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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Maggio 2004 |
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AVVIATA LA SORVEGLIANZA DI BILANCIO PER I NUOVI STATI MEMBRI |
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Bruxelles, 13 maggio 2004 - All'indomani dell'adesione, i nuovi Stati membri sono stati completamente inseriti nel contesto comunitario di cooperazione e sorveglianza in materia di politica economica e di bilancio. Come si è già verificato in occasione del precedente allargamento, nel 1995, quando Austria, Finlandia e Svezia hanno aderito all'Unione europea, ciò significa valutare la situazione delle finanze pubbliche di questi paesi. Sei dei dieci nuovi Stati membri, vale a dire Cipro, Repubblica ceca, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia, registravano nel 2003 un disavanzo delle amministrazioni pubbliche superiore al valore di riferimento del 3% del Pil. Due di questi Stati (Cipro e Malta) registravano inoltre un debito pubblico superiore al 60% del Pil. Su tale base la Commissione ha adottato, in data odierna, una relazione su ciascuno dei sei paesi, come previsto dall'articolo 104, paragrafo 3, del trattato Ce. Per quanto riguarda il 2004, sia le previsioni di primavera 2004 della Commissione che le autorità nazionali indicano che il disavanzo continuerà ad essere superiore al valore di riferimento del 3% del Pil in tutti i sei paesi. Nei due paesi in cui è stata oltrepassata la soglia del rapporto debito/Pil nel 2003 (Cipro e Malta), il rapporto debito/Pil sta registrando un'ulteriore tendenza al rialzo e dovrebbe pertanto restare al di sopra del 60% del Pil anche nel 2004. Entro le prossime due settimane, il Comitato economico e finanziario preparerà un parere su ciascuna relazione. La Commissione raccomanderà interventi ulteriori prescritti dalla cosiddetta procedura per i disavanzi eccessivi nelle prossime settimane, entro il prossimo Consiglio Ecofin del 5 luglio. I tempi della procedura sono dettati dall'acquis, per cui il Consiglio è costretto ad intervenire entro tre mesi dall'adesione. Nel preparare le raccomandazioni, la Commissione terrà conto della posizione flessibile assunta nell'aggiornamento 2004 degli indirizzi di massima per le politiche economiche (Ip/04/467), ossia che sarebbe opportuno, per i nuovi Stati membri ed effettuando un'analisi caso per caso, prendere in considerazione l'interazione tra la politica di bilancio e i cambiamenti strutturali in corso nell'economia, consentendo pertanto un periodo di aggiustamento pluriennale per correggere il disavanzo eccessivo. Per quanto concerne gli Stati membri che non fanno ancora parte dell'area dell'euro, essi non sono soggetti ad eventuali ulteriori misure nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi, segnatamente una rafforzata sorveglianza di bilancio (articolo 104, paragrafo 9) ovvero sanzioni (articolo 104, paragrafo 11). Le relazioni della Commissione su Cipro, Repubblica ceca, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia sono adottate su iniziativa di Joaquín Almunia, Commissario Ue per gli affari economici e monetari. Il quadro della politica comunitaria di bilancio si applica indistintamente a tutti i 25 Stati membri e implica, tra l'altro, che siano evitati i disavanzi eccessivi. La sorveglianza di bilancio, avviata con l'adozione in data odierna della relazione della Commissione, va inserita nel contesto di preparazione dei nuovi Stati membri all'adesione all'area dell'euro, che tutti questi Stati aspirano a farla divenire realtà nel medio termine. È per questo che rientra nella loro strategia ridurre gradualmente i rispettivi disavanzi di bilancio e conformarsi a tutti i criteri di convergenza. Le conclusioni relative a ciascun paese sono riassunte in appresso. Il disavanzo delle amministrazioni pubbliche di Cipro è salito al 6,3% del Pil nel 2003. Sebbene l'andamento di bilancio abbia subito ripercussioni negative a causa della debolezza dell'economia - dovuta a sua volta all'incidenza di fattori esterni - lo sforamento del valore di riferimento del 3% del Pil stabilito per il disavanzo delle amministrazioni pubbliche, ai sensi del patto di stabilità e crescita, non è dovuto né ad un evento inconsueto, sul quale le autorità cipriote non avrebbero potuto esercitare alcun controllo, né è il risultato di una grave recessione economica. In base alle previsioni di primavera 2004 della Commissione ed alle stime delle autorità cipriote, nel 2004 tale disavanzo, collocandosi al 4,5% circa del Pil, sarà ben superiore al 3% del Pil. Si prevede che il rapporto debito/Pil aumenti di 2,3 punti percentuali al 74,6% del Pil nel 2004, situandosi molto al di sopra del valore di riferimento del 60% del Pil. Il disavanzo delle amministrazioni pubbliche della Repubblica ceca è salito al 12,9% del Pil nel 2003 (comprendendo il costo di un'ingente operazione una tantum stimata al 6-7% del Pil), in un contesto di solida crescita economica. Lo sforamento del valore di riferimento del 3% del Pil stabilito per il disavanzo delle amministrazioni pubbliche non è dovuto, ai sensi del patto di stabilità e crescita, ad un evento inconsueto sul quale le autorità ceche non avrebbero potuto esercitare alcun controllo, né è il risultato di una grave recessione economica. In base alle previsioni di primavera 2004 della Commissione ed alle stime delle autorità ceche, tale disavanzo, collocandosi al 6% circa del Pil, sarà ben superiore al 3% del Pil nel 2004. Si prevede che il rapporto debito/Pil aumenti di circa 3 punti percentuali situandosi al 41% circa del Pil nel 2004. Nel 2003, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche in Ungheria è sceso al 5,9% del Pil, che non si può comunque considerare vicino al valore di riferimento del 3%, ai sensi del trattato. Lo sforamento del valore di riferimento del 3% del Pil stabilito per il disavanzo delle amministrazioni pubbliche non è dovuto, ai sensi del patto di stabilità e crescita, ad un evento inconsueto sul quale le autorità ungheresi non avrebbero potuto esercitare alcun controllo, né è il risultato di una grave recessione economica. Dopo due anni di rapido aumento, il rapporto debito/Pil nel 2003, al 59,0%, si è molto avvicinato al valore di riferimento del 60%. In base alle previsioni di primavera 2004 della Commissione ed alle stime delle autorità ungheresi, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche resterà al di sopra del 4% del Pil nel 2004 e nel 2005. Sempre secondo le previsioni di primavera 2004 della Commissione, il rapporto debito/Pil subirà un lieve calo nei prossimi due anni, restando quindi al di sotto del 60% del Pil. A Malta, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche è salito al 9,7% del Pil nel 2003 (comprendendo il costo di un'ingente operazione una tantum stimata al 3,2% del Pil). Sebbene l'andamento di bilancio abbia subito ripercussioni negative a causa della debolezza dell'economia, lo sforamento del valore di riferimento del 3% del Pil stabilito per il disavanzo delle amministrazioni pubbliche, ai sensi del patto di stabilità e crescita, non è dovuto né ad un evento inconsueto, sul quale le autorità maltesi non avrebbero potuto esercitare alcun controllo, né è il risultato di una grave recessione economica. In base alle previsioni di primavera 2004 della Commissione ed alle stime delle autorità maltesi, nel 2004 tale disavanzo, collocandosi al 5,9% del Pil, sarà ben superiore al 3% del Pil. A Malta, il rapporto debito/Pil è salito al 72% del Pil nel 2003. In base alle previsioni di primavera 2004 della Commissione, il rapporto debito/Pil del paese sarà pari al 73,9% del Pil nel 2004, rimanendo pertanto ben al di sopra del valore di riferimento del 60% del Pil. In Polonia, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche è salito al 4,1% del Pil nel 2003, in un contesto di ripresa economica. Lo sforamento del valore di riferimento del 3% del Pil stabilito per il disavanzo delle amministrazioni pubbliche non è dovuto, ai sensi del patto di stabilità e crescita, ad un evento inconsueto sul quale le autorità polacche non avrebbero potuto esercitare alcun controllo, né è il risultato di una grave recessione economica. Dopo tre anni di rapido aumento, il rapporto debito/Pil si è attestato al 45,4% del Pil alla fine del 2003. In base alle previsioni di primavera 2004 della Commissione ed alle stime delle autorità polacche, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche, collocandosi al 6% circa del Pil, sarà ben superiore al 3% del Pil nel 2004. Si prevede che il rapporto debito/Pil aumenti di 3,7 punti percentuali al 49% del Pil nel 2004. In un contesto di continua, solida crescita, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche della Slovacchia è sceso al 3,6% del Pil nel 2003, restando comunque al di sopra del valore di riferimento del 3%. Lo sforamento del valore di riferimento del 3% del Pil stabilito per il disavanzo delle amministrazioni pubbliche non è dovuto, ai sensi del patto di stabilità e crescita, ad un evento inconsueto sul quale le autorità slovacche non avrebbero potuto esercitare alcun controllo, né è il risultato di una grave recessione economica. In base alle previsioni di primavera 2004 della Commissione ed alle stime delle autorità slovacche, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche, collocandosi al 6% circa del Pil, sarà ben superiore al 3% del Pil nel 2004. Si prevede che il rapporto debito/Pil aumenti di circa 2½ punti percentuali al 45% circa del Pil nel 2004. |
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OLTRE L'ALLARGAMENTO: LA COMMISSIONE DÀ UNA MARCIA IN PIÙ ALLA POLITICA EUROPEA DI PROSSIMITÀ |
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Bruxelles, 13 maggio 2004 - La Commissione europea ha proposto ieri iniziative concrete per garantire che lo storico allargamento del 1° maggio non crei nuovi linee divisorie tra l'Ue e i suoi vicini. Dopo aver definito i principi guida della Politica europea di prossimità l'anno scorso, ora la Commissione ha adottato un "documento di strategia" che spiega come è possibile estendere i benefici dell'allargamento, vale a dire la pace, la stabilità e la prosperità, ai vicini dell'Unione ampliata. Ha inoltre adottato relazioni che valutano la situazione in alcuni paesi interessati. Il Consiglio è ora invitato ad elaborare conclusioni sul modo per portare avanti l'iniziativa. "Questo allargamento ci ha avvicinato molto ai nostri vicini dell'Europa orientale e della regione mediterranea" ha affermato Günter Verheugen, commissario responsabile dell'allargamento e della Politica europea di prossimità. "Oggi proponiamo di rafforzare i legami con tali paesi partner attraverso una serie di nuove forme di cooperazione e assistenza. Vogliamo dare loro vere e proprie possibilità nell'Ue ampliata affinché anch'essi possano svilupparsi e prosperare. Avere un anello di paesi ben governati attorno all'Ue, che offrano nuove prospettive per la democrazia e la crescita economica, è nell'interesse dell'Europa intera." Antecedenti Nel marzo 2003 la Commissione ha presentato la comunicazione "Europa ampliata Prossimità: Un nuovo contesto per le relazioni con i nostri vicini orientali e meridionali", che delinea i principi di base della Politica europea di prossimità. Nell'ottobre 2003, il Consiglio europeo ha accolto con favore l'iniziativa e ha invitato la Commissione e il Consiglio a portarla avanti. Da allora, la Commissione ha avuto colloqui esplorativi con partner dell'Europa orientale e del Mediterraneo meridionale(1) con i quali sono in vigore accordi di partenariato e di cooperazione o accordi di associazione. Durante i colloqui è stato confermato il loro interesse per la Politica europea di prossimità - European Neighbourhood Policy (Enp) (a volte detta anche Politica europea di vicinato) e sono stati presentati i loro pareri sulle priorità da inserire in eventuali piani d'azione in materia. In allegato alla comunicazione figurano relazioni sull'attuale situazione di tali paesi e sulla loro cooperazione con l'Ue. L'intenzione è quella di estendere progressivamente il processo ad altri paesi che hanno ratificato accordi di associazione, vale dire anzitutto l'Egitto e il Libano. Principi e portata L'obiettivo della Politica europea di prossimità è condividere con i paesi vicini i benefici dell'allargamento Ue del 2004, vale a dire la stabilità, la sicurezza e il benessere, in modo diverso dall'adesione all'Ue. L'enp è volta ad evitare l'emergere di nuove linee divisorie tra l'Ue ampliata e i suoi vicini e ad offrire loro la possibilità di partecipare a varie iniziative dell'Ue, attraverso una stretta cooperazione politica, di sicurezza, economica e culturale. L'enp contribuirà inoltre ad affrontare uno degli obiettivi strategici dell'Unione europea definito dalla Strategia europea di sicurezza nel dicembre 2003, cioè costruire la sicurezza nelle nostre vicinanze. L'enp riguarda i paesi vicini all'Ue e in particolare quelli che si sono avvicinati ad essa in seguito all'allargamento. In Europa, si tratta di Russia, Ucraina, Bielorussia e Moldavia. L'ue e la Russia hanno deciso di sviluppare ulteriormente il partenariato strategico mediante la creazione di "quattro spazi comuni" definiti al vertice di San Pietroburgo nel 2003. Nella regione mediterranea, l'Enp riguarda tutti i partecipanti non-Ue del partenariato euromediterraneo (detto anche "processo di Barcellona")(2) ad eccezione della Turchia, che porta avanti le relazioni con l'Ue in un quadro di preadesione. La Commissione raccomanda di includere nell'Enp anche Armenia, Azerbaigian e Georgia. La Strategia europea di sicurezza, adottata dal Consiglio europeo nel dicembre 2003, identifica chiaramente il Caucaso meridionale come una delle regioni in cui l'Ue deve mostrare un "interesse più forte e più attivo". Un approccio su misura La Commissione oggi propone un metodo per raggiungere gli obiettivi della Politica europea di prossimità, il quale consiste nel definire insieme ai paesi partner una serie di priorità inserite in piani d'azione concordati, al fine di avvicinare il più possibile tali paesi all'Unione europea. I piani d'azione si basano su un impegno nei confronti di valori condivisi, vale a dire il rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle minoranze, lo Stato di diritto, il buon governo, la promozione di relazioni di buon vicinato e i principi di un'economia di mercato e dello sviluppo sostenibile, nonché nei confronti di alcuni obiettivi essenziali in materia di politica estera. Il ritmo con cui l'Ue sviluppa legami con ciascun partner rifletterà il livello di effettiva condivisione dei valori comuni. I piani d'azione conterranno numerose priorità volte a rafforzare l'impegno nei confronti di tali valori. I piani d'azione riguarderanno inoltre numerosi altri settori essenziali: il dialogo politico, che riguarda questioni chiave fra cui la lotta contro il terrorismo e la proliferazione di armi di distruzione di massa nonché gli sforzi per risolvere i conflitti regionali; la politica di sviluppo economico e sociale, che offre ai paesi vicini la prospettiva di inserirsi nel mercato interno dell'Ue mediante il ravvicinamento legislativo e regolamentare, la partecipazione a numerosi programmi Ue (per es. Istruzione e formazione, ricerca e innovazione) e il miglioramento dell'interconnessione e dei legami fisici con l'Ue (per esempio in materia di energia, trasporti, ambiente e società dell'informazione); il commercio: l'Enp prevede una maggiore apertura del mercato in base ai principi dell'Omc e alla convergenza con le norme comunitarie; la giustizia e gli affari interni: una stretta cooperazione che comprenda questioni come la gestione delle frontiere, la migrazione, la lotta contro il terrorismo, la tratta di esseri umani, droga e armi, il crimine organizzato, il riciclaggio del denaro e i reati finanziari ed economici. I piani d'azione saranno differenziati, vale a dire fatti su misura per riflettere lo stato delle relazioni con ciascun paese, le sue necessità e capacità nonché gli interessi comuni. Saranno presentati dalla Commissione e approvati rispettivamente dal consiglio di cooperazione o di associazione. I piani d'azione definiranno il corso da seguire nei prossimi 3-5 anni. Il passo successivo potrebbe consistere nell'offrire un nuovo partenariato privilegiato sotto forma di Accordi europei di vicinato per sostituire l'attuale generazione di accordi bilaterali, quando saranno state raggiunte le priorità dei piani d'azione. Verso un nuovo strumento finanziario a sostegno dell'Enp Le priorità stabilite dai piani d'azione fungeranno da riferimento per il sostegno finanziario fornito dall'Ue ai paesi interessati. L'assistenza delle fonti esistenti principalmente i programmi Tacis e Meda sarà completata in futuro da un nuovo strumento finanziario a partire dal 2007, lo Strumento europeo di prossimità, che si concentrerà sulla cooperazione transfrontaliera lungo la frontiera esterna dell'Ue ampliata. Per il periodo 2004-2006, il finanziamento previsto per l'Enp nell'ambito dei programmi di assistenza esterna ammonta a 255 milioni di €. Circa 700 milioni di € saranno forniti alle corrispondenti frontiere interne dell'Ue nell'ambito del programma Interreg. Per la prospettiva finanziaria 2007-2013, la Commissione intende proporre un notevole aumento degli importi annui da assegnare allo Strumento europeo di prossimità rispetto a quelli assegnati nel periodo 2004-2006 alla cooperazione transfrontaliera. Più stretta cooperazione regionale La Politica europea di prossimità incoraggia inoltre fortemente la cooperazione regionale e subregionale. Sviluppando ulteriormente varie forme di cooperazione transfrontaliera, l'Ue e i suoi partner possono collaborare per garantire che le regioni beneficino dell'allargamento. A Sud, l'Enp incoraggerà inoltre i partecipanti a sfruttare tutti i benefici del partenariato euromediterraneo, in particolare attraverso la promozione di infrastrutture, interconnessioni e reti, segnatamente quelle energetiche, e per sviluppare nuove forme di cooperazione con i vicini. Prossimi passi La Commissione sta trasmettendo la comunicazione al Consiglio e al Parlamento europeo. Sulla base delle conclusioni tratte dal Consiglio, la Commissione inizierà a lavorare per attuare la politica come risulta dal documento di strategia. Essa è disposta a concludere nei prossimi mesi, con la partecipazione della Presidenza e dell'Alto rappresentante, i colloqui esplorativi con i paesi interessati e a presentare progetti di piani d'azione. Per maggiori informazioni sulla Politica europea di prossimità: http://europa.Eu.int/comm/world/enp/index_en.htm |
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LA COMMISSIONE DEFINISCE UN APPROCCIO INTESO A PROMUOVERE LA PRESTAZIONE DI SERVIZI DI INTERESSE GENERALE DI ALTA QUALITÀ |
