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Notiziario Marketpress di Venerdì 20 Febbraio 2004
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LA COMMISSIONE RACCOMANDA UN PROGRAMMA PER I CONTENUTI DIGITALI DA 163 MILIONI DI EURO  
 
 Milano, 20 febbraio 2004 - La Commissione europea ha proposto un nuovo programma da 163 milioni di euro per sostenere lo sviluppo di contenuti multilingue per i servizi online nell'Unione europea ed ovviare alla frammentazione che attualmente caratterizza il mercato dei contenuti europeo. Si spera che il programma eContentplus (dal 2005 al 2008) aumenti in Europa la domanda d'accesso a Internet a banda larga, portando ad ampie ricadute sociali ed economiche. Le tre aree principali su cui si appunterà il programma sono i dati geografici, il materiale per l'istruzione e i contenuti culturali. 'Il programma è stato studiato per sostenere i progetti in grado di traversare le frontiere e superare gli ostacoli che attualmente impediscono alla gente di investire', ha dichiarato Erkki Liikanen, Commissario per le Imprese e la società dell'informazione. 'Esso presta particolare attenzione ai contenuti che sfruttano le lingue e il contesto culturale dell'Europa'. Internet ha già dimostrato la sua capacità di andare oltre le tecnologie e i confini nazionali, ed è opinione comune che un contenuto online di qualità contribuirà a guidare l'accettazione delle comunicazioni mobili e su banda larga in Europa. I fornitori e gli utenti di contenuti digitali incontrano tuttavia parecchi ostacoli, tra i quali annoveriamo i requisiti di legge che variano da uno Stato membro all'altro, le prassi tecniche, culturali e amministrative divergenti e la pluralità delle lingue. Con dieci nuovi paesi che a maggio aderiranno all'Unione, la necessità di eliminare questi ostacoli si fa sempre più pressante. Per fare un esempio, quando differenti Stati membri raccolgono e archiviano i loro dati geografici in modi diversi, lo sviluppo di servizi d'informazione relativi a tutto il territorio dell'Unione basato su tali dati diviene complicato. Allo stesso modo, la più ampia disponibilità di materiali per l'istruzione, risultati della ricerca e contenuto culturale dipende dalla capacità dei fornitori di superare l'ostacolo della lingua e dei sistemi per i diritti digitali. L'approccio chiave del programma eContentplus sarà pertanto quello di combinare l'informazione proveniente dai diversi sistemi, indipendentemente dal formato, dalla lingua o dalla posizione, e rifonderla in base ai bisogni dell'utente. Si punterà inoltre su contenuti di qualità che diffondono informazioni e propagano conoscenze piuttosto che su un contenuto semplicemente più abbondante. La proposta afferma inoltre che 'le attività del programma sosterranno l'emergere di quadri paneuropei (servizi, infrastrutture d'informazione, ecc.), agevolando la scoperta e l'accesso al contenuto digitale in Europa e la creazione di nuovi servizi basati sui contenuti e delle relative infrastrutture organizzative'. Il programma è una parte decisiva del piano di azione eEurope 2005, e la Commissione ritiene che contribuirà allo svolgimento della strategia di Lisbona. L'implementazione di eContentplus avverrà attraverso progetti a compartecipazione finanziaria, azioni basate sulle migliori prassi e la realizzazione di reti tematiche.  
   
   
SI SVOLGERÀ A VIENNA LA 14° EDIZIONE DI ECHALLENGES  
 
Vienna, 20 febbraio 2004 - Dal 27 al 29 ottobre si svolgerà a Vienna l'edizione 2004 dell'eChallenges. E2004 illustrerà i risultati della ricerca europea nel settore delle Tsi (tecnologie della società dell'informazione) e darà agli addetti, ai ricercatori e ai funzionari pubblici l'occasione di esaminare i risultati del quinto programma quadro (5Pq), delle iniziative eEurope2005 e Tci (tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni). I partecipanti parleranno anche del Ser, lo spazio europeo della ricerca, e delle priorità di ricerca per il futuro. I temi dell'e2004 sono: eBusiness - forme future di organizzazione, tecnologia e applicazioni, servizi di eGovernment per i cittadini e il mondo industriale, evoluzione organizzativa, eWork - nuovi ambienti di lavoro, eEurope 2005 e l'adozione delle Tci da parte delle Pmi; collaborazione internazionale nelle Tsi. Per u informazioni e per l'iscrizione http://www.Echallenges.org/2004  oppure rivolgersi direttamente al segretariato: E-mail: edin@adera.Fr  
   
   
CONFERENZA SULL'INNOVAZIONE A OSLO  
 
Oslo, 20 febbraio 2004 - Dal 20 al 24 giugno si svolgerà a Oslo la conferenza Ispim 2004 (International society for professional innovation management). La conferenza di quest'anno, il cui tema è 'come creare con successo prodotti e servizi innovativi: integrare mondo accademico, industria e consulenti', offrirà studi teorici e presentazioni del settore industriale e una serie di seminari pratici sul tema della manifestazione. Fino al 25 febbraio è possibile far pervenire schede di sintesi degli interventi previsti. Infolink: http://www.Ispim.org/  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI INSERIRE ELEMENTI DI IDENTIFICAZIONE BIOMETRICI NEI PASSAPORTI DEI CITTADINI DELL’UE  
 
