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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Marzo 2004 |
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BANCA PROFILO SPA APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2003: UTILE NETTO A € 7 MILIONI, MEZZI AMMINISTRATI PER € 2.700 MILIONI |
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Milano, 23 marzo 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo, investment bank specializzata in Private Banking, Investment Banking e Capital Market, ha approvato oggi il Progetto di Bilancio al 31/12/2003 da sottoporre all’Assemblea degli Azionisti del 23 aprile p.V. E il Bilancio Consolidato dello stesso periodo. Il consuntivo dei dati di bilancio 2003 è contraddistinto da un utile lordo pari a € 10.730.780 (+ 134% rispetto ai € 4.577.442 del 2002). L’ammontare dell’utile netto è di € 7.064.050, in crescita del 116% rispetto all’anno precedente (€ 3.270.085). Il margine di intermediazione è pari a € 43.503 milioni (+28 % rispetto ai € 34.102 milioni del 2002). I costi amministrativi, pari a € 27,8 milioni, sono in crescita del 10% rispetto ai € 25,3 milioni dello stesso periodo del 2002. All’interno della voce, le “spese per il personale” sono aumentate del 16% (15,4 milioni di Euro al 31.12.2003 rispetto ai 13,2 milioni di Euro al 31.12.2002) per effetto dell’incremento del numero dei dipendenti nel corso del 2003 dovuto, in massima parte, all’integrazione del ramo d’azienda acquisito da Hsbc Bank Plc. E all’inserimento di nuove risorse in Area Finanza. Il totale dipendenti è passato da 163 unità al 31.12.2002 a 174 unità al 31.12.2003 (+6,7%). I mezzi amministrati di Gruppo sono pari a € 2.696 milioni, in significativa crescita (+ 37%) rispetto ai € 1.963 milioni del 31.12.2002. Il patrimonio netto al 31/12/2003 è pari a € 107,9 milioni (107,5 nel 2002). Bilancio Consolidato Oltre alla Banca, rientrano nel consolidamento le società Profilo Sgr S.p.a., Profilo Asset Management Sgr S.p.a., Profilo Immobiliare s.R.l., Profilo Suisse S.a., Profilo Hedge Sgr S.p.a.. L’utile netto consolidato al 31.12.2003 ammonta a € 6,5 milioni. Al 31.12.2003 il gruppo Banca Profilo è composto da 192 dipendenti. Acquisto/alienazione azioni proprie Il Cda ha altresì approvato di sottoporre all’Assemblea la proposta di autorizzare l’acquisto in una o più volte, per un periodo compreso tra la date della delibera assembleare e l’assemblea di approvazione del bilancio al 31-12-2004, nei limiti di legge fino ad un massimo di 12.229.193 azioni ordinarie di Banca Profilo del valore nominale di € 0,52 ciascuna, pari al 9,98% del capitale sociale. Destinazione dell’utile Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deciso di sottoporre all’Assemblea la proposta di: 1 – destinare l’utile netto come segue: - quanto ad Euro 128.128 a Riserva Legale; - quanto ad Euro 6.907.984 agli Azionisti a titolo di dividendo, in ragione di Euro 0,0564, al lordo delle ritenute di legge, se applicabili, per ciascuna delle 122.482.000 Azioni Ordinarie rappresentanti il capitale sociale, al netto delle 55.000 azioni proprie in portafoglio alla società, cui non spetta il dividendo ai sensi dell’art. 2357 ter c.C.; - quanto all’importo residuo di Euro 27.938, ad Altre Riserve; 2 - mettere in pagamento il dividendo, che potrà usufruire integralmente del credito di imposta di cui all’art. 14 Dpr 917/86 a partire dal 6 maggio 2004, con stacco della cedola n. 6 al 3 maggio 2004. |
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ARRESTATI RAPINATORI GRAZIE AI SISTEMI DI SICUREZZA BANCA SELLA |
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Biella, 23 marzo 2004 - Gli investimenti in sicurezza effettuati da Banca Sella danno i loro primi frutti. Grazie alle immagini registrate dai sistemi video digitali installati nelle succursali, infatti, è stato possibile identificare e far arrestate due rapinatori che avevano già tentato una rapina e ne avevano messo a segna un’altra nel Torinese. Le immagini video registrate in occasione di questi eventi criminosi, trasmesse alle autorità di polizia, avevano infatti portato a scoprire che i rapinatori erano sempre i soliti. Proprio queste immagini hanno messo in allarme i colleghi della succursale di Pianezza che nei giorni scorsi hanno bloccato nella porta a bussola i due malviventi, poi arrestati dalle forze dell’ordine. Questa non è l’unica rapina sventata nelle ultime settimane: analogo episodio, con i malviventi bloccati nella bussola, si è verificato anche a Torino C.so Racconigi, mentre a Beinasco i rapinatori sono stati immediatamente arrestati e la refurtiva recuperata, e a Torino (in via Bologna) il malvivente è stato messo in fuga dal sistema di sicurezza Biodigit. La sicurezza delle succursali, e della clientela in particolare, è uno degli obiettivi principali che Banca Sella si prefigge anche per il nuovo anno. Una strada, quella delle iniziative mirate a ridurre gli eventi criminosi, già imboccata nel corso del 2003 con importanti investimenti che hanno portato a primi evidenti risultati. “Negli ultimi mesi – spiega Michelangelo Berton, responsabile dell’Area Sicurezza di Banca Sella – le rapine fallite o che hanno portato all’arresto dei rapinatori e al recupero della refurtiva sono in costante aumento”. Merito dei nuovi sistemi di sicurezza installati, oltre che della preziosa collaborazione dei colleghi e delle forze dell’ordine. Investimenti in sicurezza che continuano anche nel 2004, anno per il quale è previsto un budget addirittura quadruplicato rispetto ai passati 12 mesi. “Le iniziative intraprese per migliorare ulteriormente la sicurezza nelle succursali - aggiunge Berton – sono improntate all’installazione di impianti altamente tecnologici con lo scopo principale di fornire preziose e tempestive indicazioni alle forze dell’ordine; i fronti su cui lavoreremo sono diversi, verrà potenziato il controllo degli accessi, si miglioreranno i sistemi di frazionamento del contante e soprattutto verrà introdotto un monitoraggio continuo da parte delle centrali operative”. |
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ROBERTO LENZI ASSOCONSULENZA: SUI “PATRIMONI SEPARATI” |
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Milano, 23 marzo 2004 - Il patrimonio aziendale è sempre stato considerato sino alla nuova riforma del diritto societario come un quid unitario e aggregato in tutti i suoi elementi. Infatti, tra i vari elementi innovativi che la riforma ha introdotto, particolarmente interessante figura il concetto della c.D. Segregazione patrimoniale, la cui disciplina di riferimento trova la propria genesi in alcuni nuovi articoli del Codice Civile (dal 2447-bis al 2447 decies) introdotti per la prima volta dal D.lgs n. 6/2003. Nell’intento di dotare l’architettura aziendale delle società per azioni di un nuovo modello organizzativo finanziario capace di rispondere alle nuove e mutate esigenze del mercato, il legislatore ha di fatto consentito, pur con tutta una serie di limitazioni, di separare dall’intero patrimonio aziendale beni e rapporti giuridici con un duplice e differente obiettivo di destinazione: l’esecuzione di specifici affari, ovvero il rimborso di finanziamenti contratti per dare esecuzione ad uno o più affari. In altre parole, con due diverse forme per due differenti finalità, ha voluto di fatto creare un’alternativa ad altre fattispecie negoziali quali, ad esempio, l’associazione in partecipazione o la creazione di una nuova società. Per esattezza, invero, il fenomeno non è del tutto nuovo trovandosi precisi elementi di riferimento in materia di diritto finanziario. Più precipuamente in relazione alla legge sulla e sulle norme in tema di intermediari