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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Aprile 2004
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NUOVO DIRITTO SOCIETARIO: TRASPARENZA, DIRITTI DEGLI AZIONISTI, CONTROLLI E SANZIONI  
 
Strasburgo, 20 aprile 2004 - La commissione giuridica e per il mercato interno ha adottato una relazione d'iniziativa di Fiorella Ghilardotti (Pse, I) in merito alla comunicazione sulla modernizzazione del diritto delle società e sul rafforzamento del governo societario nell'unione europea. Nella comunicazione l'Esecutivo definisce i grandi obiettivi politici che dovranno guidare ogni iniziativa futura e presenta un piano d'azione che stabilisce il programma di una serie di strumenti regolamentari e non, destinati ad essere predisposti a breve, medio e lungo termine. Due sono gli obiettivi di fondo: il rafforzamento dei diritti degli azionisti e la protezione dei terzi e la promozione dell'efficienza e della competitività delle imprese. La relazione parlamentare coglie anche l'occasione per valutare la comunicazione della Commissione sul rafforzamento della revisione legale dei conti nell'Unione europea, in quanto si tratta di una materia strettamente collegata a quella del governo societario. La relazione sostiene la necessità di intervenire urgentemente in materia di diritto societario europeo e considera di particolare importanza far sì che le misure di armonizzazione del diritto societario della Ue servano alla creazione di identiche condizioni di partenza per le imprese. Tuttavia, il tema della governance non può essere presentato come un problema limitato esclusivamente alla relazione tra azionisti e management e, a questo proposito, i deputati ricordano il ruolo essenziale dei portatori di interessi (stakeholders) che sono dentro o ruotano attorno all’impresa. Valutando positivamente le proposte della Commissione per un moderno governo societario e concordando con essa nel non giudicare necessaria la definizione di un apposito codice europeo per la governance, i deputati ritengono che l’Unione debba esplicitare quale dovrebbe essere il quadro di norme internazionali da rispettare e definire le modalità affinché esse vengano recepite per completare le disposizioni regolamentari presenti a livello nazionale. Tuttavia, essi sono convinti che le priorità a livello europeo debbano vertere su settori effettivamente transfrontalieri e, pertanto, sollecitano l'Esecutivo ad accelerare l'elaborazione delle raccomandazioni agli Stati membri per la revisione delle norme nazionali che ostacolano la creazione di imprese a livello transfrontaliero. La relazione approva l'approccio globale assunto dalla Commissione in relazione a un calendario armonizzato con quello del piano d'azione per i servizi finanziari - Pasf - che dovrebbe essere sufficientemente flessibile nell'uso equilibrato degli strumenti giuridici, delle direttive e delle raccomandazioni e «accoglie favorevolmente l'intenzione della Commissione di rivedere e dare priorità alla Comunicazione sul diritto societario e il governo societario in considerazione dei recenti scandali registrati in Europa». La relazione accoglie con favore l'iniziativa delle imprese a favore di una maggior trasparenza ed esorta gli Stati membri ad operare ai fini di una maggiore apertura e trasparenza per quanto riguarda la rendicontazione della gestione societaria, «in quanto ciò migliorerà l'approvvigionamento di capitale societario e, a lungo termine, la fiducia dei soggetti attivi sul mercato». In tale ottica, i deputati offrono il proprio sostegno all'intenzione della Commissione di migliorare i diritti degli azionisti, in particolare grazie a regole di trasparenza ampliate, diritti di voto per procura, la possibilità di partecipare alle assemblee generali per via elettronica e la garanzia dell'esercizio dei diritti di voto transfrontalieri. Inoltre, alla Commissione è chiesto di agire per far passare in via prioritaria, mediante idonee proposte, il principio di «un'azione un voto» al fine di garantire la parità di trattamento di tutti gli azionisti e di procedere con urgenza al rafforzamento della normativa sul controllo delle società, in particolare per quanto riguarda la revisione dei bilanci e «l'introduzione di severe sanzioni contro le frodi». In tale ambito, si esorta la Commissione e gli Stati membri ad un'applicazione rigorosa della legislazione europea sull'abuso di mercato, sui prospetti finanziari e sulla trasparenza. I deputati condividono l'approccio della Commissione secondo cui tutte le società quotate - e in particolare le banche, le assicurazioni, gli ospedali, i fondi pensione - debbano essere definite e regolamentate come entità di pubblico interesse, «data la loro rilevanza economica e sociale». Insistendo affinché si garantisca che nelle società quotate in Borsa la verifica e la consulenza non possano essere effettuate dalla stessa azienda, essi sottolineano la necessità che tali società e gli altri enti di interesse pubblico si dotino di un comitato di revisione contabile le cui funzioni includano la supervisione dell'indipendenza, dell'obiettività e dell'efficacia del revisore esterno. Inoltre, ritengono necessario inserire nel governo societario norme in materia di revisione dei conti destinate a rafforzare le responsabilità del gruppo di revisori e la loro indipendenza rispetto alla direzione, nonché a inasprire e ad armonizzare la sorveglianza pubblica dei revisori dei conti. La relazione, poi, condivide la proposta della Commissione di istituire un registro pubblico elettronico delle società di revisione legale dei conti - che siano state riconosciute da autorità pubbliche designate all'interno degli Stati membri - «da cui risulti in modo chiaro e trasparente la struttura, la composizione e l'indipendenza del gruppo di revisione legale». I tale ambito, peraltro, sottolinea l'importanza di prevedere un sistema di riconoscimento basato «su un alto livello di competenza, preparazione ed etica professionale delle società di revisione legale dei conti e la necessità di rendere pubbliche, accessibili e trasparenti le informazioni sui rapporti tra la società di revisione e la società controllata». Inoltre, è sottolineata la necessità di sviluppare un comune sistema di standards di revisione legale dei conti all'interno dell'Ue attraverso un meccanismo di cooperazione che sia efficiente e coesivo rispetto ai sistemi nazionali esistenti e, in tale ambito, i deputati ritengono che una soluzione di lungo termine possa consistere «nell'istituzione di un'autorità unica incaricata della vigilanza contabile e finanziaria in Europa». I deputati chiedono alla Commissione di proporre un quadro giuridico volto a disciplinare l'attività e la struttura degli «investitori istituzionali», accettando tra l'altro di introdurre l'obbligo di partecipazione alle assemblee degli azionisti. Inoltre, ritengono che sia fondamentale mantenere, tra le altre proposte della Commissione, quella che sottopone gli investitori istituzionali ad obblighi di informazione sul loro comportamento di azionisti, «tenuto conto dell'influenza che esercitano direttamente sulla natura e sulla realtà del governo d'impresa delle società nelle quali investono». La relazione, peraltro, accoglie favorevolmente il ruolo più attivo che taluni investitori istituzionali, come i fondi pensione, hanno già adottato nel governo societario ed invita la Commissione ad avviare una consultazione con il settore sugli obblighi di fornire informazioni quanto alle loro politiche di investimento e di esercitare i diritti di voto nelle società in cui investono. Inoltre, è chiesto all'Esecutivo di valutare l'eventualità di conflitti di interessi nelle partecipazioni in imprese e banche e di proporre regolamentazioni volte a scartarli e impedirli. Esprimendo il proprio sostegno ai lavori relativi alla società privata europea, infine, i deputati accolgono con favore l'iniziativa della Commissione di lanciare uno studio di fattibilità in materia e, in tale contesto, la esortano a riesaminare i requisiti minimi relativi al capitale per l'istituzione di una Società europea (Se) o a presentare proposte per una nuova forma societaria europea adattata alle piccole e medie imprese. In proposito, essi ritengono che il requisito minimo di capitale pari a 120.000 euro renda difficile per le piccole e medie imprese il ricorso alla Società europea come forma societaria.  
   
   
WORKSHOP DEL 6° PQ IN ITALIA  
 
Roma, 20 aprile 2004 - Il 10 e l'11 giugno a Roma, si svolgerà un workshop sugli aspetti amministrativi e contrattuali del Sesto Programma Quadro di R&st. Organizzato dall'Agenzia italiana per la Promozione della Ricerca Europea (Apre), l'obiettivo del corso è di accompagnare i partecipanti al Vi Programma Quadro nelle fasi amministrative, contabili e fiscali per la gestione dei progetti. Saranno affrontate tematiche relative alla stesura del budget in fase di proposta, alla compilazione dei moduli di negoziazione e all'attività di rendicontazione. Durante il corso saranno inoltre discussi i vari tipi di progetti finanziati nell'ambito del Vi Pq. Infolink: http://www.Apre.it/serviziapre/forma/corsi.asp  
   
   
CONVEGNO "STRUMENTI FINANZIARI PER IL MEDITERRANEO  
 
" Roma, 20 aprile 2004 - Il Ministero delle Attività Produttive e l'Istituto nazionale per il Commercio Estero organizzano un convegno, martedì 20 aprile 2004, dalle ore 8.30 alle ore 13.30, presso la Sede di Roma, in Via Liszt, 21 - Quartiere Eur, per illustrare alle aziende italiane interessate ad operare nell'area del Mediterraneo, le opportunità offerte dagli strumenti finanziari comunitari ed italiani, gestiti rispettivamente dalla Banca Europea degli Investimenti e dalla Società Italiana per le Imprese all'Estero - Simest S.p.a.  
   
