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MARTEDì

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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Ottobre 2004
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L'EUROPA PUÒ DIVENTARE LEADER MONDIALE NELLA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI, AFFERMA RADDA  
 
Bruxelles, 26 ottobre 2004 - Considerate le attuali restrizioni ai finanziamenti imposte negli Usa alla ricerca nel settore delle cellule staminali, l'Europa può assumere la guida di questa attività, ritiene il professore Sir George Radda, ex direttore esecutivo del Medical Research Council britannico. Sir George, che il 20 ottobre parlava ad una riunione organizzata dall'ufficio ricerche britannico di Bruxelles per illustrare le esperienze britanniche nella scienza delle cellule staminali e le sue norme, ha detto che non solo il Regno Unito, ma anche paesi di tutta Europa, dalla Scandinavia alla Repubblica ceca, hanno solide conoscenze in quest'area. 'Considerate le attuali restrizioni imposte negli Usa, l'Europa ha un'ottima opportunità di diventare leader mondiale nel settore, ma è necessario che soprattutto il Parlamento europeo la riconosca', ha detto Sir George riferendosi ad alcune obiezioni etiche sulle ricerche di questo tipo sollevate dagli europarlamentari. Sir George ha inoltre ribadito l'importanza che i ricercatori delle cellule staminali siano realistici sul potenziale del loro lavoro: 'Abbiamo bisogno di politiche di comunicazione in grado di mettere bene in chiaro che le terapie sono ancora lontane, ed è controproducente vendere la pelle dell'orso prima di averlo catturato. Dobbiamo evitare di ripetere gli errori fatti nel settore della terapia genetica, nel quale si sono avute anche troppe esagerazioni'. Sir George, che nel Regno Unito ha partecipato da vicino alla creazione della prima base di dati mondiale sulle cellule staminali, ha ammesso di sperare che nella banca dati potranno essere alla fine disponibili decine di migliaia di linee di cellule staminali. 'Il mio sogno è di avere abbastanza linee da poter soddisfare i bisogni immunitari della popolazione, senza dovere comprare le cellule da ogni individuo, cosa ovviamente estremamente costosa. Si ritiene che per poter soddisfare i bisogni immunitari dell'80% della popolazione basterebbero tra le 5.000 e le 10.000 linee'. Infolink: http://www.Ukstemcellbank.org.uk/  
   
   
I RISCHI DI ESPOSIZIONE ALLE NANOPARTICELLE SONO INSUFFICIENTEMENTE VALUTATI, AFFERMA UNO STUDIO SU SALUTE E SICUREZZA  
 
Bruxelles, 26 ottobre 2004 - Uno studio condotto dall'Hse (Health and Safety Executive) britannico sull'igiene del lavoro nel settore della produzione di nanoparticelle è arrivato alla conclusione che i rischi di esposizione non sono stati sufficientemente valutati. Lo studio si è concentrato sui processi di sviluppo deliberato e di produzione dei prodotti a base di nanoparticelle (ad esempio nanotubi, nanoconduttori, e punti quantici), ed ha analizzato i possibili tipi di esposizione umana, i livelli di esposizione, le misure di controllo, le lacune delle conoscenze e le difficoltà per colmarle. L'hse ha individuato circa 2.000 persone (e il numero potrebbe raddoppiare nei prossimi cinque anni) che nel Regno Unito stanno attualmente lavorando nelle università, nei centri di ricerca o nelle aziende del settore nuove tecnologie, e che in una forma o nell'altra sono potenzialmente esposte alle nanoparticelle. I quattro principali processi di produzione delle nanoparticelle sono a deposizione di vapore, a spruzzo, a stato colloidale e ad attrito; in tutti i casi esiste il pericolo di esposizione per inalazione, contatto epidermico o ingestione. Dal punto di vista dell'igiene del lavoro, i processi non differiscono molto dai processi attuali di produzione nel settore chimico. Nel caso di esposizione per inalazione i metodi di protezione già esistenti potrebbe essere efficaci contro le nanoparticelle, ma nel caso di esposizione per contatto epidermico o per ingestione gli attuali metodi basati su equipaggiamenti di protezione individuale potrebbero non essere efficaci quanto lo sono nel caso dei prodotti chimici. L'hse afferma che disgraziatamente nel Regno Unito non sono disponibili informazioni sull'esposizione dei lavoratori alle nanoparticelle, ma i dati forniti per altri processi di trattamento della polvere lasciano pensare che potrebbe essere significativa. 'In sintesi, esistono sufficienti motivi per ritenere che l'esposizione dei lavoratori nella produzione di nanoparticelle non sia stata adeguatamente studiata', dichiara l'Hse. Le principali lacune conoscitive individuate dallo studio includono l'assenza di definizioni o descrizioni delle nanoparticelle concordemente accettate, che secondo l'Hse potrebbero basarsi sulle loro dimensioni fisiche o sul loro comportamento. In quest'area, si registrerebbero migliori progressi se si creasse consenso, e l'Hse sta quindi organizzando un workshop che affronti il problema. Per finire, il rapporto ha constatato che le attuali conoscenze dei rischi insiti nelle nanoparticelle non sono sufficienti per arrivare a una loro valutazione accurata. 'Gli approcci alla valutazione dei rischi dovranno considerare come usare al meglio le informazioni attualmente disponibili, e come ottenerne di nuove', conclude. Per il testo completo del rapporto: http://www.Hse.gov.uk/research/rrhtm/rr274.htm  
   
   
MALATTIA DI FABRY: UNA TERAPIA EFFICACE È OGGI DISPONIBILE RIMANE TUTTAVIA APERTA LA SFIDA PER UNA DIAGNOSI PRECOCE  
 
Modena, 26 ottobre 2004 - Genzyme Corp. Ha annunciato ieri che i risultati dello studio di Fase Iv relativo a Fabrazyme (agalsidasi beta) hanno ottenuto un riscontro positivo tra gli specialisti che hanno partecipato al “5° European Roundtable on Fabry Disease”, tenutosi a Varsavia lo scorso fine settimana. Lo studio dimostra che Fabrazyme rallenta lo sviluppo di questa rara patologia ereditaria, progressiva e potenzialmente letale. I risultati dello studio evidenziano l’importanza di una diagnosi e di un trattamento precoce, argomenti oggetto di numerosi interventi nel corso del meeting. Lo studio – multinazionale, multicentrico, doppio-cieco, controllato placebo – è il più esteso mai condotto tra pazienti Fabry e misura l’efficacia della terapia enzimatica sostitutiva sui sintomi clinici e sulla progressione della malattia nei soggetti studiati. Lo studio iniziato nel gennaio 2001, ha arruolato 82 pazienti tra maschi e femmine, con un grado di progressione della malattia definito tra il medio e il moderato. I partecipanti, randomizzati in rapporto 2:1, sono stati trattati con Fabrazyme in dose di 1mg/kg di peso corporeo ogni 2 settimane o con placebo. L’endpoint primario dello studio intendeva verificare se Fabrazyme avrebbe ridotto il grado di manifestazione dei sintomi clinici che caratterizzano la progressione della Malattia di Fabry. Il Dr. Stephen Waldek dell’Hope Hospital di Manchester (Uk) ha presentato i risultati dettagliati di questo studio triennale durante il Meeting di Varsavia. I dati evidenziano che la terapia con Fabrazyme rallenta il grado di progressione della Malattia di Fabry, come dimostrato dal ridotto manifestarsi di significative complicazioni cliniche a livello renale, a carico del sistema cardiaco o cerebrovascolare. L’analisi dei risultati ha rivelato che questi benefici clinici, legati alla terapia di Fabrazyme, sono stati più evidenti tra i pazienti che hanno iniziato il trattamento in una fase precoce della progressione della malattia. A questo proposito, il Dr. Waldek ha affermato: “Questi risultati sottolineano l’importanza di una diagnosi precoce e dell’immediato inizio di una terapia enzimatica sostitutiva”. Le Autorità Regolatorie Europee hanno approvato Fabrazyme per il trattamento della Malattia di Fabry nell’agosto 2001 basandosi soprattutto sui risultati dello studio di Fase Iii. Questo studio ha dimostrato l’efficacia di Fabrazyme nell’eliminazione del Gl-3 (globotriaosilceramide, un lipide) dai tessuti del rene, del cuore e della pelle. Il difetto genetico che determina la Malattia di Fabry consta in una carenza dell’enzima responsabile dell’eliminazione del Gl-3 dalle cellule del corpo umano. L’accumulo di Gl-3 in questi organi è un segno distintivo della Malattia di Fabry. Fabrazyme ripristina l’attività dell’enzima mancante, prevenendo inoltre i danni determinati dall’accumulo di Gl-3. Lo studio appena completato fornisce la prima prova diretta del fatto che l’eliminazione di Gl-3 dipendente dalla dose assunta si traduce in un beneficio clinico. Nonostante i notevoli progressi registrati negli ultimi anni, che hanno aumentato le informazioni dei medici specialisti riguardo alla Malattia di Fabry, molti pazienti non ricevono cure adeguate o addirittura non sono trattati. A tale riguardo, il Dr. Waldek afferma: “ Quantificare il fenomeno è difficile, ma ci sono molti pazienti Fabry nel mondo che non stanno ricevendo la terapia di cui necessitano”.  
   
   
SI È CONCLUSO CON SUCCESSO IL SIMPOSIO NAZIONALE SULL’IMMUNOTERAPIA SPECIFICA ITS: LO STATO DELL’ARTE  
 
Cervia, 26 ottobr e2004 - Si è concluso sabato 23 ottobre 2004 presso l’Hotel Club Dante di Cervia (Ra), il Simposio Its: lo Stato dell’Arte – Edoardo Spada Symposium 2004. Il Simposio ha visto intervenire oltre 40 specialisti di provenienza nazionale, che hanno tracciato il quadro più aggiornato sull’Immunoterapia Specifica (Its). “Dal Congresso è emerso che l’Its, oltre ad essere una pratica efficace nell’attenuazione della sintomatologia allergica è un presidio salvavita nei soggetti allergici agli imenotteri (api e vespe) è un’arma terapeutica che permette di prevenire l’instaurarsi di asma bronchiale nei soggetti affetti da rinite allergica. Inoltre, da qualche anno, per molte patologie, la somministrazione orale ha sostituito le iniezioni sottocutanee con minore disagio e maggiore sicurezza per i pazienti.”, hanno commentato Giuseppe Francesco Stefanini e Giuseppe Perri, Presidenti –assieme a Floriano Bonifazi- del Simposio. Presidente onorario del Simposio è stato il Professor Giovanni Gasbarrini.  
   
   
ECM: MEDICI IN RETE IL CONCETTO DI ECM (EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA) PRESO DALLA RETE  
 
 Milano, 26 ottobre 2004 - Il concetto di Educazione Continua in Medicina (Ecm) è stato protagonista della sessione Medicalweb a Expo e-learning. Un processo di aggiornamento, che include non solo i contenuti della propria disciplina sanitaria, ma anche competenze multidisciplinari, al fine di conseguire dei crediti formativi. L’art. 16bis del Decreto legislativo n 229/99, che ha istituito in Italia il sistema Ecm, definisce la Formazione Continua come una attività di qualificazione specifica per i diversi profili professionali attraverso la partecipazione a corsi, convegni, seminari, organizzati da istituzioni pubbliche o private accreditate, nonché soggiorni di studio e la partecipazione alla ricerca. La metodologia Fad (formazione a distanza) coniugata a piattaforme sempre più tecnologicamente avanzate ci permette di descrivere questo attuale periodo come di “terza generazione”. Non più solo del semplice e-reading (mera trasposizione di contenuti sul web), ma creazioni di scenografie, che catturano emozionalmente (audio, video, animazioni interattive, forum e chat) pur fornendo approfondimenti o conoscenze completamente nuove. Ambientazione quella dell’e-learning che piace al medico, perché ha la possibilità di seguire i corsi senza abbandonare la propria attività e soprattutto i propri pazienti. Vantaggi per il settore, anche se per l’Italia rimane il tetto dell’80% come vincolo massimo dei crediti fruibili attraverso Fad. Secondo i dati sui provider dell’Accme(accreditation Council for Continuino Medical Education) oltre alle attività offerte su Internet, sono aumentati in maniera considerevole anche i partecipanti ai corsi, tra medici e non, passando da 62612 nel 1998 a 652866 nel 2002. L’ultima indagine effettuata nel gennaio 2004 ha registrato in Usa la presenza di 271 siti che offrono 12395 attività per un totale di 6553 crediti, corrispondenti ad altrettante ore di formazione. L’italia sta lavorando per introdurre l’accreditamento degli eventi a distanza come hanno già fatto Austria, Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna, Rep. Ceca e Spagna. Il futuro della formazione per i professionisti della sanità consisterà secondo i risultati emersi da una indagine del Dip. Di Ingegneria dell’Impresa, dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, in un utilizzo combinato di e-learning e di presenza fisica a congressi, convegni o corsi che rimangono pervasi di socializzazione fisica. Dal web senza confini ad una comunità transfrontaliera – la regione dell’Insubria, Canton Ticino e province di Como e Varese – che attraverso un progetto finanziato dall’Unione Europea, ha pensato ad una comunicazione mirata interculturale, che possa formare ad una accoglienza sanitaria preparata. Hospitalitas una piattaforma ondine per la formazione continua degli operatori sanitari, riguardante l’assistenza e la cura di pazienti provenienti da Paesi di matrici culturali non occidentale:la relazione medico-paziente implica un’apertura al dialogo maggiore se sono coinvolti soggetti con vissuti culturali differenti. Obiettivo è avviare una comunità di pratica transfrontaliera (Italia-svizzera) utlizzando gli strumenti di comunicazioni in rete.  
   
