Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDì

Pagina1  Pagina2  Pagina3  Pagina4  Pagina5  Web e Beauty Flash 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Maggio 2004
Pagina1
IL VERTICE DI DUBLINO RIBADISCE L'IMPEGNO DELL'UE A PORTARE AVANTI IL PROCESSO DI BARCELLONA  
 
Bruxelles, 5 maggio 2004 - I ministri degli Esteri dell'Ue allargata incontrano i loro omologhi dei paesi mediterranei a Dublino il 5 e 6 maggio nel quadro del processo di Barcellona. La riunione cade in un momento cruciale delle relazioni dell'Ue con l'area mediterranea e con le altre regioni limitrofe. L'ue coglierà quest'occasione per ribadire la sua solidarietà con i paesi vicini dell'area mediterranea e cercare di rafforzare la cooperazione con una regione perturbata dalla volatilità degli eventi in Iraq e in Medio Oriente. Prima di partire per Dublino, Chris Patten, commissario europeo per le Relazioni esterne, ha commentato: "Nonostante gli effetti negativi causati dalle battute d'arresto del processo di pace in Medio Oriente, non abbandoniamo la nostra aspirazione a costruire una zona comune di pace, prosperità e progresso nell'area mediterranea. Facendo ricorso al partenariato, alla consultazione e al diretto coinvolgimento delle forze moderniste della regione nel processo di riforma, potremo ottenere risultati più concreti e sostenibili. Dobbiamo persuadere, non imporre. Confido in un incontro proficuo e amichevole con i nostri partner." Gli attentati terroristici a Casablanca e Istanbul e la recente tragedia di Madrid sottolineano l'importanza del partenariato euromediterraneo come quadro di riferimento per la solidarietà e la cooperazione tra l'Ue e i suoi partner dell'area mediterranea nell'affrontare le minacce comuni alla sicurezza. Questo pacchetto di attività di cooperazione, basato sui principi del partenariato, del consenso e della partecipazione congiunta, riguarda un ampio spettro di settori: questioni politiche e di sicurezza, promozione della riforma economica ed istituzionale, liberalizzazione degli scambi, infrastrutture energetiche e dei trasporti, cultura e istruzione. Il processo di Barcellona entrerà tra breve nel suo decimo anno e rappresenta ancora il principale quadro per le attività di cooperazione nella regione. Per integrare tale processo vengono attualmente compiuti ulteriori sforzi al fine di sviluppare e rafforzare le nostre relazioni con i partner delle regioni meridionali attraverso la cosiddetta politica di vicinato. Obiettivo di questa iniziativa è portare avanti il processo di Barcellona mediante piani d'azione concordati congiuntamente con i singoli partner in maniera tale da intensificare il dialogo politico con l'Ue e facilitare l'accesso dei partner mediterranei ai programmi e alle politiche dell'Ue, ivi compresa l'integrazione nel mercato unico dell'Unione europea. La riunione sottolineerà che l'Europa è l'attore più importante nell'area mediterranea. La Comunità spende attualmente quasi un miliardo di euro l'anno nella regione per promuovere le riforme politiche, economiche ed istituzionali e lo sviluppo sostenibile. Se si aggiungono anche i prestiti della Banca europea per gli investimenti, l'importo complessivo raggiunge quasi tre miliardi di euro l'anno. L'ue rappresenta inoltre il principale partner commerciale della regione. I ministri dell'Ue affermeranno che, nonostante il triste clima di violenza e di scontri, i recenti sviluppi del processo di Barcellona offrono alcuni spunti incoraggianti. In un contesto caratterizzato da continui mutamenti viene portata avanti la cooperazione e si registrano costanti progressi: sono stati firmati accordi di associazione con tutti i partner, ad eccezione della Siria, con la quale l'accordo è in corso di finalizzazione; l'accordo di Agadir, concluso nel marzo 2004 e sottoscritto da Marocco, Tunisia, Giordania e Egitto, rappresenta un importante passo in avanti per l'integrazione commerciale ed economica a livello regionale; sono attualmente in corso di discussione le procedure amministrative finali per consentire l'entrata in funzione della neoistituita Fondazione per il dialogo tra le culture e la Libia ha inviato recentemente una serie di segnali positivi riguardo alla sua intenzione di partecipare a pieno titolo al processo di Barcellona. Mentre gli Usa e la Nato delineano separatamente le rispettive visioni e strategie per un 'Grande Medio Oriente', i ministri dell'Ue sfrutteranno l'incontro di Dublino per illustrare i rapporti e le sinergie tra la strategia di sicurezza europea e gli attuali lavori tesi a sviluppare un partenariato strategico con un'area che si estende dal Marocco all'Iran, ossia le regioni del Mediterraneo e del Medio Oriente. Le strette relazioni con il Mediterraneo rappresentano un elemento essenziale di tale strategia, integrato dalle relazioni con i paesi ad est del Giordano. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/external_relations/med_mideast/intro/index.htm  
   
   
I DONATORI PRINCIPALI DECIDONO DI UNIRE GLI SFORZI PER COORDINARE MEGLIO LE LORO ATTIVITÀ NELLA REGIONE DEL MEDIO ORIENTE E DELL'AFRICA SETTENTRIONALE/ MEDITERRANEO MERIDIONALE  
 
Bruxelles, 5 maggio 2004 - La Commissione europea, la Banca europea per gli investimenti (Bei) e la Banca mondiale hanno firmato ieri un memorandum d'intesa congiunto diretto a migliorare il coordinamento dei loro interventi nella regione del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale/Mediterraneo meridionale. L'accordo firmato a Bruxelles da funzionari ad alto livello delle tre istituzioni porterà ad un approccio più mirato e integrato a tutti i livelli, dall'attuazione dei programmi alla programmazione degli aiuti e alle politiche generali. Nonostante possieda un grande retaggio storico e culturale, abbondanza di risorse naturali e un indubbio potenziale di sviluppo, questa regione si trova confrontata a numerose difficoltà e presenta un ampio divario, in termini di prosperità, rispetto ai paesi del Mediterraneo settentrionale. I risultati conseguiti dalla maggior parte di questi paesi in termini di crescita si sono dimostrati insufficienti a sconfiggere la povertà e la disoccupazione. Nei prossimi due decenni dovranno essere creati 100.000 nuovi posti di lavoro per garantire l'impiego dei disoccupati odierni e dei futuri cercatori di primo impiego. I donatori operanti nella regione sono sempre più consapevoli della necessità di miglioramenti decisivi per tutti i cittadini nel campo delle acquisizioni sociali. Il processo di Barcellona e la politica di vicinato dell'Ue, lo strumento della Bei per gli investimenti e il partenariato euromediterranei (Femip) e la strategia regionale della Banca mondiale testimoniano dell'impegno di tali istituzioni. Fino ad oggi la risposta strategica dei donatori è stata di concentrare maggiormente i propri interventi sulle riforme economiche, istituzionali e settoriali attraverso un maggiore impegno in tali paesi e nei partenariati con la società civile. Ciascuno dei firmatari dell'accordo ha un proprio mandato e propri settori di intervento prioritari, ma le loro politiche sono strettamente complementari. La Commissione europea, la Bei e la Banca mondiale sono partner naturali nella promozione dello sviluppo della regione e apportano grandi finanziamenti, capacità tecnica e stretta collaborazione a livello di programmi e a livello settoriale. Un approccio integrato eviterà le duplicazioni e la concorrenza tra iniziative diverse, permettendo d'altro lato ai partner di concentrarsi sui rispettivi punti forti. L'obiettivo del memorandum d'intesa è di migliorare ulteriormente, strutturare e razionalizzare il processo di coordinamento. A tal fine l'accordo prevede il coordinamento istituzionale, il coordinamento delle attività tecniche, il finanziamento congiunto di progetti e un esame comune dei progressi compiuti. I principali beneficiari di un siffatto approccio concordato e coordinato ai livelli regionale, nazionale e settoriale saranno i paesi della regione, che possono aver sofferto in passato degli effetti collaterali negativi della frammentazione degli aiuti tra i donatori. L'approccio coordinato avviato su base pragmatica e che collega le operazioni di assistenza della Ce, il finanziamento di progetti della Bei e i prestiti e la capacità tecnica forniti dalla Banca mondiale aumenterà l'efficienza degli sforzi compiuti da ciascun partner per rispondere alle esigenze della regione. La Commissione europea ha già concluso analoghi memorandum d'intesa con i principali donatori attivi nei nuovi Stati membri/paesi candidati e nei Nuovi Stati Indipendenti.  
   
   
LA COMMISSIONE DESTINA 1.243 MILIONI DI EURO ALL’AREA MEDITERRANEA  
 
Bruxelles, 4 maggio 2004 -  La Commissione europea ha approvato per il periodo 2005-2006 un finanziamento di oltre 1.243 milioni di euro da destinare alle azioni di cooperazione e di aiuto esterno con i propri partner mediterranei. Questo pacchetto di assistenza, da finanziarsi con il programma Meda, dimostra l’impegno dell’Ue volto a sostenere la realizzazione, assieme ai suoi vicini mediterranei, di una zona di pace, prosperità e sviluppo sostenibile. Di questa assistenza beneficeranno l’Algeria (per 106 milioni di euro), l’Egitto (per 243 milioni di euro), la Giordania (per 110 milioni di euro), il Libano (per 70 milioni di euro), il Marocco (per 275 milioni di euro), la Siria (per 80 milioni di euro), la Tunisia (per 144 milioni di euro), nonché l’area nel suo complesso (per 215 milioni di euro). I finanziamenti approvati dalla Commissione europea per il periodo 2005-2006 contribuiranno a far proseguire l’attuazione degli accordi di associazione con i paesi partner e a finanziare progetti in un’ampia gamma di settori, quali il sostegno alla riforma istituzionale ed economica, progetti per i diritti dell’uomo e la democratizzazione, la lotta alla povertà, l’istruzione e la formazione professionale. Tali azioni rientrano nei programmi indicativi nazionali e regionali dei paesi mediterranei. Chris Patten, Commissario alle relazioni esterne, ha osservato: “Con questa decisione, che dimostra l’ampiezza del nostro impegno politico nel partenariato euromediterraneo, passiamo dalle parole ai fatti. Siamo decisi a dare continuità al processo di Barcellona volto ad incentivare la stabilità democratica, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile in tutta l’area euromediterranea, sullo sfondo di una crescente interdipendenza tra la Ue ed i suoi vicini meridionali. Sono certo che il prossimo incontro ministeriale euromediterraneo di Dublino del 5-6 maggio ci farà fare un ulteriore passo in questa direzione. Parallelamente, esporremo presto il nostro pensiero strategico per lo sviluppo della politica di vicinato, che farà tesoro dei risultati sinora conseguiti con il processo di Barcellona.” Antefatti La conferenza euromediterranea dei ministri degli affari esteri, tenutasi a Barcellona il 27 e 28 novembre 1995, ha segnato il punto di avvio del partenariato euromediterraneo (processo di Barcellona), ampia cornice di relazioni politiche, economiche e sociali tra i 15 Stati membri dell’Unione europea e 12 paesi del sud del Mediterraneo (Algeria, Cipro, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Malta, Marocco, Autorità palestinese, Siria , Tunisia, Turchia). Nell’ambito del programma Meda, che rappresenta il principale strumento finanziario del partenariato euromediterraneo, sono stati impegnati, tra il 1995 ed il 2003, più di 5.4 miliardi di euro per programmi di cooperazione bilaterale e regionale. Gli stanziamenti singoli e regionali per il periodo 1999-2003 sono precisati in Memo/04/103. Per maggiori informazioni su Meda si può consultare il sito http://europa.Eu.int/comm/europeaid/projects/med/index_en.htm    
   
   
GUIDA PER I LAVORATORI DEI NUOVI STATI DELL'UE  
 
Roma, 5 aprile 2004 - Dal 1° maggio 2004 dieci nuovi Stati sono entrati a far parte dell'Unione europea. Analogamente a quanto avvenuto in occasione di precedenti allargamenti, il Trattato di adesione dei nuovi Stati membri alla Ue prevede, salvo che per Cipro e Malta, un regime transitorio, trascorso il quale si applicherà l'acquis comunitario, nella sua interezza, anche ai nuovi cittadini europei. Il Governo italiano, coerentemente con i principi fondamentali che informano il regime transitorio, ha riservato una quota di ingressi nel mercato del lavoro esclusivamente a favore dei cittadini degli otto Stati di nuova adesione. Per dare maggiori informazioni ai lavoratori provenienti da questi Paesi il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha realizzato "L'europa che cresce". Si tratta appunto di un vademecum che illustra ai cittadini, ai datori di lavoro e a chi opera nel settore, le modalità per l'accesso al lavoro dipendente in Italia durante questo periodo transitorio. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/immigrazione_vademecum/index.html  
   
   
UBS ARCHIVIA IL PRIMO TRIMESTRE CON UN UTILE NETTO DI CHF 2423 MILIONI MIGLIOR RISULTATO TRIMESTRALE MAI RAGGIUNTO, DOPPIO RISPETTO A QUELLO OTTENUTO NEL PRIMO TRIMESTRE 2003 (+100% OVVERO +82% AL LORDO DELL’AMMORTAMENTO DELL’AVVIAMENTO)  
 
 Zurigo, 5 maggio 2004 - Ubs chiude il primo trimestre 2004 con un utile netto di Chf 2423 milioni ottenendo il miglior risultato trimestrale mai raggiunto, pari ad un aumento del 100% rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente. Al lordo dell’ammortamento dell’avviamento, l’utile netto è cresciuto dell’82%. «Questa performance straordinaria riflette le ottime condizioni nei principali mercati finanziari, evidenziando altresì gli effetti positivi della nostra scelta di effettuare investimenti anticiclici a sostegno delle nostre attività negli ultimi anni e di metterci così in condizione di cogliere precisamente questo tipo di opportunità. Essa dimostra inoltre che siamo in grado di gestire la crescita oltre che i costi e i rischi» ha affermato Peter Wuffli, Chief Executive Officer. Tutte le unità hanno registrato una crescita sia nei ricavi che nell’utile ante imposte rispetto al primo trimestre del 2003. L’utile ante imposte di Investment Bank ha segnato un progresso del 115%, sostenuto dalle ottime performance nei comparti del reddito fisso (miglior risultato dal 2000) e azionario (secondo miglior risultato dal 2000). Le unità Wealth Management e Global Asset Management hanno entrambe ottenuto il miglior risultato da tre anni, mentre Wealth Management Usa ha chiuso il trimestre con la miglior performance operativa da quando Painewebber è entrata a far parte di Ubs. La raccolta netta registrata da Ubs è una dimostrazione della notevole rapidità con cui crescono le attività di gestione patrimoniale e asset management. Nel trimestre in rassegna, i clienti hanno complessivamente apportato nuovi capitali per Chf 35,1 miliardi. Con un afflusso pari a Chf 10,1 miliardi, le attività di asset management istituzionale hanno registrato la raccolta più alta mai raggiunta, mentre i clienti privati hanno fatto affluire l’importo record di Chf 19,0 miliardi nelle attività di wealth management su scala mondiale, rispetto ai Chf 11,1 miliardi di un anno prima e ai Chf 14,2 miliardi del quarto trimestre del 2003. All'interno dei singoli Paesi europei in cui è presente la nostra iniziativa di wealth management, è stata registrata una raccolta record pari a Chf 4,2 miliardi. I proventi operativi sono cresciuti del 33% rispetto al primo trimestre del 2003, segnando il miglior risultato trimestrale di sempre. I ricavi sono aumentati in tutti i settori. L’incremento dei livelli di mercato ha inciso positivamente sulla base dei patrimoni e degli attivi in gestione, comportando un aumento dei ricavi da commissioni. I ricavi da commissioni e intermediazioni hanno beneficiato di un primo trimestre sostenuto da fattori stagionali e da un contesto di mercato in netto recupero, caratterizzato da una crescita significativa dell’attività dei clienti privati e istituzionali. In un contesto M&a in fase di miglioramento, le commissioni di corporate finance hanno espresso un aumento del 75%, contro una crescita del 40% degli introiti da tali attività su scala globale. L’innalzamento dei limiti del rischio di mercato ha consentito a Ubs di trarre vantaggio dalle favorevoli condizioni di trading prevalenti nel primo trimestre. A fronte di un Value at Risk (Var) medio cresciuto del 34% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, il totale dei ricavi da attività di negoziazione è aumentato del 33%. I ricavi da negoziazione titoli hanno toccato il loro livello più alto dal primo trimestre 2001, trainati dalla rapida espansione dei volumi di mercato, da livelli di attività nettamente più elevati da parte della clientela e dal conseguente miglioramento delle opportunità di trading. I ricavi da trading in proprio hanno mostrato una forte ripresa rispetto al primo trimestre 2003, caratterizzato invece da una debolezza particolarmente accentuata. Il trading obbligazionario ha continuato a esprimere risultati solidi, sostenuti da una favorevole struttura dei tassi di interesse e della curva dei rendimenti, unitamente ai forti flussi positivi di capitali da parte dei clienti. Nel trimestre in esame, Ubs ha messo a segno un altro risultato creditizio eccellente, realizzando un recupero netto di crediti per Chf 3 milioni, a fronte di oneri per perdite su crediti pari a Chf 69 milioni un anno prima. La crescita dei costi operativi, pari al 17% rispetto al primo trimestre 2003, è risultata nettamente inferiore a quella dei ricavi ed è dovuta essenzialmente all’aumento delle attribuzioni relative ai compensi correlati alla performance. Avviata campagna pubblicitaria su scala globale Uno dei cardini della strategia di crescita di Ubs è costituito dagli investimenti a favore dello sviluppo di un marchio forte. Tale impegno è evidenziato da una nuova campagna pubblicitaria lanciata a febbraio su scala globale. La campagna, intitolata «You and us», sottolinea la vocazione di Ubs a erogare prodotti e servizi finanziari in tutto il mondo avvalendosi di una rete di relazioni personali basate su una comprensione approfondita delle diverse esigenze. L’impegno pubblicitario si concentra su determinati mercati chiave, nei quali è indispensabile rafforzare ulteriormente la notorietà del marchio Ubs al fine di raggiungere gli obiettivi di crescita prefissati, in particolare negli Usa. Nomina a livello di senior executive Georges Gagnebin, attuale Chairman del Gruppo d’affari Wealth Management & Business Banking, ha deciso di affrontare una nuova sfida all’interno di Ubs. Pertanto, con effetto 1° ottobre 2004 lascerà il Direttorio del Gruppo per dedicarsi a tempo pieno alla sua attività di vicepresidente della holding che raggruppa le nostre banche private indipendenti e le attività di asset management di Gam. Georges Gagnebin ha svolto diverse funzioni in seno al senior management di Ubs negli ultimi tredici anni e ha diretto le attività di private banking della bancadal 2000 fino alla metà del 2002. Ubs è grata per il prezioso contributo che egli ha fornito al fine di posizionare le attività di gestione patrimoniale dell'istituto come leader sul piano mondiale. Prospettive Nel primo trimestre, Ubs ha conseguito risultati estremamente positivi beneficiando di condizioni eccellenti in tutte le attività. È improbabile che questo felice concorso di circostanze continui man mano che l’anno avanza, soprattutto in considerazione della normale stagionalità che favorisce alcune attività nel primo trimestre. «Con le nostre unità a pieno regime e gli indicatori di crescita che puntano verso l’alto, abbiamo tutte le ragioni per essere ottimisti sul futuro di Ubs» ha dichiarato Clive Standish, Chief Financial Officer. Coefficienti finanziari Il rendimento annualizzato del patrimonio netto per il primo trimestre 2004 si è attestato al 29,2% rispetto al 13,2% di un anno prima. L’utile base per azione è passato da Chf 1.05 del primo trimestre 2003 a Chf 2.25, mentre il rapporto costi/ricavi è migliorato dal 78,8% di un anno fa al 70%. Risultati raffrontati agli obiettivi finanziari di Ubs (ante avviamento e rettificati per gli eventi finanziari significativi) Ubs definisce gli obiettivi finanziari e valuta la performance in termini di risultati rettificati, escludendo cioè gli eventi finanziari significativi1 e l’ammortamento dell’avviamento e di altri attivi immateriali. I risultati di Ubs raffrontati agli obiettivi finanziari sono i seguenti: Il Roe annualizzato per il primo trimestre 2004 si è attestato al 31,9%, in progresso rispetto al 15,8% dello stesso trimestre del 2003 e nettamente al di sopra del target range del 15 – 20%. Si tratta del miglior risultato mai raggiunto, riconducibile da un lato a un utile netto più elevato e dall’altro al minor livello medio del capitale proprio risultante dai nostri continui programmi di buyback azionari. Anche l’utile base per azione ha segnato un massimo storico, crescendo del 95% a Chf 2.46 da Chf 1.26 nel primo trimestre 2003, un risultato sostenuto dagli stessi fattori che hanno inciso positivamente sul Roe. Rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, il rapporto costi/ricavi ha registrato un miglioramento passando dal 75,7% al 67,8% – il livello più basso dal 2000. Tale risultato è stato ottenuto grazie a maggiori ricavi e a costi progressivamente decrescenti negli ultimi anni.  
   