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Bruxelles, 13 maggio 2004 - La Commissione europea ha adottato ieri un Libro bianco che definisce l’approccio dell’Unione europea inteso a promuovere lo sviluppo di servizi di interesse generale di alta qualità. Il Libro bianco illustra le conclusioni tratte dalla Commissione a seguito di un'ampia consultazione pubblica lanciata sulla base del Libro verde dello scorso anno (cfr. Ip/03/714). Nel Libro bianco si sottolinea il fatto che, nel settore dei servizi di interesse generale, le responsabilità sono condivise tra l’Unione e gli Stati membri, e si dà risalto al ruolo svolto dalle amministrazioni nazionali, regionali e locali nel definire, organizzare, finanziare e monitorare tali servizi di interesse generale. Nel documento vengono sviluppate le componenti principali di una strategia comunitaria i cui obiettivi sono garantire che tutti i cittadini e le imprese possano effettivamente accedere a un ampio ventaglio di servizi di interesse generale e, al tempo stesso, assicurare una maggiore certezza giuridica. La Commissione conclude che, nella fase attuale, non vi sono elementi sufficienti a dimostrare il valore aggiunto di una normativa quadro orizzontale rispetto al quadro specifico per settore già in vigore. La presentazione del Libro bianco fa seguito a quella del Libro verde sui servizi di interesse generale del 21 maggio 2003[1]. Con il Libro verde la Commissione aveva avviato un ampio dibattito pubblico sul ruolo dell’Unione nel garantire la prestazione di servizi di interesse generale di alta qualità ai consumatori e alle imprese. Il Libro verde sollecitava commenti e osservazioni in merito all’esigenza di una normativa quadro e al suo eventuale valore aggiunto, come pure circa il ruolo più generale che spetta all’Ue nella definizione degli obiettivi di servizio pubblico perseguiti dai servizi in questione e sul modo in cui questi ultimi sono organizzati, finanziati e valutati. Il dibattito promosso dal Libro verde ha suscitato notevole interesse. La Commissione ha ricevuto infatti quasi 300 contributi inviati da ogni genere di soggetti partecipanti alla discussione[2]. I servizi della Commissione hanno elaborato una relazione sulla consultazione pubblica che analizza i contributi in questione e presenta una serie di materiali utilizzati come base per la stesura del Libro bianco[3]. Conformemente alla richiesta avanzata dal Parlamento europeo nella sua risoluzione sul Libro verde del 14 gennaio 2004[4], nel Libro bianco presentato oggi la Commissione espone le sue conclusioni in merito alla questione. Il Libro bianco illustra l’approccio adottato dalla Commissione e definisce una serie di orientamenti per una politica coerente nel settore dei servizi di interesse generale. Il documento definisce una serie di principi guida delle politiche adottate dalla Commissione in materia di servizi di interesse generale, come ad esempio: mantenimento di un livello elevato di qualità; sicurezza; garanzia di tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti; regolamenti di attuazione per quanto possibile vicini ai cittadini e alle imprese; garanzia di coesione e di accesso universale; rispetto della diversità; valutazione delle prestazioni; trasparenza e certezza giuridica. Una delle questioni essenziali sollevate nel quadro della consultazione pubblica riguardava la necessità di una direttiva quadro sui servizi di interesse generale. Le opinioni sull'argomento espresse nell'ambito del dibattito pubblico erano divergenti; del resto, alcuni Stati membri rimangono tuttora scettici in proposito, mentre anche le discussioni su questa materia in sede di Parlamento europeo non hanno portato a conclusioni univoche. Di conseguenza, permangono dubbi sul fatto che, attualmente, una direttiva quadro rappresenti lo strumento migliore per registrare progressi nonché quello provvisto di sufficiente valore aggiunto. La Commissione conclude perciò che in questa fase non è opportuno presentare una proposta di questo tipo, ma che occorrerà riesaminare la questione più avanti. Per il momento, e come regola generale, la Commissione cercherà di sviluppare un suo approccio di tipo settoriale, proponendo, ove necessario e opportuno, norme specifiche per settore che consentano di tener conto delle esigenze e situazioni particolari di ciascun settore. Sulla base dei risultati della consultazione pubblica, la Commissione ritiene inoltre necessaria un’ulteriore opera di chiarimento e di semplificazione del quadro normativo che disciplina il finanziamento degli obblighi di servizio pubblico. Essa intende adottare un pacchetto di misure con questa finalità al più tardi nel luglio del 2005. La maggior parte dei provvedimenti del pacchetto sono già stati presentati sotto forma di progetti per consultazione. Inoltre, dal dibattito pubblico è emersa l’esigenza di un quadro chiaro e trasparente per la selezione delle imprese incaricate della gestione di un servizio di interesse generale. La Commissione intende esaminare la legislazione comunitaria che consente di aggiudicare in modo trasparente le concessioni dei servizi, e ha lanciato pertanto una consultazione sugli aspetti relativi agli appalti dei partenariati pubblico-privato[5]. Il Libro verde ha inoltre destato grande attenzione tra le parti interessate nel settore dei servizi sociali e sanitari, le quali hanno dato voce a un'esigenza di maggiore prevedibilità e chiarezza onde garantire un più agevole sviluppo di questi servizi. La Commissione è del parere che sia utile elaborare un approccio sistematico al fine di individuare e riconoscere le caratteristiche specifiche dei servizi sociali e sanitari di interesse generale e di una migliore definizione del quadro in cui tali servizi operano e possono essere ammodernati. Questo approccio sarà illustrato in una comunicazione sui servizi sociali di interesse generale, inclusi i servizi sanitari, che verrà adottata nel corso del 2005. Contesto Il quadro dei servizi di interesse generale nell’Unione europea si presenta complesso e in costante evoluzione. Esso comprende: un’ampia gamma di attività diverse, dalle attività delle grandi industrie di rete (energia, servizi postali, trasporti e telecomunicazioni) alla sanità, all'istruzione e ai servizi sociali; prestazioni di servizi di dimensioni diverse, dal livello europeo o persino mondiale a quello puramente locale; prestazioni di servizi di natura diversa: alcune attività sono per natura basate sul mercato e altre sono invece non di mercato. L'organizzazione di questi servizi varia in base alle tradizioni culturali, alla storia e alla conformazione geografica di ciascuno Stato membro, nonché in funzione delle caratteristiche delle attività svolte, con particolare riguardo allo sviluppo tecnologico. Il testo integrale del Libro bianco è consultabile al seguente indirizzo Internet: http://europa.Eu.int/comm/secretariat_general/services_general_interest/ |
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CREARE NUOVE CONOSCENZE NELLE NANOTECNOLOGIE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA, LA COMPETITIVITÀ E I POSTI DI LAVORO |
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Bruxelles, 13 maggio 2004 - La Commissione europea ha adottato ieri una strategia dell'Ue per consentire all'Europa di divenire leader mondiale nel campo in rapida evoluzione delle nanotecnologie - la scienza dell'infinitamente piccolo. Le applicazioni delle nanotecnologie comprendono nanorobot in scala atomica che possono essere iniettati nel corpo umano per curare malattie, dispositivi nanoelettronici in grado di memorizzare ed elaborare molte più informazioni degli attuali microchip, nanofibre per indumenti migliori e sempre puliti e nanomateriali per rivestimenti ad elevate prestazioni, ad esempio nell'industria aeronautica e spaziale. La comunicazione "Verso una strategia europea a favore delle nanotecnologie" contiene una serie di raccomandazioni e iniziative volte a rafforzare le attività europee di ricerca e sviluppo (R&s) in questo campo. Essa propone una strategia integrata per rafforzare le attività europee di R&s nelle nanoscienze e per contribuire a trasformare le nanotecnologie in prodotti sostenibili sotto il profilo commerciale a beneficio della società. Le attività fondamentali per raggiungere tali obiettivi comprendono: accrescere gli investimenti e le infrastrutture per le attività di R&s, migliorare la formazione per il personale addetto alla ricerca, migliorare il trasferimento delle tecnologie in Europa e il suo finanziamento, tenere conto delle ripercussioni delle nanotecnologie sulla società e aumentare la cooperazione a livello internazionale per un approccio responsabile alle attività di R&s sulle nanotecnologie a livello mondiale. "Le nanotecnologie stanno rapidamente diventando uno dei campi più promettenti ed in rapida espansione tra le attività di R&s. Per sfruttare adeguatamente l'eccellenza europea nel campo delle nanoscienze la ricerca deve concretizzarsi in prodotti e processi sostenibili sotto il profilo commerciale", ha affermato il commissario europeo per la Ricerca, Philippe Busquin. "Per dare nuovo impulso alla realizzazione degli obiettivi della società della conoscenza stabiliti dal processo di Lisbona e trasformare l'Ue nella potenza più dinamica al mondo, l'Europa deve aumentare i propri sforzi ed investimenti comuni in questo campo. È fondamentale contribuire alla creazione di un ambiente propizio all'innovazione nel settore delle nanotecnologie, segnatamente per le piccole e medie imprese (Pmi). Sono inoltre necessarie partnership pubblico-privato in questa tecnologia emergente. Allo stesso tempo si deve garantire che le nanotecnologie siano sviluppate in modo responsabile e trasparente." La nanotecnologie valgono miliardi di euro La ricerca sulle nanoscienze e le nanotecnologie mira a controllare la struttura fondamentale e il comportamento della materia a livello atomico e molecolare al fine di migliorare le prestazioni e il valore aggiunto di prodotti e processi esistenti. Gli analisti stimano che tali prodotti e processi rappresentano attualmente un mercato, a livello mondiale, di circa 2,5 miliardi di euro e che tale valore potrebbe raggiungere le centinaia di miliardi di euro entro il 2010 e il migliaio di miliardi di euro oltre quella data. Esempi di prodotti basati sulle nanotecnologie già presenti sul mercato comprendono nuovi display per computer, vernici antigraffio, superfici con funzioni specifiche, creme e prodotti medici quali valvole cardiache. Questi prodotti, tuttavia, rappresentano solo la punta dell'iceberg e si prevede che, nel corso dei prossimi anni, la ricerca nel campo delle nanotecnologie avrà un impatto su quasi tutti i settori tecnologici e porterà a nuovi sviluppi, in particolare nel campo dell'assistenza sanitaria, delle tecnologie dell'informazione, della produzione e della conservazione dell'energia, dei nuovi materiali, dei processi di produzione e della ricerca in campo ambientale. Accrescere gli investimenti per la R&s sulle nanotecnologie per competere a livello internazionale L'europa ha investito fin dagli inizi nella R&s sulle nanoscienze e le nanotecnologie ed ha compiuto progressi significativi nel corso degli ultimi anni. In assenza di investimenti costanti e sempre più importanti nella R&s e in mancanza di coordinamento a livello dell'Ue, tuttavia, è improbabile che l'Ue possa restare competitiva a livello internazionale. L'ue dispone di un'eccellente base di conoscenze. Tra il 1997 e il 1999, l'Ue ha prodotto il 32% delle pubblicazioni mondiali sulle nanotecnologie rispetto al 24% degli Usa e al 12% del Giappone. Al momento, tuttavia, l'Europa sta investendo meno, in proporzione, rispetto ai principali concorrenti: gli investimenti pro capite di Stati Uniti e Giappone nelle nanotecnologie sono superiori e si prevede che tale divario si allargherà nei prossimi anni se l'Europa non adotterà iniziative adeguate. L'europa dovrebbe inoltre sfruttare la propria conoscenza trasformando la R&s in applicazioni e prodotti concreti e, di conseguenza, in ricchezza e occupazione. La comunicazione odierna mira a colmare questo divario e a contribuire a rendere l'Europa la regione basata sulla conoscenza più dinamica al mondo, in linea con l'obiettivo fissato a Lisbona nel 2000. Nella comunicazione si raccomanda di triplicare gli investimenti pubblici europei per la R&s sulle nanotecnologie entro il 2010 al fine di mantenere e rafforzare la posizione dell'Europa rispetto ai suoi principali concorrenti. Il Sesto programma quadro per la ricerca dell'Ue (2002-2006) assegna 1,3 miliardi di euro alle nanotecnologie e ai nuovi materiali e la Commissione intende moltiplicare tali sforzi nel contesto più ampio della proposta di raddoppiare il bilancio europeo per la ricerca nel periodo 2007-2013. La comunicazione propone inoltre numerose altre misure nel quadro di una strategia integrata. Un approccio europeo integrato alle nanotecnologie Una delle differenze fondamentali tra l'Ue e i nostri principali concorrenti è che questi ultimi hanno programmi coordinati o centralizzati di R&s sulle nanotecnologie. Di conseguenza, è importante migliorare il coordinamento dei programmi nazionali di ricerca in Europa, al fine di conservare l'eccellenza europea nelle nanoscienze. È inoltre essenziale istituire collaborazioni transnazionali tra gli organismi di R&s nei settori pubblico e privato per riunire la necessaria massa critica nelle nanotecnologie. Questo settore è ancora giovane e la ricerca in questo campo può essere estremamente costosa. Numerose applicazioni, inoltre, necessitano ancora di ricerca di base prima di giungere sul mercato; imprese concorrenti possono, pertanto, svolgere tale ricerca in collaborazione. È per tale motivo che tutti i soggetti attivi, pubblici e privati, dovrebbero unire le loro forze. In questo senso, i progetti di ricerca finanziati dall'Ue incoraggiano già le partnership e il collegamento in rete a livello europeo, ma è necessario rafforzare il contributo finanziario fornito dai programmi quadro per consentire all'Ue di sfruttare meglio queste risorse sparse. Nella comunicazione si invitano inoltre gli Stati membri a costituire un'infrastruttura europea di R&s in grado di far fronte alla concorrenza mondiale attraverso "poli di eccellenza"; a promuovere un insegnamento e una formazione interdisciplinari del personale addetto alla ricerca ponendo maggiormente l'accento sullo spirito imprenditoriale; a garantire condizioni favorevoli al trasferimento delle tecnologie e all'innovazione, con meccanismi finanziari adeguati e l'elaborazione di standard comuni. Questi sono fattori critici per fare in modo che l'eccellenza nel campo della ricerca possa tradursi in prodotti e processi in grado di generare ricchezza. Nella comunicazione si evidenzia inoltre la necessità di individuare e rispondere alle preoccupazioni in materia di sicurezza, salute e ambiente correlate alle nanotecnologie e di promuovere le procedure di valutazione del rischio in tutte le fasi del ciclo di vita della tecnologia. Tali questioni potrebbero inoltre essere affrontate a livello internazionale per garantire che le nanotecnologie siano sviluppate in modo sicuro e responsabile a livello mondiale, a beneficio di tutti i cittadini. Infolink: http://www.Cordis.lu/nanotechnology/ |
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L'UE LANCIA UN NUOVO MARCHIO PER I MATERIALI DI RIFERIMENTO |
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Bruxelles, 13 maggio 2004 - Un nuovo concetto di marchio europeo, denominato Erm (European Reference Materials), sarà lanciato alla Fiera sulle tecniche d'analisi di Monaco, che si svolge dall'11 al 14 maggio. L'obiettivo del marchio Erm è accrescere la fiducia del pubblico verso il consumo di alimenti, l'assistenza sanitaria e la protezione dell'ambiente, offrendo un sistema europeo standard per la misurazione di elementi chimici e biologici negli alimenti e in altri prodotti. "La presente iniziativa creerà un marchio europeo dei materiali di riferimento (Erm), detenuto dall'Ue e accettato e riconosciuto in tutto il mondo per il suo standard elevato", ha dichiarato il membro della Commissione Ricerca Philippe Busquin. "Gli Erm contribuiranno inoltre alla costituzione di uno Spazio europeo della ricerca [Ser] attraverso la collaborazione tra i principali organismi del settore. Il marchio Erm consentirà di individuare i materiali di riferimento certificati (Crm, Certified Reference Materials) a livello europeo. Sforzi congiunti nella produzione e nella diffusione di Crm rafforzeranno notevolmente il mercato europeo". L'erm si concentrerà in particolare sullo sviluppo di materiali di riferimento per determinare il tenore di zolfo nei carburanti e rilevare la presenza di organismi geneticamente modificati (Ogm), al fine di favorire la tutela ambientale e sostenere la severa legislazione Ue in materia di Ogm. 130 Erm, relativi alla salute e all'ambiente, saranno presentati durante la conferenza di Monaco. Attualmente, il progetto vede il coinvolgimento di tre organizzazioni europee: l'istituto dei materiali di riferimento e delle misure (Irmm) della Commissione, il laboratorio nazionale di chimica britannico (Lgc, Laboratory of the Government Chemist) e dell'istituto federale tedesco di ricerca e di prova dei materiali (Bam). Si spera che altri produttori di Crm europei parteciperanno alla preparazione, alla certificazione e alla gestione di materiali di riferimento certificati. Infolink: http://www.Erm-crm.org/ |
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BILANCIO UE 2004: L'ECCEDENZA FA DIMINUIRE I CONTRIBUTI CHE DEVONO ESSERE VERSATI DA TUTTI I 25 STATI MEMBRI |
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Bruxelles, 13 maggio 2004 - Dalla chiusura finale dei conti del bilancio per il 2003 è risultata un'eccedenza netta di 5,47 miliardi di euro. Il commissario per il Bilancio Michaele Schreyer ha dichiarato: "L'eccedenza del 2003 rappresenta risparmi per tutti i 25 Stati membri poiché comporterà una sensibile diminuzione dei loro contributi al bilancio di questo esercizio. Non solo il livello del bilancio del 2004 è storicamente basso ma l'onere finanziario degli Stati membri sarà ulteriormente ridotto a causa della sottoesecuzione dello scorso anno". Nel 2003 è ulteriormente migliorata la precisione degli importi iscritti a bilancio dalla Commissione. Solo nel settore dei Fondi strutturali, per il quale la Commissione si basa sulle stime degli Stati membri, l'assorbimento è stato più lento del previsto. Eccedenza 2003 Il risultato finale dell'esercizio 2003 rivela un'eccedenza di 5,47 miliardi di euro che sarà iscritta come entrata nel 2004. La contabilizzazione dell'eccedenza del 2003 consentirà di ridurre i fabbisogni di finanziamenti da parte degli Stati membri al bilancio Ue nel 2004. Tale cifra è il risultato di entrate superiori alle previsioni (+ 0,85 miliardi di euro), un assorbimento meno consistente del previsto sul lato delle spese (+ 4,73 miliardi di euro) e un saldo negativo degli scambi monetari (- 0,11 miliardi di euro). Sul lato delle spese, l'assorbimento degli stanziamenti di bilancio disponibili è stato più elevato rispetto al 2002 ed è stato particolarmente soddisfacente per l'agricoltura, il Fondo di coesione, le reti transeuropee, le azioni esterne e l'amministrazione. La percentuale di assorbimento è inoltre aumentata relativamente alle politiche interne in generale e all'aiuto di preadesione per i quali sono rimasti tuttavia 0,39 e 0,43 miliardi di euro. Nel 2003 la differenza più consistente fra il risultato e il bilancio iniziale si è registrata per i Fondi strutturali, per i quali gli importi iscritti a bilancio si basano su previsioni fornite dagli Stati membri. Nonostante la restituzione di un importo di 5 miliardi di euro avvenuta già nell'autunno 2003, non sono stati erogati circa 3,1 miliardi di euro, che riguardavano per lo più il precedente periodo di programmazione. Il fatto che un anno i pagamenti siano inferiori alle previsioni determina generalmente il trasferimento dei fabbisogni a un altro anno, ad eccezione dell'agricoltura (0,44 miliardi di euro) per la quale il denaro non speso costituisce un effettivo risparmio perché i fabbisogni erano inferiori. Per quanto riguarda l'agricoltura si deve ricordare che il 2003 è stato un anno particolare a causa dei pagamenti anticipati resi necessari dalla siccità. A titolo di raffronto, nel 2002 l'eccedenza è stata di 7,4 miliardi di euro, nel 2001 di 15 miliardi di euro e nel 2000 di 11,6 miliardi di euro. Finanziamento da parte degli Stati membri nel 2004 Il contributo per ciascun Stato membro sarà ricalcolato in un bilancio rettificativo separato che la Commissione presenterà alla fine di maggio. Per ciascun Stato membro l'effetto di questa diminuzione complessiva determinata dall'eccedenza sarà adeguato per tener conto dell'aggiornamento delle previsioni delle entrate, in particolare dell'importo aggiornato della compensazione britannica e della contabilizzazione di un'eccedenza del fondo di garanzia per le attività di prestito. Nella tabella che segue sono indicati i contributi previsti nel bilancio 2004 e i contributi dopo l'iscrizione dell'eccedenza del 2003. I dati dell'esecuzione del bilancio attuale e dei bilanci precedenti sono disponibili al seguente indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/budget/execution/utilisation/details_en.htm Summary of the financing of the European budget 2004 in Million Euros
Member State | financing by Member State (currently) | financing by Member States (based on new economic forecast) | surplus | new Financing by Member State | belgium | 3.749 | 3.890 | - 156 | 3.734 | czech Republic | 545 | 583 | - 29 | 554 | denmark | 2.061 | 2.040 | - 107 | 1.933 | germany | 21.878 | 21.676 | - 1.199 | 20.477 | estonia | 57 | 61 | - 3 | 58 | greece | 1.738 | 1.780 | - 91 | 1.689 | spain | 8.202 | 8.510 | - 433 | 8.077 | france | 16.801 | 16.832 | - 890 | 15.942 | ireland | 1.266 | 1.271 | - 65 | 1.206 | italy | 13.674 | 13.945 | - 737 | 13.208 | cyprus | 89 | 89 | - 4 | 85 | latvia | 67 | 68 | - 4 | 65 | lithuania | 126 | 132 | - 6 | 125 | luxembourg | 218 | 231 | - 12 | 218 | hungary | 560 | 576 | - 27 | 549 | malta | 35 | 35 | - 2 | 33 | netherlands | 5.459 | 5.375 | - 254 | 5.120 | austria | 2.216 | 2.225 | - 127 | 2.099 | poland | 1.345 | 1.307 | - 67 | 1.240 | portugal | 1.440 | 1.400 | - 73 | 1.327 | slovenia | 191 | 186 | - 9 | 177 | slovak Republic | 240 | 235 | - 12 | 223 | finland | 1.490 | 1.502 | - 81 | 1.420 | sweden | 2.686 | 2.759 | - 154 | 2.604 | united Kingdom | 12.857 | 12.060 | - 927 | 11.133 | total | 98.990 | 98.766 | - 5.470 | 93.297 | |
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IL PROGRAMMA INTERACT INVITA A PRESENTARE PROPOSTE |
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Bruxelles, 13 maggio 2004 - Il programma Interact, sviluppato per supportare il programma Interreg 3 della Commissione, ha pubblicato il secondo invito a presentare proposte per i progetti di priorità 2 e priorità 3 della misura 2 del programma. Interreg 3 è composto da tre linee che includono sviluppo regionale e cooperazione transfrontaliera in vari settori, tra i quali quello della ricerca, della società dell'informazione e del supporto per le piccole e medie imprese (Pmi). La priorità 2 del programma è volta a promuovere le iniziative locali e regionali che contribuiranno allo sviluppo delle istituzioni coinvolte nel programma Interreg. La priorità 3 della misura 2 del programma è volta a sviluppare quei progetti che contribuiranno allo sviluppo di strumenti e meccanismi di collaborazione congiunta relativamente alle frontiere esterne della Comunità. Per maggiori informazioni, contattare: Segreteria Interact Tel: +43 1 533 874731 Fax: +43 1 533 874766 E-mail: interact@interact-eu .Net Per le informazioni complete sull'invito, si prega di consultare il seguente sito Web: http://www.Interact-eu.net/4098/4115/0/0 |
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UNICREDIT: IL PRIMO TRIMESTRE MOSTRA UNA FORTE RIPRESA (+22,6%) DEI PROFITTI |