 Bruxelles, 20 febbraio 2004. La Commissione europea ha adottato una proposta di regolamento relativa all’armonizzazione delle norme di sicurezza, in particolare degli elementi biometrici, per i passaporti dei cittadini Ue. Secondo le conclusioni del Consiglio europeo di Salonicco, occorre un approccio coerente per quanto riguarda gli elementi di identificazione biometrici per i visti, i permessi di soggiorno e i passaporti. Le proposte relative ai visti e ai permessi di soggiorno prevedono due identificatori biometrici obbligatori: l’immagine del volto e le impronte digitali. Per i passaporti, solamente l’immagine del volto è stata scelta come elemento di identificazione biometrico obbligatorio. Gli Stati membri che lo ritengano necessario possono prevedere, a titolo facoltativo, l’aggiunta delle impronte digitali. La proposta deve essere ora esaminata dal Consiglio e dal Parlamento europeo. La proposta della Commissione ha l’obiettivo di modernizzare i dispositivi di sicurezza adottati dal Consiglio nell’ottobre 2000 con la risoluzione relativa all’introduzione di norme minime di sicurezza per i passaporti e gli altri titoli di viaggio. Renderà queste caratteristiche giuridicamente vincolanti e stabilirà di conseguenza un elevato standard di sicurezza, armonizzato per i passaporti all’interno dei 25 Stati membri dell’Unione europea. Come nella risoluzione, la Commissione definisce le norme minime senza impedire agli Stati membri di applicarne di più severe. Il regolamento offre unicamente la base giuridica per permettere agli Stati membri di raccogliere dati biometrici sui passaporti. L’applicazione rimane di pertinenza degli Stati membri, in conformità delle specifiche tecniche definite dal comitato creato in base all’articolo 6 del regolamento (Ce) n. 1683/95 che istituisce un modello unico di visti. Gli Stati membri saranno incaricati del trattamento dei dati biometrici. Contesto Il Consiglio europeo di Salonicco ha confermato la necessità di “un approccio coerente a livello dell'Ue per quanto riguarda gli elementi di identificazione o dati biometrici, che porterebbe a soluzioni armonizzate per i documenti dei cittadini di paesi terzi, i passaporti dei cittadini dell'Ue e i sistemi d'informazione (Vis e Sis Ii)” e ha invitato la Commissione “ad elaborare le proposte appropriate, iniziando dai visti”. La Commissione ha già realizzato la prima parte presentando nel settembre 2003 due proposte relative all’introduzione di identificatori biometrici nei visti e nei permessi di soggiorno dei cittadini di paesi terzi. Come richiesto dal Consiglio europeo di Bruxelles, un orientamento generale comune sulle due proposte è stato raggiunto al Consiglio del 27 novembre 2003. Il Consiglio europeo di Bruxelles del 12 dicembre 2003 ha invitato “la Commissione a presentare in tempo debito una proposta relativa all'introduzione di identificatori biometrici nei passaporti”. Bisogna quindi passare alla seconda parte dell’attuazione delle conclusioni di Salonicco, quella relativa all’armonizzazione dei dispositivi di sicurezza del passaporto europeo, in particolare l’introduzione di identificatori biometrici al fine di stabilire una linea di condotta armonizzata per evitare una mancanza di interoperabilità che l’adozione di diverse soluzioni nei diversi Stati membri potrebbe provocare. La direttiva 95/46/Ce sulla protezione dei dati si applica al trattamento dei dati di carattere personale, compresi i dati biometrici, da parte degli Stati membri nel quadro del diritto comunitario. Conformemente all’articolo 28 della direttiva, gli Stati membri hanno creato delle autorità di controllo incaricate di sorvegliare nel proprio territorio l’applicazione delle disposizioni di attuazione della direttiva 95/46/Ce. Tali autorità sono pienamente indipendenti nell'esercizio delle funzioni loro attribuite.  
   
   
LE PRINCIPALI AZIENDE DEL SETTORE IMPEGNATE NELLO SVILUPPO DELLA PRIMA INTERCONNESSIONE WIRELESS PERSONALE AD ALTA VELOCITÀ ANNUNCIATA LA FORMAZIONE DEL WIRELESS USB PROMOTER GROUP  
 
San Francisco, 20 febbraio 2004 - Intel Corporation e altre aziende leader del settore della tecnologia hanno istituito il Wireless Usb Promoter Group con l'obiettivo di offrire la prima interconnessione wireless personale ad alta velocità. Gli altri membri del gruppo sono Agere Systems, Hp, Microsoft Corporation, Nec, Philips Semiconductors e Samsung Electronics. La connettività Usb wireless personale offrirà la praticità e la mobilità delle comunicazioni wireless nelle interconnessioni ad alta velocità per i dispositivi elettronici multimediali di largo consumo, le periferiche di Pc e i dispositivi mobili. Il Promoter Group ha già avviato la definizione della specifica Usb wireless, con l'obiettivo di una larghezza di banda di 480 Mbps che mantenga inalterati l'utilizzo e l'architettura rispetto a Usb wired come connessione ad alta velocità tra host e dispositivi. In questo modo il percorso di migrazione risulterà semplificato per le attuali soluzioni Usb wired. La specifica sarà basata sui risultati della Multiband Ofdm Alliance (Mboa) e della Wimedia Alliance per la radio Uwb (Ultra-wideband), che sono due associazioni di settore aperte impegnate a promuovere la connettività wireless in ambienti Pan (Personal Area Network) e l'interoperabilità tra i dispositivi multimediali negli ambienti di rete. L'obiettivo iniziale di 480 Mbps di larghezza di banda per Usb wireless è paragonabile all'attuale standard Usb 2.0 wired, e offrirà un throughput elevato per i dati wireless e un consumo di energia ridotto per distanze inferiori a 10 metri. L'interfaccia Usb wireless offrirà i vantaggi della connettività wireless ad alta velocità, oltre a sicurezza, facilità d'uso e compatibilità con le tecnologie precedenti. Intel ha guidato la formazione del Wireless Usb Promoter Group con l'intesa che l'Usb Implementers Forum (Usb-if) agirà da associazione di categoria per la specifica Usb wireless. Intel continuerà a diffondere questa iniziativa nel mercato come la prima applicazione commerciale da eseguire sulla piattaforma radio Uwb comune. Una specifica Usb wireless completa è attesa entro fine anno. "Il Wireless Usb Promoter Group è impegnato a preservare l'attuale infrastruttura e gli investimenti già effettuati nei dispositivi e nei driver Usb, le caratteristiche generali e la facilità d'uso della specifica Usb wired", ha spiegato Jeff Ravencraft, Intel Technology Strategist e Chairman dell'Usb-if. "Usb wireless manterrà le funzionalità di Usb wired eliminando allo stesso tempo la connessione tramite cavo e garantendo un supporto esteso per dispositivi elettronici e periferiche multimediali streaming". "Il Wireless Usb Promoter Group è impegnato attivamente nello sviluppo di specifiche Usb wireless destinate a offrire vantaggi diffusi ai nostri clienti e al settore", ha aggiunto Tom Phillips, General Manager di Windows* Hardware per Microsoft. "Microsoft è entusiasta di far parte di questa organizzazione e delle soluzioni che potranno essere ottenute con le interfacce Usb wireless". Le prime implementazioni di Usb wireless dovrebbero essere realizzate sotto forma di silicio non integrato, che verrà introdotto in diversi formati, tra cui schede add-in e dongle, oltre a soluzioni embedded per supportare l'introduzione della tecnologia e la rapida diffusione in seguito. Appairent Technologies, Alereon Inc., Stmicroelectronics e Wisair si sono aggiunte alle sette aziende del Promoter Group.  
   