   
UNICREDIT: APPROVATO BILANCIO DI ESERCIZIO 2003 •UTILE NETTO CONSOLIDATO A 1.961 MLN (+8,9% A/A) E ROE IN CRESCITA AL 17,7% •COST/INCOME A 54,5%  
 
 Milano , 5 maggio 2004 - Si sono svolte ieri a Genova l’Assemblea Ordinaria e quella Straordinaria di Unicredito Italiano Spa. L’assemblea Ordinaria ha approvato il bilancio di impresa 2003 che ha riportato un risultato netto di 1.793 milioni, rispetto ai 1.398 milioni dell’esercizio precedente. Grazie a tale risultato l’Assemblea ordinaria degli azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di euro 0,171 per le azioni ordinarie e di euro 0,186 per quelle di risparmio, entrambi superiori rispettivamente dell’ 8,2% e del 7,5% ai livelli dell’anno precedente con un rendimento complessivo (Dividend Yield 1 ) del 4,32%. Il dividendo, deliberato dall’Assemblea medesima, sarà messo in pagamento il giorno 27 maggio 2004 con data stacco cedola il 24 maggio 2004. L’amministratore Delegato ha illustrato il Bilancio Consolidato di Gruppo. Nel 2003 il Gruppo Unicredit ha realizzato un utile netto di 1.961 milioni, che si confronta con i 1.801 milioni del 2002, pari ad una crescita dell’8,9%. Il quarto trimestre del 2003, pur risentendo dell’impatto negativo dei casi Cirio e Parmalat, costati in accantonamenti e rettifiche 192 milioni, ha confermato un profilo in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+8%). Il Roe si porta al 17,7%, rispetto al 17,2% dell’esercizio 2002, mentre al netto delle rettifiche su avviamenti si attesta al 20,1% (19,6% nel 2002). L’utile per azione si attesta a 31 centesimi rispetto ai 29 del precedente esercizio (+6,9%). Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo si attesta al 31 dicembre 2003 a 13.013 milioni (12.261 milioni a fine 2002). Il 2003 per Unicredit è stato l’anno della creazione di tre grandi banche specializzate per segmenti di clientela: famiglie e piccole imprese, medie e grandi aziende, private banking. Una soluzione innovativa anche a livello internazionale che ha cominciato a dare i suoi frutti fin dall’avvio. 2 Nonostante il difficile periodo congiunturale – segnato da debolezza del ciclo economico e da crisi industriali, come quelle di Cirio e Parmalat, che hanno minato la fiducia dei risparmiatori – Unicredit nel 2003 ha migliorato le performance dell’anno precedente. La nuova struttura peraltro ha garantito al gruppo un vantaggio competitivo non solo sul fronte del conto economico, ma anche su quelli della gestione dei conflitti di interesse e dell’attenzione al cliente. La rigida separazione fra le varie funzioni bancarie ha garantito una risposta puntuale alle esigenze di trasparenza sempre più sentite sul mercato mentre la divisionalizzazione per segmenti di clientela ha permesso – e permetterà – di offrire servizi sempre efficienti e calibrati sulle esigenze del cliente. L’assemblea Ordinaria ha anche autorizzato l’acquisto di azioni proprie, ai sensi dell’art. 2357 del Codice Civile e dell’art. 132 del Tuif, fino ad un massimo di 190.000.000 azioni ordinarie Unicredit, corrispondenti al 3% del capitale sociale. Gli acquisti di azioni proprie – per la cui esecuzione è stato approvato lo stanziamento di 1 miliardo di Euro all’apposita riserva - potranno avvenire in una o più volte e per un periodo di diciotto mesi a far tempo dal 1 luglio 2004, al termine del quale potrà essere valutata l’opportunità di una eventuale riduzione del capitale sociale, da sottoporre all’Assemblea straordinaria, mediante l’annullamento delle azioni acquistate. Le modalità previste per l’attuazione degli acquisti di azioni proprie consentono comunque la distribuzione del capitale in eccesso agli azionisti come previsto dal piano industriale 2003-2006, nel totale rispetto degli obiettivi di patrimonializzazione del Gruppo (Core Tier1 ratio minimo di 6,8%). All’assemblea Ordinaria è stata inoltre presentata la quarta edizione del Bilancio Sociale Ambientale. L’impegno a raccontare le diverse modalità attraverso cui creare valore per i diversi interlocutori del Gruppo venendo incontro alle loro esigenze e costruendo intorno ad esse la nostra identità, viene espresso anche quest’anno nel Bilancio Sociale Ambientale 2003 del Gruppo Unicredit. Il documento, infatti, costituisce l’occasione annuale per promuovere in modo distintivo il posizionamento dell’identità aziendale nei confronto dei principali portatori di interesse e, più in generale, dei territori e delle collettività di riferimento. Accanto al raggiungimento dei risultati economici-finanziari vengono quindi valorizzati, attraverso modalità di rendicontazione delle azioni e dei comportamenti del Gruppo oltre che di misurazione dei risultati raggiunti, fattori legati alla trasparenza nei rapporti e nelle relazioni, alla concretezza dell’operato, alla capacità di instaurare un dialogo aperto e costruttivo, all’interno come all’esterno. Le diverse parti in cui il Bilancio si viene ad articolare sono: la ricerca della creazione di equilibri nel disegno della nuova organizzazione aziendale per effetto del progetto S3; il coinvolgimento del personale nelle scelte dell’azienda; la corretta gestione dei rapporti con le strutture societarie da un lato; l’attenzione nei confronti dei territori in cui il Gruppo opera; il miglioramento della qualità dei nostri prodotti e servizi promuovendo al contempo comportamenti volti a tutelare l’ambiente e a sentirsi parte attiva della collettività. Infine, l’Assemblea Ordinaria ha deliberato il rinnovo del Collegio Sindacale della società, nominando quali sindaci effettivi i Sigg. Gian Luigi Francardo (Presidente), Aldo Milanese e Vicenzo Nicastro - tratti dalla lista che ha ricevuto la maggioranza dei voti - nonchè dei Sigg. Giorgio Loli ed Roberto Timo (lista di minoranza). Sono stati altresì eletti quali sindaci supplenti i Sigg. Giuseppe Armenise (lista di maggioranza) e Marcello Ferrari (lista di minoranza). L'assemblea, sempre in sede ordinaria, ha provveduto a conferire l’incarico di revisione contabile per il triennio 2004/2006 alla Società Kpmg S.p.a. L’assemblea Straordinaria ha altresì approvato il nuovo Piano di incentivazione di medio termine per il Personale del Gruppo. Il Piano ha lo scopo di sostenere la crescita del valore aziendale in coerenza con gli obiettivi del Piano Strategico 2004/2006 e di fidelizzare le risorse chiave per il raggiungimento dei risultati di Gruppo. In particolare, il Piano di incentivazione si compone di: assegnazione congiunta di stock option e di azioni ordinarie vincolate al raggiungimento di specifici parametri di performance a livello di Gruppo e di singola Divisione (performance share) per il top management, assegnazione gratuita di azioni ordinarie vincolate (restricted share) al middle management, o assegnazione gratuita di azioni ordinarie vincolate alla generalità dei dipendenti. Per consentire l’esecuzione dell’intero Piano che prevede assegnazioni di stock option e azioni nel 2004, 2005 e 2006, l’Assemblea ha conferito le necessarie deleghe al Consiglio di Amministrazione. Qualora la delega venisse esercitata nel suo ammontare massimo, sarebbero emesse nel tempo 60.000.000 di azioni ordinarie al servizio dell’esercizio delle stock option e 104.850.000 azioni ordinarie da assegnare in cinque anni, secondo le modalità differenziate definite nel Piano, al top management, al middle management e alla generalità dei dipendenti. Il Consiglio di Amministrazione tenutosi in data odierna ha nominato Pietro Modiano Vice Direttore Generale Vicario dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Profumo.  
   
   
ANTONVENETA RIPRENDE LA CORSA: NEL PRIMO TRIMESTRE 2004 UTILE NETTO DI PERIODO A 82,8 MILIONI DI EURO  
 
Padova, 5 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta ha approvato il 4 maggio i risultati consolidati al 31 marzo 2004, che si caratterizzano per il significativo incremento della redditività e che indicano in modo assai chiaro che, nonostante il contesto rimanga contraddistinto dal persistere di una difficile situazione congiunturale, il Gruppo ha realizzato il rafforzamento della posizione competitiva secondo gli obiettivi previsti nel "Piano Industriale 2004-2006". In crescita la raccolta complessiva, con ottime performance dei fondi comuni di investimento, stabili gli impieghi, per la politica mirata a privilegiare l'aspetto qualitativo; salgono significativamente il margine da servizi (+14,8%), il margine di intermediazione (+5,5%) e il risultato lordo di gestione (+11,3%) a 272 milioni di euro, con un utile netto di periodo pari a 82,8 milioni di euro. Il 2003 è stato un esercizio caratterizzato dalla rivisitazione dei processi aziendali e di Gruppo che compongono il sistema dei controlli interni e, in particolare, dal potenziamento delle attività e delle procedure proprie del processo creditizio. Dopo il consolidamento, attuato attraverso la puntuale opera di controllo dei rischi, delle rettifiche di valore sull’attivo e degli accantonamenti per rischi e oneri, la cui entità ha inciso in misura sostanziale sul risultato netto dell'anno scorso (sul quale peraltro hanno pesato anche gli stanziamenti per la ricostituzione delle riserve patrimoniali diminuite negli esercizi passati per le operazioni di cartolarizzazione delle sofferenze) all'inizio del 2004 Banca Antonveneta torna, dunque, alla redditività. Nel primo trimestre dell'anno ha inoltre preso avvio l’attuazione del nuovo modello distributivo della Capogruppo, previsto dal “Piano industriale”, basato sulla segmentazione della clientela: la ristrutturazione iniziata a gennaio, ha finora interessato 398 Filiali Retail (sul totale di 1.035, in 84 province di 20 regioni) e 13 Unità Imprese, pari a circa il 40% dell'intera rete commerciale, e si completerà nel prossimo mese di giugno. I risultati economici del Gruppo La politica mirata al rafforzamento della posizione competitiva e al conseguimento degli obiettivi previsti nel “Piano industriale 2004 - 2006” ha condotto ad un significativo aumento della redditività, attestato dal conseguimento di un utile netto di periodo pari a 82,8 milioni di euro. Margine di interesse: 344,4 milioni di euro, sostanzialmente invariato (+0,6%) rispetto al primo trimestre 2003. La composizione del margine ha beneficiato di una ricomposizione dei volumi intermediati verso quelli a maggior contribuzione reddituale; margine servizi: 206,2 milioni di euro, valore superiore del 14,8% a quello dello stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, i profitti da operazioni finanziarie sono ammontati a 10,5 milioni di euro - rispetto ai 9,4 milioni del primo trimestre 2003 – ed i proventi netti per servizi a 195,7 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al 31 marzo 2003. Tale risultato ha beneficiato dei positivi ritorni, in termini commissionali, dello sviluppo dei servizi connessi all’attività bancaria tradizionale, in particolare dei servizi di “incasso e pagamento” (+27,1%); i ricavi netti per l’attività di “gestione, intermediazione e consulenza” sono cresciuti del 7,6% nonostante abbiano risentito della cautela adottata dalla clientela nelle scelte di investimento nel comparto del risparmio gestito, al cui interno sono stati privilegiati i prodotti a minore rischio; margine di intermediazione: 550,6 milioni di euro, in aumento del 5,5% rispetto ai 522,1 milioni di euro del 31 marzo 2003. L’incidenza del margine servizi sul margine di intermediazione è aumentata al 37,4% dal 35,3% di dicembre 2003 e dal 34,4% del primo trimestre dello scorso anno; spese amministrative: 278,6 milioni di euro, valore sostanzialmente invariato (+0,4%) rispetto a quello dello stesso periodo del 2003. Nello specifico, le spese per il personale sono ammontate a 175,8 milioni (+0,3%) e le altre spese amministrative a 102,8 milioni (+0,4%). Risultato lordo di gestione: 272 milioni di euro contro i 244,5 del primo trimestre 2003 (+11,3%); cost/income: si attesta al 61,2% dal 64,8% del 31 marzo 2003; tale valore scende al 56% dal 59,9% escludendo l’ammortamento degli avviamenti. Rettifiche nette e accantonamenti: 123,1 milioni di euro. Tra queste si segnalano le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali per 58,6 milioni di euro; le rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni per complessivi 73,6 milioni di euro. Il dato evidenzia una qualità dell’attivo a rischio in linea con i migliori attori del sistema bancario nazionale, quale risulta dopo la puntuale valutazione dei rischi aziendali effettuata nel precedente esercizio; utile delle attività ordinarie: 150,8 milioni di euro; ’utile netto del primo trimestre 2004 ammonta a 82,8 milioni di euro; Banca Antonveneta Spa ha contribuito al risultato consolidato con un utile di 71,2 milioni di euro. L'attività del Gruppo al 31 marzo 2004 Nell’ambito dell’attività bancaria tradizionale, nel primo trimestre 2004 le banche del Gruppo hanno continuato a seguire una politica mirata ad accrescere il frazionamento dei rischi, privilegiando l’aspetto qualitativo. Al 31 marzo 2004, i crediti erogati alla clientela ammontavano a 36.183 milioni di euro, importo sostanzialmente allineato a quello del 31 marzo 2003 (-0,4%) e in lieve diminuzione rispetto a quello della fine del trascorso esercizio (-0,8%), in seguito alla riduzione della componente a breve quasi totalmente compensata dalla crescita di quella a medio e lungo termine. Quest’ultima, ha continuato a beneficiare dell’aumento dei mutui (+32,2% in ragione d’anno e +4,8% nel trimestre), favorito dalla Capogruppo anche attraverso mirate iniziative commerciali. Nel trimestre l’indice di copertura dei crediti dubbi si è attestato al 47,9% (36,6% alla fine del primo trimestre 2003), in particolare quello delle sofferenze al 61,7% (51,1% a marzo 2003), e quello dei crediti in bonis allo 0,57% (0,33% a marzo 2003), confermando i livelli di copertura di fine 2003 (48,6% dei crediti dubbi, 61,8% delle sofferenze e 0,57% dei crediti in bonis). Con riguardo alla raccolta, è proseguita la politica della Capogruppo, mirata a ridurre i rapporti a valenza marginale e a favorire la riallocazione di attività finanziarie della clientela verso i prodotti del risparmio gestito. A fronte di una raccolta complessiva (65.132 milioni di euro) in crescita del 5,7% su base annua e dello 0,7% nel trimestre, la raccolta diretta ha presentato una diminuzione (35.081 milioni di euro, -2,8% rispetto al 31 dicembre 2003 e -0,7% in ragione d’anno), più che compensata dall’aumento della raccolta indiretta (30.051 milioni di euro, +14,3% su base annua e +5,1% nel trimestre), trainata dalla crescita del risparmio gestito (+26,8% e +8,7% rispetto al 31 marzo e al 31 dicembre 2003). E' stata riservata una particolare attenzione all’ampliamento e alla razionalizzazione della gamma dei prodotti dell’asset management, in linea con gli indirizzi stabiliti nel “Piano Industriale”. Il totale delle attività gestite dalle società del Gruppo è ammontato a 7.138 milioni di euro, con un aumento annuo del 40,7% e del 10,6% rispetto alla fine dello scorso esercizio. La raccolta netta del trimestre si è attestata a 564 milioni di euro. Il rapporto tra raccolta gestita e raccolta indiretta è aumentato al 37,6% dal 36,4% di dicembre 2003 e dal 33,9% di marzo 2003. Nella bancassicurazione è favorevolmente proseguito il collocamento dei prodotti di Antonveneta Vita. La raccolta premi è ammontata a 305 milioni e l’ammontare delle “riserve tecniche” ha raggiunto i 3.100 milioni di euro (+44,4% su base annua). Con riferimento al comparto del merchant banking, nel corso del trimestre Interbanca ha acquisito il residuo 10% del capitale sociale di Interbanca International Holding Sa, così divenendone l’unico azionista. Al 31 marzo 2004, gli investimenti effettuati da Interbanca nel comparto in esame ammontavano a circa 454 milioni di euro rispetto ai 431 milioni della fine dell’esercizio 2003.  
   