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Milano, 13 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredito Italiano ha approvato ieri i risultati consolidati del primo trimestre del 2004 (2). Il primo trimestre dell'anno si è chiuso per il Gruppo con un utile netto di 466 milioni, un livello in crescita del 12,5% rispetto alla media degli ultimi due trimestri del 2003 e in flessione del 9,5% sul primo trimestre del 2003. Tale riduzione ha due principali determinanti, da un lato il negativo impatto sulla redditività bancaria della flessione dei tassi di interesse in Italia e in Nuova Europa, dall'altro la flessione del contributo dei profitti da operazioni finanziarie legata al rallentamento della vendita di derivati alle imprese. Il Roe, anche per effetto della maggior patrimonializzazione, si è portato al 15,5%, in termini annualizzati, rispetto al 18,3% del primo trimestre 2003 ed al 17,7% dell'intero esercizio. Al netto delle rettifiche di valore sugli avviamenti il Roe raggiunge quasi il 18% (17,9% contro il 20,1 % dell'intero esercizio 2003). Il risultato di gestione raggiunge i 1.070 milioni, pari ad una flessione del 14,8% a/a, ma in ripresa del 4,3% sull'ultimo trimestre del 2003. L'effetto cambio seppur non favorevole (-6,6% a/a cambio zloty polacco ed euro e –11% a/a cambio dollaro Us ed euro) non muove in misura significativa le dinamiche annuali ed è quasi ininfluente nel confronto trimestrale (-0,7 la svalutazione a marzo rispetto a dicembre 2003 dello Zloty polacco rispetto all'euro) L'evoluzione del risultato di gestione è determinata da una contrazione del margine d'intermediazione, (-7,0% a/a) e da costi operativi immutati rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La dinamica dei ricavi e dei costi ha portato il cost/income al 57%, livello che si confronta con il 53% del marzo 2003 e con il 59,7% del quarto trimestre. Il margine d'interesse del primo trimestre, pari a 1.208 milioni dei quali 4 relativi a dividendi e altri proventi su partecipazioni, registra una flessione del 4,8% rispetto al corrispondente periodo del 2003, maturata a causa della riduzione dei tassi d'interesse (l'euribor a un mese si è ridotto in media di 70 centesimi di punto tra il primo trimestre 2003 e 2004), che ha determinato una contrazione del differenziale tassi e del rendimento dell'investimento del patrimonio libero, effetti solo in parte compensati dalla soddisfacente crescita dei volumi intermediati. Il profilo trimestrale degli interessi netti, tuttavia, mostra una significativa inversione di tendenza in questo primo trimestre con una crescita del 4,6% rispetto al quarto trimestre 2003 sostenuta dall'incremento degli impieghi. I crediti verso clientela, pari a 127,3 miliardi, mostrano un lieve sviluppo rispetto ai livelli di fine 2003 (+0,5%), che già comprendevano quelli rivenienti dall'acquisizione del ramo "mutui" delle filiali italiane di Abbey National Bank Plc (pari a circa 4,5 miliardi). L'incremento rispetto a marzo 2003 (+ 12,9%) è positivamente influenzato da tale acquisizione. Peraltro, anche su basi omogenee, il Gruppo ha evidenziato una crescita comunque sostenuta (+9,7%), nonostante l'effetto della prudente politica creditizia attuata in Polonia. L'evoluzione dell'aggregato è sostenuta sia dalla crescita dei mutui (+3,3% nel trimestre e +15,7% su marzo 2003 comprensivo dei mutui di Anbi), positivamente influenzata dall'andamento del mercato immobiliare e dai bassi tassi d'interesse, sia soprattutto dei crediti per contratti di locazione finanziaria (+13,4% nel trimestre e +31,5% rispetto a marzo 2003). I conti correnti e gli altri finanziamenti registrano nel complesso una riduzione di quasi il 3% da inizio anno mantenendosi peraltro su un livello superiore del 4,4% rispetto a marzo 2003. La quota di mercato delle unità operanti in Italia registra un progresso portandosi a fine marzo al 10,79%, dal 10,74% di inizio anno, grazie al miglior andamento rispetto al sistema nel segmento a breve termine. L'aumento della quota di mercato nei dodici mesi, realizzato sia nella componente a breve termine che in quella a medio-lungo, è invece pari a 1,1 punti percentuali (9,67% la quota a fine marzo 2003). A tale aumento contribuisce l'acquisizione di Anbi con una quota dello 0,33%. Il complesso dei crediti dubbi netti con clientela si è attestato a 4,9 miliardi registrando una crescita del 4,8% su dicembre 2003. Tale dinamica, principalmente riconducibile alla estrema debolezza del ciclo economico in Italia, non ha significativamente deteriorato il rapporto tra crediti dubbi netti e totale dei crediti che si è collocato al 3,88% (3,72% nel 2003). Anche il rapporto sofferenze nette su impieghi si è attestato su livelli non distanti dal fine anno (1,96% contro 1,87%). Il rapporto di copertura sul totale dei crediti dubbi risulta pari al 46,4% e quello sulle sofferenze si attesta al 59,2%. La raccolta diretta si attesta su un livello di 137,9 miliardi, in aumento dell'1,9% nel trimestre. La raccolta indiretta si colloca a 246,9 miliardi, un valore superiore di 10 miliardi a quello di fine dicembre (+4,2%), con un incremento del 13,2% rispetto a marzo 2003. All'interno del comparto evolvono positivamente sia la componente amministrata (+3,5% nel trimestre e +10,8% su base annua), sia quella gestita (+5% da inizio anno e +15,7% nei dodici mesi). I proventi da intermediazione si attestano a 1.280 milioni, un livello inferiore dell'8,9% rispetto al primo trimestre 2003, per effetto della marcata contrazione dei profitti da operazioni finanziarie (-33%), solo in parte compensata dall'andamento positivo delle altre componenti. La flessione dei profitti da operazioni finanziarie è spiegata principalmente dalla contrazione della vendita di derivati alla clientela corporate. Quest'ultima voce dei ricavi aveva mostrato una significativa accelerazione nel primo trimestre 2003, derivante dalla creazione, a seguito della divisionalizzazione, di una nuova banca di impresa specializzata, che ha sviluppato più rapidamente del previsto le sinergie con Ubm, la fabbrica dei prodotti di gestione dei rischi per le imprese. I profitti da operazioni finanziarie si mantengono comunque su un livello di assoluto rilievo, 292 milioni nel solo primo trimestre, superiore sia a quello del trimestre precedente (239 milioni), sia a quello medio dei tre trimestri precedenti (284 milioni). Le commissioni nette registrano, rispetto al primo trimestre 2003, un incremento del 2,2%. Tale incremento è stato sostenuto dalle commissioni sui servizi di gestione e amministrazione del risparmio che registrano una crescita del 4,6% a/a, beneficiando anche di un più favorevole andamento dei mercati azionari, mentre le commissioni sugli altri settori di attività, tra i quali i più significativi sono i finanziamenti ed i servizi di incasso e pagamento, registrano nel complesso una contrazione dell'1,7%. Tra le commissioni sui servizi di gestione e amministrazione del risparmio si registra una significativa ripresa di quelle sui fondi d'investimento (+16% circa), correlata sia all'aumento della raccolta e dei patrimoni, sia al maggior peso della componente azionaria e proveniente dagli hedge fund con commissioni di gestione più elevate. I costi operativi, pari a 1.418 milioni, si sono mantenuti sullo stesso livello del primo trimestre 2003, grazie alla riduzione sia delle altre spese amministrative (-4,8%) , sia delle rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali (-3,6%), che hanno compensato l'aumento, comunque molto contenuto, delle spese del personale (+3,4%). Le rettifiche di valore su avviamenti e su differenze positive di consolidamento sono pari a 71 milioni, contro i 66 milioni del primo trimestre 2003, di cui circa 28 milioni relativi al Gruppo Pioneer e circa 17 milioni a Pekao. L'aumento è sostanzialmente spiegato dalle rettifiche sulle nuove acquisizioni per complessivi 8 milioni (in particolare su Zivnostenska, Ing, Anbi e sulle quote di Banca dell'Umbria e Cassa di Carpi acquisite nel 2003). Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono pari a 10 milioni, contro i 41 milioni del primo trimestre 2003. In tale importo sono compresi stanziamenti relativi a revocatorie, a cause in corso e altri rischi. Le rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni, al netto delle riprese, raggiungono i 192 milioni, contro i 163 milioni del primo trimestre 2003. L'aumento (29 milioni, pari al 17,8%) è essenzialmente spiegato dalle maggiori rettifiche della Divisione Corporate legate al deterioramento del ciclo economico. Le riprese di valore su immobilizzazioni finanziarie, al netto delle rettifiche, risultano contenute a 1 milione, contro rettifiche nette per 15 milioni (queste ultime comprensive di una svalutazione di 18 milioni relativa a Commerzbank) del primo trimestre 2003. L'apporto della componente straordinaria è stato positivo per soli 2 milioni, contro i 20 milioni del primo trimestre 2003. Le imposte sul reddito, pari a 296 milioni, registrano una riduzione del 32,4% rispetto al primo trimestre 2003, e sono anche influenzate dagli effetti del consolidato fiscale che, dal corrente esercizio, consente alle società di recuperare le imposte in caso di reddito imponibile negativo. In rapporto all'utile lordo l'incidenza delle imposte scende così al 37%, rispetto al 39% dell'ultimo bilancio. L'utile di periodo si porta su un livello di 504 milioni, contro i 553 milioni del corrispondente periodo del 2003 (-8,9%), la quota di terzi risulta pari a 38 milioni (come nel primo trimestre 2003). L'utile netto di pertinenza del gruppo si attesta a 466 milioni, rispetto ai 515 milioni del corrispondente periodo dell'anno precedente (-9,5%). Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo si attesta al 31 marzo 2004 a 13.539 milioni (13.013 milioni a fine 2003). Il Core Tier 1 stimato si attesta al 7,02% a fine marzo 2004 da 6,96% di dicembre 2003, il Total Capital Ratio stimato raggiunge l'11,20% (da 11,1% nel dicembre 2003). La struttura del Gruppo (3) a fine marzo 2004 era composta da un organico di 69.148 dipendenti ( +86 unità rispetto al dicembre 2003 e +112 unità a/a) e da una rete di 4.491 sportelli (-72 su fine 2003, -57 a/a). La Divisione Retail La Divisione Retail, dopo il trasferimento di Tradinglab Banca alla Divisione Corporate, risulta costituita da banche con forte vocazione distributiva quali Unicredit Banca, Banca dell'Umbria e Cassa Risparmio Carpi, queste ultime fortemente insediate nei territori di riferimento, e banche specializzate, quali Clarima, attiva nel credito al consumo e nella commercializzazione di carte di credito tramite canali diretti e partnership; ed Unicredit Banca per la Casa, recentemente cresciuta grazie all'acquisizione di Abbey National Bank Italia (Anbi) ed alla cessione da parte di Unicredit Banca del ramo d'azienda dei mutui distribuiti dalla rete Tecnocasa, attiva nell'erogazione di mutui e prodotti per la casa, sia direttamente che tramite reti alleate. La Divisione Retail ha registrato a fine marzo 2004 un utile del periodo di 127 milioni (+58,8% sull'ultimo trimestre, -36,8% rispetto a marzo del 2003). Il margine di interesse si attesta nel primo trimestre a 562 milioni (+4,3% sul quarto trimestre 2003, -11,8% rispetto a marzo 2003) in buona tenuta nonostante la rilevante riduzione dei tassi di mercato ed alla conseguente contrazione della forbice. L'effetto tassi è in parte compensato da una buona crescita dei volumi: la crescita degli impieghi supera il 20% rispetto a marzo 03 portando le consistenze a 50.126 milioni, con particolare impulso della componente a medio-lungo termine sostenuta dai volumi apportati da Anbi e dalla consistente erogazione di mutui ai privati (circa 1,9 miliardi nel trimestre). Il rapporto crediti dubbi netti/totale crediti netti passa dal 4,09% di dicembre 2003 al 4,14% di marzo 2004, il rapporto sofferenze nette/totale crediti netti si attesta al 2,02% (dall'1,97% di fine anno). La raccolta diretta raggiunge 64.136 milioni (+10,6% rispetto marzo; +6,5% su dicembre), di cui più di 40.800 sono costituiti da depositi, che crescono del 4,6% anno su anno. I proventi da intermediazione e diversi (profitti da operazioni finanziarie e commissioni e altri proventi netti) sono pari a 457 milioni (-7,1% rispetto a marzo ricostruito del passato esercizio). Il trend è riconducibile principalmente alle commissioni nette, la cui riduzione (-13% rispetto al primo trimestre 2003) rispecchia un mutamento della politica commerciale, in linea con le strategie di Divisione, volta a privilegiare il collocamento di prodotti di gestione del risparmio con un maggiore peso delle commissioni ricorrenti su quelle una tantum up-front. Positivo l'andamento della raccolta indiretta che registra una apprezzabile crescita attestandosi a 121.529 milioni (+9,1% rispetto a marzo 2003), di cui oltre 68 miliardi di risparmio amministrato (+12% a/a) e oltre 53 miliardi di risparmio gestito (+5,7% a/a). Il margine di intermediazione complessivo totalizza 1.019 milioni, in lieve decrescita (-1,1%) rispetto al quarto trimestre del 2003 (-9,7% rispetto a marzo 2003). I costi operativi si attestano a 723 milioni (rispetto ai 711 milioni del marzo 2003, +1,7%); la crescita è legata alla dinamica delle spese del personale (388 milioni, +2,6%), che dipende da un aumento dei dipendenti in Clarima ed Ubcasa (per oltre 300 unità) generato dal forte sviluppo delle relative attività e dall'acquisizione di Anbi, oltre che agli oneri connessi all'entrata in vigore del nuovo contratto nazionale. Contenuta la dinamica delle altre spese amministrative e delle rettifiche su immobilizzazioni materiali e immateriali, pari nel complesso a 335 milioni (+0,6% sul primo trimestre 2003). Il risultato di gestione si attesta così a 296 milioni, in riduzione del 5,4% rispetto al trimestre precedente e del 29% rispetto al primo trimestre 2003. Gli accantonamenti e le rettifiche nette si portano a 62 milioni (rispetto ai 53 milioni di marzo 2003), a causa dello sviluppo dell'attività creditizia e di un leggero peggioramento della qualità del credito legato alla debolezza del ciclo economico. A marzo 2004 gli sportelli della Divisione Retail ammontano a 2.828, - 70 unità sul dicembre 2003. Il numero dei dipendenti raggiunge 25.727 unità. La Divisione Corporate & Investment Banking L'utile del periodo relativo ai primi tre mesi di esercizio registrato dalla Divisione Corporate si attesta a 246 milioni, in crescita del 130% sull'ultimo trimestre del 2003, ma in calo del 29,5% a/a. Il margine d'intermediazione si attesta a 761 milioni, in riduzione del 16,3% sul primo trimestre 2003. Tale risultato è spiegato dal positivo contributo del margine d'interesse (382 milioni, +3,8% a/a) e delle commissioni e altri proventi netti (151 milioni, +5,6%) più che compensato dalla flessione dei profitti da operazioni finanziarie (228 milioni, -42,7% a/a). Quest'ultima voce risente del rallentamento dell'attività per la gestione dei rischi finanziari della clientela corporate (da 267.7 milioni di marzo 2003 a 105.2 milioni di marzo 2004), parzialmente compensata dall'aumento dei derivati sulla clientela istituzionale (da 50,9 milioni nel primo trimestre 2003 a 63,2 milioni, +24,2%). L'andamento trimestrale mostra una crescita del margine d'intermediazione (+3,1% su dicembre 2003) grazie al margine d'interesse (+4,9%) e ad una ripresa dei profitti da operazioni finanziarie (+10,7%). La dinamica del margine d'interesse è spiegata dall'incremento dei crediti a clientela della divisione (al netto dei pronti contro termine), che raggiungono i 61,1 miliardi, in crescita del 12,2% a/a (+11,8% inclusi i pronti contro termine), principalmente grazie all'evoluzione dei crediti di Unicredit Banca d'Impresa (45,7 miliardi, +14,4% a/a). L'andamento sul dicembre 2003 mostra una flessione del 2,7% principalmente riconducibile alla riduzione delle esposizioni nel settore energia. I crediti dubbi della Divisione ammontano a 1.807 milioni (+13,4% su dicembre 2003), le sofferenze nette a 1.054 milioni (+6,7% su fine anno). Il rapporto crediti dubbi netti/totale crediti netti si attesta al 2,92% (dal 2,51% di dicembre 2003), il rapporto sofferenze nette/totale crediti netti all'1,7% (dall'1,56% di fine anno). I debiti verso clientela della Divisione Corporate, al netto dei pronti contro termine, sono pari a 10,9 miliardi, in crescita del 18,1% a/a, (+0,4% su dicembre 2003). I costi operativi evidenziano significativi miglioramenti sia a/a (-2,4%), sia nel confronto con l'ultimo trimestre (-3,2%). Più in dettaglio, si riducono sia le spese per il personale (-2,2% a/a e sull'ultimo trimestre), malgrado la crescita del personale (+208 unità a/a), sia le altre spese e gli ammortamenti (-2,6% a/a, -4,3% sull'ultimo trimestre). Il risultato di gestione raggiunge 517 milioni (-21,5% a/a, +6,4% su dicembre 2003). Gli accantonamenti e le rettifiche di valore nette si attestano a 107 milioni, che includono 28 milioni di accantonamenti nel settore automobilistico, non presenti nel primo trimestre 2003. Su basi omogenee, si registra un aumento dell'11,3%. A marzo 2004 gli sportelli della Divisione Corporate ammontano a 211, il numero dei dipendenti raggiunge 6.356 unità (+208 a/a, +36 su fine 2003). La Divisione Private & Asset Management La Divisione Private & Asset Management chiude il primo trimestre del 2004 con un utile del periodo di 68 milioni, in crescita del 7,9% a/a ed in misura più rilevante (+44,7%) sul quarto trimestre del 2003, sul quale gravavano significativi accantonamenti prudenziali per rischi ed oneri futuri derivanti dall'indennizzo di obbligazioni Cirio alla clientela. Il risultato di gestione si attesta a 100 milioni, decisamente superiore al primo trimestre 2003 (+22%), ma in lieve calo sul quarto trimestre 2003 (-3,8%). Più in dettaglio, il margine d'intermediazione raggiunge 284 milioni (+15% a/a), grazie alla crescita del margine d'interesse (+13% a/a) e ad un incremento del 14,7% a/a dei ricavi da servizi (commissioni e altri proventi netti). Più in dettaglio, questi ultimi sono stati influenzati positivamente da un aumento delle masse medie gestite da Pioneer (+15,6% a/a), accompagnato da un miglioramento dell'asset mix (diminuzione della componente obbligazionaria e maggiore incidenza degli hedge funds) e da una più elevata produttività dei promotori finanziari di Xelion (Aum pro capite da 3,3 a 5 milioni circa, +60%). Hanno, inoltre, impattato positivamente maggiori commissioni di management e di negoziazione su Unicredit Private Banking, a seguito di più alti stock di gestito e dell'attivazione dei nuovi servizi di advisory su amministrato, le quali più che compensano i minori margini sugli atti di vendita. I costi operativi (inclusi ammortamenti per 7 milioni) si attestano a 184 milioni, in crescita dell'11,5% a/a, ma in riduzione del 6,6% sull'ultimo trimestre. In particolare, le spese per il personale (+10,1% a/a e sul quarto trimestre) risentono dell'incremento delle risorse (+238 unità a/a, +119 nel trimestre) per il completamento delle strutture e l'avvio di nuovi servizi alla clientela private e per il rafforzamento nell'area di investment management e nella New Europe per Pioneer. Le altre spese amministrative e gli ammortamenti crescono del 12,8% a/a (-17,8% sul quarto trimestre 2003), principalmente a causa della maggiore incidenza di costi di integrazione e recruiting dei promotori finanziari e di spese progettuali. La Divisione Private & Asset Management gestisce ed amministra circa 159 miliardi di attività finanziarie (+15,9% a/a, +4,9% nel trimestre) con un aumento del peso della componente gestita dal 79,4% di marzo 2003 all'81,5% del primo trimestre 2004. L'incremento delle masse, favorito anche dall'andamento dei mercati finanziari, è frutto di una raccolta netta positiva in tutte le business unit della Divisione. In particolare, Pioneer Investments, ha chiuso il primo trimestre del 2004 con vendite nette pari a 1,4 miliardi, con un andamento positivo in tutte le sue divisioni (Italia, Usa, International e Nuova Europa). Il patrimonio gestito ha raggiunto i 124,3 miliardi, in crescita di oltre il 4% su dicembre 2003. Xelion ha realizzato una raccolta netta totale nel trimestre di 487 milioni con una quota di mercato del 21,5%, che ha confermato la leadership della società nella classifica del settore delle reti di vendita (fonte: Assoreti). La Divisione Nuova Europa Nel primo trimestre del 2004, nonostante i timori di una ripresa inferiore alle attese per gli stati membri dell'Unione Europea, tutti i paesi della regione hanno evidenziato un consolidamento della dinamica di espansione. Di seguito un'analisi delle principali componenti economico-patrimoniali della Divisione, valorizzate a cambi costanti. L'utile del periodo della Divisione si è attestato a 118 milioni, di cui 82 milioni di pertinenza del Gruppo, mostrando, quest'ultimo, un aumento del 24,2% a/a (+20,6% sull'ultimo trimestre del 2003). Il margine di intermediazione è pari a 410 milioni, in crescita del 10,2% a/a (-1,2% sull'ultimo trimestre). Il margine d'interesse (259 milioni) aumenta del 3,2% a/a principalmente per effetto della crescita dei volumi di raccolta e di impieghi verso clientela. I crediti verso la clientela (4) della divisione si attestano a 12,1 miliardi, in crescita dell'1,2% a/a e dell'1,4% su dicembre 2003. I debiti verso clientela (5) raggiungono i 20,3 miliardi (+2,3% a/a, sostanzialmente stabili su dicembre 2003). I crediti dubbi netti raggiungono 962 milioni (-10,3% a/a, -5,8% su dicembre 2003), le sofferenze nette sono pari a 394 milioni (-2,5% a/a, -0,3% su dicembre 2003). Il rapporto crediti dubbi netti/totale crediti netti migliora dall'8,6% di fine anno all'8% di marzo 2004, il rapporto sofferenze nette/totale crediti netti rimane sostanzialmente stabile al 3,3%. Le commissioni nette (103 milioni, +23% a/a, -1,2% sull'ultimo trimestre) aumentano a conferma della capacità commerciale delle banche e dello sviluppo nella distribuzione di prodotti di risparmio gestito. La severa politica di controllo delle spese adottata dalle banche della Nuova Europa si è tradotta in un limitato aumento dei costi operativi sul primo trimestre del 2003 (220 milioni, +3,8%) ed in una riduzione sul quarto trimestre (-9,8%). Più in dettaglio, le spese per il personale, pari a 112 milioni, aumentano del 5,7% a/a a causa di un incremento della parte variabile delle retribuzioni e di un allineamento delle retribuzioni all'inflazione in Turchia. Le altre spese e ammortamenti (108 milioni) mostrano un lieve incremento dell'1,9% a/a. Il risultato di gestione si attesta a 190 milioni, in aumento del 19% a/a e dell'11% sull'ultimo trimestre del 2003. Il buon controllo del rischio di credito si traduce in una riduzione delle rettifiche nette di valore (33 milioni, -13,2% a/a), accompagnata da un miglioramento del coverage ratio sulle sofferenze (da 81,3% a fine 2003 a 81,7%) e sui crediti dubbi (da 64,1% di dicembre 2003 a 66%). A marzo 2004 il numero totale dei dipendenti della divisione è pari a 27.820 unità (6) (-219 rispetto a dicembre 2003 e -903 su marzo 2003), gli sportelli (6) ammontano a 1.280 (+11 sul primo trimestre 2003). |
