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Notiziario Marketpress di Venerdì 23 Aprile 2004
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MILANO IN FESTA PER L'EUROPA UN FITTO PROGRAMMA DI EVENTI CELEBRA LA FESTA DELL’EUROPA DEL 9 MAGGIO E I NUOVI DIECI PAESI CHE ENTRERANNO A FAR PARTE DELL’UNIONE  
 
Milano, 23 aprile 2004 - Ripercorrere la storia dell’Unione europea, conoscere i nuovi 10 paesi che ne entreranno a far parte e celebrare la Festa dell’Europa. Alla presenza del sindaco Gabriele Albertini, l’assessore alla Cultura, Musei e Relazioni Internazionali Salvatore Carrubba, ha annunciato le iniziative che il Comune di Milano - Assessorato Cultura, Musei e Relazioni Internazionali, con il contributo di Fondazione Corriere della Sera e Tim, ha organizzato per documentare le tappe più importanti che hanno condotto alla realizzazione dell’Unione europea: dall’idea di un’unica istituzione europea ai suoi padri fondatori, dalla storia politica, economica e culturale dei paesi che ne fanno parte a quella dei nuovi dieci che si aggiungeranno dal prossimo 1° maggio. Per Salvatore Carrubba “Tra i ruoli storici che Milano ha svolto negli ultimi decenni, uno dei più significativi è certamente quello di cerniera tra l’Italia e l’Europa. Oggi che l’Unione europea si allarga a 25 Paesi membri, Milano saluta questo storico traguardo sottolineando la funzione che essa può avere per il Paese tutto per la sua collocazione al centro delle grandi direttrici Nord-sud ed Est-ovest. Quest’ultima, in particolare, apre nuove prospettive all’Europa, di cui Milano è una delle grandi capitali culturali ed economiche. Con queste iniziative Milano conferma il suo attaccamento e il suo impegno all’unificazione europea che qui ha trovato negli anni difensori appassionati e profeti lungimiranti”. Il 9 maggio 1950 il Ministro degli Esteri francese Robert Schuman propose la creazione di un'istituzione europea quale soggetto sovrannazionale strategico al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati. La sua dichiarazione è considerata l'atto di nascita dell'Unione europea. Il 9 maggio è da allora una data simbolica. Nel 1985, durante il Consiglio europeo ospitato nelle stanze del Castello Sforzesco a Milano, viene ufficialmente indicata come Giornata dell’Europa, una festività celebrata nei paesi membri con eventi e iniziative che contribuiscono ad avvicinare l'Europa ai suoi cittadini e i popoli dell'Unione fra loro. Le iniziative. Il calendario di eventi (qui di seguito riportato in ordine di date) prevede, tra le varie iniziative, una mostra al Museo di Storia Contemporanea, “Milano guarda l’Est” all’Ottagono, il Percorso d’Europa, il Concerto a 10 voci per l’Europa, la rassegna musicale Break in jazz, conferenze e missioni istituzionali nei nuovi paesi aderenti all’Unione. Pagine d’Europa: voci alle Idee. Un ciclo di quattro conferenze dal 28 aprile al 9 giugno, in collaborazione con Egea, Università Bocconi e Ispi, tratterà gli effetti istituzionali, geopolitici ed economico-sociali conseguenti all’allargamento dell’Unione europea. Il primo appuntamento (Vecchie e Nuove Frontiere) sarà mercoledì 28 aprile, alle ore 18.30, al Palazzo delle Stelline – Sala Pirelli. Interverranno Roberto Santaniello, Guido Podestà, Franco Bruni e Pier Virgilio Dastoli. Gli incontri successivi saranno: § 6 maggio, ore 18.30 al Museo di Storia Contemporanea – via S. Andrea 6 su Cittadinanze e Stato Sociale. Interverranno Salvatore Carrubba, Tito Boeri, Roberto Santaniello e Paola Scevi; § 19 maggio, ore 18.30 a Palazzo Clerici – via Clerici 5 su Alleanze e Disalleanze. Interverranno Livio Caputo, Alessandro Colombo, Guido Montani, e Vittorio Emanuele Parsi. § 9 giugno alle ore 18.30 a Palazzo Clerici – via Clerici 5 su Democrazie e Economia globali. Interverranno Carlo Secchi, Piero Ignazi, Alberto Martinelli e Angelo Maria Petroni. Milano guarda l’Est. All’ottagono in Galleria Vittorio Emanuele Ii, dal 29 aprile al 15 maggio, sarà allestita una mostra per conoscere i nuovi dieci paesi entranti nella Ue: dieci pannelli racconteranno le tappe più significative della storia politica di ciascuna nazione e dei suoi legami con l’Unione europea, insieme ai dati geografici, economici e politici di maggiore interesse. Percorso d’Europa. Dal 29 aprile al 15 maggio, in piazza della Scala, il Percorso d’Europa sarà rappresentato da cinque pannelli dedicati alle principali fasi della storia dell’Unione europea e alle sue istituzioni. Break in jazz. L’edizione 2004 di questo tradizionale appuntamento si allarga a due incontri pomeridiani con brani ispirati al jazz di matrice europea: dal 3 maggio al 4 giugno alle ore 13 (lunedì, mercoledì, venerdì) in piazza San Fedele e alle ore 17.30 e 18.30 (il martedì) alla Loggia dei Mercanti. L’evento, realizzato dall’Assessorato alla Cultura e Musei - Settore Spettacolo, in collaborazione con l’associazione Musica Oggi, coinvolgerà i milanesi contribuendo alla creazione di un rapporto diretto con il jazz nelle sue molteplici tendenze storiche. Protagoniste band di artisti nuovi e già affermati: dal Dixieland al Jazz contemporaneo, dalle interpretazioni del repertorio vocale a un omaggio a Fats Weller nel centenario della nascita; dal jazz orchestrale a quello dei piccoli gruppi senza dimenticare il ragtime, il gospel e il mondo delle percussioni. Il ruolo delle città mitteleuropee dopo l’allargamento. Il 6 e 7 maggio, alla Sala Napoleonica dell’Università degli Studi (via S. Antonio 12), si svolgerà la due giorni “Il ruolo delle città mitteleuropee dopo l’allargamento”. Interverranno relatori provenienti da Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Austria per discutere insieme di tematiche storiche, culturali, economiche e di politica estera. L’iniziativa è promossa dai Consolati generali degli stati partecipanti, dal Forum Austriaco di Cultura e dal Cirss Centro Studi sull’Europa Orientale. Al termine del convegno sarà sottoscritta la Dichiarazione di Milano delle Città e dei Comuni dell’Europa Centrale. Chiuderà l’evento un concerto jazz alla Società Umanitaria. Gli Italiani che han fatto l’Europa. Dall’8 al 29 maggio il Museo di Storia Contemporanea, in via S. Andrea, ospiterà la mostra “Gli Italiani che han fatto l’Europa”. Un percorso documentario, fotografico e multimediale delle principali tappe italiane nella storia comunitaria. Intorno alla vita del nostro Paese passano infatti molti degli uomini e delle vicende che hanno segnato i momenti più importanti dell’integrazione europea. Un viaggio che accompagna il visitatore attraverso il mazziniano Atto di fratellanza della Giovine Europa, l’europeismo di Filippo Turati; il federalismo di Luigi Einaudi; il Manifesto di Ventotene e il ruolo di Altiero Spinelli; l’impegno di Alcide De Gasperi, Gaetano Martino e Antonio Segni per la fondazione di una comunità politica; l’iniziativa di Craxi, Andreotti, Colombo per porre l’Italia al centro del processo di integrazione degli Anni 80 e 90; l’ingresso nell’euro con Guido Carli, Carlo Azeglio Ciampi, Romano Prodi per giungere ai nostri giorni più recenti con il semestre europeo del governo Berlusconi per il consolidamento della nuova Europa e il contributo di Giuliano Amato ai lavori per la Convenzione europea. Pensata quale contributo alla divulgazione della storia d’Europa, la mostra segue uno sviluppo cronologico lineare nel quale si innestano approfondimenti tematici insieme a testimonianze video e audio che agevolano la lettura degli eventi e dei loro protagonisti. Le immagini e i documenti concorrono a scandire il percorso della mostra consentendo di rintracciare il ruolo giocato dall’Italia nella storia dell’Europa unita e il peso politico degli statisti italiani nel complesso scenario internazionale. Conferenza di presentazione e anteprima per la stampa il 7 maggio alle ore 11.30 al Museo di Storia Contemporanea. Inaugurazione alle ore 18.30. Concerto a 10 voci per l’Europa. Domenica 9 maggio, alle ore 17.30, all’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele, e in replica alle ore 21 al Teatro Studio, in via Rivoli 6, si terrà il Concerto a 10 voci per l’Europa curato dal Piccolo Teatro di Milano. Una tessitura di voci, in dieci lingue diverse, per dare corpo a un’idea di Europa in continuo divenire. Estonia, Lettonia, Lituania, Slovenia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Malta e Cipro sono i Paesi che entreranno a far parte dell’Unione Europea. Con la collaborazione dell’Unione dei Teatri d’Europa e di alcune istituzioni teatrali provenienti da questi stessi Paesi – tra cui lo Stary Teatr di Cracovia, il Katona di Budapest, il Meno Fortas di Vilnius e il Teatro Stabile Sloveno – il Piccolo Teatro propone uno spettacolo che simboleggia uno “sguardo” verso i dieci nuovi paesi membri dell’Unione. Sguardo capace di comporre, su un palcoscenico che si fa metafora, il mosaico ideale dell’Europa di domani. Realizzato dal regista Daniele Salvo – scelto da Luca Ronconi per seguire questo evento - con la collaborazione del musicista e direttore d’orchestra Marco Podda, il concerto prevede una voce-guida italiana, a cui si alterneranno brani recitati dagli interpreti stranieri, per far rivivere in undici lingue le parole di artisti come Angelo Maria Ripellino, (l’italiano che ha “cantato” Praga), Lucien Febvre (inno all’Europa), Attila József (poeta ungherese per antonomasia), e Witold Gombrowicz (autore polacco). E ancora, Danilo Kis (Slovenia), Olivier Friggieri (Malta), Tode Emil, J. Aluinans e Jurgis Baltrusajtis, (Estonia, Lettonia e Lituania), Evagoras Pallikaridis (Cipro), del ceco Vitezslav Nezval (Repubblica ceca) e Ivan Krasko (Slovacchia) e numerosi altri ancora. Lo spettacolo in galleria Vittorio Emanuele si chiuderà con una esibizione di artisti di strada. L’europa, la Pace, la lotta al Terrorismo: sfide e soluzioni istituzionali. Nella Sala da Ballo di Palazzo Clerici, a cura dell’Ispi, il 10 maggio si terrà l’incontro L’europa, la Pace, la lotta al Terrorismo: sfide e soluzioni istituzionali rivolto alle scuole medie e superiori. Tra le tematiche affrontate, il concetto di pace e le diverse strategie e opzioni per diffonderla sia entro che oltre i confini europei, la lotta al terrorismo nel contesto dell’allargamento dell’Unione e della riforma delle Istituzioni comunitarie attraverso la firma della Costituzione europea. Interverranno Alessandro Colombo, Ispi e Università degli Studi di Milano, Giuseppe Cucchi, Rappresentante Militare Italiano presso il Comitato Militare della Nato e Delegato Militare presso l’Ueo, Antonio Missiroli dell’European Institute for Security Studies di Parigi, Francesco Passatelli dell’Ispi e dell’Università Bocconi. Sempre a cura dell’Ispi saranno realizzate visite guidate alla mostra Gli Italiani che han fatto l’Europa, per tutto il periodo di apertura. Concerti all’Auditorium di Milano. Il 16 maggio è la volta dell’Auditorium di Milano con la celebrazione dell’85° anniversario della nascita del Quartetto d’Archi di Zagabria. Due concerti, alle ore 11 e alle 20, un workshop sulla musica croata contemporanea e una mostra di pittura “Terra Incognita” del pittore Munir Vejzovic definiscono il programma predisposto dal Consolato a Milano della Repubblica di Croazia. Milano guarda l’Est…al cinema. Nell’ambito delle manifestazioni per la Festa dell’Europa , nel mese di ottobre Milano Cinema, l’ufficio Cinema del Comune di Milano presenterà al Cinema Gnomo, in via Lanzone 30/a, una rassegna di film sulle cinematografie emergenti nella “Nuova Europa”. Con le autorità culturali di ciascun paese, verranno selezionate e presentate le pellicole più rappresentativa delle realtà cinematografiche locali.  
   
   
UE: COMMISSIONE, ITALIA FA PASSI DA GIGANTE NELLA BANDA LARGA  
 
Dundalk (Irlanda), 23 aprile 2004 - L'italia compie passi da gigante nella banda larga, ossia nella diffusione delle cosiddette "autostrade digitali", a sostegno dell'innovazione. Dal 2,82% del luglio scorso, infatti, si è già arrivati al 4,8% della popolazione del gennaio 2004. Ad indicare la "significativa crescita" registrata dall'Italia è un documento della Commissione Europea diffuso oggi a Dundalk (Irlanda), al Vertice comunitario dei ministri delle Comunicazioni e della Società dell'Informazione, dedicato alle politiche per la larga banda. "È un riconoscimento che premia e incoraggia la scelta che, tre anni fa, con il ministro Maurizio Gasparri abbiamo compiuto di imboccare la strada dell'innovazione come leva primaria e fattore strategico di competitività individuando nella banda larga la condizione essenziale per sostenere lo sviluppo economico del Paese", ha detto Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, che guida la delegazione italiana. Citando il documento comunitario, Stanca ha rilevato che dal "luglio 2003 al gennaio 2004 il nostro Paese ha registrato una crescita di circa 580 mila nuove linee: la seconda, sia in termini percentuali che assoluti, dopo la Francia". Ancora più positivi, ha detto il ministro, "sono i dati di crescita delle nuove linee a larga banda con tecnologie diverse dal Dsl, per le quali l'Italia è il Paese che ha avuto il maggior incremento nell'Unione Europea". Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie ha illustrato al Vertice irlandese le linee politiche dell'azione italiana su questo fronte: "abbiamo identificato cinque diverse leve di sviluppo basate sulla differenziazione delle modalità di accesso, sul sostegno alla domanda privata, sulla valorizzazione del ruolo della domanda pubblica, sullo sviluppo di contenuti e servizi e sulle iniziative da attuare nelle aree territoriali svantaggiate". In particolare, per quanto riguarda la differenziazione delle modalità d'accesso, Stanca ha tra l'altro reso noto che "stiamo promuovendo iniziative per lo sviluppo dei servizi interattivi della televisione digitale terrestre, identificando applicazioni di T-government da sostenere per estendere l'offerta di servizi pubblici anche sul televisore domestico". Dopo aver ricordato che la seconda leva di sviluppo sui cui si è incentrata l'azione del Governo è stata diretta al sostegno alla domanda privata (contributo pubblico di 75 euro ai cittadini o alle imprese per nuovi collegamenti ad Internet in larga banda e di 150 euro per la diffusione, presso le famiglie, di set-top-box ricevitori dotati della funzione dell'interattività), Stanca ha sottolineato che "la Pubblica amministrazione può svolgere una importante funzione di volano. Per questo la terza leva di sviluppo della larga banda attribuisce uno specifico ruolo alla domanda delle pubbliche amministrazioni italiane", con interventi come il nuovo Sistema Pubblico di Connettività per la Pubblica Amministrazione italiana che, ha spiegato il ministro, "costituirà l'infrastruttura per lo scambio di informazioni tra tutti gli uffici pubblici e fra questi e i cittadini e le imprese, con alti standard di sicurezza e qualità. Per capire la dimensione del mercato e della sua crescita è sufficiente fare un esempio con riferimento alle scuole italiane connesse alla larga banda, passate dal 20% del 2002 all'84% del mese scorso, consentendo di favorire la disponibilità di nuovi servizi didattici. Simili iniziative, inoltre, sono presenti in altri campi come il Servizio Sanitario Nazionale e la Ricerca Pubblica". Stanca ha concluso sottolineando che "la larga banda è una grande opportunità, che il nostro Paese deve saper sfruttare appieno per aumentare la competitività, in special modo di quelle aree che ancora accusano un deficit di sviluppo. Perché la Società dell'Informazione e l'innovazione digitale esprimano il loro pieno valore è necessario che i loro benefici siano accessibili a tutti".  
   
