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SABATO
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Notiziario Marketpress di
Sabato 26 Giugno 2004 |
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UN ITINERARIO IDROGASTRONOMICO PER SCOPRIRE VIE D'ACQUA E CUCINA DI FERRARA
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Fino a pochi secoli fa la bassa Pianura Padana era ricoperta di paludi e vie d'acqua. Viaggiando fra una città e l'altra non era difficile scorgere le vele delle barche d'acqua dolce, gonfie al vento, sui canali e sui fiumi padani. A quel tempo il Po e il suo delta erano lo snodo di traffici e commerci fra l'Adriatico e il nord Italia e Ferrara era uno dei centri di maggiore importanza da cui si irradiavano le principali idrovie. Una di queste vie d'acqua, per lungo tempo la più importante, era il Po di Primaro che oggi è finalmente tornato navigabile e che è possibile conoscere con l'iniziativa A Tavola lungo il Fiume. Per il periodo estivo l'Albergo Annunziata e il Prisciani Art Suite propongono una sorta di itinerario idrogastronomico sul Po di Primaro con partenza da Ferrara e arrivo al Bagaglino di Marrara, tradizionale osteria situata sull'argine del fiume, per gustare la cucina ferrarese al venerdì e alla domenica. La proposta è valida a partire dal 25 giugno fino al 6 agosto e comprende un pernottamento e prima colazione a buffet all'americana (venerdì notte o sabato notte), la gita in barca con partenza da Ferrara e arrivo all'osteria, pranzo o cena, e infine ritorno in barca alla Darsena di Ferrara. Gli orari di partenza dipendono dal giorno prescelto: il venerdì sera si parte alle 19.30 per la cena, mentre la domenica si parte alle 12,00 naturalmente per il pranzo. I prezzi variano da 85 Euro a persona in camera doppia a 100 Euro a persona in camera singola. Infolink: www.Annunziata.it |
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CARNIA, UN’ESTATE TRA FESTE E SAGRE |
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Prosegue all’insegna delle tradizioni e dei prodotti tipici l’estate in Carnia. In agosto si susseguiranno manifestazioni ispirate alla tradizione, una buona occasione per riscoprire gli usi e i costumi carnici e per assaporare i piatti e i sapori della cucina locale. A Forni Avoltri si potranno gustare mirtilli, lamponi e gli altri frutti di bosco, a Sauris i formaggi prodotti nelle malghe, a Ravascletto invece si farà un salto indietro le ricette di una volta. Un fitto programma di iniziative, che saranno l’ideale anche per una vacanza o un week-end a contatto con la natura, approfittando del verde che circonda i paesi carnici, ideale per fare passeggiate ed escursioni. Per saperne di più su feste e sagre e avere informazioni sui pacchetti turistici, potete rivolgervi all’Aiat della Carnia, numero verde 800.249905, fax 800.597905 – Tel. 0433-886767 - www.Carnia.it e-mail aiat@carnia.Org Di seguito alcuni spunti. Festa dei Frutti Di Bosco – 1-agosto Forni Avoltri- Tre giorni all’insegna di fragole, mirtilli e lamponi. Nella Festa dei frutti di bosco di Forni Avoltri potranno essere degustati dolci e delizie a base di frutti di bosco, oltre a piatti nostrani anche salati: Le prelibatezze saranno accompagnate da una festosa atmosfera, con musica da osteria e mercatino dei prodotti tipici e artigianali della Carnia. Pacchetti turistici: la proposta week-end (30-31 luglio e 1 agosto) comprende 2 giorni di mezza pensione, 2 serate di intrattenimento, ristorazione curata con piatti tipici a base dei frutti di bosco. Week-end in hotel 90€ a persona, in B&b 45 € a persona. Week-end corto (solo pernottamento sabato) in hotel 45€ a persona, in B&b 23 € a persona. Escursione compresa nel prezzo in entrambi i casi. Per informazioni: Aiat- Forni Avoltri Tel 0433 72202 Fax 0433 727821 Pacchetti di soggiorno: week end lungo (due giorni a mezza pensione, due serate di intrattenimento) a partire da € 90 week end lungo Bed & Breakfast a partire da € 45 Informazioni: Aiat Forni Avoltri, Corso Italia 24, tel. 0433-72202 Palio Das Cjarogiule: ovvero, palio delle carriole – 7 e 8 agosto Paluzza- La Carnia celebra le proprie tradizioni nel cuore dell’estate con la Xx edizione del “Palio das Cjarogiules”, organizzato dall’Associazione culturale “Giovins di Chenti di Paluzza”.una manifestazione suggestiva, che permette ai carnici di tornare alle proprie origini attraverso la cjarogiule, cioè l’assale con ruote e timone, e la louze, la slitta in legno con cui un tempo si trasportavano i beni di famiglia. Sabato sera nei borghi e nelle contrade si assapora la profumata e genuina bontà della gastronomia carnica, in caratteristici angoli di degustazione, rallegrati da musica e da rappresentazioni teatrali, con gli abitanti del paese che vestono abiti ottocenteschi. La domenica mattina e il primo pomeriggio sono sempre dedicati alla gastronomia e alle visite alla scoperta dei luoghi di cultura della vallata: dalla famosa Torate, storica torre eretta in difesa della valle ai numerosi mulins dove si lavorava il grano, le botteghe artigianali del legno, del ferro e della ceramica, fino alle vecchie sies, segherie ingegnosamente azionate dalla forza dell’acqua. Nel pomeriggio nelle strade del paese risuonano i rulli dei tamburi e le colorate e acrobatiche evoluzioni degli sbandieratori, mentre varie gare introducono al grande “Palio das Cjarogiules”, che ha inizio al tramonto. La gara si svolge a staffetta, con quattro partecipanti per ogni contrada. I concorrenti per frazione sono due, con partenza e arrivo al centro della piazza di Paluzza, mentre il percorso si snoda per le vie del paese, attraverso i borghi più caratteristici: Per informazioni: Aiat - Paluzza Tel 0433 775344 Fax 0433 727821 Mondo Delle Malghe: Festa Del Formaggio Salato – 13, 14 e 15 agosto Sauris, fraz. Lateis – Un vero e proprio tuffo nella natura, in un ambiente incontaminato, tra le dolci distese di Rosa alpina e prati fioriti e profumati, accompagnati da muggiti e richiami acuti di rapaci alpestri. Un’atmosfera unica, che può essere vissuta durante le visite e le escursioni guidate alle malghe e dintorni. Caratteristico è anche il mercato dell’originale formaggio salato, con la possibilità di assaggiare i piatti della gastronomia locale, tra musica e folclore. Per informazioni : Aiat- Sauris Tel 0433 86076 Fax 0433 866900 Fiesta Tas Corts – 22 agosto Ravascletto – Sono le donne di Ravascletto le artefici di questa festa gastronomica, una delle più antiche e originali della zona, che si svolge la terza domenica d’agosto nei vari borghi del paese. Per un giorno il paese intero si trasforma in un’unica cucina e trattoria, permettendo ai visitatori di scoprire anche gli scorci degli antichi borghi e cortili, le tipiche case e gli oggetti della cultura e del folclore carnico. A far da regina a questa Festa nei cortili, come si può tradurre dal friulano la sua denominazione, è la gastronomia, grazie