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Le Monde 20 marzo 2004 "I ministri degli interni dell'Unione Europea stanno riattivando la cellula antiterrorista dell'Europol" Nicolas Sarkozy suggerisce la creazione di un'"equipe multinazionale d'inchiesta"sulle reti in Europa.dovra' essere nominato un coordinatore dei differenti servizi. Brussel dal nostro servizio europeo Thomas Ferenczi I ministri europei di giustizia e interni si sono riuniti in sessione straordinaria venerdi 19 marzo a Brussel per discutere i mezzi di rafforzamento dell'azione antiterrorismo in Europa, una settimana prima che il Consiglio d' Europa a Brussel definisca, il 25 e il 26 marzo una nuova serie di provvedimenti. In tale circostanza si sarebbero dovute fare delle proposte per ridefinire le attività di Europol, l'ufficio europeo di polizia, nei confronti della lotta al terrorismo.All'indomani degli attentati dell'11 settembre 2001, fu costituita una cellula antiterrorismo in seno ad Europol, la quale oggi è dormiente. Secondo una fonte francese, si tratterebbe dunque di riattivarla per permettere ad Europol, la cui sede è a La Haye, di assolvere meglio il compito di centro d'informazione e di svolgere contemporaneamente un ruolo più operazionale. In una lettera al suo omologo irlandese, il cui paese assicura la presidenza temporanea dell'Unione, Nicolas Sarkozy, Ministro francese degli interni, chiede sia rilanciata questa "task force" antiterrorismo.Si appella anche ad un rafforzamento dell'azione dell' Europol per creare un"equipe multinazionale d'inchiesta sulle reti terroriste d'ispirazione islamica in Europa". Invita inoltre gli stati membri a trasmettere ad Europol"informazioni più numerose e di miglior qualità".I ministri dovrebbero inoltre aver adottato una"dichiarazione di solidarietà"sul modello della"clausola di solidarietà", prevista dal progetto di Costituzione europea, in base alla quale l'Unione e gli stati membri" agiscono congiuntamente con spirito solidale se uno stato membro è oggetto di attacco terroristico".Dovrebbero aver ratificato la proposta di Javier Solana, segretario generale del consiglio dell'Unione Europea e alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza, di creare in seno al Consiglio un coordinatore, incaricato di assicurare il collegamento tra i differenti servizi della lotta antiterrorismo.Secondo Solana, questo coordinatore sarà un alto funzionario posto sotto la sua autorità e non un politico.La proposta è stata ripresa dal primo ministro irlandese e approvata dalla maggioranza dei governi."Penso che questa sia una buona idea", ha dichiarato Dominique de Villepin, ministro francese agli affari esteri.La Commissione europea ha insistito, alla vigilia della riunione sulla necessità d'un miglior coordinamento, in particolare nel campo dei servizi segreti.Ha proposto la creazione di un nuovo meccanismo di coordinamento per migliorare gli scambi d'informazioni.La" giusta risposta"agli attacchi terroristici, ha sottolineato, non sta nel proporre nuovi strumenti giuridici o nuove istituzioni.Il quadro legislativo e istituzionale ha già fatto le proposte essenziali, in attesa di essere adottate dal consiglio dei ministri o messe in atto dagli stati."La priorità, oggi - afferma la commissione - è di coordinare l'azione operazionale"Tale coordinamento deve passare, secondo Brussel, attraverso gli scambi di informazione di quattro grandi aree: i metodi di reclutamento delle organizzazioni terroristiche,l'identificazione di cellule dormienti, i collegamenti finanziari nella società civile e le connessioni estere.Il nuovo centro di scambi non sarà una"Cia europea"", come auspicherebbero Austria e Belgio, ma una sorta di"camera di compensazione", che dovrebbe riunire" Europol ed il suo omologo giudiziario, Eurojust, i servizi segreti e di polizia nazionale e la Commissione."non esistono sistemi che assicurino una sicurezza al 100%, ammette l'esecutivo europeo, ma è possibile fare molto di più per evitare il ripetersi di un attentato grave come quello di Madrid, rinforzando i mezzi di coordinamento a nostra disposizione.La Commissione invita gli stati membri a fornire ad Europol tutte le necessarie informazioni a favorire il suo lavoro di prevenzione e di investigazione.Raccomanda inoltre che che ogni modifica della lista delle organizzazioni considerate terroristiche, sia decisa a maggioranza qualificata, e non all'unanimità, per affrettare il congelamento dei beni.Inoltre preconizza più misure, destinate a facilitare la circolazione dell'informazione, quali la creazione di un"registro europeo delle condanne e decadenze", presentato nell'entourage del commissario Antonio Vitorino come un "quaderno giudiziario europeo". |
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