; La valutazione delle operazioni di sviluppo: il project finance 27 marzo 2004; Le problematiche di assicurazione dei rischi nelle operazioni immobiliari 2 aprile 2004; Il processo di identificazione dei rischi immobiliari 3 aprile 2004; Le tecniche di misurazione del rischio e la valutazione di scelte alternative di gestione 16 aprile 2004; Il rischio di un investimento immobiliare: implicazioni per la valutazione 17 aprile 2004; La teoria finanziaria di portafoglio; Criticità di applicazione della teoria di portafoglio agli investimenti immobiliari 23 aprile 2004; Le operazioni compesse 24 aprile 2004; Gli obiettivi del portafoglio immobiliare e le più appropriate strategie di gestione 30 aprile 2004; Gli indici immobiliari 7 maggio 2004; Le strategie di gestione professionale di portafoglio: i fondi comuni d’investimento immobiliari, i fondi pensione e le casse di previdenza; 8 maggio 2004; Un approccio di sintesi: la valutazione della performance di un investimento corretta per il rischio 14 maggio 2004; La normativa sui Fondi Immobiliari 15 maggio 2004; Informatica e gestione di un portafoglio immobiliare 21 maggio 2004. Periodo Di Effettuazione: 12 marzo-21 maggio 2004; Venerdì pomeriggio-sabato mattina. Docenti: Docenti della facoltà di Economia dell’Università di Parma; Staff di Deutsche Bank Fondi Immobiliari; Professionisti esterni di primario standing. Organizzazione Del Corso: Direttore del corso, Gerardo Solaro del Borgo – Direttore Generale Deutsche Bank Fondimmobiliari Sgr; Responsabile scientifico, Claudio Cacciamani – Docente di economia degli intermediari finanziari presso l’Università di Parma; Coordinatore, Federica Ielasi – Collaboratore Area Credito e Finanza presso la Facoltà di Economia dell’Università di Parma. Per informazioni: claudio.Cacciamani@unipr.it federica.Ielasi@nemo.unipr.it eliana.Mancadori@db.com |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CULTURA, SAPORI E IMMAGINI DEL MONDO IN BOCCONI |
|
|
|
|
|
Milano, 20 febbraio 2004 - sarà un’intera settimana dedicata alla presentazione delle attività internazionali quella organizzata dall’Università Bocconi per i propri studenti da lunedì 23 a venerdì 27 febbraio. Un programma ricco di manifestazioni a cui partecipano gli oltre 11.000 iscritti all’Ateneo. Di questi attualmente circa 600 sono di cittadinanza straniera a cui si devono aggiungere gli oltre 400 studenti stranieri in scambio che stanno frequentando il secondo semestre. L’università Bocconi ha stretto rapporti di collaborazione con 111 scuole in 41 Paesi creando ogni anno oltre un migliaio di opportunità per i propri studenti, coinvolgendo così oltre il 9% del totale degli iscritti, attraverso modalità diverse. Oltre al tradizionale programma scambio, infatti, che permette allo studente di frequentare per un semestre corsi presso università straniere e sostenere esami, offre programmi di stage internazionali in una delle oltre 280 istituzioni partner in cui lo studente ha la possibilità di maturare esperienze professionali significative, ed esperienze brevi durante il periodo estivo. Nel 2003 oltre 600 studenti hanno trascorso un semestre all’estero nell’ambito del Programma Scambi, Free-mover semestre (lo studente non si iscrive in Bocconi, ma autonomamente all’università straniera in cui ha deciso di frequentare lo scambio) e Cems (Community of European management school, network di scuole nato per rispondere al bisogno di formazione di manager europei). Sono stati oltre 400 gli stranieri “in scambio” ospitati in Bocconi, oltre 400 studenti Bocconi hanno effettuato brevi esperienze di lavoro all’estero, circa 500 gli studenti Bocconi che hanno preso parte ai programmi estivi, Campus abroad (3 settimane), Free-mover summer program ed eventi internazionali (da 3 a 5 settimane). La dimensione internazionale è anche sostenuta dai numerosi progetti di ricerca e assistenza tecnica avviati all’estero (tra i principali, un progetto di sviluppo del sistema educativo in Russia, un programma di formazione e assistenza per manager in Cile e un programma di riforma del sistema bancario a Cuba). L’internazionalità della faculty è garantita, oltre che dalla presenza ogni anno di oltre 40 visiting professor, anche dalla presenza di un corso di laurea in lingua inglese, il Diem (Degree in International economics and management), e uno in Business administration. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LE UNIVERSITÀ DEL RU HANNO SEMPRE PIÙ IL SENSO DEGLI AFFARI |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 20 febbraio 2004 - L'indagine dell'Hebi (Higher Education Business Interaction) ha constatato che le università del Ru e le loro spin-off godono di ottima salute e stanno creando più occupazione che mai. Le università del Ru hanno affrontato con successo la sfida di trasferire le proprie conoscenze nel settore industriale e stanno diventando sempre di più delle vere e proprie aziende', ha dichiarato Lord Sainsbury, ministro britannico per la scienza e l'innovazione. 'Il loro lavoro pionieristico sta dando vita ad applicazioni pratiche e offre un valido contributo all'economia e alla società'. Dall'ottobre 2001 il Ru ha investito quasi 300 milioni di sterline (444 milioni di euro) nel trasferimento della conoscenza, permettendo alle università, gli istituti d'istruzione superiore e gli ospedali di aumentare il potenziale di ricerca e sviluppo e di stabilire solidi legami con il mondo industriale. L'indagine Hebi ha constatato che nel periodo 2001/2002 sono state create 213 aziende spin-off, rispetto alla media di 70 all'anno prima della nascita dell'Higher Education Innovation Fund. Dal 2000 al 2002 il giro d'affari delle spin-off è passato da 212 a 289 milioni di sterline (da 314 a 428 milioni di euro) e il numero di addetti da 10.500 a 12.000. Nello stesso periodo, le entrate delle Higher Education Institutions (Heis) a titolo di proprietà intellettuale sono aumentate dell'83% e il numero di brevetti registrati dalle Hei dell'8%. L'indagine mostra inoltre che le entrate delle Hei per contratti di ricerca con l'industria sono passate da 266 a 328 milioni di sterline (da 394 a 485 milioni di euro), e quelle per consulenze da 103 a 122 milioni di sterline (da 152 a 181 milioni di euro). 'Questi incoraggianti risultati dimostrano che università e industria possono arrivare al successo quando lavorano assieme', ha sottolineato Alan Johnson, ministro per l'Apprendimento lungo tutto l'arco della vita, l'istruzione continua e superiore. 'Abbiamo sempre mantenuto il nostro impegno d'incoraggiare un'efficace collaborazione tra università e industria, e sono convinto che le maggiori risorse che stiamo mettendo a disposizione attraverso il fondo per l'innovazione nell'istruzione superiore (Higher Education Innovation Fund) incrementeranno e moltiplicheranno per molto tempo i successi già registrati nel settore'. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
DOMENICA 22 FEBBRAIO CHIUSURA AL TRAFFICO DELLA ZONA FIERA PER MOTIVI DI ORDINE PUBBLICO LE DEVIAZIONI DI PERCORSO DELLE LINEE GESTITE DA ATM SPA |
|
|
|
|
|
Milano, 20 febbraio 2004 - Per motivi di ordine pubblico (disinnesco di un ordigno bellico nell’area ex-Portello), dalle 7.30 alle 12.30 circa (presunto termine delle operazioni) di domenica 22 febbraio, le Autorità competenti hanno imposto la chiusura temporanea al traffico della zona Fiera. Le linee di superficie subiscono le seguenti deviazioni provvisorie di percorso: Linee Di Superficie Tranviarie Linea 1. In direzione Pompeo Castelli: le vetture da via Domodossola proseguono in c.So Sempione, via Procaccini, via Messina, via Cenisio, p.Za Diocleziano, via Mac Mahon, p.Za Pompeo Castelli (capolinea regolare). In direzione Greco: percorso inverso fino in via Cenisio, via Tartaglia, via Procaccini, c.So Sempione, via Domodossola per poi riprendere il percorso regolare. Il tratto di percorso compreso tra p.Le Cacciatori Delle Alpi e p.Le Cimitero Maggiore è servito dalla linea 40. Linea 14. In direzione Cimitero Maggiore: le vetture da p.Za Diocleziano, anziché per via Cenisio, proseguono per via Mac Mahon, via Console Marcello, via Monte Altissimo, p.Le Santorre di Santarosa, v.Le Espinasse, p.Le Cacciatori delle Alpi (capolinea provvisorio abbinato alla linea 33). In direzione Molinetto da Lorenteggio: percorso inverso. Linea 19. In direzione Roserio: le vetture da via Domodossola proseguono in c.So Sempione, via Procaccini, via Messina, via Cenisio, p.Za Diocleziano, via Mac Mahon, via Console Marcello, via Monte Altissimo, p.Le Santorre di Santarosa, v.Le Espinasse