finanziari; in ogni caso, con totale attinenza ad operatori economici della finanza istituzionale. Con particolare riferimento ai patrimoni destinati in via esclusiva a specifici affari (uno o più), e sotto un profilo prettamente civilistico, l’impianto normativo poggia sui seguenti elementi fondamentali: l’obbligatorietà di una delibera dell’ organo amministrativo societario a maggioranza assoluta, non più opponibile dai creditori decorsi due mesi dall’iscrizione della delibera stessa nel registro delle imprese. A tal proposito preme sottolineare come solamente i creditori pertinenti lo specifico affare possano far valere i loro diritti sul patrimonio separato. Tutti gli altri, pur con l’eccezione sopra menzionata, saranno estromessi da qualsiasi potenziale aggressione sulla massa patrimoniale; un vincolo di destinazione del patrimonio (o dei patrimoni) costituito e separato per un ammontare non superiore al 10% del patrimonio netto aziendale; la precisa individuazione dello specifico affare, ancorché collegato ad una o più operazioni collegate; la puntuale identificazione dei beni e dei rapporti giuridici compresi nel patrimonio dedicato; la redazione di un piano economico- finanziario attestante il nesso di congruità tra patrimonio e affare, le modalità e le regole relative al suo impiego, l’obiettivo prefissato ed, infine, le eventuali garanzie offerte dai terzi; gli eventuali apporti dei terzi, le modalità di controllo sulla gestione e di partecipazione ai risultati dell’affare; le regole di rendicontazione dello specifico affare; la possibilità di emettere strumenti finanziari di partecipazione all’affare. La nomina di una società di revisione per il controllo contabile sull’andamento dell’affare, qualora la società non sia assoggettata alla revisione contabile ed emetta titoli sul patrimonio diffusi tra il pubblico in misura rilevante ed offerti ad investitori non professionali. E’ da sottolineare, comunque, come queste peculiarità e più precisamente quelle che consentono di operare raccolta di mezzi finanziari sul mercato, dovranno inevitabilmente integrarsi e confrontarsi con le disposizioni specifiche in materia; così come previste da Tuf in tema d’emissione di strumenti finanziari di partecipazione (rapporti con la Consob e con i sottoscrittori, vincoli di trasparenza e di natura contabile, etc..). Ora, se la natura civilistica dell’operazione non solleva particolari problematiche interpretative (fatta eccezione per alcuni dubbi applicativi in materia fallimentare in ordine alla c.D. “par condicio creditorum”), alcune incognite sorgono sul versante fiscale. Il trattamento fiscale degli utili prodotti dalla realizzazione dello specifico affare, infatti, si pone problematico essendo il patrimonio dedicato privo di soggettività tributaria, in quanto non compreso tra i soggetti passivi Irpeg (di cui all’art. 87 del Tur). La mancanza di uno specifico regime di tassazione crea, effettivamente, una sorta di contrasto con le disposizioni civilistiche che prevedono, invece, una gestione separata dei patrimoni separati. Sulla base dell’attuale quadro normativo, i patrimoni separati non potrebbero formare base imponibile separata: con consequenziale determinazione unitaria del patrimonio imponibile e con i connessi effetti nei riguardi degli eventuali utili prodotti. Non può non essere auspicabile, pertanto, un adeguamento dell’attuale sistema fiscale alla nuova riforma societaria. |
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AUTOGRILL – SARÀ CEDUTA? |
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Milano, 23 marzo 2004 – Secondo Assoconsulenza, il titolo Autogrill può essere analizzato sia considerando i valori fondamentali, sia considerando eventuali sviluppi societari, sia considerando l’aspetto tecnico. Dal punto di vista fondamentale, la posizione strategica, gli elevati flussi di cassa, il miglioramento dei margini, fanno di Autogrill una società da tenere sotto continua osservazione. Tuttavia, considerando la quotazione attuale del titolo emerge una decisa sopravvalutazione: solo una ripresa decisa dell’economia potrebbe giustificare i prezzi attuali. Occorre però prendere in seria considerazione un’eventuale cessione da parte della società controllante: l’elevato indebitamento della Edizione Holding (che controlla Autogrill con il 56,7%) e gli eventuali problemi con l’antitrust ci permettono di considerare alquanto plausibile l’ipotesi di cessione. Visti anche gli elementi fondamentali considerati in precedenza non dovrebbero mancare acquirenti anche a prezzi più elevati del livello attuale. Sulla base di queste ultime valutazioni manteniamo il nostro giudizio di acquisto speculativo. Dal punto di vista tecnico il titolo è inserito in un canale rialzista. Il supporto è posto in area 11,18/22 la cui rottura porterebbe il titolo in area 10,90/11,00. Al rialzo la prima resistenza è in area 12,14/17 il cui sfondamento potrebbe portare il titolo a testale la successiva resistenza posta in area 13,04. |
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CONVEGNO – COME GESTIRE E FINANZIARE LO SVILUPPO DELLE IMPRESE |
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Lodi, 23 marzo 2004 - Asam – Associazione per gli Studi Aziendali e Manageriali dell’Università Cattolica di Milano, organizza un convegno per presentare le modalità con cui lo sviluppo delle medie aziende può essere garantito dalle diverse modalità di finanziamento. La presenza delle imprese di piccole e medie dimensioni rappresenta un elemento strategico di successo per il tessuto economico italiano e la necessità di poter sostenere e sviluppare le strategie di crescita, è uno degli aspetti fondamentali per far fronte alle sfide che le imprese si trovano ad affrontare. In un contesto di forte competizione industriale e internazionale, la capacità di adeguare le strutture, modificare le strategie e creare nuove alleanze rappresentano gli elementi vincenti per garantire la crescita delle attività imprenditoriali e dell’eredità delle imprese a forte caratterizzazione familiare. Questi processi di sviluppo richiedono oltre a cultura d’impresa, visione imprenditoriale e piani industriali impostati per la crescita (o la diversificazione), anche sensibili interventi di natura finanziaria a sostegno dei progetti orientati al futuro. Quali sono gli strumenti di finanziamento più coerenti ed adeguati alle specifiche esigenze delle aziende? E ancora: quali interventi di adeguamento della conoscenza di nuovi strumenti di management o di revisione dei processi sono necessari per garantire il successo delle imprese? Questi interrogativi saranno oggetto dell’incontro che vedrà la prof.Ssa C.de Braud del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università Cattolica, il Dott. M. Berizzi, Officer Equity Market Listing di Borsa Italiana,l’associazione Piccole e Medie Industrie, l’Ordine dei Commercialisti e degli Avvocati, presentare agli imprenditori presenti in sala, occasioni di riflessioni e ambiti di soluzioni. L’associazione per gli Studi Aziendali e Manageriali (Asam), struttura organizzativa appartenente al Dipartimento di Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale, in sintonia con la missione dell’Università Cattolica di promuovere lo sviluppo della cultura economico-sociale, si propone di sviluppare gli studi e la ricerca nelle discipline aziendali e manageriali e di promuovere varie attività informative e formative, favorendo il progresso sociale e civile del Paese e sostenendo la crescita delle imprese italiane. Camera di Commercio di Lodi, 29 marzo 2004 Programma di massima: Introduzione da parte di un responsabile del rapporto con le imprese dell’ente ospitante; Relazione di Marco Berizzi, Officer Equity Market Listing - Borsa Italiana, sul processo di quotazione “il rapporto impresa e quotazione”; Relazione di Asam sull’andamento delle Pmi nell’area di ……., sul sostegno alle imprese (formazione e progetti dedicati al cambiamento e alla crescita), sulle tipicità delle imprese di famiglia e delle possibili attività a supporto di tali criticità; Interventi di : Api, Ordine Avvocati, Ordine Commercialisti. |
