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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Ottobre 2004
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UNO STUDIO DELL’ISTITUTO SCIENTIFICO UNIVERSITARIO SAN RAFFAELE IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO NAZIONALE BESTA DI MILANO HA IDENTIFICATO CELLULE STAMINALI ‘IMPAZZITE’ CHE DANNO ORIGINE AL GLIOBLASTOMA MULTIFORME, IL PIÙ AGGRESSIVO TUMORE CEREBRALE  
 
Milano, 4 ottobre 2004 – Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Ricerca delle Cellule Staminali (Scri) dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, in collaborazione con il Dipartimento di Neurochirurgia dell’Istituto Nazionale Neurologico C. Besta di Milano, ha estratto e coltivato un tipo di cellule staminali del cervello legate alla formazione e alla crescita di un particolare tumore cerebrale, il Glioblastoma Multiforme. Lo studio è pubblicato sul numero di ottobre della prestigiosa rivista ‘Cancer Research’, organo ufficiale dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro. Uno dei problemi principali che fino ad oggi ha impedito di identificare le cause e le possibili terapie per una cura del Glioblastoma Multiforme (Gbm), è dovuto al fatto che non è mai stato possibile conoscere l’identità delle cellule responsabili della sua insorgenza, crescita e infiltrazione nel tessuto cerebrale. Di conseguenza è stato impossibile creare modelli sperimentali su cui valutare l’efficacia delle diverse cure e sviluppare nuovi farmaci da testare in modo appropriato. Questo studio individua in pazienti adulti proprio le cellule che generano, fanno crescere ed espandere il Gbm. Un secondo aspetto importante è che queste cellule sono cellule staminali cerebrali ‘impazzite’. «Le cellule che generano la formazione del Gbm» spiega Angelo Vescovi, condirettore dell’Istituto di Ricerca Cellule Staminali dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, «possiedono proprietà in tutto e per tutto analoghe a quelle delle cellule staminali cerebrali umane, compresa l’abilità di produrre tutti i tipi di cellule nervose, ma non sono in grado di regolare la propria proliferazione e moltiplicazione e, di conseguenza, causano questi tumori mortali». Purtroppo per i pazienti, le cellule staminali all’interno di un tessuto o di un tumore non proliferano molto e tendono ad essere quiescenti, lasciando alle loro cellule figlie il compito di accrescere la massa tumorale. Una cellula inattiva, quiescente, è purtroppo molto resistente ai farmaci e alle radiazioni e quindi, quando un tumore di questo genere viene curato con metodi ‘tradizionali’, si ottiene la distruzione della grande massa tumorale ma, molto probabilmente, non delle cellule che lo possono ricreare quando la terapia viene interrotta. Se questa ipotesi, già verificata in altri tumori, si rivelasse corretta anche nel caso del Gbm, si potranno sviluppare nuove terapie con lo scopo preciso di distruggere le cellule staminali trasformate ed estinguere efficientemente il tumore. Il fatto che la presenza di staminali cerebrali mutate sia stata trovata solo nei Gbm ma non negli altri tumori cerebrali, spiegherebbe inoltre, almeno in parte, il perché le terapie sviluppate in generale per i tumori del sistema nervoso molto spesso non sono efficaci nel caso del Gbm. I tumori cerebrali causano ancora oggi danni devastanti e irreversibili con esito gravemente invalidante ed inevitabilmente mortale. Il Glioblastoma Multiforme (Gbm), nome più comune del Glioma di grado Iv, è una forma di tumore al cervello altamente aggressiva e maligna, in grado di crescere rapidamente e di infiltrare vaste aree di tessuto cerebrale, sviluppandosi quasi sempre in forma letale. L’efficacia dei trattamenti chirurgici, chemioterapici e radioterapici è piuttosto scarsa e, dopo la rimozione della massa tumorale primaria, la recidiva è spesso precoce. La frequenza di insorgenza del Gbm é massima nei bambini e negli adulti di età compresa tra i cinquanta ed i sessant’anni. Negli adulti colpisce prevalentemente i maschi rispetto alle femmine, con un rapporto di 3 a 2, e con un’aggressività maggiore. Si tratta quindi di un tumore a rapida evoluzione, incurabile e letale. «Ci vorranno ancora almeno 5 anni di ricerca» sottolinea Angelo Vescovi, «per identificare la strada per una cura del Gbm, ma di certo ora, per la prima volta, abbiamo la possibilità di studiare le cellule coinvolte nella formazione di quello che è il più aggressivo e letale tumore cerebrale nell’uomo, aprendo così finalmente la via allo sviluppo di nuove terapie per sconfiggerlo».  
   
   
INDIVIDUATI DUE MECCANISMI LEGATI ALLO SVILUPPO DEI LINFOMI UNO STUDIO DI UN GRUPPO DI RICERCATORI HA INDIVIDUATO IN UN PAZIENTE AFFETTO DA LINFOMA E DA UNA RARA MALATTIA GENETICA DUE PROTEINE IMPLICATE NELLO SVILUPPO DEL TUMORE  
 
Milano, 4 ottobre 2004 – Una ricerca dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano, del Policlinico San Matteo di Pavia e dell’Università Amedeo Avogadro del Piemonte Orientale di Novara, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica New England Journal of Medicine, ha identificato nel malfunzionamento di due proteine una delle possibili cause del linfoma, un tumore del sistema linfatico che in Italia causa la morte di circa 5000 persone all’anno. I ricercatori hanno individuato per la prima volta in un paziente di 27 anni affetto da linfoma e da sindrome linfoproliferativa autoimmune, una rara malattia genetica, due mutazioni genetiche indipendenti, causa del malfunzionamento di due proteine chiamate fas e perforina, fondamentali per l’attività del sistema immunitario. L’effetto combinato delle due mutazioni individuate dai ricercatori potrebbe quindi aver contribuito allo sviluppo del tumore. In condizioni normali la proteina Fas regola l’attività del sistema immunitario in modo tale che, una volta eliminate le cellule bersaglio, anche la reazione immunitaria si interrompa attraverso il “suicidio” dei linfociti attivati, denominato apoptosi; il malfunzionamento di Fas è responsabile della sindrome linfoproliferativa autoimmune, che provoca un ingrossamento di milza e linfonodi, legato all’accumulo di linfociti incapaci di andare incontro all’apoptosi, e una predisposizione all’insorgenza di infezioni e tumori. La perforina viene utilizzata dal sistema immunitario per distruggere le cellule infette o tumorali, forandone la superficie e provocandone la morte. Questo è il primo caso in cui si è evidenziato come un deficit di questa proteina sia coinvolto nell’insorgenza dei linfomi umani. Il doppio difetto potrebbe quindi essere all’origine da un lato dell’accumulo nei linfonodi di linfociti che il sistema immunitario non riesce più a controllare e che quindi possono trasformarsi in cellule tumorali, dall’altro di un deficit del sistema immunitario che non è più in grado di riconoscere le cellule tumorali e quindi di eliminarle. La scoperta, merito di un équipe di ricercatori guidata da Marco Bregni, responsabile dell'Unità di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano, e da Rita Clementi del Policlinico San Matteo di Pavia, oltre a dare un contributo alla comprensione dei meccanismi alla base di malattie genetiche rare, apre nuove prospettive nello studio dei tumori del sistema linfatico e dell’azione di controllo esercitata sul loro sviluppo dal sistema immunitario. “I meccanismi per cui il sistema fallisce nel suo compito di difesa da infezioni e tumori – commenta Bregni – non sono ancora chiari; in questo senso, lo studio di malattie in cui vi siano difetti di molecole indispensabili per la sua corretta funzionalità risulta particolarmente utile. Il caso che abbiamo studiato, ad esempio, ci ha permesso di evidenziare come due proteine del sistema immunitario, fas e perforina, se difettose, siano implicate contemporaneamente nello sviluppo dei linfomi”.  
   
   
ICTUS: UN'INDAGINE ATTRAVERSO INTERNET PER CONOSCERLO MEGLIO  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - E partita in contemporanea in Europa e Nord America, un'indagine su internet ( www.Strokematters.com  )che si prefigge di valutare il grado di conoscenza dei cittadini sui sintomi e i rischi dell'ictus. I risultati saranno utilizzati per sensibilizzare i cittadini a riconoscere la malattia e ad agire tempestivamente, ad esempio rivolgendosi immediatamente alle strutture sanitarie in presenza di un sospetto attacco. "Nell'ictus ogni secondo conta ed è meglio partire in vantaggio," sintetizza Gianfranco Gensini, membro del Consiglio di Presidenza dell'Italian Stroke Forum, una Onlus composta da medici e pazienti interessati alla prevenzione e alla cura dell'ictus. "Italian Stroke Forum ha aderito con entusiasmo a questa indagine, perchè è proprio la difficoltà da parte dei cittadini nel riconoscere i sintomi dell'attacco, e di conseguenza il ritardo nel rivolgersi tempestivamente a un medico o a un ospedale, il nemico contro cui lottare. Un intervento medico immediato riuscirebbe, infatti, a limitare i rischi di danni al cervello o di recidive. Ecco perché una maggiore conoscenza e consapevolezza dei sintomi e dei comportamenti da adottare è fondamentale." L'indagine è condotta in collaborazione con le associazioni dei pazienti di Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Canada e Usa, grazie a un contributo dell'azienda farmaceutica Astrazeneca. La partecipazione è libera a tutti. Basta compilare, in pochi minuti, il questionario disponibile anche in italiano sul sito www.Strokematters.com e raccontare la propria esperienza diretta o indiretta della malattia. "Cumulando i dati disponibili, - prosegue Gensini - ogni anno, negli Stati Uniti e in Europa Occidentale vi sono circa 2 milioni di nuovi casi di ictus. L'ictus (sia ischemico sia emorragico) è la causa del 27-30% annuo di tutte le morti in questi paesi e la maggioranza di questi ictus (circa l'85%) sono ischemici. In Italia si stima per il 2004 un'incidenza di oltre 194.000 nuovi ictus, di cui circa il 20% muore nel primo mese successivo all'evento e circa il 30% sopravvive con esiti gravemente invalidanti. Dopo l'evento acuto, infatti, le conseguenze dell'ictus possono persistere a lungo - per tutta la vita in molti casi -, con un costo importante tanto per il singolo individuo ed i suoi familiari, quanto per l'intera società." "Dato che la maggior parte dei pazienti sono anziani e considerando la relazione diretta tra l'età e l'incidenza di ictus, il rapido invecchiamento della popolazione dei paesi industrializzati porterà ad un numero sempre più elevato di pazienti che, nei prossimi decenni, richiederanno terapie acute e a lungo termine," ha concluso. "L'ictus ischemico, nella sua fase acuta, ha ancora una mortalità elevata - continua Augusto Zaninelli, anch'egli membro del Consiglio di Presidenza dell'Italian Stroke Forum - ma la gestione della malattia, anche in Italia, sta rapidamente cambiando sia perché sempre più frequentemente il paziente con ictus viene indirizzato verso strutture con elevata specializzazione (Stroke Unit o unità specializzate nel trattamento dell'ictus acuto), sia perché nella classe medica e anche nella popolazione sta aumentando la consapevolezza e l'importanza di un'adeguata prevenzione. Ci auguriamo che anche questa indagine possa contribuire a migliorare questa situazione."  
   
   
LA COMMISSIONE ADOTTA UNA PROPOSTA PER I FARMACI PEDIATRICI  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2004 - Il 29 settembre la Commissione europea ha adottato una proposta per nuove regolamentazioni europee sui prodotti farmaceutici per uso pediatrico. Lo scopo della proposta è migliorare la salute dei bambini europei incrementando la ricerca e sviluppo di farmaci a misura di bambino e garantendo l'autorizzazione di farmaci messi a punto per rispondere a questi specifici bisogni terapeutici. Il pacchetto di misure include: la creazione di un comitato di esperti in seno all'Emea (European Medicines Agency); l'obbligo di fornire dati sull'uso di un prodotto per i bambini al momento della richiesta di autorizzazione per la commercializzazione; un'estensione di brevetto di sei mesi per lo studio dei farmaci pediatrici; un nuovo tipo di autorizzazione, Puma (Paediatric Use Marketing Authorisation), che consente una protezione decennale di dati per l'innovazione sui prodotti fuori brevetto; l'obbligo per l'industria di presentare gli studi esistenti sui bambini; un sistema di consulenza scientifica gratuita per l'industria; un database di studi pediatrici; un inventario a livello dell'Ue dei bisogni terapeutici dei bambini ed una rete Ue di ricercatori e centri di prove per condurre gli studi richiesti. Tutto il pacchetto mira a stimolare l'innovazione per garantire che l'industria farmaceutica europea incrementi la quantità di ricerca e sviluppo che conduce per adattare i prodotti ai bisogni della popolazione infantile. 'La proposta odierna è un buon esempio di come la Commissione lavori attivamente per migliorare la vita dei cittadini europei. In questo caso, promuovendo la disponibilità di nuovi e migliori farmaci appositamente studiati per i nostri bambini', ha dichiarato il commissario per le Imprese e la società dell'informazione Olli Rehn. 'Io credo che la nostra proposta raggiunga il corretto equilibrio tra questi obiettivi e il bisogno di rafforzare la competitività dell'industria farmaceutica', ha aggiunto. Reagendo alla proposta, la Abpi (Association of the British Pharmaceutical Industry) si è congratulata con la Commissione europea, ma ha deplorato che non siano stati incoraggiati i lavori di prove cliniche da condurre sui bambini europei. 'L'incentivo dell'estensione di sei mesi per un brevetto di farmaci per le società che affrontano un lavoro di prove cliniche sui bambini è un passo nella buona direzione, ma occorre fare ben altro per attirare tale lavoro nel Regno Unito e in Europa', ha dichiarato il Dr Richard Tiner, direttore medico dell'Abpi. L'abpi ha anche espresso disappunto perché la proposta non offre incentivi immediati per il lavoro di prove cliniche pediatriche, in quanto questo significa che, invece di iniziare immediatamente, questo lavoro dovrà probabilmente aspettare fino a che la proposta non sarà stata accettata sia dal Parlamento europeo che dal Consiglio. 'Sebbene l'industria farmaceutica inglese sostenga pienamente lo scopo della proposta di stimolare la ricerca pediatrica in Europa e produrre farmaci a misura di bambino, non si espone tanto quanto potrebbe. Il Regno Unito e l'Europa potrebbero e dovrebbero essere un centro d'eccellenza nella conduzione della ricerca pediatrica, ma gli incentivi proposti non sono abbastanza buoni da attirarvi questo genere di lavoro', ha aggiunto il Dr Tiner. Ora la proposta sarà presentata al Consiglio e al Parlamento europeo, dove subirà la procedura di codecisione. La proposta non diventerà probabilmente legge fino alla fine del 2006.  
   
   
DISFUNZIONI DEL FEGATO E DANNI NEUROLOGICI NEL NEONATO CONVEGNO INTERNAZIONALE ORGANIZZATO DAL CSF, CHE FARÀ IL PUNTO SULLA PREVENZIONE E LA CURA DI UNA GRAVE SINDROME NEONATALE PROVOCATA DA ECCESSO DI BILIRUBINA  
 
Trieste, 4 ottobre 2004 - I più grandi esperti internazionali di malattie del fegato si sono trovati a Trieste l’1 e 2 ottobre per confrontarsi sull’avanzamento delle ricerche volte a prevenire le gravi conseguenze neurologiche indotte nei neonati da un eccesso di bilirubina nel sangue. La bilirubina, normalmente prodotta dal nostro fegato, non è infrequente che presenti concentrazioni superiori alla norma nei primi giorni di vita. Entro certi limiti, tuttavia, è causa solamente di quel fenomeno “benigno” comunemente noto come ittero neonatale, al quale la medicina pone rimedio con terapie di routine, come l’irraggiamento del bambino sotto apposite lampade. La situazione è ben diversa, invece, quando l’eccesso di bilirubina supera determinate soglie, provocando nel neonato il ben più grave Kernictero, una sindrome responsabile potenzialmente di gravi danni neurologici permanenti. Negli ultimi anni si è notato un incremento di questa patologia, che ha indotto il mondo scientifico a studiare sistemi che consentano una diagnosi precoce e una terapia adeguata. In particolare, i meccanismi molecolari del danno cerebrale da bilirubina sono oggetto di un’attiva ricerca in quanto la loro comprensione potrebbe portare allo sviluppo di una terapia che prevenga questa severa sindrome, che limita fortemente la qualità di vita dei bambini. Il meeting svoltosi nel Centro Congressi dell’Area a Padriciano è stato organizzato, in collaborazione con l’Associazione Europea per lo Studio del Fegato (Easl) e l’Università di Trieste, dal Centro Studi Fegato (leader a livello internazionale in questo campo di ricerca), dal Centro di Biomedicina Molecolare dell’Area Science Park e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste. Il meeting ha dato la possibilità di confrontare i nuovi risultati della ricerca biomolecolare sul metabolismo della bilirubina e sulle applicazioni a livello del paziente. Come spiega il Prof. Claudio Tiribelli, co-direttore del corso assieme al Prof. J.d. Ostrow della University of Washington, Seattle, Usa, questo è un esempio concreto di medicina molecolare in cui scoperte fatte in laboratorio possono essere la base per decisioni diagnostiche e schemi terapeutici.  
   
   
SWISSCOM IT SERVICES OFFRE SOLUZIONI IN AMBITO SANITARIO  
 
Berna, 4 ottobre 2004 - Swisscom It Services potenzia la propria posizione di fornitore di soluzioni in ambito sanitario stringendo partnership strategiche con aziende svizzere affermate. Grazie a una collaborazione sancita contrattualmente con l'assicurazione malattia Cpt e il produttore di software Bbt nonché alla ripresa di e4life Ag, l'azienda intende garantire il successo specialistico, tecnico e commerciale di una moderna soluzione di assicurazione malattia e infortuni. La pressione dei costi in ambito sanitario comporta una concorrenza agguerrita. A parità di portfolio di prestazioni, per rimanere competitivi gli assicuratori devono offrire più servizio e qualità a costi minori. Obiettivo della partnership concordata da Swisscom It Services insieme a Cpt, e4life e Bbt è di sostituire, presso le assicurazioni, le principali applicazioni esistenti nell'ambito del back office con un'applicazione software standard. In tal modo si ottiene una standardizzazione dei processi operativi e gli elevati risparmi conseguiti in termini di costi possono essere impiegati attivamente per affermarsi sulla concorrenza. In programma l'outsourcing dell'infrastruttura informatica Nella partnership, Cpt si mette a disposizione come cliente pilota per l'ulteriore sviluppo e l'integrazione delle soluzioni software già collaudate Valsana e Carelife. La relativa introduzione è prevista già per l'inizio del 2006. Inoltre, Cpt e Swisscom It Services hanno firmato un accordo a lungo termine relativo all'outsourcing dell'intera infrastruttura It di Cpt. In particolare è previsto il full outsourcing dell'informatica, delle reti e della telefonia a Swisscom It Services. L'impresa di servizi It e4life Ag, un'affiliata di Cpt, viene ripresa al 100% da Swisscom It Services. Un'offerta completa per le assicurazioni malattia e infortuni Sulla base di questa collaborazione e delle proprie competenze principali, Swisscom It Services ideerà un'offerta completa per le assicurazioni malattia e infortuni che comprenda tutte le prestazioni di rilievo per la gestione tecnica di un'assicurazione malattia, tra cui printing, desktop, data warehousing, internet portal, trasferimento elettronico dei dati e controllo Tarmed. Nel quadro di questa collaborazione, Swisscom It Services rileva il lead, coordina le partnership ed è responsabile del successo dell'iniziativa.  
   
   
RECORDATI: ACCORDO CON ANGELINI PER NUOVO FARMACO ANTIBATTERICO IN SPAGNA  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Recordati ha annunciato la firma di un contratto di licenza non-esclusivo con la società farmaceutica Angelini (Acraf S.p.a.) per la promozione e la vendita in Spagna di prulifloxacina, farmaco appartenente alla classe degli antibatterici fluorochinolonici, indicato per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie e per la riacutizzazione della bronchite cronica. La prulifloxacina è un nuovo farmaco della classe dei fluorochinolonici, messo a punto dalla società giapponese Nippon Shinyaku e sviluppato in Europa da Angelini. Questa classe di farmaci è ben affermata in Spagna, dove negli ultimi 12 mesi ha registrato vendite per circa € 65 milioni. Recordati España lancerà il prodotto quando sarà completato il processo di registrazione in Spagna attraverso il mutuo riconoscimento dall'Italia, paese nel quale il farmaco è già registrato. "L'accordo con Angelini fa parte del nostro piano di acquisizione di prodotti e di licenze per i mercati nei quali siamo presenti direttamente con nostre organizzazioni di vendita, attualmente Italia, Francia e Spagna" - ha affermato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. "Insieme ad Alergoliber e Cidine , recentemente entrati a far parte del nostro listino spagnolo, la prulifloxacina rappresenta un ulteriore rafforzamento del nostro portafoglio prodotti in quel mercato."  
   
   
LA ELAN E LA BIOGEN IDEC PRESENTANO ALL'AGENZIA EUROPEA PER LA VALUTAZIONE DEI FARMACI (EUROPEAN MEDICINES AGENCY, EMEA) LA DOMANDA PER L'APPROVAZIONE DI NATALIZUMAB PER IL TRATTAMENTO DEL MORBO DI CROHN  
 
 Dublino, Irlanda, Cambridge, Massachusetts e San Diego, California, 4 ottobre 2004 - La Elan Corporation, plc e la Biogen Idec hanno annunciato quest'oggi di aver presentato all'Agenzia europea per la valutazione dei farmaci (European Medicines Agency) una Domanda di autorizzazione al marketing (Marketing Authorisation Application, Maa) per l'approvazione di Natalizumab quale terapia per il trattamento del Morbo di Crohn. Le società hanno inoltre presentato oggi i dati raccolti durante i primi 12 mesi dello studio clinico di mantenimento di Fase Iii Enact-2 (Valutazione del Natalizumab quale terapia continua-2) in occasione del convegno United European Gastroenterology Week a Praga, Repubblica Ceca, ed i suddetti dati sono stati inclusi nella domanda. I dati emersi dallo studio clinico Enact-2 dimostrano che la terapia di infusione del Natalizumab della durata di 12 mesi ha consentito il conseguimento di una risposta sostenuta e clinicamente significativa, a conferma degli esiti registrati nei pazienti che avevano precedentemente esibito una risposta sostenuta per sei mesi (dati presentati in occasione del convegno Digestive Disease Week tenutosi nel mese di maggio del 2004). Il mantenimento sostenuto della risposta è stato definito quale un punteggio dell'Indice di attività del Morbo di Crohn (Crohn's Disease Activity Index, Cdai) inferiore a 220 ed un aumento rispetto alla baseline inferiore ai 70 punti in assenza di interventi di soccorso nel corso dell'intera durata dello studio clinico. Il 54 percento (90/168) dei pazienti trattati con il Natalizumab ha continuato a rispondere al trattamento, rispetto alla percentuale del 20 percento (34/170) registrata nel gruppo di pazienti trattati con placebo. Inoltre, il 39 percento (51/130) dei pazienti trattati con il Natalizumab ha mantenuto la remissione clinica durante l'intera durata dello studio, rispetto alla percentuale del 15 percento (18/120) registrata nel gruppo di pazienti trattati con placebo. Al termine del dodicesimo mese, il 49 percento dei pazienti trattati con il Natalizumab (33/67) precedentemente sottoposti a terapia corticosteroidea sono riusciti ad abbandonare con successo la terapia corticosteroidea, rispetto alla percentuale del 20 percento (15/76) registrata nei pazienti appartenenti al gruppo trattato con placebo. Non si è osservata alcuna discrepanza significativa relativamente ai tassi complessivi di insorgenza degli effetti collaterali tra il gruppo trattato con il Natalizumab e quello trattato con placebo nel corso dei 12 mesi. Il profilo di sicurezza osservato in questo studio clinico è assimilabile a quello rilevato durante gli studi clinici sul Natalizumab condotti in precedenza. Gli eventi avversi accusati con maggior frequenza sono stati: cefalea, nasofaringite, nausea e dolore addominale. "L'inoltro di questa domanda e la presentazione dei dati raccolti nel corso dei primi 12 mesi dello studio clinico Enact-2, rappresentano una importante pietra miliare nello sviluppo da parte nostra del Natalizumab quale terapia per il trattamento del Morbo di Crohn, e ci impegniamo a collaborare strettamente con gli enti regolamentatori europei per la conduzione di un esame approfondito della nostra domanda e dei dati forniti a supporto della medesima" ha affermato il Dottor Lars Ekman, Vicepresidente e Presidente Esecutivo del reparto Ricerca e Sviluppo presso la Elan. "Riteniamo che il Natalizumab possa divenire una terapia importante per questa popolazione di pazienti insufficientemente serviti". "Questi risultati suggeriscono che il Natalizumab potrebbe presentare un grado significativo di efficacia e sicurezza quale terapia per il trattamento del Morbo di Crohn" ha affermato il Dottor Burt Adelman, Vicepresidente Esecutivo del reparto Sviluppo presso la Biogen Idec. "Questi dati riaffermano inoltre il potenziale del Natalizumab nell'ambito di una vasta gamma di malattie immuno-mediate". Risultati dello studio clinico Enact-2 A questo studio clinico internazionale di mantenimento di Fase Iii, in doppio cieco, controllato con placebo per la valutazione dell'efficacia del Natalizumab nel Morbo di Crohn hanno partecipato i pazienti che hanno risposto al trattamento durante lo studio clinico Enact-1 (uno studio clinico in doppio cieco controllato con placebo della durata di tre mesi a cui hanno partecipato pazienti affetti da Morbo di Crohn attivo di entità da moderata a grave). I pazienti che hanno risposto al Natalizumab durante lo studio clinico di induzione Enact-1 (339 pazienti) sono stati ri-randomizzati al termine dello studio della durata di tre mesi in uno dei due gruppi di trattamento in doppio cieco: il gruppo trattato con il Natalizumab (ad una dose di 300 mg) o quello trattato con placebo, entrambi somministrati una volta al mese per 12 mesi complessivamente. L'endpoint primario dello studio clinico Enact-2 è stato un mantenimento sostenuto della risposta durante i primi sei mesi del trattamento. Secondo i risultati registrati nei primi sei mesi dello studio clinico Enact-2: Il 61 percento (103/168) dei pazienti trattati con il Natalizumab ha manifestato una risposta clinica significativa rispetto alla percentuale del 28 percento (48/170) registrata nei pazienti che sono stati ri-randomizzati nel gruppo trattato con placebo. La remissione clinica dopo 6 mesi è stata mantenuta dal 44 percento (57/130) dei pazienti a cui è stato somministrato il Natalizumab rispetto alla percentuale del 26 percento (31/120) registrata nei pazienti trattati con placebo.  
   
