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GIOVEDì

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Febbraio 2004
Web alimentazione e benessere
PRODOTTI AGRICOLI: DOMANDE PER L'ACCESSO AI CONTRATTI DI FILIERA  
 
Il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali ha firmato il 3 febbraio scorso il decreto, in corso di registrazione, relativo a criteri, modalità e procedure per l’attuazione dei contratti di filiera. I contratti di filiera hanno come obiettivo la realizzazione di programmi di investimento finalizzati, in particolare, all'innovazione di prodotto e di processo della catena produttiva agricola. Le domande di accesso ai contratti di filiera, in base alla nota del ministero delle politiche agricole, pubblicata sulla G.u. Del 12 febbraio 2004, possono essere inviate a partire dal giorno 23 febbraio 2004. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/contratti_filiera/index.html  
   
   
ETICHETTATURA DEI VINI: LA COMMISSIONE ADOTTA MODIFICHE AL REGOLAMENTO  
 
La Commissione europea ha adottato il 23 febbraio una serie di modifiche al regolamento concernente l'etichettatura dei vini. Con queste modifiche, le due categorie di "menzioni tradizionali" utilizzate sulle etichette dei vini per designare I vini di qualità sono state unificate in un'unica categoria e i paesi terzi saranno autorizzati ad utilizzare tali menzioni per i loro vini, a condizione che questi rispettino una serie di requisiti tassativi equivalenti a quelli vigenti negli Stati membri. Il diritto di utilizzare le menzioni tradizionali sarà accordato ai paesi terzi, previo esame da parte della Commissione e degli Stati membri delle domande presentate in tal senso, se tutte le condizioni richieste sono soddisfatte. Le modifiche sono state apportate per venire incontro alle preoccupazioni manifestate dai paesi terzi. "Le condizioni imposte ai paesi terzi per poter usare le menzioni tradizionali dell'Ue e la vigilanza esercitata dalla Commissione e dagli Stati membri in sede di esame delle domande rappresentano una garanzia contro eventuali abusi. Queste modifiche rafforzano la tutela degli interessi dei produttori e dei consumatori, la trasparenza del mercato e la concorrenza leale, che il regolamento sull'etichettatura dei vini intendeva salvaguardare, e risponde ai nostri impegni sul piano internazionale", ha dichiarato il commissario europeo per l'agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca Franz Fischler. Le modifiche apportate al regolamento del 2002(1) (cfr. Ip/02/648) erano ritenute necessarie dalla Commissione per rendere la normativa Ue più conforme agli impegni internazionali assunti dall'Ue nel quadro degli accordi Trip(2) e Gatt. Esse vertono principalmente sulla politica delle "menzioni tradizionali" e sulla disciplina dell'uso delle denominazioni dei vini da parte dei paesi terzi. Le norme che disciplinano l'uso delle menzioni tradizionali nell'Ue (cioè quei termini che sono tradizionalmente utilizzati per designare i vini di qualità in riferimento ad un metodo di produzione o di invecchiamento, al colore o ad una particolare qualità del vino) sono state semplificate. Il regolamento del 2002 prevedeva due categorie di menzioni tradizionali: la prima comprendeva menzioni che potevano essere utilizzate dai paesi terzi a determinate condizioni (come 'klassic', 'château', 'classico', 'reserva', ecc.), mentre la seconda categoria era riservata esclusivamente ai vini prodotti nell'Ue e comprendeva menzioni tradizionali connesse a determinate zone geografiche di produzione, di cui potevano fregiarsi soltanto i vini dell'Ue (quali 'vin jaune', 'amarone', 'amontillado', 'ruby', ecc.). Alcune menzioni tradizionali come "fino", "claret", ecc., utilizzate da tempo in altre parti del mondo, non potevano figurare su vini prodotti in paesi terzi e commercializzati sul mercato dell'Ue. Per poter utilizzare le menzioni tradizionali dell'Ue sul mercato comunitario, i paesi terzi devono dimostrare che: le menzioni tradizionali in questione sono riconosciute e disciplinate dalle norme vigenti, comprese quelle stabilite da organizzazioni professionali rappresentative nel paese terzo considerato; le menzioni da tutelare sono sufficientemente distintive e/o godono di una buona reputazione all'interno del paese terzo; le menzioni sono state utilizzate tradizionalmente per almeno dieci anni nel paese terzo; le disposizioni del paese terzo non sono tali da indurre i consumatori in errore circa la menzione di cui trattasi. Inoltre, sono autorizzate unicamente le menzioni tradizionali nella lingua ufficiale del paese terzo in questione. L'uso di menzioni tradizionali in una lingua diversa da quella ufficiale del paese terzo è ammesso soltanto se l'utilizzazione di tale lingua è prevista dalla legislazione del paese e se tale lingua è utilizzata nel paese ininterrottamente da almeno venticinque anni.  
   
   
ATTACCO ALLE DENOMINAZIONI D’ORIGINE DAL CUORE DELL’UE LE CITTÀ DEL VINO DICONO NO ALLE RECENTI DECISIONI DELLA COMMISSIONE EUROPEA DI “AMMORBIDIRE I VINCOLI SULLE ETICHETTE” DEI VINI.  
 
L’europa rischia di svendere il suo patrimonio vinicolo. Accusata di protezionismo dai paesi del nuovo mondo, l’ue previene il rischio di un contenzioso, ammorbidendo gli obblighi sulle importazioni di vino extra-europeo. Le Città del Vino dicono No alle recenti decisioni della Commissione europea di “ammorbidire i vincoli sulle etichette” dei vini, interpretando così le preoccupazioni di tutto il mondo vitivinicolo italiano. Dallo scorso 1° febbraio, infatti, è operativo il regolamento Ue N.753/2 che avrebbe dovuto proteggere con formula piena (denominazione, designazione, provenienza) circa un centinaio di menzioni comunitarie. L’esecutivo di Bruxelles, giocando d’anticipo, ha invece approvato, pochi giorni fa, un progetto di “ridimensionamento” della legge presentato al Comitato tecnico di gestione vini, organo di rappresentanza dei governi europei per le questioni vinicole. La proposta, confrontata con le precedenti politiche europee, rappresenta un vero e proprio colpo al cuore delle produzioni vinicole italiane, stabilendo che nessuna menzione “tradizionale” possa più essere riservata in termini assoluti ai paesi europei, rendendone così possibile l’utilizzo anche per vini prodotti in paesi extracomunitari, “purché si attengano a determinati criteri”. Floriano Zambon, presidente dell’Associazione nazionale delle Città del Vino, esprime la sua preoccupazione anche a nome degli circa 530 Comuni associati, per il provvedimento adottato. “Se nessuna menzione tradizionale sarà più riservata in termini assoluti ai nostri vini e a quelli dei paesi europei, di fatto sarà possibile trovare un Amarone, un Brunello, un Recioto, prodotti in qualunque altra parte del mondo. Si liberalizza, così, il commercio dei “falsi” danneggiando gravemente i produttori italiani che si troveranno a dover combattere contro una concorrenza che definire sleale è solo un eufemismo. Questo provvedimento elude il principio della proprietà intellettuale di un nome-marchio quale quello di un vino, frutto del sedimento culturale di secoli di storia, annullando i principi della Costituzione Europea. Tutto questo ingenera inoltre confusione tra i consumatori ai quali va garantita la qualità del prodotto legata strettamente al territorio di origine”. Sono 17 i nomi di vini italiani che rischiano di perdere la tutela, assediati da vini prodotti oltreoceano e commercializzati magari a prezzi più bassi, con lo stesso nome in italiano, senza tener conto della qualità, vanificando anni di impegno e investimenti che hanno permesso al nostro paese il primato sui mercati mondiali e indebolendo il rapporto tra prodotto e territorio, chiave di successo dell’enologia italiana. L’associazione nazionale Città del Vino, ha predisposto un ordine del giorno (il primo Comune ad approvarlo è stato Greve in Chianti) con il quale si stigmatizza la disposizione presa a Bruxelles e si chiede al Sindaco di ogni Comune di farsi portavoce delle giuste e legittime preoccupazioni dei produttori vitivinicoli riguardo alla possibilità della perdita dell’esclusiva su importanti denominazioni di vini prodotti in Italia; si richiede alle Regioni a e il Governo nazionale di farsi carico, in sede comunitaria, del preciso impegno a ripristinare, sulle 17 denominazioni di vini italiani attualmente a rischio, la tutela della Comunità Europea nei confronti di ogni e qualsiasi imitazione e/o contraffazione da qualsiasi paese esse provengano. Infine si richiede alla Commissione Europea un cambio di rotta, affinché difenda i vini prodotti nei paesi dell’Unione sulla base di pratiche e di tradizioni storicamente riconosciute e con l’utilizzo di vitigni intimamente connessi con i rispettivi territori d’origine.  
   
