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VENERDì

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Notiziario Marketpress di Venerdì 22 Ottobre 2004
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LOMBARDIA / DEBUTTA ‘SEGRATE DOLCE’, LA FESTA DEL CIOCCOLATO PER GRANDI E PICCINI. UN NUOVO GOLOSO APPUNTAMENTO PER LA CITTÀ IN COLLABORAZIONE CON CHOCOCLUB - ASSOCIAZIONE ITALIANA AMATORI CIOCCOLATO  
 
Domenica 24 ottobre debutta “Segrate Dolce”, stuzzicante new entry di un autunno all’insegna del gusto. In scena il sapore e le delizie del palato, con l’accento sul piatto più goloso di tutte le tavole del mondo: alla frutta, alla crema, in fette o al cucchiaio, protagonista il dolce in tutte le sue più straordinarie varietà, in una fiera mercato che mette in piazza produttori da tutta Italia insieme ai pasticceri locali. In collaborazione con Chococlub, Associazione Italiana Amatori Cioccolato, Segrate diventa tappa del Chocotour, manifestazione itinerante dedicata al cioccolato, con degustazioni guidate (Lindt, Icam, Valrhona), dimostrazioni, laboratori, giochi, chococamper, “Mostra del cioccolato”, con esposizione di stampe d’epoca di storiche aziende dolciarie e sculture di cioccolato, e “Scuola del cioccolato”, un percorso per immagini dedicato al ciclo completo di lavorazione dell’alimento più amato da piccoli e grandi, dalla piantagione del cacao alla tavoletta. Artisti di strada, animazione, musica, gadget e cioccolata fumante per tutti: un appuntamento che promette di diventare un must in città. Dove: Segrate Centro, via XXV Aprile e Largo Carabinieri d’Italia. Quando: domenica 24 ottobre, dalle 10.30 alle 20. Info e prenotazione degustazioni: Ufficio Tempo libero (8.30-12.30), tel.. 02-26902227. Infolink: www.comune.segrate.mi.it - www.chococlub.com - www.chocotour.com  
   
   
LIGURIA / GLI INCREDIBILI VINI DELLE CINQUE TERRE RALLEGRANO IL GUSTO DELL’AUTUNNO. IL VILLAGGIO TURISTICO LA FRANCESCA A BONASSOLA (LA SPEZIA) È IL PUNTO DI PARTENZA IDEALE PER “PELLEGRINAGGI” GOLOSI SULLE ORME DEI SAPORI TIPICI DELLA LIGURIA, LUNGO ITINERARI DAI PANORAMI MOZZAFIATO  
 
Finalmente è arrivato l’autunno e con esso si riapre la stagione della “caccia” ai momenti preziosi da dedicare a se stessi, alla scoperta di luoghi incantevoli in cui appagare tutti e cinque i sensi! La Liguria, in questo periodo, è una meta ideale per buongustai, appassionati delle passeggiate panoramiche, amanti della natura e della forma fisica. Qui il vino diventa la “preda” più ambita e si accompagna ai sapori della cucina locale, coi piatti a base di prelibati funghi e selvaggina succulenta, oltre al gustoso pesce fresco e ai ghiotti dolci locali. Nelle mitiche Cinque Terre, sulle tipiche fasce terrazzate sostenute dagli antichi muretti a secco, vengono prodotti dei vini unici (di rilevanza mondiale), declamati da Dante, Petrarca, Boccaccio e Carducci. Re di questi  “nettari”  è lo Sciacchettrà, dalle note di albicocca, cacao, miele e spezie che si adatta molto bene con i dolci tipici come il pandolce basso genovese, o va degustato da solo oltre i cinque anni di invecchiamento. Un altro reale tra i prelibati mosti è il Cinque Terre, bianco secco di colore paglierino con aromi marini e floreali insieme, perfetto per accompagnare mesciua ligure (minestra di ceci, fagioli e grano), zuppa di pesce, pasta con alici, stoccafisso in umido, pesci al cartoccio. Le squisitezze tipiche vengono proposte nel ristorante “Rosadimare”, “fiore all’occhiello” del Villaggio La Francesca a Bonassola (La Spezia), circondato per tre lati da un grande terrazzo, dal quale si possono godere panorami mozzafiato sul Parco Marino di Punta Mesco. A La Francesca, porta naturale delle Cinque Terre, l’autunno è davvero splendido, tutt’altro che sinonimo di malinconia e tristezza per l’estate che se ne è andata. La zona gode, per la sua posizione privilegiata, di un microclima invidiabile, che la rende vivibile tutto l’anno. E’ il  punto di partenza ottimale per il trekking nelle Cinque Terre. Ideale per qualunque livello di abilità, offre percorsi lunghi e impegnativi oppure piacevoli passeggiate, per godersi scorci di meraviglie naturali e paesaggistiche. Il villaggio omaggia gli appassionati scarpinatori con la mappa della zona. Inoltre è possibile consultare alla reception guide dettagliate e specialistiche. Si possono anche organizzare escursioni mirate con  guide esperte. Per chi ama la mountain bike, ci sono itinerari di oltre 20 km che permettono di scoprire scorci dalla bellezza struggente. Per i patiti delle immersioni sono splendidi i fondali  del Parco Marino da esplorare, in collaborazione col Diving Center Lisca di Pesce. Per i meno sportivi c’è il corso  di decoupage,  per vivere l’emozione di far riemergere il fascino di oggetti ormai “opachi”: fiori, teiere, teneri animaletti e mille altri temi per abbellire latte, specchi, annaffiatoi e tazze che hanno perso il loro “smalto”. (I corsi hanno durata di 5 ore. La Francesca vi offre un weekend per impadronirvi di questa tecnica. Il pacchetto comprende 2 pernottamenti in mezza pensione e tutti i materiali e gli attrezzi, da usare durante le lezioni, al costo di 150 euro per il corso base e 160 euro per il corso a effetto pittorico.) Prezzi (fino ai primi di marzo 2005) a partire da 420 euro alla settimana per il bilocale (2 posti letto + 1), fino a 750 euro alla settimana per il quadrilocale (6 letti + 2). I prezzi comprendono iva, acqua, luce, gas, riscaldamento nelle ore programmate, biancheria bagno/letto (con cambio settimanale), parcheggio auto, uso di tutte le attrezzature sportive, accesso al mare con spiaggia privata riservata e attività di animazione previste. Infolink: www.villaggilafrancesca.it  
   
   
EMILIA ROMAGNA / UN WEEKEND VINCENTE AL GALOPPO DEL “CAVALLINO RAMPANTE”. LE TERME DELLA SALVAROLA A SASSUOLO (MO) PROPONGONO EMOZIONANTI FINE SETTIMANA NELLA PATRIA DELLA FERRARI, TRA MOTORI ROMBANTI, GUSTOSI PIATTI ISPIRATI ALLE “ROSSE” E UN CENTRO BENESSERE PER… “METTERE IN MOTO” LA FORMA FISICA  
 