   
500 MILIONI DI EURO DI FINANZIAMENTI EROGATI CON IL BOND DI DISTRETTO "PIEMONTE, LIGURIA E LOMBARDIA" IN 5 MESI FINANZIATE 1.342 IMPRESE  
 
Torino, 5 maggio 2004 - Le banche del gruppo Unicredit (Unicredit Banca d'Impresa, Unicredit Banca e Ubm) e il consorzio Eurofidi hanno realizzato un importante accordo che ha portato ad erogare 507 milioni di euro di finanziamenti alle aziende delle regioni Piemonte, Liguria e Lombardia. La raccolta dei finanziamenti, della durata di 60 mesi, è iniziata lo scorso novembre e si è conclusa il 31 marzo. L'obiettivo iniziale prevedeva di raggiungere un importo minimo di 200 milioni di euro necessari per realizzare la cartolarizzazione. Il risultato conseguito di 507 milioni di euro erogati rappresenta dunque un grande successo che ha permesso di finanziare 1.342 imprese di tutti i settori produttivi. In Piemonte 935 aziende hanno ottenuto 330 milioni di euro di finanziamenti, in Liguria sono state finanziate 258 imprese con un importo complessivo di 93 milioni, mentre in Lombardia 149 aziende hanno ricevuto 84 milioni di euro. Tutti i finanziamenti erogati sono stati garantiti, per la prima volta interamente, dal consorzio Eurofidi. Le imprese finanziate appartengono per la maggior parte al segmento "corporate": 581 infatti hanno un fatturato oltre i 5 milioni di euro e 353 un fatturato tra i 2,5 e i 5 milioni, mentre le 408 aziende retail fatturano annualmente meno di 2,5 milioni di euro. L'importo medio di ogni operazione è di 378 migliaia di euro. La raccolta dei finanziamenti è servita ad abituare le imprese ai nuovi sistemi di valutazione del merito creditizio imposti da Basilea 2. Sia le banche del gruppo Unicredit sia Eurofidi utilizzano una scala di valutazione che varia da 1 (sicurezza elevata) a 9 (rischio elevato). Per quanto riguarda il rating attribuito, 97 aziende hanno un rating 1 e 2, 109 un rating 3, 375 un rating 4, 451 un rating 5 e 310 un rating 6. Entro l'estate i 507 milioni di euro di crediti raccolti potranno essere ceduti pro-soluto ad una società veicolo, costituita appositamente per questa operazione, che finanzierà l'acquisto attraverso l'emissione sul mercato dei capitali di un "Bond di Distretto". Il Bond verrà collocato da Ubm sui mercati finanziari internazionali. Si tratta di un'operazione innovativa, la seconda realizzata in Italia in ordine temporale, ma la prima per la quantità dei finanziamenti erogati, che consente alle aziende del Nord-ovest un accesso ai finanziamenti a medio termine ai minori costi del mercato del credito e senza le complessità tipiche delle emissioni di Corporate Bond. «L'accordo – ha spiegato in conferenza stampa Mario Aramini, Direttore Generale di Unicredit Banca d'Impresa – ha consentito alle piccole e medie imprese di superare i vincoli dimensionali nell'utilizzo di strumenti finanziari sofisticati, che spesso si ripercuotono sulla capacità di sostenere progetti di ricerca e sviluppo o di internazionalizzazione. L'accesso al mercato dei capitali tramite l'emissione di obbligazioni ha forti barriere di costo, che lo rendono proibitivo per il 95% delle aziende italiane». «L'iniziativa realizzata da Unicredit e da Eurofidi – ha aggiunto Aramini – va incontro anche ad un'altra esigenza molto avvertita dagli imprenditori in vista di Basilea 2: diversificare le fonti di finanziamento e riequilibrare la propria struttura patrimoniale allungando le scadenze». «È importante che il nostro Paese crei un sistema di sviluppo per le piccole imprese – ha commentato Edoardo Massaglia, Direttore Generale di Unicredit Banca – e che sia proprio il sistema bancario a fare da ‘motore di sviluppo'. L'economia italiana ha bisogno di rigenerarsi ed è inutile continuare a parlare di fenomeni inesistenti come il ‘credit crunch'. Semmai non c'è domanda di credito». «Questo progetto realizzato da Unicredit e da Eurofidi – ha sottolineato ancora Massaglia – va proprio nella direzione giusta: ridare fiducia al sistema del credito, rilanciare nuovi modelli di impresa e soprattutto sostenere le imprese italiane che intendono investire all'estero». I finanziamenti erogati dalle banche del gruppo Unicredit hanno scadenza 31 dicembre 2008: la durata del preammortamento è fino al 31 dicembre 2005 e la prima scadenza in linea capitale è il 31 marzo 2006. «Grazie ai finanziamenti erogati – ha spiegato Giuseppe Bava, Presidente di Eurofidi – le imprese hanno potuto finanziare a medio termine, fino a un massimo di 2 milioni di euro ciascuna, i programmi di investimento finalizzati alla realizzazione di impianti produttivi, all'introduzione di innovazioni tecnologiche, al finanziamento di progetti di ricerca, alla certificazione di qualità e alla formazione del personale. La campagna di finanziamenti è servita anche ad incrementare i soci del consorzio: su 1.342 imprese 575 erano già associate, mentre 767 rappresentano tutti nuovi soci».  
   
   
ALLEANZA ASSICURAZIONI: “RISPARMIO E FIDUCIA”  
 
Milano, 5 maggio 2004 - L’incertezza dello scenario economico, insieme ad alcuni casi di crisi finanziarie, hanno determinato il disorientamento dei risparmiatori. Anche recenti analisi di mercato confermano l’attuale situazione di disorientamento e sfiducia dei risparmiatori a cui soprattutto le aziende leader hanno il dovere di rispondere con messaggi forti e chiari. In questo contesto, tra l’altro stenta a consolidarsi una cultura previdenziale consapevole: i cittadini sono ancora “poco informati” e “confusi”. Infatti dalla ricerca, intitolata “Famiglie e Risparmio – problemi e prospettive”, realizzata a ottobre 2003 da Tns Abacus per Acri in occasione della 79° Giornata Mondiale del Risparmio, emerge che più della metà del campione intervistato dichiara che ricorrere a previdenza integrativa e fondi pensione sia la migliore strategia per affrontare il domani, ma ben il 56% non ha sottoscritto alcun piano di previdenza integrativa. +- Questa situazione ha indotto Alleanza a promuovere “Risparmio e Fiducia”, una serie di iniziative a livello nazionale, che coinvolgono il pubblico dei risparmiatori e tutto il capillare sistema di distribuzione Alleanza. Il progetto si pone l’obiettivo di dissipare i dubbi dei risparmiatori e rassicurarli mediante attività concrete che perseguano la finalità d’informare il cliente e proporre, in modo chiaro e completo risposte assicurative e di gestione del risparmio per la sua ricerca di sicurezza. Tutta l’attività di comunicazione rivolta sia ai pubblici esterni (clienti e potenziali) sia al pubblico interno (gli oltre 16.700 collaboratori che operano su tutto il territorio italiano) saranno caratterizzate da Risparmio e Fiducia (logo), un vero e proprio “marchio di garanzia” che contraddistinguerà le campagne di marketing locale, la nuova campagna istituzionale, i materiali informativi, così come articoli dedicati saranno pubblicati su Vita dell’Alleanza (il newsmagazine diffuso in circa 70.000 copie), con l’obiettivo di ottenere risalto e visibilità su stampa e organi d’informazione. Tutti i collaboratori di Alleanza hanno, a questo proposito, già iniziato un percorso di formazione e sensibilizzazione su questi temi: sono in via di realizzazione o si sono tenuti convention, meeting, moduli di formazione ad hoc, nuovi strumenti, comunicazioni interne mirate. Più in particolare, esempi importanti sono rappresentati da “Risparmio e Fiducia” come tema centrale che ha animato la convention annuale degli Agenti Generali, svoltasi recentemente presso Palazzo Mezzanotte (sede, scelta non casualmente, della Borsa Italiana); da uno strumento che riassume in maniera chiare e inequivocabile i valori e il posizionamento della Compagnia in relazione a questi temi centrali (lo stesso documento destinato ai risparmiatori e alla Rete che è, nel contempo, un supporto concreto nell’attività del consulente e una guida a scelte di risparmio e investimento più consapevoli per i clienti); inoltre, stanno per avviarsi una serie di incontri aperti al pubblico in tutta Italia, dove moderatori autorevoli e indipendenti (giornalisti, docenti, opinion maker) e rappresentanti di Alleanza si confronteranno su questi temi al fine di aumentare il livello di informazione e di consapevolezza del pubblico sia sulla gestione del risparmio sia sulle tematiche previdenziali. Anche la nuova campagna nella sua concezione parte da questi presupposti: i risparmiatori desiderano trasparenza, vicinanza, partnership di lungo periodo, affidabilità negli investimenti, il tutto con una consulenza personalizzata e su misura (come “un abbraccio”). Parlando di Risparmio Sicuro e di Fiducia, Alleanza è in grado di offrire garanzie e certezze che il Cliente sente come un valore aggiunto: Numero 1 nel risparmio previdenziale di lungo periodo: attivi investiti per oltre 31,3 miliardi di euro; indebitamento zero. Caratteristiche peculiari delle gestioni separate: minor volatilità degli investimenti (gestiti in modo indipendente rispetto alle altre attività) e correlato minor rischio per soddisfare le esigenze di sicurezza e redditività (capitale e/o rendimenti minimi garantiti). Rigore e controlli esercitati sia internamente sia da parte delle istituzioni preposte (Consob, Isvap, Covip). Esiste da 106 anni. Ci sono clienti di terza generazione (era assicurato il padre, lo è stato il figlio e ora lo è il nipote); italiani che le hanno dato fiducia e continuano a scegliere i servizi assicurativi offerti perché la loro fiducia è stata ripagata. E’ vicina a tutti i suoi clienti. La Compagnia ha una rete di circa 16.700 persone, uomini e donne, che si presentano ognuna con Nome e Cognome, e lavorano presso i circa 1.000 punti vendita distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale. Ogni mese il cliente viene contattato da un professionista che lo aiuta a pianificare i suoi investimenti, propone soluzioni personalizzate e segue l’andamento dei suoi investimenti. E’ stata fra le prime a dotarsi di un codice etico, condiviso e sottoscritto da tutti i collaboratori, pubblicato integralmente sul sito Internet. Tutte le garanzie di cui abbiamo detto si ritrovano nei Prodotti Assicurativi di Alleanza: Accumulo della ricchezza nel tempo, tutela dalle incertezze; Distribuzione del reddito nel tempo: risposta ai bisogni di previdenza; Garanzia del capitale: risposta ai bisogni di investire in sicurezza; Certezza di crescita del capitale: rendimento minimo garantito; Vantaggi fiscali: opportunità di dirottare una parte delle tasse verso il risparmio. “Risparmio e Fiducia” è un’operazione dalle forti valenze di comunicazione e di informativa chiara e trasparente che si propone di aiutare le persone a identificare soluzioni ad alcuni bisogni fondamentali (previdenza, famiglia, futuro), associandoli in maniera forte all’immagine dell’azienda e dei suoi collaboratori.  
   
   
AI VIA LA QUOTAZIONE DI TELEUNIT ALL'AIM, LA PRIMA SOCIETÀ ITALIANA A QUOTARSI SULLA PIAZZA LONDINESE LA SOCIETÀ UMBRA È IL PRIMO OPERATORE DI TELEFONIA WIRELESS A BANDA LARGA NEL CENTRO ITALIA  
 
Milano, 5 maggio 2004 - Teleunit, primo operatore di telefonia wireless a banda larga nell'Italia centrale, si quoterà nei prossimi giorni all'Aim (Alternative Investment Market) di Londra. E' quanto annunciato nel corso di un incontro con la stampa che si è tenuto oggi a Milano. Il collocamento di Teleunit, prima società italiana a quotarsi sul mercato londinese, mira a raccogliere 20 milioni di euro e a raggiungere una capitalizzazione di mercato pari a circa 100 milioni di euro. Secondo il management della società, la scelta della quotazione all'Aim di Londra è dovuta alla facilità di accedere rapidamente ai capitali necessari per finanziarie la crescita delle linee di business e favorire l'espansione della società nelle regioni del Centro Italia. Collocatore per la clientela istituzionale in Italia sarà Twice Sim, mentre Market Capital agirà in veste di advisor finanziario italiano dell'emittente. Ii collocatore e advisor a Londra sarà Daniel Stewart. L'operazione avverrà tramite l'offerta in sottoscrizione di azioni di nuova emissione, destinata esclusivamente ad investitori istituzionali e professionali. Gianfranco Cimica, amministratore delegato della società, ha dichiarato: "Siamo la prima società italiana che si quota al listino di Londra, una scelta che non vuole snaturare la nostra origine fortemente radicata sul territorio umbro ma che permetterà di espanderci in maniera veloce ma equilibrata e di generare una crescita del nostro business." Teleunit è il primo operatore telefonico per accesso diretto a banda larga senza fili nell'Italia centrale. E' stata fondata nel 1997 con il nome di Telephonica, per cogliere l'opportunità legate alla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni avvenuto in Italia nel 1996. Inizialmente ha operato come rivenditore servizi di telefonia fissa in Umbria, nel 2000 ha ottenuto la licenza per operare su tutto il territorio nazionale. Nel 2003, Teleunit ha registrato un Ebitda pari 5 milioni di euro (4,2 milioni di euro nel 2002), per un giro di affari pari 44,3 milioni di euro (37,5 milioni di euro nel 2002). L'utile prima delle tasse è stato pari 3,8 milioni di euro (3,2 milioni di euro nel 2002). L'amministratore delegato di Teleunit è Gianfranco Cimica, il direttore finanziario Todd Dockum, il direttore generale Francesco Cimica.  
   
   
TIM: DISTRIBUZIONE DEL DIVIDENDO 2003 AGLI AZIONISTI IN RAGIONE DI EURO 0,2567 PER OGNI AZIONE ORDINARIA E DI EURO 0,2687 PER OGNI AZIONE DI RISPARMIO  
 
