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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Marzo 2004 |
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AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DELLA CAMPAGNA DI PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE 2004 "ASCOLTA IL TUO CUORE, USA IL CERVELLO!" |
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Roma, 16 marzo 2004 - Il Ministero della Salute ha dichiarato il 2004 Anno del Cuore. Diverse sono le iniziative che il Ministero attiverà per informare gli italiani sul rischio cardiovascolare. Sotto il coordinamento del Ministero si è costituita "Alleanza per il cuore", cui partecipano le principali Associazioni scientifiche, Fondazioni e Associazioni di pazienti per un impegno condiviso a favore della prevenzione cardiovascolare. Heart Care Foundation - Progetto Tuttocuore, con la partecipazione della Fondazione Aventis, dal 2002 porta avanti un progetto di sensibilizzazione sociale sulle malattie cardiovascolari. Il 5 aprile 2004 partirà così la seconda edizione della campagna "Ascolta il tuo cuore, usa il cervello!", inserita nel programma di "Alleanza per il cuore" e con il patrocinio del Ministero della Salute. Grazie alle carte italiane del rischio cardiovascolare realizzate dall'Istituto Superiore di Sanità, adesso il nostro medico ha a disposizione uno strumento sempre più preciso per valutare il rischio cardiovascolare dei propri pazienti ed educarli ad una corretta prevenzione. La campagna coprirà tutto il territorio nazionale attraverso azioni nei principali aeroporti, nei centri commerciali e nei centri Anmco (Associazione Nazionale Cardiologi Ospedalieri). Il 23 marzo a Milano ne parleranno in merito il Dott. Franco Valagussa - Presidente, Heart Care Foundation Onlus, il Dott. Carlo Schweiger - Past President, Heart Care Foundation Onlus, il Dott. Carlo Gargiulo - Medico di Medicina Generale, il Dott. Pierluigi Vigo - Segretario Generale Fondazione Aventis, la Dott. Isa Cecchini - Direttore Dipartimento Ricerche sulla Salute, Eurisko. Modererà l'incontro il Professor Michele Mirabella. |
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ICE: A VALENZA GIOIELLI 250 ESPOSITORI E 40 OPERATORI ESTERI |
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Roma, 16 marzo 2004 - Si è aperta la fiera Valenza Gioielli, nell'omonima cittadina della provincia di Alessandria. Partecipano alla manifestazione circa 250 espositori di gioielleria di alta e altissima gamma, nella maggioranza dei casi aziende del distretto Valenzano. La prima mostra Valenza Gioielli risale al 1978; la prima edizione di primavera al 1983. Da allora l'appuntamento si ripete con cadenza annuale. Da quest'anno, Valenza gioielli ha ottenuto la qualifica ufficiale di "fiera internazionale" che la colloca nel ristretto novero delle fiere internazionali che si tengono in Piemonte (sei in tutto incluse le due edizioni di Valenza Gioielli) Visitano la fiera giornalisti e quaranta operatori esteri - dettaglianti, importatori, distributori, grossisti - provenienti da Estonia, Lettonia, Lituania, Russia, Corea, Giappone, Singapore, Taiwan, Thailandia, Regno Unito e Stati Uniti, invitati dall'Istituto nazionale per il Commercio estero. L'iniziativa è stata realizzata dall'Ice in collaborazione con l'ente organizzatore della fiera, l'Associazione Valenza Gioielli, nel quadro della Convenzione Ice-regione Piemonte. L'ice è inoltre presente in fiera con un proprio spazio informativo per fornire assistenza agli espositori. |
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APERTE LE PRE-REGISTRAZIONI AL 31° BIAS |
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Milano, 16 marzo 2004 - Sono ufficialmente aperte le pre-registrazioni al Bias 2004 (Convegno Mostra Internazionale dell’Automazione, Strumentazione, Microelettronica e Ict per l’industria), nei padiglioni di Fiera Milano dal 14 al 17 settembre 2004, in contemporanea con Biman (1° Salone biennale della Manutenzione Industriale) e Bias-manuf@cturing Forum (l’Appuntamento con le soluzioni globali It per l’industria. Compilando l’apposita scheda sotto la voce “pre-registrazione visitatori”, presente nelle sezioni Bias, Bias-manuf@cturing Forum e Bi.man del sito www.Ilb2b.it, è possibile ricevere comodamente a casa propria il badge per l’ingresso in fiera. Questo servizio è valido fino al 25 luglio 2004. Coloro che effettueranno la pre-registrazione dopo tale data potranno invece ritirare il badge a loro intestato presso la “Reception pre-registrati” della fiera. Con questo suo servizio, Bias Group mira ad agevolare l’ingresso in fiera agli oltre 60.000 visitatori previsti, attratti dalle soluzioni innovative esposte nella prossima edizione. Il Bias si presenta come un insieme fortemente integrato di mostre verticali in una piattaforma unitaria, collaudata da cinquant'anni, sulla quale si innestano diverse community e trovano spazio appuntamenti dedicati. È l'unico evento europeo nel quale confluiscono tre settori fondamentali per lo sviluppo industriale: Automazione di Fabbrica e di Processo, allargata ai nuovi sistemi informatici di gestione globale enterprise; con focus su aree specifiche come il Motion Control e l'universo dei Sensori; Strumentazione per l'automazione industriale, per la produzione microelettronica, per le telecomunicazioni; Elettronica Industriale, ovvero il mondo dei Componenti, della Progettazione e della Produzione microelettronica; con l'inevitabile apertura alle applicazioni degli Embedded System, alle Smart Card, ai System-on-a-chip, alle nanotecnologie. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.Bias.it o nella sezione dedicata del portale www.Ilb2b.it |
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RESOCONTO SUI PLUS BOSCH, CHE HANNO MAGGIORMENTE ATTIRATO L’ATTENZIONE DEL PUBBLICO AL 74.SALONE DELL’AUTOMOBILE DI GINEVRA GRANDE INTERESSE PER IL DIESEL |
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Ginevra, 16 marzo 2004 - La presenza di Bosch al 74. Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, che chiuderà i suoi battenti domani, domenica 14 marzo, ha suscitato grande interesse sia da parte degli esperti del Settore Internazionale dell’Automobile sia da parte del pubblico. La priorità nella scala dei valori spetta quest’anno ai temi: iniezione diretta diesel e benzina, filtro particolato per diesel, sistemi di regolazione della frenata e sistemi di navigazione per autoveicoli. Gli esperti tra i visitatori di questo Salone hanno cercato prima di tutto il contatto con i tecnici Bosch, per farsi fornire chiarimenti sui temi attuali, quali la posizione del diesel rispetto ai motori ibridi. Il fornitore delle Case automobilistiche si è prefissato il fermo obiettivo di raggiungere entro l’anno - attraverso le più moderne tecniche dell’ iniezione diesel e del post-trattamento gas di scarico, ad esempio, con il filtro particolato - i valori prescritti dalle severe norme Us07, quindi, di schiudere il mercato Usa al motore diesel per autovetture. Nell’iniezione diretta di benzina, i temi trattati con Bosch hanno riguardato i nuovi concetti di motore, che - attraverso il Downsizing - prevedono motori più piccoli a potenza uguale o aumentata e che, di conseguenza, favoriscono un più o meno ridotto consumo di carburante. Per quanto riguarda il motto presentato “ Esperience “, Bosch apre un ponte di collegamento verso i concessionari delle Case automobilistiche. L’ obiettivo è quello di sottolineare loro sempre più i vantaggi a livello di sicurezza offerti dal Programma Elettronico di Stabilità Esp, in modo che questi ultimi - nella vendita al cliente finale - possano fruire di un’ argomentazione in più, basata sull’esperienza pratica. Il concetto ha riscontrato un grande interesse da parte dei visitatori del Salone di Ginevra. Mentre in Germania, il 50% delle vetture di nuova immatricolazione è già dotato di Esp, a livello internazionale la quota è più ridotta. Vivo è stato l’interesse del pubblico verso i temi proposti da Bosch: la possibilità di entrare in contatto con i moderni ed innovativi sistemi , attraverso sia la visualizzazione sia la dimostrazione pratica da parte di quattro moderatori, ha rafforzato l’interesse verso l’aspetto tecnico, sinora sconosciuto. Di quale entità sono le proprie forze rispetto a quelle che agiscono nei moderni sistemi d’iniezione diesel? Come funziona il Programma Elettronico di Stabilità? Come può un sistema di navigazione Blaupunkt condurre l’automobilista alla meta nel modo più rapido, attraveso il percorso più breve oppure quello più adatto? Tutte risposte, che sono state fornite allo stand Bosch, per aumentare l’interesse e la conoscenza dell’utilità di molti dispositivi in auto. |