Pronti, partenza… via a un weekend da “pole position” che vi propongono le Terme della Salvarola a Sassuolo (Mo) che si trovano proprio a due passi dalle “scuderie” Ferrari di Maranello (Mo). La “partenza” è prevista nel primo pomeriggio del sabato, cosicché gli “scalpitanti” appassionati del “Cavallino” possano rendergli subito omaggio, visitando la mitica Galleria Ferrari, aperta anche la domenica. Qui si può ammirare un’esposizione di vetture storiche, monoposto di Formula 1 di ieri e di oggi oltre a moderne Granturismo, tecnologie innovative, trofei, disegni tecnici, filmati, fotografie, sofisticati componenti meccanici ed elettronici progettati per le competizioni e i modelli che venivano utilizzati prima della costruzione della nuovissima “Galleria del Vento”, oltre al Ferrari Shop con gli oggetti del prestigioso marchio. Il sabato sera vi attende al Ristorante Cavallino (di fronte alla Fabbrica Ferrari) una tavola imbandita con “il menu dei motori”: prelibati piatti della migliore tradizione modenese dedicati all’auto esposta. Trascorrerete la notte all’Hotel quattro stelle Terme Salvarola, dove potrete godere dei benefici trattamenti del Centro Benessere Balnea, un “pit-stop” di benessere per il corpo e per la mente. Vi sarà offerto uno “Spa Day” nel centro benessere Balnea, circondato da vetrate che si affacciano su un parco secolare e distese di vigneti. E poi via alle “prove libere” nella palestra cardio-fitness, sotto la guida attenta del personale specializzato, oppure  potrete dedicarvi agli idropercorsi “antico bagno romano” nelle piscine a diverse temperature dotate di idromassaggi, cascate d’acqua e camminamenti vascolari caldo/freddo, bagno turco, sauna e piscine di acqua termale. Inoltre per “tagliare il traguardo” della perfetta forma fisica, potrete scegliere un massaggio  tra quello rilassante con oli essenziali, olistico indiano, shiatsu oppure con un piccolo supplemento potrete concedervi un esclusivo massaggio al mosto o all’uva fresca di lambrusco. E per finire in… bontà, non rinunciate ad una visita inebriante in una acetaia o in una cantina di vini. Il pacchetto comprende: ingresso alla Galleria Ferrari, una cena al Ristorante al Cavallino con il menu dei Motori (compreso di bevande), un pernottamento all’Hotel Terme Salvarola, un ingresso al Centro Balnea (piscine, bagno turco, idro, sauna e utilizzo della palestra), un massaggio rilassante agli oli essenziali o olistico indiano, shiatsu, e con piccolo supplemento massaggio mosto di Trebbiano o uva fresca di Lambrusco e olio di vinacciolo, possibilità di visita a un’acetaia o di una cantina. Prezzo: 130 euro per persona. Infolink: www.termesalvarola.it  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA / UN SUGGESTIVO PERCORSO FRA PRESEPI E MERCATINI DI NATALE  
 