Milano, 4 maggio ’04 - Si è riunita ieri a Rozzano, sotto la presidenza di Carlo Buora, l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti di Tim (Gruppo Telecom Italia). L’assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha approvato il bilancio di Tim S.p.a. Relativo all’esercizio 2003, illustrato dall’Amministratore Delegato Marco De Benedetti. Nel 2003, il bilancio consolidato del Gruppo Tim ha registrato ricavi pari a 11.782 milioni di euro (+8,4%), un Margine Operativo Lordo (Mol) pari a 5.502 milioni di euro (+9,2%) ed un risultato operativo pari a 3.786 milioni di euro (+12,7%). Nel corso del 2003 Tim S.p.a. Ha realizzato ricavi complessivi pari a 9.469 milioni di euro con un incremento del 6,2% rispetto all’esercizio precedente pro forma (al netto degli effetti della fusione per incorporazione con Blu S.p.a.), un Margine Operativo Lordo (Mol) pari a 5.035 milioni di euro (con un incremento dell’11,2% rispetto al precedente esercizio pro forma), un risultato operativo pari a 3.863 milioni di euro (con un incremento del 16,3% rispetto al precedente esercizio pro forma). L’utile netto civilistico dell’esercizio si attesta a 2.322 milioni di euro e sconta componenti non ricorrenti, al netto del relativo effetto fiscale, negativi per 79 milioni di euro, riferiti all’adeguamento del valore di carico della controllata Tim International N.v. (a seguito delle valutazioni da essa operate su alcune partecipate estere) e all’insussistenza attiva generatasi dal venir meno del debito stanziato a tutto il 31 dicembre 2002 a fronte degli oneri per il contributo per le telecomunicazioni. L’assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione del dividendo 2003 nella misura unitaria di euro 0,2567 per ciascuna azione ordinaria e di euro 0,2687 per ciascuna azione di risparmio, al lordo delle eventuali ritenute di legge. Ai sensi dell’art. 4, comma 1 del D.lgs. 12 dicembre 2003, n. 344 il dividendo attribuisce il credito di imposta di cui all’art. 14 del Testo Unico approvato con il D.p.r. 22 dicembre 1986, n. 917 (nel testo antecedente le modifiche di cui al D.lgs. 12 dicembre 2003, n. 344) pieno e utilizzabile senza limitazioni e nella misura del 51,51%, solo se percepito nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2003. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 27 maggio 2004, con stacco cedola n. 10 in data 24 maggio 2004. L’assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha stabilito la durata dell’intero Consiglio di Amministrazione per un esercizio (e dunque fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2004), determinato in 15 il numero dei suoi componenti e nominato Consiglieri i Sigg. Carlo Buora, Gianni Mion, Marco De Benedetti, Carlo Angelici, Carlo Bertazzo, Lorenzo Caprio, Giorgio Della Seta Ferrari Corbelli Greco, Enzo Grilli, Attilio Leonardo Lentati, Gioacchino Paolo Maria Ligresti, Giuseppe Lucchini, Pier Francesco Saviotti, Paolo Savona, Mauro Sentinelli e Rodolfo Zich. I Consiglieri Carlo Angelici, Lorenzo Caprio, Enzo Grilli, Attilio Leonardo Lentati, Gioacchino Paolo Maria Ligresti, Paolo Savona e Rodolfo Zich sono in possesso dei requisiti stabiliti dal Codice di Autodisciplina di Tim per essere qualificati come indipendenti. In sede ordinaria l’Assemblea ha deliberato di conferire alla Reconta Ernst & Young S.p.a l’incarico di revisione del bilancio di esercizio Tim S.p.a. E del bilancio consolidato del Gruppo Tim per gli esercizi 2004, 2005, 2006 nonché l’incarico per la revisione contabile limitata della relazione semestrale in forma individuale e consolidata relativamente agli stessi esercizi. L’assemblea degli Azionisti, sempre in sede ordinaria, ha rideterminato il compenso annuo lordo da corrispondere ai componenti il Collegio Sindacale nella misura di euro 75.000,00 per ciascun Sindaco effettivo, di euro 100.000,00 per il Presidente e di euro 15.000,00 al Sindaco che farà parte dell’Organismo di Vigilanza; ha deliberato inoltre di modificare il Regolamento delle assemblee al fine di renderlo più consono alle esigenze organizzative e procedurali della riunione e alle attuali disposizioni normative. L’assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, ha deliberato di modificare alcuni articoli dello statuto sociale. Tra le modifiche adottate al fine di adeguare lo statuto alle nuove norme introdotte dalla riforma del diritto societario (c.D. Legge Vietti), si evidenzia l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione: della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale per un importo massimo complessivo di 51.000.000,00 di Euro; della competenza in materia di fusione per incorporazione di società controllate in misura superiore al 90%, di riduzione del capitale sociale in caso di recesso; di adeguamento dello statuto a disposizioni normative; di trasferimento della sede legale all’interno del territorio nazionale nonché di istituzione o soppressione di sedi secondarie. Tra le modifiche non direttamente correlate alla riforma, l’Assemblea ha approvato la proposta presentata dal Consiglio di Amministrazione di introdurre, come previsione statutaria, il sistema di nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione mediante voto di lista, volto ad assicurare la presenza di amministratori di diretta espressione dei soci di minoranza. Al fine di utilizzare fin dalla prossima assemblea di bilancio tale criterio elettivo, la durata del neo-nominato Consiglio di Amministrazione è stata appositamente determinata in un solo esercizio. La soluzione statutaria adottata attribuisce il diritto a presentare le liste agli azionisti che, da soli o congiuntamente, rappresentano almeno lo 0,5% del capitale avente diritto di voto nell’assemblea ordinaria. L’assemblea ha inoltre approvato la riduzione della percentuale di capitale necessaria per la presentazione di liste di candidati alla carica di Sindaco dall’1% allo 0,5% del capitale avente diritto di voto nell’assemblea ordinaria, al fine di agevolare la presentazione di candidature da parte dei soci di minoranza. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dei lavori assembleari, ha deliberato di conferire la carica di Presidente a Carlo Buora, di Vice Presidente a Gianni Mion e di Amministratore Delegato a Marco De Benedetti, attribuendo le deleghe per l’esercizio dell’attività sociale. Il Consiglio, in conformità al Codice di Autodisciplina della Società, ha costituito il Comitato per la Remunerazione nominando suoi componenti Enzo Grilli, Attilio Leonardo Lentati e Rodolfo Zich, ed il Comitato per il Controllo Interno, nominando suoi componenti Carlo Angelici, Lorenzo Caprio e Paolo Savona. I componenti di entrambi i Comitati sono tutti amministratori non esecutivi ed indipendenti. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì provveduto a nominare, in relazione al Modello Organizzativo 231 adottato dalla Società, l’Organismo di Vigilanza composto dal Sindaco Effettivo Enrico Laghi, dall’amministratore non esecutivo ed indipendente Lorenzo Caprio e da Giovanni Grossi, preposto al controllo interno.  
   
   
TIM RISULTATI AL 31 MARZO 2004: RICAVI: 2.937 MILIONI DI EURO, +12,3%, RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2003 (+12,5% A PARITÀ DI CAMBIO); RICAVI AREA INTERNAZIONALE +34,9% (+36,4% A PARITÀ DI CAMBIO), BRASILE +61,2% (+55,5% A PARITÀ DI CAMBIO)  
 
Milano, 5 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Tim (Gruppo Telecom Italia), presieduto dal Presidente Carlo Buora su proposta dell’Amministratore Delegato Marco De Benedetti, ha approvato ieri i dati relativi al primo trimestre 2004. Gruppo Tim Nel primo trimestre 2004 i ricavi del Gruppo Tim sono pari a 2.937 milioni di euro, con una crescita del 12,3% (12,5% a parità di cambio) rispetto al primo trimestre 2003 (2.616 milioni di euro). L'apporto dell'Area internazionale è pari a 641 milioni di euro in crescita del 34,9% (+36,4% a parità di cambio) grazie, in particolare, allo sviluppo delle attività in Brasile che raggiungono ricavi per 374 milioni di euro in crescita del 61,2% (+55,5% a parità di cambio). Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 1.425 milioni di euro e registra un incremento del 12,9% (+10,7% in termini di crescita organica, ovvero escludendo gli effetti del contributo Tlc ed a parità di cambio) rispetto al primo trimestre 2003 (1.262 milioni di euro). L'incidenza del Mol sui ricavi totali pari al 48,5% (48,2% nel primo trimestre 2003), conferma la positiva performance del Gruppo, nonostante permangano impatti negativi dalle attività brasiliane in fase di start up, e beneficia del venir meno per Tim S.p.a. Degli oneri relativi al contributo per le Tlc che nel primo trimestre 2003 era iscritto per 29 milioni di euro. Escludendo tale onere, il Mol/ricavi del primo trimestre 2003 risulta pari al 49,4% Il Risultato Operativo è pari a 955 milioni di euro e registra una crescita del 6,5% (+3,0% in termini di crescita organica) rispetto al periodo di confronto (897 milioni di euro). Si segnala che dal gennaio 2004 ha avuto inizio il processo di ammortamento della licenza Umts di Tim S.p.a., precedentemente ammortizzata (a far data dal gennaio 2002) esclusivamente nel bilancio d’esercizio di Tim S.p.a. Al fine di non pregiudicare il beneficio della deducibilità fiscale dei relativi ammortamenti. La crescita del Risultato Operativo consolidato del primo trimestre 2004 è pertanto influenzata da tali maggiori ammortamenti per 34 milioni di euro. L’incidenza del Risultato Operativo sui ricavi totali è pari al 32,5% (34,3% nel primo trimestre 2003) e sconta, oltre al citato impatto dell’ammortamento della licenza Umts, il maggior carico di ammortamenti industriali relativo allo sviluppo delle infrastrutture tecniche e di servizio. Escludendo l’onere sostenuto per il contributo Tlc, il Risultato Operativo/ricavi del primo trimestre 2003 risulta pari al 35,4% L'utile netto consolidato dell’esercizio di spettanza della Capogruppo Tim è pari a 481 milioni di euro (480 milioni di euro nel primo trimestre dell’esercizio 2003). Tale risultato riflette il maggior onere fiscale sulla capogruppo conseguente alla crescita dell’utile ante imposte, cui si contrappone la maggiore perdita rilevata da alcune società dell’area internazionale sulle quali non viene rilevato un corrispondente beneficio in termini di deducibilità ai fini fiscali. Gli investimenti del Gruppo Tim ammontano a 205 milioni di euro rispetto ai 220 milioni di euro del medesimo periodo del 2003. In particolare, gli investimenti industriali del periodo sono pari a 192 milioni di euro (171 milioni di euro nel primo trimestre 2003) e gli investimenti finanziari sono pari a 13 milioni di euro. Il free cash flow operativo (Risultato Operativo+ammortamenti-investimenti Industriali-variazione del Capitale Circolante Operativo), pari a 1.000 milioni di euro (1.163 milioni di euro nel primo trimestre 2003), sconta essenzialmente il venir meno sulla capogruppo dei riflessi positivi correlati all’incorporazione della Blu S.p.a. (credito Iva pari a 180 milioni di euro). L’incidenza del free cash flow operativo sui ricavi, pari al 34%, risulta conseguentemente in flessione rispetto allo stesso periodo del 2003 (44,5%). La posizione finanziaria netta è positiva e pari a 1.901 milioni di euro (in miglioramento di 967 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2003). Il numero delle linee mobili del Gruppo Tim e' pari a 47.637 mila con un incremento del 7,0%, rispetto alle consistenze di fine 2003. Le linee in Brasile al 31.03.2004 sono pari a 9.123 mila (di cui 3.525 mila Gsm), con un incremento di 819 mila linee rispetto a fine 2003 e raggiungendo una quota di mercato complessiva pari a circa il 19%. Il personale del Gruppo Tim è pari a 18.936 unità con un incremento di 48 unità rispetto al 31 dicembre 2003, riferito alla crescita delle attività nell’area sudamericana. Tim S.p.a. Nel primo trimestre 2004 i ricavi raggiungono 2.303 milioni di euro (2.149 milioni di euro nel periodo di confronto), con una crescita del 7,2%. Lo sviluppo dei ricavi risulta collegato sia al positivo andamento dei ricavi da traffico, complessivamente pari a 1.718 milioni di euro, in crescita del 3,3% rispetto al primo trimestre 2003 (1.663 milioni di euro), sia al significativo contributo derivante dalla crescita dei ricavi da servizi a valore aggiunto (Vas) che si attestano a 299 milioni di euro, con un incremento del 28,3% rispetto al periodo di confronto e un’incidenza sui ricavi da servizi del 13,4% (11,1% nel primo trimestre 2003). L’arpu dei primi tre mesi del 2004 (ricavo medio mese per linea al netto dei ‘visitors’) è stato pari a 28,0 euro, con una crescita superiore al 4% rispetto al dato omogeneo del primo trimestre 2003. L’arpu Vas raggiunge i 3,8 euro (+25% rispetto al primo trimestre 2003), con un’incidenza del 13,6% sul valore complessivo (11,3% nel primo trimestre 2003). Il Margine Operativo Lordo (Mol) si attesta a 1.289 milioni di euro con una crescita rispetto ai primi tre mesi 2003 del 13,5% (1.136 milioni di euro). Escludendo l’onere per il contributo Tlc dal primo trimestre 2003, la crescita si attesta al 10,6%. L’incidenza del Mol sui ricavi totali raggiunge il 56%, in crescita di oltre tre punti percentuali rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente (52,9%). Escludendo l’onere per il contributo Tlc, il Mol/ricavi del primo trimestre 2003 risulta pari al 54,2%. Il Risultato Operativo ammonta a 1.004 milioni di euro e presenta un incremento del 14,1% (880 milioni di euro nel primo trimestre 2003). Escludendo dal primo trimestre 2003 l’onere per il contributo Tlc, la crescita del risultato operativo si attesta al 10,5%. L’incidenza del Risultato Operativo sui ricavi è del 43,6% (40,9% nel periodo posto a confronto; 42,3% al netto del contributo Tlc). L'utile netto del periodo è pari a 632 milioni di euro e si confronta con un risultato del corrispondente periodo del 2003 di 531 milioni di euro. Gli investimenti del periodo ammontano in totale a 252 milioni di euro, di cui 106 milioni per investimenti industriali e 146 milioni per investimenti finanziari, essenzialmente destinati al finanziamento delle società estere controllate in fase di start-up. Il free cash flow operativo del periodo risulta pari a 1.129 milioni di euro, in flessione rispetto al valore del primo trimestre 2003 (1.253 milioni di euro) a seguito del venir meno dei riflessi positivi correlati all’incorporazione della Blu S.p.a. (credito Iva pari a 180 milioni di euro). L’incidenza sui ricavi del 49% risulta conseguentemente in flessione rispetto al corrispondente periodo del 2003 (58,3%). La posizione finanziaria netta è positiva e pari a 2.412 milioni di euro (in miglioramento di 994 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2003). Nel primo trimestre dell'esercizio Tim ha acquisito, al netto delle disattivazioni volontarie, 382 mila nuove linee. Tim, con 26.036 mila linee al 31 marzo 2004 (sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2003), si conferma primo operatore nel mercato domestico. Si ricorda che, coerentemente con quanto comunicato in occasione dei risultati dell’esercizio 2003 e con l’obiettivo di garantire una correlazione tra numero di linee gestite e sviluppo delle attività, i valori sopra riportati non includono 422 mila linee “silenti”. I dipendenti della Tim S.p.a. Al 31 marzo 2004 sono pari a 9.867 unità, in diminuzione di 156 unità rispetto al 31 dicembre 2003. Risultati del primo trimestre 2004 delle principali controllate e collegate estere del Gruppo Tim Società controllate America Latina Brasile (cambio medio real/euro 0,276443936 ) Gruppo Tim Brasil In linea con l’obiettivo di proseguire lo sviluppo della rete e dei servizi Gsm sull'intero territorio nazionale con un'offerta di servizi innovativi e di qualita' orientati alla fascia alta di clientela, Tim Celular, operatore Gsm in fase di start-up, ha raggiunto, al 31 marzo 2004, 3.008 mila linee (+22% rispetto a fine 2003), mentre le società già operanti in tecnologia Tdma (Tele Nordeste Celular, Tele Celular Sul e Maxitel) hanno raggiunto 517 mila linee Gsm (+126% rispetto a fine 2003). Complessivamente le linee gestite ammontano, al 31.03.2004, a 9.123 mila in crescita del 10% rispetto a fine 2003. I ricavi consolidati di Tim Brasil, pari a 1.351 milioni di reais, sono cresciuti del 55,5% rispetto al primo trimestre del 2003 principalmente grazie all’incremento del numero delle linee gestite e del conseguente sviluppo dei volumi di traffico. Il Margine Operativo Lordo (Mol) consolidato, pari a 249 milioni di reais (in crescita del 23,9% rispetto al periodo posto a confronto) evidenzia, in particolare, il progressivo miglioramento della performance operativa delle attività in fase di start-up. Il Risultato Operativo consolidato, pari a –133 milioni di reais, sconta il maggior carico di ammortamenti relativo al rapido sviluppo della rete e dei sistemi di supporto al business correlato allo sviluppo del servizio Gsm sull’intero territorio nazionale. In dettaglio i principali risultati delle società operative del Gruppo Tim Brasil: Il Gruppo Tele Nordeste Celular, che gestisce i servizi di rete mobile nella regione nord-orientale del Brasile, ha conseguito nel primo trimestre 2004 ricavi per 266 milioni di reais con un incremento pari al 6% rispetto all'analogo periodo del 2003. Il Margine Operativo Lordo (Mol) si attesta a 144 milioni di reais (+11,6% rispetto al primo trimestre 2003) con un’incidenza sui ricavi pari al 54,1%, in miglioramento di circa 3 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2003 (51,4%). Il Risultato Operativo ammonta a 68 milioni di reais, in linea con quanto consuntivato nel primo trimestre 2003. L’incidenza del Risultato Operativo sui ricavi risulta nel periodo pari al 25,6%. I risultati di periodo della società evidenziano gli impatti delle azioni commerciali avviate a difesa della posizione di leadership sul mercato di riferimento, nonché della forte attenzione alla difesa dei livelli di assoluto rilievo della redditività operativa. Il Gruppo Tele Celular Sul, che gestisce i servizi di rete mobile nella regione sud del Brasile, ha conseguito, nel primo trimestre del 2004, ricavi per 341 milioni di reais con un incremento pari al 22,7% rispetto al medesimo periodo del 2003. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 141 milioni di reais (+16,5% rispetto al primo trimestre 2003) con un’incidenza sui ricavi pari al 41,3%. Il Risultato Operativo, pari a 67 milioni di reais, segna un incremento del 3,1% rispetto all’analogo periodo di confronto del 2003. L’incidenza del Risultato Operativo sui ricavi risulta nel periodo pari al 19,6%. Maxitel, che gestisce i servizi di telefonia mobile nelle zone di Minas Gerais, Bahia e Sergipe, ha conseguito, nel primo trimestre del 2004, ricavi per 218 milioni di reais con un incremento pari allo 0,5 % rispetto al medesimo periodo del 2003. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 51 milioni di reais (-42% rispetto all’analogo periodo del 2003) con un’incidenza sui ricavi pari al 23,4%. Il Risultato Operativo è negativo per 10 milioni di reais. I risultati di periodo scontano, da un lato, gli oneri connessi al lancio del servizio Gsm, dall’altro, il sensibile inasprimento dello scenario competitivo e le azioni poste in essere a difesa della propria posizione di mercato. Tim Celular, che fornisce servizi di rete mobile esclusivamente con tecnologia Gsm nel nord del Brasile e negli stati del centro, di Sao Paulo, Rio Grande do Sul, Rio de Janeiro e Espirito Santo, ha conseguito nel primo trimestre 2004 ricavi per 531 milioni di reais. Il Margine Operativo Lordo (Mol) nonostante permanga negativo per 93 milioni di reais, evidenzia un miglioramento rispetto al risultato conseguito nell’analogo periodo dell’esercizio precedente (Mol negativo per 143 milioni di reais). Il Risultato Operativo, negativo per 253 milioni di reais, sconta gli oneri sostenuti per la fase di start-up ed il maggior carico di ammortamenti industriali relativo allo sviluppo della copertura di rete e dei sistemi di supporto al business. Peru' (cambio medio nuevo sol/euro 0,230520446) La società conferma i positivi livelli di crescita raggiungendo 680 mila linee alla fine di marzo 2004, con una quota di mercato del 22,5%. Nei primi tre mesi 2004 la società ha incrementato i ricavi del 38,8%, rispetto al primo trimestre 2003, raggiungendo i 143 milioni di nuevo soles (103 milioni di nuevo soles nei primi tre mesi del 2003). Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 19 milioni di nuevo soles contro i -14 milioni di nuevo soles del primo trimestre 2003. Il Risultato Operativo è pari a -19 milioni di nuevo soles contro -47 milioni di nuevo soles del primo trimestre 2003, in miglioramento del 59,6%. Venezuela (cambio puntuale bolivar/euro 0,000426074 in quanto la società applica i principi della contabilità per i paesi ad alta inflazione) L’accordo sottoscritto lo scorso 19 aprile con il quale il Gruppo Tim si è impegnato ad acquisire l’intero controllo della società Digitel, consentirà di porre termine al complesso contenzioso instauratosi con gli azionisti di minoranza fin dallo scorso esercizio e permetterà alla società di riprendere la piena operatività concentrando i propri sforzi sullo sviluppo del business. Nel corso del primo trimestre 2004 la società ha comunque riportato ricavi e Margine Operativo Lordo in crescita rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente. Il numero di linee al 31 marzo 2004 è pari a 1.192 mila (+3,4% rispetto a fine 2003) con una quota di mercato che raggiunge il 18%. In particolare, Digitel ha conseguito nel periodo all’esame ricavi per 85.803 milioni di bolivares con un incremento pari al 48,5% rispetto all’analogo periodo del 2003 (57.794 milioni di bolivares). Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 26.271 milioni di bolivares contro i 23.404 milioni di bolivares del primo trimestre 2003. Il Risultato Operativo è pari a –839 milioni di bolivares contro i 2.270 milioni di bolivares del primo trimestre del 2003. Europa Grecia Stet Hellas, che al 31 marzo 2004 gestisce 2.445 mila linee (+2% rispetto al dato di fine 2003), ha realizzato ricavi per 198 milioni di euro, con un incremento dell’8,2% rispetto al primo trimestre 2003 (183 milioni di euro). Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 57 milioni di euro, in calo rispetto al primo trimestre del 2003 (64 milioni di euro). La flessione del margine operativo lordo è ascrivibile essenzialmente ai costi pubblicitari sostenuti per il lancio del brand Tim e all’impatto delle revisioni tariffarie sul traffico entrante poste in essere dalle autorità locali già nel corso del 2003 al fine di raggiungere un maggiore allineamento alle tariffe del mercato europeo. L’incidenza del Mol sui ricavi si attesta al 28,8%. Il Risultato Operativo è pari a 21 milioni di euro, in flessione rispetto al periodo di confronto. Incidono su tale performance i maggiori ammortamenti, fra i quali si segnala, a fare data dal gennaio 2004, l’ammortamento della licenza Umts. L’incidenza del Risultato Operativo sui ricavi risulta pari nel periodo al 10,6%. Società collegate Turchia Lo scorso 19 febbraio si è completato il processo di integrazione societaria tra l’operatore Aria-istim, precedentemente partecipato dalla Tim International con una quota del 49%, e l’operatore Aycell, precedentemente controllato dalla società incumbent di rete fissa Turk Telecom. A valle dell’operazione sopra descritta, la nuova società Tt&tim, che può contare su un numero di linee complessivamente gestite superiore ai 4 milioni ed in una quota di mercato pari a circa il 15%, sta procedendo nell’integrazione industriale delle attività operative con l’obiettivo di massimizzare rapidamente i benefici dell’operazione.  
   