   
LA COMMISSIONE REPLICA ALLA VALUTAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI DEL QUINTO PROGRAMMA QUADRO (5PQ)  
 
Bruxelles, 23 aprile 2004 - La Commissione Europea ha replicato alla relazione effettuata dalla Corte dei Conti criticando i vari aspetti del Quinto Programma Quadro (5Pq) e sottolineando le semplificazioni fatte al programma di ricerca, sviluppate in base al 6Pq. L'osservazione principale da parte della Corte dei Conti nella sua relazione è la complessità del 5Pq. Questo appare evidente in molti diversi aspetti del programma, in base alla revisione dei conti, comprese le disposizioni per stabilire la partecipazione finanziaria della Commissione Europea, la gestione di sette programmi specifici del 5Pq da cinque Direttorati-generali, e sistemi di reporting della gestione all'interno dei Dg. Queste complessità, a loro volta, hanno portato a un ritardo da otto a nove mesi dal ricevimento delle proposte alla firma dei contratti, ed errori nella verifica della legalità e regolarità delle dichiarazioni sui costi. "La Commissione ha avviato una riforma approfondita degli accordi contrattuali e finanziari per i programmi di ricerca della comunità come parte del 6Pq," stabilisce la Commissione alla pagina n. 29 della risposta alla relazione della Corte dei Conti. "Il 6Pq ha portato a una maggiore semplificazione riguardo all'applicazione degli interventi di ricerca. [...] Il sistema di rimborso dei costi stabilito per il 6Pq è più semplice da applicare dal punto di vista dei partecipanti e ugualmente per i settori della Commissione. Di per sé, bisognerebbe salvaguardare gli interessi finanziari della Comunità in modo più efficace." Una proposta avanzata dalla Commissione per semplificare ulteriormente i sistemi dei costi per il 6Pq, in linea con le proposte precedenti della Corte, è stata di fatto respinta sia dal Parlamento che dal Consiglio. In risposta all'insoddisfazione manifestata dalla relazione con l'intervento dei cinque Dg nella gestione dei programmi, la Commissione stabilisce che questa struttura "ha reso possibili sinergie per essere sviluppata tra ricerca e altre politiche comunitarie." La Commissione aggiunge che lo sviluppo degli strumenti di gestione, comprese le funzioni di supporto centralizzate," riflette la politica di un maggior coordinamento tra i settori." La Corte dei Conti rileva che la Commissione non sviluppa un sistema di tecnologia dell'informazione (It) comune o integrato per la durata del 5Pq. I sistemi impiegati erano "inadeguati, soprattutto a causa degli investimenti insufficienti," afferma la revisione dei conti. La replica della Commissione nota che il supporto It al 5Pq si raffronta favorevolmente a quello del 4Pq, e garantisce l'applicazione di un nuovo sistema It nel 2004. Certamente, il sistema delle "preparazioni delle proposte elettroniche on line e delle richieste" è ora operativo per tutti gli inviti. La Commissione ammette il problema delle dichiarazioni inesatte dei beneficiari, e ha proceduto a incrementare i controlli nel 6Pq. Nel 5Pq il problema era rappresentato dal fatto che il contributo finanziario della Comunità era stato pagato sulla base di costi ammissibili errati, come dichiarato dai beneficiari. La Commissione stabilisce che "La precisione di questi costi e la loro conformità con i provvedimenti contrattuali non può essere completamente e accuratamente verificata prima dell'autorizzazione dei pagamenti". La condizione per i certificati della revisione da parte dei beneficiari precedentemente al rimborso è stata introdotta nel 6Pq. La Commissione conclude garantendo che "assicurerà che il modello di gestione dei Programmi Quadro continui a svilupparsi, anche quando la proposta procederà verso il prossimo 7Pq, inquadrando in particolare le procedure di semplificazione." Per accedere alla relazione della Corte dei Conti e alle risposte della Commissione, vi invitiamo a consultare il seguente sito Web: http://www.Eca.eu.int/audit_reports/special_reports/docs/2004/nirs01en.pdf  
   
   
UNIONE EUROPEA: PRESENTATA ALL’URBAN CENTER LA RETE REGENERA MILANO SI ALLEA CON ALTRE CITTA’ EUROPEE  
 
Milano, 23 aprile 2004 - Fra i primi atti del nuovo Parlamento Europeo che si insedierà fra circa 2 mesi ci sarà la definizione del Terzo Rapporto di Coesione con il quale verranno stabilite le priorità dei finanziamenti che l’Unione Europea destinerà alle Regioni. Il Terzo rapporto di coesione costituisce un momento decisivo perché le prossime politiche di coesione a livello comunitario non si limitino a ridurre solo gli squilibri a livello regionale ma affrontino i temi relativi alle questioni urbane. A tale scopo ieri e oggi all’Urban Center viene presentata Regenera , una rete tematica di città cofinanziata con i contributi del Programma d’Iniziativa Comunitaria Urbact e costituita tra diverse città europee fra cui: Grand Lyon, Milano, Torino, Belfast, Berlino, Birmingham, Pescara, Saint-etienne, The Hague, Vienna, Budapest. La costituzione di Regenera segue all’altro importante momento di confronto fra 250 città europee, quello svoltosi a Milano lo scorso novembre. Durante il Secondo Summit Europeo delle città Urban, infatti, è stata sottoscritta dai 250 sindaci e rappresentanti di altrettante città la Carta di Milano con la quale si richiedeva un maggior coinvolgimento delle città e delle autorità locali nelle politiche comunitarie. Un documento che non è stato sufficientemente considerato a livello europeo e che, invece, costituisce un indirizzo fondamentale perché si sviluppi un approccio integrato alla riqualificazione urbana. La preoccupazione e la volontà delle città di questa rete è, infatti, quella di essere maggiormente considerate nelle politiche urbane dell’Unione soprattutto per quegli aspetti più specifici che caratterizzano le città metropolitane e le dimensioni urbane come, ad esempio, quelli legati alla vivibilità urbana. Le città auspicano inoltre l’incremento della dotazione finanziaria, una semplificazione delle procedure, una maggiore flessibilità nella definizione della gamma di azioni possibili e delle zone su cui intervenire fino a un livello metropolitano, e la creazione di uno spazio per lo scambio di esperienze e per la cooperazione. Le città lamentano anche che, ad eccezione di alcuni casi come Urban Ii, i finanziamenti dell’Unione hanno da sempre privilegiato la dimensione regionale a discapito di quella urbana. Il caso di Urban Ii, con il quale Milano ha ottenuto stanziamenti per 47 milioni di euro (10.7 milioni di euro dalla Ue; 16.3 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; 20 milioni di euro da un accordo tra Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia, l’Aem Spa e Aler) per la riqualificazione della periferia Nord-ovest, dimostra che la politica europea è maggiormente efficace quando è mirata ad esigenze e ambiti più specifici. Con il programma Urban Ii si sta attuando l’approccio integrato alla riqualificazione urbana. Urban Ii, infatti, prevede azioni a 360 gradi come: la riqualificazione del Parco Urbano e il recupero di Villa Scheibler per funzioni di sviluppo socio economico; un servizio informativo per l’impiego; la riqualificazione e il recupero di spazi pubblici ad uso produttivo e di servizi; la diversificazione plurifunzionale di aree destinate ad uso produttivo; un laboratorio per la promozione e lo sviluppo dell’area Urban; un centro per la mobilità sostenibile con i semafori intelligenti; la metrotranvia di accesso all’area; piste ciclabili etc. “Ancora una volta – ha sottolineato Gianni Verga - si vuole affermare che città metropolitane come Milano devono avere maggior ruolo e considerazione da parte dell’Unione Europea che invece si ostina a mantenere un atteggiamento ormai arretrato continuando a privilegiare, nelle sue politiche comunitarie, il rapporto con le Regioni”. “E’ necessario - ha continuato Verga - che il nuovo Parlamento Europeo che sta per essere eletto prenda atto che città come Milano devono essere considerate a tutti gli effetti al pari di una Regione e quindi, come accade per le Regioni, meritino anch’esse di avere un rapporto diretto con l’Unione senza intermediari, così come dimostrato con successo dal programma Urban Ii”. Il Ruolo Di Milano Milano ha elaborato Tuner, un Piano strategico di riabilitazione dei contesti urbani dei nodi delle reti transeuropee che il Comune ha presentato oggi alla rete Regenera e sottoporrà a breve alla Commissione Europea e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito dei programmi di sviluppo sostenibile dei Transeuropean networks, come programma dimostrativo di attuazione degli indirizzi di politica urbana della Dichiarazione sottoscritta dalle Città Urban a Milano il 6 novembre 2003. Da questa ricerca sono emerse alcune priorità che dovranno necessariamente essere considerate dall’Unione nei programmi di realizzazione dei sistemi infrastrutturali del corridoio 5, e in quelli di collegamento tra le rotte del Far East attraverso il mediterraneo e quelle atlantiche del nord Europa. Con queste infrastrutture l’area metropolitana milanese assumerà un ruolo centrale e dovrà essere quindi in grado di accoglierle traendone i maggiori benefici. Le linee guida del piano si articolano nelle seguenti priorità strategiche: a) Potenziamento, integrazione multimodale e riqualificazione ambientale dei nodi finalizzata a massimizzare i vantaggi per i contesti locali in termini di accesso alle residenze, al lavoro, ai servizi, alle merci, all’energia e alle informazioni; b) Recupero multifunzionale ad uso metropolitano degli spazi pubblici delle infrastrutture obsolete, sottoutilizzate, superate o declassate a seguito della deindustrializzazione; c) Integrazione logistico produttiva delle merci attraverso i nodi e riorganizzazione multimodale della city logistics a servizio delle Pmi e dei poli commerciali; d) Miglioramento della qualità urbana e della convivialità dei nodi attraverso la riqualificazione dell’abitare ed estensione dell’ospitalità universitaria e ospedaliera; e) Governance dei processi partecipati di riabilitazione dei contesti urbani dei Nodi. Sede: Urban Center Galleria Vittorio Emanuele Ii, 11/12, Milano. Venerdì 23 aprile: I progetti scelti per essere presentati nel quadro di Regenera: Presentazione per ciascuna delle Città (20 minuti per presentazione). 9:00– 10:20 St. Etienne, Budapest, Torino, Pescara. 10:20 – 10:30 Pausa, 13:30 – 11:30 La Haye, Sant Adria de Besos, Belfast. 11:30 – 12:30 Débat. 12 30 - 14:00 Pausa Pranzo. 14:00 – 15:20 Birmingham, Glasgow, Berlin, Lyon. 15:20– 17:00 Prima analisi dei progetti a partire dalle tematiche di Regenera, · Claude Jacquier et Stéphane Bienvenue, · Didattito. 17:00 – 18:00 I tre gruppi di lavoro (rigenerazione urbana, mescolanza sociale e accessibilità): organizzazione ed elaborazione di un’agenda comune, Sintesi · Maurice Charrier, Vice Presidente della «Communauté Urbaine de Lyon», incaricato della Politica della Città.  
   
   
COMITATO ESECUTIVO ABI SU RISPARMIO  
 
Roma, 23 aprile 2004 - Il Comitato esecutivo dell’Abi ha effettuato il 21 aprile una prima analisi dell’articolato sulla tutela del risparmio esaminandone i contenuti in tema di corporate governance, di controlli interni ed esterni e di funzioname nto del mercato finanziario. Abi farà avere al Parlamento le sue osservazioni. Per quanto attiene agli aspetti istituzionali e nell’interesse generale, il Comitato esecutivo ha convenuto che vengano garantite l’autonomia e l’indipendenza delle autorità di vigilanza anche al fine di attribuire alle decisioni da esse assunte autorevolezza e imparzialità. Coerentemente, il Comitato esecutivo ha concordato: sull’inopportunità di ampliare le competenze del Cicr sulla cui esistenza andrebbe anzi avviata una riflessione anche con riguardo alla prassi e alla normativa in vigore negli altri paesi europei; sull’opportunità, per quanto riguarda il segreto d’ufficio sui dati in possesso delle Autorità, che sia opponibile non solo alle pubbliche amministrazioni ma anche agli organismi governativi; sulla necessità che si possa procedere alla revoca dei componenti delle Autorità di Vigilanza in base a fatti oggettivi e previsti dalla legge, svincolandola da valutazioni soggettive; sull’inopportunità di affidare lo svolgimento dell’attività ispettiva delle Autorità di vigilanza a soggetti che dipendono da altri poteri dello Stato (ad es. La Guardia di Finanza). A tal fine, se del caso, le Autorità andranno adeguatamente rafforzate e dotate dei poteri necessari. Infine, il Comitato esecutivo ha espresso l’auspicio che le norme siano le più chiare e semplici possibili e che non diano luogo a sovrapposizioni o insufficiente chiarezza.  
   
   
ASCOLTO, TRASPARENZA E CORRETTEZZA PER RICONQUISTARE LA FIDUCIA DEL CLIENTE IN BANCA  
 
Milano, 23 aprile 2004 - Il leit motiv dominante nel settore del credito e sulla stampa è quello della crisi del rapporto di fiducia tra la banca e i suoi clienti, un rapporto minato anche dagli scandali finanziari degli ultimi tempi. Ma cosa stanno facendo in concreto le banche per ricostruirlo? Gli operatori bancari sembrano essere d’accordo nell’affermare che bisogna riconquistare il rispetto del cliente in un clima di ascolto, trasparenza e correttezza. E’ ciò che è emerso ieri, 21 aprile, nel corso del convegno Banking 2004, evento organizzato a Milano dallo studio di consulenza Busacca & Associati, che si è posto come importante momento di confronto fra i principali istituti bancari italiani. Per raggiungere questo risultato, le banche devono valorizzare la componente umana del rapporto banca-cliente, ha affermato Victor Massiah, direttore generale di Banca Lombarda: la vera sfida sta nella capacità di creare condivisione tra le risorse umane sullo stile di relazione e sui valori che la banca incarna. E per supportare efficacemente le risorse nella gestione della relazione col cliente i sistemi tecnologici, primo fra tutti il Crm, sono di fondamentale importanza, ha sottolineato Eliano Omar Lodesani, amministratore delegato di Intesa Holding Centro. È grazie alla tecnologia, infatti, che è possibile ricostruire la customer experience e individuare in modo proattivo le reali necessità del cliente. Un principio che funziona, e che consente a Intesa Holding Centro, una banca con circa 500.000 clienti, di registrare un incremento medio mensile del numero di clienti pari allo 0,51%. Per conquistare un reale vantaggio competitivo è poi necessario soddisfare il cliente in modo dinamico, modificando di conseguenza l’asset allocation. È quanto ha messo in evidenza Massimo Arrighi, amministratore delegato di Rasbank, che ha inoltre sottolineato l’importanza di insegnare al risparmiatore il concetto di rischio e di offrirgli, per metterlo in grado di affrontarlo, delle vere e proprie soluzioni, e non semplici prodotti. Come ha sottolineato Patrizia Misciattelli, presidente di Mamy’s Family Office Strategies, le banche devono studiare le differenze di valore e di stile che caratterizzano ciascun cliente per poter realizzare soluzioni personalizzate e far percepire al cliente di essere unico. E infine, non va sottovalutato il ruolo della comunicazione, perché gli sforzi fatti dalle banche in termini di trasparenza, semplificazione e personalizzazione non sono forse stati percepiti dai clienti semplicemente perché non sono stati loro comunicati.  
   
   
COOPERCREDITO SPA: CEDUTA LA QUOTA MEF A BNL  
 
Roma, 23 aprile 2004 - Il Mef comunica che ieri è stato firmato il contratto di cessione alla Bnl S.p.a. Della partecipazione del 14,42% (3 milioni di azioni ordinarie) detenuta dal Ministero nel capitale sociale di Coopercredito S.p.a. L’advisor dell’operazione per il Mef è stata Société Générale, che è ha svolto un’indagine di mercato tra i principali gruppi bancari e tra gli attuali soci di Coopercredito, finalizzata a raccogliere manifestazioni d’interesse alla cessione. In base ai risultati dell’indagine è stata quindi attivata la trattativa privata con Bnl S.p.a, azionista di maggioranza di Coopercredito. La cessione è avvenuta mediante girata delle azioni alla Bnl S.p.a. E contestuale incasso da parte del Mef del corrispettivo, pari a 15.545.000 euro.  
   
   
PROMOZIONE DI PROGETTI INDUSTRIALI ITALIANI IN LIBIA  
 
Milano, 23 aprile 2004 - Nell’ambito della collaborazione economico-finanziaria promossa dalla Comunità Economica Europea con la Libia, è stato ieri sottoscritto a Roma un “Memorandum of Understanding” per un importo massimo di 1 miliardo di Euro tra La.fi.co – Libyan Arab Foreign Investment Co. E Sace, per la promozione di progetti industriali italiani in Libia. L’accordo è stato sottoscritto anche da Ubae Arab Italian Bank e Mediobanca, in qualità di “ financial arrangers”.  
   
   
FIDEURAM:L’ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2003 UTILE NETTO CONSOLIDATO: € 175,6 MILIONI (+16,7%) DIVIDENDO DI € 0,16 PER AZIONE RINNOVATA L’AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE  
 
 Roma, 23 aprile 2004 – L’assemblea degli Azionisti di Banca Fideuram, riunitasi ieri a Roma, ha anzitutto approvato il bilancio consolidato e civilistico dell’esercizio 2003 e la distribuzione di un dividendo di € 0,16 per azione. L’utile netto consolidato 2003 è stato di € 175,6 milioni, in crescita rispetto ai € 150,4 milioni pro-forma 1 del 2002. L’utile netto civilistico della sola Banca è ammontato a € 167,8 milioni (+ 29% rispetto ai € 129,9 milioni del 2002). Il dividendo unitario di € 0,16 lordi (come nel 2002) sarà messo in pagamento dal 27 maggio 2004 (data stacco 24 maggio). Il credito di imposta, utilizzabile dai soli soggetti con periodo di imposta non coincidente con l’anno solare, è pieno sino alla concorrenza di € 0,05 e limitato per i restanti € 0,11. L’assemblea ha inoltre rinnovato per un ulteriore periodo di 18 mesi l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie fino ad un massimo di 50 milioni di titoli con una riserva disponibile all’acquisto di azioni proprie pari a € 250 milioni (di cui € 71,6 milioni impegnati a fronte dei 15.000.000 di azioni proprie già in portafoglio). L’assemblea ha anche conferito alla Reconta Ernst & Young S.p.a. L’incarico di revisione contabile del bilancio di esercizio della Banca e del bilancio consolidato del gruppo Banca Fideuram relativi agli esercizi 2004, 2005 e 2006. L’assemblea ha infine nominato Sindaci Supplenti Ruggero Ragazzoni e Lorenzo Ginisio.  
   