   
FASTWEB PARTNER TECNOLOGICO DI BIVERBANCA (GRUPPO BANCA INTESA) DA MAGGIO 2004 SARANNO COLLEGATE IN FIBRA OTTICA TUTTE LE 97 SUCCURSALI DELLA BANCA  
 
Milano, 20 febbraio 2004 - Fastweb è il partner tecnologico scelto da Biverbanca (Gruppo Banca Intesa) per la connessione a larga banda di tutte le sedi della banca biellese. L’accordo, di durata quadriennale, è basato su livelli di servizio di eccellenza e sulla garanzia di elevati standard di qualità. Il contratto prevede la realizzazione di una rete di telecomunicazioni a larga banda per la diffusione di servizi di connettività e trasporto dati ad altissima velocità, collegamento a Internet, con la possibilità in futuro di fornire anche sistemi di disaster recovery alle 97 succursali dislocate sul territorio. Biverbanca (Gruppo Banca Intesa) ha individuato in Fastweb l’operatore di telecomunicazioni in grado di garantire, su un’unica rete Ip privata virtuale a copertura nazionale (Ip Vpn – Virtual Private Network), l’integrazione di più servizi di elevata qualità confacenti alle esigenze di un istituto di credito che punta sulla flessibilità e la sclabilità delle prestazioni e dei servizi offerti. In particolare, la realizzazione della rete consente alle singole sedi dell’istituto bancario di essere collegate non solo tra loro ma anche con il Cedacri, il centro servizi informatico utilizzato dalla banca biellese, consentendo una comunicazione e una trasmissione di dati e informazioni costante, rapida e sicura. “La scelta di Fastweb come partner tecnologico– ha commentato Virgilio Fenaroli, Direttore Generale di Biverbanca – ci consente di migliorare ulteriormente le prestazioni offerte dal nostro sistema informativo, sotto i profili della sicurezza e della velocità di trattamento dei dati e delle informazioni, con notevoli benefici operativi anche per la clientela.” “La partnership con Biverbanca (Gruppo Banca Intesa) – ha dichiarato Gianni Lupotto, responsabile Fastweb area Nord Ovest – consente alla nostra società di offrire una rete a larga banda e servizi di comunicazione innovativi a tutte le filiali di un importante istituto di credito radicato nei territori del biellese e vercellese. Fastweb ha creduto fin dall’inizio nelle potenzialità di quest’area geografica, che è una delle prime in Italia ad essere servita da un’infrastruttura in fibra ottica altrove disponibile principalmente nei grandi centri metropolitani.” “L’accordo con Biverbanca (Gruppo Banca Intesa) – ha continuato Lupotto – prevede inoltre che, nel corso della durata contrattuale, sia possibile effettuare una periodica rivisitazione della soluzione proposta da Fastweb, alla luce delle evoluzioni tecnologiche che si renderanno disponibili in un quadro di assoluta flessibilità. Un approccio che consentirà a Biverbanca di rispondere rapidamente alle necessità di evoluzione della propria rete e di ottenere i più alti livelli di vantaggio competitivo ed economico”. “ La tecnologia messa a disposizione della nostra Banca da Fastweb – ha continuato Fenaroli, – sarà utile non solo allo sviluppo dell’area locale, ma anche e soprattutto allo studio e alla proposizione di servizi a valore aggiunto rivolti al potenziamento e allo sviluppo del rapporto con i nostri clienti”.  
   
   
IL MERCATO EUROPEO DEL CONTENT MANAGEMENT SECONDO META GROUP: L'UTILIZZO ANCORA FRAMMENTATO DELLE APPLICAZIONI DI CM PORTA ANCORA POCHI REALI BENEFICI ALLE AZIENDE  
 