   
RELAZIONE D'ATTIVITÀ DELLA BEI  
 
Bruxelles, 20 aprile 2004 - La commissione per i problemi economici e monetari ha adottato la risoluzione di Christa Randzio-plath (Pse, D) in merito alla relazione di attività per il 2002 della Banca europea per gli investimenti, ora all'esame della Plenaria, con la quale si congratula «del miglioramento, della trasparenza delle informazioni che la Bei mette a disposizione del pubblico». I deputati raccomandano alla Bei di continuare a migliorare e a dimostrare meglio la natura e la destinazione finale dei suoi prestiti globali a favore di Pmi e di infrastrutture piccole e medie e di altre opere pubbliche, e sostengono i suoi tentativi di perfezionare il suo coordinamento con la Commissione e di informare il Parlamento a tale riguardo rispetto ai fondi strutturali e al Fondo di coesione dell'Ue. La relazione, inoltre, ribadisce la necessità di porre la Bei sotto supervisione prudenziale (della Banca centrale europea o di qualsiasi altra struttura che opera nel settore della supervisione bancaria a livello europeo) e, riconoscendo che ciò deve essere disciplinato dal trattato, invita la Commissione e gli Stati membri a presentare iniziative al proposito. In tale ambito, si chiede che la Corte dei conti abbia almeno gli stessi diritti di controllo nei confronti della Bei di quelli che ha nei confronti della Bce, ossia per quanto riguarda l'efficienza operativa della gestione. I deputati propongono alla Bei di pubblicare periodicamente una valutazione dettagliata delle sue attività finanziarie, che includa separatamente le sue attività dirette e quelle realizzate attraverso terzi (prestiti, capitali di rischio, fondi, ecc.), e le sue operazioni di derivati. Inoltre, raccomandano alla Bei di pubblicare anche informazioni sui eventuali progetti non riusciti in modo da fare tesoro di tali esperienze. Peraltro, essi deplorano che le informazioni presentate dalla Bei sul suo sito web siano soltanto in tre lingue comunitarie. La relazione, infine, sollecita il nuovo Parlamento europeo a organizzare un'audizione di esperti sulla relazione annuale della Bei per il 2003 e 2004 e a formulare le conclusioni per il processo di Lisbona per quanto riguarda le politiche della Bei.  
   
   
PRESTITO BEI PER L'AVVIAMENTO DI INCUBATRICI E PARCHI TECNOLOGICI IN SLOVACCHIA  
 
Bruxelles, 20 aprile 2004 - La ricerca e l'innovazione in Slovacchia beneficerà di un prestito di 95 milioni di euro da parte della Banca europea per gli investimenti (Bei) allo scopo d'integrare ulteriormente il paese all'Unione Europea. Il prestito sarà utilizzato per progetti di cofinanziamento e si aggiungerà ai fondi di coesione e ai fondi strutturali dell'Unione Europea destinati a settori d'interesse prioritario del Programma di Sviluppo Nazionale slovacco, vale a dire: infrastruttura locale: infrastruttura della società dell'informazione per il settore pubblico e l'infrastruttura sociale e regionale; progetti per l'ambiente: salvaguardia e utilizzo razionale dell'acqua, tutela dell'aria e ulteriore sviluppo d'infrastrutture di gestione degli scarichi; industria: parchi tecnologici, incubatrici, ricerca industriale; turismo. Infolink: http://www.Eib.org  
   
   
PICCOLE E MEDIE IMPRESE: FALLITO IL PROGRAMMA, SI CHIUDE JEV  
 
Bruxelles, 2004 - A seguito del fallimento del programma Joint European Venture (Jev) a favore delle piccole e medie imprese, la commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia ha adottato la relazione di Paul Rübig (Pse, D) che appoggia la proposta di progressiva eliminazione del programma e la ricollocazione di 43 milioni di euro non utilizzati nel bilancio comunitario. Jev era stato istituito nel 1998 nel quadro del programma pluriennale a favore delle Pmi con lo scopo di incoraggiare la creazione di imprese transnazionali all'interno dello Spazio economico europeo per promuovere l'internazionalizzazione delle loro attività e trarre vantaggio dal mercato unico. L'impresa comune doveva essere costituita da almeno due Pmi di paesi diversi. La relazione sottolinea che Jev non ha raggiunto i suoi obiettivi. Il programma è oneroso, lento e con un'amministrazione complicata. Le domande di intervento sono state poco numerose, mentre ogni tentativo di semplificazione importante per migliorare attrattiva e efficacia comporterebbe la perdita di tutti i crediti impegnati e non utilizzati, ossia 43 milioni di euro. Inoltre, il bilancio attualmente impegnato non può essere utilizzato in progetti che coinvolgano i paesi candidati. I programmi a favore delle Pmi, secondo i parlamentari, dovrebbero avere l'obiettivo di trovare efficacemente rimedio alle lacune del mercato per quanto riguarda l'accesso al capitale di rischio, incoraggiando la partecipazione sia degli attori privati sia di quelli pubblici. Infine, i deputati chiedono alla Commissione di presentare una relazione annuale al Parlamento ed al Consiglio sull'attuazione del programma pluriennale a favore delle Pmi, nonché delle relazioni generali per il 2005 ed il 2006, anno in cui il programma volge al termine.  
   
   
BCE: NOMINA DI UN NUOVO MEMBRO DEL COMITATO ESECUTIVO  
 
Bruxelles 20 aprile 2004 - La commissione per i problemi economici e monetari ha adottato la relazione di Christa Randzio-plath (Pse, D) che raccomanda alla Plenaria di dare parere favorevole alla nomina di José Manuel González Páramo come membro del comitato esecutivo della Bce, per un periodo di 8 anni a partire dal 1° giugno 2004. La nomina del nuovo membro, che sostituirà Eugenio Domingo Solans, dovrà essere confermata dai Capi di Stato e di Governo con voto unanime. Maggiori informazioni, in particolare sull'audizione del candidato tenutasi il 6 aprile scorso e le risposte scritte al questionario, nonché per prendere visione del parere del Consiglio direttivo della Bce, della raccomandazione del Consiglio e del suo curriculum vitae, sono disponibili sul sito web della commissione parlamentare: http://www.Europarl.eu.int/comparl/econ/hearings/20040406/default_en.htm  
   
   
RINNOVATO L’ACCORDO TRA ASCOM E BPVI  
 
Vicenza, 20 aprile 2004 - Si rinnova la convenzione fra la Confcommercio provinciale e la Banca Popolare di Vicenza. L’istituto di credito si conferma la banca di riferimento per gli associati dell’Ascom berica. L’accordo, che viene a rinsaldare una collaborazione che ha registrato risultati molto positivi, è stato firmato nella sede centrale della Banca di via Battaglione Framarin dal presidente dell’Ascom Sergio Rebecca e dal presidente della Banca Popolare Gianni Zonin, presenti anche per l’Associazione del commercio, del turismo e dei servizi il direttore Andrea Gallo e per l’istituto di credito vicentino il direttore generale Divo Gronchi. L’intesa, avviata nel 2001 era giunta a scadenza alla fine dello scorso anno e oggi è stata confermata per un ulteriore triennio, fino al marzo 2007. In questi tre anni di intensa collaborazione e di stretto contatto, la Popolare di Vicenza è divenuta effettivamente la banca di riferimento dell’Ascom e dei suoi associati (sono attualmente più di 13 mila, suddivisi tra 8 mila commercianti all’ingrosso e al dettaglio, 2 mila aziende di servizi e 3 mila operatori del turismo ed inoltre gli oltre 5 mila anziani del terziario) che possono trovare presso qualsiasi filiale della Banca una corsia preferenziale per ogni loro esigenza, sia nella sfera dei prodotti e servizi bancari e finanziari, sia per quanto attiene alla consulenza specifica nel campo del credito e del risparmio. Ed il riscontro è piuttosto evidente. Grazie alla collaborazione instaurata, oltre il 30 per cento delle aziende associate ha ormai scelto la Banca Popolare di Vicenza quale propria banca di riferimento. Del resto è stato proprio in virtù del gradimento dimostrato dalle aziende associate all’Ascom per i prodotti e i servizi della Banca che si è arrivati al rinnovo dell’accordo che presenta, in particolare, nel conto corrente, nella monetica e nei finanziamenti casa/negozio i suoi punti qualificanti, caratterizzati da un’offerta ad ampio spazio rivolta sia agli associati Ascom e alle loro famiglie, sia ai dipendenti ed ai pensionati dell’Associazione. Fra l’altro, due giorni alla settimana, è aperto all’interno della sede dell’Ascom di via Faccio un punto di consulenza, nel quale un esperto della Banca Popolare fornisce alle aziende aderenti le notizie richieste su opportunità bancarie e finanziarie. Per quanto attiene in particolare ai finanziamenti per gli associati sono state studiate e rese disponibili varie formule, tutte a condizioni estremamente vantaggiose: dai finanziamenti per acquisto e ristrutturazione dell’immobile a quelli per l’acquisto dei rinnovi tecnologici, sino alla operazioni in leasing. Per le famiglie degli associati sono stati predisposti mutui casa e prestiti personalizzati sia a tasso fisso che variabile, sempre a condizioni di grande favore. Nell’ambito della monetica l’accordo prevede la convenzione P.o.s. Con installazione gratuita del terminale a commissioni fortemente agevolate. E’ inoltre contemplato il prodotto innovativo Pago Mobile, rivolto a quelle categorie merceologiche, identificate nei venditori ambulanti, che desiderano usufruire di un’apparecchiatura di monetica in grado di accettare carte di debito e credito nonostante l’attività commerciale specifica non permetta loro un’ubicazione fissa e quindi non sia possibile l’utilizzo della linea telefonica tradizionale. “La nostra scelta di avere la Popolare di Vicenza quale istituto di credito di riferimento per i nostri associati ha dato risultati estremamente validi – ha dichiarato il presidente dell’Ascom Sergio Rebecca - anche perché si tratta di un Istituto molto radicato sul territorio vicentino con circa un centinaio di sportelli, per cui può davvero cogliere le esigenze e le necessità delle nostre aziende. I prodotti e i servizi offerti in questa sorta di corsia privilegiata da questa grande banca sono, peraltro, del tutto mirati alle caratteristiche del mondo del terziario, per cui questo binomio potrà ancora garantire molti benefici.” Grande soddisfazione per il rinnovo dell’intesa ha espresso anche il presidente Zonin, il quale ha sottolineato che: “con le firme di oggi viene a consolidarsi ulteriormente la fruttuosa e ampia collaborazione già in atto da tempo tra due realtà così importanti per il tessuto economico della nostra provincia. Si tratta di un altro significativo passo in avanti nel cammino della sempre maggiore integrazione tra la Banca Popolare di Vicenza e il suo territorio d’elezione. Perché, non dimentichiamolo, la Bpvi e il suo Gruppo pur essendo ormai istituzione a valenza nazionale con i suoi cinquecento sportelli sparsi su tutto il territorio italiano, vuole continuare ad essere per Vicenza e provincia la banca di casa.”  
   