   
RITIRO IMMEDIATO DAL MERCATO DEL FARMACO VIOXX  
 
Bellinzona (Svizzera), 4 ottobre 2004 - Il Dipartimento della Sanità e della Socialità elvetici comunica che il medicamento Vioxx viene ritirato con effetto immediato dal mercato internazionale per ragioni di sicurezza. Un nuovo studio ha infatti evidenziato che l'assunzione a lungo termine (più di 18 mesi) di Vioxx aumenta il rischio di complicazioni vascolari, segnatamente il rischio di infarto e di ictus. I pazienti attualmente sotto trattamento con Vioxx non corrono nessun pericolo grave imminente. Sono tuttavia invitati a contattare il più presto possibile il loro medico curante per cambiare medicamento.  
   
   
GIORNATA D'INFORMAZIONE SULLE AZIONI MARIE CURIE, SCOZIA  
 
Bruxelle, 4 ottobre 2004 - Il 26 novembre, l'Ukro (Uk Research Office) organizza a Edimburgo (Scozia) una giornata informativa sulle azioni Marie Curie dell'Ue. La giornata, che fornirà una panoramica delle azioni Marie Curie per singoli o gruppi e offrirà consigli su come preparare le proposte, illustrerà il nuovo programma di lavoro delle azioni Marie Curie e indicherà i principali cambiamenti e gl'insegnamenti tratti dal primo pacchetto di inviti a presentare proposte. Infolink: http://www.Ukro.ac.uk/  
   
   
PROTEGGERE I BAMBINI DALLO SFRUTTAMENTO SESSUALE: CONVEGNO ECPAT-UNICEF A SEI ANNI DALL´ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE 269/98  
 
Roma, 4 ottobre 2005 - "La Legge 269/´98 ha rappresentato una svolta nell´evoluzione della legislazione italiana contro lo sfruttamento sessuale delle bambine e dei bambini, ha fatto propri i principi della Convenzione sui diritti dell´ infanzia del 1989 e ha sancito l´impegno dell´Italia per la tutela dei bambini da ogni forma di sfruttamento sessuale. Questo impegno va rinforzato e ampliato, continuando ad aggiornare la legislazione nazionale, senza distruggere quanto realizzato con la Legge 269, ma migliorando con opportuni interventi la sua formulazione e quindi la sua attuazione" hanno affermato Ecpat Italia e Unicef Italia, in apertura del Convegno "Proteggere i bambini dallo sfruttamento sessuale". Per contribuire all´attuazione degli impegni assunti dal nostro paese al Congresso di Yokohama e della Sessione Speciale sui diritti dell´infanzia e a sei anni dall´entrata in vigore della Legge 269/´98, Ecpat Italia e Unicef Italia si sono riuniti a Roma, presso l´Aula della Biblioteca del Cnel, alcuni tra i maggiori esperti giuridici e tecnici del settore per avviare un dialogo aperto a tutte le forze politiche, istituzionali e sociali sulla legislazione italiana in materia di lotta allo sfruttamento sessuale e sul suo stato di attuazione. Da questa giornata, che ha visto un confronto tra diverse opinioni, Ecpat Italia e Unicef Italia si augurano possano nascere indicazioni e spunti per le prossime discussioni parlamentari sulle proposte di modifica della Legge 269, avviate da alcuni mesi in Parlamento sul testo di riferimento Ddl 4599 presentato dal Governo. "Lo sfruttamento sessuale dei bambini, la prostituzione, la pornografia minorile, la piaga del turismo sessuale sono oggi crimini dal volto transnazionale: occorre combatterli creando in ogni paese delle colazioni multisettoriali e multidisciplinari per dare risposte immediate e adeguate in campo giuridico, di indagini, di sostegno e recupero delle vittime. Occorre agire non solo inasprendo le pene, ma mettendo a disposizione risorse, potenziando le azioni di prevenzione precoce, rafforzando la protezione dei bambini durante i procedimenti giudiziari, snellendo le procedure e la corretta applicazione e sostenendo soprattutto la cooperazione internazionale" hanno affermato, in apertura del Convegno, Marco Scarpati, Presidente di Ecpat Italia e Allegra Morelli, membro del Consiglio Direttivo dell´Unicef Italia. Ecpat Italia e Unicef Italia si augurano che questo appuntamento rappresenti solo l´inizio di una serie di incontri annuali per fare il punto sullo stato della legislazione italiana in materia di sfruttamento sessuale dei minori e sulla sua applicazione. Ai lavori di oggi, hanno partecipato, diversi parlamentari, tra i quali: Carla Mazzuca Poggiolini Commissione Parlamentare Infanzia, Enrico Pianetta - Presidente Commissione Straordinaria Tutela Diritti Umani Senato, Laura Cima, Tino Iannuzzi, Piera Capitelli e Anna Serafini - Presidente Consulta G.rodari. Sono presenti alla giornata: Alberto Cadoppi - Dipartimento di Scienze Penalistiche - Universit degli Studi di Parma, Donata Bianchi - Centro nazionale di documentazione e analisi per l´infanzia e l´adolescenza - Istituto degli Innocenti, Maria Monteleone - Procura della Repubblica presso Tribunale Ordinario di Roma, Lucia Russo - Procura della Repubblica presso Tribunale di Reggio Emilia, Davide Caocci - Facolt di Scienze Politiche - Universit degli Studi di Milano, Michele Papa del Dipartimento di Diritto Comparato e Penale - Universit degli Studi di Firenze, Francesca Moneti - Unicef In noce nti Research Center, Elisabetta Guidi, Consigliere giuridico Ministro Prestigiacomo, Ministero per le Pari Opportunit, Rossella Minio, caposegreteria Presidenza Commissione Speciale Infanzia Senato, Marco Penna, esperto legislativo Commissione Affari Sociali, Sonia, Lino Rossi - Criminologia - Universit degli Studi di Ferrara, maggiore Giorgio Stefano Manzi - Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia - Ministero dell´Interno, Elvira D´amico - Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni-ministero dell´Interno, Francesco Granese - Direzione Assotravel - Associazione Nazionale delle Agenzie di Viaggio e Turismo aderente a Confindustria, Francesco Mandoi - Direzione Nazionale Anti-mafia, Antonio Morabito - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo - Ministero degli Affari Esteri, Donata Lodi dell´Unicef Italia e diversi rappresentanti di Ong e Associazioni.  
   
   
GODADO AIUTA I BAMBINI CON SAVE THE CHILDREN  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Godado sostiene l'iniziativa benefica 'Un regalo aziendale semplice ma di valore' promossa da Save the Children in favore dei bambini di tutto il mondo. Anche in occasione del Natale 2004, Save the Children (www.Savethechildren.it ) invita le aziende a sostenere i propri progetti scegliendo di sostituire i classici doni natalizi con una donazione a favore dei bambini di tutto il mondo. Emanuela Corallo, responsabile della Campagna Natale Aziende, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa, che negli anni ha già visto aderire numerosissime aziende: "Con l'iniziativa 'Un regalo aziendale semplice ma di valore' Save the Children chiede alle aziende di devolvere il budget solitamente destinato ai doni aziendali all'attività in favore dell'infanzia. A testimonianza di questo gesto di solidarietà, l'azienda potrà inviare calendari o lettere personalizzati con il nome dell'azienda a clienti, fornitori e dipendenti. Riteniamo sia uno dei modi migliori per festeggiare il senso del Natale e un gesto che verrà sicuramente apprezzato". Godado.it (www.Godado.it ), motore di ricerca nato per offrire alle aziende la possibilità di ottenere visibilità nel Web, ma sempre attento a sostenere iniziative di associazioni Onlus, diffonderà anche quest'anno il messaggio di Save the Children con i mezzi a sua disposizione. Oltre al posizionamento sulle pagine del motore di ricerca con parole-chiave targhettizzate, l'invito a devolvere le somme normalmente destinate ai regali aziendali natalizi sarà diffuso attraverso Topsites, una delle newsletter più grandi in Italia, che conta oltre 200.000 iscritti; inoltre Godado sceglierà un apposito target di piccole e medie aziende per diffondere il messaggio umanitario di Save the Children. Pietro Cassago, Cfo di Godado, ha dichiarato:"Il nostro è un motore di ricerca commerciale, che fa business on-line e che è nato per aiutare chi fa business on-line. Come Chief Financial Officer di Godado Italia sono sempre molto attento al più efficiente impiego dei nostri spazi pubblicitari, ma allo stesso tempo ritengo che, in un mondo molto difficile e competitivo come quello del web advertising, sia fondamentale dare più spazio possibile a quelle organizzazioni che si impegnano tutto l'anno per dei fini umanitari e per aiutare concretamente chi è in difficoltà. Il fatto che Save the Children si adoperi costantemente per aiutare i più piccoli ci fa ancora più piacere e ci rende fieri di potere aiutare - nella misura che ci è possibile - un'organizzazione benefica molto apprezzata e stimata in tutto il mondo". L’iniziativa di Save the Children, 'Un regalo aziendale semplice ma di valore' è illustrata in dettaglio alla pagina www.Savethechildren.it/2003/sostieni/natale2004.asp  
   
   
“ AGBD – INUSUALE” UNA MOSTRA – UN’ASTA  
 
Arona, 4 ottobre 2004 - Venerdì 22 ottobre alle ore 21.00 si svolgerà ad Arona presso l’Aula Magna del Comune di Arona . L’asta di beneficenza “Inusuale- Agbd” una mostra – un’asta come risposta alle esigenze sorte in seguito al trasloco forzato dell’associazione dalla vecchia sede a nuovi locali in via Xx settembre 31. Il progetto nasce dall’accordo di numerose persone,che trovandosi in armonia riguardo allo spirito comunicativo del nostro tempo, nonchè fortificati dalla finalità d’intenti, hanno unito il proprio lavoro per sostenere l’Associazione Genitori Bambini Down, l’associazione no profit che si occupa dei bambini down Un’opera significativa del lavoro degli artisti contemporanei invitati alla generosa iniziativa,verrà battuto in asta per raccogliere i fondi destinati alla ristrutturazione della sede dell’Agbd. La presentazione artistica è a cura del critico e storico dell’arte dott. Cristina Trivellin. A battere l’asta sarà il dottor Pablo Carrara, amministratore delegato della Casa delle Aste- Meeting Art spa (Vc) Il catalogo della mostra è edito grazie allo sponsor e mecenate signor Nino Resta (Ep - Redil), con il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte e dell’Assessorato alla Cultura di Arona. L' Associazione Genitori con Bambini Down (Agbd) è sorta nel 1989 per iniziativa spontanea di famiglie aventi la necessità di scambio di esperienze e di supporto per programmare percorsi terapeutici e formativi per i figli con sindrome di Down. L' Agbd ha aperto alcuni anni fa un Centro in Arona che opera con il contributo di volontari e di specialisti che si propongono di - dare sostegno alle famiglie, per un corretto approccio con le Istituzioni preposte e per la verifica che gli interventi da esse programmate siano integrati tra loro - costituire un polo di riferimento locale per interloquire con le Istituzioni pubbliche - promuovere localmente programmi di recupero e di sviluppo per i bambini - essere un punto di riferimento per professionisti, operatori, studenti che vogliono ricevere informazioni e contribuire alla divulgazione di conoscenze sulla sindrome di Down. All' Agbd si rivolgono attualmente circa 70 famiglie residenti nelle aree delle province di Novara e del Vco. Per informazioni riguardo all’iniziativa : adriana.Chiari@infinito.it  -348-2668458  
   
   
I LIFE PLANNER SM PRAMERICA FINANCIAL PARTECIPANO ALLA DECIMA EDIZIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DEL VOLONTARIATO  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Prudential Financial Inc. (Pfi), consolida il proprio impegno a favore del miglioramento delle comunità locali nei 20 paesi in cui è presente, incoraggiando il volontariato tra i propri dipendenti e collaboratori con la consueta Giornata Mondiale del Volontariato (Global Volunteer Day), quest’anno arrivata alla decima edizione. In un’epoca in cui si dedica più tempo al lavoro che alla famiglia, i collaboratori di Pfi nel mondo, insieme alle loro famiglie e agli amici che vorranno unirsi, doneranno centinaia di migliaia di ore di solidarietà nel corso della settimana dal 1 al 9 ottobre 2004 come contributo alla Giornata Mondiale del Volontariato. In Italia, Pramerica Financial, compagnia assicurativa ramo vita dell’americana Pfi, ha organizzato iniziative nelle tre città in cui è presente: Milano, Roma e Napoli. A Milano le iniziative saranno cinque: 1) Centro Ambrosiano di Aiuto alla Vita Life Planner e collaboratori di Pramerica insieme alle rispettive famiglie organizzeranno una raccolta di giocattoli, vestiti e altri generi di prima necessità per i bambini fino ai 3 anni aiutati dal Centro. Le donazioni saranno raccolte presso la sede di Pramerica Life di via Tommaso Grossi 2 a Milano. 2) Suore Missionarie della Carità Sarà organizzata una giornata di assistenza alle Suore di Madre Teresa di Calcutta, in via delle Forze Armate 379, con la preparazione della cena a favore di circa 200 persone bisognose venerdì 1 ottobre. Life Planner e collaboratori di Pramerica insieme alle rispettive famiglie contribuiranno alla preparazione della cena, al servizio ai tavoli e al riordino. 3) Casa Famiglia Cometa I Life Planner e collaboratori di Pramerica trascorreranno una giornata intera, sabato 2 ottobre, in compagnia dei ragazzi della casa famiglia, aiutandoli a svolgere i compiti, giocare, fare qualche lavoretto manuale e divertente come il giardinaggio. I volontari raccoglieranno libri e giocattoli per adolescenti da donare ai ragazzi della casa Famiglia Cometa. 4) Casa per anziani “Gallazzi Vismara” I Life Planner e collaboratori Pramerica hanno deciso di affiancare alle varie attività per i giovani anche quelle in aiuto agli anziani, aiutandoli a trascorrere un pomeriggio spensierato e sereno. L’appuntamento con la casa famiglia “Gallazzi Vismara” è per domenica 3 ottobre 2004. 4) Associazione Aias (Associazione Italiana Assistenza Spastici) l’Aias ha invitato i Life Planner e i collaboratori di Pramerica a partecipare alla “Festa di aperture delle attività” di via P. Mantegazza 10, sabato 9 ottobre, in cui i nostri volontari potranno aiutare i disabili nei giochi e a far merenda. “La Giornata Mondiale del Volontariato ci offre l’opportunità di esaudire il desiderio di solidarietà dei nostri collaboratori. Ma il nostro impegno non finisce qui”, ha ricordato Pier Giorgio Rota Baldini, amministratore delegato di Pramerica Life Spa, “La nostra compagnia incoraggia la solidarietà sponsorizzando continuamente iniziative e programmi di aiuto, sia attraverso donazioni sia con premi ai singoli per il loro impegno a favore delle proprie comunità locali. E’ un modo di enfatizzare il ruolo del volontariato dei dipendenti quale stile di vita responsabile e di successo”.  
   
   
NONNI D’ITALIA: COMPRENSIVI E INDISPENSABILI 1A ANTICIPAZIONE DEL 5° RAPPORTO SULLA CONDIZIONE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA EURISPES TELEFONO AZZURRO  
 
Roma, 4 ottobre 2004 - I nonni italiani un punto di riferimento per la famiglia “allargata”. Lo rivela “l’Identikit del nonno italiano” contenuto nel 5° Rapporto sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza che Eurispes, in collaborazione con Telefono Azzurro, presenterà a Roma (Palazzo Marini – Camera dei Deputati) il prossimo 19 novembre. Tre bambini su quattro, tra i 7 e gli 11 anni, affermano di trascorrere “molto o abbastanza” tempo con i propri nonni. Questo quanto emerge dalla rilevazione condotta nelle scuole italiane da Eurispes in collaborazione con Telefono Azzurro, su un campione di 2.823 bambini di età compresa tra i 7 e gli 11 anni. Per il 76,2% dei bimbi i nonni non sono soltanto affettuosi e comprensivi, ma soprattutto rappresentano una fonte indispensabile di trasmissione di esperienza vita. Più di un bambino su tre ritiene inoltre di essere trattato con sufficiente autorità dai propri nonni, infatti il 64% dei bimbi non si sente viziato. Il 43,2% dei bambini italiani trascorre “abbastanza tempo” con i propri nonni, mentre il 31,1% di essi “molto”. Tabella 1 Quanto tempo trascorri con i tuoi nonni? Anno 2004 Valori percentuali
Quanto tempo trascorri con i tuoi nonni? %
Molto 31,1
Abbastanza 43,2
Poco 20,9
Per niente 3,8
Non sa/Non risponde 1,0
Totale 100,0
Fonte: Eurispes-telefono Azzurro. Non ci sono poi differenze tra maschi e femmine nel tempo trascorso insieme ai nonni. I primi, infatti, ne passano “molto” nel 30,6% dei casi e “abbastanza” nel 43,1%. Mentre le bambine “molto” nel 32,1% dei casi e “abbastanza” nel 43%. Tabella 2 Quanto tempo trascorri con i tuoi nonni? Per sesso Anno 2004 Valori percentuali
Quanto tempo trascorri con i tuoi nonni? Sesso Totale
Maschi Femmine
Molto 30,6 32,1 31,1
Abbastanza 43,1 43,0 43,2
Poco 21,7 19,9 20,9
Per niente 3,9 3,7 3,8
Non sa/Non risponde 0,7 1,2 1,0
Totale 100,0 100,0 100,0
Fonte: Eurispes-telefono Azzurro. Cosa unisce bambini e nonni? La quasi totalità dei bambini (92,7%) afferma che i nonni comunicano loro affetto e la larghissima maggioranza (82,3%) che li comprendono. Elevata anche la percentuale di bambini secondo i quali i nonni trasmettono la loro esperienza (76,2%). Oltre un terzo degli intervistati (34,9%) sostiene poi di essere trattato con autorità dai propri nonni mentre il 53,6% afferma di no e, infine, il 27% di essere viziato. Sono molto pochi (4,7%) i bambini secondo i quali i nonni si disinteressano a loro. L’identikit del nonno italiano. I rapporti sembrano complessivamente buoni nella larga maggioranza dei casi. In particolare il legame tra nonni e nipoti appare caratterizzato da affetto e comprensione e, quasi sempre, dalla trasmissione delle esperienze di vita dai più maturi ai più giovani, con tutto l’arricchimento personale e la crescita che ciò comporta. I rapporti sono prevalentemente confidenziali, ma rimane un terzo dei casi in cui i nonni si comportano con autorità. Non mancano bambini che si sentono viziati dai nonni, ed è possibile ipotizzare che la quota sia più elevata se si considera che alcuni nipoti potrebbero non essere coscienti del fatto di essere viziati. Tabella 3 I tuoi nonni… Anno 2004 Valori percentuali
I tuoi nonni No Non sa/Non risponde Totale
Mi comunicano affetto 92,7 2,0 5,3 100,0
Mi comprendono 82,3 8,3 9,4 100,0
Mi trasmettono la loro esperienza 76,2 14,5 9,3 100,0
Mi trattano con autorità 34,9 53,6 11,5 100,0
Si disinteressano a me 4,7 85,2 10,1 100,0
Mi viziano 27,0 63,3 9,7 100,0
Fonte: Eurispes-telefono Azzurro. Nella descrizione del rapporto con i nonni le risposte dei maschi e delle femmine non divergono in maniera significativa. Le uniche differenze riguardano il fatto che i bambini affermano più spesso, rispetto alle bambine, di essere trattati con autorità dai nonni (39,3% contro 30,2%), mentre le bambine dicono più spesso di essere viziate (30,6% contro 23%). Si può quindi ipotizzare che, almeno in parte, i modelli educativi in alcuni casi siano ancora differenziati in relazione al sesso: le femmine vengono trattate con minore severità – forse anche perché tendenzialmente meno turbolente – e addirittura viziate, coccolate ed accontentate più dei maschi. Tabella 4 I tuoi nonni ti trattano con autorità? Per sesso Anno 2004 Valori percentuali
I tuoi nonni ti trattano con autorità? Sesso Totale
Maschi Femmine
No 48,8 59,4 54,0
39,3 30,2 34,8
Non sa/Non risponde 11,9 10,4 11,2
Totale 100,0 100,0 100,0
Fonte: Eurispes-telefono Azzurro. Tabella 5 I tuoi nonni ti viziano? Per sesso Anno 2004 Valori percentuali
I tuoi nonni ti viziano? Sesso Totale
Maschi Femmine
No 66,6 60,4 63,6
23,0 30,6 26,7
Non sa/Non risponde 10,4 9,0 9,7
Totale 100,0 100,0 100,0
Fonte: Eurispes-telefono Azzurro. Nord e Sud: nonni a confronto. Prendendo in considerazione l’appartenenza geografica dei soggetti, nelle Isole si riscontra la percentuale più alta di bambini che trascorrono molto tempo con i nonni (40,6%), mentre nel Nord Est (23%) ed al Centro (26,7%) si trovano le percentuali più basse. Nel complesso, la quota di bambini che passano abbastanza o molto tempo in compagnia dei nonni è elevata soprattutto al Sud. La quota di chi sta con i nonni poco o per niente è invece più elevata al Centro e nelle Isole. Tabella 6 Quanto tempo trascorri con i tuoi nonni? Per area geografica Anno 2004 Valori percentuali
Quanto tempo trascorri con i tuoi nonni? Area geografica Totale
Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole
Molto 33,0 23,0 26,7 34,9 40,6 31,1
Abbastanza 40,6 50,6 40,8 44,2 29,2 43,2
Poco 20,5 20,6 27,5 16,9 27,4 20,9
Per niente 5,2 4,9 3,9 2,7 2,8 3,8
Non sa/ Non risponde 0,7 0,9 1,0 1,3 0,0 1,0
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Eurispes-telefono Azzurro. Sempre in rapporto all’area geografica di appartenenza, cambia la “prospettiva affettiva” e il tipo di rapporto con i nonni: nelle Isole è infatti più bassa della media la percentuale di bambini che affermano di ricevere affetto dai nonni (83,5% contro 92,7% della media nazionale), comprensione (69,9% contro 82,3%), esperienza (58,3% contro 76,2%). Tabella 7 I tuoi nonni ti comunicano affetto? Per area geografica Anno 2004 Valori percentuali
I tuoi nonni ti comunicano affetto? Area geografica Totale
Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole
No 1,7 2,5 1,7 2,0 2,9 2,0
93,7 90,2 94,4 93,0 83,5 92,7
Non sa/ Non risponde 4,6 7,3 3,9 4,9 13,6 5,3
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Eurispes-telefono Azzurro. Tabella 8 I tuoi nonni ti comprendono? Per area geografica Anno 2004 Valori percentuali
I tuoi nonni ti comprendono? Area geografica Totale
Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole
No 6,9 6,9 10,4 8,7 4,9 8,3
86,6 82,8 83,6 80,6 69,9 82,3
Non sa/ Non risponde 6,5 10,3 6,0 10,7 25,2 9,4
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Eurispes-telefono Azzurro. I bambini che affermano di essere trattati con autorità dai nonni sono più numerosi della media al Centro (41%) ed al Nord Est (39,6%) e, al contrario, meno numerosi al Nord Ovest (28,7%). Tabella 9 I tuoi nonni ti trattano con autorità? Per area geografica Anno 2004 Valori percentuali
I tuoi nonni ti trattano con autorità? Area geografica Totale
Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole
No 64,4 47,2 49,5 53,7 46,6 53,6
28,7 39,6 41,0 33,4 29,1 34,9
Non sa/ Non risponde 6,9 13,2 9,5 12,9 24,3 11,5
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Eurispes-telefono Azzurro. Fra gli intervistati del Nord Ovest è particolarmente alta la percentuale di bambini che si sentono viziati dai propri nonni (39,4%); la quota è invece inferiore alla media nel Nord Est (20,4%) ed al Sud (21,7%). Si profila una parziale differenziazione fra Nord Ovest, caratterizzato da un approccio da parte dei nonni meno autoritario e più portato a viziare i nipoti, e Nord Est, in cui l’autoritarismo prevale rispetto alla propensione ad accontentare oltre misura i nipoti. Tabella 10 I tuoi nonni ti viziano? Per area geografica Anno 2004 Valori percentuali
I tuoi nonni ti viziano? Area geografica Totale
Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole
No 53,7 68,3 63,7 67,0 52,4 63,3
39,4 20,4 30,2 21,7 25,2 26,9
Non sa/ Non risponde 6,9 11,3 6,1 11,3 22,3 9,7
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: Eurispes-telefono Azzurro. La qualità del tempo trascorso insieme. Il tempo trascorso dai bambini con i nonni è stato messo in relazione con il tipo di rapporto che hanno con loro. Emerge, quindi, una relazione positiva tra un rapporto caratterizzato da affetto, comprensione e trasmissione di esperienza ed il tempo passato insieme. Tabella 11 Quanto tempo trascorri con i tuoi nonni? I miei nonni mi comunicano affetto Anno 2004 Valori percentuali
Quanto tempo trascorri con i tuoi nonni? I miei nonni mi comunicano affetto
No Si Totale
Molto 14,8 32,8 32,4
Abbastanza 27,8 45,8 45,5
Poco 53,7 20,9 21,6
Per niente 3,7 0,2 0,3
Non sa/Non risponde 0,0 0,2 0,2
Totale 100,0 100,0 100,0
Fonte: Eurispes-telefono Azzurro. Il ruolo del nonno nella famiglia “allargata”. Si parla di famiglia “allargata” quando nel nucleo familiare si registra la simultanea presenza di genitori, nonni, generi, nuore, nipoti, fratelli, zii. In conclusione, nel nostro Paese emerge la rappresentazione di una terza età ancora dinamica e vitale, che conquista un ruolo più significativo in un quadro aggiornato della famiglia moderna. I nonni si segnalano come i nuovi protagonisti attivi, e non passivi come in passato, di una società organizzata che vede al centro la famiglia come struttura portante dell’organizzazione sociale contemporanea. A dispetto dei molteplici meccanismi emarginanti, ereditati dalla famiglia patriarcale, i nonni moderni sono ora in grado di proporsi con accenti e caratteristiche diversi, per conquistarsi un posto di rilievo nella famiglia contemporanea. Il lungo e difficile momento di transizione dalla prima infanzia all’adolescenza, e dall’adolescenza alla prima età adulta, lungi dal trovare ostacoli nella presenza della cultura “superata” degli anziani, trova oggi in essa motivo di evoluzione e di stimolo, impensabile fino a qualche anno fa. L’allungamento della speranza di vita e la consapevolezza degli anziani di sopravvivere più a lungo e di poter godere della crescita di nipoti, e talvolta di pro-nipoti, finisce per conferire a questa fascia di età ruoli nuovi e significativi. Nella famiglia allargata, infine, in cui sono sempre più frequenti i fenomeni di rientro forzoso dei giovani nel nucleo familiare d’origine per perdita di lavoro o di reddito, a causa di separazioni o divorzi, si vanno evidenziando caratteristiche sostanzialmente diverse da quelle della famiglia tradizionale.
 