Milano, 20 febbraio 2004 - Oltre metà delle aziende europee non sarebbe in grado di fornire un archivio della corrispondenza scambiata per lettera e per posta elettronica(1), mentre altrettante aziende dispongono di dati non aggiornati od obsoleti(2): è quanto emerge da una ricerca indipendente commissionata a Meta Group da Stellent, produttore globale di soluzioni per content management. In Italia, Francia e Germania solo il 30% delle aziende intervistate ha affermato di gestire l'archivio del proprio patrimonio informativo: una media inferiore è stata registrata in Uk con il 22% e nei Paesi Bassi, dove solo il 12% potrebbe soddisfare tale richiesta. Lo studio, realizzato da Meta Group su oltre duecento aziende di Regno Unito, Francia, Italia, Germania e Paesi Bassi, sottolinea come alla consapevolezza dei vantaggi e delle opportunità di risparmio derivanti da efficaci iniziative di gestione dei contenuti, si accompagnino tuttavia ostacoli all'adozione in ambito interaziendale. 1. Perché si sceglie l'enterprise content management? Secondo la ricerca, il 50% degli intervistati scelgono una soluzione di content management per ottimizzare la gestione delle informazioni su siti web e reti extranet e migliorare la customer satisfaction. In Italia, il 28% degli intervistati ha evidenziato quale principale motivazione all'adozione di questi sistemi lo spreco di denaro e di tempo impiegato nella ricerca delle informazioni. A livello europeo sono emerse inoltre le seguenti motivazioni: - il 38% degli intervistati si è deciso a rivedere la gestione dei dati non strutturati a causa della necessità di conformarsi ad una o più normative - oltre il 35% degli interpellati ha sottolineato come il riutilizzo di materiale già esistente e/o l'accesso a contenuti approvati/convalidati siano fattori "molto importanti". 2. Enterprise Content Management: progetti semi-collegati Secondo Jeffrey Mann, Vice President of Technology Research Services di Meta Group, esiste ancora un gap significativo tra le intenzioni delle aziende nei confronti della gestione dei dati non strutturati e la realtà effettiva. "Questa ricerca indica come gli utenti europei stiano diventando chiaramente consapevoli - seppur lentamente – dello spreco di denaro e di opportunità derivante da una gestione non efficace dei contenuti in loro possesso.. Pur avendo raggiunto un maggior grado di consapevolezza, le aziende intervistate non hanno intrapreso i passi necessari per sviluppare un'infrastruttura completa dedicata ai contenuti", ha aggiunto Mann, descrivendo lo stato attuale dell'Enterprise Content Management come "una serie di progetti spesso semi-collegati tra loro" caratterizzati dalla presenza di più sistemi in parte sovrapposti. "La ridondanza di sistemi è valutata essere principalmente un problema di costo. Tuttavia, l'impatto sull'efficienza complessiva del business derivante dalla presenza di più sistemi separati è certamente un problema piu' grave. Dal momento che i processi centrali di business richiedono contenuti maggiormente integrati, suddividere questi ultimi contenuti all'interno di più applicazioni a 'silo' rende pressoché impossibile raggiungere anche gli obiettivi di business più elementari", ha aggiunto Mann. 3. Quanto spendiamo per gestire i nostri contenuti? Bryan Richter, Vice President Emea di Stellent, ha sottolineato come le aziende europee, sebbene siano chiaramente consapevoli dei vantaggi offerti dal content management e dei costi invece associati a una cattiva gestione dei dati non strutturati, possiedano tuttavia implementazioni tendenti verso un approccio frammentato. "I dati ricavati dalla ricerca rivelano che il 40% degli intervistati ha implementato più di cinque sistemi di content management differenti e la metà di essi non è stata in grado di confermare i costi connessi a tale gestione. Questa tendenza alla frammentazione diventa ancor più sconcertante quando notiamo che la maggior parte delle aziende dichiara di concentrare le proprie iniziative di publishing dei contenuti a favore di reti extranet e di siti Web, dove omogeneità, coerenza e conformità dei contenuti diventano elementi ancora più critici", ha commentato Richter. 4. Facilità d'impiego: l'ostacolo maggiore verso il deployment nell'intera azienda Richter ha notato inoltre come, secondo lo studio, una media pari solamente al 2% dei dipendenti risulta attivamente coinvolta nella creazione o nell'aggiornamento dei contenuti. "Come elemento critico per assicurare la massima partecipazione e, di conseguenza, l'efficacia di una soluzione di content management, il 62% degli intervistati ha segnalato la 'facilità d'uso', mentre un'altra metà ha optato per la 'facilità di implementazione' e la 'facilità di gestione operativa'", ha spiegato Richter. "Queste affermazioni confermano la validità dell'approccio seguito da Stellent nei confronti dell'Enterprise Content Management. Mettendo a disposizione l'unica soluzione integrata in grado di gestire contenuti Web, documenti, la collaborazione, le risorse digitali e le attività di records management, possiamo affrontare l'80% delle esigenze di content management di un'azienda attraverso un'unica interfaccia intuitiva. Stellent è leader nella tecnologia di conversione di documenti, essendo in grado di convertire istantaneamente più di 200 formati rendendoli pubblicabili via Web. A tal fine non è richiesta alcuna riprogrammazione: gli utenti operano all'interno delle loro consuete applicazioni, mentre nelle procedure di pubblicazione, archiviazione e tracking dei documenti è possibile inserire automaticamente le linee guida stabilite dall'azienda", ha proseguito Richter. "Stellent rimane l'unico fornitore a offrire una soluzione enterprise realmente completa che propone un'unica interfaccia intuitiva e l'accesso istantaneo ai formati di file o agli applicativi desiderati", ha concluso Richter. 5. Ecm: una tecnologia essenziale per il 2004 Secondo Mann, la ricerca - che integra uno studio svolto da Meta Group sulle aspettative per il 2003 e il 2004(3) da parte di 400 responsabili It aziendali statunitensi, conferma come l'Enterprise Content Management rappresenti una priorità essenziale per le aziende. "Ci aspettiamo che l'Enterprise Content Management continui a rappresentare una delle necessità con priorità piu' elevata per le aziende europee nei prossimi anni. La crescente necessità di fornire informazioni tempestive alle varie categorie di interlocutori (dipendenti, business partner, clienti, enti di controllo) riducendo i relativi costi aumenterà la pressione verso l'implementazione di processi e sistemi efficaci ed efficienti per la gestione dei contenuti", ha concluso Mann. (1) Il 54% degli intervistati ha dichiarato di non essere in grado di recuperare queste informazioni o di aver bisogno di interventi manuali per riuscirci. (2) Il 44% degli intervistati ha dichiarato che volumi significativi di dati (più del 20% dei contenuti residenti sui loro sistemi) sono obsoleti o non aggiornati. (3) It Purchasing Decisions: 2003 Desk Reference. Pubblicato da Meta Group e First Albany Corporation. Una copia completa della ricerca è disponibile per download all'indirizzo www.Stellent.com/italy  
   
   
TIME2MARKETING VINCE IL PREMIO 'PADOVAWEB' LA CAMERA DI COMMERCIO DI PADOVA HA PREMIATO IL SITO DI INFORMAZIONE MEDICA DISINTOSSICAZIONE.IT REALIZZATO DALLA TIME2MARKETING.  
 
Padova, 20 febbraio 2004 - La Camera di Commercio di Padova ha indetto lo scorso novembre il concorso Padovaweb per i migliori siti internet di della provincia di Padova. I lavori della giuria si sono conclusi e la Giunta camerale ha approvato la graduatoria predisposta dalla giuria; i premi sono stati divisi per categoria (turismo, industria, etc…) Il sito www.Disintossicazione.it progettato da time2marketing per conto della Casa di Cura “G.b. Morgagni” è risultato il vincitore per il settore servizi. Lo studio e la analisi del progetto editoriale grafico è stato realizzato dal team della time2marketing in collaborazione con lo staff medico dell’ Unità di Tossicologia della Casa di Cura “G.b. Morgagni” diretta dal Prof Luigi Gallimberti e coordinata dal Collaboratore di programma Andrea Grazioli. Time2marketing, una società di comunicazione e consulenza strategica di web marketing, ha inoltre da poco lanciato in rete il suo nuovo sito. Le soluzioni offerte dalla time2marketing sono progettate da un team di professionisti creativi e dinamici orientati al problem solving e alla comunicazione digitale. Dialogare con il linguaggio più adatto nel pianeta digitale e la capacità di reagire tempestivamente al mercato determina il successo di una azienda: time2marketing si fa promotrice di questo bit strategico perché sa che il web è la maggior fonte di Business Intelligence, di reperimento di dati significativi per l’impresa e sa che stare al passo del mercato risulta vitale per ogni azienda. Infolink: www.Time2marketing.com  
   