   
GRUPPO POSTE ITALIANE: IN FORTE CRESCITA LA GESTIONE OPERATIVA (MOL +46%) UTILE NETTO A 90 MLN DI EURO (22 MLN NEL 2002) QUALITÀ DEI SERVIZI POSTALI IN CRESCITA E SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI RIVOLTI AL SETTORE DELLA PA  
 
Roma, 5 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane Spa, riunitosi sotto la presidenza del prof. Enzo Cardi, ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2003, presentato dall'Amministratore Delegato Massimo Sarmi, con un Utile Netto Consolidato per il Gruppo Poste Italiane di 90,3 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai 21,6 milioni di euro dell'esercizio 2002. I risultati raggiunti superano gli obiettivi del piano industriale presentato lo scorso anno dall'Amministratore Delegato Massimo Sarmi, per effetto di una dinamica gestione operativa e di una razionalizzazione e una valorizzazione di tutte le componenti societarie del Gruppo. A fronte dell'ulteriore apertura del mercato alla concorrenza, avvenuta con l'introduzione della nuova Direttiva sui Servizi Postali del primo gennaio 2003, Poste Italiane ha sviluppato nuove attività finalizzate a competere con successo sul mercato liberalizzato, migliorando l'efficienza dei propri servizi e gli standard di qualità degli stessi. L'integrazione dei servizi e dei prodotti, un forte impulso all'innovazione tecnologica, un chiaro e preciso orientamento al cliente come centro del sistema d'impresa, un deciso impegno ad occupare nuovi spazi di mercato focalizzando l'attenzione verso le imprese e la Pubblica Amministrazione con l'offerta di servizi caratterizzati da un forte valore aggiunto, hanno consentito a Poste Italiane di dare vita a prodotti e servizi innovativi, sicuri e facilmente accessibili, che hanno portato importanti benefici sul fronte dei ricavi totali. Grazie anche ad incisive azioni poste in essere sul lato dell'efficienza e della razionalizzazione dei costi operativi, rimasti sostanzialmente invariati nonostante la sensibile espansione della produzione, si è registrata una crescita significativa della gestione industriale, per effetto della quale Poste Italiane si colloca oggi fra le migliori aziende postali in Europa per redditività e qualità dei servizi. Il contributo attivo e le capacità professionali di tutti coloro che ogni giorno si impegnano in questa grandissima realtà aziendale sono state la leva principale per raggiungere i risultati ottenuti. I Principali Risultati Del Gruppo Poste Italiane I Ricavi da Mercato ammontano a 7.444 milioni di euro con un incremento del 6,1%. Tenuto conto anche del calo complessivo del 4,9% dei compensi riconosciuti dallo Stato a fronte degli oneri sostenuti per il Servizio Universale e a titolo di integrazione delle tariffe agevolate applicate per legge ad alcuni settori, i Ricavi totali del Gruppo si attestano a 8.150 milioni di euro (7.756 milioni di euro nel 2002), in crescita del 5,1%. Il Margine Operativo Lordo è salito a 1.175 milioni di euro (+46%); il miglioramento è da attribuire principalmente alla crescita dei ricavi, ma anche ai risultati conseguiti sul fronte del contenimento dei Costi Totali (+0,3% pur in presenza dell'importante sviluppo dei ricavi), che confermano gli importanti risultati raggiunti sul fronte dell'efficienza interna e della produttività. Il Rapporto fra costo del Lavoro e Ricavi - sceso dal 71% del 2002 al 67% del 2003 - si riallinea agli indicatori che caratterizzano i migliori competitori europei. Il Risultato Operativo cresce del 78,2% con un risultato positivo netto di 438 milioni di euro, dopo aver coperto gli ammortamenti dell'esercizio (530 milioni di euro) e gli accantonamenti a fondi oneri e rischi (208 milioni di euro) effettuati a seguito della consueta prudenziale valutazione dei potenziali rischi aziendali. La Gestione Finanziaria e Straordinaria chiude con un saldo negativo per circa 105 milioni di euro determinato da oneri finanziari netti per 187 milioni di euro e da proventi straordinari netti per 82 milioni di euro che includono i positivi effetti della razionalizzazione societaria. Il risultato d'esercizio chiude con una forte crescita dell'Utile Netto che si attesta, al 31 dicembre 2003, a 90,3 milioni di euro (21,6 milioni di euro nel 2002). I Principali Risultati Della Capogruppo I Ricavi Totali di Poste Italiane Spa ammontano a 7.739 milioni di euro, in crescita del 4,8% sul 2002; i Ricavi da Mercato sono stati pari a 7.033 milioni di euro, con un incremento del 5,9%. Questo risultato è stato in primo luogo ottenuto grazie all'importante sviluppo dei ricavi Bancoposta (+13,3%) determinato, fra l'altro, dalla gestione dei Conti correnti (oltre 3,5 milioni di conti attivi al 31/12/2003) incrementatisi di circa 800 mila unità rispetto a fine 2002. In forte crescita anche la raccolta dai prodotti di Risparmio postale (Raccolta lorda da Buoni Postali Fruttiferi: +25%; Raccolta lorda da Libretti Postali: + 18%), la cui attività è stata disciplinata dalla nuova convenzione triennale (2003-2005) con la Cassa Depositi e Prestiti. In crescita anche i risultati relativi al collocamento, attraverso gli sportelli postali, di prodotti di investimento fra i quali le polizze assicurative della controllata Poste Vita (Polizze vita: raccolti 4,8 miliardi di euro nell'esercizio). Per quanto riguarda i Servizi Postali, pur in presenza di un mercato di riferimento dal 1 gennaio 2003 sempre più aperto alla concorrenza di operatori nazionali e stranieri, la performance è stata positiva con una crescita dei volumi e dei ricavi (+1,5%) che riflette i risultati conseguiti dalla componente Corrispondenza (+1,4%), in particolare di quella commerciale (+29%), nel pieno rispetto degli obiettivi di qualità stabiliti dal Ministero delle Comunicazioni; positivo anche il contributo apportato dalle attività della componente Corriere Espresso, Logistica e Pacchi (+3,4% nei ricavi), determinato dalle attività di Postacelere e di Corriere Espresso che hanno registrato risultati complessivamente in crescita, mentre il segmento Pacchi conferma un trend in lieve flessione. La Filatelia ha sostanzialmente confermato i livelli raggiunti nel precedente esercizio (-1,1% nei ricavi) nonostante il 2002 fosse stato interessato da una crescita eccezionale trainata dal fenomeno del passaggio lira-euro. Il Margine Operativo Lordo è stato pari a 1.093 milioni di euro con una crescita del 47% sul 2002. I Costi Totali sono sostanzialmente invariati (+0,1%) grazie sia alle azioni sui costi esterni che sul fronte del costo del lavoro per effetto di un'attenta gestione del turnover. Nel corso del 2003 sono state realizzate circa 500.000 giornate/uomo di iniziative formative. Gli organici medi dell'esercizio risultano pari a 154.823 unità. Il Risultato operativo è stato di 438 milioni di euro (+64,8%) dopo aver coperto gli ammortamenti dell'esercizio (452 milioni di euro) e gli accantonamenti a fondi oneri e rischi (203 milioni di euro) effettuati a seguito della consueta prudenziale valutazione dei potenziali rischi aziendali. La gestione Finanziaria e Straordinaria chiude con un saldo negativo per circa 141 milioni di euro, determinato da oneri finanziari netti per 165 milioni di euro e da proventi straordinari netti per 24 milioni di euro. Il risultato d'esercizio registra un Utile Netto di 55,5 milioni di euro, in crescita del 23% (45 milioni di euro nel 2002). La Qualita' Dei Servizi Il 2003, oltre ai positivi risultati reddituali, ha confermato gli ottimi livelli di qualità dei servizi raggiunti da Poste Italiane, nel pieno rispetto degli impegnativi obiettivi assegnati dal Ministero delle Comunicazioni.
Consegna entro Obiettivo 2002 Risultato 2002 Obiettivo 2003 Risultato 2003
Posta Prioritaria (*) 1 giorno 80% 84% 87% 87,1%
Posta Internazionale in entrata (**) 3 giorni 85% 88% 85% 89,7%
Posta Internazionale in uscita 3 giorni 85% 92% 85% 93,3%
Posta Ordinaria (*) 3 giorni 90% 92% 92% 92,2%
Posta Raccomandata (***) 3 giorni 90% 92% 92% 92,5%
Posta Assicurata 3 giorni 90% 92% 92% 92,7%
(*) Elaborazione su dati certificati da Izi su incarico del Ministero delle Comunicazioni. (**) Elaborazione su dati certificati International Post Corporation - Unipost External Monitoring System (Unex). (***) Monitorate attraverso il sistema di tracciatura elettronica. I dati relativi alle raccomandate sono al netto delle impostazione dei Grandi Clienti. Gli Investimenti Nel corso del 2003 Poste Italiane S.p.a. Ha realizzato investimenti industriali per oltre 480 milioni di euro, mostrando una stabilizzazione dei volumi investitori dovuta al completamento di gran parte del significativo programma di investimenti per l'informatizzazione e per la ristrutturazione degli Uffici Postali. La Società ha, inoltre, proseguito gli investimenti in iniziative di sviluppo, di miglioramento della qualità, di recupero d'efficienza e di completamento della gamma dei prodotti e dei servizi offerti. Le principali aree di investimento hanno riguardato: per il 45% l'informatizzazione e la riqualificazione degli Uffici Postali; per il 28% il potenziamento e l'integrazione della rete dati aziendale; per 27% il miglioramento della catena logistica postale. In particolare, sono proseguite le attività finalizzate alla riconfigurazione e all'ammodernamento degli Uffici Postali (521 Uffici sono stati rinnovati). Nell'ambito del progetto "Nuova Rete" sono state intensificate le attività, già avviate nel corso del 2002, relative all'estensione dell'automatizzazione e della informatizzazione nel processo logistico postale, che comporta la razionalizzazione dell'intera struttura logistica di Corrispondenza per ottenere la riduzione dei costi operativi e il miglioramento del livello di qualità del servizio postale. Le Principali Iniziative Realizzate Nel 2003 I risultati dell'esercizio 2003 sono frutto anche del significativo impegno commerciale che ha portato al lancio di nuovi prodotti e servizi e al miglioramento della qualità di quelli già esistenti. Significative novità hanno riguardato tutti i settori di attività di Poste Italiane. In particolare, con l'obiettivo di contrastare gli effetti della crescente liberalizzazione del mercato della Corrispondenza, sono stati realizzati nuovi servizi volti a sviluppare i settori della corrispondenza commerciale, attraverso lo sviluppo del mercato del Direct Mailing, dei prodotti di posta ibrida a più alto valore aggiunto e dei servizi rivolti agli operatori economici Inoltre, attraverso l'utilizzo delle più recenti tecnologie a servizio dei sistemi di comunicazione, nella seconda parte del 2003 è stato lanciato il prodotto "Posta Raccomandata on line". Numerose le iniziative che hanno interessato le Pubbliche Amministrazioni, come il servizio "Passaporti", realizzato in collaborazione con il Ministero degli Interni, lo "sportello Provincia" per le amministrazioni provinciali o lo "sportello Utilities" per le aziende che lavorano nel settore dei servizi di pubblico interesse. Con riferimento al settore Corriere Espresso Logistica e Pacchi, l'attività è stata interessata da un'azione di razionalizzazione dell'intero processo produttivo, con interventi volti a ottimizzare la qualità del servizio offerto, creando sinergie con le altre strutture dell'azienda. In particolare la strategia di settore si è focalizzata verso il nuovo prodotto "Paccocelere Internazionale" (che garantisce tempi di consegna tra i 2 e i 4 giorni in 220 Paesi), razionalizzando l'offerta con la progressiva dismissione del servizio Ems. Gli interventi hanno inoltre riguardato la riorganizzazione del processo logistico di lavorazione, con l'unificazione dei Gateway di Roma e Milano. Si segnala infine l'accordo concluso con il gruppo francese La Poste per l'utilizzo della flotta aerea Fedex, con il quale l'azienda è entrata a far parte di un network internazionale, che consente di sfruttare nuove sinergie per il completamento dell'offerta di prodotti. Per ciò che riguarda l'attività di Bancoposta, vanno segnalati l'ampliamento dell'operatività del conto corrente, grazie all'acquisita protestabilità degli assegni (da gennaio 2003) e alla possibilità, nuova per il correntista, di utilizzare il servizio di "scoperto di conto". Nel corso dell'anno, inoltre, è stato attivato il "Libretto Giovani" , un libretto postale dedicato ai giovani da 0 a 18 anni, che ha registrato, ad oggi, 370.000 nuove attivazioni. Nel mese di novembre 2003 è stata lanciata la carta "Postepay" che, senza essere collegata al conto Bancoposta, può essere utilizzata sia per acquisti effettuati tramite Internet o presso esercizi commerciali, sia per prelevare denaro contante. Ad aprile 2004 ne sono state vendute oltre 380.000, permettendo a Poste Italiane di raggiungere la leadership nel settore della carte prepagate. Dal mese di ottobre è disponibile negli uffici postali il Buono Postale Indicizzato, che va ad aggiungersi ai tradizionali Buoni Postali Fruttiferi. E' da segnalare, inoltre, l'ingresso di Poste nel ramo assicurativo Danni (tramite Poste Assicura), accompagnato dall'offerta dei due nuovi prodotti "Casa" e "Capofamiglia", nati per garantire una protezione globale contro imprevisti. E' proseguita la commercializzazione del servizio di remote banking "Bancopostaimpresa on line", anche grazie al lancio di una nuova Postamat, studiata espressamente per soddisfare le necessità di incasso delle aziende. E' stato stipulato con il Ministero dell'Innovazione Tecnologica un accordo per la concessione dei contributi per l'acquisto di un personal Computer da parte dei giovani. La collaborazione con gli enti pubblici territoriali nel settore dell'incasso e rendicontazione dei tributi è proseguita con la stipula di ulteriori accordi con i Comuni (oltre 1.700) fra cui numerosi capoluoghi di provincia e di regione, e circa 2.800 sono state le convenzioni firmate. Tra le principali novità riguardanti la Rete degli Uffici Postali, si segnalano l'introduzione del nuovo servizio di gestione delle attese, con l'installazione di 420 nuovi apparati di prenotazione del servizio, dei quali oltre 100 già attivati; è stata inoltre aggiudicata la gara per ulteriori 350 apparati, la cui installazione è prevista nei primi mesi del 2004. Un ruolo chiave è stato svolto dalla rete Pt-business nell'ambito del quale è stato lanciato il servizio di stampa&mailing, per la comunicazione diretta dedicata alle Piccole e Medie Imprese. Una significativa crescita si è registrata nella vendita di prodotti Retail attraverso il canale Pt-shop il cui catalogo ha incrementato le vendite a distanza, diffondendo l'immagine degli Uffici Postali anche come luogo di "order taking" e conseguente servizio di consegna a domicilio. Per quanto riguarda, infine, l'attività del Call Center, in particolare, le iniziative che hanno caratterizzato il 2003 sono l'offerta della gestione di Call Center per i Comuni e i servizi di Direct Marketing Integrato definiti in collaborazione con Postel. Per promuovere la Filatelia presso i giovani e garantire un ricambio generazionale dei collezionisti è stato portato avanti il progetto "Filatelia e scuola", che propone il francobollo come veicolo di messaggi culturali. Sono stati ampliati i canali di vendita ed è stata data a tutti gli Uffici Postali la possibilità di vendere prodotti filatelici. Sul fronte delle Risorse Umane, infine, è da segnalare il rinnovo del Ccnl, nel luglio 2003, che ha visto l'adozione di uno strumento moderno e fondamentale per l'attuazione delle nuove strategie di Poste Italiane. Sempre nel corso dell'anno, inoltre, è stato adottato il Codice Etico che recepisce i valori etici e sociali di correttezza, trasparenza, onestà e integrità che da sempre caratterizzano l'Azienda.
 