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MEDIOLANUM S.P.A.: UTILE NETTO CONSOLIDATO EURO 47 MILIONI, IN CRESCITA DEL 157% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL'ANNO PRECEDENT |
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Basiglio (Mi) 13 maggio 2004 - Riunitosi ieri il consiglio, ha approvato la relazione sulla gestione dei primi tre mesi dell'anno 2004. Per quanto riguarda i Dati Consolidati Del Gruppo, che includono l'effetto delle nuove iniziative: · L'utile Netto Consolidato è stato di Euro 47 milioni, in crescita del 157% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. · Le Masse amministrate Consolidate sono cresciute del 18% rispetto al 31 marzo 2003, attestandosi su Euro 24.597 milioni. · L'organico complessivo delle Reti di consulenti esclusivi (Italia, Spagna e Germania) è stato di 5.532 unità , in crescita del 3% rispetto al 31 marzo 2003. Con riferimento all'Italia, sono stati registrati i seguenti risultati: · L'utile Netto è stato pari a Euro 54 milioni, con una crescita del 94% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. · Le Masse amministrate sono cresciute del 18% rispetto al 31 marzo 2003, attestandosi a Euro 20.340 milioni. · La Raccolta Netta del Risparmio Gestito, pari a Euro 422 milioni, è cresciuta del 15%, rispetto al primo trimestre del 2003, ed è stata positiva tutti i mesi. Un particolare contributo è giunto dal settore Vita, con una raccolta netta pari a Euro 366 milioni, in crescita del 59% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. · I Premi Lordi Vita sono ammontati complessivamente a Euro 549 milioni, in crescita del 39% rispetto al primo trimestre dell'anno precedente. I Premi Pluriennali di Nuova Produzione (esclusivamente unit-linked) hanno contribuito per Euro 47 milioni, in crescita del 46% rispetto al primo trimestre del 2003, mentre i Premi Unici per Euro 316 milioni, +60% rispetto al primo trimestre del 2003. · I Fondi Comuni di Investimento e le Gestioni hanno registrato una Raccolta Lorda di Euro 452 milioni, +11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. · Al 31 marzo 2004 l'organico della Rete di vendita di Banca Mediolanum è stato di 4.978 Consulenti Globali - in linea con il 31 marzo 2003 (4.983) - di cui 4.049 promotori finanziari. · Il totale dei Clienti al 31 marzo 2004 è stato di circa 780.700 primi intestatari, con una crescita del 3% rispetto alla stessa data dell'anno precedente. Con riferimento alle Nuove Iniziative, va sottolineato il contributo al Consolidato di Gruppo apportato dalle iniziative più avanzate: · L'utile Netto delle attività in Spagna è stato pari a Euro 0,3 milioni, rispetto al pareggio dello stesso periodo dell'anno precedente. Le Masse amministrate sono cresciute del 7% rispetto al 31 marzo 2003, attestandosi a Euro 1.966 milioni. · Banca Esperia ha fatto registrare un utile di Euro 1,4 milioni (Euro 0,7 milioni di pertinenza del Gruppo Mediolanum) contro una perdita di Euro 2,1 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente (Euro 1,0 milioni di pertinenza del Gruppo Mediolanum). Le Masse amministrate hanno raggiunto Euro 3.448 milioni (Euro 1.672 milioni quota Mediolanum), in crescita del 34% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. |
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BANCA POPOLARE DI LODI: TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2004 UTILE NETTO PIÙ CHE RADDOPPIATO MARGINE D’INTERESSE - EURO 231,1 MLN (+2,84%) |
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Lodi, 13 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Lodi, presieduto da Giovanni Benevento, ha approvato nella seduta di ieri i risultati del primo trimestre 2004, chiusosi con un utile netto consolidato di 36,9 milioni di euro, che risulta più che raddoppiato rispetto ai 16,4 milioni di euro dei primi tre mesi del 2003. I risultati del primo trimestre 2004 confermano un eccellente andamento dell’attività bancaria caratteristica e un’attenta politica di contenimento dei costi, grazie soprattutto all’efficace evoluzione dei processi di integrazione delle banche e delle società prodotto controllate dalla Capogruppo attraverso Reti Bancarie e Bipielle Investimenti. La nuova struttura organizzativa ha permesso di migliorare l’efficienza e al tempo stesso di sviluppare sotto il profilo commerciale iniziative di cross selling e significative sinergie sulla rete distributiva del Gruppo Bipielle. Tutte le banche-rete hanno continuato a focalizzare l’attività nei confronti soprattutto della clientela retail e delle piccole medie imprese radicate sul territorio, con indici di rischiosità del credito molto contenuti. I risultati economici consolidati, raffrontati su base omogenea rispetto al 31 marzo 2003, si confermano in crescita a partire dal margine d’interesse che, nonostante il livello dei tassi di mercato, registra un incremento del 2,84%, attestandosi a 231,1 milioni di euro. Le commissioni nette mostrano una sostanziale ripresa salendo a 99,8 milioni di euro, contro gli 89,2 milioni di euro del primo trimestre 2003 (+11,86%). I profitti da operazioni finanziarie si mantengono sullo stesso livello dello scorso anno attestandosi a 19,8 milionidi euro (+1,67%). L’andamento incerto dei mercati finanziari non frena la crescita del margine da servizi che si attesta a 171,8 milioni di euro con un incremento del 9,11%, rispetto al 31 marzo 2003. Il margine d’intermediazione raggiunge i 402,9 milioni di euro, contro i 382,1 milioni di euro del 31 marzo 2003 facendo segnare un miglioramento del 5,42%. La crescita dei margini è accompagnata dal miglioramento del rapporto tra margine da servizi e margine d’intermediazione che sale dal 41% al 43%. Il risultato di gestione, con 183,7 milioni di euro, segna un miglioramento del 12,49%, ed è positivamente influenzato dal contenimento delle spese amministrative ed altri oneri di gestione che si mantengono sullo stesso livello dello scorso anno a 219,1 milioni di euro (+0,15%), con le spese per il personale che registrano una flessione dello 0,43%, attestandosi a 120,8 milioni di euro. La maggior efficienza del Gruppo è confermata anche dal Cost/income che si attesta al 54,40%, scendendo di quasi 3 punti percentuali rispetto al 31 marzo 2003 (57,26%) e di quasi 5 punti percentuali rispetto al 31 dicembre 2003 (59,26%). Il Gruppo si distingue inoltre per i livelli di produttività con il margine d’interesse per dipendente a 105.720 euro, superiore del 10% alla media del settore bancario. Gli eccellenti risultati prodotti dalla politica commerciale incentrata sulle banche-rete sono confermati dall’andamento dell’attività caratteristica, che registra un utile da attività ordinaria pari a 88,3 milioni di euro, contro i 79,5 milioni di euro del primo trimestre 2003 (+11,13%). L’utile netto passa dai16,4 milioni di euro del 31 marzo 2003 agli attuali 36,9 milioni di euro, con un incremento del 124,21%. I dati patrimoniali, raffrontati con i dati pro-formati del 31 marzo 2003, mettono in evidenza la crescita del totale attivo che sale a 44.555 milioni di euro, contro i 41.293 dello scorso trimestre (+7,90%). La raccolta diretta da clientela si attesta a 29.646 milioni di euro con un incremento del 5,32% rispetto al 31 marzo 2003. Il risparmio gestito mostra una dinamica particolarmente positiva salendo a 18.637 milioni di euro (+16,83%) grazie anche al positivo andamento delle gestioni patrimoniali (+35,56%), ai fondi comuni di investimento (+7,89%) e ai prodotti assicurativi (+3,97%). La raccolta indiretta da clientela raggiunge i 32.393 milioni di euro (+14,96%). Il totale della massa amministrata da clientela ammonta a 62.720 milioni di euro, contro i 57.265 milioni di euro del primo trimestre del 2003 (+9,52%). Gli impieghi verso clientela salgono a 26.220 milioni di euro (+5,65%) e beneficiano dell’andamento positivo dei conti correnti (+4,10%), dei mutui (+16,60%) e del credito al consumo (+26,69%). La crescita dei crediti non modifica il livello di rischiosità medio, che continua a risultare particolarmente limitato: il rapporto tra le sofferenze e gli impieghi è pari all’1,25%. Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2004 ammonta a 2.741 milioni di euro, pari al valore di 9,5 euro per azione. La rete commerciale del Gruppo Bipielle, al 31 marzo 2004, risulta composta da 941 sportelli, 668 promotori finanziari e 60 negozi finanziari. Il numero dei dipendenti è sceso a 8.744 contro gli 8.807 del 31 dicembre 2003. Banca Popolare di Lodi Relazione Trimestrale Individuale al 31 marzo 2004 Utile netto: 45,1 milioni di euro (+216,48%). La Banca Popolare di Lodi ha confermato il proprio trend di sviluppo operativo e reddituale chiudendo i primi tre mesi del 2004 con un utile netto di 45,1 milioni di euro, che risulta triplicato rispetto ai 14,2 milioni di euro conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno. L’eccellente andamento della Capogruppo si evince dall’analisi di tutte le principali voci che compongono il conto economico individuale, raffrontato su base omogenea rispetto al 31 marzo 2003. Il margine d’interesse si attesta a 132,3 milioni di euro, con un incremento del 35,17%, mentre le commissioni nette raggiungono 40,7 milioni di euro con una crescita del 10,33%. Il margine da servizi sale a 80,2 milioni di euro (+3,82%), così come il margine di intermediazione che raggiunge i 212,6 milioni di euro (+21,34%). Il risultato di gestione si attesta a 96,6 milioni di euro facendo segnare una crescita del 48,08%. Particolarmente significativo risulta il dato riferito all’utile da attività ordinaria pari a 50,2 milioni di euro, contro i 22,0 milioni di euro dello scorso anno (+127,97%). L’utile netto sale a 45,1 milioni di euro (+216,48%). Il cost-income ratio si attesta al 54,57%. I dati patrimoniali evidenziano la crescita del totale dell’attivo che raggiunge 29.354 milioni di euro (+5,25%). Il totale generale della massa amministrata da clientela sale a 52.023 milioni di euro (+ 3,05%). Gli impieghi verso clientela si attestano a 12.127 milioni di euro (+2,86%), con i mutui che si confermano in crescita (+28,59%). Il risparmio gestito supera quota 5,3 miliardi di euro facendo segnare un incremento del 7,38%. Nel primo trimestre del 2004 la rete commerciale della Banca Popolare di Lodi registra un ulteriore consolidamento: il numero delle filiali raggiunge quota 545. I dipendenti scendono a 4.361, contro i 4.377 del 31 dicembre 2003. |
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BANCA PROFILO: APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2004 UTILE NETTO CONSOLIDATO A € 1,464 MILIONI, IN CRESCITA DEL 10,8% |
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Milano, 13 maggio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo, investment bank specializzata nel Private Banking, Investment Banking e Capital Market, ha approvato i dati sulla gestione consolidata del Gruppo Banca Profilo al 1° Trimestre 2004. L’utile netto consolidato al 31.3.2004 è pari ad € 1,464 milioni, in crescita del +10,8% rispetto a €1,322 milioni registrati al 31.3.2003. L’incremento dell’utile netto consolidato è sostanzialmente riconducibile ai risultati raggiunti nel trimestre considerato sia da Banca Profilo (€ 1,493 milioni) sia da Profilo Immobiliare (€ 214 mila). Di seguito, il contributo delle società del Gruppo alla formazione dell’utile netto consolidato: (Dati in migliaia di Euro) Al 31.03.2004 il patrimonio netto consolidato è pari a € 106,980, in crescita del 1,2% rispetto a €105,516 milioni del 31.12.2003. La voce comprende, oltre all’utile netto maturato nel primo trimestre 2004, anche l’utile netto del 2003 non ancora distribuito. Il totale mezzi amministrati consolidati del 1° trimestre 2004 ammonta a € 2.528 milioni, in crescita del 31,8% rispetto a €1.917 milioni del 31.3.2003. Banca Profilo spa – Corso Italia 49, I-20122 Milano, Tel. 02 58408.1. R.a., Fax 02 58301590 Capitale Sociale Euro 63.703.640 i.V. - Cciaa Milano e Partita Iva 09108700155 Iscritta all’Albo delle Banche e dei Gruppi Bancari - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi – Aderente Ombdusman Bancario
Società del Gruppo | Risultato netto al 31.03.2004 | Banca Profilo S.p.a. | 1.493 | Profilo Sgr S.p.a. | -16 | Profilo Asset Management Sgr S.p.a. | -129 | Profilo Immobiliare S.r.l. | 214 | Profilo Suisse S.a. | -2 | Profilo Hedge Sgr S.p.a. | -2 | Utile aggregato | 1.558 | Aggiustamento da consolidamento | -94 | Utile consolidato | 1.464 | Al 31.03.2004 il patrimonio netto consolidato è pari a € 106,980, in crescita del 1,2% rispetto a €105,516 milioni del 31.12.2003. La voce comprende, oltre all’utile netto maturato nel primo trimestre 2004, anche l’utile netto del 2003 non ancora distribuito. Il totale mezzi amministrati consolidati del 1° trimestre 2004 ammonta a € 2.528 milioni, in crescita del 31,8% rispetto a €1.917 milioni del 31.3.2003. In particolare, Banca Profilo chiude il 1° Trimestre dell’anno con un utile netto di periodo pari ad € 1,493 milioni (+2,8% rispetto allo stesso periodo del 2003) . Il margine di intermediazione passa da € 9,799 milioni del 31.3.2003 a € 10,576 milioni del 31.3.2004, segnando una variazione positiva del +7,9% anno su anno, mentre la raccolta alla fine del 1° Trimestre 2004 è pari a € 1.625 milioni, in aumento del +2,60% rispetto a € 1.584 milioni del 31.12.2003 e del 19,97% rispetto a € 1.355 milioni del 31.3.2003. Il patrimonio netto della banca alla fine del primo trimestre 2004 è pari a € 106,980 milioni ed è comprensivo dell’utile conseguito nell’esercizio 2003, non ancora distribuito. |
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CREDITO EMILIANO – CREDEM APPROVA IL PIANO 2004-2006 E I DATI TRIMESTRALI AL 31 MARZO 2004. NEL 2006 ROE AL 16,2%, RACCOLTA COMPLESSIVA A 68 MILIARDI DI EURO |
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Reggio Emilia, 13 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Credito Emiliano Spa ha approvato ieri il piano triennale 2004-2006. Il piano, che si inserisce in uno scenario caratterizzato da mutamenti dell’economia e dei mercati finanziari, configura per il Gruppo Credem una marcata focalizzazione sul core business, con particolare riguardo al mercato retail, al wealth management e alle piccole-medie imprese. L’obiettivo è la capitalizzazione dell’intensa fase di crescita precedente con forte orientamento alla redditività attraverso un’attenta selettività nel mix prodotti/mercati ed un’efficiente allocazione del capitale. Coerentemente con gli indirizzi strategici, il piano ridefinisce regole di governance orientate a rafforzare il coordinamento nella filiera produttiva delle aree di business del Gruppo alla ricerca di maggiori sinergie commerciali e di costo. Gli economics: il piano prevede per il Gruppo Credem, entro il 2006, una raccolta complessiva a 68 miliardi di euro (53 miliardi di euro a fine 2003) con una crescita media annua del 8,6%. In particolare, la raccolta gestita crescerà con un tasso medio annuo di oltre il 14% passando da 14,8 miliardi di euro a fine 2003 ad oltre 22 miliardi di euro. Gli impieghi cresceranno con una media annua del 6,2% raggiungendo a fine 2006 oltre 13 miliardi di euro. Si prevede inoltre che il margine di intermediazione cresca del 7% all’anno, raggiungendo, a fine 2006, oltre un miliardo di euro contro 818,9 milioni di euro del 2003. Il risultato operativo, con un tasso di crescita annuo di circa il 15%, si attesterà a circa 350 milioni di euro. Il piano prevede inoltre a fine 2006 un utile netto di 175 milioni di euro con una crescita media annua di oltre il 22%, un Roe obiettivo del 16,2% (11,1% a fine 2003) e il cost/income in calo dal 63,7% di fine 2003 al 60,3%. Il Gruppo Credem punta inoltre, entro il 2006, ad avere una diffusione territoriale basata su circa 470 sportelli, 1.090 promotori finanziari con mandato ed oltre 5.300 dipendenti. Il piano triennale sarà illustrato dal Direttore Generale Adolfo Bizzocchi nel corso di un incontro con la comunità finanziaria e la stampa che si terrà il prossimo 28 maggio 2004 alle ore 11 presso Borsa Italiana Spa, Piazza degli Affari 6 Milano. La Relazione Trimestrale al 31 marzo 2004 Il Consiglio di Amministrazione di Credito Emiliano Spa ha inoltre approvato in data odierna la relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2004. Il margine di intermediazione si è attestato a quota 210,3 milioni di euro, +7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (195 milioni di euro). Il margine finanziario è cresciuto del 9,1% a 82,4 milioni di euro (75,5 milioni di euro nello stesso periodo del 2003) con un incremento dovuto al progresso delle masse che ha compensato la riduzione della forbice tassi. Il margine servizi è risultato pari a 127,9 milioni di euro con un incremento del 7% rispetto al 1° trimestre 2003 (119,5 milioni di euro). Da segnalare l’apporto dei prodotti gestiti e in particolare delle gestioni sia individuali sia collettive. Il risultato lordo di gestione ha raggiunto 72,9 milioni di euro (+15,7% rispetto ai 63 milioni di euro del primo trimestre 2003) e il risultato operativo ha evidenziato una crescita del 32% attestandosi a 57,8 milioni di euro (43,8 milioni di euro nel primo trimestre 2003). L’utile netto consolidato è aumentato del 15,9% a 35 milioni di euro (30,2 milioni di euro nel primo trimestre dell’esercizio precedente), mentre le sofferenze nette sugli impieghi per cassa nel trimestre si sono attestate a 0,35% (0,18% a fine marzo 2003) confermando l’ottima qualità del credito. Gli impieghi verso la clientela (al netto dei pronti contro termine) hanno registrato una variazione del +8,1%, attestandosi a 10.922 milioni di euro (10.103 milioni di euro nel primo trimestre 2003). In particolare notevole sviluppo è da notare nel credito a medio-lungo termine, associato all’incremento del credito commerciale alle imprese medio piccole. La raccolta complessiva risulta in crescita del 13,7%* raggiungendo 52.183 milioni di euro (48.713 milioni di euro a marzo 2003). La raccolta diretta è salita del 12,1% a 14.536 milioni di euro (12.968 milioni di euro del primo trimestre 2003) e la raccolta indiretta ha evidenziato un incremento del 14,4%* rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente raggiungendo 37.647 milioni di euro, di cui 15.130 milioni di euro di raccolta gestita (+19%) e 22.517 milioni di raccolta amministrata (+11,4%*). Al 31 marzo 2004 il Gruppo Credem si articola in 461 filiali, 39 centri imprese, 54 negozi finanziari, 4.965 dipendenti, 901 promotori finanziari con mandato. |
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BANCA LOMBARDA : RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2004 UTILE NETTO CONSOLIDATO: 34,3 MILIONI DI EURO (+10,4%) IMPIEGHI ALLA CLIENTELA: 23.768 MILIONI DI EURO (+6,3%) |