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I MERCATI AZIONARI – PROSPETTIVE A BREVE TERMINE DI RALF BRANDA – ECONOMISTA E DIRETTORE DELLE ATTIVITÀ IN ITALIA DI UNION INVESTMENT |
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Milano, 23 marzo 2004 - Esaminando l’andamento dei mercati in questo inizio d’anno crediamo che i titoli sino a ora favoriti, con in testa telecomunicazioni, energetici e tecnologici, possano proseguire l'andamento positivo e non ci sembra che la situazione sia cambiata tanto da suggerire uno switch su altri settori. A livello generale siamo cautamente ottimisti sul medio termine, mentre sul breve non escludiamo correzioni a causa dei segnali contraddittori provenienti sopratutto dagli Usa e dal prolungarsi della forza dell'euro nei confronti del dollaro. Il trend immediato e più probabile per i listini azionari europei ci sembra essere in una fase di consolidamento o di leggero storno in attesa di capire se il miglioramento dei mercati azionari, registrato negli ultimi mesi, sia frutto di un'inversione di tendenza o sia invece solo una pausa dei listini dalla fase di recessione. Tra i settori su cui putiamo maggiormente guardiamo con occhio positivo al settore delle telecomunicazioni grazie al miglioramento del business e alle buone prospettive sia in termini di merger and acquisitions che di aumento degli utili. Anche il comparto di telefonia mobile dei Paesi dell’Est si prennuncia interessante in visto del prossimo ingresso di questi Paesi nell’Unione Europea. La nostra attenzione poi resto ancora rivolta verso il settore dell’energia e quello dei farmaceutici , dato che a breve andranno in scadenza numerosi brevetti e sono attesi molti nuovi farmaci sul mercato. Abbiamo però opearto alcune correzioni nella scelta dei titoli su cui puntare gli impegni dei nostri fondi e in particolare abbiamo ridotti gli investimenti nel settore dei titoli ciclici, diminuendo parzialmente il nostro impegno nei farmacologici, nell’automobilistico e nel settore della logisitica relativa ai carrier aerei, mentre abbiamo incrementato gli investimenti nel settore energetico, nel food and beverage e nel tabacco, spostandoci quindi verso settori più difensivi. Per quanto riguarda il mercato italiano a breve termine vediamo di buon occhio Alleanza, i cui dati 2003 si annunciano molto buoni e grazie allo sviluppo della bancassurance e della rete agenzie anche le prospettive per il 2004/2005 crediamo siano interessanti; Saipem che nell’ultimo trimestre ha fatto registrare risultati eccezionali, che hanno evidenziato una notevole crescita grazie soprattutto alla divisione Costruzioni Mare. Altri titoli interessanti sono poi Banca Intesa, che ha centrato i primi obiettivi del piano industriale 2003/05 con una crescita dei margini reddituali e dell'utile netto e Telecom Italia Risparmio che presenta buone potenzialità di crescita e un dividendo interessante, rivelandosi un titolo solido. |
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DAVIDE CAMPARI-MILANO S.P.A: RISULTATI DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2003 UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE E DEGLI INTERESSI DI MINORANZA: € 138,1 MILIONI, +11,9% (+19,2% A CAMBI COSTANTI) DIVIDENDO PROPOSTO INVARIATO A € 0,88 PER AZIONE |
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Milano, 23 marzo 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-milano S.p.a. Ha approvato i risultati del bilancio consolidato relativi all’esercizio 2003, che confermano risultati più che soddisfacenti, in termini tanto di crescita delle vendite quanto di incremento di tutti i livelli di redditività operativa, soprattutto alla luce del consistente impatto negativo dei cambi. Va evidenziato, infatti, che tali risultati, se considerati prima dell’impatto dei cambi, mostrano una crescita a doppia cifra rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso.
| | Risultati 2003 | Variazione a cambi effettivi | Variazione a cambi costanti | Vendite nette | € milioni | 714,1 | +8,1% | +14,5% | Ebitda | € milioni | 169,2 | +5,8% | +12,4% | Ebita | € milioni | 150,7 | +5,8% | +12,8% | Ebit = Risultato operativo | € milioni | 122,2 | +6,6% | +15,3% | Utile di prima delle imposte e degli interessi di minoranza | € milioni | 138,1 | +11,9% | +19,2% | Utile netto di pertinenza del Gruppo | € milioni | 79,8 | -7,9% | -3,9% | Eps (earnings per share) | € | 2,75 | -7,9% | -3,9% | Ebita = Ebit (risultato operativo) prima dell’ammortamento dell’avviamento e dei marchi. Il Deputy Chief Executive Officer Enzo Visone ha affermato: “Il 2003 è stato un altro anno di risultati più che soddisfacenti per il Gruppo Campari: abbiamo pienamente conseguito gli obiettivi di sviluppo nelle due direttrici sia di crescita organica (malgrado l’impatto negativo dei cambi) sia di espansione per linee esterne, proseguita nel 2003 con le acquisizioni di Barbero 1891 e Riccadonna. Questi risultati pongono le basi per un’ulteriore crescita nel 2004, nonostante la congiuntura non ancora favorevole soprattutto in Europa.” Dividendo All’assemblea degli azionisti, convocata in sessione ordinaria e straordinaria per il prossimo 29 aprile, verrà proposta la distribuzione di un dividendo di € 0,88 per azione (invariato rispetto all’anno scorso), per un monte dividendi complessivo di € 24,7 milioni, con stacco della cedola numero 4 il 10 maggio 2004 e in pagamento a partire dal 13 maggio 2004. Risultati Consolidati 2003 Nel 2003 le vendite del Gruppo sono state pari a € 714,1 milioni, in crescita del 8,1% (+14,5% a cambi costanti). La crescita organica è stata del 9,6%, mentre l’impatto negativo dei tassi di cambio è stato pari al 6,4%, principalmente a causa della svalutazione del Dollaro Usa e del Real brasiliano. La crescita esterna, pari al 4,9%, è prevalentemente attribuibile al nuovo contratto di distribuzione di tequila 1800 sul mercato americano (+4,3%) e solo marginalmente a Barbero 1891, consolidata per il solo mese di dicembre (+0,6%). Il margine commerciale si è attestato a € 193,1 milioni, evidenziando una crescita del 6,8% e un’incidenza sulle vendite pari al 27%. L’ebitda è stato di € 169,2 milioni, in crescita del 5,8% (+12,4% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 23,7%. L’ebita è stato di € 150,7 milioni, in crescita del 5,8% (+12,8% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 21,1%. L’ebit è stato di € 122,2 milioni, in crescita del 6,6% (+15,3% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 17,1%. L’utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza è stato di € 138,1 milioni e ha registrato una crescita pari al 11,9% (+19,2% a cambi costanti). Questo risultato ha beneficiato del contributo di proventi non operativi netti per un totale di € 23,1 milioni che includono la plusvalenza relativa alla cessione dello stabile di Via Filippo Turati a Milano, avvenuta nel mese di luglio 2003. L’utile prima delle imposte di pertinenza del Gruppo, ovvero l’utile ante imposte al netto degli interessi di minoranza, è stato di € 120,2 milioni e ha evidenziato una crescita del 11,8%. L’utile netto di pertinenza del Gruppo è stato di € 79,8 milioni e ha registrato una flessione del 7,9% per effetto del maggiore carico fiscale rispetto all’anno precedente in cui la società aveva beneficiato delle agevolazioni Dit e Tremonti bis. Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2003 ammonta a € 548,2 milioni. Al 31 dicembre 2003 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 297,1 milioni (€ 198,8 milioni al 31 dicembre 2002). Il rapporto tra indebitamento netto e patrimonio netto è pari al 31 dicembre 2003 al 54,2%. Va evidenziato che il 3 dicembre 2003 il Gruppo ha finalizzato l’acquisizione di Barbero 1891 per un controvalore di € 147,1 milioni, pagato in contanti e finanziato con parte dei fondi raccolti con l’emissione obbligazionaria completata nel corso del 2003. Vendite 2003 Il segmento spirits, pari al 65,5% del fatturato totale, è cresciuto del 9,6% (+18,7% a cambi costanti). La crescita organica, pari al 11,5%, è stata favorita dal positivo andamento di tutti i brand principali. Campari ha registrato una crescita del 3,4% a cambi costanti (-1,1% al netto dell’effetto cambi). In termini geografici, le vendite di Campari confermano un trend positivo in Italia (+10,8%), in Brasile e anche in Germania, dove la marca ha rafforzato la ripresa delle vendite evidenziata nella prima parte dell’anno, conseguendo una crescita complessiva per il 2003 nettamente superiore alle aspettative. Skyy Vodka continua a mostrare una performance eccellente, tanto che ha conseguito per il nono anno consecutivo il riconoscimento come “Hot Brand” in Usa da parte di Impact, una tra le più autorevoli riviste del settore. Il brand prosegue uno sviluppo molto positivo, con una crescita, inclusiva delle nuove flavoured vodka, del 24,5% a cambi costanti (+4,5% al netto dell’effetto cambi). Nell’ambito della gamma Skyy, anche la nuova linea di flavoured vodka lanciata nel mese di marzo 2003 (Skyy Berry, Skyy Spiced e Skyy Vanilla, che si sono aggiunte alla già esistente Skyy Citrus) continua lo sviluppo positivo delle vendite, che nel 2003 hanno rappresentato il 16% del totale della marca Skyy. Inoltre, il segmento spirits ha beneficiato del positivo andamento di Camparisoda (+4,3%), Ouzo 12 (+7,4%) e Jägermeister (+5,3%); Cynar ha registrato una lieve flessione (-0,7%), evidenziando però un forte recupero sul mercato italiano. Campari Mixx ha beneficiato soprattutto del significativo sviluppo del mercato italiano. La crescita esterna, pari al 7,2% è stata determinata principalmente da tequila 1800 (+6,6%) e solo marginalmente da Barbero 1891 (+0,6%), consolidata per il solo mese di dicembre. Il segmento wines, pari al 13,9% del fatturato totale, ha registrato una crescita del 2,5% (+5,5% a cambi costanti). La crescita organica (+4,3%) è stata favorita dal buon andamento degli spumanti Cinzano (+5,3% a cambi costanti) e da un più modesto contributo del vermouth Cinzano (+0,8% a cambi costanti). Sella & Mosca ha registrato una diminuzione dello 0,6%, interamente ascrivibile alla limitata disponibilità di prodotto, in particolare per i vini bianchi, a causa della pessima vendemmia del 2002. Riccadonna ha registrato una crescita del 6,2% a cambi costanti. Le vendite di soft drinks, pari al 19,6% del fatturato totale e realizzate quasi interamente sul mercato italiano, hanno registrato una crescita del 10,2%, grazie anche alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli del periodo estivo. Lemonsoda, Oransoda e Pelmosoda e Lipton Ice Tea sono risultati in crescita rispettivamente del 16,1% e del 24,4%. Crodino, le cui vendite sono meno correlate alle variazioni climatiche, ha registrato una crescita del 2,2%. Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del 2003 sul mercato italiano hanno rappresentato il 47,6% delle vendite del Gruppo e sono cresciute del 9,3%, per effetto della sostenuta crescita organica (+8,2%), favorita dall’andamento positivo delle tre aree di business, e del contributo, seppure marginale, delle vendite di Barbero 1891 (+1,1%), consolidata per il solo mese di dicembre. Le vendite dell’area Europa, pari al 19,4% del totale, si sono incrementate del 9,1%, per effetto dell’avvio del nuovo accordo di distribuzione sul mercato russo, di cui ha beneficiato soprattutto Cinzano, e dell’allargamento distributivo di Campari Mixx in Germania e Austria. A questo risultato hanno contribuito anche una netta ripresa del mercato tedesco e l’ampliamento distributivo di Skyy Vodka in quasi tutti i mercati europei. Per quanto riguarda l’area Americhe, le cui vendite sono pari al 30,6% del totale, il mercato Usa ha registrato una crescita del 18,2%, per effetto della positiva crescita organica (+17%), trainata da Skyy Vodka, e dell’apporto del nuovo contratto di distribuzione di tequila 1800 (+20,4%). Anche il Brasile mostra un andamento positivo delle vendite, registrando una crescita del 7,8% a cambi costanti, che però è stata più che compensata dalla pesante svalutazione del cambio (-21,4%). Outlook 2004 Le previsioni per il 2004 sono orientate a una giusta cautela alla luce di un contesto macroeconomico non favorevole, con particolare riferimento ai mercati europei. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il mercato continua ad essere caratterizzato da un aumento della pressione competitiva all’interno del comparto della vodka premium. Relativamente al Brasile, l’evoluzione del business rimane strettamente legata all’andamento dell’economia locale. Per contro, il business italiano beneficerà dell’apporto di Aperol e degli altri marchi di Barbero 1891, acquisita a dicembre 2003. Altre Delibere Corporate governance, azioni proprie e modifiche statutarie. Il Consiglio di Amministrazione ha: (a) proceduto all’approvazione della relazione annuale sulla corporate governance; (b) approvato la relazione all’Assemblea ordinaria degli azionisti relativamente alla delibera di autorizzazione all’acquisto e/o all’alienazione di azioni proprie; (c) deliberato di proporre all’Assemblea straordinaria degli Azionisti la modifica dello statuto sociale, anche per adeguarlo alla nuova disciplina di cui al D.lgs. 6/2003. Fusione per incorporazione di Campari-crodo S.p.a. In Davide Campari-milano S.p.a. Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari Milano S.p.a. Ha deliberato di proporre all’Assemblea straordinaria la fusione per incorporazione di Campari-crodo S.p.a. L'operazione è motivata dall'obiettivo di raggiungere una maggiore razionalità e funzionalità della struttura del Gruppo sotto il profilo patrimoniale, economico e finanziario concentrando in Davide Campari-milano S.p.a. L’attività produttiva, precedentemente svolta anche da Campari-crodo S.p.a. Poiché Davide Campari-milano S.p.a. Detiene l’intero capitale di Campari-crodo S.p.a., ai sensi dell’articolo 2505 cod. Civ. Non si procederà né alla determinazione del rapporto di cambio né ad alcun aumento del capitale sociale della società incorporante finalizzato alla fusione. Gli effetti contabili di cui al numero 6) dell’articolo 2501-ter cod. Civ. Della progettata fusione decorrono dal 1 gennaio dell’anno in corso, e dalla stessa data decorreranno gli effetti fiscali ai fini delle imposte sui redditi. Nell’atto di fusione verrà stabilita la decorrenza degli effetti ex articolo 2504-bis, 2° comma, cod. Civ. Nei confronti di terzi, che potrà essere successiva alla data dell’ultima delle iscrizioni previste dall’articolo 2504 cod. Civ. Non è previsto alcun vantaggio particolare a favore degli amministratori delle società partecipanti alla fusione. |
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GRANDI NAVI VELOCI (GRUPPO GRIMALDI): IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA APPROVATO I RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2003 RICAVI DELLA GESTIONE CARATTERISTICA PER 215 MILIONI DI EURO (+9,7%) |