   
   
2 OTTOBRE, FESTA DEI NONNI PEZZI DA 90… ANZIANI E IMPRESA A MILANO E PROVINCIA: IN TRE HANNO OLTRE 90 ANNI, OLTRE 800 GLI ULTRASETTANTENNI.  
 
Milano, 4 ottobre 2004 2 ottobre festa dei nonni. Tra loro anche imprenditori ultrasettantenni, anzi ottantenni, anzi novantenni. Ancora in attività a Milano e provincia: sono in tutto 862. Circa uno su quattro è donna (204). Il più anziano a Milano ha 91 anni: Martignetti Giuseppe ancora oggi sforna i suoi panettoni artigianali assieme alla moglie in via delle Primule 1. In provincia, a Cornate d'Adda, è la signora Scotti Rachele 92 anni compiuti a maggio, ancora la titolare nel negozio di confezioni "Gian Maria di Scotti Rachele" e dà una mano a ricevere e servire i suoi clienti ormai da oltre quarant'anni. Ma anche Chiappa Luigina, 91 anni, che un’occhiata all’esercizio la dà ancora. E’ quanto emerge da un'indagine condotta dalla Camera di Commercio di Milano. E domani, grazie ad un’iniziativa dell’Unione del Commercio nonni e nipoti potranno fare shopping a Milano tra sconti, gadget, iniziative a loro dedicati in 500 negozi che espongono la locandina. "La festa e' una bella occasione proprio per riunire la famiglia ed apprezzare il sempre più indispensabile ruolo sociale svolto dai nonni - sottolinea Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. Una ricchezza grazie alla loro esperienza, alla dedizione alla famiglia e ai nipoti. Grazie al loro aiuto, il buon esempio, il rispetto. Un ruolo sociale che mostrano anche con la capacità di continuare a portare avanti un’impresa radicata, in molti casi l’attività di una vita, e di trasmetterla ai più giovani: molte volte la famiglia è coinvolta e il risultato positivo arriva dalle diverse generazioni che operano insieme”. L’impresa non ha età. Di imprenditori ultrasettantenni Milano città ne conta 397: 315 uomini e 82 donne. In provincia i numeri salgono lievemente: su un totale di 465 imprenditori ultrasettantenni attivi, 343 sono uomini e 122 donne. Presenti ancora in quasi tutti i settori e soprattutto nel commercio in genere. Forti anche nell'artigianato. Il "fai da te" dopo il percorso di avviamento al lavoro o addirittura dopo le elementari è prevalso nell'avviamento della propria impresa. Ma già allora c'è stato chi ha potuto studiare per indirizzarsi proprio in una determinata attività (farmacista, geometra, triennio commerciale, …). La passione per l'attività scelta è ciò che più li accomuna e intendono proseguire finché ce la faranno. La più parte passerà la propria impresa ai figli o famigliari che già collaborano imparando nel frattempo i trucchi del mestiere. “Shopping scontato” per nonni e nipoti. E sabato 2 grazie ad un’iniziativa dell’Unione del Commercio di Milano ci sono stati sconti, gadget e iniziative in oltre 500 negozi e pubblici esercizi milanesi in occasione della festa dei nonni. I negozi aderenti esporranno sulle vetrine delle locandine, distribuite dalla Regione, che consentiranno ai milanesi di individuare i negozi e i locali che aderiscono alla festa. Domani ci sarà lo sconto – partendo dal 5% - sugli acquisti effettuati dai nonni in compagnia del nipote, l’omaggio di gadget, consumazioni “over 65” a prezzo scontato, sconti nei panifici, nei negozi di frutta e verdura, dai parrucchieri per shampoo e lozione. Inoltre "50& Piu' Senacom", l'associazione che tutela il mondo della terza età, organizza per il pomeriggio di sabato una festa per gli associati con i propri nipoti che si terrà nel giardino del Circolo dei Navigli, via De Amicis 17. Imprenditori ultrasettantenni: i settori più attivi. A Milano città il 54.9% degli imprenditori ultrasettantenni attivi esercita nel settore commercio, il 20,2% nel settore attività manifatturiere, il 7,5% nel settore altri servizi pubblici, sociali e personali, il 6,2% nel settore attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e altre attività professionali e imprenditoriali, il 4,7% nel settore alberghi e ristoranti, il 3,5% nei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni, il 2,2% nelle costruzioni, lo 0,5% nell'agricoltura, caccia e silvicoltura e lo 0,2% nell'istruzione. Anche in provincia il commercio ha la meglio (51,2%), e, secondo in classifica, pure il settore delle attività manifatturiere (18,5%). Seguono: alberghi e ristoranti (8,8%), costruzioni (6,5%), trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (5,4%), altri servizi pubblici, sociali e personali (4,9%), attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e altre attività professionali e imprenditoriali (1,9)%, agricoltura, caccia e silvicoltura (1,3%), intermediazione monetaria e finanziaria (0,9%) e istruzione (0,6%). 397 imprenditori ultrasettantenni a Milano: i primi cinque più anziani attivi. Nella lunga lista degli imprenditori ultrasettantenni che esercitano ancora attivamente nelle loro imprese a Milano, capolista è il 91enne: Martignetti Giuseppe che ancora oggi sforna i suoi panettoni artigianali (ed anche una “famosa” pastiera) assieme alla moglie in via delle Primule 1. Missaglia Felice (87 anni), studi svolti presso l'accademia militare, esercita ancora oggi con la vendita all'ingrosso di porcellane assieme al nipote. Fra gli importanti clienti il sig. Felice ricorda il Re di Libia. 85 anni, Lampigliano Nicola, geometra, nel '45 avvia un negozio di materiale elettrico in Piazza Tricolore 2: il sig. Nicola serve i suoi affezionati clienti di zona e il figlio, che già collabora con lui, intende portare avanti la stessa attività nel futuro. Marchesi Giuseppe (85 anni) con laurea in legge, ma decide di portare avanti l'attività del padre come intermediario del commercio di prodotti alimentari e dolciari. I figli oggi sono impegnati in azienda. La Pegna Luigi (84 anni), laurea in legge e diploma di pianoforte, nel '51 fonda la sua impresa di organizzazione concertistica a livello internazionale. … e i primi cinque della provincia. A Cornate d'Adda, nel negozio di confezioni "Gian Maria di Scotti Rachele" la signora Scotti Rachele (92 anni compiuti a maggio) è ancora la titolare e dà una mano a ricevere e servire i suoi clienti ormai da oltre quarant'anni. Anche ad Abbiategrasso la cartoleria della sig.Ra Chiappa Luigina (91 anni) vede la stessa titolare dare una mano alla commessa, ad accogliere i suoi affezionati clienti e a “dirigere” i lavori in negozio. E così di seguito: ad Albiate Proserpio Elena (87 anni) “gestisce” il suo bar coadiuvata dalla nuora; ad Abbiategrasso Rolla Piero (86 anni) dà una mano nel suo negozio di abbigliamento e sartoria. Aveva iniziato l'attività nel dopoguerra imparando il mestiere un po' dal nonno che era sarto e un po' "sotto militare" prendendo lezioni da un sarto di Napoli. A Mediglia Brugnatelli Filippo (86 anni), farmacista laureato nel '42, anno in cui "apre bottega". Conduce la sua farmacia recandosi ogni giorno in auto da Pavia dove abita. Anche Introni Giuseppe (85 anni) seguendo le orme del nonno ancora oggi conduce ed esercita nella sua farmacia a Legnano. Due 84enni ancora in attività: Donati Margherita, da autodidatta avvia da sola nel 1966 il suo negozio di merceria a Sovico: la figlia oggi l'aiuta e in futuro porterà avanti l'attività della madre. Pezza Maria, anch'ella nel '66 apre da sola un bar nel centro di Varedo. L’83enne Bardini Maria Adele, merciaia, ha l’attività a Segrate. Imprese di anziani a Milano e provincia (2004)
Mi Prov. tot. Mi+prov. % maschi/ femmine
M 315 343 658 76,3%
F 82 122 204 23,7%
tot. 397 465 862 100%
Elaborazione Lab Mim Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere
 
   
   
C’È ANCORA LA FESTA? DUOMO DI MILANO, ALTARE MAGGIORE  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Come ha ricordato il cardinale Tettamanzi nell’omelia per l’apertura del nuovo Anno pastorale: “ ancora oggi, nonostante tutte le difficoltà e le non poche defezioni, possiamo riconoscere che – nella grande metropoli, nelle città e nei paesi più o meno piccoli sparsi nella nostra Diocesi – la vita delle nostre parrocchie è scandita anzitutto dal ritrovarsi la Domenica per celebrare la Santa Messa. D’altra parte però, non possiamo chiudere gli occhi sul fenomeno attuale di molti cristiani che non avvertono più come loro impegno irrinunciabile la partecipazione alla Messa ogni Domenica. Né possiamo dimenticare il fatto che molti battezzati abbandonano l’Eucaristia domenicale. E ancora, come non registrare la tendenza a considerare e a vivere la Domenica nella logica del ‘fine settimana’ invece che in quella del ‘Giorno del Signore’? ”. In questo contesto non solo religioso, ma propriamente sociale e culturale, la partecipazione all’Eucaristia domenicale si configura, come la sfida più forte posta ai cristiani alla loro fede. Da tale cornice di pensiero nasce l’esigenza di rispondere alla domanda “C’è ancora la festa?”. Il 7 ottobre 2004 alle 21, sull’Altare maggiore del Duomo di Milano, avrà luogo un incontro di grande rilevanza culturale e forte riflessione religiosa, con Enzo Bianchi, priore della Comunità monastica di Bose e docente di Teologia biblica e patristica, e Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della Persona presso l’Università Vita Salute San Raffaele. Come già avvenuto lo scorso 6 maggio per il dialogo su Agostino, cui parteciparono i filosofi Giovanni Reale e Carlo Sini, sarà ancora Massimiliano Finazzer Flory a condurre l’evento. Introdurrà l’incontro, sottolineando l’importanza di un momento di riscoperta comune del valore della festa, mons. Luigi Manganini. Ingresso Libero  
   
   
BAMBINI E ANIMALI : ANIMALI, PREZIOSI STRUMENTI EDUCATIVI  
 
 Roma, 4 ottobre 2004 - Stupore e amicizia, affetto e violenza. Su questi e su altri elementi si basa il rapporto dei bambini con il mondo animale. Il Cnr lo ha indagato in una ricerca, di cui presenta i risultati a Roma, nel corso del convegno "Bambini e animali: empatia e crudeltà" Alcuni bambini e adolescenti italiani hanno un concetto allargato di violenza nei confronti degli animali; questo concetto include infatti non solo comportamenti socialmente non accettati, ma anche comportamenti socialmente accettati che comunque procurano danno e sofferenza agli animali. I maschi (23.78%) manifestano più delle femmine (9.72%) atteggiamenti violenti verso di loro; circa il 90% ne possiede o ne ha posseduto uno, anche se per un periodo breve, e un buon 80% si dichiara molto affezionato ai propri animali. Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla ricerca sugli atteggiamenti e i comportamenti dei bambini e degli adolescenti (9-18 anni) nei riguardi degli animali, che l'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Cnr ha svolto con il professor Frank R. Ascione della Utah State University e con la collaborazione dell'Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma. I dati, presentati durante il convegno"Bambini e animali: empatia e crudeltà", in corso dalle 9.00 nella Sala delle Conferenze di Piazza Monte Citorio, sono frutto dello studio, condotto utilizzando un questionario anonimo, in 12 scuole (3 elementari, 5 medie inferiori e 4 medie superiori) situate a Roma, nella provincia di Roma e nella provincia di Firenze. "Le domande hanno preso in considerazione molti aspetti del rapporto dei giovani e giovanissimi con gli animali, tra cui, ad esempio, l'eventuale possesso di un pet (animale domestico), la sua perdita, le preoccupazioni legate a esso, l'essere stato testimone o l'avere compiuto atti ostili nei riguardi degli animali, la paura degli animali, gli atteggiamenti nei confronti della caccia, dei giardini zoologici, dell'uso di pelli e pellicce e dell'impiego degli animali nei circhi", spiega Camilla Pagani, ricercatrice dell'Istc-cnr, autrice del lavoro con il collega Francesco Robustelli. Il quadro che emerge è complesso e variegato. "Molti dei nostri giovani", prosegue Pagani, "soprattutto i più piccoli, denotano un'elevata sensibilità verso gli animali. Bambini e adolescenti, poi, si preoccupano molto per i propri animali e li considerano minacciati non tanto dai familiari quanto piuttosto dal mondo esterno, che è dunque percepito come pericoloso. Un numero elevato di alunni, inoltre, ha confessato di avere trovato conforto negli animali soprattutto nei momenti difficili". Si tratta, indubbiamente, di uno studio importante, che mancava nel nostro Paese e che può avere implicazioni notevoli non solo in ambito scientifico, ma anche educativo, legislativo e politico. E' ormai nota da tempo, infatti, la stretta correlazione tra gli atti di crudeltà verso gli animali e la presenza di problemi psicologici di vario tipo, legati in particolare a realtà familiari violente o degradate. Al contrario, l'empatia nei confronti degli animali può produrre effetti positivi sullo sviluppo dei bambini e degli adolescenti. "Insegnare ai bambini ad avere un buon rapporto con gli animali", spiega Francesco Robustelli dell'Istc-cnr, "può convincerli che la razionalità umana è in grado di produrre un ordine sociale diverso da quello attuale e nello stesso tempo differente dall'ordine naturale". L'animale, insomma, può essere un ottimo veicolo educativo e può aiutare a instaurare un corretto rapporto con il diverso.  
   
   
24.BI-MU/SFORTEC: L’AUTOMOTIVE FRA I SETTORI PIU’ RICCHI DI OPPORTUNITA’ PER I COSTRUTTORI ITALIANI DI MACCHINE UTENSILI, ROBOT E AUTOMAZIONE  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Nel 2010 si produrranno nel mondo 70,5 milioni di veicoli e le aree a maggior sviluppo saranno in Asia, in America latina, in Europa Orientale: il dato previsionale è emerso oggi nel corso del convegno “Scenario ed evoluzione del settore automotive: opportunità per i fornitori di mezzi di produzione”, organizzato da Ucimu-sistemi Per Produrre nel corso di 24.Bi-mu/sfortec, l’evento espositivo dedicato a macchine utensili robot e automazione che, in scena a Fiera Milano fino al 6 ottobre, vede oltre 1.900 imprese provenienti da 31 paesi, disposte nei 13 padiglioni allestiti, per una superficie espositiva di oltre 70.000 metri quadrati. L’automotive rappresenta il principale settore di sbocco per l’industria italiana dei sistemi per produrre. Per tale ragione, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, in collaborazione con Ice, ha promosso la realizzazione dello studio che presenta interessanti indicazioni sulle prospettive del settore-cliente in termini di numeri, di aree geografiche di produzione, di richieste da parte dell’industria cliente. Se, infatti, tra il 1998 e il 2004 a crescere sono stati soprattutto l’Asia e l’Europa Orientale, tra il 2005 e il 2010 a registrare i più alti tassi di crescita saranno l’America Latina e i produttori emergenti dell’area asiatica, vale a dire la Cina, l’India, i Paesi del Sud-est asiatico. Nel 2010, la produzione mondiale di automotive sarà ripartita tra Europa Occidentale (con una quota del 25,7% a fronte dell’attuale 27,5%), Nord Amercica (che passerà dal 26,8% al 24,6%), Asia (che passerà dall’attuale 19,2% al 24% del totale mondiale prodotto), ad esclusione del Giappone (per il quale è prevista una contrazione dal 16,4% al 13,4%). Alberto Tacchella, presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre, ha sottolineato: “Dal punto di vista della tipologia di produzione, nei prossimi 7 anni si prevede una sostanziale stabilità nella produzione di veicoli pesanti, a vantaggio delle automobili e dei veicoli leggeri, che cresceranno a un tasso rispettivamente del 2,1% e del 2,7%”. Il convegno è stato inoltre occasione per fare il punto anche sulle esigenze dell’industria dell’automotive che richiede ai fornitori di sistemi una evoluzione continua nel modo di produrre, per quanto riguarda sia la tipologia di macchine, sempre più sofisticate e tecnologicamente innovative, sia la disponibilità a seguire i clienti nella loro delocalizzazione nei mercati più attrattivi, sia la conoscenza e la padronanza delle esigenze specifiche del settore cliente.  
   
   
BIMU 2004: DA SIEMENS INNOVAZIONI TECNOLOGICHE PER AUMENTARE LA PRODUTTIVITÀ  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Tecnologie e servizi innovativi per costruttori e utilizzatori di macchine utensili: questo il filo conduttore della presenza del settore Automation and Drives (A&d) di Siemens alla fiera Bimu. Per i costruttori di macchine, Siemens propone innovazioni nelle tecnologie di Cnc, motori e azionamenti, coprendo temi come il supporto meccatronico, la produzione virtuale e la sicurezza integrata. Il Sinumerik 840D powerline è un esempio di prodotto nato dallo sviluppo congiunto con alcuni clienti chiave di Siemens, nel quale l’integrazione di nuove funzioni e componenti hardware ha permesso di incrementare ulteriormente la produttività e migliorare ancora la qualità della lavorazione. L’interfacciamento dinamico di 8 controlli numerici Sinumerik 840D powerline in tempo reale permette alle macchine di controllare fino a 248 assi e mandrini grazie ad un’assegnazione flessibile ai Cnc. L’apertura del Sinumerik 840D powerline consente inoltre di implementare interfacce operatore specifiche per i clienti. Un modo per aumentare la produttività di una macchina è ridurre sia i tempi produzione che quelli non produttivi. Per questo Siemens presenterà azionamenti, come il convertitore digitale Simodrive 611D, utilizzabili insieme alle nuove motorizzazioni dirette torque e lineari . Siemens mostrerà inoltre un nuovo elettromandrino economico (Ecs) per la lavorazione dell’alluminio che completa la serie Ecs per le potenze più basse. Un’altra parte della presenza Siemens sarà incentrata sul servizio di supporto meccatronico, con il quale Siemens accompagna il costruttore dalla fase concettuale del prototipo a quella dell’operatività della macchina. Ciò è possibile in parte grazie al "virtual prototyping", una procedura che comprende la simulazione completa della macchina, riducendo tempo e costi e garantendo livelli di affidabilità più elevata nelle fasi di sviluppo. Il miglioramento della qualità delle superfici e della precisione degli utensili, oltre all’accorciamento dei tempi di lavorazione, sono di particolare interesse per l’industria degli utensili e degli stampi. Con la “produzione virtuale” Siemens offre invece un servizio di test e ottimizzazione dei programmi pezzo utilizzati ad esempio per la lavorazioni di elevata qualità e precisione . Il programma Nc viene simulato e quindi analizzato sia per quanto riguardo il profilo di velocità che per la precisione di lavorazione. Grazie a questo procedimento è possibile ottenere sia riduzioni nel tempo di lavorazione che miglioramenti della qualità superficiale. I servizi Internet-based di Siemens, denominati ePs Network, supportano i processi di manutenzione offrendo allo stesso tempo piattaforme cross-aziendali. I servizi ePs possono essere configurati sui server ePs con connessioni Internet sicure da ogni posto nel mondo via Pc. Tra i servizi disponibili accesso remoto ai controllori, diagnostica ottimizzata degli errori, servizi di archiviazione e monitoraggio dei dati, ma anche analisi sui componenti di macchina per interventi di manutenzione.  
   
   
I PORTI LIGURI SI PRESENTANO AD AMBURGO. GENOVA, SAVONA E LA SPEZIA PARTECIPANO A SMM, FIERA INTERNAZIONALE DI CANTIERISTICA, RIPARAZIONI NAVALI, TRASPORTO E MOVIMENTAZIONE CHE SI TIENE OGNI DUE ANNI NELLA CITTÀ TEDESCA  
 
 Genova, 4 ottobre 2004 - Dal 28 settembre al 2 ottobre i Porti di Savona, Genova e La Spezia sono presenti nel Punto Italia (predisposto dall'Ice) a Smm, fiera internazionale della cantieristica, riparazioni navali, trasporto e movimentazione merci che si tiene ogni due anni ad Amburgo. Proseguendo nel programma promozionale che ha visto i porti liguri presentarsi a Bologna, Lucca, Novara, Vienna e Verona e che terminerà nel prossimo dicembre con una data internazionale a Dubai, Ligurian Ports è presente in quella che viene riconosciuta come la più importante fiera mondiale del settore. Oltre 1400 espositori, provenienti da 53 paesi, di cui 40 italiani, presentano le nuove tecnologie per la cantieristica navale e il trasporto marittimo. I porti liguri avranno quindi l'opportunità di entrare in contatto con i più grandi gruppi armatoriali ed i maggiori operatori logistici. A fianco delle imprese italiane sono infatti rappresentate le aziende di Usa, Gran Bretagna, Giappone, Corea, Danimarca, Francia, Spagna, Cina e Croazia. Ad Amburgo, in contemporanea alla manifestazione Smm, si svolge l'Viii congresso mondiale sulle attività di dragaggio, il Dredging in a Sensitive Environment organizzato dalla Woda World Organisation of Dredging Association. L'evento, a cui partecipa anche l'Autorità Portuale della Spezia, permetterà di fare il punto sulle più recenti tecnologie utilizzate per le attività di dragaggio nel quadro di una gestione integrata della fascia costiera, fondamentale per lo sviluppo sostenibile delle attività commerciali e del trasporto marittimo. Particolarmente interessante è la modalità con la quale vengono gestite le attività di dragaggio dei fondali nei porti quali quelli di Amburgo e Bremerhaven in uno stato quale la Germania riconosciuto all'avanguardia in Europa ed attentissimo alle problematiche legate all'ambiente marino.  
   