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Milano, 13 maggio 2004 - Il Consiglio d'Amministrazione di Banca Lombarda, riunitosi ieri sotto la presidenza di Gino Trombi, ha approvato i risultati consolidati del Gruppo al 31 marzo 2004 che hanno evidenziato un utile netto di 34,3 milioni di Euro in crescita del 10,4% rispetto al primo trimestre 2003. Risultati Consolidati Al 31 Marzo 2004 Dati patrimoniali - Gli impieghi sono risultati pari a 23.768 milioni di Euro, registrando un progresso del 6,3% rispetto all'analogo periodo dello scorso esercizio, confermando il trend espansivo seguito nel 2003. L'incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi complessivi è stata pari all'1,06% (1,09% alla fine del primo trimestre 2003). - E' proseguita la crescita della raccolta diretta che si è attestata sui 23.009 milioni di Euro, (+4,3% sull'analogo periodo del precedente esercizio). - Il risparmio gestito ha segnato un incremento del 15,7% portandosi a 23.190 milioni di Euro. In particolare le riserve tecniche assicurative sono risultate pari a 5.214 milioni di Euro (+29,3% rispetto al 31 marzo 2003). Conto Economico - Il Margine di Interesse nei primi tre mesi del 2004 è stato pari a 188,8 milioni di Euro, in crescita dell'1,27% rispetto al 31 marzo 2003. Il miglioramento è imputabile all'aumento dei volumi intermediati. - I Proventi Netti da Servizi, pari a 145 milioni di Euro, hanno registrato un incremento del 12,75% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno, dovuto essenzialmente all'apporto delle commissioni nette, ai profitti da operazioni finanziarie e alla positiva dinamica degli "altri proventi netti". - Il Margine di Intermediazione del periodo si è attestato a 333,9 milioni di Euro, in crescita del 5,96% rispetto all'anno precedente. - Le Spese Amministrative sono aumentate del 4,46%, posizionandosi a 183,1 milioni di Euro. In particolare le Spese del Personale (111,7 milioni di Euro), cresciute del 4,99%, comprendono anche la stima dei costi relativi al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro in corso di rinnovo. Le Altre Spese Amministrative (71,4 milioni di Euro) sono aumentate del 3,64%. - Il Risultato Lordo di Gestione si è attestato a 150,7 milioni di Euro, il 7,84% in più rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio. - Le Rettifiche di Valore sulle Immobilizzazioni Materiali ed Immateriali ammontano a 37,1 milioni di Euro, (+18,57% rispetto all'anno precedente) a causa anche dei maggiori ammortamenti derivanti dalla rivalutazione dei cespiti immobiliari. Il rapporto cost/income si è posizionato al 61,7% (61,1% al 31 marzo 2003); tale indicatore è determinato dall'incidenza sul margine di intermediazione delle spese amministrative e delle rettifiche su immobilizzazioni, al netto di quelle relative al goodwill (rappresentato dalle differenze positive di consolidamento, di patrimonio netto, oltrechà dagli avviamenti societari). - Le Rettifiche Nette di Valore sui Crediti sono state pari a 27,7 milioni di Euro con un aumento di 8,3 milioni di Euro rispetto al 31 marzo 2003 determinato da maggiori accantonamenti prudenziali nel trimestre. - Gli Accantonamenti per Rischi ed Oneri, pari a 4,7 milioni di Euro, risultano in linea con quelli dell'anno precedente. - L'utile delle Attività Ordinarie si attesta a 82,1 milioni di Euro, il 3,16% in meno del valore corrispondente al medesimo periodo dell'anno precedente. - Le Componenti Straordinarie hanno generato un saldo di 5,2 milioni di Euro (rispetto a 1,3 milioni di Euro dei primi tre mesi del 2003). Le plusvalenze realizzate sono principalmente ascrivibili alla cessione di alcune partecipazioni non più ritenute strategiche per il Gruppo. - Le Imposte, pari a 44,6 milioni di Euro, sono state inferiori dello 0,81% rispetto a quelle del primo trimestre del 2003. L'incidenza fiscale, scesa dal 52,3% al 51,1%, ha beneficiato dell'abbassamento dell'aliquota Ires (ex Irpeg) dal 34% al 33%. - L'utile Netto è stato pari a 34,3 milioni di Euro, segnando un incremento del 10,4% rispetto al 31 marzo 2003. La rete delle filiali del Gruppo a fine marzo 2004 ha raggiunto le 785 unità , in seguito all'apertura di un nuovo sportello della Banca Regionale Europea a La Morra (provincia di Cuneo) e di un Banca Lombarda Point a Roma. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre dato mandato al Presidente per convocare un'Assemblea Straordinaria entro la fine del prossimo mese di giugno, avente all'ordine del giorno alcune modifiche dello statuto riguardanti l'adeguamento alle nuove disposizioni introdotte nel Codice Civile dalla recente riforma del diritto societario. |
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FORTIS INVESTMENTS CREA YANGZI IL PRIMO FONDO INTERNAZIONALE COMPOSTO DA AZIONI CINESI DI TIPO A |
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Milano, 13 maggio 2004 - Fortis Investments, la divisione del Gruppo Fortis dedicata all'asset management, ha annunciato oggi a Milano la creazione di Yangzi, il primo fondo aperto, a livello internazionale, che investe in azioni cinesi di tipo A. Il nuovo prodotto, che ha la struttura di Sicav lussemburghese, offre un'opportunità unica: investire in un portafoglio composto da titoli azionari quotati sul listino cinese, finora difficilmente accessibili. A comunicarlo alla stampa, Patrick Van de Steen, Responsabile Marketing & Product Development di Fortis Investments, e Charlie Chen, Portfolio Manager di Fortis Haitong Investment Management, in Europa per un roadshow di presentazione agli investitori istituzionali. "L'industria dei fondi cinese è in rapida crescita, così come l'intero comparto economico – afferma Patrick Van de Steen – Fortis Investments, con la creazione di questo fondo, vuole sfruttare le alte potenzialità di questo mercato, a bassa correlazione con il resto del mondo. A differenza di altri prodotti, che tengono come asset le red chip esportatrici quotate anche a Hong Kong o persino a New York, il fondo Yangzi costituisce un investimento strettamente legato alla crescita di Pechino, piuttosto che all'andamento delle importazioni dalla Cina. Fortis Investments ritiene assolutamente strategica la sua presenza e il suo ruolo su questo mercato. Attraverso la propria joint venture, infatti, rappresenta ormai un punto di riferimento in per il risparmiatore cinese che investe in fondi. Nel corso del 2003 la raccolta in fondi di Fortis Haitong Investment Management nel mercato domestico cinese è stata pari a circa 2 miliardi di euro, avvenuta attraverso due fondi comuni di investimento: un bilanciato e un azionario. È il volume di raccolta più elevato mai registrato finora dal mercato cinese". Per investire in titoli di tipo A, Fortis Investments ha acquisito dal governo cinese la licenza Qfii (Qualified Foreign Institutional Investor), concessa alle società di gestione internazionali solo in presenza di requisiti molto selettivi. L'advisorship di gestione è affidata a Fortis Haitong Investment Managment, una delle prime società di gestione in joint venture in Cina, creata nell'aprile del 2003. Fortis Haitong, che ha già lanciato con successo in questo paese prodotti anche presso gli investitori retail locali, può contare su un team di 60 esperti, con sede a Shangai. "Il fondo sarà composto da 30-40 azioni delle migliori aziende cinesi, selezionate tra i circa 1.200 titoli di tipo A quotati sui listini di Shangai e Shenzen – continua Charlie Chen, Portfolio Manager di Fortis Haitong Investment Management - il processo di investimento avrà un approccio bottom up basato sulla valutazione delle singole aziende oggetto dell'analisi effettuata dal team di analisti di Fortis Haitong Im. Tale approccio consentirà altresì di individuare investimenti con buone prospettive di crescita anche nell'ambito delle small cap". La partecipazione al fondo Yangzi prevede un lock-up di un anno, con successive finestre di apertura periodiche ed è destinato esclusivamente agli investitori istituzionali. Il lancio ufficiale del fondo è previsto per la fine del mese di giugno, consentendo istituzionali di partecipare al periodo di collocamento previsto per le successive 3 settimane. |
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DIRECTA SIM: CORSI IN SARDEGNA |
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Torino, 13 maggio 2004 - Si terranno nei giorni 18 e 20 maggio ad Alghero e a Cagliari i prossimi incontri sull'utilizzo delle piattaforme di trading Directa organizzati dalla sim torinese. Relatore è Davide Biocchi, trader professionista e fondatore del sito Tradingweek.net. Gli appuntamenti sono fissati all'Hotel Catalunya, via Catalogna 20 ad Alghero e all'Hotel Regina Margherita, Viale Regina Margherita 44 a Cagliari. I corsi incominceranno alle h. 14.30, la chiusura dei lavori è prevista per le h 18.30. Durante il corso Biocchi illustrerà il trading con la versione base, con il Multibook in tecnologia push, con la Flashboard per il trading a un solo click, con il Flashbook per lo scalping sui titoli molto liquidi, con Visual Trader per l'analisi tecnica e i trading systems e con Pen Trader, la soluzione di Directa per il trading su palmare a penna, tramite dimostrazione a mercati aperti. La partecipazione è gratuita. Per iscriversi è sufficiente contattare l'help-desk Directa al numero 011.530101 oppure via e-mail: directa@directa.It |
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IL 20 MAGGIO PRESSO LA BANCA POPOLARE DI MILANO SARÀ ASSEGNATO IL PREMIO GEA-L’IMPRESA AL MIGLIORE ARTICOLO DI MANAGEMENT PUBBLICATO DALLA RIVISTA NEL 2003
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Milano, 13 Maggio 2004 - Gea, società italiana di consulenza strategica, riavvia il decennale rapporto di collaborazione con la rivista L’impresa e promuove il Premio Gea-l’impresa 2003, da assegnare all’articolo - apparso nell’anno – che, più di altri, risponda ai seguenti criteri: innovativo per il contenuto e per l’originalità di approccio, rigoroso nel metodo e di concreta utilità per il management. Il 20 Maggio 2004 alle ore 17.30, presso la Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano, Via S. Paolo, 12 - Milano, Mario Consiglio, Partner di Gea, e Francesco Bogliari, Direttore de L’impresa, premieranno l’articolo vincitore. La Giuria attribuirà il Premio è composta da Marco Vitale, Presidente, Innocenzo Cipolletta e Paolo Savona. Alla premiazione seguirà una Tavola Rotonda sul tema “Competitività e nuova governance”. Interverranno Marco Vitale, Presidente Vitale Novello & Co., Ugo Cedrangolo, Partner Gea, Luca Garavoglia, Presidente di Davide Campari-milano S.p.a., Marco Iansiti, Professore di Business Administration presso la Harvard Business School, ed il vincitore del Premio. |
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ANCHE QUEST’ANNO I LIFE PLANNER DI PRUMERICA FINANCIAL RAPPRESENTERANNO L’ITALIA ALLA MDRT, L’ESCLUSIVO FORUM INTERNAZIONALE CHE RACCOGLIE I 30 MILA MIGLIORI CONSULENTI FINANZIARI E ASSICURATIVI DEL MONDO. |
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Milano - 13 maggio 2004 – Deborah Borsari, Luca Ferro, Massimo Giuliana, Alberto Leoncini, Zilda Lisboa, Carlo Minazzi, Elvis Pinna, Vincenzo Platania e Marco Sai: i 9 Life Planner di Prumerica Financial - compagnia assicurativa ramo vita del gruppo Prudential Financial - gli unici italiani del settore ad essersi qualificati alla Mdrt 2004, l’esclusivo forum internazionale che riunisce i migliori professionisti assicurativi e finanziari nel mondo. Anche quest’anno Prumerica Financial con i suoi 9 Life Planner è l’unica presenza italiana alla Mdrt. Per entrare a far parte di questa prestigiosa associazione, bisogna possedere determinati requisiti professionali e superare elevati limiti di raccolta annua: 48.100 mila Euro per le provvigioni e 96.200 mila Euro per i premi di prima annualità (qualified commissions), oltre al rispetto di un rigoroso codice etico ed elevati standard qualitativi e professionali. “Sono orgoglioso che anche quest’anno i nostri Life Planner abbiano ottenuto ottimi risultati riuscendo a garantire la presenza di Prumerica Financial Italia alla Mdrt” ha dichiarato Pier Giorgio Rota Baldini, Amministratore Delegato di Prumerica Financial, sottolineando: ”La nostra, infatti, è l’unica compagnia in Italia a poter vantare la partecipazione all’esclusivo forum con ben 9 Life Planner”. |
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MARZOTTO S.P.A., APPROVATO IL BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2003 ADEGUATO LO STATUTO SOCIALE AL NUOVO DIRITTO SOCIETARIO
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Valdagno, 13 maggio 2004 - L’assemblea della Marzotto S.p.a., riunitasi a Valdagno in data odierna: In sede ordinaria Ha approvato il bilancio dell’esercizio 2003, deliberando la distribuzione di dividendi per complessivi 23 milioni di euro (invariati rispetto al precedente esercizio), da mettere in pagamento il 20 maggio 2004, previo stacco in data 17 maggio 2004, in ragione di: •Euro 0,38 (2002: Euro 0,38) a ciascuna delle azioni di risparmio non convertibili (cedola n. 19); •Euro 0,34 (2002: Euro 0,34) a ciascuna delle azioni di risparmio convertibili (cedola n. 27); •Euro 0,32 (2002: Euro 0,32) a ciascuna delle azioni ordinarie (cedola n. 37). Sulla distribuzione dei dividendi, così come sopra deliberata, è attribuito ai Soci, nei confronti dei quali è applicabile tale normativa fiscale, il credito d’imposta di cui all’art. 105, 1° comma, lett. B), del D.p.r. 917/86 (credito d’imposta “non rimborsabile”). In sede straordinaria Ha approvato alcune modifiche dello statuto sociale, principalmente per adeguarlo alla nuova normativa societaria di cui al D.lgs 17 gennaio 2003 e successive modificazioni, nonché una modifica tecnica della delibera del 17 dicembre 2001 riguardante l’aumento del capitale sociale al servizio di piani di stock option. L’assemblea speciale degli Azionisti di risparmio portatori di azioni convertibili ha nominato Rappresentante Comune per gli esercizi 2004/2006 il dott. Franco Corgnati. |
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MARZOTTO 1° TRIMESTRE 2004: FATTURATO IN CRESCITA DEL 6% A PARITÀ DI CAMBI E DI PERIMETRO DI BUSINESS FORTE AUMENTO DELL’UTILE NETTO (+44%) |
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Valdagno, 13 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto S.p.a., riunitosi in data odierna, ha approvato la Relazione sull’andamento del 1° trimestre dell’esercizio 2004. Il fatturato netto consolidato dei primi tre mesi del 2004 è ammontato a 530 milioni di euro contro i 544 milioni del primo trimestre 2003. A parità di cambi e di perimetro di business il fatturato è aumentato del 6%. Alla crescita del fatturato hanno contribuito in particolare Hugo Boss (primo trimestre 2004: 357 milioni, rispetto ai 340 milioni del primo trimestre 2003) in aumento, a cambi costanti, dell’8% e Valentino (primo trimestre 2004: 45 milioni, rispetto ai 39 milioni del primo trimestre 2003), in aumento, a cambi costanti, del 20%. Gli utili operativi del Gruppo, pari a 78 milioni di euro, sono aumentati di 6 milioni rispetto al periodo di raffronto (+ 7,6%) e rappresentano il 14,6% del fatturato (13% al 31 marzo 2003). A tale risultato hanno contribuito la conferma della redditività di Hugo Boss (18,7% sui ricavi), e soprattutto il forte aumento della redditività della Valentino (15,5% sui ricavi), oltre al recupero del pareggio operativo da parte delle Attività Laniere. Al 31 marzo 2004: a) l’utile netto consolidato comprensivo delle minoranze azionarie è stato di 44 milioni di euro, + 19,3% rispetto ai 37 milioni del 1° trimestre del 2003; b) l’utile netto di competenza degli azionisti della Capogruppo è ammontato a 22 milioni di euro (31 marzo 2003: 16 milioni), con un incremento del 43,9% rispetto al 1° trimestre 2003. Utile netto L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 marzo 2004 si è ridotto a 587 milioni contro i 614 milioni al 31 marzo 2003 (al 31 dicembre 2003: 598 milioni). Come già anticipato nella relazione sul bilancio dell’esercizio 2003, le condizioni di debolezza del mercato europeo, oltre che l’instabilità dei rapporti di cambio, invitano alla prudenza nella formulazione di previsioni per l’intero esercizio 2004. Tuttavia, tenuto conto dei risultati conseguiti nel trimestre oltre che delle aspettative e degli obiettivi di tutti i Settori operativi, il Gruppo ritiene di poter conseguire un aumento del fatturato consolidato, a parità di area di business e a cambi costanti, e un miglioramento del margine operativo. E’ attesa inoltre una riduzione dell’indebitamento per effetto di un free cash-flow positivo prodotto dalla gestione e il cash-in proveniente da dismissioni di attività non strategiche. |
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ASTALDI, NEL PRIMO TRIMESTRE UTILE NETTO +32% VALORE DELLA PRODUZIONE A 240 MLN DI EURO + 17,5% MARGINE OPERATIVO LORDO IN CRESCITA DEL +8% |
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Roma, 13 maggio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S.p.a. Ha esaminato e approvato il risultato consolidato del Gruppo Astaldi al 31 marzo 2004, che presenta una sensibile crescita del valore della produzione e un aumento dell’utile netto di oltre il 32% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. In dettaglio, i ricavi per prestazioni e appalti nel trimestre sono ammontati ad oltre 227 milioni di euro, con un aumento del 20,1% rispetto al primo trimestre 2003, una crescita dovuta sia al proseguimento delle attività di costruzione del Nuovo Polo Fieristico di Milano, che al 31 marzo 2004 ha raggiunto un avanzamento superiore al 52%, sia al buon andamento delle attività all’estero. Il totale del valore della produzione nel trimestre è stato superiore a 240 milioni di euro, in crescita del +17,5 % rispetto al trimestre corrispondente del 2003. Il margine operativo lordo è ammontato a 30,1 milioni di euro, pari al 12,5% del valore della produzione e in crescita del +8% rispetto al primo trimestre 2003. L’ebit è pari a circa 16,5 milioni di euro, con una incidenza del 6,9% sul valore della produzione e con un aumento del +10% rispetto ai 15 milioni di euro del primo trimestre 2003. L’utile netto consolidato è risultato pari a circa 6,7 milioni di euro, in crescita del +32,2% nei confronti del risultato di 5 milioni di euro conseguito nel primo trimestre dello scorso esercizio. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2004 si attesta a 167,8 milioni di euro rispetto ai 167,2 milioni di euro del primo trimestre 2003 e, nel risentire del tipico andamento stagionale legato al ciclo produttivo, mostra un sensibile miglioramento legato alla sostanziale stabilità del capitale investito netto a cui è corrisposto un significativo incremento del valore della produzione (+17,5%). Il livello di indebitamento netto esprime la buona struttura finanziaria del Gruppo connotata da un rapporto debt/equity pari a 0,73. Nel corso del primo trimestre 2004 sono state portate a termine acquisizioni di nuovi lavori per un importo di 246 milioni di euro, che portano a 4.426 milioni di euro il valore complessivo del portafoglio di Gruppo. Prosegue l’attività in Italia per quanto riguarda i lavori in general contracting ed in appalto con il forte contributo della produzione derivante dai lavori sul Nuovo Polo Fieristico di Milano. Inoltre, nel corso del primo trimestre 2004, sono iniziate appieno le attività di costruzione del nuovo ospedale di Mestre per la parte relativa alle opere civili. Infine, sempre nel trimestre, sono state presentate offerte, relative anche alle grandi infrastrutture di trasporto previste dalla Legge Obiettivo, le cui procedure di qualifica, verifica ed aggiudicazione sono tuttora in corso. La produzione in Europa ha registrato un notevole aumento, dovuto alla ripresa a pieno regime dei lavori in Turchia e all’incremento dell’attività in Romania, che si dimostra una delle aree a più rapida crescita in termini di produzione e risultati. Nel continente americano vengono confermati gli ottimi risultati del Gruppo in Venezuela, Salvador e Stati Uniti, oltre alla ripresa a pieno ritmo delle attività in Honduras. |
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SORIN: SI CONFERMA LA CRESCITA NEL I TRIMESTRE 2004 RICAVI DEL TRIMESTRE 1 SONO STATI PARI A EURO 178,2 MILIONI RISPETTO AD EURO 171,3 MILIONI PRO-FORMA DELL’ANALOGO PERIODO 2003 |
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Milano, 12 maggio 2004 – Il Consiglio di amministrazione di Sorin, riunitosi ieri a Milano sotto la presidenza di Umberto Rosa, ha analizzato ed approvato la relazione sull’andamento della gestione al 31 marzo 2004 presentata dall’Amministratore Delegato Drago Cerchiari. I ricavi del trimestre 1 sono stati pari a Euro 178,2 milioni rispetto ad Euro 171,3 milioni pro-forma dell’analogo periodo 2003. In termini omogenei la crescita è del 6,5%. La Business Unit Cardiac Surgery ha registrato ricavi per 105,8 milioni di Euro, in crescita in termini omogenei del 6,3%. Un dato dovuto al buon andamento sia della linea cardiopolmonare (+6,1%) sia delle valvole cardiache (+8,2%). Quest’ultimo segmento si è particolarmente rafforzato nel mercato nord americano (+19,9%) e, nella linea delle valvole biologiche (+36%). Il settore del Cardiac Rhythm Management ha conseguito ricavi per 40,0 milioni di Euro, +3,4% rispetto al dato 2003 (in termini comparabili). In Ela Medical persistono problemi produttivi tali da non consentire ancora la piena soddisfazione della domanda di pacemaker e defibrillatori impiantabili. Nel corso del trimestre sono stati avviati investimenti in capacità produttiva i cui primi, parziali effetti non si manifesteranno che nell’ultima parte dell’anno. Positivo anche il dato della Vascular Therapy, i cui ricavi sono ammontati a 5,5 milioni di Euro, in crescita del 10,0% rispetto all’analogo periodo del 2003. Infine, la Renal Care ha registrato ricavi per 26,8 milioni di Euro (+12,6%) rispetto al periodo 2003, grazie anche al contributo della nuova linea di produzione di filtri. Il margine operativo lordo è stato di Euro 18,2 milioni, in linea rispetto al dato omogeneo (a parità di tassi di cambio e di perimetro) dell’analogo periodo 2003 (Euro 18,1 milioni). Il risultato operativo di periodo è stato di Euro 2,3 milioni, che si confronta con un dato omogeneo (a parità di tassi di cambio e di perimetro) di Euro 2,2 milioni del primo trimestre 2004 e un dato contabile 2003 di Euro 5 milioni. Poiché buona parte dell’attività del Gruppo Sorin è denominata in Us$, il significativo deprezzamento di tale valuta nei confronti dell’Euro ha influito negativamente sul reddito operativo per Euro 2,8 milioni. Inoltre, il primo trimestre 2004 sconta minori contributi alla ricerca per Euro 0,6 milioni. Pertanto, il dato 2004 presenta un miglioramento gestionale di Euro 0,7 milioni, e ciò nonostante la decisione del Gruppo di aumentare la spesa in Ricerca e Sviluppo per circa Euro 1 milione, la cui incidenza sul fatturato del trimestre è passata dal 7,2% nel 2003 al 7,9% nel 2004. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2004 era di Euro 330,7 milioni e si confronta con Euro 296 milioni al 2 gennaio 2004 (dato influenzato dalle minori cessioni di crediti per circa Euro 14 milioni). Per far fronte anche alle necessità di sviluppo dei propri business, è in fase conclusiva la trattativa per l’erogazione di un finanziamento a medio/lungo termine sindacato da Mediobanca per circa Euro 140 milioni, con contestuale rescheduling della quota residuale dei prestiti ottenuti nel 1999 e 2001 per l’acquisizione di Cobe Cardiovascular ed Ela Medical. Nel trimestre sono stati avviati alcuni importanti progetti per il miglioramento di efficacia ed efficienza dei processi aziendali: riduzione del numero delle entità legali commerciali in Europa, coerentemente con la nuova organizzazione che prevede una responsabilità unica di paese per tutte le linee di prodotto del comparto cardiovascolare; obiettivo del progetto è la semplificazione societaria e la riduzione dei costi generali; iniziative per il contenimento dei costi generali e amministrativi a livello mondiale; iniziative per il miglioramento del cash flow attraverso la riduzione del capitale investito. Prosegue l’attività clinica per l’ottenimento del marchio Ce di Janus, lo stent medicato a rilascio di farmaco, e per l’autorizzazione Fda alla vendita della valvola biologica Mitroflow nel mercato statunitense. Il consiglio ha inoltre deciso di convocare gli azionisti in assemblea per il prossimo 30 giugno, 1 e 2 luglio 2004, rispettivamente in prima e successive convocazioni, per deliberare in ordine ad una proposta di aumento di capitale da riservare in opzione ai beneficiari dei piani di stock option. |
