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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Ottobre 2004 |
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LA RELAZIONE 2003 DELLA BCE: INTERVENTO DEL PRESIDENTE TRICHET |
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Bruxelles, 26 ottobre 2004 - Jean-claude Trichet ha aperto il suo intervento affermando di condividere la preoccupazione del Parlamento di mantenere relazioni proficue come negli ultimi anni, in uno spirito di franchezza e cooperazione. In questo senso, ha aggiunto l'oratore, la relazione rappresenta uno strumento attraverso il quale si dà conto ai cittadini europei e ai loro rappresentanti dell'attività della Banca centrale, aspetto questo che riveste un'enorme importanza. L'anno 2003, ha detto il Presidente della Bce, ha registrato nella prima parte un Pil in stagnazione, a seguito dell'incertezza legata a tensioni geopolitiche e al prezzo del petrolio. La situazione è andata migliorando nell'estate 2003, benché il Pil reale sia aumentato soltanto dello 0,5 nel corso di quell'anno. In particolare, ha continuato l'oratore, l'inflazione è diminuita solo nell'ultima parte del 2003, in virtù dei prezzi petroliferi ma anche di quelli dei prodotti alimentari. Le previsioni a medio termine sono per una stabilità dei prezzi, ha aggiunto. Egli ha sottolineato come si siano registrati degli spostamenti di portafogli verso una maggiore liquidità, il che riflette l'incertezza del momento. Grazie ai tagli dei tassi di interesse dello 0,25% prima e dello 0,50% poi, essi sono scesi al 2% e da allora sono rimasti invariati, raggiungendo i minimi storici, ha ricordato il Presidente della Bce. L'oratore ha sottolineato la ripresa economica della seconda metà del 2003 che è continuata nel 2004 e dovrebbe arrivare al 2%. Si prevede che essa continui anche nel corso dei prossimi semestri. Le stesse esportazioni dovrebbero beneficiare di questo clima favorevole nel 2005. Trichet non ha nascosto che esistono una serie di elementi di incertezza, legati prima di tutto agli sviluppi del mercato petrolifero: se i prezzi si mantenessero a questo livello o addirittura aumentassero, ciò diminuirebbe l'intensità della ripresa. Egli ha peraltro ricordato che una parte dell'aumento del prezzo del barile è legato ad una forte domanda globale di questa risorsa energetica. Egli ha parlato anche dei prezzi al consumo, su cui ha inciso sempre il mercato petrolifero: l'inflazione è aumentata dall'1,7% al 2,3%, per poi assestarsi al 2,2%. Quest'ultima è aumentata anche in virtù delle imposte dirette e dell'incremento delle spese legate all'amministrazione. Gli aumenti salariali sono stati invece moderati. Per il 2005, l'oratore prevede un'inflazione sotto al 2%, nonostante alcuni elementi di preoccupazione legati ancora una volta al caro petrolio, all'andamento dei salari, a tensioni monetarie e in generale alle aspettative di inflazione. L'oratore ha ricordato la significativa crescita dei mutui per l'acquisto di beni immobiliari. Egli ha peraltro osservato che il disavanzo aggregato rispetto al Pil non migliorerà nel 2004 e il rapporto tra debito e Pil si deteriorerà, il che costituisce un serio motivo di preoccupazione. A questo proposito, il Presidente della Bce ha ricordato la decisione del Consiglio di non avviare una procedura di infrazione nei confronti di alcuni Stati membri in merito al rapporto deficit-Pil e ha chiesto che il patto venga migliorato, soprattutto nella parte relativa alla prevenzione. Egli ha però insistito sulla necessità di preservare ancora il nominale del 3% e ha sottolineato l'importanza di statistiche finanziarie serie nei Paesi membri, che non devono essere legate a questioni politiche o a scadenze elettorali. L'oratore ha insistito sul proseguimento dei processi di riforma, che potranno avere effetti positivi nei prossimi anni. Egli ha ricordato che il 2003 è stato anche un anno di preparativi per l'ampliamento: la Banca centrale ha saputo integrare le banche nazionali dei nuovi Stati membri senza difficoltà. Questi Paesi nel futuro dovranno adottare l'euro, a questo proposito l'oratore ha ricordato come la Commissione abbia già presentato una relazione su di essi e sulla Svezia in merito al rispetto dei criteri di convergenza, sottolineando come rimanga molto da fare in merito Egli ha sottolineato come su molte questioni essenziali la relazione di Alain Lipietz (Verdi/ale, Fr) esprima posizioni simili a quelle della Banca centrale. Egli non ha nascosto alcuni motivi di divergenza, in particolare in merito alla pubblicazione dei verbali del Consiglio direttivo: se i voti fossero pubblicati, questo potrebbe scatenare dei dibattiti pubblici su quanto ottenuto o meno a livello nazionale, andando a scapito dell'interesse generale della zona euro. Egli ha fatto notare come, fin dal 1999, la Bce abbia sviluppato un'interazione immediata con mass media, il che la rende tra le banche più trasparenti al mondo. L'oratore ha concluso affermando che, qualora venisse approvata una nuova direttiva in materia di titoli nel futuro, le norme comuni e gli standard, verrebbero rivisti in modo che siano conformi con i contenuti della direttiva stessa. |
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COME NEGOZIARE I CONTRATTI NEL 6PQ |
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Bruxelles, 26 ottobre 2004 - Il 23 novembre si svolgerà a Cambridge (Regno Unito) un workshop su come negoziare i contratti di ricerca nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq). L'evento si propone di fornire una visione generale della procedura di negoziazione (cosa aspettarsi, come prepararsi, come sopravvivere) e spiegherà chi vi partecipa, quali sono le alternative, cosa chiede la Commissione, i negoziati paralleli tra i partner del progetto su come gestire il lavoro. I partecipanti al workshop debbono conoscere il contratto tipo della Commissione e avere familiarità con i modelli di costi. Infolink: http://www.Singleimage.co.uk/workshops/schedule.html |
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BRIEFING SU GESTIONE FINANZIARIA, REPORTING E AUDIT NEL 6PQ |
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Bruxelles, 26 ottobre 2004 - Il 2 dicembre si svolgerà a Bruxelles un briefing sui principi di gestione finanziaria per i progetti del Sesto programma quadro (6Pq), con particolare riferimento a Progetti integrati, Reti di eccellenza e Streps. Tra i principali argomenti affrontati: principali fonti di riferimento per le norme finanziarie; norme finanziarie e strumenti del 6Pq; costi ammissibili e subappalto; preparazione del bilancio e assegnazione delle risorse; responsabilità collettiva e gestione della responsabilità; reporting e riesame annuale nel 6Pq; audit e argomenti pratici. Per informazioni: Berkley Associates E-mail: berkleyassociates@skynet.Be |
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25 OCTOBER 2004 - PUBLICATION OF A BOOK: “THE EUROPEAN CENTRAL BANK - HISTORY, ROLE AND FUNCTIONS” |
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Francoforte, 26 ottobre 2004 - The European Central Bank (Ecb) has published a book on its history, role and functions. This publication looks at the Ecb from legal, institutional and organisational standpoints. One part discusses the role of the Ecb in the context of the objectives and arrangements of Economic and Monetary Union (Emu) and gives a brief overview of the processes that led to the Bank’s establishment and the introduction of the euro. Another part is devoted to the role and functions performed by the Ecb at the helm of the Eurosystem, and its relations with the national central banks. Further topics include the multiple aspects of its status as a Community body and corporate entity. The author, Hanspeter K. Scheller, was closely involved in the process leading up to the establishment of the Ecb in 1998. As Secretary General of the European Monetary Institute (Emi), established in 1994 as the precursor of the Ecb, he was chiefly responsible for planning and organising the Emi’s preparatory work to establish the European System of Central Banks (Escb) and launch the euro, and for coordinating this work with the activities of Community institutions and the financial industry. Until his retirement in 2003, Mr Scheller headed the Ecb’s Directorate General Administration and chaired the Escb Accounting and Monetary Income Committee. The book – so far available in English - can be downloaded as an e-book from the Ecb's website ( http://www.Ecb.int ) alternatively, hard copies can be obtained by writing to the Ecb's Press and Information Division at the address below. |
