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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Ottobre 2004
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IL MINISTERO DELLE FINANZE NON SI ESPRIME SUL SUPERENALOTTO ONLINE PUNTOGIOCO24 MANTIENE SOSPESA LA POSSIBILITÀ DI GIOCARE SU INTERNET ALLE LOTTERIE STATALI IN ATTESA DI UN PRONUNCIAMENTO UFFICIALE  
 
Milano, 28 ottobre 2004 - Si è tenuto il 26 ottobre l'atteso incontro tra Puntogioco24, la società che offre la possibilità di giocare online alle lotterie dello Stato, e il Ministero delle finanze, ma resta ancora in sospeso la pronuncia di un parere ufficiale. Puntogioco24 ha illustrato nel dettaglio la propria attività ai consulenti incaricati dal Ministero delle finanze che si sono astenuti dal prendere una posizione ufficiale circa la legittimità del servizio. Il Ministero si riserva di esprimere un parere sull’attività di Puntogioco24 solo dopo aver esaminato la complessa normativa che regola il mercato dei giochi in Italia. Per questo motivo la società guidata da Marcus Geiss ha sollecitato un parere ufficiale scritto al Ministero, come suggerito peraltro dagli stessi consulenti. Puntogioco24 ha quindi deciso di mantenere sospesa la possibilità di giocare online al Superenalotto in attesa dell'ottenimento di tale parere. L’amministratore delegato della società italiana, Marcus Geiss ha dichiarato: “Dopo l’incontro di ieri mi sembra ancora più precipitosa la reazione di Sisal, considerato che anche i consulenti del Ministero delle finanze non hanno ancora espresso un parere ufficiale”. Prosegue Geiss: "Siamo sicuri che quanto prima si risolverà una questione che mette l’Italia, unico Paese in Europa, nell’impossibilità di sviluppare il gioco online alle lotterie statali, con grave danno proprio per le finanze pubbliche. Infatti porteremo nuova clientela e ne sottrarremo molta ai giochi clandestini. Confidiamo che il parere del Ministero possa fare quanto prima definitiva chiarezza sul nostro operato".  
   
   
AL VIA LA NUOVA OFFERTA BUSINESS DI 3. L'UMTS DI 3 PER LE AZIENDE A SOLI 7,5 CENT € AL MINUTO PER LE CHIAMATE VOCE  
 
Milano, 28 ottobre 2004 - 3, la Mobile Video Company italiana del Gruppo Hutchison Whampoa, la prima ad aver lanciato i servizi Umts in Italia e nel Mondo, amplia l'offerta dedicata alle aziende con tre novità assolute. Intrenet.flat è il piano tariffario dedicato alle aziende che permette di chiamare ad una tariffa unica, di semplificare la gestione aziendale e di ridurre i costi. Con Intrenet.flat chiamare tutti i numeri nazionali, di rete fissa e mobile, costa solo 7,5 cent€ al minuto (scatto alla risposta di 12,5 cent€) a fronte di un canone mensile di 7,5 €. Ma i vantaggi non finiscono qui. Infatti, basta ricevere 200 minuti di chiamate nazionali ed internazionali (esclusa rete 3), nel corso del mese solare di riferimento, per ottenere uno sconto di 7,5 € ed azzerare l'importo del canone mensile. Tre.dati è il primo abbonamento Umts “all-inclusive” per l'accesso in mobilità ai dati, attivabile esclusivamente con l'acquisto della Fast Mobile Card di 3, in promozione fino al 14 novembre, a soli 40,9 €. Tre.dati ogni giorno mette a disposizione 25 Mb di traffico da fruire sotto rete 3, con un canone mensile di 20,84 € e senza scatto alla sessione. Qualora si superi la soglia giornaliera, ogni Mb in più ha un costo di 50 cent€, con uno scatto d'inizio sessione di 12,5 cent€. Inoltre, grazie al servizio di roaming Gprs, è possibile navigare in Internet con la Fast Mobile Card di 3, inviare e ricevere e-mail, quando ci si trova fuori copertura 3, ad un costo di 1,67 €/Mb. Postoffice, all’interno dell’offerta 3 for business, è la soluzione dedicata alle aziende medio-piccole, tecnologicamente avanzate e con un’elevata propensione alla mobilità, che utilizzano un servizio di e-mail fornito da un Internet Service Provider (Isp) esterno. Postoffice consente di scegliere il dominio della propria azienda (@nomeazienda.Tre.biz), di assegnare gli indirizzi e-mail ai dipendenti e di prestabilire la capacità di memoria delle singole caselle (in automatico vengono assegnati 50 Mb) e di gestire i dati anagrafici dei dipendenti, tenendo sempre aggiornata la Rubrica Aziendale. Postoffice, in altre parole, integra perfettamente E-mail, Rubrica e Agenda e permette di gestire i contatti ottimizzando i tempi e le modalità di comunicazione. Con l‘E-mail di Postoffice è possibile accedere velocemente alle e-mail aziendali, ma anche a quelle personali ricevute su account esterni. Rubrica è invece il servizio di Postoffice che consente di gestire contemporaneamente 2 liste di contatti, una aziendale e una personale, direttamente sul videofonino e con la stessa semplicità di utilizzo di una intranet aziendale. Infine, con Agenda di Postoffice si possono gestire gli appuntamenti della giornata direttamente sul videofonino. Inoltre, grazie all'invio di un Sms o di una e-mail, il promemoria è assicurato. Innovativo, pratico e veloce, Postoffice è dedicato all'azienda e ai suoi dipendenti. Per l'azienda, Postoffice rappresenta un sistema di gestione davvero utile e vantaggioso perché consente di condividere le informazioni in modo sicuro e veloce. Ai dipendenti, Postoffice offre la possibilità di inviare e ricevere e-mail, consultare la Rubrica e l'Agenda visualizzando i messaggi e annotando gli appuntamenti in programma. Tutto questo in modo facile e sicuro, in mobilità, direttamente sul videofonino e sul pc portatile. Il costo del traffico dati effettuato viene tariffato secondo il piano 3 for business sottoscritto dall'azienda. Infine, sottoscrivendo il servizio Postoffice entro il 31 dicembre 2004, il contributo di attivazione è gratuito.  
   
   
MOBILE WORK: LE SQUADRE DI SERVICE DELL’OPERATORE MOBILE O2 LAVORANO SUL CAMPO TRAMITE WORKSTATION MOBILI GRAZIE A SIEMENS BUSINESS SERVICES  
 
Milano, 28 ottobre 2004 - Siemens Business Services fornirà l’innovativa soluzione di mobile work denominata Managed Mobile Device alle squadre di service dell’operatore O2. Grazie a questa soluzione installata nel proprio personal digital assistant (Pda), i dipendenti dell’azienda potranno accedere alle applicazioni business, organizzare, sincronizzare, recuperare dati, come appuntamenti e scadenze. Il collegamento in real-time consentirà all’azienda a sua volta di avere accesso alle informazioni relative al suo staff. La fase iniziale del progetto riguarderà 200 dipendenti. Gli utenti riceveranno una memory card criptata con il pacchetto software completo per l’accesso ai dati personali (e‑mail, calendario e contatti) e ai programmi applicativi interni all’azienda. La memory card contiene anche una funzionalità di disaster recovery, che consente di immagazzinare i dati e le applicazioni all’interno del Pda, aggiornandoli continuamente. Se i dati vengono persi o danneggiati, l’utente li può recuperare in ogni momento, senza accedere alla rete dell’azienda, o trasferirli su un dispositivo sostitutivo. Il sistema di gestione della soluzione Mobile Managed Device si basa su un database centrale che garantisce l’installazione delle ultime versioni del software e dei più recenti aggiornamenti anti-virus su tutti i dispositivi mobili. Il sistema è in grado di aggiornare velocemente e nello stesso tempo un gran numero di terminali. Anche l’Italia riveste un ruolo centrale per tutto il Gruppo Siemens nello sviluppo di soluzioni per la mobilità. Italdata, la società controllata da Siemens Informatica, è centro di competenza internazionale per il mobile business ed ha realizzato soluzioni innovative per la gestione delle risorse presenti sul territorio, squadre operative e mezzi di trasporto. Tra queste, un’applicazione per l’Emergency Force Management che permette di coordinare squadre di manutenzione per il pronto intervento, soluzioni per l’e-ticketing ed un applicativo per la gestione degli operatori presenti sul territorio che, dotati di palmari con Gprs, Gps, telecamera e stampante Bluetooth, possono registrare un’infrazione, allegare una foto e rilasciare una ricevuta  
   