all’infaticabile disponibilità delle donne del paese che aprono per l’occasione le loro case e offrono ai visitatori antichi piatti e specialità gastronomiche della cucina carnica, realizzate recuperando le vecchie ricette di famiglia. I piatti che le donne del paese preparano per l’occasione sono quelli che ciascuna di loro ha imparato a cucinare dalla madre e dalla nonna, e quindi variano da casa a casa e presentano, di volta in volta, mille sapori diversi, frutto dei piccoli segreti che ogni cuoca conserva gelosamente. Il piatto più noto e più ricco di varianti sono i cjarsòns, agnolotti con ripieno dolce a base di ricotta, conditi con burro fuso e ricotta. Come i gnòcs e le agnes, i cjarsòns erano un tempo dei piatti speciali, che venivano preparati solamente in occasione dei grandi giorni di festa. A Ravascletto vengono preparate per la festa anche pietanze più semplici – quelle che un tempo erano il desinare quotidiano della gente della montagna carnica – a iniziare dalla polenta, che da queste parti si usa accompagnare con il frico, una sorta di frittata fatta con il formaggio delle malghe carniche, tagliato a piccole fette e sciolto lentamente in piccole padelle. Le varianti sono molte, dal frico croccante a quello morbido con patate, cipolle, mele. Ci sono poi mèsta e busa, polenta tenera, condita con burro fuso, con salsiccia e ricotta, il mignestròn con le sue infinite varianti di verdure, le cartufles e radic, patate e radicchio, conditi con lardo. Piatti semplici, ma estremamente saporiti, che seguono l’andamento delle stagioni. Per informazioni: Aiat Carnia Numero Verde 800-249905, fax 800-597905, www.Carnia.it e-mail Aiat@carnia.org Mjstirs: Cultura, tradizioni e mestieri della Val d’Incarojo 29 agosto Paularo – I mestieri e le attività che hanno animato la vallata carnica sin dai tempi più remoti rivivono a Paularo nell’ultima domenica di agosto. Piazze e angoli caratteristici del paese vengono animati da rappresentazioni di antiche usanze e mestieri, che mescolati a canti e musiche creano un’atmosfera particolarmente affascinante.Grazie all’ospitalità degli abitanti si possono visitare anche i preziosi palazzi antichi, che costituiscono una delle maggiori attrattive culturali del paese. Per informazioni: Aiat Carnia Numero Verde 800-249905, fax 800-597905, www.Carnia.it e-mail Aiat@carnia.org |
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APPENNINO FOLK FESTIVAL 2004: TRA SUONI E DANZE IL RESPIRO DELLA MONTAGNA |
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Un anno intero di musiche e balli dell’antica tradizione popolare appenninica, celebrate dalle province di Piacenza, Parma, Alessandria, Pavia e Genova. Un grande progetto per diffondere e sviluppare la cultura musicale montana. Da giugno a dicembre, con i migliori interpreti del genere, alla scoperta di strumenti dalla voce antica e di danze che esistevano molto tempo prima del valzer. La montagna si racconta in musica. Suoni che arrivano da tempi remoti: i ritmi delle sue genti, i ritmi della vita. Seguirne il richiamo vuol dire entrare nel mondo della canzone popolare, di danze come la monferrina, la tintarella, la furlana che esistevano prima che valzer e polka, “invasori” mitteleuropei, ne oscurassero la rustica bellezza e la spontanea grazia. Vuol dire respirare l’anima del nostro Appennino, che così festeggia da sempre, pur nella fatica quotidiana del vivere, la conquista della semplicità. Nasce così l’Appennino Folk Festival: dal desiderio di far conoscere al grande pubblico italiano questa immensa risorsa culturale e di far crescere i frutti migliori della tradizione musicale montana. Con la collaborazione di: Comunità Europea e programma Leader+insieme, regione Emilia-romagna, regione Liguria, provincia di Genova, Carnica Assicurazioni, Camera di Commercio di Genova, Gal Soprip, Gal Appennino genovese. Oltre ai Comuni di Cerignale, Montebruno, S.stefano d’Aveto, Travo, Vernasca e le Comunità Montane delle Valli Nure, Arda e Tidone e l’Associazione Travobaccano. Un festival lungo un anno: dal 29 giugno al Natale del 2004. Cinque le provincie coinvolte: Piacenza, Parma, Alessandria, Genova e Pavia, una Koinè (un progetto unitario) di feste popolari esistenti, “federate” e promosse con un unico cartellone, ospitate da eventi di portata mondiale come il World Music di Fivizzano (Ms). Il progetto si sviluppa attraverso tre direttrici: la 2ª edizione dell’Appennino Folk Festival; la promozione della musica della montagna, che Soprip spera di tradurre quanto prima in una collana discografica: una serie di iniziative scolastiche, intese come momenti formativi e di ricerca (per info: www-dimat.Unipv.it/4p). Il repertorio è quantomai vario e affascinante, con risvolti filologici insospettabili per una musica la cui accezione di “popolare” è ingeneroso ed equivoco sinonimo di “semplicismo”. Così accanto a brani raccolti da cultori dell’Ottocento, ritroviamo i dichi dell’Albatros e le rarità registrate dalla famiglia Lomax; le canzoni leggendarie delle mondine e quelle dei partigiani, “rifugiate” in montagna ed entrate nel repertorio di cantanti come Ornella Vanoni (O bella ciao), perdendo forse un po’ del loro significato storico-politico, ma acquistando vasta popolarità. Scopriremo così la voce del piffero, uno strumento antichissimo, parente dell’oboe, di sconcertante semplicità costruttiva, ma ricco di suggestioni tonali e timbriche che il cinema (da Braveheart al Signore degli Anelli) sfrutta largamente. E moltissimo altro ancora: un universo tutto da scoprire e da godere. Il primo appuntamento è imminente. Nell’area attrezzata per la “Festa della Birra” di Travo (Pc), il 29 e 30 giugno, si celebra il “Balatrav”, una manifestazione tradizionale legata alla valorizzazione delle antiche danze popolari italiane. “On the stage”, quindi, dal tramonto all’alba con i balli dei nostri avi, allietati dalle delizie della cucina tipica. I gruppi strumentali, assai noti ai cultori del genere, che daranno l’avvio al movimento alle 21.30, saranno quelli di Lou Dalfin e Lampetròn, il 29; di Riccardo Tesi e Banditalia e di Aire D’oc, il 30. Il primo incontro con i suoni e le danze della montagna per moltissimi. Per gli habituè, un gioioso ritorno. Informazioni: Piacenza Turismi S.r.l. Via Scalabrini 19, 20100 Piacenza Tel. 0523.305254 – Fax: 0523.309298 (orari: 9:30 – 13:00 e 15:00 – 17:30) e-mail: infotur@piacenzaturismi.Net Il Calendario dell’Appennino Folk Festival 29 giugno - 26 dicembre 2004 29-30 giugno: “Balatrav”, a Travo (Pc) 4 luglio: “Musica popolare a Montebruno”, a Montebruno (Ge) 10 luglio: “Musica al castello”, a S. Stefano D’aveto (Ge) 31 luglio e 1° agosto: “Festa al passo della Crocetta”, Pecorara (Pc) 7 agosto: “Piva della Val Nure”, a Pradovera - Farini (Pc) 8 agosto: “Piva della Val Nure”, a Calenzano – Bettola (Pc) 15 agosto: “Festa al Monte Moria”, Parco Prov. Di Monte Moria – Morfasso (Pc) 17-18-19 settembre: “Sentrè-sui sentieri della tradizione, musiche dell’Oltrepò, cultura d’Europa”, al Centro La pernice Rossa – Loc. Rencassi, Menconico (Pv) 23 ottobre: “A curmà dei pinfrii”, a Capannette di Cossola (Al) 30-31 ottobre: “Danzando a Cerignale”, Cerignale (Pc) 26 dicembre: “Concerto di musiche popolari legate alla tradizione natalizia”, Castello di Vigoleno (Pc) Piccoli eventi “Balli tradizionali in Val Boreca” (Pc). Tradizionali feste da ballo con piffero nella zona che riunisce le “Quattro province”, tra i boschi del Monte Alfeo e del monte Lesima: Artana, 12 giugno; Bogli, 12 agosto; Vesimo, 22 agosto 2004. |