   
A EXPO E-LEARNING MEDICI IN PRIMA FILA  
 
Milano, 26 ottobre 2004 - Fra le attività parallele della manifestazione fieristica Expo e-learning 2004 svoltosi a Ferrara Fiere lo scorso 9-12 ottobre, merita particolare attenzione il progetto “Teatro Didattico” organizzato e coordinato dal Carid in una prima edizione sperimentale, finalizzata alla formazione di circa 250 medici di base provenienti da tutta Italia in tema di “Neodiagnosi Diabetica” e ospitato a Ferrara in concomitanza del primo salone della formazione on line. La rappresentazione teatrale si è tenuta presso il Teatro Nuovo venerdì 8 ottobre ed è stata centrata sul tema “Come comunicare al diabetico la sua patologia”. Nel corso della performance attori professionisti, particolarmente esperti nelle dinamiche comunicative, hanno analizzato le possibili strategie che il medico può utilizzare per dare al proprio paziente la prima informazione sulla presenza di una patologia cronica e quindi non guaribile, come il diabete. L’attenzione è concentrata sull’epidemia della diabesità (diabete e obesità) che si sta diffondendo sempre di più in tutti i paesi industrializzati. In Italia dal 3 al 4 % dei nostri connazionali sono diabetici e si prevede che, nel giro di pochi decenni, i diabetici arriveranno, nel mondo, a superare i 300 milioni La maggior parte di questi (circa il 90 %) sono diabetici tipo 2 e cioè adulti quasi sempre con problemi di eccesso di peso. Dal momento che tale tipo di diabete è gravato da tutta una serie di complicanze molto importanti, fra le quali sono al primo posto quelle cardiovascolari (infarti, ictus, ecc.), è fondamentale che il medico di medicina generale venga opportunamente formato a farsi carico di questi pazienti cercando di mettere in atto tutte le misure possibili per una sua prevenzione (stile di vita) o, se questa non fosse efficace, per una sua diagnosi il più possibile precoce. Il progetto “Teatro Didattico” coniuga tre modalità di trasmissione della conoscenza: e-learning, lezione in aula e performance teatrale, integrate attraverso una regia che combina la produzione di supporti didattici ipermediali con l‘organizzazione di un evento estremamente innovativo nella forma. Il progetto intende innovare le metodologie formative in relazione all’aggiornamento professionale attraverso un’esposizione dei contenuti supportata dalla comunicazione di tipo teatrale e mira ad attivare meccanismi di coinvolgimento emotivo nella fase di veicolazione della conoscenza. Sabato 9 ottobre l’appuntamento è stato invece nei Nuovi Istituti Biologici dell’Università in via Borsari dalle ore 8.30 alle ore 17. I temi relativi alla diagnosi, alla terapia e alla prevenzione delle complicanze del diabete tipo 2 sono stati affrontati nei loro aspetti scientifici da diabetologi di fama nazionale. I lavori scientifici saranno completati da lavori in piccoli gruppi su specifici casi clinici sempre riguardanti il diabete tipo 2 e guidata da diabetologi per l’aspetto clinico e da psicologi per l’aspetto comunicativo. La sperimentazione è stata possibile grazie al contributo del Laboratorio Guidotti di Pisa. Infolink: www.Expoe-learning.net  
   
   
NIPPON SHINYAKU CO., LTD. RICEVE L’AUTORIZZAZIONE ALLA IMMISSIONE IN COMMERCIO DI TRISENOX IN GIAPPONE  
 
Seattle e Bresso, 25 ottobre 2004 - Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato che Nippon Shinyaku Co., Ltd. (Nippon Shinyaku) ha ricevuto dal Ministero della Salute giapponese l’autorizzazione alla immissione in commercio di Trisenox (arsenico triossido) per il trattamento dei pazienti con leucemia promielocitica acuta recidivata o refrattaria (Apl). Nippon Shinyaku prevede di lanciare Trisenox in Giappone nei prossimi mesi dopo aver ricevuto l’approvazione del prezzo. In base all’accordo di immissione in commercio e di distribuzione Cti Technologies Inc., una società del gruppo di Cti, riceverà da Nippon Shinyaku un pagamento milestone di $500.000 in seguito al ricevimento dell’autorizzazione alla immissione in commercio di Trisenox in Giappone. Cti ha inoltre i diritti per pagamenti futuri derivanti dal raggiungimento di milestone e dalle royalty sulle vendite del prodotto. “Nippon Shinyaku è un leader riconosciuto nel campo dei tumori ematologici con oltre 500 rappresentanti medico scientifici sul territorio ed è sicuramente in grado di massimizzare il potenziale di Trisenox in Giappone,” ha affermato James A. Bianco, presidente e Ceo di Cti. Il presidente di Nippon Shinyaku, Kazuto Hatsuyama ha commentato “Cti è stato un partner straordinario durante tutto il processo di registrazione e siamo molto orgogliosi di mettere a disposizione dei pazienti affetti da Apl recidivata/refrattaria il Trisenox in Giappone.” Leucemia Promielocitica Acuta (Apl) Apl, una degli otto sottotipi di Leucemia Mieloide Acuta (Aml), è una malattia tumorale a carico dei globuli bianchi che può colpire pazienti di ogni età. Apl è caratterizzata da una anomalia cromosomica specifica – una traslocazione, cioè uno scambio, di materiale genetico dal cromosoma 17 al cromosoma 15. Questa alterazione genetica produce una proteina anomala che inibisce la crescita normale delle cellule e impedisce la maturazione dei precursori dei globuli bianchi nel midollo osseo risultando quindi in una patologia tumorale. Il trattamento standard per l’Apl in prima linea consiste in una combinazione di chemioterapia e acido trans-retinoico (Atra) che induce risposte complete nel 70-90% dei pazienti. Tuttavia, circa il 20-30% dei pazienti che hanno ricevuto questo trattamento recidivano. Questa risposta non soddisfacente alla terapia farmacologica ha portato all’utilizzo del trapianto allogenico delle cellule staminali (trasferimento di cellule sane e giovani dal midollo osseo o dal circolo sanguigno periferico di un donatore) allo scopo di prolungare la sopravvivenza. Trisenox rappresenta un’ulteriore alternativa terapeutica per questo gruppo di pazienti. Trisenox Trisenox (arsenico triossido) è commercializzato da Cell Therapeutics, Inc. (Cti) (Nasdaq e Nuovo Mercato: Ctic). Trisenox ha ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio nel 2000 dalla Fda (U.s. Food and Drug Administration) per il trattamento di pazienti con leucemia promielocitica acuta (Apl) refrattaria o recidivata, una rara forma di cancro del sangue che può essere mortale. Trisenox ha ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio dalla Commissione Europea nel Marzo 2002. Apl, uno degli otto sottotipi di leucemia acuta mieloide (Aml), rappresenta il 10-15% degli oltre 20.000 pazienti a cui ogni anno viene diagnosticata una Aml. Trisenox è attualmente studiato in più di 40 studi clinici in diversi tumori. L'approvazione americana alla commercializzazione di Trisenox è stata ottenuta sulla base di risultati di uno studio multicentrico americano, nel quale 40 pazienti affetti da Apl recidivata sono stati trattati con Trisenox, 0,15 mg/kg fino alla remissione midollare o sino ad un massimo di 60 giorni di terapia. 34 pazienti (85%) hanno avuto una risposta completa (Cr). Combinando i risultati di questi 40 pazienti con quelli di 12 pazienti di uno studio “pilota" è stata osservata una percentuale di risposta complessiva pari all' 87%.  
   
   
VITAMINE DEL GRUPPO B: UN MONDO ANCORA SCONOSCIUTO PER LA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI  
 
Milano, 26 ottobre 2004 - Per gli Italiani le vitamine del gruppo B sono un mondo ancora sconosciuto, soprattutto se si considerano le informazioni che tutti possiedono, per esempio, sulla vitamina C. Da una ricerca condotta in Italia da Tns Infratest di Milano, in collaborazione con Pfizer Consumer Health Care, su un campione di 1000 persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni, distribuite equamente per genere, età, area geografica, è emerso che gli effetti benefici delle vitamine del gruppo B, preziose per il corretto funzionamento di organi e apparati, sono ignorati dai più. Nel 77% dei casi, gli intervistati non hanno infatti saputo indicare quale azione vantaggiosa svolgono nell’organismo, e nel 69% in che alimenti sono contenute. Ma non solo: addirittura circa un quarto degli intervistati nutre la convinzione che l’assunzione di vitamine B possa provocare ipervitaminosi, cioè crede erroneamente che queste sostanze si possano accumulare nell’organismo dando luogo a spiacevoli effetti indesiderati, mentre si tratta di sostanze idrosolubili, che l’organismo utilizza solo nelle quantità che gli sono strettamente necessarie, eliminando con i liquidi eventuali eccessi. <­<­La scarsa conoscenza di queste vitamine>>, afferma il Professor Bruno Berra, ordinario di Chimica biologica all’Università di Milano, <­<­dipende probabilmente dal fatto che si tratta di un gruppo variegato. Di fatto non è semplice ricordare il nome e l’azione di ogni singola costituente. Eppure le vitamine del gruppo B dovrebbero entrare a far parte del bagaglio delle informazioni mediche di dominio comune, visto che sono tutte indispensabili per il buon funzionamento dell’organismo. Il loro ruolo e' fondamentale per l'azione che svolgono sul sistema nervoso (B1) sulla vista e la pelle (B6 e B5) contro l'insonnia e la depressione (B3) e sul sistema immunitario in generale>>. Inoltre ogni singola vitamina del gruppo B oltre a svolgere nell’organismo un compito specifico, potenzia gli effetti di tutte le altre. <­<­In questa nostra epoca caratterizzata da diete drastiche e dalla diffusa abitudine di seguire un’alimentazione monotona è molto facile andare incontro a una carenza di vitamine del gruppo B>>, spiega il professor Andrea Strata, Docente di nutrizione clinica alla facoltà di Medicina dell’Università di Parma. <­<­E’ verosimile che attualmente gran parte della popolazione si trovi in uno stato di carenza latente di vitamine del gruppo B, che può esprimersi con affaticamento, svogliatezza, sbalzi d’umore, disturbi gastrointestinali>>. Alcuni dei disturbi legati alla mancanza di vitamine B sono pressoché identici ai sintomi propri dello stress: una coincidenza curiosa giustificabile con il fatto che entrambe le condizioni portano squilibrio nell’organismo. <­<­Lo stress determina inoltre una scarsa resistenza nei confronti delle malattie infettive, come l’influenza e il raffreddore>>, spiega il Professor Massimo Pagani, ordinario di Medicina Interna all’Università di Milano e direttore del Centro ricerca terapia Neurovegetativa dell’Ospedale Sacco. Tra i tanti compiti delle vitamine B, infatti, c’è anche quello di attivare gli enzimi che sostengono il lavoro del sistema immunitario, tant’è che sono considerate un buon aiuto quando è necessario ripristinarne l’efficienza favorendo una più rapida guarigione e una più breve convalescenza. Le indicazioni al loro impiego non finiscono comunque qui. <­<­Ci sono diverse condizioni in cui per le donne può rendersi opportuna l’assunzione di integratori a base di vitamine B>>, spiega il Dottor Augusto Semprini, ginecologo, Research Fellow dell’Univeristy College of London , Consultant del Chelsea and Westminster Hospital Londra. <­<­Per esempio, in gravidanza, per combattere la nausea, oppure nei giorni che precedono la comparsa del flusso mestruale, se sono caratterizzati da disturbi dell’umore, irritabilità, ridotta capacità di concentrazione o, ancora, nei periodi in cui si assume il contraccettivo orale, oppure in caso di diete dimagranti drastiche e non controllate>>. L’assunzione ciclica di integratori contenenti vitamine B, quindi, può essere irrinunciabile in condizioni di indebolimento psico-fisico, preziosa per combattere e prevenire i danni dello stress dovuto al super lavoro o allo studio, di grande aiuto per assicurarsi una maggiore resistenza alle malattie, ottima alleata per recuperare l’equilibrio psicoemotivo di supporto per rallentare i processi di invecchiamento fisico legati al passare del tempo. <­<­A partire dai 55 anni può essere utile assumere supplementi vitaminici, in particolare del complesso B>>, assicura la Dottoressa Lia Salomon, specialista in gerontologia e geriatria a Milano, <­<­perché la loro azione protegge dall’invecchiamento vascolare, grande responsabile dell’accelerazione di tutti gli altri processi di invecchiamento. B1, B2, B6 e Paba partecipano alla sintesi e alla stabilità degli acidi nucleici (Dna e Rna) da cui dipende la buona salute e la duplice possibilità di prolungare la vita attiva e rallentare l'invecchiamento. E’ dimostrato inoltre che nella tarda età adulta si verifica nell’organismo un deficit di vitamine B2, B3, B5 a livello cutaneo, che determina la perdita dell’elasticità della pelle, con comparsa di ruvidità e rugosità e maggiore vulnerabilità nei confronti delle dermatiti. Ecco un altro motivo per cui la supplementazione può essere importante>>.  
   