   
CREDITO VALTELLINESE: CONCLUSO CON SUCCESSO L'AUMENTO DI CAPITALE RISULTATI DELL'OPERAZIONE DI AUMENTO DEL CAPITALE AL TERMINE DEL PERIODO DI OPZIONE  
 
Sondrio, 23 aprile 2004 - Il Credito Valtellinese comunica che in data 16 aprile 2004 si è conclusa con successo l'offerta in opzione agli azionisti di massimo n. 7.341.643 azioni ordinarie (in ragione di una azione di nuova emissione ogni 8 possedute) e di massimo n. 293.665 obbligazioni convertibili del prestito obbligazionario "Credito Valtellinese 2,8 % 2004-2007 Convertibile" (in ragione di una obbligazione convertibile emessa ogni 200 azioni possedute). Il numero definitivo di azioni ordinarie ed obbligazioni convertibili offerte in opzione agli azionisti a partire dal 1° marzo 2004 è stato definitivamente determinato in: n. 7.334.516 azioni ordinarie; n. 293.380 obbligazioni convertibili del Prestito Obbligazionario "Credito Valtellinese 2,8 % 2004-2007 Convertibile"; e ciò per effetto dell'esercizio del diritto di conversione relativo alla terza ed ultima tranche del precedente prestito obbligazionario "Credito Valtellinese 2% 99/04 Index-linked, cum warrant, subordinato" (scaduto in data 15 febbraio 2004), che ha portato all'emissione di n. 4.098.251 azioni ordinarie Credito Valtellinese. Durante il periodo di offerta, iniziato il 1° marzo 2004, sono state sottoscritte: n. 7.306.460 azioni ordinarie, per un controvalore di Euro 50.414.574,00, pari al 99,6175%circa del totale delle azioni ordinarie offerte; n. 291.997 obbligazioni convertibili del Prestito Obbligazionario "Credito Valtellinese 2,8 % 2004-2007 Convertibile", per un controvalore di Euro 291.997.000,00, pari al 99,5286% circa del totale delle obbligazioni convertibili offerte. Per un controvalore complessivo dell'offerta in opzione pari a Euro 342.411.574,00 . Risultano pertanto non sottoscritte n. 28.056 azioni ordinarie (corrispondenti a n. 224.448 diritti per la sottoscrizione di azioni ordinarie) e n. 1.383 obbligazioni convertibili (corrispondenti a n. 276.600 diritti per la sottoscrizione di obbligazioni convertibili), per un controvalore complessivo di circa Euro 1.576.586,40. Tali diritti di opzione non esercitati saranno offerti in Borsa dal Credito Valtellinese ai sensi dell'art. 2441, terzo comma, cod. Civ., nelle riunioni del 26, 27, 28, 29 e 30 aprile 2004. Nella prima riunione verrà offerto l'ammontare totale dei diritti, mentre nelle sedute successive alla prima il quantitativo eventualmente non collocato nei giorni precedenti. La sottoscrizione delle nuove azioni e delle obbligazioni convertibili dovrà avvenire, a pena di decadenza, entro e non oltre il 4 maggio 2004. Dell'offerta in Borsa dei diritti di opzione verrà data comunicazione al mercato tramite la pubblicazione dell'avviso previsto dall'art. 89 del regolamento approvato dalla Consob con deliberazione in data 14 maggio 1999 e successive modificazioni ed integrazioni. I risultati ottenuti confermano, da un lato, la fiducia dei Soci verso la Banca e, dall'altro, il gradimento dell'operazione finalizzata a consolidare e sviluppare ulteriormente le attività che rappresentano il core business del Credito Valtellinese e del Gruppo.  
   
   
A MAURIZIO ZAZZARO LA RESPONSABILITÀ DELL’AREA CONSUMER DI MICROSOFT ANCHE IN GRECIA  
 
Milano, 23 aprile 2004 - Microsoft annuncia un nuovo incarico per Maurizio Zazzaro, che, in seguito ai brillanti risultati conseguiti in Italia nell'area consumer, estende la propria responsabilità al mercato greco. Zazzaro si occuperà, quindi, della definizione delle strategie e degli obiettivi di Microsoft anche per il mercato consumer in Grecia, sviluppando nuove aree di business legate a settori a elevato potenziale di crescita quali il digital entertainment. Country Manager della Home & Entertainment Division di Microsoft Italia dal maggio 2001, Maurizio Zazzaro vanta il successo di significativi progetti strategici, quali il lancio della console per videogiochi Xbox, arrivata in Europa nel marzo 2002 e oggi nuovo standard di riferimento nel settore dell'intrattenimento videoludico. Entrato in Microsoft nel 1991, Maurizio Zazzaro ha ricoperto varie posizioni nella Divisione Oem fino a raggiungere nel 1998 l'incarico di Direttore Oem di Microsoft Emea per i paesi del Sud Europa (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo), del Nord Europa (Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca), dell'area baltica (Lituania, Estonia, Lettonia), del Benelux e del Sud Africa. Nato a Napoli nel 1961, sposato con due figlie, Maurizio Zazzaro si è laureato in fisica all'Università di Napoli e, dopo aver vinto una borsa di studio al Cnr, ha iniziato la sua carriera professionale in Olivetti, ricoprendo vari incarichi in area tecnica e commerciale.  
   
   
UBS INVESTOR RELEASE: "RESTATEMENT" DEI RISULTATI 2003 E 2002  
 
Zurigo, 23 aprile 2004 - Ieri Ubs ha pubblicato un «restatement» dei propri risultati finanziari per gli esercizi 2003 e 2002. I risultati dell’esercizio 2004 sono ripubblicati a causa dell'introduzione di nuovi standard contabili e di rendicontazione Con il «restatement», i risultati dei due scorsi esercizi sono riformulati retroattivamente tenendo in considerazione i nuovi standard, in modo da consentire una totale comparabilità dei risultati del 2004 con quelli passati. Di seguito sono riportate in dettaglio le variazioni valide a partire dal 2004: Introduzione della versione aggiornata degli standard di esposizione, rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari (Ias 32/39), la cui applicazione sarà obbligatoria dal 1° gennaio 2005. Ubs ha anticipato di un anno l’introduzione di questi standard. Nuovi principi contabili per gli immobili d’investimento, che saranno ora valutati secondo il modello del valore di mercato invece che in base al valore di acquisto. Ciò significa che le variazioni del valore di mercato saranno ora rilevanti ai fini del risultato, mentre non saranno più contabilizzati gli oneri di svalutazione. Nuovi principi contabili per le rettifiche di valore su rischi di credito relativi a derivati non quotati in borsa (derivati over-the-counter, derivati Otc). Tali strumenti ora non saranno più contabilizzati come rettifiche di valore per rischi di credito, bensì come risultato da attività di negoziazione. Variazione del trattamento dei valori patrimoniali della clientela aziendale all’interno di Business Banking Switzerland. Con eccezione dei valori patrimoniali delle casse pensioni, i patrimoni della clientela aziendale non saranno più inclusi nei patrimoni in gestione. A seguito di tali variazioni, l’utile netto di Ubs si riduce di Chf 146 milioni per l’esercizio 2003 e di Chf 5 milioni per l’esercizio 2002. Gli effetti di questi cambiamenti sui risultati degli scorsi periodi sono illustrati in dettaglio nel comunicato allegato, destinato a investitori e analisti. Si prega di notare che non si tratta di una correzione dei dati pubblicati, bensì soltanto della conseguenza dell’introduzione di nuovi standard contabili. Il «restatement» costituisce un’informazione preliminare al risultato del primo trimestre 2004, finalizzata a garantire una comparabilità ottimale dei dati del 2004 con quelli dei periodi precedenti. I risultati del primo trimestre 2004 saranno pubblicati, come annunciato, martedì 4 maggio 2004 alle ore 07.00.  
   
   
GIORGIO MEO INTERVIENE PER ASSOGESTIONI ALL'ASSEMBLEA DEI SOCI DI BANCA FIDEURAM  
 
Milano, 23 aprile 2004 - Assemblea Banca Fideuram. Assogestioni plaude al codice di autodisciplina di Banca Fideuram e chiede chiarimenti sul piano di stock option. Ribadita la necessità di una modalità più semplice di presentazione delle liste di minoranza, l’introduzione del voto di lista, la nomina di un sindaco delle minoranze alla presidenza del collegio sindacale. Il Professor Giorgio Meo è intervenuto ieri, in rappresentanza di Assogestioni all’assemblea di Banca Fideuram. L’associazione del Risparmio Gestito ha espresso, tramite il proprio rappresentante, considerazioni di apprezzamento per l’attenzione prestata da Banca Fideuram e ha chiesto specifiche delucidazioni in merito al funzionamento e alla composizione dei comitati istituiti in seno al consiglio di amministrazione e al piano di stock option predisposto dalla Società. Il Professor Meo ha altresì auspicato – in vista di futuri eventuali adeguamenti statutari – che venga eliminata la necessità di deposito preventivo delle azioni al fine della partecipazione all’assemblea e che la Società valuti l’opportunità: di prevedere l’introduzione del meccanismo del voto di lista per l’elezione degli amministratori; di riservare la nomina del presidente del collegio sindacale ad un sindaco nominato dalle minoranze e di ridurre la percentuale di possesso azionario attualmente prevista per la presentazione delle liste.  
   
   
ASSOGESTIONI INTERVIENE CON UN SUO RAPPRESENTANTNTE ALL'ASSEMBLEA DEI SOCI DI ALLEANZA ASSICURAZIONI  
 
Milano, 23 aprile 2004 - Assemblea Alleanza Assicurazioni Spa. Apprezzato da Assogestioni il codice di autodisciplina di Alleanza Assicurazioni. Plauso alle proposte di modifica dello statuto. Ribadita la necessità di una modalità più semplice di presentazione delle liste di minoranza, l’introduzione del voto di lista, la nomina di un sindaco delle minoranze alla presidenza del collegio sindacale. Assogestioni è intervenuta ieri con un proprio rappresentante, il Professor Alberto Toffoletto, all’assemblea di Alleanza Assicurazioni Spa. Nel suo intervento il Professor Toffoletto, in rappresentanza della Associazione del Risparmio Gestito, ha espresso considerazioni di apprezzamento per l’attenzione prestata Alleanza Assicurazioni nella attuazione del codice di autodisciplina. Al riguardo ha chiesto delucidazioni: in ordine ai criteri di attribuzione della qualifica di “non esecutivo” in capo ai componenti il consiglio di amministrazione; in ordine alla frequenza delle riunioni del comitato per la remunerazione nonché in ordine ai criteri di assegnazione del numero di stock option assegnate ai manager. Inoltre, il Prof. Toffoletto ha apprezzato, a proposito delle proposte di modificazione dello statuto e in particolare della regola della legittimazione all’intervento in assemblea, lo sforzo compiuto da Alleanza Assicurazioni di contemperare l’esigenza avvertita dalla società con quelle degli investitori istituzionali. Infine Il rappresentante della Assogestioni ha auspicato, in vista di futuri eventuali adeguamenti statutari, che la Società valuti l’opportunità di prevedere l’introduzione del meccanismo del voto di lista per l’elezione degli amministratori, di riservare la nomina del presidente del collegio sindacale ad un sindaco nominato dalle minoranze e ridurre la percentuale di possesso azionario attualmente prevista per la presentazione delle liste di minoranza.  
   
   
UNION INVESTMENT ALL’ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEGLI AZIONISTI DI GENERALI  
 
Milano, 23 aprile 2004 - Ralf Branda, responsabile per l’Italia di Union Investment, società di gestione fondi delle Volksbanken e Raiffeisenbanken con sede a Francoforte sul Meno che amministra un patrimonio di oltre 110 miliardi di euro (di cui circa 20 miliardi investiti sui mercati azionari europei), commenta la gestione e l’andamento della società Generali nell’ottica della tutela degli interessi dei 4 milioni di investitori Union, dei quali oltre diecimila sono clienti italiani. Union detiene attualmente circa 2,8 milioni di azioni di Generali, per un controvalore superiore ai 60 milioni di euro, presenti, in particolare, all’interno del fondo Unieurostoxx50, fondo correlato all’indice Eurostoxx50. Nel 2003 gli azionisti di Generali hanno tratto beneficio dalla ripresa ciclica delle quotazioni dei loro titoli, registrando un progresso dell’8,6 per cento. Tuttavia questo titolo è rimasto indietro rispetto all’Eurostoxx 50, aumentato di oltre il 18 per cento, e anche rispetto all’Msci Europa per i titoli assicurativi, che ha messo a segno un progresso del 26,3 per cento. Più importante ancora è il raffronto a lungo termine, e anche qui Generali delude. In tre anni, dal 2000 alla fine del 2003, l’azione Generali ha perso il 20 per cento circa del proprio valore, mentre l’Eurostoxx 50 ha ceduto solo il 15 per cento. Come azionista orientato al lungo termine Union non è pertanto soddisfatta della performance a lungo termine e in particolare rileva i seguenti elementi di debolezza. - In primo luogo, i deficit strategici: la vendita tramite intermediari indipendenti, in forte crescita nel settore, è stata trascurata da Generali. Anche sul fronte internazionale finora Generali ha mostrato una strategia ancora troppo poco mirata. La concentrazione sull’Europa occidentale e orientale è plausibile. Tuttavia le attività in America latina non risultano convincenti. Quando Generali liquiderà l’impegno in Messico? - In secondo luogo, l’inadeguato rapporto dei sinistri rispetto ai premi pagati: il combined ratio si attesta attualmente su un insoddisfacente 103 per cento. Il valore target di 100 è previsto tra tre anni, anche se finora non si è riusciti a capire in che modo esso debba essere raggiunto. Quali misure concrete mette in atto il management per conseguire tale obiettivo? - In terzo luogo, il deludente piano di opzioni azionarie: il piano di stock option non soddisfa standard qualitativi elevati. In linea di principio Union accoglie con favore una retribuzione del management in funzione dei successi riportati. In tal modo si collegano gli interessi dei proprietari a quelli del management. Tuttavia il modello scelto da Generali non corrisponde ai requisiti indicati. Le opzioni azionarie portano vantaggi patrimoniali già a fronte di rialzi limitati delle quotazioni dell’azione. In tal modo lo strumento delle stock option si deteriora fino a diventare un ricorso alle tasche degli azionisti. Un altro aspetto risulta insoddisfacente: finora i costi non sono stati contabilizzati nel conto economico. In questo modo i costi risultano occultati. Quando Generali sospenderà il piano in atto o avvierà un più ambizioso piano di stock option? Anche se l’assemblea generale dei soci ha approvato il piano di opzioni, ora per decoro i dirigenti dovrebbero rinunciarvi, perché a fronte delle perdite subite dagli azionisti il sontuoso piano di opzioni non si adatta al panorama attuale. Inoltre come si possono motivare i collaboratori alla sobrietà e a una gestione responsabile del capitale degli azionisti se i dirigenti non danno il buon esempio? Pertanto, visto l’insufficiente piano di stock option, in merito al punto dell’ordine del giorno «Approvazione dell’operato del Consiglio di vigilanza» Union si asterrà dal voto. Union sarà lieta di acquistare ulteriori azioni di Generali per i propri fondi. Tuttavia al fine di poter acquistare più azioni anche per i fondi a gestione attiva Union ha bisogno di informazioni concrete sulla strategia e di informazioni significative sull’andamento di utili e perdite. Ci sono quindi alcune domande a cui vorremmo avere risposta, nell’interesse degli investitori: 1. Perché il capitale non impegnato di 1,7 miliardi di euro non è distribuito agli azionisti? 2. Sospenderete l’attuale piano di stock option? 3. In futuro avvierete un ambizioso piano di opzioni?  
   