   
RIVITALIZZARE L’INNOVAZIONE NEL SETTORE DELLA TELEFONIA MOBILE: STRATEGIE PER CREARE NUOVI SPAZI DI MERCATO UNO STUDIO CONDOTTO CONGIUNTAMENTE DA CAPGEMINI E INSEAD EVIDENZIA UN DISALLINEAMENTO TRA CIÒ CHE I CONSUMATORI DESIDERANO DAI SERVIZI DI TELEFONIA MOBILE E CIÒ SU CUI GLI OPERATORI DEL SETTORE SONO FOCALIZZATI  
 
Milano, 28 ottobre 2004 - Negli ultimi anni il settore europeo della telefonia mobile è cresciuto in modo esponenziale, trainato dall’introduzione delle carte prepagate e dal lancio dei servizi Sms. Attualmente la crescita sta rallentando e le innovazioni più recenti, quali Wap e Mms non sono riuscite ad invertire i recenti trend. Uno studio pubblicato di recente rivela che gli operatori di telefonia mobile sono troppo coinvolti nella lotta con i competitor per la conquista di quote di mercato crescenti a discapito del soddisfacimento dei bisogni fondamentali dei propri clienti. Lo studio, pubblicato da Capgemini, uno dei maggiori fornitori al mondo di servizi di consulenza, technology e outsourcing, e Insead, una delle più rinomate business school a livello mondiale, ha coinvolto 27 operatori di telefonia mobile e 1.216 utenti di tutta Europa, e mette in evidenza interessanti opportunità di crescita per gli operatori. La carenza di attenzione sui bisogni reali dei clienti limita il potenziale di crescita degli operatori sia a livello di ricavi che di quote di mercato. Nonostante sia gli operatori del settore sia i consumatori siano concordi nel riconoscere l’importanza del fattore prezzo, l’offerta degli operatori sembra non rispondere alle aspettative dei clienti in maniera ottimale, infatti la ricerca rivela che il 57% degli intervistati afferma di essere scontento delle tariffe telefoniche proposte. Lo studio rivela che prezzi inferiori andrebbero a beneficio sia degli operatori sia degli utenti: Il 44% delle persone intervistate è disposto a rinunciare ai servizi a valore aggiunto, a fronte di un consistente sconto sui servizi di telefonia mobile; Il 79% afferma che aumenterebbe l’uso del telefono mobile se avesse lo stesso costo della linea fissa - e il 49% degli intervistati dismetterebbe completamente la linea fissa. Analogamente, la copertura e in misura maggiore l’ampliamento delle opportunità di utilizzo sono considerati fattori chiave, nonostante lo studio abbia rivelato che la maggior parte dei clienti sia insoddisfatta, facendo emergere rilevanti opportunità di miglioramento per l’offerta degli operatori: Il 74% degli intervistati aumenterebbe l’uso del proprio cellulare se la copertura fosse migliorata in ambienti chiusi, all’interno dei treni ed estesa alla metropolitana. Il 79% aumenterebbe l’utilizzo del telefono mobile se gli operatori sovvenzionassero l’uso di auricolari e kit vivavoce per auto, che aumentino la possibilità di utilizzo durante la guida o quando le mani sono occupate in altre attività. “La strategia perseguita attualmente dagli operatori di telefonia mobile è quella di competere attraverso una value proposition generica, non riuscendo a cogliere le aree che i consumatori ritengono più importanti” dichiara Didier Bonnet, Managing Director di Capgemini Telecom, Media & Entertainment (Tme) “Alcuni dei fattori principali per i consumatori, quali prezzi competitivi, opportunità e semplicità di utilizzo non sono considerati fattori competitivi di primaria importanza dagli operatori. I servizi a valore aggiunto sui cui la maggior parte degli operatori sta puntando, saranno fondamentali nel futuro, ma la loro adozione richiederà tempo e un’offerta di contenuti interessanti a prezzi competitivi, che gli operatori oggi devono ancora mettere a punto.” Il Professor Ben M. Bensaou, Insead, rivela la metodologia utilizzata per individuare nuove opportunità per gli operatori: “Attraverso l’individuazione dei fattori competitivi su cui le aziende fanno leva per creare valore al cliente, e il confronto con le reali frustrazioni e desideri di utenti attuali e potenziali, siamo stati in grado di identificare numerose opportunità ancora inesplorate. Abbiamo seguito la logica di Value Innovation, basata sul presupposto che gli innovatori di successo si focalizzano sulla ridefinizione o la creazione di nuovi spazi di mercato attraverso l’esplorazione di nuove opportunità di offerta che generano reale valore per l’acquirente e allo stesso tempo permettono di ridurre la struttura di costi interna all’azienda.” La ricerca rivela alcuni disallineamenti significativi tra la domanda degli utenti e le aree su cui gli operatori pongono maggiore attenzione. La semplicità delle offerte e di utilizzo degli apparati e la facilità di effettuare e controllare la spesa sono fattori significativi per i clienti: per esempio, più del 70% degli intervistati con età superiore a 35 anni preferisce utilizzare apparati semplici. Di contro, pochissimi operatori menzionano questo come fattore competitivo principale. Inoltre, mentre la maggior parte degli operatori considera i servizi a valore aggiunto un fattore critico di differenziazione, soltanto una ristretta parte dei clienti lo cita come fondamentale. Jawad Shaikh, Responsabile dello Strategy Lab di Capgemini Tme, aggiunge: ”I risultati della ricerca mostrano che gli operatori devono rifocalizzare i loro tentativi d’innovazione su ciò che i clienti considerano realmente importante: innanzitutto, essi dovrebbero inizialmente concentrarsi sulla soddisfazione dei bisogni di base dei clienti: “comunicare sempre e ovunque”. I servizi a valore aggiunto diventeranno maggiormente rilevanti, ma non a scapito dei requisiti base richiesti dai clienti. Se gli incumbent non terranno conto dei “desiderata” espressi dagli utilizzatori del servizio, presto si troveranno a competere con nuovi entranti maggiormente propensi a fornire al cliente ciò che realmente desidera”.  
   
   
CARATTERE: LA PIATTAFORMA DEL GRUPPO MPS PER LA CLIENTELA AFFLUENT PRESENTATI ALLA STAMPA I RISULTATI DEL MODELLO DI SERVIZIO PERSONALIZZATO DI ASSISTENZA FINANZIARIA DEL GRUPPO MPS  
 
Milano, 28 ottobre 2004 - Il Gruppo Mps ha presentato ier a Milano Carattere, la piattaforma dedicata alla clientela affluent, oggi disponibile presso tutte le filiali di Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Toscana e Banca Agricola Mantovana e prossimamente di Mps Banca Personale, la rete di promotori finanziari del Gruppo. Carattere si inserisce nella logica di segmentazione della clientela ed è la soluzione del Gruppo Mps ai bisogni previdenziali e di mercato: la piattaforma è infatti in grado di misurare per ogni lavoratore il gap pensionistico, trovando insieme a lui le risposte adeguate. I risultati riscontrati evidenziano come Carattere sia una soluzione appropriata per soddisfare le esigenze del cliente in base al suo orizzonte temporale di investimento e al suo profilo di rischio: 250.000 clienti sono già serviti attraverso il modello di servizio Carattere, per un totale di 30 miliardi di euro di patrimonio gestito, grazie al lavoro svolto dalle reti del Gruppo. Sono aumentati inoltre sia l'orizzonte temporale medio d'investimento, da 3 a 4 anni e mezzo, sia la nuova raccolta, grazie ad un apporto medio di denaro aggiuntivo per cliente Carattere di oltre 10.000 euro (6.500 sulla clientela lower affluent). Attraverso Carattere, il cliente viene seguito personalmente da un gestore dedicato, professionalmente supportato da una continua formazione erogata attraverso appositi corsi denominati "Accademia del Risparmio e della Previdenza" e da specifici strumenti all'avanguardia nel settore, come il desktop del gestore e il cruscotto cliente, interamente realizzati con know how interni. Attraverso una serie di colloqui approfonditi (minimo quattro all'anno) con il cliente, Carattere mira a renderlo consapevole dei propri bisogni finanziari attuali e prospettici, in un'ottica di lungo periodo, esprimendo una proposta di investimento condivisa e in grado di mantenere e garantire nel tempo la massima aderenza alle esigenze e al profilo di rischio, in quanto il percorso è modificabile nel corso del tempo. Due sono i percorsi relazionali sulle quali il modello di servizio è basato: l'analisi del "gap previdenziale" e la fase di "asset allocation", effettuata dal gestore con l'ausilio di un applicativo appositamente creato per Carattere che elabora la composizione del portafoglio ideale, sulla base delle esigenze finanziarie di ciascun cliente.  
   