   
EXPO E-LEARNING 2004  
 
Ferrara, 20 febbraio 2004 - è la prima esposizione in Italia che si dedica a 360° all’universo della formazione online. Si terrà nel quartiere fieristico e congressuale di Ferrara dal 9 al 12 ottobre 2004 e nelle sedi satellite del Polo tecnologico e didattico universitario di Argenta e Comacchio, che ospiteranno convegni, seminari e workshop volti ad approfondire le tematiche dell’e-learning in contesti settoriali specifici. Ideatore e responsabile scientifico dell’evento è il Carid, Centro di Ateneo per la Ricerca, l’Innovazione Didattica e l’Istruzione a Distanza dell’Università di Ferrara, che, con oltre 2000 studenti sparsi su tutto il territorio nazionale e distribuiti su tre corsi di Laurea, dodici tra Master e corsi di alta formazione, è una delle più importanti strutture di formazione integrata e a distanza attiva presso gli atenei pubblici italiani. Oltre al Carid, enti organizzatori di Expo e-learning 2004 sono Omniacom – Consorzio Europeo per la Comunicazione integrata, il Consorzio Ferrara Innovazione, Ferrara Fiere/congressi e Sirmi spa. Expo e-learning 2004 ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei seguenti ministeri: Istruzione, Università e Ricerca; Innovazione Tecnologica; Beni e Attività Culturali; Salute; Economia e Finanze; Comunicazioni; Ambiente e Tutela del Territorio; così come della Regione Emilia Romagna, Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara, Comune di Argenta e Comune di Comacchio. È in attesa delle comunicazioni ufficiali relative all’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana e della Presidenza della Commissione europea. Expo e-learning 2004 si propone come primo vero momento di incontro tra gli interlocutori del mondo della formazione, interessati alle prospettive e alle problematiche aperte dalla possibilità di utilizzare la rete Internet come strumento di innovazione della comunicazione e come luogo di gestione dell’interazione formativa. L’esigenza di un incontro specifico su questa tematica è fortemente sentito da tutti gli operatori della formazione: l’e-learning, come tutte le innovazioni derivanti dall’applicazione delle tecnologie dell’Ict a settori e metodologie preesistenti, ha vissuto una prima fase pionieristica, di sperimentazione e ricerca settoriali e verticali, di espansione disorganizzata e di offerta destrutturata e a tratti caotica di soluzioni e ambienti di sviluppo, di squilibrio tra la realizzazione di strumenti di supporto e la realizzazione dei moduli contenutistici. Problemi conosciuti bene da chi si è applicato nell’organizzazione della formazione in rete. Essendo stato tra i primi ad applicarsi nell’organizzazione della formazione in rete ed essendo giunto ormai al settimo anno di attività didattica a distanza, il Carid avverte ora l’esigenza di chiudere questa prima fase, e di aprire una fase di strutturazione, qualificazione e normalizzazione del rapporto tra metodologia e tecnologia, in altre parole una fase di maturazione del settore fondata sullo scambio delle esperienze e sulla definizione di paradigmi comuni di sviluppo. Per questo ha ideato Expo e–learning 2004, il primo salone italiano che si propone, proprio in questa particolare fase di svolta del settore, come vero momento di incontro tra gli interlocutori del mondo della formazione, attenti alle innovazioni e interessati alle problematiche e alle prospettive offerte dall’utilizzo della rete internet come strumento di comunicazione e come luogo di gestione dell’offerta formativa. In sintesi, l’intenzione e lo scopo di Expo e-learning 2004 è quindi quella di inaugurare questa seconda fase, favorendo un dialogo tra gli operatori che sia anche un momento di riflessione comune e di crescita equilibrata e consapevole del rapporto tra esigenze e potenzialità della formazione in rete.  
   
   
ENERGIT LA ENERGY-WEB COMPANY INTEGRATA ATTIVA NEI SETTORI DELL'ENERGIA ELETTRICA, DELLE TELECOMUNICAZIONI E INTERNET, HA RIDOTTO I PREZZI DEI CERTIFICATI DIGITALI.  
 
Milano, 20 febbraio 2004 - Energit la Energy-web company integrata attiva nei settori dell'energia elettrica, delle telecomunicazioni e Internet, ha ridotto i prezzi dei Certificati Digitali. Il servizio è offerto alle seguenti condizioni: Certificato Digitale Standard: 159 euro + Iva; Certificato Digitale 128 bit: 359 euro + Iva. I Certificati Digitali Energitareaserver sono emessi da Thawte-verisign, primo fornitore al mondo di Certificati Digitali, e sono certificati da Secure Site, simbolo riconosciuto di sicurezza. La solidità è garantita dalle migliori forme di crittografia web grazie all'impiego delle più avanzate tecnologie di codifica. Nelle transazioni economiche on line, i Certificati Digitali, utilizzati insieme alla crittografia, forniscono una soluzione di protezione completa e affidabile, garantendo l'identità delle parti coinvolte in una transazione. L'utilizzo della sola crittografia non è infatti sufficiente, poiché non offre alcuna prova di identità del mittente dell'informazione crittografata. I Certificati Digitali consentono di risolvere questa limitazione fornendo i mezzi elettronici con cui è possibile verificare l'identità di una persona. I Certificati Digitali Energitareaserver possono essere acquistati direttamente on line sul sito www.Areaserver.it, scegliendo tra comode modalità di pagamento: Sistema di pagamento Paypal; Transazione sicura con carta di credito Visa, Mastercard, Diners, American Express; Bonifico bancario; Bollettino postale. L’offerta Energitareaserver include inoltre Domini Internet, Server Virtuali, Server Dedicati, Housing, Accesso a Internet a banda larga e dial up e linee dedicate. Infolink: http://www.Areaserver.it  www.Energit.it  
   