   
LA CAMPANIA LANCIA LA PRIMA CARTA DEL PAESAGGIO DELL’OLIO  
 
Il documento vuole delineare strategie per il buon governo delle campagne attraverso interventi concreti. Tra i temi dell’incontro anche la recente legge per la tutela e la valorizzazione dell’architettura rurale e la bozza di nuovo regolamento comunitario per il sostegno alla produzione. La prima “Carta del paesaggio dell’olio” verrà sottoscritta in Campania il 27 febbraio 2004 dopo il convegno “I paesaggi dell’olio, il buon governo della campagna nel tempo della storia”, promosso dal Comune di Caiazzo e dall’Associazione Città Paesaggio nell’ambito del Premio Sirena d’Oro di Sorrento organizzato da Regione Campania - Assessorato all’Agricoltura, dalla Città di Sorrento, Cciaa di Benevento, Cciaa di Salerno, in collaborazione con Associazione Nazionale Città dell’Olio e Oleum. Il documento vuole delineare strategie per il buon governo del paesaggio dell’olio attraverso interventi concreti, iniziative didattiche, promozione del “prodotto extravergine”, conoscenza e valorizzazione delle “case dell’olio”: frantoi e musei. Il convegno infatti si propone di esaminare il paesaggio, quello caratteristico dell’olivo e dell’olio, come bene culturale: non quindi soltanto “superficie estetica”, ma soprattutto “istanza etica”, prodotto delle azioni della comunità, dove ogni aspetto del “sistema paesaggio” è interdipendente e il singolo gesto deturpante comporta ricadute inimmaginabili. Ospitato nello storico palazzo Mazziotti di Caiazzo, l’incontro inizierà alle 10,30 e si concluderà con la sottoscrizione da parte dei relatori della “Carta del paesaggio dell’olio”. Un’occasione per valutare la legislazione italiana e europea in tema di paesaggio, come le nuove norme sulla figura dell’imprenditore agricolo, manager del territorio e tutore della biodiversità, o anche l’importante Convenzione europea del paesaggio, non ancora recepita in Italia. Temi di grande attualità, in tempi dove è palese il rischio di perdere l’identità espressa dal territorio, per tutelare quel paesaggio rurale che, nelle parole di Alberto Magnaghi dell’Università di Firenze, rappresenta “una delle più grandi opere d’arte mai realizzate”. Tra i temi in discussione ci saranno anche la recente legge per la tutela e la valorizzazione dell’architettura rurale e la bozza di nuovo regolamento comunitario per il sostegno alla produzione.  
   
   
"LA DISTRIBUZIONE SPECIALIZZATA HORECA: LINEE DI EVOLUZIONE E CRESCITA DELLA COMPETITIVITÀ" DALLE SORPRENDENTI VENDITE DEL 2003 ALL'ANALISI DI IN UN MERCATO IN CONTINUA EVOLUZIONE E SEMPRE PIÙ COMPETITIVO  
 
Grande interesse per il dibattito organizzato da Italgrob, l'associazione Italiana dei Grossisti di Bevande, tenutosi il 1 febbraio scorso nell'ambito di Pianteta Birra - il più grande polo espositivo europeo della ristorazione fuori casa, a Rimini Fiera – cui hanno perso parte i manager di alcune tra le più importanti industrie leader del settore. L’appuntamento con Italgrob infatti, è diventato in questi anni un occasione irrinunciabile per l’ingrosso beverage italiano, momento privilegiato per discutere insieme sulle nuove tendenze e sul futuro del settore. Il convegno di quest’anno è iniziato in un clima di generale soddisfazione per i risultati ottenuti nel 2003 che, grazie al gran caldo dell’estate, ha registrato un notevole incremento dei volumi di vendita delle bevande, e una certa preoccupazione per l’anno in corso, iniziato all’insegna di una concorrenza sempre più agguerrita. La discussione è iniziata con l’intervento di Raffaele Cioffari, amministratore delegato di Maior Consulting, che ha presentato i risultati dell’indagine “Gross Drink”, dalla quale è emerso una dato apparentemente sorprendente: un aumento nel numero dei grossisti di bevande, passati da 1.700 nel 2002 ai 1.858 del 2003. Una netta inversione di tendenza rispetto al recente passato, caratterizzato invece da un continuo calo del numero di aziende impegnate nel settore. Questo fenomeno è giustificato, secondo Cioffari, dall’ingresso nel beverage di altre tipologie di distributori non specializzati - l’ingrosso food e dolciario, i Cash & Carry e una parte degli operatori catering – attirati dalla forte espansione di hotel, ristoranti e bar, dove sembra possibile recuperare gli effetti della stasi dei consumi in atto nel canale alimentare. Come si può osservare dall’analisi comparativa preparata da Maior Consulting, l’ingrosso beverage si trova quindi ad affrontare sul campo un numero sempre maggiore di competitors con specializzazione diversa, che utilizzano strategie completamente differenti e impiegano le risorse di cui dispongono con modalità del tutto dissimili da quelle della pura commercializzazione delle bevande. E’ evidente quindi che i fattori competitivi su cui i grossisti beverage dovrebbero puntare per vincere la sfida della concorrenza sono innanzitutto la specializzazione di canale, la qualità dei servizi , sia tangibili - assortimento, stoccaggio, tempi e modalità di consegna, dilazioni di pagamento, concessione di finanziamenti, possibilità di resi, assistenza per la gestione degli impianti - che intangibili – affidabilità, disponibilità, competitività, informazione, consulenza -, l’efficienza gestionale che li contraddistingue e la professionalità degli operatori, che ha consentito loro di instaurare un rapporto consolidato con la propria clientela tramite l’offerta un valore aggiuntivo notevole. E’ stata poi la volta di Giancarlo Gramatica, Client Service Director di Iri Information Resources, che ha presentato gli straordinari dati relativi ai consumi di bevande nell’Horeca e nella grande distribuzione registrati durante la “lunga estate calda” del 2003: nel solo mese di agosto si è registrata una crescita dei volumi rispetto al 2002 superiore al 36%. Complessivamente nell’Horeca sono stati consumati circa 3.442 milioni di litri di bevande, con una crescita del 12,6% rispetto allo scorso anno, mentre i litri venduti nel circuito Iper, Supermercati e Superette sono oltre il doppio (7.712 milioni), con una crescita altrettanto significativa (+11,1%). La ricerca ha fornito anche una stima delle vendite del Cash & Carry (con la significativa esclusione di Metro): 936 milioni di litri. In questo caso tuttavia non è disponibile il dato percentuale relativo alla crescita, poiché il 2003 è stato il primo anno di rilevazione in questo canale. Per quanto concerne le tipologie di bevande maggiormente consumate, nel circuito Horeca ha trionfato l’acqua (2.046 milioni di litri, con una crescita del 13,6%), anche se gli incrementi più significativi riguardano settori più di nicchia: i numeri sono da capogiro, in particolare per le bevande a base the (+36,4%), gli integratori (+42,6%) e i ready to drink (+60,6%). Persino la birra, in apparente difficoltà nel 2002, ha registrato un ottimo risultato (+10,6%). Il peso complessivo del canale Horeca nella vendita delle bevande (con l’esclusione di vini e spumanti), risulta pari al 44,6 % del mercato anche se il Cash & Carry sembra aver acquisito un valore rilevante (12,1 %), grazie in particolare alla vendita dei liquori. Terminata l’esposizione dei dati, ha avuto inizio il dibattito vero e proprio, incentrato prevalentemente sulla valutazione dei risultati del 2003 e sul ruolo dei nuovi competitors, in particolare i Cash & Carry, rappresentati in sala da Andrea Colombo - direttore commerciale di Food Metro. Alla tavola rotonda hanno inoltre partecipato Stefano Agostini (direttore vendite di Sanpellegrino Italia), Dennis Hejna (direttore commerciale di Heineken Italia), Gilberto Nava (direttore commerciale del Gruppo Campari), Leopoldo Pasquini (imprenditore e presidente del consorzio Sangeminiano) e Franco Tucci (imprenditore e consigliere di Bse). La generale soddisfazione per gli ottimi risultati conseguiti, in particolare grazie all'eccezionalità delle temperature registrate nel corso della stagione estiva, smorzata dalla consapevolezza di una concorrenza sempre più variegata ed agguerrita, nei confronti della quale l'unica valida soluzione sembra di puntare tutte le energie sulla differenziazione per canale. Una posizione sulla quale concorda anche Angelo Cortesi, presidente di Italgrob, ma con l'avvertimento: “La differenziazione del canale deve essere reale, non basta mettere una fascetta sulla bottiglietta per renderla davvero diversa”.  
   