   
L’INFORMAZIONE AL CENTRO DELLA RELAZIONE B2B: I REPORT D&B SU LINKS SANPAOLO  
 
Torino, 28 ottobre 2004 - Le informazioni oggi sono strategiche per la gestione del business e la qualità dell’informazione fa la differenza. Links Sanpaolo propone alle imprese il servizio di Informazioni Commerciali, un insieme integrato di strumenti informativi per conoscere, analizzare, tenere sotto controllo la situazione economica e finanziaria di altre aziende (ad esempio, partners, fornitori, clienti potenziali o attuali..). E oggi le Informazioni Commerciali si ampliano con un nuovo prodotto, i Report Informativi D&b. I Report Informativi D&b utilizzano i dati forniti da D&b, leader mondiale delle informazioni commerciali, che vanta il business database più ampio e completo a livello mondiale, con informazioni aggiornate provenienti da più fonti - sia ufficiali che esclusive D&b- e su aziende operanti in tutto il mondo (oltre 85 milioni di aziende dislocate in circa 200 paesi). Oltre ai vari dati di natura commerciale, di rischio e di bilancio, i report forniscono una serie di indicatori sintetici (D&b Risk Indicator, D&b Delinquency score, D&b Paydex) per comprendere con facilità ed immediatezza il grado di affidabilità e solvibilità dell’azienda analizzata. I Report Informativi D&b si affiancano ai servizi delle Info Camerali e dei Bilanci, che permettono di richiedere e consultare online le informazioni camerali (visure, protesti, atti pregiudizievoli, soci e partecipazioni, ..) e i bilanci depositati presso il Registro delle Imprese. Per la gestione del rischio di credito commerciale, l’azienda può così avvalersi di un ventaglio di strumenti davvero completo e adatto per ogni esigenza. I Report Informativi D&b si distinguono, oltre che per la qualità e l’aggiornamento delle informazioni, anche per l’ampiezza delle soluzioni proposte, caratterizzate da una diversa profondità dell’informazione, per andare incontro alle specifiche problematiche, via via più complesse, delle imprese clienti. Accanto ai report ideati e costruiti da Sanpaolo (Report D&b Marketing, Quick Check, Decision Support), nella gamma vengono proposti alla clientela anche i report prodotti da D&b: Bir e D&b Plus. La reportistica si completa poi con le funzionalità di investigazione e di monitoraggio, che aggiungono un ulteriore plus distintivo a questo prodotto, in quanto permettono alla clientela di "richiedere" a D&b la ricerca o l’aggiornamento delle informazioni, configurando un vero e proprio servizio "su misura". Ma la vera novità dell’offerta di Links Sanpaolo è la speciale formula di pagamento "a consumo"- il cliente compra e paga solo le singole informazioni di interesse. Oltre alla convenienza del prezzo. La clientela Links Sanpaolo ha possibilità, esclusiva, di acquistare informazioni di fonte D&b ad un prezzo molto vantaggioso. E per il periodo di lancio, fino al 31 dicembre 2004, con uno sconto del 30% sul prodotto Bir. Le informazioni commerciali sono una soluzione indispensabile per identificare partner commerciali affidabili ed effettuare transazioni sicure. Oltre a ridurre i rischi commerciali, specie nei confronti delle controparti estere, esse permettono di ricercare e sfruttare nuove opportunità di business, trovare nuovi clienti, valutare nuovi fornitori. Per questa ultima finalità, Sanpaolo Imprese propone altre due soluzioni complementari: i Dossier Paese e il servizio di Ricerca Partner.  
   
   
INTERNET E BANCHE: AUMENTANO LE FRODI VIA INTERNET NEI CONFRONTI DEGLI UTENTI DELLE BANCHE. IL SINDACATO NAZIONALE ANTIUSURA ED IL DELEGATO DEL SINDACO DI ROMA ALLA TUTELA DEI CONSUMATORI, DENUNCIANO IL CRESCENTE E PREOCCUPANTE FENOMENO  
 
Roma, 28 ottobre 2004 - Nei rapporti con i servizi bancari, Internet comincia a entrare a pieno titolo nelle abitudini dei romani. Ma le enormi potenzialità dell’«Internet banking» stanno aprendo la strada a nuove tipologie di frodi finanziarie messe a segno attraverso la rete e la posta elettronica degli utenti. Nascono così fenomeni del tutto nuovi come il «phishing» dall’inglese «to fish» (pescare, sottintendendo il pesce che abbocca a un’esca). «Il phishing è un sistema illegale di raccolta di dati sensibili quali possono essere il numero di conto corrente bancario, il numero della carta di credito o le password segrete da utilizzare in un secondo momento per fini illeciti» spiega l’avvocato Sergio Scicchitano, delegato del sindaco di Roma alla Tutela dei Consumatori e degli Utenti. All’ufficio per la Tutela dei Consumatori del Comune di Roma sono arrivate diverse segnalazioni da parte dei cittadini in merito a tentativi di raggiri on-line e lo stesso ufficio comunale è stato oggetto di 2 tentativi di truffa telematica. Nella Capitale i privati abilitati ai servizi offerti dalle banche su Internet sono circa 300 mila e rappresentano intorno al 15 per cento dei clienti bancari romani. Gli utilizzatori attivi dei sistemi di «Internet banking» richiedono in media ogni anno 100 informazioni sul proprio conto e dispongono 10 bonifici. Le transazioni via web sono in aumento costante, così come anche i tentativi di «phishing». Come funziona il sistema? Vengono inviate e-mail contraffatte con la grafica e i loghi ufficiali di un’istituto bancario, richiedendo di compilare un modulo allegato alla e-mail o linkato ad una pagina web. Nel modulo i pirati informatici chiedono ai clienti delle banche di confermare i propri dati personali e in genere di fornire la loro password. Tutti questi dati finiscono poi nella banca dati del truffatore che ha spedito la finta e-mail. Ma in materia di sicurezza e tutela delle informazioni trasmesse via Internet ci sono alcuni accorgimenti per difendersi efficacemente dai pirati informatici. Anche il professor Francesco Petrino, docente di diritto bancario e presidente dello Snarp, il Sindacato nazionale antiusura plaude questa iniziativa che, dichiara “Potrà essere un importante passo per scongiurare vere e proprie truffe nei confronti di indifesi cittadini che, dal questo punto di vista, non godono di nessuna tutela”. Ecco infine, i consigli dell’avvocato Sergio Scicchitano: 1.- Diffidate da chi chiede tramite e-mail di inviare dati personali quali codice fiscale, numero di conto, numero di carta di credito, codici di accesso, pin e password. 2.- Se avete dubbi sull’autenticità di un messaggio elettronico contattate subito il call center dell’azienda che presumibilmente ha spedito l’e-mail sospetta. 3.- Qualora vi venisse richiesto l’inserimento di dati riservati via e-mail non selezionare mai direttamente un indirizzo web contenuto nel messaggio anche se apparentemente inviato da una fonte affidabile. 4.- Per collegarsi al proprio istituto bancario è bene aprire sempre il proprio browser web e digitare l’url ufficiale senza utilizzare altri tipi di link. 5.- Quando si inseriscono i propri dati riservati su Internet controllare di essere su una pagina protetta da certificato di crittografia valido, riconoscibile dalla presenza dell’immagine di un lucchetto in basso a destra sulla finestra del browser. 6.- Ricordarsi che il «lucchetto» di protezione, oltre a garantire la cifratura dei dati, vi consente anche di identificare con certezza l’autenticità del servizio utilizzato. 7.- Per qualsiasi altro dubbio o chiarimento contattare l’Ufficio per la Tutela dei Consumatori e degli Utenti al numero 06.67.10.62.93 dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle 17.30 e il venerdì dalle ore 9 alle 13. “L’ultimo punto - commenta ancora il professor Petrino - l’ottavo appunto, vorrei aggiungerlo io a sostegno della pregiata iniziativa del delegato del sindaco Veltroni per la tutela dei consumatori e per dare un ulteriore piano d’appoggio agli sventurati vittime di questi drammatico raggiro. Voglio cioè mettere a disposizione il numero telefonico del sindacato che presiedo, 06/6634446, affinché chiunque, vittima dei raggiri su internet, possa contattarci ed essere aiutato dai nostri legali”.  
   