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PARCHI: COLORI, PROFUMI E SUONI D'ESTATE NEI PARCHI |
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Il 26 e 27 giugno al Parco Nazionale della Val Grande (Piemonte) Un Volo D'aquila Itinerario storico-naturalistico impegnativo (Trontano - Alpe Ragozzale (pernott.) - Pizzo Desen - Alpe Pozzolo - Beura) alla scoperta della "Scala di Ragozzale", uno degli accessi alla Val Grande storicamente più importanti ed emozionanti. Ritrovo presso la Piazza del Municipio di Beura (Vb) alle ore 8.00. Prenotazione obbligatoria. Costo a persona: 55 Euro. Info: Tel. 0323/557960 - cell. 368/201688. Altre info sul Parco Nazionale della Val Grande http://www.Parks.it/parco.nazionale.valgrande Il 26 giugno al Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa (Emilia-romagna) Gli Animali Del Parco Visita guidata notturna a cura dei Guardiaparco, con ritrovo presso il Centro Parco "Casa Fantini" alle ore 20.30. Per informazioni, chiamare il numero 051/6251934 dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30. Altre info sul Parco dei Gessi Bolognesi http://www.Parks.it/parco.gessi.bolognesi Il 27 giugno al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (Veneto) Storie E Memorie Del Vajont Escursione mediamente impegnativa (dislivello: 350 m), con itinerario Codissago, Troi de S. Antoni, Casso, Erto e come temi storia e gestione del territorio. Il ritrovo è fissato presso la Stazione di Longarone (Bl) alle ore 9.00. Prenotazione obbligatoria entro le ore 18.00 di venerdì 25 giugno, ai numeri: 0439/42723 oppure 329/0040808. Altre info sul Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi http://www.Parks.it/parco.nazionale.dol.bellunesi Il 26 giugno al Parco Fluviale del Po - tratto Cuneese (Piemonte) Il Girotondo Della Terra Nel pomeriggio il Parco del Po Cuneese, avvalendosi dell'aiuto di un selezionato gruppo di Accompagnatori Naturalistici, organizza un interessante e coinvolgente Laboratorio didattico presso il Museo del Parco del Po per bambini dai 6 ai 13 anni. La partecipazione è gratuita. Per ulteriori informazioni, contattare il Museo Naturalistico del Parco del Po Cuneese: Tel. 0175/46505. Altre info sul Parco del Po - tratto Cuneese http://www.Parks.it/parco.po.cn Il 27 giugno al Parco dell'Appia Antica (Lazio) I Colori Dell'estate Visita naturalistica alla scoperta della veste estiva del Parco, organizzata dal Comitato della Caffarella e curata da Lucia Sirocchi. Appuntamento alle ore 10.00 al Casale dell'ex mulino del Tempio del Dio Redicolo (Via della Caffarella, 23). Per informazioni contattare la Sede del Parco: Via Appia Antica, 42 - Tel. 06/5126314. Altre info sul Parco dell'Appia Antica http://www.Parks.it/parco.appia.antica Il 27 giugno al Parco Naturale Regionale del Beigua (Liguria) I Conglomerati Della Val Gargassa Escursione molto impegnativa con ritrovo alle ore 9.30 presso il campo sportivo Loc. Gargassino (Rossiglione - Ge). Durata escursione: circa 3,5 ore + sosta pranzo (al sacco). Costo escursione: Euro 5,50. Per raggiungere la località di ritrovo è necessario l'uso dei mezzi propri. Le prenotazioni devono essere comunicate entro e non oltre le ore 17.00 di giovedì 24 giugno agli Uffici del Parco: Tel. 019/84187300 - Fax 019/84187305. Altre info sul Parco del Beigua http://www.Parks.it/parco.beigua Il 24 giugno al Parco Naturale Paneveggio - Pale San Martino (Trentino-alto Adige) Il Formaggio In Malga Canali Breve escursione tra prati e pascoli, masi e malghe alla riscoperta dei prodotti più tradizionali della caseificazione. Inizio alle ore 10.00 presso il Centro visitatori Villa Welsperg a Tonadico (Tn). Per informazioni: Villa Welsperg - Sede del Parco Tel. 0439/64854. Altre info sul Parco di Paneveggio - Pale di San Martino http://www.Parks.it/parco.paneveggio.pale.s.martino Dal 25 al 27 giugno al Parco Naturale Orsiera Rocciavrè (Piemonte) 2° Raduno Equituristico Delle Valli Olimpiche Trekking a cavallo in Val Chisone, con ritrovo dalle ore 14.00 di venerdì 25 giugno presso la sede del Parco in località Prà Catinat - Fenestrelle (To). Per informazioni contattare l'Ente Parco: Tel. 0122/47064 - 0121/83757 - Fax 0122/48383. Altre info sul Parco Orsiera Rocciavrè http://www.Parks.it/parco.orsiera.rocciavre Il 27 giugno al Parco del Monte Cucco (Umbria) Colle D'orlando - Monte Le Gronde Itinerario escursionistico (dislivello max. 200 metri; tempo di percorrenza: ore 3,30). Il ritrovo è fissato presso il Rifugio Pian delle Macinare a Costacciaro (Pg), alle ore 15.00. E' necessario indossare normale abbigliamento da escursionista. Scadenza adesione: venerdì 25 giugno. Per prenotazioni e informazioni contattare il gruppo escursionistico "La Rumiola": Tel. 0759/19571 - Cell. 333/2655628. Altre info sul Parco del Monte Cucco http://www.Parks.it/parco.monte.cucco Il 26 giugno al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo (Piemonte) I Chirotteri, Impariamo A Conoscerli Alle ore 21.00 si terrà la Conferenza "I chirotteri, impariamo a conoscerli" (relatore: Roberto Toffoli). Inoltre, da domenica 20 a domenica 27 giugno "Mostra didattica sui chirotteri" presso la Biblioteca Comunale di Novi Ligure (Al). Per ulteriori informazioni, contattare l'Ente Parco: Tel: 0143/684777 - Fax: 0143/684777. Altre info sul Parco delle Capanne di Marcarolo http://www.Parks.it/parco.capanne.marcarolo Il 27 giugno al Parco Naturale Regionale dell'Antola (Liguria) Festa Di S. Pietro Sul Monte Antola Tradizionale festa sul Monte Antola. L'ente Parco organizza per l'occasione l'accompagnamento notturno alla vetta del monte Antola con partenza da Casa del Romano alle ore 3.00 di domenica 27 giugno per ammirare il sorgere del sole. Prenotazione obbligatoria entro le ore 12.00 di venerdì 25 giugno. L'ufficio informazioni turistiche del Parco Antola è a disposizione (010 944175). Altre info sul Parco dell'Antola http://www.Parks.it/parco.antola Il 24 giugno al Parco Naturale Regionale dell'Aveto (Liguria) Gira Il Parco In Mountain Bike Escursione guidata impegnativa nella foresta delle Lame. Il ritrovo è fissato alle ore 9.00 al Lago delle Lame (Comune di Rezzoaglio - Ge), mentre il rientro è previsto per le ore 14.00 (costo: 8 Euro). La prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro venerdì 25 giugno all'Ente Parco dell'Aveto: Tel. E Fax 0185/340311. Altre info sul Parco dell'Aveto http://www.Parks.it/parco.aveto Il 27 di giugno al Parco Nazionale del Gargano (Puglia) A Spasso Nella Storia Alla scoperta della città di Monte Sant'angelo e dei suoi monumenti. L'itinerario è semplice, adatto a gruppi di famiglie, e appassionati dell'arte. L'escursione va prenotata la settimana prima presso il Centro Visita del Parco Nazionale del Gargano di Monte Sant'angelo (Fg) al numero 0884/565444. Altre info sul Parco Nazionale del Gargano http://www.Parks.it/parco.nazionale.gargano Il 26 e 27 giugno ai Parchi e Riserve Cuneesi (Piemonte) Traversata In Mountain Bike Con i Guardiaparco e gli "Accompagnatori Mtb Alpi Liguri", traversata da Limone Piemonte (Cn) a Monesi (Im) in mountain-bike, organizzata dall'Ente di Gestione Parchi e Riserve Naturali Cuneesi, intorno al massiccio calcareo del Marguareis alla scoperta degli altopiani carsici, degli endemismi botanici e della fauna selvatica (info Parco: Tel. 0171/734021). Altre info sui Parchi e Riserve Cuneesi http://www.Parks.it/parchi.cuneesi Il 26 giugno al Parco dei Cento Laghi (Emilia-romagna) Notte Da Lupi Ricerche, racconti, leggende. Uscita Notturna di wolf houling (richiami). Ore 18.30 - Rifugio Lagdei. Costo: inclusa cena a Lagdei - Euro 20.00 - per tutti. Organizzato da: Animatori Ambientali "Il Sentiero" & Rifugio Lagdei Loch Alet. Altre info sul Parco dei Cento Laghi http://www.Parks.it/parco.cento.laghi Il 26 giugno alla Riserva Regionale Zompo lo Schioppo (Abruzzo) Pastor'arti A Rendinara (Aq), sulle tracce del passato un laboratorio per il futuro per riscoprire l'antico mestiere della pastorizia. Per ulteriori informazioni: Tel. 0863/978809 - Fax 0863/970909. Altre info sulla Riserva Zompo lo Schioppo http://www.Parks.it/riserva.zompo.lo.schioppo |
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RICORDANZE DEI SAPORI 2004: I SEGRETI DEL CASTELLO DI RIVALTA E IL BANCHETTO SULLE SPONDE DEL FIUME TREBBIA |
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Domenica 27 giugno 2004 appuntamento con il conte Zanardi Landi alla scoperta di un castello millenario, tra ricordi di vecchie battaglie militari e sapori della gastronomia piacentina Un pranzo all’aperto in compagnia del conte e all’ombra di un castello del 1000 situato sulle sponde del fiume Trebbia. Prosegue così la rassegna Ricordanze dei Sapori che domenica 27 giugno farà tappa nel castello di Rivalta, a 15 chilometri da Piacenza, attuale dimora del conte Orazio Zanardi Landi. Nel giardino del castello dalle 13 alle 15 sarà allestito un buffet preparato dallo chef Antonio Miglionico a base di salumi, gnocco fritto, tortelli piacentini dalla caratteristica forma a caramella, pisarèi e fasò, anguilla marinata, porchetta, verdure alla griglia e carrettino dei gelati. Ad allietare il banchetto ci penseranno giocolieri e mangiafuoco con spettacoli festosi. Clou della giornata sarà la visita guidata tra le meraviglie del castello, noto per la torre cilindrica progettata dall’architetto Solari, lo stesso del Cremino di Mosca. Un maniero di 57 camere che dal 1200 appartiene Landi, famiglia storica di Piacenza i cui membri nel 1571 parteciparono alla battaglia di Lepanto. Dell’evento resta traccia nel museo dedicato all’omonima battaglia allestito all’interno del castello, insieme al Museo del costume militare. Prevista anche un’incursione nel borgo medievale di Rivalta, abitato da una cinquantina di anime, dove per l’occasione sarà offerta una degustazione di vini come il Gutturnio e la Malvasia, prodotti direttamente dal conte. Il pranzo costa 45 euro ed è necessaria la prenotazione; in caso di maltempo si sposterà nel salone interno. La rassegna Ricordanze di sapori è organizzata dall’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza in collaborazione con la Provincia di Parma e Piacenza, Banca di Piacenza, Unione Appennino e Verde e Fidenza Outlet Village, la nuova cittadella della moda nel cuore del Ducato. Infolink: www.Castellidelducato.it |
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A LUGLIO NON SI PUÒ NON… A-MARE IL WELLNESS A CESENATICO
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Ai Ricci Hotels di Cesenatico arriva A-mare il Wellness: una settimana dedicata al vivere sano, positivo e attento alla qualità della vita… in una parola al benessere psicofisico totale. Stare bene con se stessi è uno stato d’animo che coinvolge sia il corpo che la mente. E proprio per questo che la Famiglia Ricci ha inserito nel programma di animazione di luglio un corso di wellness, per rimettersi in sesto in assoluto relax: “A-mare il Wellness è una nuova esperienza tutta da provare. Si tratta di un corso con esercizi di attività motoria e tecniche di rilassamento psicologico per dire finalmente… mi sento bene! L’abbiamo pensato apposta per coloro che, senza stressanti tour de force, hanno voglia di rimettersi in forma” Il corso, gratuito e riservato agli ospiti dei Ricci Hotels, sarà condotto dal dottor Silvano Zanuso, noto professionista del panorama italiano del fitness, consulente in Technogym, personal trainer e psicologo dell’esercizio. I partecipanti verranno seguiti in un percorso diversificato che, fra lunedì 12 e venerdì 16 luglio, affronterà in lezioni di un’ora in spiaggia e al parco tutti i fondamentali per ritrovare la forma ottimale: esperienze di rilassamento, attività aerobica, tecniche di mobilità e allungamento ed esercizi di tonificazione. A-mare il Wellness rappresenta un’ulteriore proposta della ricca offerta turistica di Cesenatico, una delle spiagge più attrezzate d’Italia che da 10 anni viene premiata dalla Comunità Europea con la “Bandiera Blu”, per la qualità ambientale, le infrastrutture, i servizi all’avanguardia e la qualità delle acque. I Ricci Hotels si trovano a pochi metri dalla spiaggia e dal centro storico. I prezzi nel periodo indicato partono da 49 Euro per persona al giorno in albergo con pensione completa e da 510 Euro a settimana in appartamenti da tre persone; è comunque possibile ritagliare una vacanza su misura per sé e per la propria famiglia chiedendo direttamente ai Ricci o consultando il sito. Infolink: www.Riccihotels.it |
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IL GRAND HOTEL EXCELSIOR VITTORIA SI RINNOVA E FESTEGGIA 170 ANNI DI OSPITALITÀ E CORTESIA FACENDOVI VIVERE UN'ESPERIENZA DAL FASCINO INCONSUETO |