Vivere appieno l’atmosfera natalizia e immergersi nel clima festoso che soltanto il Natale sa creare: in Friuli Venezia Giulia per tutto dicembre, dal mare alla montagna, località grandi e piccole allestiscono presepi legati ad antiche tradizioni e organizzano mercatini, dove si possono acquistare prodotti tipici e oggetti di artigianato. Ad esempio è ancora molto viva la tradizione dei presepi viventi, che animano la notte della Vigilia e il giorno del Natale. Fra i tanti, particolarmente suggestivi sono quelli di Brazzacco, al quale partecipano 120 comparse, per un totale di 300 costumi diversi indossati di volta in volta sulla scena (24, 26 e 27 dicembre) e quello di Barbana, isola della laguna di Grado dove sorge un antico Santuario dedicato alla Madonna, meta di pellegrinaggi (dalla Vigilia di Natale all’Epifania). Scene della Natività animate da decine di persone anche a ‘Borghi e presepi’ che si tiene a Sutrio, caratteristico paese della Carnia famoso per la lavorazione del legno, dove decine di presepi di provenienza italiana, austriaca, tedesca, slovena vengono ospitati nei cortili e sotto i loggiati delle antiche case in pietra, in una sorta di percorso sacro tra le vie del paese. Cuore di ‘Borghi e presepi’ è il grande ‘Presepio di Teno’, un'opera eseguita nel corso di ben 30 anni di lavoro dal maestro artigiano Gaudenzio Straulino, che riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese, che vengono animati grazie ad una serie di perfetti ingranaggi meccanici (dal 24 dicembre 2004 al 6 gennaio 2005). Sulle rive dell’Adriatico, anche i campielli e le calli di Grado, fra dicembre e gennaio, si animano di decine di grandi presepi, realizzati da scuole, associazioni, artisti, che fanno a gara per realizzare fantasiose creazioni. Mini presepi provenienti da tutto il mondo sono esposti a palazzo Elti di Gemona: ‘Quattro centimetri di cielo’, questo il titolo della mostra che raccoglie statuine della grandezza massima di 4 cm provenienti dai cinque continenti. Appartengono alla vastissima collezione del parroco della cittadina, don Gastone Candusso, che ogni anno li espone a tema (13 dicembre 2004- gennaio 2005). Sempre a Gemona, curiosa e divertente è l’iniziativa della scuola elementare Santa Maria degli Angeli, che da qualche anno invita personaggi famosi a dipingere le statuette del presepio. Anche quest’anno, in dicembre e gennaio, saranno esposte migliaia di statuette dipinte da stilisti, giornalisti, personaggi dello spettacolo, della musica e dello sport, come il tenore Luciano Pavarotti, Giorgio Armani, Raffaella Carrà e Laura Pausini, accanto a quelle ideate dai bambini, in un simbolico invito al dialogo, all’ascolto reciproco e alla tolleranza. Dal 24 dicembre 2004 al 30 gennaio 2005, invece, viene allestito nel Duomo della cittadina - simbolo della ricostruzione del Friuli dopo il terremoto del 1976 - un prezioso presepio artistico. Dalla miniatura ai grandi numeri. Vero presepe da record, infatti, è quello allestito all’aperto ad Ara di Tricesimo. Dal 1976, quando fu allestito in una tenda per infondere speranza ai terremotati, ha richiamato oltre un milione di visitatori: è il più grande del Nordest e fra i più ampi d’Europa, dato che si estende su un’area di 2.500 mq. Un gruppo di volontari, diretti dal parroco del paese, lavora 6 mesi l’anno per allestirlo. Inaugurato la notte di Natale, è visitabile per tutto il mese di gennaio. Magico è il presepio del lago di Cornino (vicino a Osoppo) che, la notte del 24 dicembre dopo la Messa, viene fatto emergere da un gruppo di sub dalle limpide acque del lago, illuminato da un fascio di luce. Il presepio, poi, galleggia sulla superficie del lago fino al 6 gennaio. Unica e fuori dal tempo è l’atmosfera che si respira a Poffabro, minuscolo paese della montagna pordenonese, annoverato nella lista dei trenta borghi più belli d’Italia, dove, nel periodo natalizio, decine di presepi appaiono sui davanzali delle case e in ogni nicchia degli antichi vicoli, in una sorta di presepe nel presepe. Divertente è il giro dei presepi in carrozza a Buttrio, nei Colli Orientali, terra di grandi vini. A Moggio Udinese i presepi diventano occasione per cimentarsi nell’arte, in tutte le sue forme: e così vengono messi in mostra, fra dicembre e gennaio, nella Torre medievale e nelle vetrine del centro del paese decine di presepi realizzate con le tecniche più varie dalla pittura al ricamo, alla scultura. Da non perdere sono i presepi allestiti nelle chiese di San Gottardo e San Marco di Udine e nelle parrocchie di Feletto Umberto, Orzano, Chiarisacco, Ziracco di Remanzacco e dell’antico borgo di Santa Margherita del Grugno; le mostre di presepi ospitate nella Casa di padre Davide Maria Turoldo a Coderno di Sedegliano, nel Battistero di Aquileia e nel palazzo dell’ex Monte di Pietà di San Daniele; il presepe animato di Perteole e quello di luce a San Giorgio di Nogaro, il presepe rurale di Corgnolo. Per chi vuole visitare presepi e caratteristici paesi del Friuli centrale, la Provincia di Udine organizza il ‘Giro -Presepi in pullman’. Il percorso tocca Moggio Udinese, Gemona del Friuli, San Daniele del Friuli, Qualso di Reana del Rojale, Ara di Tricesimo e viceversa (per informazioni: Pro Loco Moggese, tel.0433.51485). I MERCATINI DI NATALELegati a usanze più recenti, ma non per questo meno suggestivi, sono i Mercatini di Natale che richiamano atmosfere austriache e tedesche - e, infatti, con Austria e Germania il Friuli Venezia Giulia ha condiviso storia, cultura e tradizioni - i sapori del vin brulè e delle mele caramellate. In montagna, apre il periodo dei Mercatini Villa Santina (27 novembre). Seguono il 5 dicembre quelli di Malborghetto (occasione per assistere nella vicina Tarvisio a una delle feste più antiche della Regione, la sfilata di ‘San Nicolò e dei Krampus’, diavoli dalle grottesche maschere in legno armati di lunghe fiaccole), di Pontebba dal 5 dicembre 2004 al 6 gennaio 2005. L’8 dicembre è la volta di Sauris, a oltre 1400 m di altitudine il Comune più alto del Friuli Venezia Giulia, dove si sono mantenute nei secoli lingua, architetture, tradizioni d’origine tedesca: sulle bancarelle si possono trovare giocattoli in legno, ma anche dolci, miele, conserve, sciroppi e oggetti di artigianato locale. Il 12 e il 13 dicembre ad Arta Terme rivive l’antica tradizione del Mercatino di Santa Lucia, la Santa della luce amata da tutti i bambini, allietato da musica e danze tradizionali. Mercatini anche in città. Il più antico e sentito è la ‘Fiera di San Nicolò’ (il vecchio santo con la barba bianca che porta i doni ai bambini buoni la notte del 6 dicembre) che anima Trieste per un’intera settimana, dal 1 all’8 dicembre. Sempre a Trieste, dal 13 al 24 dicembre viale XX settembre accoglie la Fiera di Natale. Ricco di attrattive è anche il Mercatino di Natale di Udine che con le sue bancarelle piene di oggetti di artigianato locale e di prodotti tipici dell’eno-gastronomia, rallegra piazza Duomo dal 13 al 24 dicembre. A Pordenone il Mercatino di Natale viene allestito in piazza XX settembre dal 27 novembre al 24 dicembre e a Gorizia nelle vie del Centro storico, nei giorni precedenti il Natale. Altri Mercatini da non perdere sono quelli di Comeglians (6 dicembre), San Daniele del Friuli (11 e 12 dicembre), Rive d’Arcano (12 dicembre), Corno di Rosazzo (11 e 12 dicembre), Aquileia (8 dicembre) e il Mercato di Santa Lucia a Codroipo (7 dicembre), Moggio Udinese (12 dicembre), Ragogna (17 e 18 dicembre) in provincia di Udine; di Muggia (5, 12 e 19 dicembre) in provincia di Trieste; di Aviano (tutti i fine settimana di dicembre), San Vito al Tagliamento (8 dicembre), San Martino al Tagliamento (19 dicembre) e Clauzetto (5 dicembre) nel Pordenonese. Infolink: www.regione.fvg.it  
   
   
EMILIA ROMAGNA / DOMENICA 31 OTTOBRE PRIMA EDIZIONE DELLA FESTA D’AUTUNNO AL “CENTRO DEL BOSCACCIO” DI DIOLO DI SORAGNA  
 
Il “Centro del Boscaccio” di Diolo di Soragna (Parma), caratteristico ed originale museo dedicato a Giovannino Guareschi, nato da un’idea dei coniugi Cesare Bertozzi e Caterina Cervini e realizzato all’interno della vecchia torre campanaria del paese, ospiterà domenica 31 ottobre, la prima edizione della Festa d’Autunno. Sarà un’occasione da non perdere soprattutto per gli amanti di filatelia e collezionismo; infatti dalle 14 alle 17, grazie ad un accordo stipulato fra Centro del Boscaccio e Poste Italiane, sarà emesso un annullo filatelico speciale. Vi comparirà la riproduzione dell’autografo del celebre “papà” di Don Camillo e Peppone e, intorno ad essa, la dicitura del caratteristico museo che ogni anno riesce a richiamare centinaia di persone. Per l’occasione, sarà in distribuzione anche una cartolina guareschiana, realizzata dal Centro del Boscaccio, in una serie numerata di 500 copie. Inoltre, alle 15, sarà presentato il calendario realizzato dalla parrocchia della vicina Fontanelle dedicato a “La geografia del Mondo Piccolo: le località” ed inserito nella serie dal titolo “Fontanelle ricorda…”. Per i buongustai sarà invece possibile abbuffarsi con una grande castagnata. Un pomeriggio di appuntamenti dunque, in questo piccolo ma significativo angolo del “Mondo Piccolo” di Giovannino Guareschi, voluto da Cesare Bertozzi (legato al celebre scrittore della Bassa non solo da una grande passione ma anche da una notevole somiglianza fisica) e da Caterina Cervini con lo scopo di aggiungere un altro tassello al grande processo di valorizzazione del territorio della Bassa, e delle sue peculiarità, che già da tempo è in corso. Il Centro del Boscaccio, lo ricordiamo, si trova in aperta campagna, a Diolo, nel “cuore” delle terre in cui Guareschi ebbe i natali e trovò l’ispirazione per tanti dei suoi racconti. Il museo è stato allestito da Cesare Bertozzi dopo un attento e scrupoloso lavoro di sistemazione della vecchia torre campanaria del paese, che ha avuto una duplice finalità: quella culturale legata allo scrittore, ma anche quella di salvare e tutelare un monumento ricco di storia e di significato.  
   
   
I FOSSILI DEL PO IN MOSTRA A SAN DANIELE PO (CR) – APRE LA NUOVA SEZIONE SULL’EVOLUZIONE DELLA VITA – IN MOSTRA ANCHE IL FOSSILE DI UN DINOSAURO.  
 