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AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE |
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Roma, 26 ottobre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, facendo seguito al comunicato stampa del 21 ottobre, comunica l'ammontare delle tranches dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell’asta del prossimo 28 ottobre: - Certificati di Credito del Tesoro: settennali 1°.11.2004/2011 prima tranche: 3.500 milioni di euro; Buoni del Tesoro Poliennali : "decennali" 1°.8.2004/1°.2.2015 quinta tranche: 2.250 milioni di euro. |
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ABI: CONFERMATI INCARICHI DI PATUELLI (CNEL) E VENESIO (COMITATO RISTRETTO PICCOLE BANCHE) |
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Roma, Palazzo Altieri, 26 ottobre 2004 - Confermati dal Comitato esecutivo Abi gli incarichi di Camillo Venesio (vice presidente Abi e Amministratore delegato della Banca del Piemonte) e Antonio Patuelli (Presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna). Venesio è stato confermato, per il biennio 2004-2006, Presidente del Comitato ristretto delle piccole banche, costituito presso lo stesso Comitato esecutivo dell’Associazione; Patuelli sarà anche per il quinquennio 2005-2010 rappresentante del settore del credito al Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro. |
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BORSA ITALIANA: LE RAGIONI DEL FERMO TECNICO DI MTA E MOT DEL 25 OTTOBRE 2004 |
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Milano, 26 ottobre 2004 - Nella seduta di ieri il fornitore tecnologico di Borsa Italiana ha confermato la presenza di un problema tecnico su uno dei server di negoziazione del mercato telematico azionario (Mta). Su tale server erano collocate alcune decine di strumenti finanziari. Il problema ha successivamente comportato difficoltà nella gestione degli ordini da parte degli operatori anche sugli altri strumenti finanziari. Al fine di garantire il regolare svolgimento delle negoziazioni, si è reso necessario un intervento volto a ripristinare la normale operatività attraverso il riallineamento dei sistemi di negoziazione alla situazione esistente all'inizio della seduta. Le operazioni di ripristino del mercato azionario hanno reso necessario analogo intervento sul mercato delle obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot), nonché la cancellazione degli ordini immessi su entrambi i mercati nella seduta odierna prima della ripartenza. Le procedure di ripristino hanno dato esito positivo e la normale attività dei mercati è iniziata in condizioni di piena trasparenza e funzionalità alle ore 11:40. Di seguito si riportano le variazioni di orario intervenute nella seduta di ieri: Mercato telematico azionario (Mta): Pre-apertura dalle ore 11:40 alle ore 12:30; Validazione dalle ore 12:31 alle ore 12:35; Negoziazione continua dalle ore 12:40. Mercato delle obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot): Segmento 1: Pre-apertura dalle ore 11:40 alle ore 12:30; Validazione dalle ore 12:31 alle ore 12:35; Negoziazione continua dalle ore 12:40. Segmento 3: Pre-apertura dalle ore 11:40 alle ore 12:50; Validazione dalle ore 12:51 alle ore 12:55; Negoziazione continua dalle ore 13:00. La gestione dell'anomalia è stata affrontata da Borsa Italiana assicurando continua informativa al mercato, agli operatori e alle Autorità di controllo, con l'attiva collaborazione del fornitore tecnologico. |
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ENEL 3: ESERCITATA INTEGRALMENTE LA GREENSHOE |
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Roma, 26 ottobre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto che, in data odierna, i joint institutional bookrunner e lead manager, Mediobanca, Merrill Lynch, Goldman Sachs e Morgan Stanley, hanno comunicato al Ministero l’esercizio integrale dell’opzione di greenshoe (150 milioni di azioni ordinarie Enel). A seguito dell’esercizio della greenshoe l’introito lordo complessivo per il Ministero sale a 7,636 miliardi di euro. La quota di partecipazione del Ministero in Enel scende, pertanto, a circa il 31,4% della società. Il trasferimento e il pagamento delle suddette azioni avverrà il 27 ottobre 2004. Nella stessa data verrà pubblicato l’avviso definitivo sui risultati dell’Offerta. |
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LLOYD ADRIATICO LANCIA “MYLIFE PROTEZIONE INDICE” TRA I VANTAGGI: PROTEZIONE DEL CAPITALE, PRIME DUE CEDOLE FISSE PARI AL 4,20% E AL 3,50%; PAYOUT LEGATO ALLA CORRELAZIONE TRA GLI INDICI DJ EUROSTOXX50 E NIKKEI225. |
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Trieste, 26 ottobre 2004 - Il Lloyd Adriatico, compagnia da anni ai vertici nelle classifiche sui rendimenti dei prodotti assicurativi-finanziari, propone sul mercato Mylife Protezione Indice, la nuova polizza Index Linked, a premio unico, che offre ai sottoscrittori l'opportunità di realizzare rendimenti finanziari interessanti, garantendo l’assoluta protezione del capitale netto investito. Mylife Protezione Indice prevede, oltre alla protezione del capitale investito, il pagamento di cinque cedole annuali: fisse per le prime due annualità e variabili per le tre successive. Le due cedole fisse sono pari al 4,20% nel primo anno e al 3,50% nel secondo. Nei primi due anni i risparmiatori hanno quindi la certezza di un rendimento minimo complessivo pari al 7,70%. Le tre cedole annuali variabili (non negative) sono collegate all’andamento degli indici Dj Eurostoxx50 e Nikkei225, due tra i principali indici borsistici mondiali. La determinazione delle cedole variabili è legata alla correlazione tra i due indici, in continuo aumento dal 1992 ad oggi. Il taglio minimo di adesione è di 2.500 euro. La polizza è al momento sottoscrivibile presso gli oltre 1.500 punti vendita Lloyd Adriatico presenti su tutto il territorio italiano. |
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NASCE MPS BANCA PER L'IMPRESA LA NUOVA REALTÀ SARÀ UN INTERLOCUTORE PRIMARIO PER IL MONDO "CORPORATE", OFFRENDO UNA GAMMA INTEGRATA DI PRODOTTI DI FINANZIAMENTO, FINANZA INNOVATIVA, PRIVATE EQUITY E ADVISORY PER OPERAZIONI DI M&A |
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Milano, 26 ottobre 2004 — Si chiama "Mps Banca per l'Impresa" ed è il nuovo partner qualificato del Gruppo Mps per lo sviluppo delle aziende e degli enti, che opera al fianco delle imprese di ogni settore, disposte a investire sulla propria crescita qualitativa e dimensionale. La neonata struttura, presentata oggi a Milano, è il risultato dell'aggregazione di Mps Banca Verde, Mps Merchant e il ramo aziendale di Mps Finance dedicato al Capital Market. Mps Banca per l'Impresa si presenta già con le caratteristiche di un azienda leader nel settore, grazie al patrimonio finanziario ereditato dalle tre realtà che la compongono, che, al 30 settembre scorso, contava 8,7 miliardi di euro di impieghi, 121 milioni di margine d'intermediazione e un utile netto di 40,5 milioni di euro. Non solo, la nuova realtà integra le migliori capacità e sinergie dell'intero Gruppo Mps in relazione ai servizi di advisory, capita) market, project financing e private equity. Mps Banca per l'Impresa è organizzata in quattro divisioni: una commerciale; due di prodotto, corporate finance e finanziamenti e servizi; una organizzativa dedicata al presidio della macchina operativa. Il nuovo soggetto, che si propone come interlocutore primario per il mondo "Corporate", è in grado di offrire una gamma integrata di prodotti di finanziamento, finanza innovativa e private equity, nonché un servizio di advisory in operazioni di M&a, supportando le reti bancarie del Gruppo nell'acquisizione di nuovi clienti in modo da aumentare la quota di mercato dell'intero Gruppo Mps. Mps Banca per l'Impresa, inoltre, si propone come "facilitatore" e partner per le imprese e gli Enti in occasione di operazioni di credito finalizzato, per l'erogazione di servizi collaterali al credito stesso, per le attività di partecipazione con proprio capitale di rischio allo sviluppo aziendale, come garante di acceso al mercato dei capitali per l'emissione e la negoziazione di strumenti di debito. In sintesi, per risolvere ogni esigenza di finanza di progetto, anche con capitali e contributi pubblici. I mercati a cui rivolge la propria attenzione Mps Banca per l'Impresa sono industria, infrastrutture, energia, ambiente e agricoltura, ai quali sono riservati servizi ad hoc attraverso centri di eccellenza che operano in base ai tassi di crescita previsti e secondo un'attenta analisi settoriale del rischio e merito di credito. |