   
ADFOR E FEDERAZIONE LOMBARDA BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO PROMUOVONO L’INIZIATIVA “VERSO BASILEA 2 CON LE BCC”  
 
Milano, 23 Aprile 2004 - Adfor Spa, nell’ambito della propria offerta di metodi, strumenti applicativi e consulenza con i quali supportare le Banche nella costruzione di servizi personalizzati di preparazione a Basilea2 per le proprie imprese clienti, ha raggiunto un accordo con Federazione Lombarda Banche di Credito Cooperativo per la diffusione presso le Banche associate di uno strumento di autodiagnosi che può essere messo a disposizione delle aziende clienti affinché le stesse possano, in autonomia o con l’assistenza del personale della Banca, verificare il proprio posizionamento di merito creditizio. “L’accordo con Adfor” ha dichiarato Angelo Zanutto, Direttore di Federazione Lombarda Banche di Credito Cooperativo, ”rientra nel quadro delle molteplici attività di supporto promosse dalla nostra Federazione per aiutare le Banche associate ad affrontare le nuove disposizioni con adeguati strumenti e cogliere l’opportunità offerta da Basilea2 per la costruzione di un rapporto di partnership e di consulenza a valore aggiunto con i propri clienti.” “I metodi e gli strumenti proposti, in collaborazione con Risk Profiles”, ha dichiarato Walter Faioni, Direttore Marketing di Adfor, “offrono un quadro qualitativo e quantitativo completo del posizionamento dell’Impresa, e sono stati studiati e costruiti in modo semplice e con un lessico chiaro e privo di tecnicismi. Non richiedono pertanto particolari competenze e possono essere utilizzati non solo dal personale della Banca, ma anche autonomamente dall’imprenditore che voglia verificare da sé il proprio posizionamento (ad esempio tramite collegamento con il sito della Banca che offre il servizio). Gli strumenti sono in grado di offrire suggerimenti, spunti di miglioramento ed una guida ai prodotti della Banca per un proficuo e trasparente rapporto con il proprio Istituto.” Infolink: www.Adfor.it  www.Fedlo.it  
   
   
ALLEANZA ASSICURAZIONI: L’ASSEMBLEA APPROVA UN ECCELLENTE BILANCIO 2003, CHE CONFERMA LA LEADERSHIP NEL MERCATO VITA. IL DIVIDENDO SALE A 0,28 EURO (+47,4%), L’ UTILE NETTO A 403,9 MILIONI (+72,9%) E IL ROE AL 20,5% 2002)  
 
Milano, 22 aprile 2004 - Il dividendo unitario sale a euro 0,28 per azione (+ 47,4%), alla luce dei risultati particolarmente positivi ottenuti nel 2003 dalla gestione ordinaria e straordinaria; sarà in pagamento, al netto delle ritenute di legge, presso gli intermediari autorizzati, a partire dal 27 maggio 2004 I premi lordi contabilizzati aumentano a 3.734,9 milioni di euro (+ 7,2%) e i premi di nuova produzione a 1.722,7 milioni (+ 16%). In particolare, ottimo sviluppo delle polizze previdenziali di lungo periodo: nuova raccolta di 246 milioni di premi annui e ricorrenti (+5%), che si confrontano con un mercato in flessione, nel comparto dei premi annui, di oltre il 16% Unitamente al rilevante sviluppo dei premi, il forte saldo positivo della gestione tecnica (362,2 milioni, + 45,2%) e il risultato della gestione ordinaria (371,1 milioni, + 16,3%), confermano la forza del modello imprenditoriale di Alleanza e la qualità del suo sistema distributivo L’incidenza dei costi sui premi scende al 9,5% (10% a fine 2002) ad ulteriore difesa dei margini operativi. Dopo aver conferito ad Intesa Vita attivi per 3.064,3 milioni, gli investimenti complessivi di Alleanza sono risultati pari a 19.406,5 milioni. “Risparmio e Fiducia”: anche recenti analisi di mercato confermano l’attuale situazione di disorientamento e sfiducia dei risparmiatori a cui soprattutto le aziende leader hanno il dovere di rispondere con messaggi forti e chiari. Alleanza ha varato il progetto “Risparmio e Fiducia” che coinvolge tutto il suo capillare sistema di distribuzione. La finalità è di informare il cliente e proporre, in modo chiaro e completo, concrete risposte assicurative alla sua ricerca di sicurezza. Le linee guida “Soluzioni per il risparmio” è la sintesi della strategia di Alleanza per il 2004, che si articola secondo 3 principali linee guida: offerta completa e integrata di nuovi prodotti e servizi; massima integrità e trasparenza nell’attività professionale, nel rigoroso rispetto dell’etica e della tradizione di Alleanza; ottimizzazione del peculiare e capillare sistema di distribuzione, per una consulenza su misura e scelte consapevoli del risparmiatore. Rete di Vendita: potenziamento della rete di vendita diretta di Alleanza attraverso nuovi processi di reclutamento e valorizzazione delle risorse presenti. Promotori Finanziari: la rete conta oggi su un organico di 1.013 promotori finanziari con l’obiettivo di aumentare la raccolta pro-capite. Piramide dei Servizi: offerta completa e integrata di nuovi prodotti e servizi per soddisfare tutti i bisogni della clientela: previdenziali, di protezione e di investimento. Reinvesto: forte capacità di consulenza soprattutto nei confronti dei clienti giunti a scadenza contrattuale che grazie ad un alto tasso di fidelizzazione decidono di reinvestire con Alleanza. Centralità del cliente: costante orientamento al cliente attraverso servizi qualitativi e professionali e il pieno utilizzo di strumenti consulenziali avanzati. L'assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione nelle persone di: Sandro Salvati, Giovanni Bazoli, Antoine Bernheim, Giuseppe Buoro, Dino De Poli, Alfonso Desiata, Maurizio De Tilla, Giancarlo Forestieri, Aldo Minucci, Amato Luigi Molinari, Alberto Pecci, Giovanni Perissinotto, Giulio Ponzanelli, Fabio Alberto Roversi-monaco. Il Consiglio di Amministrazione post-assembleare ha confermato Sandro Salvati nella carica di Presidente e Amministratore delegato ed ha nominato Vice Presidente Antoine Bernheim. Sono stati nominati membri del Comitato Esecutivo i signori Salvati, Bernheim, Perissinotto, Ponzanelli, Roversi-monaco, membri del Comitato per il controllo interno i signori Molinari, Desiata, Forestieri e membri del Comitato per le remunerazioni i signori Perissinotto, De Tilla, Pecci. In sede straordinaria l’Assemblea ha infine approvato le proposte di adeguamento dello Statuto sociale al nuovo diritto societario. Al termine dell’Assemblea il Presidente e Amministratore delegato Sandro Salvati ha dichiarato che: “indubbiamente gli inizi del 2004 vedono ancora un risparmiatore molto disorientato. Come Alleanza vogliamo rassicurarlo, riaffermando la nostra realtà di azienda leader, granitica sul piano patrimoniale e di grande affidabilità nel lungo periodo. Sono valori di sicurezza che oggi il risparmiatore tiene in grande conto”. “Le prime risultanze dell’anno in corso – ha proseguito – ci stanno dando ragione, perché il 2004 si è avviato con un forte incremento complessivo della nuova produzione. Infatti, da un lato la partnership in Intesa Vita sta decollando molto bene (con un incremento della nuova produzione al primo trimestre di circa il 58%), dall’altro la rete delle nostre agenzie continua nel suo incessante ritmo di marcia, incrementando i risultati del già eccellente primo trimestre 2003, con la massima attenzione, come sempre, ai premi annui pluriennali”.  
   
   
GRUPPO EUPHON BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2003: IL VALORE DELLA PRODUZIONE CONSOLIDATO SALE A 110,5 MILIONI DI EURO EBITDA A 14,3 MILIONI DI EURO. NOMINATO NUOVO C.D.A. ANDREA FRECCHIAMI È IL NUOVO PRESIDENTE ED ENZO BADALOTTI È IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO  
 
Torino, 23 aprile 2004 - L’assemblea degli Azionisti di Euphon S.p.a, riunitasi ieri a Torino, ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2003 della Società e ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo. In crescita del 7% il valore della produzione consolidato del Gruppo a fine 2003, pari a 110,5 milioni di Euro, rispetto al valore di fine anno 2002, pari a 103,3 milioni di Euro. In aumento anche l’Ebitda (margine operativo lordo) che a fine 2003 è stato pari a 14,3 milioni di Euro, rispetto al dato del 31 dicembre 2002, pari a 9,1 milioni di Euro. Gli incrementi del valore della produzione e dell’Ebitda derivano sia dal consolidamento per l’intero esercizio di Blue Gold (acquisizione 2002) che dai recuperi di efficienza derivanti dal piano di ristrutturazione. Il Gruppo al 31 dicembre 2003 ha, inoltre, evidenziato un risultato operativo prima degli ammortamenti e delle svalutazioni degli avviamenti e delle differenze di consolidamento positivo per circa 400 mila Euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita registrata a fine 2002 pari a 4,5 milioni di Euro. A fine anno 2003, l’Ebit (risultato operativo) del Gruppo è stato negativo per 7,7 milioni di Euro, rispetto al negativo di 6,6 milioni di Euro di fine 2002; mentre il risultato prima delle imposte, negativo per 12,2 milioni di Euro, è leggermente migliorato rispetto al negativo di 12,6 milioni di Euro di fine 2002. La flessione del risultato operativo è da attribuire sostanzialmente alle svalutazioni effettuate sul valore di alcune partecipazioni del Gruppo (circa 5,5 milioni di Euro) che in base ai risultati 2003 ed alle previsioni future sono state allineate a valori inferiori. Di tale riallineamento si è altresì tenuto conto, con corrispondente criterio, ancorchè con impatto più significativo nel bilancio della Capogruppo, Euphon S.p.a., che a fine 2003 ha registrato un valore della produzione di circa 32 milioni di Euro e un margine operativo lordo di 1,5 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta consolidata a fine 2003, negativa per 28,3 milioni di Euro, è leggermente superiore rispetto a quella dell’anno precedente negativa per 27,6 milioni di Euro. Nella giornata di oggi l’Assemblea ha nominato i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione ed in seguito il Cda, che si è tenuto a margine dell’Assemblea, ha conferito pieni poteri al nuovo Presidente, Andrea Frecchiami (subentrato a Roberto Rocchietti) e ad Enzo Badalotti in qualità di nuovo Amministratore Delegato (subentrato a Giancarlo Rocchietti). Contestualmente alla nomina del nuovo Presidente e dell’Amministratore Delegato, l’Assemblea ha nominato, in qualità di Amministratori della società: Paolo Baretta, Francesco Sironi e Riccardo Collini, Piero Gandini, Severino Salvemini, Giancarlo Rocchietti e Roberto Rocchietti. In seguito all’Assemblea di oggi il Consiglio di Amministrazione di Euphon è formato da: Andrea Frecchiami (Presidente), Enzo Badalotti (Amministratore Delegato), Paolo Baretta (Amministratore), Francesco Sironi (Amministratore), Riccardo Collini (Amministratore), Roberto Rocchietti (Amministratore), Giancarlo Rocchietti (Amministratore), Piero Gandini (Indipendente) e Severino Salvemini (Indipendente). Il nuovo Consiglio di Amministrazione rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2006. Nella giornata di oggi l’Assemblea ha nominato anche i membri del Collegio Sindacale: Roberto Palea è stato confermato Presidente, Claudio Saracco e Luciano Ciocca sono stati eletti Sindaci Effettivi, mentre Alberto Bodiglio e Maurizio Scaglione sono stati nominati Sindaci Supplenti. Nota di profilo dei nuovi membri del C.d.a. Andrea Frecchiami, 34 anni, laureato in Economia Aziendale presso l'Università Commerciale L. Bocconi, Master in e-business management presso il Politecnico di Milano. Dopo aver lavorato per quattro anni nella divisione di Investment Banking di Barclays Capital a Milano e Londra è entrato in Bs Private Equity all'inizio del 1999 come Investment Manager ed è diventato partner dal 2002. In Bs Private Equity ha gestito l'acquisizione di Sachman, Bonna Sabla, Pilosio, Selcom ed Euphon, di cui è membro del Consiglio di Amministrazione. Enzo Badalotti, 44 anni, laureato in Economia e Commercio – precedentemente all’ingresso in Euphon ha lavorato nel Gruppo Telecom Italia (dal 2000 al 2001) in cui ha ricoperto il ruolo di Direttore delle operazioni Internazionale del Gruppo e prima ancora è stato Amministratore Delegato e poi Presidente di Telespazio e Direttore delle attività satellitari del Gruppo. Nel periodo 1996-1999 Badalotti ha collaborato al risanamento del Gruppo Olivetti come Direttore delle Operations di Gruppo e allo sviluppo del settore delle telecomunicazioni con Omnitel e Infostrada di cui è stato membro del consiglio di Amministrazione nel periodo 1997-1998. Nel 1994 Badalotti è entrato in Omnitel, a capo delle attività di pianificazione e controllo operativo, contribuendo allo start-up della società che si è affermata tra i migliori gestori europei di telefonia mobile. Paolo Baretta, 41 anni, laureato in Discipline Economico Sociali presso l'Università Bocconi, Mba presso il Cuoa – è entrato in Bs Private Equity nel 1990 come Investment Manager, nel 1996 è diventato partner. Nel corso della sua esperienza professionale Paolo Baretta ha gestito gli investimenti e i disinvestimenti di Stc, Celaschi, De-ta ed Euphon, di cui ha curato il processo di quotazione. Paolo Baretta ha, inoltre, seguito le acquisizioni di Digitek, Qubica, Sigma, Deroma, delle quali è membro del consiglio di amministrazione, ed Eurolites. Riccardo Colini, 29 anni, laureato in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi – è entrato nel marzo del 2003 in Bs Private Equity in qualità di Investment Manager. In precedenza, dal 2000 al 2003, Collini ha lavorato nella divisione Merger & Acquisition di Morgan Stanley a Londra e a Milano. Dal 1999 al 2000 Collini ha lavorato in Paribas Affaires Industrielles, nella divisione Private Equity, in qualità di analista finanziario. Francesco Sironi, 34 aani, laureato in Economia e Commercio all'Università Bocconi - si è unito a Bs Private Equity nel 1995 come Investment Manager, dopo aver lavorato nella divisione M&a di Morgan Stanley, ed è diventato partner nel 1999. In Bs Private Equity Sironi ha gestito l'acquisizione e il disinvestimento di Colombo Gas e Invesmart, oltre all'acquisizione di Filo diretto e Axioma, di cui è membro del Consiglio di Amministrazione. Sironi Bs Private Equity è inoltre responsabile dei rapporti con gli investitori. Piero Gandini, 40 anni, è Amministratore Delegato ed azionista di maggioranza di Flos Spa, gruppo leader nel settore della progettazione, produzione e commercializzazione di apparecchi e sistemi di illuminazione architettonica di interni ed esterni.  
   
   
ACEA: ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2003 RISULTATI 2003 DEL GRUPPO ACEA: VALORE DELLA PRODUZIONE +13,2%, EBITDA +7,0% EBIT +8,1%  
 
Roma, 23 aprile 2004 - L'assemblea degli Azionisti del Gruppo Acea ha approvato ieri, il Bilancio 2003 e la relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione. Questi in sintesi i risultati economici più rilevanti dell'esercizio 2003 a livello consolidato:
(min di Euro) 31.12.03 31.12.02 Var. %
Valore della produzione 1.481,1 1.308,4 +13,2%
Ebitda 314,4 293,7 +7,0%
Ebit* 147,7 136,6 +8,1%
Utile netto 58,9 (106,8)
* dato prima degli accantonamenti non ricorrenti elo straordinari I dati economici del 2003 hanno risentito di tre fattori principali: il deconsolidamento del 50% delle attività di produzione conferite nella partnership con Electrabel; l'assunzione da parte di Acea Ato2, per quanto riguarda il settore idrico, del servizio di fognatura nel Comune di Roma; e infine la progressiva espansione dell'Ambito territoriale ottimale Lazio-centrale (Ato2). Per quanto riguarda gli altri indicatori, la gestione finanziaria ha conseguito un contenimento degli oneri per 40,9 milioni di Euro, il 24% in meno rispetto al 2002; mentre la posizione finanziaria netta consolidata al 31.12.03 ha raggiunto 897,5 milioni di Euro rispetto a 782,6 milioni di Euro al 31.12.02, un incremento legato essenzialmente all'utilizzo di fondi accantonati nel 2002 per la telefonia. In considerazione dei positivi risultati raggiunti dal Gruppo Acea nel 2003, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato la distribuzione di un dividendo pari a 0,19 Euro per azione, con data di stacco cedola al 21 giugno 2004 e messa in pagamento per il 24 giugno. Per la distribuzione dei dividendi si attingerà per 15,0 milioni di Euro dall'utile di esercizio e per 25,4 milioni di Euro dalla Riserva Straordinaria. Per quanto riguarda la revisione dello statuto sociale, prevista nella parte straordinaria dell'ordine del giorno, l'assemblea ha rinviato l'approvazione al 29 aprile 2004, alle ore 10,30, sempre presso il centro congressi "La Fornace", in via dell'Equitazione n.32, in Roma, data già prevista per la seconda convocazione. Ii rinvio è determinato dalla non completa realizzazione dell'iter procedurale da parte del Consiglio Comunale di Roma.
 
   
   
AES TORINO: APPROVATO IL BILANCIO 2OO3 IL FATTURATO AMMONTA A 102 MILIONI DI EURO, L’UTILE NETTO 33,8 MILIONI E IL MOL RAGGIUNGE 73,6 MILIONI  
 
Torino, 23 aprile 2004 - Ieri l’Assemblea degli Azionisti di Aes Torino Spa ha approvato il bilancio consuntivo per l’anno 2003. L’anno in oggetto ha rappresentato per Aes Torino il secondo esercizio completo di attività operativa. In sintesi, i risultati economici presentano un volume d’affari di 102,1 milioni di euro, che riguarda principalmente il vettoriamento gas (62,2 milioni di euro, relativi a 682 milioni di metri cubi trasportati) ed il vettoriamento calore per teleriscaldamento (32,9 milioni di euro, relativi a energia immessa in rete di 1.254 gigawattora). I costi della produzione ammontano a 43,3 milioni di euro, di cui 9,1 milioni per prestazioni di servizi, 14,3 milioni relativi al personale e 14,3 per ammortamenti; conseguentemente il margine operativo lordo ed il margine operativo netto si sono attestati, rispettivamente, a 73,6 e 58,8 milioni. La gestione finanziaria evidenza oneri netti per 1,5 milioni di euro, sostenuti alle migliori condizioni di mercato. Gli investimenti dell’esercizio, pari a 21,9 milioni di euro, sono stati totalmente finanziati con risorse interne. Con un risultato netto di 33,8 milioni di euro l’Assemblea degli azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,29 euro per azione. A commento della presentazione del bilancio 2003, il presidente professor Franco Reviglio ha affermato” La struttura patrimoniale e finanziaria di Aes Torino risulta equilibrata, anche in vista dei notevoli investimenti previsti nei prossimi anni, per espandere l’attività aziendale, ed in particolare per quanto riguarda lo sviluppo della rete teleriscaldamento nell'area Torino Centro e per il rinnovo degli impianti gas”. In chiusura, il professor Reviglio, ringraziando i presenti, ha commentato: ”Anche nell'esercizio appena concluso, la Società ha operato con impegno e professionalità in uno scenario complesso, incerto dal punto di vista normativo ed in rapida evoluzione”.  
   