   
ASSEGNO AMICO IN LOMBARDIA IN AIUTO DELLE FAMIGLIE BISOGNOSE L’ASSOCIAZIONE, NATA DALL’ESPERIENZA DELLA FONDAZIONE G. GASLINI DI GENOVA, APPRODA IN LOMBARDIA CON LA COLLABORAZIONE DI CARITAS AMBROSIANA E ACLI  
 
Milano, 26 ottobre 2004 - Da oggi molte famiglie bisognose della Lombardia avranno un amico in più. Approda infatti nella nostra regione il progetto Assegno Amico, l’Associazione Onlus nata per iniziativa della Fondazione G. Gaslini di Genova, con lo scopo di aiutare, attraverso dei voucher di solidarietà, famiglie e individui bisognosi. Il giorno 29 ottobre il progetto verrà presentato presso la Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano, Via S. Paolo 12, alla presenza di S.e. Cardinal Dionigi Tettamanzi. La novità è resa possibile grazie a una straordinaria rete solidale che ha visto e che vedrà impegnati, accanto all’Associazione Assegno Amico onlus, la Caritas Ambrosiana, le Acli milanesi e Ticket Accor Services, il gruppo di maggiore esperienza in Italia per quanto riguarda la gestione di circuiti di servizio mediante voucher e che riveste il ruolo di partner gestionale dell’attività. Una rete di solidarietà che è un vero e proprio caso di “carità ambrosiana” sostenuta e promossa dallo stesso Cardinale Dionigi Tettamanzi. Il cuore dell’esperienza di Assegno Amico, infatti, è proprio in questo circuito virtuoso che, nel caso di Genova, ha reso possibile aiutare dall’inizio dell’attività nel novembre 2002 oltre 200 famiglie mediante la distribuzione di 36.500 voucher per un importo complessivo di 182.500,00 €. I voucher sono stati utilizzati dai beneficiari in oltre 150 fra negozi ed enti accreditati (farmacie, panifici, assistenza sanitaria, supermercati, negozi di abbigliamento, etc…) proprio per soddisfare diverse tipologie di bisogno primario. L’idea di Assegno Amico è nata, infatti, per venire incontro al bisogno dei più deboli in maniera semplice e concreta: raccogliere fondi e trasformarli in un buono, un vero e proprio “Assegno Amico”, che aiuti il processo di reinserimento nella società civile rendendo chi lo riceve autonomo, libero di scegliere dove e come acquistare ciò che gli necessita. I beneficiari di Assegno Amico, sulla scorta dell’esperienza genovese, verranno individuati proprio grazie alla collaborazione con gli operatori milanesi della solidarietà, Caritas e Acli in primis. L’obiettivo è quello di incrementare il flusso delle donazioni private a favore delle categorie più deboli conciliando diverse esigenze: da un lato garantire al benefattore che la propria donazione segua un percorso trasparente e controllabile, senza utilizzazioni improprie, dall’altro offrire al beneficiario uno strumento che gli consenta una liberta di scelta stimolandone l’assunzione di responsabilità. I titoli di Assegno Amico potranno essere acquistati dalle imprese o dai singoli cittadini e distribuiti in sostituzione di aiuti in denaro. In Lombardia si seguirà l’esperienza pilota attuata in Liguria. L’indagine Quali monete sociali per la Lombardia? I “voucher” come strumenti di assistenza nei casi di fragilità o di esclusione e le potenzialità di Assegno Amico, che è stata effettuata a supporto dell’iniziativa e che verrà presentata insieme con essa, è stata sponsorizzata dalla Erg S.p.a. E realizzata da Lynkeus, la società di consulenza che ha collaborato alla nascita di Assegno Amico nella città di Genova. L’analisi delle diverse sperimentazioni istituzionali di buoni e voucher ha permesso di elaborare alcune considerazioni sui vantaggi generati da questi strumenti e sulle criticità emerse. In particolare: la semplificazione burocratico-gestionale che discende dall’introduzione di un sistema di voucher; la possibilità di utilizzare per la programmazione sociale le informazioni ottenute grazie alla tracciabilità dei voucher; la verifica dell’indirizzo e il continuo controllo dell’efficacia dell’erogazione attuati, ad esempio, dall’assistente sociale che segue il caso individuale; la necessità di evitare che i voucher siano un marchio di povertà e, al contrario, possano contribuire a promuovere percorsi di inclusione sociale; la necessità di una diffusione capillare nel territorio degli enti erogatori; A partire dalle analisi effettuate e dai confronti diretti con gli attori sociali appare evidente che solamente un mix di strumenti sociali e socio-sanitari, pubblici e privati, potranno rispondere a una domanda sempre più complessa e diversificata, derivante da forme di disagio frammentate e diffuse. L’analisi dell’applicazione del voucher Assegno Amico nel territorio genovese permette di definire gli elementi strutturali per la creazione e per la messa a regime di un sistema di voucher privati presenza di un’organizzazione promotrice ben strutturata e all’interno della quale si possano selezionare i servizi idonei alla messa a regime di un efficiente sistema di voucher privati; presenza della struttura organizzativa su tutto il territorio. Ciò è essenziale sia per la rilevazione dei bisogni, sia per l’erogazione dei servizi ad essi connessi che in tal modo possono incidere laddove il bisogno e il disagio sociale emergono; distribuzione dei voucher operata direttamente da quelle strutture che lavorano a diretto contatto con i soggetti bisognosi. Tra le realtà di non profit lombardo, la Caritas Ambrosiana e le Acli Milanesi si sono dimostrate sensibili ad analizzare gli spazi e le possibilità di introduzione di voucher privati del donatore nel territorio milanese. La ricchezza e le diversità dei servizi a rilievo sociale promossi da questi enti o dalle realtà ad essi collegate, le rendono particolarmente adatte a sperimentare ed esplorare la possibile introduzioni di voucher nei loro processi di erogazione di servizi. L’indagine effettuata mette in evidenza l’esistenza, sia all’interno della Caritas Ambrosiana che delle Acli milanesi, di un insieme di organizzazioni che, aggregate, costituiscono un’area distinta e ben riconoscibile della vita istituzionale. Inoltre, Caritas e Acli svolgono un ruolo di costruzione di reti di relazioni fra le organizzazioni che erogano i servizi: un’azione di amalgama, volta a stabilire un comun denominatore di tipo culturale in grado di fornire senso all’azione della singola organizzazione e del singolo operatore e/o volontario. Per informazioni: Assegno Amico Onlus Telefono 010-311021  
   
   
MARTIN DAWES PER UNICEF: “AIUTACI AD AIUTARE”  
 
 Milano, 26 Ottobre 2004. Martin Dawes, lo storico marchio inglese conosciuto in tutto il mondo per i telefoni cellulari e i cordless omologati, presenta per Natale 2004 una straordinaria campagna sociale per unicef “Aiutaci ad aiutare” è la promozione che dal 1 di Novembre al 31 Dicembre 2004 contribuirà a migliorare le condizioni di vita di molti bambini nel mondo. Martin Dawes, sensibile ai diritti dell’infanzia, devolverà all’ Unicef il 5% del prezzo al pubblico, per ogni telefono dect venduto. I fondi raccolti con l’operazione verranno destinati all’acquisto di vaccini, essenziali per la vita di un bambino. “Un vaccino per ogni bambino” http://www.Unicef.it/priorità/vaccinazioni/vaccinazioni.htm è una delle priorità perseguite dall’Unicef: “infatti, quasi 2 milioni di bambini l’anno muoiono perché non sono stati vaccinati contro le sei principali malattie che colpiscono l’infanzia: poliomielite, morbillo, tubercolosi, pertosse, difterite e tetano. Vaccinare un bambino contro tutte queste malattie costa circa 20 euro!” L’obiettivo di Martin Dawes è quello di aiutare l’Unicef a offrire un futuro migliore a tutti i bambini! Per questo, indipendentemente dall’andamento dell’iniziativa, lo storico marchio inglese si impegna a garantire un ciclo completo di vaccinazioni a 400 bambini. A Natale, puoi scegliere tra i numerosi modelli Martin Dawes che partecipano all’operazione “Aiutaci ad aiutare”. L’elenco dei punti vendita che aderiscono all’iniziativa benefica saranno riconoscibili per il materiale espositivo riportante l’iniziativa e, a breve, saranno pubblicati on line sul sito www.Martindawes.it  
Md 4000 è il primo cordless digitale con sensore antifurto incorporato. Vanta funzioni di un cellulare di ultima generazione con un sistema di sicurezza dotato di sensore a raggi infrarossi per la casa. E’ un dect innovativo firmato Martin Dawes, da sempre sinonimo di affidabilità e garanzia per gli appassionati di telefonia. Tra le varie caratteristiche del modello di punta della gamma dect sono presenti: Sms ed invio email/fax. Vivavove integrato, rubrica di 400 numeri/nomi, vibrazione, calendario, orologio, agenda, suonerie polifoniche, composizione intuitiva dei numeri telefonici, avvisatore luminoso, auricolare in dotazione. È disponibile in tutti i negozi di telefonia nei colori Silver e in blue silver. Md 3100 è il cordless digitale dal design moderno e compatto. Lo stile classico ed essenziale è unito a un giovane e coloratissimo display retroilluminato con ben 7 differenti colori ad effetto arcobaleno. Il menù multilingua ha l’interfaccia grafica animata, le suonerie sono polifoniche, il vivavoce è integrato e l’ auricolare in dotazione. L’orologio è digitale e analogico, inoltre la composizione guidata dei numeri, la visualizzazione del numero chiamante, la funzione walkie-Talkie, l’invio sms, fax e e-mail. Md 1100 è il mini cordless Martin Dawes, tra i più piccoli al mondo. Dal design accattivante nero e acciaio, piccolo e leggero diventa un oggetto d’arredo perfetto in ogni ambiente. Pesa solo 69 grammi, ma è ricco di molte funzionalità: 6 suonerie di cui 2 Vip, orologio, composizione intuitiva dei numeri telefonici, numeri telefonici memorizzabili, chiamata diretta, elenco ultime 10 chiamate effettuate e ricevute ed è espandibile fino a 6 telefoni portatili più 4 basi. Md 1200 è il cordless digitale dalla linea ergonomica. Le dimensioni sono ridotte e il peso è di soli 72 grammi. Il dect ha un’autonomia in conversazione di 7 ore, in stand by di 70 ore. La composizione intuitiva dei numeri telefonici, la chiamata diretta, il riconoscimento del numero chiamante, le 6 suonerie di cui 2 vip associabili, il prefisso automatico di selezione della rete, l’orologio, 10 numeri memorizzabili, l’elenco delle ultime 10 chiamate/effettuate e ricevute sono pura tecnologia. È disponibile in tutti i negozi di telefonia nei colori Silver e Dark Grey.
 