   
PARTE LA VENDITA DEI BIGLIETTI ON-LINE DEL SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA GLI SPORTNAUTICI PROTAGONISTI: PROVE GRATUITE “SUL CAMPO” PER TUTTI I VISITATORI  
 
Genova, 4 ottobre 2004 - Anche quest'anno sarà possibile acquistare i biglietti del 44° Salone Nautico Internazionale (Fiera di Genova, 9-17 ottobre) utilizzando Internet. Basta collegarsi al sito www.Salonenautico-online.ite seguire le istruzioni indicate nella sezione acquista on-line. Il servizio di vendita utilizzato con successo nella scorsa edizione è stato ulteriormente implementato. I titolari dei biglietti acquistati on-line godranno di un accesso esclusivo all'area fieristica attraverso una cassa dedicata, aperta tutti i giorni della manifestazione dalle 10 alle 18, nelle biglietterie di piazzale Kennedy. Il sistema di vendita utilizzato è fornito da www.Happyticket.it, portale specializzato nella vendita on-line di eventi culturali. Suhappyticket.it il pagamento avviene tramite carta di credito e la riservatezza della transazione è garantita da Bankpassweb, un sistema di pagamento sicuro ed estremamente semplice da utilizzare che si serve di un codice crittografico Ssl a 128 bit in grado di far viaggiare i dati sul web con la massima sicurezza. Il sistema accetta diverse tipologie di carta (Visa, Mastercard, Bancoposte, etc) e guida il cliente nell’inserimento dei propri dati in un semplice modulo. La procedura si conclude con la ricezione via e-mail del messaggio d’esito. Su www.Happyticket.itsono disponibili tutte le informazioni necessarie sulle procedure di acquisto, sul regolamento del pagamento on-line e sulla sicurezza della transazione. È sufficiente accedere al sito e cliccare sulla scritta hai bisogno di aiuto? situata in alto a destra dello schermo. La quarantaquattresima edizione del Salone Nautico Internazionale oltre alla parte commerciale offrirà molte occasioni di intrattenimento, sport e spettacolo. Tutti i visitatori avranno la possibilità di rendere la loro visita in Fiera “attiva”, iscrivendosi (sempre gratuitamente) ai corsi, alle lezioni e alle prove libere dei vari sport nautici che riempiono quotidianamente il programma della manifestazione. Sono due, in particolare, le strutture che il Salone Nautico Internazionale dedica a questo tipo di attività: lo “Stadio sull’Acqua” e il “Teatro del mare”. Lo Stadio, nel tratto di mare tra Marina Uno e Marina Due, ha come mainsponsor Fiat Veicoli commerciali e come sponsor tecnico Bic Sport. Ospiterà dimostrazioni, show, corsi, gare, prove libere e molti altri appuntamenti, sportivi ma non solo. Il pubblico, oltre a poter partecipare direttamente in acqua alle attività “open”, potrà assistere a tutti gli eventi dalle gradinate allestite sulla banchina di Marina Uno. Il Teatro, nell’area di Marina Due, ospiterà principalmente momenti di incontro tra i visitatori e i protagonisti della nautica e degli sport legati al mare: presentazioni di progetti e libri, conferenze, convegni, premiazioni di gare e competizioni, workshop ecc Fra i personaggi la cui presenza è già confermata segnaliamo Alessandra Sensini (unica atleta nella storia della vela italiana ad avere conquistato tre medaglie in tre edizioni consecutive delle Olimpiadi) e gli altri componentidella nazionale italiana di vela reduci da Atene, il pluriprimatistadi apnea Umberto Pelizzarie i campioni del canottaggio azzurro protagonisti ai Giochi. L’equipaggio del “Quattro senza” bronzo in Grecia (Luca Agamennoni, Dario Dentale, Raffaello Leonardo e Lorenzo Porzio) saluterà infatti la partenza di Alex Bellini per la “Grafoplast Al-one 2004", un’insolita traversata atlantica a remi in solitario che inizierà domenica 10 ottobre proprio dal Salone. Una grossa sorpresa, cui si sta lavorando in questi giorni, potrebbe inoltre animare ulteriormente il programma sportivo della manifestazione. La vela sarà nuovamente protagonista grazie alle attività di grande promozione organizzate dalla Federazione Italiana Vela. Nove giorni su nove, nello Stadio sull’acqua istruttori e campioni Fiv accoglieranno giovani velisti per uscite in mare e brevi test, su tante barche diverse, dalla 555 Fiv al windsurf. La nuova barca scuola federale 555 Fiv verrà inoltre presentata al grande pubblico sabato 16 alle 13 al Teatro del Mare, dopo due giorni di intensi workshop dedicati a istruttori e scuole vela federali. Giovedì 14 pomeriggio è prevista una regata esibizione sui 555Fiv con Alessandra Sensini e gli azzurri di Atene 2004. In “Piazza Vela”, all’interno dello stand Fiv, si susseguiranno incontri, conferenze stampa e presentazioni con la presenza di dirigenti e atleti. Partner della Fiv sono il mainsponsor Mercedes, i fornitori tecnici Slam, Locafit Gruppo Bnl, Veleria San Giorgio e Ras. Al Teatro del Mare, invece, si svolgeranno dei corsi teorici ci vela e degli incontri con maestri di vela per i più giovani. Tra il Teatro del Mare e lo stand Fiv anche altri eventi spettacolari come: la festa di Invito a Vela 2004 (domenica 10 ottobre, ore 12) con la presenza di circa 200 bambini e ragazzi di 10-16 anni e famiglie, con ospiti campioni e personaggi della vela; la Festa della Vela olimpica(giovedì 14, ore 12) con Alessandra Sensini, gli azzurri della nazionale olimpica insieme a quattro giovanissime speranze della vela italiana; e i due “555 day” (venerdì 15 e sabato 16), due giorni di appassionato workshop, filmati, incontri tecnici, prove in mare ed esibizioni sulla nuova barca scuola Fiv. Sul fronte agonistico troviamo la presentazione dell’edizione 2004 del Trofeo Accademia Navale di Livorno organizzato dalla Marina Militare(martedì 12, h 11 in sala stampa). Confermati i due tradizionali appuntamenti con la 6ª edizione della Maratona del Mare aperta a tutte le imbarcazioni a vela cabinate, organizzata da Fiv, Circolo Nautico Mandraccio, Yacht Club “Città di Genova” e Ucina (sabato 16), e la 26ª Regata Internazionale di Optimistorganizzata dalla Lega Navale di Sestri Ponente (domenica 17). Rilevante anche la presenza della Federazione Italiana Canottaggio classe olimpica e Fic sedile fisso che nello Stadio sull’Acqua organizzeranno sia dimostrazioni di tipologie di imbarcazioni da regata, classe olimpica, da mare e a sedile fisso sia prove di marineria con la barca monotipo utilizzata per importanti appuntamenti sportivi internazionali. Al Teatro del Mare verranno presentati i corsi di avviamento al canottaggio e il progetto “il Canottaggio per tutti” con la presentazione della nuova imbarcazione a remi progettata per persone diversamente abili. La Fic proporrà anche un altro appuntamento emozionante, la visita in Salone dell’altro equipaggio vincitore del bronzo olimpico, il “Quattro senza Pesi leggeri” (Bruno Mascarenhas, Lorenzo Bertini, Catello Amarante, Salvatore Amitrano) L’avventura in mare come impresa da vivere, il tema centrale delle presentazioni di “Back to Usa” e dell’equipaggio di “Timprogetto Italia - Lo spirito di Stella”, primo catamarano al mondo senza barriere che riporterà a Miami l’armatore Andrea Stella quattro anni dopo l’episodio che lo costrinse sulla sedia a rotelle. Per sabato 16è prevista la presentazione del libro“Ho sposato l’oceano”, scritto in collaborazione con l’amico Fabio Pozzo, con cui Inbar Meytsar ha voluto ricordare le avventure sportive e la vita insieme al marito Simone Bianchetti, il navigatore solitario improvvisamente scomparso l’anno scorso. Domenica 17 alle 12 al Teatro del Mare sarà la volta della presentazione del volume del giornalista Rai Giulio Guazzini “La mia Coppa America”, a seguire Alessandro Di Benedetto introdurrà “L’atlantico senza riparo. Dall’italia ai Carabi in hobie cat”, il libro dove racconta la sua traversata in solitario. Tre le iniziative outstanding. La prima, di estrazione più tecnica, il debutto dell’Associazione Italiana Industria Materiali Compositi (Aicca)prevista per giovedì 14 al Fieracongressi. Le altre due di carattere sportivo, al Teatro del Mare, la presentazione della squadre dipallanuoto dellaSportiva Nervi (giovedì 14 alle 11.30) e della Pro Recco (venerdì 15 alle 10.30). Sul fronte competitivo, nello Stadio sull’acqua, sono in programma eventi sportivi ufficiali quali, il Campionato di sci nautico acrobatico a piedi nudi e con trampolino, a cura della Fisn, e il Campionato italiano jetski runabout, a cura della Fim (sabato 9). Domenica 10 si terrà l’ultima prova del Campionato italiano endurance di moto d’acqua, con partenza nello specchio acqueo davanti al quartiere fieristico, organizzato dall’Associazione Motonautica Ligure, altre prove del Campionato italiano jetski runabout e il Campionato jumpe fly di sci nautico. Puntuale l’attività di promozione dellacultura del mare con l’Acquario di Genova e la Società Nazionale Salvamento, partner istituzionali degli organizzatori. Il primo proporrà gliSviluppi del Progetto Nauticaper l’Ambiente(giovedì 14), mentre la Sns curerà la regia dei numerosi momenti dedicati alla sicurezza in mare attraverso le tecniche di soccorso in acqua, fondamentali e innovative, con i cani Terranova e moto d’acqua. Il progetto Menkab sulle “Tecnologie di monitoraggio dei cetacei”, curato dall’Università di Genova e dell’Associazione Accobamssarà presentato giovedì 14 in sala stampa. Presenza istituzionale al gran completo con Capitaneria di Porto - Guardia Costiera, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Marina Militare che intratterranno il pubblico con dimostrazioni tecniche specifiche dei singoli Corpi. La Marina Militare, in particolare, presenterà in anteprima nazionale il nuovissimo progetto di cartografia elettronica, un prodotto all’avanguardia realizzato dall'Istituto Idrografico della Marina (conferenza stampa lunedì 11 ore 11.30 in sala stampa, alla tavola rotonda mercoledì 13 alle 15.30) e a disposizione dei visitatori del Salone in occasione dell’incontro “interattivo” previsto per mercoledì 13 al Teatro del Mare. Avranno luogo, inoltre, suggestive dimostrazioni degli Incursori della Marina Militare (mercoledì 13, sabato 16 e domenica 17) e quelle di soccorso con l’elicottero organizzate dalla Polizia (sabato 16). Si preannunciano molto spettacolari, infine, le performance dei Sommozzatori della Marina: una squadra effettuerà delle operazioni di salvataggio nello Stadio dell’Acqua e il pubblico potrà assistere “in diretta” grazie alle riprese subacquee effettuate dai sommozzatori stessi e trasmesse in diretta sugli schermi allestiti al Teatro del Mare. La Capitaneria di Porto - Guardia costiera, oltre alle consuete dimostrazioni di salvataggio, presenta il premio “Navigare informati”(domenica 10, ore 16 Teatro del Mare), riconoscimento che, nato dal successo dell’omonima trasmissione televisiva, viene assegnato a personalità con una spiccata competenza nel settore della nautica e che si sono impegnati della diffusione della cultura del mare.  
   
   
LA 43A EDIZIONE DI FIERAVICOLA ALL'INSEGNA DELL'INTERNAZIONALIZZAZIONE DAL 6 AL 9 OTTOBRE A FORLÌ IL PRODOTTO ITALIANO VA ALLA CONQUISTA DEI MERCATI EMERGENTI  
 
Forli’ 4 ottobre 2004 - Fieravicola guarda ai mercati emergenti di Africa, Asia ed Europa dell’Est. Con una particolare attenzione per quello russo. Ma Fieravicola si interrogherà anche sul mercato interno, sull’evoluzione dei consumi di carne bianca e sulla competitività della filiera avicola italiana nel contesto globale. Saranno queste le tematiche al centro della 43a edizione della Mostra Internazionale delle Attività Avicunicole, in programma presso la Fiera di Forlì dal 6 al 9 ottobre prossimo. Una quattro giorni di incontri tra tutte le componenti della filiera, vetrina privilegiata dell’intero settore e del suo indotto: dagli allevatori ai produttori di mangimi e a quelli di incubatoi, dalle aziende specializzate nelle attrezzature per la macellazione e la confezione, a quelle che si occupano di tutela ambientale, dalle maggiori realtà nel settore delle uova a quelle della coniglicoltura. In tutto per la presenza di 240 aziende, in rappresentanza delle maggiori realtà produttive nazionali. Inoltre, a Fieravicola saranno presenti 300 espositori – allevatori di animali vivi di razza pura in seguito all’accordo con la F.i.a.v. Onlus e la Fiera di Forlì Spa. La rassegna sarà inaugurata mercoledì 6 ottobre alle ore 15.30 dal Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, On. Gianpaolo Dozzo, che concluderà il convegno sull’evoluzione dei consumi di carni avicole organizzato da Confcooperative e Avitalia. Il progetto di internazionalizzazione. Al centro di questa edizione di Fieravicola ci saranno le azioni di “internazionalizzazione”, nel progetto curato da Camera di Commercio di Forlì Cesena, Fiera di Forlì Spa, Ice (Istituto per il Commercio con l’estero) e Regione Emilia Romagna, con il contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e del Comune di Forlì e la partecipazione della Provincia di Forlì-cesena. L’iniziativa è nata quattro anni fa con la finalità di affiancare le imprese del settore nella ricerca di ulteriori possibilità di business nei mercati esteri e nelle diverse realtà geo-economiche, così come la globalizzazione dei mercati impone. Il progetto ad oggi ha visto l’organizzazione di numerose missioni in entrata e in uscita, la partecipazione alle principali rassegne fieristiche specializzate in Europa e nel Mediterraneo, la realizzazione di workshop di filiera e l’organizzazione di business meeting fra aziende italiane e straniere. Il tutto attraverso il coinvolgimento di circa 25 stati, disseminati tra Europa dell’Est, Nord Africa, Medio Oriente e Asia. Questa edizione di Fieravicola vedrà la presenza di operatori del settore provenienti dall’Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Libia e Russia nell’ambito del progetto “Filiera Avicola 2004”. Inoltre, fuori da tale progetto, a conferma dell’importanza acquisita a livello internazionale da Fieravicola, sarà presente all’evento una delegazione di dodici operatori provenienti dall’India. Obiettivo delle delegazioni sarà quello di partecipare a incontri bilaterali, business meeting con le imprese italiane presenti alla rassegna. Durante Fieravicola, particolare attenzione sarà dedicata alla Russia: nel corso di un workshop dedicato a questo paese (giovedì 7 ottobre), saranno presentati i risultati di due ricerche di mercato realizzate nelle Regioni di Mosca e San Pietroburgo. Presente anche una folta delegazione di operatori russi che saranno poi a disposizione per incontrare le imprese italiane interessate a quell’importante mercato. A Fieravicola si parla di… A Fieravicola il settore si interroga sulle possibilità per il prodotto italiano, da sempre caratterizzato per la grande qualità e sicurezza, di conquistare nuovi mercati. Nel ricco programma convegnistico verranno presentati i risultati dell’osservatorio del Con.av. (Consorzio Nazionale Avicunicolo) sui consumi delle carni avicole nella grande distribuzione italiana e sulla realtà del sistema avicolo nella provincia di Forlì-cesena (mercoledì 6 ottobre). Organizzato dalla Regione Emilia Romagna e dalla Crpa (Centro Ricerche produzioni animali), è inoltre il convegno che approfondirà le tematiche di competitività della carne avicola italiana nel mercato globale raffrontando l’efficienza tecnica ed economica della filiera avicola italiana con i principali paesi concorrenti (giovedì 7 ottobre). Il ricco programma convegnistico fornirà l’occasione per un attento esame della situazione del comparto avicunicolo, anche da un punto di vista più scientifico: l’ormai consueto appuntamento della Società italiana di Patologia Aviare (giovedì 7 e venerdì 8 ottobre), il convegno organizzato dall’Ausl di Forlì sulle nuove frontiere in terapia avicola (venerdì 8 ottobre) e l’incontro sulle novità scientifiche nella coniglicoltura (sabato 9 ottobre). Si aggiunge alle iniziative messe in atto dalla Camera di Commercio di Forlì-cesena anche l’incontro dimostrativo, (8 Ottobre) organizzato in collaborazione con Meteora, la società che gestisce la Borsa Merci Telematica, e rivolto agli operatori del settore carni bianche e uova. Sarà questa un’opportunità per “toccare con mano” tutti i vantaggi che offre la contrattazione telematica. Il Distretto Avicolo della Romagna. 650 aziende, 81 milioni di capi allevati, 12.800 unità occupate (dati 2001/2002 fonte Cciaa Forlì-cesena). Sono i numeri del distretto avicolo dell’Emilia Romagna, tra i più importanti dell’intera penisola, capace di integrare tutte le fasi della filiera produttiva, ad eccezione della produzione genetica dei riproduttori e dei grandi impianti di macellazione. I numeri parlano di un’area con un’intensità di allevamento pari a 92 capi per ettaro (13 la media nazionale), e una produzione di 25 milioni di quintali di mangime (il 50% del quale destinato a mercati esterni al distretto). Altri numeri registrano 3,8 milioni di quintali di carne macellata, 980 milioni di uova destinate alla sgusciatura, 345 milioni di uova incubate e 751 milioni imballate per il consumo. Economicamente il distretto “vale” circa 1,38 miliardi di euro, 160 milioni dei quali derivanti da indotto e servizi. Il Pil creato dalle aziende avicole romagnole incide sul Pil complessivo romagnolo per il 6,2%.  
   
   
GRANDE SODDISFAZIONE TRA GLI ESPOSITORI A TECNARGILLA  
 
Rimini, 4 ottobre 2004 - Volti soddisfatti tra i padiglioni di Tecnargilla 2004, la rassegna dedicata alla tecnologia per ceramica, inaugurata ieri a Rimini e che terminerà martedì 5 ottobre. Confermato direttamente dagli espositori l’ottimismo sottolineato nel discorso inaugurale di ieri da parte del presidente di Acimac, Pierluigi Ponzoni, per una chiusura positiva del 2004 per l’industria italiana delle macchine per ceramica, che dalle esportazioni ricava il 70% del proprio giro d’affari. Migliaia i visitatori soprattutto stranieri – asiatici, mediorientali, europei e sudamericani - che hanno affollato gli stand nella prima giornata di manifestazione e che si tratterranno a Rimini anche nei prossimi giorni, mentre in questo fine settimana sono attesi tutti gli operatori italiani che stanno concludendo il proprio lavoro al Cersaie di Bologna. L’elevatissima internazionalità di Tecnargilla si conferma quindi non solo sul fronte degli espositori (quasi il 38% degli espositori presenti), ma anche e soprattutto per quanto riguarda l’affluenza di visitatori. In questo, la capacità di attrazione di Tecnargilla deriva dall’essere la più completa vetrina dell’intera offerta tecnologica rivolta all’industria ceramica, oltre che dalla leadership mondiale dei fornitori italiani che gioca un ruolo decisivo. Presenti in fiera fin dal primo giorno numerosi produttori di laterizio in visita alla nuova sezione Claytech. Oltre una novantina, fra l’altro, hanno assistito al convegno di ieri pomeriggio, organizzato da Andil-assolaterizi (associazione dei produttori italiani di laterizio) e Acimac (associazione dei costruttori italiani di macchine per ceramica), sugli aggiornamenti normativi in materia ambientale, antisismica e di risparmio energetico. Tra gli eventi organizzati nell’ambito di Claytech, da segnalare anche il “tutto esaurito” per le visite guidate di operatori a cinque delle più interessanti fornaci italiane. La giornata odierna prevede lo svolgimento degli incontri bilaterali tra una cinquantina di espositori e i 40 produttori di ceramica russi e indiani che compongono le delegazioni ufficiali organizzate in collaborazione con l’Istituto per il Commercio Estero. Molto attesi invece due dei convegni che si svolgeranno lunedì. Al mattino l’appuntamento con la ricerca scientifica al seminario “Ceramic Ttd - Technology Transfer Day su materiali ceramici, processi e impianti”, organizzato da Acimac e Istec-cnr, che presenterà alcune delle più interessanti proposte di nuove tecnologie offerte da università e centri di ricerca. Nel pomeriggio, “Krea, La tecnica nella creatività in ceramica”, organizzato da Acimac e Società Ceramica Italiana, dedicato al colore come fonte di emozioni, ai mezzi per gestirne la percezione, al design, oltre che alle tecniche applicative del colore per fini estetici in campo ceramico.  
   
   
FIERA MILANO: CHIBIMART PIÙ GRANDE IL CASH & CARRY VA A GONFIE VELE  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - La formula, originale, è quella del Cash and Carry; lo spirito è multietnico; l'oggetto dell'evento è la bigiotteria in tutte le sue forme: pietre dure e preziose, articoli da regalo, bigiotteria in argento, produzioni artigianali e soprattutto accessori moda. Il luogo? Fiera Milano, nei padiglioni 1 e 2, con ingresso da porta Boezio, dal 19 al 22 novembre. L'appuntamento è il Chibimart Inverno, rassegna specializzata a cadenza semestrale (l'altra edizione si svolge a fine maggio insieme con Chibidue). Più ricco del solito il fronte espositivo nel quale - su un'area netta di quattromila metri quadrati, in aumento del 26% sull'edizione precedente - sono attesi oltre 120 espositori, provenienti da una quarantina di Paesi. La componente estera è molto significativa, raggiungendo il 40% del totale espositori. "La formula piace - commenta Marisa Corso, exhibition director della manifestazione. All'interno di Chibimart inverno - che fino al 2002 si svolgeva in gennaio insieme con Chibi & Cart - avevamo raccolto segnali evidenti del desiderio delle aziende di cambiare drasticamente stagionalità e concept. Collocata nella seconda metà di novembre, quindi in prossimità del Natale, la mostra ha acquisito un estremo significato commerciale e questo spiega il successo della edizione di quest'anno, con un numero di espositori e con un'area espositiva largamente superiori alle attese". Chibimart inverno, peraltro segue un buon Macef settembre, ricco di ordini provenienti dal mondo della distribuzione. Ed è quindi evidente che gli attesi segnali di "ripartenza dell'economia, e dei consumi, si fanno via via più evidenti mano a mano che ci si avvicina al momento clou per i consumi delle famiglie, il Natale. Chibimart inverno - anche grazie alla sua collocazione stagionale e alla sua funzione commerciale - è diventato un appuntamento irrinunciabile per scoprire stili e tendenze di un mercato per sua natura incessantemente creativo.  
   
   
SMART ROADSTER RICHMOND': UN'ESPLOSIONE DI ENERGIA LIMITED EDITION  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - In occasione delle sfilate di Milano Moda Donna lo stilista John Richmond, Saverio Moschillo e smart presentano l'edizione limitata smart roadster Richmond': una spider assolutamente fuori dagli schemi, pensata per chi cerca l'emozione della guida sportiva e la trasgressione nello stile. "Quando ero adolescente amavo disegnare modelli di automobili sui miei libri di testo, quanti pomeriggi ci dedicavo! Tutto quel tempo passato a disegnare mi è però tornato utile ora, quando mi è stato chiesto di realizzare una smart roadster Richmond. E' stata un' esperienza molto divertente e questo è sicuramente visibile anche nel prodotto finale" dichiara John Richmond in occasione della presentazione della sua collezione donna primavera/estate 2005. John Richmond presenta così la sua' smart roadster: il forte richiamo simbolico del tatuaggio, il mondo del rock - tema centrale della sua filosofia - e la sua impronta forte e dissacrante e chic, vestono la sportiva di casa smart. Smart è il marchio con il target più giovane del mercato automobilistico: volontà di esprimere la propria personalità, tecnologia forward looking', sono i valori del marchio apprezzati dalla community' degli smartisti', un club esclusivo di veri e propri innamorati di questo brand. Grazie alla tecnologia Mercedes, all'assetto sportivo e all'eccezionale rapporto peso/potenza, smart roadster garantisce emozioni forti, unitamente a livelli di consumi ed emissioni particolarmente ridotti. La forte personalizzazione stilistica di smart roadster Richmond, è ulteriormente rafforzata dal design aggressivo degli esterni e degli interni. Sulla cellula tridion in argento è serigrafato un disegno che, come un tattoo su un muscolo in tensione, evidenzia al primo sguardo il carattere forte della vettura. La firma "Richmond" è impressa in dark grey sui bodypanels neri della vettura, come su un paio di jeans "Rich" della sua collezione. Negli interni tutto è personalizzato in uno stile assolutamente unico: il disegno realizzato con il laser sulla pelle dei sedili, la scritta It's only rock n'roll' riportata con inserti in pelle sul volante e sulla soglia d'ingresso cromata incarnano lo spirito dissacrante che ha ispirato lo stilista nella creazione di questo modello esclusivo. Il pomello del cambio automatico softouch personalizzato con inserti in cromo e pelle e altri particolari dei rivestimenti interni in pelle sottolineano il carattere esclusivo dell'auto. Smart e la John Richmond, nella persona di Saverio Moschillo, partner, produttore e distributore della griffe, hanno aggiunto: "Fin dal nostro primo incontro allo studio Moschillo di Roma, affacciato sulla bellissima scalinata di Piazza di Spagna, abbiamo scoperto interessanti punti in comune. La smart roadster Richmond è il primo esclusivo risultato di questa fantastica collaborazione. Speriamo che il futuro ci riservi altre straordinarie possibilità ". Pochissime le persone che riusciranno a possedere una smart roadster Richmond: solo 99, oltre naturalmente a John che avrà la numero 1.  
   