   
SI STA DIFFONDENDO UNA NUOVA TIPOLOGIA DI SITI WEB FRAUDOLENTI: WEBSENSE LANCIA L’ALLARME  
 
Milano, 28 ottobre 2004 – Internet fa ormai parte della vita di tutti noi. Il suo utilizzo, però, sta aprendo la strada anche a nuove tipologie di frodi, messe a segno attraverso il web e la posta elettronica. Nascono così fenomeni come il “phishing”, un sistema illegale di raccolta di dati riservati (quali numero di conto corrente bancario o della carta di credito), che trae in inganno gli utenti inviando loro messaggi il cui mittente è apparentemente un’organizzazione (in genere un istituto bancario) dal nome ben noto. Ora però le tecniche di phishing si stanno ulteriormente affinando e sta nascendo una nuova categoria di siti fraudolenti, che convincono i navigatori a fornire informazioni confidenziali allettandoli con la promessa di eccezionali offerte commerciali. A lanciare l’allarme sono i Websense Security Labs (www.Websensesecuritylabs.com), che hanno rilevato un preoccupante aumento di siti fraudolenti di vecchio e nuovo tipo. Secondo l’Anti-phishing Working Group (Apwg), i siti di phishing “tradizionali” crescono a un ritmo mensile del 50%, cui si aggiunge un preoccupante proliferare di queste nuove tipologie di siti fraudolenti, che contribuiscono ad aumentare ulteriormente i rischi presenti su Internet. Il rapporto “Phishing Attack Trends” di Apwg è disponibile all’indirizzo: http://www.Antiphishing.org/apwg_phishing_attack_report-jul2004.pdf. La nuova categoria di siti fraudolenti raccoglie le informazioni riservate fingendo di offrire prodotti e servizi. E se gli attacchi di phishing utilizzano le email per attirare gli utenti Internet su siti falsi, che appaiono del tutto uguali dal punto di vista grafico ai siti di note istituzioni, i nuovi siti fraudolenti scoperti dai Websense Security Labs sembrano invece veri e propri siti di e-commerce. Questi siti propongono prodotti e servizi che sembrano autentiche occasioni online: così gli utenti, credendo ad esempio di acquistare una fornitura per l’ufficio, sfruttare offerte promozionali o chiedere un prestito, si ritrovano a fornire le proprie informazioni finanziarie al sito fraudolento. I Websense Security Labs hanno individuato diversi elementi comuni tra i nuovi siti fraudolenti: spesso l’offerta sembra provenire da siti di case farmaceutiche, banche, finanziarie; la maggior parte dei siti fraudolenti fornisce contatti falsi o nessun contatto (salvo indirizzi email) e spesso il sito stesso non funziona; la vita media di questi siti è di 8,5 giorni: maggiore rispetto ai “vecchi” siti di phishing; i siti fraudolenti sono collegati a reti di spammer ad alta intensità di traffico; la maggior parte dei siti fraudolenti risiede fuori dagli Stati Uniti. “Internet è in continua evoluzione come veicolo di attacchi da parte di hacker che utilizzano sistemi per ingannare sia utenti occasionali sia aziendali, vittime del furto di identità”, ha dichiarato Dan Hubbard, Director Security & Technology Research di Websense. “Un problema destinato a peggiorare man mano che le tecniche messe a punto dagli hacker diventano sempre più sofisticate”. La soluzione offerta da Websense per combattere il fenomeno si chiama Websense Enterprise ed è indirizzata alle aziende che vogliono evitare l’accesso a siti fraudolenti da parte dei dipendenti. Ciò è reso possibile grazie a un vastissimo database per il web filtering che raccoglie oltre 7,1 milioni di siti a rischio organizzati in più di 80 categorie. Per la protezione dai siti fraudolenti, le aziende possono utilizzare in particolare la categoria di web filtering “Phishing e altre frodi”. Se l’organizzazione implementa una policy di sicurezza che blocca l’accesso a questa categoria di siti, i dipendenti che cercheranno di collegarsi all’Url di un sito web fraudolento non avranno la possibilità di accedervi. Mettendo in guardia i clienti Websense e tutta la comunità di utilizzatori, i Websense Security Labs - centro di competenza voluto da Websense con l’obiettivo di promuovere le attività di ricerca in materia di sicurezza informatica e minacce via Internet e di rendere disponibili con la massima tempestività informazioni e aggiornamenti – contribuiscono a rendere più sicure le infrastrutture di rete delle organizzazioni. I Websense Security Labs analizzano infatti ogni giorno milioni di siti, alla ricerca di siti fraudolenti, malicious mobile code, spyware e altre minacce. Gestendo inoltre una honeynet, ovvero una “finta” rete di computer non protetta e dunque facile preda degli hacker, i ricercatori di Websense individuano e analizzano gli attacchi internet più sofisticati e pubblicano poi i risultati, permettendo così alle organizzazioni di proteggere dipendenti e ambienti di elaborazione dalle minacce sempre più sofisticate e pericolose.  
   
   
VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO A PORTATA DI MOUSE GRAZIE AL SERVIZIO NET.RISK  
 
Milano, 28 Ottobre 2004 - Vem Sistemi, società che opera nel settore dell’Information & Communication Technology come Business Continuity Company, annuncia la disponibilità di Net.risk, un nuovo servizio per la valutazione e la gestione del rischio sviluppato dalla società forlivese per coadiuvare i responsabili della sicurezza aziendale in tutti i passi necessari alla gestione della sicurezza delle informazioni. Il nuovo servizio, interamente fruibile via web, fa parte dell’insieme di servizi offerti da Vem Sistemi tramite il portale myVem.com ed è già utilizzato con successo da alcune importanti realtà in Italia, tra cui Fischer, azienda leader nella produzione di sistemi di fissaggio. “La sicurezza informatica è un processo costante, che ha tra i suoi obiettivi l’identificazione di tutte le possibili azioni correttive ad una situazione esistente”, ha commentato Maurizio Camurani, Presidente di Vem Sistemi. “La sicurezza assoluta non esiste e le infrastrutture informatiche sono soggette a continue evoluzioni ed è quindi necessario effettuare analisi costanti per intervenire e migliorare i livelli di sicurezza”. Tramite il servizio Net.risk le aziende possono effettuare una definizione degli asset per poi passare alla valutazione e gestione del rischio. La prima fase prevista dal servizio è quella di definizione dell’ambito di applicazione delle policy e, per determinare la criticità di un determinato asset, sono stati definiti i seguenti step: Individuazione della struttura organizzativa; Individuazione delle applicazioni e banche dati utilizzate da ogni area aziendale; Determinazione dell’impatto sul business dovuto ad una perdita di Rid (Riservatezza, Integrità e Disponibilità) su dati e applicazioni per ogni area aziendale; Mappatura delle banche dati e applicazioni sul sistema informativo (server applicati e archivi elettronici e/o cartacei). Una volta determinato l’indice di criticità dell’asset (Idc), è possibile passare alla fase di Valutazione del Rischio, per la quale Vem Sistemi ha sviluppato un sistema che tiene conto dei seguenti fattori: Catalogazione delle minacce al sistema informativo; Valutazione delle vulnerabilità alle minacce mediante controlli sul sistema (rischio potenziale); Impatto che il verificarsi di una minaccia provoca sul business (rischio reale calcolato come prodotto del rischio potenziale per l’indice di criticità). Sono state considerati oltre 30 minacce, oltre 60 controlli e più di 250 voci di dettaglio e, per semplificare i controlli, sono state definite 9 aree concentriche che si stringono sugli asset. Incrociando gli asset ed il loro indice di criticità con il valore di rischio potenziale per ogni minaccia, si ottiene la Matrice di Rischio. Sono stati studiate viste logiche distinte della matrice di rischio in modo da renderla facilmente consultabile e un grafico complessivo suddiviso per le diverse aree in modo da avere una visione immediata di quelle su cui lavorare maggiormente. Con la Gestione del Rischio è possibile visualizzare una matrice semplificata che mostra solo i rischi che superano il livello di soglia considerato accettabile. In questo modo è possibile evidenziare solo le minacce su cui dover agire con azioni correttive. La fase relativa alle azioni correttive, infine, offre la possibilità di descrivere e programmare i progetti volti a limitare o annullare i rischi considerati non accettabili. Una storicizzazione delle azioni consentirà infine di tener traccia di quanto realizzato nelle diverse fasi. Infolink: www.Myvem.com  
   