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RESTAURO 2004 SALONE DELL’ARTE DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI FERRARA 25-28 MARZO |
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Ferrara, 16 marzo 2004 - Apre a Ferrara, dal 25 al 28 marzo prossimo, l’11ma edizione del Salone dell’arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali, un appuntamento divenuto caposaldo per gli operatori del settore arte e conservazione del patrimonio storico-artistico. 260 espositori, 28 convegni, 76 incontri tecnici e 10 mostre tematiche, animeranno le giornate del Salone, organizzato dalla società Acropoli in collaborazione con l’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-romagna. L’insegnamento del restauro, con l’argomento connesso della qualificazione del restauratore e dei suoi rapporti con altre realtà istituzionali, sarà uno dei temi caldi e più dibattuti, sia dal punto di vista del riconoscimento giuridico-professionale di questa figura, sia dal punto di vista del rapporto fra i restauratori e le Soprintendenze. Interessante risulta peraltro la presentazione ufficiale a Ferrara dell’A.r.p.e.a. (Agenzia per il Recupero del Patrimonio Edilizio e Architettonico), che riunisce imprese cosiddette “eccellenti” in materia di restauri, con l’obiettivo di promuovere le antiche regole che da sempre hanno condotto alla buona prassi di manutenzione e valorizzazione del nostro patrimonio. Altro argomento di grande attualità sarà il binomio Arte-economia, con la presentazione delle più recenti strategie di marketing, tecnologiche e finanziarie, nonché dei dispositivi di sicurezza. L’importanza dell’appuntamento ferrarese è testimoniata dall’attiva presenza dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma, e dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, le due Istituzioni universalmente riconosciute come le migliori scuole di restauro al mondo. La loro partecipazione si esplicherà anche in alcuni convegni dove verranno presentati alcuni recenti restauri eccellenti, tra cui la Cappella degli Scrovegni di Padova, la Cripta di Anagni e gli affreschi di San Pietro in Valle a Ferentillo. Sin dalla prima edizione, il Salone Restauro si è avvalso della competenza scientifica e del prestigio dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-romagna, che per questa edizione del Salone propone l’interessante mostra “Un ponte tra struttura e cultura” che - attraverso una ricca documentazione fotografica - testimonierà i lavori di recupero dei ponti emiliani; una sezione della mostra sarà interamente dedicata al restauro del ponte di Mostar, la cui struttura, originaria risalente al Xvi secolo, e distrutta durante il conflitto che coinvolse la città nel 1993, è stata sottoposta ad un restauro estremamente delicato e complesso. Oltre ai ponti, “Castrum”, torri castelli e cinte murarie: un progetto per la valorizzazione delle città minori del Mediterraneo Occidentale per la promozione di un turismo sostenibile. Attese anche quest’anno importanti Delegazioni Estere organizzate grazie alla collaborazione e al contributo dell’Ice, Istituto per il Commercio con l’Estero. Le Delegazioni di esperti provengono dal Cile (che presenterà, in un convegno, il caso del recupero del quartiere storico della città di Valparaiso), dall’Egitto, la cui presenza al Salone appare di particolare attualità visto l’accordo siglato dal Ministro Urbani con il Governo egiziano per la costruzione di un Centro di Restauro a Il Cairo, per il quale la Farnesina ha stanziato 250 mila euro. Dal Mediterraneo verranno anche delegazioni dalla Tunisia e dalla Giordania, mentre si riconferma – visti gli importanti riscontri dello scorso anno - la Delegazione russa. Di rilievo anche la partecipazione della delegazione proveniente dall’Ucraina, alla luce dei recenti ingenti finanziamenti stanziati per la conservazione di importanti centri storici quali Leopoli (patrimonio Unesco) e Odessa. Una visita al Salone del Restauro potrà essere anche l’occasione per assistere alla splendida mostra “Gli Este a Ferrara” - ospitata al Castello Estense, completamente restaurato grazie all’architetto Gae Aulenti che ha concepito le 50 sale del nuovo percorso di mostra come “racconto da visitare”: l’evento espositivo permetterà di ammirare una rassegna di 150 opere frutto della civiltà artistica ferrarese tra il Xv e il Xvi secolo, provenienti dai più importanti musei del mondo in gran parte dispersi a fine Xvi secolo. A Palazzo dei Diamanti, si inaugura la mostra dedicata a Rauschenberg, uno dei principali artisti contemporanei precursore dei principali movimenti del dopoguerra, dal minimalismo alla pop art, e instancabile sperimentatore di tecniche e materiali. A Ferrara dal 29 febbraio al 6 giugno. Al sito www.Salonedelrestauro.com sono costantemente aggiornati l’elenco espositori e il programma dei convegni e degli incontri tecnici. |
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ANTEPRIMA: TUTTE LE ULTIME NOVITÀ EPOX AL CEBIT 2004 L’AZIENDA TAIWANESE SI PRESENTA AL CEBIT CON UN RICCO CARNET DI NOVITÀ E DI INIZATIVE PROMOZIONALI |
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Hannover, 16 Marzo 2004 - Epox sbarca ad Hannover (Hall 23, stand A52) con parecchie novità che coinvolgono tutte la aree in cui l’azienda opera, distinguendosi sempre per capacità innovativa e attenzione alla qualità. Schede madri. Arriva la nuova Ep-5epa+ dotata del nuovo chipset Intel Grantsdale-g con Pci Express. In esposizione anche la Ep-9nda+, predisposta per la Cpu Amd K8 939, con Nforce3 Ultra, dotata di 4 slots dual-channel Ddr Dimm e Gigabit Ethernet. Schede Vga - In esposizione le tanto attese schede basate su chipset Nvidia. La linea include tra l’altro: Ef570 con Nvidia Geforce Fx 5700 e 128 Mb di memoria Ddr Ef570e con Nvidia Geforce Fx 5700Le e 128 Mb di memoria Ddr Ef550 con Nvidia Geforce 5500 e 128 Mb di memoria Ddr Per la gioia degli appassionati del gaming 3D verrà organizzata una competizione dimostrativa dove sarà possibile mettere alla prova le proprie capacità con le più recenti creazioni 3D basate su Directx 9.0. I vincitori verranno premiati con i più recenti prodotti Epox, incluso il Minibarebone eX5, schede madri, schede grafiche, etc. Mini Barbone: Presentate le nuove versioni della recentissima serie Ex5-320 con pannello frontale mobile: - Ex5-320s (Intel 865Pe; - Ex5-320n (nVidia Nf2-128 Igp. Bluetooth: Occhi puntati sul nuovo auricolare bluetooth Bt-hs02 , che mantiene il design leggero e compatto del modello precedente incrementando ulteriormente l’autonomia di conversazione. Nella linea dei printer adapter bluetooth, Epox presenta il nuovo Bt-pa03a con supporto Spp, Hcrp e Opp, che consente di stampare direttamente dal proprio Pc o Palmare. |
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MANGIA & BEVI EXPO: CRESCE IL SALONE DEI SAPORI IN MOSTRA AL TIAPOINT |