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ASSOCONSULENZA: FATOS NANO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELLA REPUBBLICA DI ALBANIA, INTERVERRÀ ALLA SECONDA EDIZIONE DEL FORUM INTERNAZIONALE BIOTECNOLOGIA E FINANZA |
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Milano, 26 ottobre 2004 - Fatos Nano, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Albania, interverrà quale ospite d’onore alla Seconda Edizione del Forum Internazionale Biotecnologia e Finanza organizzato congiuntamente da Opus Consulting, www.Opusconsulting.it Assoconsulenza, www.Assoconsulenza.tv Isfoa – Istituto Superiore di Finanza e di Organizzazione Aziendale, www.Isfoa.it in programma il giorno 5 novembre 2004, ore 8.30-13.30, presso Banca Popolare di Milano, Sala delle Colonne, Via San Paolo 12, Milano. Fatos Nano, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Albania insignito nel corso del 2003 della Laurea Honoris Causa in Scienze Aziendali Isfoa, effettuerà personalmente una relazione di circa 20 minuti incentrata sulla situazione economico-finanziaria dell’Albania e sulle relative opportunità di investimento e di insediamento industriale. La comunità albanese in Italia è una delle più numerose annoverando oltre 170.000 presenze tra cui importanti realtà imprenditoriali. |
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BENETTON GROUP: NEWS DELLA SETTIMANA |
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Milano, 26 ottobre 2004 - Il titolo del Gruppo Benetton ha chiuso la seduta borsistica di venerdì 22 ottobre al prezzo di riferimento di 9,345 euro, facendo registrare un rialzo del +1,2% rispetto alla chiusura del 15 ottobre. I volumi medi giornalieri della settimana sono stati di circa 420 mila pezzi. Rispetto ad inizio anno il titolo fa segnare un incremento del +2,6%, contro un apprezzamento degli indici Mibtel e Midex rispettivamente del +8,2% e del +2,9%. Per quanto riguarda la quotazione al Nyse, il totale dei titoli americani in circolazione al 22 ottobre è pari a 1.731.212 (equivalenti a 3.462.424 azioni ordinarie, pari al 6,4% del flottante). Il prezzo degli Adr ha registrato in settimana un rialzo del 2,9%. La prossima settimana saranno presentate a Parigi le nuove collezioni Primavera/estate 2005 di United Colors of Benetton e Sisley. Ulteriori informazioni sul calendario delle presentazioni sono disponibili nella home page del sito www.Benettongroup.com/investors. Nei prossimi giorni verranno resi noti nel sito www.Benettongroup.com/investors alla pagina dedicata al Calendario, i dettagli della conference call del prossimo 12 novembre relativa alla presentazione dei Risultati dei 9 Mesi 2004. |
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ENEL SCARONI INCONTRA I VERTICI SINDACALI IL RIEQUILIBRIO DEL MIX DI COMBUSTIBILI LIBERERÀ LA GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DELL’AZIENDA DAL PETROLIO E RIDURRÀ I COSTI DI PRODUZIONE DEL 30-40%, DANDO PIÙ FLESSIBILITÀ E SICUREZZA AL SISTEMA ENERGETICO NAZIONALE E PREZZI PIÙ CONTENUTI PER IMPRESE E FAMIGLIE |
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Roma, 26 ottobre 2004 – L’amministratore delegato di Enel, Paolo Scaroni, ha incontrato ieri i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti. Nel corso della riunione, l’amministratore delegato ha illustrato il piano industriale dell’azienda relativo alla riconversione del parco centrali che permetterà di realizzare tre importanti obiettivi. Ridurre la dipendenza del Paese dal petrolio, che comporta costi di produzione particolarmente elevati e ci espone ai rischi di approvvigionamento legati all’instabilità delle aree di produzione degli idrocarburi. Ammodernare il parco centrali di Enel, con l’adozione delle più avanzate tecnologie, riducendo del 60-80%, rispetto ai vecchi impianti a olio combustibile, le emissioni di sostanze nocive per l’ambiente come l’anidride solforosa, gli ossidi di azoto e le polveri.Rispettare gli obiettivi del Protocollo di Kyoto in coerenza con il piano nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra.I vertici confederali hanno preso atto dell’impegno di Enel per rendere più competitivo il mercato elettrico italiano. L’azienda ha intenzione di investire oltre 4 miliardi di euro per riconvertire le proprie centrali che si aggiungono al miliardo e mezzo già investito; la produzione da olio combustibile e gas a bassa efficienza si ridurrà dal 45 per cento del 2002 al 1 per cento del 2008; al completamento dei progetti di riconversione, quella da carbone salirà dal 22 a circa il 50 per cento, quella da fonti rinnovabili dal 24 al 30 per cento e quella da gas ad alta efficienza dal 9 al 19 per cento. La realizzazione di questo progetto comporterà una riduzione dei costi di combustibile di Enel del 30-40 per cento, a beneficio delle flessibilità e della sicurezza dell’intero sistema energetico italiano e dei prezzi per i consumatori e per le imprese. |
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AEM SPA IL CDA ESAMINA I DATI PRELIMINARI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2004 CHE EVIDENZIANO RISULTATI OPERATIVI IN FORTE CRESCITA (EBITDA + 31%, EBIT + 42%) |
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Milano, 26 ottobre 2004 – Si è riunito ieri, sotto la presidenza dell’ing. Giuliano Zuccoli, il Consiglio di Amministrazione di Aem Spa che ha esaminato i risultati preliminari dei primi nove mesi dell’esercizio 2004. Il Volume d’Affari è risultato pari a circa 1,3 miliardi di euro, in crescita di oltre il 38% rispetto al corrispondente periodo del 2003. Assai significative anche le dinamiche del Margine Operativo Lordo (Ebitda) e del Risultato Operativo Netto (Ebit) che evidenziano, rispettivamente, una crescita pari a circa il 31% (342 milioni di euro) e a circa il 42% (243 milioni di euro). “I risultati del terzo trimestre 2004 sono molto soddisfacenti”, ha affermato il Presidente Giuliano Zuccoli, “e rafforzano ulteriormente le nostre previsioni di un ottimo andamento dei risultati relativi all’intero esercizio 2004”. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre provveduto a nominare il Consigliere Mario Mauri Membro del Comitato per il Controllo Interno che risulta pertanto così costituito: Gianni Castelli - Coordinatore, Giulio Del Ninno e Mario Mauri. |
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AEM TORINO: NUOVO CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE LA DOTT.A CARLA FERRARI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI FIN.OPI S.P.A. |
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Torino, 27 ottobre 2004 – Nella seduta di ieri il Consiglio di Amministrazione dell’Aem Torino ha cooptato quale nuovo consigliere di amministrazione la dott.A Carla Ferrari, Amministratore Delegato di Fin.opi S.p.a., società del Gruppo Sanpaolo Imi. Fin.opi S.p.a. Detiene attualmente il 4,93% del capitale sociale di Aem Torino S.p.a. Il Consiglio ha altresì preso atto delle dimissioni presentate dal consigliere ing. Giuliano Mari, al quale è stato espresso il più vivo apprezzamento per il contributo apportato. |
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“PREMUDA”TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2004: NEI PRIMI NOVE MESI DELL’ESERCIZIO UTILE CONSOLIDATO A 28,2 MILIONI DI EURO (PIÙ 184% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2003) |