   
PAGINEAZIENDE.IT: ORA ANCHE IN VERSIONE PER POCKETPC  
 
Catania, 28 ottobre 2004 - Pagineaziende.it il noto portale di ricerca business basato sul databaseinternazionale del progetto Dmoz/odp è finalmente disponibile anche in versioneottimizzata per Pda e Pocketpc. Il portale in versione 'portatile' è consultabile all'indirizzo www.Pagineaziende.it/pda   Carmelo Cutuli, noto consulente Ict specializzato in progetti Opensource, che halanciato Pagine Aziende ormai da tre anni ha dichiarato 'L'open Directoryproject è una risorsa inestimabile a volte fin troppo sottovalutata in quantogratuita. Il Database di Dmoz, sebbene incorporato nei portali e nei motori diricerca più diffusi, Google innanzitutto, in Italia non è molto utilizzato dalleaziende che invece ne trarrebbero un enorme vantaggio in termini di velocità eprecisione nelle ricerche.' Pagine Aziende si offre come front-end dedicato a questo database Open Source inmodo da dare immediato accesso all'utenza business ai 'tesori nascosti' di Dmoz,ampiamente navigabile e fruibile grazie ad un'interfaccia molto chiara, leggeraed oggi anche ottimizzata per la navigazione su terminali mobili.' In futuro la multi-canalità di Pagineaziende sarà sempre maggiore conl'introduzione di versioni ottimizzate per ulteriori dispositivi e conl'adeguamento ai canoni dell'accessibilità stabiliti dal W3c e dal Ministerodell'innovazione.  
   
   
ICONMEDIALAB OTTIENE LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ UNI EN ISO 9001:2000  
 
 Milano, 28 Ottobre 2004 - Iconmedialab, società internazionale specializzata nell'ideazione e implementazione di progetti e soluzioni per l'e-business, ha ottenuto il marchio di qualità Uni En Iso 9001:2000 per la “progettazione e realizzazione di soluzioni multimediali per tutti i canali digitali”. Iconmedialab è stata accreditata da Certiquality, organismo specializzato nella certificazione dei sistemi di gestione aziendale secondo le norme Iso (International Organization for Standardization). La certificazione è l’accreditamento di esperienza di anni nello sviluppo di soluzioni multimediali dagli elevati standard qualitativi e della tradizione creativa e metodologica di Iconmedialab, che si è sempre posta come scopo prioritario la soddisfazione delle esigenze del cliente. Dato il fondamentale contributo di tutte le funzioni aziendali nella creazione dei modelli di gestione dei processi produttivi, l’intera azienda è stata coinvolta nella stesura di un Sistema di Qualità Aziendale, che formalizzasse la concezione di qualità, quale piena conformità agli standard concordati, nell’obiettivo di mantenere la soddisfazione e la fiducia del cliente attraverso il miglioramento costante delle soluzioni e dei servizi offerti. Consapevoli del fatto che il livello dei progetti sviluppati influenza in misura determinante l’immagine e quindi il posizionamento sul mercato, tutto il team di Iconmedialab ha condiviso l’idea che l’obiettivo delineato in questo campo può essere raggiunto attraverso attività formalizzate (quali, ad esempio la formazione continua e l’ottimizzazione dell’organizzazione) ma anche aspetti non codificabili dell’approccio al lavoro (quali il dialogo ininterrotto col cliente) e questo tipo di realtà aziendale si può realizzare grazie, non solo all’impegno del management, ma anche di tutti i collaboratori. “Questa certificazione – dice Marco Tosi, Amministratore Delegato di Iconmedialab - ci inorgoglisce, soprattutto perché accredita le metodologie di lavoro che tutti noi in Iconmedialab condividiamo. Il conseguimento dei nostri obiettivi qualitativi, infatti, è determinato in primo luogo dalle nostre risorse, dalla nostra organizzazione, dall'impegno e dalla professionalità che tutti noi dimostriamo nel lavoro quotidiano oltre che dal nostro costante atteggiamento positivo verso la Qualità”.  
   
   
LA ‘FOTOGRAFIA’ DEL TERRITORIO A PORTATA DI ‘CLICK’: DA OGGI ON LINE L’ATLANTE DELLE INFRASTRUTTURE  
 
Roma, 28 ottobre 2004 - La ‘fotografia’ delle infrastrutture italiane a portata di ‘click’. Lo rende possibile il primo Atlante delle Infrastrutture, da oggi on line sul sito del Cnel ( www.Cnel.it ). L’atlante, realizzato dal Cnel in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne, ha richiesto oltre un anno di lavoro: contiene ben 7 milioni di informazioni diverse, suddivise in 10 categorie e 51 sottocategorie infrastrutturali, con 1.300 distinti indicatori a livello di ciascuno degli 8.100 comuni italiani. Le informazioni contenute sono state rilevate attingendo a tutte le diverse e più accreditate strutture statistiche esistenti nel nostro Paese. E’ la prima volta che una simile massa di dati viene unificata in un unico strumento di consultazione immediata. Il nuovo servizio, presentato oggi dal presidente del Cnel, Pietro Larizza, e dal direttore generale dell’Istituto Tagliacarne, Alfonso Feleppa, è gratuitamente a disposizione di tutti gli utenti interessati e risponde alle necessità di analisi territoriale delle infrastrutture nel nostro Paese. Il fenomeno infrastrutturale richiede infatti, forse più di altri, di poter verificare visivamente la sua distribuzione sul territorio e le prossimità geografiche. Un aspetto che appare particolarmente rilevante, poiché richiama la possibilità di affiancare l’offerta di risorse in loco (ad es. Strade) ad una potenziale domanda (ad es. Le autovetture circolanti), nonché la compresenza di strutture tra loro “concorrenti” (ad es. Strade e ferrovie) o complementari (ad es. Strade e aeroporti). Con l’Atlante delle Infrastrutture il Cnel ha voluto rispondere a queste necessità di approfondimento, consentendo agli utilizzatori di localizzare le infrastrutture presenti sul territorio italiano, conoscerne caratteristiche qualitative e quantitative, verificare la compresenza di infrastrutture diverse e confrontarle, valutarne l’entità rispetto alla superficie, alla popolazione o alle aziende presenti e realizzare mappe tematiche, selezionare infrastrutture/unità territoriali per analisi di “bacini”. L’atlante contiene tutte le informazioni disponibili relative a: ferrovie, strade, porti (commerciali e turistici), ambiente (strutture per la gestione acque, rifiuti, depuratori ecc), servizi per le imprese e le famiglie (banche, poste, fiere, centri commerciali, parchi scientifici), strutture culturali (musei, biblioteche), sanitarie (ospedali pubblici e privati) per l’istruzione (scuole, asili, università), turistiche e ricettive (alberghi, campeggi, ecc), ma anche dati sulla popolazione, incrociati per sesso e fasce d’età, sul numero e la tipologia di imprese presenti sul territorio, ecc. Uno strumento, dunque, che può avere molteplici utilizzi, non ultimo quello di una gestione tempestiva di eventuali emergenze.  
   
   
AZIONE CATTOLICA ITALIANA: LA GESTIONE DELLA CONOSCENZA CON VOLOCOM  
 
 Roma/milano, 27 ottobre 2004 - Presto i 400.000 iscritti all’Azione Cattolica Italiana potranno condividere e contribuire alla base di informazioni e conoscenze dell’associazione tramite un portale web realizzato dalla società Volocom, in possesso delle più avanzate tecnologie disponibili per la gestione della conoscenza. Il portale si propone di mettere a disposizione di tutti i soggetti che operano all’interno e in collaborazione con l’ Azione Cattolica un ambiente in cui sia possibile creare conoscenza e collaborare al fine di contribuire al progetto culturale dell’ Associazione. Il portale Dedalo, che fa parte del più ampio Progetto “Cultura e Comunicazione” avviato lo scorso marzo dall’Azione Cattolica, prevede la pubblicazione online della base di conoscenza in possesso dell’associazione (contenuto dei periodici, documenti delle assemblee) costantemente aggiornata e integrata con fonti esterne (stampa, altre associazioni ed enti, anche internazionali) e con i contributi informali dei singoli iscritti attraverso un forum a registrazione. Il portale Dedalo è già pronto a livello di sistema di test e presto verrà messo online nella versione definitiva. La componente più innovativa di Dedalo è l’indicizzazione e la gestione automatizzata delle diverse basi di conoscenza, che così vengono integrate e messe a disposizione degli iscritti indipendentemente dalla fonte originaria. La tecnologia di gestione della conoscenza di Volocom consente quindi di alimentare con tutte le fonti a disposizione in modo automatico e con frequenza scelta dall’amministratore di sistema i canali tematici in cui è suddiviso il portale. A questa classificazione standard si affianca la possibilità per ogni utente di realizzare un proprio “giornale” personalizzato creato dal sistema secondo le preferenze stabilite. Inoltre la tecnologia Volocom mette a disposizione una funzione di ricerca libera con una precisione impossibile tramite i normali motori di ricerca testuali, anche grazie alla capacità di auto-addestramento che il sistema ricava dall’analisi delle scelte effettuate dagli utenti. “Il portale Dedalo costituisce uno strumento fondamentale per gli obiettivi del Progetto “Cultura e Comunicazione “ dell’Azione Cattolica Italiana” ha dichiarato Paola Bignardi, presidente nazionale dell’Ac, “esso infatti facilita la comunicazione all’interno dell’Associazione e la sua capacità di dialogare con tutti e di pronunciarsi sui temi dell’attualità. Inoltre, offre un prezioso sostegno alla nostra azione formativa, specie nella sua dimensione culturale, qualificando l’impegno per una ‘ fede pensata ’, che è uno degli obiettivi fondamentali del nostro vivere oggi la missione della Chiesa.” “Siamo orgogliosi dell’opportunità dataci dall’Azione Cattolica Italiana nell’affidarci la realizzazione di Dedalo, ha aggiunto Valerio Bergamaschi, Direttore Generale di Volocom. “Riteniamo che il lavoro che abbiamo compiuto nell’integrazione di tante e così disparate fonti di conoscenza in un’unica base, che comprende anche i contributi dei forum, sia uno dei più completi e performanti mai effettuati in Italia per una realizzazione di questo livello”  
   