   
   
LARGE SUCCÈS DE L’OFFRE PUBLIQUE D’ÉCHANGE D’AIR FRANCE SUR LES ACTIONS ORDINAIRES DE KLM AVANT L'OFFRE COMPLÉMENTAIRE, AIR FRANCE DÉTIENT 89,22% DE KLM  
 
Paris, France et Amstelveen, Pays-bas, 5 mai 2004 - Les actionnaires de Klm ont répondu très largement à l'offre publique d'échange initiée par Air France. A la date de clôture de l’offre le 3 mai 2004 à 23 heures (heure d’Amsterdam) et 17 heures (heure de New York), les actionnaires ont apporté à l’offre 41 762 597actions ordinaires dont 7 708 460 New York Registry Shares, soit 89,22% des actions de Klm. Dans ces conditions, Air France déclare l’offre faite aux actionnaires de Klm inconditionnelle. La rémunération des actions ordinaires et des New York Registry Shares de Klm sera faite par Abn-amro aux Pays-bas et Citibank N.a aux Etats-unis. Jean-cyril Spinetta, Président-directeur général d'Air France et Leo van Wijk, Président du Directoire de Klm, remercient tous les actionnaires qui ont soutenu leur projet de créer le premier groupe européen de transport aérien. Les deux groupes sont désormais prêts à travailler ensemble afin de mettre en place les synergies annoncées et développer leurs activités en commun. Afin de rémunérer l’apport des actions et des New York Registry Shares Klm, Air France va procéder à la création de 45 938 857 actions nouvelles et 41 762 597 bons de souscription et/ou d’acquisition d’action (Basa) dont 8 479 306 American Depositary Shares (Ads) et 7 708 460 American Depositary Warrants (Adw). Les Basa et les Adw ont une maturité de 3 ans et demi à compter du 6 mai 2004. Ils seront exerçables à partir du 6 novembre 2005. Dès le 5 mai, les actions nouvelles et les Basa seront cotés à la bourse de Paris, d’Amsterdam et de New York (sous forme d’Adr et d’Adw). Comme indiqué dans les documents d’offre d’échange, Air France a décidé d’ouvrir une période complémentaire d’offre qui commence ce jour -4 mai 2004- à 9 heures (heure d’Amsterdam) et clôturera le vendredi 21 mai à 15 heures (heure d’Amsterdam) et 9 heures (heure de New York). Pendant cette période, l’offre d’échange se fera dans les mêmes conditions que pendant la période initiale. Cependant, les actions ordinaires et les New York Registry Shares de Klm apportées pendant cette période ne pourront pas faire l’objet de retrait et seront rémunérées dès leur apport. Après création des nouvelles actions, la société Air France est privatisée. Le capital d’Air France comprend 265 719 744 actions et sa répartition est la suivante : Etat français : 44,7%, salariés 10,5%, flottant 44,8% dont 17,3% pour les anciens actionnaires de Klm. Le nombre d’actions total composant le capital d’Air France ainsi que sa répartition seront rendu définitifs à l’issue de la période complémentaire d’offre.  
   
   
GRANDI NAVI VELOCI (GRUPPO GRIMALDI): “VALORE NORMALE” DELLE AZIONI ORDINARIE ASSEGNATE GRATUITAMENTE  
 
Genova, 5 maggio 2004 - Il “valore normale” dell’azione ordinaria Grandi Navi Veloci (valore nominale Euro 1,00 e godimento 01/01/2004), la cui assegnazione gratuita ai soci è stata deliberata dall’assemblea ordinaria tenutasi in data 26 aprile 2004 in misura di n. 1 azione ogni n. 100 azioni ordinarie in circolazione, calcolato in base alla media aritmetica delle quotazioni dell’azione ordinaria Grandi Navi Veloci comprese tra il 3 aprile ed il 3 maggio 2004, è pari a Euro 1,8374.  
   
   
NUOVO CONSIGLIO DI ITALCEMENTI CONFERMATI GLI AMMINISTRATORI USCENTI; ENTRANO IN CDA BOMBASSEI, CLÔ E MAZZOLENI - IL CONSIGLIO NOMINA GIAMPIERO PESENTI PRESIDENTE, PIERFRANCO BARABANI E GIOVANNI GIAVAZZI VICEPRESIDENTI - CARLO PESENTI NUOVO CONSIGLIERE DELEGATO  
 
Bergamo, 5 maggio 2004 – L’assemblea ordinaria degli azionisti di Italcementi Spa, riunitasi ieri a Bergamo, ha eletto il Consiglio di amministrazione che resterà in carica per tre anni fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2006. Nel nuovo Consiglio, che sale da 16 a 18 componenti di cui 8 indipendenti, sono stati confermati tutti gli amministratori uscenti (Pierfranco Barabani, Federico Falck, Danilo Gambirasi, Giovanni Giavazzi, Bruno Isabella, Karl Janjöri, Italo Lucchini, Yves René Nanot, Massimo Pellegrini, Carlo Pesenti, Giampiero Pesenti, Marco Piccinini, Ettore Rossi, Attilio Rota, Emilio Zanetti) a cui si sono aggiunti i nuovi consiglieri Alberto Bombassei, Alberto Clô e Sebastiano Mazzoleni. Il Consiglio di amministrazione, nella prima riunione che si è tenuta subito dopo l’Assemblea degli azionisti, ha attribuito le cariche sociali: Giampiero Pesenti è stato nominato Presidente e Pierfranco Barabani Vicepresidente (entrambi con deleghe operative). Giovanni Giavazzi Vicepresidente. Carlo Pesenti è il nuovo Consigliere delegato della società. E’ stato inoltre rinnovato il Comitato esecutivo (composto da Giampiero Pesenti, Carlo Pesenti, Pierfranco Barabani, Yves René Nanot, Attilio Rota). Inoltre, come previsto dalle regole di Corporate Governance della società, sono stati nominati il Comitato per il controllo interno e il Comitato per la remunerazione. L’assemblea ha inoltre approvato il bilancio dell’esercizio 2003 ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,27 euro (invariato rispetto al 2002) alle azioni ordinarie e di 0,30 euro (invariato) alle azioni di risparmio. E’ stata approvata, inoltre, la distribuzione di un dividendo straordinario di 0,05 euro ad entrambe le categorie di azioni in occasione del 140° anniversario di fondazione della società. I dividendi saranno messi in pagamento a partire dal 27 maggio prossimo. I soci hanno poi rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un periodo di 18 mesi dalla deliberazione; il prezzo di acquisto di ciascuna azione non dovrà essere inferiore né superiore del 15% rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati presso la Borsa italiana nelle tre sedute precedenti ogni singola operazione; il controvalore complessivo non potrà essere, in ogni caso, superiore ai 50 milioni di euro; il.Pagina 2 numero massimo delle azioni acquistate, ordinarie e/o di risparmio, non potrà avere un valore nominale complessivo, includendo anche le azioni eventualmente possedute da società controllate, eccedente la decima parte del capitale sociale. In sede di Assemblea straordinaria, sono quindi state deliberate alcune modifiche e integrazioni allo Statuto sociale correlate all’applicazione della “legge Vietti”. Alberto Bombassei 64 anni, Presidente e Amministratore delegato della Brembo dal 1993, è membro del Direttivo di Confindustria e nei giorni scorsi è stato indicato quale prossimo Vicepresidente per le relazioni industriali. Presidente di Federmeccanica dal giugno 2001, siede nei Cda de Il Sole 24 Ore e del Credito Bergamasco. Nel 2003 l'Università degli Studi di Bergamo gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Ingegneria meccanica. Alberto Clô 57 anni, Professore associato in Economia Industriale - Facoltà di Economia all’Università di Bologna, è stato Ministro dell’Industria e Ministro ad interim del Commercio con l’Estero del Governo Dini (1995-1996). E’ Direttore della rivista “Energia” e Presidente del comitato scientifico di Eni Corporate University. Attualmente siede nei Cda di Eni, Autostrade, Asm Brescia. E’ Presidente dell’Aeroporto G. Marconi di Bologna. Sebastiano Mazzoleni 36 anni, laureato in Scienze Geologiche all’Università degli Studi di Milano, Mba conseguito alla Sda Bocconi, è dirigente del Gruppo Italcementi. È membro dei Consigli di amministrazione di Ciments Français, Calcestruzzi, Intertrading e Società del Gres Ing. Sala.  
   
   
ITALCEMENTI: IN AUMENTO MARGINE OPERATIVO LORDO (+5,9%) E RISULTATO OPERATIVO (+12,2%) FATTURATO DEL PRIMO TRIMESTRE A 1.004,5 MILIONI (+6%) IL RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DI GRUPPO SALE DA 15,8 A 31,3 MILIONI DI EURO  
 
Bergamo, 5 maggio 2004 – Il Consiglio di amministrazione di Italcementi Spa ha preso Ieri in esame ed approvato la relazione trimestrale al 31 marzo scorso. I risultati del primo trimestre dell’anno, per la spiccata stagionalità che caratterizza l’andamento del settore in cui opera il Gruppo e la concentrazione nel periodo degli interventi di manutenzione degli impianti, sono scarsamente rappresentativi di una tendenza per l’intero esercizio. L’area di consolidamento nel primo trimestre 2004 è variata rispetto all’omologo periodo del 2003 principalmente per l’inserimento di Shymkent Cement (Kazakistan) e di alcune società operanti nel settore del calcestruzzo in Francia mentre sono uscite dal perimetro – a seguito di cessioni avvenute nella seconda parte del 2003 – attività di calcestruzzo e inerti in Spagna. In uno scenario macroeconomico di inizio anno caratterizzato da un elevato livello di attività in Nord America e in gran parte dei paesi emergenti, in particolare quelli asiatici, e da una persistente debolezza della zona euro, i mercati delle costruzioni nei paesi nei quali opera il gruppo Italcementi hanno presentato una evoluzione complessivamente positiva. Pur escludendo gli effetti di una meteorologia generalmente favorevole nel trimestre, l'attività nelle costruzioni nei tre principali mercati del Gruppo - Italia, Francia e Nord America - si può stimare in crescita. Nell'area dei Paesi emergenti indicazioni di espansione provengono da Thailandia, India, Bulgaria e anche in Turchia sembra finalmente avviata la ripresa del settore, sia pure con qualche carattere di irregolarità sul piano territoriale. In questo contesto il gruppo Italcementi ha realizzato nel primo trimestre una buona crescita dei volumi in tutti i settori di attività. Tale incremento, accompagnato da un miglioramento dei prezzi di vendita in diversi Paesi, ha determinato un progresso dei risultati consolidati di gestione nonostante il persistente aumento dei costi operativi, in particolare quelli energetici, dei trasporti e delle manutenzioni.
Vendite E Consumi Interni (al 31 marzo 2004) Cemento e clinker (milioni di tonnellate) Inerti * (milioni di tonnellate) Calcestruzzo (milioni di m3)
2004 Variaz.% vs.2003 2004 Variaz.% vs.2003 2004 Variaz.% vs.2003
Storico Perimetro omogeneo
Storico Perimetro omogeneo Storico Perimetro omogeneo
Unione europea 6,1 4,0 4,0 12,9 5,6 6,5 4,2 5,5 7,6
Nord America 1,1 11,1 11,1 n.S. - - n.S. - -
Asia (1) 2,0 35,5 32,0 - - - 0,2 10,6 10,6
Altri paesi (2) 1,4 (0,8) (0,8) 0,5 36,2 36,2 0,4 2,6 2,6
Trading (3) 1,0 45,2 27,0 - - - - - -
Eliminazioni (0,9) n.S. N.s. - - - - - -
Totale 10,8 9,5 9,0 13,4 6,2 7,1 4,8 5,3 7,1
*escluse le uscite in conto lavorazione n.S. = non significativo (1) Thailandia, India 50%, Kazakistan; (2) Turchia, Bulgaria, Marocco; (3) Interbulk, Intercom, Terminali Il gruppo Italcementi nel primo trimestre 2004 ha registrato una crescita del fatturato consolidato a 1.004,5 milioni di euro (+6% rispetto al corrispondente periodo 2003) in particolare per effetto dell’evoluzione positiva dell’attività (+8,1%), a cui si è contrapposto un effetto negativo delle variazioni dei tassi di cambio (-2,2%). E’ invece di impatto limitato la componente legata all’evoluzione dell’area di consolidamento (+0,1%).
Situazione Per Area Geografica (sub-consolidati per area) Ricavi Margine lordo operativo Investimenti tecnici
1° trim 2004 Var. % vs. 1° trim ‘03 1°trim Var. % vs. 1°trim 2004 1°trim 2003
2004 1° trim ‘03
Unione europea 779,3 5,9 142,5 2,2 37,4 36,5
Nord America 84,0 (2,2) 4,4 34,7 5,5 11,5
Asia 61,7 23,1 21,4 38,4 1,3 2,4
Altri Paesi emergenti 83,4 5,1 28,3 11,9 1,5 2,5
Trading 32,1 11,0 2,0 4,2 0,5 0,2
Altri ed Eliminazioni (36,0) n.S (3,9) n.S. 0,7 0,1
Totale 1.004,5 6,0 194,7 5,9 46,9 53,2
dati in milioni di euro n.S. = non significativo Nei primi tre mesi si è registrata una generale crescita dei ricavi in tutti i settori di attività del gruppo. Anche a livello geografico il progresso è risultato generalizzato sia nei mercati sviluppati sia nell’insieme di quelli emergenti, con performances particolarmente positive nei paesi asiatici. Nell’unione Europea si è segnalato un significativo progresso della Francia; il Nord America ha messo in luce una crescita del 13,8% a cambi costanti (-2,2% la variazione espressa in euro). Il margine operativo lordo (194,7 milioni) e il risultato operativo (99,7 milioni) hanno evidenziato nei primi tre mesi dell’anno un progresso rispettivamente del 5,9% e del 12,2% nei confronti dell’omologo periodo del 2003. L’incidenza sui ricavi del margine operativo lordo è rimasta stabile al 19,4%, mentre è cresciuta dal 9,4% al 9,9% l’incidenza del risultato operativo sul fatturato. Il primo trimestre del 2004 ha registrato un risultato finale pressochè raddoppiato rispetto ai primi tre mesi dello scorso esercizio: l’utile netto totale del trimestre è stato infatti di 46,3 milioni (+108,7%) e l’utile netto di competenza ha toccato i 31,3 milioni (+98,4%). Questi risultati sono stati sostenuti anche da una riduzione degli oneri finanziari, da un apporto positivo delle società consolidate a patrimonio netto e da un andamento favorevole delle componenti straordinarie rispetto a un impatto negativo nell’omologo periodo dello scorso anno. L’indebitamento finanziario netto totale (compresi i Tsdi) al 31 marzo 2004, pari a 1.798,3 milioni, ha registrato un calo di 50,7 milioni dal livello segnato al 31 dicembre dello scorso anno. Nel periodo è proseguito il miglioramento del rapporto fra indebitamento finanziario netto totale e il margine operativo lordo, che è sceso a 1,68 da 1,74 di fine 2003 ed anche il rapporto con il patrimonio netto è sceso al 61,8% dal 65,4% del 31 dicembre scorso. Il buon andamento del primo trimestre dell’esercizio, sostenuto da una meteorologia generalmente favorevole, convalida le previsioni già espresse nella relazione annuale di una positiva evoluzione delle attività del gruppo nel 2004, accompagnata peraltro da una crescita dei costi operativi. La tendenza positiva del trimestre, benché non estrapolabile sull’intero esercizio, consente tuttavia di consolidare l’aspettativa per il 2004 di risultati almeno allineati a quelli del 2003, fatta esclusione delle componenti straordinarie e di nuovi significativi effetti cambio.
 