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Genova, 23 marzo 2004 - Ricavi della gestione caratteristica per 215 milioni di Euro (+9,7%), margine operativo lordo a 56,8 milioni di Euro (+0,4%), utile netto a 7,5 milioni di Euro (+ 92,7%). Proposto all’Assemblea un dividendo di 0,02 Euro per azione oltre all’assegnazione gratuita di 1 azione ogni 100 possedute da ciascun azionista. Questi in sintesi i principali dati riferiti al bilancio 2003 di Grandi Navi Veloci S.p.a. - compagnia di navigazione attiva nel trasporto di merci e passeggeri con auto al seguito nel Mediterraneo e quotata al Mercato Telematico della Borsa Italiana - approvati dal Consiglio di Amministrazione e che saranno posti all’approvazione dell’Assemblea dei soci prevista, in prima convocazione, per il 26 aprile p.V. Alle ore 10,30 sulla M/n “La Superba” al Ponte Assereto del Porto di Genova ed in seconda convocazione, il 3 maggio p.V. Stessa ora e luogo. Confrontando i dati con quelli dell’esercizio precedente risulta che i ricavi della gestione caratteristica hanno raggiunto i 215 milioni di Euro rispetto ai 195,9 milioni di Euro del 2002 (+9,7%) mentre il margine operativo lordo passa da 56,8 milioni di Euro a 56,6 milioni di Euro del 2002 (+0,4%) per la riduzione attuata dal Governo degli sgravi contributivi per il cabotaggio nella misura del 25% rispetto all’80% stabilito per gli anni scorsi, effetti negativi compensati da un’attenta politica di gestione del personale di bordo. Il risultato operativo ammonta a 20,6 milioni di Euro rispetto ai 26 milioni del 2002 a causa di maggiori ammortamenti per circa 5,1 milioni di Euro rispetto all’anno. Il risultato ante imposte di 5,7 milioni di Euro, rispetto ai 5,8 milioni del 2002, registra, al netto di imposte stimate per Irap dell’esercizio di 1,9 milioni di Euro, un utile pari a 7,5 milioni di Euro rispetto ai 3,9 milioni di Euro del 2002, beneficiando dell’effetto delle imposte differite attive. Il patrimonio netto a fine esercizio ammonta a 152,6 milioni di Euro, e l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 354,5 milioni di Euro (al lordo delle immobilizzazioni finanziarie) rispetto ai 309,6 milioni di Euro del 2002 a causa principalmente dell’acquisto del nuovo supertraghetto “La Suprema”. In questo contesto da segnalare che a fine esercizio la Società ha continuato a mantenere azzerata la propria situazione finanziaria a breve termine, grazie ai flussi finanziari gestionali del periodo, evidenziando disponibilità liquide per oltre 26,4 milioni di Euro oltre a 11,2 milioni di Euro in titoli. Per quanto riguarda l’aspetto commerciale, i passeggeri trasportati nel corso del 2003 sono saliti a 1.193.800 unità rispetto alle 1.138.000 del 2002 (+4,9%), il numero delle auto al seguito è salito a 398.200 rispetto alle 365.900 del 2002 (+8,8%) ed i veicoli commerciali sono passati a 2.073 milioni di metri lineari dai 1,835 milioni dell’esercizio precedente (+12,9%). Per la parte passeggeri ed auto al seguito, l’incremento è stato determinato sia dall’introduzione del nuovo supertraghetto “La Suprema” in servizio dal mese di maggio 2003, dall’avvio della gestione Gnv sulla tratta Genova/tunisi/malta - precedentemente gestita dalla controllante Grimaldi Holding - e all’avvio della nuova tratta Civitavecchia/palermo dall’ottobre 2003. La parte merci, invece, ha beneficiato dell’intensa attività commerciale mirante alla fidelizzazione della clientela. Per ciò che riguarda l’evoluzione dell’attuale esercizio, uno degli elementi che incideranno positivamente sulla gestione è legato agli sgravi contributivi sul personale di bordo derivanti dall’equiparazione delle navi adibite al cabotaggio nazionale, a quelle adibite al trasporto internazionale (secondo registro) a condizione che la percorrenza sia superiore a 100 miglia. In vista del definitivo assenso a tale legge da parte dell’Unione Europea, la Società ha già provveduto ad iscrivere le proprie navi al Registro Internazionale. Oltre a ciò Gnv sta continuando a rafforzare la propria attività commerciale e di marketing per offrire sempre nuove iniziative sia alla rete di vendita sia a fasce di pubblico sempre più larghe in considerazione dell’elevato tasso di competitività raggiunto dal mercato. Alla luce dei positivi risultati conseguiti, il Consiglio di Amministrazione di Grandi Navi Veloci presieduto da Aldo Grimaldi, ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,02 Euro per azione con stacco della cedola il 3 maggio 2004 e pagamento il 6 maggio 2004 oltre all’assegnazione gratuita di 1 azione ogni 100 possedute da ciascun azionista attraverso l’utilizzo di azioni proprie detenute nel portafoglio della Società. |
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CONVEGNO DI ASSOPREVIDENZA: “LE PROSPETTIVE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE DEI DIPENDENTI PUBBLICI” |
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Torino, 23 marzo 2004 - Oggi dalle ore 10.00 alle 13.00, presso la Sede Centrale Inpdap, in via Santa Croce in Gerusalemme 55, a Roma, si svolgerà il convegno organizzato da Assoprevidenza, dedicato all’analisi delle potenzialità di sviluppo della previdenza complementare nella Pubblica Amministrazione. Uno dei fattori che hanno finora limitato il tasso di crescita dei fondi complementari in Italia è l’assenza di un attore di peso come il pubblico impiego. Alla vigilia della partenza dei primi fondi pensione nazionali dedicati a comparti della Pubblica Amministrazione, il convegno intende fare il punto della situazione, esaminando problematiche e temi del tutto peculiari del pubblico impiego, sconosciuti al settore del lavoro privato. Interverranno all'incontro: Tomaso Zanoletti, Presidente Commissione Lavoro e Previdenza del Senato; Marco Staderini, Commissario straordinario Inpdap; Luigi Marchione, Direttore generale Inpdap; Guido Abbadessa, Presidente del Consiglio indirizzo e vigilanza Inpdap; Guido Fantoni, Presidente Aran; Sergio Paci, Presidente Fondo Pensione Espero; Michael Atzwanger, Direttore Generale Centrum Pensplan; Gianfranco Cerea, Centrum Pensplan; Beniamino Lapadula, Cgil; Pierpaolo Baretta, Cisl; Adriano Musi, Uil; Sergio Corbello, Presidente Assoprevidenza. |
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TEMPORARY DA’ VITA A UNA NUOVA DIVISIONE DEDICATA ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE |
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Milano, 23 marzo 2004 - Temporary S.p.a, agenzia per il lavoro, da’ vita a una nuova divisione dedicata alla formazione e sviluppo delle risorse umane: un servizio di consulenza, a disposizione delle aziende, per la qualificazione e la valorizzazione delle risorse umane. Le opportunità offerte dalla riforma del mercato del lavoro consentono, infatti, alle “ex società di lavoro temporaneo” di occuparsi non solo di ricerca, selezione di personale e somministrazione di manodopera ma anche di formazione professionale. “Vogliamo offrire un servizio a 360° - spiega Nicoletta Spina, amministratore delegato di Temporary S.p.a. Formeremo tutti i profili, dall’operaio al dirigente, rispondendo alle esigenze delle aziende che richiedono personale sempre più qualificato da collocare in un mercato dinamico e concorrenziale. Con 130 filiali dislocate sul territorio abbiamo raggiunto una presenza capillare e siamo preparati, anche grazie all’esperienza maturata nella gestione delle risorse umane, a recepire le opportunità offerte dalla normativa”. Diversi i percorsi formativi proposti da Temporary: dalla contabilità di base e avanzata, ai corsi di paghe e contributi, dalla lingua inglese base e commerciale al recupero crediti e all’ informatica di base e avanzata. Le aziende avranno anche la possibilità di disporre di “corsi ad hoc” “confezionati” sulla base delle loro specifiche esigenze. Temporary, inoltre, punterà su l’e-learning, con i conseguenti vantaggi per i suoi utenti, connessi al tempo ed allo spazio. |