   
30 MILIONI DI EURO PER L’INNOVAZIONE, LA CAPITALIZZAZIONE E L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE VICENTINE  
 
Vicenza, 20 aprile 2004 - Lo prevede l’intesa siglata il 14 aprile da Camera di Commercio e Banca Popolare di Vicenza nell’ambito della convenzione per l’affidamento del servizio di cassa E’ stata siglata questa mattina - presso la sede centrale della Bpvi - dal Presidente della Camera di Commercio Dino Menarin e dal Presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin la convenzione per l’affidamento della gestione del servizio di cassa dell’Ente Camerale all’Istituto di credito berico. L’accordo ha una durata triennale con possibilità di rinnovo e, nel rispetto della loro autonomia, può essere esteso anche agli Enti del sistema camerale e alle imprese e fondazioni partecipate almeno al 20% dalla Camera di Commercio. Accanto ai servizi per la Camera di Commercio e le strutture collegate, l’accordo prevede importanti benefici anche per le imprese, attraverso un plafond di finanziamenti chirografari a tassi particolarmente vantaggiosi, della durata massima di 60 mesi per un valore complessivo di 30 milioni di euro a favore delle aziende vicentine che sviluppano progetti di crescita nell’ambito dell’innovazione, del potenziamento del proprio capitale e dell’internazionalizzazione. Più in dettaglio, il plafond disponibile, utilizzabile per le spese sostenute tra il 1 giugno e il 31 dicembre 2004, è suddiviso in 12 milioni di euro per l’innovazione, altri 12 per l’internazionalizzazione e 6 per la capitalizzazione. Particolare attenzione, in considerazione anche delle caratteristiche del tessuto imprenditoriale provinciale e delle indicazioni della stessa Commissione Europea, è stata posta anche alle esigenze delle microimprese e piccole imprese, alle quali è destinato il 50% dei fondi. Adeguate informazioni sull’iniziativa, oltre che attraverso il sito Internet e gli sportelli della Camera di Commercio, arriveranno alle imprese anche con la tradizionale comunicazione relativa al diritto annuale, diffusa entro maggio: l’accordo con la Banca Popolare di Vicenza infatti prevede anche la sponsorizzazione dell’iniziativa da parte di quest’ultima, che con l’occasione proporrà anche il proprio servizio telematico @Time Impresa. L’accordo costituisce dunque una tappa importante del progetto della Camera di Commercio di Vicenza per il rilancio dello sviluppo economico della provincia, anche attraverso l’attivazione di tutte le possibili sinergie con le forze propulsive del territorio. Con lo stesso obiettivo, l’Ente Camerale e la Banca Popolare di Vicenza hanno siglato anche una seconda convenzione finalizzata all’internazionalizzazione ed estendibile agli enti operativi immediatamente collegati (Fondazione Giacomo Rumor – Centro Produttività Veneto, Vicenza Qualità, Vicenza è). L’accordo, oltre a una serie di servizi informativi, ricognitivi e di formazione, prevede la disponibilità di un’efficace assistenza assicurativa e bancaria per le imprese vicentine operanti all’estero che sarà fornita dalla Bpvi, oltre che tramite la propria struttura locale, anche tramite i Desk Italia presso le banche estere partecipate per i Paesi dell’Est Europa e l’Ufficio di Rappresentanza di Hong Kong. L’iniziativa mira a colmare una carenza spesso sottolineata dal sistema imprenditoriale berico, realizzando così, assieme alla disponibilità di finanziamenti a condizioni particolarmente favorevoli, un’efficace rete di strumenti a sostegno dell’internazionalizzazione dell’economia provinciale.  
   
   
NASCE SELLA CAPITAL MANAGEMENT SGR UNA NUOVA STRUTTURA SPECIALIZZATA NEI SERVIZI DI GESTIONE E NELLA CONSULENZA RIVOLTA ALLA CLIENTELA ISTITUZIONALE  
 
Milano, 20 Aprile 2004 – E’ operativa ‘Sella Capital Management Sgr’, nuova Società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Sella. La società ha origine dalla decisione del Gruppo di fornire un servizio orientato alla clientela istituzionale. Sella Capital Management propone servizi di gestione che consentono diverse possibilità di investimento a seconda delle esigenze del cliente, siano esse gestione della liquidità, obiettivi di rendimento, gestione sotto rischio controllato o altro ancora. Oltre all’alta personalizzazione e alla realizzazione di prodotti ad hoc, la nuova Sgr del Gruppo offre una consulenza specializzata nel monitoraggio del rischio e servizi nell’ambito assicurativo e della finanza strutturata. Dotata di una struttura flessibile, in modo da potersi adeguare alle diverse esigenze della clientela istituzionale, la nuova Sgr si avvale di professionalità che vantano esperienze pluriennali in ambito finanziario in primarie istituzioni italiane ed estere. Sella Capital Management si prefigge di acquisire un ruolo significativo nel panorama delle soluzioni finanziarie e della consulenza alla clientela corporate, financial e alle istituzioni di piccole e medie dimensioni, siano esse banche, assicurazioni o fondazioni. La prima iniziativa della nuova Sgr è stata la creazione di una nuova sicav di diritto lussemburghese armonizzata, la Sella Capital Management Sicav. Gli asset in gestione al 31 Marzo 2004 ammontano a 500 milioni di euro, distribuiti su 14 comparti caratterizzati da stile di gestione attivo, prevalentemente total return, con orizzonte temporale coincidente con le esigenze della clientela istituzionale (anno solare). Sella Capital Management ha sede a Milano, in via Pirelli 19. La nuova società del Gruppo Banca Sella ha come Presidente Pietro Sella. La carica di Amministratore Delegato è ricoperta da Paolo Galvani, mentre Nicola Trivelli è il direttore degli investimenti. Sella Capital Management si affianca quindi a Gestnord Fondi, altra Sgr del Gruppo, che indirizza invece i suoi prodotti e servizi alla clientela retail. Sella Capital Management nasce dall’integrazione di due società del Gruppo Banca Sella, Sella Asset Management e Sella Capital Market, già attive nel settore del risparmio gestito.  
   