   
   
VINITALY US TOUR, ALLA CONQUISTA DI UN MERCATO DALLE GRANDI POTENZIALITÀ VERONAFIERE A MIAMI (26 OTTOBRE) E SAN FRANCISCO (28 OTTOBRE) CON UNA MANIFESTAZIONE STUDIATA E REALIZZATA PER METTERE IN CONTATTO LE AZIENDE ITALIANE CON I PRINCIPALI IMPORTATORI E DISTRIBUTORI DI VINI D’OLTREOCEANO  
 
Verona, 26 ottobre 2004 - Parte oggi da Miami il Vinitaly Us Tour, l’iniziativa di Veronafiere nata due anni fa per far conoscere l’intero settore enologico italiano di qualità; la seconda tappa sarà il 28 ottobre a San Francisco. Il momento è favorevole per una promozione mirata della produzione enologica italiana: il 31,2% dei consumatori americani acquista, infatti, etichette made in Italy, riscuotendo il gradimento della fascia alta dei consumatori e della ristorazione. Il risultato è un incremento del valore dell’export nazionale negli Stati Uniti nel primo semestre del 2004 e il sorpasso della Francia, già da tempo dietro di noi in termini di quantità. Secondo i dati dell’Italian Wine & Food Institute, le esportazioni italiane di vino hanno superato nei primi sei mesi dell’anno i 400 milioni di dollari, crescendo del 3% rispetto al 2003. «Vinitaly Us Tour», spiega Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere, «vuole offrire, grazie alla forza del marchio molto conosciuto negli Stati Uniti, nuove occasioni promozionali e di vendita, in un mercato ormai strategico per l’export nazionale. Fatto 100 l’export del settore agroalimentare italiano negli Usa, il vino costituisce la voce più rappresentativa con circa il 40% del totale, un valore che il sistema enologico nazionale deve consolidare ed incrementare». «Vinitaly», prosegue Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, «è uno strumento di penetrazione indispensabile per promuovere il prodotto vino negli Stati Uniti e per contrastare l’avanzata dell’Australia, che in questi anni ha attuato una politica commerciale fondata su prezzi più bassi rispetto a quelli italiani. Puntare sulla qualità diventa quindi indispensabile ed ecco perché all’iniziativa partecipano alcuni tra i più prestigiosi produttori nazionali di vino ed una forte rappresentanza della Regione Veneto». Accompagnare le imprese nel processo di internazionalizzazione è uno degli obiettivi che Veronafiere sta perseguendo in questi anni attraverso un’attività mirata nei più interessanti mercati del mondo, tra i quali, oltre agli Usa, Russia, Cina e India. Lo spazio per aumentare la presenza italiana negli Stati Uniti è notevole: ben 240 milioni di americani non bevono alcun tipo di vino e lo stile di vita italiano, fatto di moda, turismo e cucina piace molto ai consumatori d’oltreoceano. All’iniziativa prendono parte la Regione Veneto con una trentina di aziende, che ha programmato una serata di gala in onore del vino e del suo territorio, e nomi del calibro di Tenuta San Guido, Mastroberardino, Allegrini, Masi, Fabiano, Fratelli Bolla, Zonin, Sartori, Pasqua, ecc., i quali hanno l’opportunità di allacciare contatti e di presentare prodotti qualitativamente selezionati e adatti al mercato Usa.  
   
   
L'ESPRIT INTERNAZIONALE DI ABITARE IL TEMPO I DATI FINALI DELLA DICIANNOVESIMA EDIZIONE, RECENTEMENTE CONCLUSASI, CONFERMANO L'ATTUALITÀ ED IL SUCCESSO DELLA FORMULA  
 
Verona, 26 ottobre 2004 - In attesa di ricevere la certificazione Fkm (società tedesca che certifica i dati qualitativi e quantitativi delle manifestazioni fieristiche), si possono comunque anticipare i risultati dell'edizione 2004. Tra arredamento, ricerca, decorazione e design, la manifestazione ha visto la partecipazione di 620 espositori, di cui 120 provenienti da 23 nazioni. Da segnalare il notevole incremento di produttori esteri, pari al 20% del totale espositori. Le cifre diventano ancora più interessanti se guardiamo al numero dei visitatori: in totale sono stati 50822, di cui 8012 stranieri. L'incremento dei visitatori esteri, rispetto all'edizione 2003, è del 25,56 %. Da sottolineare la partecipazione della stampa di settore: 602 giornalisti accreditati, di cui 120 gli stranieri (+ 5,8% rispetto al 2003). Abitare il Tempo diventa dunque sempre più internazionale, grazie ad una formula che la differenzia dalle altre manifestazioni fieristiche, un concept internazionalmente riconosciuto e fatto di selezione rigorosa degli espositori, di cura dei particolari espositivi ed allestivi,, di ricerca e sperimentazione. Un osservatorio che attraversa trasversalmente tutte le tipologie produttive. Si va dal mobile, agli imbottiti, all'illuminazione, al tessile e ai tendaggi, ai settori del bagno e della cucina, al complemento d'arredo. Come anche rivestimenti, porte, caminetti, articoli per la tavola e per la decorazione, edizioni di design, arredo per esterni. Visitare Abitare il Tempo significa avere un'idea generale delle tendenze dell'arredamento tra tradizione, innovazione, neo e post... Se 19 anni fa l'abbinamento classico-moderno poteva apparire insolito, o addirittura azzardato, oggi la trasversalità, in termini stilistici, rappresenta una tendenza acquisita. Contaminazioni e confini meno netti fanno parte del quotidiano del mondo dell'arredamento e del design. La differenza la fanno qualità ed alto livello, garantiti nel caso di Abitare il Tempo da una severa e rigida selezione delle aziende invitate, con l'intento che la manifestazione da sempre si prefigge di individuare e coinvolgere soltanto i migliori produttori di ogni settore. Per la qualità degli interventi hanno riscontrato notevole successo le quattro installazioni riunite sotto l'idea di Architetture d'interni. In questi inediti spazi commerciali, Giampaolo Benedini, Gabriele Centazzo, Carlo Colombo e Roberto e Ludovica Palomba hanno offerto, attraverso le loro installazioni, suggerimenti e spunti su come vivere la casa. Le Architetture d'interni sono state la grande novità del 2004 e l'interesse che hanno suscitato presso gli operatori, spingono gli organizzatori ad ampliare la loro presenza nel 2005. Ma la vera forza propulsiva, che fa la differenza con le altre fiere di arredamento, risiede nella presenza delle Mostre di sperimentazione e ricerca e dei Laboratori, che sin dalla prima edizione ha fatto apprezzare la manifestazione ed ha contribuito ad una più stimolante e proficua interazione tra progettisti e aziende. L'edizione 2004 ha offerto uno spazio ancora maggiore alla sperimentazione, tra mostre, incontri e laboratori, distribuiti su oltre 20.000 mq di superficie. Le mostre di sperimentazione e ricerca, con il coordinamento di Carlo Amadori, Vanni Pasca e Luca Scacchetti, hanno visto la partecipazione di Giuseppe Albanese, Franco Poli, Peter Bott277i, Giuseppe Coppola, Bruno e Lucio Saviani, Luca Scacchetti stesso, Gaetano Pesce, Elvino Zangrandi, Vico Magistretti, Thomas Stadtmueller e Matthias Guertler. Ai Laboratori hanno partecipato personalità di spicco internazionale quali Maddalena De Padova e lo stesso Vico Magistretti, Massimo Iosa Ghini, Setsu e Shinobu Ito, Aldo Cibic, Matali Crasset, Javier Mariscal; Paola Navone è stata curatrice di un allestimento in collaborazione con Incontri -Mostra Internazionale del Tessuto d'Arredamento e del Tappeto d'Autore, le cui aziende sono state presenti per la seconda volta ad Abitare il Tempo; Ettore Mocchetti ha coordinato i progetti di Michele Bónan, Jacqueline e Henry Boiffils, Wolfgang Neumayer, Pierre-yves Rochon, in una grande mostra interamente dedicata all'hòtellerie d'autore per suites al massimo del glamour. Infine le mostre curate da Vincenzo Pavan sull'impiego del marmo in architettura e Tanja Soici con l'intervento di Peter Botta77i alla casa di Giulietta, da alcuni anni sede di eventi. Da non dimenticare il Convegno di Federmobili sulle problematiche della distribuzione e il premio assegnato dal Comitato Scientifico e dal Comitato di Coordinamento a Pierluigi Cerri, protagonista indiscusso, che si muove ed opera tra il visual e il product design. Abitare il Tempo ritorna nel 2005, dal 15 al 19 settembre: una tappa importante, perché è la sua ventesima edizione. Tante le novità attese per l'occasione di cui vi forniamo le prime anticipazioni: saranno completamente rinnovati il logo e l'immagine grafica, mentre è in programma anche la stesura e la pubblicazione di un volume sui risultati emersi dagli interventi proposti nelle scorse tre edizioni dal Laboratorio Abitare i/Xx/ secolo. Allo studio infine, il progetto di un centro permanente, una sorta di Museo di Abitare il Tempo, con sede nelle vicinanze della fiera, nell'area degli ex frigoriferi. Uno spazio capace di raccogliere le esperienze più significative, prototipi, disegni, materiale documentario di venti anni di ricerca sul mobile, sull'oggettistica, sull'arredamento. Un luogo dove raccogliere le sedimentazioni di una ricerca e di una sperimentazione che dal primo anno hanno caratterizzato Abitare il Tempo come occasione di un serrato confronto tra tendenze, stili, poetiche e filosofie progettuali. Un patrimonio enorme che non può essere disperso, ma che potrà essere finalmente strutturato in un luogo di esposizioni, didattico e di incontro, aperto a studenti, designers, architetti, studiosi e critici. Un vero e proprio Museo che potrà aggiungersi alla già straordinaria rete museale veronese ed alla sua valenza nazionale ed internazionale.  
   
   
I NUMERI DI EXPO E-LEARNING  
 
 Ferrara, 26 ottobre 2004 - Expo e-learning, il primo salone della formazione on line ideato dal Carid, Centro di Ateneo per la ricerca e la formazione a distanza dell’Università di Ferrara si è concluso martedì 12 ottobre con un bilancio estremamente positivo. I numeri parlano chiaro: 5000 visitatori, 74 aziende espositrici, 10 sessioni plenarie, 50 sessioni parallele, workshop, laboratori e incontri aziendali che hanno visto coinvolti i nomi delle più importanti aziende del settore ed enti tra i quali Ibm, Garamond, Enea, Cnipa, Indire, Asfor, Abi Formazione. Come sottolineato nell’incontro di chiusura dal Prof. Marcello Giacomantonio responsabile dei rapporti con le imprese del Carid, proprio Ferrara ha accolto una sfida importante: creare per la prima volta un’occasione di incontro tra operatori del settore dando vita a un programma scientifico ricco e ambizioso. Una sfida ha aggiunto il Prof. Marco Pedroni del Carid che dovrebbe essere capita e sostenuta da tutta la città come un’occasione concreta di sviluppo del settore del terziario avanzato, un settore che può portare posti di lavoro e sviluppo a Ferrara e attribuirle un ruolo centrale in un ambito fortemente innovativo. Tra gli eventi va ricordato il grande successo avuto dai convegni del settore medico e quello del progetto “Teatro Didattico” organizzato e coordinato dal Carid in una prima edizione sperimentale, finalizzata alla formazione di circa 250 medici di base provenienti da tutta Italia in tema di “Neodiagnosi Diabetica” e ospitato a Ferrara in concomitanza del primo salone della formazione on line. Qui di seguito uno zoom su alcuni dei progetti più significativi di formazione a distanza. Al Carid La Tv Diventa Multimediale - In un’epoca in cui la tecnologia ci ha permesso di creare strumenti sempre più interattivi, dal cellulare, al palmare, grazie al Carid (Centro di Ateneo per la Ricerca, l’Innovazione Didattica e l’Istruzione a Distanza) anche la televisione diventa tale: un mezzo in grado di assecondare le nostre esigenze e comprendere le nostre richieste. La Caridtv è un progetto nato per sviluppare un sistema di televisione on-line attraverso cui erogare contenuti didattici in modo diverso dal consueto, sfruttando l’immagine in movimento e il potere di approfondimento. Un vero e proprio connubio audiovisivo con gli strumenti della rete. L’utente, con un computer e un semplice collegamento ad internet (Adsl) può godere di uno strumento che gli permette di avere un “rapporto vivo” con la Web-tv: la televisione “entra” in casa degli italiani, mentre l’utente entra dentro la Web-tv. E’ un progetto pionieristico, unico nel suo genere: per la parte metodologica responsabile è il Prof. Giovanni Ganino, docente del Carid presso il Corso in Tecnologo, mentre per la piattaforma tecnologica il supporto è arrivato dal Laboratorio Audiovisivo del Carid coordinato dal Dott. Stefano Durante. “La struttura che si è creata- dice Ganino - permette una fruizione degli audiovisivi sul Web in maniera personalizzata e reticolare, un iperaudiovisivo cioè una via di mezzo fra ipertesto e audiovisivo. Il flusso delle immagini in movimento può essere continuo oppure integrarsi con testi, grafici, immagini fisse, altri video, interviste, link e con il flusso di dati che circolano sulla rete telematica mondiale”. Insomma, si tratta proprio di una televisione in rete che sfrutta gli strumenti della multimedialità.  
   