   
NEXT HOME 2004: ABITARE L’INNOVAZIONE ALL’INTERNO DI SMAU 2004 UN INNOVATIVO PROGETTO CHE PERMETTERÀ DI SPERIMENTARE LE NUOVE POSSIBILITÀ DI INTEGRAZIONE TRA TECNOLOGIA E MODI DI ABITARE  
 
Milano, 28 ottobre 2004 – Un percorso progettuale incentrato sui temi legati alla domotica e, più in generale, all’innovazione tecnologica applicata all’abitare: questo il concept alla base di Next Home 2004 - Abitare l’innovazione, il progetto Smau, ideato e coordinato da Gap Architetti Associati. All’interno di un vero e proprio prototipo di casa i visitatori potranno sperimentare direttamente l’integrazione tra innovazione tecnologica, soluzioni architettoniche, nuovi modi di abitare e nuovi modi di concepire la struttura materiale dell’alloggio grazie ai prodotti e alle tecnologie innovative presentate dalle aziende espositrici. Next Home non vuole dunque essere un catalogo di soluzioni innovative della domotica considerabili ognuna per sé, ma un vero e proprio esempio di “casa intelligente”, ambito di sperimentazione di nuove soluzioni tecniche e architettoniche nonché di materiali innovativi applicati agli ambienti domestici. Nella Next Home gli elettrodomestici, i sistemi impiantistici, i sistemi di comunicazione non sono più soltanto oggetti, seppure interconnessi, ma terminali di servizi. Il progetto prevede inoltre una cornice espositiva con gli stand di aziende del settore e aree informative: un luogo ideale di incontro dove utenti, progettisti, immobiliaristi, imprese di costruzione, imprenditoria di settore, cooperative di abitanti, mondo dell’Ict potranno confrontarsi, interagire, discutere; un unico organismo nel quale scambiarsi prodotti ed idee innovative con l’obiettivo comune di migliorare la qualità della vita domestica. Next Home esposta nella prossima edizione di Smau sarà solo un punto di inizio di un percorso di ricerca. Un percorso arricchito dall’apporto dei Main Sponsor - Bticino, De’ Longhi, Granitifiandre – degli Sponsor - Faber, Oikos – e degli sponsor tecnici - Club Dab, Presotto, Solzi Luce, Scavolini che collaborano per mostrare al pubblico una ipotesi di lavoro per la nostra prossima casa. Media partner dell’iniziativa sono: Abitare, Casa Futura, Domotica.it, Materia, Next Exit. Next Home 2004 - Abitare l’innovazione vuole essere il primo step di un percorso di ricerca che pone l’Uomo al centro della Casa, costruendo intorno a lui un sistema integrato e mutabile di architettura, tecnologia, spazi e servizi in una prospettiva sociologica dell’abitare. Un percorso che vede già oggi attivamente coinvolti l’Istituto Nazionale di Architettura e il Consiglio Nazionale Architetti, Paesaggisti, Pianificatori, Conservatori, patrocinatori dell’evento. Il progetto verrà proposto anche nell’ambito di Smau Sicilia, la manifestazione che si terrà a Catania, presso il Centro Fieristico Le Ciminiere, dal 18 al 21 novembre 2004.  
   