   
PIACENZA: CAPITALE DELLA CUCINA ITALIANA PER UN GIORNO AL “PARK HOTEL BEST WESTERN” LA KERMESSE GASTRONOMICA TARANTINA, UNO TRA GLI APPUNTAMENTI PIÙ PRESTIGIOSI DELL’INTERO FESTIVAL  
 
Taranto, la capitale italiana della cozza nera, si riappropria della sua identità ed impone la sua supremazia in campo nazionale ed europeo soprattutto per la qualità unica al mondo del suo mitilo che si sviluppa nelle acque tiepide del Mar Piccolo a ridosso dei citri d’acqua dolce che gli conferiscono particolari qualità organolettiche proprio i mari di Taranto, per le caratteristiche edafiche e fisiografiche, attribuiscono al prezioso frutto di mare un enorme valore aggiunto. La sua immagine, offuscata per decenni dalla disattenzione dei produttori e dagli organi di categoria nonché dalle istituzioni preposte alla valorizzazione del comparto agroalimentare e commerciale, oggi grazie all’impegno del direttivo del Centro di Cultura “Renoir”, è divenuta una realtà visibile nel panorama enogastronomico italiano. “Il Festival Italiano della Cucina con la cozza tarantina”, ormai alla sua seconda edizione, rientra nel progetto “Antichi sapori di….Vini profumi” il quale si appresta a vivere uno tra i più importanti e significativi momenti di alta cucina. Infatti, l’appuntamento di Piacenza ed in particolare presso il “Park Hotel Best Western”, prestigioso complesso alberghiero, risulterà particolarmente affollato e soprattutto qualificatissimo dal punto di vista professionale poiché registrerà la presenza di dieci grandi chefs tra i più accreditati dell’intero panorama gastronomico e della ristorazione del Nord Italia e non solo come Charlie Pedruzzi del “Jolly President Hotel” di Milano, Franco Del Carria dell’Anglo American Hotel di Firenze, Luciano Zazzeri del Ristorante “La Pineta” di Marina di Bibbona (Livorno), Claudio Tallarini del Ristorante “Gianniri” di Vallette (Malta), Viviana Varese del Ristorante “Girasole S.a.s.” di Orio Litta (Lodi), Andrea Cesarone del Ristorante “Val Pomaro” di Arquà Petrarca (Padova) e Diego Straforini del Ristorante “Nuovo Dorio” di Vigodarzere (Padova). Particolarmente agguerrita anche la compagine proveniente da Torino che ha già aderito alla scorsa edizione del Festival e che riuscì a portare alla finale ben due concorrenti su tre. Al “Park Hotel Best Western” di Piacenza quest’anno la stessa squadra sarà formata da cinque componenti tra i quali Vito Nobile del Ristorante “La Pace”, Nino Baldassarre di Venaria Reale (To), Celestino Revello, Francesco Caccia e il Prof. Mario Finotto. Dieci “cavalieri” dell’alta cucina piemontese, lombarda, veneta e pugliese: un incontro tra mondi lontani depositari di una cultura gastronomica intensa ed inconfondibile, tutti sostenitori di una cucina regionale ma allo stesso tempo mediterranea. Il progetto “Antichi sapori di…vini profumi” quindi, promosso per rivitalizzare l’immagine della cozza tarantina, si è rivelato strategico per la sua capacità di veicolare altre realtà produttive del comprensorio ionico così come fu evidenziato nel programma iniziale. Ad ospitare una tra le più importanti serate della kermesse gastronomica tarantina, sarà il “Park Hotel Best Western” condotto dalla Dott.ssa Luciana Tiramani e alle Pubbliche Relazioni dalla Dott.ssa Chiara Angeli. L’hotel, progettato dall’Ingegnere Lino Maestri, è situato nei pressi del “Parco Galleana” (da qui il nome Park Hotel) a pochi km dal centro di Piacenza. Struttura alberghiera caratterizzata da uno stile moderno ed elegante che non vuole eccedere nelle stravaganze ma punta ad essere accogliente e confortevole. Questo è tra i primi alberghi italiani ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento Premier che identifica gli alberghi del gruppo per un livello di servizio e qualità elevato e una particolare attenzione per la coerenza e l’armonia degli elementi di design. Il Ristorante del Grand Hotel, “La Veranda”, propone, sotto l’attenta cura e l’alta professionalità dello chef Antonio Roda, pietanze internazionali e nel rispetto della più squisita tradizione emiliana offre piatti tipici locali come i famosi “Pisarei e fasò”.  
   
   
TUTTI A TAVOLA: A MALTA: S’IMBANDISCE IL “MEDITERRANEAN FOOD FESTIVAL 2004”!  
 
Si dice che la nostra dieta mediterranea sia fra le più equilibrate del mondo, sicuramente quella che meglio armonizza le proprietà nutritive con i piaceri del palato. Ma la “dieta mediterranea” è poi davvero una sola? Se sono il mare e il clima ciò che accomuna tutti i paesi del mediterraneo, ogni regione conserva le sue peculiarità gastronomiche e di gusto. Per scoprire tutte le sfumature di queste tradizioni l’appuntamento fondamentale è con il “Mediterranean Food Festival” di Malta, dall’11 al 14 marzo 2004. E’ proprio a Malta, centro d’antichi scambi, che una varietà di ricette da tutto il Mediterraneo è stata importata e assorbita all’interno della cucina locale. Il crogiolo di culture che si sono incontrate su queste sponde rende l’isola il luogo ideale per far avvicinare, ancora oggi, gli stimoli provenienti da diverse tradizioni. Durante il festival, che si svolgerà presso l'Eden Arena a St. Julians, si potranno gustare decine di piatti preparati da alcuni fra i migliori chef mediterranei. Ai colori dei piatti si mescoleranno quelli della musica, delle danze etniche e delle rievocazioni storiche di molti dei paesi d’origine. Durante l'evento, oltre alla presenza degli stand ci saranno vivaci spettacoli, e sarà possibile trovarsi nel bel mezzo di una rievocazione storica di un matrimonio maltese del Xix secolo. Allora si potranno assaporare le prelibatezze che a quel tempo erano servite nei banchetti dei matrimoni maltesi, accompagnati da danze rituali e canti. E' una delle ricostruzioni storiche che faranno breccia nei cuori, e soprattutto nei palati, di chi arriva a Malta per concedersi il piacere di un viaggio goloso. Haruf il Forn (agnello al forno), Torta tal-Gbejniet (torta di formaggio), Haxix (verdure), Qaghaq ta’ l-Ghasel (riccioli alla melassa) sono solo alcune delle delizie nel menu matrimoniale (si consiglia di prenotare in anticipo). E se alle nozze ottocentesche preferite l’atmosfera epica della Malta medioevale, vi aspetta il “Banchetto dei Cavalieri” (sempre su prenotazione), dove fra armature, spade e musiche antiche potrete assaggiare i piatti che decoravano le tavolate del Gran Maestro e del suo seguito. Il festival è organizzato dal Consiglio per la Pianificazione e lo Sviluppo della Malta Tourism Authority, con il sostegno di Hotels and Catering International Management Association (Mhra), Malta Culinary Association, Malta Cookery and Food Association e Mediterranean Conference Centre. Per ulteriori informazioni sul programma consultare il sito web: http://www.Mediterraneanfoodfestival com/ Infolink: www.Malta.it  www.Visitmalta.com  
   
   
MOSTRA NAZIONALE DEL CIOCCOLATO E DEL CAFFÈ 5-6-7 MARZO 2004 ROCCA SAN GIORGIO - ORZINUOVI (BS)  
 
Nella splendida cornice della secentesca rocca di Orzinuovi, paese storico tra i più i suggestivi della Lombardia, si svolge la prima edizione di Chocolart&coffee, kermesse nazionale dedicata al cioccolato ed al caffè. I migliori maestri cioccolatieri italiani e le più significanti torrefazioni, pasticceri e gelatai, saranno protagonisti di questa iniziativa che si prefigge di ospitare più di 40.000 visitatori, tra operatori di settore, istituti scolastici e curiosi. Mostra-mercato: saranno un centinaio gli espositori coinvolti nella manifestazione che si spiegherà su una superficie di poco inferiore ai 10.000 mq. Artisti del cioccolato, torrefazioni, enoteche e cantine vitivinicole con vini, birre e distillati da abbinare al cioccolato; librerie, gli specialisti della cioccolata calda e del caffè, ed infine le pasticcerie, fra dolci tradizioni e stravaganti innovazioni I talk show: Nel grande salone panoramico giornalisti televisivi, gastronomi, chef, pasticceri, psicanalisti, storici, comici, musicisti, artisti e critici letterari, saranno chiamati in causa per dissertare di cioccolato e caffè. Un gruppo di musicisti, intratterrà gli ospiti insieme ad abbondanti assaggi di cioccolato, che verranno distribuiti tra un intervento e l’altro, mentre immagini dal mondo del caffè e del cioccolato scorreranno sullo schermo centrale. Alle origini del Cibo degli Dei Protagonista assoluto sarà il rappresentante della comunità Azteca Xiukiauitzin (Pioggia di fuoco), che dal Messico, giungerà a Orzinuovi per portaci insieme ad altri membri, una documentazione tangibile degli usi delle tradizioni del suo popolo. Ed insieme a lui, interverranno importanti archeologi del centro italiano studi e ricerche archeologiche precolombiane. Baci dall’Italia: la prima mostra nazionale di tutti i baci d’Italia. I baci pervenuti saranno messi in esposizione, con indicazione del nome e dell’azienda produttrice. Al termine della manifestazione saranno messi all’asta ed il ricavato verrà devoluto ad Amnesty International. Tutti i baci, saranno inseriti in una pubblicazione che avrà l’omonimo titolo della mostra e che documenterà tutta la produzione di baci in Italia Arte Fondente: mostra di sculture di cioccolata. Cioccocena e Caffecena: grandi chef si cimenteranno nella preparazione di mirabolanti piatti a base di caffè e cioccolato. Theobroma Room: sala riservata alle degustazioni di caffè e cioccolato.  
   