   
LE STAGIONI DELLA MODA 2004-2005 : INNOVAZIONE, RICERCA E CREATIVITÀ  
 
Milano, 26 ottobre 2004 - Riparte "Le stagioni della moda", il programma di iniziative che il Comune di Carpi, in collaborazione con Carpiformazione S.r.l, il sistema imprenditoriale locale, le Associazioni di categoria e i Consorzi d'impresa, ha strutturato per sensibilizzare, informare, promuovere le imprese del settore moda. "Le stagioni della moda" ha l'ambizione di arrivare ad essere agevolatore dello sviluppo delle forme di creatività, innovazione; dell'apprendimento come base innovativa; ricerca e sviluppo di idee; dell'empowerment degli individui e del loro essere creativi singolarmente e in gruppo; nella vita artistica, lavorativa, nel management e di ogni forma di implementazione del sapere e della ricerca che possa agevolare il distretto e le sue imprese. Per il periodo 2003-2004 gli eventi della "Le stagioni della moda" si sono caratterizzati per 2380 presenze di pubblico; 50 redazionali su testate nazionali e locali, 23 servizi televisivi, 14 uscite pubblicitarie su media nazionali e locali, 123 radiocomunicati. I 10 eventi si sono caratterizzati per la presenza di ospiti nazionali ed internazionali della moda, ricerca e industria, per avere avuto come comune denominatore i temi dalla innovazione, ricerca, sostenibilità, creatività articolati come segue: Workshop "Nuove idee, nuovo business per il tessile abbigliamento moda"; Workshop "Tessile abbigliamento moda: sostenibilità e creatività connubio possibile?"; Vetrina per uno sviluppo sostenibile; Presentazione del libro "Essere imprenditrici. Fenomenologia di imprenditoria femminile"; Carpifashion 2004, 1° Concorso Nazionale, Innovazione, Ricerca, Maglia, Carpi; Convegno: "Distretti industriali e innovazione: presentazione del settimo osservatorio tessile abbigliamento moda a Carpi". Anche per il periodo 2004-2005 gli eventi si caratterizzeranno per avere come comune denominatore i temi dalla innovazione, ricerca, sostenibilità, creatività e saranno articolati come segue: da ottobre 2004 ad aprile 2005 Concorso Carpifashion 2005 per la valorizzazione di giovani stilisti e tecnici di maglieria, studenti (divisi in due sezioni) che privilegiano, nelle loro lavorazioni, l'innovazione tecnologica, la ricerca sui prodotti, sugli intrecci e sui tessuti a maglia; 21.10.04 ore 21,00 Branding, Comunicazione e Ict, nuove proposte per vendere moda, iniziativa a supporto degli imprenditori sui temi delle strategie commerciali, di comunicazione e marketing con attenzione particolare all'impiego delle nuove tecnologie dell'informazione per migliorare la relazione di scambio con i mercati ed i clienti; 29.11.04 ore 21,00 La Moda è di Moda. Durante la serata le principali figure operanti nell'ambito della moda illustreranno le loro professioni. Verranno utilizzati capi di griffes messi a disposizione da aziende emiliano-romagnole; 28.01.05 ore 21.00 distribuzione commerciale, i cui protagonisti nazionali si confrontano sulle possibilità e sulle modalità per raggiungere nuovi mercati esteri; 18.03.05 ore 21.00 Atelier, artemodanatura, serata evento con l'obiettivo di discutere delle reali opportunità e prospettive di sviluppo a livello di strategie, mercati, evoluzione del settore biotex e delle possibile ricadute sui distretti; aprile - maggio 2005 ore 21.00 Atelier, artemodacultura. I laboratori, che vedranno coinvolti artisti di fama nazionale e internazionale, hanno l'obiettivo di valorizzare la creatività degli operatori della moda proponendo percorsi di riflessione su come creare innovazione di prodotto e innalzamento della qualità sia del prodotto che dei servizi al cliente; giugno 2005 ore 21.00 Carpifashion 2005, serata evento per la premiazione dei vincitori del concorso. Sostenitori delle iniziative sono il Comune di Carpi, la Provincia di Modena, l'Unione Europea Fondo Sociale Europeo, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Regione Emilia Romagna. Inoltre, modalità operative in co-marketing consentiranno, per il 2004-2005, di realizzare il progetto in partenariato con una serie di imprese: Carpinet per la grafica, Image per la fotografia,Nuovagrafica per la stampa, Officina d'impresa per la consulenza marketing. Vivai Donzelli per il verde. L'iniziativa ha ottenuto il patrocinio da parte della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Modena, della Camera di Commercio di Modena. I promotori sono Api Modena, Cna Modena, Confartigianato Lapam Federimpresa Modena, Confcommercio Fam Carpi, Federmoda cna dell'Emilia Romagna, unione Industriali Modena, Atra, club Programmatori tessili. Il programma delle iniziative è illustrato quest'oggi a Milano, presso il Circolo della Stampa. Relatori sono Enrico Campedelli, sindaco di Carpi, Alberto Allegretti, assessore all'Economia Lavoro Formazione, Andrea Scappi, dirigente del settore Interventi Economici. Infolink: www.Lestagionidellamoda.it  
   
   
SIRHA, 12°'IMA EDIZIONE DEL SALONE INTERNAZIONALE DELLA RISTORAZIONE, DEI SERVIZI ALBERGHIERI E DELL'ALIMENTAZIONE 22-26 GENNAIO 2005 - EUREXPO LIONE FRANCIA 3  
 
Milano, 26 ottobre 2004 - Appuntamento dal 22 al 26 gennaio 2005 al Eurexpo-lione, per una nuova edizione del salone Internazionale delta Ristorazione, dei servizi alberghieri e dell'Alimentazione. Crogiolo delle competenze, crocevia di tutte le tendenze della ristorazione, il Sirha è Il luogo d'incontro atteso da tutto il settore. Industriali ed artigiani ci s'incontrano, i grandi cuochi ci si affrontano. Quest'anno, 1 600 espositori sono attesi, di cui 340 espositori internazionali provenienti da 23 paesi. Il salone nel 2005 godrà dell'ampliamento di circa 20 000 mq dell' Eurexpo. "Internazionale "è più che mai, nel 2005, la parola d'ordine del Sirha! Già due anni fa, l'afflusso internazionale era aumentato del 33%. 243 espositori esteri avevano introdotto le innovazioni di 22 paesi in tema di materiali e prodotti. Quest'anno, gli organizzatori proseguono il loro approccio verso gli habitué del salone : Spagnoli, Italiani, Inglesi, Tedeschi, Belgi, Norvegesi, Finlandesi, Danesi, ecc. Con l'estensione dell'Europa, il Sirha si rivolge anche ai nuovi paesi membri, in particolare l'Ungheria e la Potogna. I paesi del Maghreb non sono stati dimenticati. Infine, gli Stati Uniti ed il Giappone sono degli obbiettivi in pieno sviluppo. Tutti questi visitatori esteri trovano al Sirha le ultime novità in tema di ristorazione. Sono anche molto ghiotti di tradizioni gastronomiche francesi, dai sapori alle arti della tavola passando dalla raffinatezza della presentazione dei pasti. Dai direttori della catene alberghiere agli installatori di materiali, dai grossisti agli artigiani, tutti gli attori del settore trovano al Sirha un inventario molto completo delle novità esistenti. La Spagna sarà l'ospite d'onore durante questa dodicesima edizione, dopo l'Italia nel 2003. Uno spazio sarà dedicato a la gastronomia iberica. Dei produttori presenteranno i loro prodotti e dei cuochi proporranno delle dimostrazioni culinarie, in un atmosfera degna delle feste spagnole. La tradizionale cena dei Mestieri della Bocca dedicata alla penisola iberica e i Leaders Club spagnoli e francesi ne approfitteranno per organizzare altri scambi. La Francia è reputata ed apprezzata nel mondo intero per la qualità dei prodotti e delle attrezzature che propone nell'ambito delta ristorazione e per le sue tecniche culinarie. Il Sirha è l'opportunità per i professionisti italiani di accedere al meglio della gastronomia francese. L'industria alimentare italiana rappresenta un fatturato di 88 miliardi d'euro: in effetti, con 63 000 ristoranti e pizzerie e 5 miliardi di pasti serviti all'anno nella ristorazione commerciale, rappresenta il cuore dello stile di vita italiano e continua ad offrire un importante potenziale di sviluppo : l'Horeca dovrebbe continuare ad aumentare raggiungendo nel 2020 circa il 45% di pasti presi fuori casa. La ristorazione collettiva non è da meno: 7 delle prime 20 società di ristorazione collettiva europee sono italiane, con un fatturato totale di 1 244,3 milioni di euro, cosa che pone il paese tra i leader europei del settore e ciò, malgrado un certo rallentamento dell'attività dal 2001. Inoltre, diversi mercati si stanno sviluppando : sanatorio e sociale, educazione, esercito... Allo stesso tempo l'Italia spera di sviluppare delle nuove formule, come aveva già fatto con molto successo con i wine bar, che si diffondono un po' ovunque in Europa. La domanda rapida ed economica incoraggia lo sviluppo della ristorazione rapida. Il Sihra potrebbe quindi essere il luogo dell'emergere delle nuove tendenze della penisola italiana. Gli italiani sono i primi consumatori di pasta : 28 kg a persona ogni anno. Ma la cucina italiana è anche famosa per altre vivande : I vini bianchi e rossi, le specialità come la pizza, il risotto, ed ovviamente i gelati, il café ed altre delizie ancora Un appuntamento cosmopolita unico In termini di prodotti, di materiali e di servizi,. Il Sirha è un salone vincente, tanto in qualità che in quantità. Unico nel suo genere, soddisfa pienamente le necessità dei professionisti della ristorazione e del settore alberghiero. Tutti possono assaggiare, toccare, testare e vedere funzionare in condizioni reali le innovazioni proposte. Autentico, il Sirha ha conservato lo spirito dei suoi ideatori, malgrado la crescita e la sua fama ormai mondiale. La semplicità e la convivialità, così cara ai Mestieri della Bocca, sono sempre onnipresenti nei corridoi. Questa atmosfera calorosa permette ai visitatori, di qualsiasi provenienza, di sentirsi a casa durante il Sirha. Rivolto verso il futuro, Il Sirha è, innanzitutto, il crogiolo di tutte le tendenze. Vivaio di novità, il salone mette le innovazioni in valore. Luogo di incontro, favorisce l'emulazione tra professionisti. In linea con questa atmosfera innovatrice, i visitatori troveranno quest'anno al Sirha un ventaglio di animazioni portatrici d'idee per il futuro. Così la giornata Gastronomia e Benessere rivelerà i segreti di un alimentazione sana, in un corpo in perfetta salute, in presenza dei più grandi specialisti internazionali. E per rendere piacevoli i pasti, il polo Design Attitude permetterà di scoprire sei diversi universi da tavola sulle tematiche della tavola d'arte, le stoviglie preziose, il viaggio, il bio, l'aktu - il teknik - il design e la grafica. Rivelatore di talenti, il Sirha accoglie ancora una volta diversi prestigiosi concorsi internazionali. In prima linea, il Bocuse d'Or riceve, il 25 e 26 gennaio, i migliori chef del momento, accuratamente selezionati in 24 paesi del mondo intero. Per la prima volta, il Libano e la Cina partecipano a questa straordinaria gara culinaria. La Coppa del Mondo di pasticceria non è da meno, con la dolce partecipazione di 20 squadre internazionali. Il 23 e 24 gennaio, la Giordania e la Russia partecipano al concorso per la prima volta. In tutto, nel corso dei cinque giorni del Sirha, una trentina di concorsi saranno organizzati in tutte le discipline. Questa particolarità permetterà ai visitatori di osservare, in diretta, in tempo reale, le dimostrazioni in grandezza naturale dei prodotti e dei materiali esposti al salone. Da segnalare, il 22 gennaio, lo spazio dei Chef accoglierà anche un nuovo concorso internazionale, dedicato al formaggio. L'opportunità per i professionisti di 12 paesi europei, di mettere in risalto tutte le loro competenze di formaggiai. Per accogliere tutti questi eventi, il Sirha dispone di un vantaggio innegabile: lo Spazio degli Chef, 6 300 mq interamente dedicati alla gastronomia! Nella più grande arena gastronomica del mondo, la cucina diventa un gigantesco spettacolo. I cinque sensi sono sollecitati in questa dimostrazione viva di competenze. L'arte dello chef può essere seguita in diretta dalle tribune, di cui la capacità è stata raddoppiata dall'ultima edizione. 11000 spettatori non perderanno alcunché dello spettacolo in cucina, grazie alla tecnologia « watch out » che permette di sviluppare un'immagine frazionabile lunga 21 metri e larga 4 metri! Un conduttore commenta l'evento dal vivo e intervista le stelle della cucina che si susseguono in questo spazio prestigioso. Se l'atmosfera è sovraeccitata nell'arena, lo Spazio degli Chef dispone anche di un ristorante gastronomico dove i professionisti possono incontrarsi e scambiare punti di vista ed informazioni, e di un villaggio Vip inedito dove tutti vorrebbero avere accesso. Questo spazio separato contribuisce alla reputazione di eccellenza del Sirha e mobilita un ampio pubblico internazionale. In Occasione della dodicesima edizione, il Sirha beneficerà presso l'Eurexpo del nuovo padiglione 66, senza dubbio uno degli spazi espositivi più belli d'Europa. 16 200 m2 senza alcun palo, accoglieranno quest'anno i settori alberghiero, del tessile, delle arti della tavola e dei prodotti alimentari. Lo spazio Brillat Savarin, l'altro spazio concorsi del Sirha ed il nuovo polo « design attitude » vi hanno anche il loro posto. Questo nuovo ampliamento dell'Eurexpo, che rappresenta una superficie di approssimativamente 20 000 mq supplementari, non mancherà di migliorare il comfort dei clienti del salone, visitatori come espositori : nuove sale conferenza, 3 500 posti parcheggio supplementari, maggiore facilità di accesso grazie a nuove vie interne.  
   