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Milano, 26 ottobre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di “Premuda S.p.a.”, riunitosi ieri, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2004, redatta applicando gli stessi principi e criteri adottati per il bilancio d’esercizio e senza necessità di ricorrere a procedure di stime e/o valutazioni al di fuori di quelle ordinarie. Proseguendo il positivo andamento già evidenziato nella relazione semestrale, Premuda chiude i primi nove mesi dell’anno con un risultato consolidato utile di 28,2 milioni di Euro (+184% rispetto al valore di 9,9 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2003) ed un cash flow consolidato di 54,0 milioni di Euro (+ 75%). Il terzo trimestre 2004 evidenzia un risultato consolidato ante imposte di 5,2 milioni di Euro (utile di 1,5 milioni di Euro nel terzo trimestre 2003) ed un cash flow di 13,0 milioni di Euro (incremento del 7% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio). Sul risultato del terzo trimestre ha inciso negativamente la debolezza del dollaro (meno 8% rispetto al corrispondente del 2003) con ciò riducendo il controvalore in Euro dei ricavi, tutti espressi in dollari. A fronte di tale fattore negativo, si registra il buon andamento della gestione flotta e lo straordinario livello del mercato dei noli, sia per il comparto cisterniero che per quello dei carichi secchi. Il patrimonio netto consolidato al 30.09.2004 ammonta a 157,4 milioni di Euro e, al netto delle quote di azionisti terzi, corrisponde ad un valore unitario di Euro 1,076 per azione. La liquidità del Gruppo al 30.09.2004 ammonta a 19,6 milioni di Euro; l’indebitamento finanziario netto alla stessa data era di 199,3 milioni di Euro, costituito da finanziamenti a medio/lungo termine. Rispetto al 31.12.2003 si è registrato un decremento dell’indebitamento finanziario netto di 79,3 milioni di Euro. Ad ogni opportuna evidenza si allegano la relazione trimestrale al 30 settembre 2004 contenente gli schemi della situazione economica e finanziaria del Gruppo. Il Consiglio ha inoltre approvato il progetto di fusione per incorporazione in Premuda Spa di Premuda Tankers Spa, società controllata al 100%. La fusione per incorporazione, prevista concludersi entro l’esercizio, ha lo scopo di semplificare la struttura del Gruppo, con riduzione dei costi di gestione, unificando nell’incorporante anche la funzione di gestore tecnico delle navi del Gruppo, attualmente svolta dall’incorporata. Trattandosi di società interamente posseduta, la fusione è regolamentata dalla procedura semplificata dell’art. 2505 c.C. E pertanto non comporta alcun rapporto di cambio. L’operazione di fusione non determinerà alcun effetto sul bilancio consolidato di Gruppo, mentre per Premuda Spa comporterà l’inserimento in bilancio di tutte le attività e passività della società incorporata, invece della partecipazione. Si registrerà inoltre l’avanzo di fusione generato dal maggior valore del patrimonio netto della società incorporata rispetto al valore di carico della partecipazione. Il 26 novembre 2004 scadrà il prestito obbligazionario di Euro 30.000.000 emesso nel novembre 1999 per il cui puntuale rimborso (già ampiamente assicurato dalle disponibilità liquide e dalle linee di credito disponibili) verrà utilizzato un apposito finanziamento a medio/lungo termine accordato da Banca Generali, Unicredit Banca d’Impresa e Banca Popolare di Vicenza. |
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SVILUPPO INGRANAGGI FRONTALI PER APPLICAZIONI NEL SETTORE AEROSPAZIALE |
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Milano 26 ottobre 2004 - Feanor (Estonia) ha raggiunto un accordo con un importante gruppo nel bresciano ed una azienda russa per lo studio e lo sviluppo di ingranaggi frontali per impiego elicotteristico. Il progetto mira ad estendere gli importanti risultati raggiunti, in vari stadi, dal Glenn Research Center, dalla Nasa e dalla Bell, coordinati dal Prof. Litvin dell’Università dell’Illinois a Chicago (Usa), sfociati nel miglioramento della trasmissione e dall’elica anticoppia utilizzate dall’elicottero d’attacco Ah-64 Apache. Il miglioramento delle caratteristiche ad elevate velocità e carichi e la riduzione del peso dovrebbero permettere un margine di possibile crescita futura nei carichi trasportati. Infolink: www.Feanor.com |
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SIGNORI, IN CARROZZA… COSI’ LE IMPRESE MILANESI SALGONO SUL TRENO DEL BRASILE |
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Milano, 26 ottobre 2004 - Il Brasile apre agli stranieri. Al via i nuovi progetti nel settore del trasporto ferroviario e autostradale, finanziabili attraverso partnership pubblico – privato. Il loro valore è di quasi mezzo miliardo di dollari. E le nostre imprese sono invitate a partecipare. E’ il Brasile che cambia: un commercio estero in crescita, riforme strutturali per un mercato più sicuro, una nuova legislazione di finanziamento pubblico –privato, grandi progetti infrastrutturali. E per le imprese italiane, lombarde e milanesi una vecchia amicizia si sposa a nuove opportunità d’affari. Ma come vanno attualmente i rapporti commerciali tra le due aree? E rispetto agli altri partner europei siamo competitivi? Quante sono le imprese che operano sul mercato brasiliano? E gli investimenti diretti esteri? Quali i maggiori problemi nei rapporti commerciali con il mercato sudamericano? Quanti imprenditori italiani, lombardi e milanesi hanno scelto il Brasile e quanti brasiliani hanno scelto noi? Se ne parlerà al convegno “Brasile: prospettive e opportunità per le imprese italiane”, al quale interverrà Guido Mantega, ministro della Pianificazione e del Bilancio del Brasile. L’incontro è organizzato dalla Camera di commercio di Milano, attraverso Promos, la sua azienda speciale per le attività internazionali, in collaborazione con la Regione Lombardia, il Consolato generale del Brasile a Milano e la Rete Italia – America Latina. La partecipazione è gratuita. Il seminario si terrà: martedì 26 ottobre 2004 ore 9.30 – 13.00 Palazzo Turati Via Meravigli, 9/b - Milano Sala Conferenze(mm Cordusio) Interverranno: Guido Mantega, ministro della Pianificazione e del Bilancio del Brasile; Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali; Gianpietro Borghini, assessore alla Regione Lombardia - Fondazione Fiera Milano; Márcio Fortes, segretario esecutivo, Ministero dello Sviluppo, dell’Industria e del Commercio Estero del Brasile; Giuseppe Cuccurese, responsabile Rete Estera Gruppo Sanpaolo Imi Consorzio Milano Sistema; Pierluigi Molajoni, chief Economist Techin. Nel pomeriggio dalle ore 15.00: presentazione tecnica del portafoglio progetti in Brasile finanziabile attraverso Partnership Pubblico – Privato |
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DELTA PROTOTIPI ANNUNCIA NUOVI SERVIZI DI ULTIMA GENERAZIONE PER LO SVILUPPO DI PRODOTTO |
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Gorgonzola (Mi), 26 Ottobre 2004 - Delta Prototipi, societa’ di servizio che opera nel settore della prototipazione rapida (Rp), annuncia l'aumento della sua capacita’ produttiva con l'inserimento di servizi stereolitografici (Sl) tra le proprie strutture. Avenuto nell’inizio del 2004 con l’acquisto di attrezzature Sl, l’azienda lombarda ha condotto un complessivo programa di controllo sulla qualita’ prima di rendere pubblico la notizia. Nata nel 2001, con una vasta esperienza ormai acquisita nel campo della prototipazione rapida Sls (sinterizzazione selettiva a laser) e del Cad 3D per la realizzazione di particolari in Nylon, Delta Prototipi e’ divenuta tra le prime aziende italiane specializzate nel campo Rp e vanta collaborazioni e servizi in tutta Europa. L’introduzione della tecnologia Sl nasce dall’interesse costante di voler offrire ai propri clienti un’ampia scelta di soluzioni progettuali. Il materiale scelto dall’azienda per le sue nuove attivita’ stereolitografiche, e’ Somos Watershed. Oltre alla sua grande resistenza meccanica e all'impatto, l’eccezionale estetica e stabilita’ di Watershed permette Delta Prototipi di realizzare prototipi dotati di ottima trasparenza e resistenza all'umidita’. Tali proprieta’ tecniche ed estetiche, in combinazione con il know-how di Delta Prototipi di costruzione e finitura di prototipi, consentono all’azienda di offrire un prototipo che imita molte delle stesse prestazioni richieste dal materiale di produzione finale. Queste prestazioni frequentamente possano anche eliminare diverse fasi dal ciclo globale di sviluppo di prodotto – e, quindi, un notevole risparmio in termini di tempo e denaro al cliente. Delta Prototipi, gia’ punto di riferimento per il mondo industriale, e’ oggi garanzia di successo anche per il mondo del design, grazie a collaborazioni con importanti studi e designers. Dal designer Jiri Evenhuiss (Freedom Of Creation - Olanda), con l’esperienza di Delta Prototipi e dalla tecnologia di Watershed e’ nato Honey Bunns. Questa nuova soluzione di seduta attraente e innovativa, con una struttura traslucida a nido d’ape, ha suscitato grande interesse e curiosita’ al Salone Internazionale del Mobile di Milano (Aprile 2004). I confini della tecnologia Sl si allargano dunque: non piu’ esclusiva prerogativa della progettazione industriale, ma stimolo nella ricerca di nuove materie prime per la realizzazione di forme e oggetti alternativi e complesse. Che cos'e’ la stereolitografia? La stereolitografia (Sl) permette la rapida creazione di modelli 3D utilizzando un laser, controllato da un computer, per solidificare resine liquidi. Il processo e’ estremamente preciso e impiega la stratificazione per la costruzione del modello di design offrendo, quindi, il vantaggio di poter ottenere forme molto complesse, difficili o impossibili da realizzare con metodi sottrattivi o con tecniche tradizionali di stampaggio. L’evoluzione dei materiali Sl mira ad offrire una vitale tecnica di produzione, oltre che la materializzazione di un prototipo. Infolink: www.Deltaprototipi.it |