   
NEXT HOME 2004 – ABITARE L’INNOVAZIONE SMAU 2004 – MILANO 21-25 OTTOBRE SMAU SICILIA 2004 – CATANIA 18-21 NOVEMBRE  
 
 Roma, 28 ottobre 2004 - Come sarà la tua prossima casa? A partire da questa semplice domanda, che ciascuno di noi si è sentito rivolgere molte volte o sulla quale abbiamo fantasticato in molte occasioni, si articola e si sviluppa il progetto Next Home – Abitare L’innovazione presentata quest’anno a Smau 2004. Una domanda che non presuppone prefigurazioni fantascientifiche. Non si tratta di immaginare la casa del futuro, ma la prossima casa, già realizzabile sulla base delle opportunità esistenti. Numerose aziende saranno presenti con prodotti e tecnologie innovative all’interno di un prototipo di casa in cui i visitatori potranno sperimentare direttamente l’integrazione tra innovazione tecnologica, soluzioni bioarchitettoniche, nuovi modi di abitare e nuovi modi di concepire la struttura materiale dell’alloggio. La nostra ambizione è che la Next Home non sia un semplice stand espositivo della domotica e tanto meno un contenitore indifferente di oggetti, prodotti e sistemi impiantistici domestici giustapposti. Collocata all’interno di un’area espositiva di circa 800 mq. Con stand, spazio workshop, aree informative, la Next Home vuole essere prima di tutto un’occasione per riflettere e porre degli interrogativi. Perché viviamo in case organizzate come quelle dei nostri nonni? Con il progetto Next Home – Abitare L’innovazione vogliamo cercare di capire come stanno cambiando i nostri comportamenti abitativi: che tipo di attività svolgiamo tra le mura domestiche? come interagiamo con il mondo mentre siamo comodamente seduti sul nostro divano e come interagiamo con la nostra casa mentre siamo in giro per il mondo ? Contemporaneamente la Next Home vuole stimolare un dibattito tra diversi soggetti (utenti, progettisti, immobiliaristi, imprese di costruzione, imprenditoria di settore, cooperative di abitanti, mondo dell’Ict ecc.) su una tesi che riteniamo fondata: perché continuiamo a vivere in case strutturate in modo quasi del tutto indifferente rispetto al cambiamento? Siamo infatti convinti che il settore abitativo ha dimostrato in questi anni di essere il più inerte nei confronti dell’innovazione. Nella nostra vita quotidiana siamo affascinati e coinvolti dalle continue evoluzioni della tecnologia, dalla telefonia fissa e mobile ai Pc, da internet alla banda larga, dalla televisione e radio digitale e interattiva ai sistemi audiovisivi di ultima generazione ecc. Tutte queste innovazioni condizionano e trasformano, quotidianamente, il nostro lavoro, il nostro modo di apprendere, comunicare, vivere, di muoverci ed interagire con la realtà. Le nostre case, invece, restano estranee a questi processi. Esse si riempiono continuamente di nuovi oggetti, nuove tecnologie, nuovi impianti, ma la loro struttura materiale non si trasforma! Se ci guardiamo intorno ci accorgiamo che viviamo ancora in alloggi organizzati secondo logiche, nel migliore dei casi, di 70, 80 anni fa. La nostra prossima casa sarà… Proviamo ad immaginare le risposte più probabili alla domanda con cui abbiamo iniziato la nostra riflessione. La mia prossima casa sarà……più grande, con una o due stanze in più, con un giardino o con un terrazzo, in una posizione più centrale o più isolata, con una cucina abitabile o un grande bagno e così via. Le aspettative sulle sue dotazioni tecniche, anche su quelle già disponibili e sperimentate, non sono prioritarie, rappresentano un problema successivo. Naturalmente questa considerazione non è attribuibile solo all’utente/consumatore. Il mercato degli alloggi offre, per la grande maggioranza, soluzioni abitative stereotipate e, quel che è peggio, gran parte dei progettisti pensano e disegnano, per ignoranza e pigrizia, case che ignorano le possibilità che l’innovazione delle dotazioni tecniche offrono. Al massimo tali dotazioni sono pensate come qualcosa che appartiene al sistema degli oggetti, che sarà introdotto all’interno del contenitore solo in un secondo momento, in base alle scelte del singolo consumatore. Insomma qualcosa che non ha nulla a che fare con la progettazione architettonica. La rivoluzione industriale: la casa come macchina da abitare All’inizio del Xx secolo, in piena rivoluzione industriale, i grandi maestri dell’architettura del ‘900 si trovarono in una situazione analoga. Nel 1923 Le Corbusier in “Vers une Architecture“ scriveva: “C’è un mestiere, uno solo, l’architettura, dove il progresso non è di rigore, dove la pigrizia regna, dove ci si riferisce volentieri al passato. Dappertutto peraltro l’inquietudine del domani tormenta e conduce alla soluzione: se non si va avanti si va al fallimento.” Anche allora Le Corbusier rintracciava la più grande arretratezza di pensiero nel settore residenziale. Mentre la rivoluzione industriale aveva portato a straordinarie e innovative realizzazioni ingegneristiche (ponti, strade, dighe, stabilimenti industriali ecc.) nessun radicale cambiamento era stato introdotto nel modo di pensare l’alloggio. L’innovazione tecnica, che era stata capace di creare i piroscafi e gli aeroplani, doveva, secondo il grande architetto, trasformare anche la casa in una “macchina per abitare”. In realtà il radicale cambiamento della società e dei conseguenti modi di abitare provocò, a partire dagli anni ’30 del secolo scorso, un progressivo affermarsi di nuovi modelli abitativi che misero in crisi la casa ottocentesca. I principi di economicità, praticità, funzionalità vennero applicati alla residenza. L’alloggio fu scomposto nelle sue parti costituenti. Queste furono analizzate in base alle singole attività e riaggregate secondo schemi distributivi razionali. Le zone dell’abitazione furono ridotte a due, la zona giorno e la zona notte, mentre si limitarono al minimo le superfici necessarie per ogni singola funzione. Si applicarono alla residenza i principi dell’industrializzazione, della standardizzazione e della prefabbricazione. Anche le dotazioni impiantistiche furono adeguate alla monofunzionalità degli ambienti della casa. Ma questo è stato l’ultimo vero cambiamento dei tipi residenziali. Volendo accentuare la provocazione, con l’esperienza della Next Home vogliamo evidenziare come oggi, in piena rivoluzione post-industriale, siamo ancora fermi a quel modello abitativo. Cospazialità e contemporaneità: l’indeterminatezza degli ambienti domestici La prima questione che vogliamo porre: la domotica, l’automazione domestica, gli elettrodomestici intelligenti, i nuovi apparati audiovisivi, i sistemi di controllo a distanza, internet e, ancora, l’home working, l’e-commerce, e-banking, e-learning ecc. Ecc., nonché i comportamenti abitativi che a queste innovazioni sono legati, mettono definitivamente in crisi il modello funzionalista della casa. Gli spazi non possono essere più organizzati secondo gerarchie funzionali rigide e le reti impiantistiche non possono più rispondere alla logica di tali gerarchie. Se riflettiamo sul nostro nuovo modo di abitare ci accorgiamo che esso non trova rispondenza in un sistema rigido pensato per un numero di funzioni limitate ed in sequenza temporale ordinata. Ci occorre un alloggio che sia sempre più il supporto materiale di una enorme potenzialità di comportamenti complessi, spesso contemporanei, con alti livelli di integrazione. Tornano alla mente le parole profetiche di un altro grande maestro dell’architettura del ‘900, Mies Van der Rohe: “Fai i tuoi spazi grandi a sufficienza, uomo, cosi da potervi camminare liberamente e non solo in una direzione predeterminata. O sei del tutto sicuro di come quelli verranno usati? Noi non sappiamo affatto se la gente ne farà l’uso che noi ci attendiamo. Le funzioni non sono così chiare né così costanti: esse cambiano più rapidamente dell’edificio.” L’innovazione decreta la fine del concetto di “stanza” monofunzionale: la camera da letto, il bagno, il soggiorno, la sala da pranzo, la cucina, il corridoio, l’ingresso. Non vi è altresì alcun pretesto tecnologico o comportamentale per posizionare rigidamente apparecchiature in luoghi che servono ad una sola specifica attività. Diviene necessario affermare il concetto di cospazialità (più funzioni in uno spazio) e contemporaneità (più funzioni in un tempo). Ha scritto recentemente l’architetto giapponese Toyo Ito: “Nella società fluttuante d’oggi è assolutamente essenziale rimuove le separazioni fondate sulla semplificazione delle funzioni e stabilire invece relazioni di sovrapposizione spaziale. E’ necessario, in altri termini, uno spazio che sappia aggiungere luoghi di mutamento, come vortici nel flusso uniforme di un fiume” D’altra parte la monofunzionalità sta progressivamente sparendo anche dai sistemi tecnologici di uso domestico. Uno schermo o, per dirla più banalmente, un televisore non serve più solo a ricevere programmi televisivi in analogico. Esso è contemporaneamente un terminale che integra sistemi di immagini e informazioni complessi: tv digitale, satellitare, internet, Pc, videogiochi, Dvd, sistemi a circuito chiuso (videocitofonia ad esempio) ecc. Un interruttore non è più progettato per azionare una singola funzione (ad esempio accendere o spegnere un apparecchio illuminate). Esso integra ed aziona sistemi complessi di funzioni (i cosiddetti scenari): contemporaneamente attiva l’antifurto, abbassa le tapparelle, “spegne le luci” ecc. Con la Next Home abbiamo cercato di realizzare una struttura materiale in grado di offrire il massimo grado di libertà spazio-temporale: quanto più la sua organizzazione consentirà comportamenti individuali e collettivi imprevisti ed imprevedibili e supporterà integrazione e cooperazione tra insiemi complessi di funzioni e servizi, tanto più elevata sarà la sua qualità. Un grande spazio centrale raggiunge il massimo grado di flessibilità, polifunzionalità, trasformabilità. La sua indeterminazione è la sua prima qualità: in esso tutto può accadere. Una serie di servizi sono collocati a corona di tale spazio (il servizio cucina, il servizio home working, il servizio benessere e cura del corpo, e così via) disponibili, di volta in volta, ad essere integrati ed assorbiti nello spazio centrale, in una serie ampia di combinazioni possibili. Dal sistema di oggetti al sistema di servizi Il secondo aspetto al centro della riflessione della Next Home: le dotazioni tecniche di una casa non appartengono al “sistema di oggetti” ma ad un “sistema di servizi”, che distribuisce, all’interno dell’alloggio, una serie di terminali tra loro integrati. Le strutture fisiche dell’alloggio, i muri, i pavimenti, le pareti, con le loro rigidità non sono più i dati di partenza del progetto della Next Home. Siamo partiti dall’identificazione delle possibilità comportamentali che si volevano assegnare alla domesticità per definire la dotazione del sistema di servizi necessari per supportarle. Per tornare all’esempio precedente, la necessità sempre più invasiva di interagire con sistemi complessi di immagini ed informazioni non si esaurisce nella Next Home nella presenza di uno o più oggetti/schermo. Le superfici che consentano questa interazione, grazie alle innovazioni tecnologiche del settore, sono parti integranti della struttura fisica della casa. Sono pareti, divisioni trasparenti/opache, sistemi di apertura/chiusura dello spazio. Ancora, il “soffitto” della Next Home supera la univocità funzionale di frontiera superiore dell’alloggio, al massimo caricata della necessità di fare da supporto a qualche apparecchio illuminante, per divenire una sorta di graticcia teatrale in grado di accogliere reti e terminali diversi, mutevoli nel tempo per quantità e tipologia. Con queste sfide cerca di confrontarsi la Next Home. Siamo solo all’inizio del percorso di ricerca. Un percorso che richiede l’apporto di molti soggetti che con l’iniziativa di Smau (che non a caso vede il Patrocinio dell’Istituto Nazionale di Architettura e del Consiglio Nazionale Architetti, Paesaggisti, Pianificatori, Conservatori) si sono associati per mostrare al pubblico una ipotesi di lavoro per la nostra prossima casa.  
   