   
INTERCONFIDI NORDEST VERSO LA BANCA DI GARANZIA. NEL 2003 +18% I FINANZIAMENTI EROGATI  
 
Padova, 19 aprile 2004 - Un bilancio di 795 operazioni garantite nel 2003, che hanno generato finanziamenti alle piccole e medie imprese per 211 milioni di euro, con un incremento del credito già erogato dalle banche (162,5 milioni) del 18% rispetto al 2002 (+23% sul 2001). Sono i risultati che il presidente di Interconfidi Nordest, Lino Pasquale, ha portato oggi pomeriggio all’Assemblea Ordinaria del consorzio di garanzia di Unindustria Padova, che associa 1.760 aziende (+7,4% rispetto al 2002). Numeri che confermano la crescita di Interconfidi Nordest e ne fanno uno dei principali player nella garanzia fidi in Italia. Ma l’Assemblea 2004 ha anche celebrato i trent’anni di vita e di operatività di Interconfidi Nordest, che dal 1974, anno della fondazione - ha ricordato Pasquale - “ha garantito oltre 12.300 affidamenti per un totale di 1 miliardo 600 milioni di euro”. Dati importanti, frutto di scelte strategiche che si sono rivelate vincenti. “Come il sostegno alle piccole e medie imprese nel passaggio da una logica di finanziamento a breve termine - utilizzato per la copertura di investimenti a lungo termine, quindi aumentando il rischio finanziario e generando costi per interessi passivi molto più elevati - ad una strutturazione più evoluta del credito a medio termine”. E ancora, il processo di aggregazione e di fusione con Veneto Fidi e con Api Confidi, l’ampliamento dell’operatività al secondo grado, che ha permesso a Interconfidi Nordest di intervenire come controgarante per le garanzie prestate da altri Confidi. Infine, l’estensione del campo d’azione a livello prima regionale e quindi nazionale. “Abbiamo aiutato le imprese a crescere con strumenti finanziari innovativi - ha sottolineato Pasquale nella sua relazione -. Spesso abbiamo precorso i tempi: in un contesto di mercato dove i consorzi fidi facevano solo operazioni di garanzia sul breve termine, siamo stati i primi a promuovere la garanzia sugli affidamenti a medio termine”. Verso La Banca Di Garanzia. Le scelte lungimiranti nei primi trent’anni, ha aggiunto il presidente, “sono state propedeutiche all’ulteriore passaggio che oggi, grazie alla nuova normativa sui Confidi, possiamo realizzare: diventare Banca di garanzia”. Il percorso è tracciato: entro l’estate la trasformazione in Scarl (società cooperativa per azioni a responsabilità limitata), quindi in Banca di garanzia. “Essere un intermediario vigilato dalla Banca d’Italia - spiega Pasquale - è una garanzia per le società di rating, vuol dire migliorare l’affidabilità del consorzio e la classe di merito. Le banche potranno così procedere a minori accantonamenti per i prestiti erogati alle imprese garantite da Interconfidi Nordest, con minor assorbimento di capitale e maggiore disponibilità per gli impieghi. Il vantaggio per le imprese si tradurrà in linee di credito più sostanziose o in tassi inferiori”. “Il nostro futuro - ha confermato il direttore Giampaolo Molon - si chiama banca di garanzia. Interconfidi Nordest sarà sempre più presente al fianco delle aziende per sostenerle nel processo di crescita e contrastare eventuali rischi di credit crunch da parte del sistema bancario”. “Da sempre siamo attenti alla logica di sistema e leader di progetto in operazioni importanti per il sistema delle imprese: come All.gar., raggruppamento temporaneo fra i maggiori Confidi del Centro-nord, o recentemente l’operazione di cartolarizzazione con San Paolo Imi per un importo di 500 milioni, o il progetto Go Network, di cui siamo capofila, per sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese nell’area dell’Est Europa”.  
   
   
EU25 & MERCATI EMERGENTI PROSPETTIVE DI SVILUPPO ECONOMICO E FINANZIARIO  
 
Milano, 20 aprile 2004 - Assiom, Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali, ha organizzato un Convegno sulle prospettive di sviluppo dei Paesi Europei e dei Mercati Emergenti che si terrà a Milano il prossimo 29 aprile presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Via Romagnosi. L’evoluzione dei mercati finanziari di questi anni ha costretto gli operatori dei mercati dei capitali a confrontarsi con una reale rivoluzione degli scenari: I paesi dell’euro si apprestano ad includere nell’Unione Europea le nazioni emergenti dell’est; I risparmiatori e gli operatori stanno facendo fronte alle incognite relative al default dell’Argentina ed all’instabilità politica dell’america latina; I paesi asiatici, forti dei bassi costi di produzione, invadono con le loro merci i mercati occidentali e mostrano una evoluzione dei mercati locali robusta come non mai; La Cina è divenuta uno dei temi principali tra gli investitori sorprendendo gli operatori economici per la capacità di influenzare i mercati con un contributo importante alla crescita mondiale; Il mondo è scosso dagli attentati terroristici e si profila un conflitto di lungo periodo con i paesi arabi che influenza in modo significativo le economie mature ed i mercati occidentali. Il Convegno di Assiom si prefigge lo scopo di dare una panoramica operativa sui mercati emergenti per comprendere appieno le opportunità di investimento e di diversificazione offerte, senza limitarsi ad una visione contingente, ma sviluppando il dibattito sulla sostenibilità della crescita dei mercati emergenti internazionali con particolare riguardo al contributo dei paesi dell’est allo sviluppo dell’economia dell’euro. Il convegno si divide in due parti, la prima, al mattino vede relatori di spicco quali il Sen. Francesco Martone per trattare le implicazioni per l’Europa derivanti dal dibattito in sede internazionale tra G7 e G22, la Consulente allo Sviluppo Italia-cina Marzia Palagonia per le implicazioni politico economiche derivanti dal rapporti Cina-europa, il Ministro delle Finanze del Brasile Antonio Palocci per raccontarci l’esperienza del Governo Lula sulla crescita sostenibile, il Vice Governatore della Banca Nazionale della Romania Cristian Popa ed il Managing Director di Euroecon Consulting Jan Vanous che affronteranno le implicazioni dell’allargamento all’Europa dei 25 dal punto di vista degli investimenti e degli effetti sui Paesi della cosiddetta seconda ondata come la Romania. La parte pomeridiana vedrà invece i più importanti gestori dei mercati emergenti concentrare l’attenzione sugli sviluppi economici e le prospettive di investimento nelle aree europee, asiatiche e dell’america latina. L’incontro offrirà una panoramica sulle possibilità di investimento nei mercati emergenti per mezzo dei fondi e vedrà tra i protagonisti, Mark Mobius di Templeton per i mercati asiatici, Kerrie Mcewen di Jp Morgan Fleming A.m. Per i mercati dell’est europeo e Jules Mort di American Express Bank per i mercati dell’America Latina.  
   
   
KPMG CERTIFICA IL BILANCIO AL 31.12.2003 DI SNAI S.P.A. E DEL GRUPPO SNAI  
 
Porcari, 20 Aprile 2004 - La Società di Revisione Kpmg S.p.a. Ha rilasciato in data 16 aprile 2004 la certificazione del bilancio al 31.12.2003 di Snai S.p.a. (utile netto € 8,3 milioni) e Gruppo Snai (utile netto € 8,4 milioni) con il seguente giudizio: “ A nostro giudizio il bilancio…… al 31.12.2003 è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico …….” l’Assemblea degli azionisti è convocata a Milano per il 3 maggio 2004 in prima convocazione ed, occorrendo, per il 5 maggio 2004 in seconda convocazione.  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI: AUMENTI CONTENUTI PER LE TARIFFE RC AUTO NEGLI ULTIMI TRE MESI  
 
Verona, 20 aprile 2004 - In relazione agli articoli sui rincari delle tariffe Rc Auto apparsi questa mattina su alcuni organi di informazione, che riprendevano gli elementi di un’indagine svolta dall’associazione di consumatori “Adiconsum”, Cattolica Assicurazioni precisa che gli incrementi riportati non corrispondono assolutamente alle tariffe praticate. Infatti nel periodo preso in esame – febbraio-maggio 2004 – a carico degli automobilisti assicurati Cattolica si registra un incremento tariffario decisamente più contenuto di quanto riportato: a seconda dei vari profili dei guidatori e delle relative città di residenza, l’adeguamento oscilla tra l’1,3% e il 3,3%, rispetto ai picchi del 20% di cui danno notizia gli articoli. Si tratta con tutta evidenza di un aumento non soltanto sensibilmente inferiore ai dati segnalati dall’Adiconsum, ma determinato essenzialmente dalla rilevante crescita degli oneri di risarcimento per i sinistri. La scadenza del protocollo di intesa tra le Compagnie, il Governo e le associazioni dei consumatori non ha quindi comportato alcuna “corsa al rincaro” da parte di Cattolica Assicurazioni. A questo proposito la compagnia, che rappresenta oggi il sesto gruppo assicurativo italiano, sottolinea come il mercato dimostri crescente apprezzamento per le proprie tariffe, equilibrate grazie all’elevata personalizzazione, come ha dimostrato anche nel 2003 un incremento della raccolta che proprio nel ramo Auto ha sfiorato il 14%.  
   
   
RC AUTO: PER MARZANO AUMENTI IN LINEA CON L’INFLAZIONE IL CODACONS: FORSE MARZANO NON SA FARE I CONTI  
 
Roma, 20 aprile 2004 - Il Ministro Marzano è tornato ieri a “filosofeggiare” sugli aumenti dell’rc auto, affermando che gli aumenti, anche grazie alla sua opera e ai suoi accordi, sono contenuti e comunque in linea con il tasso di inflazione. “Dire che Marzano è bugiardo non farebbe impressione a nessuno, ma la protervia che mette nel difendere le imprese assicuratrici fa pensare che il ministro non sappia proprio fare i conti” – risponde il Presidente Codacons, Avv. Carlo Rienzi. “Ricordiamo a Marzano che gli aumenti delle tariffe rc auto fanno registrare punte anche del 20%, mentre l’inflazione è al 2,3%. La differenza tra i due dati costituisce svariati milioni di euro che entrano nelle tasche delle compagnie di assicurazione. Le tariffe – conclude Rienzi - devono diminuire e subito del 20%, anche grazie alla minore incidentalità registrata grazie alla patente a punti”.  
   