   
“ LA STORIA DELLA SICUREZZA “ BOSCH È PASSATA PER BERGAMO FRENI A TAMBURO E FRENI A DISCO PROTAGONISTI SU AUTO D’EPOCA PROVE SU VETTURE DI OGGI: L’ESP NON DEVE PIÙ MANCARE!  
 
Bergamo, 4 ottobre 2004 - Domenica, 26 settembre 2004, si è concluso l’evento “ La Storia della Sicurezza “ Bosch, che ha visto sfrecciare sul Circuito delle Mura di Bergamo auto d’epoca, con freni a tamburo, e vetture con freni a disco, guidate da alcuni appassionati del mondo dei motori, impegnati in una gara di regolarità. Quattro minuti e cinquantanove secondi per ognuno dei quattro giri per le vetture con freni a tamburo, cinque minuti per ognuno dei sei giri per le vetture con i freni a disco. Allo start, motori ruggenti - pur in età avanzata - hanno innescato nei piloti, oltre che nel pubblico, sensazioni competitive, hanno permesso sogni con immagini della 1.A edizione della Coppa Città di Bergamo del 1935, quindi, con Tazio Nuvolari, che la vinse, con quel mito, nel quale – in un impeto di grande fiducia nelle proprie capacità e nelle prestazioni della vettura – forse i piloti impegnati domenica scorsa si sono identificati, pregustando la vittoria. La partenza è stata da Formula Uno: il passato si è unito al presente. La folla ai bordi del percorso è stata visibilmente lieta di veder passare davanti a sé auto così affascinanti, e di ammirarle con occhi diversi, a seconda dell’età: per taluni, esse hanno evocato ricordi del passato, per altri, queste auto sono diventate una realtà mai vista. Tutti sono stati, però, accomunati da piacevoli ed emozionanti sensazioni. Gli uni hanno fatto scorrere la loro memoria indietro nel tempo, gli altri si sono stupiti per la novità, quando hanno visto passare piloti alla guida di Bmw 3/5 3 marce del 1929, Citroen Traction Avant del 1951, Fiat 1100 Coupé Zagato del 1954, Mercedes Sl del 1959, Peugeot Cabrio del 1931, Volkswagen Maggiolino del 1959. Per tutte le auto, un denominatore comune: i freni a tamburo, antesignani, che hanno dato il via al primo barlume di “Sicurezza in Auto “. A seguire, le emozioni – quasi per tutti, più o meno giovani – trasmesse dal passaggio delle auto con freni a disco: Bmw 635 Z1 Csl 1985 – Citroen Ds 1972 – Fiat 1500 Spider 1963 – Mercedes 280 Sl 1969 – Peugeot 504 Coupé 1973 – Volkswagen Maggiolone 1972. La gara di regolarità si è chiusa con una manche vincitrice: al 1. Posto per la classe “ Freni a tamburo “, piloti su Mercedes 190 Sl, con 2.734 penalità, per la classe “ Freni a disco “, gli stessi piloti su Mercedes 280 Sl con 781 penalità. “ La Storia della Sicurezza “ avanza, per arrivare al momento clou, il più importante in assoluto: l’avvento dell’Abs – creato da Bosch nel 1978, con l’aiuto prezioso dell’elettronica. Dopo l’Abs,venne l’Esp nel 1995. Al termine della manifestazione, sempre in linea con lo spirito della stessa, la Storia della Sicurezza ha lasciato il passo al presente, con le prove di vetture moderne, guidate da piloti Bosch, con e senza Esp (Programma Elettronico di Stabilità), il sistema elettronico, che impedisce gli sbandamenti e che, grazie al suo intervento, salva spesso la vita del guidatore. Prove convincenti, con terribili sbandamenti, quando l’Esp era disinserito, ma con stabilità da manuale, quando la vettura frenava, tentava di sbandare, e l’Esp non lo permetteva. La vita è salva, grazie all’elettronica, che nel passato non esisteva, ma che ha permesso molti progressi, anche e soprattutto nel campo della sicurezza in auto. Dopo le prove di vetture con e senza Esp, nessuno avrebbe voluto più salire su un’auto senza questo valido dispositivo, un vero e proprio “ angelo custode “ dell’automobilista. “La Storia della Sicurezza” continua, riservando ancora molte sorprese positive, anche grazie a Bosch.  
   
   
PER I TRASPORTI SU CORTA E LUNGA DISTANZA ARRIVA IL NUOVO BARUM BF 15  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - La divisione Truck Tires di Continental, società tedesca tra i leader mondiali nel settore pneumatici, ha annunciato la disponibilità di un nuovo pneumatico per asse sterzante, il Barum Bf 15. Il pneumatico risponde alle esigenze di chi cerca un mix ben bilanciato di resa chilometrica, prezzo di acquisto, valore di rivendita della carcassa, possibilità di riscolpitura e ricostruzione. Questi requisiti diventano infatti sempre più pressanti e il recente allargamento della Comunità Europea, con l’apertura delle frontiere a 10 nuovi Stati membri, ha posto l’accento sulla crescita del traffico su lunga distanza, soprattutto su strada. Nello sviluppare il nuovo Bf 15, Continental si è focalizzata su alcune aree al fine di realizzare un prodotto in grado di soddisfare le crescenti necessità del mercato. In particolare, l’accento è stato posto su: Resa chilometrica più elevata; Maggiore durata; Eccezionale aderenza sul bagnato; Massima espulsione di pietrisco; Bassa rumorosità. Il Barum Bf 15 poggia su quattro strati di cinturato, che garantiscono alla carcassa una durata strutturale di prima classe. L’innovativa geometria dei solchi assicura una lunga resa ed espelle con efficacia il pietrisco che altrimenti potrebbe danneggiare la carcassa. Il contorno ottimizzato del battistrada assicura inoltre una distribuzione assolutamente uniforme della pressione sul suolo. Combinata ad una migliore qualità della mescola, questa caratteristica si traduce in una più elevata resa chilometrica grazie al basso ed uniforme logorio del battistrada nel corso dell’intero ciclo di vita del pneumatico. Innovative lamellature a goccia posizionate nei solchi esterni, particolarmente soggetti allo sforzo, supportano con successo questo processo. I quattro ampi solchi situati sulla circonferenza del battistrada del Bf 15 sono in grado di raccogliere una grande quantità di acqua, dando sicurezza sul bagnato. Numerose lamellature laterali e longitudinali creano un grande numero di angoli che seguono la superficie della strada. Le solide spalle del pneumatico e le coste del battistrada orientate longitudinalmente garantiscono una precisa risposta di sterzata. Lo speciale disegno del battistrada, unito al profilo, aumenta le caratteristiche di flessione. Il livello di rumorosità viene quindi notevolmente ridotto ed è molto inferiore ai requisiti di legge. Il Barum Bf 15 è disponibile nelle seguenti misure: 295/80 R 22.5 152/148 M; 315/80 R 22.5 156/150 L (154/150 M).  
   
   
TEATRO REGIO DI PARMA: LA STORICA CAMERA ACUSTICA DECORATA DA G. CARMIGNANI IN CORSO DI RESTAURO  
 
Parma, 4 ottobre 2004 -.Nell’ambito di un ampio progetto teso al potenziamento e all’ammodernamento delle proprie dotazioni tecniche e artistiche, la Fondazione Teatro Regio di Parma ha predisposto un piano di interventi che prevede l’acquisto per l’Auditorium Paganini e il Teatro Regio di attrezzature, strumenti informatici, arredi che permetteranno di ottimizzare le risorse attualmente in dotazione e di potenziare le capacità produttive. In tale quadro di potenziamento e recupero, ribadendo l’attenzione per le proprie radici e l’importanza della tradizione, la Fondazione Teatro Regio di Parma, con il contributo della Regione Emilia Romagna, ha promosso un importante intervento di restauro della camera acustica decorata da G. Carmignani, uno fra i rari esempi al mondo di camera acustica storica decorata, sopravvissuta all’uso e al tempo. Tale intervento è in corso di realizzazione da parte dello studio di conservazione e restauro Studioerre s.R.l. Di Modena, sotto la guida del Prof. Pietro Tranchina, che ha già diretto il cantiere di restauro del Sipario del Teatro Regio, realizzato nel 1998-’99. L’équipe di restauro è composta dal Prof. Pietro Tranchina e Antonella Vono, con Lucio Rossati, Teresa D'angiolella e con la collaborazione di Surer Nur Hussen, Claudia Bazzicalupo, Silvio Scaiola, Marica Dolio. Giuseppe Carmignani - In base al pochissimo materiale documentario esistente, difficile risulta la datazione precisa della camera acustica e le decorazioni figurative che si rifanno a stilemi neoclassici pure poco possono aiutare. Mistero anche intorno all’autore delle decorazioni, G. Carmignani, esponente di un casato di origine romana stabilitosi a Parma: qui Filippo aveva fondato nel 1754 la Tipografia Carmignani e nel 1777 era stato ascritto per decreto ducale tra la nobiltà parmense. Come si evince dalla voce del Dizionario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza dalle origini al 1950 di Gaspare Nello Vetro, i Carmignani erano artisti da almeno tre generazioni: Giulio (1813-1890) era stato, oltre che tipografo, un apprezzato pittore e letterato; Guido (1838-1909), che aveva sposato Paolina Magnani, figlia del famoso scenografo, era stato docente di paesaggistica all'Accademia di Parma prima, a Brera a Milano poi; Giuseppe (1871-1943) era scenografo. È probabilmente a quest’ultimo che si deve far risalire la decorazione della camera. Studiò all'Accademia di Belle Arti, con Gerolamo Magnani, poi con Giuseppe Giacopelli. Dopo aver lavorato al Teatro Regio di Parma, nel 1893 fu assunto dal Teatro alla Scala, dove collaborò per tre stagioni con Giovanni Zuccarelli, Vittorio Rota, Carlo Songa, Angelo Parravicini e Mario Sala. Rinunciò alla conferma per recarsi a Buenos Aires: lavorò al Teatro Olimpo, nel maggio 1898 fu nominato docente di prospettiva all'Accademia Nazionale di Belle Arti e l'anno dopo di ornato all'Università di Buenos Aires. Era nel contempo lo scenografo ufficiale e fornì le scene a tutti i teatri di stato. Dipinse anche il sipario del Teatro Coliseo e quello per il Teatro de la Opera di Rosario di Santa Fé. Nel 1911 ritornò a Parma e nel 1912 fu nominato professore di ornato nell'Istituto di Belle Arti, per diventare anche direttore e insegnante della sezione di scenografia che aveva sede nel sottotetto del Teatro Regio. Tra le tante, furono ammirate le scene per Un ballo in maschera e Aida, dipinte per la stagione verdiana del 1913. Per la Scala, nel 1911 dipinse la prima e l'ultima scena di Isabeau e quelle dei veglioni artistici del 1912, 1913, 1921, 1925, 1926. La camera acustica splendidamente decorata da G. Carmignani si compone di pannelli di forme e dimensioni diverse dei quali circa la metà sono attualmente oggetto di restauro, per una superficie complessiva di circa 320 m2. I pannelli sono composti da teli in canapa in media di 1,2 m di larghezza per 7,5 m di altezza, cuciti assieme. La decorazione, che ripropone elementi a intaglio e in stucco della decorazione dei palchi della sala, è realizzata con la tecnica della pittura a tempera con pigmenti in polvere legati da una piccola quantità di colla animale. La stesura pittorica è effettuata direttamente sulla tela, senza alcuno strato preparatorio (tradizionalmente eseguito a gesso e colla animale). La mancanza, voluta, di questo strato è in ragione della leggerezza richiesta ai pannelli e ha contribuito in parte al degrado e al cattivo stato di conservazione. I teli sono montati su telai lignei mediante chiodature metalliche: gli elementi lignei che compongono i telai sono rinforzati nelle zone di incastro con elementi in ferro. Dal punto di vista conservativo, salvo alcune eccezioni, gli elementi lignei che compongono le strutture portanti sono in buono stato: gli interventi di risanamento si sono dunque limitati alla sostituzione di parti deformate e al risanamento o al rinforzo di incastri e giunzioni non più funzionali. Quanto invece alle superfici dipinte, si è riscontrato un elevato grado di deterioramento dovuto alla normale attività di montaggio e smontaggio: abrasioni, lacerazioni, strappi del supporto in tela, ma soprattutto a numerose infiltrazioni d'acqua che hanno causato caratteristiche macchie, con solubilizzazione del legante e conseguente perdita di adesione dello strato pittorico. Nel corso degli anni molte delle lacerazioni presenti sono state rinforzate applicando sul retro dei dipinti toppe in tela incollate con adesivi vinilici o con mastici. L'assorbimento da parte degli strati pittorici degli adesivi ha causato l’irreversibile iscurimento della corrispondente porzione di colore. In fase di progettazione dell’intervento è stato realizzato un attento rilievo di tutti gli elementi che compongono la camera acustica, acquisendo documentazione fotografica con camera digitale. Sono state quindi eseguite anzitutto le operazioni di carattere conservativo: smontaggio delle tele e dei telai, risanamento dei telai con sostituzione degli elementi degradati, disinfestazione e consolidamento degli stessi. Il risanamento delle tele di supporto è consistito nella cucitura dei teli non più aderenti, nella ricomposizione delle lacerazioni e innesto delle parti mancanti utilizzando garze di supporto applicate con adesivi termoplastici e quindi reversibili. Sempre con adesivi termoplastici sono state applicate fasce perimetrali in tela ignifugata allo scopo di consentire il corretto tensionamento delle tele. La pulitura delle tele decorate è stata condotta con polveri di gomme speciali per restauro, Wishab, sfregando leggermente la superficie dipinta. Questa tecnica è stata motivata dall’impossibilità di utilizzare i normali sitemi di pulitura con solventi per la natura stessa dei pannelli. La pulitura con gomma Wishab è stata realizzata seguendo i contorni delle varie campiture cromatiche (per evitare i cosiddetti fenomeni di spolvero, ovvero il mescolamento di pigmenti pittorici diversi). Si è proceduto quindi alla ricostruzione delle parti pittoriche danneggiate o mancanti, utilizzando colori vinilici apposti per velatura (con un leggero strato, un velo, di colore). La camera acustica restaurata sarà inaugurata il prossimo 3 aprile 2005, ore 20.30, in occasione del concerto dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio di Parma, diretta dal Maestro Bruno Bartoletti. In programma: Luigi Cherubini Requiem in do minore, Igor Stravinskij Oedipus rex, opera-oratorio in due atti, interpreti Donald Kaatsch, Sonia Ganassi, Michele Pertusi, Giacomo Prestia, Samuele Simoncini, voce recitante Valeria Moriconi, maestro del coro Martino Faggiani. Infolink: www.Teatroregioparma.org  
   
   
IGNOBILI, I PREMI NOBEL ALLA ROVESCIA MENTRE FIRENZE OSPITA LA GRANDE MOSTRA BEAUTIFUL MINDS, L’UNIVERSITÀ DI HARVARD NE CELEBRA LA PARODIA PREMIANDO LE INVENZIONI PIÙ IMPROBABILI  
 
 Firenze, 4 ottobre 2004 – Mentre Firenze celebra la creatività con la mostra Beautiful Minds dedicata al Premio Nobel, alla Harvard University ci si prepara a farne la parodia con la proclamazione, oggi 30 settembre, degli Ig Nobel Prize, i premi ignobili attribuiti per burla ogni anno a ricerche scientifiche straordinariamente creative quanto inutili, “prive di fondamento e rigorosamente non replicabili”, anche se accreditate da riviste prestigiose. E’ una cerimonia festosa e goliardica, che ormai conta 14 edizioni e che si consuma in genere tra urla, drink e gran risate, con austeri accademici impegnati a lanciarsi aeroplanini di carta e autentici Nobel a premiare i laureati Ig Nobel. Tutto ciò in vista dell’annuncio da Stoccolma dei vincitori del Nobel 2004 che avverrà, come di consueto, intorno al 10 ottobre. Si può vincere il premio Ig Nobel dimostrando la legge di Murphy (il toast cade sempre dalla parte imburrata), inventando una lavatrice per cani e gatti o certificando la superiore massa cerebrale dei tassisti londinesi rispetto al resto della popolazione. O magari suggerendo la tecnica migliore per liberare la pelle del pene incastrata nella cerniera lampo dei pantaloni. L’ig Nobel per la pace? Non poteva che premiare l’inventore di un’antifurto per auto con lanciafiamme incorporato. Pace eterna. Se dunque la mostra di Palazzo Strozzi (http://galileo.Imss.firenze.it/news/ibeautminds.html) racconta le casuali procedure che portarono l’inglese Alexander Fleming alla scoperta della penicillina, Ig Nobel (www.Ignobel.com) risponde premiando, come nell’edizione scorsa, una ricerca sui benefici effetti del Prozac sull’umore e la vita sessuale delle vongole. E alle ricerche di Rita Levi Montanini sui fattori di crescita delle cellule, Ig Nobel replica assegnando il riconoscimento a un pool di studiosi svizzeri e nipponici per aver dimostrato i diversi effetti sul cervello della masticazione di chewing gum a seconda del colore e del sapore. Quanto alle scoperte del nostro Carlo Rubbia sulla natura dell’atomo grazie al super acceleratore del Cern, ecco l’inverosimile corrispettivo, ovviamente premiato con l’Ig Nobel, in uno studio meteorologico che stabilisce la forza minima di un tornado perché arrivi a spennare un pollo. Presenti 19 volte nell’albo d’oro del Premio Nobel, gli italiani non potevano certo mancare in quello dell’Ig Nobel. Pattuglia di indiscusso valore, ma evidentemente sparuta, a dimostrazione che anche in tema di spirito goliardico gli investimenti nella ricerca sono assai contenuti. Al punto di provocare fughe di cervelli. L’ig Nobel 2003 è difatti andato alla decisiva scoperta che «i polli preferiscono gli esseri umani belli», una novità firmata dal professor Stefano Ghirlanda, in forza all’Università di Stoccolma. Quanto a Gian Vittorio Caprara e Claudio Barbaranelli, dell’Università la Sapienza di Roma, hanno preso Prodi e Berlusconi a modello per pubblicare su Nature un saggio (Le personalità eccezionalmente semplici degli uomini politici) che, sempre nel 2003, si è guadagnato l’Ig Nobel per la psicologia. Gli italiani si erano comunque fatti valere anche in edizioni precedenti. Il Nobel per la fisica a Riccardo Giacconi (2002) è stato in effetti anticipato da un Ig Nobel ottenuto nel 2000 da tre valenti studiosi dell’Università di Pisa, capeggiati dal noto psicologo Giovanni Cassano (gli altri sono Donatella Marazziti e Alessandra Rossi), per la risolutiva equazione che l'innamoramento è biochimicamente identico a un certo tipo di follia. Come sapere tutto di Ig Nobel? In vista del cerimonia di Harvard, Garzanti ha appena mandato in libreria I Premi Ig Nobel (pag. 368, € 18,50) di Marc Abrahams, fondatore della rivista umoristica Annali della scienza improbabile e inventore, nel 1991, del Nobel più pazzo del mondo.  
   
   
VI RACCONTO LA RIVOLUZIONE DI GALILEO DEBUTTA IL 12 OTTOBRE AL MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA UNA NUOVA INIZIATIVA DIVULGATIVA DEDICATA ALLE SCOPERTE ASTRONOMICHE DEL GRANDE SCIENZIATO TOSCANO  
 
Firenze, 4 ottobre 2004 – La straordinaria avventura di Galileo Galilei e delle sue scoperte celesti. E’ il tema dell’inedito ciclo di rappresentazioni che debutterà il 12 ottobre al Museo di Storia della Scienza (www.Imss.fi.it) con il titolo Il Cielo Nuovo. Il Museo rilancia così la propria attività sperimentale di divulgazione scientifica sulla scia dei significativi successi di pubblico registrati negli ultimi anni. Il Cielo Nuovo utilizza tecniche teatrali e un linguaggio poetico per trasmettere gli elementi fondamentali delle prime scoperte astronomiche di Galilei, ricreando anche il clima culturale dell’epoca. Il progetto è di Silvana Barbacci, con testi e direzione artistica di Tommaso Correale Santacroce e la consulenza artistica e organizzativa di Mirco Artuso. L’iniziativa è offerta ai visitatori del Museo e di Machina Mundi, l’affascinante mostra (aperta fino al 18 dicembre) dedicata alle varie rappresentazioni del cosmo elaborate tra Cinquecento e Settecento. A conclusione del percorso possono infatti, su prenotazione, accedere a un ambiente riservato e assistere alla narrazione dell’avventura scientifica galileiana. Il narratore (Filippo Plancher nei panni di Merlo, un abile artigiano del vetro), ricorderà i momenti essenziali delle prime osservazioni di Galileo col cannocchiale: la superficie della Luna, le stelle della Via Lattea e i satelliti di Giove, e spiegherà con un linguaggio non specialistico il sostanziale contributo dello scienziato alla rottura del modello aristotelico-tolemaico dell’Universo e alla sua sostituzione con un modello costruito sulla base di nuovi dati e criteri. Attraverso la figura dell’artigiano, il racconto rievocherà i sentimenti di stupore, curiosità, ammirazione e incredulità suscitati in tutta Europa dai risultati delle osservazioni di Galileo pubblicati nel Sidereus Nuncius nel marzo 1610. Il percorso narrativo del Cielo Nuovo è rivolto a un pubblico vasto ed è specialmente adatto per gli studenti a partire dalla seconda media. Agli appuntamenti del mattino hanno la precedenza le scuole. Quelli del pomeriggio e del weekend sono aperti a tutti. La durata degli incontri è di 50 minuti. Ecco il calendario. Ottobre: dal 12 al 15, ore 11, sabato 16, ore 16. Novembre: pausa. Dicembre: l’1 e il 2, ore16, spettacoli in inglese; poi dal 3 al 18 con l’unica pausa domenica 5. Orari: ore 11 ad eccezione dei sabati, ore 16, e di domenica 12, ore 11,30. Ingresso: Museo + mostra Machina Mundi: € 6,50. Gratis i bambini fino a 6 anni. Ultra 65enni e ragazzi tra 7 e 18 anni: € 4. Gruppi scolastici (7-15 anni): € 3. Prenotazioni: Musei Scientifici Fiorentini, tel. 055.210866, fax 055.2679106, e-mail: info@museiscientificifiorentini.It  Orario (dal 1 ottobre): lunedì, mercoledì e venerdì ore 9 - 13; martedì e giovedì ore 13 - 17. Per le scuole la prenotazione è obbligatoria.  
   