   
UN JEROBOAM DI SPUMANTE LESSINI DURELLO METODO CLASSICO PREMIA I CAMPIONI DI SCI  
 
Quando si parla di bollicine il pensiero vola subito alla Francia e ai suoi celebrati champagne. Ha quindi destato sorpresa la decisione degli organizzatori dei Mondiali di sci giornalisti, svoltisi all'Alpe d'Huez, sulle montagne francesi, di premiare il miglior atleta dei giochi con un jeroboam di spumante Lessini Durello metodo classico, che è stato preferito ad altri vini presentati dalle altre nazionali, compresi ovviamente i francesi. La giornalista italiana Elisa Calcamuggi ("Montagne olimpiche Torino 2006") ha vinto la medaglia d'oro nel gigante femminile, ma soprattutto ha realizzato il miglior tempo assoluto battendo anche il tedesco Ralf Scheuerer vincitore della categoria maschile e aggiudicandosi dunque la preziosa confezione con i tre litri di spumante Durello. Un ulteriore riconoscimento alle bollicine dei monti Lessini è venuto anche dalla serata inaugurale di gala, quando lo spumante Durello è stato scelto quale aperitivo della serata, incontrando i favori degli oltre 260 giornalisti presenti, provenienti da 33 Paesi di tutto il mondo. Nel corso della serata, che ha visto la delegazione italiana offrire anche assaggi di formaggio Monte Veronese, fresco e stagionato, sono state stappate oltre 100 bottiglie di Durello, andate letteralmente a ruba. Oltre alla medaglia d'oro della Calcamuggi, la nazionale italiana Gis-wind Tex (Giornalisti italiani sciatori), ha conquistato anche tre medaglie d'argento e tre di bronzo. La nazionale italiana per questa edizione dei Mondiali era sponsorizzata dalla Vagotex di Colognola ai Colli e ha testato in condizioni difficili alcuni materiali in Wind Tex.  
   
   
DAL 27 AL 29 FEBBRAIO 2004, OLTRE 200 SPECIALITÀ DIVERSE DI FORMAGGI ATTIRERANNO ESERCITI DI INTENDITORI E DI CURIOSI IN VALLE AURINA, UNA DELLE PIÙ BELLE LOCATION DELL'ALTO ADIGE-SÜDTIROL  
 
"Il formaggio è latte che è diventato adulto". La citazione compare nel 1937 sulla rivista inglese gourmet Epicure's Delight e mai definizione fu più azzeccata, soprattutto se si pensa che 66 anni dopo sono diventati "adulti" sia il formaggio che la maggior parte dei suoi produttori. Lo proverà il Grande Mercato Internazionale del Formaggio a Campo Tures, nelle Valli di Tures e Aurina (Alto Adige-südtirol), dal 27 al 29 febbraio 2004 (ogni giorno, dalle ore 9.30 alle 18.00). Da tutta Europa arriveranno oltre 200 " campioni" della produzione caseraria per entendeurs: da Cipro alla Frisia, da Cuneo a Vienna, passando naturalmente dalla produzione italiana e in particolare altoatesina (presenti tutte le latterie, dalle più piccole ai giganti della lavorazione del latte). "E' un grande evento con importantissime valenze culturali, oltre che commerciali - assicurano i promotori dell'evento - con un enorme scambio di esperienze e con la possibilità unica per i visitatori di prendere contatto con un mondo affascinante come quello di contadini, pastori e produttori di alta qualità e di presenza 'storica'". Quali le meraviglie, allora? Presto detto. Nel Centro Tubris vedremo in mostra i "magnifici 200" e oltre. Ai visitatori il piacere di scoprire vecchie eccellenze e gradite novità: uno per tutti, Hansi Baumgartner, famoso ristoratore di Rio Pusteria, della gilda dei "jeunes restaurateurs" (chi non lo ricorda nelle passate edizioni della "Prova del Cuoco" su Rai1?) che ha abbandonato la ristorazione per dedicarsi all'affinamento dei migliori formaggi altoatesini (elevandone la qualità) e a far da trainer a tutti i piccoli produttori di talento. Ci saranno, con le loro etichette più famose, anche piemontesi, pugliesi, siciliani, campani. Questi ultimi porteranno a Campo Tures la mitica mozzarella di bufala e la produrranno in loco, per la gioia dei presenti e per la curiosità dei loro colleghi sudtirolesi. I viennesi offriranno le loro delicatezze fatte di pomodorini e olive ripiene di formaggio fresco e di peperoncini alla "feta". I ristoratori saranno i protagonisti delle giornate all'insegna del "Formaggio in tavola": dai primi piatti al dolce! Sulla piazza del Municipio di Campo Tures arriverà, per la prima volta, la "malga dei Pastori", spazio riservato ai migliori produttori locali, con esposizione, degustazione e vendita, ma soprattutto con dimostrazioni dal vivo su come ottenere un ottimo formaggio contadino. Nel Museo del Parco, un 'esposizione dedicata al mondo delle malghe avrà come protagonista il famoso formaggio "grigio", il tipico più tipico del territorio. Nato dalla scrematura del latte, una volta ottenuti i derivati più grassi (attenzione, patiti della dieta, il "grigio" contiene solo il 2% di grassi animali!), questo formaggio di nicchia ha un gusto particolare che gli deriva dalla salatura della cagliata, dalla stagionatura " a caldo" (una o due settimane alla temperatura di circa 30°), oppure più raramente "a freddo" (12 settimane in cantina), con velatura muffata che lo rende ancora più interessante. Si gusta sul pane di segale, condito con burro, oppure con extravergine d'oliva, aceto e cipolle in fettine. Una delizia, di cui ogni produttore custodisce il segreto (in Alto Adige-südtirol lo producono solo due latterie). Poi c'è il "Blues and Blue", originale concerto serale con una valenza in più: degustazione di Blue, il formaggio con le cosiddette "muffe nobili", e vino. Per seguire questa grande festa si può alloggiare in una delle tante strutture ricettive suggerite dal Consorzio Area Vacanze Valli di Tures e Aurina (Alto Adige - Südtirol). Ad esempio, il pernottamento in hotel tre stelle, in camera doppia con prima colazione, costa 32 euro al giorno per persona, mentre in bed&breakfast dai 15 ai 20 euro a persona. Alloggiare nella Valli di Tures e Aurina. Infolink: www.Campo-tures.com  www.Tures-aurina.com  
   
   
OPERAZIONE PROMOZIONALE "COOKING OVATION".  
 
Milano, 26 febbraio 2004 - Ballarini lancia un'operazione di grande impatto per far conoscere al più ampio numero di consumatori le caratteristiche qualitative di una delle sue linee di punta. Nei mesi di aprile, maggio e giugno, acquistando nei migliori negozi un pezzo della prestigiosa linea "Antares", il cliente riceverà una padella di diametro 20 cm. Della stessa linea, per testarne direttamente la qualità. La padella sarà corredata di un ricettario per cucinare "2 uova da applauso". L'operazione avrà un'ampia visibilità in tutta Italia e coinvolgerà i punti vendita più qualificati.  
   