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Bologna, 16 marzo 2004 - Al Tiapoint dal 16 al 18 maggio 2004 si accendono le luci sulla seconda edizione di Mangia & Bevi Expo, salone delle bevande e degli alimenti organizzato dagli Agenti di commercio di questo settore, sotto l'egida della Fnaarc, che si rivolge ai titolari e ai collaboratori di ristoranti, trattorie, pizzerie, wine bar, enoteche, bar, negozi di specialità alimentari, macellerie e ai buyer della grande distribuzione. La formula vincente di Mangia & Bevi Expo, la fiera sotto casa, accoglie una vasta gamma di prodotti del settore agro alimentare e bevande in un ambiente elegante e raffinato: dai salumi ai formaggi, dai cibi conservati ai piatti pronti per il catering e la ristorazione senza trascurare i surgelati, dall'acqua minerale alle bevande energetiche, dalla birra ai vini. Mangia & Bevi Expo, cresciuta e migliorata rispetto la passata edizione, si propone come luogo ideale per la pianificazione della campagna acquisti di dettaglianti, ristoratori e grossisti e grande distribuzione che, attraverso un percorso ideale di degustazione, potranno vedere, toccare ed assaporare i prodotti alimentari e le bevande in esposizione. A Mangia & Bevi Expo, verrà assegnato il Premio Fidelity per premiare la clientela in visita; ogni giorno, infatti, verrà estratto un numero tra quelli assegnati ai visitatori e al fortunato sarà consegnata una cesta di prodotti selezionati tra i tanti in esposizione. L'ingresso a Mangia & Bevi Expo è libero, ma riservato agli operatori del settore provvisti di invito, dalle ore 15 alle 21.30, per tutti i giorni della fiera. |
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FRIGERIO VIAGGI NETWORK PARTECIPA A “ROMA EXPO FRANCHISING” |
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Milano, 16 marzo 2004 – Frigerio Viaggi Network annuncia la partecipazione alla seconda edizione di Ref - Roma Expo Franchising (Padiglione 11 - Stand 134) nell’ottica di intensificare la propria presenza nel Lazio e di estendere la rete al centro - sud. La manifestazione inizierà venerdì 26 marzo e si concluderà domenica 28 marzo, nei padiglioni della Fiera di Roma. La partecipazione al Ref è una novità assoluta per Frigerio Viaggi Network: “Si tratta di una manifestazione nuova ma già in crescita rispetto al 2003” commenta Erika Biancotto, responsabile ufficio stampa del Gruppo Frigerio “Dopo l’esordio del 2003, quest’anno il Ref ha ricevuto l’adesione di noti marchi della distribuzione turistica, e noi non potevamo mancare!”. Roma, inoltre, si presenta come location ideale per presidiare il contesto del Mezzogiorno: “Dopo l’apertura di una filiale e di tre agenzie affiliate nella Capitale” conclude Erika Biancotto “Abbiamo deciso di consolidare la nostra presenza nel Lazio e, soprattutto, stiamo valutando l’ipotesi di estendere la rete al centro-sud, confermando la scelta della Puglia come regione-pilota”. Si accettano candidature: l’affiliato ideale del Network, se non proviene dal settore, ha comunque un’esperienza lavorativa caratterizzata da frequenti contatti con il pubblico o ha già una sua attività commerciale ed intende diversificare; crede nella formula franchising e ha a disposizione il capitale necessario. Se proviene dal settore, ha lavorato in agenzia di viaggi, presso un tour operator o presso una compagnia aerea o di navigazione. È una persona che ha deciso di sfruttare il proprio patrimonio professionale, ma contando sull’esperienza e sull’affidabilità di un partner; è “radicato” nel territorio e vuole aprire un punto vendita nell’area dove vive o dove ha maggiori conoscenze e relazioni. In tutti i casi, l’affiliato ideale deve condividere integralmente la filosofia di qualità e professionalità che da sempre caratterizza Frigerio Viaggi. Frigerio Viaggi Network sta conoscendo un periodo di crescita e di sviluppo: lanciato nel 1999 il sistema di affiliazione in franchising, il Gruppo oggi conta 10 agenzie di proprietà, 30 affiliate e si appresta a inaugurare 6 nuovi punti vendita entro il mese di aprile. |
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MIFUR 2004 : UN APPUNTAMENTO CON LA QUALITÀ |
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Milano, 16 marzo 2004 - Un tappa fondamentale del percorso verso la Qualità: questo rappresenta oggi la decisione dell'Ente Fieristico Mifur di certificare la propria struttura secondo lo standard internazionale Iso 9000: un'azione che rende più trasparente il rapporto cliente-fiera e crea valore sulla manifestazione, la prima a raggiungere tale traguardo. La certificazione ha investito i due processi centrali dell'attività dell'ente: assegnazione stand e gestione visitatori. Due aree di attività che rappresentano il cuore stesso dell'organizzazione, scelte proprio con la volontà di creare trasparenza sugli indicatori di performance della manifestazione. Dnv, Det Norske Veritas (l'Ente di certificazione), è stato voluto come partner sia per l'indiscusso prestigio internazionale, sia perché ha creduto in questo progetto e lo ha affrontato con un approccio di grande e aperta collaborazione e di vero impegno al miglioramento. Un progetto di lavoro e di impegno iniziato nove anni fa per rendere Mifur, il Salone Internazionale della Pellicceria e della Pelle, l'appuntamento più importante al mondo per il settore; per essere sempre più vicini alle esigenze di visitatori ed espositori; per diventare sempre più uno strumento di mercato. Un percorso che evidenzia, dal 2001, un incremento del 25,9% dei metri assegnati e del 10,3% degli espositori; un aumento del 9% del numero delle aziende visitatrici; una sostanziale stabilità dei costi dello spazio per gli espositori. Dati che mostrano come Mifur sia costantemente cresciuto con grande attenzione alle esigenze dei suoi clienti: capacità di rinnovamento, qualità e fidelizzazione dei visitatori, contenimento dei costi ed elevata efficienza dei contatti sono stati sempre elementi fortemente qualificanti della sua azione. Un progetto che è premessa e promessa di un percorso continuo verso il costante miglioramento dei processi che creano valore per espositori ed aziende visitatrici. |
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IL VISONE SULLA PELLE : PELLICCIA E LINGERIE, DUE TRADIZIONI DEL "SAPER FARE" UNITE PER PARLARE DI MODA |
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Milano, 16 marzo 2004 - Centro Studi Associazione Italiana Pellicceria come vero Laboratorio di cultura di prodotto, fucina di know how e "ponte" verso tutti i comparti del Sistema Moda. Mifur come centro delle relazioni di settore, condotte attraverso lo stretto rapporto con l'Associazione Italiana Pellicceria, l'Associazione di categoria che l'ha fatto nascere. Centro Studi Associazione Italiana Pellicceria a Mifur per parlare, in sinergia con il Salone, della nascita di un "contenitore di idee" - il Centro appunto - dal quale nascono contatti e realizzazioni. Come la prima collaborazione con la creatività e lo stilismo di Rosanna Ansaloni, uno sperimentale modo di vivere la pelliccia per creare, con visoni pregiati, nuovi e preziosi capi di lingerie e corsetteria. Ricerca e sperimentazione in versione non convenzionale per un dialogo con il prodotto e con l'autenticità della materia prima che ogni anno parte dal Salone Mifur, in interessanti connessioni decisamente new. Nella "Limited edition" di Rosanna Ansaloni sfilano così capi dalle nuove seduzioni virate in nuances ricercate: fucsia exploit per passioni ardenti, blue elettrico disco, nero magnetico e profondo; colori resi tridimensionali dalle strisce in visone Saga, di una morbidezza ineguagliabile grazie alla lavorazione éjarré, che - della pelliccia - esalta solo la parte più morbida, eliminando le setole. La pelliccia, in accostamento ton sur ton al tulle elasticizzato per garantire vestibilità e confort ai capi, è tinta con prodotti approvati dalle norme internazionali. Le strisce sottilissime di 6 mm, tagliate a mano, vengono applicate una ad una sul tulle. A completare la preziosità dei capi il tocco di luce dei cristalli Swarovski, che compaiono fra una striscia di pelliccia e l'altra e sono dello stesso colore del visone e del tulle. |
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IN MOSTRA A MILANO LA MEDUSA DEL CARAVAGGIO DAL 26 MARZO AL BAGATTI VALSECCHI SU INIZIATIVA DI REGIONE E CLUB LOMBARDIA |