percorso regolare. In direzione Orefici: percorso inverso sino in via Cenisio, via Tartaglia, via Procaccini, c.So Sempione, via Domodossola per poi riprendere il percorso regolare. Linea 33. In direzione Cacciatori delle Alpi: le vetture da p.Le Cimitero Monumentale, anziché per via Procaccini proseguono per via L. Nono, via Cenisio, p.Za Diocleziano, via Mac Mahon, via Console Marcello, via Monte Altissimo, p.Le Santorre di Santarosa, v.Le Espinasse, p.Le Cacciatori delle Alpi capolinea regolare. In direzione Rimembranze di Lambrate: percorso inverso. Linee Di Superficie Filoviarie Linea 90: La linea effettua il servizio con autobus, invece che con filobus, e modifica il percorso come segue: le vetture da v.Le Migliara - p.Le Lotto proseguono in via Monte Rosa dove effettuano la sosta di capolinea (abbinata alla linea ‘49’), via Monte Rosa, via Silva, via Monte Bianco fino in p.Za Amendola, v.Le Ezio, p.Le Giulio Cesare, v.Le Belisario, v.Le Cassiodoro, v.Le Boezio, l.Go Domodossola, via Domodossola, c.So Sempione (carreggiata laterale), via Biondi, p.Za Caneva, via Principe Eugenio, via Mac Mahon, Cavalcavia Bacula per poi riprendere il percorso regolare. Linea 91: La linea effettua il servizio con autobus, invece che con filobus, e modifica il percorso come segue: le vetture dal Cavalcavia Bacula, anziché per v.Le Monte Ceneri, proseguiono in via Mac Mahon, via Principe Eugenio, p.Za Caneva, via Biondi, via P. Della Francesca, via Losanna, c.So Sempione, via Domodossola, l.Go Domodossola, v.Le Boezio, v.Le Cassiodoro, v.Le Belisario, p.Le Giulio Cesare, v.Le Ezio, v.Le Berengario, p.Le Arduino, via Albani, via Silva, via Monte Rosa, p.Le Lotto per poi riprendere il percorso regolare. Linee Di Superficie Automobilistiche Linea 43. In direzione p.Za Firenze: le vetture limitano il percorso in c.So Sempione- via Biondi per proseguire per via Biondi, via P. Della Francesca. In direzione Greco: percorso regolare. Linea 48: soppressa dall’inizio del servizio alle 12.30. Linea 57. In direzione Q.to Oggiaro: le vetture da c.So Sempione - Biondi proseguono per via Biondi, p.Za Caneva, via Principe Eugenio, via Mac Mahon, p.Za Castelli, via Console Marcello, via Villapizzone, via Varesina per poi riprendere il percorso regolare. In direzione via Minghetti: le vetture da via Varesina svolgono percorso inverso fino in via Biondi, via P. Della Francesca per poi riprendere il percorso regolare. Linea 68. In direzione Bonola M1: le vetture da via Albani, angolo via Silva proseguirà in via Silva, via Monte Rosa, p.Le Lotto, via Diomede, via Sant’elia, via Natta per poi riprendere il percorso regolare. In direzione via Bergognone: le vetture da via Natta percorso inverso sino in Via Silva indi Via Monte Bianco regolare. Linea 69. In direzione p.Za Firenze: le vetture da v.Le del Ghisallo, anziché per via Gallarate, proseguono per via Montefeltro, via Brunetti, p.Le Cacciatori delle Alpi, v.Le Espinasse, p.Le Santorre di Santarosa, angolo via Galliani (capolinea provvisorio). In direzione Molino Dorino: le vetture da via Galliani proseguono in via L. Di Breme, via Aniene per poi riprendere il percorso regolare. Linee 78. Modifica il percorso per fare da collegamento tra p.Le Lotto e v.Le Monte Ceneri -Mac Mahon. In direzione General Govone: le vetture da via Silva proseguono in via Monte Bianco fino in p.Za Amendola, v.Le Ezio, p.Le Giulio Cesare, v.Le Belisario, v.Le Cassiodoro, v.Le Boezio, l.Go Domodossola, via Domodossola, c.So Sempione (carreggiata laterale), via Biondi per poi riprendere il percorso regolare. In direzione via Lorenteggio: le vetture da via Biondi proseguono per via P. Della Francesca, via Losanna, c.So Sempione, via Domodossola, l.Go Domodossola, v.Le Boezio, v.Le Cassiodoro, v.Le Belisario, p.Le Giulio Cesare, v.Le Ezio, v.Le Berengario, p.Le Arduino, via Albani, via Silva per poi riprendere il percorso regolare. Attenzione. Il tratto di via Mac Mahon, tra v.Le Monte Ceneri e via P. Eugenio, e’ servito dalle linee tranviarie 1-12-14-19-33. La regolare circolazione riprenderà al termine dell’intervento previa autorizzazione delle Autorità. La linea metropolitana M1 circolerà regolarmente. Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.Atm-mi.it |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|