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GLI EUROPEI SOGNANO UNA VITA SENZA LAVORO DUE TERZI DEI LAVORATORI EUROPEI PREFERIREBBERO OCCUPARSI DI ALTRE ATTIVITÀ |
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Milano, 23 Marzo 2004 - Non rientrare in ufficio è un’idea molto attraente per quasi i due terzi dei lavoratori d’Europa. Eppure il desiderio di evadere dalla routine quotidiana della vita d’ufficio sembra non essere causato prettamente dallo stress. Il problema piuttosto sembra centrato attorno alla questione della realizzazione personale: almeno la metà dei lavoratori europei sogna di potersi dedicare ai propri interessi oltre che ai propri obblighi professionali. Soltanto il 10% vorrebbe lasciare il proprio lavoro a causa dello stress e delle preoccupazioni personali. E’ questo il risultato di un’indagine condotta dall’European Job Board Stepstone su 3.800 lavoratori in sette paesi europei. Rispetto ai colleghi europei, gli italiani e gli olandesi sognano più d’ogni altra cosa una vita senza lavoro. Approssimativamente i due terzi desiderano rinunciare al proprio lavoro in modo da potersi finalmente dedicare alle cose per le quali non hanno mai tempo. Un terzo solamente crede che le ore giornaliere d’ufficio siano indispensabili. In contro tendenza, il 43% dei tedeschi e il 41% degli svedesi ritiene di poter ottenere maggiori probabilità di realizzazione personale attraverso il lavoro. Il proprio lavoro è considerato un compito molto importante ed una vita senza lavoro risulterebbe assolutamente inconcepibile. Complessivamente 3.822 persone hanno partecipato all’indagine condotta da Stepstone in Germania, Danimarca, Norvegia, Svezia, Italia, Belgio e Paesi Bbassi. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet: http://www.Stepstone.de/ueberuns/default.cfm?link=poll_feb04 |
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RICERCA CREATIVA : UNA NUOVA FRONTIERA AL FEMMINILE |
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Milano, 23 marzo 2004 - Entro il 16 giugno si può rispondere a due bandi nel settore ricerca e sviluppo tecnologico (rif. Inviti Ce 16 marzo 2004, nn. 2004/66/12/Ce e 2004/66/13/Ce Guue n. C 66 del 16 marzo 2004). Il primo riguarda l’ area tematica prioritaria "ricerca e innovazione" (n. 2004/66/12/Ce), è denominato "Helpdesk per i diritti di proprietà intellettuale", ha un bilancio totale indicativo di 4 milioni di euro per tre anni. L’altro bando (n. 2004/66/13/Ce), è relativo alle politiche d’innovazione regionale, ha un budget totale di 17,3 milioni di euro. ( sito Internet http://www.Cordis.lu/fp6 ). “ E’ importante conoscere questi bandi. La creatività e l'intuito possono essere strategici ”, dice Emanuela Palazzani, presidente di Aidda-associazione donne imprenditrici e dirigenti d’azienda, - Delegazione Lombardia,” in un mondo in continua evoluzione e , anche la figura della donna imprenditrice è cambiato”. Il volto femminile nel mondo economico e nel settore metalmeccanico spicca per la sua duttilità, per il suo apprendere intuitivo, veloce, per i progetti di ricerca delle aziende con titolari donne, proposti alla Commissione europea e cofinanziati che aumentano di numero e qualità. In particolare Aidda-delegazione Lombardia, quest’anno, proprio in occasione dei 40 anni dalla sua fondazione , organizza una seire di convegni per riflettere assieme e dare nuovi spunti di crescita e modelli di sviluppo in una società che vede momenti di difficoltà economica. “E’ necessario”, dice Emanuela Palazzani, “ rimboccarsi le maniche, confrontarsi in Europa, con concretezza e innovazione, creare un ponte tra storia della propria azienda e progetti in divenire”. La storia è la storia di Aidda, i progetti sono la strategia per il domani. I componenti del mix vincente per essere imprenditrice oggi sono starti evidenziati in un recente convegno a Milano, patrocinato dal Parlamento europeo : l’apertura alla ricerca innovativa;un rapporto con la banche e gli istituti finanziari con accordi strategici fatti sulla base della valutazione che la concorrenza esiste sul mercato ma si vince con la propria specificità, la propria competenza;il supporto dato dalla analisi dei valori da assicurare, dunque una logica di costi e protezione e tutela del proprio lavoro;un rapporto tra uomo e donna in azienda e nella società europea e con le sue istituzioni che è poliedrico e di qualità solo se ben gestito con intelligenza ed armonia di toni;un ricambio generazionale in azienda che sia intelligente soprattutto per le pmi europee e il loro futuro;un nuovo rapporto di forza dal potere alla leadership in cui le donne trovino affermato e riconosciuto il loro ruolo di rilievo. “Dal 1991 ad oggi”, dice Emanuela Palazzani, presidente di Aiddalombardia,” il numero delle socie di Aidda-delegazione Lombardia,” è aumentato, da 114 a oltre 149 e sono nate nuove delegazioni molto attive sul territorio lombardo, quali la delegazione di Mantova e Varese. Inoltre numerose sono le iniziative a calendario per il 2004, tra queste: il progetto Microcredito per le socie che abbiamo attivato in collaborazione con la delegazione del Piemonte di Aidda, la continuazione del nostro rapporto di collaborazione con Assoservizi di Assolombarda per i corsi di formazione , grazie al fondo sociale europeo, per le socie, gli incontri tra le socie per approfondire gli scambi di esperienza di vita da manager, settore per settore, ogni mercoledì, seminari informativi per le donne manager del settore metalmeccanico su temi quali l’etica manageriale, il ricambio generazionale nelle aziende”. Tra i prossimi appuntamenti: 8 maggio a Bergamo un convegno sui mercati esteri; 21 maggio l’inaugurazione della sede della delegazione di Varese di Aiddalombardia. La Delegazione Lombardia oltre ad essere la prima ad essere nata è una delle più numerose in quanto a numero di aderenti. Inoltre Aidda fa parte di F.c.e.m. (Femmes Chefs d’Entreprises Mondiales, World Association of Women Entrepreneurs), fondata nel 1946 in Francia, che riunisce oltre 350mila socie in 28 Paesi ai quali si aggiungono 24 Stati in qualità di osservatori e affiliati. Riferimenti www.Aidda.org E.c.partners e.C.partners@seicom.it |
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COMPETENZE E SKILL GAP SONO I TEMI AL CENTRO DELLA DISCUSSIONE DEL TERZO BOARD MEETING DI PROCUREMENT EXECUTIVE CIRCLE |