   
LA TAVOLA DI GIO PONTI IN MOSTRA A MILANO DAL 26 FEBBRAIO AL 3 MARZO 2004 - CLUB CONGUSTO IN VIA MANZONI 23  
 
Congusto presenta con grande emozione un nuovo progetto dedicato a Gio Ponti, al suo gusto, alla sua sensibilità, al suo stile. Un percorso di immagini e di oggetti che raccontano la realtà di Ponti meglio delle parole. Ci sono dei sughi meravigliosi che la forchetta non ci permette di portare alla bocca. Per Gio Ponti il rito della tavola apparecchiata è una festa a sorpresa, un gioco di incastri di forme, una fantasia italiana di colori e sapori. Gio Ponti vede la casa come laboratorio di architetture domestiche perfette e possibili. Un luogo dove la bellezza è accessibile a tutti. Componete la vostra tavola come si compone un mazzo di fiori. Gio Ponti continua per tutta la vita a cercare soluzioni migliori per lo spazio abitativo e termini esatti per oggetti e strumenti casalinghi. Ecco il mio ragionamento: per il coltello la parte che si adopera non è che la punta, o quasi, della lama. Gio Ponti parte dalle radici profonde, dalle usanze degli artigiani, dalle forme lontane, e procede a limare, ripulire e alleggerire. I profili e le proporzioni si assottigliano, acquistano luce, colore, leggerezza. Mi piace essere un “provocatore” della trasformazione spontanea delle forme. Il disegno unitario per la tavola di Gio Ponti è, in più, un dialogo ininterrotto tra i piatti e le tovaglie, i bicchieri e le forchette, i coltelli e i cucchiai. Sono disegni e colori differenti per ogni piatto, per ogni bicchiere. È la magia del positivo-negativo che sposa il piatto alla tovaglia e viceversa. Così, quando il cibo arriva, la festa è già iniziata. Ed ecco che la forchetta stessa si trasforma, e accorcia i suoi denti e diventa una forchetta cucchiaio!  
   
   
LE PROPOSTE DELLA SCUOLA DI CUCINA BUITONI  
 
Anche quest'anno la Scuola di Cucina Buitoni ha inaugurato il nuovo calendario dei corsi con un’offerta sempre più varia e ricca di spunti interessanti. Un regalo originale potrebbe essere proprio un corso di cucina…da fare insieme naturalmente! Fra le proposte più stuzzicanti: In vino veritas, perché un bravo chef deve sapere come accompagnare i propri piatti; Cucina sprint, perché entrambi lavorate troppo ma non volete rinunciare a una cenetta romantica; oppure Cioccolato: cibo degli dei, perché condividete una vera passione. Per chi ha dei bambini, ma non vuole rinunciare a dedicare alla coppia un momento speciale, la Scuola di Cucina Buitoni organizza dei corsi per tutta la famiglia: La cucina dei piccoli, per cucinare divertendosi coi propri figli. Se è vero il detto che gli uomini si prendono per la gola, regalarsi un bel corso di cucina potrebbe essere un piacevole investimento anche per una single pentita… un'idea? Magia di spaghetti, per stupirlo con primi piatti da re! In principio era il riso, per chi vuole specializzarsi in risi e risotti… oppure Cucina etnica, per sedurlo con sapori venuti da lontano. Caratteristica distintiva dei corsi della Scuola di Cucina Buitoni è la partecipazione attiva e diretta degli allievi e la possibilità per gruppi di almeno 10 persone di richiedere l'ideazione di corsi ad hoc. La Scuola di Cucina Buitoni è a Milano in Via Bergognone 46. Per raggiungerla: Mm Linea Verde fermata Porta Genova - Autobus n.68 - Tram: n.2, n.14, n.19. Per informazioni o prenotazione dei corsi alla Scuola di Cucina è sufficiente chiamare il numero verde Buitoni 800-227228 I corsi alla Scuola di cucina Buitoni hanno la frequenza di una volta la settimana con la possibilità di scegliere fra differenti fasce orarie: dalle 9.30 alle 12.30, dalle 14.30 alle 17.30, dalle 18.30 alle 21.30, oppure il sabato mattina. Infolink: www.Assaggi.it  
   
   
CARPENÈ MALVOLTI RINNOVA L’ANTICO LEGAME CON LA SCUOLA ENOLOGICA DI CONEGLIANO  
 
Cultura e territorio. Forma e materia. Arte e vino. Sostantivi ideali per identificare il Prosecco Doc di Conegliano della Carpenè Malvolti, ma anche per le opere dell’artista Augusto Murer, esposte alla Scuola enologica di Conegliano dal prossimo 3 aprile al 2 maggio 2004, in occasione della mostra “La forza della materia e l’eleganza della forma”. Da sempre legata alla Scuola enologica di Conegliano, fondata da Antonio Carpenè nel lontano 1875, l’azienda leader nella produzione del Prosecco Doc, con questo evento conferma lo storico legame con la cultura, promuovendo l’antologica di Augusto Murer, scultore e pittore veneto. L’artista, nato nel 1922 a Falcade (Bl) e scomparso nel 1986, con le sue opere ha portato in giro per il mondo la cultura della sua terra d’origine, così come Carpenè Malvolti , dal 1868, anno di fondazione dell’azienda, rinnova ogni giorno la qualità del vino veneto per eccellenza, in oltre 30 paesi del mondo. La mostra, dedicata ad uno dei più grandi scultori della ‘900 italiano, è organizzata dall’Associazione cultura Onlus Prospettive, che ha allestito un percorso molto accurato sugli oltre 40 anni di ricerca artistica di Murer, con un centinaio di opere provenienti dal Museo da lui fondato a Falcade (Bl), da gallerie d’arte e da collezioni private, grazie alla quali sarà possibile conoscere appieno le molteplici tematiche sociali e culturali, affrontate dall’artista sia in spazi pubblici che privati con esposizioni personali e collettive. Per le visite alla mostra è possibile, su richiesta, prenotare una guida. Per informazioni telefonare a Francesco Di Leo 340-6671347. Per questo importante evento è stato redatto un catalogo con testi del curatore Francesco Di Leo e un’accurata bibliobiografia. L’evento è patrocinato dal Comune di Conegliano, dalla Provincia di Treviso e dalla Regione Veneto. L’orario di apertura dal 3 aprile al 2 maggio 2004 va dalle 15.30 alle 19.30 nei giorni feriali e dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 19,30 nei festivi. Per l’occasione è possibile visitare anche i locali Liberty, la sala congressi e l’enoteca permanente della scuola enologica.  
   
   
ILLYCAFFÈ OTTIENE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE UNI EN ISO 14001  
 
illycaffè annuncia di aver ottenuto la certificazione Uni En Iso 14001, che definisce i requisiti per l'attuazione di un Sistema di Gestione per l'Ambiente. L'azienda, ormai alla sua terza certificazione (ha già conseguito la certificazione di prodotto rilasciata da Qualitè France, e rinnovato il proprio Sistema di Gestione per la Qualità secondo la Uni En Iso 9001:2000) mira adesso a conseguire la registrazione europea Emas (Ecomanagement and Audit Scheme) che favorisce la riorganizzazione e razionalizzazione della gestione ambientale nelle aziende premiando quelle che, oltre a rispettare le norme ambientali vigenti, si impegnano, anche nei confronti della Comunità, a migliorare i propri standard ambientali, a monitorare le criticità esistenti e a comunicare i propri obiettivi ed i risultati raggiunti. In questo senso sono andati gli investimenti degli ultimi anni, che hanno consentito di aumentare il recupero differenziato dei rifiuti e di ridurre i consumi energetici. Nel 2003 è stato inoltre inaugurato il nuovo impianto di tostatura a bassa emissione. Illycaffè, infine, si fa promotrice nei paesi produttori di caffè dai quali si approvvigiona, di aiutare i coltivatori a contenere l'impatto sull'ambiente attraverso una diminuzione del consumo idrico e il controllo della qualità delle acque reflue, ottenuto grazie al continuo trasferimento di conoscenze mirato innanzitutto ad accrescere la qualità delle produzioni. "Consideriamo il conseguimento della Iso 14001 - commenta Andrea Illy amministratore delegato di illycaffè - un riconoscimento importante per l'impegno dell'azienda nei confronti della salvaguardia dell'ambiente e dell'impatto che le proprie attività hanno sulla realtà in cui è inserita. La certificazione ci sprona, a porci dei traguardi che vanno nel senso di quel miglioramento continuo, di quella tensione all'eccellenza che è nello spirito di illycaffè. E proprio etica e passione per l'eccellenza sono i pilastri su cui è fondata l'azienda: etica intesa come costruzione di valore nel tempo attraverso la trasparenza, l'onestà e il rispetto per gli altri e passione per l'eccellenza intesa come amore per il bello e per il ben fatto."  
   
   
I MOMENTI DI STELLA ARTOIS, LA PREMIUM LAGER AMATA DA UN PUBBLICO SOFISTICATO  
 
Stella Artois è una birra piacevolmente amara, dal gusto fresco e raffinato. E' una Premium Lager, indicata per un pubblico colto e sofisticato, che ricerca qualità e valore in quello che consuma. Ma quando si beve una Stella Artois, quali sono i momenti migliori per apprezzarla? Di sera, tra gli amici, nel simpatico caos di un locale pubblico o nell'atmosfera più intima e accogliente della propria casa, mentre si gustano cibi leggeri, delicati, si chiacchiera, ci si diverte e, sorseggiando, ci si abbandona a quel "leggero" senso di euforia, a una condizione di benessere totale… In barca, nelle calde sere d'estate, mentre si assiste a un fantastico tramonto sul mare e la piacevole freschezza di Stella Artois disseta più di ogni altra cosa… In montagna, in inverno, in una breve sosta tra la neve che imbianca i campi da sci o nel caldo interno di uno chalet.  
   