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Milano, 16 marzo 2004 - La Medusa di Caravaggio, uno dei capolavori del grande pittore bergamasco, potrà essere ammirata a partire dal 26 marzo, quando sarà inaugurata la mostra allestita al Museo Bagatti Valsecchi di Milano. Questo straordinario evento culturale è stato reso possibile dall'impegno della Regione Lombardia, da anni attiva nella valorizzazione del suo ricco patrimonio culturale, in collaborazione con il Museo Bagatti Valsecchi e un pool di aziende private riunite nel Club Lombardia. "La Regione Lombardia - ha detto il presidente Roberto Formigoni - ha scelto la Medusa perché è un capolavoro assoluto di un genio lombardo. Sosteniamo eventi culturali come questo in quanto siamo convinti che la ricchezza culturale sia un forte elemento di identità". "Consideriamo la cultura - ha detto a sua volta l'assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia Ettore Albertoni - come fattore di sviluppo. Di qui le ingenti risorse investite dall'inizio della legislatura (nel 2000) ad oggi, 152 milioni di euro, circa 300 miliardi delle vecchie lire, l'impegno concreto in 35 accordi di programma fra cui quello per il recupero e il restauro della Villa Reale di Monza, del Castello di Vigevano e per l'ormai prossima realizzazione del Museo delle Mille Miglia a Brescia". La Medusa del Caravaggio - che proviene dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze - fece la sua ultima apparizione a Milano nel 1951 e oggi è restituita al suo originario splendore dopo l'importante restauro terminato nel 2002, a seguito dei danni riportati nell'esplosione della bomba in via dei Georgofili. Tra i motivi di sicuro richiamo per i visitatori della mostra anche "una speciale sezione dedicata alle diverse tipologie di scudi circolari in uso nel Cinquecento - ha precisato Pier Fausto Bagatti Valsecchi, presidente della Fondazione Museo Bagatti Valsecchi - allestita nella casa-museo che ospita rotelle del sedicesimo secolo, armature da cavaliere e armi dell'epoca". L'esposizione "Caravaggio a Milano: La Medusa, lo splendore degli scudi da parata del Cinquecento" resterà aperta al Museo Bagatti Valsecchi, in Via Gesù, 5 a Milano dal 26 marzo al 23 maggio. Sarà aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 10 alle 18 e il giovedì fino alle 22. |
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ARTE E ARTIFICIO ALLA MOSTRA "IL GRAN TEATRO DEL MONDO" |
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Milano, 16 marzo 2004 - Oggi e mercoledì 17 marzo 2004 alle ore 18, nella Sala delle Otto Colonne di Palazzo Reale, si terrà il concerto Arte e artificio dei cameristi dell’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro alla Scala. Verranno eseguite musiche di François Couperin, Johann Sebastian Bach, Pietro Antonio Locatelli e Heinrich Ignaz von Biber per approfondire la tecnica del clavicembalo e del violino. Mercoledì 17 il programma si arricchirà della presenza straordinaria di Gabriele Lavia che leggerà brani di Diderot. Di François Couperin (1668 – 1733), maestro di clavicembalo alla corte di Luigi Xiv e Luigi Xv, verranno eseguiti brani tratti dai Livres de clavecin: pezzi dalla melodia ricca d’ornamenti di gusto tipicamente francese. La tecnica cembalistica è ardita e varia e la scrittura fugata cede progressivamente al dominio dell’armonia. Non ancora ventenne, Johann Sebastian Bach (1685 – 1750) scrive il Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo. Ottenuto l’incarico di organista nella chiesa Nuova di Arnastadt, Johann è costretto a separarsi dal fratello e affida alla musica i propri sentimenti più intimi. E’ un racconto che alterna malinconia e rimpianto all’augurio di felicità, espressa nella fiammeggiante “Fuga all’imitazione di Posta”. La poesia degli archi trova espressione in Pietro Antonio Locatelli (1695 – 1764), violinista e compositore. Padre del virtuosismo strumentale moderno, dotato di vasta cultura e di molteplici interessi, Locatelli fu un raffinato collezionista di strumenti, libri e quadri. I cameristi dell’Accademia eseguiranno uno dei 12 concerti per violino della raccolta l’Arte del violino, in cui spiccano 24 Capricci per violino solo. Locatelli sceglie suoni acutissimi, complicate figurazioni accordali e molteplici sfumature nei colpi d’arco che determinano una sostenuta velocità d’esecuzione. Infine l’Harmonia artificiosa-ariosa, in cui l’estro creativo di Heinrich Ignaz von Biber (1644 – 1704) trova pieno compimento. L’artista boemo predilige l’arte della variazione, l’uso frequente della “scordatura”. L’inclinazione per la musica descrittiva e per l’artificio in genere lo conduce a scoprire il valore espressivo della dissonanza, un valore che rinvia a situazioni di disagio e di sofferenza che ben si bilanciano con l’armonia ricercata fino a quel momento dalla musica occidentale, dando inizio così a nuovi percorsi di studio. |
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M2POLI: SELEZIONATI I VINCITORI I NOMI E LE OPERE DEI 12 PARTECIPANTI ALLA MOSTRA CHE SI TERRÀ ALLA TRIENNALE DAL 18 AL 20 MARZO IN SENO A NET@PMI |
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Milano, 16 marzo 2004 - All’interno di Net@pmi l’evento dedicato alle nuove tecnologie affrontate secondo le esigenze delle Pmi organizzato da Camera di Commercio, Comune e Provincia di Milano, le piccole e medie imprese scopriranno alcune soluzioni possibili attraverso le 12 opere realizzate da piccole e medie realtà del milanese (agenzie e freelance) selezionate dagli organizzatori di Net@pmi e da un speciale Comitato (Ave Salvoni, Giorgio Monaci, Maria Grazia Mattei, Ugo Guidolin, Elena Schiaffino). Le 12 opere vincenti per originalità, creatività e portata innovativa sono: www.Dailydistillery.org (Leftloft) www.Boutique-creativa.com (Boutique Creativa) www.Apebmilano.it (Mojo) www.Mariacristinacarlini.it (Astudiof) http://uni.Extrasmallstudio.com/gr04/ (Extrasmall Studio) www.Ilprisma.com (Acmmedia) www.Pr24x7.it (Business Press) www.Operamultimedia.it (Prisma 2.0) www.Abbordescion.it (Engitel) www.Sammontana.it/tiraevinci (Adacto) www.Gomma.cx (Gomma Animedia) www.Romeogigli.it (Arachno) Al sito www.Netpmi/m2poli l’elenco delle 69 realizzazioni che sono state proposte (fino alla chiusura delle iscrizioni del 7 marzo) per concorrere a un posto all’interno della mostra. La mostra è allestita in una speciale vettura della metropolitana (realizzata dall’architetto Marco Bellomo di Archiworld all’interno degli spazi della Triennale): un simbolo della città, un mezzo che viaggia sotto la metropoli come i miliardi di byte che si spostano nelle fibre ottiche di una Milano sempre più cablata, ma anche un mezzo di trasporto pubblico, economico e veloce, scelto per sottolineare ancor più quanto le soluzioni presentate siano realmente alla portata di micro imprese e Pmi. Le speciale vettura ospiterà 12 monitor Lcd da 17’’ nei quali scorreranno le presentazioni delle 12 realizzazioni selezionate. Nell’ottica di facilitare l’incontro e il dialogo tra Pmi e “tecnologi”, il progetto m2poli prevede 12 incontri, da 30 minuti ciascuno, nel corso dei quali gli autori delle realizzazioni selezionate potranno condurre mini-conferenze di carattere estremamente pratico (e dal linguaggio alla portata dei non addetti . Infolink: www.Netpmi.it/agenda_2.html |
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DISEGNI FRANCESI DAL GABINETTO DI DISEGNI E STAMPE DELLE GALLERIE DELL’ACCADEMIA VENEZIA |
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Venezia, 16 marzo 2004 - La mostra a cura di Pierre Rosenberg, già direttore del Louvre è dedicata ai disegni francesi dei secoli Xvii e Xviii, nell’elegante cornice della chiesa della Carità delle Gallerie dell’Accademia (sala Xxiii). Prosegue così la sistematica catalogazione scientifica della collezione permanente di grafica del Gabinetto dei Disegni e Stampe delle Gallerie dell’Accademia che, con questa tappa, dà vita all’undicesimo volume della collana dei cataloghi dei disegni antichi (Electa), dotato di un esauriente apparato illustrativo di documentazione e di confronto, grazie agli approfonditi studi dell’autore. La catalogazione dei disegni francesi comprende circa trenta fogli, molti di grande qualità e per la maggior parte mai esposti prima d’ora al pubblico, scientificamente selezionati e studiati da Pierre Rosenberg. La mostra esporrà fogli di importanti artisti quali Nicolas Poussin, Ludovico Dorigny, Charles Le Brun, François-xavier Fabre, Claude Lorrain, Raymond la Fage, Claude-joseph Vernet e Charles Alphonse Dufresnoy. Come affermano Giovanna Nepi Scirè, Soprintendente Speciale per il Polo Museale Veneziano, e Annalisa Perissa Torrini, Direttore del Gabinetto dei Disegni e Stampe delle Gallerie dell’Accademia l'esposizione propone un nucleo di disegni esiguo ma prestigioso, un ulteriore contributo alla valorizzazione dello straordinario patrimonio grafico delle Gallerie dell’Accademia. Tutti i fogli sono stati restaurati da Loretta Salvador che presenta in catalogo una dettagliata relazione di restauro. Gallerie dell’Accademia, Chiesa della Carità, Sala Xxiii Dal 20 marzo al 20 giugno 2004 |