   
   
IL GRUPPO LUXOTTICA ANNUNCIA LA CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO E LA PROPOSTA DEL DIVIDENDO RELATIVO ALL’ANNO 2003  
 
Milano, 5 maggio 2004 - Luxottica Group S.p.a. Ha annunciato che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data odierna, ha deliberato la convocazione dell’Assemblea Annuale degli azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, in data 17 giugno in prima convocazione e 18 giugno in seconda convocazione. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2003 e le relative relazioni. Come comunicato in data 29 gennaio 2004, sulla base dei principi contabili americani, Luxottica Group ha realizzato nell’esercizio 2003: un fatturato consolidato pari a € 2.824,6 milioni; un utile operativo pari a € 431,8 milioni; un utile netto pari a € 267,3 milioni. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di proporre all’Assemblea il pagamento di un dividendo relativo all’esercizio 2003 di € 0,21 per azione ordinaria, e quindi per American Depositary Share (Ads), invariato rispetto al dividendo deliberato lo scorso anno. Le azioni ordinarie, quotate al Mta, e gli Ads, quotati al Nyse, tratteranno “ex dividend” il 21 giugno 2004. Luxottica Group S.p.a. Metterà in pagamento il dividendo, in Euro, sulle azioni ordinarie il 24 giugno 2004, mentre The Bank of New York, banca depositaria delle azioni ordinarie a fronte delle quali sono stati emessi gli Ads, metterà in pagamento il dividendo, in Dollari statunitensi, sugli Ads il 1° luglio 2004, al cambio Euro/dollaro del 24 giugno 2004. Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto, in questa fase di prima applicazione della riforma organica delle società di capitali introdotta dal D. Lgs. 6/2003, di proporre all’Assemblea straordinaria modifiche statutarie che rendono lo Statuto Sociale conforme alla nuova disciplina ed altre modifiche ritenute opportune per la società tra cui la costituzione di un Comitato di Controllo Interno, determinandone la composizione e le attribuzioni. Inoltre, Luxottica Group precisa che a breve le informazioni relative al trattamento fiscale dei dividendi saranno disponibili sul sito www.Luxottica.com  
   
   
CONCENTO S.P.A. (GRUPPO DADA) - CESSIONE DELLA PARTECIPAZIONE IN MY-TV S.P.A.  
 
Firenze, 5 maggio 2004 - Il 3 maggio Concento S.p.a., società interamente controllata da Dada S.p.a., ha perfezionato la vendita della propria partecipazione in My-tv S.p.a., pari a circa il 27% del capitale, per un controvalore complessivo di 600.000 Euro. La cessione rientra nel piano del Gruppo Dada di focalizzazione e concentrazione delle partecipazioni societarie.  
   
   
SCHIAPPARELLI 1824 S.P.A. BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2003: PERDITA DI 3.988 MILA EURO, A FRONTE DI UNA PERDITA DI 1.639 MILA EURO DELL’ESERCIZIO PRECEDENTE.CONFERITO L’INCARICO DELLA REVISIONE CONTABILE A PRICEWATERHOUSECOOPERS S.P.A. PER IL TRIENNIO 2004-2006  
 
 Milano, 5 maggio 2004 - Ieri si è svolta in Milano l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Schiapparelli 1824 S.p.a. Nel corso della quale è stato approvato all’unanimità il bilancio al 31 dicembre 2003. Il bilancio consolidato presenta una perdita di 3.988 mila Euro, a fronte di una perdita di 1.639 mila Euro dell’esercizio precedente. In presenza di un fatturato sostanzialmente stabile rispetto al precedente esercizio e pari a 14.518 mila Euro, la minore redditività è imputabile ai costi sostenuti per il lancio di nuove linee di prodotto nel canale distributivo delle farmacie addebitati al conto economico, in ottica prudenziale, alla luce di volumi di fatturato conseguiti inferiori alle previsioni. La capogruppo Schiapparelli 1824 S.p.a. Presenta una perdita di esercizio di 2.490 mila Euro, a fronte di una perdita del precedente esercizio di 459 mila Euro: al risultato di periodo hanno contribuito svalutazioni di partecipazioni per 1.910 mila Euro. La svalutazione della partecipazione in Schiapparelli Pikenz S.p.a. Riflette le perdite subite a seguito dell’insoddisfacente ritorno economico conseguente al lancio della linea dei prodotti cosmeceutici denominati “In & Out”. Tali perdite sono state ritenute di natura permanente ed è stata effettuata la svalutazione in via prudenziale dagli Amministratori, pur ritenendo il valore ante svalutazione non superiore al valore corrente della partecipata. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo ammonta a 9.832 mila Euro, con un miglioramento di 729 mila Euro rispetto al 31 dicembre 2002. Tale indebitamento comprende finanziamenti postergati per 8.538 mila Euro erogati dall’azionista di riferimento Clovis S.a. In occasione dell’acquisizione del pacchetto azionario di Schiapparelli 1824 S.p.a.. Si informa inoltre che Clovis S.a. Ha destinato un’ulteriore somma di 1.200 mila Euro a versamento soci in conto futuro aumento di capitale, con contestuale rinuncia a chiederne la restituzione qualora, per qualsiasi ragione, non si dovesse addivenire all’esecuzione di un aumento di capitale entro il 31 dicembre 2004. A chiusura dell’Assemblea gli Azionisti hanno deliberato di conferire l’incarico della revisione contabile per gli esercizi 2004/2005/2006 e quindi fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2006 alla Società di Revisione Pricewaterhousecoopers S.p.a..  
   
   
IPI S.P.A. (GRUPPO ZUNINO) BILANCIO RELATIVO ALL’ESERCIZIO 2003: UTILE NETTO EURO 15,06 MILIONI CONTRO 19,98 MILIONI DEL 2002  
 
Torino, 5 maggio 2004 - L’assemblea degli Azionisti della Ipi S.p.a. (gruppo Zunino) ha approvato in ieri il bilancio relativo all’esercizio 2003, come da progetto approvato dal Consiglio di Amministrazione del 25 marzo 2004. A livello consolidato l’utile netto risulta pari ad euro 15,06 milioni contro 19,98 milioni del 2002, mentre l’utile netto civilistico ammonta ad euro 12,94 milioni. È stata deliberata la distribuzione di un dividendo di euro 0,189 per azione, in pagamento dal 3 giugno 2004, per complessivi euro 7.708.201. In sede straordinaria l’Assemblea ha deliberato: ??di attribuire agli Amministratori, per un periodo di cinque anni dalla data della presente deliberazione, la facoltà ai sensi degli articoli 2443 e 2440ter del C.c. Di aumentare in una o più volte il Capitale Sociale fino ad euro 100 milioni con emissione di azioni aventi le stesse caratteristiche di quelle già in circolazione e di emettere in una o più volte obbligazioni convertibili, fino allo stesso ammontare. L’assemblea ha altresì approvato la proposta di modificare lo statuto sociale, sia per adeguarlo alle nuove disposizioni introdotte dalla riforma del diritto societario, sia per cogliere appieno le opportunità offerte dalla nuova normativa. Le più rilevanti innovazioni hanno riguardato: limitare l’indicazione della sede al solo Comune di Torino, attribuire al Consiglio di Amministrazione la competenza ad assumere deliberazioni concernenti materie specifiche, come consentito dal novellato art. 2365 C.c., introdurre disposizioni in materia di recesso e controllo Contabile; disciplinare le modalità di intervento in assemblea  
   
   
CO.PRO.B. – BILANCIO DI ESERCIZIO 2003 RICAVI: 88 MILIONI DI EURO UTILE NETTO: 1,1 MILIONI DI EURO  
 
Bologna, 5 maggio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Co.pro.b. Ha approvato, durante l’assemblea tenutasi il 30 aprile u.S., il Bilancio di Esercizio chiuso il 31 dicembre 2003, riconoscendo ai soci un dividendo pari al 3% del valore del capitale sociale posseduto ed un premio complessivo di 250 mila euro da attribuire a chi ha conferito bietole con la miglior qualità tecnica. Analizzando il Bilancio d’Esercizio di Co.pro.b. (Cooperativa Produttori Bieticoli), unica società cooperativa nel mercato saccarifero italiano (con una quota zucchero assegnata di circa 120 mila tonnellate pari a circa l’8% del totale assegnato all’Italia), si rileva una flessione della produzione a causa della lunga siccità e delle elevate temperature dell’estate 2003. La superficie coltivata a barbabietole è stata di circa 18 mila ettari, mentre per le avverse condizioni climatiche, le barbabietole lavorate sono state circa 642 mila tonnellate con una diminuzione del 34% rispetto al 2002; grazie all’elevato tenore zuccherino della materia prima la produzione di zucchero è stata di circa 83 mila tonnellate, inferiore del 20% rispetto al 2002. I ricavi sono risultati 88 milioni di euro con un Ebitda di 8,1 milioni di euro. “Nel 2003, a fronte di una stabilità dei consumi di zucchero in Italia, circa il 38% del totale, pari a circa 640 mila tonnellate, è rappresentato da importazioni provenienti oltre che dalla Francia e dalla Germania anche dai Balcani” – ha dichiarato il Presidente di Co.pro.b Claudio Gallerani. – “Questi eventi impongono alla filiera produttiva il massimo impegno per salvaguardare il proprio futuro; è necessario prendere decisioni volte ad assicurare livelli sempre più elevati di produttività, qualità ed efficienza. A livello industriale” – ha aggiunto Gallerani – “occorre razionalizzare i processi produttivi degli stabilimenti, mentre a livello agricolo è necessario ottimizzare la tecnica agronomica, la scelta del seme, la difesa della coltura, l’irrigazione e l’adeguamento tecnico delle macchine agricole. Per questo Co.pro.b. Continua nella politica di investimenti, che nel 2003 hanno raggiunto gli 8 milioni di euro.” Co.pro.b. Controlla di diritto la società Italia Zuccheri S.p.a. (quota di produzione pari a 483 mila tonnellate e 5 stabilimenti). Con l’introduzione della nuova disciplina del diritto societario vi è stato il riconoscimento, per Co.pro.b. E Italia Zuccheri, di “Gruppo” a livello civilistico. Il Bilancio Consolidato 2003 del Gruppo ha evidenziato ricavi delle vendite e prestazioni per 430 milioni di euro ed un utile prima delle imposte di 6,2 milioni di euro.  
   
   
AUMENTO DEL 11,1% DELL’ATTIVITÀ NEL 1° TRIMESTRE 2004 GRUPPO NORBERT DENTRESSANGLE  
 
Torino, 5 maggio 2004 - Nel 1° trimestre 2004, il Gruppo Norbert Dentressangle registra una crescita delle proprie attività trasporto e logistica conformemente alle previsioni. A dati comparabili, questo aumento ammonta a 7,6% ovvero 11,1% dopo l’integrazione della società di logistica italiana Cidem, acquisita il 28 marzo 2003.
Fatturato consolidato (in milioni di euro) 1° trimestre 2004 1° trimestre 2003 Variazione Variazione a dati comparabili
Trasporto 201 186 8,2% 8,1%
Logistica 123 106 16,1% 6,6%
Totale Gruppo 324 292 11,1% 7,6%
L’assemblea Generale Mista si riunirà martedì 25 maggio 2004 alle ore 17.30, Grand Hotel Mercure Château Perrache – 12, cours de Verdun – Lyon (Francia). Sarà proposto all’Assemblea il riconoscimento, a partire dal 4 giungo 2004, di un dividendo pari a 0,70 euro per azione, vale a dire 1,05 euro lordi, in aumento del 9,4% rispetto al 2003. Gli azionisti che desiderano assistere all’Assemblea dovranno inoltrare la domanda attraverso il proprio intermediatore finanziario nel rispetto delle norme di legge. Il Gruppo Norbert Dentressangle è uno dei primi dieci operatori logistici in Italia, Paese che per il Gruppo rappresenta il mercato più importante dopo la Francia. Il Gruppo è presente attraverso le società Nd Logistics Italia S.p.a. (logistica) e Nd Italia S.p.a. (trasporti). Nd Logistics Italia è attiva dal 1999 e conta 15 depositi sul territorio, per una superficie complessiva di 205.000 mq, oltre 650 addetti ed un fatturato di oltre 75 milioni di euro. Nd Italia S.p.a. È presente in Italia dal 1985 e gestisce dalla sua sede novarese la flotta di veicoli del Gruppo circolante sul territorio – circa 250 per settimana, con un fatturato 2003 di 17,5 milioni di euro.
 
   
   
GM DAEWOO, IN APRILE, RADDOPPIA LE VENDITE COMPLESSIVE LE VENDITE NEL MERCATO EUROPEO RAGGIUNGONO LE 57.000 UNITÀ NEI PRIMI QUATTRO MESI DELL’ANNO +55% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELLO SCORSO ANNO  
 
Milano, 5 maggio 2004 - Le vendite complessive di Gm Daewoo in Aprile 2004 hanno raggiunto 77.011 unità, con un incremento del 108% rispetto alle 37.025 immatricolazioni registrate nello stesso mese dello scorso anno. La crescita è dovuta principalmente all’aumento dell’esportazione di prodotti finiti e di kit di componenti per l’assemblaggio in loco. In Italia, che rimane uno dei principali mercati europei, le vendite in aprile ammontano a 2.535 vetture, pari al 23% in più rispetto allo stesso mese del 2003, i modelli più venduti risultano essere Matiz (1.836 unità) e Kalos (520 unità). In Europa, le immatricolazioni nel mese di Aprile sono aumentate di oltre il 75% attestandosi a 14.700 unità (dati non definitivi) contro le 8.400 dell’anno scorso. In Spagna l’aumento ha superato il 48% mentre nell’Europa sud-orientale la crescita ha segnato un +63% con una punta di +89% in Austria. Nei primi quattro mesi dell’anno, le vendite Gm Daewoo Europe sono salite di oltre il 55% (37.050 vs 57.500 unità nei due periodi comparati 2003 vs 2004). In Turchia, dove Gm Daewoo distribuisce i propri prodotti con il marchio Chevrolet, sono state vendute più di 1.900 auto, di cui 830 solo in Aprile. Le vendite in Europa riceveranno un nuovo impulso quando, a fine mese, Gm Daewoo lancerà la sua nuova gamma Chevrolet in Polonia. Le esportazioni complessive Gm Daewoo in Aprile ammontano a 67.645 unità, segnando un +194,4% rispetto ad Aprile 2003 (22.977 unità). In seguito all’incremento dell’export in Nord America ed Europa, le esportazioni di prodotti finiti Gm Daewoo nel mese di Aprile hanno fatto registrare un eccezionale +182%, passando da 12.957 (2003) a 36.545 unità. L’esportazione di kit di componenti ha raggiunto le 31.100 unità (+210,4% rispetto ad Aprile 2003 quando il totale kit era di 10.020) grazie alla rapida diffusione dell’assemblaggio in loco in Cina, India, Tailandia e Vietnam.  
   
   
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI SNAM RETE GAS SPA CONFERISCE I POTERI AL PRESIDENTE DOMENICO DISPENZA  
 
San Donato Milanese, 5 maggio 2004. - Il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas S.p.a, riunitosi oggi a San Donato Milanese, ha conferito i poteri al Presidente Domenico Dispenza. Ha inoltre nominato Giuseppe Airoldi, Roberto Lonzar e Roberto Lugano componenti del Comitato per il Controllo Interno; ha nominato Giuseppe Airoldi, Roberto Lugano e Renato Roffi componenti del Comitato per la Remunerazione .  
   
   
L'INGEGNERIA NATURALISTICA IN TICINO: PRESENTAZIONE DEI LAVORI DI RINATURAZIONE DEI CORSI D'ACQUA IN OCCASIONE DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DELL'ASSOCIAZIONE PER L'INGEGNERIA NATURALISTICA 13 E 14 MAGGIO A PONTE TRESA  
 
Bellinzona, 5 maggio 2004 - Il Dipartimento del territorio accoglie quest'anno con grande piacere l'Assemblea dell'Associazione per l'ingegneria naturalistica (Ain): una preziosa occasione d'incontro, confronto e dialogo per tutti gli addetti ai lavori, che avranno così modo di aggiornare e scambiare le reciproche conoscenze sul territorio ticinese. Allo scopo di illustrare queste prime opere d'ingegneria naturalistica in Ticino, vi invitiamo a visitare programma allegato  opere e manufatti costruiti e inseriti armoniosamente nel paesaggio naturale, a tutela e sicurezza della popolazione. Con l'adozione dell'iniziativa parlamentare dello scorso 23 aprile 2001, il Cantone ha votato un primo credito quadro e creato un Gruppo di lavoro per il recupero degli ecosistemi acquatici compromessi (Greac), chiamato a coordinare una prima serie di opere d'intervento e avviare gli studi per il rilievo ecomorfologico dei corsi d'acqua ticinesi sull'arco di tre anni, nel periodo compreso dal 2002 al 2004. A questa importante iniziativa hanno aderito e contribuito, anche finanziariamente, Consorzi, Comuni e Associazioni direttamente interessati e impegnati nella salvaguardia della sicurezza del territorio e della riqualifica del patrimonio naturalistico. Per motivi organizzativi vi chiediamo di confermarci la vostra partecipazione entro martedì 11 maggio 2004 mediante l'allegato tagliando d'iscrizione al programma.  
   