   
DIDAMATICA 2004: A FERRARA DAL 10 AL 12 MAGGIO L’INFORMATICA PER INSEGNARE  
 
Ferrara, 20 febbraio 2004 - La diciassettesima edizione della rassegna di riferimento per i cultori dei nuovi strumenti e delle nuove metodologie didattiche fa il punto sull’e-learning. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Caid dell’Università di Ferrara e si rivolge agli studiosi, ai formatori aziendali e, soprattutto, al corpo docente della Scuola e dell'Università. Si terrà a Ferrara, dal 10 al 12 maggio prossimo, la diciassettesima edizione di Didamatica, il convegno-rassegna che Aica - Associazione italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico (www.Aicanet.it) - promuove ogni anno per fare il punto e tracciare le prospettive dell'uso dell'informatica per l'apprendimento e l'insegnamento. Ancora una volta, la manifestazione promette di essere l'appuntamento dell'anno per studiosi, formatori e soprattutto per un gran numero di docenti, di tutte le discipline, della Scuola e dell'Università. L'edizione 2004 è realizzata in collaborazione con il Carid, il Centro di Ateneo per la Ricerca, L’innovazione Didattica e l’Istruzione a distanza dell’Università di Ferrara, che quest’anno è anche ideatore e responsabile scientifico di Expo e-learning, il primo salone della formazione on line (www.Expoe-learning.net). Sarà una tre giorni ricchissima di stimoli in cui sono previste sessioni di interesse generale, sessioni di approfondimento, tavole rotonde e la dimostrazione pratica dei più innovativi strumenti di informatica per la didattica. In particolare, Didamatica 2004 intende contribuire sia alla disseminazione e all'interscambio dei risultati concreti raggiunti dai principali interlocutori dell'integrazione delle tecnologie digitali nella didattica, sia all'orientamento degli operatori che, in questo ambito, richiedono indicazioni e proposte affidabili. Appare evidente, infatti, che il rapporto tra le metodologie didattiche e gli strumenti dell'innovazione tecnologica digitale tende da un lato ad una progressiva compenetrazione dei due comparti, dall'altro a una migliore definizione delle sue direzioni evolutive. La situazione iniziale, caratterizzata da un'offerta tecnologica disorganizzata, qualitativamente disomogenea e in molti casi pretenziosa, e da un'attenzione scettica del mondo dell'istruzione (a parte pochi casi di eccessivo entusiasmo, peraltro anch’essi fuori luogo), ha subito un graduale cambiamento nell’ottica di una collaborazione progettuale sia nell'applicazione di strumenti di comunicazione remota, sia nella realizzazione dei supporti di contenuto, sia ancora nella produzione di ambienti di interazione e verifica sincrona e asincrona. Testimonianza chiara del dialogo tra didattica e tecnologia è il processo di definizione di standard per la condivisione dei Learning Objects e l'interoperabilità delle piattaforme, che risponde a un'esigenza di razionalizzazione del settore e di consolidamento delle diverse esperienze, comune ad entrambi gli interlocutori. Ed e-learning è la parola chiave degli argomenti di Didamatica 2004, fra i quali citiamo: La formazione degli insegnanti nel contesto dell'e-learning: scelte organizzative e problematiche inerenti alla formazione degli insegnanti nell'ottica del loro adeguamento alle istanze della didattica in rete; L'informatica nella didattica delle discipline: aspetti verticali della produzione di strumenti didattici in tecnologia digitale, relativi a diversi ambiti di contenuto; La formazione collaborativa nell'e-learning: strumenti e metodologie di interazione in rete nell'ottica dell'applicazione del modello collaborativo alla didattica in rete; Le attività di tutoring nell'e-learning: definizione del ruolo del tutor nella didattica a distanza, delle competenze richieste e dei compiti e delle responsabilità attribuite; Didattica a distanza e disabilità: analisi del rapporto tra esigenze delle utenze particolari e potenzialità delle tecnologie digitali di rete nel contesto dell'e-learning; Le tecnologie open-source applicabili alla didattica: strumenti e tecnologie nel rapporto tra il contesto della produzione software open-source e l'ambito della didattica a distanza; Strumenti di testing in rete: strumenti e modelli, sincroni e asincroni, di monitoraggio e valutazione dell'apprendimento nella didattica in rete; Learning Management Systems e interoperabilità: piattaforme e strumenti web per la gestione delle attività di e-learning e adesione ai protocolli di condivisione dei moduli didattici; Il blended learning nei contesti universitari e di scuola superiore: potenzialità e vantaggi connessi all'integrazione delle metodologie didattiche in presenza e a distanza nei diversi contesti formativi; La valutazione della qualità e la certificazione nell'e-learning: i molteplici aspetti, metodologici e tecnologici, della problematica della valutazione dell'apprendimento nel contesto della didattica a distanza. Su questi temi si possono inviare lavori originali di ricerca, esperienze nelle scuole e nelle aziende, progetti e comunicazioni brevi (la data ultima per l’invio dei contributi completi e formattati su supporto digitale è il 10 marzo 2004). I contributi possono avere le seguenti forme: tutorial: relazioni lunghe finalizzate ad una presentazione articolata, pragmatica ed esauriente relativa ad una delle tematiche del convegno di una lunghezza di minimo di 15 pagine; comunicazioni: relazioni di media lunghezza di minimo 8 pagine; poster: relazioni di corta lunghezza da 3 a 4 pagine. Per informazioni si può consultare l’area “Didamatica” del sito www.Expoe-learning.net  o scrivere a didamatica@carid.Unife.it  
   
   
WORKSHOP E SEMINARI EXPO E-LEARNING 2004 NON SARÀ SOLTANTO UN’ESPOSIZIONE.  
 