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FIN.PART S.P.A. : L’ASSEMBLEA NOMINA IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE |
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Milano, 13 maggio 2004 - L’assemblea degli Azionisti di Fin.part S.p.a. Si è riunita ieri in sede ordinaria e straordinaria, come già comunicato, al fine di deliberare, in sede ordinaria, l’approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2003 e relazioni collegate, la nomina degli amministratori, la nomina del Collegio Sindacale ed il conferimento dell’incarico per la revisione contabile del bilancio per gli esercizi 2004-2006; in sede straordinaria, l’assunzione dei provvedimenti ex art. 2446 Codice Civile. L’assemblea ha approvato il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2003, come proposto dal Consiglio di Amministrazione nella propria relazione: il bilancio ed i documenti correlati saranno depositati ai sensi della normativa vigente. Il Presidente ha informato gli azionisti presenti che l’intero Consiglio di Amministrazione aveva rassegnato, nella serata di ieri, le proprie dimissioni con decorrenza dalla chiusura dell’Assemblea. L’assemblea ha deliberato la nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione determinando in cinque il numero dei componenti e nominando Amministratori i Signori Gianni Mazzola, Michele Luca Carpaneda, Guido Cuzzolin, Claudio Morat, Roberto Rossi per tre esercizi e quindi fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2006. L’assemblea ha altresì nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione il Signor Gianni Mazzola ed ha determinato il compenso annuo complessivo del Consiglio in Euro 50.000 oltre accessori. Con riferimento alla nomina del Collegio Sindacale, l’Assemblea ha nominato per la durata di tre esercizi, sulla base della lista presentata ai sensi dello statuto sociale, i Signori Erminio Tonon, Ezio Algarotti e Luigi Spadacini, sindaci effettivi, e i Signori Ezio Maria Luca Bianchi e Franco Valmori, sindaci supplenti. Presidente del Collegio Sindacale è stato nominato il Signor Erminio Tonon. Inoltre, l’Assemblea con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha conferito l’incarico di cui agli articoli 155-159 del D. Lgs. 58/98 per la revisione del bilancio d’esercizio di Fin.part S.p.a., del bilancio consolidato del Gruppo Fin.part, della relazione semestrale e per l’attività di controllo contabile alla Mazars & Guerard S.p.a. Per gli esercizi 2004-2006. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, nel corso dell’assemblea, anche in risposta alla richiesta avanzata da Consob, ai sensi dell’art. 114, comma 3, D.lgs. N 58/98 in data 28 aprile 2004, ha precisato che nella seduta del giorno 11 maggio 2004 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico-operativo che delinea le linee generali per il superamento della difficile situazione attuale. Di tale piano è già stata data informativa al mercato, con comunicato in medesima data. Con l’attuazione di tale piano, Fin.part potrà procedere all’azzeramento del debito operativo facente capo alle subholding operative e disporrà di flussi di cassa stabili e prevedibili, indispensabili per affrontare, con modalità in corso di definizione, le prossime scadenze. Si chiarisce che il bond di 200 milioni di Euro in capo a Cerruti Finance S.a. È garantito da fidejussione di Fin.part, che anche in virtù del proprio ruolo di holding con funzioni di coordinamento finanziario, intende assumersene pienamente la responsabilità. Sono in fase di valutazione una serie di proposte già ricevute mentre proseguono trattative con selezionate controparti per dare esecuzione al piano strategico-operativo. L’obiettivo dichiarato dal Presidente è di far fronte agli impegni ed alle obbligazioni del Gruppo. Al momento tutte le possibilità e le loro eventuali combinazioni sono in fase di valutazione dal punto di vista finanziario e legale, come pure possibili incrementi del capitale sociale. Come già comunicato, l’individuazione del percorso e la successiva implementazione avverrà con il supporto della Franco Tatò & Partners che è stata nominata advisor della società nel corso del Consiglio di Amministrazione di ieri. Con tale advisor saranno avviate tutte le attività necessarie per definire un percorso che possa garantire la massimizzazione del valore dell’investimento per gli obbligazionisti ed al contempo possa assicurare una efficiente struttura del capitale per Fin.part, garantendo valore residuale per gli Azionisti della società. Il piano finanziario sarà reso noto a breve e la sua completa definizione passerà attraverso gli atti dovuti e le procedure previste. Sempre in risposta alla richiesta avanzata da Consob, il Presidente ha riferito che nel corso dell’esercizio 2003 e nei primi mesi del 2004, il Gruppo ha subito una costante riduzione delle linee di credito concesse dal sistema bancario, motivata dall’approssimarsi delle scadenze finanziarie del Gruppo, riduzione che ha raggiunto 42 milioni di Euro, parzialmente controbilanciata da 20 milioni di Euro di linee di credito temporanee a supporto del finanziamento della stagione Autunno/inverno 2003/2004 concesse al Gruppo Pepper Industries e oggi sostanzialmente rimborsate. Per quanto concerne le forme tecniche degli affidamenti, gli istituti hanno in larga parte privato il Gruppo delle facilitazioni di primo rischio, indispensabili per sostenere il ciclo di business delle aziende, a favore di forme tecniche autoliquidanti. Nei primi mesi del 2004, alla scadenza annuale degli affidamenti in essere, alcuni istituti hanno sospeso le linee di credito formalmente in essere, con la conseguenza che i flussi canalizzati su tali istituti vengono dagli stessi automaticamente portati a deconto delle esposizioni in essere, privando di ulteriori risorse finanziarie le attività operative. Per quanto riguarda i debiti tributari in capo a Fin.part S.p.a., gli importi complessivamente non versati ammontano a 9,7 milioni di Euro, di cui 8,5 milioni di Euro riferibili ad Iva derivante dalle liquidazioni di Gruppo dell’anno 2003. La società si è avvalsa delle disposizioni agevolative di cui all’art 9 bis della legge 289/2002 e successive modifiche (così detto condono fiscale) al fine di regolarizzare gli omessi versamenti. Gli importi relativi a contributi previdenziali non versati nell’esercizio sono pari a 400 mila Euro. A livello di Gruppo vi sono ulteriori debiti per omessi versamenti di ritenute Irpef da parte di alcune società del Gruppo Cerruti per complessivi 400 mila Euro, anch’essi regolarizzati a norma di Legge. Con riferimento ai mancati versamenti di contributi previdenziali da parte di alcune società del Gruppo sono in corso le procedure di rateizzazione ai sensi di Legge. Il Collegio Sindacale ha osservato di non essere stato in grado di esaminare in dettaglio il piano strategico-operativo, in considerazione dell’esiguità del tempo a disposizione, pur dando atto che da esso emerge la previsione del conseguimento di un margine operativo lordo medio annuo di Euro 32,8 milioni, per sei anni, in grado di generare flussi di cassa continui e quindi tale da consentire previsioni attendibili. Il Collegio si è riservato di comunicare, nell’ambito delle proprie competenze, le sue riflessioni dopo l’avvio delle operazioni previste dal piano. Di quanto sopra si è dato atto nel verbale dell’Assemblea. Con riferimento all’Assemblea straordinaria, ed in particolare al superamento della situazione di cui all’art. 2446 Codice Civile, l’Assemblea ha approvato la situazione al 31 marzo 2004 che evidenzia perdite per complessivi Euro 181.239.539,81 di cui Euro 166.429.581,00 relative all’esercizio precedente ed Euro 14.809.957,81 per perdite in formazione al 31 Marzo 2004. Il patrimonio netto al 31 Marzo 2004 ammonta quindi a Euro 66.832.485,24. Di tale situazione è stata data informativa al mercato in data 30 aprile 2004. L’assemblea ha deliberato di assorbire e coprire la suddetta perdita come segue: fino alla concorrenza di Euro 7.710.824,80 mediante integrale utilizzo degli “utili a nuovo”; fino alla concorrenza di Euro 45.795.042,56 mediante integrale utilizzo della “Riserva soprapprezzo delle azioni”; fino alla concorrenza di Euro 756.498,13 mediante integrale utilizzo della “Riserva legale”; fino alla concorrenza di Euro 85,10 mediante integrale utilizzo della “Riserva Straordinaria”; per quanto al residuo di Euro 126.977.088,22 mediante riduzione da Euro 0,58 a Euro 0,20 del valore nominale delle azioni costituenti il capitale sociale in numero di 334.154.437 con la conseguente formazione di una differenza positiva per arrotondamento di Euro 1.597,84 da allocare alla voce di patrimonio netto “Altre riserve”. Conseguentemente sono stati modificati i primi due commi dell’art. 5 dello statuto sociale con la riduzione a Euro 0,20 del valore nominale di ciascuna azione in circolazione e di quelle eventualmente emesse a seguito dell’esercizio dei “Warrant azioni ordinarie Fin.part S.p.a.”. Nel corso del Consiglio di Amministrazione tenutosi dopo la conclusione dell’Assemblea straordinaria, è stata conferita al nominato Presidente Signor Gianni Mazzola, la carica di Amministratore Delegato. |
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ART’E’ S.P.A. RISULTATI DEL 1° TRIMESTRE 2004: - FATTURATO CONSOLIDATO PARI A 7,9 MILIONI DI EURO, INFERIORE DEL 38% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2003 IN RIPRESA L’ATTIVITÀ COMMERCIALE DI APRILE E MAGGIO |
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Villanova di Castenaso, 13 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Art’e’, leader in Italia nel mercato dei beni e servizi culturali di alta gamma, si è riunito oggi sotto la presidenza di Marilena Ferrari per esaminare e approvare la relazione trimestrale al 31 marzo 2004. Risultati di vendita Nel periodo gennaio-marzo 2004 il valore della produzione del Gruppo Art’è è risultato pari a 7,9 milioni di euro, in calo del 38% rispetto al primo trimestre 2003. Tale risultato è principalmente dovuto alla focalizzazione delle attività commerciali sull’acquisizione di nuovi clienti e alla riorganizzazione della rete di vendita, avviata già alla fine del 2003. Da gennaio 2004 infatti è stata attuata una suddivisione geografica con centri di coordinamento territoriali che fanno capo alle principali sedi del Gruppo: Bologna, Milano, Roma, Napoli, Bari e Catania. In virtù di tale riorganizzazione si è determinato un inevitabile rallentamento delle vendite. Inoltre il periodo ha dovuto tenere conto di una congiuntura di mercato meno favorevole. Tuttavia, già a partire dai risultati del mese di aprile, si riscontra un’inversione di tendenza rispetto a quelli registrati nel primo trimestre: sotto il profilo degli ordini infatti, il gap rispetto all’anno precedente si è significativamente ridotto. L'attività di formazione inoltre, sta generando nuovi ingressi nella rete di vendita, la cui dimensione è in linea con le previsioni. Positivo l'andamento della controllata spagnola, Advenia Sl, che ha fatto registrare nel periodo in esame, una significativa crescita di fatturato passando da 340 mila euro del 2003 a 509 mila euro nel 2004, con un incremento del 50%. Andamento economico e degli investimenti I risultati reddituali del primo trimestre risentono della riduzione del fatturato e del conseguente calo del margine di contribuzione, che si mantiene stabile in termini percentuali (circa al 72%), anche se si riduce in valore assoluto di 3,6 milioni di euro. Sotto il profilo del contenimento dei costi, che per il 2004 è stato stimato in circa 4 milioni di euro, già a fine marzo ha fatto registrare un importante risultato, con 1,8 milioni di euro di contenimento rispetto all’anno precedente, numero ampiamente superiore agli obiettivi di periodo. Il margine operativo lordo si attesta a -1,3 milioni di euro nel 2004 contro + 0,5 milioni di euro nel 2003. Gli ammortamenti e accantonamenti crescono nel periodo da 1,2 a 1,5 milioni di euro, per effetto degli investimenti sostenuti nell’anno precedente; il reddito operativo si attesta quindi a -2,8 milioni di euro contro -0,7 nel 2003. La posizione finanziaria netta nel periodo passa da 0,6 milioni di euro registrata a fine 2003 a -2,2 milioni di euro, per effetto del flusso di cassa negativo della gestione corrente e dell’incremento delle scorte, dovuto ai minori ricavi del periodo. Evoluzione prevedibile della gestione La dinamica dei ricavi ha cominciato a dare concreti segnali di miglioramento: i Ricavi del Gruppo nel mese di aprile si sono attestati a 3,1 milioni di euro, un valore in linea con i 3,3 milioni di euro registrati nell’esercizio precedente; anche sotto l’aspetto degli ordini raccolti nei mesi di aprile e nella prima metà di maggio si è ridotto lo scostamento negativo rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Contemporaneamente il Gruppo continua nell’applicazione dei piani di riduzione dei costi e di miglioramento dell’efficienza gestionale avviati ad inizio anno, dai quali, grazie anche a nuove iniziative intraprese nel secondo trimestre, si attendono ulteriori recuperi di costi. Grazie all’effetto combinato del miglioramento dei ricavi e del contenimento dei costi fissi, il Gruppo si attende un significativo miglioramento nei risultati di redditività già a partire dal prossimo trimestre, ponendosi nelle condizioni di rispettare gli obiettivi di redditività formulati su base annua. “Il 2004 rappresenta per il Gruppo Art’è – dichiara Marilena Ferrari, Presidente del Gruppo – un anno di forte cambiamento _ verso un assetto produttivo e distributivo che consenta di mettere a frutto nel modo più efficace gli investimenti compiuti durante il triennio passato, assicurando così una crescita dei volumi e della redditività. Il calo della domanda verificatosi nel primo trimestre, certamente più marcato del previsto, ha in parte coinvolto anche il segmento di mercato cui Art'e' si rivolge. Ciò è accaduto in piena fase di riorganizzazione aziendale ma la reazione è stata pronta e già dal mese di aprile ne possiamo valutare i primi effetti positivi”. |
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PERFORMANCE POSITIVA PER THE NORTH FACE IN EUROPA |
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Milano, 13 maggio 2004 - Continua la serie di risultati positivi di The North Face in Europa dove le vendite del primo trimestre hanno registrato un aumento del 42% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. La crescita ha interessato tutti i mercati europei e in particolare il Regno Unito dove l’incremento del periodo in esame è stato pari al 69%. Il marchio The North Face ha registrato un aumento delle vendite del 49% in Italia, del 41% nel Benelux, del 38% in Germania e in Spagna, del 35% in Francia e del 21% in Scandinavia. Le percentuali indicate si riferiscono alla crescita in dollari e tiene conto degli effetti positivi dei cambi. Karl Heinz Salzburger, Presidente della International Outdoor Coalition di Vf Corporation ha dichiarato: "Siamo naturalmente molto soddisfatti dei risultati eccezionali conseguiti e desideriamo ringraziare i nostri clienti per la fiducia che continuano ad accordare al marchio The North Face." Topher Gaylord, direttore generale Vp per l'Europa di The North Face, ha aggiunto: "Per sostenere e rafforzare ulteriormente questo trend di crescita positivo, entro la fine del mese verrà inaugurato nel cuore di Amsterdam il nostro terzo negozio monomarca in Europa, in collaborazione con Bever Zwerfsport." |
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IL SETTORE EDILE ANNUNCIA UNA CONFERENZA PER STIMOLARE LA RICERCA PER L'INDUSTRIA |
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Bruxelles, 13 maggio 2004 - Il Consiglio europeo per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione dell'edilizia (Eccredi: European Council for Construction Research, Development and Innovation), attualmente impegnato nel coordinamento della rete comunitaria E-core, intende organizzare una conferenza al fine di mostrare i recenti progetti edili che hanno beneficiato dell'innovazione. L'avvenimento si svolgerà a Maastricht, Paesi Bassi, il 14 e il 15 ottobre. La conferenza si prefigge di fornire un maggiore sostegno al fine di garantire la competitività dell'industria per mezzo dell'attività di ricerca e sviluppo (R&s) e dell'innovazione, in modo da dirigere l'industria verso un'economia più sostenibile e maggiormente basata sulla conoscenza. La conferenza rappresenterà altresì una piattaforma di discussione sulla strategia futura per la ricerca e lo sviluppo nel settore edile. Inoltre, Eccredi intende intraprendere una serie di workshop in tutta Europa in preparazione al Settimo Programma Quadro. Per maggiori informazioni, contattare: Gli organizzatori della conferenza "Building for a European Future" ("Costruire un futuro europeo") Tel.: +32 2 732 9456 Fax: +32 2 732 0341 E-mail: info@b4e.Org Infolink: http://www.B4e.org |
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OTIS FORNIRÀ ASCENSORI, SCALE MOBILI E MARCIAPIEDI MOBILI PER IL GRANDE "MALL" DEGLI EMIRATI ARABI UNITI |
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Farmington Conn, 12 maggio 2004- Otis Elevator Company fornirà 98 tra ascensori, scale mobili e marciapiedi mobili per il grande "Mall" degli Emirati, complesso commerciale, ricreativo e centro sciistico coperto che si estende su una superficie di 216.000 metri quadrati in costruzione a Dubai. La fornitura Otis comprende 42 ascensori, 50 scale mobili e sei marciapiedi mobili Trav-o -Lator. Cosଠha dichiarato Ari Bousbib, Presidente Otis: "La scelta di Otis per il " Mall of the Emirates" dimostra che la società è ben posizionata in questo mercato in rapida espansione. Siamo lieti di far parte del più grande complesso commerciale, ricreativo e del tempo libero ubicato fuori dal Nordamerica e nel contempo importante pietra miliare nel Dubai". L'apertura del "Mall of the Emirates" è prevista per il settembre 2005. Ideato dal Gruppo Majid Al Futtaim (Maf), con sede negli Eau, e inizialmente noto con il nome di Souk Al Nakheel, il centro avrà un hotel da 400 stanze e più di 350 tra negozi e caffè, compresi due grandi magazzini, il più grande ipermercato Carrefour Hypermarket su un piano solo esistente nel Medio Oriente e un multisala con 14 sale cinematografiche. La località sciistica coperta, nota per essere la terza al mondo in ordine di grandezza, avrà cinque piste da sci e potrà portare 6000 tonnellate di neve. Dubai, uno dei sette emirati che formano gli Eau, è una delle economie più dinamiche e varie del Golfo Persico. La città stato sta attraversando un boom nel settore dell'edilizia, con una crescita della popolazione e dell'economia nell'ordine di grandezza del 5 percento all'anno. |
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ALITALIA: PRECISAZIONI |
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Roma, 13 maggio 2004 - In relazione a notizie di agenzia che riportano preoccupate dichiarazioni in ordine agli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione di oggi, Alitalia precisa che nulla è cambiato rispetto alla situazione positiva emersa dall’Accordo raggiunto in sede di Governo appena lo scorso 6 maggio u.S.. In questo quadro, conferma che il Consiglio di Amministrazione di oggi è chiamato ad approvare la Relazione trimestrale al 31 marzo 2004 e ad avviare l’esame del documento programmatico attraverso le linee guida dello stesso, prospettando i criteri di redazione del progetto di bilancio dell’esercizio 2003 che sarà sottoposto alla riunione del Consiglio di Amministrazione del 20 maggio. |
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LUFTHANSA: MAYRHUBER OTTIMISTA PER IL 2004 LUFTHANSA CRESCERÀ ANCORA NEL GIÀ PROFITTEVOLE SEGMENTO INTERCONTINENTALE |