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A COMO 2.000 VISITATORI NEL PRIMO WEEKEND D’APERTURA DELLA MOSTRA JOAN MIRÓ ALCHIMISTA DEL SEGNO |
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Como, 16 marzo 2004 - Un grande riscontro di pubblico ha caratterizzato il primo weekend d’apertura della mostra che Como dedica a Joan Mirò. Tra sabato e domenica sono state 2.000 le persone che hanno ammirato le 125 opere del maestro catalano allestite in Villa Olmo. Per facilitare la visita, sono state attivate una serie di agevolazioni: tutti coloro i quali utilizzeranno un mezzo pubblico – sia bus che battelli – potranno acquistare il biglietto d’ingresso a prezzo agevolato (7 euro intero e 4 euro ridotto) semplicemente presentando alla biglietteria della mostra il titolo di viaggio acquistato e valido nella medesima giornata. Presentando, invece, il biglietto d’ingresso della mostra, i visitatori viaggeranno gratis sui mezzi pubblici comaschi. La mostra Joan Miró. Alchimista del segno è organizzata dal Comune di Como in collaborazione con Successió Miró, Palma de Mallorca; Fondazione Joan Miró, Barcellona; Fondazione Tallers J. Llorens Artigas, Gallifa; Museu de Ceramica, Barcellona; Archivio Català-roca, Barcellona; “La Caixa”, Barcellona e il contributo della Fondazione Cariplo. |
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ALLO SPAZIO BIOSFERA LA GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA |
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Padova, 16 marzo 2004 - Il 21 marzo - equinozio di primavera - è la data scelta dall'Unesco per celebrare in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Poesia, con letture, performance, distribuzioni di testi e quanto la creatività può suggerire. L'importante è portare la poesia fuori dagli spazi ad essa tradizionalmente deputati: nelle strade, nelle piazze, nei bar, nei centri commerciali, nelle stazioni, nei luoghi di lavoro, ovunque la parola poetica possa raggiungere chi quotidianamente non raggiunge, avvicinarsi a un pubblico sempre più vasto, esprimere - anche nei luoghi meno usuali - il suo carattere genuinamente popolare, unire in un dialogo globale voci e culture di ogni parte del pianeta. Anche Padova partecipa a questo evento mondiale con alcune iniziative poetiche: il Gruppo 90 Arte Poesia, infatti, con l'adesione della rivista Inverso e del Pip (Pronto Intervento Poetico), organizza, in via San Martino e Solferino (nell’antico Ghetto) n. 5, presso lo Spazio Biosfera di Luisa Malatesta, un incontro con poeti ed altri artisti - musicisti, pittori, attori, designer - che abbiano a cuore la poesia. Ad ognuno saranno concessi al massimo 3 minuti per una lettura o altro tipo d’intervento. Al fine di consentire un coordinamento efficace, è sufficiente inviare al presidente del Gruppo 90 Alessandro Cabianca (cabialex@libero.It) entro venerdì 19 marzo 2004 il testo poetico che intende leggere dall’autore o due righe sul tipo di interventoprevisto, nel caso non si tratti di lettura. Hanno finora aderito all’iniziativa: Flor Aristimuno, Antonella Barina, Giuseppe Bearzi, Gigliola Betti, Alessandro Cabianca, Silvio De Campo e Renata Galiazzo, Fabia Ghenzovich, Luisa Malatesta, Paola Malerba, Maria Irma Mariotti, Beppe Mosconi, Riccardo Misto, Massimo Salvagnini, Roberto Segala Negrini, Giuseppe Nigretti, Giorgio Segato, Carla Stella, … |
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GIOVANNI FRANGI NOBU AT ELBA VILLA MENAFOGLIO LITTA PANZA, BIUMO (VARESE) 15 FEBBRAIO - 21 MARZO 2004 |
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Varese, 16 marzo 2004 - Dopo cinque settimane di apertura, il prossimo 21 marzo chiude Nobu at Elba: un’opera di Giovanni Frangi costituita da quattro grandissime tele dipinte e da una ventina di sculture in gommapiuma, su cui gira la luce ad intervalli regolari, con l’intenzione di fornire un’emozione parallela a quella che si prova di notte vicino ad un corso d’acqua, in un ambiente disabitato. Nella Scuderia Grande di Villa Panza a Biumo Superiore, vicino a Varese, Nobu at Elba è stata molto visitata, non solo nei giorni festivi, da persone di tutte le età e dai livelli culturali molto diversi: un fatto raro per una mostra di arte contemporanea, fuori dai circuiti dell’obbligo. Subito prima che l’opera venga smontata, la sera del 22 marzo, a partire dalle ore 21, all’interno di Nobu at Elba Sandro Lombardi, uno dei maggiori attori italiani, interpreterà un concerto di poesia. Lombardi non è nuovo a collaborazioni con artisti visivi; nella sua carriera ha preso parte a spettacoli insieme ad Alighiero Boetti o a Mario Schifano. E del resto Giovanni Frangi, già in passato, ha realizzato il grande sipario per lo Zio Vanja messo in scena da Federico Tiezzi con Sandro Lombardi protagonista. Il programma per Nobu at Elba prevede una scelta di testi novecenteschi che hanno in comune i temi della notte e dell’acqua, gli stessi al centro della creazione di Frangi. Si comincia con Il viaggio delle acque di Carlo Emilio Gadda (1940), in cui viene a galla il nome di De Pisis, per proseguire poi con una scelta di poesie di Mario Luzi (1995), un tratto della Storia di Elsa Morante (1974), con il piccolo Useppe e il cane Bella che giocano sul greto del Tevere, un frammento della Corsia degli incurabili di Patrizia Valduga (1996), dove l’amore e l’invettiva civile si fondono in una notte veneziana; si finisce con la descrizione del Battesimo di Piero della Francesca, cantato da Roberto Longhi nella monografia del 1927. Sarà possibile ascoltare la voce di Sandro Lombardi dentro gli spazi della Scuderia Grande e degli ambienti vicini, in un corpo a corpo diretto con le opere di Frangi. Ma, tempo permettendo, l’impatto delle parole giungerà anche tra gli alberi del parco all’italiana della villa di Giuseppe Panza e il viaggio delle acque continuerà al lume della luna vera. |
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RICHARD LONG - JIVYA SOMA MASHE UN INCONTRO IN INDIA |
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Milano, 16 marzo 2004 - Dopo la multimedialità di Laurie Anderson, l’attività espositiva del Pac di Milano prosegue con la mostra Richard Long - Jivya Soma Mashe. Un incontro in India, quarto appuntamento della programmazione artistica curata per il Pac da Jean-hubert Martin. Il progetto, nato da un incontro in India fra il celebre esponente della land art Richard Long e il maestro dell’arte tradizionale della tribù warli, Jivya Soma Mashe, è curato dallo scrittore e critico d’arte Hervé Perdriolle, vissuto in India per molti anni, e ribadisce l’interesse di Jean-hubert Martin per l’arte non occidentale e per il dialogo interculturale. Richard Long, nel febbraio del 2003, ha soggiornato nello stato di Maharashtra, ha visitato diversi villaggi e conosciuto Jivya Soma Mashe e la gente della tribù warli. Durante questo soggiorno, ha realizzato sul territorio indiano diversi interventi documentati in una serie di fotografie esposte nella mostra. I due artisti, altamente apprezzati nelle rispettive culture, non hanno però potuto comunicare con le parole, in quanto Mashe parla solo la lingua warli, e lo hanno fatto soprattutto attraverso la loro arte. Il dialogo artistico instauratosi fra le opere create in India da Richard Long – che ha utilizzato materiali naturali quali riso, cenere, acqua, spezie o disegnato con la terra forme archetipiche – e i dipinti narrativi di Mashe eseguiti con