   
IRCE:L’ASSEMBLEA ORDINARIA HA APPROVATO IL BILANCIO 2003: FATTURATO CONSOLIDATO € 164,3 MILIONI CONTRO € 189,1 MILIONI NEL 2002  
 
Imola, 22 aprile 2004 - Si è tenuta ieri, in prima convocazione, presso la sede sociale della società, l’Assemblea Ordinaria degli azionisti di Irce Spa (cavi elettrici), che ha approvato il bilancio d’esercizio 2003 . Nel 2003 il fatturato consolidato complessivo è stato di € 164,3 milioni contro € 189,1 milioni nel 2002 , con un risultato ante imposte di € 1,7 milioni, e un risultato negativo di € 0,2 milioni, a seguito del quale l’assemblea non ha deliberato la distribuzione di dividendi. Il fatturato calcolato senza considerare la componente metallo ha registrato una riduzione del 10,3% da € 87,8 milioni a € 78,7 milioni e il margine operativo lordo è diminuito da € 16,7 milioni nel 2002 a € 14,8 milioni nel 2003. La cassa generata nell’esercizio è stata di € 10,9 milioni e l’indebitamento finanziario del Gruppo era di € 2,4 milioni. L’assemblea ha inoltre deliberato la nomina del consiglio di amministrazione per gli esercizi 2004, 2005, 2006, in particolare sono stati nominati amministratori: Cav. Del Lavoro Renzo Casadio; Dott. Filippo Casadio; Ing. Gandolfi Colleoni Francesco; Dott. Gianfranco Seppiano; Dott.giampaolo Calisi; Dott.ssa Elena Casadio; Dott. Fabio Senese.  
   
   
ART''E'' S.P.A.: L''ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO 2003: IN CRESCITA DEL 7% IL FATTURATO RISPETTO AL PRO-FORMA 2002  
 
Villanova di Castenaso, 23 aprile 2003 - Migliorano i margini reddituali: Margine operativo lordo +29%, reddito operativo +7% - Deliberata la destinazione dell'utile a riserva - Nomina di nuovi consiglieri indipendenti e del Collegio Sindacale nella prossima Assemblea - Confermato l'orientamento della gestione alla riduzione dei costi e alla focalizzazione sulle attività più redditizie L'assemblea dei Soci di Art'e' S.p.a., leader in Italia nel mercato dei beni e servizi artistici e culturali, ha approvato ieri il Bilancio dell'esercizio 2003. Il fatturato consolidato dell'anno è stato pari a 59,7 milioni di euro in aumento del 28% rispetto ai 46,5 milioni di euro dell'anno precedente (+7% rispetto ai dati pro-forma comprendenti i ricavi di Fmr e Fmr France). Per quanto concerne la marginalità , tutti i principali indicatori hanno evidenziato una netta crescita rispetto ai dati pro-forma 2002 . Il Margine Operativo Lordo a livello consolidato si è attestato a 8,9 milioni di euro, in aumento del 25% rispetto ai 7,1 milioni di euro del 2002 (e del 29% rispetto al pro-forma 2002). Sempre a livello consolidato, il reddito operativo è stato pari a oltre 2,6 milioni di euro segnando un incremento del 6,7% rispetto ai 2,4 milioni del pro-forma 2002, mentre il risultato ante imposte ha superato i 2 milioni di euro rispetto agli 0,6 milioni di euro del 2002. L'utile netto passa dagli 0,8 milioni di euro del pro-forma 2002 ad 1,1 milione di euro dell'esercizio appena concluso. La posizione finanziaria netta del Gruppo a fine 2003, evidenzia un valore positivo per 0,6 milioni di euro. In apertura di Assemblea, il Presidente Marilena Ferrari ha commemorato il consigliere Prof. Claudio Demattè, recentemente scomparso. Consigliere e membro del Comitato Esecutivo, il Professor Demattè ha sempre contribuito, con entusiasmo e impegno disinteressato, a disegnare le fasi più importanti di sviluppo della Società . L'assemblea dei Soci ha approvato la proposta del Consiglio in merito alla destinazione a riserve dell'utile della capogruppo Art'è S.p.a. Il risultato di esercizio, pari a 369.533,04 euro è stato destinato per 222.409,97 euro alla riserva legale, e per la parte rimanente, pari a 147.123,07 euro alla riserva straordinaria. Con riguardo al secondo punto all'ordine del giorno, l'Assemblea ha preso atto del fatto che per l'unica lista presentata non era pervenuta l'accettazione di un sindaco supplente, e ha deliberato quindi di rimandare l'elezione del nuovo collegio sindacale nel corso della prossima Assemblea. L'attuale collegio sindacale resta in carica fino all'elezione del nuovo Collegio Sindacale. L'assemblea infine ha preso atto delle dimissioni ricevute da parte del Dott. A. Battegazzore, consigliere di amministrazione. In considerazione di tali dimissioni e della scomparsa del Prof. Demattè, che hanno privato il consiglio di amministrazione di due componenti, e lasciato incompleti sia il comitato per il controllo interno, sia il comitato per la remunerazione, il Presidente Marilena Ferrari ha comunicato che entro il prossimo mese di Luglio, sarà convocata una assemblea che procederà al reintegro dei componenti del consiglio di amministrazione e dei Comitati, oltre che alla citata elezione del Collegio Sindacale. A questo proposito il Presidente ha segnalato che, al fine di assicurare una governance in linea con i principi contenuti nel Codice di autodisciplina delle società quotate e nel Regolamento di Borsa Italiana per le Società quotate al Nuovo Mercato, sarà sua cura presentare candidature tali da assicurare pieni requisiti di autonomia e di indipendenza. In risposta ad una domanda formulata da un azionista, l'amministratore delegato Fabio Menghini ha dichiarato: "Nell'esercizio in corso il gruppo si è dato come priorità uno strutturale miglioramento delle possibilità reddituali del gruppo. In quest'ottica stanno procedendo secondo i piani sia le attività di contenimento costi, che si pongono un obiettivo di riduzione pari a circa 4 milioni di euro, sia il processo di focalizzazione sulle attività a maggiore redditività . I nuovi obiettivi definiti per la gestione vanno a sostituire quelli previsti dal precedente Piano industriale, alla luce del mutato scenario di mercato da considerare non più attuale. Crediamo che la fedeltà della forte base clienti e le iniziative editoriali e commerciali messe a punto per l'anno permetteranno di superare la fase congiunturale attraversata nel primo trimestre e mantenere l'obiettivo di redditività stabile sull'intero arco dell'esercizio."  
   
   
CIT S.P.A.: INCASSATI DA PROGETTO ITALIANO EURO 42,5 MILIONI A PARZIALE PAGAMENTO DELLO SPIN OFF IMMOBILIARE  
 
 Milano, 23 aprile 2004 - Cit S.p.a ha incassato da Progetto Italiano Euro 42,5 milioni a parziale pagamento delle cessioni del compendio immobiliare. L’incasso consegue all’erogazione del finanziamento bancario a favore di Progetto Italiano di cui si era data notizia nel comunicato stampa del 26 marzo u.S. Lo stesso è avvenuto anticipatamente e in misura maggiore di circa Euro 9 milioni rispetto ai tempi ed agli importi contrattualmente previsti e riportati nel comunicato stampa del 23 gennaio scorso. Alla stessa data, il debito globale di Progetto Italiano risultava essere pari a Euro 56,1 milioni.  
   
   
BOSCH: CRESCE IL BUSINESS NEL SUO COMPLESSO PRIMO TRIMESTRE 2004 POSITIVO  
 
Stoccarda, 23 aprile 2004 – Per il Gruppo Bosch, l’anno 2004 è iniziato in modo positivo. Nel primo trimestre, il fatturato del Gruppo è , infatti, aumentato di circa il 5 percento. Già nel 2003, il Gruppo Bosch – nonostante la difficile situazione congiunturale – ha potuto registrare un incremento: il fatturato è, infatti, aumentato di quasi il 4 percento a 36,4 miliardi di Euro, mentre il risultato prima delle imposte è passato da 1,4 a 1,8 miliardi di Euro. Gli investimenti per Ricerca e Sviluppo hanno raggiunto il 7,3 percento del fatturato. Al miglioramento del risultato ha contribuito la Divisione Tecnica per Autoveicoli. Gli elevati investimenti per la realizzazione di nuovi prodotti, la cui entità ha gravato sul risultato degli scorsi anni, iniziano nel frattempo a ripagarsi. Franz Fehrenbach, Presidente del Comitato di Direzione, conferma: “In linea di massima, possiamo essere soddisfatti del risultato conseguito l’anno scorso.” Anche per i prossimi anni, il Presidente conta su buone possibilità di crescita, individuando nell’Asia e nell’America le aree dalle migliori prospettive. Ed è proprio in Asia che entro il 2014 dovrebbe realizzarsi oltre la metà dell’incremento mondiale della produzione automobilistica. Un ruolo particolare sarà rivestito dal mercato cinese. Nel 2003, il numero dei dipendenti, senza gli effetti da consolidamento derivanti dalle acquisizioni, è rimasto pressoché stabile. All’inizio del 2004, il Gruppo Bosch impiegava in tutto il mondo 232 000 dipendenti, dei quali 109 000 in Germania e 123 000 all’estero. Il Gruppo Bosch, che sta incrementando i suoi settori di attività Tecnologia Industriale nonchè Beni di Consumo e Tecnologie Costruttive, ha rilevato lo scorso anno la maggioranza della Buderus Ag di Wetzlar (Germania), raggiungendo così la posizione Numero Uno in Europa nel campo della Termotecnica. Il Gruppo Bosch Nel Mondo: Fatturato (Mio. Euro): 36 357 (2003)- 34 977 (2002); Quota di fatturato all’estero in percentuale: 71 (2003) - 72 (2002); Risultato dell’attività ordinaria (Mio. Euro): 1 832 (2003) - 1 418 (2002); Utile netto di esercizio (Mio. Euro): 1 100 (2003) - 650 (2002); Investimenti in Ricerca e Sviluppo (Mio. Euro) 2 650 (2003) - 2 487 (2002); in percentuale sul fatturato: 7,3 (2003) - 7,1 (2002); Investimenti in Beni Patrimoniali (Mio. Euro) 2 028 (2003)- 2 006 (2002). Dipendenti : media annua 2003: 229 439 (2003) - 225 897 (2002); al 1. Gennaio 2004: 231 600 (2003) - 224 341 (2002).  
   
   
DUCATI CONFERMA L’INTERESSE PER MOTO GUZZI  
 
Bologna, 23 aprile 2004 – Ducati Motor Holding S.p.a. , la casa costruttrice di motociclette ad alte prestazioni ha annunciato che, in relazione alle notizie recentemente apparse sulla stampa, conferma il proprio interesse per Moto Guzzi, interesse peraltro già manifestato in precedenti occasioni. Ducati, al termine della due diligence, formalizzerà un’offerta nell’arco delle prossime settimane. Ulteriori informazioni riportate sulla stampa al riguardo sono prive di fondamento.  
   
   
INTERCONFIDI NORDEST: ARTURO ROMANIN JACUR E’ IL NUOVO PRESIDENTE NEI PIANI DEL CONSORZIO LA TRASFORMAZIONE IN BANCA DI GARANZIA E AGGREGAZIONI A NORD EST  
 
Padova, 23 aprile 2004 - Arturo Romanin Jacur è il nuovo presidente di Interconfidi Nordest, consorzio di garanzia di Unindustria Padova (1.760 soci). Lo ha eletto oggi a Padova il Consiglio Direttivo del consorzio, insediato dall’Assemblea di lunedì scorso. Padovano, 61 anni, Romanin Jacur è amministratore delegato di Sifaplast Srl di Limena (Pd) e presidente del consiglio di amministrazione di Finanziaria Pratovalle di Limena. E’ vice presidente della Camera di Commercio di Padova. Dal 1993 al 2003 è stato consigliere di amministrazione di Assicurazioni Generali, attualmente è nel cda di Generali Vita. Dal 1998 al 2001 è stato vice presidente di Unindustria Padova, oggi siede nella Giunta Esecutiva dell’associazione. Arturo Romanin Jacur succede a Lino Pasquale, che lascia la presidenza di Interconfidi Nordest dopo quattordici anni e cinque mandati consecutivi, pur rimanendo in Consiglio Direttivo. Vice presidente è stata confermata Annalisa Isoli (Isoli Spa). Completano il nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2004-2006 Regina Bertipaglia (Nastrificio Victor Srl), Giorgio Berto (Berto’s Spa), Alberto Bonaldo (Bonaldo Spa), Guido Casellato (S.i.me. Spa), Paolo Masiero (Finet Srl), Lino Pasquale (La Rometta Srl), Carlo Violin (Vifi sas), Pier Francesco Alessi (Unindustria Padova), Giampaolo Molon (Interconfidi Nordest). Nel 2003 Interconfidi Nordest ha confermato la crescita, con 795 operazioni garantite che hanno generato finanziamenti alle imprese per 211 milioni di euro (+18% l’erogato rispetto al 2002). Dal 1974, anno di fondazione, il consorzio padovano ha garantito oltre 12.300 affidamenti per 1 miliardo 600 milioni di euro, ha ampliato l’operatività al secondo grado ed esteso il raggio di azione a livello regionale e nazionale. “Le Banche Diano Credito Alla Qualita’”. “Ringrazio il presidente Pasquale per il lavoro svolto in questi anni. E’ mia intenzione proseguire il percorso da lui intrapreso e portato avanti con successo”, ha dichiarato Romanin Jacur. Ma il primo segnale del nuovo presidente è alle banche. “Le piccole e medie imprese sono sotto pressione competitiva, per la stagnazione economica, la concorrenza sui mercati di sbocco, il rischio di credit crunch , cioè di restringimento del credito da parte delle banche. Hanno difficoltà ad agganciare il treno della ripresa”. “Battere la cultura del declino è possibile, ma a patto che tutti gli attori dello sviluppo remino dalla stessa parte. Al sistema bancario tocca un ruolo centrale. Ma deve cambiare il rapporto banca-impresa: le banche devono valutare la competitività industriale e finanziare le aziende sane, con progetti di crescita. Insomma, la banca deve confrontarsi con l’impresa sui piani di sviluppo e non solamente sulle garanzie offerte al credito e sulle performance passate. Le imprese devono pianificare l’innovazione lanciando ponti verso la ricerca per competere. Gli altri soggetti al fianco delle imprese devono crescere e offrire strumenti idonei”. E’ la strategia di Interconfidi Nordest: qualità e aggregazioni. Entro l’estate è prevista la trasformazione in Scarl (società cooperativa per azioni a responsabilità limitata), quindi in banca di garanzia. “Come organismo vigilato da Bankitalia - spiega Romanin Jacur - la nostra garanzia avrà un peso maggiore, che consentirà agli istituti di credito minori accantonamenti a copertura dei finanziamenti alle imprese da noi garantite. Il vantaggio per le aziende si tradurrà in linee di credito più sostanziose o in tassi di interesse inferiori”. Ma Interconfidi guarda anche alla macroregione Nordest: “Siamo attori di un processo aggregativo in quest’area. Stiamo lavorando in una logica federativa con il Friuli Venezia Giulia e con il Trentino, non escludendo in futuro più ampi percorsi di aggregazione”.  
   