   
COLONIA E BONN: GLI APPUNTAMENTI CULTURALI E LE GRANDI MOSTRE DELL’AUTUNNO VOLI GERMANWINGS DALL’ITALIA A PARTIRE DA 19 EURO, TASSE E SPESE INCLUSE  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - La lunga notte dei musei (6 novembre 2004) Sabato 6 novembre dalle 19.00 alle 03.00: gli amanti dell’arte e della cultura potranno scoprire il volto notturno di Colonia. La notte dei musei è diventata con gli anni una delle feste più grandi di Colonia, che arriva ad ospitare più di 20.000 persone. Durante questa notte particolare saranno aperte numerose istituzioni culturali, i musei più grandi ed anche alcune collezioni e strutture private. Oltre alle normali esposizioni, le gallerie e i musei presentano spettacoli, concerti, feste, film, letture, balli e teatro di tutti i generi. Colonia vanta musei di fama internazionale, che ospitano opere di artisti come Munch, Rembrandt e Picasso, oltre all’imponente duomo, una delle massime espressioni di arte gotica esistenti al mondo. Per il trasporto sarà messo a disposizione un servizio navetta che farà il giro di tutti i musei seguendo cinque tragitti diversi, partendo sempre dalla piazza principale della città. Ulteriori informazioni e programma della notte: http://www.Museumsnacht-koeln.de  
Tutanchamun – L’oro dell’aldilà: I tesori della Valle dei Re (4 novembre – 1 gennaio) I tesori più importanti provenienti della tomba del faraone egiziano Tutanchamun saranno presentati presso la Kah, uno dei maggiori spazi espositivi della Germania. Saranno accompagnati da 70 tesori provenienti da altre sepolture della Valle dei Re e dei templi nei suoi pressi. I tesori provenienti dalla tomba rimasta integra di Tuya e il diadema di Tutanchamun, ritrovato sul suo capo, sono due dei pezzi più straordinari presenti all’esposizione. Una ricostruzione della tomba, nello stato in cui era stata trovata da Edward Carter nel 1922, è un ulteriore strumento per approfondire la visita. Inoltre, un’animazione realizzata con il computer spiegherà i collegamenti geografici nel regno del Nilo e illustrerà l’architettura delle tombe dalle dinastie più antiche a quelle più recenti. Per ulteriori informazioni: Tel. 0049 228 9171 244, oppure consultare il sito www.Bundeskunsthalle.de  
Edward Hopper – Cultura americana a Colonia (9 ottobre – 9 gennaio) Il Museo Ludwig di Colonia propone una retrospettiva completa e unica in Europa del pittore americano Edward Hopper (1882-1967). Le sue opere sono fra le più conosciute e significative dell’arte americana del Xx secolo: capolavori come il “Nighthawks” dell’Art Institute di Chicago sono considerati icone della pittura moderna. L’esposizione mostra circa 70 opere messe a disposizione dai musei americani più importanti e da privati. Le opere centrali dell’esposizione rappresentano paesaggi di città americane, l’architettura delle periferie e i fari, che rimasero i soggetti principali dei dipinti degli ultimi anni di vita di Edward Hopper. L’esposizione è una collaborazione con la Tate Modern di Londra. Colonia, con Londra, sarà l’unica tappa di questa esibizione. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.Koeln.de  
Nuovo volo per Palma de Mallorca da Stoccarda Germanwings aumenta le destinazioni da Stoccarda e, dal 31 ottobre 2004, aggiungerà due voli settimanali per/da Palma de Mallorca, arrivando così a 16 destinazioni da Stoccarda. Le nuove destinazioni da Stoccarda per l’orario invernale sono Dresda, Amburgo, Londra, Varsavia, Cracovia, Madrid e Zagabria.
 
   
   
A TEATRO : "AL MOULIN ROUGE CON TOULOUSE-LAUTREC" DI SABINA NEGRI  
 
Milano – 4 ottobre 2004 - Lo spettacolo "Al Moulin Rouge con Toulouse-lautrec" nasce dalla collaborazione di realtà produttive che si sono incontrate per affinità progettuali ed obiettivi condivisi. Teatro Filodrammatici, Teatro Moderno, Compagnia Maura Catalan da tempo sono impegnati nella valorizzazione della drammaturgia contemporanea, ed in particolare nell'incontro con interpreti prestigiosi in grado di garantire sia il giusto valore artistico, sia il necessario volano per una distribuzione nel territorio nazionale, nella maniera più ampia ed articolata possibile, di operazioni spesso molto coraggiose, inconsuete ed originali che sono riuscite comunque ad imporsi nonostante le difficoltà odierne di un mercato teatrale sempre più asfittico. Così è stato quindi per "Al Moulin Rouge con Toulouse-lautrec": un'occasione per il ritorno al teatro di uno straordinario attore come Carlo Delle Piane, un incontro con un'autrice emergente come Sabina Negri per uno spettacolo realizzato attraverso la contaminazione tra parola, musica e danza per ricostruire l'ambiente parigino di fine secolo, ma anche per cercare una chiave di lettura contemporanea che riesca a scavare sotto la superficie di un mondo ed un epoca all'apparenza scintillanti per tirare fuori i sintomi di una decadenza polverosa ed imbellettata, ma anche la ricchezza di uno straordinario ambiente artistico e culturale. Lo sguardo lucido e delirante nello stesso tempo sarà quello di Toulouse-lautrec, feroce indagatore e testimone di un'epoca e delle sue contraddizioni, raccontato e fatto proprio da un Carlo Delle Piane, dalla sua maschera e dalla sua sensibilità di attore, la cui aderenza anche fisica all'icona del personaggio rappresenta un segno di eccezionale suggestione ed efficacia. La musica e le canzoni di Alessandro Nidi, eseguite dal vivo, si inseriscono nel tessuto drammaturgico come elementi narrativi, così come le non oleografiche coreografie di Sabrina Camera affidate ad un gruppo di ballerine, pensate dal regista Walter Manfrè anche come personaggi della vita del Moulin Rouge e dell'immaginario di Toulouse. A fare da contrappeso ideologico e sentimentale al protagonista la figura femminile di Lily, amante tradita e traditrice interpretata da Milvia Marigliano e l'amico Aristide, saggio e superficiale, ruolo affidato ad Antonio Conte. In scena tra balli e canzoni è sempre presente "quella" Parigi, la città dei bordelli e dei cabaret, dei borghesi e degli artisti, percorsa dai fremiti della nuova era che si annuncia. Un luogo immaginario ed ideale ricostruito dalla scenografia di Nicolas Bovey e dalle luci di Mario Loprevite. Dopo la tappa milanese lo spettacolo sarà in tournée in diverse regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Trentino, Friuli, Toscana, Puglia e Sicilia). Il cospicuo impegno produttivo, date le dimensioni e le ambizioni del progetto, viene sostenuto in parti eguali dai co-produttori ed è prevista una ripresa di tournée per la stagione teatrale 2005/2006. Teatro Filodrammatici - Compagnia del Teatro Moderno - Compagnia Maura Catalan presentano Carlo Delle Piane in "Al Moulin Rouge con Toulouse-lautrec" di Sabina Negri con Milvia Marigliano e Antonio Conte. Regia Walter Manfré. Musiche Alessandro Nidi, scene Nicolas Bovey, costumi Mariella Visalli, coreografie Sabrina Camera, luci Mario Loprevite. Fisarmonica Marianna Storelli, cantante Patty Rusem Rossi. Ballerine Elisa Ferrari, Stefania Mariani, Sara Marinaccio, Federica Rosati, Erika Sacco, Selene Giusy Saieva. Infolink: www.Teatromanzoni.it  
   
   
DAL 19 OTTOBRE, AL TEATRO STREHLER, GIORGIO ALBERTAZZI IN MEMORIE DI ADRIANO DI MARGUERITE YOURCENAR  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Debuttato il 31 luglio del 1989 a Villa Adriana di Tivoli (suo palcoscenico “naturale”), rappresentato più volte con successo in Italia e all’estero, Memorie di Adriano mette in scena, nella versione di Jean Launay, il capolavoro di Marguerite Yourcenar, il ritratto di un uomo che “ha governato in latino ma in greco ha pensato, in greco ha vissuto”, la cui vita e le cui azioni paiono incarnare perfettamente le molteplici anime, lingue e culture del Mediterraneo e rappresenta, come afferma il regista Maurizio Scaparro “l’immagine, o meglio il ‘ritratto’ di ciò che noi siamo oggi, nelle sue parole ritroviamo le radici del pensiero occidentale e della nostra storia”. “Mai come oggi - prosegue Scaparro - questo spettacolo e questo testo mi sembrano così attuali. In un mondo dove i fondamentalismi e l’ignoranza seminano morte e distruzione, in un mondo che sembra lentamente sfaldarsi sotto i colpi dell’intolleranza, della guerra, dell’egoismo, degli interessi mercantili, le parole di Adriano assumono un significato nuovo, profondo, che mi aiuta, e ci aiuta a riflettere sul nostro momento storico indicandoci, forse, uno spiraglio di speranza: …non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno dai nostri frontoni, dalle nostre cupole… e se i Barbari s’impadroniranno mai dell’impero del mondo, saranno costretti ad adottare molti nostri metodi; e finiranno per rassomigliarci”. Nel ruolo dell’imperatore, un impareggiabile Giorgio Albertazzi ad evocarne la forza del pensiero e le emozioni. “Il mio incontro con Adriano di Marguerite Yourcenar - dichiara - non è quello tra un attore (non mi ritengo tale…) e un cosiddetto carattere teatrale. E’ un incontro ‘molecolare’, perciò Adriano cambia, come cambia il mio sistema cellulare”. Teatro di parola, Memorie di Adriano, fin dalla sua prima versione scenica di Villa Adriana, affida alla danza i momenti di rievocazione emotiva incarnati da Antinoo, ultimo amore dell’imperatore. Le coreografie, firmate da Eric Vu An, sono interpretate da Fabio Correnti. Martedì 19 ottobre, alle ore 19.30, al Teatro Strehler, nell’ambito del Festival del Mediterraneo, Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, riduzione Jean Launay, regia Maurizio Scaparro, coreografie Eric Vu An, con Giorgio Albertazzi, il danzatore Fabio Correnti nel ruolo di Antinoo e otto attori che danno corpo ai personaggi evocati da Adriano. Produzione Teatro di Roma. Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
LUNEDI’ 18 OTTOBRE, AL TEATRO STUDIO, PER IL CICLO “LE ROTTE DELLA CONOSCENZA”, ETTORE MO E SERGIO ROMANO SUL TEMA “IL VIAGGIO DELLA COMPRENSIONE”  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Nell’ambito del “Festival del Mediterraneo”, lunedì 18 ottobre, al Teatro Studio, alle ore 17, per il ciclo di incontri “Le rotte della conoscenza” curato da Giulio Giorello, Ettore Mo e Sergio Romano affrontano “Il viaggio della comprensione”. Il tema del viaggio, metafora di conoscenza, ha costellato la storia letteraria e filosofica della cultura mediterranea. Eredi di una tradizione che coniuga il viaggio con la capacità, come affermava Leibniz, di “entrare nei panni altrui” per comprenderne l’essenza, due giornalisti come Ettore Mo e Sergio Romano riflettono su questo tema alla luce di un’esperienza personale particolarmente ricca. L’incontro è organizzato in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera. Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
LUNEDI’ 11 OTTOBRE, AL TEATRO STUDIO, PER IL CICLO “LE ROTTE DELLA CONOSCENZA”, GIULIO GIORELLO E STEFANO ZECCHI SUL TEMA “LA NASCITA DI VENERE”  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Nell’ambito del “Festival del Mediterraneo”, lunedì 11 ottobre, al Teatro Studio, alle ore 17, per il ciclo di incontri “Le rottte della conoscenza”, Giulio Giorello – curatore dell’intera rassegna – e Stefano Zecchi affrontano il tema della “nascita di Venere”, la eco tematica e i riflessi simbolici di una delle immagini mitiche fondanti della civiltà Mediterranea e della cultura occidentale in generale. In un itinerario tra passato e presente, i due filosofi - Giorello è Docente di Filosofia della Scienza all’Università Statale di Milano, ateneo di cui Zecchi occupa la Cattedra di Estetica - si interrogano sul senso che può assumere oggi un’immagine - leit-motif per le arti e la poesia, un’icona più volte utilizzata nella storia del Mediterraneo, con valenze diverse, per rappresentare un’epoca e il suo stile. L’incontro è ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti. Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
AL TEATRO STUDIO, PER IL FESTIVAL DEL MEDITERRANEO, LA DANZA MISTICA DEI DERVISCI ROTEANTI  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Venerdì 15 ottobre, al Teatro Studio, ore 20.30, nell’ambito del Festival del Mediterraneo, La danza mistica dei dervisci roteanti (Il semà dei Mevlevi di Konya). Esempio altissimo della cultura sufi, espressione del misticismo islamico, il semà, la danza sacra dei dervisci, rappresenta un momento unico di incontro con una tradizione millenaria, una pratica antichissima svelata al pubblico milanese da un ordine fondato nel Xiii secolo nella città di Konya (Turchia) dal mistico Mevlana Djellaleddim Rumi. Mevlana morì nel 1273 e i suoi seguaci svilupparono il Semà (la danza) in vere e proprie cerimonie rituali che coinvolgevano l’intera comunità. La cerimonia nota come “Mevlevi Semà” venne praticata fino al 1923 da pochi “dervisci-danzatori” che appartenevano all’Ordine, per poi quasi scomparire sotto le spinte europeiste e laicizzanti di Ataturk. Anche oggi il rito Mevlevi è illegale in Turchia. Il governo, dagli anni ’50, ha concesso tuttavia alla danza dei dervisci visibilità pubblica, grazie alla creazione di una compagnia “ufficiale” con finanziamenti governativi. La danza mistica dei dervisci roteanti è una cerimonia divisa in sette parti, che si apre su un elogio del Profeta e di tutti i profeti prima di lui. La voce del tamburo che segue , il kudum, simboleggia il momento della creazione, mentre l’improvvisazione musicale guidata dal suono del ney – sorta di flauto – apre all’ingresso e al saluto rituale dei dervisci ai propri fratelli. La Semà (danza) stessa consiste in quattro saluti: il primo saluto simboleggia la nascita dell’uomo e la sua conoscenza della verità, il secondo esprime la meraviglia dell’uomo davanti alla creazione; il terzo trasforma la meraviglia in amore; il quarto rappresenta il ritorno del derviscio al suo ruolo di “servitore” di Dio. Oltre alle performance dal vivo, i Dervisci sono uno dei più importanti gruppi strumentali turchi, dei quali si conta la pubblicazione di vari Cd. Il gruppo è diretto da Dogan Ergin, vocalist Kâni Karaca. Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
COS’É - MOSTRA GIOCO SUL DESIGN 1 OTTOBRE – 5 DICEMBRE 2004  
 
Cantu’ 4 ottobre 2004 - Il Comune di Cantù, Assessorato alle Manifestazioni Culturali e Ricreative, organizza a Cantù, presso il Clac - Galleria del Design e dell’Arredamento, dall’1 ottobre al 5 dicembre 2004, Cos’e’, mostra gioco sul design ideata dal Muba, Museo dei Bambini di Milano, e rivolta a bambini dai 4 agli 11 anni. La mostra trova una sede ideale a Cantù, città storicamente dedicata alla creatività, alla produttività, all’artigianato e al design. I bambini oggi vivono in un mondo di oggetti progettati per la produzione industriale: obiettivo della mostra Cos’e’ è renderli consapevoli che le “cose” che abitualmente utilizzano nascono da un processo creativo, strettamente connesso alla loro funzione e al materiale con cui vengono realizzati. L’approccio ad un tema così complesso è condotto in modo ludico, interattivo e multisensoriale. Il percorso è incentrato su oggetti semplici e familiari, come la bottiglia, la cannuccia, la teiera, la sedia… I giochi proposti consentono di scoprire la progettazione e di sperimentare processi produttivi: un grande gonfiabile simula il processo di produzione di una bottiglia di vetro, (far giocare i bambini con vere bottiglie di vetro è impensabile in una mostra gioco. Si è così ricorsi alla plastica, con un grande sacco di plastica gonfiabile che, riempito di aria, assume la forma di una bottiglia gigante: simula il processo di produzione di oggetti di vetro. Un puzzle magnetico completa il gioco, inducendo a analizzare la forma della bottiglia); una macchina manovrata dai bambini consente di “produrre” vere cannucce di plastica (color metallo, come un vero strumento industriale, la macchina della cannuccia simula la fabbricazione di un oggetto in plastica, il più sempice, molto familiare ai bambini: la cannuccia. Vero granulato di plastica, contenuto in un serbatoio trasparente, sembra scendere nel ventre della macchina, dove lampeggia il fuoco che scioglie la plastica; poi il materiale fuso passa in un’estrusione, che lo modella, infine il semilavorato viene tagliato e raffreddato da un grane ventilatore. E, dalla bocca della macchina, escono vere cannucce. Tutto avviene azionando una serie di leve e manovelle azionate dai bambini. Sul retro della macchina, una serie di giochi induce a riflettere come anche per un oggetto “banale” come la cannuccia, sia stata scelta una forma precisa, legata alla sua funzione). Un grande albero mostra come frutti i molti prodotti derivati dal legno, dalla carta da imballaggio al violino (l’albero é un’installazione spettacolare, in metallo e feltro, che porta appesi come frutti esempi dei molti e svariati oggetti che si possono produrre con il legno. L’albero è cavo e al suo interno si può ascoltare la musica della natura, mentre all’esterno i bambini trovano componenti con i quali costruire sgabelli di legno). Il puzzle gigante tridimensionale della teiera offre diverse possibilità di assemblaggio e si può prendere ispirazione dalla piccola collezione di teiere originali in esposizione (tessere colorate di ceramica consentono di sperimentare le caratteristiche del materiale classico per l’oggetto preso in esame). Nel “museo del design” gli oggetti di tutti i giorni si raccontano, evidenziando il perché della loro forma. In teche di plexiglass, montate su colonne bianche, come in un vero museo, sono in esposizione oggetti di uso comune: una gruccia, delle forbici, una bottiglia di plastica, un fusillo di pasta, delle chiavi… In cuffia, i bambini possono ascoltare le loro storie: ogni oggetto, con la voce di un’attrice, si racconta, spiegando le caratteristiche salienti del progetto dal quale nasce, il perché della propria forma, legata alla funzione che deve svolgere, e del materiale scelto per realizzarlo… Il gioco sta nel capire quale oggetto stia parlando. Un’attenzione speciale è dedicata alle proprietà dei materiali utilizzati dall’industria, la plastica, il vetro, la ceramica, il legno, il metallo, sperimentati nell’installazione dedicata ai metalli e soprattutto con il gioco sviluppato dal Politecnico di Milano, Materiali e Design. Scopri il materiale: é il gioco più amato dai bambini più grandi, nel quale si cimentano volentieri anche i genitori. Un motore di ricerca guida i bambini ad analizzare le caratteristiche del materiale con il quale sono realizzati gli oggetti a disposizione accanto al computer: una sedia di plastica, un imbuto in metallo, un mestolo di legno, un lavandino… Se tutte le caratteristiche del materiale sono definite correttamente sullo schermo del computer compare proprio l’oggetto preso in esame. Ma non è così facile… Inoltre, ai primi di settembre alle scuole del territorio comasco, è stato inviato un bando di concorso dal titolo “Diventa un designer. Progetta una sedia” che sarà premiato nel mese di dicembre. La mostra infine diventerà un punto di incontro per i bambini, dove si svolgeranno eventi ed iniziative a loro dedicate e dove sarà anche possibile organizzare feste di compleanno! Cantù (Co), Clac (Centro Legno Arredo Cantù) Galleria del Design e dell’Arredamento (5° piano) Piazza Garibaldi 5 Info e prenotazioni: Ellecistudio Segreteria organizzativa tel. 031 301037 - fax 031 299028  
   
   
LE EX CARTIERE BINDA DI MILANO OSPITANO DAL 16 OTTOBRE AL 13 NOVEMBRE 2004 LA MOSTRA CANTIERI DELL’ARTE 14 ARTISTI E UNO SPAZIO INDUSTRIALE  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Dal 16 ottobre al 13 novembre 2004 si terrà a Milano la mostra Cantieri Dell’arte che coinvolge artisti - italiani e stranieri - che affrontano il tema del senso della trasformazione dell’architettura e del futuro di uno spazio industriale dismesso, com’è quello delle ex Cartiere Binda, attraverso una pluralità di linguaggi che spaziano dalla scultura al disegno, dalle installazioni alla fotografia. Il grande complesso milanese, di proprietà di Euromilano, società a cui si deve l’importante piano di riconversione, è situato sul Naviglio che porta a Pavia. L’iniziativa, promossa da Euromilano anche in qualità di main sponsor, ha ricevuto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e dell’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Milano e il contributo di Bticino e De Longhi. La mostra, ideata da Donatella Nani e curata da Angela Madesani, presenta 14 opere realizzate da Arcangelo, Luca Bertolo, Salvatore Cuschera, Federico De Leonardis, Flavio Favelli, Mauro Ghiglione, Eduard Habicher, Lena Liv, Fabio Mauri, Anne e Patrick Poirier, Antonello Ruggieri, Maria Teresa Sartori, Elisabeth Scherffig, Marco Zanta, che hanno voluto interpretare, attraverso la propria sensibilità e creatività, l’idea di memoria, di tradizione e di futuro che un edificio di architettura industriale porta con sé. “Questa non è una rassegna sul passato, di celebrazione di ciò che è stato - afferma Angela Madesani - bensì un lavoro sul futuro, in cui l’idea di trasformazione è volta al mutamento che è insito nel concetto universale di esistenza”. L’esposizione risulta una “grande narrazione – secondo Aldo Colonetti, nel suo testo in catalogo – attraverso una serie di capitoli, nel nostro caso quattordici quanti sono gli artisti, dove l’unità del racconto è data dalla diversità dei linguaggi presenti, ‘tenuti fermi’ dal linguaggio architettonico presente e in cui il visitatore potrà cogliere, contemporaneamente, l’unità nella diversità e soffermarsi davanti a una determinata opera, più in sintonia con la propria capacità di ascolto”. Il tema della mostra rappresenta un’occasione di incontro tra luogo e lavoro degli artisti. “Uno spazio in trasformazione – sottolinea Donatella Nani – quindi, dove il ricordo, il ripensamento, il mutamento di significati sono necessariamente in gioco. Una struttura in fase di ridefinizione, dove l’estetica e il valore del recupero continuano a far parte dell’immaginario. Quello che risulterà da questi spunti sarà il senso stesso della mostra”. Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, presenta, oltre al contributo di Aldo Colonetti, il saggio critico di Angela Madesani e la riproduzione di tutte le opere esposte. A sottolineare il ‘dialogo’ tra la mostra e il luogo che la ospita, Sergio Lovati ha realizzato un intervento fotografico dedicato al complesso industriale, anch’esso documentato nel volume. Le Cartiere Binda iniziano l’attività nel 1840. L’intero complesso comprendeva i fabbricati industriali, le case degli operai e l’asilo infantile. Sono state chiuse nel 1997. Le Cartiere Binda sono alla Conca Fallata, sul Naviglio Pavese, canale del quale per lungo tempo la fabbrica ha sfruttato la capacità di generare energia grazie al salto d’acqua della chiusa, che è in progetto di essere recuperata insieme ai macchinari idrico-meccanici del vecchio impianto. A Milano le conche furono progettate e realizzate la prima volta nel 1439. In seguito, a renderne agevole il funzionamento contribuì anche Leonardo da Vinci. Necessarie per permettere il passaggio dei natanti che trasportavano viveri per la città e materiale per la costruzione del Duomo. Oggi, oltre alla Conca Fallata, rimangono solo due conche, quella sulla Martesana e la conchetta sul Naviglio Pavese.  
   