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Il Grand Hotel Excelsior Vittoria, storico 5 stelle lusso di Sorrento, crea un pacchetto ad hoc per coloro che desiderano farsi conquistare dalle bellezze artistiche e naturali della penisola sorrentina, dai suoi colori, i suoi profumi e i suoi sapori. Il Pacchetto degli Aranci ha un costo di 1000 Euro a persona e comprende: 3 notti con prima colazione (in camera su richiesta); Vip amenities all’arrivo; una Gourmet Dinner con vini della casa presso il Ristorante Vittoria o il Ristorante Bosquet, terrazza panoramica sul Golfo; registrazione prima dell’orario di arrivo e partenza oltre l’orario previsto; quotidiano in omaggio tutti i giorni; visita ad un agriturismo con degustazione dei prodotti tipici. Valido per tutto il periodo estivo, fino ad ottobre. Uno sconto del 50% viene applicato ai bambini dai 4 ai 12 anni in camera con i genitori. Il pacchetto prevede la sistemazione in una delle nuove ed eleganti Suite degli Aranci, con vista sul parco di 20.000 mq piantato ad agrumeto; recentemente affrescate dal celebre pittore Richard Kerr. Quest’estate inoltre gli ospiti del Vittoria potranno anche rilassarsi e rinfrescarsi all’interno della nuova piscina dell’Hotel e come di consueto godere di tutti i comfort che l’albergo offre. Party in piscina e grigliate in giardino per trascorrere piacevoli serate al fresco in un ambiente elegante, dal fascino esotico. E ancora, scegliere il Grand Hotel Excelsior Vittoria significa poter apprezzare il ricco calendario degli eventi che rendono frizzante il soggiorno nella costiera sorrentino-amalfitana. La Festa del Mare apre questa lunga kermesse di appuntamenti offrendo degustazioni di piatti a base di pesce, cucinati secondo le ricette locali, vini tipici e una mostra di artigianato e prodotti in linea con il tema del mare. Luglio e agosto vedono di scena il Festival dello Spettacolo nella Villa Fiorentino e l’imperdibile Estate Musicale Sorrentina, uno straordinario susseguirsi di manifestazioni canore che vedono artisti di tutto il mondo esibirsi nel Chiostro di San Francesco, un luogo dalla magica atmosfera che porta i visitatori indietro nel tempo, in un’antica favola del mondo arabo. Infolink: www.Exvitt.it |
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AZZORRE, GIARDINO TROPICALE TRA I VULCANI |
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Se non fosse per le previsioni del tempo, che ci comunicano ogni tanto l’arrivo di una perturbazione dovuta all’anticiclone delle Azzorre, di queste isole non ne conosceremmo probabilmente nemmeno l’esistenza. Situate in pieno Atlantico ad un quarto di distanza tra Lisbona e New York, l’arcipelago portoghese delle Azzorre costituisce il lembo più occidentale del continente europeo. La loro presenza ha portato qualcuno a vedervi un residuo dell’antico e mitico continente di Atlantide; in realtà si tratta delle terre di più recente formazione del pianeta, catapultate alla superficie da un’intensa attività vulcanica sottomarina. La loro natura vulcanica risulta evidente un po’ ovunque, dalla soffice sabbia scura delle spiagge alle innumerevoli colate di lava, dai crateri ai laghi, dai geyser alle sorgenti termali, elementi che determinano il peculiare aspetto ambientale e paesaggistico dell’arcipelago. Scoperte nel 1427 e grandi in tutto un decimo della Sardegna, le Azzorre hanno sempre vissuto una vita tranquilla e appartata, del tutto estranee agli eventi del mondo, conservando intatte nel tempo le vecchie abitudini e le tradizioni del passato. L’abbondanza di pioggia dovuta alla formazione degli anticicloni, un clima di eterna primavera con temperature che oscillano perennemente tra i 14 ed i 21 gradi e un suolo estremamente fertile hanno fatto di queste isole un giardino botanico di acclimatazione: la vegetazione risulta fondamentalmente europea, a cui si mischiano però essenze di tutti gli altri continenti, ma con una densità e un rigoglìo decisamente tropicali, come attesta l’abbondanza di fiori selvatici che spesso offrono immensi tappeti di ortensie, azalee, agaphantes, camelie, ibischi, magnolie, ecc. Piccoli paradisi naturali circondati dall’oceano. Le nove isole componenti l’arcipelago, che presentano caratteristiche geografiche, climatiche e ambientali assai diverse, possono essere raggruppate in tre aree: Santa Maria e Sao Miguel ad est, Terceira, Graciosa, Sao Jorge, Pico e Faial vicine tra loro al centro, Flores e Corvo defilate ad occidente. Santa Maria, che offre belle spiagge e memorie storiche del passato, fu usata come scalo da Colombo al ritorno dal suo primo viaggio americano. Le Azzorre costituiscono uno degli angoli più remoti e meno conosciuti di tutta l’europa, a torto trascurate anche dal turismo per l’apparente scomodità ad essere raggiunte, ora che sono venuti meno anche gli scali compiuti in passato dalle crociere transoceaniche. Ma un viaggio in questo arcipelago può rappresentare un’incredibile, piacevolissima sorpresa. Uno dei pochi a programmare viaggi alle Azzorre è l’operatore milanese “Drive Out Viaggi” (tel. 02 48 51 94 45, www.Driveout.it ), specialista in turismo di scoperta, che nell’arcipelago propone due diversi itinerari. Il primo, della durata di una settimana, tocca Sao Miguel, l’isola maggiore grande tre volte l’Elba, caratterizzata da lussureggiante vegetazione e da intense manifestazioni endogene come crateri, geyser e sorgenti termali di acque e fanghi, offre lo spettacolo di tre lagune immerse nel verde e l’unica piantagione europea di the; Faial, disseminata di ortensie e camelie e dominata dalla mole del vulcano Capelhinos, è la più mondana delle Azzorre, dove nella sua marina si danno appuntamento gli yacht di tutto il mondo e infine l’aspra e scoscesa Pico, antico importante centro baleniero (per coraggio e maestria gli azoreani erano considerati i migliori cacciatori di balene) ai piedi di una montagna di 2.537 metri, massima altitudine del Portogallo. Quote da 1.250 euro. Il secondo richiede 11 giorni e, oltre alle precedenti, tocca anche Terceira, la più popolata, con palesi manifestazioni vulcaniche e fertili campi separati da siepi di ortensie; il suo capoluogo, Angra de Heroismo, è inserita dall’Unesco nell’elenco del patrimonio mondiale dell’umanità. Quota da 1.420 euro. Per entrambe partenze individuali minimo due persone con voli di linea da ogni aeroporto italiano via Lisbona ogni settimana da maggio ad ottobre compresi, pernottamenti in hotel a 3 e 4 stelle, pranzi esclusi, con guida multilingue franco-inglese. |
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NAMIBIA A TUTTA NATURA |