   
NUOVA INDAGINE DI MERCATO SULLA PRODUZIONE CERAMICA CINESE LO STUDIO, REALIZZATO DA ICE E ACIMAC, SARÀ PRESENTATO A MODENA IL 28 APRILE  
 
 Modena, 23 aprile 2004 - Sarà presentata mercoledì 28 aprile alle ore 14.00 a Modena, presso il Michelangelo Business Center (viale Virgilio 52/E) l’indagine di mercato sull’industria cinese dei produttori di piastrelle e sanitari dal titolo “The Ceramic Production in the People Republic of China”, realizzata da Ice e Acimac e condotta sul campo dalla Beijing Topview Consulting & Trading di Pechino. “Le dimensioni dell’industria ceramica cinese – la Cina è dal 1993 il maggiore produttore mondiale di ceramica –, ma soprattutto la rapidità di cambiamento della struttura industriale e produttiva locale, hanno reso necessario un aggiornamento della precedente indagine, realizzata sempre insieme ad Ice nel 1999” commenta Paolo Gambuli, direttore di Acimac, che aprirà i lavori del convegno. Nel 2002 il valore della produzione ceramica cinese ha raggiunto i 66,5 miliardi di Rmb (circa 6,8 miliardi di euro), con un incremento del 13,3% sul 2001. Quasi la metà (47%) è realizzata dall’industria produttrice di piastrelle, seguita dalla produzione di stoviglieria (24%), sanitari (21%), ceramica tecnica e artistica (8%). A livello produttivo, nel 2002 la Cina ha letteralmente “sfornato” 1.868,5 milioni di metri quadrati di piastrelle, 485.400 tonnellate di sanitari e 16.470 milioni di pezzi di stoviglieria in ceramica. Nel solo comparto della produzione di piastrelle e sanitari si contano circa 3.500 aziende, di cui solo un migliaio con un fatturato oltre i 500.000 euro. La difficoltà di censimento di questa industria deriva infatti dalla sua estrema frammentazione, con centinaia di piccole imprese che complessivamente rappresentano il 54% della produzione di piastrelle (1 miliardo di mq su 1,86 miliardi). Il livello qualitativo dei prodotti ne è una conseguenza diretta, con solo il 20% della produzione (pari comunque a 374 milioni di metri quadrati) che può fregiarsi dell’etichetta “alto di gamma”. Una quota, comunque, destinata a crescere progressivamente seguendo la tendenza degli ultimi 10 anni. E’ soprattutto a questa dinamica che i costruttori italiani di impianti e macchine prestano particolare attenzione, poiché in quel segmento si concentra la domanda cinese di tecnologia sofisticata, prevalentemente importata dall’Italia, fornitore leader mondiale (nel 2002 il valore dell’import di impianti italiani ha sfiorato gli 85 milioni di euro). Alla presentazione del 28 aprile interverrà Calven Luo, direttore generale della Topview Consulting, che descriverà i contenuti della ricerca consegnata ai partecipanti. L’indagine parte da un’accurata disamina della disponibilità di materie prime, per tipologia e zona di estrazione; segue la fotografia macroeconomica dell’industria ceramica (volume della produzione, fatturato, import-export, distretti produttivi, dotazioni tecnologiche) che include anche la rassegna dei principali produttori locali di piastrelle e sanitari e un “case study” sulla Eagle Brand Holding. La ricerca fornisce inoltre informazioni e suggerimenti sull’accesso al mercato (distribuzione e ricerca dei partner, canali di comunicazione, concorrenza, ecc.), oltre alle previsioni di ulteriore sviluppo dell’industria ceramica locale. Il convegno è aperto al pubblico e gratuito. La presentazione avverrà in lingua inglese con traduzione simultanea in italiano. Per informazioni e preadesioni contattare la segreteria organizzativa  Tania Mezzetti, tel. 059/826268, email: segreteria-promo@acimac.It  
   
   
RISULTATI ANNUALI IN CRESCITA PER MASTERCARD  
 
 Milano, 23 aprile 2004 - Mastercard International, uno dei maggiori circuiti di carte di pagamento nel mondo, ha chiuso l’esercizio 2003 con un volume d’affari lordo di 1,27 trilioni di dollari che rappresenta una crescita del 5,9% rispetto all¹anno precedente. Con il corso attuale del dollaro, l’aumento è pari al 10,4%. Le transazioni, in numero, sono state quasi 15 miliardi e le carte di credito in circolazione nel mondo con il marchio Mastercard sono salite a oltre 632,4 milioni, con un incremento del 7% rispetto al 2002. Le carte di debito con il marchio Maestro sono salite a 520 milioni nel mondo, con una crescita del 13,8% rispetto all¹anno precedente. La rete di accettazione delle carte Maestro è costituita da oltre 10 milioni di esercenti in 93 paesi e da più di 900 mila Atm nel mondo. Italia A fine 2003 circolano in Italia 6,14 milioni di carte di credito Mastercard con un incremento del 18,3% rispetto allo scorso anno. Le carte di debito Maestro sono invece cresciute invece del 6,5% a 16,5 milioni. Risultati regionali Tutte le regioni di Mastercard hanno registrato una forte crescita nel 2003 per quanto riguarda il volume transato, seppure con percentuali differenti: negli Stati Uniti l’incremento é stato del 5,8%; in Canada, del 14,7%, in Europa, del 13,5%, in America Latina, del 31,2%. La regione che comprende il sud est asiatico, il Medio Oriente e l¹Africa ha riportato una crescita del 17,5% mentre i paesi dell¹area Asia/pacifico hanno registrato una crescita a due cifre, ad eccezione della Corea dove il settore dei pagamenti con carta continua a scontare la diffidenza causata dal fenomeno delle frodi e della contraffazione. Stati Uniti. Alla fine del 2003 il numero di carte di credito emesse negli Usa è cresciuto dell’1,9% raggiugendo 272,6 milioni di carte, mentre il volume transato ha raggiunto i 293,2 miliardi di dollari. Per quanto riguarda il debito, le carte in circolazione sono state 53,4 milioni con una crescita del 10,6%. Nel 2003 sono state effettuate complessivamente (debito+credito) 7,4 miliardi di transazioni che hanno generato un volume lordo di 636,8 miliardi di dollari con una crescita del 5,8%. Canada. Per il solo segmento del credito, il volume transato é cresciuto del 14,7, le transazioni del 13,5% e le carte in circolazione sono aumentate del 9,7%. Europa. Il numero delle carte di credito in circolazione in Europa é cresciuto del 15,5% rispetto al 2002 per un totale di oltre 100 milioni di carte, che hanno generato un volume complessivo transato di oltre 316 miliardi di dollari (13,5%). L¹europa conferma la sua leadership nel settore del debito con 239,8 milioni di carte in circolazione. Asia/pacifico. La regione Asia/pacifico ha registrato un volume transato di 213,1 miliardi di dollari e una crescita dell¹8,8% per quanto riguarda il numero di carte di credito in circolazione (122 milioni). Le carte di debito Maestro sono cresciute del 7,1% a 151,1 milioni a fine 2003.. America Latina. Ha registrato una crescita del 31,2% nel volume transato e del 7,4% nel numero di carte di credito Mastercard. Le carte di debito Maestro hanno raggiunto 62,7 milioni. Sud Est Asiatico, Medio Oriente e Africa. Il volume transato con le carte di credito Mastercard é cresciuto del 17,5%. Le carte Maestro sono salite a 20,4 milioni. “Mastercard ha registrato una crescita consistente nel 2003 nonostante il momento sfavorevole di mercato, che ha avuto un forte impatto sull’industria dei pagamenti “ afferma Robert W. Selander, Presidente e Ceo di Mastercard, che aggiunge “ Con il lancio di importanti iniziative, Mastercard ha raggiunto una posizione strategica per una futura crescita. Siamo convinti che il valore che diamo alla relazione con i nostri clienti sia l¹elemento che ci caratterizza maggiormente, e il nostro obiettivo é di fornire nuove opportunità di crescita che permettano di aumentare la profittabilità dei pagamenti con carta” Le novità introdotte nel corso del 2003 includono il lancio del programma Paypass, un sistema contactless che consente di effettuare pagamenti evitando di strisciare la carta sul lettore e dell¹applicazione rePower, che permette di utilizzare la carta di debito o credito e il cellulare per ricaricare quei servizi utilizzabili con le carte prepagate, come ad esempio la telefonia mobile. Il 2003 é stato inoltre l¹anno in cui si é conclusa in Inghilterra la migrazione delle carte di debito recanti il marchio locale Switch al brand internazionale Maestro, che ha incrementato notevolmente il numero totale delle transazioni effettuate in Europa. Nel 2003, Mastercard ha lanciato inoltre la nuova unità di esperti, denominata Mastercard Advisors, il primo servizio di consulenza dedicato completamente al settore dei sistemi di pagamento con l¹obiettivo di fornire soluzioni dedicate e su misura finalizzate all¹aumento della profittabilità per le banche nella gestione delle carte. Nel 2003, Mastercard si conferma leader nel settore del chip, con oltre 150 milioni di smart cards in circolazione; la tecnologia chip consente di fornire applicazioni che portano valore aggiunto come ad esempio i programmi di fidelizzazione, la personalizzazione della carta, i servizi di e-ticketing, e cosi via. Lo sviluppo di questo settore dimostra la crescita dell’interesse per lo standard Emv: alla fine del 2003 Mastercard conta oltre 400 progetti di implementazione basati sul chip a cui lavora con i suoi clienti, contro meno della metà di progetti attivati a fine 2002.  
   
   
DECISIONI, ADOTTATE CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA SULLA RETE TRANSEUROPEA DEI TRASPORTI, AGLI ACCORDI IN MATERIA DI SERVIZI AEREI CON I PAESI TERZI E ALLE STATISTICHE COMUNITARIE SULLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE  
 
Bruxelles, 23 aprile 2004 - Il 14 aprile 2004 il Consiglio ha adottato all'unanimità, mediante procedura scritta, la posizione comune (doc. 5762/04) riguardante la decisione sugli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (orientamenti Rte). Il Consiglio concorda che è necessario adeguare alle esigenze di un'Europa allargata il quadro giuridico comunitario che disciplina lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, affinché ne risulti un sistema di trasporti coerente, efficiente e sostenibile. Il Consiglio, pertanto, può dare totale appoggio agli obiettivi globali della proposta della Commissione e, concretamente, in linea generale, al suo contenuto. Per quanto riguarda gli emendamenti proposti dal Parlamento europeo nella prima lettura del 30 maggio 2002 e in occasione della nuova consultazione dell'11 marzo 2004, il Consiglio rileva che nella posizione comune è stata integrata - alla lettera o nello spirito, del tutto o in parte - gran parte degli emendamenti. Il Consiglio ritiene pertanto che il testo della posizione comune garantisca il conseguimento dell'obiettivo perseguito dagli emendamenti del Parlamento. Si ricorda che la decisione proposta mira ad aggiornare gli orientamenti della Comunità in materia di Ten-t del 1996 per tener conto dell'aumento di traffico previsto entro il 2010 e dei conseguenti problemi di congestione, come pure dell'allargamento dell'Unione europea. La decisione comprende un elenco di progetti prioritari da realizzare nella prospettiva del 2020, che si aggiunge, includendoli, ai progetti adottati dal Consiglio europeo di Essen nel 1994, ed è stato definito sulla base delle raccomandazioni contenute nella relazione del Gruppo ad alto livello presieduto dal sig. Karel Van Miert. Accordi in materia di servizi aerei Il 14 aprile 2004 il Consiglio ha approvato, mediante procedura scritta, gli emendamenti del Parlamento europeo (doc. 7951/04) alla posizione comune sul regolamento relativo all'adozione e all'applicazione di accordi in materia di servizi aerei stipulati dagli Stati membri con i paesi terzi (doc. 13732/03). Il regolamento adottato in forma di posizione comune così modificata istituisce un quadro, coerente con il funzionamento del mercato mondiale dei servizi aerei, all'interno del quale gli Stati membri possono continuare a negoziare ed attuare accordi di questo tipo nel rispetto della legislazione comunitaria in questo settore di "competenza mista". Si ricorda che la proposta di regolamento è stata elaborata alla luce delle sentenze della Corte di giustizia del 5 novembre 2002 relative ad accordi bilaterali in materia di servizi aerei conclusi tra otto Stati membri e gli Stati Uniti. Tali sentenze hanno confermato che gli accordi in questione contenevano disposizioni che rientrano nella competenza esclusiva della Comunità. La Corte ha inoltre confermato che gli Stati membri non hanno una competenza esclusiva per negoziare e concludere un accordo bilaterale classico in materia di servizi aerei. Statistiche comunitarie sulla società dell'informazione Il 16 aprile 2004 il Consiglio ha adottato mediante procedura scritta, con il voto contrario della delegazione tedesca, il regolamento relativo alle statistiche comunitarie sulla società dell'informazione (doc. 3621/04). Il regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. L'atto proposto dispone un quadro normativo che consente agli istituti nazionali di statistica di fornire le statistiche richieste per gli indicatori strutturali, utilizzati nella relazione annuale di primavera per il Consiglio europeo, e per il processo di analisi comparativa del piano eEurope, mantenendo nel contempo la flessibilità necessaria per rispondere a nuove esigenze. L'atto è costituito da un regolamento quadro che copre le statistiche da fornire solo in termini di produzione, lasciando agli Stati membri una piena flessibilità in materia di raccolta dei dati, ed ha una durata limitata al fine di evitare oneri statistici permanenti.  
   
   
ANIA: NELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE ESSENZIALE LIBERTÀ DI SCELTA DEL LAVORATORE  
 
Roma, 23 aprile 2004 - Con riferimento alle preoccupazioni espresse da alcuni esponenti sindacali riguardo alla discussione in corso al Senato sulla riforma della previdenza complementare, l’Ania rileva quanto segue. Il tema in discussione riguarda una questione di principio, assolutamente qualificante rispetto all’intero impianto della riforma, ben al di là degli interessi di parte. Il tema è quello della libertà di scelta del singolo lavoratore. In un sistema previdenziale aperto alla concorrenza e alle scelte individuali, non verrebbe affatto sminuito il ruolo delle parti sociali e dei fondi chiusi. Questi ultimi avrebbero verosimilmente l’adesione della stragrande maggioranza dei lavoratori. Ciò avverrebbe però in virtù della fiducia che i lavoratori ripongono nei loro rappresentanti e non per vincoli di legge ai quali un sindacato moderno non può certo affidare le proprie fortune. E’ anche condivisibile che ai fondi negoziali affluisca il Tfr nel caso in cui il lavoratore non espliciti una scelta diversa. Se, malauguratamente, dovesse essere confermato l’impianto della delega previdenziale nella formulazione all’attenzione del Senato, verrebbe solo eliminato il vincolo che impedisce ad un’azienda di aderire ad un fondo pensione diverso da quello della categoria cui appartiene. Il singolo lavoratore non sarebbe però libero di fare una scelta diversa da quella dell’azienda né all’avvio del sistema, né successivamente. Sussistono infatti attualmente nel sistema altri vincoli che impediscono di fatto l’adesione del lavoratore non solo ai piani previdenziali individuali offerti dalle imprese di assicurazione, ma anche ai fondi aperti ad adesione individuale. Il lavoratore potrebbe dunque cambiare fondo solo quando cambiasse lavoro. Non sarebbe libero di cambiare per altri motivi: ad esempio, qualora ritenesse che il fondo non gestisca al meglio il proprio risparmio. Appare strumentale l’obiezione che il singolo lavoratore è inconsapevole o poco informato. Basti osservare che, a seguito della perdita di fiducia dei risparmiatori nei mercati finanziari e specificamente nelle banche per via dei noti scandali, nel corso del 2003 ben un terzo del risparmio finanziario delle famiglie è affluito alle compagnie di assicurazione, sotto forma di polizze vita, per lo più dotate di garanzie finanziarie. Questa reazione del mercato di fatto ha penalizzato taluni operatori finanziari, ben più di quanto non possano fare le azioni giudiziarie o le pur opportune e necessarie riforme attualmente in discussione per la tutela del risparmio. Ciò a conferma del fatto che la prima e più efficace forma di tutela del risparmiatore è il mercato, che vuol dire libertà di scelta e concorrenza. L’attuale impianto del disegno di legge non consentirebbe reazioni di questo tipo da parte degli interessati riguardo a quella forma di risparmio che tutti riconosciamo essere meritevole di particolare tutela, che è il risparmio previdenziale. Esso configura una fase iniziale in cui le quote di mercato verrebbero spartite, come altrettante "riserve di caccia", fra i fondi chiusi e gli intermediari abilitati. Ai nastri di partenza, il sistema si configurerebbe nuovamente come un sistema chiuso alla concorrenza e alla libertà di scelta. In questo contesto non avrebbe alcun senso parlare di concorrenza e di "portabilità" della posizione pensionistica. Queste sarebbero mere petizioni di principio, assolutamente prive di efficacia pratica. E’ peraltro evidente che l’equiparazione fra tutte le forme previdenziali, collettive e individuali, deve riguardare anche le regole che sovrintendono all’intero sistema, per consentire scelte consapevoli da parte dei lavoratori.  
   
   
CONFCOMMERCIO SU POLIZZE ASSICURATIVE E FONDI PENSIONE: E’ ORA DI FAR DECOLLARE LA PREVIDENZA INTEGRATIVA  
 
 Roma, 23 aprile 2004 - “Non si tratta di limitare la libertà di scelta dei cittadini e dei lavoratori, ma di assicurare alle scelte operate dalle categorie e in sede contrattuale un trattamento, anche fiscale, che segnali l’efficacia della previdenza integrativa rispetto al capitolo più scottante della riforma delle pensioni”: questo il commento del Presidente di Confcommercio, Sergio Billè, dopo la presentazione da parte del Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Tommaso Zanoletti, dell’emendamento che equipara regole e trattamenti per polizze assicurative individuali, fondi aperti e fondi contrattuali. “Bisogna decidere – prosegue Billè - se davvero, in questo paese, si vuole puntare ad un rapido decollo degli strumenti di previdenza complementare. Un decollo che non può prescindere dal chiaro riconoscimento del fatto che è attraverso i fondi di matrice contrattuale e di categoria che va perseguita la risposta al problema della costruzione del secondo pilastro previdenziale, un problema sociale che investe tanto il mondo del lavoro autonomo quanto il mondo del lavoro dipendente”.  
   