   
TERZO APPUNTAMENTO IN ITALIA PER UNA STRAORDINARIA COLLETTIVA D'ARTE 36 ARTISTI CONTEMPORANEI INTERPRETANO L'OMEOPATIA  
 
Roma, 4 ottobre 2004 - Dopo le due esposizioni di Milano (Galleria 6A Montenapoleone) e Ravello (Villa Rufolo) che hanno ottenuto un enorme consenso di pubblico e di critica, Omeoart arriva a Roma. La collettiva d’arte è un omaggio all’omeopatia attraverso la lettura di 36 artisti italiani contemporanei, nomi di rilievo nel panorama artistico nazionale e giovani artisti di talento che si sono espressi, nell'ovvio rispetto delle proprie specificità artistiche. La mostra nasce dalla volontà di riflettere sull’Uomo, la sua Essenza e la Natura di cui è parte: è in questa fertile terra di confine, che l’Arte incontra l’Omeopatia. “Compito dell’Arte”, diceva Pierre Restany, “è gettare uno sguardo più vero”: dalle sue parole hanno preso forma l’ispirazione, la motivazione ed infine la realizzazione dell’evento. Il mondo dell'arte, in un costante e vitale dialogo con la realtà, da sempre si muove nella direzione di una lettura critica degli eventi, realizzando nell'opera d'arte una sintesi storica, portatrice di nuovi significati e d'inedite esperienze di pensiero; le opere degli artisti di Omeoart sono le nuove icone per una lettura critica dell’Omeopatia e per un suo approfondimento esistenziale e culturale. Ai 35 artisti delle due edizioni trascorse, si aggiunge, per l’edizione romana, Ruggero Maggi, che offre il proprio contributo artistico, mosso dal desiderio di esprimersi su questo nuovo e stimolante tema e dal profondo legame artistico ed affettivo che per anni lo ha legato a Pierre Restany, a cui la mostra è dedicata. L'esposizione sarà aperta al pubblico sabato 16 e domenica 17 ottobre dalle 9.00 alle 18.00  
   
   
HANS HARTUNG OPERE SCELTE 1950 - 1988  
 
Torino, 4 ottobre 2004 - A cent'anni dalla nascita del maestro dell'astrattismo europeo Hans Hartung, la Galleria d'Arte Mazzoleni di Torino gli dedica una grande mostra curata da Nico Orengo, che inaugura il 15 ottobre. Il percorso espositivo è costituito da una sessantina di opere, che vanno dagli Anni'50 al 1988, realizzate dall’artista con tecniche miste, dagli oli agli acrilici, dagli inchiostri al vinilico, e che offrono un ventaglio dell'opera di questo grande solitario del Novecento, che giovanissimo inizia a dipingere. Attratto dapprima dalla pittura classica, di Rembrandt e Goya, e poi affascinato dalle esperienze dell'avanguardia francese, dai maestri dell'Impressionismo e dagli sperimentalismi del cubismo, diviene in seguito un interessante e saldo innovatore delle avanguardie europee. Le tele in mostra mettono in evidenza la sua pittura drammatica e solare, dove la figurazione è interna alla materia e al suo colore. Una pittura che insegue la vitalità e la forza, con risultati di grande emotività e bellezza. Come se Hartung, che da ragazzo si era costruito un telescopio per guardare le stelle, non avesse fatto altro per tutta la vita che spiare l'interno della pittura e del colore, la sua misteriosa intimità. Protagonista degli anni più drammatici del Novecento, Hartung sperimenta non solo l’aspetto di fioritura artistica del suo secolo, ma anche la vita politica, la guerra, la fuga, la prigionia, la rifondazione del dopoguerra. Sperimenta il dolore del ferimento in guerra e dell’amputazione di una gamba nel 1944, episodio dopo il quale ci sarà una sorta di rinascita, con ulteriore incremento dell’amore per la materia pittorica e il colore. La sua arte "astratta" viene confrontata con quella dei grandi maestri americani Pollock e de Kooning, e il Metropolitan Museum di New York, dedicandogli una personale nel 1975, lo ha consacrato come uno dei maestri della pittura del'900. Accompagna la mostra un catalogo edito da Mazzoleni Arte Moderna con testo di Nico Orengo. Infolink: www.Mazzoleniarte.it    
   
   
JEAN-YVES PENNEC VOYAGE EN PEUPLIERS / VIAGGIO IN PIOPPI  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - L’origine del lavoro di Jean-yves Pennec, la materia che egli ha scelto come mezzo d’espressione privilegiato, è la cassetta da frutta. E questa stessa origine, che rientra nell’ambito della trasformazione, rappresenta un passaggio, una mutazione della materia più sommaria, più grezza, più reale, nell’oggetto più immateriale, irreale, intangibile, che è l’opera d’arte. Così illustra Dominique Stella il lavoro di Pennec, a cui Venticorrenti dedica a Milano una mostra dal 5 ottobre, dove è esposta una serie di opere realizzate a partire dalle cassette di legno della frutta, che l'artista taglia e riassembla in mille modi diversi, secondo il concetto del recupero, del collage e dell’assemblage. Come per Jacques Villeglé o Mimmo Rotella, anche per Pennec l'ispirazione originaria nasce da un oggetto scartato, che viene riplasmato per acquisire nuova vita. Le cassette ritagliate e riassemblate diventano piccoli quadrati di legno, accostati alternando le venature verticali e orizzontali, che vanno a comporre i quadri-scacchiera colorati: in questo modo l'opera "d'arte povera" che ne risulta, una volta finita, ricorda in qualche modo gli intarsi degli ebanisti. E poiché Pennec è innanzitutto uomo di lettere, spesso anche la parola viene inserita come elemento complementare nell'opera: ritagli di etichette, parole a metà, semplici caratteri. Scrive a questo proposito Arlette Albert-birot nel testo in catalogo: "Nasce allora la litania del segno: lettere e parole accompagnate da immagini. Marchi di fabbrica dai colori accesi, tagliati, mischiati, giustapposti, inventati dall’immaginazione feconda, non sempre razionale, di un anonimo ormai al servizio del nuovo creatore". L'opera d'arte dunque appartiene sia al mondo dell'immagine che a quello della parola, e in questo modo riunisce in sé il Pennec letterato e il Pennec artista: l'uomo che, pur approdando all'arte figurativa, per destino o attitudine non può sfuggire alla sua passione per la parola. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo con testi di Arlette Albert-birot, Jean-yves Pennec e Dominique Stella La mostra ha ottenuto il sostegno del: Conseil Général du Finistère e di Fraich’attitude Per Informazioni Venticorrenti via Cesare Correnti, 20 - Milano tel. 02.86457053 - 340.10.39.701 E-mail: info@venticorrenti.It  
   
   
LES ENFANTS TERRIBLES, IL LINGUAGGIO DELL’INFANZIA NELL’ARTE 1909-2004 AL MUSEO CANTONALE D'ARTE, LUGANO DAL 10 OTTOBRE  
 
Lugano, 4 ottobre 2004 - La mostra Les enfants terribles. Il linguaggio dell’infanzia nell’arte 1909-2004 percorre un arco di tempo che va dalle Avanguardie del Novecento ad oggi con circa 120 opere tra disegni, dipinti, sculture, video e installazioni di 30 artisti internazionali. Il progetto si inserisce in un ciclo espositivo ideato e curato dal Museo Cantonale d’Arte, volto ad approfondire tematiche fondamentali per lo sviluppo dell’arte moderna. Esempi dei temi affrontati recentemente dal Museo sono: Da Kandinsky a Pollock. La vertigine della non-forma (2001), una mostra che ha indagato il tema del superamento del concetto tradizionale di forma nella pittura occidentale e L'immagine ritrovata (2002), esposizione nella quale è stato analizzato il tema dei rapporti fra pittura e fotografia dall'inizio degli anni Cinquanta fino alla contemporaneità. Oltre ad offrire preziose opportunità di studio, queste esposizioni promosse dal Museo Cantonale d'Arte vogliono rendere accessibili, attraverso una chiara impostazione didattica del percorso espositivo, argomenti complessi e ricchi di stimoli anche ad un pubblico non specializzato. Les enfants terribles focalizza un tema che ha profondamente interessato le Avanguardie Storiche: il disegno infantile quale manifestazione di una creatività libera da condizionamenti e sovrastrutture culturali alla quale guardare per liberarsi dalla tradizione. L'argomento, molto vasto e articolato, ha richiesto una definizione estremamente rigorosa del progetto per poter contenere entro limiti accettabili la mostra. Si è perciò deciso di concentrare l'attenzione sul confronto fra i linguaggi figurativi, cercando di porre in evidenza la presenza di forme debitrici del vocabolario infantile nell'arte moderna. Uno straordinario incipit al percorso espositivo – unico esempio ed eccezione che precede le avanguardie - è rappresentato dalla tavola Ritratto di fanciullo con disegno (1520) di Giovanni Francesco Caroto, nella quale è visibile, nel foglio sorretto appunto dal ragazzo ritratto, un disegno raffigurante una figura umana tracciata in modo del tutto simile a quello di un bambino dei nostri giorni. Tale premessa, collocata quale punto di avvio della mostra, permette di cogliere, nell'accostamento con i protagonisti del Blaue Reiter, il mutamento radicale intervenuto con la modernità nel rapporto fra arte colta e disegno infantile. I primi artisti ad interessarsi intensamente al disegno infantile sono stati Wassily Kandinsky con Gabriele Münter e il Gruppo del Cavaliere Azzurro. Essi hanno riunito una collezione di disegni di bambini, ora custoditi presso il Lenbachhaus di Monaco, pubblicati in parte nell’Almanacco del “Cavaliere Azzurro” a fianco di opere di Henri Rousseau e di Pablo Picasso. Anche Paul Klee ha raccolto numerosi disegni ascrivibili a questo tema, compresi quelli del figlio Felix. In maniera meno sistematica, ma altrettanto significativa, altri artisti hanno osservato con grande attenzione il disegno infantile. Fra essi si possono citare Pablo Picasso, Juan Miró, Jean Dubuffet, Alexej Jawlensky, Fortunato Depero, Bruno Munari. Le opere di questi artisti, in molti casi vere e proprie icone delle Avanguardie, compongono la sezione storica della mostra. Ordinata filologicamente, la sezione presenta i disegni di bambini appartenuti agli artisti (in particolare la collezione di Kandinsky e della Münter e lo straordinario gruppo di disegni raccolti da Dubuffet provenienti dal Musée de l'Art Brut di Losanna) affiancati alle opere degli artisti stessi. Grazie alla generosa disponibilità di numerosi prestatori, è stato possibile accostare capolavori e opere raramente viste in una sequenza che permette di rilevare la presenza nei loro lavori di una grande varietà di elementi caratteristici della creatività infantile. A partire da tali antefatti storici, l’esposizione esemplifica la ricerca di una condizione di meraviglia nello sguardo da parte degli artisti quale mezzo per affrancarsi dalla cultura artistica. Progressivamente, non è più il disegno infantile ad interessare gli artisti, ma è l'essenza stessa della fanciullezza, nei suoi diversi aspetti: l'innocenza presunta, la dimensione ludica liberatoria, gli aspetti inquietanti dell'identità infantile. Nell’arte degli ultimi decenni, la presenza di elementi appartenenti al mondo infantile è ormai ricorrente, la mostra propone un’ampia selezione di opere, realizzate da artisti ormai riconosciuti in ambito internazionale, dagli anni Sessanta ad oggi, volta a sottolineare la presenza dell'elemento puerile nell'arte contemporanea. In questa ultima sezione sono presenti opere di Donald Baechler, Christian Boltanski, Joseph Beuys, Gary Hill, Carsten Höller; Mike Kelley, Jeff Koons, Zoe Leonard, Urs Lüthi, Eva Marisaldi, Fausto Melotti, Annette Messager, François Morellet, Liliana Moro, Yoshitomo Nara, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Pia Stadtbäumer, Jean Tinguely, Rosemarie Trockel, Andy Warhol. La mostra è a cura di Marco Franciolli, Direttore Museo Cantonale d’Arte, Lugano e di Helmut Friedel, Direttore Städtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco e Giovanni Iovane, Docente di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Accademia di Brera, Milano. Un catalogo a colori bilingue, italiano/inglese, edito da Silvana Editoriale (Fr. 45.-; € 30) accompagna l'esposizione con introduzione di Marco Franciolli e testi di Massimo Ammaniti, Rolando Bellini, Helmut Friedel, Giovanni Iovane, Lucienne Peiry e Barbara Wittman che approfondiscono i diversi capitoli della mostra. Una ricca selezione di citazioni delle riflessioni degli artisti sul tema scorrono parallelamente alle opere in mostra e nel catalogo, un’ulteriore voce che accompagna il visitatore.  
   
   
GIACOMETTI, ASSOLUTO PROTAGONISTA DELLA SCULTURA CONTEMPORANEA, IN MOSTRA A RAVENNA DAL 10 OTTOBRE PER UNA INIZIATIVA DELLA FONDATION MAEGHT DI SAINT-PAUL DE VENCE E DELLA FONDAZIONE MAZZOTTA DI MILANO  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Il Museo d’Arte della città di Ravenna organizza in collaborazione con la Fondation Maeght di Saint-paul de Vence e la Fondazione Mazzotta di Milano una grande mostra dedicata ad Alberto Giacometti. Il progetto espositivo, ampio e articolato, darà conto di Giacometti, assoluto protagonista della scultura contemporanea, ma anche straordinario pittore così come fine disegnatore e incisore di rara sensibilità. Si tratta della più vasta mostra mai realizzata prima in Italia dedicata all’artista svizzero, grazie ai numerosi prestiti eccellenti, a partire dal nucleo centrale delle opere della Fondation Maeght, dalla Kunsthaus di Zurigo e a numerosi lavori provenienti da collezioni private. Le oltre cento opere scelte dai curatori permettono di ricostruire il percorso di Giacometti attraverso sculture, dipinti, disegni fornendo un completo quadro della complessa personalità espressiva di un artista che come pochi altri ha suscitato l’interesse di filosofi e scrittori quali Jean-paul Sarte, Simone de Beavouir, Samuel Beckett. La mostra si apre con un dipinto giovanile –- Portrait de jenune fille, 1921 - testimonianza di una fase di apprendistato nella quale si leggono fin da subito, i tratti geniali del suo lavoro. Gli studi all’accademia a Parigi e l’interesse per l’arte africana si leggono nella sua prima scultura monumentale, la Femme cuillère del 1926, ma la Parigi negli anni Venti lo mette in contatto con la cerchia di intellettuali della città che lo porta a conoscere il gruppo surrealista; inizia a lavorare a stretto contatto con André Breton e Salvador Dalì, partecipa alle riunioni e alle attività del gruppo. Opera fondamentale è L’objet invisibile di questa fase del suo lavoro. La rottura con il movimento surrealista, avvenuta nel 1934, lo porta a ricominciare da zero, annullando ogni esperienza accademica di formazione, per intraprendere con determinazione una strada del tutto personale. Il ritratto è il campo sul quale si misura il conflitto creativo dell’artista, lo stesso che aveva determinato la rottura con il surrealismo. Una dialettica ossessiva tra realtà e rappresentazione che misura la distanza tra la sua interpretazione e quella degli artisti a lui contemporanei. Giacometti ha quella di avere dedicato ogni istante della propria vita alla ricerca: una ricerca che inizia con l’attenzione verso pietre, alberi, immagini di quando era bambino: gli alberi e le pietre vengono trasformati, attraverso la scultura, in uomini e cose, instaurando un legame con la natura che supera i limiti dello spazio e del tempo (La Forêt, 1950; Etudes de pommes, 1956), affidando proprio all’istinto primo del bambino, tipico, quello del creare attraverso un’azione che richiama incessantemente la distruzione, il motore di tutta la sua arte. In circa un decennio di isolamento artistico, che segue la morte del padre e la rottura con i Surrealisti, Giacometti realizza sculture concentrandosi su un’analisi introspettiva che lascia emergere profonde riflessioni sulla morte unita alla continuità della vita, creando figure che nel corso del lavoro si assottigliano fino quasi a scomparire, aiutato dal disegno che lo indirizza verso le esili forme allungate che si concretizzano nel lavoro del Groupe de trois hommes, 1943-49. Negli olii, cosi come nei disegni, ai quali attribuisce un’importanza fondamentale, dedicandovisi a più riprese in questi anni, ritrae se stesso, il fratello, la moglie, alimentando un processo di costruzione e distruzione, perseguitato da un’ossessione di inadeguatezza continua nella rappresentazione del reale che lo porta a distruggere un numero impressionante di opere. Il ritratto, assillo di Giacometti, (Diego, 1949– Annette, 1956) si traduce in un groviglio di linee curve, cerchi, virgole in cui il contorno del corpo spesso si perde. E’ negli anni dopo il 1950 che si realizza il periodo più fecondo, in cui le figure si alzano ergendosi filiformi e apparentemente immateriali come la serie delle Femme de Venise realizzata per la Biennale del 1956 o l’Homme qui marche I del 1960, dove trovano compimento le angosce ed i tormenti esistenziali così come la ricerca formale ed estetica. Nella mostra saranno esposte inoltre le litografie del libro Paris sans fin, frutto della collaborazione tra l’artista e l’editore Tériade che, nel 1959, decidono di realizzare un libro su Parigi. Filo conduttore del libro è l’esistenza di Giacometti nella capitale francese; egli sceglie di descrivere i luoghi e le persone a lui più care, componendo una sorta di diario, che, con l’uso della litografia risponde all’esigenza di un “…mezzo per fare in fretta, impossibile tornare sul già fatto, lavorare di gomma, ricominciare tutto di nuovo”, un progetto che, procedendo a fasi alterne, sarà portato a termine solo nel 1969, dopo la sua morte. Arricchiscono il percorso una cinquantina di suggestivi ritratti fotografici dell’artista scattati da Ernst Scheidegger nel corso della loro lunga amicizia e un’intervista realizzata per la televisione Svizzera nel 1963: Alberto Giacometti “sono uno scultore mancato”. La mostra sarà accompagnata da un catalogo delle Edizioni Mazzotta con ampia documentazione iconografica e i contributi critici di Fred Licht, Casimiro Di Crescenzo, Pietro Bellasi e Claudio Spadoni. In occasione della mostra, nel mese di dicembre 2004, sarà presentato, presso il Teatro Rasi di Ravenna lo spettacolo “Ritratto Frontale – Un dialogo tra Giacometti e James Lord” un progetto teatrale di Alessandro Fabrizi che prende spunto dal testo del critico d’arte e scrittore grande amico di Giacometti, James Lord, Un ritratto di Giacometti  
   
   
LEGGERE CON I SENSI: A BIOSFERA: TABULA RASA SI CIMENTA CON IL MONDO DELLA LETTURA  
 
Padova, 4 ottobre 2004 - Venerdì 8 ottobre alle ore 21.00, nello spazio Biosfera di via san Martino e Solferino5 a Padova, inaugurazione di una mostra di idee, oggetti e soluzioni realizzate da artisti, architetti e designer dell’associazione culturale Tabula Rasa. Dopo il successo delle mostre “In Punta d’Albero” (dicembre 2003), “Lo scotch non si beve solo … s’attacca” (marzo 2004), “T-contagio” (giugno 2004), Tabula Rasa, il più numeroso cenacolo di artisti e designer delle Venezie, si cimenta nella mostra “Leggere con i sensi”, una mostra di oggetti, progetti, sculture e soluzioni inedite ed innovative, legate alla lettura. L’inaugurazione avverrà la sera dell’8 ottobre nell’elegante ed irripetibile spazio Biosfera di via san Martino e Solferino 5 a Padova (tel 049 8761270). La mostra, sponsorizzata da Industrie Grafiche Chinchio Robert di Rubano e da Tipografia Garbin di Padova, resterà aperta tutti i giorni - esclusi il sabato mattina ed i giorni festivi - fino all’8 novembre, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Lo scenario sarà come al solito seducente: decine di opere ed idee di design ed arte, legate al mondo della lettura, un mondo che – grazie anche alle recenti manifestazioni di Milano, Torino, Mantova, Roma e Napoli – sta finalmente ritrovando l’attenzione d’un pubblico colto ed attento sempre più vasto. Opere ed idee inedite di Elvezia Allari, Rossella Benetollo, Raimondo Benincasa, Luciano Bertoncini, Gigliola Betti, Adèle Brosseau, Luciano Bertoncini, Piero Cavagnoli, Silvio De Campo con Renata Galiazzo, Adolfina De Stefani, Arcangelo Di Donato, Isabella Facco, Andrea Fantinato, Elena Gastaldon, Damiano Gonnelli, Carlo Guazzo, Stefania Lai, Luisa Malatesta, Alessandro Miatto, Marco Noaro, Bernadetta Ostani, Alessandra Pasetti con Silvia Bonin, Adriana Pagnottelli, Roberto Righetti, Alessandra Urso, molte delle quali – grazie ad imprese interessate - potrebbero essere acquistate dall’industria e trasformate in oggetti d’uso. Opere ed idee da leggere con la mente prima che con gli occhi, per scoprire nuovi spazi inesplorati; o da toccare e gustare con tutti i sensi per meglio immergersi nelle atmosfere trascendenti della lettura. Perché la lettura è sempre un invito al viaggio o al transfer, un momento vissuto quale esperienza sensibile per chi legge in Braille o quale ascolto incantato di bimbi che leggono attraverso la voce della mamma o del nonno. La mostra, curata con gusto e competenza da Luisa Malatesta e Alessandro Miatto, proporrà gli oggetti, i progetti e le sculture ideate e realizzate da Tabula Rasa (www.Tabularasadesign.it), il sodalizio di architetti, designer ed artisti più numeroso ed attivo delle Venezie. Sarà presente all’evento anche Arbos, azienda specializzata in cartotecnica. “In questa mostra il tema della lettura” ha detto l’architetto Carlo Guazzo, presidente dell’associazione “è declinato nei modi più originali: da onirici segnalibri a leggii minimali, da luminose soluzioni per la lettura notturna a visionarie interpretazioni libresche. Scoprirli sarà per il visitatore un’avventura affascinante ed avvicente come la lettura d’un libro.” Infolink: www.Tabularasadesign.it  
   
   
DHD "DA ' SPAZIO" ALLA CITTA' DI MILANO CON PROTAGONISTI LA MODA IL DESIGN E LO SPORT "INAUGURAZIONE LAVORI" PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO COMPLESSO DI VIA TORTONA 35  
 
Milano, 4 ottobre 2004 – Una struttura "industrial chic" e di design ma allo stesso tempo polifunzionale ed al servizio di tutti, questo è il grande progetto Dhd per il recupero della zona di Via Tortona 35. Tutto ha avuto inizio venerdì 1 ottobre, con un grande happening "Work in Progress" per inaugurare i lavori. Il varo di un progetto che darà i propri frutti durante tutto l'arco del 2005, una lunga serie di elementi che andranno a comporre una location innovativa e ricca di idee e spunti per la città. Durante l'inaugurazione di venerdì 1 ottobre non mancheranno certo quelle che sono le caratteristiche base di tutto il progetto: moda, design, arte, internazionalità e glamour. Sotto gli occhi dei protagonisti del mondo del calcio, modelli e modelle incederanno sul proscenio indossando le incredibili creazioni della collezione di gioielli "theeclipse/", un progetto di gioiello contemporaneo che vede partner Rudy Prampolini, che firma le collezioni, e Clarence Seedorf. Manequin e indossatori si cristallizzeranno in sculture viventi e improvvisamente il defilè si trasformerà in performance, in happening artistico. Il tutto mentre l'immagine delle creazioni indossate si rifletterà in tempo reale su strategici schermi. Splendide modelle, indossando le creazioni del giovane stilista napoletano Francesco Scognamiglio, sorseggeranno champagne riportando alla mente gli anni d'oro della Parigi del Crazy Horse. Il glamour più sofisticato si dissolverà così, grazie alla creatività di Scognamiglio, con il moderno più elaborato in combinazioni delle tonalità oro, bronzo, bianco e nero. Tutti gli spazi dedicati all'evento saranno allestiti con pezzi unici di design messi a disposizione da partner d'eccezione - Moroso, Rossi di Albizzate, Studio 65, Sturm und Plastic, Ycami, Ydf e Zanotta - che faranno sognare ad occhi aperti i presenti, trasportando la loro immaginazione verso quello che sarà il risultato finale di questo progetto dalle caratteristiche uniche. Un progetto voluto e sviluppato da Emanuele Garosci, Amministratore Delegato di Dhd - società nata nel giugno 2003 che opera nel campo del real estate specializzata nel mondo alberghiero – che tra i suoi obiettivi di lungo periodo ha anche quello di andare ben oltre i confini nazionali, espandendosi nelle principali città europee. Innumerevoli gli ospiti di prestigio del mondo della moda, della stampa e del business, nazionale ed internazionale, che interverranno alla serata. Un appuntamento imperdibile quindi, che porterà a scoprire ancora una volta una zona di Milano, quella di Via Tortona appunto, che ha nel suo Dna il fascino inconfondibile dell'operosità e dell'imprenditorialità cittadina. Un importante passato industriale che oggi si riaffaccia sulla scena internazionale trasformandosi in un contesto che fabbrica quotidianamente aggregazione, fashion, design, comunicazione, cultura e divertimento. Saranno proprio questi elementi a caratterizzare anche il complesso realizzato da Dhd in Via Tortona 35: un nuovo punto di riferimento che offrirà una vasta gamma di servizi per tutte le esigenze di una Milano ogni giorno più internazionale, ma che ama allo stesso tempo riscoprire il piacere di rilassarsi ed amarsi un po' di più. Un importante Hotel 4 stelle lusso da 260 stanze, con autentici pezzi d'arte dislocati nei punti più originali ed impensabili, un Residence di altissimo livello interamente dedicato al mondo del business e della moda, nonché una serie di servizi per il mondo degli affari – come il Centro Congressi dotato di tutte le tecnologie più all'avanguardia - 5 Studi fotografici e un'Agenzia di modelle. Ma dopo gli affari? Il progetto di Dhd farà del complesso di Via Tortona 35 uno spazio a 3600: ecco allora una Spa in cui rilassarsi, prendersi cura di sé e farsi coccolare, un Health Center di ultima generazione in cui scaricare le tensioni accumulate durante la giornata, passare poi ad uno spazio dal design sorprendente in cui realizzare eventi, dando libero sfogo alla propria fantasia. Un progetto complesso e diversificato quindi, per regalare a Milano uno spazio nuovo e versatile, che verrà inaugurato proprio venerdì 1 ottobre nel corso di una serata esclusiva, con la simbolica "posa della prima pietra" alla presenza di tutta la Milano che conta.  
   
   
PRESSO GLI UPIM LUCI E TRAME D’ORIENTE  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Continua in casa Upim la tradizione degli speciali eventi a tema. Dal 2 ottobre al 6 novembre è di scena “Luci e trame d’Oriente – Sulle vie dell’Impero Ottomano”, ovvero una rivisitazione originale in chiave moderna di prodotti ispirati all’antica civiltà ottomana, oltre 200 articoli per la casa e l’abbigliamento accomunati da uno stile etnico sontuoso e raffinato. Decori preziosi e lavorazioni jacquard, ricami e intarsi, motivi ornamentali dal tipico disegno circolare, imprimono a tutta l’offerta un mood che ricrea l’atmosfera inconfondibile di antichi bazar levantini dove il tempo si gusta lentamente ed è piacevole soggiornare. I colori dominanti sono speziati: marrone-melanzana, rosso-senape, arancio-mattone, con qualche spruzzata di blu polvere e verde salvia. Nell’ambito della casa spiccano in particolare i cuscini d’arredo, l’oggettistica finemente decorata e dalle forme più svariate, le tovaglie in organza e stampate, le ceramiche colorate, i mobili e complementi d’arredo in legno intarsiato con decori d’argento sbalzato molto scenografici. Gonne, pantaloni e accessori sono realizzati in tessuti pregiati ulteriormente impreziositi da ricami e perline che danno un accento etnico e un sapore artigianale alla collezione.  
   