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Milano, 13 maggio 2004 - lufthansa ha mantenuto la traiettoria in ascesa nel primo trimestre 2004. La strategia adottata dal Ceo Wolfgang Mayrhuber a livello di prodotto e qualità è stata portata avanti sistematicamente. Parallelamente, Lufthansa ha investito nella flotta e nei servizi, ha perseguito una strategia di gestione attiva del portafoglio e ridotto i costi. "Siamo migliori, più snelli ed efficienti – ha commentato Wolfgang Mayrhuber presentando i risultati del primo trimestre. Tutti i segnali dimostrano le aspettative di crescita del settore – La ripresa è tangibile e Lufthansa, vettore leader a livello globale, è ben preparata." L'obiettivo di Mayrhuber è che Lufthansa cresca ulteriormente nel già profittevole traffico intercontinentale, grazie all'attività propria e dei partner, così che i passeggeri possano beneficiare della massima qualità e della migliore copertura di collegamenti al mondo. Il Gruppo ha fatto il suo dovere; Lufthansa sta portando avanti in modo risoluto il programma di attività e sta già lavorando alla ristrutturazione di Lsg e Thomas Cook. "In futuro ci orienteremo sempre più a criteri strategici ed economici", ha commentato il Ceo di Lufthansa. "La nostra politica di gestione attiva del portafoglio, come dimostra la cessione di Amadeus e Lgm, riflette una precisa strategia: siamo concentrati sulle competenze chiave delle nostre diverse divisioni". Dopo il successo della trattativa per il nuovo contratto collettivo in Lufthansa Cityline per il personale di cabina di 80 aeromobili, sono in corso trattative con i sindacati di altre aree. Lufthansa ha dimostrato la propria forza anche nel primo trimestre dell'anno, periodo in cui il traffico aereo è normalmente al minimo. "Rispetto al passivo di 419 milioni di euro dei primi tre mesi del 2003, il risultato operativo di –116 milioni di euro di quest'anno rappresenta un considerevole miglioramento e conferma la nostra posizione tra le compagnie aeree leader al mondo", ha commentato Mayrhuber. Molto migliorato anche l'utile netto: cresciuto di 418 milioni di euro, riporta 62 milioni di euro. Lufthansa è ottimista sulle prospettive per l'anno: sta già traendo benefici dalla ripresa economica, specialmente in Asia e Usa. "La domanda sta crescendo nuovamente anche in Europa e Lufthansa reagirà prontamente e con la flessibilità necessaria a cogliere al meglio le opportunità di crescita." ha sottolineato Wolfgang Mayrhuber. Visto l'andamento dei dati di traffico e delle prenotazioni, Lufthansa anticipa uno sviluppo nella linea di attività; per il 2004 prevede, oltre alla crescita significativa nel risultato operativo, di tornare a registrare un utile netto positivo. Le cifre del primo trimestre Nel primo trimestre 2004 il Gruppo Lufthansa ha generato un giro d'affari di 3,9 miliardi di Euro, con una crescita del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2003. Le linee aeree del Gruppo hanno adattato sistematicamente la capacità alla domanda del mercato e in questo modo hanno registrato un'apprezzabile crescita del coefficiente di riempimento. Grazie a queste ottimizzazioni nei collegamenti e al trend positivo nello yield, il giro d'affari del traffico passeggeri è cresciuto a 2,9 miliardi di euro, pari a una crescita del 10.5%. Altri proventi da attività ordinarie sono aumentati del 44,1%, per un valore di 588 milioni di euro, di cui 292 milioni di euro derivanti dalla cessione di Amadeus Global Travel Distribution S.a. Il contenimento dei costi in tutte le divisioni ha ridotto le spese operative che, attestate a 4,3 miliardi di euro, sono diminuite del 3,6% rispetto all'ano precedente. I costi del personale sono scesi dello 0.5%. Le spese del Gruppo per carburante sono ammontate a 336 milioni, pari a un aumento dell'1.5% rispetto al primo trimestre dell'anno scorso; senza le misure di hedging sul prezzo del carburante, il Gruppo avrebbe speso 36 milioni in più. Il risultato operativo del primo trimestre è salito a –116 milioni di euro, a fronte dei –419 dello stesso periodo dell'anno scorso. L'utile netto è cresciuto sensibilmente a 62 milioni di euro, contro i –365 di un anno fa. Il debito netto del Gruppo è rimasto basso a 663 milioni. Le spese in conto capitale sono ammontate a 650 milioni di euro, dei quali 562 milioni sono stati investiti nell'ammodernamento e nell'ampliamento della flotta. |
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VOLA IN SARDEGNA TUTTA L’ESTATE CON LE SUPER SPECIALS DI AIR DOLOMITI! |
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Milano, 13 maggio 2004 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana del Gruppo Lufthansa e membro di Lufthansa Regional riconferma, per la stagione summer, l’intensa attività sulla Sardegna lanciando le ‘Super Specials’: straordinarie tariffe estive per volare verso le più suggestive località dell’isola, beneficiando del comfort e della qualità del servizio Settimocielo . ‘Super Specials’ è l’eccezionale proposta di Air Dolomiti per volare in Sardegna ad un prezzo davvero conveniente, godendo lo stile e filosofia dell’accoglienza firmato Air Dolomiti. Acquistando un biglietto dal 10 al 23 maggio per volare dal 01 giugno al 31 luglio 2004, potrai raggiungere la splendida isola sarda dagli aeroporti di Ancona, Bologna, Genova, Milano Linate e Verona a soli € 49 one way o € 98 andata e ritorno. Ancona - Olbia -------67 dal 19/06 Bologna - Alghero -------67 dal 03/07 Genova - Cagliari -------67 dal 05/06 12345-- dal 28/06 Genova - Olbia -------67 dal 05/06 1234567 dal 28/06 Milano Linate –Arbatax di Tortolì ------6--- dal 12/06 Verona - Alghero -------67 dal 12/06 1234567 dal 28/06 Verona – Arbatax di Tortolì -------67 dal 06/06 Verona - Cagliari -------6-- dal 05/06 Le tariffe s’intendono valide a persona, tasse e supplementi esclusi, senza minimo e massimo di permanenza, salvo disponibilità nella classe prevista. Www.airdolomiti.it |
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RYANAIR GARANTISCE NESSUN SOVRAPPREZZO CARBURANTE |
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Milano, 13 maggio 2004 - Ryanair, ieri 12 Maggio 2004, ha garantito che non ci saranno aumenti per il carburante o incremento di prezzo per i passeggeri Ryanair quest’anno. Commentando questo pomeriggio come British Airways e Quantas siano diventanti i primi vettori ad alta tariffa ad introdurre dei sovrapprezzi carburante, Michael O’leary, Amministratore Delegato Ryanair, ha detto: “Come al solito il primo istinto di British Airways e delle altre linee aeree ad alta tariffa è vessare ulteriormente i passeggeri. E’ ingiusto che passeggeri che hanno già acquistato e pagato il proprio biglietto debbano pagare ora delle sovrattasse, dopo tutto British Airways non ha offerto ai passeggeri un rimborso quando il costo del carburante era crollato negli ultimi 5 anni. Alla Ryanair siamo convinti che la bassa tariffa che si paga è tutto ciò che si deve pagare, e garantiamo a tutti i passeggeri che prenotano le vacanze estive con Ryanair che possono farlo senza timore di aumenti o sovrapprezzi carburante. Alla Ryanair crediamo in prezzi bassi oggi, domani e per sempre. British Airways e le sue cosiddette offerte prendono in giro i consumatori”. |
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MILANO: BOLLETTA DEL GAS PIU' LEGGERA PER 6.000 IMPRESE E PER LE LORO FAMIGLIE |
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Milano 13 maggio 2004 - Un risparmio sulla bolletta del gas significativo per le attività degli artigiani milanesi ma anche per le loro famiglie e per chi ha cessato di lavorare ed è oggi in pensione. E' questo in sintesi il contenuto dell'accordo siglato fra il Consorzio Multiutility dell'Apa Confartigianato e Enel Gas. Un patto che riguarda i più importanti comuni della provincia di Milano e che partendo dal capoluogo tocca i maggiori centri come Monza, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo e il resto del bacino metropolitano. Dopo le intese raggiunte nel 2003 e 2004 nel settore dell'energia elettrica , il Consorzio Multiutility allarga dunque la propria azione occupandosi anche del mercato libero del Gas. L'accordo con Enel Gas consente a circa 6.000 imprese del territorio milanese di ottenere, già da oggi, un risparmio mediamente quantificabile in circa 500 euro all'anno per singola azienda. Oltre 20.000 saranno invece le famiglie "artigiane" che, con una semplice modifica del contratto attualmente in essere, potranno avere un sensibile risparmio sulla bolletta del gas. Lo stesso discorso vale per i pensionati che operavano nel settore dell'artigianato. "In questo modo - dice il Vice Presidente Vicario di Apa Gianni Barzaghi – desideriamo confermare il nostro impegno verso le aziende. Questa intesa porterà benefici a tutta la categoria e in particolar modo alle imprese che operano nel settore della meccanica, del legno ma anche dei servizi, come ad esempio panificatori o acconciatori". "La collaborazione con Enel-gas si è dimostrata positiva sia sul piano delle offerte che sul piano dei servizi alle imprese – aggiunge Walter Sioli Presidente del Consorzio Multiutility Milano e Provincia-. Non solo viene garantito un risparmio alle imprese ma in questo caso c'è anche la `novità' di intervenire anche nel sociale, valorizzando ulteriormente i contenuti dell'accordo ". Anche il Segretario Generale di Apa-milano Guido Cesati sottolinea "l'importanza di dare risposte concrete alle imprese in un momento come questo dove i dati economici risultano essere non positivi . Intervenire sui fattori di costo delle aziende aiuta le stesse ad investire in tecnologia e innovazione nei confronto del mercato globale ". "L'accordo siglato con Apa Milano E Consorzio Multiutility Milano-provincia si inquadra nella politica commerciale di Enel Gas, che ha consentito, negli ultimi 12 mesi, una forte crescita della quota di mercato nel segmento business – ha dichiarato Nicola Lanzetta, Responsabile Commerciale Enel Gas. L'intesa rinnovata con una realtà di così importante rilevanza come il Consorzio Multiutility Milano-provincia, conferma, inoltre, la vocazione di Enel Gas di azienda al servizio della piccola e media impresa. L'accordo è disegnato sulle specifiche esigenze dei clienti e vuole gettare le basi di un rapporto duraturo di convenienza, assistenza e servizio al cliente. Enel Gas, con oltre 1.8 milioni di clienti e 4 miliardi di metri cubi di gas venduti all'anno, offre alle aziende italiane e a importanti consorzi, oltre alla fornitura di gas, anche una consulenza tecnico-commerciale che contempla sia l'assistenza nella scelta della formula di pricing ottimale per il profilo di consumo del cliente, sia l'opportunità di copertura dai rischi derivanti dalla variabilità del costo della materia prima |
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IL GRUPPO ENECO INAUGURA IN PUGLIA LA SUA PRIMA CENTRALE EOLICA |
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Bolzano, 13 maggio 2004 - Eneco Trade, società del gruppo Eneco, uno tra i più importanti key players italiani nel mercato dell’energia, ha completato la costruzione in Puglia della sua prima centrale eolica. All’entrata in funzione, prevista fra circa 9 mesi, i 17 aerogeneratori iniziali dell’impianto produrranno 30 milioni di Kwh equivalenti al fabbisogno annuo di circa 10.000 famiglie per un investimento di 22 milioni di euro. Nel 2005 la fornitura di energia assicurata dalla centrale salirà a 36 milioni di kwh grazie a un ulteriore investimento di 5 milioni di euro che porterà a 22 il numero di aereogeneratori. La centrale della Puglia è la prima di una serie di impianti che Eneco realizzerà entro il 2007: ne sono previsti 2 in Molise e 3 in Abruzzo per un totale di 100 Mw. La realizzazione dell’impianto eolico in Puglia si inserisce all’interno del progetto “Green Power”: Eneco garantisce e certifica con un apposito “attestato verde” ai propri Business Partner la provenienza “pulita” dell’energia elettrica fornita, prodotta nelle tre centrali idroelettriche di Eneco nonchè dagli accordi con altri produttori di energie verdi provenienti da fonti rinnovabili (idroelettriche, eoliche, biogas ricavati da rifiuti organici urbani e cosiddette biomasse). L’esperimento ha portato a due importanti accordi: con Viaggi del Ventaglio per la fornitura di energia verde a 12 villaggi Ventaclub oltre alla sede centrale di Milano, con erogazioni che vanno da 80 mila a 1,2 milioni di Kwh l’anno; con Hogast Italia, la cooperativa d'acquisto per albergatori e pubblici esercizi in Alto Adige, per la fornitura di energia elettrica a oltre 200 alberghi. Stefano Podini, presidente del Gruppo Eneco, ha dichiarato: «Il gruppo Eneco intende sostenere e consolidare l’importanza della produzione di energia da fonti rinnovabili e la costruzione della nostra prima centrale eolica ne è una testimonianza concreta. Riteniamo infatti che l’offerta di questo tipo di energia sarà vissuta come una scelta consapevole e in alcuni settori, come quello turististico e alimentare, è già sentita come una specifica esigenza. Attraverso il Progetto Eneco Green Power la coscienza e la sensibilità verso l’energia verde diventano un punto di incontro tra domanda e offerta, grazie anche alla liberalizzazione dei mercati avviata negli ultimi anni». |
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GE PRESENTA SERVIZI INNOVATIVI PER AUMENTARE LE PRESTAZIONI E L’AFFIDABILITÀ DEGLI AEROGENERATORI IL PROGRAMMA AL VIA IN EUROPA |
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Firenze, 13 Maggio 2004 - Ge Energy ha presentato una nuova gamma di servizi con una disponibilità garantita fino a 12 anni, comprensiva di aggiornamenti e incremento delle prestazioni che rientra tra le caratteristiche degli accordi inerenti i servizi contrattuali attualmente in via di introduzione sul mercato europeo dell'energia eolica (Csa) Inizialmente disponibile per i generatori eolici Ge di classe 1,5 Megawatt installati in Germania e in altre località europee dove l'energia eolica è in rapido sviluppo, il programma Csa di Ge Energy sarà reso disponibile anche in Asia e in America, man mano che le necessità dei clienti e il valore del programma risulteranno allineate nelle diverse regioni. Ge prevede nel prossimo futuro di ampliare il proprio programma Csa, fino ad includere anche le turbine eoliche delle serie 2.X e da 3,6 Megawatt. "Il nuovo programma Csa di Ge è stato sviluppato per garantire ai clienti un’accurata previsione dei costi riducendo i rischi degli investitori inerenti l'affidabilità e le prestazioni degli impianti. Riteniamo che questo vantaggio potrà attirare verso il settore eolico nuovi investitori, e questo dovrebbe contribuire a diminuire i costi di capitale", ha dichiarato Ulrich Schomakers, Manager of Field Operations per il settore energia eolica di Ge Energy. "La possibilità di prevedere i costi operativi di una turbina eolica per 12 anni è un vantaggio significativo per chi investe in questa tecnologia". Per raggiungere questo obiettivo Ge ricorrerà alle sinergie con altre divisioni del proprio gruppo e alla competenza dei propri centri di ricerca (Global Researches Centers) per individuare e implementare costantemente miglioramenti tecnologici e nuovi sistemi e procedure per ottimizzare gli impianti. Il programma Csa di Ge comprende anche una clausola di compartecipazione che permetterà a Ge di condividere il maggior profitto che deriverà dall’eventuale protrarsi della disponibilità degli impianti. "Questa strategia rappresenta un forte incentivo affinché Ge continui a migliorare disponibilità e prestazioni delle turbine eoliche", ha concluso Schomakers. I punti salienti del nuovo programma Csa per le turbine eoliche comprendono: Monitoraggio e diagnostica remota 24X7, ispezioni on-site delle turbine; Manutenzione programmata, compresi cambi del lubrificante, verifiche delle pale e altre ispezioni e aggiornamenti; Riparazioni previste e straordinarie; Curva di potenza e disponibilità garantite; Livello di rumore controllato (da valutare e stabilire caso per caso sul sito di installazione); Report mensili statistici e relazioni sul servizio. Il programma Csa è adattabile inoltre alle particolari esigenze di ogni cliente. Il programma sarà inizialmente disponibile per gli ordini di nuove turbine e verrà in seguito sviluppato (verso la fine del 2004) per impianti già in esercizio. |
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LA NUOVA PROVINCIA DI MONZA: UN’IMPRESA SU CINQUE DELLA (VECCHIA) AREA MILANESE |
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Milano, 13 maggio 2003 - La nuova provincia di Monza: 53 Comuni, circa 58.000 imprese attive, più di una ogni 8 abitanti, pari al 18% di tutte quelle della provincia di Milano. Al ventisettesimo posto nella classifica nazionale per numero di imprese. Con un fatturato di 30 miliardi di euro all’anno, il 9,5% dell’area milanese con quella monzese. I più imprenditivi? I monzesi (18,3% del totale delle imprese nella nuova provincia di Monza); segue Seregno (6,1%), Lissone (5,9%), Desio (4,9%), Cesano Maderno (4,6%). La prevalenza delle imprese (27% su totale delle imprese in provincia di Monza) è nel settore commercio. Segue (20%) il settore manifatturiero, i servizi alle imprese (17,8%), le costruzioni (16,5%). I settori che pesano di più rispetto all’economia di Milano e provincia con Monza e provincia? I servizi domestici presso le famiglie (40%), le attività manifatturiere (23,5%), le costruzioni (23,1%), l’agricoltura e la sanità (20%). E la provincia di Monza cresce di più rispetto alla vecchia provincia milanese: +1,4% in un anno, tra il 2003 e il 2004, rispetto all’1,2% dell’area milanese. I settori che crescono di più? L’istruzione (+6,1%), la sanità e le costruzioni (+4,1%). Ma la Camera di Commercio di Milano resterà la più grande in Italia con circa 270 mila imprese attive, superando di 50.000 imprese la seconda Camera di Commercio, Roma. Sono questi i numeri della nuova provincia di Monza. E la Camera di Commercio di Milano ha aperto dal 1999 la nuova moderna sede di Monza, che era una delle dieci sedi decentrate, in Piazza Cambiaghi 9. Un vero e proprio “Palazzo dell'Economia” all'avanguardia per servire Monza e la Brianza, aperto alle imprese per attività anagrafico-certificative, ma anche per servizi di informazione e assistenza personalizzata. Con una superficie di oltre 1.800 metri quadrati, su tre piani, la sede comprende uno spazio di 130 posti, divisibile in due ambienti, uno da 100 posti e uno da 30, pronto ad ospitare convegni e corsi di formazione. E’ dotata di moderne apparecchiature e potenziata nei collegamenti informatici. “La nascita della nuova provincia di Monza e Brianza è una bella notizia ed è un passo in avanti nella attuazione di una moderna “Repubblica delle autonomie”. Monza e la Brianza dal punto di vista economico – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – è una realtà solida, forte e competitiva, con una imprenditorialità diffusa ed equilibrata tra la tradizione ed l’innovazione, tra il locale e il globale. Ed interpreta l’identità più vera del sistema delle imprese del nostro Paese. Anche per questo la Camera di commercio di Milano ha da tempo investito sulla realtà territoriale di Monza, anche con dimensioni simboliche, a partire dalla realizzazione del Palazzo dell’economia, che attualmente non solo accoglie gli uffici anagrafici della Camera di commercio, ma anche importanti funzioni di promozione economica, di marketing territoriale ed ospita altre realtà a servizio dello sviluppo del territorio. La Camera di commercio di Monza e della Brianza, che nascerà insieme all’istituzione della nuova Provincia, sarà un punto di riferimento per il mercato locale, un’istituzione a servizio delle imprese, un moltiplicatore di sviluppo e un luogo di democrazia economica. Proprio in preparazione di questo evento, infatti, nell’ultimo anno abbiamo istituito la Consulta economica della Brianza, che ha avviato un’azione di coinvolgimento delle rappresentanze economiche del territorio per individuare le piste di sviluppo della Brianza”. Imprese nella nuova provincia di Monza:quote per settore Elaborazione Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese
58.212 | 100,0% | Totale Imprese Nuova Provincia Di Monza | 15.875 | 27,3% | G Comm.ingr.e dett.-rip.Beni pers.E per la casa | 11.805 | 20,3% | D Attivita' manifatturiere | 10.359 | 17,8% | K Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca | 9.628 | 16,5% | F Costruzioni | 2.530 | 4,3% | O Altri servizi pubblici,sociali e personali | 2.297 | 3,9% | I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. | 1.919 | 3,3% | H Alberghi e ristoranti | 1.314 | 2,3% | J Intermediaz.monetaria e finanziaria | 1.106 | 1,9% | A Agricoltura, caccia e silvicoltura | 821 | 1,4% | X Imprese non classificate | 332 | 0,6% | N Sanita' e altri servizi sociali | 156 | 0,3% | M Istruzione | 34 | 0,1% | E Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua | 16 | 0,0% | C Estrazione di minerali | 16 | 0,0% | L Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria | 2 | 0,0% | B Pesca,piscicoltura e servizi connessi | 2 | 0,0% | P Serv.domestici presso famiglie e conv. | Peso delle imprese della nuova provincia di Monza rispetto a provincia di Milano e provincia di Monza insieme Elaborazione Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese
Settore Ateco 04 | prov Monza | prov Mi con prov Monza | quota % prov Monza su prov Mi | P Serv.domestici presso famiglie e conv. | 2 | 5 | 40,0% | D Attivita' manifatturiere | 11805 | 50295 | 23,5% | F Costruzioni | 9628 | 41656 | 23,1% | A Agricoltura, caccia e silvicoltura | 1106 | 5541 | 20,0% | N Sanita' e altri servizi sociali | 332 | 1693 | 19,6% | G Comm.ingr.e dett.-rip.Beni pers.E per la casa | 15875 | 87712 | 18,1% | Totale | 58212 | 325945 | 17,9% | L Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria | 16 | 94 | 17,0% | O Altri servizi pubblici,sociali e personali | 2530 | 15530 | 16,3% | J Intermediaz.monetaria e finanziaria | 1314 | 8952 | 14,7% | H Alberghi e ristoranti | 1919 | 13167 | 14,6% | K Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca | 10359 | 75692 | 13,7% | X Imprese non classificate | 821 | 6187 | 13,3% | C Estrazione di minerali | 16 | 123 | 13,0% | I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. | 2297 | 17717 | 13,0% | E Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua | 34 | 271 | 12,5% | M Istruzione | 156 | 1285 | 12,1% | B Pesca,piscicoltura e servizi connessi | 2 | 25 | 8,0% | Crescita annuale nella nuova provincia di Monza e crescita della provincia di Milano e provincia di Monza insieme Elaborazione Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese
crescita 03/04 | crescita imprese prov Monza 03/04 | crescita imprese prov Mi con prov Monza 03/04 | A Agricoltura, caccia e silvicoltura | -0,3% | -0,2% | B Pesca,piscicoltura e servizi connessi | 0,0% | -3,8% | C Estrazione di minerali | 0,0% | -3,9% | D Attivita' manifatturiere | -0,9% | 0,0% | E Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua | -8,1% | 3,4% | F Costruzioni | 4,0% | 3,7% | G Comm.ingr.e dett.-rip.Beni pers.E per la casa | 0,5% | 0,2% | H Alberghi e ristoranti | 1,7% | 1,5% | I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. | 3,6% | 1,6% | J Intermediaz.monetaria e finanziaria | 0,4% | -2,6% | K Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca | 2,7% | 2,6% | L Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria | -11,1% | -9,6% | M Istruzione | 6,1% | 7,6% | N Sanita' e altri servizi sociali | 4,1% | 4,6% | O Altri servizi pubblici,sociali e personali | 2,0% | 2,5% | P Serv.domestici presso famiglie e conv. | 0,0% | -28,6% | X Imprese non classificate | 2,5% | 2,6% | Totale | 1,4% | 1,2% | Imprese per comune nella nuova provincia di Monza Elaborazione Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese
Mi149 - Monza | 18,3% | Mi208 - Seregno | 6,1% | Mi123 - Lissone | 5,9% | Mi100 - Desio | 4,9% | Mi075 - Cesano Maderno | 4,6% | Mi138 - Meda | 3,4% | Mi034 - Brugherio | 3,2% | Mi121 - Limbiate | 3,2% | Mi107 - Giussano | 3,1% | Mi241 - Vimercate | 3,1% | Mi152 - Muggio' | 2,8% | Mi156 - Nova Milanese | 2,5% | Mi048 - Carate Brianza | 2,3% | Mi212 - Seveso | 2,3% | Mi008 - Arcore | 2,0% | Mi030 - Bovisio-masciago | 1,9% | Mi119 - Lentate Sul Seveso | 1,9% | Mi003 - Agrate Brianza | 1,8% | Mi084 - Concorezzo | 1,7% | Mi231 - Varedo | 1,5% | Mi021 - Besana In Brianza | 1,5% | Mi239 - Villasanta | 1,5% | Mi023 - Biassono | 1,4% | Mi051 - Carugate | 1,3% | Mi234 - Verano Brianza | 1,1% | Mi227 - Usmate Velate | 1,0% | Mi223 - Triuggio | 1,0% | Mi018 - Bernareggio | 0,9% | Mi017 - Bellusco | 0,8% | Mi232 - Vedano Al Lambro | 0,8% | Mi120 - Lesmo | 0,8% | Mi216 - Sovico | 0,8% | Mi013 - Barlassina | 0,8% | Mi129 - Macherio | 0,7% | Mi080 - Cogliate | 0,7% | Mi117 - Lazzate | 0,6% | Mi006 - Albiate | 0,6% | Mi049 - Carnate | 0,6% | Mi033 - Briosco | 0,6% | Mi147 - Misinto | 0,6% | Mi044 - Cambiago | 0,6% | Mi037 - Burago Di Molgora | 0,5% | Mi047 - Caponago | 0,5% | Mi069 - Ceriano Laghetto | 0,5% | Mi180 - Renate | 0,5% | Mi233 - Veduggio Con Colzano | 0,5% | Mi161 - Ornago | 0,4% | Mi145 - Mezzago | 0,4% | Mi187 - Ronco Briantino | 0,3% | Mi217 - Sulbiate | 0,3% | Mi092 - Correzzana | 0,2% | Mi004 - Aicurzio | 0,2% | Mi045 - Camparada | 0,2% | |
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ERNST & YOUNG: IMPRENDITORI ITALIANI IN GARA. DA OGGI AL 2 LUGLIO E’ POSSIBILE CANDIDARSI; A NOVEMBRE LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE |
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Milano, 13 maggio 2004 - Prende il via l’ottava edizione del Premio L’imprenditore dell’Anno, il prestigioso riconoscimento dedicato all’imprenditoria italiana istituito da Ernst & Young, leader mondiale nei servizi professionali. Nato negli Stati Uniti nel 1986 ed attualmente presente in piu’ di 35 Paesi, il Premio si propone di celebrare tutti gli imprenditori che, per i valori e l’impegno dimostrati nella conduzione della propria impresa, si sono distinti nel panorama sociale ed economico del proprio paese, contribuendo alla crescita e allo sviluppo del territorio. Nell’ultima edizione italiana sono stati assegnati riconoscimenti a imprenditori del calibro di Nerio Alessandri, Technogym; Giuseppe Nicoletti, Nicoletti; Zeno Soave, Socotherm; Ettore Riello, Riello; Giovanni Burani, Mariella Burani Fashion Group. Coerentemente con le precedenti edizioni, le candidature sono aperte a imprenditori e imprenditrici alla guida di aziende che abbiano registrato nell’ultimo esercizio un fatturato compreso tra i 25 e i 600 milioni di euro. Il Premio si articola in cinque categorie: Global, Innovation, Finance, Communication, Quality of Life e prevede la proclamazione di un Vincitore Nazionale che sara’ chiamato a rappresentare l’Italia al World Entrepreneur of the Year, l’edizione internazionale del Premio, confrontandosi con i Vincitori Nazionali degli altri paesi. “Il nostro proposito continua ad essere quello di premiare figure imprenditoriali di talento che, attraverso il proprio operato, abbiano dato prova di impegno personale, responsabilita’, creativita’ e intraprendenza” afferma Giorgio Mosci, partner di Ernst & Young. “Il nostro tessuto economico si caratterizza per la presenza di personalita’ imprenditoriali forti, capaci di raccogliere con determinazione le sfide che il mercato impone quotidianamente e di superarle, testimoniando doti straordinarie di flessibilita’ e professionalita’” ha proseguito Mosci. “Riteniamo determinante il ruolo del Premio nel promuovere, attraverso le storie dei suoi imprenditori, valori quali la responsabilita’ sociale e la cultura d’impresa, che legano la storia di un singolo uomo alla storia territoriale e sociale del nostro Paese, fino a costituire la base del successo in un mercato sempre piu’ allargato”. A giudicare le candidature saranno chiamati, come di consueto, autorevoli rappresentanti del mondo economico e della comunicazione, nonche’ alcuni dei vincitori delle precedenti edizioni del Premio. A garanzia di continuita’ del lavoro svolto negli anni scorsi, Piero Bassetti, Presidente della Fondazione Bassetti, guidera’ la Giuria del Premio in qualita’ di Presidente. La cerimonia di premiazione si terra’ a Milano nel mese di novembre. Gli imprenditori vincitori e i finalisti del Premio potranno accedere di diritto all’Associazione Imprenditore dell’Anno. Fondata del 2000 da Ernst & Young, l’Associazione costituisce un fertile terreno di incontro e di comunicazione tra gli imprenditori, e si occupa della promozione di studi e ricerche nel campo delle scienze economiche, sociali, giuridiche e aziendali. In Italia, il Premio L'imprenditore dell'Anno 2004 si svolge con la partecipazione di Unicredit Private Banking e Unicredit Banca d'Impresa, con il contributo della Wda - Welsh Development Agency - e di Sap, con il patrocinio di Borsa Italiana, con il supporto de L'imprenditore, Mensile della Piccola Industria di Confindustria, e la collaborazione con Il Sole 24 Ore. L’adesione all’iniziativa e’ gratuita. Il termine di presentazione delle candidature all’ottava edizione del Premio L’imprenditore dell’Anno e’ il prossimo 2 luglio. L’adesione puo’ essere effettuata anche compilando l’apposito modulo disponibile al sito Internet www.Eypremio.com |
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INVESTIRE NELL'IMMAGINE AZIENDALE E MANTENERE ALTO IL LIVELLO DI ENGAGEMENT: LA STRADA DEL SUCCESSO IN TEMPO DI INCERTEZZA MIDA PRESENTA I RISULTATI DELL'ULTIMA RICERCA CONDOTTA SU CIRCA 2500 INDIVIDUI |
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Milano 13 maggio 2004 – Quanto sono coinvolti e motivati i dipendenti? Quali sono i fattori chiave per mantenere alto il livello di impegno e di coinvolgimento? Tutti interrogativi che convergono nell'area della gestione delle risorse umane e dell'engagement, ambito che Mida, società specializzata nella formazione e nello sviluppo delle risorse umane, ha esplorato nella ricerca condotta su circa 2500 individui di 19 aziende in diversi settori pubblici e privati dell'economia italiana. "In un mercato così competitivo, difficile e incerto come quello attuale, le risorse umane rappresentano sempre più la vera ricchezza delle aziende", commenta Maurizio Castagna, Presidente di Mida. "Per questo motivo il livello di engagement, ovvero l'investimento di energia in ambito lavorativo promosso dai collaboratori, costituisce una risorsa indispensabile per il successo delle imprese". I dati emersi dall'indagine, evidenziano che l'engagement è il risultato di un sano rapporto tra l'individuo e l'organizzazione in cui opera, ma anche quali sono gli elementi che concorrono a sviluppare coinvolgimento e motivazione in azienda e, soprattutto, quali di questi l'azienda è in grado di controllare. Attraverso il questionario somministrato ad un ampio campione suddiviso per età anagrafica, anzianità in azienda, titolo di studio e posizione, la ricerca promossa da Mida evidenzia i cinque elementi fondamentali che concorrono a sviluppare coinvolgimento e motivazione: la sintonia con l'azienda, il rapporto affettivo con le persone, il piacere per il contenuto del proprio lavoro, accoglienza e ascolto (apprezzamento e riconoscimento del lavoro svolto), autonomia e consapevolezza della valenza del proprio contributo. Alcune di questi possono essere controllati direttamente dal management dell'azienda ed essere introdotti come politiche aziendali, quali lo sviluppo professionale, la qualità della vita lavorativa e il riconoscimento e la valorizzazione del merito. Altre dovrebbero invece far parte della cultura aziendale nel suo insieme, quali la partecipazione, il dialogo e l'autonomia. Un ruolo importante viene inoltre giocato dall'immagine aziendale. "Una visione positiva dell'azienda, dei suoi valori e dei suoi plus, non potrà che accrescere il livello di coinvolgimento presso i propri dipendenti", continua Castagna. "Un'organizzazione percepita come dinamica, affidabile, socialmente responsabile, sensibile all'equilibrio tra vita professionale e lavorativa troverà il consenso dei propri collaboratori moltiplicandone motivazione, impegno e potenziandone le prestazioni." "Interessanti sono inoltre i dati relativi ai giovani fino a 34 anni e con livello di istruzione e posizione elevati," aggiunge Castagna. "Queste persone manifestano una spiccata attenzione per la qualità della vita sul lavoro, intesa come possibilità di sviluppare relazioni gratificanti e rapporti interpersonali basati su collaborazione, stima e fiducia. Meno attenti alle relazioni sociali sono invece risultati i colleghi over 40". Fra i risultati evidenziati dalla ricerca, viene comunque confermato il rapporto diretto tra engagement e ruolo ricoperto in azienda. "Manager, quadri e più in generale chi riveste una posizione di rilievo all'interno dell'organizzazione presenta indici di coinvolgimento più alti di chi, come operai e lavoratori a tempo parziale, riveste posizioni di minor risalto", sottolinea Castagna. Chi occupa una posizione di rilievo vive infatti con partecipazione il rapporto con l'organizzazione, manifesta apertamente l'entusiasmo per il proprio lavoro, è consapevole di essere apprezzato e stimato. Al contrario, le persone con un livello d'istruzione inferiore e posizioni meno rilevanti manifestano un atteggiamento più distaccato e disinteressato. "La valorizzazione del merito, anche in forma indiretta, sarà la strategia vincente da adottare per incentivare, motivare e coinvolgere queste persone" evidenzia Castagna. Perché un'indagine sull'engagement? "In un mercato sempre più competitivo vince l'impresa che investe nelle risorse umane, che sa valorizzare i propri collaboratori tenendo in considerazione le esigenze diffuse", conclude Maurizio Castagna. "Il monitoraggio periodico del livello di engagement, fornisce quindi all'azienda uno strumento utile per produrre buoni risultati, progettare linee d'azione mirate e raggiungere più facilmente gli obiettivi di business prefissati." |
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NASCE LA PRIMA CATTEDRA ITALIANA DEL FLUORO. POLITECNICO DI MILANO E SOLVAY SOLEXIS ISTITUISCONO LA “CATTEDRA SOLVAY DI CHIMICA DEL FLUORO E DEI MATERIALI FLUORURATI”. |
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Milano, 13 maggio 2004 - Politecnico di Milano e Solvay Solexis S.p.a. Hanno presentato ieri la convenzione che hanno siglato per attivare questo nuovo insegnamento. È la prima volta in Italia che viene istituito un corso universitario nel campo specifico della chimica del fluoro e dei materiali fluorurati. Anche a livello mondiale si tratta di una delle pochissime realtà esistenti specializzate nello sviluppo della chimica dei composti organici perfluorurati. Il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” (C.m.i.c.) del Politecnico ha evidenziato l’esigenza di attivare questo insegnamento, trovando la disponibilità di Solvay Solexis a supportare l’iniziativa per una durata di dieci anni, con un impegno finanziario complessivo di circa due milioni di euro. L’accordo prevede un rapporto di collaborazione allargata e continuativa con ampie finalità: contribuire alla formazione di laureati di secondo livello e di dottorati particolarmente qualificati; promuovere lo svolgimento di studi e ricerche volti all’innovazione tecnologica; mantenere un elevato livello culturale dei propri operatori universitari e favorire il loro aggiornamento professionale. Per soddisfare questi obiettivi sono stati attivati, oltre alla nuova cattedra, due contratti di ricerca e quattro borse di studio triennali di dottorato. La società Solvay Solexis metterà a disposizione personale specializzato e fornirà attrezzature specifiche per le attività sperimentali di laboratorio, esercitazioni e ricerche e per lo svolgimento di tesi, progetti ed elaborati di laurea. Viene costituito un comitato misto di gestione della Convenzione formato da due membri nominati dal Politecnico di Milano e due nominati da Solvay Solexis. |
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INAUGURAZIONE UFFICIALE DELLA SEDE DEL COLLEGIO EUROPEO DI PARMA |
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Parma, 13 maggio 2003 - Oggi, alle 16.30 sarà inaugurata la nuova sede del Collegio Europeo di Parma di borgo Rodolfo Tanzi 38/b. Alla cerimonia interverrà Mario Monti, commissario europeo alla Concorrenza che terrà, alle 17.30, una lezione per i corsisti del Collegio dal titolo “Prospettive della politica europea della concorrenza”. I 43 studenti assisteranno poi, venerdì 14 maggio dalle 10.30 alle 12.30, alla lezione di Romano Prodi, presidente della Commissione Europea. |
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SCIENZA UNDER 18 LA PRIMAVERA DELLA SCIENZA VII EDIZIONE 18 - 21 MAGGIO 2004 MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI MILANO |
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Milano, 12 maggio 2004 - Scienza under 18 é un progetto educativo fortemente orientato alla comunicazione e alla condivisione del sapere scientifico che si sviluppa nel corso dell’anno scolastico e ha il suo culmine nelle giornate di maggio in cui le esperienze scientifiche realizzate da studenti di ogni età vengono presentate ad altri studenti e al pubblico in un grande laboratorio all’aperto. I numeri dell’edizione 2004 di Scienza under 18 Milano: progetti presentati 82; classi espositrici 110; classi prenotate 97; visitatori previsti 3000. Calendario: martedì 18 - venerdì 21 maggio, 9.30 _ 16.00 | Chiostri del Museo - sezione exhibit, apertura al pubblico. Martedì 18 - giovedì 20 maggio, 9.30 _ 16.00 | Sala dei Chiostri - sezione multimedia, apertura al pubblico. Martedì 18 - mercoledì 19 maggio, 10.00 | 12.00 | 15.00 | Corridoio Civico - eventi scientifici nell’Angolo del Dna attività di sperimentazione per le scuole nell’area didattica dedicata a genetica e biotecnologie. Gli exhibit e le postazioni multimediali dell’Angolo del Dna rimarranno a disposizione del pubblico con il supporto di un animatore da martedì 18 maggio a venerdì 21 maggio. Mercoledì 19 maggio, 12.00 | 14.00 | Corridoio Civico Angolo del Dna - Ticaebio.it, la Fondazione Marino Golinelli presenta agli insegnanti il cd-rom Ticaebio.it, progetto multimediale dedicato al tema del Dna e delle biotecnologie, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Giovedì 20 maggio, 10.00 _ 13.00 | Sala Conte Biancamano - il simposio dei ragazzi diventa teatro scientifico nello spazio recitAzione, gli studenti mettono in scena la scienza, raccontano la vita degli scienziati e animano le loro scoperte. I temi presentati quest’anno sono: la genetica, da Mendel al Dna; la storia delle donne scienziato; calcolatori e informatica. Ospite speciale del simposio: il filosofo della scienza Giulio Giorello dell’Università degli Studi di Milano. Venerdì 21 maggio, 11.00 | Sala dei Chiostri “anteprima Olimpiadi Italiane dell’Informatica 2005” Aica (Associazione Italiana per il Calcolo Automatico) presenta al pubblico le Olimpiadi Italiane dell’Informatica 2005; ospiti dell’incontro due studenti ex-olimpionici che racconteranno la loro esperienza. Venerdì 21 maggio, 14.00 _ 18.00 | piazza del Padiglione Aeronavale - Gara di robotica, le scuole si sfidano in una gara: i robot programmati in classe percorrono una pista. Scopriamo chi è il più abile ad affrontare ostacoli e a raggiungere il traguardo. Due le gare di quest’anno: il Robot Affamato che nel campo di gara si muove alla ricerca di cibo; il Geniere, in cui il robot deve riuscire ad attraversare un fossato. Ospiti Speciali Di Scienza Under 18 Milano: Fondazione Marino Golinelli , durante tutta la durata di Scienza under 18 Milano, la postazione Ticaebio.it sarà a disposizione dei visitatori nell’angolo del Dna. Enea (Ente Nazionale Energia e Ambiente), sarà presente con materiali informativi e didattici sugli ultimi progetti di divulgazione nell’ambito dell’energia e dell’ambiente. Aica (Associazione Italiana per il Calcolo Automatico), tutti i segreti delle Olimpiadi Italiane dell’Informatica 2005: come partecipare, come prepararsi... Fondazione Casartelli la Fondazione dedicata alla memoria del giovane ciclista Fabio Casartelli, impegnata in campagne sulla sicurezza stradale rivolte ai giovani, presenta il Concorso “A ruota libera”, dedicato alle scuole elementari e medie della Lombardia. Impulsi _ il Tg dei Musei, In occasione di Scienza under 18, anche il Museo aderisce a Impulsi_ il Tg dei musei, primo esperimento europeo di attualità scientifica nei musei. La redazione delle notizie é a cura dell’agenzia di giornalismo scientifico Zadigroma, diretta da Romeo Bassoli. Durante le giornate di Scienza under 18 saranno realizzati laboratori di scrittura creativa con insegnanti e studenti. Infolink: www.Laprimaveradellascienza.it www.Museoscienza.org www.Scienza-under-18.org |
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CORSO NATURANDO: REALIZZAZIONE UN PERCORSO FORMATIVO PER I VOLONTARI CHE INTENDANO EDUCARE E SENSIBILIZZARE I BAMBINI ALLA NATURA |
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Firenze, 13 maggio 2004 - Il progetto intende fornire, ai volontari partecipanti al corso, le competenze necessarie ad orientare i bambini alla scoperta, al rispetto, alla conoscenza dell’ambiente naturalistico come risorsa fondamentale e inalienabile del genere umano. Gli obiettivi specifici dell’iniziativa riguardano l’apprendimento dei fondamenti della botanica in relazione al nostro territorio; il riconoscimento di piante officinali, medicinali, condimentarie; le metodologie di raccolta; l’applicazione sul campo delle tecniche analizzate; l’utilizzo di tali competenze per la realizzazione di laboratori didattici con bambini e adolescenti. L’iniziativa sarà strutturata in due fasi: 10 ore di lezioni teoriche presso la sede della Delegazione del Cesvot di Livorno in Via degli Asili, 35 – 57126 Livorno; 15 ore di lezioni pratiche presso la sede estiva dell’Asssociazione “Amici della Zizzi” O.n.l.u.s. In Via del Macchione, s.N.c., Località Il Macchione, Frazione Orentano, Comune Castelfranco di Sotto (Pi). Calendario dettagliato degli incontri 3 giugno 2004 - ore 17-19.30: Introduzione alla Botanica con particolare riferimento al riconoscimento delle specie presenti sul territorio. Dott.ssa Antonella Paci, educatrice ambientale specializzata in botanica. 4 giugno 2004 – ore 17-19.30: Influenza del clima sulla vegetazione, strategia di adattamento e stadi evolutivi della macchia mediterranea. Dott.ssa Antonella Paci, educatrice ambientale specializzata in botanica. 7 giugno 2004 – ore 17-19.30: Riconoscimento delle piante officinali, medicinali, condimentarie. La botanica nella storia antica e nel medioevo. Tatiana Paoli, esperta in erboristeria e alimentazione naturale. 8 giugno 2004 – ore 17- 19.30: Tecniche di raccolta, essiccazione e conservazione delle spezie e dei loro principi attivi. Le piante officinali nella macchia mediterranea. Tatiana Paoli, esperta in erboristeria e alimentazione naturale. 12 giugno 2004 – ore 10-13/15-19: Riconoscimento direttamente sul campo delle specie studiate e applicazione delle tecniche estrattive. Dott.ssa Antonella Paci, educatrice ambientale specializzata in botanica. 13 giugno 2004- ore 9-13/15-19: Riconoscimento direttamente sul campo delle specie studiate e applicazione delle tecniche estrattive. Tatiana Paoli, esperta in erboristeria e alimentazione naturale. Tutor: Silvia Bettinardi |
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