Il fiume Po, il più lungo ed importante dei corsi d’acqua italiani sta diventando sempre di più una via di interesse turistico e culturale. Il Grande fiume (così lo chiamano le popolazioni che vivono sulle sue rive) è in grado di riservare a tutti molteplici sorprese: paesaggi incantati, itinerari in barca, divertimenti e tanto altro ancora. Fra le “chicche” spicca quella dei tanti “tesori” che si trovano sui suoi spiaggioni. Su tutti i resti fossili di animali che un tempo scorrazzavano all’ombra delle grandi foreste che un tempo occupavano le aree dove oggi scorrono, dal Monviso all’Adriatico, le acque del Po. E c’è anche chi ha pensato di raccogliere queste preziosissime testimonianze del passato per dare vita a un museo. E’ successo in un piccolo centro della campagna cremonese, San Daniele Po, borgata situata a una quindicina di chilometri da Cremona in direzione Casalmaggiore, a ridosso del ponte “Giuseppe Verdi” che collega le terre lombarde con quelle emiliane. Un museo attivo da qualche anno in cui si trovano fossili, di inestimabile valore. Ai tanti “tesori” che lo compongono si è aggiunto di recente il cranio di un Mosasauro, un grosso dinosauro vissuto nel Cretacino Superiore (95/65 milioni di anni fa), proveniente dal Marocco. Questo, insieme ad un rarissimo fossile di testuggine marina sarà fra i “pezzi forti” della nuovissima sezione di Paleontologia Generale dedicata all’“Evoluzione della vita”, che sarà ufficialmente inaugurata domenica 7 novembre, alle 16, in occasione della fiera del paese. “Si è scelto come tema espositivo –ha spiegato il direttore del museo Davide Persico– la teoria dell’evoluzione della vita di Darwin dal momento che rappresenta la base delle moderne scienze naturali gran parte delle quali, se non ci fosse questa teoria, non avrebbero senso”. Il progetto di questa sezione, fondamentale per l’opera di riqualificazione del museo, era in cantiere già da qualche anno e ora è finalmente andato in porto e la vasta collezione che già era presente è stata ulteriormente integrata con nuovi e importanti reperti di valore scientifico e culturale. “Essendo la paleontologia uno degli strumenti che Darwin usò per la sua teoria –ha spiegato ancora Persico– si è pensato di basare tutta l’esposizione sulla teoria dell’evoluzione e sul principio dell’attualismo. Prendendo anche spunto da una recente esperienza internazionale che ho vissuto a Francoforte, ho pensato di affiancare ai fossili anche reperti attuali che, studiati attentamente, consentono di ricostruire gli organismi oggi fossili non solo nel loro aspetto, ma anche nel loro comportamento, nel loro ruolo ecologico e nel contesto climatico in cui vivevano. All’ingresso ci sarà una vetrina con dei preparati biologici di organismi attuali comparati con i loro corrispondenti fossili e questa sarà la ‘Vetrina dei fossili viventi’. Poi si procederà col percorso didattico facendo un viaggio a ritroso nel tempo, dal Quaternario fino al Paleozoico e quindi all’inizio della vita, pertanto dalle forme di vita più complesse a quelle più primitive ed arcaiche. Conseguenza di questo percorso temporale è anche un percorso evolutivo”. La nuovissima sezione è frutto degli sforzi messi in campo da Provincia, Comune e Gnp. “Oltre alla volontà di dare un preciso percorso didattico –ha sottolineato Persico– c’è stata la volontà di donare a San Daniele reperti che riteniamo essere molto importanti a livello scientifico”. Ci saranno, oltre al cranio di un Mosasauro e al fossile di testuggine marina, alcune “chicche” come il calco di uno dei fossili più famosi che siano mai stati trovati: l’Archaeopterix (ne sono stati trovati in tutto in sei esemplari nel giacimento tedesco di Solenhofen). “Il nostro –ha detto Persico– è il calco del fossile che è conservato al Museo di Berlino”. L’Archaeopterix, lo ricordiamo, era un piccolo dinosauro piumato con caratteri da rettile e da uccello e su questa specie vi sono tuttora in corso numerosi studi. “La tendenza –ha sottolineato Persico– è quella di dimostrare, così come Darwin con la sua teoria, l’origine comune di tutte le specie viventi che nel corso di milioni di anni del nostro pianeta si sono evolute e continuano ad evolversi”. La visita alla sezione si concluderà, non a caso, con una celebre frase di Darwin su “l’origine della specie”. In occasione dell’apertura di questa nuova sezione Davide Persico ha realizzato anche apposite dispense per le scuole con tutte le spiegazioni ed i documenti necessari nonché una guida comprendente una raccolta di articoli scientifici usciti sulle più prestigiose riviste del settore. Per tutti gli interessati, il museo è aperto ogni seconda e quarta domenica del mese dalle 14.30 alle 19. Per informazioni e prenotazioni: 338.8473717, 0372.65774.Infolink: www.museosandanielepo.com  
   
   
ALTO ADIGE / VIETATO ANNOIARSI: TANTE IDEE PER IL TEMPO LIBERO, PROPOSTE DA DIVERSE AZIENDE AGRITURISTICHE DELLA VALLE DI CASIES (BZ), ALCUNI DEI “GIOIELLI” DEL “GALLO ROSSO”  
 