sterco di mucca e acrilici, continua nella mostra allestita nelle sale del Pac. Nonostante le loro differenze, le opere dei due artisti rivelano al visitatore un linguaggio formale affine. Per esempio, cerchi e spirali ricorrono costantemente sia nei dipinti di Mashe che nelle installazioni di Long. Mashe e Long sono inoltre accomunati da un senso di rispetto e da una sensibilità estremi nei confronti della Terra, del paesaggio e della natura. E c’è un altro elemento che questi due artisti appartenenti a culture così diverse condividono: usando i mezzi dell’arte, essi gettano un ponte fra il tempo e lo spazio, fra il passato e il presente. A partire dai primi anni settanta, quando il governo indiano ha iniziato a interessarsi maggiormente all’arte tradizionale delle varie comunità tribali, l’arte warli e con essa lo straordinario talento di Jivya Soma Mashe sono andati acquistando una crescente visibilità, per quanto Mashe sia ancora poco conosciuto in Occidente. La tribù warli vive a circa 150 chilometri da Mumbai (ex Bombay) e ancora oggi parla una lingua di cui non esiste forma scritta. È famosa per le sue pitture murali, raffiguranti sia spiriti soprannaturali che scene di vita quotidiana. Sono dipinti eseguiti interamente in bianco, applicando una miscela di pasta di riso, acqua e gommoresina, che funge da legante, sulle pareti color terracotta delle capanne, anch’esse costruite con i materiali più semplici: rami, argilla e sterco di mucca. Un bastoncino di bambù viene usato come “pennello” per tracciare i motivi, basati soprattutto sulle figure del cerchio, del triangolo o del quadrato. Di regola questi dipinti vengono eseguiti esclusivamente in occasioni cerimoniali: la celebrazione di un matrimonio, la festa del raccolto... Jivya Soma Mashe è stato il primo a uscire dai confini di questa pratica rituale, non solo dipingendo ogni giorno, ma tracciando i suoi motivi anche su tela. La mostra presenta, di Jivya Soma Mashe, una serie di opere su carta e dipinti su tela, datati fra il 1997 e il 2003, realizzati con pittura acrilica bianca e sterco. Di Richard Long sono esposti lavori di ampie dimensioni, realizzati con fango e pittura acrilica su pannelli di legno, datati 2003, e una serie di opere fotografiche legate al lavoro realizzato dall’artista durante il soggiorno in India. Long, inoltre, esegue per lo spazio milanese alcune opere ad hoc. Accanto alle opere citate viene proiettato il film/documentario “Stones and Flies. Richard Long in the Sahara” girato nel 1988 dal regista Philippe Haas. L’esposizione è accompagnata da un catalogo riccamente illustrato, con testi in italiano e francese, edito da Edizioni Gabriele Mazzotta. In occasione della mostra la Sezione Didattica del Pac, accanto alle visite guidate per il pubblico, organizza laboratori e attività per i bambini, le famiglie e le scuole con un programma di iniziative intitolato Fango, sentieri e cerchi magici! realizzato con il sostegno del Gruppo Coop Lombardia. Si terrà inoltre la terza edizione della rassegna Pacinconcerto, appuntamenti fra arte e musica contemporanea, imperniata sulla musica indiana e sul suo rapporto con la musica occidentale, e Appuntamenti contemporanei, un ciclo di conferenze sull’arte contemporanea con particolare riferimento alla land art . Pac Via Palestro 14 Milano tel 02 76009085 fax 02 783330 – segreteria@pac-milano.Org |
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MILANO SUR LA TERRE ALLA TRIENNALE DI MILANO |
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Milano, 16 marzo 2004 - Ancora una volta Milano sur la Terre si apre al mondo dell'arte. In questo caso non si tratta delle pagine patinate della rivista, ma dei geometrici ambienti della Triennale, dove è allestita una mostra d'eccezione: Il Mondo di Mad. Le creative illustrazioni di Maddalena Sisto, preziose testimonianze della moda e del costume degli ultimi trent'anni, non potevano non trovare negli amici e lettori del city-magazine dei visitatori d'eccezione. Così l'11 marzo Milano sur la Terre ha organizzato una serata alla Triennale in cui gli invitati hanno avuto la possibilità di un private viewing della mostra. Partner dell'appuntamento è La Mer, esclusivo marchio della cosmesi, che legando il proprio nome a un evento d'arte, conferma la propria immagine seduttiva e raffinata. |
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LE MOSTRE IN SANTA MARIA IN GUALTIERI “RENATO VALDATA: UN PITTORE PAVESE” |
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Pavia, 16 marzo 2004 - Venerdì 12 marzo, per la programmazione del 2004 delle iniziative in Santa Maria in Gualtieri promossa dal Settore Cultura del Comune di Pavia, è stata inaugurata la mostra dedicata alla memoria di Renato Valdata, pittore pavese scomparso due anni fa, che durante 35 anni di attività ha scelto di rappresentare il suo affetto per Pavia, ritraendo tutti gli aspetti emblematici della città: la natura, le strade, le piazze, il ponte e le persone. L’intento della mostra è quello di creare un’antologia postuma dei 35 anni di attività del pittore, a partire dalla fine degli anni ‘60 quando il pittore ha iniziato a dipingere in maniera sistematica, per passare agli anni 70’ in cui la passione è diventata professione, fino agli ultimi anni di attività, alla fine degli anni ‘90. All’interno della mostra sono state esposte una serie di opere di diversa provenienza: alcune sono parte del patrimonio della famiglia Valdata, altre sono opere che l’autore aveva realizzato per amici e parenti e altre ancora sono state prestate in occasione della mostra da chi le aveva acquistate. A tutto ciò si aggiungono i materiali inediti che la famiglia Valdata ha recuperato nello studio del pittore dopo la sua scomparsa, come il quadro mai finito che ritrae il Ponte Vecchio e il Ticino. La tecnica prevalentemente usata da Renato Valdata è quella della pittura ad olio su tela, ma non mancano esperienze altrettanto riuscite di acquarelli e disegni a matita, oltre agli schizzi, suggestivi nella loro essenzialità. Nei soggetti dei quadri ricorrono per lo più due filoni: quello del paesaggio, con la campagna pavese e la città e quello della figura umana, con i nudi e i volti, talvolta realizzati su commissione. A fianco dell’esposizione dei quadri, vi saranno alcune teche contenenti le illustrazioni che Valdata ha fornito in più occasioni a libri e giornali. Infine, al fine di fornire una panoramica a 360° sull’attività del pittore sono stati esposti nella mostra piccoli esempi di schizzi scenografici che risalgono all’epoca in cui Valdata è stato scenografo della Compagnia dialettale pavese. |
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“387 D.C. AMBROGIO E AGOSTINO LE SORGENTI DELL’EUROPA”: LUOGO DI CULTURA PERMANENTE CON “I MARTEDÌ CULTURALI DI BPM” |
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Milano, 16 marzo 2004 - Tutti i martedì alle ore 21.00, a partire dal 16 marzo e fino al 27 aprile, nella Sala dell’Arciconfraternita del Museo Diocesano di Milano, si svolgerà il ciclo di incontri “i martedì culturali di Bpm” promosso da Banca Popolare di Milano. Gli appuntamenti voluti dalla Banca Popolare di Milano e dal Museo Diocesano di Milano - in occasione della mostra promossa dalla Regione Lombardia “387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa” - muovono dalle figure di Ambrogio e Agostino e giungono a toccare il cuore di tematiche di straordinaria attualità quali, ad esempio, il rapporto fra Europa ed Africa, nel passato e al presente. Ugualmente il tema della multireligiosità e delle polietnie, tipico della Milano del Iv Secolo, interroga l’attuale contesto sociale, politico e religioso. Ne scaturiscono una serie di occasioni per ripensare al ruolo di Milano, alla sua storia, ma soprattutto al suo presente di grande metropoli attraversata dai temi della convivenza interetnica nell’età della globalizzazione. Occasioni di approfondimento della mostra che ne riportano un valore accresciuto per la contemporaneità. Il primo degli appuntamenti tutti aperti gratuitamente al pubblico è tenuto dal prof. Marco Garzonio, studioso, saggista e docente