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Milano, 23 marzo 2004 – Procurement Executive Circle (Pec), l’ambito di riferimento delle Direzioni Acquisti Italiane, si riunisce per la terza volta venerdì 26 e sabato 27 marzo a Sestri Levante. Al centro della discussione, questa volta, competenze e skill gap dei responsabili degli approvvigionamenti aziendali. Promosso da 1city.Biz (l’e-marketplace che fa capo a Gruppo Unicredito Italiano), Pec studia l’evoluzione della funzione acquisti, le criticità esistenti, le opportunità generate dalla rinnovata centralità di questo ruolo in azienda. Nel corso dei board meeting, i manager degli approvvigionamenti delle principali aziende italiane discutono, condividono scenari e propongono soluzioni. Giunto al terzo appuntamento, a un anno dal lancio, nell’incontro di Sestri Levante Pec si propone di interrogarsi sulle metodologie e i driver che guidano la differenziazione delle competenze in materia di acquisti in ciascun settore merceologico, sull’accreditamento della funzione approvvigionamenti verso le altre funzioni aziendali e il top management, sulle modalità con le quali le competenze in materia di acquisti vengono formate e fatte crescere. Come sempre, l’incontro è riservato ai responsabili degli acquisti invitati ma quanto emerso dalla discussione verrà poi divulgato e condiviso con una base più ampia di pubblico, anche attraverso il sito www.Pecircle.it. In particolare, successivamente al board meeting saranno resi noti i primi risultati di una ricerca realizzatao in collaborazione con la società di consulenza Value Partners che darà la fotografia delle 27 aziende del board di Pec in merito all’argomento dibattuto a Sestri Levante. Di particolare interesse, nella giornata del 27 marzo, l’intervento di Chicco Capucci, consulente Tesi e presidente Aifa, dal titolo “Perché le competenze generano valore”, che prevede anche l’esposizione di esempi concreti. Pec coinvolge i responsabili degli acquisti delle principali aziende italiane per numero di dipendenti e fatturato, con consulenti e accademici nel ruolo di “facilitatori” a supporto dell’individuazione di modelli vincenti, che consentano di interpretare e governare i nuovi scenari che si stanno delineando negli approvvigionamenti. L’iniziativa è stata promossa da 1city.Biz, che da sempre interpreta il proprio ruolo sul mercato anche nel senso di contributo alla crescita della “cultura degli acquisti” ed è articolata in un’interazione strutturata fra gli attori coinvolti - Board, Management Committee e Community - ognuno dei quali ricopre un ruolo differenziato al fine di massimizzare il valore del contributo. La metodologia utilizzata prevede un processo virtuoso di fasi di analisi e sintesi svolte dal board e fasi di validazione e feedback svolte dal Management Committee e dalla Community composte, rispettivamente, dalle top 100 aziende leader e dalle prime 1000 realtà industriali italiane. Oltre agli incontri plenari del board, che riunisce aziende appartenenti a settori merceologici eterogenei, durante l’anno si tengono anche comitati di settore verticali. L’ultimo in ordine di tempo, quello focalizzato sulle problematiche del comparto Costruzioni, che si è svolto a Roma lo scorso 3 marzo con Gruppo Impregilo come sponsor tecnico dell’iniziativa. |
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ENERGYWARE IN EUROPA |
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Milano, 23 marzo 2004 - Risparmiare energia con fondi comunitari si può e non sempre le aziende sono informate o in stretto contatto con quello che viene deciso a livello europeo, mentre si auspica per il futuro un maggior approfondimento e coinvolgimento di manager e imprenditori con la politica energetica comunitaria al fine di tutelare anche interessi e modalità di applicazione e varo di nuove normative. “Il mondo dell’energia è in radicale mutamento”, dice Anna Lazzari, amministratore delegato del Gruppo Net,”in Italia il settore elettrico sta vivendo una profonda e radicale ristrutturazione, dalla generazione fino alla vendita e alla distribuzione dell'energia: con l'introduzione del libero mercato, oggi la vendita di energia è svincolata dall'attività di produzione e trasmissione, l'elettricità diventa così un prodotto, il cui prezzo è determinato essenzialmente dall'incontro fra domanda ed offerta”. Da quando è stato inaugurato il processo di liberalizzazione del mercato dell'energia, le aziende possono scegliere da chi far gestire il proprio portafoglio energetico e i propri acquisti, e , per le aziende, non si tratta soltanto di ottenere prezzi inferiori, è necessario poter contare su una consulenza globale sia in campo gestionale, sia in ambito tecnico e legale. Inoltre, la creazione della Borsa dell'Energia Elettrica presuppone ulteriori sviluppi in termini di intervento sul mercato dei prezzi e serve consulenza specifica anche per il monitoraggio dei costi-benefici. Risparmiare è un obiettivo importante e altrettanto fondamentali sono trasparenza, affidabilità, e la possibilità di avere un contatto diretto e continuativo con il proprio fornitore. Con le nuove normative dal 1 maggio 2003 non solo i grandi consumatori ma tutte le aziende con consumi di almeno 100.000 Kwh/anno hanno accesso al libero mercato (clienti idonei) . Questo allo scopo di creare un mercato di libera concorrenza sempre più ampio, disciplinato da norme di tutela per il consumatore finale, in coerenza col principio di pubblica utilità. Presso la Commissione europea c’è la Direzione generale dell'Energia e dei Trasporti, con sede a Bruxelles, fa capo a Loyola de Palacio, vicepresidente della Commissione europea, e conta circa 1000 funzionari. Il Direttore generale è François Lamoureux. La Direzione generale è a sua volta composta da nove direzioni, competenti nei seguenti settori: energie convenzionali, nuove fonti energetiche e gestione della domanda, sicurezza nucleare, ispezione nucleare, trasporti terrestri, trasporto aereo, trasporto marittimo e reti transeuropee dell'energia e dei trasporti. I lavori della Direzione generale dell'Energia e dei Trasporti hanno recentemente portato all’adozione da parte della Commissione di importanti decisioni, riguardanti in particolare il Libro verde “Verso una strategia europea di sicurezza dell'approvvigionamento energetico”, l’avvio del sistema di navigazione satellitare Galileo, un cd denominato “pacchetto portuale”, i nuovi orientamenti del Sesto programma quadro di ricerca (2002-2006). La Direzione generale dell'Energia e dei Trasporti opera in stretta collaborazione con altre direzioni generali in vari settori, quali ad esempio l'allargamento, l'ambiente, la ricerca e le relazioni internazionali. Ci sono bandi che agevolano le imprese per l’utilizzo e l’implementazione di sistemi energetici sostenibili e cofinanziano progetti a breve e medio termine, soprattutto nell’ambiente urbano, relativi a :energie pulite , quali fonti rinnovabili e loro integrazione nel sistema energetico, inclusi stoccaggio, erogazione e uso;risparmio energetico ed efficienza energetica, in particolare attraverso l’uso di materie prime rinnovabili; carburanti alternativi. Per il medio e lungo periodo viene posto l’accento su:pile a combustibile , comprese le loro applicazioni;nuove tecnologie per vettori energetici, il trasporto e lo stoccaggio su scala europea, specie la tecnologia dell’idrogeno; le tecnologie di nuova concezione e avanzate, con un futuro potenziale energetico cospicuo e tali da richiedere attività di ricerca a lungo termine;smaltimento Co2 associato a impianti a combustibile fossile più puliti. Un altro filone si concentra sui trasporti. Si vogliono mettere a punto sistemi e mezzi di trasporto rispettosi per l’ambiente, trasporti urbani puliti, e dunque nuove tecnologie per il trasporto di superficie, inclusi nuovi sistemi di propulsione e l’integrazione di pile a combustibile a fini di trasporto. La dotazione finanziaria complessiva è di 2.120 milioni di euro così ripartiti: 810 milioni per i sistemi energetici sostenibili;610 milioni di euro per i trasporti; 700 milioni di euro per la voce “cambiamento globale ed ecosistemi”. “Al nostro interno,” dice Anna Lazzari,” abbiamo sviluppato il progetto Energyware, (sito Internet http://www.Energyware.it/ ) un sistema informatico all'avanguardia, creato espressamente da Net per gestire rapporti con l'utenza energetica e adeguarsi alle continue novità tipiche del mercato energetico. Energyware è nato come soluzione in ambiente Web per la gestione dell'intero processo di fornitura di servizi: misura ed elabora i dati tecnici ed economici relativi ai consumi di energia elettrica, acqua e gas di grandi bacini d'utenza su tutto il territorio nazionale; consente ai clienti di gestire tecnicamente ed economicamente, online, i propri