Romantica, appartata, solitaria, verdissima è la località di San Martino, nel cuore della Valle di Casies (piccola valle laterale della Val Pusteria) in Alto Adige-Südtirol, a circa 18 chilometri da Monguelfo. Un paesaggio alpino meraviglioso si distende tra i contrafforti delle Rieserferner e la catena del Defreggeralpen. Disseminate qua e là, in mezzo a immensi prati, diverse aziende agrituristiche del Gallo Rosso, l’associazione che riunisce le migliore aziende agrituristiche di questa regione. Qui nella quiete agreste si fa tappa nel maso Aussermair dove vi accoglierà l’ospitale famiglia Taschler. La loro parola d’ordine è una sola: dimenticare la noia. Si può partecipare alla vita del maso, dando da mangiare agli animali della fattoria, imparare a fare il pane o la pasta al lievito di birra o, ancora, preparare da mangiare in compagnia nella grande cucina con più punti cottura. E tutti i giorni latte fresco, yogurt fatto in casa e uova del pollaio. Per i più piccoli, oltre a una stanza rivestita in legno tutta per loro straripante di giochi, libri, sedie e videocassette di cartoni animati, sarà divertente imparare a decorare con il fieno. Sono tante le proposte per i diversi mesi dell’anno, organizzate ad hoc settimanalmente dai proprietari. Un esempio? Da mercoledì 27 a sabato 30 ottobre 2004 gran festa in Val Pusteria con ricco mercato a Brunico; giovedì 4 novembre passeggiata sul sentiero panoramico della Val Casies, mentre il giorno dopo, venerdì 5, festa di fine stagione con cena tirolese. Prezzi in appartamento a partire da 46 euro. (Maso Aussermair, famiglia Taschler, infolink: www.taschler.it). Spostandoci a Mudler troviamo il maso Mudlerhof della famiglia Walder, a 1250 metri di altitudine, in cui i bambini trovano mille modi per trascorrere il tempo: nella stalla, nel campo da calcio o sulla pista per slittini. Per i più grandi attrezzatura sportiva apposita per il fitness o equitazione nelle vicinanze. C’è anche l’opportunità di seguire il percorso di terapia Kneipp, ideata nell’Ottocento da padre Sebastian Kneipp, che si basa su idroterapia (alternando l’uso di acqua fredda e calda), fitoterapia, dietetica, movimento e vita ordinata per una vera e propria “filosofia igienista”. Possibilità di raccogliere erbe aromatiche dell’orto e di gustare i prodotti della casa. Prezzi in appartamento a partire da 40 euro. (Maso Mudlerhof, famiglia Walder, infolink: www.mudlerhof.it). A Planca di Sotto il maso Hintnerhof, costruito nel XVI secolo, offre anch’esso tante possibilità per tutta la famiglia. In posizione tranquilla, con ampio spazio per i giochi e i divertimenti dei bimbi, è il punto di partenza ideale per escursioni e itinerari di sci-alpinismo: sci da fondo davanti all’agriturismo, oppure a Plan de Corones, distante 15 chilometri. O, ancora, equitazione al maso (in ogni stagione), escursioni guidate e anche noleggio biciclette gratuito. Senza dimenticare la possibilità di degustare le specialità che offre l’azienda. Prezzi in appartamento a partire da 52 euro. (Maso Hintnerhof, famiglia Marchesini, infolink: www.hintnerhof.com). Il grazioso maso Schenke della famiglia Lamp a Planca di Sopra è un’altra proposta per chi è in cerca di riposo e tranquillità. I bambini possono conoscere da vicino la vita contadina e accarezzare gli animali. Per i più piccoli è a disposizione un servizio di assistenza. Inoltre anche qui si possono assaggiare i prodotti dell’agriturismo. Prezzi in appartamento a partire da 30 euro. (Maso Schenke, famiglia Lamp, e-mail lamp.peter@rolmail.net). Le strutture agrituristiche sono aperte tutto l’anno. I masi per famiglie fanno parte del Gallo Rosso, l’Associazione che riunisce Agricoltori e Coltivatori diretti sudtirolesi: tel. 0471.999308. Al Gallo Rosso è possibile richiedere la guida di tutti i masi dell’Alto Adige, che verrà spedita gratuitamente.Infolink: www.gallorosso.it  
   
   
CAMPANIA / L’ASSOCIAZIONE “RESIDENZE D’EPOCA DELLA REGIONE CAMPANIA” SI PRESENTA  
 
Si svolgerà martedì 26 ottobre 2004 presso la Sala Bottiglieri nella sede della Provincia di Salerno (Palazzo S. Agostino, Via Roma 104) alle ore 16.30 la conferenza stampa di presentazione dell’Associazione “Residenze d’Epoca della regione Campania”. Interverranno le Autorità locali, i soci sostenitori e gli associati i quali mostreranno i propri edifici storici e i progetti di recupero degli stessi, aventi come destinazione la realizzazione di nuove strutture turistico ricettive. L’Associazione, che ha ricevuto il patrocinio anche della Provincia, della Camera di Commercio, della Coldiretti e dell’EPT di Salerno oltre che del Parco Nazionale del Cilento ha come scopo, quello di raggruppare sia le strutture ricettive e della ristorazione già operative, che in questa Regione sono situate in edifici storici e i cui proprietari hanno saputo recuperare con intelligenti interventi di ristrutturazione salvaguardandone non solo la struttura, ma anche le atmosfere originarie che, alcuni edifici storici i quali hanno in progetto un’analoga trasformazione. L’Associazione è senza scopo di lucro e ha indicato proprio nello statuto questa finalità, di far conoscere e valorizzare le dimore storiche come destinazioni turistiche di pregio, capaci anche di accogliere eventi e iniziative culturali in campo musicale, teatrale, cinematografico, televisivo… Alla Conferenza saranno presenti Laura Pirisi del Balzo Presidente dell’Associazione che rappresenta anche il Palazzo Marchesale Caracciolo del Balzo di Cervinara (AV). I soci fondatori: Filippo Di Somma per Palazzo Baronale Di Marzo di Tufo (AV), Cecilia Leone Salati Iannitti  per“Villa Salati” di Paestum (SA), Anna Albini per “Casa Albini” di Torchiara (SA), Giuseppe Resce per l’Agriturismo “Oasi S’Elia” di Casalbore (AV) Pietro Lancellotti e Pasquale Colucci per il “Castello Lancellotti”di Lauro (AV) inoltre i relatori Giuseppe Tarallo, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Augusto Strianese, Presidente della CCIAA di Salerno,Valerio Maioli titolare della Maioli SpA di Ravenna che in particolare relazionerà sull’importanza di valorizzare i centri storici anche attraverso un’illuminazione adeguata e suggestiva. Eugenio Salvatore, assessore alla Programmazione Negoziata della Provincia di Avellino e associato per i Mulini e il Castello di Casalbore. Fernanda Ruggiero responsabile Marketing & Comunicazione e ideatrice dell’Associazione Residenze d’Epoca della regione Campania, che proporrà, dopo l’importante riconoscimento di stampa ottenuto con la prima conferenza di Avellino, i progetti futuri e i nuovi associati attraverso una proiezione di tutte le strutture. Pamela Ferri responsabile Marketing &Comunicazione della Progema srl, indicherà le diverse opportunità di sviluppo per nuove applicazioni tecnologiche in particolare ai sindaci presenti e Marina Cipriani direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Paestum che illustrerà l’andamento turistico 2003/2004 del territorio e i nuovi progetti in cantiere per il 2005. Le conclusioni saranno affidate ad Angelo Villani, Presidente della Provincia di Salerno.Presenti anche i soci ordinari dell’”Associazione Residenze d’Epoca della Campania” che arriveranno un po’ da tutta la regione: Antonella Iandolo ed Evaristo Cerullo per“Villa Lina” di Aiello del Sabato (AV), Francesco Bile per“Villa Laura” di Moiano (BN), Nicola De Pertis per “Villa De Pertis” di Dragoni (CE), Margherita e Filippo Pisani per “Villa Pisani” di Striano (NA), Gaetano e Sergio Iandoli per “Villa Pietrabianca” di San Potito Ultra (AV), l’assessore alla Cultura, Turismo, Promozione e Sviluppo del Comune di Montefusco, Raffaele Barone per il “Carcere Borbonico”,Pasquale Mangoni per “Torre Torchiara” di Torchiara (SA), Enzo Cusano per il “Castello di Faicchio” (BN), Angerio Filangeri di Candida per Villa Filangeri di San Paolo Belsito (NA) e Villa “La Sirena”di Massalubrense (SA), Monica Negri per l’”Agriturismo Barone Antonio Negri”di Gaiano di Fisciano (SA), Federico Leonardi per “Casa Leonardi Donato di Migliardo”di Sant’Agata dei Goti (BN), Domenico Follo per “Le Residenze” di Castelvetere sul Calore (AV), autorità locali e tanti altri proprietari di edifici storici di tutta la regione, tra gli oltre 160 edifici censiti ad oggi, che sempre più incominciano ad interessarsi all’iniziativa.  Modererà Lanfranco Viola responsabile dell’Associazione “ Residenze d’Epoca dell’Emilia Romagna” e titolare dell’Hotel di Charme “Ripagrande” di Ferrara, albergo che ha ricevuto recentemente la nomination per l’Annual Award della Conde Nast Johansens di Londra.E’ coinvolta nell’iniziativa, per la parte Internet, Hbrand, società di consulenza per l'innovazione che, con sede a Roma e Avellino, collabora con istituzioni e grandi clienti come ANSA, HP, CNR e ADR. A raccontare l’importanza del Web oggi per le strutture ricettive sarà l’Amministratore unico della società Michele D’Apolito. Al termine della conferenza, per tutti gli intervenuti, in esclusiva, sarà offerta una visita notturna guidata alle ore 18,45 del Museo Archeologico Nazionale e alle ore 19,39 dei Templi di Paestum con uno spettacolo coinvolgente che, attraverso il racconto della vita svolta nei templi dalle antiche civiltà, evocherà, utilizzando un sofisticato sistema di illuminazione e sottofondo musicale e vocale, momenti magici ed emozionanti per circa 45 minuti, grazie alla collaborazione dei tecnici della Valerio Maioli SpA e del personale del Museo. A conclusione di un pomeriggio ricco di incontri solo su invito, un rinfresco, con piatti tipici cilentani presso Villa Salati in Via Magna Grecia, Paestum di Capaccio, alle ore 21 con Cecilia Leone Salati Iannitti che aprirà per la prima volta al pubblico la Sua residenza, per promuoverla come sede di ricevimenti e meeting in abbinamento alla prossima edizione 2005 dello spettacolo “Paestum, passeggiate notturne tra i templi”.Presso l’antica residenza Salati, ricca di fascino e di storia, con il contributo della Provincia di Salerno e in collaborazione con la Coldiretti, dell’Azienda Agricola Marino di Moio-Agropoli (SA) dell’Azienda Casearia Salati di Capaccio (SA), del Consorzio ALBA di Ogliastro Cilento (SA) della società irpina Auto da Cerimonia e delle Linee Aeree Meridiana SpA, si terrà un concerto di brani della tradizione classica napoletana del chitarrista-posteggiatore Sergio Jacuvella.Presenti anche alcuni operatori turistici nazionali, ospiti della Residenza d’Epoca “Casa Albini” recentemente restaurata  da Nicola Tarallo e Anna Albini, presso il Comune di Torchiara (SA)che si propone per un soggiorno alternativo per chi vuole godere non solo del mare, ma da una vista mozzafiato, viverlo nel verde del Parco del Cilento, con il giusto silenzio e frescura che d’estate questi luoghi sanno offrire, lontani dal caos della costa.  Infolink: www.residenzedepocacampania.it  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA / EIN PROSIT IN TARVIS 1-5 DICEMBRE 2004. VINI AUTOCTONI, PRODOTTI TIPICI E MENU DEGUSTAZIONE: COSÌ IL TARVISIANO DÀ IL VIA ALLA STAGIONE INVERNALE  
 