   
FIAT AUTO, PSA PEUGEOT CITROËN E TOFAS: ALLO STUDIO LO SVILUPPO DI UN NUOVO VEICOLO COMMERCIALE  
 
Leggero Istanbul, Parigi, Torino, 26 ottobre 2004 - Fiat Auto S.p.a., Psa Peugeot Citroën e Tofas - Turk Otomobil Fabrikasi A.s. Hanno comunicato ieri di avere firmato una lettera d’intenti per lo studio di fattibiltà relativo allo sviluppo congiunto di un nuovo veicolo commerciale leggero. Il nuovo veicolo, che si aggiungerà all’attuale gamma, sarà prodotto nello stabilimento della Tofas a Bursa in Turchia.  
   
   
MILLE MIGLIA 2005 . BRESCIA-FERRARA-ROMA-BRESCIA, 19-20-21-22 MAGGIO PRESENTATA IN CALIFORNIA L'EDIZIONE N° 23  
 
Milano, 26 ottobre 2004 - Con la spedizione delle tipiche buste contraddistinte dalla Freccia Rossa ha preso ufficialmente il via la ventitreesima edizione della Mille Miglia rievocativa. All'interno gli appassionati di tutto il mondo troveranno programma e modulo per la richiesta di partecipazione: le iscrizioni sono ufficialmente aperte dal primo di settembre. Nel testo che illustra il programma, a firma del Presidente del Comitato Organizzatore, Giuseppe Lucchini, si legge: l'edizione della Mille Miglia di cinquant'anni fa è fra quelle più intensamente ricordate da tutti gli appassionati, grazie anche al fantastico record stabilito dagli inglesi Moss e Jenkinson alla media di . 157,65 chilometri l'ora. Nel descriverla, Manuel Vigliani - giornalista e pilota, definito il "menestrello della Mille Miglia - scrisse: «Primo Maggio 1955: fu la Mille Miglia più bella. Tempo splendido, schieramento eccezionale di Case e piloti, Brescia invasa da ospiti di tutto il mondo, strepitosa vittoria record della Mercedes di Stirling Moss che all'arrivo disse: credo che nella mia vita non riuscirò mai più a vincere una corsa bella come questa, in un ambiente così entusiasmante». L'unico elemento irripetibile di quella fantastica annata è il record di Moss; tutto il resto desideriamo che sia esattamente come descritto da Manuel Vigliani. Per noi, ancora una volta, sarà un autentico onore ospitare a Brescia uno "schieramento eccezionale di Case e piloti con ospiti di tutto il mondo", primo tra i quali lo stesso Stirling Moss. La Presentazione Sin dagli anni Ottanta l'occasione per annunciare il programma della prossima edizione della Freccia Rossa è il più importante evento d'automobilismo storico degli Stati Uniti, che si svolge ad agosto tra Laguna Seca, dove si disputano le competizioni in pista, il Monterey Historic Racing, il "Concourse Italiano" e Pebble Beach, sede del celebre concorso d'eleganza. Proprio in occasione di quest'appuntamento, il più esclusivo e mondano, gli ospiti della Mille Miglia hanno avuto occasione di incontrarsi in una delle terrazze che dominavano il palco, riservata alla Mercedes-benz, tra gli sponsor di vecchia data della corsa bresciana. Grazie alla collaborazione offerta dal Club Amici Americani della Mille Miglia, il simbolo della "corsa più bella del mondo" è apparso su due stand, dove i visitatori potevano raccogliere informazioni sulla manifestazione, sia a Laguna Seca sia a Carmel Valley. Per dare un'idea di cosa rappresentano questi appuntamenti californiani nel panorama dell'automobilismo d'epoca d'oltreoceano, è sufficiente rilevare la presenza a Laguna Seca di 21 Ferrari Gto, sulle 36 costruite, oppure la partecipazione di 550 Ferrari al Concourse Italiano. Alle manifestazioni hanno fatto seguito due "party" di presentazione dell'edizione 2004 della Mille Miglia. Grazie a Davis Craig, grande appassionato della corsa bresciana, sabato 14 agosto è awenuto Il primo incontro a Carmel Valley, in occasione del Concorso d'eleganza e del Tour d'Elegance. Domenica 15 agosto, gli appassionati americani hanno dato un party in onore della Freccia Rossa, nella splendida abitazione di Martin Swig, il presidente degli "Amici Americani della Mille Miglia", organizzatori della "California Mille". Ospite d'eccezione delle serate non poteva che essere proprio Sir Stirling Moss, che dopo aver assistito alla scorsa edizione aveva scritto agli organizzatori: «...Quanta gioia avete dato a chi ha partecipato, ma anche a chi è stato solo spettatore, e quanto avete fatto per togliere questa sorprendente corsa dai libri di storia per portarla al presente nei cuori e nelle menti di così tanta gente. Ci vedremo alla Mille Miglia del prossimo anno, anche se è difficile pensare che sarà il cinquantesimo anniversario della mia corsa... Ma dove se n'è andato il tempo? ». L'impresa di Moss e Jenkinson sulla 300 Slr, la "Freccia d'argento", sarà sempre richiamata alla memoria; il grande campione inglese potrà rivivere la sua vittoria non solo in Viale Rebuffone ma anche, a poco più di un chilometro di distanza, nelle sale del Museo della Mille Miglia città di Brescia, aperto nello storico Monastero di S. Eufemia. In compagnia del campione inglese c'era Max von Pein, presidente del Museo Mercedes-benz, il quale ha annunciato che la 300 Slr con il numero 722 ripercorrerà le strade della Penisola condotta - ovviamente - da colui che la condusse alla vittoria nel 1955, per la prima volta affiancata da un'altra "freccia d'argento", quella che nel 1955 fu affidata a Juan Manuel Fangio . Il Programma In entrambe le occasioni è stato come sempre Costantino Franchi, Segretario della Mille Miglia, ad illustrare agli ospiti e ai rappresentanti dei mezzi di comunicazione il programma della prossima Mille Miglia, come sempre articolato in tre tappe: Giovedì 19 maggio, punzonatura e partenza alle ore 20.00 della prima tappa, Brescia-ferrara; Venerdì 20 maggio, seconda tappa, Ferrara-roma; Sabato 21 maggio, terza tappa, Roma-brescia; Domenica 22 maggio, a Brescia, premiazioni. Novità primaria della nuova edizione è il percorso d'avvicinamento alla capitale, reso più snello e rapido; ciò consentirà di posticipare di un'ora e mezzo, rispetto al consueto orario, la partenza da Ferrara della seconda tappa. A disputare la Mille Miglia 2005 saranno 375 automobili, costruite tra il 1927 ed il 1957, appartenenti alle categorie Sport, Gran Turismo e Turismo, in possesso di Carta d'identità F.i.v.a. O Fiche F.i.a., rigorosamente presentate alle verifiche dei Commissari in Piazza della Vittoria nella livrea originale. Le iscrizioni alla Mille Miglia 2005 apriranno il 1° settembre; la selezione avverrà tra le domande pervenute entro il 31.12.2004. Il percorso della Mille Miglia 2005, come sempre curato da Gino Danieli, presenta alcune varianti, sempre nel rispetto dei percorsi delle ventiquattro edizioni disputate dal 1927 al 1957. Ecco, in dettaglio il percorso della Mille Miglia 2005: La prima tappa, giovedì 19 maggio, prenderà il via da Viale Venezia, a Brescia. Dopo l'attraversamento del centro storico della città le vetture in gara si dirigeranno a Verona, proseguendo per Ostiglia e concludendo la prima giornata con l'arrivo, festoso ed accogliente, a Ferrara. Il giorno seguente, venerdì 20 maggio, lasciata alle spalle la città estense, la Mille Miglia si dirigerà sull'Adriatico, attraversando Ravenna, e deviando a Gambettola verso la Repubblica di San Marino. Da qui avrà inizio l'attraversamento degli Appennini, con i passaggi ad Urbino, nella splendida Gola del Furto, e ad Osteria del Gatto. La carovana proseguirà quindi verso sud, transitando a Spoleto e Leonessa per salire quindi al Monte Terminillo. Seguirà quindi l'avvicinamento alla Capitale, raggiunta attraversando Rieti e Monterotondo Scalo. L'ingresso a Roma - e al suo centro storico - sarà un'occasione sensazionale, non solo per i concorrenti stranieri, per ammirare la "città eterna". La mattina di sabato 21 maggio prenderà il via da Roma la terza ed ultima tappa, con il consueto tragitto, lungo la Via Cassia, verso Ronciglione, il Lago di Vico, Viterbo e Radicofani. Dopo Pienza, San Quirico e Buonconvento sarà la volta di uno dei momenti più emozionanti di tutta la Mille Miglia: l'incontro con la folla di Piazza del Campo a Siena. Una delle strade più famose della Toscana, attraversando Poggibonsi, farà da cornice all'avvicinamento a una delle città più amate dai concorrenti della Mille Miglia, Firenze, patria di Clemente Biondetti, vincitore di quattro edizioni. I più entusiasti e fedeli appassionati della Freccia Rossa saranno ad aspettarla qualche chilometro oltre, sui passi della Futa e Raticosa; qui ogni anno le vetture in gara sono accolte, con un tifo da stadio, da muraglie umane appollaiate sugli epici tornanti dove tante pagine della corsa sono state scritte. Il tormentato percorso appenninico muterà completamente dopo Bologna, con la cavalcata lungo la Via Emilia verso Modena, dove l'ultima e difficile serie di prove cronometrate stabilirà la classifica finale. Da qui, la carovana della Freccia Rossa si dirigerà verso Carpi, Brescello, Viadana e Casalmaggiore. I lunghi rettilinei della Pianura Padana condurranno il serpentone d'automobili a ricevere la calda accoglienza di Cremona. Passerella finale lungo la S.s. "Quinzanese", prima dell'agognata conclusione con l'arrivo a Brescia. Per gli organizzatori è una grande gioia poter rinnovare, a tutto il mondo, quello che è diventato un invito inossidabile quanto ambito: per la cinquantesima volta, dal 1927, l'appuntamento è fissato per giovedì 19 maggio 2005, in Piazza della Vittoria, a Brescia, città della Mille Miglia.  
   