   
OLIMPIADI ATENE 2004 18 VOLTE LOMBARDIA IL MEDAGLIERE LOMBARDO CONQUISTA CINQUE ORI, SEI ARGENTI E SETTE BRONZI  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Il successo conseguito dagli atleti italiani ai recenti Giochi Olimpici di Atene, sancito con 10 medaglie d’oro, 11 d’argento e 11 di bronzo, esalta e conferma il valore della tradizione sportiva lombarda con ben 18 medaglie su 32 conquistate rispettivamente nell’atletica, pallanuoto femminile, scherma, pallacanestro maschile, pallavolo maschile, calcio, canoa e pugilato. Un successo che ribadisce con decisione l’importanza della candidatura del Progetto Milano-lombardia alle Olimpiadi del 2016. - La nostra è una regione che ama praticare e soprattutto segue con partecipazione e passione tutto lo sport in generale - commenta Domenico Pisani, Assessore regionale ai Giovani, Sport e Pari Opportunità - la Lombardia è una fucina di campioni che spiccano in molte delle discipline sportive; autentiche eccellenze sovente capaci di conquistare il podio regalando intense emozioni a tutti gli appassionati. Ora - prosegue l’Assessore - in previsione dell’auspicata candidatura di Milano-lombardia ai Giochi Olimpici del 2016 e considerata la buona organizzazione dimostrata da Atene, dovremo superarci nel lavoro e affrontare seriamente tutte le emergenze progettuali e logistiche che un evento di così ampio prestigio e buona organizzazione sempre comporta. Così facendo - conclude Pisani - in sinergia con tutti gli attori istituzionali, potremo sicuramente rivivere la festa del medagliere anche per i Giochi Olimpici del 2016 che, sono certo, vedranno l’Italia e la Lombardia tra le migliori protagoniste. Questi i fantastici atleti lombardi saliti sul podio Olimpico: Medaglie d’Oro: Andrea Cassarà: Scherma - Fioretto a squadre. Nato il 3-01-84 a Brescia. Altezza 190 cm. Peso 82 kg. Il più giovane Oro tra gli olimpionici italiani ad Atene. Squadra di Club C.s. Carabinieri. Con Sanzo e Vanni sconfigge per 45-42 la temibile e sorprendente squadra cinese. Igor Cassina: Ginnastica. Medaglia d’Oro nella Sbarra. Nato il 15-08-77 a Seregno (Mi). Altezza 180 cm. Peso 75 kg. Squadra di Club S.g. Meda. Un fenomeno, una sorpresa. Costruisce il trionfo Olimpico con impegno, sacrificio e dedizione. Quattro titoli italiani, bronzo europeo e argento mondiale. Ivano Brugnetti: Atletica. Medaglia d’Oro nella 20 km di marcia. Nato il 1-09-76 a Bresso (Mi). Altezza 175 cm. Peso 62 kg. Squadra di Club Fiamme Gialle. Costruisce il successo negli ultimi 5 km e conferma l’Oro conquistato nel 1999 a Siviglia nella 50 km. Melania Greco: Pallanuoto femminile. Medaglia d’Oro. Nata il 19-06-73 a Brescia. Altezza 170cm. Peso 76kg. Squadra di Club S.c. Volturno. Goleador del Setterosa. Emanuela Zanchi: Pallanuoto femminile. Medaglia d’Oro. Nata il 17-09-77 a Milano. Altezza 183cm. Peso 65kg. Squadra di Club Rari Nantes Pescara. In semifinale segna il gol decisivo che porta il Setterosa nella vittoriosa finale 10-9 contro la Grecia. Medaglie d’Argento: Matteo Soragna: Pallacanestro maschile. Nato il 26-12-75 a Mantova. Altezza 198 cm. Peso 93 kg. Squadra di Club Benetton Treviso. Colonna della Nazionale è risultato tra i migliori difensori alle Olimpiadi. Paolo Cozzi: Pallavolo maschile. Nato il 26-05-80 a Milano. Altezza 200 cm. Peso 90 kg. Squadra di Club Kerakoll Modena. Alessandro Fei: Pallavolo maschile. Nato il 29-11-78 a Saronno (Va). Altezza 204 cm. Peso 95 kg. Squadra di Club Sisley Treviso. Antonio Rossi: Canoa K2 1000 mt. Nato il 19-12-68 a Lecco. Altezza 188 cm. Peso 85 kg. Squadra di Club Gruppo Nautico Fiamme Gialle. Non si stanca di stupire dopo gli Ori di Atlanta e Sidney. Daniela Masseroni:ginnastica ritmica a squadre. Nata il 28-02-85 a Trescore (Bg). Altezza 168 cm. Peso 44 kg. Squadra di Club Sg Orobica Bergamo. Laura Vernizzi: Ginnastica ritmica a squadre. Nata il 12-09-85 a Como. Altezza 175 cm. Peso 48,5 kg. Squadra di Club San Giorgio 79 Desio. Debuttante con successo. Medaglie di Bronzo: Andrea Cassarà: Scherma - Fioretto individuale. Roberto Cammarelle: Boxe - Super Massimi. Nato il 30-07-80 a Milano. Altezza 190 cm. Peso 94 kg. Squadra di Club Fiamme Oro. Valoroso ma sfortunato nella semifinale persa contro Povetkin, il forte pugile russo. Daniele Bonera: Calcio - Difensore. Nato il 31-05-81 a Brescia. Altezza 182 cm. Peso 74 kg. Squadra di Club Parma Calcio. Nell’olimpica gioca sulla fascia destra. Ivan Pellizzoli: Calcio - Difensore. Nato nel 1980 a Bergamo. Il portiere è uno dei 3 fuoriquota convocati per le Olimpiadi, si è distinto nella partita contro il Mali per aver parato un rigore. Decisivo per il passaggio alle semifinali. Squadra di Club Roma Ass. Sportiva. Andrea Pirlo: Calcio - Centrocampista. Nato il 19-05-79 a Brescia. Altezza 177 cm. Peso 68 kg. Squadra di Club Milan A.c. Porta l’esperienza maturata in rossonero a servizio della squadra. Decisivo assist-man. Matteo Pellicciari: Nuoto - 4x200 Stile Libero. Nato il 22-01-79 a Milano. Altezza 190 cm. Peso 77 kg. Squadra di Club Dds. Emiliano Brembilla: Nuoto - 4x200 Stile Libero. Nato il 21-12-78 a Ponte S. Pietro (Bg). Altezza 185 cm. Peso 78 kg. Squadra di Club Canottieri Aniene.  
   
   
GIORGIO BIAVATI: DALLA SOAP “VIVERE” ALLA REGATA BARCOLANA IL POPOLARE ATTORE PARTECIPERÀ ALLA KERMESSE VELICA COME TESTIMONIAL DI UN’IMPORTANTE INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ  
 
Trieste, 4 ottobre 2004 - Anche l’1 ottobre in Società Velica si è lavorato incessantemente ai tavoli delle iscrizioni, che hanno visto un gran via vai di persone in tutte le quattro ore di apertura. La quota iscritti, a dieci giorni dalla regata è di ormai 350 imbarcazioni, con nomi noti come il Super Maxi Veliki Viharnik – Mobitel, con Dusan Puh come skipper e meno noti come Mare Matto, imbarcazione per la prima volta presente in Barcolana armata e timonata da Ilario Fragiacomo, del mondo della vela a testimoniare ancora una volta che il 10 ottobre a Trieste ci sarà una grande festa in mare. Ma Barcolana è ormai anche un mezzo per portare all’attenzione del pubblico e dei media problemi più importanti ed è per questo che anno dopo anno arrivano sempre più equipaggi a promuovere le cause difficili delle fasce più deboli. Quest’anno anche Giorgio Biavati, il simpatico proprietario della locanda Bonelli nella Soap di Canale 5 “Vivere”, sarà presente alla Barcolana, la regata velica a partenza unica più affollata del Mondo. Il popolare attore, grande appassionato di vela, farà infatti parte dell’equipaggio del “Woodstock”, un comet da 8,50 metri. Una piccola barca per un grande progetto di solidarietà com’è quello messo a punto dal prof. Bruno Bembi, direttore del Centro malattie metaboliche rare dell’Ospedale Pediatrico Burlo Garofolo di Trieste con il supporto dell’Associazione Onlus “Azzurra”: un modo senza dubbio di forte richiamo per sensibilizzare l’opinione pubblica su queste particolari patologie. Giorgio Biavati incontrerà i piccoli pazienti del Burlo l’8 ottobre presso lo stand di “Azzurra” predisposto in occasione della Barcolana all’interno dell’area del Sailing Show per la raccolta fondi. L’associazione e il prof. Bembi regaleranno un simbolico guidone a 30 equipaggi ingaggiati nella regata, che lo isseranno in testa d’albero per portare anche davanti alle televisioni questa importante iniziativa. La Barcolana, festa delle vele e dell’allegria, si conferma così importante veicolo di solidarietà. Il 7 ottobre Mauro Parladori, presidente della Società Velica di Barcola e Grignano organizzatrice della regata, e Lorenzo Bressani, che ne sarà il testimonial, saranno all’ospedale pediatrico Burlo per regalare ai bambini ricoverati Timo, la simpatica mascotte della 36ma edizione.  
   
   
COME SI VEDRÀ LA BARCOLANA IN TV  
 
Trieste, 4 ottobre 2004 - Anche quest’anno le 2000 vele previste della Barcolana entreranno nelle case degli italiani attraverso la Rai. La Tv nazionale italiana infatti darà ampio spazio alla manifestazione velica già sabato 9 ottobre con un collegamento pomeridiano con i preparativi per l’evento velico più atteso dell’anno. Le immagini della vigilia della Barcolana 36 saranno trasmesse sulla 3a rete rai, sabato 9 durante il pomeriggio sportivo. Domenica le immagini della regata più affollata del Mediterraneo troveranno spazio a livello nazionale in una trasmissione dedicata sulla terza rete rai dalle 17.30 alle 18. Ma anche la Domenica sportiva con Marco Mazzocchi punterà i fari sulla Barcolana. Molto più spazio durante un’ampia sintesi su invece la 3a rete Rai regionale trasmetterà in diretta dalle 9.45 alle 12 la partenza e la regata stessa. La 36 esima Barcolana troverà poi spazio sulle frequenze nazionali nel pomeriggio in una sintesi di mezz’ora trasmessa domenica 10 ottobre sulla terza rete rai dalle 17.30 alle 18. Un impegno da parte della Rai e della Sede regionale della struttura che non può che far piacere al presidente della Società Velica di Barcola e Grignano Mauro Parladori, che ricorda che la Barcolana farà anche il giro del mondo grazie agli approfondimenti e ai servizi trasmessi da Rai Sport Sat. Dalle 23.30 alle 24.00 Rai Sport Sat riproporrà l’ampia sintesi della regata. Regata che al terzo giorno di iscrizioni registra quasi 300 iscritti. Intanto è già tutto pronto per la V edizione di Young Barcolana, la regata internazionale della Classe Optimist dedicata a tutti gli atleti Under 15, che inaugura il 2 ottobre anche la Barcolana Sailing Week. Ideata e organizzata da Promo Sail, Young Barcolana, che è stata presentata questa mattina in Conferenza stampa, ha da sempre il supporto di grandi sponsor: Fondazione Crtrieste, Unicredit Banca e Murphy&nye, sotto l’egida della Società Velica di Barcola e Grignano. Mauro Parladori, presidente di Svbg, ha sottolineato il valore del Patrocinio della Presidenza della Commissione Europea, concesso dal Professor Romano Prodi in occasione dell’anno Europeo dell’educazione attraverso lo Sport. Un riconoscimento prestigioso, che è la prova di quanto la vela sia fondamentale nell’educazione dei giovani. Claudio Demartis e Riccardo Bonetti, titolari di Promo Sail, dicono che è stata ottimizzata la logistica, anche grazie all’esperienza accumulata con la regata Barcolana. Paradossalmente, dobbiamo augurarci che le iscrizioni non superino quota 500, perché è estremamente complicato tenere tanti ragazzi sull’allineamento di partenza. In concomitanza con Young Barcolana, si terrà anche la V Ex-tempore Young Barcolana, il concorso di pittura aperto a tutti i ragazzi delle scuole elementari e medie del Friuli Venezia-giulia.  
   
   
PRESENTATO A VERONA IL NUOVO TEAM LIQUIGAS-BIANCHI BIANCHI CONFERMA LA SUA PRESENZA NEL CICLISMO AGONISTICO DI ALTO LIVELLO AFFIANCANDO LIQUIGAS IN OCCASIONE DEL SUO RIENTRO NELLE CORSE  
 
Verona, 4 ottobre 2004 - In occasione dei Mondiali di Ciclismo è stato presentato a Verona il nuovo Team Liquigas-bianchi. Nell'anniversario dei 120 anni, Bianchi rinnova la sua presenza in grande stile nel mondo delle corse su strada nell'anno di nascita del Pro Tour. 120 anni di storia del ciclismo, dei suoi campioni, delle loro leggendarie imprese, delle loro grandi conquiste: da Tommaselli nel 1898, a Girardengo, alle indimenticabili vittorie di Fausto Coppi, ai successi del grande Felice Gimondi fino ai trionfi di Marco Pantani: Bianchi non si ferma. Anzi, è attraverso la nascita del nuovo team Liquigas-bianchi che, il marchio di Treviglio si contraddistingue per la sua continua ed ultracentenaria presenza nel mondo delle corse. Una continuità che Bianchi desidera sottolineare in occasione dei suoi 120 anni di anniversario festeggiati, soprattutto, con il debutto di questo nuovo Team. I successi che Bianchi ha recentemente conquistato, da Ullrich lo scorso anno, all'esaltante vittoria di Magnus Backstedt alla Parigi-roubaix, alla conquista della Maglia tricolore, sono stati per Bianchi motivi concreti per riaffermare il suo spirito agonistico al fianco di un marchio altrettanto prestigioso come Liquigas. L'importante partnership con Liquigas è per il marchio di Treviglio una conferma nel ciclismo agonistico di alto livello: "Il team Liquigas-bianchi nasce dalla significativa partnership tra Bianchi e Liquigas, tra due marchi leader a livello internazionale. E questo non è casuale. - commenta Davide Brambilla, Amministratore Delegato Bianchi - La straordinaria serietà e la profonda coerenza con cui Liquigas si distingue nel ciclismo ha coinvolto Bianchi in questo entusiasmante abbinamento che, ne siamo certi, darà a noi e a tutti gli appassionati, grandi emozioni e indimenticabili soddisfazioni" - conclude l'Amministratore Delegato.  
   
   
FIAT PANDA 4X4 VETTURA UFFICIALE DEL RALLY ITALIA SARDINIA  
 
Torino, 4 ottobre 2004 - È la nuova Fiat Panda 4x4 la vettura ufficiale del 1° Rally Italia Sardinia, prova italiana del Campionato Mondiale, che scatta domani (giovedì 30 settembre) da Porto Cervo. Sono trenta le vetture che verranno utilizzate dagli organizzatori durante le tre tappe della gara. La scelta della Panda 4x4 è dovuta alla durezza del tracciato, che prevede prove speciali su sterrato. Indispensabile, dunque, per cronometristi e commissari di gara poter contare su un mezzo capace di muoversi agevolmente in condizioni di scarsa aderenza. Un test importante per la nuova vettura Fiat a trazione integrale, che sarà anche esposta durante tutta la durata del rally nel villaggio-parco assistenza di Olbia. Il Rally Italia Sardinia è la 13^ prova del Mondiale Rally, la 6^ del Campionato Mondiale Junior. Quest'ultimo campionato è riservato ai piloti con meno di 28 anni e vede al via sei Fiat Punto Abarth, condotte dagli italiani Alan Scorcioni, Luca Tabaton e Luca Betti, dal sanmarinese Alessandro Broccoli, dal francese Mathieu Biasion e dallo spagnolo Xavier Pons. A questi equipaggi si aggiunge - fuori campionato - la Fiat Punto Abarth del Campione Italiano in carica Paolo Andreucci. Per lui si tratta di una gara test su un percorso, quello sterrato, che mette a dura prova la vettura, per quanto si sia già dimostrata una delle più robuste ed affidabili. Altre due Fiat Punto Abarth, che non concorrono nel Mondiale Junior, sono al via con l'italiano Nicola Caldani e il finlandese Aki Teiskonen. Il programma del Rally Italia Sardigna prevede tre tappe e 19 prove speciali, per un totale di 1.230 chilometri, dei quali 380 a cronometro. Cerimonia di partenza giovedì 30 settembre da Porto Cervo (ore 20), partenza della prima tappa venerdì 1° ottobre da Olbia alle 8.30, arrivo finale domenica 3 ottobre alle 16.45 (Porto Cervo).  
   
   
MX-5 ANCORA OPEN IN SARDEGNA  
 
Torino, 4 ottobre 2004 - Si è svolto domenica 26 settembre il 3° Raduno organizzato da Mazda Sardegna e dal Rim dal titolo “Sulle vie delle miniere” con partenza da Cagliari e da Iglesias attraverso un percorso lungo la costa sud occidentale dell’isola. All’incontro hanno partecipato 25 Mazda Mx-5 “scortate” da una Mazda 3, un Mpv e una Rx-8 con alla guida lo staff dello Store Mazda Sardegna e del Registro Italiano Mazda Mx-5. Una tappa di trasferimento da Cagliari a Iglesias ha consentito agli equipaggi provenienti dal capoluogo di riunirsi con le Mx-5 che attendevano in Piazza Sella, nel centro di Iglesias. Dopo la colazione e la rituale foto di gruppo nell’area pedonale riservata ai “miatisti” per l’occasione, il “serpentone” di Mx-5 si è diretto verso la costa sud occidentale. Un percorso ricco di curve e di splendidi panorami a picco sul mare, sulle tracce delle antiche miniere che resero famosa questa zona all’inizio del secolo scorso. Pranzo all’agriturismo “Pubusinu” di Fluminimaggiore dove i miatisti hanno potuto gustare le classiche specialità locali come gli gnocchetti, il maialino e la pecora. Al termine, l’estrazione dei “Diari di Bordo”, le frasi-dedica che i partecipanti scrivono su appositi cartoncini, ha premiato gli equipaggi proveniente da più lontano: Carlo e Elisabetta da Olbia e Marco e Maria da Sassari. Nel pomeriggio la concessionaria Mazda Sardegna ha offerto ai partecipanti la visita alle grotte di Su Mannau, famose nella zona per essere state, sin dall’antichità, sede di un tempio ipogeo dedicato al culto delle acque. Infine, nuovo e divertente percorso di rientro a Iglesias seguendo il tracciato della gara in salita Iglesias – Sant’angelo in programma per questo fine settimana. Prossimi incontri promossi dalla Rete Vendita Ufficiale Mazda e dal Rim a Monza in occasione della gara finale della Rx-8 Sport Cup il 23 e 24 ottobre e a Genova per la Gara di Bellezza in Mx-5, evento di punta del programma di lancio del nuovo Mazda Store del capoluogo ligure previsto per il 20 novembre. Il 21° Raduno Nazionale del Rim è invece in programma il 4 e 5 dicembre a Bologna in occasione del Motorshow. Chi l’ha detto che d’inverno in spider non si va?  
   
   
WTCC 2005: CHEVROLET EUROPE INGAGGIA IL CAMPIONE DELLA CATEGORIA TURISMO ALAIN MENU: “VOGLIO DIVENTARE CAMPIONE DEL MONDO”  
 
Roma, 4 ottobre 2004 - A quasi 100 anni dalla prima vittoria (nella Three Mile Race di New York, anno 1905) di Louis Chevrolet, lo svizzero fondatore del marchio che oggi General Motors ha reso il più diffuso a livello globale tra quelli di sua proprietà, Chevrolet Europe ha ingaggiato un altro campione svizzero per guidare le vetture del marchio nel Campionato del Mondo Turismo (Wtcc). Il ginevrino Alain Menu (41 anni) è stato infatti scelto quale prima guida nel team di tre vetture della Chevrolet Europe. Preparate in Gran Bretagna dalla Ray Mallock Ltd, le Chevrolet Turismo saranno schierate nel neonato Wtcc che succede al Campionato Europeo Turismo. Eric Nève, responsabile del programma sportivo di Chevrolet Europe, ha dichiarato: “Siamo estremamente felici che Alain guidi per noi. Lui rivestirà un ruolo molto importante nello sviluppo della vettura da gara. Allo stesso tempo, la sua esperienza ci consentirà di migliorare le performance della nostra automobile”. Alain Menu, nel suo ritorno alla categoria delle vetture Turismo 2 litri, punta ad obiettivi di rilievo: “Vogliamo salire sul podio nel nostro primo anno. E nel 2006 dobbiamo essere in grado di vincere. Voglio diventare Campione del Mondo con Chevrolet”. Menu è uno dei piloti di maggior successo al mondo con le vetture Turismo. Ha conquistato due volte (nel 1997 e nel 2000) l’importante Campionato Britannico Turismo (Btcc), cui ha partecipato dal 1992 al 2000. Inoltre, con 36 gare vinte nel Btcc detiene il record assoluto. Il 26 settembre 2004 Menu si è piazzato secondo nel Btcc Masters. In questa “gara dei campioni” erano in lizza molti dei protagonisti del Btcc, tutti al volante di Seat Ibiza Cupra dalla identica preparazione.  
   
   
FRESH N’ FRUIT PRESENTA: ESSENTIAL MIX MEDICINE 8  
 
Milano, 4 ottobre 2004 - Venerdì 8 Ottobre 2004 è in programma uno speciale evento Fresh N’ Fruit, presso la Discoteca The Block (Limena –Padova), che per la serata Essential Mix -l’appuntamento con il sound inglese- vedrà i Medicine 8, come special guest per un dj set house- elettronico. L’evento, organizzato da Fresh n’ Fruit, Bignè, Mazoom- Le Plaisir in collaborazione con Radio Company, inizierà alle ore 23:00 e la musica continuerà fino all’alba e oltre. I Medicine 8, i due fratelli inglesi amanti della acid house e dell’elettronica, sono molto conosciuti sulla scena dance inglese e pubblicano i loro pezzi su Regal, la stessa etichetta della Beta Band. Questo il line up completo dell’evento: Dalle 23:00 all’alba si alterneranno alla consolle: Andrea B, Andy J, Alex Tribal. Voice: Ale Pulga, Papa Jean, Light’n Lover Nosoftprivèe: Arghentini, Willy 049. Liam e Luke May sono i Medicine. Revivalismi londinesi acid house miscelati a dark house music filtrata sono gli ingredienti dei loro pezzi. Recentemente hanno firmato con la Wall Of Sound. I fratelli May sono amanti della musica da sempre, sono cresciuti con Jimi Hendrix ed i Rolling Stones, restando al di fuori delle loro influenze dance, e dopo alcune esperienze in rock band locali, verso la fine degli anni ‘80 si sono avvicinati alla scena dance e clubbing, Hanno realizzato il loro primo singolo nel 1995, sulla loro etichetta Next Century Records. Le loro produzioni sono finite nelle valige dei dj più famosi inclusi Erick Morillo, Danny Tenaglia, Darren Emerson e Jon Carter. E’ stato proprio Carter, infatti, ad aver scoperto per primo il sound dei Medicine e ad aver avvertito il boss della Wall Of Sound, Mark Jones. Da allora, Luke e Liam hanno lavorato sodo sul loro album di debutto, utilizzando del vecchio materiale e nello stesso tempo lavorando a tracce del tutto nuove e possiamo dire che il duo sta ottenendo dei buoni risultati. La loro acid house dark e dirty ha creato una vera tempesta attorno a loro sin dai primi demo ed i loro Ep dell’anno scorso hanno trovato subito posto nelle valigie. Da allora le loro produzioni ed i loro bootlegs sono molto contesi. Tracce come “The Flea” e “Junior Aspirin” hanno devastato le piste del Bugged Out!,del Bedrock lo scorso anno e il loro sound rockeggiante e dirty è stato apprezzato tantissimo da Liam Howlett, Carl Cox, Norman Cook e Seb Fontaine. Era loro uno dei bootleg più ricercati dello scorso inverno realizzato con un cut up del pezzo di Missy Elliot “She’s A Bitch” con quello dei Trancesetters “Roaches”. Non solamente Morillo li ha encomiati, ma anche Danny Tenaglia si è avvicinato con piacere al loro lavoro dopo il Winter Music Conference. Con una lunga serie di serate programmate per i prossimi mesi, un nuovo singolo e dei nuovi remix commissionati per Hooj e Manci Street Preachers, è il loro momento. Infolink: www.Bigne.com   www.Mazoom.com