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Cosa fa della Namibia una delle destinazioni dell’Africa australe con il maggior appeal per il turismo internazionale, e italiano in particolare ? Le ragioni, come sempre, sono molteplici. Questa giovane nazione, antica colonia tedesca e poi protettorato sudafricano, grande quasi tre volte l’Italia (ma con meno di 2 abitanti per kmq) e indipendente solo dal 1990, offre come pochi altri un territorio estremamente vario, dove la natura regna ancora sovrana e l’uomo gioca un ruolo da comprimario: almeno il 15 per cento del territorio risulta protetto da parchi e riserve pubblici e privati, ma quasi ovunque l’ambiente si presenta intatto, senza contare le farm che allevano animali selvatici anzicchè domestici. Si può partire dai 1.200 km di costa affacciata sull’Atlantico, un mare pescosissimo ma assai insidioso, con forti correnti fredde, secche e nebbie notturne che consentono la vita a colonie di foche, pinguini e miriadi di uccelli. Alle spalle enormi zone semidesertiche, ma popolate da animali come orice, rinoceronte e elefante che sono riusciti ad adattarsi a questo difficile habitat. A sud, oltre a campi diamantiferi ed enormi canyon (il Fish River è secondo solo a quello dell’Arizona), si estende il Namib, il deserto più vecchio del mondo, con spettacolari dune rosse alte fino a 300 m, dove vivono piante e animali straordinari. Al centro un enorme altipiano si presenta ricoperto da savana, prateria e bush, prima di esaurirsi nelle sabbie del Kalahari. A nord le regioni aride del Damaraland e del Kaokoland, tra le più selvagge d’Africa, offrono foreste pietrificate e arte rupestre preistorica e sono abitate da pastori herero, le cui donne vestono curiosi abiti di epoca vittoriana e calzano curiosi copricapi, e dagli himba, tribù nomadi poverissime ferme alla preistoria, le cui bellissime donne seminude si cospargono corpo e capelli di grasso e argilla rossa. Prima delle foreste dell’estremo nord-est, nella regione dei grandi fiumi, la tappa d’obbligo è costituita dal parco Etosha, uno dei più grandi, antichi e ricco di fauna di tutto il continente, dove la presenza d’acqua e la rada vegetazione consentono un incredibile contatto con gli animali. Ultima nota positiva la sicurezza e l’ottima organizzazione ricettiva: ovunque buone strade o piste praticabili, negozi, ristoranti, campeggi e lodge assai confortevoli, anche se un po’ cari. L’operatore milanese “Drive Out Viaggi” (tel. 02 48 51 94 45, www.Driveout.it ), specializzato in percorsi a valenza culturale e ecologica, propone in Namibia un viaggio-spedizione soft di 15 giorni in fuoristrada che tocca tutti i diversi habitat del centro-nord del paese. L’itinerario parte dalla capitale Windhoek, moderna città con un antico retaggio coloniale teutone, e puntando ad ovest raggiunge il deserto del Namib per visitare le dune di Sussusvlei, le più alte e spettacolari, il canyon di Seriem e Walvis Bay, unico porto namibiano, le cui saline ospitano ingenti colonie di fenicotteri e pellicani. Da Swakopmund si costeggia l’oceano verso nord lungo la suggestiva Skeleton Coast, così chiamata per i numerosi relitti arenati, fino a Cape Cross, con la sua incredibile colonia di foche. Si entra quindi nel Damaraland, regione montuosa arida dove si possono incontrare struzzi, orici, springbok, iene e sciacalli, ma anche rinoceronti ed elefanti del deserto, per visitare presso Twifelfontein una foresta pietrificata con alberi lunghi 30 m vecchi di 260 milioni d’anni e un sito con 2.500 tra incisioni e pitture preistoriche risalenti a 6.000 anni fa. Si attraversa poi il Kaokoland per entrare in contatto con le tribù nomadi degli himba, vero retaggio della preistoria, per raggiungere infine l’Etosha park, un vero santuario per la grande fauna, dove sarà possibile avere uno straordinario contatto con tutti i diversi tipi di habitat e di animali. Partenze libere individuali, minimo 4 persone, per tutto l’anno con voli di linea da Milano, guida italiana, pernottamenti in confortevoli alberghi e lodge, quote da 3.550 euro in pensione completa. In Namibia Drive Out propone diversi altri itinerari, di durata da 10 a 16 giorni, con modalità analoghe, nonché percorsi liberi individuali con la formula del fly and drive. |
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SUD AFRICA: NATURA E STORIA NEL NATAL |
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Il Natal, estrema regione di sud-est, è la più piccola ma anche la più popolata tra le provincie del Sud Africa. Conosciuta come la provincia giardino, si presenta come una terra ondulata fertile e irrigua che concentra la maggior parte delle bellezze naturali che inducono gli stranieri a visitare il Sud Africa, un paese che ha fatto della tutela e della valorizzazione delle proprie risorse naturali un imperativo programmatico e un business economico. Qui si passa dalle enormi spiagge e dalle lagune cristalline della lunga costa sull’oceano Indiano a belle colline verdi coltivate e alla savana del basso veld, fino ai 3.000 metri di altitudine dell’aspra catena montuosa del Drakensberg, la montagna del drago, considerata la più alta e spettacolare dell’emisfero australe, con una scarpata di basalto lunga 8 km interrotta da pinnacoli, crepacci e burroni; le sue numerose grotte celano uno straordinario repertorio di incisioni e di pitture rupestri lasciate dai Boscimani, antichi abitatori di questa terra. Dal 1994 la regione è stata ribatezzata Kwazulu Natal, in omaggio a questa popolazione autoctona di etnia bantu che nel 1800 diede vita ad un potente regno esteso su gran parte dell’Africa sud-occidentale, con un esercito altamente efficiente in grado di infliggere non poche sconfitte anche agli europei. La visita della subregione centrale dello Zululand, dove questo gruppo tribale è riuscito a mantenere abbastanza intatte fino ad oggi usanze, tradizioni e cultura, comprese le singolari costruzioni ad alveare, consente una delle rare occasioni di contatto con un’autentica Africa del passato. Una capillare rete stradale, numerosi parchi e riserve naturali pubblici e privati nonché molteplici e valide strutture ricettive ne fanno una zona ideale per la pratica del turismo individuale. L’operatore milanese “Drive Out Viaggi” (tel. 02 48 51 94 45, www.Driveout.it ), specializzato in viaggi a valenza culturale e specialista sulla destinazione Sud Africa, propone un viaggio individuale con auto a nolo e alberghi prenotati della durata di 11 giorni dedicato alla scoperta delle principali località di interesse naturalistico e storico del Natal, con alcuni pernottamenti in raffinate strutture di charme. L’itinerario parte da Port Elizabet, bella città portuale e balneare, e tocca subito l’Addo Elephant national park, una riserva piccola ma assai importante perché ha salvato dall’estinzione i grandi pachidermi che un tempo vivevano numerosi in questa regione, habitat ideale con la sua boscaglia; oltre agli elefanti si incontrano bufali, rinoceronti e diversi tipi di antilopi, tra cui il maestoso eland e una vegetazione pregiata. In aereo ci si trasferisce a Durban, capoluogo del Natal e bella città portuale ricca di rigogliosi giardini, per puntare alle montagne del Drakensberg dove visitare il Royal Natal national park, un parco di alta montagna assai suggestivo ricco di foreste, fiori selvatici, grotte, torrenti e cascate, tra cui una che compie un salto di ben 850 metri in cinque balzi; la fauna è costituita da eland, la maggior antilope esistente, procavie, lepri, babbuini e uccelli silvani. Si passa infine allo Zululand, percorrendo la regione i cui nomi sono legati alla storia di questa etnia e alle sue epiche battaglie per difendere la propria indipendenza, dove si farà base in un lodge all’interno di una riserva naturale nella Babanango Valley che offre apprezzabili scorci e numerosi fiori selvatici. Una giornata di relax balneare sulle belle spiagge della Wild Coast concluderà il viaggio. Partenze individuali settimanali con voli di linea South African Airways da Milano e Roma per tutto l’anno; la quota di 2.960 euro (base due persone) comprende voli, nolo auto, assistenza e pernottamenti con mezza pensione in strutture di buon livello. |