   
GRUPPO ENERGIA (CIR): RESI NOTI I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2004: FATTURATO A 224,8 MILIONI DI EURO (+12,6%) MARGINE OPERATIVO LORDO A 14,2 MILIONI (+40,6%)  
 
Milano, 20 aprile 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Energia Spa, società controllata dal gruppo Cir e partecipata dall’austriaca Verbund, si è riunito oggi sotto la presidenza del dr. Rodolfo De Benedetti per esaminare i risultati del Gruppo al 31 marzo 2004. Nei primi tre mesi dell’esercizio in corso il Gruppo Energia ha conseguito un fatturato consolidato di 224,8 milioni di euro, contro 199,7 milioni registrati nel primo trimestre dello scorso anno (+12,6%). L’incremento è sostanzialmente dovuto all’importante aumento dei volumi venduti di gas naturale (+56%), mentre rimangono stabili i volumi di energia elettrica (+2%). Il margine operativo lordo consolidato è risultato di 14,2 milioni di euro, contro 10,1 milioni dei primi tre mesi del 2003 (+40,6%), mentre l’utile netto consolidato è stato di 8,1 milioni di euro, contro 2,7 milioni dei primi tre mesi dello scorso anno. La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo Energia al 31 marzo 2004 presenta un indebitamento di 168,4 milioni di euro, che si confronta con un indebitamento di 88,7 milioni al 31 dicembre 2003. La variazione è sostanzialmente legata all’avvio della costruzione della centrale termoelettrica di Termoli, per la quale sono stati investiti circa 50 milioni di euro, e alla variazione del capitale circolante, che incide per circa 41 milioni, cui si contrappone un autofinanziamento per 14 milioni di euro. Nel primo trimestre del 2004 la capogruppo Energia Spa ha registrato un fatturato di 223,9 milioni di euro, contro 199 milioni dei primi tre mesi dello scorso anno. Il margine operativo lordo è risultato di 14,3 milioni di euro, contro 9,9 milioni del primo trimestre 2003, mentre l’utile netto è stato di 6,3 milioni di euro, contro 3,2 milioni. L’assemblea degli Azionisti di Energia, che ha avuto luogo dopo il Consiglio di Amministrazione, ha approvato il bilancio d’esercizio 2003 che si è chiuso con un fatturato di 804,8 milioni di euro e un utile netto di 13,8 milioni. Nei primi tre mesi dell’anno, Energia ha intensificato le proprie attività promozionali e commerciali verso le Piccole e Medie Imprese, concludendo significativi accordi di fornitura con importanti associazioni di categoria presenti su tutto il territorio nazionale. L’avvio della costruzione della centrale di Termoli da 760 Mw (a ciclo combinato e alimentata a gas naturale) è l’altro importante evento concretizzatosi nel corso del primo trimestre dell’anno, secondo la strategia di sviluppo nel settore della generazione elettrica perseguita dal Gruppo Energia. Parallelamente, sono progrediti gli iter autorizzativi dei progetti greenfield relativi alle centrali elettriche a ciclo combinato alimentate a gas naturale di Modugno (Bari), Aprilia (Latina), Pisticci (Matera), Bertonico-turano Lodigiano (Lodi) e Cremona. Per quanto riguarda i progetti legati alle fonti rinnovabili, è progredito l’iter autorizzativo per la costruzione del parco eolico di Minervino Murge (Bari) per 120 Mw di capacità installata ed è stata avviata la procedura autorizzativa per la costruzione di un parco eolico nel comune di Craco (Matera) per 50 Mw.  
   
   
BONDUELLE : FATTURATO E RISULTATI SEMESTRALI IN LINEA CON LE PREVISIONI  
 
Milano, 20 aprile 2004 - Per il primo semestre dell’esercizio 2003 – 2004, in un clima economico sfavorevole, il Gruppo Bonduelle ha registrato un fatturato pari a 674 milioni di euro, con un aumento del 7,1% (+3,6% a tasso di cambio e perimetro costanti). Tale aumento è da associarsi soprattutto all’integrazione esemplare della società Caugant, specializzata nelle insalate gastronomiche. Acquisita un anno fa, la società ha contribuito in particolar modo alla forte crescita delle attività riguardanti il fresco elaborato. Rappresentando il 4,8% del fatturato, rispetto al 5,4% per lo stesso periodo dell’esercizio precedente, l’utile di esercizio è conforme alle previsioni. Fatturato: La crescita del fatturato è rallentata dalla diminuzione delle attività di outsourcing. Senza tenere conto dell’outsourcing e a tasso di cambio costante la crescita del fatturato avrebbe raggiunto il 9%. Il fatturato semestrale è stato penalizzato anche dal ritardo nell’integrazione della società Vita, leader tedesco dell’insalata verde in busta detentrice del 25% delle parti di mercato e con un fatturato di quasi 70 milioni di euro nel 2003; l’autorizzazione degli organi di vigilanza sulla concorrenza tedeschi è stata ottenuta solamente alla fine del 2003. Tenendo conto di questi elementi, il fatturato previsto per l’esercizio 2003 - 2004 si attesta sui 1 409 milioni di euro. Redditività: L’utile di esercizio di 32,5 milioni di euro include spese non ricorrenti: una campagna di produzione negativa l’estate scorsa, segnata da caldo e siccità; costi di riorganizzazione industriale a Machecoul (Loira Atlantica), Villeneuve-sur-lot (Lot et Garonne), Rosières (Somme) e Békéscsaba (Ungheria); l’inaugurazione nell’ottobre 2003 della fabbrica di insalate in busta di Straelen (Renania-vestfalia); la costruzione di un conservificio nel sud-ovest della Russia nei pressi di Krasnodar, che sarà operativo a partire da fine maggio; costi di lancio riusciti: imballaggio Tetra Recart in Italia per la grande distribuzione e busta morbida per la ristorazione in Francia, due grandi innovazioni accolte calorosamente sia dai distributori che dai consumatori e dagli operatori della ristorazione professionale. Ciononostante, l’utile di esercizio dell’anno finanziario 2003 - 2004 dovrebbe, come previsto, essere superiore al 5% del fatturato. L’utile netto di pertinenza del Gruppo del primo semestre si attesta sui 15,4 milioni di euro, tenuto conto di una imposta di 8,9 milioni di euro e di una dotazione all’avviamento pari a 2,2 milioni di euro. Nuova Europa, nuova organizzazione: Presente in Europa Centrale fin dai primi anni 90, sia sul piano commerciale che su quello industriale, il Gruppo Bonduelle adatta e ottimizza la propria organizzazione seguendo l’evoluzione dell’Unione Europea, che aprirà le porte il 1° maggio a: Ungheria, Polonia, Paesi Baltici, Slovacchia, Repubblica Ceca e Slovenia. Questa nuova Europa permetterà a nuovi flussi di emergere, grazie all’abbattimento delle barriere doganali. Forte di un dispositivo agro-industriale e commerciale efficiente e unico in Europa Centrale, il Gruppo Bonduelle è perfettamente pronto a consolidare la propria posizione di attore principale in questo nuovo grande mercato da 500 milioni di abitanti. A partire dal 1° luglio 2004 il perimetro geografico delle filiali dell’Europa occidentale si allargherà a questa nuova Europa, per poter mettere in atto al meglio le sinergie industriali e commerciali. La filiale Bonduelle Development rimane a capo delle attività nel resto del mondo, in particolar modo in Europa Orientale con il futuro conservificio russo di Krasnodar.  
   
   
LUXOTTICA GROUP COMMENTA L’ANNUNCIO DI COLE NATIONAL CORPORATION  
 
Milano, 20 aprile 2004 - Luxottica Group S.p.a. Ha annunciato di essere stata informata della proposta non richiesta e non vincolante ricevuta da Cole National Corporation da Moulin International Holdings Ltd. (Hong Kong Stock Exchange: 389) per l’acquisizione tramite fusione della stessa Cole National Corporation. Luxottica Group sottolinea che Cole National Corporation ha deciso di posporre, a data da destinarsi, l’Assemblea degli azionisti convocata per il 20 aprile 2004 per votare l’accordo sulla proposta di Luxottica Group. Tale rinvio si è reso necessario per permettere a Cole National Corporation di aggiornare e distribuire ai propri azionisti la necessaria documentazione. Inoltre, Luxottica Group sottolinea che la raccomandazione del Consiglio di Amministrazione di Cole National Corporation di votare in favore dell’accordo di fusione raggiunto con Luxottica Group nel mese di gennaio 2004 rimane valida e non è stata modificata. Luxottica Group inoltre precisa che il proprio Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario prendere alcun provvedimento con riferimento all’annuncio di Cole National Corporation e che si riserva di valutare tale situazione se e quando necessario. Il Consiglio di Amministrazione di Cole National Corporation ha semplicemente preso atto della proposta di Moulin International, riservandosi di decidere se eventualmente iniziare trattative con la stessa, comunque nel rispetto delle clausole dell’accordo con Luxottica Group.  
   