   
TARIFFE RCAUTO E MOTO, POSSIBILI GROSSI RISPARMI PER ALTROCONSUMO 34% PER NEOPATENTATI, 23-25% PER GLI ALTRI PROFILI APERTO IL NUMERO VERDE 800.729.729  
 
Milano, 23 aprile 2004 - A Roma un neopatentato scegliendo la tariffa più conveniente può risparmiare oltre 690 euro, pagando ben il 34% in meno rispetto alla media di mercato. Lo stesso automobilista a Milano risparmia 539 euro (32.5% in meno), a Napoli 677 euro (- 28%), a Palermo 427 euro (-24.8%). Altroconsumo ha calcolato il risparmio medio che gli automobilisti possono realizzare scegliendo la tariffa più conveniente che oggi offre il mercato delle polizze rcauto a Milano, Napoli, Roma e Palermo. Per l’inchiesta sono stati presi in considerazione quattro profili standard (neopatentato 18enne; 28enne; 35enne; 40enne). P er garantire a tutti, in tutta Italia, la possibilità di scegliere tra le cinque tariffe più convenienti per il proprio profilo, Altroconsumo ha predisposo un servizio gratuito di consulenza personalizzata, in collaborazione con il ministero delle Attività produttive, attraverso il numero verde 800.729.729. L’associazione indipendente di consumatori mette gratuitamente a disposizione di tutti gli automobilisti e motociclisti, oltre al servizio di scelta tra le cinque polizze rc auto e moto più convenienti per il proprio profilo, anche una consulenza giuridica qualificata, attraverso i propri esperti. Altroconsumo registra una tendenza generale, a partire da gennaio 2004, di abbassamento delle tariffe di circa l’1,3% per i profili del 28enne, 35enne e del 40enne; mentre per il 18enne i premi sono rimasti praticamente gli stessi (-0.8%). Per l’associazione indipendente di consumatori rimane ancora da compiere uno sforzo notevole, da parte delle compagnie assicurative, per abbassare i premi; è evidente infatti che chi ha usufruito maggiormente degli sconti ad oggi sono coloro che non hanno fatto incidenti. Inchiesta Altroconsumo Risparmi Medi Su 4 Citta’ (riferimento: media di mercato ponderata con le quote di mercato) Profilo A Persona fisica di sesso maschile di 18 anni di età, che si assicura per la prima volta con la formula tariffaria bonus-malus, con un massimale pari a quello minimo previsto dalla legge vigente per un'automobile di 1.300 centimetri cubici di cilindrata, con un'alimentazione a benzina (L. 5 marzo 2001, n° 57, art. 1, comma 4, lett. A)
media di mercato minimo risparmio medio risparmio %
Milano € 1.659,52 €1.120,20 € 539,32 -32,50%
Roma € 2.025,97 €1.335,80 € 690,17 -34,07%
Napoli € 2.422,93 €1.745,70 € 677,23 -27,95%
Palermo € 1.716,73 €1.289,60 € 427,13 -24,88%
Profilo B Persona fisica di sesso maschile di 28 anni di età, con 8 anni di guida senza sinistri, che si assicura con la formula tariffaria bonus-malus, con un massimale pari a quello minimo previsto dalla legge vigente per un'automobile di 1.300 centimetri cubici di cilindrata, con alimentazione a benzina (L. 5 marzo 2001, n° 57, art. 1, comma 4, lett. B)
media di mercato minimo risparmio medio risparmio %
Milano € 643,86 € 506,64 € 137,22 -21,31%
Roma € 785,10 € 604,15 € 180,95 -23,05%
Napoli € 937,67 € 822,55 € 115,12 -12,28%
Palermo € 664,22 € 573,80 € 90,42 -13,61%
Profilo C Persona fisica di sesso maschile di 35 anni di età, con 10 anni di guida senza sinistri, che si assicura con la formula tariffaria bonus malus con un massimale pari a quello minimo previsto dalla legge vigente per un'automobile di 1.300 centimetri cubici di cilindrata, con un'alimentazione a benzina (L. 5 marzo 2001, n° 57, art. 1, comma 4, lett. C)
media di mercato minimo risparmio medio risparmio %
Milano € 518,95 € 386,98 € 131,97 -25,43%
Roma € 636,27 € 458,78 € 177,49 -27,90%
Napoli € 761,52 € 643,81 € 117,71 -15,46%
Palermo € 534,72 € 455,67 € 79,05 -14,78%
Profilo D Persona fisica di sesso maschile di 40 anni di età, che si assicura con la formula tariffaria bonus-malus, con un massimale pari a quello minimo previsto dalla legge vigente ne lla classe cui corrisponde il massimo sconto per un'automobile di 1.300 centimetri cubici di cilindrata, con un'alimentazione a benzina (L. 5 marzo 2001, n° 57, art. 1, comma 4, lett. D)
media di mercato minimo risparmio medio risparmio %
Milano € 428,58 € 337,16 € 91,42 -21,33%
Roma € 521,62 € 398,04 € 123,58 -23,69%
Napoli € 622,72 € 504,95 € 117,77 -18,91%
Palermo € 439,16 € 348,55 € 90,61 -20,63%
Fonte: Altroconsumo, aprile 2004
 
   
   
RC AUTO: IL CODACONS CONTESTA I DATI DI ALTROCONSUMO DOPO IL MINISTRO ANCHE A QUALCHE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI SI ALLUNGA IL NASO...  
 
Roma, 23 aprile 2004 - Secondo Altroconsumo le tariffe rc auto sarebbero scese dell’1,3% nei primi mesi del 2004. Dati fortemente contestati dal Codacons, secondo cui gli aumenti nel 2004 sarebbero del 6 - 7% con punte anche del 22%. Forse dopo il Ministro Marzano, che sulla rc auto ha detto tante bugie, anche a qualche associazione dei consumatori si allungherà il naso… – commentano al Codacons. Ci meravigliamo di come un’associazione per la difesa dei consumatori si sia alleata col Ministero delle attività produttive sui dati infuocati delle tariffe rc auto – continua il Codacons. Non è la prima volta che Altroconsumo entra nel mirino del Codacons. L’associazione ricorda infatti che il Tar del Lazio, a seguito di un ricorso del Codacons, ha condannato Altroconsumo a restituire i fondi per l’editoria indebitamente percepiti relativi all’anno 2000.  
   
   
CONSUMATORI INDIPENDENTI SU RC AUTO: GRAVE RITARDO DEL GOVERNO PER LA RIDUZIONE DELLE TARIFFE RC AUTO  
 
Milano, 23 aprile 2004 - “A un anno di distanza dalla firma del protocollo Rc auto dobbiamo registrare un grave ritardo del Governo per sollecitare un chiaro segnale di riduzione delle tariffe Rc auto, ormai ampiamente legittimato dalla forte riduzione degli incidenti ma strumentalmente negato dalle compagnie assicurative”. Questo il commento di Giustino Trincia, vice segretario di Cittadinanzattiva parlando a nome dei Consumatori Indipendenti (Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del cittadino, Unione Nazionale Consumatori) a margine dell’odierna presentazione del primo rapporto trimestrale sulle tariffe Rc auto ad opera del Ministero delle Attività Produttive. “I Consumatori Indipendenti” aggiunge Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del cittadino “contestano i contenuti del rapporto e il metodo seguito dal Ministro che non ha ritenuto di invitare le associazioni del Cncu, nascondendosi al confronto e snocciolando cifre in riferimento al blocco delle tariffe deciso dal Governo di centro– sinistra di forte sapore elettorale”. “Il Ministro preannuncia incontri a luglio” continua Longo “che non ha concordato con nessuno, quanto meno non con le associazioni dei Consumatori Indipendenti che si sono rifiutate di sottoscrivere il recente accordo di conciliazione con l’Ania proprio per protestare contro le mancate diminuzioni delle tariffe Rc auto”. “La situazione” conclude Trincia “è tanto più grave se si pensa che da maggio 2003 stiamo ancora aspettando il disegno di legge promesso da Marzano in tema di class action, del quale non abbiamo saputo più nulla”.  
   
   
IN DUE ANNI RADDOPPIATO IL DIESEL NEL SEGMENTO B (44%) MENTRE NEL SEGMENTO D SUPERATO IL 90% DELLA DOMANDA  
 
 Roma, 23 aprile 2004 - La crescita della domanda di vetture mosse da motori Diesel in Italia continua, essendo ormai stabilmente oltre il 55%, con buoni motivi per immaginare una ulteriore lievitazione delle immatricolazioni. L’unrae ha voluto approfondire l’analisi del fenomeno, esaminando nel dettaglio segmento per segmento, proponendo l’elenco completo dei modelli in base alle immatricolazioni, facendo così emergere alcuni interessanti fenomeni all’interno del fenomeno-diesel. Intanto, l’arrivo sul mercato delle nuove generazioni di motori a gasolio di ridotta cilindrata ha dato un enorme impulso alla diffusione della domanda di diesel nel segmento delle cosiddette utilitarie. Nel 2002 la quota di questo tipo di motorizzazione era al 23,21%. Dopo i primi tre mesi del 2004 il valore è quasi raddoppiato, salendo al 44,12%. Notevole anche il passo avanti compiuto nel successivo segmento C, quello delle medie, dove il diesel era saldamente il preferito già nel 2002 (65,08% di quota) e dove si è verificata una ulteriore salita della domanda, giunta a sfiorare il 78%. Ma dove la preferenza delle motorizzazioni a gasolio è impressionante è nel segmento D, quello delle medie superiori, che ha già superato il 90% della domanda. “Va notato – evidenzia Gianni Filipponi, segretario generale dell’Unrae – che con l’eccezione del segmento B dove è molto forte la presenza del modello più venduto della Casa nazionale, in tutti gli altri segmenti ai primi due posti delle immatricolazioni ci sono sempre vetture appartenenti a marche estere”.  
   
   
RYANAIR FESTEGGIA IL LANCIO DI RYANAIR BREAKS VOLI GRATIS OFFERTA DISPONIBILE DA 15 AEROPORTI SU 35 ROTTE ITALIANE  
 
Milano, 23 aprile 2004 - Ryanair, la linea aerea a basse tariffe N.1 in Europa, ha lanciato ieri “Ryanair Breaks” una nuova sezione del proprio sito Internet che offre, per la prima volta, un’ampia gamma di pacchetti e attività disponibili presso tutte le destinazioni Ryanair in tutta l'Europa. I clienti Ryanair avranno adesso l'occasione di scegliere fra migliaia di attività dinamiche, biglietti ed escursioni a prezzi veramente corti disponibili presso tutte le 84 destinazioni, in 16 paesi europei. All’inizio le attività “Ryanair Breaks” saranno disponibili in quattro settori principali: centri benessere, golf, biglietti ed escursioni, vacanze outdoor. Nei mesi a venire è prevista l'aggiunta di ulteriori sezioni come: avventure (mongolfiere, macchine sportive ecc.), parchi a tema, sci, gastronomia, sport acquatici e campeggio. La sezione centro benessere includerà una gamma di opzioni per il relax, il benessere e la bellezza, in tutta Europa, a partire da soli €73 a persona. La sezione biglietti e escursioni offrirà da Britney Spears, i Red Hot Chilli Peppers a Parigi, le partite del Barcellona Fc o le gare di Formula 1 con prezzi a partire da €7 a persona. I pacchetti outdoor includeranno tour in bici della valle della Mosella, o della Costa Brava, visite delle più suggestive città Europee, escursioni in kayak, windsurf o speedboat. Peter Sherrard, Direttore Marketing e Vendite per l'Italia di Ryanair, ha detto: “Questo nuovo prodotto, darà ai nostri clienti tanti motivi in più per viaggiare e il tutto a prezzi imbattibili. I nostri clienti potranno organizzare le loro vacanze comodamente On Line sul sito N. 1 per i viaggi in Europa, www.Ryanair.com  Sarà inoltre un enorme beneficio per il turismo nelle regioni servite dalle nostre rotte. Grazie alle basse tariffe Ryanair, possiamo garantire grandi flussi di turisti ad alto potere d’acquisto durante tutto l'anno e questo tipo di iniziative ci permettono di lavorare sempre di più strettamente con fornitori di servizi turistici nelle regioni che serviamo. Per festeggiare “Ryanair Breaks” lanciamo una fantastica offerta con voli gratis da ben 35 delle 42 rotte italiane. Questa fantastica offerta di voli gratuiti per le nostre destinazioni inizia oggi e sarà disponibile su www.Ryanair.com  fino alla mezzanotte del giovedì 29 aprile.”  
   
   
AIR DOLOMITI PRENDE IN CONSEGNA UN NUOVO ATR 700  
 
Milano, 23 aprile 2004 - Ieri, si è svolta a Tolosa la cerimonia di consegna ad Air Dolomiti, dell’ultimo dei tre Atr 700, ordinati nel 2001. Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana del Gruppo Lufthansa e parte di Lufthansa Regional, opera attualmente una flotta composta da 21 aeromobili: 8 Atr 700 da 64 posti, 8 Atr 500 da 46 posti e a 5 Crj-200 da 48 posti. Con la consegna del nuovo Atr 700, la Compagnia sostituisce un Atr 500 abbassando ulteriormente l’età media della propria flotta (già tra le più basse d’Europa) a 3,4 anni. Air Dolomiti, cliente storica di Atr dal 1993, è stata Launch Customer nel 1995 dell’Atr 500 e nel 1998 ha iniziato le operazioni con il più capiente Atr 700. L’atr 700 I – Adlm inoltre è stato il primo a vestire i nuovi colori sociali della Compagnia. Anche questo aeromobile è caratterizzato dalla speciale configurazione ideata da Air Dolomiti, più spaziosa rispetto a quella standard: utilizzo di materiali fonoassorbenti, ergonomiche e reclinabili poltrone rivestite in pelle dal colore verde petrolio, il tutto per rendere il volo un’esperienza piacevole e rilassante. Air Dolomiti aumenta la capacità rafforzando ulteriormente il proprio ruolo di feeder carrier dall’Italia per Lufthansa e per i partner Star Alliance.  
   
   
GRUPPO TORINESE TRASPORTI – GTT – ORDINA AD ALSTOM TRENI TTR CORADIA PER UN VALORE DI 37,5 MILIONI DI EURO 10 NUOVI TRENI PER IL TRASPORTO REGIONALE PER LE LINEE TORINO-CERES E CANAVESANA  
 
Torino, 23 aprile 2004 – Gruppo Torinese Trasporti (Gtt), società di trasporto ferroviario operante a Torino e in altre province piemontesi, ho ordinato ad Alstom Ferroviaria, per un valore di 37,5 milioni di euro, 10 nuovi treni Coradia per il trasporto regionale. Il contratto prevede anche una opzione d’acquisto per altri 9 treni. Gtt ha effettuato questo ordine per rinforzare la capacità della propria linea e offrire ai propri passeggeri viaggi rapidi e di maggiore qualità. Le tre carrozze “multiple-unit” elettriche sono in grado di trasportare 145 passeggeri seduti. Con una velocità massima di 160 km orari, i convogli sono stati disegnati per offrire alti standard di sicurezza e comfort ai passeggeri. Emilio Gallocchio, Country Presidente Alstom Italia ed Amministratore Delegato di Alstom Ferroviaria ha detto: “Siamo fieri di questo ordine che conferma la leadership di Alstom nel design, nel conseguimento di tecnologie avanzate e nell’efficienza dei costi del sistema ferroviario di trasporto regionale.” Le due linee ferroviarie Torino-ceres (che collega l’aeroporto di Torino con il centro della città) e Canavesana trasportano 4 milioni di passeggeri ogni anno. Il servizio acquisterà maggior importanza nei prossimi anni poiché ai lavoratori pendolari che ogni giorno viaggiano su queste linee, si affiancherà un consistente numero di visitatori per le Olimpiadi Invernali che si terranno nel 2006 nella città di Torino e nei suoi pressi. Gtt è una società di Torino che gestisce per la regione Piemonte le linee ferroviarie Torino-ceres e Canavesana, due importanti tratte regionali che collegano Torino con due Valli e servono 33 città. Le due valli (Valle di Lanzo e Canadese), piuttosto popolate, rappresentano un posto di interesse turistico (importanti stazioni sciistiche, interessanti posti da visitare, ecc). Molti torinesi hanno la loro casa di vacanza in queste valli. I nuovi treni regionali saranno equipaggiati con rampe che permetteranno il facile accesso ai treni anche a persone disabili. Le carrozze sono larghe e confortevoli ed offrono una serie di accessori quali sedili ergonomici, prese di alimentazione a 220 V, impianto di video-sorveglianza e un sistema audio visivo di informazione ai passeggeri. La consegna dell’intero parco treni è prevista nel periodo Ottobre 2005 – Aprile 2006 ed i primi convogli entreranno in servizio nel mese di Dicembre 2005.  
   
   
PARTE IL PROGETTO BIOETANOLO IN ITALIA PUBBLICATO IL DECRETO CHE LIBERA DA OGGI 45,5 MILIONI DI EURO PER LA DEFISCALIZZAZIONE DI OLTRE 20 MILIONI DI LITRI DI BIOETANOLO DA UTILIZZARE IN CARBURAZIONE  
 
Milano, 23 aprile 2004 - Il Cavaliere del Lavoro, Giuseppe Bonollo, presidente dell’Assodistil, ha espresso, a nome della categoria “piena soddisfazione” per l’adozione del decreto Minfinanze 96/2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 aprile, che permetterà l’utilizzo di 45,5 milioni di euro per defiscalizzare parzialmente il bio-etanolo, ovvero alcole assoluto di origine agricola ed Etbe, additivo ossigenato per le benzine da esso derivante, rendendo così tali prodotti commercializzabili all’interno di un programma nazionale di bio-carburazione. “L’impiego del bioetanolo, anche sottoforma di Etbe, costituisce una soluzione ideale per il miglioramento della qualità dell’aria e per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica”, sottolinea il presidente dei distillatori. “La formalizzazione di questo decreto ottenuto tra mille difficoltà burocratiche, grazie ad un costante impegno dell’Associazione è un risultato storico per il settore distillatorio ed i benefici che ne deriveranno dovranno riguardare tutte le componenti del nostro sistema anche se attraverso percorsi diversi, a seconda delle caratteristiche delle imprese, della loro collocazione territoriale e delle materie prime lavorate ”. Marco Bertagni, direttore di Assodistil, precisa che “i fondi stanziati garantiscono annualmente la commercializzazione di 21.000 ettanidri di bioetanolo tal quale e quasi 200.000 di bioetanolo da trasformare in Etbe” ed aggiunge che “nel 2004 i quantitativi defiscalizzati deriveranno da alcoli già prodotti dalle distillerie, tra cui verosimilmente, qualora se ne creino le condizioni, quelli di origine vinica provenienti da distillazioni facoltative precedenti la campagna 2000 e di proprietà Agea. Negli anni avvenire il progetto sarà anche alimentato – sperando in un ampliamento dei fondi per la defiscalizzazione – da alcole derivante da colture agricole ad hoc, per la determinazione delle quali Assodistil ha già avviato contatti con le componenti agricole della filiera”. Un percorso a parte è stato invece individuato per l’alcole vinico. “La formalizzazione del Decreto sulle agevolazioni fiscali al bioetanolo, con l’annesso programma nazionale agro-ambientale” – conclude Bertagni – “rende infatti ora possibile, in applicazione dell’articolo 64 del Regolamento 1623/2000, l’acquisto da parte dell’Agea di alcoli da distillazioni facoltative da destinare a biocarburazione”.  
   