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MESSICO: ARCHEOLOGIA E NATURA NEL CHIAPAS |
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La penisola dello Yucatan, estrema propaggine meridionale del Messico protesa a separare il golfo del Messico dal mar dei Carabi, costituisce da tempo la principale meta turistica del paese grazie alla contemporanea presenza di qualificati insediamenti balneari sulle sue magnifiche spiagge, come Cancun e Playa del Carmen, e ad alcuni tra i più significativi siti archeologici mesoamericani, appartenenti in particolare alla cultura maya, come Palenque, Uxmal, Chichen Itzà e Tulum. Quella maya è una civiltà di grande fascino per l’estensione dei suoi agglomerati urbani, per la grandiosità dei suoi monumenti, la raffinatezza dei suoi gioielli, la crudeltà dei suoi riti e il mistero legato al suo improvviso dissolvimento. Una civiltà anche di enormi contraddizioni, che dette vita ad imponenti agglomerati urbani ma non seppe mai creare uno stato unitario, che arrivò prima di noi a suddivedere l’anno in 365 giorni ed a prevedere le eclissi ma non conosceva la ruota, che sapeva tanto di astronomia ma era incapace di forgiare i metalli, che costruiva strade, canali e fognature ma non usava animali da soma. I turisti frettolosi e accaldati che si stipano nelle località più celebri ignorano che lo Yucatan, e in particolare la regione montuosa del Chiapas che ne costituisce la base celano, nascosti tra l’esuberante vegetazione tropicale e in luoghi spesso difficili da raggiungere, centinaia di altri tesori maya, spesso malnoti e non ancora scavati ma non di minore importanza, la cui visita assume il fascino delle scoperte ottocentesche. Ma la magia del Chipas discende anche dalla natura e dal paesaggio, spesso incontaminati e di grande fascino, nonché dai suoi abitanti originari, quegli indios discendenti dagli antichi maya che al dissolversi della loro civiltà trovarono rifugio negli angoli più nascosti, mantenendo intatti lingua, cultura e tradizioni, che nemmeno i conquistadores spagnoli riuscirono ad annientare. L’operatore milanese “Drive Out Viaggi” (tel. 02 48 51 94 45, www.Driveout.it ), specializzato in viaggi avventura, di scoperta e culturali, propone in Chiapas un itinerario di 9 giorni in fuoristrada dedicato alla conoscenza di alcune località di notevole rilevanza archeologica e naturalistica, ma poco note in quanto ubicate in luoghi di non facile accesso. Alcune notti vengono trascorse in campi gestiti da comunità di Lacandoni, indios discendenti dai maya che vivono da secoli isolati nella Selva Lacandona, la stessa che protegge da anni il celebre subcomandante Marcos e i suoi guerriglieri. Dopo Villahermosa il percorso tocca Palenque, una delle più importanti città maya scoperta soltanto negli anni 50, estesa su una superficie di 10 chilometri quadrati ma in gran parte ancora inesplorata e ricoperta dalla vegetazione. Risalendo in piroga il rio Usumacinta, che segna il confine tra Messico e Guatemala, si raggiunge quindi Yaxchilan, altro pregevole e malnoto insediamento maya nella giungla tuttora usato dai lacandoni come centro cerimoniale, e poi la riserva naturale di Monte Azules, dove un’escursione giornaliera in piroga lungo il rio Lacantun consentirà di ammirare la peculiare flora e l’ornitofauna di una delle più incontaminate aree naturali dell’America centrale. Lasciata la pianura si affrontano le montagne centrali, abitate da indios con vestiti dai colori sgargianti, per visitare le lagune di Montebello, laghi alpini incastonati tra foreste di conifere, e poi San Cristobal de las Casas, antico capoluogo del Chiapas ad oltre 2.000 metri di altezza e vero gioiello di architettura coloniale, dove oltre ai monumenti merita una visita l’animato mercato, con gli indios che presentano gli stessi caratteri somatici riscontrabili nelle sculture maya. La discesa su Villahermosa offre, in un dislivello di quasi 2 chilometri, una panoramica sui diversi tipi di vegetazione che spazia dalle conifere alle palme. Partenze individuali settimanali (minimo 2 persone) per tutto l’anno con voli di linea da Milano via Città del Messico, quote da 2.280 euro in mezza pensione con la miglior sistemazione alberghiera possibile e accompagnatore-autista italiano |
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CENTRO BENESSERE BORGO CASALE, RILASSARSI E RIGENERARSI CON LE SCIENZE OLISTICHE |
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Ricavato da un antico borgo dell’Appennino parmense, il Centro Benessere di “Borgo Casale” riesce a coniugare tre elementi fondamentali dello stare bene: una natura incontaminata, la tradizione del passato e il sapere antico delle scienze olistiche. Dai camminamenti e dalle terrazze del “Borgo Casale” si ammira il paesaggio tipico degli Appennini, vallate verdi e colline ricoperte dai colori di faggi, castagni e querce. Il borgo storico è un Relais di Sosta a breve distanza da Parma, incorniciato in una tipica architettura tardo-medievale fatta di sassi, gradinate, archi e travi in legno. Il Centro Benessere, inserito in questo contesto ambientale e storico, è un luogo sospeso nel tempo e nello spazio ideale per ritrovare la serenità e il tempo di dedicarsi alla cura di se stessi. Il centro è progettato in diversi luoghi per i diversi trattamenti. L’hammam e la nuvola nella zona umida, il solarium e l’aromarium che permettono di rilassare, rigenerare e rinforzare il corpo e lo spirito, secondo i dettami delle scienze olistiche. I trattamenti, diversificati per ogni ospite, comprendono una serie di attività tra cui scegliere: la Lettura Energetica per individuare i disturbi da trattare; la Naturopatia Olistica, per ottenere un benessere psicofisico generale grazie agli elementi della natura; l’Aromaterapia Olistica per la prevenzione e il mantenimento della salute globale; il Massaggio Aromaterapico per il ringiovanimento della pelle e per il miglioramento della vita affettiva e sessuale; il Massaggio Essenziale per il rilassamento e la rigenerazione delle forze fisiche e psichiche; lo Shiatsu Olistico che favorisce lo sblocco delle risorse interiore, il rafforzamento del sistema immunitario e svolge un’azione anti–infiammatoria; la Moxa Aromatica per la cura delle patologie reumatiche e dell’affaticamento; infine la Yogaterapia utilizzata per curare ansia, depressione, malattie cardiovascolari, malattie reumatiche, asma e diabete. Tutti i trattamenti del “Centro Benessere Borgo Casale” si rifanno ai principi delle scienze olistiche, che individuano quattro fasi per il raggiungimento del benessere psicofisico generale: rilassare, purificare, rinforzare, rigenerare. Infolink: www.Borgocasale.com |