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ACCORDO INTERMINISTERIALE PER IL PASSAGGIO DI 15 AEROPORTI DA MILITARI A CIVILI - ANCHE L’AEROPORTO MILITARE DI GRAZZANISE VERRÀ APERTO AL TRAFFICO CIVILE |
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Roma, 25 ottobre 2004 - L’ente Nazionale per l'Aviazione Civile rende noto che, a seguito del protocollo d’intesa stipulato tra il Ministro della Difesa, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ed il Ministro dell’Economia, 15 aeroporti e/o sedimi aeroportuali verranno trasferiti all’Aviazione civile. Infatti, in base a tale intesa, propedeutica a specifici Accordi di Programma per ogni struttura, i seguenti aeroporti, attualmente in capo al Demanio Difesa, passeranno al Demanio Statale, Ramo Trasporti – Aviazione Civile - diventando, quindi, aeroporti civili, entro l’anno 2005. Essi sono: Ancona Falconara, Comiso, Napoli Capodichino, Treviso Sant’angelo, Brescia Montichiari, Catania Fontanarossa, Rimini, Palermo Boccadifalco, Vicenza, Verona Villafranca, Udine Campoformido, Roma Ciampino, Brindisi, Cagliari Elmas e Capua. In merito all’aeroporto di Grazzanise, inoltre, l’intesa prevede che, a breve, tale aeroporto, al momento solo militare, passerà ad essere un aeroporto militare aperto al traffico civile. Secondo quanto concordato dai Ministri, verrà costituito un apposito gruppo di lavoro composto dai tre Ministeri interessati, dall’Enac e dall’Enav il cui obiettivo è l’elaborazione di accordi di programma per ogni singolo aeroporto per definirne, così, tempi, modalità e risorse per i trasferimenti e gli eventuali adeguamenti di infrastrutture, impianti e servizi di assistenza al volo, pur continuando a prevedere, anche dopo il cambio di destinazione, lo svolgimento di eventuali attività programmate dalla Difesa. Il cambio di status avrà efficacia a decorrere dalla registrazione dei relativi decreti interministeriali. |
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MULTIUTILITY: NASCE LA NEWCO EMILIA: COME CAMBIANO LE LOGICHE DI AGGREGAZIONE |
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Milano, 26 ottobre 2004 - Con la nascita imminente della Newco Emilia (l'unione cioè tra le ex municipalizzate Agac Reggio Emilia, Tesa Piacenza e Amps Parma), il settore delle multiutility prosegue la sua fase di assestamento. E' il mercato del gas a dettare sempre più le regole in fatto di strategie di crescita. Negli ultimi 24 mesi si sono delineati infatti due chiari vettori di sviluppo: l'aggregazione downstream e l'integrazione upstream. Sempre di più il mercato ha infatti assistito all'affermazione di strategia di sviluppo basate su "aggregazioni downstream" (cioè tra operatori della vendita) ed ha visto il successo del modello aggregativo cd "Politico territoriale" in cui realtà a prevalente matrice pubblica (tipicamente le ex municipalizzate) hanno mirato in primis ad una logica di carattere difensiva dei propri territori. Sono così nate o sono in via di consolidamento aggregazioni importanti quali Hera in Emilia Romagna (destinata a divenire ancora più romagnola con la recente integrazione di Agea Ferrara e ancora più emiliana con il possibile allargamento a Meta Modena), Acegas Aps lungo l'asse Veneto Friuliano, la per ora molto discussa realtà Friulana Nes. Altro vettore di crescita per le aziende impegnate nella vendita di gas è tuttavia la componente industriale legata cioè alla possibilità di "integrazione upstream" (integrazione verticale e cioè con l'operatore shipper - fonte di approvvigionamento). Ne è esempio l'accordo Gas de France - Italcogim che ha visto l'ingresso nel capitale al 40% del colosso francese in uno dei maggiori player del mercato italiano, o i più recenti corteggiamenti di Edison ed Eni/italgas alla trevigiana Ascopiave. In questo scenario, la Newco Emilia rappresenta un momento di svolta nelle logiche di aggregazioni. Rappresenta infatti una convergenza tra i due vettori di sviluppo affermatisi (vettore "integrazione upstream" e "vettore aggregazione downstream") dando vita ad un nuovo modello aggregativo cd "sinergico industriale", evoluzione di rottura del processo di liberalizzazione dove la componente privata upstream - (approvvigionamento - tipicamente l'operatore privato shipper) e quindi la garanzia di un accesso privilegiato alle fonti di approvvigionamento, si incontra con la componente downstream (vendita - tipicamente aggregazione di realtà a matrice pubblica). Nella Newco Emilia infatti, affianco all'accordo tra le ex municipalizzate Amps di Parma, Agac di Reggio Emilia e Tesa di Piacenza, assumerà un ruolo determinate la Edison (già presente con una importante partecipazione -18%- in Blumet, la società di vendita costituita con Agac e Sat Sassuolo a sua volta detenuta per il 40% da Edison stessa). |
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L’ALTO MILANESE NEL 2004 OFFRE QUASI 1.900 POSTI DI LAVORO OLTRE 1100 I POSTI A TEMPO INDETERMINATO. ALTA LA RICHIESTA DI DIPLOMATI (37,4%). QUASI UN’ASSUNZIONE SU QUATTRO (24%) RIGUARDA UN EXTRACOMUNITARIO |
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Milano, 26 ottobre 2004 - Cresce il lavoro nell’Alto Milanese: sono oltre 1.850 le assunzioni previste nel 2004 dalle imprese dell’area, il 3,2% di quelle previste in tutta la provincia di Milano (oltre 58 mila, di cui 34.163 a Milano città). E sono oltre mille e cento i posti con contratto a tempo indeterminato: il 62% sulle assunzioni previste. Limitata la crescita occupazionale dei nuovi posti creati in più quest’anno - pari alla differenza tra le entrate e le uscite nel mercato del lavoro - che nell’Alto Milanese sarà pari a 72, cioè +0,2%. Una crescita più contenuta se confrontata con quella provinciale (+0,5%) e di Milano città (+0,6%). Traina la piccola impresa nell’Alto Milanese, che prevede 964 entrate. E il settore dell’industria che per il 2004 prevede 1.093 assunzioni contro le 766 del settore dei servizi. Alta a Milano la richiesta di diplomati: l’Alto Milanese ne richiede 37,4% sul totale delle assunzioni, contro il 37,9% in provincia, con un picco a 38,8% in città. Ma alta anche la richiesta di istruzione e qualifica professionale: l’Alto Milanese ne richiede il 21%, mentre nella provincia ne richiedono 17,5%, e in città 17%. Più bassa invece la richiesta di laureati: l’Alto Milanese ne richiede il 6,6%, contro il 16,4 della provincia e il 18,5%di Milano. Sono previste un massimo di 446 assunzioni di lavoratori extracomunitari (il 24% del totale delle assunzioni), il 2,8% sul totale degli extracomunitari della provincia milanese. Il settore del trattamento e fabbricazione oggetti e minuterie è quello che ne richiede di più (46,2%) mentre il commercio è quello che ne richiede di meno (10,7%). Nell’alto Milanese solo il 7,7% delle nuove assunzioni prevede il part-time. Sono queste alcune delle principali conclusioni che emergono da una elaborazione della Camera di Commercio, fatta sui dati Excelsior - sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del Ministero del Lavoro e dell’Unione Europea - e relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese di Milano e provincia per il 2004. “A Legnano – ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano – ci sono dei segnali positivi da parte delle imprese: ci troviamo di fronte a un impegno di crescita che punta su nuove risorse e questo si traduce in nuova occupazione. Anche in un momento come questo di difficoltà economiche nel quadro internazionale. Ma ci vuole un impegno per un migliore collegamento tra domanda e offerta di lavoro. In questo senso, occorre soprattutto un investimento sul sistema formativo a partire dalle scuole e dalle Università in modo che ci sia un coordinamento col tessuto produttivo del territorio. Insieme a questo, va formalmente riconosciuta la formazione alla cultura