   
GIORNATA INFORMATIVA NMP-IST, ITALIA  
 
Roma, 23 aprile 2004 - Il Ministero italiano dell'Istruzione e della Ricerca sta organizzando una giornata informativa sul lancio del bando congiunto fra le priorità tematiche, nanotecnologie e nanoscienze; materiali intelligenti basati sulla conoscenza; prodotti e processi innovativi e società dell'informazione (Nmp-ist). L'avvenimento, organizzato in collaborazione con i Punti di Contatto Nazionali, avrà luogo a Roma, Italia, il 30 aprile. Per maggiori informazioni, si veda l'indirizzo Web: http://www.Apre.it/serviziapre/eventi/giornata.asp?id=595  
   
   
CONGRESSO DAL TITOLO "LA BIOTECNOLOGIA: ANALISI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO", MOSCA  
 
Mosca, 23 aprile 2004 - Il terzo congresso internazionale di Mosca, dal titolo "La biotecnologia: analisi e prospettive di sviluppo", avrà luogo a Mosca, Russia, dal 14 al 18 marzo 2005. Il congresso si prefigge di presentare ai partecipanti una visione d'insieme dei vari settori della biotecnologia d'avanguardia. Il programma scientifico dell'avvenimento comprende una serie di sessioni plenarie su "La biotecnologia e la ricerca di base" e "I problemi della biosicurezza e della bioetica", nonché una serie di sessioni parallele sulle applicazioni della biotecnologia nei vari settori, quali: medicina; agricoltura; industria; ambiente; alimentazione; biocatalisi; biogeotecnologia; innovazione; istruzione. L'invito a inviare estratti sarà valido fino al 1° agosto. Per maggiori informazioni, si veda l'indirizzo Web: http://www.Biotechworld.ru/eng/index.phtml  
   
   
LA RIFORMA DELLA PAC PROSEGUE: L'UNIONE EUROPEA ADOTTA REGIMI PIÙ COMPETITIVI E FAVOREVOLI AL COMMERCIO PER IL TABACCO, L'OLIO D'OLIVA, IL COTONE E IL LUPPOLO  
 
Bruxelles, 23 aprile 2004 - Ieri il Consiglio dei Ministri ha deciso riforme radicali del sostegno erogato nell’ambito della politica agricola comune (Pac) nei settori del tabacco, dell'olio di oliva e delle olive da tavola, del cotone e del luppolo. I risultati attesi delle riforme sono una maggiore competitività, un più forte orientamento al mercato, un maggiore rispetto dell'ambiente, minori distorsioni degli scambi e redditi più stabili per gli agricoltori. Per questi quattro settori, una parte significativa degli attuali pagamenti legati alla produzione sarà trasferita al regime di pagamento unico disaccoppiato. Per il tabacco, prima del disaccoppiamento completo, gli Stati membri possono decidere di mantenere elementi vincolati alla produzione per un periodo transitorio di quattro anni. Una parte dei premi attuali sarà utilizzata per finanziare programmi di ristrutturazione nelle regioni produttrici a partire dal 2010. Per l'olio di oliva, il Consiglio ha autorizzato gli Stati membri a mantenere un pagamento accoppiato nella misura massima del 40%. Per il cotone, i ministri hanno deciso di disaccoppiare il 65% del sostegno, mentre il 35% sarà mantenuto sotto forma di pagamenti per ettaro. Gli aiuti per il luppolo saranno completamente scollegati dalla produzione, ma gli Stati membri hanno la facoltà di mantenere l'accoppiamento nella misura massima del 25%. Tutte le riforme avranno inizio nel 2006. "Le decisioni odierne lanciano un segnale forte agli agricoltori, ai consumatori e ai contribuenti. La nuova politica promuove un settore agrario competitivo, rispettoso dell'ambiente e orientato ad una produzione di qualità. Il messaggio delle riforme è chiaro anche per i nostri partner commerciali, in particolar modo i paesi in via di sviluppo. Mentre altri hanno invertito la rotta delle loro politiche, l'Europa non intende affatto tornare sui suoi passi, ma è decisa a proseguire nel solco tracciato dalle nostre riforme per rendere la politica agricola sempre meno distorsiva degli scambi" ha affermato Franz Fischler, Commissario per l'agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca. La riforma nel settore del tabacco Il Consiglio ha deciso che il disaccoppiamento sarà attuato gradualmente nel corso di un periodo transitorio di quattro anni con inizio nel 2006. In questi quattro anni almeno il 40% dei premi per il tabacco dovrà essere trasferito al regime di pagamento unico disaccoppiato. Gli Stati membri hanno la facoltà di decidere di trattenere fino al 60% sotto forma di pagamenti accoppiati che possono essere riservati ai produttori delle regioni dell’obiettivo 1 o ai produttori di varietà di una determinata qualità. Dopo il periodo transitorio di quattro anni, ossia a partire dal 2010, l’aiuto per il tabacco sarà completamente scollegato dalla produzione: il 50% sarà trasferito al regime di pagamento unico e il rimanente 50% sarà utilizzato per finanziare programmi di ristrutturazione nel quadro della politica dello sviluppo rurale. Nel 2005 continuerà ad applicarsi l'attuale regime, inclusi gli aiuti fissati per il 2004. Nel 2006 la riforma avrà inizio con la conversione, in parte o in toto, dell'attuale premio per il tabacco in diritti all'aiuto nell'ambito del regime di pagamento unico. La riforma nel settore dell'olio di oliva Almeno il 60% della media dei vigenti pagamenti legati alla produzione durante il periodo di riferimento 2000-2002 (2,3 miliardi di euro per l'Ue-15) sarà convertito in diritti all'aiuto nell'ambito del regime di pagamento unico per le aziende di dimensioni superiori a 0,5 ha. Per il calcolo dell’importo destinato ad ogni olivicoltore, il periodo di riferimento coprirà gli anni dal 2000 al 2003. Per le aziende olivicole con una superficie inferiore 0,5 ettari i pagamenti saranno invece completamente disaccoppiati a partire dal 2006. Gli Stati membri potranno trattenere la quota rimanente dell’aiuto versato (40%) sotto forma di dotazioni nazionali destinate alla concessione ai produttori di un pagamento supplementare per gli oliveti. Per semplificazione, non saranno concessi pagamenti per oliveto di importo inferiore a 75 euro per domanda di aiuto. Gli Stati membri potranno utilizzare fino al 10% della dotazione nazionale per l’olio d’oliva per misure di sostegno della qualità. Per evitare squilibri sul mercato, l'accesso al regime di pagamento unico sarà limitato agli oliveti che esistevano fino al 1° maggio 1998 e ai nuovi impianti previsti nell'ambito dei programmi approvati dalla Commissione. Per tener conto del sostegno erogato ai nuovi impianti realizzati dopo tale data in Francia e in Portogallo, sarà aggiunto l’importo corrispondente di 1 milione di euro per la Francia e di 19 milioni di euro per il Portogallo. Cotone Il 65% della dotazione di bilancio sarà destinato all’aiuto al reddito disaccoppiato. Il 35% sarà erogato ai produttori sotto forma di aiuto per ettaro a cotone. Il nuovo pagamento per superficie sarà erogato per una superficie massima di 455 360 ha (370 000 ha in Grecia, 85 000 ha in Spagna e 360 ha in Portogallo). Qualora la superficie ammissibile investita a cotone superi la superficie massima, l'aiuto per ettaro sarà ridotto in proporzione. Per la Grecia, il Consiglio ha deciso di suddividere la superficie di base di 370 000 ha come segue: i primi 300 000 ha beneficeranno di un aiuto per superficie di 594,1 €/ha, mentre per i rimanenti 70 000 ha l’aiuto sarà di 342,85 €/ha. Come altri aiuti diretti ai produttori, l'aiuto per ettaro a cotone dovrà obbedire a una serie di obblighi orizzontali, quali la condizionalità, la modulazione e la disciplina finanziaria. La riforma richiederà un processo di adattamento nel settore del cotone, a sostegno del quale il Consiglio ha deciso di stanziare una dotazione finanziaria nell'ambito della politica di sviluppo rurale per programmi di ristrutturazione da realizzare nelle regioni produttrici di cotone. La Commissione creerà un meccanismo di sorveglianza dell’impatto del regime di sostegno del cotone e della riforma sulla produzione di cotone e sugli scambi commerciali e presenterà entro il 31 dicembre 2009 una relazione in materia. Luppolo Il Consiglio ha deciso di integrare il sostegno a favore del luppolo nel regime di pagamento unico disaccoppiato, prevedendo però la possibilità, per gli Stati membri, di erogare fino al 25% dell'aiuto ai produttori e/o alle organizzazioni di produttori per tener conto di condizioni di produzione specifiche o di particolari circostanze nelle regioni di produzione. Per il raccolto 2005, continuerà ad applicarsi l’attuale regime per il luppolo con gli aiuti fissati per il 2004. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/agriculture/capreform  
   
   
“LIBRO BIANCO ” SULLE PRODUZIONI LATTIERO CASEARIE: UN PROGETTO INRAN-ASSOLATTE INTERVISTA A FERDINANDO ROMANO  
 
Milano, 23 aprile 2004 - La tutela del consumatore e lo sviluppo qualitativo delle produzioni industriali sono le tematiche prioritarie dell ’accordo quadro sottoscritto da Inran e Assolatte nel maggio scorso.Un ’iniziativa in grado di far dialogare in modo organico il sistema impresa ed il sistema ricerca nella piani .Cazione strategica di obiettivi e percorsi. Le .Nalità dell ’accordo saranno perseguite non solo attraverso la ricerca scientifica, elemento propulsore della crescita di ogni settore produttivo,ma anche con l ’informazione e la divulgazione delle attività svolte.Nasce così il “Libro Bianco ” sulle produzioni lattiero casearie,oggi in fase di realizzazione dopo la .Rma del protocollo d ’intesa.
Presidente Romano,quali sono i contenuti e le .Nalità del protocollo d ’intesa per la realizzazione del “Libro Bianco ” e quale il coinvolgimento dell ’Istituto? “Il protocollo d ’intesa siglato da Assolatte ed I Nran non intende solo avviare una condivisione di obiettivi,ma è il primo, necessario,passo operativo per una sistematica concertazione delle iniziative di ricerca,che devono procedere nel solco dell ’innovazione e rispondere appieno alle istanze/necessità/prospettive espresse dal comparto lattiero caseario. L ’I Nran vede il suo ruolo in questo contesto come il naturale sviluppo della speci .Cità che gli è propria,quella,cioè,di unico Ente Pubblico Italiano di Ricerca sulla nutrizione, incaricato dal legislatore di elaborare periodicamente Linee Guida per una sana alimentazione.Il nostro Istituto mette in campo il proprio know-how,le proprie professionalità,le esperienze maturate in decenni di attività di elevata quali .Cazione perché si possano realizzare alti livelli di integrazione con il mondo dell ’impresa. Questo non signi .Ca,come in passato,porre in essere solo progetti di interesse comune, bensì programmare insieme la ricerca, mettere,cioè,a fattore comune cultura d ’impresa e cultura di ricerca.Tuttavia,il percorso comune che I Nran e Assolatte stanno per intraprendere non si esaurisce nella sola ricerca”. Professore,il “Libro Bianco ” sulle produzioni lattiero casearie si rivolge anche ai consumatori.Servirà a porre ordine nel caos informativo di oggi,dove spesso,nel campo dell ’alimentazione,vengono impartiti consigli e soluzioni di dubbia valenza scienti .Ca? “Oggi ci troviamo di fronte allo sconfortante panorama offerto dall ’informazione sui temi caldi della qualità,della sicurezza alimentare e della nutrizione.Esiste un evidente scollamento tra ciò che il consumatore sa e ciò che dovrebbe sapere.In questo caos mediatico si perdono le coordinate di riferimento per un ’alimentazione veramente “sana ”e di qualità.Il Libro Bianco dell ’Unione Europea sulla Sicurezza Alimentare è molto chiaro in proposito:“…non sono sistematicamente disponibili in forma chiara e accessibile le informazioni suscettibili di consentire ai consumatori di operare una giusta scelta.”Il consumatore è ormai maturo per recepire indicazioni “serie ”per una sana alimentazione.Sa che un ’alimentazione sana e sicura ha effetti bene .Ci sulla propria salute. Reclama il diritto alla qualità,richiede cibi sicuri ed accessibili e produzioni certi .Cate. Per produrre salute e qualità dobbiamo creare una nuova e,soprattutto,seria cultura alimentare che veda il consumatore informato e consapevole nelle scelte”.
 
   
   
IL CAPITALE UMANO SECONDO AIDP E IBM OGGI A PADOVA IL CONVEGNO SULLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE  
 
Padova, 23 aprile 2004 – Si è tenuto il 21 aprile a Padova, presso l’Hotel Sheraton il convegno “Il Capitale Umano” sul tema della Gestione delle Risorse Umane organizzato dall’Aidp, Associazione Italiana per la Direzione del Personale, Gruppo Triveneto, e da Ibm Italia. L’evento, introdotto da Marco Gusella, Presidente del Gruppo Trivento dell’Aidp e Direttore delle Risorse Umane del Gruppo Unicomm, e da Roberto Del Vesco, Direttore Regionale Ibm Nord Est, ha costituito un momento di incontro tra diverse realtà che operano nel settore della gestione delle risorse umane per discutere del ruolo della Direzione del Personale in azienda e della sua evoluzione. L’incontro si è aperto con l’intervento di Giuseppe Barba, Direttore Risorse Umane di Vesta (Venezia), che ha presentato la ricerca “Lavorare con le Risorse Umane” sull’evoluzione della figura del Direttore del Personale nel Triveneto, realizzata dall’Aidp in collaborazione con l’Università di Padova. L’indagine, che fa seguito ad un’analoga iniziativa del 1986, ha coinvolto oltre cento aziende locali, con l’analisi dei profili, dei percorsi organizzativi e professionali, dei ruoli, degli strumenti di questa figura. Dalla ricerca emerge una sensibile evoluzione del Direttore Risorse Umane verso un ruolo più strategico in azienda. Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati della “Global Ceo Survey 2004”, la ricerca che Ibm Business Consulting Services - divisione di Ibm dedicata alla consulenza - ha effettuato sugli amministratori delegati di tutto il mondo. Dall’indagine, che ha interessato 456 top Ceo (Chief Executive Officer), è emerso che la funzione di gestione delle risorse umane è destinata ad assumere un ruolo sempre più importante in azienda, riducendo il suo impegno sul fronte amministrativo per privilegiare le attività “consulenziali” e la definizione della “People Strategy”. Alcuni di questi temi erano già stati anticipati dalla “Global Human Capital Survey 2002” e richiamati nel corso dell’incontro. “Quanto emerso è in linea con la visione che Ibm ha dell’evoluzione del business verso il modello on demand” ha affermato Marco Beltrami – Human Capital Management Leader, Ibm Business Consulting Services – “La trasformazione dell’azienda tradizionale in un’azienda on demand – reattiva e flessibile, in grado di adattarsi rapidamente alle evoluzioni del mercato – è un’evoluzione complessa che coinvolge processi di business, organizzazione, tecnologie e persone. Infatti, il primo passo verso l’on demand è da fare all’interno delle organizzazioni, sulla cultura, sul modo di lavorare insieme, sul capitale umano”. L’evento si è concluso con la presentazione di due testimonianze. Patrizia Sangalli, Responsabile Sviluppo e Organizzazione di Ibm per il Sud Europa, ha presentato la trasformazione della Direzione delle Risorse Umane all’interno di Ibm Italia, attraverso l’evoluzione del ruolo della divisione Hr e la revisione dei processi interni; una trasformazione notevolmente agevolata dal supporto informatico. Infine, Manuela Pes, Responsabile Risorse Umane, ha presentato la testimonianza della Plastal S.p.a. Di Oderzo, appartenente al Gruppo Plastal, leader nella produzione di componentistica in plastica per auto. Partendo da una rilevazione interna sul capitale intellettuale, l’azienda ha intrapreso azioni mirate volte a stimolare la crescita professionale e motivazionale, puntando sulla valorizzazione delle risorse come asset strategico.  
   
   
L'ISTRUZIONE ATTRAVERSO LA RICERCA: IL CONCETTO DI UNIVERSITÀ  
 
Bruxelles, 23 aprile 2004 - Il 12 maggio a Bruxelles, Belgio, avrà luogo una tavola rotonda dal titolo "L'istruzione attraverso la ricerca: il concetto di università". Il dibattito si prefigge di spiegare il ruolo della ricerca presso gli istituti superiori di ingegneria e di discuterne la conformità alle specifiche del Processo di Bologna. Fra i partecipanti interverranno i rappresentanti del Ministero della Scienza e della Ricerca dello stato tedesco del North Rhine-westphalia, della Commissione europea, degli enti di ricerca e delle industrie. Ci auguriamo che il dibattito conduca alla creazione di una sorta di mappa per gli istituti d'istruzione superiore, in cui saranno descritte le procedure specifiche tramite le quali contribuire allo sviluppo di un'Area Europea dell'Istruzione Superiore. L'avvenimento è organizzato dalla Aachen University e dai rappresentanti dello stato del North Rhine-westphalia nell'Unione Europea. Per informazioni: Christoph Jansen Aachen University Tel.: +49 241 80 90492 E-mail: euf@rwth-aachen.De