Il Tarvisiano, rinomata zona sciistica del Friuli Venezia Giulia incuneata fra Austria e Slovenia, apre la stagione invernale con una manifestazione all’insegna del gusto e dei sapori, presentando un’eccezionale selezione di vini autoctoni e degustazioni di prodotti giocati fra tradizione e innovazione, di grande qualità. 100% Friuli Venezia Giulia – Ein Prosit in Tarvis, che si svolgerà a Tarvisio e Malborghetto dal 1 al 5 dicembre 2004, farà conoscere  al pubblico di esperti del settore e di semplici amanti del buon vino e della buona tavola il fior fiore dei vini autoctoni del Friuli Venezia Giulia e delle più rinomate zone italiane, presentando 100 etichette, frutto di un attento lavoro di preselezione tra oltre 800 viticoltori e 1500 vini. Parallelamente 30 tra i migliori produttori di specialità tradizionali del Friuli Venezia Giulia e di altre regioni italiane prepareranno piatti studiati ad hoc, da abbinare ai vini selezionati. MOSTRA ASSAGGIO, DEGUSTAZIONI GUIDATE, INCONTRI CON FAMOSI CHEFDurante tutto il corso della manifestazione, nel suggestivo scenario del cinquecentesco Palazzo Veneziano di Malborghetto, saranno organizzate tre degustazioni guidate di vini autoctoni al giorno (su prenotazione, prezzo10 euro), mentre sabato 4 e domenica 5 si aprirà la ‘Mostra assaggio’, con abbinamenti fra vini e cibi (prezzo10 euro). Inoltre, undici tra i migliori ristoranti della Valcanale organizzeranno pranzi e cene-degustazione, con piatti creati per l’occasione, che si sposeranno con i vini presentati in Mostra. Ad arricchire il programma, incontri con quattro tra i più apprezzati chef italiani, che, ospitati nei ristoranti della Valcanale, proporranno abbinamenti tra le loro specialità e i vini autoctoni del Friuli Venezia Giulia, per un binomio davvero speciale. Gli chef dei ristoranti Zur Rose di San Michele Appiano, in provincia di Bolzano e di Arnolfo di Colle di Val d’Elsa, in provincia di Siena, ospitati rispettivamente nei locali tarvisiani Valle Verde ed Edelhof, presenteranno specialità della cucina tradizionale del Trentino Alto Adige e della Toscana, abbinati ai vini autoctoni del Friuli Venezia Giulia. Inoltre, Dada Rener dell’agriturismo La Chiusa di Umbertide (Pg), ospite fisso della trasmissione La prova del cuoco, presenterà la sua proposta innovativa al ristorante Saisera di Valbruna, mentre il carnico Daniele Cortiula del Kursaal di Sauris, prestigioso eponente dei Giovani Ristoratori d’Europa, sarà ospitato al ristorante Casa Oberricheter di Malborghetto. Sempre a Casa Oberrichter, sabato 4 e domenica 5, saranno proposti - a cura di Agrapromo- abbinamenti di vini bianchi e pesce e di importanti vini rossi e formaggi. Un altro appuntamento imperdibile, il 2 dicembre a partire dalle 19.30 al ristorante Tschurwald di Tarvisio, sarà quello con Alberto Marcomini, giornalista eno-gastronomico del Tg 5, il più famoso affinatore italiano di formaggi, che guiderà ‘100% Cheese’, un incontro dedicato a rari formaggi accompagnati dai vini selezionati. A seguire, dalle 23, ‘Il cioccolato e la grappa’, una degustazione di cioccolato Bonnat e grappa Nonino. Giunta alla sesta edizione, la manifestazione che attira ogni anno un numero sempre maggiore di visitatori italiani e stranieri, è organizzata dal Consorzio Servizi Turistici e dall'Agenzia di Informazione ed Accoglienza Turistica del Tarvisiano, Sella Nevea e Passo Pramollo, in collaborazione con il Comune di Tarvisio e il Comune di Malborghetto, la Camera di Commercio di Udine, l'ERSA, Agropromo, FederDoc e il Comprensorio Montano del Gemonese e Canal del Ferro-Valcanale, e si avvale anche quest’anno della prestigiosa collaborazione del Gourmet’s International, organizzatrice del Merano International WineFestival. LA NOTTE DEI KRAMPUSEnogastronomia e folklore: domenica 5 dicembre a Tarvisio, in concomitanza con l’ultima giornata di Ein Prosit in Tarvis, si svolgerà una delle feste tradizionali più antiche del Friuli Venezia Giulia, quella di San Nicolò. Al calar delle tenebre, il Santo dalla lunga barba bianca farà la sua comparsa nelle strade cittadine, accompagnato dai mostruosi Krampus, diavoli dalle grottesche maschere in legno armati di lunghe fiaccole, che rincorrono i presenti con grande clamore. Come vuole l’arcaica tradizione locale, San Nicolò interrogherà i bambini, regalando a chi ha fatto il bravo durante l’anno dolciumi e un  tipico pane a forma di diavoletto, mentre, a chi ha fatto il cattivo simbolici rimproveri. Nel frattempo, i Krampus, incontenibili, disperderanno con giocosi colpi di verga sulle gambe la folla assiepata lungo le vie. Dopo che il suggestivo corteo illuminato dalla luce delle fiaccole si sarà snodato per le vie cittadine, gran finale nel piazzale dei campi da sci Duca d'Aosta, dove saranno aperti chioschi gastronomici. Infolink: www.tarvisiano.org  
   