   
PERMASTEELISA RAFFORZA LA SUA PRESENZA IN ASIA IERI LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DEL NUOVO STABILIMENTO DI BANGKOK, CON UNO DEI CENTRI TEST TECNOLOGICAMENTE PIÙ AVANZATI DEL MONDO  
 
Vittorio Veneto (Tv), 20 aprile 2004 – Permasteelisa ha inaugurato ieri il nuovo stabilimento di Bangkok: un sito produttivo all’avanguardia facente capo alla Permasteelisa Pacific Holting Ltd., società del Gruppo trevigiano quotata alla Borsa di Singapore. Un investimento di circa 5 milioni di euro per ampliare l’esistente struttura produttiva, che si estenderà su una superficie di 14.000 metri quadrati. L’obiettivo è di raggiungere una produzione media di 8000 metri quadrati di facciate al mese. Caratterizza il nuovo impianto, l’avveniristico edificio-test di 300 metri quadrati, tra i più tecnologicamente avanzati al mondo, destinato alle prove di resistenza delle facciate, per accertarne il comportamento sotto stress di diverso tipo. Il nuovo sito produttivo impiegherà un totale di 350 addetti, la maggioranza dei quali provenienti dal sudest asiatico, secondo la filosofia del Gruppo basata sul principio di utilizzo delle risorse umane locali, con evidenti vantaggi dal punto di vista dello scambio di risorse e conoscenze che accrescono la cultura aziendale. Attualmente sono oltre 1100 gli occupati del Gruppo in Asia, su un totale di 4.600 addetti circa in tutto il mondo.Presenti alla cerimonia i principali rappresentanti dei vertici dell’economia e della politica del Paese, tra i quali Sompong Wanapha, Secretary General of Thailand Board of Investment, e Vitaya Khunplome, membro del Parlamento, nonché clienti e fornitori che lavorano da tempo a fianco del Gruppo Veneto, impegnato, tra l’altro, nella realizzazione dell’aeroporto della capitale thailandese.Al momento, i più importanti edifici del sud-est asiatico portano la firma di Permasteelisa: oltre al Taipei 101 di Taiwan, il grattacielo più alto del mondo, l’International Finacial Centre, il più alto edificio di Hong Kong e quarto per altezza al mondo, con i suoi 420 metri . Il Presidente di Permasteelisa, impegnato a Bangkok nella cerimonia di inaugurazione del nuovo stabilimento, spiega strategie e motivazioni dello sviluppo in Asia, mercato ad alta potenzialità “L’asia non è solo Cina. Permasteelisa punta da molto tempo anche sul mercato Thailandese, incrementando di anno in anno gli investimenti.Il Paese, rispetto ad altri, presenta un grande vantaggio sotto il profilo infrastrutturale, facilitando comunicazioni e movimentazione merci. E’ inoltre situato in una posizione geografica strategica, al centro di un mercato molto interessante, che comprende, oltre alla Thailandia, Malaysia, Indonesia, India e Cina. La vicinanza all’Australia e le strutture portuali di cui è dotata, ci permette di produrre anche per il mercato dell’Oceania, e di essere competitivi rispetto alla Cina. Credo che in futuro sarà uno dei principali punti di riferimento per il nostro business”.Un messaggio di fiducia verso il sud-est asiatico quello che arriva da Enzo Pavan, oggi a Bangkok, per l’inaugurazione del nuovo sito produttivo del Gruppo trevigiano, alla presenza dei vertici del governo Thailandese. “Bangkok, sede prescelta per la nuova struttura produttiva, è la porta d’ingresso nel Paese, il porto principale e la residenza di un decimo della popolazione thailandese, che conta più di 60 milioni di abitanti, con un reddito pro capite mediamente più elevato rispetto al resto del sud-est asiatico ed un tasso di scolarizzazione tra i più elevati dell’Asia sudorientale. La scommessa che abbiamo lanciato già qualche anno fa su questo mercato si sta rivelando vincente”.  
   
   
CRESCITA A DUE CIFRE PER IL GRUPPO AUSTRIAN AIRLINES A MARZO E NEL PRIMO TRIMESTRE 2004 RISULTATI DI TRAFFICO: TREND IN COSTANTE CRESCITA  
 
 Milano, 20 aprile 2004 - A commento dei dati di traffico del Gruppo Austrian Airlines, Vagn Soerensen, Ceo del Gruppo, ha dichiarato: “Sia nel mese di marzo sia nei primi tre mesi del 2004 il Gruppo Austrian Airlines ha riportato una crescita a due cifre nel numero dei passeggeri trasportati. Il continuo potenziamento dell’offerta insieme con “redticket”, il nostro prodotto best price, hanno riscosso grandissimo interesse tra i viaggiatori. Di conseguenza, il segmento del traffico a lungo raggio ha registrato un trend particolarmente positivo, con una crescita del 30%”. A marzo il Gruppo Austrian Airlines ha trasportato un totale di 704.426 passeggeri sui voli charter e di linea, il 15,1% in più rispetto allo stesso periodo nel 2003. Nonostante il marzo 2003 abbia registrato livelli di domanda inferiori rispetto alla media, la crescita a due cifre di quest’anno sembra rappresentare un nuovo impulso di crescita per il Gruppo. I posti venduti per chilometro sono aumentati del 24,2%, con una crescita più che doppia rispetto a quella dei posti disponibili per chilometro sui voli di linea, aumentati comunque del 12%. Di conseguenza, il coefficiente di riempimento passeggeri è salito di 6,9 punti percentuali, raggiungendo il 70,7%. Primo trimestre Con 1.931.838 passeggeri trasportati sui voli charter e di linea, il numero di passeggeri nel primo trimestre 2004 ha superato del 10,8% le cifre dello stesso periodo dell’anno scorso. L’offerta sui voli di linea, che comunque è cresciuta del 9%, è stata notevolmente superata da un +19% di crescita della domanda. Come previsto, la situazione produttiva è stata influenzata dalla generale diminuzione delle rese nell’Europa Occidentale e dalla combinazione di effetti che l’espansione dell’offerta sul lungo raggio ha generato sul traffico a breve e a lunga distanza. Per questo, il coefficiente di riempimento passeggeri nel primo trimestre ha complessivamente raggiunto il 70,6%, con un aumento di 5,9 punti percentuali rispetto all’anno scorso. Con l’entrata in vigore dell’orario estivo da fine marzo, il Gruppo Austrian Airlines consolida ulteriormente la sua leadership sul mercato quale vettore pan-europeo specialista nell’Europa dell’Est. Con l’introduzione di 102 nuovi collegamenti in Europa Centrale e dell’Est, che portano a 461 il numero totale dei voli nella regione, il Gruppo dà il via alla più importante offensiva della sua storia su un’area geografica definita.  
   
   
PIERLUIGI PONZONI DESIGNATO ALLA PRESIDENZA DI ACIMAC L’ELEZIONE AVVERRÀ IL 4 GIUGNO PROSSIMO DURANTE L’ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI  
 
Modena, 20 aprile 2004 - Il Consiglio Direttivo di Acimac - Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica - riunitosi il 16 aprile u.S. Ha designato, su proposta della Commissione di Designazione, Pierluigi Ponzoni quale nuovo Presidente dell'associazione per il quadriennio 2004-2008. Pierluigi Ponzoni, 56 anni, coniugato, con due figli, è presidente della Lema srl di Albavilla (Como), azienda specializzata nella costruzione di stampi e presse per ceramica, fondata nel 1949 dal padre Luigi. Ponzoni siede nel Consiglio Direttivo di Acimac dal 2001 con la carica di rappresentante del “raggruppamento stampisti”. “La candidatura di Pierluigi Ponzoni – ha detto Ivanno Ligabue, portavoce della Commissione di Designazione - ha incontrato il favore di numerosi imprenditori associati e del Consiglio Direttivo. Questa designazione contribuisce a sottolineare da un lato il ruolo delle piccole imprese all’interno del nostro comparto, dall’altro il carattere della rappresentatività di Acimac sull’intero territorio nazionale e non solo per le imprese operanti nel comprensorio”. Ponzoni sarebbe infatti il primo Presidente di Acimac a non risiedere all’interno del comprensorio ceramico sassolese. Nel corso del prossimo Consiglio Direttivo di maggio il Presidente designato presenterà il programma che intenderà seguire nel corso del suo mandato e la squadra dei vicepresidenti che lo affiancheranno. L’elezione avverrà durante la prossima Assemblea Generale Annuale dei Soci che si svolgerà a Modena il 4 giugno p.V. Pierluigi Ponzoni succederà a Franco Stefani (System), eletto nel 2000.  
   