   
SECONDO PREMIO NAZIONALE PER L’INNOVAZIONE: SI RAFFORZA IL DIALOGO FRA ATENEI ED IMPRESE  
 
Torino, 5 Maggio 2004 Il Premio Nazionale per l’Innovazione, ovvero, la “Coppa dei Campioni” delle idee imprenditoriali innovative, organizzato con la collaborazione dei Giovani Imprenditori di Confindustria, cambia sede, acquista maggiore autorevolezza, raddoppia il numero dei protagonisti ed incrementa il montepremi. Quest’anno, infatti, il Pni, la cui organizzazione operativa è passata dall’Università di Bologna a I3p - l’Incubatore delle Imprese Innovative del Politecnico di Torino, ha ottenuto il patrocinio della Crui, la Conferenza del Rettori delle Università Italiane e dell’Aifi, (Associazione Italiana degli investitori istituzionali di capitale a rischio); gli atenei partecipanti, sono passati dai cinque della prima edizione del 2003 agli otto che si sono già iscritti, cui potrebbero aggiungersene, nel giro di poche settimane, altri due o forse più. I premi in danaro, che lo scorso anno furono due (rispettivamente da 60 mila e da 15 mila euro), quest’anno saranno tre (60 mila euro al primo classificato, 30 mila al secondo e 20 mila al terzo), messi a disposizione dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fiat. In più ci sarà anche un premio speciale, il Social Innovation Award, messo in palio con la collaborazione di Innosense, per sostenere l’avvio di imprese innovative la cui attività contribuisca a risolvere questioni socialmente rilevanti. L’iniziativa si avvale inoltre del contributo del Progetto Iunet del Ministero delle Attività Produttive (gestito da Aiu, l’Associazione degli Incubatori Universitari) e dalla società Cs Domotica. Alla competizione nazionale - che si concluderà a dicembre, a Torino, con la cerimonia di premiazione e l’allestimento di una mostra di tutti i progetti in gara - parteciperanno di diritto i primi tre business plan che nel corso del 2004 avranno vinto le competizioni locali autonomamente organizzate da ciascuno degli otto atenei coinvolti che, al momento, sono gli stessi cinque dello scorso anno (i Politecnici di Torino e di Milano e le Università di Bologna, Udine e Padova), più le università Federico Ii di Napoli, le università di Perugia e di Trieste. Il fine del Premio è quello di promuovere la cultura dell’innovazione nelle imprese italiane e di dare una possibilità concreta di crescita e di sviluppo alle start up, le nuove aziende che nascono dalle idee sviluppate in ambito universitario da studenti e ricercatori, facendo al tempo stesso da filtro, acceleratore e da promotore di queste nuove realtà imprenditoriali presso il mondo degli investitori istituzionali di Venture Capital, così come avviene già da diversi anni in nazioni come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, che hanno una consolidata tradizione in questo senso. All’edizione 2003 del Premio hanno concorso oltre 500 progetti d’impresa innovativi, ideati da circa 2mila persone. “Ricerca e innovazione sono le armi principali per vincere sui mercati europei e planetari, e gli uomini sono la risorsa principale per lo sviluppo. In questo scenario è necessario mettere insieme due mondi che faticano a comunicare- Università e imprese- perché insieme costruiscano uno sviluppo duraturo per il sistema produttivo e per il Paese”, afferma Anna Maria Artoni, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria sintetizzando il sostegno all’iniziativa. “Per questa strada l’Italia potrebbe realizzare un "Nuovo Rinascimento", che cinque secoli dopo il primo risvegli l’economia e la società, ponendo l’uomo al centro dello sviluppo, liberando energie nascoste, dando vita ad un ‘miracolo scientifico e tecnologico’. Per realizzarlo nel concreto occorre mettere in pista due strategie parallele: le imprese al centro della società, l’uomo al centro delle imprese”. “Ritengo sia molto importante porre l’accento sulla crescita e sul consolidamento raggiunto dal Premio già nel solo suo secondo anno di vita” sottolinea il Professor Vincenzo Pozzolo, presidente dell’incubatore del Politecnico di Torino che ha promosso già nel 2000 il concorso locale di business plan Galileo Ferrraris e Presidente del Comitato promotore del Pni 2004. “L’esperienza dello scorso anno - oltre a riscuotere un successo oltre le aspettative - ci ha dato la possibilità di mettere a punto un modello adeguato. Ora passiamo alla fase della maturità: lo dimostra chiaramente l’allargamento del Premio dai cinque Promotori iniziali alle otto Università che annoveriamo oggi e che sempre più danno al Premio un respiro di portata nazionale. Ma abbiamo un obiettivo ancora più ambizioso: raccordare tutti gli Atenei che hanno già una Business Plan Competition o che sono in grado di organizzarne una nei tempi e con le modalità richiesti dal Pni. Anche grazie al supporto dei Giovani Imprenditori di Confindustria”, conclude il Prof. Pozzolo, “desideriamo sensibilizzare molte altre Università al problema di sostenere l’innovazione e la creazione di nuove imprese, fino a raggiungere almeno venti partner”. “La Conferenza dei Rettori è da sempre impegnata a rafforzare il legame fra Università e mondo del lavoro”, aggiunge Piero Tosi, Presidente della Conferenza dei Rettori Italiani, “ I progetti Campus e Campus One, realizzati in partnership con Confindustria, sono in questo senso degli ottimi casi di successo. Il Premio Nazionale per l’Innovazione contribuisce significativamente a promuovere questo processo, attivando strumenti premianti per chi, ogni giorno, sul campo, lavora per avvicinare sempre più formazione, ricerca, esigenze del territorio e progresso tecnologico. E’ proprio per questo che abbiamo scelto di patrocinare l’iniziativa”. “E’ indispensabile che Torino diventi un centro di sviluppo di nuova impresa”, sostiene Maurizio Cassano, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori del capoluogo subalpino. Miriamo ad un sistema integrato di realtà territoriali capaci di attrarre idee ed investimenti. In quest’ottica, i giovani che hanno la volontà di entrare sul mercato con nuove società devono vedere nell’area metropolitana torinese un vero e proprio polo d’incubazione, in cui si rendano disponibili strumenti di finanza innovativa e luoghi d’incubazione vera e propria”. “Un mercato può ritenersi tale – prosegue Cassano – solo nel momento in cui viene tutelata la possibilità per ognuno di mettersi in gioco con le proprie idee di business, pur entro un contesto di regole di concorrenza chiare e definite. La creazione di una nuova impresa non è un obiettivo irraggiungibile. Gli strumenti e gli aiuti necessari allo sviluppo del lavoro autonomo esistono e sono a disposizione di chi ritiene di aver raggiunto le competenze professionali necessarie all’attività imprenditoriale”.
Promotori Secondo Premio Nazionale Per L’innovazione :  Torino - Concorso Galileo Ferraris Giunto alla V edizione, il concorso è promosso dall’Incubatore delle Imprese Innovative del Politecnico in collaborazione con Lisem, con il sostegno del Comune, della Provincia, della Camera di Commercio di Torino e della Fondazione Torino Wireless. Il Concorso ha coinvolto nel 2003 oltre 200 aspiranti imprenditori, giovani laureati dentro e fuori dal Politecnico, che hanno lavorato a 93 progetti. Dal 2000 ad oggi I3p ha ospitato 42 imprese, per un totale di 190 addetti e 10 imprese laureate. La V edizione del Concorso ha raccolto ad oggi oltre 130 idee di impresa, il bando per la presentazione dei Business Plan si chiude invece il 19/7. Www.i3p.it
Bologna  – Start Cup Bologna Promossa da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Università degli Studi di Bologna, con la collaborazione di Assindustria Bologna, Startcup ha visto aderire dal 2000 676 gruppi con circa 2.100 partecipanti. Importante il contributo allo sviluppo tecnologico: 10 brevetti registrati, realizzati 6 prototipi industriali e commercializzati 3 prodotti da parte di 12 start-up operative che contano 60 addetti a tempo pieno. Www.startcup.com/bologna
Milano – Start Cup Milano Nata nel 2003, la competizione ha già riscosso un discreto successo, con una ventina di progetti presentati di cui sei sono già imprese incubate all’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano. Nato nel 2000 con il supporto della Fondazione Cariplo e del Comune e del Politecnico di Milano, l’Acceleratore ha ospitato 20 imprese di cui 8 hanno terminato il loro ciclo di incubazione. Quest’anno, per la seconda edizione del premio, il bando rimarrà aperto dal 1° marzo al 23 luglio. Per qualsiasi informazione e per l’iscrizione al premio: www.Ai.polimi.it/startcup  
Padova – Start Cup Padova Promossa dall’Università di Padova e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo è giunta alla terza edizione. 150 gruppi con oltre 600 partecipanti, questi i numeri delle edizioni precedenti. I vincitori hanno già brevettato le loro invenzioni e si accingono a costituire le imprese: queste saranno ospitate all’interno di Start Cube, l’incubatore universitario di Padova che accoglierà fino a 15 imprese start-up. È possibile iscriversi a Start Cup Padova 2004 fino al 12 maggio, la compitizione terminerà verso la metà di ottobre con la proclamazione del vincitore cui spetta un premio di 15.000 Euro. Info: www.Startcup.com/padova  
Udine – Start Cup Udine Promossa dall’Università di Udine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, la competizione è stata organizzata per la prima volta a Udine nel 2003 e ha visto la partecipazione di ben 83 gruppi con oltre 250 partecipanti. Start Cup Udine si è classificata al primo posto al Premio Nazionale per l’Innovazione 2003: vincitore il gruppo “Optimus” che ha presentato un progetto in campo medicale. All’edizione 2004 di Start Cup Udine partecipano i principali soggetti del sistema economico-territoriale. Le iscrizioni sono aperte a tutti fino al 14 maggio sul sito www.Startcup.com/udine  
Durante la Notte degli Angeli (16 luglio) ai migliori 8 business plan sarà assegnato un tutor in grado di sostenerli nella stesura definitiva dei progetti, fino alla finale del 15 ottobre. I primi tre classificati riceveranno premi in denaro del valore di 15, 10 e 5 mila euro rispettivamente. Perugia – Start Cup Perugia Spin la più giovane tra le competizioni del Pni, nasce infatti nel 2004 e subito decide di misurarsi con la competizione nazionale. Promosso dalla Regione Umbria, il Progetto Spin-off dell’Università di Perugia vanta, ad appena un anno dall’inizio dell’attività, dieci imprese accreditate, tre delle quali sono già operative mentre le altre sono in fase di costituzione o di avviamento. A breve diventerà operativo anche l’incubatore. Napoli – Start Cup Federico Ii Promossa dall'Università degli Studi di Napoli Federico Ii con il supporto finanziario del Sanpaolo Banco di Napoli, la competizione è stata organizzata per la prima volta a Napoli nel 2003 e ha visto la partecipazione di ben 93 gruppi con oltre 300 partecipanti (alla fase finale sono giunti 23 gruppi con oltre 100 partecipanti). I tre gruppi vincitori usufruiranno dei servizi dell’incubatore di Fondazione Idis Città della Scienza. Il bando Scade il 15-05-2004 – Info: www.Startcup.unina.it
Trieste – Start Cup Trieste L'università di Trieste, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste e di altri enti, partecipa per la prima volta a questa competizione. Così anche Trieste, città ricca di importanti istituzioni scientifiche e di ricerca nazionali ed internazionali, viene rappresentata dal suo Ateneo in questa importante gara nazionale fra progetti d'impresa ad alto contenuto di innovazione. La Ii Edizione del Premio ha sede a Torino presso: I3p Incubatore delle Imprese Innovative del Politecnico di Torino www.Premioinnovazione.it
 
   
   
LEASING EVALUATION DALLA SDA BOCCONI, UN CORSO PER LA CORRETTA VALUTAZIONE DELLA CONVENIENZA DELLE OPERAZIONI DI LEASING  
 
Milano, 5 maggio 2004 – Si terrà a Milano, dal 17 al 21 maggio, il corso “Leasing Evaluation”, organizzato dalla Divisione Intermediari finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi. L’obiettivo è di offrire gli strumenti e le metodologie che conducano alla corretta valutazione della convenienza di un’operazione di leasing, ai fini della predisposizione dell’offerta, del relativo pricing e della gestione della vendita alla clientela. In quest’ottica, si analizzeranno e svilupperanno, con un approccio sistematico, i profili rilevanti della valutazione del leasing, in considerazione delle variabili finanziarie e fiscali. Ai partecipanti verrà inoltre fornita la strumentazione necessaria per valutare con rigore ed efficacia operativa le diverse fattispecie di leasing, anche attraverso l’esame e la discussione di casi concreti. Tra le problematiche affrontate dal corso, si segnalano: l’analisi del valore di leasing; il framework fiscale e le politiche finanziarie delle imprese; la struttura economica e finanziaria del contratto di leasing; la misurazione e il governo del costo del leasing al netto delle imposte dirette e indirette; la convenienza del leasing; la valutazione delle operazioni di leasing immobiliare; la valutazione del rischio bene e il governo dei valori residui; la valutazione del leasing in corso di esecuzione del contratto; il valore del leasing nell’ottica del locatore. Destinatari del “Leasing Evaluation” sono i responsabili e gli addetti delle funzioni commerciali e di vendita degli intermediari finanziari specializzati e delle banche, coinvolti nella valutazione delle operazioni di leasing. Infolink: www.Sdabocconi.it/diba/cs014   
   
   
L’UNIVERSITA’ INCONTRA L’IRLANDA A TORINO  
 
Torino, 5 maggio 2004 - Presentazione della nuova certificazione internazionale per la lingua inglese “Tie”, una formula nata in Irlanda e realizzata dal locale ministero dell’Educazione e ora riconosciuta anche dal governo italiano. Il Cultural Lab è centro riconosciuto per la certificazione Test of Interactive English per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Verranno inoltre presentate le opportunità di soggiorni studio in Irlanda per studenti, dottorandi e professionisti, nonché le opportunità di corsi di approfondimento della lingua inglese unitamente a stage lavorativi. Il Tie La nuova certificazione Tie, distinguendosi dalle altre certificazioni internazionali e in linea con le indicazioni fornite dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa, mette al centro lo studente e il reale utilizzo della lingua che da esso viene fatto, promovendone l’autonomia nel processo di auto valutazione delle competenze apprese e di quelle da apprendere, al fine di completare il proprio percorso formativo. E’ di particolare interesse per gli studenti universitari poiché per sostenere una parte dell’esame il candidato si prepara su argomenti scelti che possono essere legati al proprio indirizzo di studi, per esempio economia, medicina, storia, ingegneria, etc… o alla professione svolta nel caso di adulti. Il test, finalizzato alla registrazione oggettiva di “cosa lo studente è in grado di fare”, valuta le abilità produttive scritte e orali e le capacità interattive del candidato nel comunicare informazioni in lingua inglese, dal livello A1 al livello C2. I Soggiorni Studio All’estero Il Cultural Lab, quale referente privilegiato in Torino e Piemonte, ha promosso in questi anni numerose iniziative per la valorizzazione della cultura irlandese, in collaborazione con l’Ambasciata d’Irlanda a Roma, Turism Ireland, Ministero del Turismo Irlandese, Enterprise Ireland, Ministero del Lavoro e del Commercio Irlandese. Il Cultural Lab offre durante tutto l’anno un’ampia varietà di programmi di studio e soggiorno presso l’Emerald Cultural Institute di Dublino, che includono da 3 a 6 ore di lezione giornaliere, attività sportive, visite culturali presso musei e luoghi di particolare interesse sociale, storico e naturalistico. I programmi specialistici prevedono ore corsi intensivi in piccoli gruppi, corsi combinati, corsi individuali finalizzati ad acquisire un linguaggio specifico, programmi di studio unito a stage lavorativo, di particolare interesse per i neo-laureandi e i dottorandi. Mercoledì 12 maggio 2004 - C.so Unione Sovietica, 218/bis - Torino ore 15.00 Aula 13 Ingresso Libero Tel. 011-6694677 e-mail: clab@culturallab.It  
   
   
PARTE L'ANAGRAFE NAZIONALE DEGLI STUDENTI UNIVERSITARI E DEI LAUREATI IL MINISTRO LETIZIA MORATTI: "UNO STRUMENTO INNOVATIVO CHE FAVORIRÀ IL PIENO SUCCESSO FORMATIVO PER TUTTI" UN DIPLOMA ITALIANO-INGLESE FAVORIRÀ LA CIRCOLAZIONE INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI  
 
Roma, 5 maggio 2004 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha firmato il decreto che dà concreto avvio all'Anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati delle università italiane. Trova, così, attuazione il disposto della legge n. 170 del 2003 che ha previsto l'istituzione di questo indispensabile strumento di governo del sistema, del quale già nella passata legislatura si era sentita l'esigenza senza però riuscire a realizzarlo. "Attraverso gli elementi che dagli atenei italiani confluiranno nella banca dati ministeriale", ha spiegato il Ministro Moratti, "sarà possibile monitorare in modo unitario e costante, sulla base di dati omogenei ed affidabili, lo svolgersi delle carriere di tutti gli studenti universitari. In pratica, con questo strumento, gli studenti saranno seguiti passo a passo nel loro percorso formativo. Il vantaggio è duplice: da una parte il sistema potrà conoscere i successi registrati dagli studenti e le difficoltà eventualmente affrontate; dall'altra l'Anagrafe fornirà al sistema tutti gli elementi conoscitivi che consentiranno di mettere a punto un'offerta didattica adeguata alle esigenze degli studenti, in modo da garantire a tutti il pieno successo formativo. Altro elemento di grande novità", ha aggiunto il Ministro, "sarà il monitoraggio dei laureati su scala nazionale, che fornirà dati preziosi sugli sbocchi professionali dei vari percorsi di studio, favorendo così da parte degli studenti una scelta più attenta e consapevole al momento dell'iscrizione all'università. L'anagrafe inoltre sarà utile al Ministero per 'premiare' le università che raggiungeranno i risultati migliori". Attraverso l'Anagrafe sarà inoltre possibile valutare il grado di realizzazione della riforma della didattica universitaria e controllare il livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso l'analisi di dati fondamentali quali la durata degli studi, il tasso di abbandono e la flessibilità dei percorsi formativi. Si potranno, ancora, calcolare indicatori di confronto qualitativo e quantitativo tra le diverse sedi universitarie e seguire fenomeni complessi quali i trasferimenti di sede e di corso di studio o il riconoscimento dei crediti maturati in altri corsi. Con lo stesso decreto il Ministro Moratti ha fornito alle università le indicazioni necessarie per omogeneizzare le informazioni che dovranno essere inserite nel cosiddetto "diploma supplement", cioè il certificato che gli atenei a partire dall'anno 2005 dovranno rilasciare in edizione bilingue (italiano e inglese) a tutti i laureati. Si tratta di una certificazione integrativa del titolo ufficiale conseguito al termine di un corso di studi in una università o in un istituto di istruzione superiore, che corrisponde al modello europeo sviluppato per iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d'Europa e dell'Unesco. In esso verranno descritti la natura, il livello, il contesto, il contenuto e lo status degli studi effettuati e completati dallo studente. Il titolo di studio sarà quindi corredato da un curriculum completo dello studente con le votazioni riportate. "Il diploma supplement", ha detto a questo proposito il Ministro Moratti, "servirà a rendere più 'leggibile' il titolo di studio, favorendo l'accesso a studi ulteriori e alla formazione permanente e facilitando la conoscenza e la valutazione dei nuovi titoli accademici da parte dei datori di lavoro. Esso inoltre renderà più agevole il riconoscimento accademico e professionale dei titoli italiani all'estero e la libera circolazione internazionale dei nostri laureati".