   
FINDOMESTIC, UNA RETE DI CORSI ON LINE CON TRE INIZIATIVE SUL WEB E UN NUOVO MAGAZINE ART SERVIZI EDITORIALI DI BOLOGNA CURERÀ I CONTENUTI  
 
Cesena, 28 Ottobre 2004 - Findomestic Banca, leader nel credito al consumo, scommette sull’informazione e sulla formazione on line. Investendo nella realizzazione di tre Corsi interattivi in rete e un Magazine, che uniscono la praticità della consultazione su internet alla comodità dell’essere seguiti in qualunque parte del mondo. Offrendo in tal modo un servizio aggiuntivo alla propria clientela, che potrà comodamente accedere ai contenuti, semplicemente entrando nella web Area Clienti ( www.Findomestic.it ). Diversi gli ambiti di riferimento: auto, lingua inglese, nuove tecnologie per i Corsi on line, rubriche di casa, cinema, salute e benessere all’interno del Magazine. E per sviluppare questi contenuti Findomestic Banca si è affidata ad Art Servizi Editoriali di Bologna ( www.Art.bo.it ), azienda tra le più importanti nella comunicazione editoriale e sul web, che curerà la redazione di questi servizi informativi. Ecco nel dettaglio di cosa si tratta. Corsi. In un mondo che cambia con una rapidità sempre maggiore, un ruolo di primo piano lo svolge l’attività formativa. Soprattutto se in grado di utilizzare i moderni strumenti di comunicazione di rete, conciliando l’attività didattica con il lavoro. Tre sono i corsi programmati (auto, lingue, nuove tecnologie), articolati in unit di 12/24 lezioni, ognuna delle quali con una struttura autoconclusiva che consentirà di acquisire precise conoscenze. Il corso di lingue (basic english) sarà articolato in 24 lezioni a cadenza quindicinale, quello sulle nuove tecnologie fornirà utili strumenti per ordinare il proprio archivio digitale e contempla 12 lezioni sempre a cadenza settimanale. Infine, il Corso di Guida sicura di auto, vedemecum per la sicurezza stradale, che consta di dodici lezioni a cadenza settimanale. Magazine. Tre rubriche che aprono una finestra sui tre valori di riferimento del nostro quotidiano: casa, tempo libero (dunque, cinema) e salute. E’ il Magazine on line di Findomestic Banca, a cadenza settimanale e della durata di un anno. Testi brevi e link di collegamento faranno da contorno alla possibilità di un maggiore apprendimento. Nella sezione della casa vengono aperte le porte su come tenere, valorizzare e affittare la propria abitazione. Nella rubrica del cinema vengono affrontate le ultime uscite e i classici del grande schermo, ripercorrendo le tappe della storia del cinema mondiale. Infine, nella parte relativa a salute e benessere l’attenzione viene rivolta all’alimentazione, al cibo, con un occhio rivolto al naturale e al biologico.  
   
   
MACROMEDIA CAPTIVATE, PER CREARE FACILMENTE SIMULAZIONI DI SOFTWARE UNA NUOVA SOLUZIONE CHE FORNISCE UNA RAPIDA FORMAZIONE SENZA PROGRAMMARE  
 
Milano, 28 Ottobre 2004 – Macromedia annuncia l’introduzione sul mercato di Macromedia Captivate, un software che permette di registrare con facilità le attività on-screen e di creare dimostrazioni e simulazioni interattive. Le dimostrazioni mostrano visivamente tutti i passaggi necessari per portare a termine il lavoro, evitando agli utenti di dover leggere tutte le istruzioni testuali. Le simulazioni forniscono un’esperienza di apprendimento interattivo che richiede la partecipazione dell’utente. Entrambi i tipi di contenuti possono essere creati automaticamente con Captivate includendo audio, animazione e verifiche d’apprendimento. Macromedia Captivate è l’evoluzione del prodotto Macromedia Robodemo. Il nuovo nome riflette maggiormente l’intera gamma e la strategia dei prodotti Macromedia e non è solo per creare “demo”, ma ha una vasta gamma di nuove funzionalità rivolte anche al mondo dell’e-learning. Per maggiori informazioni, si può visitare il sito http://www.Macromedia.com/go/captivate  Tom Hale, General Manager di Macromedia, sostiene: “Sempre più organizzazioni investono sui software in quanto componenti essenziali delle loro infrastrutture. Captivate permette di formare gli utenti in maniera più veloce e di registrare azioni, aggiungendo annotazioni e voce”. Captivate supera il semplice concetto di screen recording permettendo agli utilizzatori di creare delle simulazioni di software personalizzate con verifiche di apprendimento e feedback educativo. Le simulazioni e le dimostrazioni possono inoltre essere facilmente integrate in maniera semplice e intuitiva, aumentando così la produttività dei creatori di contenuti e delle organizzazioni training. Come Macromedia Breeze, Captivate fornisce automaticamente contenuti in formato Flash che possono immediatamente essere fruiti da più di mezzo miliardo di utenti web. Nel loro utilizzo congiunto, Breeze e Captivate forniscono una valida soluzione tecnologica per training rapidi ed efficaci. Sandra Rogers, Program Director di Web Services and Integration Software Idc, sostiene: “Le soluzioni che ottimizzano i processi di business stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante in tutti i settori delle aziende. Le dimostrazioni e le simulazioni interattive forniscono una ricca esperienza di apprendimento integrando vari contenuti e diversi media per una migliore comprensione di scenari reali e di flussi di lavoro”. Con Captivate i trainer e gli insegnanti potranno fornire un’esperienza concreta realizzando simulazioni interattive che non richiedono capacità multimediali o di programmazione. I responsabili dei Servizi di Assistenza potranno accrescere il livello di soddisfazione dei loro clienti riducendo i costi e fornendo tutorial visivi in qualsiasi momento. I responsabili del marketing e delle vendite a loro volta potranno fornire al cliente informazioni più complete attraverso dimostrazioni di prodotto di alta qualità. Jeff Freeman, Technical Writer di First American Credco, sostiene: “Captivate fornisce una semplice interfaccia per creare dimostrazioni convincenti in un breve lasso di tempo. La possibilità di creare sessioni di domande e risposte, la facoltà di gestire i contenuti in maniera flessibile e la nuova interfaccia temporale ampliano la scelta delle dimostrazioni disponibili”. Macromedia Captivate è un componente fondamentale della soluzione Macromedia per il training rapido. Esso crea contenuti compatibili con i più diffusi standard di e-learning (tra cui Aicc e Scorm), assicurando la possibilità di effettuare il tracking attraverso un qualunque sistema di learning management standard. Macromedia Captivate si integra inoltre con il sistema di accertamento Questionmark Perception. Le performance possono operare come strumenti di valutazione, contribuire alla creazione di un database e accettano gli shortcut e l’attivazione delle funzioni attraverso pulsanti. I professionisti dell’e-learning trarranno sicuri benefici da questo strumento, poiché l’apprendimento si sviluppa attraverso una reale procedura hands-on che utilizza una simulazione sviluppata con Captivate, senza la necessità di codifica manuale. I progetti Captivate potranno essere trasportati direttamente su Macromedia Flash Mx 2004 per essere successivamente ampliati, oppure utilizzati come attività in contesti di training e in applicazioni create con Director e Authorware. Le simulazioni e le dimostrazioni di Captivate potranno essere quindi incorporate nelle presentazioni e nei meeting di Breeze, permettendo così ad ogni partecipante d’interagire con il contesto formativo. Captivate produce processi stampabili e contenuti conformi alla Sezione 508, assicurando adeguati livelli di accessibilità in ottemperanza con le principali normative mondiali ed europee in materia.  
   
   
ANTEPRIMA OPENOFFICE.ORG 2.0  
 
 Milano, 28 ottobre 2004 - Sabato 30 ottobre, nell'ambito del Valtellinux Meeting 2004 che si terrà a Caiolo (a pochi chilometri da Sondrio) verrà presentata in anteprima per l'Italia la versione pre-alfa di Openoffice.org 2.0, in italiano. La nuova release della suite per ufficio libera disponibile per le piattaforme Linux, Windows e Macintosh sta per entrare nella fase finale dello sviluppo, e sarà disponibile in versione definitiva intorno alla metà del 2005 con importanti novità nell'area dell'interfaccia utente, della compatibilità con Microsoft Office e della gestione di database. Davide Dozza, responsabile del Plio (Progetto Linguistico Italiano Openoffice.org) insieme a Riccardo Losselli, presenterà il progetto e il programma, e parteciperà alla tavola rotonda conclusiva sui progetti di localizzazione in italiano del software libero. Il sito del Valtellinux Meeting 2004 si trova all'indirizzo: http://www.Valtellinux.it/meeting/index.php?content=home