   
EMILIA ROMAGNA / GLI STATI GENERALI DEL MIELE E DELLA PAPPA REALE SI DANNO APPUNTAMENTO A BAGNO DI ROMAGNA (FC) IL 5, 6 E 7 NOVEMBRE 2004  
 
Tre giorni dedicati al miele e alla pappa reale, tra dibattiti, incontri, tavole rotonde, degustazioni e visite guidate su un prodotto da sempre apprezzato per la sua capacità di unire bontà e qualità nutrizionali. L’appuntamento, dal 5 al 7 novembre prossimo a Bagno di Romagna, nell’Appennino Tosco-Romagnolo in provincia di Forlì Cesena, che chiamerà a raccolta gli Stati Generali dell’apicoltura nazionale, facendo confluire produttori e ricerca universitaria, associazioni di settore e mondo imprenditoriale. Il miele, prodotto antico, associato sempre più spesso al binomio tradizione /genuinità, che è alla base del favore di cui godono i prodotti tipici, ancora oggi, in un mondo super tecnologizzato, rimane uno dei miracoli della natura. Un prodotto tra i più amati dagli italiani, ma proprio nel nostro paese al centro di uno strano paradosso: dipendere in gran parte dall’estero. Due dati danno un quadro della situazione: il 50% della domanda interna viene soddisfatta attraverso l’import, percentuale che addirittura sale al 95% nel caso della pappa reale. Ecco allora l’importanza di chiamare a raccolta gli operatori del settore, per lanciare strategie di intervento comuni, politiche di commercializzazione innovative e, non ultimo, aumentare il livello di conoscenza scientifica sia nei produttori che nei consumatori per una migliore promozione dei prodotti dell’alveare. L’iniziativa è organizzata dalla società di sviluppo del territorio L’Altra Romagna, Consorzio Natura & Natura, Università di Bologna Facoltà di Agraria - Campus universitario Scienza degli alimenti sede di Cesena, Comunità Montana dell’Appennino Cesenate, Parco scientifico tecnologico Centuria-Rit, Comune di Bagno di Romagna, Afa di Forlì (Associazione forlivese apicoltori) e l’Ara (associazione ravennate apicoltori). LA TRE GIORNI A BAGNO DI ROMAGNA: RINTRACCIABILITÀ DEL PRODOTTO E PROMOZIONEConvegni, tavole rotonde e incontri per superare l’attuale frammentarietà dell’offerta e la scarsa identità del prodotto italiano. In una parola, per fare incontrare Università e mondo imprenditoriale. Ma anche visite guidate per fare conoscere da vicino, e assaggiare, questi prodotti. Ad aprire la tre giorni sarà il convegno di venerdì 5 novembre (inizio ore 9,30) sul tema “Strategie per la valorizzazione dei prodotti dell’alveare”, che affronterà il tema sia dal punto dal vista della rintracciabilità e della sicurezza del prodotto (etichettatura, presenza di inquinanti, certificazione, ecc.), sia da quello delle strategie di promozione e valorizzazione, alla presenza di docenti universitari e produttori. Nella giornata di sabato 6 novembre lo sguardo sarà rivolto alla Pappa reale nella tavola rotonda “Pappa reale: un alimento per percorrere in salute il futuro”. Di fronte i rappresentanti delle principali associazioni di prodotto: Consorzio Natura, ISZA di Roma, CANAPI, Co.Pa.It, UNAAPI. Sempre sabato (ore 9) è prevista una visita presso un laboratorio di Apicoltura Primitivo, azienda produttrice di punta nell’Appennino Cesenate. Chiusura in grande stile, domenica 7 novembre con gli apicoltori che si daranno appuntamento nell’incontro “Apicoltori cercasi” che offre uno sguardo sull’apicoltura in Italia e in Europa. LE DEGUSTAZIONI DURANTE LA TRE GIORNIVenerdì 5 e sabato 6 novembre sarà possibile degustare il miele di acacia abbinato alla cioccolata realizzata artigianalmente (al latte, fondente, alle nocciole). Le degustazioni saranno possibili presso la sede di Apicultura Primitiva (via Fiorentina – Bagno di Romagna), o presso il laboratorio di Apicoltura Primitiva (frazione di Molino Mazzoli - a circa 1 km da Bagno di Romagna). L’orario degli assaggi sarà 16–18,30 (per informazioni: 0543.911400). Inoltre, durante la tre giorni convegnistica presso il Palazzo del Capitano di Bagno di Romagna sarà possibile assaggiare le tante tipologie di miele offerte dai diversi produttori proveninti da tutta Italia. LA ROTTA DEL MIELETra le tante proposte che saranno avanzate dagli organizzatori nella tre giorni, c’è anche quella di riproporre “La Rotta del Miele”, progetto di respiro europeo nato tra gli anni 1999/2001 in Portogallo, Spagna e Italia. Una iniziativa nata con la finalità di fare conoscere il prodotto in tutta Europa, stimolando di conseguenza promozione e commercializzazione del miele. Non solo. Affiancato a tale progetto c’è la proposta di costituire una “Scuola europea specializzata di apicoltura” per formare operatori di un settore che offre notevoli sbocchi occupazionali e di mercato. A tutt’oggi, infatti, non esiste in Italia un istituto formativo che abbia la finalità di “istruire” e soprattutto formare i giovani a un mestiere che offre notevoli opportunità di lavoro. A differenza di quanto invece avviene in altri paesi europei come per esempio la Francia dove sono presenti 5 Licei Apistici che operano da oltre 50 anni. “L’assenza di manodopera qualificata è sicuramente da imputare alla mancanza di Scuole di formazione per apicoltori –afferma William Vannini Rossi, del Consorzio Natura & Natura tra i promotori della tre giorni– Se a questo aggiungiamo il fatto che nel nostro paese oltre il 50% del miele consumato é importato abbiamo un chiaro quadro di una situazione che offre notevoli opportunità di guadagno per tante persone”.PROGETTO ARISTOTELERagazzi sopra una carrozzina che si scoprono apicoltori. Un sogno? No, una realtà. Che è stata sperimentata nel “Progetto Aristotele” promosso nel marzo scorso dal Co.Pa.It (associazione per la produzione e valorizzazione