   
ENERGIA: APPROVVIGIONAMENTO DI GAS: RISPETTARE LA GERARCHIA DELLE RESPONSABILITÀ  
 
Bruxelles, 20 aprile 2004 - A seguito della consultazione della commissione giuridica, la commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia ha adottato la relazione di Peter Michael Mombaur (Ppe/de, D) che accetta il cambiamento di base giuridica riguardo alla proposta di direttiva concernente misure volte a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di gas naturale. I deputati, pertanto, rinunciano al potere di codecisione. La proposta originaria della Commissione che il Parlamento non ha sostanzialmente appoggiato si basava sull'articolo 95 del Trattato (completamento del mercato interno), che implica la procedura di codecisione. A seguito delle consultazioni, il testo interamente modificato in linea con la proposta del Parlamento è stato approvato all'unanimità dal Consiglio il quale, peraltro, ha basato questo testo completamente modificato sull'articolo 100 del Trattato che non prevede la partecipazione del Parlamento. Questo cambiamento di base giuridica è giustificato dal fatto che il Parlamento e, successivamente, il Consiglio hanno eliminato dalla proposta tutte le disposizioni che prevedevano un ampia armonizzazione a livello comunitario del settore dell'approvvigionamento in gas naturale. Nella sua prima lettura del settembre 2003, infatti, il Parlamento europeo ha apportato diverse modifiche sostanziali alla proposta della Commissione, considerandola un'ingerenza eccessiva nella responsabilità delle imprese e degli Stati membri. Si era pensato addirittura di respingere l'intera proposta. I deputati, in particolare, non consideravano accettabile la fissazione di norme di sicurezza quantificabili a livello europeo; la preferenza per il ricorso a determinati strumenti, ad esempio lo stoccaggio di gas, al fine di realizzare l'osservanza di tali norme; la possibilità d'ingerenza della Commissione nella libertà contrattuale delle imprese, soprattutto nel settore dei contratti di approvvigionamento a lungo termine; un meccanismo di reazione alle crisi che non tiene conto della gerarchia delle responsabilità (imprese - Stati membri - Commissione). E' stata proposta invece la seguente gerarchia di misure: 1) responsabilità delle imprese; 2) determinazione degli obblighi delle imprese da parte degli Stati membri; 3) attività a livello Ue solo in situazioni di emergenza estreme e ben definite per quanto riguarda l'approvvigionamento, dapprima tramite consultazioni da parte della Commissione e solo successivamente mediante l'adozione di misure ed eventualmente decisioni. Il Consiglio ha recepito tali osservazioni ed ha sostanzialmente seguito, per tutti i punti importanti, l'orientamento espresso dal Parlamento in prima lettura. Di conseguenza, i deputati hanno aderito alla posizione del Consiglio e hanno accettato l'articolo 100 come unica base giuridica possibile. In questo senso l'attuale consultazione non costituisce una seconda lettura nell'ambito della procedura di codecisione, ma una nuova consultazione.  
   
   
FACILITY MANAGER AWARD: ECCO I VINCITORI! A SEP – HABITAT AZIENDA CELEBRATA LA PREMIAZIONE DELLA PRIMA EDIZIONE DEL RICONOSCIMENTO ISTITUITO DA ASSO.FAMA  
 
Milano, 20 aprile 2004 - Venerdì 19 marzo 2004 nel corso di Sep – Habitat Azienda si è tenuto un convegno dal titolo “Il Facility Manager: ruoli e competenze”, presentazione della prima indagine conoscitiva sulle responsabilità, i compiti, i problemi e le opportunità di un Facility Manager organizzato da Asso.fama (Associazione Nazionale Facility Management e Maintenance) grazie al supporto di Nrg Italia e Grupponazca. Al termine del convegno è stata celebrata la premiazione della prima edizione del Facility Manager Award promosso da Asso.fama: il premio intende identificare chi, in qualità di Facility Manager, ha saputo razionalizzare nel modo migliore le risorse aziendali e ha saputo gestire e ottimizzare lo spazio, le infrastrutture e il personale in maniera efficace, riportando risultati in termini di efficienza, di risparmi nei costi e di soddisfazione dei lavoratori. L’award premia dunque le capacità e le competenze del singolo in un ruolo difficilmente riconosciuto e compreso, anche all’interno della stessa azienda. Si sono distinti per le capacità e le competenze gestionali (in diverse categorie, dalla sicurezza alla logistica, dai risparmi energetici alle procedure di acquisto) i seguenti Facility Manager: Massimiliano Lucchesi - Ing Direct; Francesco Cantucci – Silga; Pietro Di Meo - Nazca S2b; Marcello Abbate – Prada; Gilberto Belli – Larcet; Laura Salaria – Teleindustriale.  
   
   
COSI’ARREDO CASA, SENZA SORPRESE COME TUTELARE IL CONSUMATORE NEGLI ACQUISTI DI MOBILI?  
 
Milano, 19 aprile 2004 - Il “Decalogo” Del Consumatore Ripensamenti sulla scelta del mobile? Le richieste dovranno pervenire al venditore entro 8 giorni lavorativi dalla data di sottoscrizione. L’acquisto è basato sulla visione di un campionario? L’oggetto acquistato deve essere conforme al campione visionato dal compratore, tuttavia per i prodotti naturali (legno, pelle, cuoio, marmi, etc.), sono tollerate lievi differenze. Le misure sono sbagliate? E’ colpa del venditore se non le ha ben verificate; è colpa dell’acquirente se ha apportato modifiche senza avvisare. Il montaggio e l’installazione. Nel servizio di montaggio è compreso esclusivamente l’assemblaggio delle sue singole parti, non è compresa alcuna opera idraulica, elettrica o muraria e, in generale, non sono comprese le opere necessarie a rendere funzionante il bene. Varia il prezzo concordato, perché? Perché possono variare le aliquote I.v.a., gli importi delle tasse governative e, comunque, imposte sulla vendita intervenute successivamente alla data di stipula del contratto. Ma in questo caso il venditore deve avvisare tempestivamente il compratore. Tempi di consegna. La data di consegna deve essere concordata con precisione. Se chi acquista vuole cambiarla dovrà farlo per iscritto. In caso di ritardo nella consegna a causa del venditore lo stesso deve una penale pari al 5% del valore del bene per ogni mese di ritardo. Ma se si litiga… ci si può rivolgere al Servizio di Conciliazione istituito presso la Camera di Commercio. Come si può tutelare il consumatore quando acquista mobili? Che cosa indicare tra le condizioni generali nel contratto d’acquisto? Sicuramente tempi di consegna, prezzo, dimensioni, così è più facile stabilire le responsabilità Ma anche che se si hanno dei ripensamenti dopo aver firmato, basta comunicarlo entro otto giorni. Se il mobile scelto da catalogo arriva di colore leggermente diverso magari è perché il prodotto è naturale. E poi è meglio allegare dei disegni controfirmati che riportino le giuste misure dei mobili e dei locali perché se il divano non entra nella stanza si può scoprire di chi è la colpa. E’ sempre bene specificare se il servizio di montaggio (l’assemblamento dei pezzi), comprende anche l’installazione (opere idrauliche, elettriche o murarie). Utile sapere che a volte il prezzo stabilito può cambiare in base alle aliquote I.v.a. O agli importi delle tasse governative. Ma anche tener presente che il venditore deve una penale pari al 5% del valore del bene per ogni mese di ritardo nella consegna. E ancora se si litiga ci si può rivolgere al servizio di conciliazione in Camera di Commercio per risolvere in tempi brevi e con costi limitati. Tutto questo nello studio “Condizioni generali di vendita di mobili e beni d’arredamento” realizzato dal Servizio Regolazione del Mercato della Camera di Commercio di Milano e dalla Federazione Nazionale Commercianti Mobili e Arredamento - Federmobili, in collaborazione con Unioncamere Nazionale e le Associazioni dei Consumatori, presentato oggi durante il convegno “Copia commissione per la vendita di mobili: finalmente un modello contrattuale equo e sicuro”, che si è tenuto presso la Fiera di Milano, con il contributo di Agos Itafinco. “Garantire la trasparenza del mercato e tutelare i soggetti in esso coinvolti - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - sono compiti che la Camera di Commercio di Milano affronta in modo concreto. In questo contesto trova giusto spazio lo studio che presentiamo oggi. È uno strumento utile per i consumatori ma anche per le imprese, per un mercato efficiente e moderno”. “Con questa iniziativa la nostra Federazione ha inteso favorire l’instaurarsi di un clima di fiducia tra la categoria e i consumatori, per rafforzare l’immagine dei distributori di mobili all’insegna dell’acquisto sicuro e garantito” ha dichiarato il presidente di Federmobili, Enrico Pirovano. “E’ un momento particolarmente qualificante del nostro percorso associativo, che vede Federmobili cimentarsi con le sfide e le opportunità derivanti dai rafforzati diritti di un consumatore sempre più attento ed esigente, che resta la maggiore risorsa e il principale riferimento del rivenditore”. Condizioni Generali Di Compravendita - Conclusione Del Contratto. Il contratto si conclude con la sua sottoscrizione da parte del compratore e dell’impresa venditrice. Viene accompagnato, se necessario, da distinte o disegni opportunamente controfirmati. Variazioni. Eventuali richieste di variazione, da parte dell'acquirente, dovranno pervenire al venditore entro 8 giorni lavorativi dalla data di sottoscrizione, e il venditore, previa verifica di fattibilità, potrà comunicare all'acquirente entro 8 giorni lavorativi l'accettazione della variazione. Caratteristiche Tecniche. L’acquirente dichiara di avere preso visione delle caratteristiche tecnico–funzionali dei beni oggetto della fornitura ai sensi dell’art.1 della L.126/1991 (“Informazione al consumatore”). Conformita’ Al Campione. Se l’acquisto è basato sulla visione di un campione, l’oggetto acquistato deve essere conforme al campione visionato dal compratore, tuttavia per i prodotti naturali (legno, pelle, cuoio, marmi, etc.), sono tollerate lievi differenze o distonie di colore rispetto al campione. Misure. Il venditore deve realizzare una piantina con le misure dei locali e degli arredi. Se le misure dei locali subiscono modifiche il consumatore deve comunicarle subito al venditore. Il venditore è responsabile nel caso in cui abbia mal rilevato le misure o non abbia verificato le misure sottoposte alla sua approvazione, ovvero abbia mal indicato la collocazione degli impianti. Il compratore è responsabile nel caso in cui abbia dato misure inesatte o non abbia comunicato le variazioni, ovvero le abbia comunicate quando era troppo tardi per intervenire. Montaggio E Installazione. Nel servizio di montaggio è compreso esclusivamente l’assemblaggio delle sue singole parti, non è compresa alcuna opera idraulica, elettrica o muraria e, in generale non sono comprese le opere necessarie a rendere funzionante il bene. Esse sono invece comprese nel servizio di installazione che può essere eseguito a cura del venditore solo se previsto nel contratto. In questo caso l’acquirente deve consentire al venditore l’accesso preliminare ai locali per verificare la fattibilità delle opere necessarie all’installazione. Prezzo E Sue Variazioni. Il prezzo della fornitura comprende il prezzo dei beni e dei servizi specificati nel contratto, ma potrebbe subire modifiche se si presentano variazioni delle aliquote I.v.a., degli importi delle tasse governative e delle imposte sulla vendita, intervenute successivamente alla data di stipula del contratto. In questi casi il venditore deve avvisare tempestivamente l’acquirente. L’eventuale fattura dovrà essere richiesta al momento della sottoscrizione del contratto. Caparra Confirmatoria E Acconto. Al momento della conclusione del contratto, l’acquirente dovrà versare al venditore una caparra confirmatoria non superiore al 30% del valore della fornitura. Se la somma concordata dalle parti è superiore, la differenza rispetto al 30% dovrà essere conteggiata come acconto. Consegna. La data di consegna del bene compravenduto deve essere concordata con precisione. Se chi acquista vuole cambiare la data di consegna, dovrà fare una richiesta scritta al venditore. In caso di ritardo nella consegna il venditore deve una penale pari al 5% del valore del bene per ogni mese di ritardo. Ma, se chi acquista rifiuta ingiustificatamente la consegna dei mobili, deve comunque pagare, (eccetto i costi di montaggio e installazione), sopportare le spese di immagazzinamento e di assicurazione della merce, se il ritardo supera i 30 giorni, assumersi l’onere della custodia presso terzi se il ritardo supera i 90 giorni. Esclusioni Di Responsabilita’. Il venditore ed il compratore non rispondono del ritardo nella consegna, qualora questo sia dovuto a cause di forza maggiore o caso fortuito. Pagamento. Il pagamento avverrà mediante il versamento dell’importo pattuito, detratte le somme già versate a titolo di caparra confirmatoria o acconto, secondo le condizioni di pagamento riportate nel contratto. In caso di consegna ripartita in più soluzioni non prevista nel contratto, l’acquirente dovrà, per ognuna di esse, versare l’importo corrispondente al valore della merce consegnata. Difetti Di Conformita’. All’atto della consegna l’acquirente deve controllare i mobili e, qualora riscontri evidenti anomalie o difetti, deve darne comunicazione al venditore, entro il termine di 2 mesi dalla scoperta. Il pagamento del prezzo può essere sospeso in misura pari al valore degli elementi non conformi al contratto. Garanzia. Al contratto si applicano gli artt. 1519 bis - 1519 nonies del codice civile. In caso di prodotti muniti di garanzia rilasciata direttamente dal produttore, il venditore deve fornire all'acquirente il recapito più vicino della rete di assistenza della società produttrice. Tutela Dei Dati Personali. I dati personali forniti dall'acquirente sono utilizzati ai fini dell'esecuzione del presente contratto, per tutta la durata dello stesso. L'interessato può chiederne la correzione, l'integrazione e, ricorrendone gli estremi, la cancellazione o il blocco. Risoluzione Delle Controversie. Tutte le controversie sono demandate al Servizio di Conciliazione istituito presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.  
   