   
AÇAI DALL’AMAZZONIA IL FRUTTO DELLA VITA  
 
Presentato ufficialmente in Italia agli addetti ai lavori ed al pubblico, in occasione del Mia di Rimini, l’Açai rappresenta un’assoluta novità per l’Italia e l’Europa. L’açai (si pronuncia assaì) è un frutto brasiliano che cresce spontaneamente nello stato del Parà, nella zona settentrionale della foresta amazzonica. E’ un prodotto completamente naturale, dalle molte proprietà nutrizionali, fonte di energia, vitamine, minerali e fibre alimentari. Questo frutto cresce su una palma (‘Euterpe Oleracea’), è simile ad un grosso mirtillo di circa 1,5 cm, di colore viola, non ha la buccia ma un grosso nocciolo che occupa quasi l’80% del frutto. E’ facilmente deperibile e deve essere lavorato entro le 24 ore successive alla raccolta. Dopo la lavorazione si presenta sotto forma di polpa color vino e viene servito mescolato a sciroppo di guaranà – per renderlo più cremoso e dolce, ma anche per rispettare la tradizione - e solitamente accompagnato con frutta fresca in pezzi e mùsli. Per secoli gli Indios dell’Amazzonia hanno consumato questo frutto, come base alimentare e le sue innumerevoli proprietà nutrizionali gli hanno fatto conquistare nel tempo il nome di ‘frutto della vita’. L’açai ha un buonissimo sapore e fa bene a tutti. Contiene vitamine e sali minerali, contribuisce a prevenire l’invecchiamento della pelle e di tutto l’organismo; è ideale complemento di ogni dieta, sia dimagrante che di mantenimento per il suo alto potere saziante, grazie alle fibre che contiene aiuta a combattere la stitichezza e regolare l’intestino, per la presenza di grassi insaturi (omega 6-9) contribuisce a limitare l’accumulo di colesterolo delle arterie. Amato dalla cosidetta ‘Generazione Salute’, da tempo l’Açai ha conquistato gli Usa dove è diventato in poco tempo la bevanda ufficiale degli sportivi, perché naturalmente energetico, dissetante e ricco di sali minerali. Importato in Italia dalla società Açai Power, con sede a Riccione, questo prodotto sarà presto venduto negli Açai Point, dove si potrà gustare nelle ricette originali, come in Brasile. Nei prossimi mesi l’Açai sarà distribuito anche in negozi e supermercati, confezionato sotto forma di coppa o stecco. Açai è ottimo in ogni momento della giornata: a colazione, pranzo, cena, merenda, dopo lo sport e anche come dessert. Proprieta’ nutrizionali e biochimiche (per ogni 100 g) 129 Kcal 2,5 g fibre vegetali; 2,5 g lipidi 1,56 g proteine; 110,03 mg antocianine 42,3 mg calcio; 1,42 mg ferro 9,1 mg fosforo; 12,06 mg potassio 52 mg sodio; 1,94 mg vitamine.  
   
   
LA NUOVA GRANOS: IDEA BODUM® PER UN CAFFÈ ALL’ITALIANA CON UNA SOLUZIONE GIAPPONESE  
 
Forme generose ed eleganti, un profilo che ricorda le prime macchine a vapore: è Granos, la nuova macchina per il caffè espresso Bodum, ideata da Masato Yamamoto. Grazie ad una pressione di esercizio di 19 atmosfere, Granos non fa rimpiangere l’espresso del bar. Come ama ripetere il signor Jørgen Bodum «il caffè è soprattutto una questione di acqua», per questo, Granos, prevede la possibilità di utilizzare al posto del serbatoio, una normale bottiglia di acqua minerale naturale, nel caso quella del rubinetto non fosse sufficientemente pura. Un dettaglio che sottolinea il punto di raffinata coesione tra esigenze di gusto italiane e progettualità giapponese. Granos è una macchina per il caffè espresso bella, utile, intelligente. È importante sapere che: tutti i componenti meccanici sono made in Italy, a garanzia della massima qualità, della durata e di una migliore performance; la base in metallo rende più agevole il lavaggio in lavastoviglie e, all'interno della stessa, si trova una valvola di sfogo per la pressione in eccesso che viene rilasciata al termine della preparazione del caffé: in questo modo il vapore si deposita sulla base ed evita le incrostazioni di caffè; la caldaia è stata realizzata in acciaio e in alluminio; la calotta superiore in polistrene, un materiale plastico altamente resistente al calore che raggiunge gli 80 gradi, ha una base metallica su cui si possono appoggiare le tazzine per riscaldarle prima dell'uso. L'impugnatura del manico per il filtro è in santoprene, un materiale che oltre ad essere morbido al tatto è anche antigrip. La canula per il vapore e l'acqua bollente ha la parte finale ricoperta da un gommino morbido che consente la massima igiene. La Granos ha una garanzia di 2 anni. In Italia il centro di assistenza è a Milano, in via Vincenzo Monti 21.  
   
   
SPAZIO-SALUTE.IT IL PORTALE DEL BENESSERE E DELLA MEDICAZIONE: UN VOCABOLARIO ONLINE PER CAPIRE MEGLIO I TERMINI ‘TECNICI’  
 
Spazio-salute.It, il portale del benessere e della medicazione non solo fornisce informazioni relative al campo salutistico ma da oggi offre a tutti i visitatori servizi di notevole utilità. Il sito è diviso in sezioni dedicate all’informazione medico-scientifica, contiene database aggiornati di ospedali e farmacie di tutto il territorio nazionale e offre anche una sezione dedicata a medici professionisti di tutte le specialità che si possono contattare per una consulenza. La più visitata è la sezione ‘dizionario’ in cui si trovano centinaia di termini medici tecnici con la loro traduzione in inglese, tedesco, francese, spagnolo, greco e perfino russo, per permettere a chiunque non conosca le lingue di poter comprendere meglio per esempio le istruzioni dei medicinali o le indicazioni terapeutiche che non sono in italiano. Anche la sezione ‘analisi’ è tra le più visitate: contiene infatti un elenco di quelle sigle o diciture spesso incomprensibili che troviamo nei risultati delle analisi di laboratorio con una spiegazione del significato della dicitura ma anche della patologia correlata all’alterazione di un determinato valore. Grazie a questi servizi di www.Spaziosalute.it non sarà più un mistero capire per esempio quante volte al giorno dobbiamo prendere una medicina acquistata in un paese straniero e nemmeno consultare i risultati delle nostre analisi del sangue prima di farle controllare al nostro medico curante. Infolink: Www.spazio-salute.it  
   
   
EXPOBENESSERE A MILANO DAL 26 AL 28 MARZO: UNA FIERA PER STAR BENE SECONDO NATURA  
 
Anche quest’anno, Milano tornerà ad essere per tre giorni la capitale del benessere. Dal 26 al 28 marzo 2004, aprirà i battenti infatti l’importante manifestazione “Expobenessere”. Giunta alla sua terza edizione, “Expobenessere”, in programma presso la Fiera di Milano, si appresta a ripetere il successo della passata edizione visitata da oltre 20.000 persone. Nei tre giorni di manifestazione, i visitatori potranno ricevere ogni genere d’informazione riguardante il mondo della medicina naturale. Dagli integratori alle medicine omeopatiche, dalle piante officinali alle terapie corporee dai materiali eco–compatibili alla alimentazione biologica, i visitatori di Expobenessere troveranno tutte le risposte…per poter vivere bene, naturalmente! L'edizione 2004 presenta molte interessanti novità: i visitatori potranno svolgere un percorso articolato attraverso sei differenti aree tematiche, organizzate in modo da permettere un reale e attivo coinvolgimento del pubblico. Un intero spazio sarà dedicato alle nuove tendenze del fitness e dell'attività fisica. Come nella precedente edizione, i visitatori potranno degustare le molte specialità proposte dal ristorante biologico e ricevere un completo check-up nell’area appositamente adibita. Inoltre, durante i tre giorni di manifestazione, saranno molte le conferenze, i workshop, gli incontri ed i seminari gratuiti ai quali sarà possibile partecipare. La manifestazione si svolgerà in contemporanea ad “Exposalute”, l’importante convegno - mostra riservata agli operatori e ai professionisti del settore sanitario. Ad organizzare e gestire anche questa nuova edizione di “Expobenessere” sarà “Senaf”, azienda specializzata nell’organizzazione di fiere e saloni di settore da oltre 20 anni. Per informazioni: Expobenessere – sito www.Expobenessere.com Informazioni, dettagli e opportunità per esporre e visitare tutte le fiere organizzate da Senaf su www.Senaf.it Senaf è specializzata nell’organizzazione di fiere e saloni di settore da oltre 20 anni. Le fiere organizzate da Senaf sono: Ambiente Lavoro, Bagno Show, Confezione Expo, Elettricità Sicura, Elettro, Eurostampi, Expobenessere, Exposalute, Exposanità, Horus, Lamiera, Mec-spe (Utensil, Fonderia & Pressofusione, Fastners, Automazione, Elemac, Incision, Mas) Nolexpo, Samab, Sie, Subfornitura, Termoidraulica Clima,trattamenti & Finiture. Senaf insieme al Gruppo Editoriale Tecniche Nuove, specializzato in riviste, libri e manuali tecnici, è il punto di riferimento per l’imprenditoria industriale e manifatturiera italiana.  
   