di Museologia ed Eventi Culturali allo Iulm, con “Attualità dell’incontro tra Ambrogio e Agostino”. Tutti i martedì di marzo e aprile, in concomitanza con gli incontri, l’esposizione 387 ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa rimarrà aperta straordinariamente dalle ore 18.00 alle ore 22.00 ed il costo dei biglietti di ingresso alla mostra, staccati dalle ore 18.00 alle 21.00, sarà ridotto a 6,00 € rispetto al costo normale di 8,50 €. L’elenco de “i martedì culturali”, offerti da Bpm alla città di Milano, comprende i seguenti appuntamenti: 16 marzo: Attualità dell’incontro tra Ambrogio e Agostino relatore: Marco Garzonio, studioso, saggista e docente di Museologia ed Eventi Culturali allo Iulm; 23 marzo: Milano nel Iv secolo fra paganesimo e cristianesimo nel percorso della mostra relatore: Paolo Pasini, curatore della mostra “387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa” ; 30 marzo: L’incontro tra Ambrogio e Agostino nella Milano del Iv secolo relatore: mons. Luigi Crivelli, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Milano e direttore della Rivista “Terra Ambrosiana” ; 6 aprile: Milano capitale del Iv secolo relatore: Ermanno A. Arslan, Direttore delle Civiche Raccolte d’Arte Antica e Moderna a Milano; 20 aprile: La capsella di S. Nazaro e il Dittico di Stilicone, due capolavori del Iv secolo relatori: Gemma Sena Chiesa, direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia presso l’Università degli Studi di Milano, e Fabrizio Slavazzi, docente di Archeologia e Storia dell’Arte Romana presso l’Universita degli Studi di Milano; 27 aprile: Europa e Africa dal tempo di Ambrogio alla contemporaneità: non muri ma ponti relatori: S.e. Il Card. Ersilio Tonini e Marco Vitale, economista e Vicepresidente Bpm Infolink: www.Ambrogioeagostino.it |
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CONVERSAZIONI MUSICALI FRANCO CERRI GUITAR ENSEMBLE |
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Milano, 16 marzo 2004 - Franco Cerri, personalità di assoluto rilievo nella storia europea del Jazz è un caposcuola della moderna chitarra jazzistica nel nostro paese. Stilista dal fraseggio e dal sound perfettamente riconoscibili, è protagonista di una vicenda artistica nella quale ha abbinato all’attività musicale quella di conduttore di fortunati programmi televisivi, come Di Jazz in Jazz, Chitarra amore mio, Jazz primo amore. E’ autore di manuali dedicati al suo strumento, come il Corso di Chitarra scritto con Mario Gangi e pubblicato a fascicoli dalla Fratelli Fabbri, che ottenne un clamoroso successo editoriale. Presidente di Musica Oggi - Associazione Culturale che dirige insieme a Enrico Intra e Maurizio Franco - dalla sua fondazione partecipa alla gestione dei Civici Corsi di Jazz di Milano - Accademia Internazionale della Musica e all’organizzazione di una ricca attività concertistica sulle maggiori piazze nazionali. Come chitarrista ha cominciato la sua carriera giovanissimo, collaborando con un artista del valore e dell’importanza di Gorni Kramer, che ha esercitato su di lui una significativa influenza sotto il profilo professionale, e con l’arrangiatore e pianista Giampiero Boneschi. Emblema della chitarra jazz italiana, in quasi sessant’anni di attività ha diretto molteplici formazioni, suonando anche con grandi personalità della storia del jazz, tra le quali Gerry Mulligan, Django Reinhardt, Chet Baker, Lee Konitz, Barney Kessel e persino Billie Holiday, che ha accompagnato imbracciando il contrabbasso, il suo secondo strumento. Un sodalizio chiave nella sua storia musicale e umana è stato quello con il pianista, compositore e direttore d’orchestra Enrico Intra, cominciando più di quarant’anni fa. Il loro quartetto, oggi trasformatosi in doppio trio, è un gruppo che fa parte della storia del jazz italiano. Cerri si presenta stasera all’interno di diversi contesti, primo dei quali il Guitar Ensemble dei Civici Corsi di Jazz, formazione che nasce dal suo attuale lavoro come docente nella scuola milanese. Il quartetto è impostato in maniera originale e funziona in modo simile a una sezione di ance, sul modello dei Supersax o dei Four Brothers. Formazione Del Franco Cerri Guitar Ensemble: Francesco Moglia, Marco Naclerio, Mario Pelagatti, Alessandro Usai – chitarre; Mattia Magatelli – contrabbasso; Riccardo Tosi – batteria. Michele Di Toro – Pianoforte: Michele Di Toro, vero talento del pianoforte, nasce nel giugno del 1974 a Sant’eusanio del Sangro. Diplomatosi con il massimo dei voti con lode e menzione speciale al conservatorio “D’annunzio” di Pescara, suona nei più prestigiosi teatri nazionali e internazionali e in affermati jazz club. Trova la sua maggiore ispirazione nella musica afroamericana che gli consente di esprimersi in modo naturale e originale. Recentemente ha ricevuto anche gli apprezzamenti del Maestro Maurizio Pollini. Grazie alla collaborazione con Tdk, anche quest’anno il Museo della Scienza e della Tecnologia ospita una serie di eventi dedicati alla musica. L’iniziativa prevede una rassegna di concerti che avranno come protagonisti e maestri di cerimonie Franco Cerri, Enrico Intra ed i gruppi stabili dei Civici Corsi di Jazz di Milano. Infolink: www.Museoscienza.org |
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“DIALOGHI: JAZZ PER DUE” 6° EDIZIONE CONCERTO DEL 18 MARZO CON BEBO FERRA E PAOLINO DALLA PORTA |
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Pavia, 16 marzo 2004 - Giovedì 18 marzo è in programma a Pavia, a S. Maria Gualtieri (Piazza della Vittoria, ore 21; ingresso gratuito), il terzo appuntamento della sesta edizione di “Dialoghi: jazz per due”, rassegna promossa dal Settore Cultura del Comune di Pavia: di scena saranno il chitarrista Bebo Ferra e il contrabbassista Paolino Dalla Porta, musicisti accomunati da lunga e feconda frequentazione artistica che nella dimensione del duo esplorano i territori di una musica raffinata, di limpida impronta cameristica. Come dimostra l’album Bagatelle, inciso da Ferra e Dalla Porta per la Splasc(h); disco nel quale la cantabilità dei temi si sposa con un una sensibilità poetica davvero coinvolgente. Avviato all’attività professionale sul finire degli anni Settanta, Bebo Ferra ha suonato con i migliori jazzisti italiani, da Paolo Fresu a Pietro Tonolo, da Gianni Coscia a Franco D’andrea, da Enrico Rava ad Antonello Salis. Significative sono anche collaborazioni “di confine” con cantanti come Antonella Ruggiero e Andrea Parodi (ex Tazenda). Ha registrato numerosi album sia come sideman che come leader o co-leader: fra questi vanno menzionati, oltre a Bagatelle, Encanto, in trio con il contrabbassista Attilio Zanchi e il compianto percussionista Naco, e il recentissimo Mari Pintau. A suo agio sia con lo strumento acustico che con quello elettrico, Ferra sa pizzicare le corde della chitarra sia con delicatezza che, quando occorre, con il giusto vigore. Nel suo stile il linguaggio del jazz si combina amorevolmente con squisiti aromi mediterranei. Impegnato da sempre su un vastissimo fronte musicale, Paolino Dalla Porta vanta un numero impressionante di collaborazioni. Solo per citare qualche nome e in ordine assolutamente sparso: Pat Metheny, Enrico Rava, Lester Bowie, Paul Bley, Stefano Battaglia, Mal Waldron, Paolo Fresu, Claudio Fasoli, Dave Liebman, Maurizio Giammarco, John Taylor, Don Cherry, Ran Blake, Tony Oxley, Francis Bebey, Sainkho Namtchylak. Nomi che rimandano al jazz d’Oltreoceano, nelle sue varie configurazioni stilistiche, come a quello europeo, specialmente il più avventuroso. Ma anche alle musiche etniche e alle sperimentazioni più audaci. E ciò non a caso: Dalla Porta è uno dei più solidi, affidabili, flessibili, fantasiosi contrabbassisti che il jazz europeo abbia mai prodotto. Ed è anche compositore di talento, ma è soprattutto un musicista che per sua natura ama mettersi costantemente in gioco. |
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RADIO CITTA’ FUTURA PRESENTA: “HERTZZ – GIVE ME ANOTHER SOUND” |