d’impresa”. Movimenti previsti per classe dimensionale d’impresa nell’Alto Milanese. Le assunzioni previste nel corso del 2004 sono 1.859, a fronte di uscite previste pari a 1.787, per un saldo di 72 nuovi posti di lavoro, pari a +0,2%. La maggior parte di questo saldo (224 nuovi posti) è dovuto ad imprese con meno di 10 dipendenti. Il tasso di variazione previsto per le imprese da 1 a 9 dipendenti è infatti del +1,8%, rispetto al +0,1% per le imprese con 10-49 dipendenti e al –1,1% di quelle con più di 50 dipendenti. Sul totale delle assunzioni traina l’impresa con meno di 10 dipendenti che richiede 964 persone, poi la media 10 - 49 addetti con 490 e quella con oltre 50 dipendenti con 405 nuovi posti. Assunzioni previste per settore di attività. Delle 1.859 assunzioni previste, la maggior parte per un totale di 1.093 neoassunti, troverà spazio nel settore dell’industria (saldo tra entrate e uscite: -0,3%), mentre 766 posti di lavoro nei servizi (saldo: 1,1%). Tra i singoli settori, vanno meglio tra i servizi: sanità e istruzione (saldo: +2%), commercio (saldo: +1,4%), turismo e trasporti (saldo: +0,9%). Nell’industria stabile quella energetica, chimica e dei metalli. Assunzioni previste per tipo di contratto. Nel 62% dei casi si tratterà di assunzioni sulla base di un contratto a tempo indeterminato, per il 25,7% a tempo determinato, per il 3,2% il contratto sarà invece di inserimento (ex formazione-lavoro), per il 8,6% di apprendistato. Il settore dove è più forte il ricorso a contratti a tempo indeterminato è quello dell’industria dei macchinari elettrici ed elettronici (78,6%), turismo e trasporti (70,9%), industria estrattiva ed energetica (68%), commercio (65%). E’ invece forte il ricorso a contratti a tempo determinato nel tessile (37,7%), sanità e istruzione (34,3%). Assunzioni previste per livello di istruzione Particolarmente forte è la richiesta di diplomati da parte delle imprese dell’alto milanese: il 37,4% richiede un titolo secondario e post secondario, il 35% la scuola dell’obbligo, il 21% una qualifica professionale e il 6,6% un titolo universitario. Nell’industria il titolo universitario è più richiesto nel settore elettrico ed elettronico (13%) mentre nei servizi è il settore della sanità e dei servizi sociali quello con la maggiore richiesta di laureati (18,5%). Per quanto riguarda i diplomati l’Alto Milanese concentra la sua richiesta nei servizi avanzati e studi professionali (74,2%) e nell’industria elettrica ed elettronica (48,4%). Tra quelli che hanno una qualifica professionale, quelli che trattano e fabbricano oggetti e minuteria in metallo sono i più ricercati (31,9%). Difficoltà di reperimento. Ben il 37,4% delle figure professionali di cui è prevista l’assunzione, risulta per le imprese milanesi di difficile reperimento (in particolare: 40,3% per l’industria e 33,3% per i servizi). I motivi di questa difficoltà consistono soprattutto nella mancanza della qualifica necessaria (47,6%), nella ridotta presenza della figura professionale richiesta dall’impresa (30%) oltre che dai turni di notte o festivi (9,8%) e dalla mancanza di strutture formative (4% dei casi). Solo nel 1,4% dei casi il motivo della difficoltà di reperimento risulta essere legato a livelli di retribuzione non adeguati rispetto alle aspettative, mentre nel 17% dei casi la difficoltà è legata ad altri motivi non specificati. Extracomunitari assunti. Sono previste un massimo di 446 assunzioni di lavoratori extracomunitari (a partire da un minimo di 375), il 2,8% sul totale degli extracomunitari della provincia milanese. Sul totale delle assunzioni dell’Alto Milanese si parla di un 24% di extracomunitari, una percentuale che passa al 25,3% nell’industria e 22% nei servizi. E’ del 46,2% nel settore del trattamento e fabbricazione oggetti e minuterie, del 32,5% nei servizi di turismo e trasporti. Ma solo il 10,7% nel commercio, il 12,4% nei servizi avanzati e studi professionali. Sono la piccola impresa con da 1 a 9 dipendenti (23,9%) e la media con da 10 a 49 dipendenti (28,5%) quelle che assumeranno più extracomunitari rispetto a quelle con oltre 50 dipendenti (19,3%). Part time. Nell’alto Milanese solo il 7,7% delle nuove assunzioni prevede il part-time, con una percentuale molto bassa (4,8%) nell’industria e lievemente superiore nel terziario (11,9%) con una punta del 27,8% nei comparti dell’istruzione, sanitario e ricreativo ove la manodopera femminile risulta essere preponderante. Questo accade nelle aziende medio-piccole ed interessa prevalentemente personale fino a 24 anni di età. Lingue e informatica. Il 16,7% richiede la conoscenza delle lingue, il 39,4% la conoscenza informatica, il 3,1% come programmatore. Ma dai laureati si pretende di più: il 70,5% deve sapere le lingue e l’82,8% cavarsela col computer. |
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POLITICHE, SERVIZI E RISORSE PER LE DONNE NELLE REGIONI D'EUROPA UN CONVEGNO PER CONDIVIDERE LE DIVERSE EPERIENZE EUROPEE |
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Milano, 26 ottobre 2004 - La Regione Lombardia organizza per mercoledì 27 ottobre un convegno transnazionale sul tema "Politiche, servizi e risorse per le donne. Regioni d'Europa a confronto" Sono previste due sessioni di lavoro: nella prima gli amministratori e le amministratrici dei diversi paesi si confronteranno su strategie e modelli di intervento per promuovere politiche di parità sempre più efficaci. Nel pomeriggio saranno invece gli operatori e le operatrici a discutere su progetti e servizi per promuovere l’occupazione femminile e favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro. Il convegno si terrà a Milano, presso la sede di Unioncamere Lombardia, in via Oldofredi, 23. Questa iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Women Alpnet, che ha l’obiettivo di favorire l’integrazione delle donne nella vita economica e sociale delle regioni europee dello Spazio Alpino attraverso: la progettazione di servizi innovativi e lo sviluppo di azioni volte a promuovere le pari opportunità tra donne e uomini ed uno sviluppo locale attento alla dimensione di genere la creazione di una rete tra i Centri Risorse Donne delle diverse regioni, al fine di scambiare esperienze e buone prassi Partecipando attivamente al progetto, la Regionale Lombardia si propone di valorizzare e promuovere il Centro Risorse Regionale e la rete regionale dei Centri Risorse Locali, alla quale aderiscono province e comuni lombardi impegnati nel promuovere le pari opportunità attraverso progetti e azioni di sviluppo locale. Nei prossimi mesi sono previste numerose visite di scambio e un’indagine qualitativa sui bisogni e le aspettative della popolazione femminile rispetto ai Centri Risorse Donne delle diverse regioni europee. Oltre alla Lombardia, gli altri partner di progetto sono: la Provincia di Lecco, la Provincia di Torino, la Provincia Autonoma di Trento, il Centro di Iniziativa Europea (Cdie), la società S&t di Torino, il Laboratorio Lifi della Università della Svizzera Italiana, l’associazione Uraciff (Francia), l’associazione Frau & Arbeit (Austria), il Centro di Sviluppo Regionale di Capodistria (Slovenia). Segreteria organizzativa Direzione generale Giovani, Sport e Pari opporunità U/o Politiche femminili e Pari opportunità Via Rosellini, 17 - 20124 Milano politiche_femminili@regione.Lombardia.it Infolink: www.Politichefemminili.regione.lombardia.it |
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RISULTATI DELLA RICERCA HES 2004. PER SFOGARSI, I MANAGER HANNO RISCOPERTO IL SESSO ED IL PIANTO |