Ferrara, 20 febbraio 2004 - La manifestazione ospiterà, nella sede di Ferrara Fiere e nelle sedi satellite del Polo Tecnologico e Didattico universitario di Argenta e Comacchio convegni, seminari e workshop volti ad approfondire le tematiche dell’e-learning in contesti settoriali specifici. Per quanto concerne i convegni e workshop promossi dall’Organizzazione, il Comitato Scientifico di ogni evento provvederà direttamente all’individuazione dei temi di discussione e alla scelta dei relatori. Si rinvia quindi il lettore ai programmi specifici del singolo evento scientifico. Uniweb; Medicalweb; Ambiente E Cultura On-line; Banca E Finanza On-line; e-Learning & e-Government; Convention Carid. Uniweb 2004: È un convegno internazionale promosso da un gruppo di università sotto l’egida della Sird (Società Italiana di Ricerca Didattica) organizzazione scientifica che riunisce docenti universitari e ricercatori afferenti alle cattedre italiane di Didattica e Pedagogia Sperimentale, che si propone, come il precedente, di fornire un quadro ampio ed approfondito delle ricerche, degli sviluppi innovativi nel settore dell’e-learning e delle esperienze più significative in atto a livello europeo e, in maniera più generale, della formazione a distanza applicata alla didattica universitaria. I motivi dell’interesse che le Università rivolgono in questi anni alle metodologie e alle tecnologie dell’e-learning sono molteplici e tutti di primaria importanza In primo luogo, le opzioni funzionali concesse dalla comunicazione in rete assumono un particolare interesse nell’ambito didattico sia per la possibilità di abbattere i costi strutturali e logistici che gravano sull’istituzione e sull’utenza, sia per le caratteristiche e le potenzialità dell’interazione in rete, che sono peculiari, spesso complementari e non riproducibili nei rapporti del tradizionale ambiente d’aula, e che possono apportare, se adeguatamente applicate, un sostanziale miglioramento sia qualitativo sia in termini di efficienza ed efficacia alle attività formative. In secondo luogo, l’utilizzo delle tecnologie e delle modalità di comunicazione della propria epoca è da sempre una necessità imprescindibile per un’attività didattica tesa a formare figure professionali correttamente preparate e rapidamente integrabili nei contesti lavorativi. In terzo luogo, la dimensione, la capillarità, la ricchezza di contenuti e l’agibilità della rete stessa costituiscono un patrimonio irrinunciabile per la ricerca universitaria, per l’interscambio di saperi ed esperienze, per il miglioramento della collaborazione con professionalità e organizzazioni istituzionali e imprenditoriali esterne all’ambito universitario e in definitiva per il beneficio culturale che ne possono trarre tutti gli interlocutori dei processi formativi. Infine, l’utilizzo delle tecnologie di rete consente di intraprendere percorsi innovativi e collaborativi in tema di riorganizzazione e ristrutturazione della conoscenza, in virtù sia del carattere ipertestuale della navigazione, che implica il superamento dei limiti della sequenzialità e la valorizzazione delle relazioni intra e interdisciplinari, sia della facoltà, insita nei livelli più elevati di interazione, di ricostruzione di documenti dinamici che assemblano contenuti in tempo reale in funzione delle richieste dell’utenza. Nell’ampio dibattito generato da queste considerazioni, il convegno Uniweb 2004, inserito nel contesto dell’ Expo e-learning 2004, intende aggregare i contributi delle sedi universitarie italiane che hanno intrapreso da alcuni anni, e con spirito pionieristico, il percorso della comunicazione didattica in rete, corroborate in tale scelta dal recente Decreto Moratti-stanca che offre a questo settore un primo quadro di riferimento legislativo. Uniweb 2004 si svolgera anch’essa all’interno di Expo e-learning 2004, con sessioni presso il Polo Tecnologico Didattico universitario di Argenta e darà spazio ad un confronto delle diverse esperienze in particolare sulle seguenti tematiche: • progettazione, organizzazione e gestione della didattica in rete • formazione universitaria e nuove figure docenti per la didattica a distanza • valutazione della qualità dei servizi e dell’apprendimento • produzione e certificazione dei materiali didattici Intende, inoltre, aggregare i contributi delle sedi universitarie italiane che hanno già intrapreso da alcuni anni e con spirito pionieristico, il percorso della comunicazione didattica in rete, corroborate in tale scelta dal recente Decreto Moratti-stanca che offre a questo settore un primo quadro di riferimento legislativo. Uno spazio importante sarà quindi dedicato al confronto di modelli ed esperienze che vedrà coinvolti in primo luogo quegli atenei che da oltre due anni operano di concerto, in particolare sul piano della ricerca: Trento, Padova, Venezia, Ferrara, Milano (Università Cattolica), Roma3, Bari, Lecce, Salerno, Cosenza, Reggio Calabria, Messina, Palermo e a quegli atenei italiani che già hanno sviluppato attività di formazione a distanza e interesse alla partecipazione al convegno come Politecnico di Milano, Milano Statale, Firenze, Piemonte Orientale, Camerino, Urbino, Macerata, Roma La Sapienza, Napoli Ferdinando Ii, Perugia, Bologna, Parma, Politecnico di Torino, Ancona, Roma Tor Vergata, Modena/reggio, Pisa. Inoltre sono previsti interventi di realtà universitarie europee e internazionali come quelle di Parigi Versailles, Parigi 12, Ginevra, Uoc Catalogna, Uned Spagna, Utn Buenos Aires, Antille, Glasgow, Amsterdam, Open University, Montpellier, Lugano e realtà consortili universitarie come Nettuno. Medicalweb 2004: Medicina e sanità È un workshop che si propone di fornire un quadro ampio ed approfondito degli sviluppi innovativi e delle applicazioni dell’e-learning nel settore della formazione in campo medico-sanitario e della promozione della salute pubblica, così come l’aggiornamento professionale dei medici di medicina generale e degli operatori sanitari. Medicalweb 2004, si svolgerà anch’esso nel quadro di Expo e-learning 2004 e prevede, oltre ad una tavola rotonda il cui compito è quello di fornire un ampio ed approfondito quadro delle esperienze più significative sull’ uso delle nuove tecnologie e della rete nella ricerca medica e nella loro applicazione ai processi formativi in campo medico-sanitario, anche lo svolgimento di alcuni seminari presenziali, in fase di accreditamento Ecm, di attività corsuali di aggiornamento medico sanitario con metodologia didattica a distanza. Sono previsti seminari/workshop nelle seguenti tematiche: • materiali e tecniche per l’elastocompressione e la medicazione avanzata • sviluppo clinico dei farmaci • alimentazione e salute pubblica Ambiente E Cultura On Line 2004: È un workshop che si propone di fornire un quadro ampio e approfondito degli sviluppi innovativi e delle applicazioni dell’e-learning nel settore dei beni culturali e ambientali per uno sviluppo ecosostenibile, così come il confronto delle istituzioni che attualmente a livello nazionale ed europeo si occupano di formazione di figure professionali operanti nel settore dei beni culturali e dell’ambiente. Ambiente E Cultura On Line 2004 si svolgerà anch’esso all’interno di Expo e-learning 2004, con sessioni presso la sede di Comacchio del Polo Tecnologico Didattico universitario del Carid e darà spazio ad un confronto delle diverse esperienze in particolare sulle seguenti tematiche: • progettazione, organizzazione e gestione di percorsi formativi con modalità e learning nell’ambito dei beni culturali e ambientali • didattica museale Banca E Finanza On Line 2004: È un workshop che si propone di fornire un quadro ampio e approfondito degli sviluppi innovativi e delle applicazioni dell’e-learning nel settore finanziario e bancario in cui verranno analizzate le possibili applicazioni della formazione in rete ai contesti bancari, assicurativi e di servizi finanziari, così come il confronto delle istituzioni che attualmente a livello nazionale ed europeo si occupano di formazione di figure professionali operanti nei settori dell’economia e della finanza. E-learning & e-Government 2004: È un workshop che si propone di fornire un quadro ampio e approfondito degli sviluppi innovativi e delle sinergie applicative tra le attività di e-learning e di e-government nel settore dei servizi al cittadino, nell’ottica del miglioramento dei serfvizi offerti, della razionalizzazione delle procedure e della formazione del personale operante, in particolare, nelle pubbliche amministrazioni. E-learning & e-Government 2004 propone, inoltre, un’analisi delle esperienze più significative in atto e il confronto delle istituzioni che attualmente a livello nazionale ed europeo si occupano di formazione di figure professionali nuove e di aggiornamento del personale operante nel settore dei servizi al cittadino. Il rapporto tra gli ambiti dell’e-learning e dell’e-government è caratterizzato da due diversi aspetti: la comune derivazione dall’incontro tra metodologie tradizionali e tecnologie innovative nel contesto della comunicazione, e l’interdipendenza funzionale. Sia la formazione che la comunicazione istituzionale subiscono una pressione evolutiva dalla diffusione del Web pari, e forse superiore, alla pressione determinata dall’introduzione delle tecnologie digitali: in entrambi i settori la rete impone una profonda revisione metodologica, quindi un ripensamento strategico delle modalità di erogazione dei servizi, il cui effetto supera i confini dell’efficienza per giungere, o meglio per aprire la strada, a un miglioramento qualitativo in termini di interazione e trasparenza tra le istituzioni di riferimento e gli utenti. La successiva, e a oggi parziale, applicazione dei protocolli di strutturazione documentale alla comunicazione in rete aggiunge ulteriori analoghe potenzialità ai due ambiti, riunendoli nel comune contesto della gestione della conoscenza, paradigma fondamentale per tutte le organizzazioni di carattere istituzionale e imprenditoriale che intendono avvalersi dei benefici delle tecnologie della comunicazione per una corretta fruizione dei flussi informativi, ed elemento indispensabile per la valutazione della qualità di prodotti e servizi. Al di là del rapporto parentale, il collegamento tra e-learning ed e-govenment si concretizza nella necessità di applicare strumenti e metodi della formazione in rete per diffondere presso un’utenza estremamente allargata l’uso delle procedure di interazione sul Web nella comunicazione sociale in senso generale, e in particolare con le istituzioni. La condivisione delle basi culturali della comunicazione nei loro attuali aspetti metodologici e tecnologici è indubbiamente un passo indispensabile per l’applicazione delle buone pratiche in rete, la quale non può evidentemente fondarsi sulla semplice conoscenza, da parte dell’utenza, di alcuni banali meccanismi tecnici. L’e-learning si configura quindi come uno strumento necessario per l’inserimento delle funzioni e delle procedure di e-government nella comunità, e direttamente integrabile nelle stesse funzioni e procedure in virtù della connessione di metodo e di tecnologia tra i due ambiti. In quest’ottica, il Workshop in tema del rapporto tra e-learning ed e-government intende costituire un momento di riflessione comune tra gli attori coinvolti, e di osservazione della situazione attuale e delle potenzialità evolutive di tale rapporto, dando spazio alle seguenti tematiche: e-government: una panoramica in fase di strutturazione La gestione dei progetti di inserimento delle pratiche di e-government nei contesti comunitario e nazionale individua nei Centri Regionali di Competenza gli strumenti fondamentali per conferire a un settore in rapida evoluzione la necessaria organizzazione, al fine di favorire l’interscambio di risultati, esperienze e conoscenze e il riuso degli strumenti realizzati e di evitare i problemi derivanti dall’assenza di un coordinamento delle iniziative. E-learning e comunicazione sociale L’applicazione e la normalizzazione delle pratiche di e-government richiedono una specifica preparazione sia da parte dell’operatore istituzionale sia da parte del cittadino, interlocutori di processi in cui la condivisione di conoscenze e capacità è la condizione indispensabile al raggiungimento dei risultati in termini di efficienza ed efficacia. Convention Carid 2004: È prevista, nel quadro degli eventi di Expo e-learning 2004, l’organizzazione di una convention degli ex studenti laureati e diplomati a distanza attraverso i corsi gestiti dal Carid (oltre 10.000).  
   