   
A EXPOBENESSERE LE NOVITA’ 2004 PER STAR BENE SECONDO NATURA  
 
Expobenessere, la fiera dedicata allo stare bene secondo natura, aprirà i battenti - a Milano - dal 26 a al 28 marzo 2004. Molte le novità di questa manifestazione, giunta ormai alla sua terza edizione. Un’intera area sarà dedicata alle più antiche pratiche terapeutiche e fisiche provenienti dalla Cina, un’altra permetterà a tutti i visitatori di avvicinarsi alle più innovative pratiche del massaggio. Numerose le scuole e le associazione che si occuperanno di animare la fiera con dimostrazioni, stage e coreografie. Durante i 3 giorni di manifestazione sarà possibile scoprire antiche arti e conoscere famosi maestri sia cinesi sia italiani. Taiji Quan Ad un primo sguardo può sembrare ginnastica psicofisica, ad un occhio più attento una forma di meditazione dinamica, ma osservandola in profondità nei suoi gesti lenti e maestosi si intuisce una volontà di combattimento simile alle sacre danze di antichi guerrieri. Il “Taiji Quan” è un’arte marziale raffinata che utilizza la forza interiore e nasce dalla fusione del corpo e della mente. Taji E’ un’arte marziale “dolce” che nasce dal connubio della filosofia taoista e dalla medicina tradizionale cinese. Il “Taji” si basa su un concetto solistico dell’uomo che può applicarsi ai molteplici aspetti dell’esistenza portando equilibrio, energia e nuova linfa vitale. E’ il sodalizio fra ginnastica fisico - energetica e mentale, meditazione dinamica e raffinata arte marziale. Qi-gong Il “Qi- gong” o “lavoro sull’energia” è un metodo unico di auto allenamento: una pratica terapeutica e preventiva con caratteristiche proprie del retaggio della medicina cinese. Quest’arte può attingere ai potenziali della persona e, tramite la regolazione costante del corpo, (postura), della mente (coscienza) e della respirazione (respito), può coltivare l’essenza vitale, l’energia vitale e lo spirito vitale. Tramite la regolazione del funzionamento interno del corpo, invece, contribuisce a rafforzare il fisico e ad aumentare la resistenza alle malattie apportando così buona salute. Ecco perché si dice che il “Qi-gong” sia una terapia positiva e multi allenante caratterizzata da direzione mentale, quiete esterna e movimento interno. La pratica del “Qi-gong” rende vigoroso ed energico. Chi è debole e stanco impara da attingere pienamente alle risorse del proprio corpo. Tuina E’ un massaggio cinese che combina le tecniche manuali con i punti e le teorie dell’agopuntura dando un completo sistema di auto - cura del proprio corpo. Reiki E’ una tecnica di guarigione, attraverso le mani si porta energia nei vari punti del corpo e si avvia un processo di espulsione delle tossine e di rimozione dei blocchi energetici, si allieva il dolore e si accelerano i processi di rimarginazione dei tessuti… i muscoli si rilassano, le tensioni si sciolgono e il benessere psico fisico aumenta. Shiatsu E’ una tecnica naturale di origine orientali dietro alla quale vi sono tradizioni di filosofia ed arti di guarigione antichissime. E’ un metodo per preservare e riacquistare la salute riequilibrando i sistemi di comunicazione energetica del corpo. Lo Shiatzu significa letteralmente “pressione con le dita”. Attraverso pressioni in precisi punti del corpo, è possibile riequilibrare l’assetto energetico del ricevente. La forte azione sul sistema nervoso ha reso la shiatsu una delle migliori soluzioni naturali a tanti piccoli e grandi disturbi del nostro tempo.  
   
   
CONTRO LE PELLI ALLERGICHE ÀVÉNE PRESENTA LA LINEA TOLÉRANCE EXTRÉME  
 
E’ ormai una realtà consolidata: aumentano sempre di più i soggetti che manifestano una maggiore sensibilizzazione tanto da dover convivere con il problema di avere una pelle allergica. Per affrontare il problema Àvéne presenta la Linea Tolérance Extréme particolarmente raccomandata per soggetti allergici o a rischio e resa unica da un procedimento di produzione esclusivo e brevettato chiamato E.t.s (Extreme Tolerance System), che garantisce l’assoluta sterilità del prodotto. Le formulazioni sono di ultima generazione e rispondono alle esigenze delle pelli ipersensibili e allergiche, non contengono alcuna sostanza che possa provocare reazioni spiacevoli ed indesiderate, sono senza profumo nè coloranti, filtri chimici, alcool o agenti tensioattivi emulsionanti. Se ne consiglia un utilizzo quotidiano sia per le pelli allergiche e a rischio che per le pelli ipersensibili. Nella gamma Eau thermale avène tolerance extreme latte detergente senza risciacquo per Viso-occhi Il Latte Detergente senza risciacquo permette di ottenere una pulizia della pelle senza seccarla. In un solo gesto, deterge, idrata e lenisce l’epidermide anche la più irritata una consistenza delicata Che si stende facilmente eliminando tutte le impurità. Non serve risciacquare. Confezionato in un pratico cofanetto composto da dosi sterili al fine di preservarne il contenuto. Ciascuna dose corrisponde a 3 giorni Consecutivi d’utilizzo. Si applica al mattino e alla sera compiendo leggeri movimenti circolari. Per donare al viso un sollievo più completo si consiglia al termine di polverizzare con l’Acqua Termale. Confezione da 7 dosi da 10ml 16,80 euro crema protettiva lenitiva La Crema Protettiva lenitiva lenisce le pelli ipersensibili e allergiche, diminuisce la reattività cutanea e assicura protezione, idratazione e nutrizione per tutto [‘arco della giornata. La sua consistenza densa e ricca procura un elevato benessere e una reale sensazione di rilassamento. Si consiglia l’utilizzo per le pelli secche e molto secche. Confezionata in un pratico cofanetto composto da dosi sterili al fine di preservarne il contenuto. Ciascuna dose corrisponde a 3 giorni consecutivi d’utilizzo. Confezione da 7 dosi da 5 ml 20,50 euro; - in vendita esclusivamente in farmacia .  
   