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Roma, 16 marzo 2004 - Sabato 20 marzo (a partire dalle ore 23,00) “Hertzz – Give me another sound”, la serata di Radio Città Futura a La Palma Club, presenta una nuova tappa dell’affascinante viaggio attraverso i suoni e i ritmi più all’avanguardia che ogni sabato notte rendono partecipe il pubblico del club di via mirri delle sensazioni e degli stimoli delle nuove tendenze sonore. Protagonista musicale della serata sarà il leggendario Ltj Bukem, dj tra i più celebrati al mondo, eclettico produttore che ha contribuito alla nascita ed all’evoluzione del suono drumnbass, guidandolo dalla realtà underground londinese alla ribalta internazionale. Progression Sessions è la serata che vede esibirsi gli artisti in forza alla label da lui fondata: la mitica Good Looking Records, l’etichetta che ha già infiammato la notte di Hertzz nella scorsa stagione con lo show di Nookie e di Mc Five Alive. Ad accompagnare Ltj Bukem nella speciale Progressions Sessions, eccezionalmente e solo per questo sabato ad Hertzz, salirà sul palco il fedele Mc Conrad, suo infaticabile collaboratore e immancabile “voce” di tutti i più importanti eventi drumnbass che hanno luogo in Gran Bretagna. Dj resident: Raffaele Costantino Dj anticonformista e precursore delle nuove tendenze? Produttore visionario? Abile manager di una delle etichette indipendenti più amate dagli appassionati di drumnbass? Ltj Bukem, aka Danny Williamson, nasconde dietro l’aspetto mite e le lenti scure dei suoi piccoli occhiali le molteplici facce di un unico prisma artistico: quello di un genio. Icona vivente dello spirito creativo ed imprenditoriale fiorito dalle ceneri della scena post-acid house, Ltj Bukem possiede una visione musicale a 360°; i suoi neuroni scoppiano di energia audiovisiva capace di rendere interessante qualsiasi territorio sonoro egli si proponga di esplorare e rimodellare. Le sue radici musicali affondano nella musica classica. Dopo aver studiato pianoforte si appassiona ai suoni jazz-fusion di cui infonderà di riferimenti tutti i suoi lavori. Verso la metà degli anni’80 Ltj Bukem resta folgorato dal mondo dei club: la sua ascesa nell’olimpo dei dj inglesi è immediata così come la sua carriera di produttore; il successo del primo singolo “Logical Progression” gli permette di lanciare la Good Looking Records. Negli anni dei rave le produzioni di Bukem e soci si moltiplicano tanto da far parlare di un nuovo suono che sta nascendo nei sobborghi di londra: nasce “Speed”, la leggendaria serata Good Looking al Mars Bar di Charing Cross Road. Espode così il suono jungle che porta sulla ribalta l’etichetta di Ltj Bukem: la compilation “Logical Progression” viene licenziata nel ’95 per la London Records ed è ancora oggi una delle raccolte drumnbass più vendute della storia. E’ l’inizio di una frenetica attività di produzione che porta Ltj Bukem a pubblicare alcuni singoli (oggi riconosciuti capolavori del genere drumnbass) e le compilation Progression Sessions, Earth e Logical Progression, esperimenti di cross-over considerati come la massima espressione della cultura post-rave breakbeat di cui egli è ritenuto l’illustre capofila. Nel 2001 Ltj Bukem pubblica il suo primo e lungamente atteso doppio album intitolato “Journey Inwards” in cui dà prova della sua visione composita della musica sperimentando nuove direzioni: drumnbass, breaks, soul, downbeat e house. Attualmente è impegnato nella promozione degli artisti dell’ormai ampio roster Good Looking di cui fa parte anche Mc Conrad, l’altro protagonista della serata: collaboratore di Ltj Bukem sin dai tempi dei primi rave, Conrad è elemento imprescindibile del drumnbass “made in Uk” così come la sua voce ed il suo stile inconfondibile sono il marchio di riconoscimento delle produzioni firmate Good Looking Records. Una partnership d’acciaio per un appuntamento imperdibile con una serata – culto delle notti londinesi! Ad accompagnare gli ospiti di Hertzz sarà l’immancabile Raffaele Costantino, dj resident di Hertzz e conduttore di “Frena la Mula”, il programma di Radio Città Futura dedicato alla musica elettronica ed ai “nuovi suoni”. Infolink: www.Lapalmaclub.it – www.Radiocittafutura.it |
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FRESH N’FRUIT PRESENTA: TIGA |
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Padova, 16 marzo 2004 - L’appuntamento con la musica di Tiga, special guest nell’evento Fresh‘n Fruit organizzato dalla collaborazione tra Radio Company, Yd, Enjoy Television, Red Bull, Mazoom, Le Plaisir e Bignè Tea Dance, è a Padova (Limena), è a Padova, presso la discoteca The Block (Limena) per venerdì 2 aprile 2004. Pop estremo, ambiguità e glamour caratterizzano da sempre lo show di Tiga - perché più che di un semplice set si tratta di un vero e proprio spettacolo- dj, producer, remixer e vocalist di origine canadese, famoso esponente dell’electroclash. Grande sperimentatore ed artista eclettico ed esibizionista, oggi Tiga ama definirsi ‘un dj che ama sperimentare nuove forme di pop music’. Dopo il suonatissimo disco realizzato in collaborazione con Zyntherius ‘Sunglasses at Night’, lo scorso anno è arrivata la consacrazione con il lavoro realizzato per la prestigiosa label K7, un cd per la serie Dj Kicks. Sempre più richiesto agli eventi internazionali, Dj Tiga si esibirà in un lungo set durante la serata del 2 aprile, l’occasione ideale per ascoltare il suo sound originale e ricercato. Tiga Biografia Pop estremo, ambiguità e glamour. Vocalist, remixer, producer, animatore, esibizionista, discografico, esteta, definire un personaggio trendy e talentuoso come Tiga un semplice dj sarebbe riduttivo. Canadese di nascita, cresce affermandosi precocemente sulla scena locale come dj, promoter e guru della nightlife di Montreal degli anni '90: da queste parti la gente faceva la coda fuori dai club pur di entrare ai suoi edulcorati party e rave, dei veri must animati da scenografie etniche, illusionisti e multi-dj set e promossi per le strade da ballerine e con sfide tra acrobati. Le sue produzioni traggono una forte ispirazione soprattutto dagli esponenti del synth pop dei primi anni ‚80 (New Order, Depeche Mode e Soft Cell) che lui ama miscelare insieme nei suoi lavori, ma la sua formazione e la sua cultura musicale spazia comunque tra i generi più disparati a cavallo di più decenni (Rolling Stones, Rod Stewart, Van Morrison, Tupac Shakur, Cabaret Voltaire, ecc∑). Nel 1998 fonda la seminale etichetta Turbo Recordings, fucina di singoli di buon livello e laboratorio in continuo fermento la cui dorsale attinge dal circuito canadese underground ma da cui sono passati anche artisti come John Acquaviva, Martini Bros, Playgroup e Fred Everything. Lo stesso Tiga si mette in luce sotto con mix compilation per la propria etichetta e una serie di fortunati remix (per artisti di grido come Cabaret Voltaire, Telepopmusik e Dannii Minogue), tra cui le hit "Sunglasses At Night", realizzata in collaborazione con il producer finlandese Zyntherius, e "Madame Hollywood" di Felix da Housecat, in pratica una cover rifatta da Tiga con la sua stessa voce (l'originale era di Miss Kittin). Il primo lavoro completo di Tiga, "Mixed Emotions: Montreal Mix Sessions, Vol. 5", esce nel 2001 per la label Ultra ed è un raffinato doppio cd che mescola techno e house, vecchia e nuova. Grazie a questo lavoro Tiga viene contattato dalla prestigiosa label K7. Il semplice contatto si evolve fino a concretizzarsi nei primi mesi del 2003 con l'edizione di un cd per la serie Dj Kicks, in cui Tiga raccoglie in eredità tutto il buon nome di una pubblicazione che tra suoi predecessori vanta artisti del calibro di Kruder & Dorfmeister, Dj Cam, Vikter Duplaix e Carl Craig. Con due album all'attivo oggi Tiga - che si definisce un dj che ama sperimentare nuove forme di pop music - viene considerato uno dei personaggi di spicco dell'electroclash (in sintesi: il meglio degli anni '80 rivisitati in chiave moderna, movimento di cui Tiga è il degno profeta): le sue produzioni dal sapore pop riscuotono successo tanto negli Stati Uniti quanto in Europa, ma non per questo devono considerarsi meno apprezzabili o ricercate. Infoline: 328 6811111 |
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