   
INAZDAY “GESTIRE E AMMINISTRARE IL PERSONALE” OGGI INAZ INVITA NELLE SUE SEDI ITALIANE GLI OPERATORI DEL SETTORE PER PRESENTARE LE PROPRIE INNOVATIVE SOLUZIONI  
 
 Milano, 20 aprile 2004 - Oggi, contemporaneamente in tutte le sedi delle proprie agenzie italiane, Inaz Paghe organizza "Inazday Gestire e Amministrare il Personale”, un incontro dedicato alla presentazione dei vantaggi pratici delle soluzioni Inaz. L’appuntamento sarà occasione di approfondimento degli aspetti tecnici e commerciali di tutte le soluzioni Inaz, che formano un sistema dinamico in grado di integrare tutti i processi Gestionali e Amministrativi in materia di Risorse Umane. Flusso delle informazioni, processi amministrativi e di controllo, archiviazione ottica della documentazione, gestione ottimale delle Risorse Umane: questi sono solo alcuni degli aspetti che potranno essere oggetto di confronto e dimostrazioni pratiche. L’incontro è strutturato in due sessioni alternative, una mattutina dalle 10,00 alle 12,30 e una pomeridiana dalle 14,00 alle 17,30 durante le quali i partecipanti potranno interagire richiedendo dimostrazioni personalizzate su tutte le soluzioni Inaz. Gli incontri si terranno presso le sedi Inaz di: Arona (No) - Bergamo - Bologna - Brescia - Cagliari - Catania - Catanzaro - Cecina (Li) - Cesena - Como Cremona - Firenze - Genova - Milano - Legnano (Mi) - Gardolo (Tn) - Bari - Modena - Padova - Parma - Perugia- Pescara - Pisa - Roma - Sassari - Terni - Torino - Treviso - Udine - Vercelli - Verona - Varese - Napoli La partecipazione è gratuita ed è possibile iscriversi collegandosi al sito www.Inaz.it
 
   
   
PIÙ MOBILITÀ CON IL CURRICULUM VITÆ EUROPEO  
 
Bruxelles, 20 aprile 2004 - La Commissione europea propone di instaurare un quadro unico per la trasparenza della qualifiche e delle competenze e prevede idonee misure di attuazione e di accompagnamento per un portafoglio strutturato di documenti, concepito nella prospettiva dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita. Il portafoglio Europass comprende i cinque documenti seguenti: il Curriculum vitae europeo; il Mobilipass, che registra tutte le esperienze di mobilità transnazionale a fini di apprendimento rispondenti a determinati criteri qualitativi; il supplemento al diploma, che è il documento messo a punto per aumentare la trasparenza dei diplomi di istruzione superiore; il supplemento al certificato, che riguarda la formazione professionale; il Portafoglio europeo delle lingue, in cui sono registrate le competenze linguistiche. Integrando in un quadro unico gli strumenti summenzionati - la Commissione mira ad accrescere la loro accessibilità, visibilità ed efficacia. Il raggruppamento dei documenti esistenti in un unico quadro coordinato migliorerà la loro trasparenza e trasferibilità, contribuendo così a favorire la mobilità geografica e professionale dei cittadini e ad accrescere l'efficienza del mercato del lavoro. I cittadini sono liberi di avvalersi dei singoli documenti Europass o dell'intero portafoglio. La loro utilizzazione non è quindi obbligatoria. L'attuazione delle proposte sarà attribuita ad una Agenzia Nazionale Europass che sarà designata in ogni Stato membro per coordinare l'insieme delle attività. Tali agenzie, in particolare, dovranno occuparsi della gestione dei documenti di trasparenza e della loro diffusione, così come della creazione e dell'aggiornamento di un sito d'informazione sulla mobilità e l'occupazione. Europass sarà uno strumento permanente. Il bilancio proposto indica semplicemente i costi ipotizzati per i primi due anni di attività 2005-2006 (2 milioni di euro/anno in crediti d'impegno). A partire dal 2007 dovrebbe entrare in vigore una nuova generazione di programmi in materia di istruzione e formazione e Europass, di conseguenza, s'iscriverà nel contesto dei nuovi programmi come un'azione politica orizzontale.  
   
   
SI È CONCLUSO, CON IMPORTANTI NOVITÀ, IL CONGRESSO NAZIONALE DI AMICI DELLA TERRA  
 
Milano, 20 aprile 2004 - Si è concluso, dopo tre giorni di dibattito cui hanno preso parte tutte le delegazioni regionali e locali dell’associazione oltre ad esponenti del mondo scientifico e politico, il Congresso Nazionale degli Amici della Terra Italia svoltosi, per la prima volta, in Lombardia. La mozione finale, approvata all’unanimità, ha indicato le linee guida per il prossimo quadriennio dell’associazione. Si riconfermano l’impegno forte e costante degli oltre 30.000 iscritti per la salvaguardia del patrimonio ambientale, storico e artistico del nostro Paese e l’azione di informazione e sensibilizzazione per uno sviluppo sostenibile e consapevole nel campo della produzione energetica e del riutilizzo delle materie seconde prodotte. Al termine dei lavori, è stata rieletta la Presidente uscente Rosa Filippini. Un’altra decisione importante ha riguardato la nomina del Presidente regionale lombardo Camillo Piazza a direttore generale degli Amici della Terra Italia. Inoltre, nel Consiglio Nazionale dell’associazione, sono stati eletti i seguenti soci della delegazione lombarda di Amici della Terra: Angelo De Rosa, Gianluca Bertazzoli e Francesca Biagi. Proprio dal Congresso Nazionale ripartiranno, con rinnovati impegno, professionalità, convinzione, qualità e passione, le attività dell’associazione regionale e di tutti i club provinciali e locali.