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Milano, 26 ottobre 2004 - Questo, quanto é emerso dalla ricerca annuale condotta da Hes - Human enginnering Systems società specializzata in psicologia manageriale e benessere in azienda. La ricerca svoltasi nel periodo estivo ha coinvolti 690 managers residenti nel nord Italia nella Svizzera Italiana. L'obiettivo della ricerca era di sondare la capacità di gestire le Emozioni nel contesto lavorativo. I dati raccolti, hanno evidenziato che i managers in azienda vivono contesti carichi di tensioni fisiche e mentali. Riescono comunque ad esprimere le loro emozioni; senza doverle reprimere o nascondere. Emerge che la gestione degli stati di tensione avviene soprattutto attraverso il social sharing e quindi la condivisione con parenti, amici e colleghi. Molti, si sfogano anche piangendo, isolandosi, andando al cinema /guardano la Tv, mangiando o rimuginando ad oltranza. Pochi (185), contrariamente a quanto si possa supporre in un periodo di esaltazione delle tecniche di rilassamento, ricorrono a yoga, auto-ipnosi per recuperare la serenità. Tra i 20 criteri descritti come possibilità di cooping alle emozioni negative sono stati scelti: 1° Parlare con la persona interessata - 2° Parlare con i famigliari-amici-fidanzata/o - 3° Rimugino - 4° Parlare con i colleghi - 5° Dedicarsi all`hobby preferito - 6° Guardare la Tv/andare al cinema - 7°Leggere un libro - 8° Fare una passeggiata. Il sesso é al nono posto, lo shopping al dodicesimo, mentre al 19°/20° si piazzano lo sfogo fisico del rompere qualcosa e l'uso dell'alcool come catalizzatori delle emozioni negative. Gli sfoghi di rabbia sono collegati soprattutto al non raggiungimento degli obiettivi o all'inattività dei colleghi. La paura é maggiormente sentita in situazioni di solleciti improvvisi o per la richiesta di decisioni importanti. Il fallimento dove gli altri hanno successo, é il motivo principale che alimenta sentimenti di gelosia; mentre la vergogna é legata ai contesti pubblici e sconosciuti o agli errori commessi. I dati raccolti, in generale inducono a supporre che vi sia una scarsa conoscenza delle emozioni. La gestione delle emozioni può essere importante per prevenire deficit di dialogo interno che notoriamente incidono sulla capacità di raggiungere gli obiettivi, ed in ultima analisi sulla redditività d'impresa. Attraverso la manifestazione o l'inibizione delle emozioni si possono verificare cambiamenti non solo comportamentali, ma anche cognitivi, proprio perché esse stimolano l'intimità dell'individuo e di conseguenza le relazioni di cui fa parte. Se il leader è in grado di gestire le proprie emozioni e quelle del suo team apparirà in modo diverso agli occhi dei propri collaboratori i quali avranno, a loro volta, comportamenti coerenti e gestiranno le loro relazioni. Entro fine anno sarà possibile ricevere la pubblicazione della ricerca. Per prenotazioni inviare mail a info@hes-net.Com Infolink: http://www.Hes-net.com |
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PIÙ COLLEGAMENTI TRA MONDO ACCADEMICO E INDUSTRIA IN POLONIA, CHIEDONO BEI E BANCA MONDIALE |
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Bruxelles, 26 ottobre 2004 - Un rapporto sull'istruzione superiore in Polonia, preparato dalla Bei (Banca europea d'investimento) e dalla Banca mondiale, sostiene che i legami tra ricerca accademica e industria sono deboli, e che gli accademici non sono del tutto consapevoli delle loro possibilità come fonte d'innovazione e di progresso tecnologico commercialmente sfruttabili. Il rapporto nota anche l'assenza di legami tra gl'istituti d'istruzione superiore e l'industria per quanto riguarda contratti di ricerca congiunta, scambio di personale, brevetti incrociati, licenze tecnologiche, acquisto o condivisione di apparecchiature. 'La causa può essere ricercata nell'eredità dell'era comunista, quando veniva privilegiata e premiata la ricerca di base e non la scienza applicata, una sorta di paradiso non toccato dalle ideologie, ma anche nella scarsa domanda (sollecitazione) dell'industria e delle aziende polacche, cosa che rende maggiormente difficile sostenere progetti più applicativi', dichiara il rapporto. Il prevalere in Polonia della ricerca di base ha fatto sì che si siano accumulate conoscenze nazionali in un certo numero di settori, ma ha anche influito sul modo in cui le proposte di progetti vengono valutate, sostengono Bei e Banca mondiale. La Polonia valuta istituti e proposte di progetto in base ai tradizionali indicatori sui risultati della ricerca, soprattutto articoli nelle pubblicazioni accademiche di riferimento, dando scarso peso alle ricadute industriali o all'impatto sociale. Gli stessi criteri scandiscono il percorso professionale dei ricercatori, interessati all'apparizione dei loro scritti nelle pubblicazioni internazionali con il crisma della peer-review piuttosto che ai brevetti o alle innovazioni industriali. La soluzione, secondo il rapporto, consiste nello spingere gl'istituti d'istruzione superiore a trasformarsi, individuando possibili incentivi che aumentino i collegamenti tra insegnamento, ricerca e creazione di ricchezza, e che incoraggino il mondo dell'istruzione superiore a considerare la proprietà intellettuale importante quanto i risultati accademici. Un'altra possibilità consiste nel rafforzare o creare unità di ricerca e di commercializzazione. Sono già stati fatti tentativi per dar vita in Polonia a incubatori tecnologici, centri di trasferimento tecnologico e parchi scientifici, ma con ben scarso successo. Secondo il rapporto, gli sforzi compiuti hanno però permesso di capire meglio i tempi, gli sforzi e gli ulteriori strumenti necessari per riuscire, e sono anche state effettuate visite a centri all'estero per vedere esempi concreti di buone prassi. La mancanza in Polonia di finanziamenti pubblici a medio e lungo termine rende tuttavia difficile a coloro che sono interessati al trasferimento tecnologico replicare gli sforzi in patria. La Bei e la Banca mondiale suggeriscono che i ministri incoraggino gl'istituti d'istruzione superiore a intraprendere una politica di 'cattura dei vincitori' e a stimolare al tempo stesso i collegamenti con l'industria, inserendo nei programmi di studio il tirocinio. La comunità di ricercatori polacchi dovrebbe comunque essere incoraggiata dai 250 milioni di euro che stanno arrivando sotto forma di prestito della Bei. 'Il finanziamento quadro per la scienza e l'innovazione servirà a sostenere i progetti inclusi negli attuali e futuri programmi polacchi d'investimento nella ricerca e nell'innovazione', ha dichiarato il 15 ottobre la Bei. 'Il finanziamento della Bei è destinato alle assegnazioni di bilancio dello Stato e contribuirà così alla realizzazione di selezionati progetti d'investimento nella scienza e l'innovazione', ha concluso. |
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L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'AQUILA RICEVE L'IBM SHARED UNIVERSITY RESEARCH AWARD PER UN INNOVATIVO PROGETTO DI RICERCA SULLA PROGETTAZIONE DEI PRODOTTI OBIETTIVO DELLA RICERCA È RIDURRE ALMENO DEL 15% I TEMPI DI PROGETTAZIONE |
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Segrate, 26 Ottobre 2004 - E’ “L’aquila”, dopo “Roma Tre” e “La Sapienza” il terzo ateneo in Italia ad aggiudicarsi lo Shared University Research (Sur) Award, il prestigioso riconoscimento che Ibm assegna alle migliori università in tutto il mondo, sostenendo con risorse e competenze i progetti di ricerca più innovativi. Il progetto di studio, presentato dal gruppo coordinato dai Professori Antonio Orlandi e Giulio Antonini del Uaq Emc Laboratory del Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università, si propone di sviluppare una metodologia per ridurre i tempi di prototipazione dei prodotti. La ricerca, intitolata “Modelli Peec per materiali dielettrici dissipativi e dispersivi”, riceverà da Ibm una donazione in infrastruttura tecnologica basata su sistemi Ibm eServer xSeries. Il progetto sarà sviluppato da un gruppo di lavoro internazionale, con la partecipazione diretta di ricercatori Ibm. Le attività di studio prevedono, infatti, una stretta collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università degli Studi dell’Aquila e il laboratorio di ricerca Ibm T.j. Watson, Yorktown. Il progetto di ricerca Le attuali esigenze di produzione necessitano di tempi di prototipazione sempre più brevi, con margini di errore sempre più ridotti, per ridurre i tempi di immissione sul mercato di nuovi prodotti. Per fornire risultati affidabili, accurati e in tempi compatibili con i sempre più accelerati processi di produzione, prima della costruzione del prototipo viene realizzata una simulazione a livello di modelli equivalenti. In questo contesto, l’odierna evoluzione dei sistemi ha determinato una sempre maggiore velocità di scambio di dati, che rende necessaria l’analisi sempre più accurata delle prestazioni dei sistemi digitali, attraverso strumenti di simulazione numerica. La simulazione deve tenere conto di tutti i fenomeni, tra i quali la non linearità del comportamento dei materiali dielettrici che può essere valutato attraverso appositi strumenti di calcolo che tengano conto dell’attenuazione introdotta dalle proprietà dissipative e dispersive di questi materiali sulla propagazione del campo elettromagnetico. Il progetto di ricerca si propone di perfezionare il metodo di studio della propagazione dei segnali sulle interconnessioni