   
DAL 27 OTTOBRE AL 7 NOVEMBRE 2004 TEATRO CARGO IL GIOCATORE DI CARLO GOLDONI  
 
Milano, 26 ottobre 2004 - Il Giocatore di Carlo Goldoni è un testo fino ad oggi raramente rappresentato, forse perché poco “goldoniano”, nel senso tradizionale. Teatro Cargo sceglie questo testo dalle forti tinte claustrofobiche e oniriche, per indagare nell’inquietante ossessione del gioco. Il rapporto alchemico e misterioso tra regola e caso, il capovolgimento di Notte e Giorno, il trucco delle carte, si riverberano sui personaggi che circondano il giocatore, come un balletto ipnotico e beffardo, dove le maschere servono più ad illudere che nascondere o creare caratteri. In una casa da gioco fumoso e ingannatorio, il giocatore vive in un perenne strano sogno, dove l¹unica realtà sono le carte e i misteriosi meccanismi matematici che presiedono al gioco. Le persone non sono che fantasmi fuggevoli: come le carte da gioco mostrano due facce, una delle quali incomprensibile, l’altra misteriosa. Il gioco assorbe in sé ogni rapporto umano in un balletto meccanico; il valore del denaro si annulla in una distruttiva, anarchica frenesia, così come il valore delle persone, dei sentimenti, di tutto il castello che costituisce la civiltà. Via, via! Tutto si può mettere come posta di gioco, anche il proprio corpo e l’anima: nulla vale quanto il godimento folle della scommessa, del brivido del rischio di perdere tutto, anche se stessi. O la vertigine di onnipotenza: poter vincere qualsiasi partita. “Gioco da uomo, conosco il mio quarto d¹ora ed è impossibile che a lungo andare io non vinca” Interpreti in ordine di apparizione: Marco Pasquinucci (Florindo), Riccardo Croci (Arlecchino), Cecilia Vecchio (Rosaura e Serva), Ilaria Pardini (Beatrice e Colombina), Maurizio Sguotti (Pantalone e Gandolfa), Massimiliano Caretta (Tiburzio e Pancrazio). Scene e costumi Emanuela Pischedda Regia ed elaborazione Laura Sicignano La Compagnia Teatro Cargo di Genova, fondata e diretta da Laura Sicignano, nasce nel 1994. Dalla stagione 2002/03 gestisce il Teatro del Ponente, che gli è stato concesso dal Comune. Dal 2000 la compagnia Cargo inizia, sostenuto dall¹ Eti Ente Teatrale Italiano, ad effettuare tournèe nazionali in tutta Italia. Laura Sicignano lavora come organizzatrice teatrale per Carlo Cecchi, Roberto De Simone, Adriana Asti, Teatro dell¹Archivolto, Giorgio Barberio Corsetti e per Qp agenzia Teatrale di Emilio Russo. Lavora come assistente alla regia di Santagata e Morgani, Elio De Capitani e Tonino Conte. Lavora allo Stabile di Genova dove svolge ruoli di marketing, relazioni esterne, Attività culturali. Di Teatro Cargo firma tutte le regie e molta parte dei testi. Il Giocatore replicherà al Teatro della Tosse di Genova dal 17 al 20 novembre Infolink: www.Teatrolitta.it  
   
   
TEATRO IN MATEMATICA PARALLELISMI: GEOMETRIE EUCLIDEE E NON  
 
 Milano, 26 ottobre 2004 - Riprendono gli appuntamenti del Teatro in Matematica, iniziativa unica nel suo genere che ha riscosso molto successo nelle ultime stagioni. Alle date di ottobre faranno seguito altri appuntamenti riguardanti i numeri primi e le probabilità. In scena, accanto alla curatrice Maria Eugenia D’aquino, anche Annig Raimondi e il Prof. Renato Betti, diretti dalla giovane regista Valentina Colorni. Il drammaturgo Riccardo Mini, questa volta affiancato all’esperto Prof. Renato Betti, che ha partecipato attivamente alla stesura drammaturgica dell’incontro, ha creato una struttura scenica divisa in tre momenti teatrali che seguono il filo dei parallelismi. Alla base c’è l’idea di indagare in varie forme le analogie, tra il concetto di geometria non euclidea e il teatro come spazio vuoto che assume forme diverse a seconda delle regole che di volta in volta gli attori stabiliscono. L’incontro prevede tre momenti propriamente “drammatici”, come tre microatti unici, alternati a due momenti più esplicativi affidati al Prof. Betti, in cui vengono forniti i concetti geometrici fondamentali . I tre momenti drammatici La prima scena introduce in modo leggero alcuni elementi base di geometria euclidea, con l’intenzione di catturare il pubblico su qualcosa di concreto e fisicamente evidente, come il discorso sulle geodetiche. Qual’ è la strada più breve per volare da Los Angeles a Francoforte? E’ questa la domanda che si pongono due curiosi personaggi che devono compiere una missione speciale. La seconda scena ci trasporta indietro nel tempo. La scena si svolge diversi secoli fa: un giovane matematico chiede udienza ad un vecchio matematico consacrato e celeberrimo (l’ombra di Gauss), per dirgli che ha fatto una scoperta sensazionale: dopo molti studi, ha potuto dimostrare che il quinto postulato di Euclide non è valido sempre, ma in determinati modelli può anche non esserlo (l’ombra di Lobacevskij e Boylian) . Alla fine della dimostrazione il vecchio matematico gli dice che anche lui molti anni prima è giunto alle stesse conclusioni, ma non ne ha parlato con nessuno, perché le conseguenze di una tale scoperta sarebbero disastrose per il mondo, lui stesso non ha voluto credere fino in fondo che fossero vere. Mentre ha luogo questo dialogo tra i due matematici, la città è attraversata da una rivolta popolare contro il sovrano, accusato di affamare il popolo e perseguitarlo con leggi ingiuste. I rivoltosi sono riusciti a catturare prigioniero il re, che in questo momento sta subendo un processo. Quindi il dialogo matematico è turbato da questo sottotesto, che lo interrompe continuamente con notizie sull’esito del processo e alla fine…..Chi l’avrà vinta il giovane o il vecchio, il popolo e o il re? La terza scena esplora un ulteriore parallelismo: prendiamo un classico del teatro, e lo “trasliamo” in uno spazio non euclideo. Inseriamoci ad esempio la quarta dimensione, e vediamo cosa succede. L’incursione della quarta dimensione nel mondo di Amleto potrebbe essere il fantasma del padre. Forse il padre vuole solo dire ad Amleto di placarsi l’animo per la sua perdita, perché adesso che è morto, ha capito che il prima e il dopo non esistono, vita e morte sono la stessa cosa, dal momento che morire non è altro che “passare” in una dimensione dove lo scorrere del tempo è percepito come unità. Teatro In Matematica Parallelismi: geometrie euclidee e non 27 ottobre 2004 ore 14.30 a cura di Maria Eugenia D’aquino con Maria Eugenia D’aquino, Annig Raimondi e il Prof. Renato Betti drammaturgia a cura di Riccardo Mini, consulenza matematica del Prof. Renato Betti, docente di Geometria al Politecnico di Milano regia di Valentina Colorni Infolink: www.Teatroarsenale.org  
   
   
CONFERENZA DI JEFFREY SCHNAPP TERRAGNI ARCHEOLOGO DEL FUTURO  
 
Como, 26 ottobre 2004 - L’attività del Comitato nazionale Gt04, dal 18 aprile 2004, data d’inizio delle celebrazioni per il primo centenario della nascita di Giuseppe Terragni, prosegue con una serie di conferenze e in calendario a Como da ottobre a dicembre. Il primo appuntamento è in programma giovedì 28 ottobre, alle ore 21.00, al salone dell’Unione Industriali di Como (via Raimondi 1). Protagonista della serata sarà Jeffrey Schnapp che parlerà di Terragni archeologo del futuro. Jeffrey Schnapp insegna attualmente italiano e letterature comparate all’università di Stanford. È autore tra l’altro di 18Bl Mussolini e l’opera d’arte di massa, Anno X, sulla mostra della rivoluzione fascista del 1932, e dell’edizione dell’esposizione di Bernardino Daniello da Lucca sopra la commedia di Dante, oltre che di numerosi saggi sulla letteratura medievale e umanistica, sul rapporto cultura e fascismo e sul futurismo. La conferenza verrà introdotta da Alberto Longatti. Gli appuntamenti proeguiranno, venerdì 5 novembre alle ore 21, all’Infospazio, con Aldo Nove, Raul Montanari e Tiziano Scarpa che presenteranno il volume Razionalismo Remix. Sabato 13 novembre, alle ore 18.30, all’Infospazio, si terrà la presentazione in anteprima del volume “Atlante Terragni” (ed. Skira), curato da Daniel Libeskind e Attilio Terragni. Mercoledì 24 novembre, alle ore 18.00, alla Biblioteca comunale di Como, è in programma la conferenza di Massimo Cacciari, Contesto e dimensione filosofica dell’opera di Terragni. Venerdì 26 novembre, alle ore 21.00, alla Biblioteca comunale di Como, Antonino Saggio, uno degli studiosi più autorevoli di Giuseppe Terragni, parlerà di Giuseppe Terragni vita e opere: libro, testo, ipertesto. La figura dell’architetto comasco sarà al centro di un incontro con Gillo Dorfles, Ettore Sottsass, Luciano Caramel e Guido Canella, previsto per venerdì 3 dicembre, alle ore 21.00, alla Biblioteca comunale di Como. L’evento principale di questo nuovo ciclo di iniziative sarà l’Eisenman day, dedicato all’architetto americano Peter Eisenman, il più importante studioso di Terragni - vincitore del Leone d’Oro alla carriera alla Mostra Internazionale di Architettura 2004 di Venezia - che occuperà l’intera giornata di domenica 12 dicembre con una serie di appuntamenti che riguarderanno musica, proiezioni, dibattiti, l’apertura straordinaria della Casa Giuliani Frigerio e che culminerà con la conferenza che lo stesso Peter Eisenman terrà alle ore 21, alla Casa del Fascio, preceduta da un’introduzione di Antonino Saggio e Franco Purini.  
   
   
A NORD DI VENEZIA SCULTURA E PITTURA DELLE VALLATE DOLOMITICHE TRA GOTICO E RINASCIMENTO BELLUNO, PALAZZO CREPADONA 30 OTTOBRE 2004 – 22 FEBBRAIO 2005  
 
Belluno, 26 ottobr e2004 - Una sequenza assolutamente spettacolare di “macchine liturgiche”, quali erano gli altari a battenti (Flügelältare) dolomitici, costituisce uno dei nuclei portanti della grande esposizione “A nord di Venezia. Scultura dipinta delle vallate dolomitiche tra Gotico e Rinascimento”, dal 30 ottobre 2004 al 22 febbraio 2005 in Palazzo Crepadona. Va subito chiarito che non si tratta “solo” di una pur qualificata esposizione riservata all’indagine di un territorio in una data epoca, ma molto di più: tra Quattro e Cinquecento, infatti, il Bellunese (inteso in una accezione che spazia anche al di là dell’attuale territorio geografico-amministrativo) fu un singolare luogo di incontro tra la cultura artistica veneta e quella, soprattutto tedesca, “a nord di Venezia”. La Serenissima, fortemente interessata a dare una positiva immagine di sé in un territorio strategico per le vie di comunicazioni terrestri e fluviali come per le materie prime (il bellunese era molto ricco di miniere, oltre che di legname), “investì” molto in queste vallate, sia in termini di legislazione che garantiva autonomie e consuetudini, sia in quelli che oggi definiremmo “interventi di immagine” che, spesso, erano veicolati da architetti ed artisti veneziani chiamati a rappresentare quassù la gloria della Dominante. Dal vicino Tirolo, come dal Salisburghese o dalla Boemia, erano stabilmente penetrati nel bellunese altri, diversi linguaggi e nuovi moduli artistici. L’incrocio tra questi mondi, reso ancora più vivace dagli influssi del vicino Friuli e del principato vescovile di Trento, ha catalizzato modi ed espressioni artistiche del tutto particolari, meraviglioso incontro di tradizioni fortemente diverse che hanno dato vita a capolavori di assoluta originalità. Di questo magico momento dell’arte a nord di Venezia darà conto la mostra annunciata per il prossimo ottobre dal Comune e dalla Provincia di Belluno, insieme alla Soprintendenza e a numerosi altri enti, realtà territoriali e sponsor. L’hanno preceduta più di dieci anni di ricerche “a tappeto” sul territorio ma anche in tutta Europa per documentare, ritrovare e restaurare le testimonianze di una pagina assolutamente eccezionale, e inedita, della storia dell’arte. Al centinaio di opere riunite a Palazzo Crepadona si aggiungono quelle diffuse in chiese e palazzi di Belluno e delle vallate dolomitiche che il visitatore della mostra è aiutato a scoprire percorrendo itinerari che lo porteranno dentro luoghi e paesaggi incontaminati, dove il tempo sembra essersi fermato, magari a soli pochi chilometri dalle più famose e battute piste da sci dell’intero arco alpino. Catalogo: Silvana Editoriale. Per informazioni: Iat Informazione e accoglienza turistica - Belluno Tel.0437/944274 anorddivenezia@comune.Belluno.it  
   