   
IL TUO CAFFÈ SCEGLIE IL SOFTWARE VMI DI MINORPLANET PER RIDURRE I COSTI E AUMENTARE L’EFFICIENZA  
 
 Milano, 20 febbraio 2004 - Per molti italiani, la tazzina di caffè al momento opportuno è un piacere irrinunciabile che, nelle ore di lavoro, si trasforma addirittura in esigenza. Chi distribuisce macchinette del caffè e bevande a piccole e grandi aziende sa benissimo che i ritardi nelle consegne non sono ammessi, pena il malumore generale. Il Tuo Caffè, azienda milanese che opera in questo campo dal 1992 e che tra i propri clienti annovera grandi organizzazioni come Wind e Getronix, ha fatto della qualità del servizio clienti una priorità. A tale scopo, ha installato sui dieci automezzi della propria flotta il sistema Vmi (Vehicle Management Information) di Minorplanet Systems, leader mondiale nella gestione e localizzazione delle flotte aziendali. Vmi, un sistema composto da hardware e software, è in grado di dire in tempo reale dove si trova un automezzo e dove è stato, fornendo inoltre con precisione molte altre informazioni per pianificare l’attività, il consumo di carburante, i costi di assistenza, in una parola tutti i dati necessari al corretto svolgimento dell’attività della flotta di assistenza. L'aspetto vincente di Vmi è la sua capacità di fornire dati relativamente a ben 25 variabili che includono: la distanza percorsa, la velocità tenuta, i tempi di sosta, il consumo di carburante e il tempo impiegato durante il servizio, per citarne alcune. I molteplici vantaggi offerti da Vmi, inclusa la possibilità di localizzare i veicoli in tempo reale tramite mappatura dei percorsi, offrono alle aziende un controllo completo sui propri veicoli, assicurando maggiore efficienza e produttività. “Avevamo la necessità di gestire al meglio l’attività dei nostri veicoli per evitare furti e perfezionare il servizio alla clientela. – racconta il Sig. Giancarlo Lanzani, titolare di Il Tuo Caffè. - Ottimizzando i giri di assistenza alla nostra clientela, siamo riusciti a risparmiare il 15% sui costi di carburante. Non solo. Da gennaio 2003, al rinnovo dell’assicurazione, abbiamo ottenuto condizioni più vantaggiose, in quanto il sistema costituisce un eccellente antifurto. Il servizio clienti è migliorato, perché non si verificano più soste non autorizzate o deviazioni di percorso, evitando così sprechi di tempo e di denaro.” Oltre a questi immediati vantaggi in termini di costi, Il Tuo caffè ha raggiunto gli obiettivi di miglioramento del servizio clienti, rispondendo con maggiore rapidità alle emergenze, ottimizzando i giri di assistenza e semplificando la gestione di tecnici e automezzi. “Abbiamo un valore aggiunto rispetto alla concorrenza, perché Vmi ci permette di essere più reattivi nei confronti della nostra clientela.- osserva Lanzani. - Visualizzare i veicoli nella cartografia, ci consente di essere tempestivi nei confronti dei clienti nei casi di emergenza, in quanto sappiamo all’istante qual è il veicolo più vicino e possiamo dirottarlo dove occorre.”