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TEATRINMOVIMENTO: SERATA AL FEMMINILE CON TESTI DI ELIZABETH COOK, RENATA CIARAVINO E SANDRA MANGINI |
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Bassano del Grappa - Per la terza giornata di Teatrinmovimento, sabato 26 giugno, la scrittura si tinge di rosa con le opere di tre autrici rappresentative delle più recenti evoluzioni sulla scena europea, nazionale e locale. Il programma si apre alle ore 19.30 a Palazzo Bonaguro con "Achilles" dell'inglese Elizabeth Cook e prosegue alle 21.30 nel Cortile del Castello degli Ezzelini con "Canto A Me Stessa" di Renata Ciaravino, autrice milanese tra le più interessanti attualmente in circolazione, per concludersi alle 22.30 nel Chiostro del Museo con "Io Viaggio Italia", testo di Sandra Mangini, una sicura promessa della scrittura veneta. Direttamente dal vecchio continente, con il suo passato fatto di storia, di cultura, di miti da recuperare per guardare con gli occhi della memoria il tempo presente, arriva la significativa esperienza di Elizabeth Cook che, nella sua originalissima epica "Achilles", reinventa in termini modernissimi, colloquiali e poetici al tempo stesso, il mondo dell'eroe greco, conferendo alla scrittura un andamento brioso ed efficace, arricchito da un irriverente humour canzonatorio. Erudito, appassionato e per nulla pretenzioso, questo testo restituisce la vicenda dell'eroe omerico, attraverso un ritratto assolutamente contemporaneo della virilità, della moralità e dell'onore. Il reading, curato da Gian Maria Cervo nell'originale interpretazione di Alessio di Clemente, fa parte del progetto Intertext, promosso dal National Theatre di Londra per la diffusione dei testi di autori contemporanei. Una prestigiosa collaborazione confermata dalla presenza dell'autrice, che ha fortemente voluto essere a Bassano per questa nuovissima interpretazione del suo testo simbolo. "Canto A Me Stessa" è un viaggio nella città di notte. Una donna un giorno sceglie di scendere in strada. Di notte appunto. La cornetta di un telefono pubblico appena abbandonata che oscilla, i gradini umidi di nebbia su cui ci si siede per prendere una pausa, i volti mutevoli degli estemporanei compagni nella penombra, l'orologio sul bordo della strada che segna il tempo dal crepuscolo al mattino. Pochi elementi per un viaggio lungo, un percorso che si snoda come un filo fra le vie di Milano. Eppure, piano piano, ecco che posti fin troppo noti si trasformano in spazi avventurosi e sconosciuti, dove ridere di sé e poi scivolare in riflessioni che scendono nel profondo. E poi di nuovo correre per strade finalmente vuote. Perché la città di notte è quasi un luogo "selvatico", dove ancora si può scoprire qualcosa, dove ancora ci si può incontrare. Perché di notte c'è tempo! E solo di notte chi è costretto ad una veglia straordinaria, o magari ne è semplicemente desideroso, può trovare il tempo giusto per potersi raccontare, in libertà, senza nessun filtro. Come fa l'autrice, Renata Ciaravino, protagonista di questo reading che anticipa di poco il debutto al festival Asti Teatro dello spettacolo compiuto con un'interprete d'eccezione: Maria Monti. "Ogni progetto, ogni viaggio, ogni riflessione, ogni racconto parte da un'urgenza. Una necessità interiore che ci spinge a capire il nostro presente analizzando, rivivendo, riascoltando il nostro passato, attraverso uno dei tanti temi di confronto possibili: l'emigrazione". E' così che nelle sue note di regia Sandra Mangini descrive questa nuova esperienza con la scrittura scenica. "Io Viaggio Italia" parla della condizione del migrante: una condizione che riguarda tutti, perché è legata al bisogno di immaginare la propria vita in un altrove. Qualcosa che è prima di tutto un luogo esistenziale, una proiezione di sé in un altro stato; forse un desiderio, di sicuro una condizione profondamente umana che può anche essere associata al coraggio e alla disponibilità. Così come è profondamente umano il bisogno di stabilità e di sicurezza, la volontà di costruire qualcosa che resti, fissare i parametri della propria identità. Un bisogno che a volte è associato alla paura e alla diffidenza nei confronti del nuovo, dell'altro. Il Programma sabato 26 giugno > Bassano del Grappa (Vi): ore 19.30 > Palazzo Bonaguro “Achilles di Elisabeth Cook” reading con Alessio Di Clemente a cura di Gian Maria Cervo; ore 21.30 > Piazza Castello degli Ezzelini “Canto a me stessa di Renata Ciaravino” reading con Renata Ciaravino; ore 22.30 > Chiostro del Museo “Io Viaggio Italia di Sandra Mangini” regia Sandra Mangini Il calendario di Teatrinmovimento prosegue fino a domenica 27 giugno. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero su prenotazione all'Ufficio Informazioni del Festival tel. 0424524214. |
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NASCE A CATTOLICA "LE CIRQUE DE LA MER" CON " RE SQUALO E LA SUA CORTE" I PRIMI OSPITI AD APPLAUDIRLO SONO I BAMBINI DI CATTOLICA |
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"Lo squalo non mi ha fatto paura" racconta Marco (5 anni) , "a me è piaciuto di più il Pesce Pagliaccio perché faceva le grandi bolle, poi sembrava Nemo" dice Silvia (4 anni). Sono solo alcuni dei tanti pareri entusiastici registrati dopo la prima rappresentazione di "Re squalo e la sua Corte" il nuovo spettacolo prodotto dall'Acquario di Cattolica insieme ad Ambra Orfei Entertaiment. Centocinquanta bambini delle scuole materne di Cattolica hanno assistito all'anteprima assoluta dello spettacolo insieme alla stampa, i cui critici hanno già ribattezzato l'evento come "Le Cirque de la Mer". Il Circo si trasforma con questa storia ambientata nelle profondità marine, aprendo un nuovo capitolo per la Famiglia Orfei. Nei 30 minuti dello spettacolo grandi e bambini sono rapiti dall'insieme di musiche scenografie e giochi di luce che esaltano i coloratissimi costumi e la simpatia dei personaggi. Gli artisti del circo interpretano gli abitanti del mare, che organizzano una grande festa in onore del loro amico squalo, la mascotte del parco Sharky, riconosciuto finalmente come Re dei mari anche dagli esseri umani. Nel corso dei festeggiamenti i personaggi eseguono numeri di clownerie e giocoleria in cui anche il pubblico viene coinvolto attivamente nel ambiente marino. E da ieri sono iniziate le prime telecamere nazionali : Canale 5 dedicherà tutta una puntata sull' evento in un nuovo programma, Disney Channel sul programma Eta Beta e la prossima settimana arriva Rete 4 con la trasmissione Solaris . A Natale diventa itinerante prima tappa: Milano. Ogni giorno tre rappresentazioni alle 11:30 - 18:30 e 21:30 tutti i giorni fino al 12 settembre. |
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