   
COLGATE PALMOLIVE PRESENTA COLGATE SIMPLY WHITE IL TRATTAMENTO SBIANCANTE CHE FA RISPLENDERE IL SORRISO IN 14 GIORNI  
 
Arriva da uno dei più avanzati centri di Ricerca e Sviluppo per l’igiene orale del mondo, quello della Colgate di Piscataway (New Jersey — Usa), il nuovo rivoluzionario prodotto per lo sbiancamento dei denti a domicilio. Si chiama Colgate Simply White ed è un gel sbiancante per uso domestico che consente di riottenere denti notevolmente più bianchi, senza danneggiare smalto e gengive già in 14 giorni di trattamento. Colgate Simply White, che ha già registrato un successo senza precedenti negli Stati Uniti (ove il business dei prodotti sbiancanti è balzato in pochissimo tempo da valori bassissimi a circa 500 milioni di dollari) e poi in Canada, Australia, Francia e Germania, Grecia aiutando milioni di consumatori a realizzare il sogno di riottenere denti più bianchi e splendenti, è disponibile nelle farmacie di tutta Italia a partire dal mese di Febbraio 2004 al prezzo suggerito al pubblico di Euro 16,99 incluso Iva. Colgate Simply White risponde concretamente all’esigenza di soluzioni semplici, pratiche, economiche e compatibili con una sempre più lamentata carenza di tempo da dedicare alla cura del proprio benessere e dell’estetica personale. Colgate Simply White rappresenta un’importante innovazione tecnologica nel trattamento sbiancante a domicilio e un nuovo standard per denti visibilmente più bianchi già in 14 giorni. Facile da usare grazie al pratico applicatore e alla portata di tutte le tasche. Una volta applicato il sottile strato di gel, Colgate Simply White con il suo ingrediente sbiancante aderisce alla superficie dei denti per aggredire contemporaneamente le macchie superficiali e le macchie all’interno dello smalto. Le macchie scompariranno, ripristinando il bianco naturale dei denti. Il giudizio espresso su Colgate Simply White, che è stato oggetto di studi e analisi presso numerose istituzioni dentistiohe nel mondo, è unanime: il prodotto è efficace e, già in 14 giorni, il bianco dei denti migliora mediamente di 3 tonalità. Colgate Simply White mantiene denti più bianchi per circa 8 mesi dalla sua applicazione e il suo uso può essere ripetuto due volte l’anno. Nel corso del trattamento, al fine di mantenere i risultati conseguiti, è opportuno: - limitare l’esposizione dei denti a sostanze che agiscono negativamente sul loro colore, tra cui il tabacco, vino rosso, caffè e tè; - effettuare una regolare igiene orale quotidiana con spazzolino e dentifricio specifici, come ad esempio Colgate Sensation Whitening. Questi prodotti favoriscono il mantenimento dei benefici effetti del trattamento sbiancante nel tempo e prevengono la ricomparsa delle macchie sulla superficie. Un prodotto che non danneggia lo smalto Il principio attivo contenuto in Colgate Simply White è il perossido di idrogeno, ingrediente utilizzato dai medici dentisti da più di 20 anni. I numerosi test clinici, effettuati su pazienti in tutto il mondo nel corso delle diverse fasi di sviluppo di Colgate Simply White hanno generato esiti unanimi sulla sicurezza e innocuità del prodotto. Facile da usare sempre e ovunque Dopo aver effettuato la quotidiana igiene orale, stendere, con l’apposito applicatore, uno strato sottile del gel su ogni dente da sbiancare senza necessità di asciugatura e risciacquo, evitando di mangiare o bere per i successivi 15 minuti. L’applicazione va eseguita due volte al giorno per 14 giorni. Il pennellino è predisposto in modo da consentire un’applicazione estremamente precisa del prodotto. Se il prodotto viene applicato correttamente, la quantità di Colgate Simply White contenuta nel flaconcino, pari a 10 ml, è esattamente quanto basta per effettuare e concludere Il trattamento completo in due settimane. Poiché Colgate Simply Whiteè un gel invisibile, nessuno può accorgersi della sua presenza, consentendo quindi la massima libertà e disinvoltura anche immediatamente dopo l’applicazione, a casa e ovunque. Colgate Simply White consente a chiunque il piacere di avere denti più bianchi e un sorriso più splendente. Venduto in farmacia a un prezzo suggerito al pubblico di E 16,99 Iva inclusa, incide sul budget medio giornaliero per soli 1,21 E, poco più del prezzo di un quotidiano e più o meno l’equivalente del costo di un cappuccino.  
   
   
LINEA IGIENE PIEDE DOTTOR CICCARELLI PRESENTA LA GAMMA IGIENE E BENESSERE COMPRENDE UNA SERIE DI PRODOTTI PENSATI PER AIUTARE A CONTRASTARE STANCHEZZA, GONFIORI E DISIDRATAZIONE DI PIEDI, CAVIGLIE E GAMBE  
 
Questi problemi, possono derivare non solo dal caldo, dall’età avanzata, da sovrappeso o da difficoltà circolatorie e non riguardano solamente le persone già predisposte. Nella grande maggioranza dei casi, si manifestano in qualsiasi stagione, generalmente sul finire della giornata e colpiscono anche chi è giovane e magro. Le soluzioni proposte dalla linea Igiene Piede Dottor Ciccarelli, pensate nel rispetto di rigorosi principi farmaceutici, svolgono azioni differenziate per tutelare al meglio il benessere, l’igiene e la bellezza dei piedi. Tra i prodotti i sali ossigenati per pediluvio Svolgono un’azione rivitalizzante, particolarmente benefica e ristoratrice. Il segreto sta nella formula esclusiva che contiene un mix di sali minerali in composizione bilanciata (sodio bicarbonato, allume di rocca, sodio carbonato anidro) e oli essenziali che rinfrescano e ristorano i piedi. Estratti di Rusco e Ippocastano aiutano a ridurre il gonfiore e la sgradevole sensazione di indolenzimento. I sali ossigenati assicurano un pediluvio tonificante e igienizzante, ma non solo: combattono il cattivo odore, regolano e nortnalizzano la traspirazione, aiutano a eliminare il bruciore delle piante dei piedi, ammorbidiscono la pelle ruvida e facilitano l’azione di trattamenti callifùghi. Particolarmente indicati per chi ha piedi sensibili, sono l’ideale per gli sportivi e per coloro che svolgono attività in piedi. I sali ossigenati sono dermatologicamente testati e venduti esclusivamente in Farmacia in una scatola contenente 1 busta da 400 gr a 6,15 Euro.  
   
   
LIGINIA: LA NUOVA DELICATEZZA NATURALE NELL’IGIENE INTIMA  
 
L’igiene intima è ormai diventata per le donne un’abitudine quotidiana in quanto sono sempre più consapevoli della sua importanza al fine di prevenire infezioni e irritazioni vaginali. Tuttavia, un’igiene intima praticata in modo corretto e attento deve anche prevedere la scelta di un detergente che possieda alcune caratteristiche fondamentali: delicatezza nella detersione; mantenimento del pH acido naturale della vagina; facile risciacquabilità; assenza di sostanze allergizzanti quali profumi e coloranti artificiali. Inoltre, il detergente intimo ideale deve assicurare anche freschezza, protezione e benessere. Tutte queste caratteristiche si trovano in Liginia, la linea per l’igiene intima che si basa su una formulazione innovativa, sviluppata dai Laboratori Farmaceutici Whitehall, utilizzando ingredienti naturali quali estratti vegetali, Betaina e acido lattico. Liginia è senza coloranti e profumazioni artificiali, contiene vitamina E e tensioattivi delicati. La sua formulazione, frutto della ricerca più avanzata in campo cosmetico e basata sul prezioso consiglio dei ginecologi, garantisce: Una detergenza efficace ma delicata. Il sistema detergente di Liginia non è composto da un unico tensioattivo, bensì da un insieme sinergico ed equilibrato di sostanze, caratterizzato da una spiccata efficacia detergente, dal rispetto dell’ecosistema dell’epidermide e da una facile risciacquabilità. Le peculiari caratteristiche di Liginia sotto il profilo della detergenza, della schiumosità, della delicatezza e della sensazione di gradevolezza d’uso sono proprio il risultato della somma armonica delle proprietà dei componenti. Il mantenimento e il riequilibrio del pH fisiologico. Nella formula di Liginia, il pH acido è ottenuto mediante l’aggiunta di acido lattico, elemento prodotto naturalmente dai batteri dell’ecosistema vaginale. Inoltre, la presenza di un sistema tampone, e cioè di un sistema che conferisce stabilità ai valori di pH, contribuisce all’efficacia del prodotto nel rispetto e nel riequilibrio del pH fisiologico. La massima delicatezza e tollerabilità. Liginia non contiene né coloranti, né profumazioni artificiali, spesso causa di irritazioni. Nella sua formulazione sono, infatti, presenti estratti naturali di origine vegetale: oli essenziali (Niaouli oil e Ylang-ylang) e un olio vegetale (Echium oil), che offrono la massima delicatezza e tollerabilità. Questi estratti naturali, grazie ai principi attivi contenuti, sono caratterizzati da importanti proprietà nella cura della pelle, oltre che da una naturale e gradevole profumazione. Inoltre, gli oli essenziali utilizzati in Liginia hanno la certificazione Gmo free. Una spiccata azione protettiva e idratante. Nella formulazione di Liginia è stata inserita la Betaina (o trimetilglicina), una sostanza che si trova comunemente in natura e che può essere estratta dalla barbabietola da zucchero. La Betaina è un ottimo umettante e migliora significativamente la compatibilità dermatologica delle soluzioni detergenti. Un’ulteriore azione idratante è conferita dalla presenza di Vitamina E che, secondo studi recenti, è in grado di diminuire la perdita di acqua dalla cute e aiuta a preservare l’integrità funzionale e strutturale delle membrane cellulari e l’elasticità della pelle. Una delicatezza dermatologicamente dimostrata. Sono stati condotti test sia in vitro sia in vivo per valutare la delicatezza di Liginia. I risultati hanno dimostrato che Liginia non determina arrossamento cutaneo, confermando le sue caratteristiche fondamentali di delicatezza e rispetto dell’equilibrio fisiologico. La linea Liginia comprende due detergenti intimi: liginia protettivo ph 4.5; liginia riequilibrante ph 3.5; la linea Liginia è in vendita in esclusiva in farmacia.