   
SABATO 13 E DOMENICA 14 NOVEMBRE 2004 24 ORE NON STOP!!! IL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE CELEBRA IL IO° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE DIDATTICA MUSSOLE (ADM),  
 
 Milano, 26 ottobre 2004 - Nei dieci anni trascorsi dalla sua fondazione, I'adm ha sempre mostrato un costante impegno nel migliorare la propria capacità di affiancare il Museo di Storia Naturale in ambito didattico con l'obiettivo di diversificare sempre di più l'offerta al pubblico (e non solo a quello delle scuole). Grazie a questo impegno, l'immagine del Museo risulta senz'altro migliorata, perché la varietà e la qualità delle proposte lo ha trasformato dal tradizionale luogo di conservazione e/o ricerca scientifica a un vero e proprio patrimonio di conoscenza, a disposizione dei cittadini di ogni età ed esigenza. Un luogo che oggi - accanto alla fondamentale importanza della comunicazione scientifica attraverso esposizioni ricche e aggiornate - offre visite guidate interattive, conferenze, laboratori, corsi di formazione e aggiornamento, momenti ricreativi, campus estivi, informazioni ecc., e si è quindi trasformato in una struttura che propone cultura e quindi valori - contribuendo così in maniera fondamentale alla formazione dei cittadini. Per festeggiare questa ricorrenza e ringraziare il proprio pubblico, l'Atm propone una ventiquattr'ore non stop con attività didattiche completamente gratuite e il Museo offre per l'occasione a tutti i visitatori l'ingresso gratuito. Programma sabato 13 novembre, entrata gratuita in Museo ore 17.30: I record della natura dalle ore 18.30 possibilità di pernottamento in Museo con: Accoglienza; cena; attività ludico-didattiche; preparazione alla notte; favole della buona notte in compagnia di Esopo. Domenica 14 novembre - prima colazione - attività ludico-didattiche - entrata gratuita in Museo: ore 10.30: Animali e magia; ore 11.30: Viva la montagna; ore 15.30: Cogli l'attimo; ore 16.30: A spasso per la savana – Incontro con Amref; ore 18.00: Termine delle attività. Tutte le attività sono gratuite: Prenotazione obligatoria Tel.n° 02/884.63.337; Buono cena: curo 5,00; Buono colazione: curo 2,50.
Adm - Associazione Didattica Museale Storia dell'Adm
Fondata da un. Gruppo di laureati e laureandi in discipline scientifiche molto legati al Museo di Storia Naturale, l'Associazione Didattica Museale (Adm) - pur essendo un Ente esterno al Museo stesso - ha la responsabilità dei servizi didattici del Museo sin dai primi anni '90, cioè da quando il Settore Educazione ritirò il proprio personale. La nascita dell'Adm, avvenuta ufficialmente nel 1994, servì a colmare il vuoto gestionale e organizzativo che si era venuto a creare nel settore della didattica museale, in grandissima crescita sia come quantità di richieste, sia soprattutto dal punto di vista della qualità delI'offerta formativa. L'organizzazione. L'adm si. Occupa di regolare il flusso dei visitatori, e in particolare dei gruppi, in modo che gli oltre 300.000 visitatori annui possano apprezzare il Museo al meglio e secondo le proprie esigenze, con il sostegno di un esperto didattico oppure in visita libera, nei giorni e negli orari che preferiscono. L'informatizzazione del servizio prenotazioni consente oggi di organizzare attività didattiche per circa 4000 classi l'anno grazie a due linee telefoniche operative 5 ore al. Giorno (9.00 - 14.00). I soci dell'Adm sono anche presenti in ufficio nel corso della giornata per incontrare giornalisti, sponsor, utenti, referenti ecc., per organizzare le attività dei numerosi collaboratori delI'associazione, per gestire l'amministrazione e per rispondere a eventuali imprevisti. Offerta didattica e formativa Da sempre 1'Adm si preoccupa di adeguare la propria offerta ai reali. Bisogni del mondo della scuola. Per questo, attraverso incontri informativi, questionari e colloqui personali, cerca di interagire al meglio con i docenti e di costituire così una sorta di "lente di ingrandimento" sul mondo delle scienze naturali. A questo scopo nel Museo è stato realizzato un programma di oltre 30 itinerari didattici, diversificati per ordine scolastico dalla scuola materna alla media superiore; decine di proposte invitano anche le scuole all'esplorazione del territorio nei suoi diversi aspetti, oppure ad approfondimenti da attuare in classe, anche seguendo percorsi "personalizzati" secondo le specifiche richieste dei singoli insegnanti. Inoltre, allo scopo di potenziare lo scambio continuo e la crescita reciproca con i docenti, proponiamo da diversi anni corsi di aggiornamento, in grado di fornire conoscenze aggiornate e competenze innovative su argomenti che i docenti stessi ci possono segnalare. Un panorama sempre più ampio per famiglie e appassionati Nate nel lontano 1995, le visite monotematiche per il pubblico generico sono state create perché molto raramente gli adulti (paradossalmente, soprattutto i milanesi) scelgono di visitare il Museo nel loro tempo libero, se non per accompagnarvi figli o nipoti. Con una proposta destinata specificamente a questo pubblico, e con un calendario mensile di iniziative tra il ludico e il divulgativo, si è riusciti con notevole successo a far condividere tempo libero e ed esperienze ai nuclei familiari. In questo ambito si inquadrano peraltro anche attività più strettamente ludiche (come "Il gioco dell'Orca" o "La tombola bestiale") che tendono ad avvicinare anche il pubblico scarsamente interessato all'ambito strettamente culturale. Molti di questi itinerari hanno trovato il favore degli sponsor. Per esempio, "Dentini, dentoni, zanne e fanoni" - proposto per il mese della prevenzione dentaria ^ ha visto una nota azienda offrire dentifrici che i bimbi partecipanti ricevono in omaggio: dopo aver visto la dentatura del Tirannosauro o del Capodoglio, lavarsi i denti assume un fascino assai particolare! Altre iniziative su temi di. Interesse sociale sono state invece realizzate in collaborazione con enti come Anm.esty International, Amr)f, Fai ecc. Dal 1998, nelle festività natalizie si svolge l'"Arca di Noel", un'iniziativa che ha lo scopo di offrire ai genitori impegnati nello shopping la possibilità di lasciare per qualche ora i propri bambini in mani esperte, consentendo ai piccoli di sperimentare attività nuove, divertenti, e allo stesso tempo ricche di contenuti. Il successo è stato notevole tanto che nel 2003 sono arrivati oltre 500 bambini! Ma anche la Pasqua è diventata un appuntamento fisso per le famiglie: "Uova a sorpresa" consente di soddisfare tutte le curiosità sulle uova e di imparare decorarle con varie tecniche. E per chi rimane in città anche d'estate, le "Serate al Museo" sono ormai un appuntamento immancabile, che coniuga approfondimenti scientifici con manifestazioni artistiche e musicali di grande impatto. Da anni. Con successo, è stato sperimentato un. Campus estivo naturalistico, ricco di attività laboratoriali e ludiche. Infine, non va dimenticato l'impegno dell'Adm nel fornire sostegno didattico a mostre di tipo naturalistico (da "Ambra" a "Abissi", da "Vulcani" a "Dinosauri", ecc.), promosse dal Museo di Storia Naturale o da Enti. Esterni che hanno espressamente richiesto la nostra collaborazione. Tutto questo per sottolineare che il Museo non è quel luogo noioso e polveroso che molti immaginano: è parte della città, è un bene di tutti, propone attività inserite nel quotidiano e certamente non riservate ai soli "addetti ai lavori". Il Laboratori Il Museo di Storia Naturale dispone oggi anche di spazi che consentono attività diverse dalla semplice visita al materiale in esposizione. Nel 2000 è stato infatti inaugurato un laboratorio didattico di paleontologia, con annesso scavo paleontologico simulato: il Paleolab. Nato dove una volta sorgeva la gabbia dei felini dell'ex-zoo di Milano, il rateatala consente agli studenti di sperimentare le attività che generalmente rientrano nel lavoro dello studioso di fossili, mentre gli appassionati vi possono trovare e toccare con mano reperti paleontologici, mineralogici e petrografici. Lo spazio viene utilizzato anche per feste di compleanno a tema paleontologico e zoologico. Alla domenica il laboratorio si apre al pubblico con iniziative diversificate, in cui la componente culturale si interseca con l'aspetto ludico: tra le manifestazione di maggior successo va ricordata al "lebbre dell'oro", che ha consentito l'estrazione dì pagliuzze d'oro da sabbia aurifera. Nelle serre di Palazzo Dugnani è finalmente in fase di completamento un laboratorio didattico di scienze biologiche, il $it2, dove exhibits elettromeccanici di grande impatto emotivo e grande valore cognitivo consentiranno a studenti e pubblico di entrare nel corpo umano, carpire i segreti dell'evoluzione ed esplorare le dinamiche dell'atmosfera, Molto interessante è anche il Pere elah, un laboratorio didattico di botanica associato a una serra tropicale, allestito in via Zubiani (zona Niguarda) dal Settore Parchi e Giardini. A breve gli spazi si arricchiranno di piante di ambiente mediterraneo e arido, divenendo così il nuovo Polo Botanico della città di Milano. Sul territorio L'adm è presente da molti anni anche sul territorio, occupandosi di educazione ambientale presso l'Oasi di S. Alessio (Pv), il Parco Faunistico "la Torbiera" (No), il Parco della Preistoria (Cr), il Bosco Didattico di Castelleone (Cr), il Parco Ittico (Lo) e la Cascina Forestina (Mi). Le esperienze sul campo offrono una varietà e una ricchezza di stimoli per motivare gli studenti alla scoperta di nuove situazioni di apprendimento. Dal 1999 1'Adm ha anche aperto una sezione didattica presso il Museo di Scienze Naturali di Morbegno (So), del quale gestisce anche l'affluenza delle scuole della Valtellina e dintorni. Collaborazione con altri enti del settore Poiché tra obiettivi dell'Adm c'è anche il superamento del tradizionale divario tra cultura scientifica e cultura umanistica, si è cercato di sviluppare iniziative interdisciplinari che coniugassero scienza, arte, musica, storia, letteratura, teatro. Tra le più significative val la pena di ricordare effigie attivate con eàtf àe Buratto, Teatro Litta, Società Cooperativa Archeologica, Opera d'Arte, Inmusica, Mozart&milano. L'adm è anche tra i soci fondatori di Pxtramoenia, la "super-associazione" che raccoglie tutte le agenzie didattiche che operano nei musei civici milanesi. Non mancano collaborazioni con il mondo dell'editoria a sia di quella scolastica e per ragazzi, sia di quella per, appassionati -, ma anche con strutture decisamente "ludiche" (la Disney-buena Vista e il Parco Divertimenti Gardaland) per fornire un. Taglio didattico-scientifico ad alcune loro proposte alle scuole. Ricerca didattica e aggiornamento dello staff Ad da alcuni anni ha ampliato il proprio campo d'azione unendo alla pratica della didattica museale la ricerca e l'analisi delle problematiche di questo settore, in particolare sulla conoscenza del pubblico: Alcune ricerche -- uniche in Italia - riguardano la valutazione dell'efficacia delle visite guidate. Sono stati anche organizzati incontri e convegni a livello locale e nazionale sui problemi organizzativi delle sezioni didattiche dei musei scientifici per fare il punto della situazione e delineare strategie di intervento. Gli esperti dell'Adm curano con estremo scrupolo la propria preparazione scientifica, e in questo sono facilitati dal fatto che con la Direzione del Museo e i conservatori c'è da sempre un colloquio mai interrotto per qualsiasi aggiornamento e/o chiarimento: lo staff scientifico del Museo contribuisce alla formazione dei collaboratori all'inizio di ogni anno scolastico.