della pappa reale fresca italiana) in collaborazione con l’INAIL. Una iniziativa che ha coinvolto in Maremma in Toscana 25 portatori di handicap, formati per 150 ore complessive da apicoltori specializzati nella produzione di pappa reale. Obiettivo: offrire una concreta opportunità di lavoro a persone disabili, inserendole in aziende apistiche, oppure creando ex novo piccoli laboratori. Questa iniziativa, già sperimentata in altri paesi europei, è favorita dal fatto che il lavoro della pappa reale per il 50% viene svolto a sedere e non comporta particolari sforzi fisici. Durante la tre giorni del miele tale iniziativa sarà presentata quale progetto pilota a livello nazionale, per una possibile realizzazione anche in altre realtà territoriali. IL MIELE IN ITALIAAlcuni dati dell’apicoltura in Italia danno un quadro della situazione. Il mercato italiano di miele è caratterizzato da un’elevata frammentarietà della produzione, con le importazioni che coprono il 50% circa della domanda interna (stimata in 230 mila quintali). Secondo la FAI (Federazione Apicoltori Italiani) in Italia sono stati estratti poco più di 90 mila quintali di miele, con una situazione import dell’ordine di 120 mila quintali (pari a un valore di circa 16 milioni di euro). Notevolmente inferiori le esportazioni, limitate alle specie più rare, che arrivano a quota 22 mila quintali (valore 6 milioni di euro). Di rilievo la parcellizzazione dell’offerta italiana, caratterizzata per l’84% da piccoli produttori sui 75 mila presenti in tutta la penisola. Nel cotesto mondiale l’Italia rappresenta l’1% dell’apicoltura mondiale e il 15% di quella europea, ed è l’unica nazione che vanta ben 32 varietà diverse. IL MIELE E LE SUE PROPRIETA’Il miele è un alimento che le api ottengono dal nettare dei fiori (miele di nettare) o dalle secrezioni provenienti da parti vive di pianta (miele di melata), che le stesse bottinano, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell’alveare.COMPOSIZIONE CHIMICA MEDIA DEL MIELEZuccheri 79,3%               Lipidi 0,2%Ceneri 0,2%               Protidi 0,3%Acqua 17,2%                Sostanze varie 3%COMPOSIZIONE BIOLOGICO-NUTRITIVA DEL MIELEIl miele racchiude in sé una serie di zuccheri: Monosaccaridi, Disaccaridi, Trisaccaridi, Polisaccaridi. All’interno di questi ultimi sono contenute proteine vegetali ed animali, vitamine, minerali, acidi organici e inorganici, enzimi, inibine (sostanze ad azione antibiotica) e altre sostanze biologiche.VALORE NUTRIZIONALE DEL MIELE100  300 calorie circa, 100 calorie in meno rispetto al normale saccarosio. Grazie alla sinergia di vitamine, enzimi e oligoelementi, il glucosio contenuto nel miele è di rapida utilizzazione e di facile digeribilità. Il Glucosio (detto, anche Destrosio) entra direttamente nella corrente sanguigna ed è subito disponibile, mentre il fruttosio deve prima essere trasformato dal fegato in glucosio prima di essere utilizzato. Gli Enzimi attivano i processi digestivi, le vitamine rafforzano l’azione della digestione svolta dagli enzimi e la resistenza capillare ed influiscono sulla nutrizione delle cellule nervose potenziando anche le difese dell’organismo contro le malattie infettive.LA PAPPA REALE E LE SUE PROPRIETA’La gelatina reale è la secrezione delle ghiandole ipofaringee delle giovani api operaie. Si presenta come una crema semifluida di colore bianco-giallognolo, dal sapore acido-aromatico caratteristico. La si trova nelle celle reali, cioè quelle in cui le api allevano le nuove regine e costituisce il loro alimento unico durante la loro esistenza e per questo è chiamata Pappa Reale. L’apicoltore prelevando queste celle e sacrificando future regine, ha la possibilità di estrarre un importante alimento che è un complesso vitaminico-proteico-enzimatico dalle ineguagliabili proprietà.COMPOSIZIONE MEDIA DELLA PAPPA-REALE100 grammi di Sostanza fresca contengono:Acqua g.69,800Residuo secco g. 30,200100 grammi di RESIDUO SECCO contengono:Ceneri                g. 2,000Vitamina B2           mg. 2,770Proteine               g.48,200Vitamina B6          mg. 11,880Carboidrati                g. 38,800Vitamina PP          mg. 42,420Grassi                g. 10,400Vitamina B12          mg. 0,1485Vitamina B1          mg.2,066Acido pantotenico      mg. 52,790IL POTERE BENEFICO DELLA PAPPA REALELa Pappa Reale è un alimento apportatore di molti benefici: è indicato per le persone debilitate, per coloro che lavorano troppo, gli indeboliti, i nevrastenici, perchè. L’uso continuato di Pappa Reale provoca un piacevole senso di euforia e di vigore, facendo scomparire ogni senso di stanchezza, di svogliatezza e per questo è ideale anche per gli sportivi. E’ in grado di curare certi problemi dell’infanzia quali la mancanza di appetito, i disturbi intestinali, l’anemia, aumentando il tono generale dell’organismo. Inoltre l’uso di Pappa Reale apporta una benefica azione sulla crescita, sulla pelle (rendendola più elastica e morbida), contro la forfora e la perdita dei capelli, sull’ulcera duodenale, sull’appetito, sul diabete ed effettua una buona azione sul neurospichismo, sull’anemia specie quella senile e sul colesterolo.COME SI USALa quantità media della Pappa Reale da assumere è di 300 mg, che equivalgono a due palettine per gli adulti, metà dose per i bambini; nei casi in cui sia necessario si arriva tranquillamente ai 500 mg, fino a salire a 1 g. al giorno. Va consumata di preferenza al mattino a digiuno e andrebbe messa sotto la lingua in modo che venga assorbita dalle ghiandole sublinguali. Il ciclo va ripetuto due o tre volte all’anno, per periodi di almeno 30 giorni, ciascuno ad intervalli regolari.Infolink: www.bagnodiromagnaturismo.it