Peec (Partial Element Equivalent Circuit) sviluppato dai laboratori Ibm di T.j. Watson Research Center di Yorktown, negli Stati Uniti. In particolare, gli studi porteranno allo sviluppo di un modello Peec stabile e passivo per la modellizzazione dei materiali dielettrici dissipativi e dispersivi. “La costante evoluzione del metodo Peec a cui il nostro laboratorio si dedica è frutto sia della versatilità di questa metodologia di calcolo che della costante richiesta da parte dell’industria Hi-tech di poter disporre di strumenti perfezionati ed affidabili” commenta il Prof. Giulio Antonini, Ricercatore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università dell’Aquila. “Grazie al perfezionamento del modello Peec, - afferma Antonio Orlandi, Professore Ordinario del Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università dell’Aquila -è possibile ipotizzare un aumento della precisione della fase di simulazione di circa il 30% ed una conseguente riduzione dei tempi di progettazione del 15% almeno. Con le opportune applicazioni, questo potrebbe tradursi in una riduzione del time-to-market dei prodotti fino al 10-15%”. Ibm e la ricerca universitaria Ibm crede fortemente nella ricerca, come testimoniano gli otto laboratori presenti a livello mondiale, le oltre 3000 persone dedicate e gli ingenti investimenti in Ricerca & Sviluppo, pari a 5,1 miliardi di dollari nel 2003. Oltre a sviluppare le attività di studio al proprio interno, Ibm ha avviato progetti di collaborazione con istituti di ricerca e con il mondo accademico. In particolare, la ricerca universitaria viene sostenuta attraverso programmi e iniziative specifiche, tra cui gli Shared University Research Award (Sur). Attraverso i Sur, Ibm mira ad instaurare una partnership con gli atenei impegnati in progetti di ricerca innovativi nelle aree tematiche individuate come strategiche. I progetti selezionati ricevono un finanziamento sotto forma di dotazione tecnologica in base alle specifiche esigenze di ciascuna ricerca. Le attività di studio vengono svolte con il supporto del team internazionale di ricerca Ibm. Nel 2003, Ibm ha premiato con questo riconoscimento 65 progetti di ricerca nel mondo. In Italia, oltre all’Università dell’Aquila, sono state premiate “La Sapienza” e “Roma Tre”, mentre in Europa, tra le altre, il Cern di Ginevra e l’Università di Oxford. “Lo Shared University Research Award assegnato all’Università dell’Aquila conferma come la ricerca di Ibm si svolga attraverso un network di relazioni che coinvolge i centri di eccellenza a livello mondiale, raggiungendo gli atenei più innovativi, ovunque questi si trovino” afferma Gianfranco Bazzigaluppi, Responsabile delle Relazioni con le Università per Ibm nel Sud Europa. |
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ALL’ ORIENTALE PIÙ 25% DI IMMATRICOLAZIONI MASCILLI MIGLIORINI: QUESTO RISULTATO È LA DIMOSTRAZIONE DELL’INTERESSE CRESCENTE DEGLI STUDENTI PER I MILLE SAPERI E CULTURE DE L’ORIENTALE |
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Napoli, 26 ottobre 2004 - Un trend del più 25% rispetto al 2003. Le immatricolazioni all’Università di Napoli “L’orientale” toccano quota 1900, a dimostrazione di un rinnovato interesse fra i giovani per le discipline umanistiche che guardano ai Continenti extra-europei e al Mediterraneo. Tra le quattro facoltà, ed i 12 corsi di laurea di I livello dell’ex “Collegio dei Cinesi”, a fare la parte del leone la facoltà di Lingue e letterature straniere: è sua quasi la metà dei nuovi iscritti (923), con un più 34% di tutto rispetto. In crescita i corsi di laurea in Linguaggi multimediali e informatica umanistica - che passa da 100 a 208 immatricolazioni - in Lingue, letterature e culture dell'Europa e delle Americhe, e in Plurilinguismo e multiculturalità: questi ultimi incrementano di oltre il 50%, appaiandosi in un testa a testa con più di 190 nuovi studenti; si conferma invece il gradimento per il corso di laurea in Mediazione linguistica e culturale, il più gettonato, arrivato a quota 328. Riscontro positivo anche per la facoltà di Lettere e filosofia, che aumenta del 25% i suoi iscritti (623): qui gli studi sull’Asia, Africa e Culture comparate fanno registrare gli incrementi più significativi, superando i 300 neo-iscritti. Conferme anche per le facoltà di Scienze Politiche e di Studi Arabo-islamici e del Mediterraneo, che si attestano stabili rispetto al 2003. “Questi risultati -dichiara il Presidente del Centro di Ateneo Tutorato e Orientamento dell’ateneo Luigi Mascilli Migliorini– sono la dimostrazione dell’interesse crescente degli studenti per i mille saperi e culture che si possono studiare all’Orientale. L’ateneo fa da sempre della capacità di comprendere i fenomeni mondiali il proprio valore aggiunto, e questo è stato recepito dalle nuove matricole.” |
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PROFESSIONE ORIENTATORE: ECCO IL PERCORSO AL VIA IL CORSO DI ACTL PER DIVENTARE ORIENTATORE |
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Milano, 26 ottobre 2004 – Fino al 3 novembre sono aperte le iscrizioni per il corso, organizzato da Actl (Associazione per la Cultura ed il Tempo libero), “Professione Orientatore”. Actl si occupa da diversi anni con successo di formazione finanziata. Grazie a questa esperienza ed in risposta alle richieste degli utenti che cercano sempre più una specializzazione adeguata ed un contatto diretto con gli esperti del settore, Actl ha deciso di dar vita alla formazione a catalogo proponendo corsi serali e durante il week end. “Professione Orientatore” è il primo dei corsi che sarà attivato nel 2004 e nasce dalla consapevolezza dell’importanza di questa figura professionale quanto mai attuale: la mobilità e la fragilità del mercato del lavoro possono creare disorientamento nella valutazione delle proprie competenze e nella scelta dei percorsi da seguire per reinserirsi nel mondo del lavoro o più semplicemente per imprimere una direzione al proprio futuro professionale. Da qui il ruolo fondamentale che hanno gli orientatori di fornire supporto nelle fasi di transizione, far conoscere alle persone le diverse opportunità di formazione professionale per giungere a compiere scelte che siano in linea con le loro aspirazioni, le opportunità offerte e le capacità acquisite. Nello specifico, l’obiettivo del corso è quello di fornire ai partecipanti una formazione specialistica di base necessaria per operare con professionalità come orientatori presso enti e strutture pubbliche o private: Centri per l’Impiego, Agenzie Regionali del Lavoro, Informagiovani, Uffici di Orientamento e Placement delle Università, Società di Career Counseling, Centri di Formazione Professionale. Il corso consentirà sia di sviluppare le competenze fondamentali per la gestione degli interventi orientativi, approfondendo la relazione di counseling orientativo e il bilancio delle competenze, sia di acquisire conoscenze di tipo informativo in merito al mercato del lavoro, al sistema di formazione professionale continua, ai servizi di accompagnamento al lavoro. Destinatari del corso sono laureati o laureandi in materie umanistiche o diplomati con un’esperienza minima nel settore dell’orientamento. I partecipanti saranno seguiti da un team di docenti composto da consulenti di orientamento, esperti di bilancio delle competenze e career counseling e tecnici del mercato del lavoro che coinvolgeranno gli allievi con metodologie didattiche di tipo esperienziale e attivo, con un particolare ricorso alle simulazioni e alle esercitazioni. Direttore scientifico del corso è Bruna Nava, Consulente per l’Orientamento, specializzata in psicologia del lavoro e Programmazione Neurolinguistica, e autrice di numerose pubblicazioni in materia di orientamento tra cui la guida, pubblicata da Actl, “Ri-trova Lavoro, Guida al ricollocamento professionale”. La pubblicazione sarà data in omaggio a tutti i partecipanti al corso. Il corso, della durata complessiva di 72 ore si svolgerà, a partire dal 19 novembre 2004, in un arco temporale di 2 mesi con un impegno intensivo nei week end. Il costo di partecipazione al corso, comprensivo di materiale didattico, è di 1500 euro (Iva esclusa). Per partecipare alla selezione è necessario inviare entro e non oltre il 3 novembre curriculum e lettera di motivazione al fax 02-72022583 o all’indirizzo e-mail corsi@actl.It Il programma completo del corso sarà consultabile sui siti www.Actl.it e www.Sportellostage.it |
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