impegni e consumi; si integra agevolmente con i sistemi informativi e gestionali dei clienti e delle autorità istituzionali. Tutto ciò diventa indispensabile con l'avvio della Borsa elettrica: ogni azienda che acquisterà energia sul libero mercato dovrà pianificare i propri consumi energetici, fare stime, previsioni e comunicazioni secondo processi regolati da norme stabilite dalle autorità del settore. E’ un servizio che non richiede alcuna installazione presso gli utenti e assicura elevati livelli di disponibilità (24 ore su 24, 7 giorni su 7), sicurezza e riservatezza, pur mantenendo una notevole semplicità d'uso. L'aggiornamento costante dei dati, un monitoraggio costante dei prelievi energetici, permette inoltre di avere elaborazioni di tipo statistico e strategico, i cui risultati consentono di effettuare gli acquisti più convenienti , una gestione online degli impegni orari , un’interazione online cliente-operatore / utente-operatore.Sempre più in Europa lavorare nel settore energia e approvvigionarsi richiederà supporti informatici duttili e avanzati ma soprattutto ben calibrati sulle esigenze del singolo utente e cliente. Per questo si segnala anche il programma comunitario Ist, information society technology che cofinanzia progetti di ricerca e sviluppo tecnologico innovativi ( www.Cordis/lu/ist ). Riferimenti E.c.partners e.C.partners@seicom.it sito Internet www.Net-italy.it |
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A UN PASSO DAL PARADISO...CON AIR BOURBON DEBUTTA IL 3 APRILE 2004 SUL MERCATO ITALIANO LA COMPAGNIA DI REUNION |
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Milano, 23 marzo 2004 - Dal prossimo 3 Aprile, la compagnia aerea Air Bourbon opererà un nuovo collegamento da Milano Malpensa alla splendida isola della Reunion, nell’Oceano Indiano. Come in un sogno, in sole 10 ore di volo e nel più completo confort - grazie ai servizi offerti dalla compagnia - sarà possibile raggiungere senza passaporto l’isola racchiusa tra il Madagascar e Mauritius, dove vi attendono distese infinite di spiagge, acque cristalline e un trionfo di colori. Rappresentata in Italia dal gsa Opensky Service, Air Bourbon ha scelto Milano, quale unica città europea oltre a Parigi e Lione, come punto di collegamento all’esotico angolo di Francia. L’operativo del volo prevede una frequenza settimanale di andata e ritorno ogni sabato, secondo il seguente programma: Zn324 Malpensa Reunion 22.30 12.20; Zn324 Reuniono Malpensa 10.35 22.20 Tariffe a partire da 599,00 Euro, tasse escluse. Un servizio impeccabile sarà garantito a bordo dell’Airbus A340-200, configurato con 250 posti in Classe Mascareignes (economica) e 36 in Classe Bourbon (business): sedili inclinabili fino a 136° e riposa-gambe integrato in business class, un ampio spazio tra i posti anche per l’economica e, infine, un servizio di ristorazione raffinato che propone piatti caldi, a base di pesce o carne. Infolink: www.Air-bourbon.it |
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“VOLARE RILASSATI”: A MILANO IL PROSSIMO SEMINARIO PER SCONFIGGERE L’AVIOFOBIA |
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Milano, 22 marzo 2004 - Lufthansa, in collaborazione con l’agenzia Texter di Monaco di Baviera, organizza per il settimo anno consecutivo in Italia i seminari per volare rilassati. La prima data per il programma del 2004 si svolgerà all’aeroporto di Milano Malpensa il 27 e il 28 marzo con il seguente orario: sabato dalle 9.00 alle 20.00, domenica dalle 8.30 alle 18.00 (ritorno dal volo conclusivo). Le numerose richieste e il successo dei corsi tenuti nelle edizioni precedenti testimoniano quanto l’inquietudine, la paura o addirittura il panico causato dal viaggio in aereo siano un problema diffuso. Quasi tutti i partecipanti ai corsi (58% donne e 42% uomini) hanno già volato, alcuni oltre venti volte. Ciò indica che la paura di volare non diminuisce con l’esperienza. Da una ricerca condotta da Lufthansa è emerso che dopo cinque anni nell’85% dei partecipanti ai seminari organizzati dalla compagnia aerea la paura di volare è notevolmente diminuita o addirittura scomparsa. Inoltre il 73% dei partecipanti utilizza quanto appreso anche in altri campi della propria vita. I seminari, condotti da uno psicologo di lingua italiana e da un comandante della Lufthansa, mirano al superamento dell’aviofobia, tramite l’apprendimento di un metodo di rilassamento. I seminari comprendono: un programma di rilassamento mirato; metodi di autocontrollo fisico e mentale; esercizi per acquisire fiducia; informazioni tecniche fornite da un comandante Lufthansa; -l’applicazione dei metodi appresi nella realtà di un volo di linea Lufthansa. Le successive date previste dal calendario 2004 saranno 15 e 16 maggio, 17 e 18 luglio e 2 e 3 ottobre. La quota di partecipazione è di 480 Euro e comprende: due giornate di seminario, documentazione, spuntino di mezzogiorno e bevande, volo conclusivo da Milano per una città tedesca e ritorno. Per ulteriori informazioni si può telefonare al numero 049/8979936, inviare un fax allo 049/8984934, o consultare il sito www.Lufthansa.it Dal 1981 al 2001 Lufthansa ha tenuto 1020 seminari ai quali hanno partecipato complessivamente oltre 10000 persone. Il successo dei seminari è sia a breve sia a lungo termine: dopo il seminario, infatti, i partecipanti hanno dichiarato che il loro senso di paura si è notevolmente ridotto, mentre dopo cinque anni e oltre dalla partecipazione al seminario circa il 90% vola frequentemente per affari o per turismo. |
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SAS CERTIFICATA ISO 9001:2000 |
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Milano, 22 marzo 2004 – Sas annuncia la sua certificazione in Italia secondo lo standard internazionale Iso 9001:2000. Un percorso, iniziato lo scorso anno, che ha portato al rilascio del certificato da parte di Bvqi, uno dei più autorevoli organismi di certificazione terzi e indipendenti su scala mondiale. La certificazione ha coinvolto ogni area e funzione aziendale, sottoponendo a verifica l'intera attività con l’obiettivo primario di mantenere eccellente e di migliorare nel tempo il livello di qualità dei servizi al cliente nelle aree di pre e post Vendita, Formazione e Consulenza di Sas. “Il percorso per raggiungere la certificazione – spiega Walter Gibilaro, Responsabile Sistema Gestione per la Qualità - è stata un'occasione per rivedere criticamente i nostri processi aziendali e gli indicatori di performance che li descrivono. Inoltre ci ha consentito di individuare le prassi migliori cui conferire la qualifica di standard interno, ponendo la customer satisfaction quale unica reale misura del successo di Sas.” Con la certificazione Iso 9001:2000, Sas pone una particolare enfasi sulle modalità mediante le quali si ricerca il raggiungimento dei propri obiettivi in sinergia con quelli dei propri clienti, attenendosi ad un comportamento eticamente corretto, secondo i valori guida che caratterizzano Sas fin dalla sua nascita. In particolare, viene posta particolare attenzione su condotta personale, ambiente di lavoro e tutela della privacy, rispetto dell’ambiente, tutela dei beni materiali e intellettuali dell’azienda, massima correttezza nel condurre gli affari e nell’interagire con clienti, fornitori e concorrenti. “Il raggiungimento di questo importante traguardo – spiega Alessandro Zeigner, Amministratore Delegato Sas - è il risultato dell’impegno comune nella missione aziendale, alla luce dei valori definiti come fondamento della nostra attività: innovazione, responsabilità, accessibilità, rapidità e prontezza e orientamento alle business-solution”. |
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